COMUNE DI CASTROFILIPPO

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Relazione tecnico/specialistica impianti antincendio – Scuola Media “P. Balsamo” Pag. 1 COMUNE DI CASTROFILIPPO (Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento) Riqualificazione, efficientamento energetico e adeguamento antincendio della scuola media Paolo Balsamo nel Comune di Castrofilippo (AG) 1.1 Relazione tecnico/specialistica impianti antincendio – Scuola Media “P. Balsamo” (studio attinto dal progetto redatto dal Progetto Impianti Tecnologici PER IL RILASCIO DEL C.P.I. (D.M. 26.08.1992) redatto dall’Ing. Francesco QUONDAMATTEO - Progettista Opere Architettoniche, Edili, Responsabile delle Integrazioni Specialistiche, legge 818/84, coordinatore della sicurezza: Arch. Vincenzo SIDOTI) Il progettista: Per l’UTC Arch. Giuseppe Taibi Geom. Salvatore Cinquemani

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COMUNE DI CASTROFILIPPO

(Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento)

Riqualificazione, efficientamento energetico e adeguamento

antincendio della scuola media Paolo Balsamo nel Comune di

Castrofilippo (AG)

1.1 Relazione tecnico/specialistica impianti antincendio –

Scuola Media “P. Balsamo”

(studio attinto dal progetto redatto dal Progetto Impianti Tecnologici PER IL RILASCIO DEL C.P.I. (D.M.

26.08.1992) redatto dall’Ing. Francesco QUONDAMATTEO - Progettista Opere Architettoniche, Edili,

Responsabile delle Integrazioni Specialistiche, legge 818/84, coordinatore della sicurezza: Arch.

Vincenzo SIDOTI)

Il progettista:

Per l’UTC

Arch. Giuseppe Taibi

Geom. Salvatore Cinquemani

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Indice

1. I riferimenti Normativi

2. Premessa

3. Le attività presenti ai sensi del DPR 151/2011

4. Gli interventi Previsti

5. L’edificio Scolastico

6. L’edificio Palestra

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RELAZIONE TECNICA di prevenzione incendi per l’attività di Edificio scolastico

(D.M. 26.8.92)

1. NORME DI RIFERIMENTO

- D.P.R. N° 151 del 01/08/2011: Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi.

- D.M. 10 MARZO 1998: Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro.

- DECRETO INTERMINISTERIALE 07/08/2012: Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernente i procedimenti di prevenzioni incendi alla documentazione da presentare.

- DECRETO LEGISLATIVO N° 81 del 09/041/2008: Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

- DECRETO MINISTERIALE 20 DICEMBRE 2012: Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.

- D.M. 30/11/1983: Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.

- DECRETO MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO 22.01.2008 N° 37, G.U. 12.03.2008: Norme per la sicurezza degli impianti.

- DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 7 gennaio 2005: Norme tecniche e procedurali per la classificazione ed omologazione di estintori portatili di incendio.

- DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 3 novembre 2004: Disposizioni relative all’installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l’apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d’incendio.

- DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 16/02/2007: Disposizioni relative alla

classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi da costruzione.

- DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 09/03/2007: Disposizioni relative alle prestazioni di resistenza al fuoco nelle attività soggette al C.N.VV.F.

- DECRETO 16 luglio 2014: Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido. (14A05976) (GU n.174 del 29-7-2014)

- D.M. 26 agosto 1992: Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica.

- D.M. 12 maggio 2016: Prescrizioni per l’attuazione, con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione degli incendi per l’edilizia scolastica.

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2. PREMESSA

Il presente progetto esecutivo è stato redatto nel rispetto dell’art. 33 del D.P.R. 207/2010

come recepito dalla L.R. 12/2011 e s.m.i., la finalità dell’intervento è la Riqualificazione e l’efficientamento

Energetico e adeguamento antincendio dell’edificio scolastico “Scuola media Paolo Balsamo” sita nel Comune di

Castrofilippo (AG), prospiciente il Viale Bonfiglio.

Allo stato attuale l’edificio presenta evidenti carenze, tali da richiedere interventi non più

procrastinabili per la riqualificazione generale ed il ripristino delle condizioni di sicurezza, del

confort termo-igrometrico ed allo stesso tempo l’efficientamento energetico delle strutture e degli

impianti, nonché vanno adeguati gli impianti alle norme antincendio.

Con il presente progetto si prevedono una serie di interventi che mirano essenzialmente alla

riqualificazione energetica dell’involucro edilizio e all’installazione di impianti da fonte rinnovabile

“FER”, nel contempo sono state utilizzate soluzioni e tecniche atte a ripristinare le condizioni di

sicurezza e durabilità (vetri stratificati di sicurezza a norma UNI 7697: 2015 per l’integrità dei

fruitori, ecc.). L’intervento si completa con le previsioni destinate all’adeguamento alle norme

antincendio dell’edificio.

L’installazione degli impianti “FER” e l’efficientamento dell’involucro edilizio potrà garantire

una riduzione consistente dei consumi di energia primaria e un conseguente risparmio sulle spese di

gestione dell’impianto di riscaldamento, di produzione di ACS.

Non sono previsti interventi sulla componente edilizia di copertura, poiché l’Amministrazione

Comunale sta già provvedendo, con risorse a propria disposizione, a realizzare un intervento di

riqualificazione ed efficientamento.

Per gli interventi previsti si utilizzeranno materiali e soluzioni bio-compatibili, cappotto

termico in lana di roccia, moduli fotovoltaici in silicio policristallino, ecc. Di seguito si relaziona sulle

linee di intervento previste.

Gli interventi di Adeguamento antincendio dell’edificio scolastico è finalizzato ad ottenere il

parere favorevole necessario al rilascio del CPI da parte dal Comando dei Vigili del Fuoco, secondo

la normativa antincendio D.M. 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” e

tenendo conto delle prescrizione del D.P.R. 151/11 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei

procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’articolo 49 comma 4-quater, decreto legge 31 maggio

2010, n.78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122";

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3. LE ATTIVITA’ PRESENTI AI SENSI DEL DPR 151/2011

Gli interventi di adeguamenti anticendio per la “Scuola media Paolo Balsamo” sita nel Comune di

Castrofilippo (AG), prospiciente il Viale Bonfiglio, interssano l’intero plesso scolastico che si compone di

due corpi di fabbrica distinti all’interno di un lotto perimetrato con muretti e inferiate. Il lotto si

estende per circa 3000 mq ed è dotato di n. 2 accessi carrabili con cancelli, uno su viale Bonfiglio e

uno sul retro su via Michelangelo. Sempre su viale Bonfiglio esiste un ulteriore ingresso pedonale

ampio circa 3 ml su scalinata.

Il corpo adibito ad attività scolastica rientre nell’attività 67.1.A ai sensi del DPR 151/2011,

poiché in esso sono presenti un numero massimo di individui (fra studenti e personale tecnico ed

amministrativo) superiore a 100 e inferiore a 150. Per tale attività, in funzione della normativa

vigente, non è richiesto alcun parere preventivo sul progetto. Gli interventi previsti sono stati

implementati nel rispetto della vigente normative, delle regole tecniche e norme verticali specifiche.

Al completamento dell’intervento si provvederà alla trasmissione della pertinente SCIA al Comando

dei VV.FF. competente.

Tutto il plesso scolastico (Scuola + Palestra) è servito da un impianto termico per

riscaldamento e da una centrale idrica attrezzata con gruppo di pressurizzazione atto ad alimentare la

rete antincendio con idranti e naspi presenti. La centrale termica, situata in un locale dedicato

ataccato al corpo della palestra ma con accesso dall’esterno, costituisce attività secondaria ai fini

antincendio, risulta classificata nell’attività 74.1.A ai sensi del DPR 151/2011, poiché trattasi di

generatore di calore alimentato a gas metano avente potenza nominale superiore a 116 kw ma

inferiore a 350 kw. Anche per tale attività, in funzione della normativa vigente, non è richiesto alcun

parere preventivo sul progetto. Anche per tale attività gli interventi previsti sono stati implementati

nel rispetto della vigente normative, delle regole tecniche e norme verticali specifiche. Al

completamento dell’intervento si provvederà alla trasmissione della pertinente SCIA al Comando dei

VV.FF. competente.

La Palestra costituisce corpo autonomo e, pur essendo di fatto un’attività secondaria, risulta

classificata come attività 65.1.B: locali di spettacolo e di trattenimento in genere impianti e centri

sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero

di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq. Sono escluse le manifestazioni

temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico. Di fatto la

palestra ha una superficie complessiva pari a circa 468 mq (298 mq ambiente palestra + area servizi

ed annessi per circa 170 mq). Per tale attività, come richiesto dalla normativa vigente si chiede il

competente parere sul progetto.

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4. GLI INTERVENTI PREVISTI

Dall’analisi e rilievo dello stato di fatto e dalle indicazioni e prescrizioni normative in materia di

pevenzione incendi, sono stati individuati gli interventi necessari per l’adeguamento antincendio della

scuola media Paolo Balsamo in oggetto. Gli interventi previsti riguardano l’intero plesso e per cui,

nonostante di fatto il corpo palestra non risulta interferente con il corpo scuola ai fini antincendio, si

riportano tutti gli interventi previsti con specifica dell’ubicazione degli stessi. Si premette che nello stato

di fatto l’intero plesso è dotato di impianto di pressurizzazione antincendio, con riserva idrica e

condotte di distribuzione interrate che alimentano naspi e idranti, posizionati sia nel corpo scuola che

nel corpo palestra. L’intervento sull’impianto di spegnimento incendio prevede la sostituzione del

gruppo di pressurizzazione, lo spostamento del bocchettone di presa dei VV.FF. e l’inserimento di un

secondo gruppo di attacco per i VV.FF.; di seguito si descrivono gli interventi principali:

➢ Edificio Scuola: Spostamento scala antincendio a servizio dell’edificio adibito a scuola, con

predisposizione dei gradini e pianerottolo con tipologia anti-scivolo e anti-vertigine;

➢ Collegamento della scala antincendio dell’edificio a scuola, all’impianto di messa a terra;

➢ Edificio Scuola e Palestra: Riposizionamento degli estintori esistenti a polvere integrati con

nuovi elementi ad anidride carbonica;

➢ Edificio Scuola e Palestra: Potenziamento segnaletica di sicurezza esistente;;

➢ Edificio adibito a scuola: compartimentazione dell’archivio - ripostiglio con placcaggio

REI 60, realizzato con rivestimento con cartongesso certificato a piano primo e piano terra;

➢ Edificio Palestra: compartimentazione della centrale termica adiacente la palestra e

controsoffittatura della trave in essa presente con placcaggio REI 120, realizzato con

cartogesso certificato e similari;

➢ Edificio Palestra: compartimentazione del locale riserva idrica con placcaggio REI 120,

sempre in cartongesso certificato o similare;

➢ Edificio scuola : montaggio di n.3 porte REI 60 nei ripostigli compartimentati a piano

primo e terra;

➢ Edificio Scuola, Centrale idrica e Termica: inserimento dispositivi di areazione a lamelle e

nello specifico in sommità alla scala interna della scuola, nei tre locali a ripostiglio della scuola (locali

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che compartimentati in progetto), e nei locali tecnici a centrale idrica antincendio e centrale termica

adiacenti alla palestra (locali compartimentati in progetto) ;

➢ Centrale idrica antincendio adiacente al Corpo Palestra: sostituzione gruppo pompe a

norma UNI 10779;

➢ Corpo Palestra e Corpo Scuola: Spostamento Gruppo di attacco VV.FF. da esterno

centrale idrica ad area intermedia fra palestra e scuola, in prossimità della porta di ingresso alla

Palestra. Altresì è previsto l’inserimento di un secondo nuovo gruppo di attacco VV.FF. in

corrispondenza dell’ingresso all’edificio scuola, in prossimità dell’ingresso / uscita pedonale su viale

bonfiglio.

➢ Edificio Scuola: installazione linea di alimentazione e sistema lampade di emergenza n. 14

piano terra e n. 17 piano primo. Installazione pittogrammi LED vie di fuga n. 6 piano terra e n. 5

piano primo.

➢ Edificio Palestra: installazione linea di alimentazione e sistema lampade di emergenza n. 21.

Installazione pittogrammi LED vie di fuga n. 9.

A completamento della SCIA

➢ Verifiche per DIRI impianto elettrico, messa a terra, meccanico e antincendio;

➢ Verifiche della struttura ai fini della certificazione REI.

Per la definizione delle scelte progettuali l’Amministrazione Comunale si è avvalsa dello studio

e della progettazione prodotta dall’ Arch. Vincenzo SIDOTI, responsabile delle Integrazioni

Specialistiche, legge 818/84, e coordinatore della sicurezza del progetto, che ha progettato gli

interventi sia per la scuola Media “Paolo Balsamo” che per la Scuola Materna Luigi Pirandello. Nel

presente progetto si richiamano e si adottano solo le scelte definite per la scuola Media Balsamo

dalla produzione intellettuale di disponibilità dell’Amministrazione.

Relativamente allo spostamento della scala antincedio che è a servizio dell’edificio a scuola,

la scala in oggetto, partendo dalla quota del cortile interno, arriverà a servire il primo piano coprendo

complessivamente un dislivello di 4,40 m.

Strutturalmente risulterà realizzata dallo smontaggio della scala esistente. Sarà scollegata ed

indipendente dal corpo di fabbrica e sarà assemblata utilizzando le sezioni qui riportate:

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> colonne in profilati HEB 160, ancorate alla fondazione mediante piastre e tirafondi (indicate

da 1 a 6 nell’immagine seguente);

> travi di piano (in corrispondenza dei pianerottoli) in profilati HEB 160;

> cosciali delle rampe in profilati UPN 140;

La fondazione sarà del tipo a platea in cemento armato, con spessore pari a 40 cm, armata con

barre Φ12 a passo 20 cm superiori e inferiori in entrambe le direzioni.

La nuova scala di sicurezza verrà completata con il montaggio degli elementi di finitura:

• gradini in grigliato, antiscivolo, antipanico e antitacco, certificati per uso in ambienti ad

elevato affollamento (rif. Cat. "C2" della Tab.3.1.II del D.M.14/01/2008);

• piano di calpestio dei pianerottoli, in grigliato dello stesso tipo utilizzato per i gradini;

• parapetti di altezza 1100 mm, verificati in testa per una spinta minima di 2.00 KN/m,

Gli infissi in uscita del fabbricato verranno realizzati con serramenti REI 60, mentre la

protezione delle persone sarà assicurata in conformità alle disposizione tecniche sulle vie

di fuga, contenute nel D.M. 18/09/2002 .

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5. EDIFICIO SCOLASTICO

L’intervento oggetto della presente relazione riguarda l’adeguamento della Scuola Media P. Balsamo alla vigente normativa antincendio. Secondo dichiarazione del titolare dell’attività, essa presenta un affollamento pari a 121 persone, pertanto ricade nella classificazione di tipo 1: scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone, secondo il D.M. 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”. L’attività è individuata al punto 67.1.A dell’allegato I DPR 151/2011: scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti (fino a 150 persone).

UBICAZIONE: Viale Bonfiglio – 92020 Castrofilippo (AG)

PROPRIETA’: Comune di Castrofilippo

RELAZIONE TECNICA

La scuola è inserita in un complesso scolastico recintato. Si compone di un edificio principale in due elevazioni fuori terra e un corpo staccato adibito a palestra.

L’edificio oggetto della presente relazione è evidenziato in rosso:

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5.1 GENERALITA’

• Scopo: rischio di incendio;

• Campo di applicazione: scuola preesistente all’entrata in vigore del D.M. 18.12.75;

• Classificazione: scuola tipo 1, con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone come dichiarazione allegata del titolare.

5.2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

• Ubicazione: centro abitato di Castrofilippo, in struttura isolata.

• Accesso all’area: la sede scolastica ha un’area di pertinenza facilmente accessibile ai mezzi di emergenza, che possono accedere attraverso i relativi cancelli di entrata.

• Separazioni: non esistono attività non pertinenti a quella scolastica.

L'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco è accessibile all’area come evidente nella planimetria dell’inquadramento generale.

5.3 COMPORTAMENTO AL FUOCO

Aerofoto

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• Resistenza al fuoco delle strutture: le strutture sono realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno R 60 (strutture portanti) e REI 60 (strutture separanti) per edifici con altezza antincendi fino a 24 m come il nostro caso.

Per le strutture di pertinenza delle aree a rischio specifico sono state applicate le disposizioni emanate nelle relative normative.

• Reazione al fuoco dei materiali: sono stati impiegati materiali di classe 1 per un massimo di 50% mentre per le restanti parti di classe 0;

- Le pavimentazioni ed i relativi rivestimenti sono di classe 2, gli altri materiali di rivestimento di classe 1. Non esistono rivestimenti lignei;

- Eventuali materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco, sono stati posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi, di classe 0, escludendo spazi vuoti o intercapedini;

- Eventuali materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc) sono di classe di reazione al fuoco non superiore a 1.

5.4 SEZIONAMENTI

• Compartimentazione: l’edificio risulta essere un compartimento unico, costituito da due piani, di superficie non eccedente i 6000 mq per altezza incendi fino a 12m (Tab. A art 4. Sezionamenti Allegato al D.M. 26 agosto 1992);

- Gli elementi costruttivi di suddivisione tra i compartimenti soddisfano i requisiti di resistenza al fuoco almeno pari a REI60.

• Scale: le caratteristiche di resistenza al fuoco del vano scala sono almeno REI60.

La larghezza minima delle scale rispetta il requisito minimo di m 1,20. Le rampe sono rettilinee, non presentano restringimenti, sono composte da non meno di tre gradini e non più di quindici; i gradini sono a pianta rettangolare, hanno alzata e pedata costanti, rispettivamente non superiore a 17 cm e non inferiore a 30 cm. Il vano scala presenta superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore ad 1 m2, mediante dispositivo di aerazione a lamelle certificato UNI EN 12101-2. Inoltre è presente una scala totalmente esterna rispetto al fabbricato servito, munita di parapetto regolamentare e delle altre caratteristiche stabilite dalla norma, come specificato in seguito in questa relazione.

• Ascensori e montacarichi:

Non sono presenti ascensori o montacarichi all’interno dell’edificio scolastico.

5.6. MISURE PER L’ EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA

• Affollamento: le persone effettivamente presenti nella struttura, come risulta da apposita dichiarazione rilasciata sotto la responsabilità del titolare dell'attività ed allegata a questa relazione, sono 121. Il massimo affollamento possibile in aula è inferiore a 26 persone/aula.

Mansioni Lavorative N

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Docenti 23

Alunni 95

Collaboratori scolastici 3

TOTALE 121

La palestra può avere un affollamento superiore a 100 persone, pari a 120 persone: palestra=0.4*297.91 mq=120 persone.

La palestra costituisce attività secondaria 65.1.B. e seguirà apposita relazione.

Le caratteristiche della struttura scolastica sono le seguenti:

• Capacità di deflusso: la capacità di deflusso non è superiore a 60 persone per ogni piano;

• Sistema di via d’uscita: la scuola è provvista di un adeguato sistema organizzato di vie di uscita ed è dotata di almeno 2 uscite verso luogo sicuro.

Essendo la struttura composta da due piani fuori terra, essa è dotata di una scala che serve al normale deflusso e di una scala di sicurezza esterna. La scala esterna è munita di parapetto regolamentare e realizzata secondo i criteri sotto riportati:

- I materiali utilizzati sono di classe 0 di reazione al fuoco.

Si prevede lo spostamento di questa scala distaccata dalle pareti dell’edificio e sarà collegata alla porta di piano tramite passerella dotata di pavimentazione in grigliato antivertigine come, stessa soluzione adottata per gli scalini.

• Larghezza delle vie di uscita: la larghezza delle vie di uscita non è inferiore a due moduli (m 1.20) come evidenziato in planimetria;

• Lunghezza delle vie di uscita: la lunghezza delle vie di uscita misurata dal luogo sicuro alla porta più vicina allo stesso di ogni locale frequentato dagli alunni o dal personale docente e non docente non è mai superiore a 60 metri.

• Larghezza totale delle uscite di ogni piano: il massimo affollamento ipotizzabile di due piani consecutivi, con riferimento a quelli aventi aggiore affollamento non è maggiore della capacità di deflusso.

• Numero delle uscite:

Il numero delle uscite dai singoli piani dell’edificio non è inferiore a due.

Le persone presenti in ogni aula non sono superiori a 25. Le porte hanno uscite di larghezza non inferiore a due moduli e si aprono nel verso dell’esodo. E’ presente un’aula ad uso informatico, che non rientra nella tipologia dei locali destinati ad uso collettivo (lettera circolare 30/10/1996, n. 2244/4122).

Le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso sono realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi.

5.7. SPAZI A RISCHIO SPECIFICO

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Classificazione:

• Spazi per esercitazioni: non esistono spazi a rischio specifico per esercitazioni;

• Spazi per depositi: al piano primo è presente un ripostiglio contenente materiale cartaceo superiore a 10m2. Le strutture sono state realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno REI 60.

L’accesso avviene tramite porta certificata almeno REI 60, dotata di congegno di autochiusura.

Detto locale è dotato un’apertura di aereazione di superficie non inferiore ad 1/40 della superficie in pianta, pari a 12.5/40= 0.35 mq, mediante dispositivo di aerazione a lamelle certificato UNI EN 12101-2.

Il carico d’incendio non supera i 30 kg/mq. Il locale è dotato di un estintore, di tipo approvato, di capacità estinguente non inferiore a 21 A ogni 200 mq di superficie.

• Impianti di produzione di calore: è presente una centrale termica esterna, posta nel corpo palestra, alimentata a gas metano che costituisce un’attività secondaria, punto 74.1.A: impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW (fino a 350 kW). La centrale termica, come quella idrica, si trova all’interno di un locale con caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI 120.

• Spazi per l’informazione e le attività parascolastiche: non sono presenti spazi per l’informazione e attività parascolastiche.

• Autorimesse: non esistono autorimesse;

• Spazi per servizi logistici: non sono previsti spazi per servizi logistici.

• Mense: non sono previsti spazi adibiti a mense.

• Dormitori: non sono previsti dormitori.

5.8. IMPIANTI ELETTRICI

• Generalità: li impianti elettrici sono realizzati in conformità ai dispositivi di cui alla legge 1.03.1968, n. 186. Il quadro elettrico è munito di un interruttore generale, posto in posizione segnalata, in modo da permettere di togliere tensione all’impianto elettrico delle attività; tale interruttore è munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell’ingresso ed in posizione presidiata.

• Impianto elettrico di sicurezza: l’impianto di sicurezza è alimentato da apposita sorgente distinta da quella ordinaria. L’impianto di sicurezza alimenta le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza delle persone:

- Illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite, e i percorsi delle vie di esodo in modo da garantire un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux;

- Impianto di allarme.

Nessun’altra apparecchiatura è collegata all’impianto elettrico di sicurezza.

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L’alimentazione dell’impianto di sicurezza si può inserire anche con comando a mano posto in posizione conosciuta dal personale.

L’autonomia della sorgente di sicurezza non è inferiore a 30’.

Le singole lampade sono dotate di accumulatori autonomi del tipo a tampone, con dispositivo di ricarica automatico tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore.

5.9 SISTEMA DI ALLARME

• Generalità: la scuola è munita di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni e il personale presente in caso di pericolo. Il sistema d’allarme ha caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando è posto in un locale costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola.

• Tipo di impianto: il sistema di allarme è costituito dalle sirene di allarme.

5.10 MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI

• Generalità: la scuola è dotata dei seguenti idonei mezzi antincendio:

• Gruppo antincendio: la scuola è dotata di un gruppo di pressurizzazione antincendio conforme alle norme UNI EN 12845/09 e UNI 10779/07 composto da una pompa di alimentazione e di una pompa di compensazione che consente di mantenere in pressione l'impianto senza l'intervento delle pompe principali. Comprensiva di quadro elettrico in cassetta metallica con protezione IP 54 contenente il materiale per il funzionamento e il controllo della pompa. Potenza:11 KW + 1,5 KW; Portata: 16 mc/h; Prevalenza 53 m.

• Rete idranti: la scuola di tipo 1 è dotata di una rete idranti costituita da una rete di tubazioni realizzata ad anello ed almeno una colonna montante in ciascun vano scala dell’edificio; al piano terra sono presenti n.1 idrante dotato di attacco UNI 45 e n.1 naspo DN25, al piano primo sono presenti n.2 naspi DN25.

La tubazione flessibile è costituita da un tratto di tubo di tipo approvato, con caratteristiche di lunghezza tali da consentire di raggiungere col getto ogni punto dell’area progetta. È previsto un attacco per autopompa esterno VVF-UNI70 per tutto l’impianto, posto sulla parte anteriore dell’edificio rispetto all’ingresso principale e facilmente accessibile ai mezzi di soccorso esterni.

L’impianto è stato dimensionato in modo da garantire una portata minima di 360 l/min per ogni colonna montante e, come in questo caso, il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne.

L’alimentazione idrica, garantita da una riserva idrica idonea collocata nel locale adiacente alla centrale termica, nell’edificio adibito a palestra, con accesso esterno, assicura l’erogazione ai 4 naspi idraulicamente più sfavoriti, 35 l/min cad, con una pressione residua non inferiore a 2 bar per un tempo di almeno 30 min:

Area di Protezione Protezione Durata con tutti gli Consumo

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rischio Interna

esterna

apparecchi contemporaneamente

operativi

totale per la

durata

Area di Livello 1

UNI 10779 (rischio basso) Scuole tipo 1-2-

3 Asili con oltre

100 unità

2 idranti DN 45 con 120 litri/min e pressione residua

non inferiore a 2 bar Oppure

4 naspi con 35 litri/min e pressione

residua non inferiore a 2 bar

Non prevista

≥ 30 min Alimentazione

4200 litri

Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete sono protette dal gelo, da urti e dal fuoco.

Le colonne montanti sono poste a giorno, nel vano scala e nei pressi dell’uscita su scala esterna antincendio.

• Estintori: sono stati installati estintori portatili di capacità estinguente non inferiore 13 A, 89 B, C di tipo approvato dal Ministero dell’Interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 mq di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano.

Sono stati inoltre installati estintori a CO2 a servizio dei quadri elettrici.

5.11. SEGNALETICA DI SICUREZZA

Sono state applicate le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio, di cui al D.Lgs N° 81 del 9 aprile 2008

NORME DI ESERCIZIO

A cura del titolare dell’attività è stato predisposto un registro di controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all’efficienza degli impianti elettrici, dell’illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell’osservanza della limitazione dei carichi d’incendio nei vari ambienti dell’attività.

Tale registro è mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell’autorità competente.

Al fine di applicare i concetti di cui al D. Lgs 81/2008 e successive integrazioni, e limitatamente al concetto della sicurezza antincendio, a cura del servizio di prevenzione e protezione e a seguito della valutazione del rischio di incendio si è proceduto:

- alla designazione degli addetti alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio e alla gestione delle emergenze come previsto del D. Lgs 81/2008

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Relazione tecnico/specialistica impianti antincendio – Scuola Media “P. Balsamo” Pag. 16

- al programma per l’attuazione ed il controllo delle misure di sicurezza poste in atto, con particolare riguardo a:

1) misure per prevenire il verificarsi di un incendio e la sua propagazione (divieti, precauzioni di esercizio, controlli)

2) controllo e manutenzione dei presidi antincendio

3) procedure da attuare in caso di incendio

4) informazione e formazione del personale.

Misure di prevenzione

Il programma di prevenzione è attuato richiamando l’attenzione del personale sui pericoli di incendio più comuni ed impartendo al riguardo precise disposizioni, con particolare riferimento a:

- deposito e manipolazione di materiali infiammabili

- accumulo di rifiuti e scarti combustibili

- utilizzo di fiamme libere o di apparecchi generatori di calore

- utilizzo di impianti ed apparecchiature elettriche

- divieto di fumare

- lavori di ristrutturazione e manutenzione

- aree non frequentate

Sono inoltre attuati regolari controlli per garantire:

- la sicura tenuta degli ambienti

- la fruibilità delle vie di esodo

- la funzionalità delle porte resistenti al fuoco

- la visibilità della segnaletica di sicurezza

- la sicurezza degli impianti elettrici.

Procedure da attuare in caso di incendio

A seguito della valutazione del rischio di incendio, è stato predisposto e tenuto aggiornato un piano di emergenza per il luogo di lavoro, che contiene tra l’altro nei dettagli:

- i doveri del personale di servizio incaricato a svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendio

- i doveri del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio

- i provvedimenti per assicurare che tutto il personale sia informato ed addestrato sulle procedure da attuare

- specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio

- procedura di chiamata dei vigili del fuoco e di informazione al loro arrivo e di assistenza durante l’intervento.

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Inoltre il piano prevede delle planimetrie poste negli ambienti di lavoro con indicate:

- le caratteristiche planovolumetriche del luogo di lavoro (distribuzione e destinazione dei vari ambienti, vie di esodo)

- attrezzature ed impianti di spegnimento (tipo, numero ed ubicazione)

- ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo

- ubicazione dell’interruttore generale

- valvole di intercettazione delle adduzioni idriche, di gas e fluidi combustibili.

Il piano di emergenza identificherà un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l’attuazione delle procedure previste.

Per la predisposizione del piano si è tenuto conto dei seguenti fattori:

- le caratteristiche dei luoghi, con particolare riferimento alle vie di esodo

- i sistemi di allarme

- il numero di persone presenti e la loro ubicazione

- lavoratori esposti a rischi particolari (disabili, appaltatori, etc.)

- numero di incaricati al controllo dell’attuazione del piano e all'assistenza nell'evacuazione

- livello di addestramento fornito al personale

Obblighi Informativi

Il datore di lavoro ha provveduto affinché ogni lavoratore abbia una adeguata informazione su:

- rischi di incendio legati all'attività svolta nell'impresa

- rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte

- misure di prevenzione e protezione incendi adottate in azienda (osservanza delle misure di prevenzione incendi e relativo corretto comportamento negli ambienti di lavoro)

- importanza di tenere chiuse le porte resistenti al fuoco

- modalità di apertura delle porte delle uscite

- ubicazione delle vie di esodo ed uscite

- procedure da adottare in caso di incendio, ed in particolare:

1) azioni da attuare quando si scopre un incendio

2) come azionare un allarme

3) azioni da attuare quando si sente un allarme

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4) procedure di evacuazione fino al punto di raccolta

5) modalità di chiamata dei vigili del fuoco

- i nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio, evacuazione e pronto soccorso

- il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’azienda.

Obblighi Formativi

Il datore di lavoro, i dirigenti ed i preposti, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, assicurano che ciascun dipendente riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di sicurezza antincendio, con particolare riferimento al proprio posto di lavoro ed alle proprie mansioni.

Il personale incaricato di svolgere incarichi di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze ha una specifica formazione antincendio i cui contenuti sono non inferiori a quelli previsti nell’allegato IX al Decreto 10 marzo 1998.

Esercitazioni Antincendio

In aggiunta alla formazione, il personale è chiamato a partecipare periodicamente (almeno due volte l’anno) ad una esercitazione antincendio per mettere in pratica le procedure di evacuazione.

L’esercitazione viene condotta nella maniera più realistica possibile, senza mettere in pericolo i partecipanti.

L’esercitazione ha inizio dal momento in cui viene fatto scattare l’allarme e si conclude una volta raggiunto il punto di raccolta e fatto l’appello dei partecipanti.

Le varie fasi dell’esercitazione sono le seguenti:

- percorrere le vie di esodo

- identificare le zone resistenti al fuoco

- identificare l’ubicazione dei dispositivi per dare l’allarme

- identificare l’ubicazione delle attrezzature di spegnimento.

Le vie di uscita sono tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale.

È fatto divieto di compromettere l’agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola verificandone l’efficienza prima dell’inizio delle lezioni.

Le attrezzature e gli impianti di sicurezza sono controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza.

Non sono previsti depositi di sostante infiammabili o facilmente combustibili.

I travasi di liquidi infiammabili non sono previsti.

Nei locali della scuola, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi o liquefatti.

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Negli archivi e depositi, i materiali sono depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0.90 m.

Eventuali scaffalature risultano a distanza non inferiore a 0.90 m dall’intradosso del solaio di copertura.

Il titolare dell’attività ha provveduto affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli potrà avvalersi per tale compito di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura scolastica.

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6. L’EDIFICIO PALESTRA

ADEGUAMENTO ALLE NORME VIGENTI ANTINCENDIO

Palestra della Scuola Media P. Balsamo (Attività secondaria 65.1.B.)

Locali di spettacolo e di trattenimento in genere impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico.

La palestra si compone di un edificio a sé stante rispetto alla Scuola Media P. Balsamo. Essa comprende lo spazio di attività sportiva, con superficie di circa 298 mq, ed i locali annessi alla struttura per una superficie di circa 170 mq.

La palestra è priva della zona spettatori.

Aerofoto

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La separazione con l’attività delle centrali termica e idrica è ottenuta mediante placcaggio con materiale certificato atto a raggiungere la prestazione REI 120.

L’edificio palestra è provvisto di due uscite di cui una di larghezza pari a tre moduli (1,80 m); per la seconda uscita si ha una larghezza pari a due moduli (1.20m). Entrambe le uscite adducono verso l’esterno in aree libere e comunque a distanza superiore ai 10 metri rispetto al corpo scuola.

Le lunghezze massime di uscita non sono superiori a 40 m.

Le strutture, le finiture e gli arredi sono conformi alle seguenti disposizioni:

a) negli atri, nei corridoi di disimpegno, nelle scale, nelle rampe e nei passaggi in genere, è consentito l’impiego di materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della loro superficie totale (pavimenti + pareti + soffitti + proiezione orizzontale delle scale). Per la restante parte sarà impiegato materiale di classe 0 (non combustibile);

b) in tutti gli altri ambienti è consentito che i materiali di rivestimento dei pavimenti siano di classe 2 e che i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce e gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1;

c) ferme restando le limitazioni previste alla precedente lettera a) è consentita l’installazione di contro soffitti nonché di materiali di rivestimento posti non in aderenza agli elementi costruttivi, purché abbiano classe di reazione al fuoco non superiore a 1 e siano omologati tenendo conto delle effettive condizioni di impiego anche in relazione alle possibili fonti di innesco.

I materiali di cui ai precedenti capoversi debbono essere omologati ai sensi del decreto del Ministro dell’Interno 26 giugno 1984.

Le pavimentazioni delle zone dove si praticano le "attività sportive", all’interno degli impianti sportivi, sono da considerare attrezzature sportive e quindi non necessitano di classificazione ai fini della reazione al fuoco; non è consentita la posa in opera di cavi elettrici o canalizzazioni che possono provocare l’insorgere o il propagarsi di incendi all’interno di eventuali intercapedini realizzate al di sotto di tali pavimentazioni, pertanto non son state previste opere di questo tipo.

I depositi di materiali combustibili non sono presenti nella struttura.

Gli impianti elettrici sono stati realizzati in conformità alla legge 10 marzo 1968, n. 186; la rispondenza alle vigenti norme di sicurezza è attestata con la procedura di cui alla legge 5 marzo 1990, n. 46, e successivi regolamenti di applicazione.

E’ stato installato un impianto di illuminazione di sicurezza che assicura un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita.

La struttura è stata dotata di un adeguato numero di estintori portatili.

Gli estintori portatili hanno capacità estinguente non inferiore a 13 A - 89 B. Inoltre sono stati installati estintori a CO2 idonei all’impiego su quadri ed apparecchiature elettriche.

E’ stata installata apposita segnaletica di sicurezza conforme alla vigente normativa e alle prescrizioni di cui alla direttiva 92/58/CEE del 24 giugno 1992 che consente

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l’individuazione delle vie di uscita, del posto di pronto soccorso e dei mezzi antincendio; appositi cartelli indicano le prime misure di pronto soccorso.

L’impianto è provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base alla capienza pari a 120 persone, in funzione della capacità di deflusso ed è dotata di due uscite verso l’esterno. La larghezza di ogni uscita e via d’uscita non è inferiore a 2 moduli.

La palestra è dotata di un impianto di allarme, con pulsanti di allarme e sgancio di emergenza collocati lungo le vie di fuga.

Il progettista:

Il progettista:

Per l’UTC

Arch. Giuseppe Taibi

Geom. Salvatore Cinquemani