COMUNE DI EMPOLI (PROVINCIA DI FIRENZE) CONSIGLIO … · Il Presidente del Consiglio Sig. ROBERTO...

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1 COMUNE DI EMPOLI (PROVINCIA DI FIRENZE) CONSIGLIO COMUNALE N. 2 DEL 23 FEBBRAIO 2015 ORE 18,00 Il Presidente del Consiglio Sig. ROBERTO BAGNOLI dà la parola al Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani per l’appello. APPELLO ORE 18,25 Sono presenti n. 18 Consiglieri: Sindaco Brenda Barnini, Mazzantini Jacopo, Mantellassi Alessio, Bergamini Marta, Bagnoli Roberto, Falorni Simone, Bacchi Francesco, Mannina Miranda, Ramazzotti Rossano, Ancillotti Lorenzo, Morelli Damasco, Cioni Beatrice, Borgherini Alessandro, Ciolli Sabrina, Vacchiano Umberto, Bartoli Dusca, Lavoratorini Lisa, Gracci Francesco. Sono assenti n. 7 Consiglieri: Torrigiani Filippo, Petroni Ludovica, Torrini Valentina, Poggi Arianna, Cappelli Beatrice, Faraoni Andrea, Gallo Lavinia. Presiede il Sig. Roberto Bagnoli PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Segretario Verbalizzante: Dott.ssa Anna Tani, Vice Segretario Generale. SCRUTATORI: Mannina, Bacchi, Lavoratorini.

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COMUNE DI EMPOLI

(PROVINCIA DI FIRENZE)

CONSIGLIO COMUNALE N. 2 DEL 23 FEBBRAIO 2015 ORE 18,00

Il Presidente del Consiglio Sig. ROBERTO BAGNOLI dà la parola al Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani per l’appello.

APPELLO ORE 18,25 Sono presenti n. 18 Consiglieri: Sindaco Brenda Barnini, Mazzantini Jacopo, Mantellassi Alessio, Bergamini Marta, Bagnoli Roberto, Falorni Simone, Bacchi Francesco, Mannina Miranda, Ramazzotti Rossano, Ancillotti Lorenzo, Morelli Damasco, Cioni Beatrice, Borgherini Alessandro, Ciolli Sabrina, Vacchiano Umberto, Bartoli Dusca, Lavoratorini Lisa, Gracci Francesco. Sono assenti n. 7 Consiglieri: Torrigiani Filippo, Petroni Ludovica, Torrini Valentina, Poggi Arianna, Cappelli Beatrice, Faraoni Andrea, Gallo Lavinia. Presiede il Sig. Roberto Bagnoli PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Segretario Verbalizzante: Dott.ssa Anna Tani, Vice Segretario Generale. SCRUTATORI: Mannina, Bacchi, Lavoratorini.

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Parla il Presidente Bagnoli: Consiglieri, vi prego di prendere posto, così iniziamo. Prendete posto. Grazie, così iniziamo. Allora, la parola alla Dottoressa Tani che sostituisce la Dottoressa Ciardelli per l’appello. Prego, Dottoressa. Bene, grazie. Allora, prima di tutto nomino come scrutatori Mannini, Bacchi e Lavoratorini. Prima di iniziare con l’elaborazione delle mozioni mi aveva chiesto l’Assessore Barsottini se poteva fare una breve comunicazione su un argomento che credo interessi tutti, perché riguarda le piste ciclabili. Prego. PUNTO N. 1 - COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. Il Presidente del Consiglio Bagnoli cede la parola all’Assessore Fabio Barsottini. Parla l’Assessore Fabio Barsottini: Allora, grazie Presidente, buonasera a tutti i Consiglieri. Vi rubo due minuti per aggiornarvi su due punti che, come sapete, stiamo già portando avanti un po’ da qualche mese. Il primo che riguarda il Piano della rete ciclabile, il famoso bici plaine, che come sapete, insomma, era argomento del programma di mandato. Come ricorderete, il Piano della rete andrà a individuare ecco, una rete ciclabile, che andrà a collegare più punti di interesse della Città e in particolar modo le Frazioni con il cuore della Città, in particolare modo, l’aggiornamento qual è? È che entro la prima settimana, entro i primi 10 giorni del mese di marzo, inizieranno di fatto i lavori per la progettazione, che si avvarrà certamente di personale interno, ma in prevalenza di una consulenza esterna che, diciamo, fa della mobilità la propria professione. Quindi, diciamo che da marzo iniziamo i lavori di progettazione, e da lì passo, passo, vi aggiorneremo rispetto ai lavori. Il secondo punto, invece, riguarda sempre il tema della bicicletta, però si parla del percorso ciclabile lungo l’Arno, anche questo punto del mandato. Come ricorderete l’Amministrazione ha partecipato, nel mese di agosto, al bando Regionale che metteva a disposizione 18.000.000 di Euro nel triennio 2014-2015-2016, un progetto, noi abbiamo presentato un progetto preliminare di circa 10 chilometri, e diciamo, è andato a buon fine, nel senso che, a fine anno 2014 la Regione ci ha contattati, ci ha contattato dicendo che eravamo e siamo ammissibili insieme ad altri Comuni. Da qui cosa succede? La Regione ha voluto fare un accordo con tutti i Comuni interessati al progetto del percorso ciclabile, che va a definire modi e tempi per la realizzazione di questo percorso ciclabile. Di quest’accordo che noi abbiamo già approvato in aggiunta e che, domani mattina, ecco, andremo a firmare. Sono due gli aspetti fondamentali, due aspetti, ecco, che mi piaceva evidenziare in maniera particolare. Il primo è che nell’accordo si vanno a definire Comuni capofila. Per quale motivo? La Regione per questioni, diciamo, di semplificazione ha deciso di non avere tutti i Comuni interessati al progetto come interlocutori, ma bensì, ha pensato bene di individuare meno Comuni dei referenti Comunali, quindi, Comuni capofila, che a loro volta, dovranno seguire sì i lavori nei propri confini territoriali, ma anche dei loro vicini. Su quest’accordo il Comune di Empoli è stato indicato come Comune capofila per il proprio tratto, e per un piccolo pezzo di Montelupo, in particolare quel pezzo che va da Tinaia alla stazione ferroviaria di Montelupo Fiorentino. Il secondo aspetto, non indifferente e che, in qualche modo, ci aiuta ecco, ad avere, ad essere ottimisti, ecco, nella realizzazione di questo percorso, è l’impegno fin da subito della Regione di 25.000 Euro per la progettazione di questo percorso, che appunto, come dicevo prima, interesserà sia il Comune di Empoli, ma anche quel pezzettino di Montelupo, e l’individuazione della cifra di 1.625.000 Euro, che, spazio Patto, ecco, permettendo, la Regione avrebbe individuato per questo Ente, nel momento in cui si andrà a realizzare, diciamo, l’opera. Ecco, quindi, questo è un attimino il panorama e l’aggiornamento che vi abbiamo voluto raccontare, e niente, ringrazio tutti voi e il Presidente. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Assessore, per i chiarimenti. E direi di iniziare con la discussione del punto n°2 mozione

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presentata dai Consiglieri del Gruppo di Ora Si Cambia: PUNTO N. 2 - MOZIONE “ORA SI CAMBIA”, RELATIVA A NUOVE MODALITÀ DI GESTIONE DEI BENI COMUNI. Chi la illustra? Morelli, prego. Parla il Consigliere Morelli: Abbiamo presentato questa mozione per recuperare un po’ di quello che è stato il dibattito in campagna elettorale, sperando di, diciamo così, di apportare un contributo accettato da parte di tutta l’Assemblea. Questa mozione nasce da una riflessione che, fra l’altro venne sollevata grazie anche a un Facebook della mia collega Dusca Bartoli, che mise sul suo, pubblicò, il Regolamento del Comune di Bologna. Regolamento del Comune di Bologna che da attuazione al principio dell’art. 118 della Costituzione che, devo dire, non ne avevo capito mai fino infondo la portata, veramente importante di questo articolo. Cioè lo Stato, le Regioni, le Città Metropolitane, le Province, i Comuni, favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. Cioè significa che là dove è possibile, e là dove i cittadini farebbero meglio di quanto potremo fare noi, gli Enti superiori, in questo caso il Comune, ancora sopra Provincia, Regioni, ecc., devono cercare di agevolarli e di farli fare. Allora noi facemmo una riflessione di questo tipo: dicemmo: con la carenza di soldi che le pubbliche Amministrazioni vanno affrontando, è possibile riuscire a coinvolgere i cittadini nella determinazione, nell’aiuto verso i beni Comuni, e si intende tutto per questo. A questo proposito, devo dire molto opportunamente, l’Amministrazione fece un iniziativa durante il... (voce fuori microfono) con un giovane Professore universitario che aveva seguito queste cose per il Comune di Bologna. Io che cosa vedo? Io vedo qualcosa di molto semplice e concreto. Pensate, per esempio, al fatto che, per anni, nella nostra Città si è fatto costruire, si è fatto piccoli appezzamenti di verde pubblico distribuiti in tutta la Città, che non siamo più in grado di manutenere, perché noi facciamo delle gare, facciamo delle operazioni e poi facciamo delle gare, per tutti questi posti. Spesso si parte da marzo, si arriva a maggio, però qualche volta passa, qualche volta piove, e non riusciamo a tenere in piedi questo. Allora, noi pensavamo: ma perché non riusciamo a coinvolgere i cittadini che direttamente sono interessati a quel sito, a quello spazio verde, a quello spazio pubblico, ora sto parlando di spazi verdi per semplicità, ma in generale. Perché non puntiamo a questo, anche come elemento di recupero delle Frazioni, come elemento di recupero dell’appartenenza attorno alle Frazioni. Il Regolamento del Comune di Bologna è un Regolamento interessante. Perché cosa dice, in buona sostanza? Dice capisco che ci sono tutta una serie di problemi di sicurezza, di gente che va a lavorare sugli appalti pubblici, ecc., Io regolamento questo, metto a disposizione questo, metto a disposizione per esempio gli strumenti per la sicurezza, i guanti, metto a disposizione eventualmente assicurazioni, faccio i corsi che bisogna fare, però lascio ai singoli cittadini il compito di promuovere rispetto a questo. Immaginate se questa cosa la fa in tutte le Frazioni che c’è il Comitato per la festa, l’Associazione sportiva, e compagnia bella. Noi non ce la facciamo più a seguire tutte queste cose. E partendo dalle cose semplici, io so che, feci un intervento di questo tipo, sollecitato a quell’incontro eravamo a quest’incontro con questo Professore, giovane Professore di Bologna, feci un interveto di questo tipo, so che poi dopo qualcheduno ha trovato, diciamo, banale, semplice, ma in realtà deve essere banale e semplice. Cioè nel senso di dire, non importa fare gradi progetti. Noi abbiamo proprio bisogno di sollecitare la Città a interessarsi della cosa pubblica di cui ha necessità, dispone. Se riusciamo a fare questo, e concludo velocemente, guardate, c’è anche un altro aspetto che mi piace sottolineare brevemente. Io non voglio... ci ho messo 40 anni per, diciamo così, capire che la forma, la forma dello scambio di valore è senz’altro una grandissima innovazione e, per adesso, il sistema liberale è sicuramente superiore ad ogni altra forma pensata dal Genio Romano. Però è

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vero anche che esiste anche un economia di relazione. Cioè esiste un qualche cosa che non passa dal PIL. Per economia di relazione io intendo se io esco da lavorare, non ho la possibilità di andare a casa, vo al bar mangio un piatto di lasagne scotto, e produco PIL. Se invece, ho la possibilità di andare dalla mia mamma, non produco PIL, non c’è PIL perché non passa soldi, però vi assicuro che la ricchezza globale prodotta in quel momento dalla cosa è superiore. Quindi, capisco benissimo che l’innovazione per fatto dell’economia dello scambio di valore è fondamentale, come diceva Smith è meglio se devo essere sicuro di mangiare la carne, preferisco fidare sull’interesse del mio macellaio, che non sul suo buon cuore, questo è ovvio. Però è anche altrettanto vero che andiamo in una situazione in cui ci sarà liberazione di possibilità di lavoro, di presenza, di personale, che potrebbe dare vita ad un economia di relazione, interessantissima, se noi riuscissimo a puntare sui cittadini e sulla loro capacità di curare i beni pubblici, al di là degli interessi privati. Alle ore 18,35 entra la Consigliera Poggi Arianna. Presenti 19. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Ci sono interventi su questa Delibera? Su questa mozione, scusate. Non ci sono interventi? Bartoli, prego. Parla la Consigliera Bartoli: Siamo chiamati in causa, perché ci ha copiato il post da Facebook ha detto il Consigliere Morelli. No, questa cosa noi la condividiamo, l’avevamo nel programma, l’interesse sul Regolamento di Bologna, l’avevamo visto anche noi e ci era sembrata una buona idea. Ci era sembrata una buona idea quella appunto, che in parte diceva anche il Consigliere Morelli, cioè quella di ricostruire Comunità attraverso l’attribuzione di responsabilità e anche di cose collettive, a cittadini attivi che si vogliono impegnare, che hanno bisogno di spazi, che hanno bisogno di cose della Città e che, mentre fanno questo, se ne possono prendere cura. Noi crediamo che questo sia il valore principale di questo tipo di cose. Bisogna essere cauti, invece, con l’idea che questo serva a risparmiare, in poche parole, perché non è questo lo spirito, perché se questo spirito dovesse trasparire, noi ostacoleremmo la presa in carico dei cittadini e la ricostruzione di Comunità intorno a progetti come questo, perché non è quello il senso, insomma. Se poi questo ci consente anche di risparmiare risorse da indicare altrove, benissimo, però il punto centrale di questo Regolamento e dell’esperienza dell’intento che stava alla base di metterlo nel nostro programma, che era esattamente quello: favorire una ricostituzione del valore delle cose collettive e dello stare insieme. Comunque, per quello che c’è scritto nella mozione e per le cose che ha detto anche ora il Consigliere Morelli, noi siamo favorevoli. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere Bartoli. Ci sono altri? Ciolli, prego. Parla la Consigliera Ciolli: Grazie Presidente. Anche a noi questa sembra un’ottima proposta, sicuramente una proposta interessante. Pensiamo che potrebbe risolvere situazioni di degrado che, spesso, osserviamo e viviamo per quanto riguarda i beni Comuni. Siamo convinti che, cittadini che si prendono cura di spazi comuni, sono cittadini che riconosceranno quei luoghi come propri, e avranno interesse a che questi siano trattati bene. Si potrebbe pensare anche a situazioni di per esempio di sconto sulle tasse, per quei cittadini che si attivano. Ci sono tante cose che potrebbero andare ad ampliare questo tipo di iniziativa, quindi, ci vede sicuramente favorevoli. Grazie.

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Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere Ciolli. Altri interventi? Ci sono altri interventi, Consiglieri? Mazzantini, prego. Parla il Consigliere Mazzantini: Sì, grazie. Grazie, Presidente. Anch’io mi unisco alle considerazioni che sono state illustrate dagli altri Consiglieri in precedenza. Anche noi avevamo questo punto come un punto del programma elettorale, avevamo letto anche noi il famoso Regolamento di Bologna, e quindi, che dire, siamo d’accordo e noi e quindi, esprimeremo voto favorevole. Credo che non ci sia da aggiungere granché, anche perché parte delle considerazioni che sono state fatte in quest’aula stasera, noi le avevamo analogamente, diciamo così, avanzate anche rispetto a un punto all’ordine del giorno del precedente Consiglio e quindi, ribadiamo quelle considerazioni e ripeto, le condividiamo anche rispetto a questo punto all’ordine del giorno. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Mazzantini. Altri interventi? Ci sono altri interventi? Chiudiamo la discussione? Allora chiudiamo la discussione e passiamo alle dichiarazioni di voto, se ce ne sono. Ci sono dichiarazioni? Non ci sono dichiarazioni? Vacchiano, prego. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, grazie Presidente. La dichiarazione di voto, ovviamente, è a favore, lo ha già ribadito la Consigliera Ciolli, nulla, noi siamo contenti che questa mozione passi in maniera positiva. E niente, monitoreremo sul fatto che si cerchi di andare in questa direzione. E quindi, per noi va bene. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni? Morelli, prego. Parla il Consigliere Morelli: Solo per ringraziare i Consiglieri per questa mozione, e per fare una precisazione. Non si tratta di risparmiare, è che proprio certi sevizi non siamo più in grado di farli, non c’abbiamo i soldi per farli, e quindi, è l’occasione per superare una difficoltà oggettiva. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni ce ne sono? Allora chiudiamo anche le dichiarazioni. Allora scrutatori, quanti sono i votanti? 19. VOTAZIONE Presenti 19 Favorevoli 19 all’unanimità Allora, punto n. 3 che è una mozione presentata dal Consigliere Francesco Gracci del Gruppo Consiliare Centro-Destra per Empoli: PUNTO N. 3 - MOZIONE “CENTRO-DESTRA PER EMPOLI”, RELATIVA A STRADA 429. Prego, Gracci. Parla la Consigliera Bartoli: Presidente, scusa, no, mozione d’ordine del senso che secondo me si potrebbero discutere tutte e due le

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mozioni avendo lo stesso argomento. Parla il Presidente Bagnoli: E’ non stato chiesto... (voci fuori microfono) Allora, però siccome è una variazione dell’ordine dei lavori, va bene, la proposta è quella, viene... se c’è l’unanimità, bene, si fa la cosa, altrimenti si mette in votazione. Se ci sono (voce fuori microfono) Qui chiaramente, eventualmente, sarebbe una discussione unica e due votazioni diverse, perché sono due mozioni. Va bene. Parla il Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani: Unanimità. All’unanimità viene deciso di discutere i punti n. 3 e n. 10, trattandosi dello stesso argomento. Parla il Presidente Bagnoli: Sì. Parla il Consigliere Gracci: Sì, chiedevo ora anch’io, prima di dire la mozione, magari, le possiamo leggere tutte e due, oppure, presentarle tutte e due insieme eh, Borgherini? Si presentano... Presidente, lo presentiamo tutte e due insieme a poi si discute. La nostra mozione è datata 16 dicembre 2014. Purtroppo siamo a discuterla stasera e molti eventi sono successi in questo frattempo. Per cui, il problema principale per noi, era quello che questa benedetta strada 429 trovi una sua realizzazione, e portavamo anche alla presenza del Consiglio e quindi, anche all’eventuale approvazione, il fatto che il nostro Sindaco possa davvero insieme ai Sindaci interessati, poter risolvere al più presto questa problematica, perché ormai si trascina da troppo tempo, con grave disagio per i residenti, e anche per gli operatori che devono operare in questo campo e quindi, si parla di camion, di quelli che devono fare appunto, attraverso questa strada, un percorso per il proprio lavoro. Sollecitavamo, come abbiamo sempre fatto, nella precedente consigliatura, il fatto che dal Regolamento urbanistico era stato tolto, secondo noi, troppo affrettatamente lo svincolo di Brusciana, che permetteva ai mezzi pesanti in particolare modo, di poter avere uno svincolo verso Ponte a Elsa e quindi, non andare ad intasare la strada, una volta che questa 429 sarà realizzata, a rintasare la strada tutta in un'unica zona concentrata verso il Centro*Coop. Per questo, abbiamo presentato, appunto, questa mozione, e ora discuteremo in merito. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Allora, a questi punti l’altra mozione era al punto n. 10 ed era la mozione presentata dal Gruppo Consiliare Ora Si Cambia: PUNTO N. 10 - MOZIONE “ORA SI CAMBIA”, RELATIVA A COMPLETAMENTO DELLA STRADA REGIONALE 429. Chi la illustra? Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini: Sì, grazie Presidente. La nostra mozione, diciamo, è più semplice rispetto all’altra, c’è una richiesta molto secca e diretta che credo intenda porre un elemento di chiarezza e di informazione diretta dei cittadini non soltanto del Comitato che si sta impegnando in tutte le sedi per promuovere la realizzazione dell’opera, ma anche e soprattutto per rendere tutte le Istituzioni, tutti gli uomini e le donne impegnate all’interno

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delle istituzioni e fuori, per il raggiungimento di quest’obiettivo, di avere tutti gli elementi in grado di rendere possibile un espressione di un parere a che punto siamo, dove stiamo con l’opera, e quindi un elemento di grande trasparenza e di grande attenzione e di grande chiarezza su questo tema, su cui si può dire tutto il contrario di tutto, ma l’unica cosa su cui credo che si sia mediamente d’accordo tutti, è che è mancata proprio una trasparenza e una conoscenza fino infondo a che punto eravamo con la gestione degli espropri nella prima parte della gestione dei cantieri, a che punto eravamo nel cantiere durante il lungo periodo in cui si è realizzata la prima parte della strada, che cos’è successo e che cosa ha portato poi ad alcune scelte delle Amministrazioni, capite poi in un secondo momento, digerite in un altro, in un percorso estremamente difficile in cui poi, alla fine ciò che alla fine è mancato di più, sono stati degli elementi di assoluta trasparenza e informazione nei confronti dei cittadini. Siccome noi partiamo dal presupposto che non ci sia nessun elemento che ostacola, in questo momento, le attuali Amministrazioni, dei Comuni dell’Empolese Valdelsa in primis, di conoscere fino infondo e avere la trasparenza di alcuni elementi sulla gestione dei cantieri e appunto, su un chiaro e preciso cronoprogramma della gestione della situazione, la nostra richiesta è molto semplice, cioè quella di rendere pubblico un cronoprogramma che dia, e che condivida fra cittadini e Istituzioni, le scadenze che lo stesso Commissario si prende, quindi, un vero e proprio atto pubblico che si traduce in scadenze precise in cui il cittadino come il Consigliere Comunale, ha degli elementi concreti, per giudicare a che punto è arrivata l’opera. Questo per evitare di riformulare gli stessi errori che sono stati fatti in passato, e di dare consapevolezza e chiarezza alla gestione di un opera pubblica che diventa non solo fondamentale dal punto di vista infrastrutturale, ma è fondamentale anche per il rapporto fra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Le presentazioni sono state fatte e quindi, apriamo la discussione, magari, per il fatto che sono, che la discussione è su due mozioni, invece, dei soliti 8 minuti, si fa qualche minuto in più, così si... Ci sono interventi? Gracci, prego. Si apre il dibattito. Parla il Consigliere Gracci: Sì, io ringrazio anche il collega Borgherini e il suo Gruppo, perché hanno dato un ulteriore contributo attraverso questa mozione, perché si possa discutere appunto, di queste problematiche. E ripeto, quando abbiamo presentato la mozione noi, non c’erano tutte queste problematiche, sono venute fuori ora e io mi riferisco un po’ anche a quello che i quotidiani recentemente hanno scritto e riprendo da La Nazione del 19 febbraio: quest’opera è già costata oltre 100.000.000, quasi 6.000.000 a chilometro. Noi pensiamo a quanti soldi ancora devono essere investiti, per terminarla, si va a delle cifre che proprio sono cifre astronomiche, per quella che è un opera che dovrebbe essere realizzata in breve tempo e con costi molto minori. Ma quello che sorprende ancora di più, è che dopo il commissariamento, che è stato necessario mettere in atto, spiega la Ditta che prima aveva in carico questo cantiere... che ancora loro non sono stati ancora liquidati, non sono stati ancora messi, diciamo così, ecco, liquidati, in maniera che il Commissario e quindi, tutte le nuove prospettive che si potevano mettere in campo, potessero avere inizio. Ecco, questo dispiace, perché perdere ulteriore tempo, perdere ulteriore ancora giorni e mesi, è una cosa che non sta più né in cielo e né in terra. 17 chilometri da Empoli a Castelfiorentino non sono stati ancora inaugurati. Sono già costati oltre 100.000.000 di Euro e adesso, ne serviranno altri 21 per portare a completamento l’infrastruttura. Impresa tutt’altro che facile. La Salini non è ancora stata svincolata dall’opera, e di conseguenza, il Commissario straordinario Alessandro Nunziati e la Stazione Appaltante la Città Metropolitana, non sono state ancora messe in condizioni di indire una nuova gara di appalto. Siamo di nuovo allo stallo, e qui la gente vuole delle risposte chiare, ecco perché mi fa piacere che il Gruppo di Ora

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Si Cambia abbia presentato questa formale richiesta e poi, anche noi appoggeremo convintamente, perché si dia proprio un cronoprogramma preciso. Qui bisogna dare delle risposte concrete. È inutile stare a citare di nuovo di chi è la colpa, di chi non è la colpa. Molto probamente se questa struttura che era divisa in alcuni lotti, veniva messa in campo e si realizzava un lotto alla volta, molto probabilmente qualche cosa avremo ottenuto, forse. Forse. Dico forse. Lo so, però purtroppo è successo, che mettere in campo tutta l’opera poi i risultati si sono visti, sono stati questi qui. Ecco, quello che dispiace, perché purtroppo oltre al fatto che questa realizzazione ha ancora al di là da venire, nonostante le grandi promesse siano state fatte dai Sindaci precedenti, quando purtroppo sono successi incidenti gravi, lungo la vecchia Strada e ne siamo stati testimoni, perché tutto il Consiglio Comunale ha partecipato ai funerali di quel ragazzo che è morto alla fermata dell’autobus insieme alla sorella, mentre andavano a prendere l’autobus per andare a scuola, e oltre a quello, quanti altri incidenti e quanti altri mi auguro non succedano, perché... lo so, purtroppo si contano quasi non dico quotidianamente, ma settimanalmente ci sono incidenti su quella Strada lì. E anche quella Strada lì dovrà, appunto, dovrà essere rivista anche la circolazione su quella strada una volta che sarà completata quest’opera. Quindi, l’augurio qui non si tratta, perlomeno da parte mia, ma penso da parte anche degli altri Consiglieri di opposizione, di fare critiche e di venire qua ad accusare questo o quel soggetto. Qui si tratta di mettersi di buzzo buono, e siccome la responsabilità di queste cose le hanno gli Amministratori locali e quindi, i nostri Sindaci e in particolare modo ora il Sindaco della Città Metropolitana, sarebbe bene anche che la Regione stessa, com’è stato richiesto anche da varie parti, potesse farsi carico di questa cosa per vedere se, davvero si arriva ad una soluzione prima possibile. Questo è l’augurio che io faccio e questo è l’augurio che penso venga fuori anche da questo consesso e quindi, anche dal nostro Consiglio Comunale, perché quest’opera, davvero, veda la fine. Grazie. Esce Bacchi. Presenti 18 Alle ore 19,00 entra la Consigliera Cappelli. Presenti 19 Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Gracci. Altri interventi? Morelli. Morelli e poi Borgherini. Parla il Consigliere Morelli: Sì. Il problema è che indipendentemente dal passato, anche la fase che stiamo attraversando ha un errore di fondo, che è quella del Commissario. Noi prendiamo, guardate, e sono convinto, perché era l’unica cosa da fare, non è che... però noi mutuiamo le cose da altre culture, quelle anglosassoni, che però le sanno fare. Il Commissario doveva essere, ed è in altre culture, un Signore che ha moltissimo da perdere, e moltissimo da guadagnare. Cioè un Signore a cui viene detto: te segui questo progetto, se lo porti infondo hai il 2%, l’1%, di... altrimenti non prendi niente. E siccome nessuno pensa che i Commissari siano, diciamo, facciano miracoli, il Commissario dice all’inizio quanto tempo gli ci vuole, e tutte le volte che per un qualche motivo o la Magistratura, o un Comune, o una Provincia, o una Regione li blocca, è costretto, è suo interesse alzare la manina e dire: fermi tutti, dal giorno tale a questo, non me li contate, perché io sono impossibilitato a fare questo. Questo è l’elemento che tranquillizza. Quando dice il Gracci: è vero che c’è il cantiere bloccato, ma si poteva spezzettare i sottocantieri? Si poteva telefonare al Magistrato e dirgli: guarda, mi va bene, si sta fermi qui, però io intanto comincio a fare questo e quest’altro. È chiaro che se colui che deve fare queste cose, con il massimo di rispetto dell’Ingegner Annunziati che è un mio ex collega di studio e che mi sembra una persona assolutamente seria e capace. Ma se l’unico incentivo è quello di essere nominato, come si dice, Commissario dell’opera e prendere 300/400 Euro, quello che è giusto che prenda, come dipendente della Regione in più al mese, ma com’è possibile? E guardate e questo è perché la politica è presuntuosa. È convinta di poter fare le cose perché

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ha il potere e quindi, telefona all’Assessore, il Sindaco telefona all’Assessore, al Presidente della Regione e compagnia e dice: tanto vedrai... Ma non è così. Che i soldi effettivamente ci sono e ci sono tutti, un Commissario all’inglese, per intendersi, state tranquilli che se dice i soldi ci sono tutti, è perché ci sono tutti, perché sennò poi non puoi interrompere il tempo e dire: no, mi manca 1.000 Lire. È questo un po’ quello... Allora, e qui chiudo velocemente, nella mozione nostra c’è la richiesta che perlomeno si provi a fare un cronoprogramma in modo preciso, in modo tale da poter dire: ma se questa fase era prevista per quattro mesi, ti sei fermato perché? Giustificaci costantemente, ma ripeto, indipendentemente dal giudizio che do sull’Ingegnere, ma perché questo aiuta tutti quanti, aiuta tutti quanti, perché poi la gente... la politica fa una cosa, poi ne va fare un'altra, e allora pensa: con questi soldi, magari, faccio il ponte che mi serve a Barberino, perché in questo momento sto lì, sto là. Il fatto sta che questo modo di fare, e chiudo veramente, non porta a niente, perché è vergognoso che, questa strada non sia stata fatta, pensate quanto è importante per noi, anche nella visione e nell’ottica della nostra Città. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Morelli. Borgherini. Parla il Consigliere Borgherini: Grazie Presidente. Io non posso che riprendere sicuramente ciò che ha detto il mio Capogruppo perché lo condivido assolutamente, cioè nel senso, è un punto di partenza, è un ragionamento da cui sicuramente partire. Io credo che in questo momento sia necessario anche andare oltre rispetto a quelle che sono state le considerazioni che fino ad oggi, sia nel dibattito pubblico, sia in quello più o meno istituzionale, si è arrivati a fare, perché l’elemento fondamentale è che siamo in una situazione in cui non ci possiamo più permettere la mancanza di chiarezza su un tema come questo. Il primo passaggio è, e questo va detto con chiarezza, non soltanto all’Opinione Pubblica, va detto con chiarezza a coloro che oggi dalla Società civile, del mondo dell’impresa, dai Consigli Comunali, dalle istituzioni, si impegnano direttamente sulla vicenda 429. Il primo problema è un problema istituzionale, perché all’esame del Consiglio Regionale, la prossima settimana, ci sarà la proposta di Legge, o questa settimana, non mi ricordo se questa settimana o la prossima, insomma, a breve, ci sarà sicuramente prima dello scadere della legislatura, la Proposta di Legge 402, dove si discuterà sulle competenze della Città Metropolitana, e quelle competenze che la Provincia ritorneranno alla Regione o viceversa, verranno assegnate o ai Comuni, o alla Città Metropolitana. Questa vicenda come più volte, questa vicenda istituzionale, come più volte abbiamo detto sui giornali, abbiamo nelle istituzioni e nelle Commissioni, ufficialmente e ufficiosamente è un aspetto dirimente, fondamentale, perché l’impegno di tutte le forze politiche deve essere concentrato sull’assegnazione della gestione dei fondi relativi alla 429 alla Regione. Questo perché? Perché la Regione ha la possibilità di gestire un Bilancio che gli consente d’intervenire direttamente sulla gestione dei fondi che ci sono, ma che sono nel Bilancio Provinciale, e che altrimenti, se finissero nelle mani della gestione della Città Metropolitana, aprirebbero un problema enorme che, di fatto, non consentirebbero in nessun caso e nonostante le più ampie buone volontà da parte del Commissario, di concludere l’opera entro il 2017. Questo è un dato di fatto che deve essere chiaro al dibattito pubblico, e al dibattito istituzionale. Non c’è la possibilità che dal Bilancio della Provincia, in traslazione al Bilancio della futura Città Metropolitana, ci sia la possibilità di superare e gestire il Patto di Stabilità e di gestire quei fondi che sono già stanziati per la conclusione della 429, se questi fondi non vengono assegnati alla Regione. È istituzionalmente, praticamente, impossibile che ciò avvenga. Quindi, chiarezza. Il dibattito che avverrà in Consiglio Comunale questa settimana o all’inizio della prossima, non mi ricordo, è fondamentale per il completamento della 429. Lo sappia il Comitato, lo sappiano i cittadini, lo sappia l’Opinione Pubblica. E chieda a tutte le forze politiche, con forza, di sostenere fino infondo l’idea che quest’opera a livello di Bilancio deve essere gestita dalle Regioni, altrimenti questo GAP non si supera e realizzare, concretizzare

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la 429 entro il 2017 è cosa impossibile. Altro passo. Su questa vicenda si stanno svolgendo due elementi importanti. Uno è l’indagine della Corte dei Conti che per rispetto istituzionale sta da un'altra parte e interesserà la politica solo nel momento in cui la Magistratura contabile avrà fatto le proprie considerazioni, perché questo è, noi siamo stati chiamati soltanto a valutare quello che sarà l’esito di quelle indagini, avendone il massimo rispetto e la massima fiducia. L’altro aspetto è l’inchiesta politica. Politica che si è aperta in Consiglio Regionale ormai da tempo, con una Commissione d’inchiesta specifica, e che fin da ora io ho già preso contatti con il Presidente della Commissione e con alcuni membri che fanno parte di quella Commissione, affinché nel momento in cui verranno emesse le relazioni di maggioranza e di minoranza, se ci saranno, se sarà un documento unitario nell’unica relazione, il Presidente di questa Commissione e i membri che lo vorranno, vengano a riferire ciò che è venuto fuori in quella Commissione, al Consiglio Comunale di Empoli. Perché non credo che si possa svolgere una serena disquisizione su questo tema, se non si hanno ben presenti alcuni elementi, che ci consegnano un fatto concreto: che la verità non può stare né da una parte, né dall’altra, non sta tutta sulle posizioni della Salini, su cui ci sono alcune considerazioni che sono venute fuori durante i lavori della Commissione, estremamente pesanti, su cui ovviamente, c’è da accertare le varie responsabilità e varie considerazioni, però la necessità da parte dei Consiglieri Comunali di Empoli di conoscere questi elementi a fondo è oltremodo fondamentale, per esprimersi e per prendere anche degli impegni con l’Opinione Pubblica, perché questo è fondamentale. Dall’altra è necessaria una piena consapevolezza di quegli elementi che sono venuti fuori sia nelle responsabilità della Provincia, sia nelle responsabilità dell’impresa che ha fatto i lavori, perché la ragione non sta da nessuna parte, o quantomeno, non è nostro compito oggi capire chi ha ragione, ma capire qual è la strada più veloce per consegnare in modo corretto i lavori ai cittadini che il chiedono. Quindi, questo è il nostro scopo. Poi c’è la responsabilità contabile, c’è la responsabilità della gestione dei fondi, c’è la responsabilità degli iter autorizzativi della Provincia, c’è l’indagine della Corte dei Conti. Ma il nostro fine istituzionale in questo momento, in qualsiasi sede, deve essere quella di dare priorità alla realizzazione dell’opera. È in questo cono d’ombra, in questo cono di difficoltà in cui noi oggi ci troviamo a disquisire su questo tema. Che è un difficoltà l’abbiamo detto costituzionale, è una difficoltà di chiarezza sul passato, è una difficoltà di non trasparenza della gestione dei fondi nel passato, né la gestione dei cantieri del passato. Però è anche vero che quel punto di chiarezza che anche dai Sindaci era auspicato nel momento di commissariamento, ancora non è arrivato. E guardate, io avendo approfondito un po’ la questione, voglio ancora una volta rinnovare la mia fiducia nella buonafede sulla questione a tutti i Sindaci, perché la situazione è talmente ingarbugliata e pericolosa, che se qualcuno tentasse anche minimamente di fare il furbo sulla questione, non solo sarebbe uno stolto, ma sarebbe anche un imbecille, perché si rischia veramente tanto. Detto questo, la chiarezza oggi può arrivare soltanto se gli obiettivi che sono dei Sindaci che hanno la responsabilità diretta insieme alla Regione o alla Città Metropolitana, di portare avanti questo cantiere, siano gli stessi obiettivi condivisi con l’opinione pubblica e che questi obiettivi siano chiarificati e resi pubblici attraverso un documento molto semplice, in cui si definiscono della scadenze e degli impegni ben precisi, sulle date ben chiare, in modo tale che allo scadere dei propri impegni, il cittadino sappia con estrema chiarezza, a che punto è la pubblica Amministrazione e com’è arrivata a quel punto, se è in ritardo, se ancora deve realizzare una parte di quello che ha promesso e deve dare spiegazioni concrete se è in ritardo e per quale motivo lo è. Non vi è un modo di superare questo punto di chiarezza, un punto di trasparenza e un punto di doverosa razionalizzazione delle informazioni che possiamo, su cui possiamo attingere, rispetto alla 429. Quindi, ad oggi, nonostante la fase di commissariamento, apprendiamo dai lavori della Commissione straordinaria, poi, purtroppo queste cose finiscono più alla svelta sui giornali che rimangono purtroppo negli ambienti consoni, anche perché è un modo di operare con responsabilità questo è un punto di trasparenza e di doverosa... non solo ci speculano, ma alla fine qualcuno si stanca, e mi riferisco ai cittadini, perché le cose che vengono fuori è giusto che vengono fino infondo, ma è giusto anche che le

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istituzioni, alla fine, abbiano anche chiaro qual è un percorso da dare, perché altrimenti si rischia di uscire fuori dal seminato e di non rientrarci più, perché qui la situazione è veramente delicata. Perché non si può, ancora una volta, secondo me, a distanza di ormai 4/5 mesi dal commissariamento, non avere effettivamente ancora l’accesso ai cantieri. Io sono convinto della buona fede del Commissario, sono convinto della sua professionalità, sono convinto che ce l’abbia messo fino infondo e che, peraltro, abbia sempre tenuto un atteggiamento chiaro anche con le opposizioni, perché questo gliene va dato atto, è sempre, in qualsiasi sede è sempre stato disponibile e quindi, su questo, almeno la trasparenza istituzionale quando c’è, vada riconosciuta, perché è importante. Ma allo stesso modo, dobbiamo prendere atto che, ad oggi, come si apprende purtroppo sulla stampa, non siamo in grado di accedere ai cantieri dell’opera, perché questo è reso impossibile dal fatto che non vengono saldate queste famose fatture di conclusione dei lavori, che però c’è anche un motivo istituzionale chiaro per cui non vengono saldate, e direi anche legittimo da parte dell’organizzazione dell’Amministrazione, perché oggettivamente come ho detto prima, la ragione non è da una parte, e non è dall’altra, è il problema che, nel mezzo come sempre ci finiscono i cittadini, e su questo, anche da parte dei Sindaci, un elemento in più di chiarezza significa essenzialmente fare un passo in avanti, in questa situazione in cui, per motivi istituzionali, per motivi di scelte sbagliare del passato, per motivi di attività sbagliate degli uffici provinciali rispetto al passato, per motivi di responsabilità di gestione dei cantieri, milioni e miliardi di motivi, siamo arrivati a questo punto in cui, siamo in un cono d’ombra e non possiamo più perdere tempo nei confronti dei cittadini. Quindi, chiarezza, un cronoprogramma chiaro che dia delle scadenze ben precise e su cui le istituzioni e i cittadini, possono misurarsi e possono confrontarsi direttamente, in ogni occasione, sullo stato dell’arte. Questo credo che sia un grande elemento importante e fondamentale per mettere veramente un punto e andare a capo, per ricominciare una fase nuova che è poi, la fase istituzionale di garantire la realizzazione di un opera costata ben oltre 100.000.000 di Euro, che costerà ulteriormente altri 20.000.000 di Euro, che sono i numeri che sono stati dati nella Commissione straordinaria e poi, i numeri dei Sindaci sono leggermente diversi, però su questo poi, lo capiremo soltanto quando l’opera sarà finita e sarà inserita nei Bilanci ufficiali. Grazie. Rientra Bacchi. Presenti 20 Alle ore 19,15 entra il Consigliere Faraoni. Presenti 21. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Ci sono altri interventi Consiglieri? Chiudiamo la discussione. Ah, scusa, non t’avevo visto. Bartoli, prego. Parla la Consigliera Bartoli: Grazie. Io intervengo proprio penso da cittadino, proprio, che da Consigliere, perché questo argomento è complicato ad approcciarsi, ovviamente, per chi arriva ora, anche se da cittadino disinformato, perché qui ci sono i cittadini che fanno parte del Comitato che, sicuramente, ne sanno molto più di noi. È una situazione desolante, approcciate da un cittadino disinformato, perché io mi sono guardato gli atti della Commissione, perché in Commissione non ero potuta essere presente. Le cifre che di vedono, i tempi che si vedono e la storia che si sente, è desolante, e fa pensare ad una difficoltà di fondo che questo non è un caso isolato. Le opere pubbliche nel nostro paese, non so, io penso che dipenda in buona parte anche delle modalità con cui noi arriviamo agli appalti, io non lo so che cosa c’è ma le opere pubbliche nel nostro paese non si realizzano più, si realizzano con dei costi lievitati, dopo decenni e se ci va bene. E qui siamo in una situazione di questo tipo, mi pare, vedere la cifra da cui si parte con cui è stata aggiudicata la gara, dove si sta arrivando, si parla di 66.000.000, poi c’era anche un ribasso e quindi, erano anche di meno e si sta arrivando oltre, ora capisco le cifre che ho visto io erano 101, ora capisco che ce ne sono 20 da

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spendere, 21? 21 da spendere, mi sento veramente desolata, non so che altro dire, è un fallimento grave della Pubblica Amministrazione. Quindi, direi che la trasparenza di ogni tappa e il coinvolgimento dei cittadini nel seguire e nel monitorare quello che viene fato d’ora in poi, è il minimo, è il minimo che si può chiedere, è il minimo che si può provare a mettere in campo per vedere se si riesce ad arrivare infondo in dei tempi ragionevoli. E questo non potendo, non essendo in grado di entrare nel merito del contenzioso che ho capito che c’è fra la Ditta e il comportamento di chi ha ragione e chi ha torto, come si diceva ora, anche sembra che, insomma, ci siano le caratteristiche ricorrenti, ripeto, di tante opere pubbliche, cioè si pigliano gli appalti e si aprono i contenzioni. Si pigliano gli appalti al massimo ribasso, o comunque, con il ribasso che è la cosa che ti fa vincere l’appalto, e si cominciano i contenziosi. E quindi, noi si arriva poi mai infondo e si arriva infondo con delle cifre micidiali. Quindi, io credo, non sono ben sicura di avere capito che cosa chiede la mozione del Consigliere Gracci, però mi pare di poter riassumere le due mozioni in una richiesta di trasparenza e di, sì, infatti, io mi attesto a quello, cioè, ecco, il resto è un commento, diciamo così. La mozione del Gruppo Ora Si Cambia è anche più puntuale in questo, credo che sia il minimo dovuto. Per cui, noi voteremo a favore. Fo anche la dichiarazione di voto insieme. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Ci sono altri interventi sulle due mozioni cumulate? Chiudiamo la discussione. Bene. Allora, chiudiamo la discussione e passiamo alle dichiarazioni di voto, a questi punti direi anche la dichiarazione di voto si può fare congiunta sulle due, e poi le votazioni, chiaramente, separate. Ci sono dichiarazioni? Gracci, prego. Parla il Consigliere Gracci: Sì, grazie. Stavo riguardando questa pagina del giornale de La Nazione, che avevo citato prima io anche ieri sono passato scendendo da Monteboro e andando a Brusciana, sono passato di là e si vede proprio bene, ma anche le dimensioni di questa strada mi sembrano molto, molto, ristrette, mi sembra piccola questa strada, rispetto a quello che dovrebbe essere una strada, diciamo così, quasi una via di mezzo fra una strada normale, Provinciale, e una Superstrada. Mi sembra che sia di pochi metri. Ecco, io non so se... ci si scambiano due camion su questa strada? Io sperso di sì. Ad ogni modo... Il problema che è stato illustrato bene anche dal collega Borgherini che ha avuto la fortuna e anche l’interesse e quindi, gliene diamo atto, di avere partecipato e di avere... no, di avere... no, di avere partecipato ad acquisire queste informazioni, volevo dire, quindi, a renderci edotti su quella che è la situazione attuale, ecco, mi fa dire che noi bisogna convintamene, indipendentemente da chi le ha proposte queste cose, cari colleghi, bisogna dare questa possibilità, perché noi in fin dei conti, di dare un mandato che possa davvero mettere al corrente i nostri concittadini più che il Consiglio Comunale, su quelli che davvero saranno i lavori in una cronologia, da qui alla realizzazione finale che si spera siano i più veloci possibili, perché davvero questi nostri concittadini sono disagiati e non ne possono più. Allora, se si vuole davvero fare un servizio, e questo credo che sia il compito di ogni politico e di ogni specialmente, Consiglio Comunale, che si occupa delle cose che riguardano i nostri concittadini in maniera diretta, cerchiamo di dare un voto unanime e di essere tutti concordi su queste due mozioni dicendo di sì. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Gracci. Altre dichiarazioni? Ramazzotti, prego. Parla il Consigliere Ramazzotti: Allora, vorrei riportare innanzi tutto sulla mozione di Gracci. Come risulta dal Regolamento urbanistico vigente, la bretella è stata di accesso alla zona in questione, fu eliminata per quattro motivi. Il primo

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l’attraversamento in quota fra la ferrovia Empoli-Siena, e la Livornese, la Strada Statale. Presentava pendenze complesse per i camion secondo il nostro parere. Allora, collegare alla rotonda del Terrafino, dunque avrebbe creato viabilità non ottimale. Tenendo in considerazione soprattutto il fatto che sarebbe stata dedicata limitatamente a mezzi pesanti, questo è il primo motivo. Allora, il secondo motivo, i benefici in termini di riduzione di percorrenza che avrebbe portato la suddetta bretella pensando, ad esempio, ad un veicolo proveniente dalla Valdelsa, in direzione Pisa-Livorno, di fatto si riduceva di 1.000 metri, dunque meno di un minuto, di fatto, per raggiungere in quel punto di svincolo di Empoli Ovest si percorrono circa due chilometri e mezzo. Con la bretella per arrivare in quel punto lo svincolo Ovest, si sarebbe percorso un chilometro e mezzo. Il terzo motivo la bretella in esame, richiedeva un investimento di circa 5.000.000 di Euro, di cui 1.500.000 a carico dell’Amministrazione Comunale. Pertanto, una tale somma, non poteva dirsi proporzionata rispetto ai benefici. Quarto motivo, l’impatto ambientale di una bretella come sopra riferito, non essenziale nella viabilità lunga 750 metri, comprensibili di viadotto per poter attraversare la ferrovia e la vecchia Livornese. Non si condivide inoltre che la viabilità così realizzata, arrechi alla cittadinanza... danni alla cittadinanza, anzi, con la realizzazione dello svincolo Empoli Centro e dunque, con rispetto di svincoli e rotatorie, si è facilitato l’ingresso in Superstrada dalla parte ovest del centro urbano di Empoli per Terrasanta, Santa Maria e Avane e impedito che il traffico proveniente dai Comuni di Vinci, Cerreto, diretto alla FI-PI-LI dovesse passare nel centro di Empoli. E infine, la realizzazione della parallela FI-PI-LI anche tutta la zona urbana a sud della ferrovia quindi, in quartiere di Ponzano, Cascine, Carraia, Pozzale, Casenuove e Corniola che hanno l’accesso diretto in Superstrada, senza dover attraversare necessariamente il centro urbano. In conseguenza, il Gruppo Democratico per questa mozione voterà contrario. Passo alla mozione di Ora Si Cambia. La mozione di Ora Si Cambia è comprensibile nello spirito, perché è volta a definire tempi certi nella realizzazione dell’opera. Ciò posto nella riunione organizzata presso il Circolo di Cambiano il 9 febbraio scorso, il Commissario nominato dalla Regione, è stato praticamente puntuale circa il suo cronoprogramma, in particolare ricordiamo tutti che il commissario parlò di tre fasi come hanno riportato fedelmente anche i giornali. La fase zero già in corso d’opera riguardante la consegna a tre Ditte locali delle opere di manutenzione e tenuta in sicurezza di quanto già realizzato; fase 1 che interessa parte del 2015 e 2016, considerato nella realizzazione di quella che il Commissario ha chiamato opere accessorie, e che riguardano il completamento di alcuni relativi stradali sulla nuova strada, per consentire il collaudo dei viadotti, e realizzazione dei raccordi viari, tra la nuova strada e tutta la viabilità esistente. Per quanto riguarda Empoli è interessata la Frazione di Brusciana con la realizzazione della complementare, e infine, il completamento di tutte le opere di messa in sicurezza idraulica; la fase 2 che interessa rispetto alla progettazione corrente anno, per la realizzazione del completamento dell’opera di anni 2016 e 2017, perché il Commissario ha ipotizzato completamente quell’opera nel 2017. Chiarito dunque che il cronoprogramma è oggetto di mozione ed è già stato reso pubblico nelle sue fasi con soggetti competenti, la richiesta che impegna il Sindaco e la Giunta di pubblicare on-line del cronoprogramma ci vede concordi e uniamo a chiederci all’Amministrazione di farsi promotrice della stessa, nei confronti del Commissario, così di poter nominare, nel suo rispetto, di conseguenza ci esprimeremo favorevoli, voto favorevole. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni? Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini: Personalmente credo che oggi si registri un passo in avanti importante, perché la condivisione di avere un cronoprogramma che significa andare oltre queste tre fasi che, ovviamente, sono un enunciazione che ci ha fatto piacere sentirle dire dal Commissario, ma il cronoprogramma è una cosa estremamente più

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complessa, ed estremamente più puntuale, rispetto a tre fasi in generale dove si dice che nel 2017 si andrà a concludere l’opera, è evidente che anche la fase delle considerazioni è alla base del cronoprogramma, debba essere già chiara, perché altrimenti difficilmente si prende l’impegno di dire e credo, sapendo che il Commissario è una persona seria, che in qualche modo, queste valutazioni le abbia già fatte, che queste scadenze rispetto alla messa a bando del lotto 1 piuttosto che del lotto 2, alle modalità di effettivo ingresso sul cantiere, a tutte quelle questioni che riguardano e riguarderanno le fasi giudiziarie di questa inchiesta, che nessun può prevedere, ma è ovvio che se il soggetto privato impugnerà, come si sul dire, dal punto di vista giuridico gli atti che riguardano la 429, credo che il commissario abbia fatto una valutazione su quali possono essere le conseguenze di questo atto, anche perché credo che tutte le possibilità che la Salini poteva in qualche modo intraprendere, le abbia già abbondantemente intraprese, almeno me lo auguro, se si fermi qui e che non vada oltre. Ecco, quali valutazioni da questo punto di vista e quali conseguenze questa potrà avere sulla scadenza che abbiamo già preso con i cittadini nel 2017, mi auguro che il Commissario le abbia già considerate e siano all’interno di una valutazione in cui già si abbiano quelle scadenze di cui noi parliamo, o quantomeno, come noi intendiamo il cronoprogramma. Cioè noi, ovviamente, come sono certo che intraprende anche la maggioranza, che ha ben compreso l’atto, significa avere nel più breve tempo possibile, che ovviamente, è a strettissimo giro, delle scadenze puntuali e precise sulla messa a gara dei lotti o del lotto, di qualsiasi passo che ci divide da qui alla consegna che ha in mano dell’opera, considerando tutto quello che possono essere le variabili di inchiesta della Corte dei Conti, da una parte e le conseguenze legali del commissariamento dall’altra, possono in qualche modo influire e anche essere chiarite ai cittadini, perché questo strumento serve per fare chiarezza ai cittadini, per non dire scusate, non avevamo considerato che ci s’aveva una richiesta di danni Salini per 90.000.000 di Euro, che questa cosa, praticamente, deve impegnare il Bilancio Provinciale per 1/10 quindi, 9.000.000 di Euro e non possiamo fare più niente perché ci abbiamo i fondi fermi per i primi due anni, ecco. Per non arrivare a questo perché m’immagino che il Commissario queste considerazioni le abbia già ampliamente fatte, abbia dato una data che è il 2017 che è chiara, e che, di conseguenza, possa anche partorire e produrre pubblicamente, quelle che sono una serie di scadenze che porteranno da qui al 2017, i cittadini a percorrere materialmente l’infrastruttura. Quindi, credo che sia un passo importante, in avanti di chiarezza, ringrazio, quando è il caso di farlo, ringrazio la maggioranza per la comprensione della nostra richiesta, che è una richiesta di trasparenza, sono contento di questa condivisone, e credo che in questo Consiglio Comunale oggi si faccia un passo in avanti importante per quei cittadini che chiedono da questo punto di vista, trasparenza non su numeri enunciati a caso, ma su scadenze ben precise, che ci porteranno alla conclusione definitiva di quest’opera. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni? Parla il Consigliere Borgherini: Hai ragione. Anche su quella, su quella del Centro-Destra per Empoli, ovviamente, partendo e cogliendo lo spirito che è lo stesso della nostra mozione, voteremo a favore. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie. Altre dichiarazioni? Vacchiano, prego. Parla il Consigliere Vacchiano: Grazie Presidente. Allora, noi voteremo convintamene a favore di entrambe le mozioni, anche perché ci sembra un po’ un controsenso votare a favore per un cronoprogramma e non votare a favore alla mozione del Gracci che, bene o male, chiede che vengano riprese al più presto gli atti amministrativi per la

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definizione della successiva realizzazione della 429. Come? (voce fuori microfono) No, non è una richiesta, è un fare presente. Il Consigliere Gracci chiede che venga messo a verbale di togliere dalla propria mozione (n. 3 all’odg) l’ultimo capoverso del dispositivo. (rimane solo il 1° capoverso). Parla il Consigliere Gracci: (fuori microfono) E’ scritta un po’ male ma la richiesta è solo questa impegna il Sindaco. Se volete la tolgo. Se volete la tolgo e si vota questa è... no, se è questo ostativo a votare anche a favore della nostra, della mia, si toglie, perché si fa presente che questo era un vecchio discorso che era anche nella vecchia consigliatura, tu lo sai, una battaglia... (voce fuori microfono) Non ho capito. Siccome il Regolamento urbanistico non s’è fatto noi, ma lo ha fatto la maggioranza, e c’era prima. Comunque io sono disposto a togliere, perché, fra l’altro, si fa presente non è quindi una richiesta. Parla il Presidente Bagnoli: Cambia la mozione. Bisogna cambiare la mozione, poi che fai... Tecnicamente bisogna fare un auto-emendamento per togliere quella parte lì. Va bene, sì, sì. No, ma perché sia a verbale fa un auto-emendamento con cui toglie quella parte lì. Parla il Consigliere Gracci: Chiedo che... si può mettere a verbale che si toglie questa parte qui e si lascia 429? Parla il Presidente Bagnoli: Allora, nella parte dell’impegno, Gracci, che cosa... Parla il Consigliere Gracci: Non è un impegnativa, è una considerazione, forse, la dovevo scrivere prima, chiedo... Parla il Presidente Bagnoli: Io ti leggo la mozione, nella mozione c’è impegna il Sindaco e la Giunta poi? Parla il Consigliere Gracci: Impegna il Sindaco e la Giunta a riprendere al più presto gli atti amministrativi per la definitiva e successiva realizzazione della Strada 429. Questo si fa presente, è un inciso. O lasciate fare non vi preoccupate... Parla il Presidente Bagnoli: La mozione te togli l’ultimo discorso. Parla il Consigliere Gracci: L’importante è che i cittadini l’abbiano capito, si fa per il loro interesse. Parla il Presidente Bagnoli: Gracci, allora... Parla il Consigliere Gracci: Sennò tu la fai troppo lunga.

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Parla il Presidente Bagnoli: Non si fa troppo lunga. Tu hai detto siccome la mozione presentata, va benissimo, ma almeno verbalmente, perché sia a verbale, se tu hai intenzione di toglierla, si toglie, ma basta dirlo, ecco. (voci fuori microfono) Allora... (voci fuori microfono) Gracci. Parla il Consigliere Gracci: Chiedo che venga messo a verbale... Parla il Presidente Bagnoli: Prego. Parla il Consigliere Gracci: ...che il sottoscritto Gracci Francesco, Capogruppo della Lista Gruppo Centro-Destra per Empoli, Francesco Gracci, candidato Sindaco, chiede di togliere dalla propria mozione la scritta da si fa presente, fino al termine e conclude con le seguenti parole? Ma sempre a danno dei cittadini. E quindi, chiedo umilmente scusa e vi chiedo una votazione relativa solo a riprende al più presto gli atti amministrativi per la definizione e la successiva realizzazione della Strada 429. Parla il Presidente Bagnoli: Bene, allora, non c’è bisogno di chiedere scusa, perché è una cosa... Parla il Consigliere Gracci: No, chiedo scusa perché ho sbagliato io... Parla il Presidente Bagnoli: Riprendi... allora, il Consigliere Vacchiano era stato interrotto dalla sua dichiarazione e quindi, riprende la dichiarazione di voto del Consigliere Vacchiano. Parla il Consigliere Vacchiano: Allora, grazie Presidente, allora, quindi votiamo convintamente, come dicevo prima, a favore delle due mozioni, perché, ovviamente, sono entrambe nella direzione di avere più chiarezza e quindi, un cronoprogramma è qualcosa di concreto su cui confrontarsi con le Amministrazioni. Quello che dice Gracci nella mozione, a noi oltretutto, anche se non è l’oggetto della mozione, cioè questa famigerata rotonda, ecc., ci interroga, perché da una parte ho capito, dall’intervento del Consigliere d maggioranza che c’è una spesa ingente su questo eventuale cavalcavia, e quindi, mi rendo conto che... Dall’altra mi viene un forte dubbio sul traffico che andrà a crearsi sulla rotonda congiunta fra centro commerciale e svincolo Firenze-Pisa-Livorno. Però quello, chiaramente, sarà... ci sarà stato fatto un indagine, diciamo, di traffico e quindi, tutti i camion che dovranno andare al Terrafino e verranno sulla 429 bis, gioco forza, dovranno andare a passare al sottopasso del centro commerciale e quindi, come dire, andare a girare insieme al traffico locale su quella rotonda lì. Comunque, è chiaro che parlare di 429 nel 2015 è un po’, come dire, non voglio dire ridicolo, comunque, una cosa che il cittadino Comune non capisce bene, perché, ovviamente, se non mi sbaglio, ma qui potrei essere male informato, il tracciato che andava da Poggibonsi a Certaldo è iniziato in contemporanea a quello che da Castelfiorentino veniva verso Empoli. Uno è terminato ed è attuale e si può percorrere da qualche anno, l’altro è un cantiere che ci dicono, mi sembra di avere capito non dalla Commissione, scusate, dall’incontro a Cambiano, che è a un 70%, forse 75, di realizzazione. Quindi, le spese sono lievitate, il cantiere è quello che si è visto al volato in quella

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riunione. Mi sembra, insomma, che ovviamente, chi ha fatto degli errori, è bene che li riconosca, e cerchiamo di andare avanti. Il cronoprogramma per noi è fondamentale, perché così perlomeno saremo informati e la cittadinanza sarà informata passo, passo di quello che succederà. Ovviamente, sperando che si riesca a coinvolgere la Regione in questo, perché sennò come diceva Borgherini, la vedo un po’ dura. Quindi, noi voteremo a favore di entrambe le mozioni. Grazie. Entra la Consigliera Petroni. Presenti 22 Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni? Il Consigliere Borgherini chiede che gli atti vengano trasmessi al Commissario della Commissione Speciale di Inchiesta sulla 429 Ing. Alessandro Annunziati e al Presidente del Consiglio dei Ministri. Parla il Consigliere Borgherini: Mozione d’ordine, Presidente. Posso? Io credo che alla luce della votazione che sarà, se verrà confermata, anche in fase, ovviamente, ufficiale del Consiglio Comunale, sia fondamentale, anche se non c’è richiesto dentro la mozione, credo che questo sia però un elemento di valutazione, ovviamente, perché non può essere una richiesta che arriva all’ultimo momento, però credo che sia consequenziale, che gli atti relativi all’approvazione della mozione vengano trasmessi al Commissario della 429 e ufficialmente anche alla Presidenza del Consiglio Regionale e alla Commissione Speciale d’Inchiesta sulla 429. Credo che questo, ovviamente, dia immediata conseguenza alla eventuale, mi auguro, confermata volontà del Consiglio Comunale di richiedere questo atto importante. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Prendiamo atto della richiesta. Torniamo alle dichiarazioni. Ce ne sono altre? Non ci sono altre dichiarazioni. Allora, passiamo alla votazione per prima al punto n°3 che è la mozione presentata dal Consigliere Gracci del gruppo consiliare Centro-Destra per Empoli relativa alla Strada 429. Votazione della mozione così come auto-emendata e quindi, con l’abolizione dell’ultimo capoverso. Giusto? Allora, scrutatori, votanti? Favorevoli? Chi sono i favorevoli? VOTAZIONE MOZIONE EMENDATA (N. 3 ALL’ODG) Presenti 22 Favorevoli 22 all’unanimità. Approvato all’unanimità, quindi è inutile fare le controprove. Passiamo alla votazione del punto n. 10 che è la mozione presentata sai Consiglieri Morelli, Borgherini e Cioni del Gruppo Consiliare Ora Si Cambia, relativo al completamento della Strada Regionale 429. Soliti votanti. Favorevoli? VOTAZIONE MOZIONE (N. 10 ALL’ODG) Presenti 22 Favorevoli 22 all’unanimità All’unanimità anche in questo caso, grazie. Quindi, approvata all’unanimità anche questa. Passiamo al punto n. 4 che è la mozione presentata dal Consigliere Francesco Gracci:

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PUNTO N. 4 - MOZIONE “CENTRO-DESTRA PER EMPOLI”, RELATIVA A COLLOCAZIONE TELECAMERE PER LA SICUREZZA DI PERSONE E COSE NEL CENTRO STORICO E IN ALTRE ZONE STRATEGICHE DI EMPOLI. N.B. Il Presidente del Consiglio Bagnoli comunica che è stato presentato un emendamento dai Gruppi PD e Questa è Empoli, che viene illustrato dal Consigliere Jacopo Mazzantini. Prima dell’illustrazione, Gracci, faccio presente che su questa mozione è stato presentato un emendamento e quindi, si fa la presentazione della mozione e poi si passa alla discussione dell’emendamento. Bene. Prego, Gracci. Escono Morelli, Cioni e Ramazzotti. Presenti 19 Rientra Ramazzotti. Presenti 20 Parla il Consigliere Gracci: Sì, velocemente. Come ho detto ora in questa mozione, che ci sono già nel nostro centro storico diverse telecamere, che però riteniamo anche per i fatti che sono avvenuti di recente, che siano insufficienti. Per cui, si chiede che si possa, da parte della nostra Amministrazione, aumentare il posizionamento di altre telecamere, e in particolare modo, nelle zone più buie del centro storico e appunto, in zone strategiche, affinché si possa favorire nei parchi, nelle piazze, perché si possa favorire il lieto vivere dei nostri concittadini, in sostanza, dare un po’ più di sicurezza ai nostri concittadini. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Allora, è stato presentato un emendamento e quindi, prima di presentare l’emendamento nel caso poi il presentatore della mozione, lo volesse fare proprio. Lo illustra? Prego, Mazzantini. Parla il Consigliere Mazzantini: Grazie Presidente. Empoli, come tutte le Città, è giusto e opportuno che investa negli strumenti anche nuovi ed efficaci, come sono ad esempio le telecamere, oggetto della mozione del Capogruppo Gracci. Tutto ciò senza dimenticare lo stato dell’arte, perché comunque Empoli ha, direi senza dubbio, ottenuto risultati importanti in questa materia e del resto, anche il Prefetto, poche settimane fa, ce lo ha riconosciuto. In quel caso si parlava in particolare della capacità di tenere in sicurezza la nostra Città, anche nei luoghi più critici, quali purtroppo, nelle Città italiane sono gli stadi e i luoghi limitrofi, e lo abbiamo visto, purtroppo, anche in questi giorni. Ciò premesso, dicevo, il tema sicurezza è scuramente un tema chiave, l’abbiamo affrontato nella campagna elettorale, proprio con riferimento alle telecamere. Le telecamere nella nostra Città hanno già dato dei risultati importanti, gli organi di stampa, devo dire, lo hanno evidenziato più volte anche nei giorni scorsi. E quindi, forse può essere opportuno che l’Amministrazione verifichi eventuali accorgimenti, eventuali integrazioni, per fornire risposte ancora più esaustive che ci vengono dalle istanze non solo del Capogruppo Gracci, ma dalla cittadinanza tutta, ovviamente, di tenere il più possibile la Città in sicurezza. Ciò, chiaramente, sempre tenendo di conto di quelle che sono le possibilità, perché ciascuna telecamera ha un costo non irrilevante e quindi, noi abbiamo pensato di presentare un emendamento che se si vuole, è addirittura più stringente di quello di Gracci, perché si colloca entro un limite temporale e chiede entro quel limite all’Amministrazione, di rispondere a questa sollecitazione che è mossa inizialmente dal Capogruppo Gracci e poi, diciamo, con questo emendamento facciamo nostra e ci aggiungiamo qualche cosa. Grazie.

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Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Interventi sull’emendamento? Gracci. Prima di tutto interventi... Il presentatore della mozione, Consigliere Gracci, accoglie l’emendamento del PD. Parla il Consigliere Gracci: Lo ho anche controfirmato quando me lo ha fatto leggere, perché è un po’ integrativo di quello che avevo presentato io e poi su questi temi qui, credo, la trasversalità sia d’obbligo, perché qui si tratta di andare a parlare della sicurezza. L’unica cosa che avevo citato io e che mi garberebbe poi che in questo cronoprogramma che il Comune farà di tenere presente le scuole che sono i luoghi dove i bambini e che spesso sono i soggetti più debole, alle volte possono essere... avere bisogno di maggiore protezione. E quindi, penso che anche da questo punto di vista la Pubblica Amministrazione ne terrà conto e ove possibile, specialmente nelle nostre scuole primarie che sono di responsabilità diretta del nostro Comune, posizionare delle telecamere quanto prima, sarebbe opportuno secondo me, comunque, lo ho controfirmato, a me va bene e accetto l’emendamento. Entra la Consigliera Valentina Torrini. Presenti 21 Rientrano Morelli e Cioni. Presenti 23. Parla il Presidente Bagnoli: Quindi, l’emendamento viene accettato e quindi, entra a far parte integrante della mozione. Quindi, la discussione a questi punti, si basa sulla mozione cosi come emendata. Ci sono interventi? Ciolli, prego. Il dibattito è aperto sulla mozione emendata. Parla la Consigliera Ciolli: Grazie Presidente. Allora, noi siamo convinti che la sicurezza, ora, si sta parlando del centro storico, non sia direttamente proporzionale alla quantità di telecamere che si possono inserire nelle strade del centro. Un esempio che mi ha colpito, cercando un po’ su internet in questi periodi, è che Londra è la Città più videosorvegliata, ed è anche una delle meno sicure al mondo. Questo per dire che cosa? Che se ci si vuol mettere a posto la coscienza e dire abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza le nostre strade, mettendo telecamere sparse un po’ ovunque, però non si analizzano e non si vanno a vedere quali sono davvero le situazioni di degrado e come si vanno a risolvere, io non sono assolutamente d’accordo e non è questa la soluzione al problema del degrado e della criminalità del centro storico. Sono sicuramente un deterrente. E sono sicuramente utili nelle situazioni come abbiamo visto che sono successe di questi ultimi periodi. Una cosa che è chiesta a gran voce da tanti anni, sia dall’Associazione dei Commercianti, che quella dei residenti è il problema dell’illuminazione delle strade del centro storico. Ci sono angoli assolutamente bui come Largo della Resistenza, e il Vicolo della Gendarmeria. E possono anche essere messe tutte le telecamere che vi pare in questi luoghi, ma se non si illuminano e non si rendono visibili, è difficile creare una situazione di sicurezza. Ci sono vari problemi che non vengono assolutamente affrontati per risolvere il degrado del centro storico. Quindi, se la soluzione è mettere solo più telecamere, non mi sembra che si voglia veramente risolvere il problema. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. Altri interventi? Lavoratorini, prego. Parla la Consigliera Lavoratorini: Grazie Presidente. Anche noi condividiamo le parole del Consigliere Ciolli. Ci sembra una mozione un

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po’ approssimativa, se non demagogica, per alcuni aspetti, perché abbiamo tutti a cuore il problema della sicurezza della Città, ma non ci sembra che si vada alla radice del problema. Non sarà aumentare il numero delle telecamere la soluzione alla sicurezza dei nostri cittadini, ecco, piuttosto ci sembra opportuno, invece, parlare di altre forme di socializzazione e di intrattenimento o di rete sociale che possa permettere, appunto, una miglior sicurezza sul nostro territorio. Anche il problema dell’illuminazione non può venire in secondo piano. Per questi motivi, poi, la mozione di Gracci non rendiconta il numero delle telecamere di cui abbiamo bisogno, dei costi, non si può ecco, chiedere di aumentare come se si fosse, appunto, un grande fratello empolese, ecco. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Borgherini. Parla il Consigliere Borgherini: Grazie Presidente. Ora, sul tema credo che non si possa non sottolineare come un aspetto importante le considerazioni che facevano i Gruppi prima di Fabbrica Comune e anche di Linea Civica. Visto? Alla prima. Perché essenzialmente le telecamere nonostante che poi, alla fine, personalmente ero fra i firmatari delle prime richieste di telecamere in centro nella scorsa legislatura, quando i Gruppi di opposizione hanno dovuto ben lottare per avere quelle telecamere che, attualmente, sono in centro, per promuovere la sicurezza, sono, eventualmente, questo è bene chiarirlo, un aspetto della sicurezza che, in qualche modo riguarda la complessità di un problema, e ad ogni problema complesso, ogni parte di soluzione può essere solo un aspetto che, in qualche modo, va incardinato insieme ad un complesso lavoro che le nostre Forze dell'Ordine svolgono egregiamente, che tentano, in alcuni casi di svolgere concretamente ed egregiamente, lottando contro le Leggi di un paese che molto spesso non è colpa di nessuno a livello locale, ma in qualche modo, rende sempre più difficile difendere il cittadino debole, piuttosto che il criminale colpevole. Quindi, questa purtroppo è la situazione che noi tutti viviamo e che parti della Città vivono, compreso e soprattutto anche il centro storico. È anche vero che, soprattutto il centro storico e me lo ricordo bene, perché era Presidente Gracci della Commissione, quella Commissione ha avuto purtroppo l’onere e l’onore di affrontare dei temi che poi, non hanno avuto delle conseguenze a livello istituzionale e che partivano dai racconti drammatici dei cittadini di Via dei Forni, dei commercianti di quella come di altre zone del centro storico che in qualche modo stati lasciati soli in tante occasioni, in tanti momenti, di fronte a quelli che erano problemi di sicurezza generalizzati sull’atteggiamento non tanto di immigrati o di persone svantaggiate, ma di ragazzi della nostre famiglie e della nostra Comunità, insomma, per chi non si ricordasse di quegli eventi, basta che faccia un giro in Via dei Forni, e in qualche modo domandi a qualche commerciante o a qualche cittadino che vive lì. Quindi, non si risolve il problema soltanto con la telecamera, ma la telecamera è una parte importante, è un deterrente che crea anche sensazione di insicurezza da parte dei cittadini, poiché anche i cittadini hanno richiesto direttamente con delle firme, con della raccolta delle firme, che questo sistema venga implementato, migliorato e spesso sempre di più di rete fra le Forze dell'Ordine. Fra l’altro, questa possibilità ci è data anche dagli accordi che le Prefetture hanno fatto con diversi Comuni del territorio, fra cui rientra viva Dio, anche Empoli, e su questo, ovviamente, qualche possibilità in più ce l’abbiamo, e non ci dobbiamo, a mio avviso, ovviamente sviluppando progetti che promuovono la sicurezza in senso lato a 360°, fermare soltanto il centro. Uno su tutto ricordo il problema dei furti numerosi, e ripetuti al parcheggio dell’ospedale, che è sempre stato un elemento di grande difficoltà per i cittadini della zona, come di altre zone della Città che, in qualche modo, possono essere interessate da un percorso di valutazione di azioni concrete a favore della sicurezza. Gli ultimi episodi che, in qualche modo, hanno riguardato le nostre Comunità come il furto, come la rapina, via, non il furto, alla Coop di Sovigliana, altri avvenimenti che riguardano la sicurezza lungo l’asse della ferrovia, con il fenomeno della prostituzione. Altri piccoli e grandi segnali che, in qualche

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modo, riguardano la nostra Comunità ci impongono una riflessione assolutamente approfondito a 360°, ma tenendo sempre bene aperti gli occhi di fronte a questi fenomeni. Ribadisco sicuramente che la telecamera è una parte della soluzione del problema, là dove questa può creare una sensazione di maggiore sicurezza e di maggiore controllo da parte della Comunità locale, ma è anche la punta dell’iceberg che mira soprattutto a mettere in sempre maggior modo, in relazione e le attività delle Forze dell'Ordine e se non altro e soprattutto un maggiore ruolo e questo parte comunque da lontano, parte comunque dagli atti di programmazione della Regione, che poi finanzia le pulizie locali, di aumento delle responsabilità da parte delle pulizie locali nella prevenzione della sicurezza nei nostri quartieri. Quindi, su questo, vari passaggi, fra cui anche le telecamere, sono tutti bene accetti per promuovere la sicurezza dei cittadini. Certo, vanno considerati come aspetti di un problema di un estrema complessità, che riguardano la nostra quotidianità e riguardano una Società che, purtroppo è in continuo cambiamento, e affronta dei fenomeni sempre più complessi, e anche Empoli, purtroppo, o per fortuna, essendo una Città che vive la quotidianità del mondo, deve far fronte a maggior ragione, prima che certi fenomeni avvengano, e non dopo. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Ci sono altri interventi? Gracci, prego. Parla il Consigliere Gracci: Ti ringrazio, Presidente. È chiaro che l’intento di questa mozione era avviare un primo passo per quanto riguarda il discorso della sicurezza, perché non dico che le telecamere risolvono tutti i problemi, ma contribuiscono a risolverli. Chiedetelo un pochino a quella... ora non mi ricordo la Città, ma a quel Signore che con la mano in tasca all’edicola fece esplodere la bomba davanti a quella scuola, se non c’erano le telecamere se magari la Polizia l’avrebbe arrestato. Chiedetelo un pochino... fatti di cronaca di tutti i giorni, ce lo descrivono. Chiedetelo un pochino al problema di Yara Gambirasio, se la ragazza che è stato, sembra, attraverso le telecamere abbiano acquisito delle documentazioni ben precise per quanto riguarda quel Signore che l’ha montata sul proprio camioncino. Chiedetelo e guariamolo quello che succede tutti i giorni che le telecamere sono un valido aiuto e contribuito alle nostre Forze dell'Ordine e ai nostri Vigili Urbani, perché non possono essere in cielo e in terra, in ogni luogo allo stesso momento. E quindi, se ci sono le telecamere, se si fa una richiesta delle telecamere, è perché queste possono contribuire a risolvere alcuni problemi. È chiaro che poi ci vuole l’educazione, ci vuole la buona convivenza fra i cittadini, queste sono tutte cose che si devono insegnare, però, ai nostri giovani a saper convivere gli uni con gli altri. Però, purtroppo, guarda caso, la delinquenza c’è in continua... è in continua espansione. Sarà per il problemi economici, sarà per altri problemi, giustamente, anche il collega Borgherini citava prima le rapine, quante ne hanno fatte in queste nostre zone alle Coop in questi giorni, o alle Poste, o altri soggetti, in questi giorni fresche, fresche. Purtroppo il problema c’è. La telecamera che è stata posta qui a controllare Via dei Forni, non ha mica risolto il problema dei ragazzi che sono, che rimangono lì a bivaccare fra di loro, e chiacchierare, però non ci sono più quegli atti e quelle cose che erano successe negli anni passati, perché quando i nostri concittadini, e venivano a lamentarsi e qui in Comune a noi che ci trovavano, sapevamo che eravamo in Consiglio Comunale e ci dicevano che c’erano queste problematiche, perché la gente orinava lungo i muri, offendeva, e via discorrendo, minacciava i commercianti che erano in quella zona, tant’è che alcuni sono scappati da quella zona. Il nostro Sindaco che a quei tempi era Consigliere che vive e tuttora credo che sia sempre lì, vero? Vive in una zona che è abbastanza pericolosa lo sa che queste cose esistono, credo che le telecamere siano un piccolo contributo che si può dare ai nostri Vigili Urbani, alle nostre Forze dell'Ordine, affinché si possa cercare di mantenere un certo ordine e una certa sicurezza nella nostra Città, questo è l’intento della nostra mozione. I problemi si sa, sono grossi e sono enormi, e non li risolveremo completamente mai, ma se ci mettiamo

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di buzzo buono e se diamo, se usiamo dei piccoli deterrenti, credo che qualche cosa di buono si possa fare e si possa ottenere. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere Gracci. Altri interventi? Ci sono interventi, Consiglieri su questa mozione? Chiudiamo la discussione. Allora, chiudiamo la discussione sulla mozione e passiamo alle dichiarazioni di voto. Ricordo la dichiarazione di voto è sulla mozione comprensiva dell’emendamento presentato dal Gruppo del Partito Democratico. Ci sono dichiarazioni? Ciolli, prego. Parla la Consigliera Ciolli: Allora, grazie Presidente. Allora, si sta parlando delle telecamere nel centro storico, già ci sono le telecamere posizione nel centro storico. Sarebbe interessante sapere la percentuale di rapine o di atti criminali prima e dopo l’installazione delle telecamere. Ora, Gracci diceva, faceva una giusta osservazione sull’importanza di avere telecamere che, come nel caso della povera Yara ecc., ecc., ma non possono... se si dovesse seguire questo filone di pensiero, dovremo avere una telecamera ad ogni angolo di strada e quindi, sarebbe impensabile una situazione del genere. E quello che voglio sottolineare sul centro storico è che oltre all’installazione delle telecamere, magari si può pensare di posizionarle in maniera diversa, c’è bisogno di altri tipi di azione. Allora a questo punto, si potrebbe parlare davvero di sicurezza, piuttosto che di sensazione di sicurezza nelle strade del centro. Quindi, siamo contrari a spendere altri soldi su nuove installazioni, perché riteniamo che potrebbero essere spesi per una maggiore illuminazione, che farebbe da deterrente non dico tanto quanto, ma sarebbe efficace per eliminare certi episodi di degrado e anche di... di degrado, sostanzialmente, una maggiore illuminazione. Sarebbe interessante avere la Polizia a piedi, piuttosto che in macchina, per esempio, il sabato pomeriggio. Quindi, pensiamo che il problema della sicurezza del centro storico vada affrontata su altri temi, visto che questo delle telecamere, è già stato affrontato. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. C’era Cioni, prego. Parla la Consigliera Cioni: Sì, io vorrei ringraziare il Consigliere Gracci, perché dopo una campagna elettorale fatta tutta da tutti i candidati Sindaco sul centro storico. Poi, in questo Consiglio Comunale si è parlato di centro storico, per la pedonalizzazione di Piazza del Popolo e ne ha parlato Gracci, se ne parla ora, parlando di telecamere e quindi, di sicurezza. Io credo, e lo diceva Alessandro nel suo intervento prima, che tutti i fenomeni complessi, il Governo della complessità, non sia riducibile e affrontabile pezzetto per pezzetto. In questo sbrindellamento, a volte, si rischia di perdere il senso, non solo delle cose che si fanno, ma il senso di una progettualità che effettivamente, poi, alla fine, non trovo. Sono d’accordo con quanto diceva la Consigliera Ciolli, quanto ha detto la Consigliera Lavoratorini, e ovviamente, quanto sottolineava Alessandro Borgherini. La sicurezza non è la percezione della sicurezza. Dopo di che, la percezione della sicurezza è importante. I cittadini se si sentono insicuri, probabilmente, non escono. Detto questo, le telecamere non danno... la percezione della sicurezza non da sicurezza. E qualsiasi altro episodio poi, avvenga anche con le telecamere, rimette in discussione tutto. Chiediamoci, Gracci, lo diceva, forse la crisi, forse questa sensazione forte di precarietà, forse legami sociali che si indeboliscono forse una delinquenza che cresce per cui, ci sono anche le telecamere, addirittura, a volte, forse Francesco, lo hai sentito anche te, a volte ne parlano nei telegiornali ogni tanto: donna violentata, i passanti continuano a camminare. Non solo le telecamere, nemmeno esser in zone frequentate è sufficiente. Spererei e vorrei, e mi augurerei di spendere più soldi nell’educazione, che nella percezione della sicurezza. Però lo dicevo

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prima, tutto quello... la complessità non si affronta a morsi e a bocconi. Noi votiamo un sì, non è... più che un sì convinto, è un sì condizionato. Riprenderà qualche giorno, qualche volta, questo Consiglio Comunale la funzione di parlare della Città e alla Città? Grazie.

Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. Lavoratorini, prego. Parla il Consigliere Lavoratorini: Sì, grazie. Condivido ancora le parole delle Consigliere. Ribadisco che siamo convinti, appunto, che la sicurezza non parta semplicemente da questi provvedimenti, e che, li abbiamo comunque già adottati. I soldi vanno investiti, come diceva anche la Cioni, in progetti per un educazione, rieducazione contro la violenza. Per questo, noi ci asterremo. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. Gracci, sempre per la dichiarazione. Parla il Consigliere Gracci: Sì, grazie Presidente. Gli argomenti trattati durante la dichiarazione di voto dei colleghi, sono tutti condivisibili. È chiaro, lo ho già ridetto anch’io, se ci fosse la presunzione di risolvere i problemi solo sul posizionamento delle telecamere, saremo dei grossi illusi. Ma tant’è che purtroppo la situazione, ai giorni nostri, necessita anche di questi piccoli accorgimenti, come dicevo, che possono servire da deterrenti. Qualora, però, le cose continuassero, perlomeno, potranno essere utili a prendere, diciamo così, quelli che commettono delle infrazioni, o commettono addirittura dei delitti. Io m’auguro che il senso che questa mozione ha sia questo qui, perché se si riesce a capire e credo che tutti ne siamo coscienti di questo, che non basta questa cosa, però bisogna anche fare un po’ i conti, diciamo così, con quelle che sono le disponibilità. E io credo che se il nostro, la nostra Amministrazione avesse la possibilità di mantenere i Vigili a giro per le strade, oppure di fare altre operazioni, che possono davvero dare un senso di sicurezza ancora maggiore, credo che metterebbe in campo queste situazioni. Tant’è che, oltre al centro storico e questo lo volevo dire alla collega Ciolli, la mia, e di questo lo sapevo, la mia proposta dice: di installare telecamere in zone strategiche, cioè e lo ho ribadito anche in sede di presentazione, nelle zone delle scuole, perché questo da un senso, diciamo, di sicurezza anche, diciamo così, inconscio alle nostre... alle famiglie che mandano i loro figlioli a scuola. Poi, che questa cosa non sia sufficiente, mi sembra palese, l’avevo già accennato anch’io prima, mi auguro che la situazione economica, la situazione sociale, come diceva giustamente Beatrice Cioni, la Società affronti questi temi, ma questo fa parte, diciamo così, dell’educazione che dobbiamo dare e che devono dare i nostri insegnanti ai nostri giovani, perché si possa davvero avere una vita di relazione con gli altri, che sia nella condivisione, nella comprensione e non nella lotta continua. Questo è l’augurio che ci facciamo tutti. Però mi sembra che, in questo caso, i problemi siano ben più grossi di quelli che vogliamo prospettare. Qui si tratta solo di dire: diamo la possibilità alla nostra Amministrazione con le telecamere che ha, con le telecamere che ha intenzione di mettere insieme all’accordo che ha fatto con il Prefetto, di dare una, diciamo così, una dislocazione tale, che si possa avere la maggior sicurezza possibile rispetto alla situazione attuale. Tutto qui. Per cui, voterò favorevolmente alla mozione e emendata dal Gruppo. Esce Mantellassi. Presenti 22. Rientra Mantellassi. Presenti 23. Parla il Presidente Bagnoli:

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Grazie Gracci. Altre dichiarazioni? Ci sono altre dichiarazioni? Allora, chiudiamo questa fase e passiamo alla votazione. Quindi, la votazione al punto n. 4 che è la mozione presentata dal Consigliere Gracci del Gruppo Consiliare Centro-Destra per Enopoli, relativa alla collocazione delle telecamere per la sicurezza delle persone, cose ecc. comprensiva dell’emendamento che è stato accettato. Allora, i votanti? 23, bene, grazie. Allora si vota. Chi è favorevole alla mozione? Allora, tutta la maggioranza, Gracci, Ora si Cambia. Bene, grazie. Contrari? Linea Civica contraria. Grazie. Astenuti? Fabbricacomune astenuto. VOTAZIONE MOZIONE EMENDATA Presenti 23 Favorevoli 19 (maggioranza, Gracci, Ora si Cambia) Contrari 2 (Vacchiano, Ciolli) Astenuti 2 (Bartoli, Lavoratorini) Bene. Quindi, sono le otto e venti quasi, direi di sospendere. No, quello va male, quello va male. Sono le otto e venti circa, direi di riprendere alle nove. Alle ore 20,20 la seduta viene sospesa per la cena dei Consiglieri. La seduta viene ripresa alle ore 21,30. Parla il Presidente Bagnoli: Allora, Consiglieri prego di prendere posto. Parla il Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani: Ora si rideve fare l’appello? Sì Parla il Presidente Bagnoli: Sì. Allora, lascio allora la parola alla Dottoressa Tani per l’appello. Prego. Ci siamo? Si. Bene, grazie. Allora riprendiamo con la discussione del punto n. 5 che è la mozione presentata dal Consigliere Gracci del Gruppo Consiliare Centro-Destra per Empoli: APPELLO ORE 21,30 Sono presenti n. 23 Consiglieri: Mazzantini Jacopo, Mantellassi Alessio, Bergamini Marta, Bagnoli Roberto, Petroni Ludovica, Torrini Valentina, Poggi Arianna, Falorni Simone, Bacchi Francesco, Cappelli Beatrice, Mannina Miranda, Ramazzotti Rossano, Ancillotti Lorenzo, Faraoni Andrea, Morelli Damasco, Cioni Beatrice, Borgherini Alessandro, Ciolli Sabrina, Gallo Lavinia, Vacchiano Umberto, Bartoli Dusca, Lavoratorini Lisa, Gracci Francesco. Sono assenti n. 2 Consiglieri: Sindaco Brenda Barnini, Torrigiani Filippo. Presiede il Sig. Roberto Bagnoli PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Segretario Verbalizzante: Dott.ssa Anna Tani, Vice Segretario Generale. SCRUTATORI: Mannina, Bacchi, Lavoratorini.

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PUNTO N. 5 - MOZIONE “CENTRO-DESRA PER EMPOLI” , RELATIVA ALLA CREAZIONE DI UN FORNO CREMATORIO NEL COMUNE DI EMPOLI. N.B. Sulla mozione viene presentato un emendamento dai Gruppo PD e Questa è Empoli, che viene illustrato dal Consigliere Falorni. Il Consigliere Gracci lo accoglie. Viene presentato altresì un ODG del gruppo Linea Civica, che viene illustrato dal Consigliere Vacchiano. Su questa mozione è stato presentato un emendamento da parte del Gruppo del Partito Democratico, e ed un ordine del giorno accompagnatorio da parte del Gruppo Linea civica. Quindi, Gracci fa la presentazione della mozione, poi viene presentato l’emendamento, si valuta l’eventuale o meno accettazione e poi si passa successivamente alla presentazione dell’ordine del giorno accompagnatorio, perché devono essere discussi prima della discussione finale della mozione. Allora, prego, Gracci. Parla il Consigliere Gracci: Sì, grazie Presidente. L’articolo 6 comma 1 della Legge 130 del 2001 cita: entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente Legge, le Regioni elaborano Piani Regionali di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, anche in Associazioni tra essi. Tenendo conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità dei dati statistici sull’offerta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio Comunale, prevedendo di norma la realizzazione di almeno un crematorio per Regione. L’articolo 6 comma 2 Legge 530/2001 afferma che la gestione dei crematori spetta ai Comuni che la esercitano attraverso una delle forme previste dall’articolo 113 del Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000. L’articolo 113 al comma 5 del Testo Unico degli Enti Locali definisce i termini e le modalità di gestione delle reti e dell’erogazione dei servizi pubblici locali, di rilevanza economica tra i quali si ascrive il servizio di cremazione. La Legge 29 del 2004 della Toscana all’articolo 6 afferma che la realizzazione di nuovi crematori in applicazione di quanto previsto dall’articolo 5 comma 1 della Legge 130/2001 è disciplinata nell’ambito del Piano Regionale di Indirizzo Territoriale, ai sensi della normativa regionale in materia di Governo del territorio, cioè il PIT. La creazione di un crematorio è finanziata seguendo in termini dell’articolo 5 comma 2 Legge 130 sempre 2001, cioè attraverso le tariffe per la cremazione dei cadaveri e per la conservazione e per la dispersione delle ceneri nelle apposite aree all’interno dei cimiteri Comunali. Il Piano Regionale di Coordinamento per la realizzazione dei crematori sul territorio Regionale del 2013 affida nuovamente i Comuni, anche in forma associata, gestione di tale servizio crematorio. Seppur presenti 7 crematori nel territorio Regionale, attualmente il tempo di attesa per la cremazione in Toscana a fronte anche di un aumento esponenziale delle richieste di cremazione è di circa due mesi. Nel territorio dell’Empolese Valdelsa sono assenti forni crematori su una popolazione di circa 180.000 abitanti. Si impegna pertanto, il Sindaco di Empoli Brenda Barnini, a predisporre un Piano per la creazione di un forno crematorio all’interno del cimitero Comunale di Empoli, al fine di fornire un servizio decoroso e veloce per tutti i cittadini che ne faranno richiesta, sopperendo così anche un servizio altamente necessario a livello Regionale. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Gracci. Allora, questa è la presentazione della mozione. Quindi, su questa mozione c’era un emendamento. L’emendamento che è presentato dai Gruppi Consiliari Partito Democratico e Questa è Empoli. Chi lo illustra per i presentatori? L’emendato chi lo... cioè Falorni, vai, tre minuti per la presentazione dell’emendamento.

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Parla il Consigliere Falorni: Grazie Presidente. Partendo dal presupposto che condividiamo la necessità di affrontare la tematica oggetto della mozione presentata dal Consigliere Gracci, riteniamo opportuno come Gruppo del Partito Democratico e il Gruppo di Questa è Empoli, non limitarsi a parlare genericamente di un Piano, come recita la mozione stessa, ma cercare di dare un senso a un iter da seguire congruo e consono, come solitamente, ogni opera prevede. E pertanto, si va a impegnare l’Amministrazione Comunale a valutare per poi riferire alla Commissione competente, la possibilità di promuovere la realizzazione di un forno crematorio all’interno del Comune di Empoli, nel luogo ritenuto più idoneo, tenendo conto di alcuni criteri e alcuni punti ben precisi. Innanzi tutto la fattibilità dell’impianto, valutando anche le richieste e le opportunità che offre il nostro territorio, al fine di considerare la sua fattibilità economica e le relative possibilità di gestione. Dopo di che la realizzazione e la gestione dell’impianto, in modo da non costituire un onere economico per il Comune di Empoli, e la possibilità di allocare l’impianto sulla base dei criteri che la normativa in materia disciplina. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere Falorni. Sull’emendamento ci sono interventi? Parla il Consigliere Gracci: Sì, avevo già parlato anche con il Capogruppo e credo che ci siano un paio di incongruenze che bisognerebbe eliminare, per accettare questo emendamento al punto in cui dice: un forno crematorio all’interno del Comune di Empoli nel luogo ritenuto più idoneo. Lo specificavo e mi dicevano che l’avrebbero cancellato, perché non si può costituire se non all’interno del cimitero Comunale. Per cui, questa frase qui sarebbe da togliere. E poi sull’ultima, la possibilità di locare l’impianto sulla base dei criteri che la normativa in materia disciplina, si ritorna sempre lì, perché il discorso poi rimanda alla Legge, e la Legge ci obbliga a farlo all’interno del Comune e quindi, si può lasciare, però, diciamo, è un ripetitivo. E in base a queste considerazioni, se togliete nel luogo ritenuto più idoneo, cioè sarebbe bene toglierlo, perché non ha senso lasciarlo, si accetta l’emendamento. Va bene? Parla il Presidente Bagnoli: Aveva detto di... Parla il Consigliere Gracci: Di togliere nel luogo ritenuto più... no. Parla il Presidente Bagnoli: Allora, Mazzantini, Ancillotti? La risposta? Sì, ecco, siamo in attesa della risposta. (voci fuori microfono) Allora, l’emendamento... scusa, Mazzantini, allora, l’emendamento si intende privato del casellato, ecco. Quindi, Gracci. Parla il Consigliere Gracci: Ho già detto di sì. Parla il Presidente Bagnoli: Perfetto. Allora, quindi, allora l’emendamento privato del casellato va a fare... così è... va a far parte integrante della mozione e quindi, verrà discusso tutto nell’insieme. C’è poi l’ordine del giorno accompagnatorio, l’ordine del giorno accompagnatorio, che è stato presentato dal Gruppo Linea Civica, lo avete tutti il testo? Ecco, bene. Chi lo presenta?

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Parla il Consigliere Vacchiano: Grazie Presidente. Allora ve lo leggo. Ordine del giorno accompagnatorio mozione presentata dal Consigliere Francesco Gracci dal titolo creazione di un forno crematorio nel Comune di Empoli. Premesso che, il Gruppo Consiliare Linea Civica poggia l’intento programmatico alla base del documento in questione, presentato dal Consigliere Gracci e rilevato che gli ultimi studi in materia hanno dimostrato che la crescita democratica susseguente al boom economico degli anni ’50 e ’60 sta avendo un forte impatto sulle sepolture cimiteriali, determinando spesso casi di saturazione sia dei forni, sia dei posti allocati in terra, costringendo spesso i Comuni ad ampliare le strutture cimiteriali con ingente spendita di risorse. Visto che, la cremazione risulta essere uno strumento efficace di prevenzione, in ordine all’esaurimento dei posti a disposizione per le tumulazioni, il Consiglio Comunale raccomanda: che a prescindere dall’approvazione della mozione in oggetto, la Giunta ponga in essere tutti gli atti necessari affinché sia promossa una profonda opera di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della cremazione, in modo da incentivare il ricorso a questa pratica. Il richiamo è all’articolo 7 della Legge 130 che se... lo dovrei trovare qua... Parla il Consigliere Gracci: La citavo anch’io: disposizioni in materia di cremazione. Parla il Consigliere Vacchiano: No, sì, informazione ai cittadini all’articolo 7 recita: i Comuni provvedono a fornire ai cittadini residenti nel proprio territorio, le informazioni sulle diverse pratiche funerarie previste dall’ordinamento, anche con riguardo ai profili economici. Il medico che provvede alla stesura del certificato di morte, fornisce le informazioni specifiche ai familiari del defunto, in ordine alle diverse possibilità di disposizione del cadavere. Quello che chiediamo con quest’ordine del giorno accompagnatorio è che bene o male, ci si impegni a dare come dire, pubblicità a questa cosa, perché, ovviamente, penso che, si vada in quella direzione come ordine di cose generali. E ora all’atto pratico, non mi risulta che ci sia una grossa informativa a livello cittadino. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Allora l’ordine del giorno prevede gli interventi di cinque minuti a Gruppo, e la votazione senza dichiarazione. Ci sono interventi? Sull’ordine del giorno, sì. Gracci, prego. Parla il Consigliere Gracci: Sì, non vedo niente in contrario anche... siccome questo è un ordine del giorno accompagnatorio e quindi, va a rinforzare un po’ quello che è l’intento della mozione, in quanto, anch’io non avevo citato, perché è già compreso, appunto, nell’articolo 7 della Legge quello che ora vi ha letto il collega Consigliere Vacchiano, e quindi, una volta che si sarebbe realizzato quest’impianto di cremazione, quest’articolo avrebbe fatto parte anche di tutto l’impianto, diciamo così, della gestione, e lo davo un po’ per scontato e quindi, bene anche rinforzare questo problema. Tant’è che io mi sono segnato anche alcuni costi, sono andato a vedere, per esempio, il costo per una cremazione all’incirca attualmente si va attorno ai 900 Euro, comprensivo, appunto, del carro funebre che deve trasportare la salma dal Comune di Empoli, o a Firenze, o a Livorno o a Pisa, dove attualmente sono in funzione i forni crematori. C’è un ulteriore discorso da fare perché poi anche durante queste problematiche, i familiari sono costretti oltre che alla lista d’attesa e quindi, aspettare i giorni con le salme che sono parcheggiate presso queste strutture, che devono pagare anche una tariffa, diciamo così, di parcheggio di 25 Euro al giorno. Però a fronte di questo, c’è da dire che per quanto riguarda il discorso delle sepolture, i forni attualmente, quelli che vengono usati attualmente sia nel cimitero Comunale, che nel cimitero privato della Misericordia, hanno un costo

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ben maggiore, perché se si va a vedere all’incirca, l’Assessore, magari mi correggerà, credo che ci voglia sui 3.000 Euro per un forno qui nel nostro Comune, all’incirca. E invece 4.000 o 5.000 Euro presso il cimitero della Misericordia. Mentre, per essere sepolti a terra, ci vuole, nel cimitero Comunale, all’incirca 1.500 Euro rispetto alla cifra doppia, 3.000 Euro per quanto riguarda il cimitero della Misericordia. Quindi, credo che anche il discorso dell’aumento della cremazione che è avvenuto è quasi raddoppiato in questi ultimi anni, si è dovuto anche ad un fatto economico, cioè che i nostri concittadini, oltre ad avere questa possibilità ulteriore di scelta, faccia anche un discorso, diciamo così, da un punto di vista economico e purtroppo, anche sulle spese funebri, siccome sono spese ingenti, tante famiglie non ce la fanno a sostenere questi costi, e sono costrette, oppure per scelta, a fare la scelta della cremazione. Tra l’altro dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II° anche la chiesa ha ammesso il discorso della cremazione e per cui, già nel nostro paese si è alimentato anche da parte di coloro che seguono la religione cattolica di poter accedere a questo tipo di sepoltura che è quello della cremazione, pur conservando, magari, le ceneri e non disperdendole, queste sono scelte che poi uno fa. Comunque, anche questo ha portato ad un incremento. Condivido il fatto che anche il discorso dei cimiteri che sono costretti, visto l’aumento della popolazione, visto anche le ristrettezze del nostro territorio, a dover espandersi, magari, in maniera verticale, anziché in maniera orizzontale, però se si potesse evitare queste cose qui, creando anche la possibilità di avere anche un forno crematorio nel nostro Comune, come dicevo nella mozione, andrebbe a servire la totalità, diciamo, del territorio Empolese Valdelsa di circa 180.000 persone e quindi, magari, consociando tutti i Comuni del nostro territorio, dell’Unione dei Comuni, in questa spesa, e fra l’altro vi voglio dare, già che ho la parola anche un altro dato che ho rilevato dal cimitero di Pietrasanta, del Comune di Marina di Pietrasanta, qua nella nostra Versilia, che è stato messo in atto l’11 luglio del 2014, è stato creato un forno crematorio nel Comune, appunto, di Pietrasanta del costo dell’investimento complessivo di 640.000 Euro di cui 440 per l’assemblaggio e il montaggio, e 200.000 per la costruzione dell’edificio e l’impiantistica. E credo che anche queste cifre nel giro di poco tempo, potrebbero essere, diciamo così, riassorbite e quindi, diventerebbe poi anche una nuova fonte di introito per le risorse del nostro Comune. Per cui, condivido anche l’ordine del giorno accompagnatorio su questa mozione che non va altro che a rinforzare quello che avevamo già chiesto. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Gracci. Altri interventi? Ci sono altri interventi sull’ordine del giorno? Non ci sono interventi. Allora chiudiamo la discussione. Scusa... All’ordine del giorno, sì, sì. Prego... Parla il Consigliere Mazzantini: Sì. Grazie Presidente. Posto che mi sembra la sensibilizzazione sul tema e quindi, la possibilità di dare alla cittadinanza di questo territorio la possibilità di avere un forno crematorio, su tale profilo già ha detto il Consigliere Falorni. Quello che però francamente, non ci trova concordi rispetto all’ordine del giorno accompagnatorio presentato da Linea Civica, è addirittura la raccomandazione a incentivare il ricorso a questa pratica. Noi crediamo che la cittadinanza debba liberamente scegliere quale sia la forma che ritiene migliore per, così, essere, perdonate il temine, conservata a questo mondo, ecco. Ecco quindi, come dire posso tranquillamente, anzi, è auspicabile che autonomamente e liberamente si scelga poi come fare affrontare questo passaggio a chi gli succede. Ecco, e questo è il motivo semplice, ma chiaro per cui non condividendo l’ordine del giorno accompagnatorio, voteremo in senso contrario. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini:

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Sì, grazie. Intervengo sull’ordine del giorno per fare una veloce considerazione, poi mi riservo di reitervenire anche sulla mozione. Credo che, non voglio fare l’esegeta del Gruppo Linea Civica, ci mancherebbe altro, però credo che il problema che pone quest’ordine del giorno, sia anche stato oggetto di quello che è stata la discussione del Consiglio Comunale, non tanto lontano. Noi abbiamo votato in Consiglio Comunale non tanto tempo fa, il rimando di lavori che tutti hanno giudicato necessari, per la ristrutturazione delle strutture cimiteriali dei Cappuccini, che sono una struttura fondamentale che serve tutta la Città e che attualmente, versa in delle condizioni sia per quanto riguarda le cappelle private, sia per quanto riguarda le strutture proprie del cimitero, veramente imponenti nella loro gravità, perché hanno dei problemi strutturali, non sono mai stati fatti degli interventi su tutta l’area del cimitero, ed è evidente che, ammesso che non ci sia la possibilità di occuparsi di questo problema, e io proprio che non sia così, Empoli ha strutturalmente questo problema, e deve affrontarlo in maniera concreta. Se non ci sono le risorse neppure... e viene rimandata una spesa del genere, è fondamentale per la nostra collettività. È evidente che, la politica ha la responsabilità di incentivare dei comportamenti e delle scelte pubbliche, che in qualche modo, vadano incontro a quelle che sono le esigenze del pubblico. Se il pubblico non può investire nella realizzazione e nella messa in sicurezza dei cimiteri attuali e nella realizzazione di nuovi cimiteri, è evidente che una scelta la deve prendere e quindi, da questo punto di vista non riesco a capire lo stupore del Capogruppo Mazzantini, perché da una parte, in qualche modo, una scelta dovrà essere fatta, perché non si può rimandare i lavori di restauro del cimitero in Via dei Cappuccini, non pensare di realizzarne dei nuovi, e poi non prendere, non incentivare un comportamento che, in qualche modo, andrebbe a ridurre in prospettiva questo problema, perché è evidente che l’aspetto fondamentale della scelta della cremazione, porta ad una riduzione di quelle che sono le necessità di programmazione e di spazi da qui a 10 anni e da qui a 20 anni. Quindi, leggo in quest’ottica, sicuramente giusta e condivisibile quello che dice l’ordine del giorno del Gruppo Linea Civica, con anche la necessità di porsi il problema che o si investono queste risorse, per l’ampliamento e la ristrutturazione delle strutture già esistenti e si dà l’opportunità ai nostri cittadini di avere un fin di vita in strutture adeguate, e assolutamente messe in sicurezza, oppure ci si pone il problema della cremazione. Uno dei due da qualche parte bisogna andare, perché altrimenti, non si affronta il problema e non si può pensare di rimandarlo per troppo tempo, perché le strutture del cimitero dei Cappuccini, sono in una situazione inaccettabile. Quindi, o l’una, o l’altra. O si sceglie di incentivare la cremazione come riduzione del rischio di non dare adeguate strutture ai cittadini che vogliono rimanere per loro fine vita a Empoli, oppure si riprende il Bilancio, si rifà una variazione e si rimettono i soldi su quelle che sono le strutture che vanno ristrutturate, perché Mazzantini, se ti ricordi bene, sono sicuro che te le lo ricordi, noi abbiamo votato una variazione di Bilancio, peraltro anche importante, che ha rimandato di almeno due anni dei lavori che sono urgenti. Quindi, o da una parte si fa una scelta, o dall’altra se ne fa un'altra. Cioè non si capisce effettivamente qual è la politica di insieme della Giunta sul tema. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Ci sono interventi? No. Parla la Consigliera Ciolli: Sull’ordine del giorno. Parla il Presidente Bagnoli: Sull’ordine del giorno, sì, Ciolli. Parla la Consigliera Ciolli: Grazie Presidente. Sì, anch’io sono un attimino stupita sul fatto che non si sia accolto, non si sia capito

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quello che è l’intento nostro sull’incentivare la cremazione, perché, se, come diceva giustamente, come ha detto giustamente Alessandro, questi 500.000 Euro si spostano al 2017 pensando poi di investire 150.000 Euro quest’anno e 150.000 Euro l’anno prossimo, per sistemare un po’ e rattoppare un attimino il cimitero di Via dei Cappuccini che è veramente in condizioni pessime, mi domando qual è, veramente, l’idea che avete, come pensate di risolvere un problema che è reale, cioè quello del posto. Quindi, capisco... cioè non capisco la riluttanza, non capisco qual è la vostra soluzione, perché se non si incentiva questo tipo di pratica, mi piacerebbe sapere come pensate nel lungo periodo di risolvere il problema dello spazio nel cimitero. Perché è un problema. Io non riesco a capire qual è lo stupore o perché cadete dalle nuvole, quando si pone il problema dello spazio e della mancanza di spazio nei cimiteri e non vi rendete conto che il cimitero di Via dei Cappuccini cade a pezzi. E quindi, una soluzione va trovata. State governando, diteci qual è la vostra soluzione, se questa non vi sembra idonea. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. Lavoratorini. Ah, prima lei, per cavalleria. Lavoratori, vai. Prego. Parla la Consigliera Lavoratorini: Grazie Presidente. Sì, anche noi siamo d’accordo, chiaramente, con l’ordine del giorno accompagnatorio di Linea Civica. Siamo perplessi riguardo appunto, all’orientamento del PD e di Questa è Empoli, m’immagino, proprio perché oltre a rispondere, comunque, ai bisogni dei cittadini, e ad efficientare un servizio, ci sembra anche un problema politico di visione e di risoluzione di un problema, cioè, da che parte abbiamo intenzione di andare, perché il problema dei cimiteri, sta diventando, comunque, sempre più importante. E quindi, questa ci sembra, comunque, una soluzione più che idonea. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Ancillotti, prego. Parla il Consigliere Ancillotti: Grazie Presidente. Relativamente all’emendamento, cioè all’ordine del giorno accompagnatorio, io pensavo che occorrerebbe intanto distinguere i due cimiteri Comunali empolesi, perché uno è in Via dei Cappuccini, l’altro è il cimitero di Sant’Andrea, che sono molto diversi, il cimitero di Sant’Andrea è stato recentemente ampliato a una struttura del fondo nella parte nuova abbastanza grande e mi sembra tuttora piuttosto vuota, anche se non ho notizie proprio certe. Ma a occhio, quando vado al cimitero, ho un po’ di parenti lì, la trovo vuota. Il cimitero di Via dei Cappuccini, è un cimitero monumentale, che versa in condizioni obiettivamente discutibili, però non è un cimitero in cui c’è un servizio costante di tumulazione di defunti. Io non lo so, ma credo che sia molto, molto tempo, salvo i casi di cappelle private che quindi, diventa una struttura completamente privata, come se fosse un appartamento, ma che nelle poche tombe che non sono all’interno delle cappelle private in Via dei Cappuccini non viene tumulato qualcuno, credo che sia un periodo piuttosto lungo. Ecco, io se si deve far riferimento al cimitero comunale attuale, secondo me non conviene fare riferimento al cimitero di Via dei Cappuccini, ma al cimitero Sant’Andrea che è diviso in una parte più vecchia, è nato con l’Editto Napoleonico, c’è anche la lapide all’ingresso, e ampliato e ha ancora abbastanza margine e spazio per accogliere altri defunti. Tra l’altro lì ci sono anche, ho visto, degli ossari, ci sono anche degli ambienti idonei a raccogliere le ceneri. E poi sinceramente, cioè, pensare di fare un Bilancio sulle scelte etiche, che una famiglia, una persona, farà quando il proprio caro verrà meno, credo... non so, prima di tutto credo che non sia possibile e poi, sinceramente, mi sembra inutile e piuttosto di cattivo gusto. Quanto invece relativamente alla proposta del Consigliere Gracci che io condivido e apprezzo, bisogna dire che è vero che non più negli ultimi anni si è assistito ad un grosso aumento da parte delle richieste di cremazione. Io mi sono un po’ informato e 10

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anni fa chiedevano di essere in Toscana, chiedeva di essere cremato il 3% della popolazione. Adesso siamo intorno al 28. La fonte di queste informazioni è abbastanza certa, perché è il Consorzio che raduna, un Consorzio grande che raduna varie imprese funebri, pertanto, credo che la sensibilizzazione in merito alla cremazione, ci sia, esista e in Toscana, perlomeno, stia raggiungendo risultati abbastanza ottimali, in Toscana particolarmente, più a sud d’Italia molto meno e soprattutto, convengo con quanto diceva Gracci, da quando il Concilio Vaticano II° ha approvato la cremazione come una formula accettata dalla Chiesa, si è assistito ad un grosso incremento da parte di questa, di questa soluzione. Bisogna stare però secondo me, quando, se e quando sarà realizzato o realizzabile questo progetto, a verificare tutte le controindicazioni. Io ci tengo particolarmente a questo progetto, perché m’è capitato per parenti e amici che hanno ricorso a questa, a questa... hanno fatto ricorso a questa scelta, che sono stati rinchiusi in un capannone, una bara sopra quell’altra, per un mese prima di essere cremati. E siccome questa cosa, secondo me, lede la dignità della persona, perché anche da morti, anzi, forse più che da vivi, si ha diritto ad avere un rispetto, quando c’è un garage in cui c’è 50 bare che aspettano di entrare in un forno, mi sembra abbastanza di cattivo gusto, oltre che assolutamente irrispettoso. Però so anche, per quelle che sono, ripeto, le mie miserrime conoscenze e informazioni, che intorno ai forni crematori spesso, si creano numerosi problemi perché c’è chi si iscrive all’Associazione, allora ha come un diritto, passa avanti, magari, ad uno che è deceduto anche precedentemente, insomma, avvengono cose, a mio avviso, dal punto di vista etico e del buon gusto del vivere civile, alquanto discutibili. E quindi, io convengo, approvo e mi fa piacere della proposta, sono contento della proposta del Consigliere Gracci, però credo che quando verrà il momento, si debba valutare con attenzione i metodi e i criteri affinché questo forno venga realizzato. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie. Allora tutti i Consiglieri, tutti i Gruppi, scusate, hanno fatto i loro intervento e quindi, sull’ordine del giorno c’è la votazione. Allora gli scrutatori confermo i precedenti e quindi: Mannina, Bacchi e Lavoratorini. Quanti sono i votanti, scrutatori? Ci siamo? 22? 23. No, sono 23, sì. Allora ordine del giorno accompagnatorio del Gruppo Linea civica. Chi è favorevole? Grazie. Contrari? Grazie. Astenuti? Nessuno. VOTAZIONE ODG LINEA CIVICA Presenti 23 Favorevoli 9 tutta l’opposizione Contrari 14 (Mazzantini, Mantellassi, Bergamini, Bagnoli, Petroni, Torrini, Poggi, Falorni, Bacchi, Cappelli, Mannina, Ramazzotti, Ancillotti, Faraoni) Bene, allora riprendiamo la discussione generale sulla mozione. La mozione è già stata presentata. Ci sono interventi sulla mozione? Ciolli, prego. Parla la Consigliera Ciolli: Sì, grazie Presidente. Io vorrei far notare che quello che ha scandalizzato i Consiglieri di maggioranza è l’articolo 8 della Legge Regionale 31 maggio 2004: i Comuni e le Regioni, favoriscono e promuovono l’informazione ai cittadini residenti nel proprio territorio, sulle diverse pratiche funerarie. È l’articolo... no, codesta è la Legge 2001, questa è l’articolo 8 della Legge Regionale. Quindi, lo rileggo: i Comuni e le Regioni favoriscono e promuovono l’informazione ai cittadini residenti nel proprio territorio. Lo finisco perché sennò... Sulle diverse pratiche funerarie, anche con riguardo agli aspetti economici. Specifiche e dettagliare informazioni sono dedicate alla cremazione, all’affidamento delle ceneri, e alla modalità di dispersione o conservazione delle stesse. Il medico, questo è comma 2, ci interessa poco alla discussione.

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Ci interessa. Il medico che provvede alla stesura del certificato di morte, è tenuto a fornire le specifiche informazioni al familiare del defunto, in ordine alle diverse possibilità di disposizione del cadavere, anche attraverso il materiale informativo predisposto dalla Regione e dai Comuni. Quindi, informare non è, è innanzi tutto un obbligo, non è un obbligo, la sensibilizzazione. Sensibilizzare. Comunque, riteniamo, cioè pensiamo che l’emendamento del Gruppo di maggioranza, snaturi un attimo quello che ha presentato il Consigliere Gracci, perché chiede che l’Amministrazione Comunale a valutare per poi riferire alla Commissione competente, la possibilità di promuovere ecc. Mentre, il Consigliere Gracci chiedeva: impegna il Sindaco a predisporre un Piano per la creazione di un forno crematorio. A me piaceva molto di più quello che chiedeva il Consigliere Gracci. Comunque, sì, tra il dire e il fare poi, c’è di mezzo tante cose. Comunque, la creazione di un forno crematorio nel Comune di Empoli mi sembra che sia un’ottima cosa, perché andrebbe a risolvere diversi problemi che, forse, non sottovalutati da qualcuno che è quello dello spazio, perché nel tempo presente può anche essere, come ha notato il Consigliere Ancillotti, ci sia ancora qualche posto nella parte nuova di Via dei Cappuccini, ma se si pensa ad una Città di qui a trent’anni, bisogna porsi il problema dello spazio. Primo. Il forno crematorio è una struttura che, volendo, se gestita bene, è un finanziamento, cioè è un investimento, scusate, che si ammortizza da solo. Quello che può essere il ricavato una volta ammortizzato il costo, sono soldi che possono essere spesi per la riqualificazione del cimitero di Empoli. Basti ricordare, appunto, che i 500.000 Euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza del cimitero sono stati spostati a tre anni, questo vuol dire che mancano i soldi per la messa in sicurezza del cimitero. Quindi, siamo favorevoli alla creazione di un forno crematorio ad Empoli, e speriamo che l’emendamento apportato dalla maggioranza non crei ostacoli, ma lo promuova davvero. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Ciolli. Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini: Grazie Presidente. No, io volevo riprendere anche, tanto per fare maggiore chiarezza su quello che era l’intento del mio intervento precedente, il preambolo della Legge Regionale di cui stiamo parlando, cui sicuramente ha parlato prima di me la Consigliera Ciolli. E vi leggerei in particolar modo un passaggio che mi sembra estremamente chiaro sul punto. Questa è una Legge Regionale, non è Alessandro Borgherini si sveglia male la mattina e dice incentiviamo la cremazione. Peraltro incentivare la cremazione, non tanto sensibilizzare, perché se si legge il preambolo, ve lo leggo: con la presente Legge, pertanto, non solo si renderà possibile una pratica altamente igienica ed ecologica, quanto mai necessaria viste le condizioni in cui versano i nostri cimiteri, che nati inizialmente nelle periferie, sono diventati, e sembra la fotografia di Empoli questa, c’è scritta una Legge Regionale che il PD, all’epoca DS, hanno votato, fino a prova contraria. Sono diventati ingombranti strutture interne ai centri abitati, con grossi problemi di spazio, ma si renderà possibile anche un salto culturale e di civiltà. Questo lo dice la Legge Regionale, perché non lo dice io, non lo dice il mio Gruppo, non lo dice, tantomeno, il Gruppo di Linea Civica. Quindi, anche su questo, prima di inalberarsi su dei ragionamenti che pongono, e mi riferisco anche all’intervento del Consigliere Ancillotti, su che cosa può essere eticamente o meno incentivato da parte della pubblica Amministrazione, quando anche lo stesso Consiglio Comunale, dal punto di vista etico è entrato su tante scelte pubbliche o meno pubbliche, delle famiglie, legittimamente, perché la politica ha il dovere e il diritto di farle, poi ha tutte le differenziazioni del caso, ha diritto a prendere posizioni che vuole, che rappresentano il più possibile i cittadini che gli danno il voto, però questo Consiglio Comunale ha deliberato atti dal registro per il fine vita, ha deliberato atti su questioni tipicamente etiche, di cui, la politica, viva Dio, si deve occupare. Sinceramente trovo proprio fuori luogo l’intervento di Ancillotti, come trovo anche fuori luogo l’intervento contro quell’ordine del giorno da

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parte del Capogruppo di quel Partito, che ha sostenuto una Legge Regionale che, nel proprio preambolo e nella propria enunciazione, praticamente, dichiara di sposare questa scelta, proprio in relazione a come sono nati e dove sono nati i cimiteri sul territorio Comunale. Questo sui vari territori dei Comuni, ed è anche da questo che è nato il mio intervento di prima. Quindi, mi meraviglio della meraviglia, mi meraviglio che si affrontino dei temi del genere, con tanta leggerezza, passatemi il termine, conoscere quantomeno la normativa Regionale che inquadra un ruolo preciso dei Comuni, e che è cambiato profondamente dopo la riforma del titolo quinto, che voi avete fatto all’epoca in Parlamento. Quindi, su questo, mi raccomando quantomeno se si cerca un confronto, su temi delicati anche come questi, di capire bene qual è il margine su cui ci si può muovere. La Legge Regionale dà un compito e sposa questa scelta, perché ha un senso pubblico sposare questa scelta. Quindi, porre delle obiezioni di carattere morale, su delle scelte che il legislatore preordinato e che ha la responsabilità di farlo, ha fatto, tendenzialmente, mi sembra veramente un cane che si morde la coda e il non affrontare in maniera seria e scandalizzarsi su delle buscherate, scusatemi. Su questo, i numeri peraltro, danno pienamente ragione al tema posto da Gracci, cioè il fatto che se noi prendiamo i dati del forno crematorio di Firenze, se riesco a ritrovarli in tempi abbastanza rapidi, noi parliamo di un fenomeno che è effettivamente, dal ’90 quando si parlava di poco meno di 6.000 atti, oggi si parla nel 2012 di qualcosa sotto le 16.000 cremazioni. Quindi, un qualcosa che, in qualche modo è già nell’opinione pubblica un punto di riferimento su questa tematica. Ecco perché sinceramente è anche una riflessione diversa che va fatta e che va oltre anche la mozione che ha fatto Gracci. Ha senso che il Comune di Empoli sia il soggetto, in qualche modo, si pone da solo il problema, anche qui il fatto stesso che la maggioranza, noi ovviamente siamo d’accordo con la mozione di Gracci, perché pone un problema serio, lo pone in maniera seria. Però il fatto che la maggioranza lo abbia emendato l’ordine del giorno, senza porre un problema fondamentale, ma secondo voi, è veramente il Comune di Empoli che si deve porre il problema del forno crematorio? O deve essere l’Unione dei Comuni che in questa maniera, anche da parte della maggioranza viene dimostrato il fallimento, totale, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, di un Ente in cui la maggioranza non ci crede neanche più, perché se voi, giustamente, avete presentato un emendamento, mi sarei aspettato dalla maggioranza che il primo punto su cui fosse stata attaccata da una mozione, magari piena di buona volontà, ma istituzionalmente come sempre bisogna sempre premiare la buona volontà di Gracci, ma istituzionalmente è precisa su questo punto, chi è chi ha competenza su una struttura che riguarda 11 Comuni se non l’Unione dei Comuni? E la stessa maggioranza viene il Consiglio Comunale, ci fa le pulci sugli aspetti etici, ma non si pone neppure il problema che questa infrastruttura anche per agevolare tutto l’iter autorizzativo che, ovviamente, non è che il Comune di Empoli si sveglia la mattina, e sul forno crematorio decide e lo fa. C’è bisogno che certe infrastrutture siano previste nella normativa Regionale, negli atti di programmazione Regionale, e poi comunque, quale sarà la scelta degli Enti o dell’Ente? In questo caso lo fa il pubblico o lo fa il privato? Ci sono tantissimi esempi di bandi pubblici aperti in cui i soggetti privati si sono accolati la realizzazione. Qual è la scelta più giusta, se farlo fare ai privati o farlo con il pubblico. Cioè se effettivamente, c’è una riflessione effettiva, ma deve essere una riflessione a 360° che parte anche e soprattutto dallo stato attuale dei 13 cimiteri di Empoli, Ancillotti, non sono 2, sono 13, se vuoi ti faccio anche la lista, visto che ci hai ricordato il cimitero di Sant’Andrea sono 13 i cimiteri a Empoli su cui il Comune di Empoli nel Piano delle opere non investe nemmeno un Euro, tanto per dare la questione politica dal punto di vista di programmazione economica. Allora, se vogliamo affrontare il tema, veramente, il tema è un tema serio, e lo deve porre l’Unione dei Comuni. L’Unione dei Comuni che non si può rivolgere soltanto a un bacino di utenza di 180.000 abitanti, ma deve programmare un impianto che si rivolga anche oltre, e sia un punto di riferimento per tutta la Regione, come tutti gli altri impianti che sono stati realizzati in Toscana, si sono posti il problema di dare una risposta ben oltre il confine degli 11 Comuni. Ma per fare questo ragionamento, il soggetto, se ancora avesse un senso, che è capace di farlo, può essere soltanto l’Unione dei Comuni.

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Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Borgherini. Altri? Gracci. Parla il Consigliere Gracci: Io non posso che ringraziare per le precisazioni sempre puntuali e che accetto ben volentieri, fatte dal collega Borgherini, perché effettivamente, nell’intento nostro c’era poi dopo, una volta che il Comune di Empoli come capofila, parte, è chiaro che nell’intento nostro è sottinteso anche il discorso di coinvolgere tutta l’Unione dei Comuni, perché questo è un progetto, come ho detto, già anche nella mozione, che serve un bacino dell’Empolese Valdelsa, di 180.000 persone, per cui, era già logico nella mozione, che questa dovesse partire dal Comune capofila, però coinvolgendo anche gli altri Comuni. Parla il Consigliere Borgherini: Dimmi se cercano di farti le pulci. Parla il Consigliere Gracci: E no, ma lo sapete, io cerco di creare ponti, lo ho detto prima sottovoce, e lo ripeto, se questa cosa è una cosa che serve ai nostri concittadini, prima di tutto perché bisogna dare atto, in questo a Ancillotti gliene do atto perché è successo anche a me, è capitato anche a me, che ad un funerale di un Signore fatto il 5 di gennaio nella nostra Parrocchia, è stato a Livorno ben 22 giorni in attesa di sepoltura, con i familiari non dico incavolati, però dispiaciuti perché sapere una salma sballottata di qua e di là e se ben ricordo, in alcuni colleghi che erano presenti nella passata consigliatura, io avevo già fatto una mozione o, non mi ricordo l’ordine del giorno, perché questo problema era stato sollecitato e quindi, c’era la mancanza di spazi dove parcheggiare, perché se non lo sapete, ve lo dico io, l’ospedale di Empoli alla Sala del Commiato, dopo due giorni le salme le mandano via, perché, giustamente, hanno bisogno di spazio. E allora, non sapevano dove parcheggiarle. E allora, fu fatto, il Presidente se lo ricorderà, feci un interrogazione e una mozione in cui chiedevo che, il Comune di Empoli mettesse a disposizione presso il cimitero di Sant’Andrea di una stanza per poter parcheggiare queste salme, in attesa di essere cremate. Purtroppo la situazione è questa. Da quanto ho saputo da alcuni conoscenti, le salme sono al cimitero Comunale nostro di Sant’Andrea, sono messe in una stanza che è tutta priva di decoro, perché è una stanza dove ci sono i marmi, dove ci sono altre attrezzature quindi, diciamo che è più un ripostiglio che una stanza mortuaria. Tant’è che però, perlomeno, i familiari sanno che possono andare a vedere la salma del loro caro lì in attesa di essere cremata, e passano sopra anche a questo. Ma l’intento di questa mozione è veramente davvero anche questa qui, di dare ulteriore possibilità, perché io come persona non mi sento obbligato a fare nessun tipo di scelta. Se a me piace essere sepolto in terra, vado in terra, se a me piace di essere sepolto in un forno, vado in un forno. Questa è dare un ulteriore opportunità e siccome ripeto, le cifre che vi ho fatto, che vi ho accennato prima, non sono cifre, sono cifre non indifferenti e tante famiglie non se ne possono più permettere, anche il fatto di poter avere questa possibilità per una sepoltura di un caro defunto, credo che sia una cosa da accogliere e da realizzare. Oltretutto, una volta realizzato, secondo me, e questo sarà oggetto di discussione, ecco perché ho accentato l’emendamento, perché passi da una Commissione dove si discuta oltre che al fatto della realizzazione anche di come la si vuole gestire, come dicevi te, Borgherini, perché c’è differenza la Legge dice che si può, deve essere obbligatoriamente all’interno di un cimitero Comunale, però la gestione può essere data anche ad altri Enti. Quindi, bisogna stare attenti che non ci siano, non ci sia conflitti di interessi nell’assegnazione di queste cose, perché sul caro estinto, se ne sono viste delle belle, anche nella nostra Città, con tanto di recriminazioni da parte anche di Associazioni e di Imprese che si sono trovate spiazzate. Per questo dico che è bene che il Comune dia una risposta positiva a questa mozione, dopo di che, si metterà in moto una procedura per poter realizzare una cosa seria, fatta bene, che abbia tutti i crismi della regolarità e che

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quindi, possa dare questa possibilità ulteriore a tutta la nostra popolazione dell’Unione dei Comuni affinché si possa dare una degna sepoltura anche in questo senso. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Se non ci sono interventi, chiudiamo la discussione. Allora chiudiamo la discussione e passiamo alle dichiarazioni di voto sulla mozione emendata. Ci sono dichiarazioni? Non ce ne sono. Vacchiano, prego. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, grazie Presidente. Come premesso noi la mozione ovviamente piaceva molto di più con l’input dato dal Consigliere Gracci, perché impegnava in maniera fattiva l’Amministrazione. È ben differente e lo rileggo: impegnare il Sindaco o comunque l’Amministrazione, a disporre un Piano per la creazione di un forno crematorio, anziché impegnare l’Amministrazione a valutare per poi dare la possibilità eventuale promuovere la realizzazione di un forno. C’è quella sottile differenza che, ovviamente, ci toccherà poi dopo comunque, eventualmente tornarci sopra. Io spero che si vada comunque nella direzione di crearlo questo, perché ci risolverebbe un problema e perché come dire, andrebbe incontro ad una richiesta che come diceva il Consigliere Borgherini... praticamente viene dalla cittadinanza, perché sono aumentate le richieste da parte della cittadinanza di cremazione, in maniera fattiva. Quello che volevo dire è anche un piccolo appunto, ovviamente, su quello che c’è stato purtroppo sul nostro emendamento che non ha visto riscontro, sul nostro ordine del giorno, scusate, è che bene o male, la politica deve fare il lavoro che è tenuta a fare e quindi, anche fare una certa cultura. Di conseguenza, questa cosa di non promuovere o comunque, non spiegare bene quello che si può fare una volta che, diciamo, le pratiche che si possono attuare una volta che il defunto è andato, non è, diciamo, quello che ci dice la Legge e quindi, sarebbe quello da fare comunque, con o senza l’ordine del giorno che abbiamo presentato. Quindi, noi voteremo a favore. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni? Non ce ne sono. Chiudiamo le dichiarazioni. Allora passiamo alla votazione sul punto n. 5 che è la mozione presentata dal Consigliere Gracci del Gruppo Consiliare Centro-Destra, relativa alla creazione del forno crematorio nel Comune di Empoli, così come emendata dall’emendamento presentato dai Gruppi Consiliari Partito Democratico e Questa è Empoli. Allora, scrutatori votanti? 23. Bene. Allora chi è favorevole alla mozione? VOTAZIONE MOZIONE EMENDATA Presenti 23 Favorevoli 23 unanimità. Bene, grazie. Quindi, essendo all’unanimità è inutile fare ulteriori riscontri. Allora, passiamo al punto n. 6 che è la mozione presentata dal Consigliere Francesco Gracci del Gruppo: PUNTO N. 6 - MOZIONE “CENTRO-DESTRA PER EMPOLI”, RELATIVA A CELEBRAZIONE “GIORNO DEL RICORDO”, IN MEMORIA DEI MARTIRI DELLE FOIBE. N.B. Il Gruppo Fabricacomune per la Sinistra presenta un emendamento, che viene illustrato da Lavoratorini. I Gruppi PD e Questa è Empoli presentano un emendamento all’emendamento di Fabricacomune per la Sinistra, che viene illustrato da Petroni. Il Gruppo Fabricacomune accoglie

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l’emendamento all’emendamento. Il presentatore della mozione, Consigliere Gracci, non accetta nessun emendamento. Un secondo anche su questa mozione è stato presentato un emendamento, quindi, intanto fa la presentazione. Parla il Consigliere Gracci: Sì. Questa presentazione è stata presentata nei termini, diciamo così, canonici per quanto riguarda il ricordo di questa tragedia, perché è stata presentata il 3 di febbraio, e come il Presidente ha fatto in sede del passato Consiglio Comunale, è stata ricordata perché la Legge dice che il 10 di febbraio viene celebrata la Giornata del Ricordo, che insieme alla Giornata della Memoria, sono i due eventi che ricordano quegli atti brutali che sono capitati nel nostro paese, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale con i nazifascisti e con le deportazioni, e dopo di questo, con il problema della foibe dove i Titini, hanno infoibato i nostri concittadini che, pur non essendo né fascisti, né altre cose, così, ecco, solo per il fatto di essere italiani, sono stati infoibati. E per questo, siccome è stato riconosciuto dal Governo e dallo Stato italiano che si deve celebrare insieme alla Giornata della Memoria, anche la Giornata del Ricordo, avevamo presentato, visto che, nella passata consigliatura era stata fatta una celebrazione anche per questa cosa e poi dopo non si è ripetuta, credo che da parte dei nostri concittadini e da parte del Consiglio Comunale, si debba procedere anche a mettere in pratica e quindi, a seguire questa ricorrenza con la celebrazione, diciamo così, e la deposizione delle corone, ma anche quello che dissi in sede di Consiglio Comunale quando feci l’intervento dopo il discorso del Presidente del Consiglio, di ricordarlo nelle scuole, perché queste cose, cioè tutti i delitti, tutte queste cose efferate, non hanno, diciamo, così sono tutte da condannare, indipendentemente da chi le ha propinate, perché se si vuole davvero dare una svolta a che queste cose non accadano più, c’è bisogno di sensibilizzare i propri giovani sul tema della pace, sul tema delle concordia, sul tema della conciliazione fra tutte le genti. E l’intento di questa mozione era quello. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Allora, faccio presente che su questa mozione è stato presentato un emendamento, ed è un corso di fotocopia un emendamento all’emendamento presentato. Quindi si entra in un giro un pochino strano, per cui, è un pochino più difficile, per cui, bisogna che, intanto magari fare la presentazione dell’emendamento, poi verrà fatta la presentazione dell’emendamento all’emendamento, poi il titolare dell’emendamento dirò se accetta l’emendamento... a scaletta voglio dire. Quindi, se intanto può presentare l’emendamento. Grazie. Parla la Consigliera Lavoratorini: Lo leggo così non ci si sbaglia. Emendamento alla mozione del Consigliere Gracci celebrazione Giornata della Ricordo in ricordo dei martiri delle foibe. Sostituire la mozione con il seguente testo: mozione per istituire giornate di studio sugli eccidi, le deportazioni e i campi di sterminio nazisti e fascisti e sugli avvenimenti accaduti ai confini orientali dell’Italia e dei Balcani nella prima metà del ‘900. Il Consiglio Comunale di Empoli, preso atto della Legge 201 del 20 luglio 2000 istituzione del Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del Popolo Ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, della Legge 92 del 30 marzo 2004 istituzione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo Giuliano-Dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati, chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di farsi promotore attraverso il progetto investire in democrazia, di giornate di studio specifiche, sugli avvenimenti riguardanti gli eccidi e le deportazioni, i campi di concentramento e di sterminio nazisti e

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fascisti, su quanto avvenuto ai confini orientali dell’Italia e nei Balcani, nella prima metà del ‘900, per un approfondita conoscenza volta a dotare le nuove generazioni di strumenti critici per poter dare un giudizio libero da preconcetti, sarà previsto il coinvolgimento di storici e ricercatori che abbiano svolto ricerche documentali chiedendo la collaborazione anche delle Associazioni di perseguitati e deportati presenti nella nostra Città. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere Lavoratorini. Quindi, l’emendamento all’emendamento del Gruppo Consiliare Partito Democratico e Questa è Empoli. Chi lo illustra? Petroni. Prego. Parla la Consigliera Petroni: Sì. Allora, in quanto la nostra Amministrazione ha già svolto un ruolo di primo piano in quello che è investire in democrazia, quindi, noi vorremmo anziché soltanto farci promotori, continuare nella nostra azione e quindi, abbiamo cambiato sostituire di farsi promotore con continuare a farsi promotore e sostituire le giornate di studio specifiche con strumenti di studio specifici. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie. Il Gruppo Fabricacomune? Va bene. Quindi, l’emendamento dei Gruppi consiliari del Partito Democratico e Questa è Empoli viene accettato. Quindi, fa parte integrante dell’emendamento vostro. Ora si passa allora... l’emendamento di Fabricacomune, ecco, ora, Gracci... Gracci per... Parla il Consigliere Gracci: Non accetto nessun emendamento, perché qui si parla solo di nazifascismi, ora si ritorna sempre alle solite polemiche, io non le volevo creare, a me mi dispiace perché qui c’è da applicare una Legge dello Stato, si chiedeva solo che ci fosse un riconoscimento anche per queste cose, come già ho ripetuto in sede di presentazione anche da parte del nostro Comune nella passata consigliatura, come tutti i Comuni d’Italia di qualsiasi colore fanno, perché è un obbligo di Legge e quindi, io credo che se si vuole fare una questione sempre politica su tutte le cose, non si va da nessuna parte. Perché da questa mozione si evince una netta e chiara rilettura della tragedia italiana innocenti uccisi dalli iugoslavi Titini nelle foibe e nell’esodo Giuliano-Dalmata. E poi mai è possibile giustificare la morte di circa 10.000 italiani innocenti, uomini, donne, vecchi e bambini, Carabinieri, sacerdoti, persone comuni che niente avevano a che fare con il fascismo. Mai e poi mai è possibile giustificare l’esodo di 350.000 persone causato da uno Stato assente e da un Partito Comunista, di allora, consenziente all’invasione jugoslava. Questa è la storia. Ci sono qui nel nostro territorio anche dei personaggi che hanno vissuto sulla loro pelle queste cose, mi piacerebbe che il Comune li contattasse per farselo spiegare anche da loro. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Allora, l’emendamento non è stato accetto, per cui, si inizia la discussione sull’emendamento del Gruppo Fabricacomune, emendato dall’altro. Sì, sì, l’aveva accettato. Quindi, l’emendamento di Fabricacomune è emendato dall’altro, e siccome non è stato accettato da Gracci, s’inizia la discussione. La presentazione è stata fatta, per cui, due minuti a Consigliere. E poi... Parla il Consigliere Borgherini: Posso fare una domanda? Parla il Presidente Bagnoli: Sì.

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Parla il Consigliere Borgherini: Se c’è un responsabile o qualcuno che ha seguito il progetto Investire in Democrazia, non c’è la Caponi... No, mi piacerebbe sapere quante iniziative, se sono state fatte, sulle foibe. Siccome conosco la risposta, mi piacerebbe, alla luce di questo, il senso dell’emendamento fatto dalla maggioranza. Parla il Presidente Bagnoli: Non c’è l’Assessore di riferimento, per cui non... Parla il Consigliere Borgherini: Io lo so con certezza che non è stato fatto nulla. Quindi, vorrei capire su che base non solo è stato presentato... vorrei capire su che basi non solo il Gruppo di Fabricacomune ha presentato questo emendamento, ma su che basi ha accettato il sub emendamento della maggioranza e su che basi la maggioranza ha presentato il sub emendamento, cioè sulla base di niente, perché non c’è un progetto che ha portato in Investire in Democrazia nelle scuole, a parlare delle foibe. Qui si parla di continuare... Parla il Presidente Bagnoli: Ci fu una celebrazione. Parla il Consigliere Borgherini: In Consiglio Comunale. Ma non fa parte del progetto Investire in Democrazia. E la proposta fu fatta dal Gruppo PDL e organizzata dal sottoscritto. Siccome so... insieme al Baroncelli e insieme a tutto il Gruppo, perché lo feci a nome del Gruppo. Siccome lo so di cosa si parla, mi piacerebbe sapere e avere una risposta ufficiale da parte dei Gruppi che hanno presentato questi emendamenti, su che base li presentano in Consiglio Comunale. Parla il Presidente Bagnoli: Durante la discussione, probabilmente, evidentemente, daranno la risposta. Quindi, ci sono interventi? Ci sono interventi sull’emendamento? Non ci sono interventi? Non ci sono interventi. Sì, sull’emendamento poi prendere la parola. Tre minuti. Parla l’Assessore Taddei: Siccome sono più che stimolato da Borgherini, direi che quando si parla di queste cose, io non sono la Caponi e quindi posso tranquillamente dire delle cose non precise, ma con sicurezza dico che quando si va a parlare di questi gravi passi della storia, è chiaro che ci rientrano anche le foibe. Perché se si prende, se si vuole, ovviamente, essere maliziosi e voler tirare fuori che si parla solo di una cosa che riguarda una parte o un'altra, io non l’accetto. Quindi, quando si parla dei grandi eccidi della storia, anche Investire in Democrazia si parte da un Auschwitz e si arrivare anche alle foibe. Quindi, purtroppo non c’è l’Assessore Caponi che potrebbe confermare che quando si fa questi progetti, ovviamente, anche quelli vanno inseriti e ne viene parlato. Sennò veramente, via. Come, scusi? Sì, io ho letto l’emendamento. Finisca pure. Parla il Consigliere Borgherini: Lo ha letto? Parla l’Assessore Taddei: Quindi? Sì. Parla il Consigliere Borgherini:

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Allora, semmai glielo rileggo, quello della maggioranza, perché se mi risponde, bisogna che mi risponda nel merito: sostituire di farsi promotore... Parla l’Assessore Taddei: Non corrisponde al livello? Se mi risponde, mi risponde al livello? Non ho capito, mi scusi. In merito. Parla il Consigliere Borgherini: Sostituire di farsi promotore con continuare a farsi promotore e sostituire giornate... Il punto è continuare a farsi promotore, di una cosa che il progetto Investire in Democrazia non ha mai fatto, cioè parlare delle foibe nelle scuole. Cioè io ho posto questo problema. C’è scritto: di farsi promotore attraverso il progetto investire in democrazia di giornate di studio specifiche. Se tu mi chiedi, se tu giustamente... Parla il Presidente Bagnoli: Scusate, no, allora non deve diventare un dialogo in questo modo. Allora, ognuno ha la parola e parla nel momento dedicato. Quindi, l’Assessore ha fatto il suo intervento perché ne aveva diritto. Parla il Consigliere Borgherini: Sì, però il problema è capire... perché io ho fatto una domanda. Ho fatto una domanda ben precisa. Magari con la preoccupazione di sapere già la risposta, questo lo ammetto, però vorrei sapere se nel progetto Investire in Democrazia... ho fatto una domanda molto precisa. Se nel progetto di Investire in Democrazia, non si è mai parlato di foibe nelle scuole. Siccome conosco la risposta, mi piacerebbe sapere da parte della Giunta. No, non ha detto di sì. Ha fatto un altro discorso che, siccome lui ha preso in maniera negativa quello che ho detto, capisco il suo intervento. Mai io dico un'altra cosa. Parla il Presidente Bagnoli: Ho iscritto Mantellassi. Prego. Parla il Consigliere Mantellassi: No. Anch’io anche per esperienza personale, posso confermare che il progetto prevede anche il progetto Investire in Democrazia nei percorsi laboratoriali prevede anche momenti di riflessione sulle questioni sul confine orientale dell’Italia, e posso confermare che, io l’anno scorso la mia classe ha aderito al progetto, e alla mia classe è stata offerta la possibilità di discutere di quel tema come di altri, all’interno della sezione dei percorsi laboratoriali, poi la mia classe ha scelto di approfondire i temi che preferiva. Ha scelto la classe, chiaramente, in collaborazione ed in discussione con il proprio insegnante, ma il progetto prevede quello, ed è in linea con l’emendamento che noi abbiamo presentato, perché parla proprio di momenti di studio specifici e quindi, che la Giunta vada ad offrire la possibilità di discutere e di avere quindi, momenti di discussione su quel tema. E nel progetto c’è e posso anche assicurare che questa possibilità viene data. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Gracci, prego. Parla il Consigliere Gracci: Io mi rifò alle Leggi dello Stato. Siccome a me piace la legalità. Quindi non si dice si fa un offerta, scegliete, a te che ti garba? Il ping-pong o il tennis? No, qui c’è scritto: nella giornata in cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi, scusate, presso i giovani nelle scuole di ordine e grado. E altresì favorita da parte di istituzioni ed Enti, la realizzazione di studi,

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Convegni, dibattiti per conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono inoltre volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario cioè artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle Coste Dalmate, in particolare, ponendo rilievo il contributo degli stessi negli anni presenti, lo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord orientale adriatica e altresì a preservare la tradizione delle Comunità Istriano-Dalmate residenti in territorio Nazionale e all’estero. Queste cose qui sono previste, cioè devono essere fatte. Poi, se uno non vuole essere presente, però vanno messe in campo. Io non capisco dov’è il problema. Qui si vuol negare una cosa e dire: si dà la facoltà... da fare, se una cosa si fa, si fa, se poi non ci va nessuno, si accetta quella che è la cosa. Però non si può dire che non si può fare o si lascia a discrezione. Il Comune di Empoli il 10 febbraio deve andare a mettere una corona, ci andrà un rappresentante con la mascherina, se uno si vergogna. Ma lo deve fare per Legge. Poi, ognuno la interpreti come vuole. È inutile che tu faccia così. Come no? Ah, allora perché non è stato fatto? Scusa. Parla il Presidente Bagnoli: Scusa, ti do la parola dopo, sennò diventa un battibecco che non ha senso. Parla il Consigliere Gracci: Se ci si deve... No, scusa, se non viene fatto, è perché c’è un motivo politico, no, dietro questa cosa, non è che c’è una dimenticanza. C’è un motivo politico. E a me queste cose disturbano, perché io qui la politica non ce la metto di mezzo. Io voglio che i nostri giovani sappiano che le guerre, che tutte queste disgrazie, la gente è stata deportata nei campi di concentramento, è stata buttata in quelle fosse, sono le stesse persone. Hanno la stessa dignità, punto e basta. Poi non m’interessa a me chi lo ha fatto e chi non lo ha fatto. Non si devono fare, queste cose. Nessuno le deve fare. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. La parola a Lavoratorini, prego. Parla la Consigliera Lavoratorini: Grazie Presidente. Io posso capire che l’argomento accalori e probabilmente, insomma, è politica o non è politica? Mettiamoci d’accordo, perché prima non era politica e ora è politica. Allora... Il tema non è politico... Parla il Presidente Bagnoli: Gracci, via, fai parlare! Facciamo parlare chi ne ha diritto. Parla il Consigliere Gracci: Ti ho detto che non è vero che non è politico. Siete voi che la buttate in politico. Parla il Presidente Bagnoli: Gracci. Parla la Consigliera Lavoratorini: No, non la stiamo buttando sul politico. In realtà quello che abbiamo tentato di dire tramite il nostro emendamento era appunto di fare giornate di approfondimento e di studio, perché è un momento storico ancora fresco per la nostra memoria. E quindi, non abbiamo verità storiche certificate e appurate. Per questo, c’è bisogno di ulteriori approfondimenti. La Legge, la mozione di Gracci, mi dispiace, ma lo ridico, è una mera citazione, è una mera citazione di una Legge che non condividiamo, perché non dà un

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giudizio storico, a mio avviso, ancora verificato, cioè mi spiego. Cioè ci sono un esperto delle foibe è un certo Luigi Papo che ha scritto l’Albo d’Oro. Ecco, questo Signore ha riportato numeri che piano, piano vengono smentiti. Quindi, io ho raccolto anche l’invito del Consigliere Ancillotti che l’altra volta invitava al silenzio e allo studio. Più che al silenzio, insomma, ho preferito studiare e mi sono documentata. Per questo l’altra volta intendevo dire che non condividiamo questa Legge e non possiamo condividere la tua mozione, Gracci, proprio per questo, perché ti riferisci solamente alla Legge. Noi cerchiamo di andare oltre, cioè invece che obbedire ad una Legge e pretendere di ricordare che non si sa, magari, nemmeno cosa o che... invece di obbedire, cerchiamo di approfondire. Parla il Presidente Bagnoli: Gracci, per favore! Facciamola finire. Gracci, basta! Ora lascia parlare lei! Parla la Consigliere Lavoratorini: Mi fai parlare? Uno ce lo hanno buttato, sicuramente più di uno, ce lo hanno buttato. Vorrei sottolineare che non faccio distinzioni né morti di serie A, né morti di serie B, né di fascisti, né di comunisti, non è questo il punto, la morte ha pari dignità. Ok? Dico solamente che occorre uno studio più preciso e che i nostri ragazzi meritano questo studio, meritano quest’approfondimento. Forse è più probabile che tu sia te che tu faccia un intervento politico e strumentale della vicenda, non io. Ecco, volevo dire questo. Parla il Consigliere Gracci: L’hai letta la mozione? Parla la Consigliere Lavoratorini: L’ho letta la mozione. Parla il Presidente Bagnoli: Ci sono altri interventi? Siamo alla discussione sull’emendamento. Tre minuti. Ci sono altri interventi? Non ci sono interventi. Chiudiamo la discussione di voto sull’emendamento. Ora c’è la dichiarazione di voto sull’emendamento. Allora l’emendamento prevede una discussione che è di tre minuti, sarebbero due minuti, va bene, a Consigliere. In più prevede la dichiarazione di voto, di cinque minuti a Gruppo. Quindi, sugli interventi non ne ho prenotati altri, per cui, chiusa la discussione sugli interventi, si passa alle dichiarazioni di voto che sono cinque minuti a Gruppo. Dichiarazioni di voto sull’emendamento. Ci sono dichiarazioni? Morelli, prego. Parla il Consigliere Morelli: Per prendere... è abbastanza strano che ci si accalori su questo argomento, per un semplice motivo: perché secondo me in realtà non è vero che non ci si deve vergognare. Ci si deve vergognare un po’ tutti, perché la Legge che ha ripristinato il Giorno della Memoria, ha corretto una vergogna fatta da tutte le forze antifasciste del dopoguerra: quella di non riconoscere che, tutto sommato, c’erano una popolazione che aveva pagato il prezzo di tutti. Perché voi pensate che questa povera gente è stata scacciata, ed è stata vista dagli italiani come dei grandi fascisti. Quando invece in Emilia Romagna, Regione fra le più fasciste durante il periodo fascista che ci fosse, tutti poterono tranquillamente cambiare e svoltare. Questi Signori non erano più fascisti degli altri, quelli che stavano in Istria e mentre erano lì erano stronzi com’erano i fascisti. E si comportavano rispetto alla popolazione slava, in maniera ignobile come lo erano i fascisti. Però subito dopo finita la guerra, a loro gli è toccato di pagare il conto, e tutto il resto i partiti democratici, sono stati tutti zitti, e non solo il Partito Comunista che poteva pensare che da quell’altra parte... anche la Democrazia Cristiana e tutti gli altri, perché ci conveniva a tutti quanti. Quindi, avere fatto quella Legge,

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semplicemente, riconosce dopo anni, che siamo tutti quanti... tutti quanti ci siamo scordati di un problema che ha investito tutti, anche gente che, probabilmente, andava a lavorare e che con il fascismo non c’entrava niente. Un pezzo di paese che ha pagato il conto per tutti quanti. Quindi, non c’è motivo di dividersi ed accalorarsi su questa cosa. Perché questa è l’interpretazione corretta della Legge e del fatto di averci ricordato il 10 di febbraio e gli eventi su questo. Il problema vero è che... volete giustificare i Titini? Diavolo, hanno avuto morti, hanno avuto cose, è finita la guerra, lo potevano fare, cosa hanno fatto? Pulizia etnica. Questo non li giustifica, come nessuno che fa pulizia etnica. I Titini si sono comportati come si sono comportati gli israeliani nei territori occupati, capito? Punto e basta. Quindi, non c’è da dire niente. C’è da riconoscere, siccome sono giustamente... la Sindaca disse l’altro giorno: perché ci occupiamo più dei deportati, dei campi di sterminio ecc. Perché a noi ci è toccato questo. In questo aveva una logica. E ha anche detto guardate, che in Friuli, probabilmente, il Giorno della Memoria, viene vissuto con una percezione molto diversa rispetto a questo. E questo in parte è anche vero. Però prendiamo atto di fronte alla gente che vive ancora rispetto a noi, che dopo 40 anni possiamo anche dire: sì, noi ci ricordiamo, ci vergogniamo anche, di avervi fatto vivere questa tragedia, come se fosse una cosa, giusta? D’accordo? E voi, invece, pagavate un qualche cosa di cui eravamo responsabili tutti. Ma siccome era più comodo, diventare tutti antifascisti, per chi non stava in Istria, è stato facile. Loro hanno dovuto prendere ogni cosa e venire via. Saranno stati fascisti, qualcheduno, ma ci sarà stata anche gente normale che andava a lavorare tutte le mattine e che ha perso casa, ha perso tutto, e si è dovuta ricostruire una vita e non sempre, e non sempre ci è riuscito. Quindi, io francamente non farei tutta questa polemica. A me va bene la... perché è chiara, perché dice con chiarezza vogliamo ricordare quegli eventi tragici. Va bene studiare, va bene tutto. Ma chi cazzo se ne frega, sono eventi tragici e noi li abbiamo fatti passare nella... Parla il Presidente Bagnoli: Consigliere! Parla il Consigliere Morelli: Ho detto cavolo... (voci fuori microfono) Parla il Presidente Bagnoli: Sorvoliamo. Parla il Consigliere Morelli: No, perché effettivamente guardate è gente veramente... se ci parlate, è gente che ha un... E noi, abbiamo fra l’altro e veramente chiudo, perché ho sei secondi, e noi abbiamo fatto di fare in modo che questa gente sia stata difesa in maniera strumentale da un movimento sociale che, in realtà, era il primo responsabile di quello che gli era successo. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altre dichiarazioni? Vacchiano, prego. Parla il Consigliere Vacchiano: Grazie, Presidente. Allora, noi siamo un attimino in difficoltà. Io ho una domanda, perché sinceramente mi sembra di ricordarmi, come dite voi, che l’emendamento si vota, giustamente, anche se non è stato accettato come... quindi, il Gracci non accetta l’emendamento, però noi si vota lo stesso. Ma se l’emendamento passa a maggioranza, che succede? Non è una polemica, non capisco...

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Parla il Presidente Bagnoli: Sì, si, no, no... Succede che la mozione viene integrata dall’emendamento accettato. Quella, viene integrata con l’emendamento accettato. Poi verrà votata. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, mi torna. Però l’emendamento alla mozione, in questo caso, dice che vuole sostituire la mozione con il seguente testo, cioè tutta la mozione. Quindi, come si fa? Parla il Presidente Bagnoli: Passa l’emendamento. Parla il Consigliere Vacchiano: Passa solo l’emendamento. E se dopo si vota la mozione e passa a maggioranza anche la mozione, che succede? Annulla direttamente la mozione, ma non è stata accettata. Parla il Presidente Bagnoli: E’ integrata da quello. Parla il Consigliere Vacchiano: Quindi si vota questo? Quello già emendato e basta, a quel punto. Parla il Presidente Bagnoli: No, allora scusa... Allora, se l’emendamento viene accettato, viene accettato dal Consiglio. Parla il Consigliere Vacchiano: si Parla il Presidente Bagnoli: Quindi, quello va a far parte, viene accettato, ridiventa parte di quella mozione. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, aspetta, un attimo no, no, no... Parla il Presidente Bagnoli: Appunto si sta votando. Si vota quello, scusa, si vota quello emendato... quello con l’emendamento integrato. Poi, si vota anche quello non emendato e il Consiglio poi, deciderà. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, però dico, cioè questo emendamento, no, forse mi sbaglio io, ma questo emendamento dice che vuole sostituire la mozione con il seguente testo e quindi, mi annulla tutta la mozione dietro di Gracci. Se io però accetto questo qui, voto a maggioranza questo, mi annulla direttamente la mozione del Gracci. Parla il Presidente Bagnoli: Se te voti questo, accetti questo. Poi dopo si vota anche quello originario del Gracci e il Consiglio deciderà... Parla il Consigliere Vacchiano:

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Se passano tutte e due. Se si votano tutte e due a maggioranza passano tutte e due? Parla il Presidente Bagnoli: No, allora, scusa. La mozione originaria, sulla mozione originaria è stato presentato un emendamento che viene discusso, e viene votato. Parla il Consigliere Vacchiano: Ok. Parla il Presidente Bagnoli: Se il Consiglio approva a maggioranza l’emendamento, quello viene chiaramente... viene a far parte, va in quel caso, a sostituire o ad integrare la mozione. Parla il Consigliere Vacchiano: Ok. Parla il Presidente Bagnoli: E poi, si voterà la mozione emendata. Parla il Consigliere Vacchiano: Emendata e quindi, a questo punto, in questo caso qui, non c’è più la mozione. Parla il Presidente Bagnoli: No, non c’è più la mozione. E poi dopo, infatti ho detto dopo si vota anche la sua, certo. Praticamente si vota due volte questa mozione. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, sì, ho capito. Parla il Presidente Bagnoli: Una versione emendata e la versione originale. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, alla fine sono due mozioni, insomma, sono due mozioni. Parla il Presidente Bagnoli: Alla fine sono due mozioni, sì. D’altra parte se il Consiglio... Parla il Consigliere Vacchiano: Quello che non mi tornava era se la mozione, cioè se l’emendamento di Fabricacomune sostituisce la mozione con il seguente testo, me l’annulla tutta, perché è la mia logica. Parla il Presidente Bagnoli: Sì, infatti. E viene votata quella, cioè viene votata quella sostituzione, diciamo così. Poi, una volta che il Consiglio ha votato su quella, voterà anche sulla mozione originale del Gracci, quello per cui non aveva accettato la mozione.

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Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, sì, ho capito. Quindi, a noi sinceramente boh... Parla il Presidente Bagnoli: Ora ritornando... siamo sulla dichiarazione di voto dell’emendamento. Parla il Consigliere Vacchiano: Dell’emendamento, certo. Quindi, io capendo così, posso liberamente dire che secondo me sono validi entrambi. Per come la vediamo noi, sono da votare a favore entrambi, sia l’emendamento, dopo faremo la dichiarazione di voto sulla mozione, perché ci sembra anche giusto che come da emendamento, si facciamo delle giornate di studio e si faccia un approfondimento su tutte queste vicende. Quindi, a noi ci trova a favore. Grazie. Escono Poggi, Morelli e Cioni. Presenti 20. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie. Allora, altre dichiarazioni sull’emendamento? Non ce ne sono. Allora, chiudiamo la discussione. Scrutatori, votanti? 23. Sono usciti. Quindi 21? 20? Bene. Allora, si vota l’emendamento presentato dal Gruppo Fabricacomune integrato con l’emendamento dell’emendamento presentato dai Gruppi Partito Democratico e Questa è Empoli. Favorevoli all’emendamento? Grazie. Contrari? Centro-Destra e Ora Si Cambia. Bene, grazie. VOTAZIONE EMENDAMENTO FABRICACOMUNE PER LA SINISTRA (emendato da PD e Questa è Empoli) Presenti 20 Favorevoli 18 (maggioranza, Linea Civica e Fabricacomune) Contrari 2 (Borgherini, Gracci) Allora, riprendiamo... La votazione sull’emendamento è fatta e quindi, riprendiamo la discussione sulla mozione. Chiaro? Bene. Ci sono interventi? Gracci. Rientrano Poggi, Morelli e Cioni. Presenti 23. Parla il Consigliere Gracci: Sulla mozione mia? Parla il Presidente Bagnoli: Sulla mozione tua. Parla il Consigliere Gracci: Quando tempo ho? Parla il Presidente Bagnoli: Otto minuti, vai. Parla il Consigliere Gracci:

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Me ne avanza. Raccogliamo la testimonianza di una persona alla cui tomba sarebbe dovuta essere in una foiba, invece, grazie a Dio, non è stato. Riuscì a sopravvivere Giovanni Erediticchio di Sisano ecco il suo racconto: addì 2 maggio 1945, Giulio Primati accompagnato da altri quattro armati, venne a prelevarmi a casa mia su un camioncino sul quale erano già tre fratelli: Alessandro, Francesco e Giuseppe Freggia nonché Giuseppe Benci. Giungemmo stanchi ed affamati a Pozzo Littorio dove ci aspettava una mostruosa accoglienza, pigiati e con la testa all’ingiù ci fecero correre contro il muro Borsi, Cosi e Ferrarin, caduti a terra dallo stordimento vennero presero a calci in tutte le parti del corpo finché rinvennero e poi, ripetevano il macabro spettacolo. Chiamati dalla prigionia al comando, venivano picchiati da ragazzi armati di pezzi di legno. Alla sera, prima di proseguire per Fiumana, dopo 30 ore di digiuno, ci diedero un piatto di minestra con pasta nera non condita. Anche questo tratto di strada a piedi e per giunta legati con un filo di ferro ai polsi a due a due, così stretti da farci gonfiare le mani e urlare dai dolori. Non ci picchiavano perché era buio. Ad un certo momento della notte vennero a prelevarci uno ad uno, per portarci nelle camere delle torture. Ero l’ultimo ad essere martoriato. Udivo i colpi che davano ai miei compagni di sventura e le urla di strazio di questi ultimi. Venne il mio turno. Mi spogliarono, mi rinforzarono le legature ai polsi e poi giù botte da orbi. 5 manigoldi contro di me inerme e legato, fra questi una femmina. Uno mi dava pedate e un secondo mi picchiava con il filo di ferro attorcigliato, un terzo con un pezzo di legno, un quarto con pugni. La femmina mi picchiava con una cinghia di cuoio. Prima dell’alba mi legarono con le mani dietro la schiena ed in fila indiana insieme a Carlo Radovanovich di Marzana, Natale Mezzucca di Pinesi e Felice Cosi del Sisano, Graziano Dovisi di Pola, Giuseppe Sabati di Visinada, mi condussero fino all’imboccatura della foiba, per strada ci picchiavano con calci e con la canna del moschetto. Arrivato al posto del supplizio ci levarono quanto loro sembrava ancora utile. A me levarono le calze, le scarpe me le avevano già prese un paio di giorni prima, il fazzoletto da naso e la cinghia dei pantaloni. Mi appesero ad un grosso sasso del peso di circa 10 chilogrammi. Nel mezzo, del filo di ferro ai polsi già legati, un altro filo di ferro mi costrinsero ad andare da solo dietro Dovisi, già sceso nella foiba. Dopo qualche istante mi spararono qualche colpo di moschetto. Dio volle che colpissero il filo di ferro che fece cadere il sasso, così caddi illeso nell’acqua della foiba. Nuotando con le mani legate dietro alla schiena, ho potuto arenarmi. Intanto continuavano a cadere gli altri miei compagni, e dietro a ognuno sparavano colpi di mitra. Dopo l’ultima vittima gettarono una bomba a mano per finirci tutti. Costernato dal dolore, non reggevo più. Sono riuscito a rompere il filo di ferro che mi serrava i polsi, straziando contemporaneamente le mie carni, poiché i polsi cedettero prima del filo di ferro. Rimasi così nella foiba per un paio d’ore, poi, con il favore della notte uscii da quella che doveva essere la mia tomba. Questa è una testimonianza, una delle tante che ho trovato, se andate su internet ne trovate tante, di queste cose qui. Come ce ne sono a migliaia e a decine di migliaia per quanto riguarda gli ebrei e così via. Per cui, l’intento, e l’avevo già detto quando si fece un intervento della dichiarazione della celebrazione che il Presidente aveva fatto nel consiglio Comunale dell’altra volta, l’intento è quello di ricordare queste cose ai nostri giovani, perché non accadano più, e perché davvero si debba dare pari dignità a tutti i morti. Se c’è una Legge dello Stato che dice e ha riconosciuto, come diceva giustamente, e mi è piaciuto l’intervento di Morelli che certe situazioni, poi alla fine, ha dovuto malgrado tutto riconoscerle come errori, sia da una parte, che dall’altra, perché non andare oltre, perché non far sì che queste cose non accadano più. Per me l’intento della mozione era questo. Se voi ne avete preso un altro significato, siccome io non mi so esprimere e non so scrivere bene le cose, vi chiedo scusa, ma il significato è questo e mi piace che rimanga a verbale. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini:

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Grazie Presidente. Mi dispiace che l’Assessore sia uscito, ma spero che gli verrà riferito correttamente, non lo so perché se leggerà il verbale, insomma, non credo che siano letture da fare in Consiglio Comunale, ma insomma, qualche collega glielo riferisce. Io non posso che rifarmi all’intervento del mio Capogruppo Damasco Morelli che ha colto nel segno lo spirito dell’indignazione mia dell’altra volta e di quello che andrò a spiegarvi oggi. Ha pienamente colto il senso profondo della recriminazione che mi è venuta spontanea, al di là di ogni differenziazione politica, al di là di ogni considerazione. A maggior ragione di questo, io non richiamo le parole soltanto del mio Capogruppo che può essere una sorta e una scelta di parte, sennò comunque, una dichiarazione non solo condivisibile, ma pienamente rappresentativa di quello che è il mio pensiero del ruolo del Presidente del Consiglio Comunale, di questo Consiglio Comunale. Richiamo le parole del Sindaco di questa Città, che dovrebbe essere espressione condivisa, o che quantomeno, m’aspettavo che lo fosse, quando si fa riferimento alla necessità e al dovere morale di ricordare, senza troppi orpelli o differenziazioni, una parte della storia moderna, che non solo è contemporanea o immediatamente antecedente a ciò che, invece, viene giustamente preso come storia reale, cioè i campi di concentramento e tutta quella parte che, viva Dio, è storia condivisa. Dire ancora oggi che si mette in discussione la verità storica delle foibe, significa ancora una volta negare la dignità di morti a delle persone che hanno sofferto, a delle famiglie che hanno visto la loro storia distrutta per scelte politiche, questo sì, che per irresponsabilità politica di tantissime forze politiche, fra cui, giustamente, Morelli prima diceva, anche della Democrazia Cristiana, chi conosce la storia, la mia famiglia, sa bene che si parte da lontano come scelta anche politica, ma la responsabilità non è soltanto del Partito Comunista in quel caso. Quindi, si sta parlando di difendere delle cose che le stesse persone che a quell’epoca hanno fatto quella scelta, per ragioni che sono lontane dalla nostra quotidianità, e dalla quotidianità dei nostri giovani. Perché il Muro di Berlino è caduto nell’89. Certe differenziazioni e certe utilità politiche e storiche sono venute meno e sono oggi un fardello di responsabilità su quella classe Dirigente. Perché ancora continuare a fare considerazioni, e non considerare come già chiara quella parte della storia, quando, giustamente, la storia dei campi di concentramento, invece, è chiara a tutti. Perché questo Comune non deve, come stabilisce una Legge di questo Stato, non si può prendere le Leggi dello Stato a intermittenza, quelle che ci piacciono si applicano, quelle che non si applicano si superano, perché questo è un atteggiamento istituzionale sui generis, quantomeno, voglio dire, perché non viene deposta una corona che ricorda questi martiri, che sono definiti martiri non da me e non dal Gracci, ma sono definiti martiri dalla storia, e non sono nemmeno convinto di una parte del dibattito che è svolto in questo Consiglio Comunale, quando si dice che questa storia è lontana dalle nostre realtà. Ma insomma, e lo ho ridetto anche l’altra volta, i nostri ragazzi sanno che molte famiglie sono venute a stare delle case popolari, alle Case Fanfani, e che lì poi sono stati oggetto di comportamenti di discriminazione nella nostra Empoli? Sappiamo che, a Sant’Orsola, quella struttura che oggi è completamente abbandonata, vicino a Via Panicale e quindi, vicino a Via Cavour a Firenze, ci dormivano i deportati delle foibe fra i cartoni, perché non avevano neppure i muri per difendersi dal freddo e dal gelo? Ma la conosciamo questa storia, o continuiamo a dire che non esiste? Continuiamo a dire che ci sono... io da questa serie di emendamenti, e anche dalle considerazioni che ho sentito fare prima, cioè se moralmente il Consiglio Comunale della Città prende atto, come giustamente ha fatto il Presidente del Consiglio, io ho fatto una semplice chiamata, non è che vi racconto che sono partito da lontano, come feci l’altra volta, in cui in collaborazione con l’Assessore Caponi, in collaborazione con il Sindaco, si fece una iniziativa in Consiglio Comunale dove venne una persona che, in quelle realtà c’è stata, che ha visto la sua famiglia distrutta e fece una testimonianza in Consiglio Comunale. Fu un iniziativa nostra, assolutamente, ma ci fu la più ampia condivisione, fra cui in primis e la ringraziai, l’Assessore Caponi che non fece nessun ostacolo a quell’iniziativa, anzi, l’accolse nella maniera più sincera e genuina possibile. Quindi, su questa differenziazione con chi considera morti con la stessa dignità da parte mia non l’avrete mai e se, ho dato quest’idea mi scuso, per averla data, perché non è nella mia indole. Io mi rifaccio alle parole del

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Presidente del Consiglio, mi rifaccio a quelle parole di giustizia etica e di giustizia umana di cui parlava in quel discorso. Non è che si sia partiti da lontano, e mi corregga il Presidente del Consiglio se sbaglio. Io ho letto una semplice chiamata dalla mattina stessa e il Presidente disse automaticamente che avevano già pensato di fare un iniziativa in corso e quindi, sembrava quasi naturale quel discorso, almeno io lo ho percepito come tale e per me è stato un segnale importante. Quindi, la mozione di Gracci, non vedo perché debba essere emendata nelle virgole, andare a dire il progetto di qui, il progetto... se non di fondo, di fondo, magari anche inconsciamente, ci sia una considerazione che quei morti hanno diritto ad una certa dignità, e altri morti ne hanno diritto ad altra. E questo, personalmente, io non solo non l’accetto, ma continuerò a condannarlo eticamente e personalmente, per tutte le volte che ne avrò la possibilità e finché avrò fiato, perché c’è una differenza sostanziale. Una differenza di fondo che non può essere taciuta e che no può essere legata alle differenziazioni storiche o ancora a considerare questa storia non scritta. Perché quella parte della storia, perché una parte della storia è già patrimonio Comune di tutti e un'altra parte non lo è. Perché continuate a fare delle differenziazioni che non hanno né testa né gambe nella storia. È tutto qui il discrimine, ed è tutto qui a non capire questa serie di emendamenti, perché è vero che ci può essere la facoltà di scegliere, Mantellassi, nel progetto Democrazia e ti ringrazio per la tua risposta, perché quantomeno, mi hai dato un elemento in più che non avevo. Ma il problema è che non sia mai stato realizzato un progetto sulle foibe nelle scuole. Anche se c’era la facoltà di farlo. Quindi, sulla base di quello che dice Gracci, perché non è mai stato fatto un progetto specifico sulle foibe, cioè giustamente come dicevi te prima, io questo te lo riconosco, però non è mai stato realizzato un progetto vero in cui si è portato persone che hanno direttamente vissuto quell’esperienza dentro le scuole e a viverla. E credo che rispetto alle parole del Presidente del Consiglio che credo, rappresentino anche voi tranquillamente, ci sia un passo in più in avanti da fare, perché molto probabilmente questa scelta e questa chiarezza storica che avevano quelle parole e le parole del Sindaco, diciamo, suggerirebbero un passo in avanti ancora in più che magari, invece di una scelta da parte dei ragazzi che, magari, conoscono fino ad un certo punto la reale storia di quello che è successo, ci si prende la briga, non soltanto di suggerire, ma di realizzare un opportunità di crescita per i nostri ragazzi, in modo tale da avvicinarsi a queste tematiche ed approfondirle. Un atto di coraggio in più che dia le gambe al Presidente del Consiglio e a quelle del Sindaco che, ribadisco, speco che qualcuno della Giunta le riferisca all’Assessore, sono ampiamente condivisili e quindi, per me rappresentano un punto di partenza. Io sogno un Amministrazione Comunale che, senza troppe sollecitazioni, com’è venuto naturale al Presidente del Consiglio, pronunciare quelle parole in Consiglio Comunale, il 10 febbraio, decida di far rispettare una Legge dello Stato, quindi, ricordi il 10 febbraio con delle manifestazioni pubbliche, alla stessa stregua come sono stati fatti per la residenza e alla stessa stregua come sono stati fatti per la giornata della memoria, con la deposizione ufficiale della corona del Sindaco in Piazza della Vittoria o là dov’è più consono storicamente farlo, questo la scelta rimane alla Giunta. Ma io sogno che questa scelta sia naturale, perché naturale è la considerazione della morte fatta com’è stata fatta, ed è stata perpetrata in quei casi storici, alla stessa stregua per tutti i morti che hanno subito quegli eventi storici, che siano quelli legati al nazifascismo, sia quelli legati alla violenza titina delle foibe. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Ci sono altri interventi? No. Chiudiamo la discussione. Ah, Vacchiano, scusami. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì, grazie Presidente. Ho riflettuto un attimo, e ho capito che la mia, come si dice, il mio scarso rodaggio politico, mi ha fatto, diciamo, ho preso un abbaglio spero di no, quello che dicevo prima e quindi, che ho dichiarato anche prima in votazione positiva per l’emendamento e poi la dichiarazione per una votazione

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positiva anche della mozione, non mi ha fatto vedere quello che poi realmente è la realtà. Spero che non sia, ma ho paura che sia questo, cioè che l’emendamento, alla fine, sia quello che annullerà la mozione del Gracci e di conseguenza, mi sembrerebbe una cosa sinceramente un po’ ridicola, perché si andrebbe contro ad una Legge dello Stato e quindi, si va, diciamo un po’... è una forzatura andare a non voler ricordare una cosa del genere. Indipendentemente dai morti di destra, di sinistra, di centro, però se c’è una Legge che dice che sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado, io credo che l’emendamento alla mozione, dovesse essere inclusivo, cioè prendere la mozione per quello che era e includere anche di farsi promotori o comunque, di continuare a farsi promotori nel progetto di investire in democrazia e quindi, di portare a conoscenza un po’ tutti di quello che è successo. È chiaro che, emendando una mozione a questo modo, ho paura che se passerà l’emendamento, verrà bocciata la mozione. Da parte nostra avrà voto positivo sia l’emendamento che la mozione. Il problema è che ho paura che, contrariamente, non vedremo questo da parte della maggioranza, il che me dispiacerà. Però voglio ricordare, ovviamente, che come quando il Sindaco si mette la fascia tricolore, ovviamente, non rappresenta solo una parte politica, né di destra, né di sinistra, rappresenta tutta la cittadinanza. E quindi, quando... sì, l’istituzione e quindi, tutta la cittadinanza, di qua e di là, cioè ricordare certi eventi quando lo prevede anche una Legge dello Stato, penso che sia doveroso. Quindi, noi forgiamo la dichiarazione di voto, dichiaro che voteremo a favore anche per la mozione. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Non ce ne sono. Chiudiamo la discussione. Bene. Passiamo allora alle dichiarazioni di voto sulla mozione. Ci sono dichiarazioni? Chiudiamo anche le dichiarazioni di voto. Allora passiamo direttamente alla votazione. Dunque, a questo punto si faranno due votazioni perché si voterà la mozione emendata dall’emendamento di Fabricacomune che ha preceduto anche l’altro e poi, si voterà la mozione emendata e la mozione originale del Consigliere Gruppo Centro-Destra per Empoli. Allora, scrutatori. Votanti? Sono rientrati tutti. Sì. Scrutatori? Scusa... Parla il Consigliere Vacchiano: Forse sono io che non capisco, però ora si vota la mozione emendata? Parla il Presidente Bagnoli: La mozione emendata. Parla il Consigliere Vacchiano: Ma l’emendamento si è già votato? Parla il Presidente Bagnoli: Sì, appunto ma l’emendamento, essendo stato approvato, va a sostituire... Ha preso, diciamo, la mozione viene integrata dall’emendamento accettato dal Consiglio. Parla il Consigliere Vacchiano: Sì. Parla il Presidente Bagnoli: E questo, si vota quella. Poi si vota quella originale, diciamo così, originaria del Gracci non emendata. Parla il Consigliere Vacchiano:

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Lo chiedo dopo, vai. Parla il Presidente Bagnoli: Va bene, dai. Allora, votanti? 23. Ripeto per ulteriore chiarezza: si vota la mozione comprensiva dell’emendamento e quindi, la mozione con l’emendamento che sostituisce, diciamo così, come diceva. Allora, i votanti sono 23. 23. Parla il Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani: qui siamo... 22. Parla il Presidente Bagnoli: 22 e 23. Ecco, conto anch’io. Chi è favorevole alla mozione emendata. Bene, grazie. Contrari alla mozione emendata. Astenuti? Ora Si Cambia e Centro-Destra per Empoli. Grazie. VOTAZIONE MOZIONE EMENDATA (da Fabricacomune, PD e Questa è Empoli) Presenti 23 Favorevoli 19 (maggioranza, Fabricacomune, Linea Civica) Astenuti 4 (Gracci, Borgherini, Cioni, Morelli) Ora invece si vota la mozione originale, fra virgolette, del Gruppo Centro-Destra per Empoli. Chi è favorevole? Grazie. Contrari? No, no, allora, Centro-Destra per Empoli, Ora Si Cambia e Linea Civica. Contrari, ripeto la votazione. Contrari? Maggioranza e Fabricacomune. Astenuti? Nessuno. Bene. VOTAZIONE MOZIONE ORIGINALE Presenti 23 Favorevoli 7 (Linea Civica, Ora Si Cambia e Centro-Destra) Contrari 16 (Mazzantini, Mantellassi, Bergamini, Bagnoli, Petroni, Torrini, poggi, Falorni, Bacchi, Cappelli, Mannina, Ramazzotti, Ancillotti, Faraoni, Bartoli, Lavoratorini) PUNTO N. 7 - MOZIONE FABRICACOMUNE PER LA SINISTRA, RELATIVA ALL’ESAME DEL BILANCIO CONSOLIDATO DI PUBLISERVIZI E BILANCIO DI ESERCIZIO DI PUBLICOGEN. Chi la illustra? Bene. Grazie. Esce Gracci. Presenti 22. Parla la Consigliera Bartoli: Allora, abbiamo provato a prenderci il tempo necessario, perché vorremo chiedere di esaminare prima dell’approvazione del conto consuntivo del nostro Comune, per il quale mi ci vorrà un po’ di tempo, compiutamente in tempi utili, quindi, tutti gli elementi di valutazione del Bilancio di Publiservizi, perché Publiservizi è la principale partecipata di cui il Comune detiene quote, e noi crediamo che la trasparenza nella gestione finanziaria delle partecipate sia un tema sempre più sensibile davanti ai cittadini, e che quindi, gli Amministratori devono essere messi in grado di conoscere approfonditamente l’andamento delle Società, così da poter rispondere ai dubbi, alle richieste di chiarimento, nonché esercitare in maniera compiuta il ruolo di indirizzo e controllo. Quindi, vi chiediamo un confronto sulla situazione di

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Publiservizi S.p.A., a partire dal Bilancio consolidato delle Società al 31 dicembre 2013, con aggiornamenti sulla gestione 2014. In particolare, chiediamo di conoscere il Bilancio al 31/12/2013 di Publicogen, che è in liquidazione. Il Publicogen Toscana, anch’essa in liquidazione, in quanto non risultano comprese nel consolidato 2013, con l’aggiornamento all’anno ancora chiuso e della situazione di queste Società che, a quanto ci risulta nel 2013 presentavano perdite per oltre 5.000.000 di Euro. Quindi, vorremmo conoscere in dettaglio questa situazione. Per questo motivo impegniamo il Sindaco e la Giunta, ad istituire una discussione in un prossimo Consiglio, coinvolgendo gli Amministratori della Società, eventualmente, anche con passaggio in Commissione, ovviamente. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie allora per l’illustrazione. Iniziamo la discussione. Interventi su questo? Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini: Grazie Presidente. Letta la mozione, fin da subito condivisibile, in qualità di Presidente della Commissione garanzia e controllo, mi rendo immediatamente disponibile a convocare, al di là dell’esisto della discussione in Consiglio Comunale, che mi auguro volto alla maggiore trasparenza possibile, insomma, mi reputo immediatamente disponibile a convocare i vertici di Publiservizi sul tema, e in generale della mozione, che già era stata oggetto di un approfondimento, insomma, della volontà di approfondimento sul tema, e quindi, credo che sia arrivato il momento di procedere con questa opportuna, su questo opportuno approfondimento, in particolare modo, sui Bilanci di Publicogen che, ovviamente, presentano una forte passività di cui è bene che gli amministratori pubblici siano resi edotti fino ad un punto, fino infondo. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Non ci sono interventi? Mazzantini, prego. Parla il Consigliere Mazzantini: Grazie Presidente. Come diceva chi mi ha preceduto, cioè il Consigliere Borgherini, volendo riprendere anche le sue parole, quello che si chiede, tra gli altri, ovviamente, si è sentito chiamare in causa implicitamente, il Presidente della Commissione. Con questa mozione, è appunto un confronto sulla situazione di Publiservizi e in particolare, movendo la discussione dal Bilancio consolidato della Società al 31 dicembre del 2013. Dopo di che, si concentra l’attenzione su Publicogen in liquidazione, e Publicogen Toscana in liquidazione. E si chiede un aggiornamento anche dell’anno appena in corso, perché m’immagino che la discussione possa essere il più autorizzata possibile. Quello che viene chiesto è quello, appunto, com’è stato detto da chi mi ha preceduto, un approfondimento, tant’è che il Presidente ci ha anche preceduto da un invito che volevamo rivolgere a convocare, appunto, al Commissione su una discussione di questo tipo. Ma appunto, quello che viene chiesto è un approfondimento che come tale, è più che opportuno che si svolga proprio nella Commissione, nella specie di affari generali, ma questo appunto, era più che scontato, richiamando il Presidente della stessa, così come del resto, è avvenuto anche in occasione del precedente mandato e peraltro, riteniamo che quello sia il luogo in cui l’approfondimento, la discussione e confronto, deve avere la propria sede. E per questo motivo, con questa motivazione, accogliamo favorevolmente la disponibilità del Presidente a convocare una Commissione, a questo punto l’invito è superfluo e riteniamo che questa sia la sede, non il Consiglio Comunale e per questo il Gruppo del Partito Democratico, mi sento di dire anche di Questa è Empoli, esprimerà voto contrario. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli:

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Grazie Consigliere. Altri interventi? Ce ne sono? Chiudiamo la discussione. Bartoli. Parla la Consigliera Bartoli: Io rimango sempre più colpita da questa resistenza a portare in questo Consiglio le discussioni che interessano la Città e interessano i cittadini. Rimango sempre più colpita, non capisco questo arroccamento, perché la Commissione va bene, certamente, prima del Consiglio si può fare la Commissione su quasi tutte le cose che passano in Consiglio. Ma non capisco perché non si debba venire in quest’aula dove si fanno sedute pubbliche e dove i cittadini possono seguire in streaming i nostri lavori e parlare davanti alla Città. È incomprensibile, è veramente incomprensibile, nel senso non so di cosa si ha paura, ci serve mezz’ora di tempo per ragionare dei conti di Publiservizi e degli ammanchi di Publicogen, scusate, si sprecano soldi pubblici, è veramente una concezione bizzarra della democrazia, scusate, ma... Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. Ciolli, prego. Parla la Consigliera Ciolli: Si, grazie. Avrei una proposta da fare. Visto che, l’idea di fare le Commissioni, potrebbe essere fatta la Commissione in questa stanza, in quest’aula con una diretta streaming, cosicché l’idea della trasparenza... cioè proprio perché le persone e i cittadini debbono sapere di che cosa si sta parlando. E quindi, la proposta di Linea Civica è questa: fare la diretta streaming in questa stanza, con la Commissione, con la Commissione Bilancio e la prima Commissione convocate insieme. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Dovrebbero essere... manca Gracci... Parla il Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani: Dì là me ne manca uno. Parla il Presidente Bagnoli: Va bene, è fuori. 12 più... 22, va bene. Grazie. Allora 22 votanti. Parla il Presidente Bagnoli: Allora 22. 22votanti allora. Punto n.7 mozione presentata dalle Consigliere del Gruppo Consiliare Fabricacomune per la Sinistra, relativa all’esame del Bilancio consolidato Publiservizi e del Bilancio di Publicogen. VOTAZIONE Presenti 22 Favorevoli 8 (opposizione) Contrari 14 (Mazzantini, Mantellassi, Bergamini, Bagnoli, Petroni, Torrini, Poggi, Falorni, Bacchi, Cappelli, Mannina, Ramazzotti, Ancillotti, Faraoni) Allora passiamo alla discussione del punto n. 8 che è la mozione presentata dalle Consigliere Bartoli e Lavoratorini del Gruppo Fabricacomune per la Sinistra:

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PUNTO N. 8 - MOZIONE FABRICACOMUNE PER LA SINISTRA, RELATIVA A REALIZZAZIONE PARCHI GIOCO INCLUSIVI. Chi la illustra? Lavoratorini. Parla la Consigliera Lavoratorini: Sì, grazie Presidente. Do per letta la mozione. Questa mozione nasce da un paio di motivazioni fondamentali. Qualche mese fa è venuto a trovarci proprio in Consiglio Comunale Iacopo Omelio, ci siamo alzati tutti in piedi e abbiamo preso l’impegno comunque di provare ad abbattere quelle barriere culturali, sociali e architettoniche che, purtroppo, ancora ci circondano. Poi viene anche, questa mozione viene anche da un'altra considerazione, ovvero, dal fatto che, probabilmente, l’inclusione e l’integrazione nascono proprio in quei luoghi di gioco, ludici, insomma, dove i bambini appunto crescono. E quindi, ci sembrava opportuno chiedere al Sindaco e alla Giunta, di rendere accessibili e inclusivi i parchi già presenti nel nostro territorio Comunale, iniziando ad installare giochi accessibili al posto di quelli usurati da sostituire. Di definire le regole, perché nei nuovi parchi che verranno realizzati nel territorio Comunale, si tenga in considerazione l’accessibilità di questi, anche da parte di bambini che presentano disabilità. Ci tengo a sottolineare inoltre che, quando parliamo di parchi giochi inclusivi, non ci riferiamo solamente alla giostra fatta per la carrozzina, anzi, quella di inclusivo ha ben poco, sinceramente. Pensiamo invece, ad altre tipologie di gioco che possiamo trovare, appunto, anche su internet dove la gente... quelle circolari, insomma, dove possono starci tutti a uguali condizioni. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Allora, iniziamo la discussione su questo punto. Ci sono interventi? Cioni, prego. Parla la Consigliera Cioni: Ovviamente, ovviamente siamo a favore. Già nel primo Consiglio Comunale, quello sulla discussione sulle linee programmatiche, chiedemmo di, poi l’ha richiesto Iacopo Omelio, ho visto che ha avuto anche molto consenso, anche se poi non s’è verificato nulla. Di provare a stare una giornata intera, un Consigliere per Gruppo, magari, su una carrozzina, per capire cosa vuol dire un mondo con le barriere. Ovviamente, i giochi, gli spazi per i bambini, l’infanzia, è il primo mondo sociale che i bambini incontrano fuori dalla famiglia. E allora ben vengano i parchi giochi inclusivi, anzi, come dice anche la mozione stessa, che si migliorino anche quelle esistenti, ma non solo, che s’impari, in generale, a costruire senza barriere. Senza barriere architettoniche quando si parla di scuola, di qualsiasi tipo di edificio pubblico e privato e che si rimetta attenzione anche a tutte quelle strutture, anche mobili, anche di iniziative temporanee che si fanno nel nostro Comune, perché siano senza barriere. Perché non tutte le volte si ha la possibilità di intervenire in Consiglio Comunale con una mozione o un interrogazione, o un ordine del giorno. Io vorrei che questa fosse una priorità dell’Amministrazione. Mi dispiace, mi siamo sensibili solo in certi momenti. Ribadisco: il Consiglio Comunale sull’handicap, che s’interroghi davvero che cosa vuol dire che ci interroghi e interroghi la Città su cosa vuol dire una Città inclusiva, una Città accessibile, sarebbe un grande passo in avanti. Ringrazio Lisa e Dusca per quest’ennesima occasione, anche se è quasi mezzanotte, mi pare che, giustamente, la distrazione e l’attenzione sia bassa, diciamo così, mettiamola in positivo. Purtroppo probabilmente bisognerebbe arrivare a una programmazione dei Consigli che consentano anche a questi argomenti di essere in un ora più adatta, perché sennò davvero, ci ritroveremo un'altra volta a battere le mani, a Iacopo Omelio, è solo un modo per mettere a tacere la nostra coscienza. Parla il Presidente Bagnoli:

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Grazie Consigliere. Altri interventi? Cioni... Ciolli, scusami. Parla la Consigliera Ciolli: Sì, grazie Presidente. Anch’io vorrei ringraziare le Consigliere Bartoli e Lavoratorini per questa mozione. A me ha colpito molto e vorrei ribadire le parole della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e dice: al fine di consentire alle persone con disabilità, di partecipare su base di uguaglianza con gli altri, alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport, gli Stati, di fatto, adoperino misure adeguate a garantire ecc. Quindi, questo è un punto di riflessione da cui partire per cercare appunto, di abbattere tutte quelle persone sulle barriere architettoniche, proprio perché dalla realizzazione dei parchi giochi inclusivi. Grazie ancora per questa opportunità. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Ciolli. Altri interventi? Mantellassi, prego. Parla il Consigliere Mantellassi: Grazie Presidente. Mi fa molto piacere intervenire su questa mozione che condivido, e che condividiamo e voglio ringraziare anch’io nell’occasione anche il Presidente della Commissione, il Gruppo Fabricacomune per avere dato un'altra occasione. Dico un'altra occasione per un motivo molto semplice: perché la discussione che noi facciamo è anche culturale. E quindi, aggiungiamo un altro tassello in più, è culturale per quanto riguarda una visione di Società nella quale, proviamo a dirlo e proviamo poi, chiaramente nelle difficoltà anche economiche di questi tempi a farlo, di provare a non lasciare nessuno indietro e che, una condizione di partenza non sia la scusa per poter impedire il diritto di qualcuno, la possibilità di accedere a un servizio o ad una possibilità per una persona. Questo non possiamo accettarlo e quindi, penso che sia una questione culturale anche per la nostra Società. Ma, credo che sia una questione culturale che poi si traduce, infatti, in visione nei confronti di quelli che sono i fatti concreti, i giardini, i parchi, ma qualsiasi altra struttura che sia una strada, che sia un edificio pubblico o una scuola, per riuscire ad avere una concezione delle cose e delle strutture il più possibile accessibile e che tenga il più possibile di conto delle esigenze anche delle persone che hanno qualche difficoltà in più ad accedervi. Quindi, la discussione culturale sì è utile, nel seno che dicevo prima, ma è anche utile nel senso strettamente più concreto per una nuova concezione degli spazi. Penso però anche che su questo tema si sia iniziato a fare un lavoro che è sì culturale, lo ripeto, ma anche abbastanza fattivo, abbastanza concreto. Penso al lavoro che la Commissione ha fatto e direi quasi concluso, sul Regolamento della Consulta per la disabilità, penso al fatto che questo Consiglio Comunale abbia ascoltato con molto piacere Iacopo Omelio nella discussione sulla mozione per l’abbattimento delle barriere architettoniche che ci ha fatto aderire alla campagna di Iacopo Omelio e che ci ha fatto avviare proprio una discussione sulle barriere architettoniche, e poi, una mozione come questa che ci chiede di adeguare spazi di gioco a persone che hanno qualche difficoltà, magari, ad accedere a quelle strutture di gioco e quindi, poter far sì che i parchi possono essere anche quegli spazi accessibili a tutti. Quindi, penso che sia un percorso e una discussione che il nostro Consiglio Comunale che abbiamo avviato e che Empoli ha da tempo intrapreso la strada dell’accessibilità e dell’apertura a chiunque dei propri spazi, penso che dobbiamo continuare in questa discussione a tutti noi, Consiglieri Comunali e Amministrazione, a fare una discussione in questo senso. Quindi, diamo il nostro parere favorevole a questa mozione, proprio nello spirito di chi prima ho parlato. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Loro lo hanno fatto. Non ce ne sono. Chiudiamo la discussione. Bene, dichiarazioni di voto sulla mozione. Ci sono dichiarazioni? Cioni, prego.

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Parla la Consigliere Cioni: Sì. La dichiarazione di voto, ovviamente, è un sì convinto, è un sì convinto e un sì anche dispiaciuto, perché è un sì che prova a colmare un gap che in questi anni c’è stato. Ha ragione il Consigliere Mantellassi, si sta cercando di recuperare. Io vorrei ricordare che questa Città è stata all’avanguardia per l’abbattimento delle barriere architettoniche, purtroppo quella che era la battaglia di un opposizione e di una Consigliera Comunale in particolare, si è fermata. E negli anni, si è assistito piuttosto che a passi indietro, piuttosto che passi in avanti. Ora si cerca di colmare un gap. Bene. Bene, se questa è la direzione, si parta dai bambini, ma si vada anche oltre, non ci sono solo le barriere architettoniche, ci sono quelle culturali, ma ci sono tutte quelle sensoriali. Io chiesi al primo Consiglio Comunale come mai un progetto come Senza Barriere che era all’URP si era fermato, ancora non ho avuto risposta, andiamo avanti. Comunque visto che il tono è positivo, ci voglio credere e intanto, votiamo sì convintamente. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere Cioni. Altre dichiarazioni? No ce ne sono chiudiamo le dichiarazioni di voto. Allora, scrutatori votanti? Bella domanda... Parla il Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani: I votanti sono tutti e 22. Parla il Presidente Bagnoli: Dovrebbero essere 22. Bene. Allora, punto n. 8 presentato dalle Consigliere del Gruppo Fabricacomune per la sinistra relativa alla realizzazione di parchi giochi inclusivi. Favorevoli? Chi sono i favorevoli? La maggioranza... Unanimità. Sì, bene, grazie. La controprova è inutile. VOTAZIONE Presenti 22 Favorevoli 22 unanimità Allora punto n. 9 mozione presentata dai Consiglieri Morelli, Borgherini e Cioni del Gruppo Consiliare Ora Si Cambia: PUNTO N. 9 - MOZIONE DA ORA SI CAMBIA, RELATIVA A ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE. Chi la illustra? Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini: Grazie Presidente. Mi limito a leggerla. Mozione per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio della Città Metropolitana di Firenze. Il Consiglio Comunale vista la Legge 56 del 2014, disposizione sulle Città Metropolitane, sulle Province e sulle unioni e fusioni dei Comuni, considerato che la Città Metropolitana svolgerà tutte le funzioni fondamentali attribuite alle cessate amministrazioni Provinciali e ulteriormente si occuperà di sviluppo strategico, economico e sociale del territorio metropolitano mobilità e viabilità, gestione e integrazione dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, informatizzazione e digitalizzazione, relazioni istituzionali comprese quelle con le altre Città ed aree metropolitane e qui c’è da fare un piccola postilla che ormai deriva dal fatto che la mozione è leggermente datata rispetto alla realtà, perché sappiamo benissimo che nel frattempo si è sviluppata una discussione sulle deleghe che poi, effettivamente, verranno affrontate dalla Città Metropolitana e Regioni. Le competenze ritorneranno in

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Regione, su quelli che permarranno nelle facoltà delle Province, però in generale i temi che potrebbero essere di competenza istituzionale della Città Metropolitana sono quelli elencati. Vista la Carta Europea dell’Autonomia Locale, ratificata dal Parlamento Italiano con Legge 439 1989, visto nello specifico l’articolo 3 della suddetta Carta Europea, articolo 3 concetto di autonomia locale. Per autonomia locale si intende il diritto alla capacità effettiva per le collettività locali, di regolamentare ed Amministrazione nell’ambito della Legge sotto la loro responsabilità, e a favore delle popolazioni, una parte importante di affari pubblici; 2) Tale diritto è esercitato da Consigli ed Assemblee costituite da membri corretti a suffragio libero, segreto, paritario, diretto ed universale, in grado di disporre di organi esecutivi responsabili nei loro confronti. Detta disposizione non pregiudica il ricorso alle Assemblee dei cittadini, ai referendum e ad ogni altra forma di partecipazione diretta dei cittadini qualora questa sia consentita dalla Legge. Impegna il Sindaco a promuovere presso la Conferenza dei Sindaci della Città Metropolitana di Firenze, l’inserimento della previsione dell’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Metropolitano, dello Statuto della Città. A promuovere la modifica del comma 22 dell’articolo 1 della Legge 56/2014 nella parte in cui essa ostacola l’elezione diretta degli organi metropolitani, prevedendo la preventiva suddivisione della Città Capoluogo in più Comuni. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Interventi sulla mozione? Ci sono interventi? Bartoli, prego. Parla la Consigliera Bartoli: In effetti la costituzione della Città Metropolitana è riuscita ad assommare più negatività, che positività. Come si è detto tante altre volte, si è abolita l’elezione a suffragio universale, e di conseguenza, i feedback con i cittadini, la possibilità di sanzionare gli errori e di premiare l’attuale buon Governo. Si è persa l’occasione di, invece ridisegnare quella che poteva essere l’assetto territoriale nelle nostre istituzioni e quindi, si è sommato la doppia negatività. Noi siamo a favore di questa mozione e quindi, ovviamente, era nel nostro programma per la lista della Città Metropolitana quella di provare a reintrodurre negli Statuti il suffragio universale e l’elezione del Presidente del Consiglio. Lo Statuto mi risulta che sia già stato approvato con compatto respingimento in questo senso, degli emendamenti, in questo senso, delle opposizioni. Quindi, non per questo rinunciamo all’obiettivo, ci sembra particolarmente importante il punto 2 della mozione dove si richiede la modifica della Legge che, per ostacolare sulla da reintroduzione del suffragio universale, la subordina alla suddivisione del Capoluogo, in non mi ricordo quanti, sub o Enti insomma. E quindi, sembra ancora più difficile. Quindi, noi siamo a favore, voteremo favorevolmente. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Borgherini, prego. Parla il Consigliere Borgherini: Grazie Presidente. Come ho detto in presentazione della mozione, questo testo parte, purtroppo, ormai da lontano. E parte essenzialmente prima alla discussione a cui ho avuto modo direttamente di partecipare, sulla definizione dello Statuto della Città Metropolitana. Una discussione che ha visto la presentazione di non direi numerosissime, ma di alcuni emendamenti da parte dei pochi nuclei di opposizione presenti nel Consiglio della Città Metropolitana, e che, di fatto, ponevano alcuni punti fondamentalmente la possibilità di ricorrere sui provvedimenti decisi dalla Città Metropolitana al referendum, di andare incontro all’elezione diretta dei Consiglieri della Città Metropolitana, così come era prevista l’elezione diretta dei Consiglieri delle Provincia, che in realtà era organo di controllo e non soltanto di Amministrazione dell’Ente Provinciale e di conseguenza poi, una serie di emendamenti che ristabilivano

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le prerogative e il luogo dei Consiglieri di rappresentanza e di maggioranza e di opposizione all’interno del Consiglio della Città Metropolitana. Questa scelta di richiedere con forza l’elezione diretta dei rappresentanti della Città Metropolitana, non è soltanto un fatto legato al diritto comunitario e poi anche al senso stesso della rappresentanza negli Enti di secondo livello, con la necessità anche di garantire una rappresentanza diretta dei cittadini con la possibilità di influenzare il processo decisionale e quindi, di definizione degli eletti all’interno delle Assemblee, ma essenzialmente, muove da un disposto combinato di fondo che, in qualche modo, impone nella volontà di far partecipare i cittadini, quantomeno a chiamarli a cadenza quinquennale, per scegliere i rappresentanti che, in qualche modo, devono, quantomeno lo erano nelle volontà del legislatore in un primo momento, legiferare su atti che riguardano la vita quotidiana di trasporti, di infrastrutture, di costi vincolanti che, in qualche modo, danno senso alle decisioni delle singole Giunte e anche, delle discussioni nei singoli Consigli Comunali. Difficilmente si da la possibilità di dare accetto a degli atti o a delle idee, o a delle istanze che nascono nei Consigli Comunali se poi non si ha un adeguata e rappresentativa presenza nei vari consensi istituzionali, e nei gradi istituzionali. È quindi, una lotta e una proposta essenzialmente di buonsenso, ma anche che parte come dice la stessa mozione, da dei rilievi di carattere comunitario che, si specificano anche nel diritto Nazionale, e che nascono, poi, e che vengono rappresentati poi, in una Legge di riforma delle Province che, ancora oggi, pone all’attenzione quotidiana dei nostri cittadini, molta confusione, ancora oggi, non è chiaro quelle che saranno le competenze delle Province, non è chiaro assolutamente quelle che saranno le competenze delle Città Metropolitane, non è chiaro, a maggior ragione, quale sarà la fine di migliaia e migliaia di dipendenti che lavorano all’interno delle Amministrazioni e che da sempre hanno svolto o hanno cercato di svolgere un ruolo attivo, secondo anche quello che dice la Costituzione, all’interno degli Enti. In questo stato confusionale è nato da quella Legge di riforma, nasce essenzialmente, una richiesta di principio, lo dico che è stata condivisa anche da alcuni Gruppi di maggioranza della Provincia di Firenze, che fanno riferimento al Partito Democratico. Per onestà intellettuale non tutti, perché è bene dirlo, ma alcuni hanno valutato positivamente quantomeno l’intenzione di ritornare ad un elezione diretta dei propri rappresentanti, proprio perché non vi è scelta più democratica nel lasciare ai cittadini la facoltà di determinare quei rappresentanti in sede alla sede istituzionale e non lasciarli decidere alle Segreterie di Partito, come si è assistito in un brutto, secondo me, in un brutto spettacolo istituzionale là dove si è proceduto a chiamare i singoli eletti dei Consigli Comunali, a votare in Prefettura in una giornata veloce e blanda, in cui siamo stati chiamati in una sala della Provincia, ad esprimere una votazione che poi era la sintesi di Segreterie di Partito. Con il rispetto che viene dalla mia storia, dalla Segreteria di Partito, non posso e non voglio condividere che le scelte relative a chi deve rappresentare i cittadini nelle Istituzioni, possa anche solo per formalità o per scelta di fondo, essere condivisa soltanto da dei cittadini eletti, ma è evidente che, la questione di fondo è garantire la possibilità che i cittadini siano protagonisti nella determinazione di ogni livello istituzionale, così come lo faremo ben presto per il Consiglio Regionale e quindi, per la determinazione del Governo Regionale, così come lo facciamo per il Comune, nella determinazione del Governo, del Consiglio con la maggioranza e l’opposizione, non si capisce come mai a livello della Città Metropolitana, un Ente che doveva essere in qualche modo fondamentale e investito di numerose competenze, ma anche se le competenze fossero nella determinazione Regionale molto minori, non si capisce come mai non si debba eleggere direttamente dei rappresentanti che poi, alla fine, sono chiamati a fare il volere... a rappresentare il volere dei cittadini. Tutto questo, appunto è una scelta di fondo, una riflessione di fondo, che invito a fare, anche fra i banchi della maggioranza, nell’onestà intellettuale in cui appunto, è mossa anche questa mozione, soprattutto relativamente al punto 2, che chiarisce che una determinazione rispetto all’elezione diretta nei rappresentanti nella Città Metropolitana, impone una modifica della Legge, poiché attualmente questa modifica è impossibile, perché la Città di Firenze, nel caso della Città Metropolitana, senza andare a cercare troppi esempio in giro per l’Italia, dovrebbe essere secondo quanto disposto dalla stessa Legge, divisa in quattro grandi Comuni, che poi,

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sarebbero, diciamo, direttamente chiamati ad eleggere due rappresentanti all’interno dell’organo della Città Metropolitana. Noi pensiamo che questo sia un obbrobrio della democrazia, un errore, e che debba essere ristabilito una coerenza con quello che è il diritto comunitario, ma anche con quello che è il buonsenso. Un Ente di secondo livello che ha delle competenze così importanti, non può essere espressione di Segreteria di Partito, ma deve essere espressione libera dei cittadini, nel rispetto ovviamente in quel caso a maggior ragione, degli equilibri politici della nostra zona e di qualsiasi altra zona. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Ci sono altri interventi? Mazzantini, prego. Parla il Consigliere Mazzantini: Grazie Presidente. Quando si è pensato a questi Enti, a queste Città Metropolitane, poi, indicate segnatamente dalla Legge, queste si arrivano a delle peculiarità che le accomunavano. Si trattavano di Città quando ormai s’iniziò la riflessione oltre vent’anni fa, perché la prima Legge è degli anni ’90, che generavano nei fatti un interconnessione socio-economica e urbanistica fra Città e area circostante. Si avvertiva quindi, da parte del legislatore, la necessità di dare a questi territori che si sviluppavano attorno a questi centri, queste Città chiave per lo sviluppo Nazionale, una programmazione di area, o come si dice, di Area Vasta che trascendeva il solo Comune e investiva ormai, come ho detto di fatto, i territori limitrofi. Se questo era la ratio, quale si è pensato che dovessero essere allora, quando nacque il dibattito, i membri componenti la Città Metropolitana? Non c’è dubbio che fin dall’inizio la modalità direzione degli organi della Città Metropolitana è stato oggetto di un ricco dibattito dottrinale. Io mi ricordo, per quanto può valere, di avere affrontato da studente universitario, la materia e essermela ritrovata quando poi detti l’esame di Avvocato, ed erano passati diversi anni. E questo dibattito, quantomeno, da parte di chi proponeva questa riforma, vedeva una forte linea di pensiero politico, che già allora era quella di colore che avanzavano la fisionomia, si chiamava cosiddetta associativa dell’Ente Città Metropolitana. Questa fisionomia associativa, a parere di questo filone dottrinale, ma dottrinale politico, si diceva che faceva discendere il corollario dell’elezione indiretta degli organi, organi appunto, definiti Enti di secondo livello. Gli Amministratori della Città Metropolitana dunque, si individuavano negli Amministratori dei Comuni membri della stessa Città Metropolitana. Questo è il contesto da cui mosse, l’impianto originario, ma soprattutto il dibattito e la discussione parlamentare, perché ripeto, la prima Legge è degli anni ’90. E’ chiaro che oggi la discussione non può che essere calata all’interno de la ratio da cui muove il più ampio disegno di Legge Costituzionale di revisione della Costituzione, forse è più corretto dire così, portato avanti dall’attuale Governo Renzi, e volto tra gli altri obiettivi, ad eliminare definitivamente le Province dalla Costituzione, a ridisegnare il rapporto fra gli Enti Locali secondo il principio costituzionale della differenziazione di cui all’articolo 118 costituzione, ossia, a Enti di diverso livello territoriale, vengono attribuite competenze diverse. A far coincidere l’espressione diretta delle collettività locali, con i Comuni, con le quali manifestazioni delle Amministrazioni di prossimità. Si è eccepita negli anni l’incostituzionalità ex art. 114 di una tale disciplina. Ma la giurisprudenza amministrativa ha più volte precisato come la natura costituzionalmente necessaria degli Enti previsti dallo stesso articolo 114 della Costituzione, che poi è l’articolo che ha quel famoso titolo quinto della stessa, non faccia discernere automaticamente che gli organi di Governo di tutti questi Enti, debbono essere direttamente eletti. E queste sono, diciamo, precedenti che da anni si susseguono, perché da anni viene risposta la questione. Quindi è di strettissima attualità, tanto che l’ultimo ad essersi pronunciato è il TAR Puglia con la sentenza 3.035 del 2014. Altra eccezione era stata mossa negli anni, aveva ad oggetto l’asserita, necessaria, totale equiparazione tra i diversi livelli di Governo territoriale che invece fu la Corte Costituzionale a negare, con le sentenze 274 del 2003 e poi nuovamente, perché riproposta a distanza di sei anni, 144 del 2009, in

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onore dei principi, diceva la Corte Costituzionale di adeguatezza e differenziazione. Quanto, per venire allo stretto oggetto di discussione, qui della mozione presentata, quanto alla Carta Europea dell’autonomia locale richiamato nella mozione in esame, e che risale al 15 ottobre ’85 ratificata poi dal Parlamento Italiano con la Legge 429 dell’89 e in particolare quanto al citato articolo 3 comma 2 della suddetta Carta Europea, anche in questo caso, nella medesima mozione, sembra che gli si voglia attribuire o così almeno, questa è stata l’impressione a parere di chi parla, può darsi che sia errata, un carattere che tale non è, cioè il valore cogente che invece, la stessa carta non ha, come ha statuito di nuovo la giurisprudenza amministrativa, richiamando a conforto della propria tesi, la sentenza della Corte Costituzionale 325 del 2010 che negando al suddetto articolo 3 della Carta, uno specifico contenuto precettivo, lo ha definito, lo ha ritenuto, sto facendo una ripetizione, prevalentemente definitorio e comunque, generico. Dunque, lungo il percorso di studio che ha, di studio e di costruzione, di discussione e di esame di legittimità plurimo delle Città Metropolitane, si è svolto, e concluso, avendo chiara quale fosse la tesi che stava, che muoveva il processo legislativo, perché altrimenti tutti questi precedenti della giurisprudenza amministrativa e costituzionale che si sono susseguiti, non ci sarebbero stati. E quindi, questo percorso, aveva ben chiaro, cioè la tesi, secondo la quale, si sarebbe trattato di Enti di secondo livello per i motivi poc’anzi richiamati e ciò a maggior ragione oggi, nel quadro della citata approvanda, diciamo così, riforma costituzionale. Questa era l’idea guida, per questo la Legge è così strutturata, diciamo così, quantomeno in partenza, visto comunque le facoltà che lascia aperte, e per questo è redatta così anche nella parte in cui si riferisce alla mozione in esame. Non è pensabile che nel nostro paese se questo è il filo conduttore che ha guidato il processo legislativo, ci vogliono 25 anni per giungere al completamento di una riforma, perché ripeto, tanto ci è voluto, nonostante che si sia partiti da questa prospettiva, e poi si pensi già a cambiarla il giorno dopo la sua piena attuazione. Il giudizio su una riforma tale che tanto è stato riflettuto, rispetto alla quale tanto si è riflettuto, sia è vagliato, si è discusso, si è sottoposto a giudizio della Suprema Corte, richiede almeno, fatemelo dire, due mandati, per essere valutata sul campo. Per capirne quali vizi applicativi ha eventualmente manifestato. Ed è per questi motivi che il Gruppo del Partito Democratico e mi sento di dire della maggioranza tutta, voterà contro alla mozione in esame. Grazie, Presidente. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Ci sono altri interventi? Non ci sono interventi. Chiudiamo la discussione? Bene, chiudiamo la discussione. Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla mozione ci sono dichiarazioni? Morelli, prego. Parla il Consigliere Morelli: Francamente non ho capito moltissimo, nel senso che ho capito solamente che siccome si è fatta ora questa riforma e a rimetterci le mani subito, non è una gran cosa. D’altra parte non si capisce per quale motivo la gente debba stare in una Città Metropolitana, con un Sindaco che lo eleggono solo altra gente. Ora, personalmente io, nella Città Metropolitana di Firenze, come Empoli, non ci starei e quindi, neanche lo voterei. Però se ci siamo dentro, logica vorrebbe che si voti tutti. Questa storia della Città Metropolitana è una cavolata. Quella Legge ha fatto finta di eliminare le Province, le ha lasciate come organi di secondo grado, e ha inventato un ulteriore altro elemento che si chiama Città Metropolitana, cervellocemente diretta da un Sindaco che è eletto solamente da una parte dei cittadini, a cui ancora non si sa bene quale funzione andrà a fare e che peso avrà, rispetto ad una zona che ci ha già altre, fra l’altro l’Unione dei Comuni, e di cui si vocifera anche di un eventuale unificazione di tre Comuni: Empoli, Vinci e Limite e Capraia, Montelupo? Montelupo. A me mi sembra che lo stato confusionale è totale. Guardate, l’uomo ha dei meriti notevoli, nel senso che, dopo anni di assoluta pianta generalizzata, quantomeno, prova a fare le riforme, prova a buttare giù il jobs act, prova a fare qualcosa anche rispetto a chi non ha

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fatto niente per trent’anni, è già un passo avanti. Però questa della Città Metropolitana è un errore, soprattutto per la nostra Città. La prova lampante di questo fatto sono due: una di quando il Sindaco di Firenze è venuto in questa sala a dirci che non siamo periferia di Firenze. Certificando, in quel preciso momento, che eravamo periferia di Firenze. Perché da noi il Sindaco di Firenze ha rassicurarci che non siamo periferia, non c’è mai venuto. Da noi in questa stanza ci veniva il Presidente della Regione, che si incontrava con tutti i Sindaci dell’area, e discuteva dell’area, di che cosa ci voleva e non ci voleva, in questa parte della Toscana. La cosa poi, è stata eclatante, quando il povero Ingegner Carlo Ferrante anche lui bravissima persona che ha studiato con me, sul giornale ha detto: e dove lo dovevo fermare io il traffico? L’ho fermato all’inizio della Città Metropolitana. Aveva ragione. Non lo poteva mica fermare vicino al centro di Firenze? L’ho fermato in periferia, all’inizio della Città Metropolitana. Guardate, questa storia qui è terribile, è sciocca, ci leveranno tutto. Ci leveranno, come si chiama, dove si va a pagare le tasse, è mezzanotte e mezzo non mi viene a mente... ci leveranno tutto. Non ci levano la stazione semplicemente per il motivo che c’è la deviazione su Siena e quindi, probabilmente ci rimane. Sennò giustamente ci dicono: fatevi la circolare e andate nel centro della vostra Città. È un errore, è una cavolata per Firenze, per la Toscana e soprattutto per noi. Io non capisco per quale motivo giriamo intorno a questa cosa, perché c’è la Legge. Le Leggi si cambiano, si fa altre cose, si decide di fare altri tipi di cose. Fermo restando che stando a questo fatto, se ci stiamo dentro, perlomeno votiamo il Sindaco. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Morelli. Altre dichiarazioni? Ce ne sono? Ciolli, prego. Parla la Consigliere Ciolli: Sì, grazie. Molto semplicemente riteniamo che non eleggere direttamente i membri della Città Metropolitana, sia sbagliato, per non dire antidemocratico. Si può provare a giustificarla questa scelta, come si vuole, ma per come la vediamo, toglie del potere decisionale ai cittadini è un errore. Siamo dello stesso avviso, naturalmente, del Consigliere, di Damasco Morelli, che sarebbe quantomeno opportuno poter scegliere il nostro Sindaco, cioè il Sindaco della Città Metropolitana. Comunque, la dichiarazione di voto è a favore della mozione presentata. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Ciolli. Dusca. Bartoli. Parla la Consigliera Bartoli: Anch’io la faccio breve, perché tanto ce lo siamo belle e ripetuto, ma queste modalità di voto, tra l’altro, sono incredibili, assurde, sono tutte interne ad un ceto politico e i punti dove si prendono delle decisioni per i cittadini vanno sottoposti a voto dei cittadini. Si è fatto soltanto questo, e nient’altro di razionale con questa Legge, per cui, non ci sentiamo per niente vincolati dal fatto che la Legge sia recente, se le cose non vanno, non sono fatte bene, bisogna cambiarle e quindi, anche il nostro voto è favorevole. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera Bartoli. Non ci sono altre dichiarazioni? Allora chiudiamo le dichiarazioni di voto. Scrutatori, i votanti? Esce Bacchi. Presenti 21. Parla il Vice Segretario Generale Dott.ssa Anna Tani: Votanti chi entra e chi esce.

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Parla il Presidente Bagnoli: 21, votanti. Allora, punto, riprendo, punto n. 9 mozione presentata dai Consiglieri del Gruppo Ora Si Cambia relativo all’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio della Città Metropolitana. Favorevoli. Tutta l’opposizione. Grazie. Contrari? Tutta la maggioranza. Astenuti? Evidentemente nessuno. VOTAZIONE Presenti 21 Favorevoli 8 (opposizione) Contrari 13 (Mazzantini, Mantellassi, Bergamini, Bagnoli, Petroni, Torrini, Poggi, Falorni, Cappelli, Mannina, Ramazzotti, Ancillotti, Faraoni) Bene, allora, il punto n. 10 è già stato fatto. Passiamo al punto n. 11 mozione presentata dai Gruppi Consiliari Ora Si Cambia, Linea Civica, Fabricacomune per la Sinistra, quindi tutta l’opposizione. PUNTO N. 11 - MOZIONE PRESENTATA DAI GRUPPI CONSILIARI ORA SI CAMBIA, LINEA CIVICA E FABRICACOMUNE PER LA SINISTRA, RELATIVA ALLA PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE PER IL RIORDINO DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE. N.B. I Gruppi Consiliari PD e Questa è Empoli presentano un emendamento alla mozione, che viene accolto. Chi la illustra? Parla la Consigliera Bartoli: Illustro io. Allora, seguo il testo scritto della presentazione della mozione. Si tratta di una mozione sulla proposta di Legge della Giunta Regionale che riassetta il disegno istituzionale del Servizio Sanitario Regionale. La proposta di Legge 77 approvata dalla Giunta Regionale, relativa al riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario, che prevede a regime, cioè dal 1° gennaio 2016 l’accorpamento della nostra ASL con le ASL 3, 10, e 4 con la nomina di un unico Commissario per l’intera Area Vasta. Considerato che dal 1° marzo decadranno i Direttori generali, i Direttori amministrativi e i Direttori dei servizi sociali, e la fase di transizione sarà gestita da Commissari e da Vice Commissari. Visto che, nella suddetta proposta, al Direttore di Area Vasta vengono attribuiti vasti poteri, tra cui l’elaborazione della programmazione di Area Vasta con la proposta di attribuzioni necessarie e il monitoraggio e la verifica e la valutazioni di Piani operativi e quindi, cose molto importanti, visto l’articolo 32 della Costituzione Italiana che sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività e l’articolo 1 della Legge 833 del ’78. Considerato che la Legge Regionale 40 per esempio agli articoli 3, 6, 12 e 71 attribuisce un ruolo importante all’Ente Locale nella programmazione e integrazione delle politiche sanitarie, considerando il recente rinnovo della delega della gestione dei servizi sociali da parte dell’Unione dei Comuni all’ASL 11. Ribadendo la centralità della salute nella vita dei cittadini, impegna il Sindaco a promuovere un Consiglio Comunale straordinario aperto, su questo tema prima dell’approvazione della proposta di Legge della Giunta Regionale che credo sia, tra l’altro imminente. A promuovere un confronto con tutti i soggetti del territorio coinvolti, dalle Associazioni di volontariato al no profit, agli operatori del settore, a riportare le

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preoccupazioni emerse al Presidente della Giunta Regionale Toscana e in particolare, le perplessità sul mancato coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliera. Allora, su questa mozione è stato presentato un emendamento dei Gruppi del Partito Democratico questa è Empoli. L’emendamento chi lo illustra? Mazzantini, prego. Parla il Consigliere Mazzantini: Grazie Presidente. Allora, l’emendamento è stato distribuito da poco, ma credo che sia facilmente, velocemente più che altro, leggibile. Provo ad illustrarlo per punti. Premesso che noi riteniamo e continuiamo a ritenere che il percorso naturale di un approfondimento debba svolgersi, di regola, nella sede, a nostro avviso, più dedicata, cioè in Commissione, e davvero non vi si ravvisa alcuna violazione del principio democratico, ma solo la convinzione di attribuzione di determinate competenze, ad un organismo Comunale piuttosto che ad un altro, e quindi, ribadita quella che è un po’ l’impostazione di fondo che questa maggioranza continua ad avere. Considerato il carattere straordinario dell’oggetto della discussione, cioè il riassetto istituzionale del sistema sanitario toscano, ciò può giustificare il venire meno di quello che riteniamo sia di regola il corretto modus operandi, ripeto, all’interno degli organismi Comunali. La mozione che cosa fa? La mozione cerca di accorciare di due passaggi che venivano delineati nella mozione originaria, cioè l’emendamento che cosa fa? Accorcia i due passaggi della mozione originaria, che prevedeva un confronto per poi lasciare al Sindaco il compito di riferire alla Regione, nella persona del suo Presidente, lo diciamo, coinvolgiamo direttamente la Regione, facciamo un confronto in loco e saltiamo un passaggio. Dopo di che, si demanda alla Conferenza ance qui, nel rispetto dei ruoli, il compito di individuare gli interlocutori da invitare in questa sede. Tutto qua. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Quindi, come prassi la domanda è se i Gruppi che hanno presentato la mozione accettano l’emendamento presentato. Parla la Consigliera Bartoli: L’emendamento presentato ci lascia un attimino perplessi è un po’ contraddittorio però nel senso... (voci fuori microfono) Parla il Presidente Bagnoli: E’ il famoso... è il famoso incasellamento giuridico. Questo è. Allora, scusate. Parla il Consigliere Mazzantini: Posso, Presidente? Parla il Presidente Bagnoli: Magari rileggi la parte senza incasellamenti. Parla il Consigliere Mazzantini: A promuovere un Consiglio Comunale... aspetta... straordinario aperto su questo tema, prima dell’approvazione della proposta di Legge della Giunta Regionale, del contraddittorio di un rappresentante della Regione Toscana, demandando alla Conferenza dei Capigruppo dell’organizzazione del Consiglio e l’individuazione dei soggetti da coinvolgere.

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Parla la Consigliera Bartoli: Ma si dice nel contraddittorio? Parla il Presidente Bagnoli: Sì, nel contraddittorio nel senso... Parla la Consigliera Bartoli: E’ più corretto del contraddittorio. Parla il Presidente Bagnoli: Penso che sia... Parla il Consigliere Mazzantini: Che cosa si è... (voci fuori microfono) Cosa? No, non centra mica nulla. Il contraddittorio non è... scusate... Parla il Presidente Bagnoli: Nel senso di... (voci fuori microfono) Parla il Consigliere Mazzantini: Il contraddittorio non significa che si deve contrapporre. Significa l’oggetto di una discussione, si da la possibilità di intervenire e di dire la propria. Tutto qui. Si può essere tutti anche della stressa opinione. Parla voce non identificata: Sta nel fatto stesso del Consigliere Comunale aperto che si può partecipare tutti i soggetti che in qualche modo sono interessati. Parla il Consigliere Mazzantini: No. Ho cercato di spiegarlo, allora, mi sono spiegato male. Mi sono espresso male. No, no, invece no, il senso è un altro. Ho cercato di spiegarlo prima, illustrando. Presidente, posso rubare 30 secondi? Parla il Presidente Bagnoli: Sì, a chiarimento di tutto. Parla il Consigliere Mazzantini: Quando ho accennato alla volontà di saltare due passaggi, cioè di fare un passaggio territoriale, per poi demandare al Sindaco il compito di riferire, è quello il senso del contraddittorio. È quello lì il senso, si salta due passaggi... sì, cioè che il Sindaco, invece, in un secondo momento debba andare ad avere un colloquio, è la Regione che noi invitiamo e che... sul tema avrà una sua illustrazione, avrà una sua posizione. Quando il tema è contraddittorio, ha questo significato, è come altri. Però mi rendo conto che forse è un po’... è un tecnicismo giuridico, però per me è il pane quotidiano, ecco. Parla il Presidente Bagnoli: E’ un termine a cui non siete abituati. C’è bisogno di un ulteriore spiegazione dell’emendamento? Viene accettato. Quindi, allora l’emendamento fa parte della mozione. Allora, iniziamo quindi la discussione sulla mozione. Ci sono interventi? Cioni, prego.

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Parla la Consigliere Cioni: No, brevemente, perché poi m’immagino che ci sarà un Consiglio Comunale aperto, per cui, avrò occasione di entrare nel merito. Due cose. Intanto ringrazio, perché a questo punto... la maggioranza per avere accettato. Io non sono assolutamente d’accordo sul rimandare in Commissione. A parte il fatto che non esiste una Commissione sanità, e poi che un tema così importante. Parla il Presidente Bagnoli: Terza Commissione. Parla la Consigliere Cioni: Il sociale, perché... Parla il Presidente Bagnoli: C’è anche la sanità nella terza Commissione. Parla la Consigliere Cioni: Mi pare strano, perché il Comune non ha competenze. Parla il Presidente Bagnoli: Cioè il titolo per esteso la terza Commissione prevede anche la Commissione sanità. Te lo dico perché c’ero anch’io in quella precedente. Sanità è la terza Commissione. Parla la Consigliere Cioni: Perfetto, mi fa piacere affrontare anche argomenti più di ordine sanitario. Però, tuttavia, credo che questa, una proposta di riordino dell’intero sistema sanitario Regionale, debba riguardare il Consiglio Comunale proprio perché riguarda la vita dei cittadini e non è un momento di approfondimento, ma è un momento di entrare nel merito di scelte politiche che riguardano la vita dei cittadini, non di approfondimento, quindi. Però l’unica cosa su cui intervengo, perché poi appunto, ci sarà questo Consiglio Comunale, è sui tempi. Come si fa... la Legge parla del 1° marzo entrata in vigore. In questo momento le consultazioni nella Commissione Regionale, le consultazioni ci sono già state. Parla il Consigliere Mazzantini: Sì, ma l’atto non è arrivato in discussione in Commissione. Parla la Consigliere Cioni: Sì, hanno discusso... esatto. Però la Legge parla del 1° marzo come entrata in vigore di nomina dei Commissari. Per cui, io vorrei un impegno oggi, a convocarlo dal Presidente, in prima battuta, e poi dai Capigruppo, a convocare quanto prima un Consiglio Comunale, perché... Parla il Presidente Bagnoli: Scusate. Per la procedura convocare un Consiglio Comunale aperto non è molto semplice, insomma, ci sono dei tempi tecnici nel senso che vanno individuate le persone da invitare, vanno contattate e va preso atto della loro eventuale disponibilità. Io mi impegno, però non ci sarà prima del... Parla la Consigliere Cioni: Sì, però tutti hanno anche un sostituto, nel senso, un rappresentante della Regione, cioè credo che ci si debba dare perlomeno una scadenza. Nella mozione nostra c’è scritto prima dell’approvazione. Vorrei

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ricordare che se si vota questo, i tempi sono brevi. Parla il Presidente Bagnoli: Appunto. Ci sono dei tempi tecnici che comprendono il contattare le persone da invitare, e i tempi tecnici, poi, per contattare e organizzare il Consiglio, io mi impegno, ma sarà... è il 23 fra una settimana mi sembra un po’ stretto come tempo per organizzare un Consiglio Comunale aperto. Parla la Consigliere Cioni: Probabilmente anche dal Consiglio Regionale ha sbagliato i tempi. Parla il Presidente Bagnoli: Se ne ha 24, fra l’altro oggi. Quindi, mi sembra un po’ stretto di qui al prima di marzo riuscire a convocare un Consiglio Comunale aperto. Parla la Consigliere Cioni: Il 1° marzo no, ma che ne so, magari metà marzo potrebbe essere. Parla il Presidente Bagnoli: Fra il 1° di marzo che tu avevi accennato e metà marzo c’è 15 giorni. Parla la Consigliere Cioni: Non è che l’avevo accennato e scritto nella proposta di Legge della Giunta. Parla il Presidente Bagnoli: Sì, però ripeto, prima della proposta di Legge, ora, in una settimana penso di poter dire che è abbastanza difficile convocarla. Parla la Consigliere Cioni: Quantomeno convocare i Capigruppo, però. Parla il Presidente Bagnoli: Convocare? Parla la Consigliere Cioni: I Capigruppo c’è scritto... Parla il Presidente Bagnoli: Certo, questo è un altro discorso anche perché... Parla la Consigliere Cioni: Ovviamente, Presidente, le chiedo l’impegno che può rispettare, ovviamente, noi è quello del... Parla il Presidente Bagnoli: Certo. Ti sto dicendo che ora, di qui al 1° di marzo non credo che siano i tempi tecnici per potercela fare. Il 15 di marzo già si parla di un termine... Parla la Consigliere Cioni:

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Io non credo che la Legge manterrà i tempi che ci ha scritto, perché anch’io m’immagino che non sia possibile visto che hanno fatto solo le consultazioni in Commissione che, il 1° marzo decadano e vadano nominati i Commissari, decadono tutti i Direttori com’è scritto nel testo di Legge che, sicuramente, conoscete. Detto questo, credo che almeno da quanto è detto nei vari interventi pubblici del Presidente della Regione e dell’Assessore alla sanità, i tempi siano abbastanza rapidi. Per questo, nello spirito della mozione che si va ad approvare, con il consenso di tutti, credo che al Presidente, per quanto di sua competenza, ovviamente, cerchi di affrettare i tempi. Grazie. Parla il Presidente Bagnoli: Te lo ho detto, sarà mia premura convocare il prima possibile, appena possibile la Conferenza dei Capigruppo. Ci si può mettere anche d’accodo a fine Consiglio per fissare, perché poi è all’interno del Consiglio Comunale aperto, viene convocato dal Presidente, sentita la Giunta e sentita la Conferenza dei Capigruppo. Quindi, bisognerà prima di tutto, anche se non altro per valutare e definire chi sono poi le persone da invitare. Quindi, in tempi brevissimi. Se dopo la fine del Consiglio se avete due minuti di tempo, si può già fin d’ora fissare un eventuale Conferenza. Ulteriori interventi? Borgherini. Parla il Consigliere Borgherini: Io credo che sia necessario porre l’attenzione soprattutto su una riflessione, che questo Consiglio Comunale deve fare e da questo scaturisce, al di là della volontà del Presidente, di cui prendo atto, della necessità di promuovere un dibattito su questo tema prima che in Consiglio Regionale venga discussa questa riforma. Non è un aspetto banale, perché, e come sarà di automatica comprensione di tutti, qui non c’è in gioco la vittoria politica, più o meno, di una parte o di un'altra qui c’è in gioco un intero sistema sanitario su cui la nostra zona nel modo positivo o nel modo negativo o nelle scelte più o meno sbagliate o condivisibili o più o meno giuste, può fare in quest’occasione. Mi spiego meglio. Accorpare le ASL, cosa che almeno a livello personale mi trova pienamente comprensibile, pienamente nell’ottica di razionalizzare la spesa pubblica in termine sanitario, perché ovviamente è evidente che, per esempio anche nella riforma stessa si parla di una riduzione degli ESTAV dagli attuali 3 a ESTAV. Per chi non lo sapesse, gli ESTAV sono gli Enti che poi, fanno gli acquisti per tutte le ASL. Tutte queste sigle difficilmente si riesce a stargli dietro se uno non si occupa solo di questo, dalla mattina, alla sera. Si parla, ad esempio, di mantenere le tre Aziende ospedaliere universitarie, oltre all’ospedale pediatrico Mayer, che mantengono un’autonomia a parte, rispetto alle ASL, ma la nostra zona rischia, in qualche modo, e doveste essere voi, diciamo, i primi a difendere questa cosa, di finire in un calderone che è più grande si sé stesso. Cioè noi dobbiamo avere ben presenti quelli che sono i numeri della sanità Regionale, i rischi che un accorpamento del genere per esempio della ASL di Empoli, di essere messa direttamente in relazione con le ASL di Pistoia che hanno problemi di Bilancio ben diversi dai nostri, come con le ASL di Firenze. Cioè siamo di fronte a scelte epocali, epocali, è il vero termine da usare, che pone la nostra zona, comunque vada e a prescindere dalle singole visioni politiche, di fronte a dei rischi importanti per la salvaguardia dei livelli occupazionali, perché nessuno sta negando da due mesi a questa parte, che sono a rischio da 1.000 a 3.000 posti di lavoro in tutta la Regione Toscana, da questa riorganizzazione. Neppure la Giunta lo sta negando questo aspetto. Quindi, si parla di 3.000 esuberi. Si parla di riorganizzazione dei servizi, che dovranno, non so il quale ottica, diciamo, portare a dei forti contenimenti della spesa sanitaria. Tutto questo avviene con un Piano Regionale Sanitario ritardato di quattro anni, presentato all’ultimo in Commissione, e vorrei che fosse ricordato da tutti i Consiglieri Comunali, per chi non lo sapesse che i membri dell’opposizione sono usciti alla discussione in Commissione sanità alla presentazione del Piano Regionale Sanitario perché questa discussione è arrivata praticamente a fine legislatura e con le idee molto confuse, perché nello stesso Piano Regionale Sanitario non si faceva minimamente accenno alla riforma delle ASL, così come poi è stata presentata praticamente 15 giorni

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dopo, in una discussione in cui è stato completamente baipassato il Consiglio Regionale, dove siedono anche vostri rappresentanti. Quindi, il silenzio da parte degli Amministratori di questa Zona, sono certo che non derivi dalla non comprensione del fenomeno di contrazione della spesa e della riorganizzazione che farà riguardare problemi Regionali, anche la ASL di Empoli che, alcuni di questi problemi non li ha mai avuti e che potrebbero direttamente peggiorare il livello della qualità socio-assistenziale dei nostri Comuni. Senza considerare il fatto come molto spesso piace dire al mio Capogruppo Damasco Morelli, il problema è un altro: che fino ad oggi tutto il nostro sistema di organizzazione e programmazione per le competenze dei Comuni, i Regolamenti che poi, demandano alle ASL le varie competenze, sono strutturati e sono demandati praticamente a un ASL a cui si dà sempre piena fiducia, perché si ha vicino, o si ha dirimpettaio sul territorio. Questo potrebbe non essere così già da qui a 20 giorni, con la riduzione delle Direzioni delle ASL, che significa non avere più sul territorio un soggetto diretto che realizza quelli che sono gli intenti delle politiche delle Giunte. Significa non avere più il controllo diretto di certi servizi e dell’organizzazione di certi servizi. Significa a maggior ragione, che quest’area si deve porre una forte riflessione su questa fase di riorganizzazione. Sul discorso del Consiglio Comunale aperto, io ritengo che proprio come dice il termine... e questo è un invito che faccio alla Conferenza dei Capigruppo e sono certo che Damasco Morelli converrà con me su questo, che quando si parla di Consiglio Comunale aperto, al di là mi sembra di capire della presenza del Presidente della Regione Toscana, che mi sembra che sia già nell’area e che non può, in qualche modo, che faccia piacere, almeno per spiegare alcuni passaggi che sono tutt’oggi interpretati come incomprensibili anche ad una buona maggioranza del Gruppo di maggioranza in Consiglio Regionale, sia aperto il maggior... nel maggior modo più possibile a tutti i soggetti che hanno diretto interesse nella gestione delle politiche socio-assistenziali e nell’organizzazione delle ASL. Senza considerare il fatto che, per esempio, noi ci portiamo fardelli enormi sulle spalle, uno su tutti faccio un esempio proprio lampante e chiaro: noi parliamo di riduzione delle ASL, e di riduzione quindi, degli apparati amministrativi e organizzativi, e dei costi direttamente collegati a queste funzioni dirigenziali, quando per altri 17 anni, i nostri Comuni, indirettamente la nostra ASL si è presa l’impegno di pagare un leasing di 1.100.000 Euro l’anno, per il pagamento della sede in Via dei Cappuccini. Ora, quello che dico, è quanta riduzione della spesa c’è in questa strada intrapresa all’ultimo momento, a fine legislatura, oltre anche la stessa determinazione dell’atto che programma i servizi socio-assistenziali in questa Regione come il Piano Regionale di Sanitario, quanta riduzione della spesa c’è e quanto invece neo centralismo c’è e quanto è il rischio di un ASL come quella di Empoli, e per i nostri cittadini, di perdere oltre agli ospedali che sono stati persi, oltre a tutti quei servizi che sono stati visti riorganizzarsi e comunque, entrare in una fase di profondo cambiamento, chiamiamolo cambiamento, per trovare una sintesi comune, oltre a tutto questo periodo di riorganizzazione, oltre a tutte queste fasi di Società della Salute sì, Società della Salute no, oltre a questa fase in cui si richiedeva lo stesso Sindaco quando era responsabile della sanità Regionale per il PD, lo chiedeva, di utilizzare il Piano Regionale Sanitario per determinare il nuovo stile del Servizio Regionale Sanitario, oltre a tutto questo, dov’è la rivendicazione di un ruolo sul livello della qualità dei servizi della nostra zona? Questa è la domanda. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Bartoli. Parla la Consigliere Bartoli: Noi s’è fatto questa richiesta, perché questa riforma frettolosa che, arriva improvvisamente dopo l’approvazione del piano che non ne faceva nemmeno menzione, è un intervento pesante sul sistema, tra l’altro, è uno dei sistemi che si dice funziona meglio nel nostro paese e che però comunque, è al suo punto di stress, perché è stato sottoposto a tagli ripetutamente, l’ultimo l’anno scorso portando il numero dei

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posti letto a uno dei più bassi d’Europa e quindi, un sistema che funziona, ma è probabilmente al suo punto limite. Adesso arriva questa riforma con un intervento strutturale pesante, senza che vengano forniti studi previsionali sia dal punto di vista dei costi, dell’effettivo risparmio dei costi, sia dal punto di vista dell’efficacia del sistema. Quindi, questo preoccupa tutti quanti. Ci sono peraltro studi che dicono che in sanità non funziona assolutamente l’economia di scala, come negli altri settori. Ma, potrebbe succedere invece, esattamente il contrario. Tra l’altro la nostra ASL è una delle ASL più virtuose dal punto di vista dei Bilanci e quindi, quando diceva il Consigliere Borgherini è fondato. L’applicazione assoluta del principio dell’economia di scala non è corroborata da prove. E si realizza questa riforma, peraltro, senza coinvolgere nessuno, né gli amministratori locali, né gli Amministratori del settore, né l’associazionismo, il volontariato e le Associazioni dei cittadini e l’impatto è potenzialmente molto pesante. Si parla come diceva di nuovo Borgherini, di 1.500 esuberi e quindi, di una riduzione del personale molto importante, che coinvolgerà anche il personale di prima linea, diciamo così, quello che eroga le prestazioni. In particolare tutte le prestazioni territoriali per l’integrazione sociosanitaria, sono ad alto rischio in un disegno così centralizzato. Noi abbiamo riconfermato la delega al sociale come Unione dei Comuni da poco, e con il nuovo disegno, ci chiediamo quale sarà il livello del confronto, la possibilità reale dell’indirizzo e controllo sulle prestazioni del territorio e del sociale. Il capitolo delle cronicità che, in generale... ed in generale il presidio della tenuta del rapporto spazio temporale fra la richiesta di prestazioni e la loro erogazione, come risulterà dopo questa riforma. Queste sono cose che, nella vita dei cittadini sono fondamentali che insieme ai ticket che sono quelli più alti d’Italia, potrebbero essere il punto di svolta pesante, che potrebbe determinare da un lato migrazione verso il privato, e quindi, indebolimento del sistema, e dall’altro rinuncia vera e propria alle prestazioni, con tutto quello che poi, da questo ne consegue. In realtà questo è un disegno sicuramente ha una caratteristica chiara già da ora, un disegno accentratore, e accentra le funzioni di controllo. I tre Direttori di Area Vasta rispondono direttamente al Presidente della Regione, con un evidente ridimensionamento dell’Assessorato e anche della struttura tecnica Regionale, e questo è un tratto che ha sfumature autoritarie di fatto. Si spinge ad uniformare, esercitando un controllo, e il legame territoriale in sanità sappiamo, è fondamentale e viene messo in stress. È un disegno sicuramente, molto centralizzato. Il problema vero è che oggi la dimensione attuale dei servizi e quindi, delle reti, è tarata più su criteri di economia di scala ed economici, che non su quelli di prossimità rispetto ai bisogni. E quindi, per tutto questo qui, crediamo che sia importante che la discussione venga affrontata con tutti i soggetti che non vengono coinvolti, soprattutto con le istituzioni locali e con la rappresentanza dei cittadini, ed è questo il senso della richiesta. Parla il Presidente Bagnoli: Grazie Consigliere. Altri interventi? Ci sono interventi? Chiudiamo la discussione. Bene. Passiamo allora alle dichiarazioni di voto. Ci sono dichiarazioni? Non ci sono dichiarazioni di voto. Chiudiamo anche le dichiarazioni. È rientrato Ancillotti. Esce Lavoratorini. Presenti 20. Allora passiamo alla votazione. Penso di sì, sì, è dentro. Quindi, passiamo alla votazione sul punto n. 11 che è la mozione presentata dai Gruppi Ora Si Cambia, Linea Civica e Fabricacomune, relativa alla proposta di Legge della Giunta Regionale Toscana per il riordino e l’assetto istituzionale e organizzativo del Servizio Sanitario Regionale, così come emendato dall’emendamento proposto dai Gruppi di maggioranza Partito Democratico e Questa è Empoli. Allora, scrutatori? 20, Prego. 20, e io, bene. Allora, chi è favorevole alla mozione?

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VOTAZIONE MOZIONE EMENDATA Presenti 20 Favorevoli 20 unanimità Bene, grazie buonanotte. ____________________________________________________________________ LA SEDUTA È TOLTA ALLE ORE 0,43 _________________________________________________________