COMUNE DI DESIO · Fasi del procedimento di verifica di assoggettabilità della VAS1: 1. avvio del...

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COMUNE DI DESIO PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA Progetto Edilizio per insediamento commerciale VIA GARIBALDI – VIA DELLE ROSE RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (PROCEDURA DI SCREENING) Ai sensi della D.C.R. N. VIII/351 DEL 13.03.2007 art. 5.7 ing. Stefano Pierangelini ing. Ermanno Calcinati ing. Andrea Calcinati 20136 Milano – via C. Balbo, 11 tel. 02.58315373/83 – fax 02.58315390 email [email protected]

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COMUNE DI DESIO

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA

Progetto Edilizio per insediamento commerciale VIA GARIBALDI – VIA DELLE ROSE

RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE (PROCEDURA DI SCREENING)

Ai sensi della D.C.R. N. VIII/351 DEL 13.03.2007 art. 5.7

ing. Stefano Pierangelini ing. Ermanno Calcinati ing. Andrea Calcinati

20136 Milano – via C. Balbo, 11 tel. 02.58315373/83 – fax 02.58315390 email [email protected]

Comune di Desio PROGETTO EDILIZIO COMMERCIALE VIA GARIBALDI – VIA DELLE ROSE Provincia di Monza e Brianza VAS - DOCUMENTO DI SCREENING

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INDICE: PREMESSE ............................................................................................................................ 3 1 - DESCRIZIONE DEL PROGETTO EDILIZIO E DELLA VARIANTE URBANISTICA ..... 4 2 - ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE E DEGLI EFFETTI SULL’AMBIENTE ....... 7

ATMOSFERA E QUALITA’ DELL’ARIA ............................................................................................... 8 ACQUA ...............................................................................................................................................18 SUOLO E SOTTOSUOLO ..................................................................................................................19 AMBIENTE NATURALE......................................................................................................................19 RUMORE ............................................................................................................................................22 RIFIUTI ...............................................................................................................................................22 ENERGIA ............................................................................................................................................23 ELETTROMAGNETISMO ...................................................................................................................23 PAESAGGIO .......................................................................................................................................24 VIABILITA’ ..........................................................................................................................................25

3 - VERIFICHE CRITERI ALLEGATO II DIRETTIVA 2001/42/CE .................................... 25 PUNTO 1) DELL’ALLEGATO II ...........................................................................................................25 PUNTO 2) DELL’ALLEGATO II ...........................................................................................................26

4 - SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE AZIONI ............................................................... 26 5 - VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO ..................................................... 27

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PREMESSE Il presente documento, redatto secondo le disposizioni della DCRL n. VIII/351 del 13.03.2007 punto 5.7), è diretto ad analizzare le eventuali ricadute ambientali del progetto edilizio finalizzato ad insediamento commerciale, situato nella zona sud-ovest del Comune di Desio, lungo via Garibaldi, tra le vie Primavera e Delle Rose. L’approvazione di tale progetto e le opere ad esso connesse è da considerarsi in parziale variante al PGT vigente. ello specifico, la presente analisi ha l’obbiettivo di consentire all’Amministrazione Comunale di dare avvio alla procedura di “screening” e di procedere, quindi, all’indagine, improntata alla verifica in ordine all’esclusione / sottomissione del progetto edilizio alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), così come previsto dai criteri regionali approvati e in applicazione alla Direttiva 2001/42/CE, con DCR VIII/351 del 13.03.2007, pubblicata sul BURL n. 14, S.O. del 02.04.2007 e secondo la DGR 10 novembre 2010 n. 9/761. Rispettando quanto previsto dal DGR 10 novembre 2010 n. 9/761 la determinazione della necessità o meno di sottoporre un progetto edilizio, presentato tramite Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) e comportante variante al Documento di Piano del PGT, a valutazione ambientale – VAS deve discendere da un accertamento preliminare, affidato alla responsabilità dell’Autorità competente. Tale accertamento consiste nella verifica che nel Piano o Programma sussista la presenza contemporanea dei requisiti seguenti: a) non costituisca quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 85/337/CEE, così come specificati negli allegati II, III e IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e successive modifiche; b)in considerazione dei possibili effetti sui siti, non si ritenga necessaria una valutazione ai sensi degli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE, così come recepiti nell’art. 5 del DPR 357/97 e s.m.i; c) determini l’uso di piccole aree a livello locale e/o comportano modifiche minori. Dato atto che le precedenti verifiche preliminari sono state effettuate, come riportato nella Delibera C.S. n. 38 del 01/03/2011, si può proseguire con il procedimento di verifica di assoggettabilità alla VAS. Fasi del procedimento di verifica di assoggettabilità della VAS1:

1. avvio del procedimento e verifica di assoggettabilità; 2. individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e

comunicazione; 3. elaborazione di un rapporto preliminare comprendente una descrizione del progetto edilizio e della

proposta di variante e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente dell’attuazione del progetto, facendo riferimento ai criteri dell’allegato II della Direttiva 2001/42/CE;

4. messa a disposizione del rapporto preliminare e avvio della verifica; 5. istruttoria regionale se dovuta; 6. richiesta di parere/valutazione a Regione Lombardia se dovuta; 7. convocazione conferenza di verifica; 8. decisione in merito alla verifica di assoggettabilità alla VAS; 9. CdSc comunale con esito positivo; 10. Deposito e pubblicazione della variante; 11. Deliberazione Consiglio Comunale di approvazione e controdeduzione alle osservazioni; 12. Invio degli atti definitivi a Regione Lombardia; 13. Gestione e monitoraggio.

I criteri cui fare riferimento sono quelli dell’Allegato II della direttiva 2001/42/CE: Allegato II, direttiva 2001/42/CE

Criteri per la determinazione dei possibili effetti significativi di cui all'articolo 3, paragrafo 5 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

1 Fasi del procedimento come da Allegato 1r alla DGR 9/761

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• in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;

• in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;

• la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

• problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; • la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore

dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

2. Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi:

• probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti, • carattere cumulativo degli effetti, • natura transfrontaliera degli effetti, • rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti), • entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente

interessate), • valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:

— delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, — del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, — dell'utilizzo intensivo del suolo, — effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o

internazionale. 1 - DESCRIZIONE DEL PROGETTO EDILIZIO E DELLA VARIANTE URBANISTICA Rimandando all’apposita relazione illustrativa la descrizione del progetto edilizio e della variante urbanistica si riporta, in questo paragrafo, una breve sintesi delle caratteristiche principali. L'ambito urbano interessato dal progetto è situato nel settore sud - ovest del Comune di Desio, al confine con il Comune di Nova Milanese. L'area è situata sul lato ovest di via Garibaldi, tra le vie Primavera e Delle Rose, e risulta nel complesso interclusa tra aree già edificate ed urbanizzate solo a tratti. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio commerciale di un piano fuori terra con funzione di ristorante, della tipologia “fast food”, in sostituzione dell’esistente che attualmente ospita un rivenditore di auto.

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Localizzazione su foto aerea dell’area interessata dal progetto - Stato di fatto

Il nuovo edificio previsto sarà arretrato rispetto al fronte stradale per rispettare le fasce di rispetto della viabilità.

Inserimento proposta progettuale e di variante nell’azzonamento del PGT vigente

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La proposta di Variante urbanistica risulta necessaria al fine di localizzare la nuova rotatoria e modificare la relativa fascia di rispetto stradale. Questa variazione eliminerebbe la porzione di area identificata attualmente in PGT con “Servizi Comunali (standard)”, trasformando questa superficie pari a mq. 470 circa in “PCC #2”. Nella variante di piano è previsto l’inserimento, entro il territorio, di una rotatoria stradale con diametro di 65m. La rotatoria viene posizionata in luogo di un semaforo che regola il flusso viario costituito da due importanti arterie di traffico extraurbano e dalla linea tranviaria di collegamento con Milano. L’inserimento della rotatoria incide sul territorio modificando fondamentalmente due elementi di piano di governo del territorio: il corridoio ecologico e le fasce di rispetto stradale. La situazione ambientale è indubitabilmente segnata dalla presenza di due importanti arterie viarie che si intersecano proprio all’altezza dell’esistente incrocio semaforizzato. La bretella di collegamento con la SS36 funge da separazione fisica tra un residuo ambito destinato all’agricoltura a sud e l’edificato a nord. La collocazione della rotatoria non incide sulla parte di territorio destinata alle coltivazioni, ma grava prevalentemente sulla parte già interessata da viabilità e sul lotto del quale si chiede la trasformazione, sottraendone in parte superficie.

Azzonamento PGT vigente Azzonamento di variante

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2 - ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE E DEGLI EFFETTI SULL’AMBIENTE In questo capitolo si riporta, per ogni fattore ambientale, l’analisi del contesto generale e dei possibili effetti sullo stesso che potrebbero conseguire dalla realizzazione del progetto in analisi. Di seguito si riportano le fonti delle informazioni utilizzate per la costruzione del quadro di riferimento ambientale. FONTI DELLE INFORMAZIONI In questo capitolo sono descritte in forma sintetica le principali fonti delle informazioni di potenziale interesse per il presente Documento di Screening. Sistema Informativo Territoriale della Regione Lombardia e ulteriori fonti regionali: Il Sistema Informativo Territoriale regionale (www.cartografia.regione.lombardia.it) comprende:

− cartografie e basi informative geografiche di interesse generale, derivanti dalla trasposizione in formato digitale della cartografia tecnica regionale;

− cartografie e basi informative tematiche riguardanti aspetti specifici del territorio, con dati che sono riferiti alle basi informative geografiche;

− fotografie aeree e riprese aerofotogrammetriche; − banche dati o sistemi informativi relativi ad attività particolari e realizzati attraverso specifici

progetti di settore. La tabella seguente contiene i riferimenti alle principali basi informative tematiche ed alle banche dati specifiche del SIT, per i principali fattori ambientali. Fattore ambientale Basi informative tematiche e banche dati Aria e fattori climatici

• Archivio storico qualità dell’aria (ARPA) • Banca dati emissioni (INEMAR) • Dati meteorologici

Acqua • Cartografia e basi informative Geoambientali • Basi informative ambientali della pianura • Strato informativo Bacini Idrografici • Sistema Informativo per la Bonifica, l’Irrigazione e il Territorio Rurale

(S.I.B.I.Te.R.) • Sistema Informativo Bacini e Corsi d’Acqua (SIBCA) • Servizi Idrici Regionali Integrati per l'Osservatorio (SIRIO)

Suolo • Cartografia e basi informative Geoambientali • Basi informative ambientali della pianura • Sistema informativo dei suoli • Progetto di Cartografia geologica (CARG) • Geologia degli Acquiferi Padani • Inventario delle frane e dei dissesti idrogeologici (GeoIFFI) • Mosaico degli strumenti urbanistici comunali (MISURC) • Catasto delle Cave • Sistema informativo Studi geologici comunali • Sistema rurale lombardo • Database DUSAF uso del suolo

Ambiente naturale • Rete Ecologica Regionale • Carta Naturalistica della Lombardia • Sistema rurale lombardo

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Fattore ambientale Basi informative tematiche e banche dati Paesaggio e beni culturali

• Cartografia e basi informative Geoambientali • Basi informative ambientali della pianura • Sistema Informativo Beni Ambientali (S.I.B.A.) • Sistema Informativo Regionale dei Beni Culturali (SIRBEC) • Sistema rurale lombardo

Rumore • Sistema Informativo del Rumore Aeroportuale (SIDRA) • Zonizzazione acustica comunale

Elettromagnetismo • Normativa di riferimento • Studi sitospecifici

Mobilità e trasporti • Sistema Informativo Trasporti e Mobilità (SITRA)

Fra queste banche dati si ritiene opportuno segnalarne alcune, per la loro particolare importanza. La banca dati INEMAR (INventario EMissioni ARia), accessibile all’indirizzo http://www.ambiente.regione.lombardia.it/inemar/inemarhome.htm, è progettata per realizzare l'inventario delle emissioni in atmosfera, ovvero per la stima delle emissioni a livello comunale dei diversi inquinanti, per ogni tipologia di attività (riscaldamento, traffico, agricoltura, industria) e per ogni tipologia di combustibile, in accordo con la classificazione internazionale Corinair. L’aggiornamento dei dati avviene con cadenza biennale; attualmente è disponibile la banca dati relativa al 2005. I dati storici relativi al monitoraggio della qualità dell’aria realizzato dalla rete regionale di centraline è direttamente accessibile dal sito internet dell’ARPA (www.arpalombardia.it), alla sezione “aria” e contiene i rilevamenti, ora per ora, delle concentrazioni degli inquinanti monitorati da ciascuna stazione dalla data di messa in servizio. Nella stessa sezione sono disponibili anche i dati aggiornati in tempo reale e le campagne mobili di misura effettuate dai vari dipartimenti provinciali. In materia di paesaggio, il Sistema Informativo Beni Ambientali (S.I.B.A.), accessibile all’indirizzo http://www.cartografia.regione.lombardia.it/mapsiba20/Home_Siba.jsp, fornisce il repertorio dei beni ambientali e paesistici vincolati ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e degli ambiti assoggettati alla tutela prevista dagli artt. 17 e 18 delle Norme di Attuazione dell’attuale Piano Territoriale Paesistico Regionale. Per ciascun bene tutelato, il sistema fornisce la localizzazione sul territorio, la descrizione, le norme di tutela e le prescrizioni vigenti. Il S.I.B.A. interessa tutto il territorio regionale; l’ultimo aggiornamento dei dati è del 2005. ATMOSFERA E QUALITA’ DELL’ARIA CLIMA Il clima condiziona molte attività umane e rappresenta perciò una chiave di lettura assai importante per comprendere la realtà sociale, economica ed ambientale di un territorio e per interpretarne le linee evolutive. L’area oggetto di analisi (Comune di Desio) rientra nella fascia del mesoclima padano, tipico della parte pianeggiante del territorio lombardo e qualificato da inverni freddi e secchi ed estati calde (clima continentale), con le precipitazioni maggiormente distribuite in primavera ed autunno. In pianura Padana si riscontra un’elevata umidità, che causa nebbie invernali ed afa in estate. Le precipitazioni sono sostanzialmente uniformi durante l’anno, con massimi durante le mezze stagioni, e non raggiungono mai valori importanti (in media sui 650-1100 mm/anno).

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Data la protezione offerta dalle Alpi, non si presenta una ventosità rilevante (salvo che negli episodi di venti favonici o Foëhn), e ciò contribuisce a creare stratificazioni atmosferiche e, di conseguenza, a favorire la formazione di nebbie, cappe d’afa e inversione termica, fenomeni che ostacolano la dispersione degli inquinanti atmosferici. QUALITA’ DELL’ARIA Per la definizione dello stato attuale della qualità dell’aria presente sul territorio in esame si è fatto principalmente riferimento a dati attinti dalle misurazioni e dalle valutazioni effettuate da ARPA Lombardia. Si premette che Desio ricade in zona critica per la qualità dell’aria (secondo i criteri istituiti dalla Regione Lombardia); è infatti inserito nel gruppo di 12 comuni afferenti all’area di Como (insieme a Barlassina, Bovisio Masciago, Carate Brianza, Cesano Maderno, Giussano, Limbiate, Meda, Seregno, Seveso, Varedo e Verano Brianza). Sul territorio comunale di Desio non sono presenti centraline fisse per la rilevazione di parametri di qualità dell’aria e/o meteo-climatici, afferenti alle reti provinciali ARPA, né sono state effettuate rilevazioni da postazioni mobili in sito o presso Comuni limitrofi. Pertanto si sono dovuti raccogliere ed elaborare i dati disponibili per aree geograficamente non lontane da Desio, selezionando le relative centraline in base a considerazioni di sostanziale omogeneità, per quanto riguarda le caratteristiche sia climatologiche, sia urbanistiche ed insediative. In particolare, la tipologia di inquinanti monitorati e la posizione delle stazioni, in zone ad alta densità abitativa, interessate da sorgenti di emissioni urbane, in cui le principali fonti d’inquinamento atmosferico sono costituite dal traffico e dalle centrali termiche, consentono di estendere le considerazioni ricavabili dall’analisi di tali dati anche all’abitato di Desio, qualificandosi quest’ultimo come struttura urbana con caratteristiche del tutto similari a quelle dei Comuni sede delle stazioni di rilevazione prescelte, ubicata nel medesimo contesto ambientale e meteo-climatico (alta pianura lombarda). Nella successiva Tabella sono riportate le concentrazioni del biossido di azoto (NO2) e del monossido di carbonio (CO), rilevate presso la centralina di Mariano Comense nel periodo 2003-2006. In particolare sono riportati, per l’NO2, i valori medi annui delle concentrazioni, ottenuti dalla media delle concentrazioni medie giornaliere, e i valori massimi delle concentrazioni orarie; gli stessi parametri sono riportati per il CO, con in più le massime concentrazioni medie giornaliere per gli anni 2003 e 2004.

2003 2004 2005 2006 NO2 (µg/m3)

Valore medio annuo 56 54 57 67 Valore max orario 198 228 237 353 n°. superamenti

(valore max orario > 200 µg/m3) 0 5 7 50

CO (mg/m3) Valore medio annuo 1,7 1,4 1,4 1,3

Valore max giornaliero 4,3 3,8 - - Valore max orario 8,9 7,6 7,0 9,1

Concentrazioni rilevate di NO2 e CO negli anni 2003, 2004, 2005 e 2006 nella centralina di Mariano Comense Dai sopra citati dati emerge una ben definita tendenza al peggioramento delle condizioni di qualità dell’aria (almeno per gli inquinanti monitorati) nel comune di Mariano Comense; è infatti rilevabile un aumento delle concentrazioni di NO2 dal 2003 e, nel 2006, il superamento di tutti i limiti previsti dalla legge a partire dal 2010. Nelle successive Tabelle, riportate alle pagine seguenti, sono riassunti i dati medi trimestrali di concentrazione per i seguenti inquinanti: SO2, NOx, PM10, O3, CO rilevati negli anni 2004 - 2006

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presso le stazioni di Carate Brianza, Cinisello Balsamo, Cormano, Limbiate, Mariano Comense, Meda e Monza (Via Machiavelli). Dall’esame di tali prospetti risulta che, per quanto riguarda i parametri SO2 e CO, i valori limite risultano rispettati con continuità e senza eccezioni su tutto il territorio considerato. Per quanto concerne l’ozono, anche in questo caso non si registrano superamenti del limite su tutto il periodo considerato, anche se si ripetono regolarmente innalzamenti significativi delle concentrazioni di tale parametro nel periodo tardo-primaverile ed estivo. Relativamente agli ossidi di azoto si evidenzia invece, in modo piuttosto diffuso e generalizzato, una situazione analoga rispetto a quella tratteggiata nella precedente discussione dei dati di Mariano Comense. Nel periodo considerato si sono infatti registrati numerosi superamenti, anche rilevanti, di tutti i limiti previsti dalla normativa (al 2010, ma anche attualmente vigente). Inoltre, il set di dati in discussione evidenzia il marcato incremento delle concentrazioni di ossidi di azoto nell’aria nei periodi autunnali ed invernali, dimostrando così il notevole effetto del riscaldamento, soprattutto domestico, che si va a sovrapporre a quello del traffico, fermo restando il contributo peggiorativo delle condizioni meteo-climatiche del periodo (alto numero di giornate interessate da inversione termica). In merito alle polveri sottili (PM10) - purtroppo campionate nella sola stazione di Meda, comune per altro geograficamente prossimo e territorialmente analogo a Desio - si può rilevare che anche in questo caso la situazione non è soddisfacente. Risultano superati ripetutamente sia il limite sulle 24 ore, sia quello annuale, per la protezione della salute umana. Come più sopra discusso a proposito degli ossidi di azoto, anche per le polveri sottili si osserva un marcato aumento delle concentrazioni nell’aria in periodo autunnale ed invernale, probabilmente per le stesse ragioni di fondo. Nell’ulteriore Tabella (che segue le precedenti, v. oltre) si riportano le medie mensili del luglio 2007 per i parametri SO2, NOx, NO, NO2, PM10, O3, CO, rilevati presso le centraline di Carate Brianza, Cinisello Balsamo, Cormano, Garbagnate, Limbiate, Meda, Monza (Via Machiavelli), Sesto San Giovanni e Villasanta. I dati in questione, com’era del resto da attendersi, risultano del tutto omogenei con quelli tipici del periodo estivo in precedenza discussi.

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medie gennaio-marzo 2004 medie aprile-giugno 2004 medie luglio-settembre 2004 medie ottobre-dicembre 2004

parametri parametri parametri parametri

SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO

µg/m3 mg/m3 µg/m3 mg/m

3 µg/m3 mg/m3 µg/m3 mg/m

3

STAZIONI

Carate Brianza - 145 - 12 2,0 - 54 - 58 1,0 - 44 - 62 0,9 - 160 - 9 2,0

Cinisello Balsamo - 242 - - 2,4 - 127 - - 1,1 - 116 - - 0,9 - 286 - - 2,2

Cormano 9 195 - 19 1,8 5 61 - 63 0,9 4 47 - 70 0,7 6 231 - 13 1,9

Limbiate - 166 - 18 1,8 - 61 - 59 1,2 - 50 - 70 1,1 - 200 - 13 1,9

Mariano Comense - 193 - - 2,0 - 78 - - 1,0 - 58 - - 0,8 - 215 - - 1,8

Meda - 161 76 18 - - 55 35 62 - - 45 36 68 - - 162 69 13 -

Monza (Machiavelli) - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

media stazioni 9 184 76 17 2,0 5 73 35 61 1,0 4 60 36 68 0,9 6 209 69 12 2,0

Qualità dell'aria - Medie trimestrali 2004 dei dati rilevati presso le stazioni più prossime al Comune di Desio

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medie gennaio-marzo 2005 medie aprile-giugno 2005 medie luglio-settembre 2005 medie ottobre-dicembre 2005

parametri parametri parametri parametri

SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO

µg/m3 mg/m3 µg/m3 mg/m

3 µg/m3 mg/m3 µg/m3 mg/m

3

STAZIONI

Carate Brianza - 140 - 23 1,7 - 48 - 68 1,3 - 39 - 64 1,0 - 165 - 15 1,7

Cinisello Balsamo - 245 - - 1,9 - 171 - - 1,2 - 130 - - 1,2 - 261 - - 2,4

Cormano 8 207 - 22 1,8 3 69 - 74 1,2 3 67 - 68 1,0 4 246 - 13 2,1

Limbiate - 182 - 21 1,3 - 57 - 79 1,1 - 44 - 64 1,1 - 206 - 9 1,2

Mariano Comense - 174 - - 1,7 - 92 - - 1,1 - 90 - - 0,9 - 224 - - 1,8

Meda - 158 81 21 1,7 - 57 37 70 0,7 - 55 32 61 0,5 - 188 79 13 1,6

Monza (Machiavelli) - - - - - - - - - - - - - - - - 325 71 5 -

media stazioni 8 184 81 22 1,7 3 82 37 73 1,1 3 71 32 64 1,0 4 231 75 11 1,8

Qualità dell'aria - Medie trimestrali 2005 dei dati rilevati presso le stazioni più prossime al Comune di Desio

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medie gennaio-marzo 2006 medie aprile-giugno 2006 medie luglio-settembre 2006 medie ottobre-dicembre 2006

parametri parametri parametri parametri

SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO SO2 NOx PM10 O3 CO

µg/m3 mg/m3 µg/m3 mg/m

3 µg/m3 mg/m3 µg/m3 mg/m

3

STAZIONI

Carate Brianza - 168 - 25 2,0 - 44 - 69 0,8 - 43 - 76 0,8 - 148 - 20 2,0

Cinisello Balsamo - 253 - - 2,7 - 123 - - 1,0 - 100 - - 1,0 - 271 - - 2,2

Cormano 6 261 - 22 2,5 3 73 - 72 0,6 2 38 - 63 0,6 4 157 - 9 1,4

Limbiate - 201 - 16 2,0 - 60 - 67 0,6 - 59 - 74 0,7 - 187 - 12 2,3

Mariano Comense - 296 - - 2,0 - - - - 0,9 - - - - 0,8 - 173 - - 1,6

Meda - 161 92 27 1,8 - 51 36 75 0,6 - 43 40 78 0,6 - 159 64 15 1,7

Monza (Machiavelli) - 293 79 13 - - 75 36 42 - - 73 28 75 - - 278 71 6 -

media stazioni 6 233 86 21 2,2 3 71 36 65 0,8 2 59 34 73 0,8 4 196 68 12 1,9

Qualità dell'aria - Medie trimestrali 2006 dei dati rilevati presso le stazioni più prossime al Comune di Desio

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LUGLIO 2007 (medie mensili)

parametri

SO2 NOx NO NO2 PM10 O3 CO µg/m3 mg/m3

STAZIONI

Carate Brianza - 32 3 29 - 82 0,8

Cinisello Balsamo - 65 20 45 - - 0,5

Cormano 2 44 8 36 - 60 0,4

Garbagnate - 30 5 25 - - 0,6

Limbiate - 34 1 33 - 76 1,0

Meda - 28 3 25 30 82 0,8

Monza (Machiavelli) - 40 10 30 26 82 0,5

Sesto San Giovanni - 58 9 49 - - 0,5

Villasanta - 53 17 36 - - 0,5

media stazioni considerate 2 43 8 34 28 76 0,6

media provincia di Milano 4 40 9 31 26 80 0,7 Qualità dell’ aria - medie mensili luglio 2007 dei dati rilevati presso le stazioni più prossime al Comune di Desio

Si può osservare, dalla generalità dei dati riportati nelle tabelle, come le concentrazioni di inquinanti rilevate presso la centralina di Cinisello Balsamo siano molto spesso superiori a quelle rilevate nelle altre stazioni e alle medie di tutti i valori considerati. Ciò è con ogni probabilità attribuibile alla concentrazione, sul territorio di Cinisello, di numerosi tratti di strade impattate da grande traffico (tratti autostradali e vie di grande percorrenza), che fanno risentire pesantemente il loro effetto sulla qualità dell’aria. Queste ultime osservazioni possono far riflettere su come la qualità dell’aria possa essere influenzata in modo molto rilevante da condizioni locali, a livello del singolo centro urbano, pur inserito all’interno di un’area omogenea. Come appare dall’esempio dianzi citato, ciò risulta valido in particolare in riferimento agli inquinanti la cui principale fonte risulta essere il traffico veicolare. Perciò assumono particolare rilievo le scelte e le decisioni prese anche a livello locale, al fine di perseguire l’obiettivo del miglioramento della qualità dell’aria. In altre parole, nel progettare l’espansione d’uso di un territorio e/o la sua riqualificazione, appare indispensabile porre l’attenzione su tutti quei fattori che possono diminuire l’impatto derivante dall’impiego dei tradizionali combustibili, sia in caldaie e centrali termiche, sia in veicoli dotati di motori convenzionali (ciclo otto, diesel). Parallelamente, risulta opportuno individuare e sviluppare al massimo livello possibile tutte quelle misure mitigative e compensative che possono ridurre le ricadute di tale impiego. EMISSIONI ATMOSFERICHE

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Anche per la conoscenza delle sorgenti degli inquinanti e della loro presenza in atmosfera si è fatto esplicito riferimento ai dati di ARPA Lombardia con riferimento a quelli raccolti nella banca dati INEMAR e riferiti all’anno 2003. Ai fini della caratterizzazione dello stato di fatto (e della possibile dinamica) dell’ambiente atmosferico sotto il profilo ambientale, o meglio della sua qualità, assumono importanza, oltre ai dati oggettivi rilevati in campo, le elaborazioni sulle quantità totali di inquinanti emesse, suddivise per sostanza e per causa produttrice delle stesse. Infatti, anche se purtroppo molti degli inquinanti di maggiore impatto sulla qualità dell’aria sono ubiquitari, ancorché provenienti da fonti diverse, pure, lo sforzo di individuare almeno le origini e le cause principali e/o quantitativamente più rilevanti nella formazione ed emissione di quegli stessi inquinanti può consentire interventi mirati di carattere tecnico-politico che vadano nella direzione di ridurre la loro concentrazione. Nelle Tabelle alle pagine seguenti sono riportati, per ciascun macro-settore sorgente individuato, i valori in flusso di massa annuo ed in percentuale delle più comuni tipologie di sostanze inquinanti emesse in atmosfera (ricavate da ARPA - Dipartimento di Milano: “Rapporto annuale sulla qualità dell’aria - Anno 2005”). Una sorgente emissiva qualitativamente (se non quantitativamente) significativa sul territorio di Desio è costituita dal termovalorizzatore di rifiuti urbani gestito dalla Società a partecipazione pubblica Brianza Energia Ambiente SpA. L’impianto esiste dagli anni ’70 e serve un bacino di Comuni abbastanza ampio (Desio, Barlassina, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cesate, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Meda, Misinto, Muggiò, Nova Milanese, Seveso, Solaro, Varedo). Ha una potenzialità massima complessiva di 240 t/giorno ed è costituito da n. 2 linee d’incenerimento, ciascuna delle quali è allacciata ad un turboalternatore per produzione di energia elettrica e calore. Il calore cogenerato è recuperato da un sistema di teleriscaldamento, consistente (oltre al termovalorizzatore) in una centrale termica di emergenza e riserva ed in una rete di distribuzione all’utenza a doppia tubazione, di lunghezza complessiva 24 km. In tale rete, a circuito chiuso, circola acqua surriscaldata a 95 °C in mandata e acqua a 60 °C in ritorno. Secondo i dati del progetto redatto nel 2001 da A.S.M. SpA di Brescia, il sistema di teleriscaldamento comporta sul territorio di Desio una minor emissione annua (al netto delle emissioni provocate dal termovalorizzatore) di circa 10 t/anno di NOx, 4 t/anno di SO2 e 12.500 t/anno di CO2. Tali stime sono state confermate dal gestore B.E.A. SpA come sostanzialmente attuali anche oggi.

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tipo di combustibile macro-settore

SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM10 PTS PM2.5 CO2 EQ sostanze acidificanti

precursori dell'ozono

t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno kt/anno t/anno

GPL Combustione non industriale 0,000 0,636 0,025 0,013 0,127 0,794 0,178 0,000 0,003 0,003 0,003 0,849 0,014 0,815

GPL Trasporto su strada 0,000 444.100 333.316 0,251 1.532.492 0,684 0,024 0,000 0,000 0,000 0,000 0,697 0,097 1.044.043

RSU Trattamento e smaltimento rifiuti 617.900 7.366.900 0,856 0,000 213.900 1.214.934 0,000 0,000 0,665 0,665 0,665 1.214.934 179.466 9.096.747

diesel Trasporto su strada 736.587 27.094.04

2 1.990.355 205.104 7.326.124 3.304.123 0,945 0,125 1.340.034 1.373.598 1.340.034 3.337.738 612.780 35.853.831

diesel Altre sorgenti mobili e macchinari 0,319 2.166.870 325.857 0,090 955.873 164.022 0,764 0,001 278.928 307.814 277.128 187.901 0,481 3.074.711

metano Combustione non industriale 0,483 4.830.944 483.094 289.857 2.415.472 5.314.038 289.857 0,000 0,193 0,193 0,193 5.409.981 106.535 6.646.606

metano Combustione nell'industria 0,002 4.131.049 103.467 103.260 826.253 2.307.092 123.933 0,000 0,089 0,091 0,087 2.347.680 0,898 5.235.680

metano Trasporto su strada 0,000 0,267 0,166 0,013 129.708 0,081 0,006 0,000 0,000 0,000 0,000 0,083 0,006 0,635

gasolio Combustione non industriale

1.059.535 529.767 0,318 0,742 211.907 783.463 148.336 0,000 0,530 0,530 0,530 831.005 0,446 702.449

gasolio Combustione nell'industria 119.274 996.488 0,671 0,093 266.717 0,620 0,118 0,000 106.154 111.836 100.918 0,659 0,254 1.312.308

kerosene Combustione non industriale 0,003 0,007 0,000 0,001 0,008 0,010 0,002 0,000 0,000 0,000 0,000 0,010 0,000 0,010

senza combustibile

Processi produttivi 0,000 0,000 7.452.991 0,000 0,000 120.623 0,000 0,000 0,373 0,373 0,056 120.623 0,000 7.452.991

Bilancio generale delle emissioni sul territorio del Comune di Desio (anno 2003)

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tipo di

combustibile

macro-settore SO2 NOx COV CH4 CO CO2 N2O NH3 PM10 PTS PM2.5 CO2 EQ sostanze

acidificanti precursori dell'ozono

t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno kt/anno kt/anno t/anno

senza combustibile

Estrazione e distribuzione combustibili

0,000 0,000 3.226.994 32.001.876 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 672.039 0,000 3.675.020

senza combustibile Uso di solventi 0,000 0,000 44.691.99

3 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 299.567 0,000 44.691.993

senza combustibile

Trasporto su strada 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 769.582 1.175.586 418.495 0,000 0,000 0,000

senza combustibile Agricoltura 0,000 0,119 0,003 330.585 0,000 0,000 0,512 355.621 0,008 0,018 0,003 0,228 0,212 0,194

senza combustibile

Altre sorgenti e assorbimenti 0,000 0,000 0,000 0,000 316.332 0,000 0,000 0,000 186.008 186.008 186.008 0,000 0,000 0,348

olio combusibile

Combustione non industriale 0,527 0,527 0,035 0,011 0,056 0,267 0,049 0,000 0,117 0,141 0,094 0,283 0,028 0,685

olio combusibile

Combustione nell'industria 0,052 0,008 0,000 0,000 0,001 0,004 0,001 0,000 0,002 0,003 0,002 0,004 0,002 0,011

benzina verde

Trasporto su strada 215.880 5.778.105 24.020.63

1 927.172 81.230.821 2.288.429 178.957 988.354 294.432 294.432 294.432 2.363.380 190.497 40.018.291

benzina verde

Altre sorgenti mobili e macchinari 0,000 0,005 211.514 0,021 418.844 0,008 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,009 0,000 258.244

legna e similari

Combustione non industriale 0,535 294.760 4.927.176 1.346.776 21.284.70

6 0,000 0,589 0,421 958.991 999.775 926.062 0,465 0,106 7.646.956

legna e similari

Combustione nell'industria 0,062 0,498 373.502 0,187 4.668.776 0,000 0,087 0,062 0,654 0,934 0,514 0,031 0,016 948.085

Bilancio generale delle emissioni sul territorio del Comune di Desio (anno 2003)

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EFFETTI SULL’AMBIENTE Dalle tabelle soprariportate si vede come le principali fonti di emissioni siano dovute al trasporto su strada e alla combustione non industriale, ovvero principalmente al riscaldamento domestico. Volendo valutare gli effetti sulla componente aria, ovvero l’influenza che il progetto in discussione potrebbe avere sulla sua qualità, è da notare, per prima cosa, che l’edificio in realizzazione ne andrà a sostituire uno già esistente e di analoga destinazione d’uso commerciale. Unitamente a questa considerazione si rileva, dagli elaborati progettuali, che il nuovo edificio è stato progettato in classe energetica A, ovvero con un fabbisogno annuo di energia primaria inferiore a 6 kWh/m3anno, con un impiego importante di energie rinnovabili ed a basso impatto, migliorando, pertanto, le prestazioni del vecchio edificio, e generando, quindi, basse emissioni di CO2 equivalente. Da quanto detto si evince che ricadute negative sulla qualità dell’aria sono da ricercare più nel traffico veicolare che nella gestione dell’edificio in sé, che risponde a tutti i requisiti normativi di minimo impatto ambientale. A tal proposito, però, non si ritiene che l’attività di ristorazione prevista all’interno della struttura, in quanto facente capo ad un modello già consolidato di “fast food”, funga da particolare polo attrattore di traffico. Infatti questa particolare tipologia di offerta commerciale si basa sul principio del consumo veloce di pasti da parte di utenza di passaggio nei pressi dell’esercizio. L’avventore tipo è, infatti, quello che trova questa tipologia di ristorante lungo il suo percorso giornaliero e decide di fermarsi, molto ridotta è la scelta di chi ci si reca appositamente e di questi la quasi totalità giunge dalle vicinanze. La forza di un franchising di questo tipo è, infatti, la presenza capillare sul territorio, con un numero elevato di ristoranti posizionati presso poli attrattori, spesso centri storici e centri commerciali, e lungo arterie di grande scorrimento, sfruttando, pertanto, la presenza in luoghi di per sé di forte richiamo. I fruitori previsti per il ristorante in questione sono, perciò, quelli che normalmente già percorrono la SP 9 per motivi personali o di lavoro senza ulteriore aumento di traffico a causa della sua presenza. Al contrario la costruzione dell’edificio potrà portare il miglioramento della condizione locale della qualità dell’aria in quanto ad esso è connessa la realizzazione di una rotatoria in luogo dell’esistente incrocio semaforico tra la via Garibaldi e la via Ambrosoli. Attualmente, difatti, questo tipo di intersezione causa code di veicoli in attesa generanti elevate concentrazioni locali di inquinanti. La rotatoria permetterà, invece, di fluidificare il flusso dei veicoli in transito evitando la sosta nei momenti in cui questa non risulta necessaria alla luce di bassi carichi di traffico. Un’ ulteriore miglioria che conseguirà dalla realizzazione dell’immobile sarà quella della piantumazione dell’area verde oggi incolta comportando, altresì, una compensazione delle pur ridotte emissioni che l’attività andrà a generare durante il suo ciclo di vita. ACQUA Rispetto al fattore acqua sono due le componenti da tenere in considerazione: le acque superficiali e le acque sotterranee. ACQUE SUPERFICIALI Nei pressi dell’area in esame non si rileva la presenza di acque superficiali né in alcun modo questa componente ambientale risulta interessata od influenzata dall’intervento proposto. ACQUE SOTTERRANEE L’attenzione, in questo senso, va posta sulla parte di acque sotterranee che viene emunta per l’approvvigionamento idrico per uso umano. In tal senso la falda utilizzata ha profondità superiori ai 50 metri dal piano campagna e per essa non sono stati rilevati casi di inquinamento. La falda più vulnerabile è la prima e più superficiale con profondità di qualche metro sotto il piano campagna.

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Anche in questo senso la realizzazione del progetto porterà un netto miglioramento sui possibili effetti negativi dovuti all’insistere di un ambito antropizzato su una porzione di territorio. L’attività in essere, infatti, è quella della vendita di autovetture che vengono in gran parte esposte sul piazzale esterno non impermeabile costituendo una superficie critica rispetto all’infiltrazione di sostanze inquinanti, oli, liquidi e carburanti, verso la falda sottostante. Nella proposta progettuale la pavimentazione esistente verrà sostituita da una in asfalto con un sistema di raccolta delle acque che permetterà di convogliarle verso la fognatura evitando la loro dispersione sul terreno. SUOLO E SOTTOSUOLO Si acquisisce la relazione geologica a corredo della proposta progettuale. Rispetto alla componente suolo e sottosuolo è da sottolineare che la nuova edificazione andrà a sostituirne una già esistente, insistendo, quindi, su un’area già interessata da attività antropica, andando nel contempo a riqualificare il comparto. In evidenza c’è la scelta di costruire su un ambito già compromesso alla naturalità piuttosto che consumare altre aree libere, risorsa ormai particolarmente preziosa e scarsa nell’intorno. Con la parziale revisione delle aree e delle destinazioni d’uso e l’inserimento della rotatoria si potrà, altresì, iniziare a dare seguito alle previsioni regionali di corridoio ecologico con la piantumazione dell’area che ricade nel comparto interessato dalla proposta progettuale in analisi. AMBIENTE NATURALE L’area oggetto di analisi si trova in prossimità, ed in parte ne è direttamente interessata, di un corridoio ecologico individuato dal PTCP della Provincia di Milano all’interno del progetto di dorsale verde Nord Milano e recepito dal PGT comunale. Attualmente non esiste un corridoio ecologico vero e proprio se non per le residue aree agricole ad est ed ovest del comparto. La zona dove sorgerà la rotatoria per volontà dell’Amministrazione comunale si connota come punto nodale di congiunzione tra queste due aree e proprio in questo punto il corridoio ecologico risulta più sottile e fragile.

Individuazione corridoio ecologico PTCP Provincia di Milano - Estratto Tavola DP 7a PGT Comune di Desio - Previsioni

sovracomunali.

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Individuazione corridoio ecologico PTCP Provincia di Milano - Estratto Tavola B progetto Dorsale verde Nord Milano.

Individuazione corridoio ecologico PGT Comune di Desio

Attualmente tale connessione si base sulla presenza di piccole aree libere con funzione di “stepping stone”, in particolare si rileva la presenza di una zona a verde nel margine settentrionale del comparto, unico reale punto di continuità tra il verde agricolo ad est ed ovest di via Garibaldi. Tale area si connota

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tuttavia per una valenza ambientale ed ecosistemica estremamente bassa, stante la totale mancanza di strutture biotiche di consistenza: si rileva la totale assenza di alberi e anche dello strato arbustivo. In parte questa superficie verrà ulteriormente ridotta, per fare spazio alla previsione comunale di realizzazione della rotatoria. L’ulteriore sottrazione, rispetto alle previsioni di PGT, di area al corridoio ecologico verrà, però, compensata dalle previsioni progettuali, con la piantumazione dell’area verde interna al comparto, ceduta successivamente all’amministrazione comunale, che aiuterà a delineare e consolidare il tracciato di un vero e proprio corridoio ecologico: si ridurrà quindi quantitativamente l’area libera, ma si potenzierà qualitativamente il valore ecologico ai fini della strutturazione della rete. In particolare le piantumazioni sia dello strato arbustivo che arboreo dovranno prevedere l’utilizzo di specie autoctone, al fine di permettere la formazione di zone di microhabitat il più possibile omogenee a quelle che naturalmente sarebbero presenti.

In evidenza nel circolo l’attuale superficie con funzione di stepping stone di connessione ecologica: si nota l’estrema povertà

ecosistemica dell’area

In evidenza l’area da riqualificare ai fini ecologici

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La tipologia di riferimento per la riqualificazione dell’area dovrà essere quella delle formazioni boschive acidofile (tipo Quercion robori-petraeae), che costituiscono l’associazione finale climatogena su suoli alluvionali profondi e falda freatica superficiale, ben provvisti d’acqua in tutte le stagioni, tipico della pianura padana; in particolare il bosco acidofilo si insedia nell’alta pianura su suoli a ph acido. Sono costituite dall’associazione principalmente di rovere (Quercus petraea) e betulla (Betula pendula), con presenza di farnia (Quercus robur) e ciliegio selvatico (Prunus avium) nello strato arboreo, mentre in quello arbustivo dominano la frangola comune (Frangula alnus), il nespolo comune (Mespilus germanica) ed il nocciolo (Corylus avellana). RUMORE Dagli elaborati della Zonizzazione acustica comunale si ricava che l’area dove sorgerà l’edificazione in analisi è inserita nella classe IV di suddivisione del territorio, ovvero tra le “aree di intensa attività umana”, dove sono imposti i limiti di 65 (dBA) per il rumore diurno e 55 (dBA) per il notturno.

Estratto Zonizzazione acustica Comune di Desio Nella fattispecie si ritiene che l’attività commerciale che troverà locazione nell’edificio sia compatibile con i limiti previsti dalla zonizzazione acustica e che ,quindi, non apporterà particolare aggravio della situazione esistente. La sorgente di rumore più rilevante è senz’altro la viabilità della zona, in particolare la presenza dell’incrocio semaforizzato causa di picchi di rumore in corrispondenza delle ripartenze dei veicoli. In questo senso la realizzazione della rotatoria e la conseguente fluidificazione dei flussi di traffico porterà ad una riduzione di questi picchi ed ad un’omogeneizzazione dei livelli di rumore entro quanto consentito dalla normativa. RIFIUTI L’inserimento dell’attività di ristorazione già illustrata non comporterà aggravio per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti comunale. Essendo, infatti, il ristorante previsto affiliato alla catena McDonald’s esso sarà soggetto alla rigida politica aziendale di raccolta dei rifiuti prodotti, avvalendosi di un protocollo interno proprio e di un processo di smaltimento affidato ad aziende private appositamente individuate e con registrazione tramite formulari di trasporto. Al fine di rendere efficiente la raccolta dei rifiuti dell’attività è prevista la realizzazione di un’isola ecologica dedicata.

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ENERGIA Come detto è prevista la realizzazione di un edificio con classe energetica A, ovvero con consumi specifici di energia primaria inferiori a 6 kWh/m3anno. Considerando le caratteristiche geometriche dell’edificio, ovvero 450 m2 di s.l.p. per un’altezza interna di 3 m, si ottiene un consumo nominale annuale di energia primaria di circa 1.350 kWh/anno, paragonabile a quello di una media abitazione. Parte di questa energia sarà ricavata dall’impiego di fonti rinnovabili ed a basso impatto ambientale. Da ultimo, rispetto ai consumi energetici, è ancora una volta necessario mettere in evidenza che il nuovo edificio ad alta efficienza andrà a sostituirne uno di vecchia concezione e con maggiori consumi e dispersioni. ELETTROMAGNETISMO Prendendo atto della corrispondenza intercorsa tra gli estensori della proposta progettuale e Terna, in qualità di gestore dell’elettrodotto transitante sull’area in analisi, si evince che “”[…] l’opera in progetto interferisce con la striscia di terreno delimitata dalle distanze di prima approssimazione […] e con la fascia di rispetto.” La distanza di prima approssimazione individuata dai tecnici Terna, determinata rispetto all’asse dell’elettrodotto, è la seguente: Dpa destra: 40 metri - dpa sinistra: 49 metri Negli elaborati progettuali presentati, più precisamente nella Tavola 5, la Dpa sinistra, quella che interessa ai fini della presente valutazione, è individuata in 45 metri dalla linea elettrica aerea 329, ovvero calcolata rispetto all’effettivo tracciato del cavidotto.

Estratto Tavola 5 proposta progettuale (in evidenza in rosso la linea della Dpa) La normativa non vieta la realizzazione di opere che interferiscano con questa distanza, ma pone delle limitazioni, ovvero per la progettazione di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere in prossimità di linee ed

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installazioni elettriche già presenti sul territorio dovranno essere rispettati l’obiettivo di qualità di 3 microtesla, previsto per il valore di induzione magnetica, e le fasce di rispetto. Con riferimento alla distanza di prima approssimazione individuata in sede progettuale, come si può vedere dall’estratto della Tavola 5 sopra riportato, si rileva che:

• L’area gioco per bambini è posizionata al di fuori della dpa; • Considerata la destinazione d’uso commerciale della struttura non sono previsti usi abitativi o

scolastici; • La zona di consumo dei pasti, destinata ai fruitori del ristorante, rientra all’interno della Dpa. Si

rileva come lo stazionamento di persone in tale area si protragga per tempi che variano tra i 30 ed i 120 minuti, come anche rilevato da indagini interne alla catena effettuate su strutture analoghe;

• Nella zona di consumo dei pasti la permanenza del personale in servizio si limita a brevi e saltuari periodi dedicati unicamente alle operazioni di pulizia, quindi per durate abbondantemente inferiori alle 4 ore;

• L’unica porzione dell’area di lavoro riservata al personale che rientra all’interno della Dpa è quella delle casse e del servizio ai clienti. In tale zona, però, svolgendosi un’attività di lavoro particolarmente impegnativa, l’addetto vi staziona per cicli di lavoro estremamente limitati, certamente inferiori alle 4 ore, completando il turno di lavoro nelle zone della cucina che si trovano al di fuori della Dpa.

PAESAGGIO L'indagine è stata svolta in modo da fornire una caratterizzazione paesaggistica ed ecologica dei terreni sui quali si intende edificare la nuova struttura. La presente indagine si prefigge lo scopo di verificare se l'area in oggetto ricade nei territori definibili come strategici per la fattibilità, sia in termini locali che provinciali e se essa interferisca con la percezione del paesaggio dell’intorno. L'area oggetto della richiesta di ampliamento di fabbricato ad uso commerciale si inquadra, secondo la cartografia, in una zona di modesto pregio paesaggistico, come risulta dall'analisi delle carte redatte in ambito comunale. Il sito non appartiene e non è posto nelle immediate vicinanze con sistemi paesistici di interesse naturalistico, storico-artistico o di relazione e non appartiene e non è posto nelle immediate vicinanze a luoghi contraddistinti da elevati livelli di coerenza sotto il profilo tipologico, linguistico e dei valori di immagine. È infatti posto in luoghi che sotto il profilo tipologico mancano di coerenza meritando comunque di interventi di riqualificazione. Numerosi interventi di nuova edificazione sono stati messi in atto, in ogni caso, nelle vicinanze, senza che sia stata, in ogni caso, mantenuta una coesione morfologica ed estetica degli interventi che per materiali, conformazione e tipologia risultano altamente discontinui tra loro. Tuttavia il sito si trova, come detto, in parte all’interno della fascia prevista per il varco ecologico individuato dal PGT. Il progetto da realizzarsi non interferisce con punti di vista panoramici, percorsi di fruizione paesistico ambientale, elementi locali di interesse storico, artistico e monumentale e non interferisce e non è in contiguità con luoghi contraddistinti da uno status di rappresentatività nella cultura locale quali di interesse civico o religioso. In definitiva, il sito non presenta particolari caratteri paesistici e riveste quindi una sensibilità paesistica bassa vista anche la discontinuità del contesto limitrofo con abitazioni basse e condomini e non presenta interferenze con il paesaggio dell’intorno, contribuendo, invece, a migliorarne la percezione tramite la sostituzione di un vecchio edificio con uno con caratteristiche estetiche moderne e la piantumazione di essenze arboree nell’area verde attigua.

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VIABILITA’ Per questa componente, che non è strettamente ambientale, ma che merita una trattazione specifica in quanto generante conseguenze sull’ambiente in senso vasto, non si rilevano criticità dovute all’attuazione del progetto. Come detto nel paragrafo sulla qualità dell’aria non si prevede che il ristorante sia un polo attrattore di traffico di per sé, ma i clienti che ne usufruiranno saranno quelli già in transito lungo la SP 9 e di passaggio nei pressi dell’esercizio commerciale. La realizzazione della rotatoria, al contrario, permetterà di migliorare la situazione degli incolonnamenti lungo la SP 9 e la connessione con la SS 36. 3 - VERIFICHE CRITERI ALLEGATO II DIRETTIVA 2001/42/CE PUNTO 1) DELL’ALLEGATO II 1.1 in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre

attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse

Il Progetto edilizio e la variante urbanistica costituiscono quadro di riferimento per: - la concretizzazione del corridoio ecologico di connessione previsto nell’ambito del progetto di

“Dorsale verde nord Milano” della Provincia di Milano tramite la piantumazione dell’area verde interna al comparto;

- la razionalizzazione della viabilità in corrispondenza dell’intersezione tra la SP 9 e la bretella di connessione con la SS 36.

1.2 in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli

gerarchicamente ordinati Le opere di cui al punto 1.1 permettono di riorganizzare l’assetto viabilistico del nodo stradale tra le vie Garibaldi ed Ambrosoli tramite la realizzazione della rotatoria e di attuare le previsioni provinciali sovraordinate di corridoio ecologico. Non si rilevano influenze rispetto ad altri piani o programmi.

1.3 la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in

particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile Come già detto la proposta progettuale prevede la demolizione di un edificio di vecchia concezione e la costruzione di un nuovo edificio di modeste dimensioni in classe energetica A, con ridotti consumi di energia. E’, inoltre, prevista la nuova pavimentazione del piazzale esterno con la dotazione di un sistema di raccolta delle acque di pioggia che impediranno la dispersione e la conseguente infiltrazione nel terreno di sostanze inquinanti. Il tipo di attività prevista applicherà un protocollo rigoroso di gestione dei rifiuti controllati in tutto il loro iter di smaltimento e/o recupero. Tutto ciò fa comprendere come, benché l’intervento sia di modeste dimensioni, l’atto progettuale abbia ricercato le soluzioni migliori per favorire la sostenibilità ambientale. 1.4 Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma Per l’analisi degli effetti della proposta progettuale sui singoli fattori ambientali si rimanda al capitolo 2 del presente documento. Si accenna solamente che a livello generale non si rilevano conseguenze ambientali significative a seguito della sua realizzazione e che queste, benché poco rilevanti, siano mitigate o compensate attraverso scelte progettuali e costruttive ormai usualmente applicate nella pratica costruttiva.

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1.5 la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque)

Come detto al punto precedente e considerando le dimensioni esigue del piano in questione non si rilevano impatti significativi sull’ambiente né problematiche che possano precludere l’attuazione ed il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa comunitaria. PUNTO 2) DELL’ALLEGATO II Benché le caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate dagli impatti conseguenti alla realizzazione della proposta progettuale vengano analizzate nei paragrafi dedicati del capitolo 2, il paragrafo che segue ha lo scopo di illustrare i possibili effetti negativi dovuti alla sua attuazione, in riferimento a quanto riportato al punto 2) dell’Allegato II della Direttiva 2001/42: 2. Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: • probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti, • carattere cumulativo degli effetti, • natura transfrontaliera degli effetti, • rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti), • entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente

interessate), • valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:

— delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, — del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite, — dell'utilizzo intensivo del suolo, — effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o

internazionale. Nel caso in esame non sussistono rischi di carattere acuto (come incidenti o impatti puntuali), trattandosi di un insediamento commerciale di dimensioni modeste che ne sostituisce uno esistente di pari destinazione d’uso e di dimensioni paragonabili. Non sono ovviamente da prevedere effetti di tipo transfrontaliero, né rischi per la salute umana o dovuti a speciali caratteristiche ambientali del sito d’interesse. Non si riscontra la presenza, nell’area d’influenza del progetto, di aree protette o paesaggi riconosciuti come di pregio. Tuttavia, al fine di individuare possibili criticità dovute alla presenza di pressioni persistenti, seppur di lieve intensità, dovute all’insediamento, sulle componenti ambientali principali si è effettuata, nel capitolo 2, un’analisi in tale senso, da cui si evince che il progetto in questione, nel suo complesso, porterà ad un miglioramento della situazione ambientale attuale. 4 - SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE AZIONI Relativamente al progetto di realizzazione di un nuovo edificio commerciale e di una rotatoria, vengono di seguito riportate le singole schede di valutazione nelle quali sono proposti:

- tutti gli impatti stimati, con l’evidenziazione di quelli negativi; - le specifiche di mitigazione e di compensazione ambientale, qualora già definite, da realizzare

contemporaneamente alla realizzazione degli interventi. Nella scheda di valutazione si rilevano in modo chiaro le potenziali ricadute ambientali, al fine di consentire la corretta interpretazione della proposta progettuale.

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1 Realizzazione nuovo edificio

commerciale + M M X X X X + X +

A2 Realizzazione rotatoria X - - + + - + X X +

Mitigazioni e compensazioni delle azioni: Impiego di tecniche costruttive e sistemi impiantistici ad alta efficienza energetica e massimizzazione della produzione di energia da fonti rinnovabili Piantumazione delle aree verdi, tramite intervento mirato di riqualificazione ecologica, ecosistemica e naturalistica di tipo qualitativo, al fine di implementare sul territorio le progettualità di reti ecologiche provinciali e locali, come anche definito dal PGT vigente

X = Impatto nullo o non significativo M = Impatto positivo a seguito misure di mitigazione. - = Impatto negativo + = Impatto positivo

Complessivamente le azioni da dedursi nella proposta di realizzazione del nuovo edificio commerciale non generano impatti negativi in assoluto relativamente alle singole componenti ambientali considerate. La realizzazione della rotatoria, invece, comporta sottrazione di suolo libero disponibile per la creazione del corridoio ecologico. Tale impatto negativo viene compensato dalla riqualificazione ambientale delle rimanenti aree libere con un incremento della valenza naturalistica delle stesse. Complessivamente le azioni da assumere a corredo della proposta progettuale sono idonee a generare ricadute positive in relazione alle componenti territoriali dianzi esaminate. 5 - VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO A conclusione del processo di “Analisi preliminare” delle azioni da dedursi nella proposta, è necessario esprimere un giudizio complessivo in merito alla sostenibilità dello stesso. Tale giudizio tiene conto sia degli effetti (positivi o negativi) delle singole azioni sottoposte a valutazione, sia delle ricadute di quelle azioni che inducono, per definizione, effetti complessivamente positivi. Ciò premesso si può affermare che, in senso generale, il progetto risulta compatibile sia con i caratteri territoriali presenti nel comparto territoriale di riferimento, sia rispetto alle componenti ambientali indagate e sia, infine, alla matrice sociale ed economica. Da quanto sopra e dall’analisi di impatto ambientale emerge, inoltre, che il progetto apporta anche dei miglioramenti locali alla matrice ambientale, riqualificando alcune aree libere e dando, quindi, concretezza ai progetti di reti ecologiche, limitando le emissioni atmosferiche derivanti dalla gestione dell’attività, garantendo un livello maggiore di protezione delle acque sotterranee rispetto all’attuale, razionalizzando la viabilità e migliorando l’impatto visivo tramite un riordino del comparto.

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Alla luce delle analisi che precedono, si dà atto che le opere previste nell’ambito, oggetto di proposta progettuale, ha impatti quasi nulli, ovvero positivi in rapporto alle matrici di sostenibilità analizzate. A conclusione del processo di analisi preliminare fin qui illustrato e delle sue risultanze, si propone quindi di NON ASSOGGETTARE la proposta progettuale in oggetto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

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