COMUNE DI CRESPANO DEL GRAPPA Assessorato alla Cultura e ... · il Duo per violino e pianoforte dal...

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COMUNE DI CRESPANO DEL GRAPPA Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale in collaborazione con Lascito Fondazione Canova di Crespano Società Filarmonica di Crespano Italia Nostra sezione dell’Asolano i Lunedì della Musica 10 a edizione in ricordo del dott. Sergio Botter Direzione artistica Corrado Orlando Matteo Segafreddo Lunedì 9 - 16 - 23 giugno 2014 ore 20,45 Lunedì 9 - 16 - 23 giugno 2014 ore 20,45 Chiesetta Centro "F. Aita" - Villa Manfrotto Canal www.ilunedidellamusica.it Venerdì 6 giugno 2014 Venerdì 6 giugno 2014 Concerto Straordinario per i dieci anni del "Festival" Teatro Collegio "S. Maria Bambina del Belvedere" ore 20,45 ore 20,45 SOCIETÀ FILARMONICA CRESPANO DEL GRAPPA 8 23 - 1 L A D -

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COMUNE DI CRESPANO DEL GRAPPA

Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale

in collaborazione con

Lascito Fondazione Canova di Crespano

Società Filarmonica di Crespano

Italia Nostra sezione dell’Asolano

i Lunedìi Lunedìdella Musica10a edizione

in ricordo del dott. Sergio Botter

Direzione artistica

Corrado Orlando

Matteo Segafreddo

Lunedì 9 - 16 - 23 giugno 2014

ore 20,45

Lunedì 9 - 16 - 23 giugno 2014

ore 20,45Chiesetta Centro "F. Aita" - Villa Manfrotto Canal

www.ilunedidellamusica.it

Venerdì 6 giugno 2014Venerdì 6 giugno 2014Concerto Straordinario per i dieci anni del "Festival"

Teatro Collegio "S. Maria Bambina del Belvedere"ore 20,45ore 20,45

SOCIETÀ FILARMONICACRESPANO DEL GRAPPA

823 - 1LAD -

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È con grandissimo orgoglio che ci apprestiamo

quest'anno a celebrare il decimo anniversario de “I Lunedì

della musica”. Dal suo esordio la rassegna ha rappresenta-

to un'occasione eccezionale per il nostro Comune per

vivere un'esperienza musicale e culturale di altissimo

livello e per ospitare un ricco parterre di Artisti di fama

nazionale e internazionale.

Per questo, malgrado non sia stato facile - soprattut-

to ora - mettere insieme le forze economiche per la nuova

edizione così ricca e impegnativa, l'Amministrazione

Comunale ha inteso appoggiare con entusiasmo e

convinzione le proposte pervenutele.

Sentiamo di dover essere particolarmente grati ai

nostri concittadini, i Maestri Corrado Orlando e Matteo

Segafreddo, per aver voluto farsi carico in prima persona,

con molta passione e impegno, di questo appuntamento

annuale. Un grazie speciale va anche alla Società

Filarmonica, al Lascito Fondazione Canova di Crespano,

all'Associazione Italia Nostra dei Comuni dell'Asolano e

alla Casa di Riposo “Aita”: un sodalizio proficuo che, anno

dopo anno, uniti da comunanza di idee e obiettivi, per-

mette la realizzazione pratica di questo evento.

Auguriamo a questo appuntamento il pieno

successo che merita, nella speranza che, in futuro, possa

fare ancora dei passi in avanti, crescere, completarsi e

ricevere i tutti i riconoscimenti che merita.

Il Sindaco

Annalisa Rampin

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i Lunedìi Lunedìdella Musica

Lunedì 26 Maggio 2014ore 11,30

CONFERENZA STAMPA

di presentazione

della 10^ edizione 2014

de

a cura di

Matteo Segafreddo e Corrado Orlando

presso

Interverranno personalità istituzionali

e dei mass media

Fondazione Villa Emo OnlusVia Stazione, 5 - 31050 Fanzolo di Vedelago (TV)

Tel. 0423 476334www.villaemo.org

Villa Emo

I LUNEDÌ DELLA MUSICA - X Edizione 2014"Contaminazione creativa”

La contaminazione creativa è un plus-valore. Le visioni

si amplificano includendo materiali diversi. L'aggancio

di mondi lontani accresce le possibilità all'infinito.

La progettazione musicale proposta per la X Edizione

2014, presenta un tratto estetico in cui la dimensione

dell'arte universale viene articolata nell'ambito degli

eventi concertistici programmati: UN AUTENTICO

VIAGGIO NEL TEMPO DAL “CLASSICO” ALLA

CONTEMPORANEITÀ, con una Sezione dedicata alla

NUOVA MUSICA.

Musicalmente la contaminazione viene qui vista in pro-

spettiva stilistica in cui le diverse opere creative si artico-

lano in una dimensione artistica comune.

Tali eventi concertistici esprimono una concettualità che

evidenzia il modello compositivo, quale elemento fonda-

mentale riguardo alla dimensionalità relativa alla conta-

minazione globale del pensiero umano, nelle sue varie

angolature culturali ed espressive.

Matteo Segafreddo, compositore

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5

Concerto Straordinarioper i dieci anni del "Festival"

Venerdì 6 giugno 2014

Teatro del Collegio “S. Maria Bambina del Belvedere”

Musiche di W. A. Mozart, G. Rossini, M. Segafreddo, B. Bartok

Orchestra da Camera “Gruppo d'Archi Veneto”

Corrado Orlando - clarinettoGiovanni Porcile - direttore

Il Trio per clarinetto,violoncello e pianofortenella musica romanticae neoclassica

Lunedì 9 giugno 2014

Chiesetta Centro “F. Aita”

Musiche di R. Schumann, J. Brahms

Corrado Orlando - clarinettoLuca Simoncini - violoncelloDavide Furlanetto - pianoforte

2004 -2014:

dieci anni di grande Musica

a Crespano del Grappa (TV)

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Gomalanbrass

Lunedì 16 giugno 2014

“Villa Manfrotto Canal” via Gherla

Musiche di A. Gabrieli, G. Verdi, G. Puccini,E. Morricone, K. Ohno e AA. VV.

GOMALANBRASSMarco Pierobon, Marco Braito - trombeNilo Caracristi - cornoGianluca Scipioni - tromboneStefano Ammannati - tuba

Spettacolare Quintetto di ottonitra musica antica e cinema

PERCORSI ESTETICO-MUSICALIa cura di Matteo Segafreddo

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Dal Teatro alla Scala,il Duo per violino e pianofortedal Classicismo all'Avanguardia

Lunedì 23 giugno 2014

Chiesetta Centro “F. Aita”

Musiche di W. A. Mozart, M. Ravel,M. Segafreddo, L. van Beethoven

Francesco Manara - violino (Primo Violino Solista dell'Orchestra del “Teatro alla Scala” di Milano)Francesco De Zan - pianoforte

In collaborazione artistica con

XXIII Festival delle Colline Trevigiane5 aprile - 27 giugno 2014

CONCERTID’ALTAMARCA2014VIDOR / FARRA DI SOLIGO / MIANE /VALDOBBIADENE / VITTORIO VENETO /CISON DI VALMARINO / TARZO /CONEGLIANO / SUSEGANA / FOLLINA

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Venerdì 6 giugno 2014

Concerto Straordinarioper i dieci anni del “Festival”

Corrado Orlando - clarinetto

Giovanni Porcile - direttore

Orchestra da Camera “Gruppo D'Archi Veneto”

Teatro del Collegio “S. Maria Bambina”

Musiche di W. A. Mozart, G. Rossini,M. Segafreddo, B. Bartòk

Orchestra da Camera

“Gruppo d'Archi Veneto”

Corrado Orlando - clarinettoGiovanni Porcile - direttore

W. A. Mozart (1756-1791)Divertimento in re magg. n. 1 KV 136 per archiAllegro - Andante - Presto

G. Rossini (1792-1868)Introduzione, tema e variazioniper clarinetto e orchestraClarinetto: Corrado Orlando

M. SegafreddoRicordi al futuro per orchestra d'archi (2014) (prima esecuzione assoluta)Dedicato all'Orchestra da Camera“Gruppo d'Archi Veneto”

B. Bartok (1881-1945)Danze popolari rumeneViolino solista: Giorgio Pavan

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Percorso estetico-musicale

Divertimento per archi n. 1 in re maggiore,

K 136 (K 125a) di Wolfgang Amadeus Mozart

Movimenti: Allegro (Re magg.), Andante (Sol magg.),

Presto (Re magg.)

Il Divertimento K. 136 per soli archi, fu scritto nel febbraio

del 1772 a Salisburgo e appartiene alla produzione stru-

mentale del Mozart sedicenne, che assorbe e assimila espe-

rienze e stili specialmente della scuola barocca e della Sin-

fonia d'opera italiana. Si tratta di composizioni articolate in

tre tempi con Allegri e Andanti alternati, molto vicine al

Quartetto e alle Sinfonie per archi, senza oboi e corni.

I Divertimenti, come del resto le Cassazioni, le Serenate, sono

legati al gusto settecentesco della musica d'insieme e riflet-

tono una struttura formale, in cui si alternano movimenti

di danza e passaggi solistici e virtuosistici, evidenziando

limpidezza e trasparenza quasi quartettistica del suono e

fusione del gruppo strumentale.

Il Divertimento K. 136 inizia con un Allegro brillante e brio-

so, caratterizzato da due temi distinti, nell'ambito di un

ampio discorso armonico modulato tra le tonalità di Mi e

di Si minore. L'Andante riflette lo stile galante all'italiana ed

è formato da tre elementi musicali di breve respiro, cui fa

seguito un lungo ritornello con il disegno del primo violi-

no in evidenza. Il Presto finale si connota per la sua musica-

lità spigliata e frizzante permeata anche da un fugato ben

strutturato.

Introduzione, tema e variazioni per clarinetto e orchestra

di Gioachino Rossini

«Universalmente noto come grande autore di opere, fin da giova-

ne Gioachino Rossini non disdegnò la musica strumentale, scri-

vendo, tra l'altro, sei “Sonate a quattro” per archi (due violini,

viola e violoncello), sei Quartetti per fiati (flauto, clarinetto,

corno e fagotto), due Sinfonie, e alcuni altri lavori per piccole for-

mazioni cameristiche.

Più volte egli ebbe a proporre il genere del “Tema con variazioni”,

il quale assecondava pienamente la sua fantasia sbrigliata e si

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confaceva a quella sua abilità melodico-creativa che, traendo

spunto da un nucleo ispirativo, si dipanava poi in un efferve-

scente gioco di deviazioni ritmiche, armoniche e melodiche di cui

il canto costituiva l'elemento dominante, lasciando così traspa-

rire la primaria inclinazione musicale dell'autore.

È questa la cifra dominante dell'“Introduzione, tema e variazioni

per clarinetto e orchestra”, in cui il carattere “operistico” affiora

non solo nel ricorrere di elementi riconducibili alla cantabilità “ita-

liana”, ma anche in molti moduli espressivi che sembrano avvici-

nare il tessuto strumentale a quello vocale.

L'esposizione iniziale è una corposa pagina di levigata cantabilità

affidata al clarinetto e poi ripresa dall'orchestra, con cui il solista

intesse un dialogo articolato in più variazioni, che richiedono al

clarinettista un'abilità virtuosistica e doti strumentali di

prim'ordine, oltre che una capacità interpretativa di elevato livel-

lo.

Caratteristiche, queste, perfettamente connaturate al M° Orlan-

do, con cui l'Orchestra ha avuto l'onore e la gioia di collaborare,

potendone apprezzare non solo il solido bagaglio tecnico, ma

anche la competenza, l'intelligenza e la raffinata sensibilità musi-

cale.»

Fiorella Foti

Ricordi al futuro per Orchestra d'archi (2014)

di Matteo Segafreddo

Dedicato all'Orchestra da Camera

“Gruppo d'Archi Veneto” (prima esecuzione assoluta)

La partitura del brano Ricordi al futuro presenta un mate-

riale compositivo di partenza le cui figurazioni sono riferi-

bili alle seguenti sezioni:

[A] [B] [C] [D] [E] [F] [G] [H] [I] [J] [K]

Ogni sezione episodica è rappresentata da una grafica

musicale specifica ed appropriata. Le undici ambientazio-

ni immaginifico-musicali, che sono globalmente sintetiz-

zate nel titolo Ricordi al futuro, corrispondono esteticamen-

te alla spazializzazione sonora dell'articolatoria musicale

e alla gestualità delle fluttuazioni timbrico-figurali relati-

ve alla strutturazione di ogni singolo evento. Queste ulti-

me caratterizzano, all'interno delle diverse sezioni compo-

sitive, il percorso d'immaginazione variopinta, permeata

di introspezione storica con proiezione al futuro.

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Gli undici quadri episodici del brano sono scritti in “cam-

po aperto” e tratteggiano un'unità stilistico-compositiva

che contestualizza unitariamente la struttura generale

della composizione.

Romàn népi tàncok (Danze popolari rumene)

per piccola orchestra, BB 76, SZ 68

di Béla Bartók

«Alcune suggestive foto d'epoca ritraggono agli inizi del Nove-

cento il compositore magiaro Béla Bartòk (1881-1945) intento a

girare su un carretto trainato da un cavallo per le regioni

dell'Ungheria, della Transilvania e della Moldavia, munito di

un rudimentale grammofono registratore a cilindri di cera.

Lo scopo era quello di fissare i canti popolari della sua terra per

ricostruirne le sonorità, le caratteristiche armoniche e melodiche,

e Bartok lo fa attraverso una scrittura che raramente obbedisce a

regole e a formule codificate: il discorso si snoda invece secondo

un percorso libero, in modo tale da rispettare lo spirito genuina-

mente folklorico dell'ispirazione originaria.

A tale filone appartengono le sette “Danze popolari rumene”,

scritte originariamente nel 1915 per pianoforte, e poi rielaborate

per orchestra: ciascuna è contraddistinta da un titolo (Danza col

bastone - Girotondo - Sul posto - Danza del corno - Polka rumena

- Passettino di Belényes - Passettino di Nyàgra), che ne sintetizza

il carattere e fa riferimento a danze tipiche delle varie tradizioni

contadine.

Nel riproporle Bartok si astiene da qualsiasi operazione “colta”:

non altera mai la melodia primitiva, ma cerca piuttosto di ripro-

durne la forza intrinseca - che scaturisce ora da un trascinante

impulso ritmico, ora da un'intensa ispirazione lirica, - in modo

sobrio e sempre improntato ad un linguaggio di assoluta essenzia-

lità.

A questi canoni il Gruppo d'Archi Veneto fa riferimento

nell'accostarsi al capolavoro del compositore ungherese, di cui

tenta di interpretare il pensiero musicale senza elementi ridon-

danti, ma lasciandone emergere la spontaneità, la semplicità e

l'immediatezza espressiva.»

Lunedì 9 giugno 2014

Il Trio per clarinetto,violoncello e pianofortenella musica neoromanticae neoclassica

Chiesetta Centro “F. Aita”

R. Schumann(1810-1856)

R. Schumann

Nicht SchnellEinfach,innigNicht Schnell

J. Brahms(1833-1897)

AllegroAdagioAndantino graziosoAllegro

Corrado Orlando - clarinettoLuca Simoncini - violoncelloDavide Furlanetto - pianoforte

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Adagio e Allegro op.70per violoncello e pianoforte

Tre Romanze op.94per clarinetto e pianoforte

Trio per clarinetto,violoncello e pianoforte op.114

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Adagio e Allegro in la bemolle maggiore per corno (o

violino o violoncello) e pianoforte, op. 70

di Robert Schumann

Movimenti: Adagio. Langsam, mit innigem Ausdruck

(Lab magg.), Allegro. Rasch und feurig (Lab magg.).

Etwas ruhigert (fa diesis min.)

Nel febbraio del 1849 a Dresda usciva di getto questa

mirabile opera destinata originariamente al corno "mo-

derno", con le chiavi, in fa: sul manoscritto il titolo era

infatti Romanze und Allegro für Klavier und Horn. Tale tito-

lazione si trasformò poi in: Adagio und Allegro für Klavier

und Horn, bzw. Oboe, Vìolin und Cello.

L'indicazione "bzw.", nelle edizioni italiane corrispon-

de ad un "oppure", sottolinea come questa composizio-

ne potesse essere eseguita con organici diversi, ad esem-

pio quello con Franz Schubert al violino e Clara Schu-

mann al pianoforte.

L'impiego del violoncello risulta particolarmente effi-

cace sia nell'Adagio, che porta l'indicazione «Langsam,

mit innigem Ausdruck» (Lento con intima espressività)

e sia nell'Allegro («Rasch und feurig», rapido e con fuo-

co), in cui viene evidenziato uno spazio cantabile in un

Intermezzo che si riconnette alla grande melodia

dell'Adagio.

Tre Romanze per oboe (o violino o clarinetto)

e pianoforte, op. 94

di Robert Schumann

Movimenti: Nicht schnell (La min.), Einfach, innig (La

magg.), Nicht schnell (La min.)

Composte nel dicembre 1849, le tre Romanze dell'opera

94, evidenziano la componente timbrica come elemen-

to fondamentale. Schumann suggerisce ad libitum lo

strumento, che può essere sostituito dal violino o dal

Percorso estetico-musicale

14

clarinetto i quali rendono compiutamente l'idea della

Romanza.

Essenziali sono le indicazioni per i tre movimenti: Nicht

schnell, non veloce (per il primo e il terzo movimento),

Einfach, innig, intimo (per il secondo).

L'unità stilistica dell'opera è rappresentata dall'intensi-

ficazione dialogica dei due solisti; un colloquio fitto di

variazioni sommesse ma percepibili, le quali mutano,

all'interno delle frasi diatoniche, gli intervalli, i rapporti

tra le voci, i colori, e l'attrazione del racconto.

Trio in la minore per clarinetto,

violoncello e pianoforte, op. 114

di Johannes Brahms

Movimenti: Allegro (La min.), Adagio (Re magg.),

Andantino grazioso (La magg.). Trio (Re magg.), Allegro

(La min.)

Brahms, negli ultimi anni della sua vita, utilizzerà il cla-

rinetto per musica da camera attraverso la collabora-

zione con il celebre virtuoso dell'epoca Richard

Mühlfeld. In questo contesto nasce il Trio op. 114, che è

stato composto nel 1891 ed è caratterizzato da

un'atmosfera elegiaca piuttosto contemplativa.

Il 1° tema dell'Allegro, che riassume il carattere di tutto il

movimento, presenta un inizio raccolto che si abbando-

na a momentanei impulsi espressivi. Il 2° tema propone

una parabola espressiva più serena e rotonda, attraver-

so un terzo motivo che conclude l'Esposizione. Lo Svi-

luppo è costituito da un'elaborazione di elementi,

soprattutto del primo tema, che si fonde direttamente

in una Ripresa velatamente strutturata, la quale ripro-

pone i temi seguiti da una coda conclusiva, in cui la

trama musicale generale si dissolve gradatamente.

L'Adagio si apre con un motivo del clarinetto che viene

dolcemente intersecato dall'accompagnamento del pia-

noforte e che passerà poi al violoncello attraverso il con-

trocanto del clarinetto. Il 2° tema appare più risoluto e

meno contemplativo. L'episodio centrale è costituito

15

dal 1° tema che presenta una struttura essenziale ed

accompagnata da pizzicati del violoncello. I due gruppi

tematici vengono quindi riproposti con il complemento

di una coda finale.

L'Andantino grazioso è costituito da un motivo danzante

del clarinetto la cui melodia passa poi al pianoforte, per

evolvere successivamente ad una strutturazione di

frammenti nel modo minore. Nella seconda parte si arti-

cola un profilo di arpeggi a volte variato che prepara la

ripresa del tema iniziale completando il movimento.

L'Allegro presenta un tema costruito sull'antitesi tra la

suddivisione ternaria e binaria delle due frasi struttura-

li iniziali. La seconda di queste prepara il 2° tema di

carattere pensoso e severo, completato da un'idea tema-

tica con funzione di coda. La ripresa variata del 1° tema,

contiene all'interno una sorta di piccolo sviluppo che si

riallaccia al 2° tema nella tonalità principale e

all'elemento tematico di coda.

Lunedì 16 giugno 2014

GOMALANBRASS

"Villa Manfrotto Canal" via Gherla

GOMALANBRASS

Nilo Caracristi - cornoGianluca Scipioni - tromboneStefano Ammannati - tuba

Spettacolare Quintetto di ottonitra musica antica e cinema

16

G. Gabrieli(1557-1612)

Sonata n. 5

G. Verdi(1813-1901)

Nabucco Sinfonia

G. Puccini(1858-1924)

Turandot Nessun Dorma

G. Verdi Aida Ballabili e Marcia trionfale

E. Morricone(1928)

Moments for Morricone

AA. VV. Saces Brass

K. Ohno Lupin the 3rd

Marco Pierobon, Marco Braito - trombe

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Questo concerto mette in evidenza le diverse specificità

linguistico-musicali, che si estendono dal 1600 ad oggi.

Infatti la musica contemporanea, per molti composito-

ri, è permeata da quegli elementi teorico-estetici che già

nel '600 Barocco rappresentarono un'articolazione lin-

guistica del pensiero compositivo di ricerca innovativa.

La Forma-Sonata, la Sinfonia, l'Opera lirica sono processi

tecnico-compositivi presenti dal periodo Classico ai

primi decenni del secolo XX.

Tali schemi, attuati anche nella forma del Concerto,

sono, in ambito moderno, elaborati attraverso modalità

compositive estremamente “libere” con specifiche pro-

gettualità ed obiettivi espressivi.

«Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d'ottoni eclettico ed

estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati musi-

cisti, prime parti in importanti orchestre italiane: Marco Brai-

to (tromba), Marco Pierobon (tromba), Nilo Caracristi (cor-

no), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tu-

ba). Grazie all'avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coin-

volgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan

Brass si destreggia con disinvoltura all'interno di un reperto-

rio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma e

alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel

repertorio della musica per film. Lo spettacolo proposto e con-

tinuamente rinnovato, e per la riconosciuta qualità musicale

e per la particolare verve istrionica dei componenti del quin-

tetto, da dieci anni conquista pubblico e critica di tutto il mon-

do.»

www.gomalanbrass.com

Percorso estetico-musicale

Lunedì 23 giugno 2014

Dal Teatro alla Scalail Duo per violino e pianofortedal Classicismo all'Avanguardia

Chiesetta Centro "F. Aita"

18

W. A. Mozart(1756-1791)

Molto Allegro - Adagio - Allegretto

M. Ravel (1875-1937)

Allegretto - Blues (Moderato)Perpetuum mobile (Allegro)

M. Segafreddo

L. van Beethoven(1770-1827)

Adagio sostenuto - PrestoAndante con variazioniFinale (Presto)

Francesco Manara - violino

Francesco De Zan - pianoforte

Sonata in Mib maggioreKV 481 (1785)per pianoforte e violino

Sonata in Sol maggiore (1927)per violino e pianoforte

Human II (1995)per violino e pianoforte

Sonata n.9 il La maggiore op. 47 "Kreutzer" (1803)per pianoforte e violino

(Primo Violino Solista dell'Orchestradel “Teatro alla Scala” di Milano)

19

Sonata n. 33 in mi bemolle maggiore

er violino e pianoforte, K 481

di Wolfgang Amadeus Mozart

Movimenti: Molto allegro (Mi b magg.), Adagio (La b

magg.), Allegretto con 6 variazioni (Mi b magg.)

Questa Sonata, composta nel dicembre del 1785, pre-

senta un assoluto equilibrio formale dei tre movimenti

di cui è formata, iscrivendosi tra i componimenti della

piena maturità mozartiana. L'Esposizione del movi-

mento iniziale, Molto allegro, contiene tre temi presenta-

ti con una strutturazione precisa e riproposti, poi, nel

riepilogo conclusivo. Uno dei soggetti tematici riemer-

ge nella coda ed è edificato su uno dei modelli motivici

della Sinfonia «Jupiter». L'Adagio è un tema variato che

presenta diverse modulazioni armoniche e due ritor-

nelli in cui è evidente l'interessante processo creativo e

di intensa spiritualità mozartiana. L'Allegretto fonda la

sua impostazione compositiva su sei eleganti Variazioni

di un tema formato da una ventina di battute. La Varia-

zione finale si evolve passando dall'Allegretto all'Allegro

attraverso una mirata modificazione del percorso rit-

mico-articolatorio.

Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte

di Maurice Ravel

Movimenti: Allegretto (Sol magg.), Blues. Moderato (La b

magg.), Perpetuum mobile. Allegro (Sol magg.)

Questa Sonata, composta tra il 1923 e il 1927, è l'ultima di

Ravel nell'ambito della musica da camera. Egli scelse,

nella progettualità compositiva, di riannodarsi agli sche-

mi formali della tradizione mitteleuropea, all'arti-

colazione in tre movimenti, agli archetipi beethoveniani,

ad esempio della Kreutzer. In un altro ambito, invece, egli

aderisce agli aspetti esotici inconsueti, intitolando Blues il

Percorso estetico-musicale

20

secondo tempo che presenta certi atteggiamenti stru-

mentali di sapore jazzistico.

Il primo movimento, Allegretto, presenta un'Espo-

sizione con non meno di quattro idee, la prima delle

quali è di carattere pastorale, la seconda si caratterizza

per lo staccato a note ripetute, la terza idea appare mar-

catamente espressiva e la quarta presenta una succes-

sione di accordi perfetti. I quattro soggetti tematici con-

ducono ad una specie di riequilibrio lirico del materiale

motivico. Nella ripresa appare un suggestivo cantabile

che sfumerà in dissolvenza assieme al materiale com-

positivo dell'intero movimento.

L'indicazione Moderato, del secondo tempo, Blues,

abbonda di sincopi e in esso traspare un certo gusto

improvvisativo arricchito anche da una successione di

glissandi.

Perpetuum mobile, Allegro è il movimento in cui, dopo

aver preso l'avvio con l'idea in staccato del primo tem-

po, si ascolta la ricomparsa di incisi motivici dei due

tempi precedenti, variati leggermente o in modo più

incisivo.

Human II per violino e pianoforte (1995)

di Matteo Segafreddo

Il brano, originariamente Human per viola e pianoforte,

è stato commissionato, per questo organico nel 1991,

dalla SOCIETÀ UMANITARIA di Milano. Nel 1995 è

stata realizzata la versione Human II per violino e pia-

noforte.

Human II è un brano impostato secondo una pianifica-

zione compositiva costituita da due entità estetico-

musicali rappresentate dal violino e dal pianoforte, che

creano un'unica compagine di colorazione timbrica nel

momento ricettivo.

Infatti la “dialogica” conseguente è una risultante delle

sequenze, anche con caratteristiche socio-culturali, che

si interfacciano in una dimensione relativa ad un unico

ambito “gestuale” e sonoro.

Il percorso estetico-musicale del brano, presenta artico-

21

lazioni estremamente eterogenee, sia riguardo ai “dia-

loghi” fra gli strumenti, sia nelle fluttuazioni timbrico-

figurali e metrico-aleatorie, presenti in modalità

costante.

Tale strutturazione tratteggia un'unità stilistico-

compositiva che è presente nella dimensione espressi-

va generale del brano.

Sonata per violino e pianoforte n. 9 in la maggiore,

p. 47 "a Kreutzer" di Ludwig van Beethoven

Movimenti: Adagio sostenuto. Presto (La min.), Andante

con variazioni (Fa magg.), Finale. Presto (La magg.)

La Sonata op. 47 fu composta tra il 1802 e il 1803 e fu ese-

guita, in prima assoluta, dal violinista mulatto George

Bridgetower e da Beethoven il 24 maggio 1803, nella

sala dei concerti dell'Augarten. Il violinista Bridgeto-

wer avrebbe dunque meritato la dedica della Sonata,

ma al momento della pubblicazione, avvenuta nel 1805,

figurò come dedicatario il celebre violinista francese

Rodolphe Kreutzer, che Beethoven già conosceva ed

apprezzava anche se Kreutzer non eseguì mai la Sonata,

per lo meno in pubblico. La grande popolarità di questa

Sonata, ormai denominata a Kreutzer, è stata conquista-

ta, dalla seconda metà del secolo, attraverso le esecu-

zioni di Joseph Joachim con Clara Schumann. Nel 1889

la pubblicazione del romanzo di Tolstoj "La sonata a Kre-

utzer" decretò un ulteriore balzo in avanti alla fama del

pezzo, soprattutto del primo tempo.

La Sonata op. 47 fu creata nel periodo in cui Beethoven

iniziava a sperimentare forme che, pur non uscendo

dall'impianto tradizionale, dilatavano di molto le

dimensioni architettoniche degli schemi trasmessi

dalla tradizione. Beethoven impiega, in questa compo-

sizione, anche l'introduzione in movimento lento, il

quale è assai breve rispetto alle proporzioni del primo

tempo.

Questo movimento, che porta l'indicazione del Presto, è

22

formato da tre piccoli nuclei: le poche note iniziali, la

serie di suoni staccati del violino e punteggiati ritmica-

mente dagli accordi del pianoforte, i tre accordi finali.

Da questi elementi, Beethoven elabora un appassionato

moto perpetuo, che si arresta solo al 2° elemento temati-

co, dopo il quale viene ripreso il moto perpetuo, che con-

fluisce in un 3° tema. La forza drammatica di questo

tema lo riconosce quale terzo protagonista della scena e

su di esso è basato in gran parte lo sviluppo.

Se nel primo movimento predomina una tensione dina-

mica generale, nel secondo, invece, vige il momento

generale di una serenità trasfigurata. In questo movi-

mento la forma è costituita da un Tema con variazioni, il

quale segue lo schema di una canzone divisa in tre parti

(A - B - A) con ripetizione delle diverse sezioni. Le

prime due variazioni seguono il concetto del rafforza-

mento della densità ritmica. Nella terza variazione, in

modo minore, i due strumenti suonano nel registro

medio e grave. La quarta variazione presenta una

sovrapposizione di ornamentazioni con stile “baroc-

co”, che rende molto eterogeneo l'insieme ritmico. Il

secondo tema termina in una coda proporzionalmente

ampia.

Il terzo movimento è impostato ritmicamente sullo

schema di Tarantella e nella forma-sonata. Il flusso artico-

latorio ininterrotto, è frazionato da un breve episodio

nella forma di corale.

23

& - Artisti - &

Concerto di Venerdì 6 Giugno 2014

Orchestra da Camera “Gruppo d'Archi Veneto”

Nata nel 2003 da un'idea di Fiorella Foti (che, oltre a farne

parte, ne cura dall'inizio anche la Direzione Artistica),

l'Orchestra è prevalentemente formata da musicisti trevi-

giani, molti dei quali hanno collaborato con importanti

orchestre italiane, sotto la bacchetta di Direttori come

L.Maazel, R. Muti, C. Abbado.

Tra i più prestigiosi concerti tenuti in questi anni

dall'Ensemble (quasi novanta), spiccano i due appunta-

menti a fianco del Coro Filarmonico Trevigiano “Sante

Zanon”, nella suggestiva Basilica Superiore di Assisi

(2007), e, con la medesima formazione corale, i concerti in

Puglia culminati nell'animazione delle celebrazioni per il

40° anniversario della morte di Padre Pio, alla presenza del

Segretario di Stato Vaticano card. T.Bertone e diretta tele-

visiva su “Sky” (2008).

Oltre ai concerti effettuati nel quadro degli eventi a ricordo

di Canova e Palladio, in unione con il Coro “En clara vox”,

e a collaborazioni con prestigiosi solisti e Ensembles (Giu-

liano Carmignola, Walter Vestidello, Leonora Armellini,

Markus Placci, Sonatori de la Gioiosa Marca, Gemma Ber-

tagnolli, Susanna Moncayo von Hase, Corrado Orlando,

Enrico Bronzi ecc….), vanno segnalate varie importanti

esibizioni al Teatro Comunale di Treviso, dove dal 2009

24

l'Orchestra è invitata ogni anno a tenere l'ormai tradizio-

nale “Concerto di Santa Cecilia”, organizzato in coopera-

zione con l'Associazione Musicale “F.Manzato”.

Negli anni 2010-2013 l'Ensemble ha realizzato il progetto

del direttore d'orchestra M° Francesco Fanna finalizzato

alla riscoperta delle Messe Brevi di Haydn e Mozart, con

pregevoli esecuzioni in una cornice di grande rilievo quale

la Chiesa di S.Rocco a Venezia.

È partner dal 2010 del Coro “Academia Ars Canendi”,

diretto da Manuela Meneghello, nel progetto ideato dal

direttore d'orchestra M° Luis Szaràn, per la valorizzazione

delle musiche delle Riduzioni Gesuitiche dell'America

Latina. Tra il 2009 e il 2011 il “Gruppo d'Archi Veneto” ha

effettuato tre tournées in Grecia, e ha inoltre tenuto concer-

ti in Italia e Austria in collaborazione con la “StadtOrche-

ster Lienz”, riportando sempre grande successo di pubbli-

co e di critica.

Violini: Giorgio Pavan (I° violino solista) - Lorenza Bano -

Penelope Bertolo - Giovanna Damiano - Fiorella Foti -

Hanny Killaars - Klodiana Lushka - Stefano Pavan - Manu-

ele Pestrin - Giulia Pontarolo - Irene Russo - Dora Serafin -

Silvia Valisena - Mariella Viscuso

Viole: Gianni Carmignola - Filippo Fiorentin - Sarah Maz-

zoleni - Marcella Campagnaro

Violoncelli: Giovanni Cavallin - Filippo Piovesan - Odilla

Sonda

Contrabbasso: Luigi Rattin

www.gruppodarchiveneto.it

25

Primo clarinetto solista dell'Orchestra del Teatro Carlo Feli-

ce di Genova, dopo gli studi al Conservatorio di Musica

“A.Steffani” di Castelfranco Veneto, frequenta l'Acca-

demia “Lorenzo Perosi” di Biella studiando con Antony

Pay e consegue il Diploma di Alto Perfezionamento al Con-

servatorio Superiore di Lugano nella classe del clarinetti-

sta Fabio Di Càsola, del quale diviene assistente ai corsi di

perfezionamento.

Intensa è l'attività solistica e di musica da camera che lo

vede impegnato in recital in Italia, Austria, Svizzera, Ger-

mania, Cina, Malesia, Thailandia e Giappone nonché ospi-

te di importanti Festival quali: Festival “Settembre Musi-

ca” di Firenze e Torino, al “Bologna Festival”,per il Musik-

verein di Regensburg, per il Festival del Teatro A.Roldan

dell'Havana,per il Festival di Salisburgo, al 57° Festival

Internazionale “Primavera di Praga”, al 29° Festival della

Valle d'Itria,al Ravenna Festival 2008.

Collabora regolarmente con musicisti quali Salvatore

Accardo, Piero Toso, Bruno Canino, Massimo Somenzi e

Mario Brunello. Ha collaborato come primo clarinetto con

l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con

l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con

l'Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia, con l'Orchestra

della Fondazione Arena di Verona, con l'Orchestra del Tea-

tro Lirico di Cagliari, con l'Orchestra del Teatro Regio di

Parma, con l'Orchestra da Camera di Padova, con la Cham-

ber Orchestra of Europe, con l'orchestra del Musichkolle-

Corrado Orlando clarinetto

26

gium Winterthur, Lyric Opera di Chicago suonando con

direttori quali Claudio Abbado, Lorin Maazel, Giuseppe

Sinopoli, M.W.Chung, Fabio Luisi, Gary Bertini, Antonio

Pappano, Sir Neville Marriner ,Daniel Harding. Ha effet-

tuato registrazioni radiofoniche per Radio Rai Tre, ORF,

Radio di Monaco e inciso per Mondo Musica il Quintetto

op.115 per clarinetto e archi di J.Brahms.

Affianca all'attività concertistica quella didattica tenendo

master class e corsi di perfezionamento e di recente è stato

docente nella cattedra di clarinetto presso il Conservatorio

“G.Nicolini” di Piacenza.

Corrado Orlando suona clarinetti

Buffet Crampon “Tosca”.

Giovanni Porcile direttore d'orchestra

Giovanni Porcile, dopo aver conse-

guito il diploma in Violoncello nella

classe di Nevio Zanardi presso il Con-

servatorio “Nicolò Paganini” di Geno-

va e parallelamente all'attività di “Se-

condo Violoncello” presso il Teatro

“Carlo Felice”, ruolo che ricopre dal

1985 per concorso, ha intrapreso lo

studio della composizione e si è

diplomato in Direzione d'orchestra al

Corso triennale dell'Accademia Musi-

cale Pescarese sotto la guida di Dona-

to Renzetti.

Ha frequentato come allievo effettivo i corsi di perfeziona-

mento tenuti da Myung Wung Chung presso l'Accademia

Musicale Chigiana di Siena e da numerosi altri maestri tra

cui Alexander Anissimov e Piero Bellugi.

Ha seguito il corso tenuto da John Eliot Gardiner presso la

Bachakademie di Stuttgart.

Ha diretto per sei anni la “Schola Cantorum” della antica

Chiesa Plebana di S. Siro di Genova Nervi.

Ha diretto, tra le altre, l'Orchestra ed il Coro del Teatro

“Carlo Felice” in diversi concerti tra cui il Requiem di

Mozart nella cattedrale di San Lorenzo alla presenza di

S.E. il Cardinale Bagnasco, l'Orchestra Sinfonica della Pro-

vincia di Bari, l'Orchestra Filarmonica Giovanile di Geno-

va, l'Ensemble Hyperion, l'Orchestra “Mario Gusella”.

27

Ha fondato l'Orchestra da Camera del Carlo Felice che ha

diretto in un vasto repertorio dal '700 alla produzione con-

temporanea.

Ha collaborato, in veste di direttore d'orchestra, con il

musicattore Luigi Maio per la diffusione del teatro da

camera mettendo in scena capolavori della letteratura del

secolo scorso come “'Histoire du Soldat” di Stravinsky e

“Façade” di Walton, e realizzando nuovi spettacoli ispira-

ti alla parte più rappresentativa del repertorio lirico come

“Die Zauberflote” di Mozart.

È attento divulgatore dell'opera lirica presso il pubblico

più giovane, attività che lo ha portato a revisionare, in col-

laborazione con alcuni colleghi, L'Elisir d'amore di Doni-

zetti e a dirigerne il relativo spettacolo andato in scena

all'Auditorium “Montale” e riproposto, tra l'altro, per i

piccoli ospiti dell'Ospedale Gaslini.

Per lo stesso Ospedale pediatrico ha diretto il Te Deum di

Charpentier in occasione del 75° anniversario di Fonda-

zione.

La lunga collaborazione con il compianto Bruno Bartoletti

lo ha portato ad essere suo assistente personale nella pre-

parazione di opere del grande repertorio lirico quali

Turandot, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Macbeth,

Jenufa, Assassinio nella Cattedrale, Austieg und fall der

Stadt Mahagonny, Mefistofele, Il Corsaro, collaborazione

che gli ha consentito di attingere a quel particolare modo

di interpretare e vivere l'opera lirica del '900 che ha visto in

Bruno Bartoletti l'ultimo grande testimone.

E' stato assistente di Donato Renzetti nella preparazione

di Bohème, Rigoletto, Nabucco e Turandot.

È stato assistente di Fabrizio Maria Carminati nelle produ-

zioni di Traviata, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, France-

sca da Rimini, L'amico Fritz, Aida e diversi concerti sinfo-

nici.

Ha diretto “La Casa dei mostri” di Paolo Furlani, opera

vincitrice della III edizione del concorso “Quarant'anni nel

2000” organizzato dalla federazione CEMAT di Roma,

messa in scena dal Teatro “Carlo Felice” ed al “Teatro

Comunale” di Firenze.

Il Gran Teatro “La Fenice” di Venezia lo ha scritturato per

una ulteriore produzione della stessa opera.

L'esecuzione di alcuni concerti da lui diretti è stata trasmes-

sa da RAI Radio TRE, Radio Classica e Radio Vaticana.

28

Luca Simoncini violoncello

Concerto di Lunedì 9 Giugno 2014

Luca Simoncini si è diplomato col massimo dei voti, la lode

e menzione speciale al Conservatorio "A.Boito" di Parma,

sotto la guida del M° Franco Rossi del quale ha seguito

anche i Corsi di Musica da camera presso il Conservatorio

di Firenze.

Si è esibito in diversi Teatri, tra cui La Scala di Milano, in

concerti dedicati all'Arte della Fuga di Bach con i Maestri

Borciani, Pegreffi (cd Nuova Era 6744/45). Ha collaborato

come solista, con i Solisti Veneti, i Nuovi Virtuosi di Roma

e i Solisti di Mosca in tournée che hanno spaziato

dall'Europa al Giappone. Ha collaborato con numerosi

artisti: Pier Narciso Masi, Benedetto Lupo, BorisPetru-

shansky, Andrea Lucchesini,Domenico Nordio, Massimo

Quarta, Marco Rizzi, Marco Rogliano, Pavel Vernikov, Cor-

rado Giuffredi e Anthony Pay, Danilo Rossi, Simonide Bra-

coni, Enrico Dindo, nonché con il Quartetto Borodin , con il

maestro Giuseppe Sinopoli, con l'Orchestra Mozart diretta

dal Maestro Claudio Abbado. È invitato come membro di

Commissioni giudicatrici di Concorsi Nazionali e Interna-

zionali di Musica da Camera e Violoncello. Tiene master-

class di violoncello e musica da camera in diverse istituzio-

ni, in Italia e all'estero. Suona su uno strumento del 1737 di

Gregorio Antoniazzi appartenuto a Gaspar Cassadò.

Per Bottega Discantica incide l'opera integrale di F. Men-

delssohn, per violoncello e pianoforte, in duo con Andrea

Carcano. Successivamente le Sei Suites di Bach per violon-

29

cello solo.

Dalla fondazione è violoncellista del Nuovo Quartetto Ita-

liano, con il quale si è esibito in tutta Europa, Giappone,

Stati Uniti, Unione Sovietica, meritando ampi riconosci-

menti.

Il Nuovo Quartetto Italiano ha collaborato per oltre un

decennio con il tenore José Carreras .

Per le incisioni discografiche ha ricevuto i più alti ricono-

scimenti della critica speializzata: Stella d'oro, Diapason

d'or, Choc du Monde de la Musique, Prestige, Gran Prix

du Disque con Claves, Emi, Adda, Nuova Era.

Davide Furlanetto pianoforte

Davide Furlanetto, nato a Bolzano nel 1975, si diploma

presso il conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano con il

massimo dei voti sotto la guida di A. Bambace.

Consegue nel 2006 il Diploma Accademico di II livello in

Musica da Camera presso il Conservatorio “F. Venezze” di

Rovigo con 110 e Lode.

Ha seguito corsi di perfezionamento con V. Pavarana, R.

Zadra, B. Lupo , M. Mika e P. Masi. Inoltre ha frequentato il

corso per maestro accompagnatore tenuto a Treviso dalla

Prof.ssa E. Ferrari ed il corso di composizione presso il Con-

servatorio di Rovigo. È stato premiato in concorsi naziona-

li e internazionali, tra i quali ha ottenuto il 1° premio ai con-

corsi di “Pianello di Valtidone”, “Isole Borromee”, “F.For-

gione” e “I Giovani per i Giovani” di Ravenna (2003).

Svolge attività come solista, camerista e pianista collabora-

tore. Ha suonato con noti musicisti (S. Mead, C.Colombo,

30

A. Travaglini, R. Malfatto,L. Paccagnella, L. Simoncini

ecc), in varie città italiane, tra cui: Trento, Sala Filarmonica ;

Bolzano, Società dei Concerti; Padova, Accademia Galile-

iana, Auditorium Pollini, Palazzo del Bo'; Brescia, Pome-

riggi Musicali; Treviso, Frammenti d'Estate; Robvigo,

Società dei Concerti; Stresa, Venezia, Rovigo (Conservato-

rio), Arquà, Portogruaro, Austria, ecc. Si è esibito con

l'orchestra del Conservatorio di Bolzano nell'esecuzione

del Concerto op.18 n°2 di S.Rachmaninov (1997).

Lavora attualmente da diversi anni (dal 2006) come piani-

sta collaboratore delle classi di archi e fiati presso i Conser-

vatori “F. Venezze” di Rovigo e “C.Pollini” di Padova,

dove ha insegnato per due anni “Prassi degli strumenti a

tastiera e pratica del repertorio vocale da camera” (2009-

10). Ha collaborato inoltre, sempre come pianista accom-

pagnatore, presso l'Istituto Musicale “Manzato” di Trevi-

so, presso l'Accademia Musicale Ca' Zenobbio di Treviso

con il clarinettista M° F. Meloni (primo clarinetto della Sca-

la), presso i Corsi Estivi di Perfezionamento di Carloforte

(2007) e La Maddalena (2008) con il clarinettista A. Trava-

glini e con il Soprano M.Zampieri. Attualmente è impe-

gnato dal 2009 come pianista collaboratore presso il Corso

Annuale di Alto Perfezionamento a Sacile con il violoncel-

lista L.Simoncini; in questa stessa sede ha partecipato, sem-

pre dal 2009, a tutte le edizioni del Festival Estivo sempre

come pianista collaboratore di L.Simoncini. Nell'agosto

del 2013 ha partecipato, sempre come pianista collaborato-

re di L.Simoncini, alle “Vacanze Musicali ad Urbino”.

Ha ottenuto inoltre il Diploma al Corso biennale di Acusti-

ca ed Accordatura presso il Conservatorio di Rovigo, dove

ha ottenuto il Diploma Accademico di II livello in Discipli-

ne Musicali con una tesi sul calcolo delle cordiere dei pia-

noforti tardo-romantici. Da questo interesse è nata, tra

l'altro, la sua attività di promozione per il restauro del pia-

noforte d'epoca Pleyel di proprietà dell'Accademia Galile-

iana di Scienze, Lettere ed Arti di Padova; su tale strumen-

to, del quale attualmente segue la manutenzione dopo il

restauro del 2005, organizza ormai da anni rassegne di con-

certi quali: “Progetto Chopin”(2008), “Progetto 1894”

(2009), “Progetto Beethoven” (2010), “I concerti

dell'Accademia”, “Progetto Musica dell'Ottocento” (2011)

e “Progetto Musica.it” in collaborazione con l'Università

di Padova.

31

Concerto di Lunedì 16 Giugno 2014

Gomalan Brass Quintet

Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo d'ottoni eclettico ed

estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati

musicisti, prime parti in importanti orchestre italiane:

Marco Braito (tromba), Marco Pierobon (tromba), Nilo

Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano

Ammannati (tuba). Grazie all'avvincente sinergia tra abili-

tà esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del

quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura

all'interno di un repertorio vastissimo, che spazia dal rina-

scimento al melodramma e alla musica contemporanea,

senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica

per film. Lo spettacolo proposto e continuamente rinnova-

to, e per la riconosciuta qualità musicale e per la particola-

re verve istrionica dei componenti del quintetto, da dieci

anni conquista pubblico e critica di tutto il mondo.

Ad appena due anni dalla fondazione, nel novembre 2001,

il gruppo si aggiudica il primo premio al Concorso Inter-

nazionale “Città di Passau”, uno dei più prestigiosi ricono-

scimenti a livello mondiale nel campo della musica per

ottoni, guadagnandosi la stima di illustri direttori

d'orchestra (Metha, Muti, Maazel, Pretre, Sinopoli, Giuli-

ni, Baremboim) e di ottonisti di rilievo internazionale,

come Roger Bobo, David Ohanian, Steven Mead, Dale Cle-

Nilo Caracristi - cornoGianluca Scipioni - tromboneStefano Ammannati - tuba

32

venger e Froydis Ree Wekre, tutti concordi nell'anno-

verare il Gomalan Brass Quintett tra i gruppi più interes-

santi del panorama ottonistico internazionale.

I concerti del Gomalan Brass Quintet sono stati trasmessi

da svariate emittenti radiofoniche fra cui Bayerisches Run-

dfunk, Radio Vaticana, Radio Canada, Radio della Svizze-

ra Italiana, Radio Classica, Radio Tre (per la quale il grup-

po ha eseguito diverse prime mondali).

Il quintetto ha all'attivo quattro lavori discografici di cui i

primi due pubblicati da Summit Records. Il terzo (per

Naxos) Moviebrass, è stato fra i più scaricati dal sito classic-

sonline.com. Il quarto cd è stato pubblicato in proprio per

celebrare il primo decennale di attività: 1999/2009 Ten Years

Live.

Nel 2010 è uscito anche un DVD che racchiude il concerto di

LODI (Auditorium BNL) ed un documentario sul gruppo.

Hanno detto di loro:

"È un grande gruppo: virtuosismo e musicalità fuori dal comu-

ne" (Zubin Metha)

"Susciteranno in voi ogni emozione che siate in grado di prova-

re" (Vince Di Martino)

"Il quintetto d'ottoni più affascinante che io abbia mai incontra-

to. Un concerto di questo gruppo straordinario è un'esperienza

indimenticabile" (Roger Bobo)

Marco Pierobon, Marco Braito - trombe

33

Concerto di Lunedì 23 Giugno 2014

Francesco Manara violino(Primo Violino Solista dell'Orchestradel “Teatro alla Scala” di Milano)

Francesco Manara, violinista di chiara fama, nel 1992 è

stato scelto da R. Muti per ricoprire il ruolo di Primo Violi-

no Solista dell'Orchestra del Teatro alla Scala ed ha vinto

anche il primo premio al concorso indetto dall'Orchestra

Filarmonica della Scala. L'anno successivo gli è stato asse-

gnato il primo premio al prestigioso Concorso Internazio-

nale di Ginevra. Si è esibito in qualità di solista con impor-

tanti orchestre tra cui l'Orchestra della Suisse Romande, la

Radio Bavarese, la Radio di Stoccarda e quella di Hanno-

ver, la Wiener Kammerorchester, la Tokyo Symphony,

l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e, in più occa-

sioni, con la Filarmonica della Scala diretta da R. Muti. Nel

1998 ha debuttato al Lincoln Center di New York. Il suo

repertorio, che spazia da Bach ai contemporanei, com-

prende anche tutti i 24 capricci Op. 1 di Paganini, da lui ese-

guiti integralmente più volte in concerto, e tutte le Sonate e

la Partite di Bach. Francesco Manara è il fondatore del "Trio

Johannes", con cui ha vinto il secondo premio al Concorso

Internazionale di Musica da Camera dei Trio di Trieste e a

quello di Osaka. È docente di violino presso l'Accademia

Internazionale Superiore di Musica "L.Perosi" di Biella e

presso l'Accademia della Scala; è stato invitato a tenere

Masterclasses alla Manhattan School di New York. Suona

il Giovan Battista Guadagnini "ex Buckeburg" del 1773.

34

Francesco De Zan pianoforte

Francesco De Zan, si è diplo-

mato con lode in pianoforte

nel 1987 al Conservatorio di

Padova e si è perfezionato con

vari maestri quali Gino Gori-

ni, Edith Fischer, Alexis Weis-

semberg, Martha del Vecchio

e Bruno Bettinelli (per la com-

posizione). Un'intensa attivi-

tà concertistica lo ha portato a

suonare con successo di pub-

blico e di critica in molte città

italiane ed estere, eseguendo

centinaia di concerti sempre

all'interno di consolidate Stagioni concertistiche e noti

Festival musicali. Da diversi anni si sta dedicando al reper-

torio cameristico collaborando con musicisti molto noti,

come: i violinisti Valery Oistrakh, Francesco Manara, Ste-

fano Pagliani; i violoncellisti Christophe Coin, Patrick

Demenga e Daniel Grosgurin; il violista Vladimir Mendel-

ssohn; il contrabbassista Franco Petracchi; gli Ensemble “I

Solisti della Scala” e “Quartetto d'Archi di Torino”.

Negli ultimi anni ha effettuato diverse tournées in Giappo-

ne, Korea, Taiwan, Spagna, Francia, Repubblica Ceca,

Macedonia, Slovenia, Kosovo, Austria, Germania e Islan-

da. Nell'estate 2011 è stato invitato dal Festival dei Due

Mondi di Spoleto a tenere la prima esecuzione assoluta del

melologo “La Realtà” su testi di P. P. Pasolini e musica di F.

E. Scogna con la partecipazione dell'attore Claudio Santa-

maria.

Contemporaneamente all'attività concertistica si è laurea-

to in Filosofia nel 1994 presso l'Università Ca' Foscari di

Venezia. Ha curato la direzione artistica di di diversi festi-

val internazionali in Veneto e in altre regioni italiane. È

docente di Musica da Camera presso il Conservatorio di

Cosenza.

35

Matteo Segafreddo compositore

Diplomi in Composizione, in

Musica Corale e Direzione di

Coro, Diploma di Perfeziona-

mento in Composizione pres-

so l'Accademia Nazionale di

“S. Cecilia” di Roma con Fran-

co Donatoni, si è aggiornato

in composizione con Luciano

Berio e Brian Ferneyhough

ed ha approfondito la lingui-

stica della Musica per film

con Ennio Morricone. È pre-

sente in rassegne concertisti-

che e festivals in tutto il mondo. Le sue composizioni sono

state registrate dalla BRTN 3 di Bruxelles e dalla RAI, pub-

blicate presso le Edizioni Pizzicato Verlag Helvetia, Edi-

pan, Chiola Music Press, Agenda, Eurarte, Taukay, Centro

Internazionale della Grafica, IDC Press, incise dalle case

discografiche Edipan, Artis Records, Rivoalto, Agenda,

Black Records e commissionate da Fondazioni Lirico-

Sinfoniche, come Teatro La Fenice di Venezia, e da Associa-

zioni Concertistiche, quali l'Orchestra Regionale Filarmo-

nia Veneta e l'Ensemble InterContemporain di Parigi. Le

sue opere sono conservate presso Biblioteche nazionali ed

internazionali e presenti nei maggiori siti internet. La sua

attività è citata nelle Enciclopedie e Dizionari degli Artisti,

anche web. La sua musica è stata recensita nel 5° Canale

della Filodiffusione della RAI. Il musicologo Renzo Cresti

gli ha scritto una monografia pubblicata da Guido Miano

Editore di Milano. Già Segretario Nazionale della “Federa-

zione Compositori Italiani”, è commissario di giuria in

Concorsi Internazionali di Composizione. Docente

all'Università, è Collaboratore del Programma di Ricerca

PRIN 2009 presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Cultu-

rali dell'Università “Ca' Foscari” di Venezia e Coordinato-

re della Commissione di studio e ricerca “Didattica dei Pro-

cessi creativi sonori e della Composizione” del “SagGEM”

Nazionale, presso il Dipartimento delle Arti dell'Univ-

ersità di Bologna. È relatore in vari Convegni nazionali ed

internazionali e coopera con personalità di chiara fama nei

settori artistico e scientifico-culturale. È autore di pubbli-

cazioni scientifiche, didattiche e musicali, quali saggi e

monografie teorico-compositive per le Edizioni Cleup, Dia-

stema, Pensa MultiMedia.

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I Concerti saranno introdotti da una breve presentazione

del M° Matteo Segafreddo

Alla fine di ogni concerto il pubblico potrà rivolgere

domande e curiosità agli interpreti.

Lunedì 9 e 23 giugno: ingresso € 8,00

Venerdì 6 e lunedì 16 giugno: ingresso € 12,00

Abbonamento 4 concerti: € 30,00

Bambini e ragazzi fino a 16 anni e

Allievi Istituto Musicale N. Zardo: ingresso gratuito

Info e prevendita abbonamenti

presso Biblioteca Comunale, piazza San Marco,

dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle ore 19,00

tel. 0423 538516 - [email protected]

www.ilunedidellamusica.it

[email protected]