Metodologia Rapizza Fondamenti Altivole 26 settembre 2013 dott.ssa Ines Della Libera.
COMUNE DI ALTIVOLE P.I. Provincia di Treviso 5° VARIANTE · Elaborato Scala Provincia di Treviso...
Transcript of COMUNE DI ALTIVOLE P.I. Provincia di Treviso 5° VARIANTE · Elaborato Scala Provincia di Treviso...
ScalaElaborato
Provincia di Treviso
PROGETTISTAArch. Dino De Zan
VALUTAZIONE AMBIENTALEUrbanista Marco Carretta
COLLABORATORIUrbanista Patrizio Baseotto
DIRETTORE TECNICOArch. Marco Pagani
Relazione di Progetto
2018Dicembre
DR20180033UAR00YRG00
CODICE ELABORATOvia Ferrovia, 28 - 31020 San Fior -TV-
t. 0438.1710037 f. 0438.1710109
e-mail: [email protected]
SINDACOSergio Baldin
SEGRETARIO COMUNALEDott. Enzo Spadetto
P.I.COMUNE DI ALTIVOLE5° VARIANTE
ADOTTATO con APPROVATO con DELIBERAZIONE C.C. N° _____ DEL ___/___/______ DELIBERAZIONE C.C. N° _____ DEL ___/___/______
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Indice
La procedura.................................................................................................................................................... 4
Contenuti della variante al P.I. ...................................................................................................................... 5
Valutazione di compatibilità idraulica ........................................................................................................... 7
Valutazione di compatibilità sismica ............................................................................................................ 7
Valutazione di incidenza ambientale ........................................................................................................... 7
Verifica assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica ............................................................. 7
Elaborati della Variante al P.I........................................................................................................................ 8
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La procedura
Nel rispetto di quanto indicato all’art. 18 della LR 11/2004, la variante al Piano degli Interventi è stata redatta secondo la seguente procedura: • Il sindaco predispone un documento in cui sono evidenziati, secondo le priorità, le trasformazioni
urbanistiche, gli interventi, le opere pubbliche da realizzarsi nonché gli effetti attesi • Il piano degli interventi è adottato e approvato dal consiglio comunale. • Entro otto giorni dall’adozione, il piano è depositato a disposizione del pubblico per trenta giorni
consecutivi presso la sede del comune decorsi i quali chiunque può formulare osservazioni entro i successivi trenta giorni. Dell'avvenuto deposito è data notizia mediante avviso pubblicato nell'albo pretorio del comune e su almeno due quotidiani a diffusione locale;
• Nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il consiglio comunale decide sulle stesse ed approva il piano.
• Copia integrale del piano approvato è trasmessa alla provincia ed è depositata presso la sede del comune per la libera consultazione.
• Il comune trasmette alla Giunta regionale l’aggiornamento del quadro conoscitivo di cui all’articolo 11 bis dandone atto contestualmente alla pubblicazione nell’albo pretorio; la trasmissione del quadro conoscitivo e del suo aggiornamento è condizione per la pubblicazione del piano.
• Il piano diventa efficace quindici giorni dopo la sua pubblicazione nell’albo pretorio del comune. Non sono state attivate forme di partecipazione e concertazione vista l’esiguità della variante, si è ritenuto avviare il coinvolgimento della popolazione solamente in seguito all’adozione della variante in Consiglio Comunale, mediante la tradizionale fase di presentazione delle osservazioni a cui seguiranno le controdeduzioni. Ai sensi dell’art. 13, comma 3, della L.r. 14/2017 “disposizioni per il contenimento del consumo di suolo” (entrata in vigore il 24/06/2017), i Piani degli interventi (PI) che hanno formalmente avviato la procedura di formazione ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, alla data di entrata in vigore della presente legge, possono concludere il procedimento di formazione del piano in deroga alla limitazione di cui al comma 1, lettera b) dell’art. 13 della medesima.
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Contenuti della variante al P.I.
I principali contenuti della Variante al Piano degli Interventi, in conformità alla L.R. 11/04 e alle N.T.A. del P.A.T.I., riguarda il recepimento dell’Accordo pubblico/privato denominato “Brombal”. Nello specifico la stipula di detto accordo è finalizzata all’individuazione in cartografica di un ambito di atterraggio dove dar seguito alle prescrizioni del P.I. Vigente (vedi immagine 1) che prevedono per l’edifico in proprietà dei richiedenti la demolizione e il trasferimento della cubatura come credito edilizio.
Estratto Allegato D2 “Edifici in centro storico – Caselle”
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Il Lotto di atterraggio viene individuato nei terreni di proprietà dei richiedenti lungo via Madonette in continuità con l’ambito C1e/39 bis esistente e potrà assorbire un volume massimo di 1.200 mc.
4° variante al P.I. - Adottato con D.C.C. n° 29 del 31/07/2018
Proposta di variante in accoglimento accordo Pubblico/privato “Brombal”
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Valutazione di compatibilità idraulica
Poiché i temi e le aree oggetto della presente variante non comportano nuovo carico insediativo o nuova edificabilità, ai sensi e per gli effetti delle: DGR n. 3637 del 13-12-2002, DGR n. 1322 del 10-05-2006 e DGR n. 2948 del 06-10-2009, non è necessario predisporre la valutazione, ai fini della dimostrazione dell’invarianza idraulica. La variante sarà quindi accompagnata dalla sola asseverazione idraulica e firma dell’estensore della variante stessa al PI, così come previsto dalle vigenti disposizioni di legge.
Valutazione di compatibilità sismica
La variante in oggetto non prevede nuovo sviluppo è non altera lo studio di Microzonazione Sismica. Si prevede quindi la redazione di una asseverazione sismica e firma dell’estensore della variante stessa al PI, così come previsto dalle vigenti disposizioni di legge.
Valutazione di incidenza ambientale
La relazione di Valutazione di Incidenza è finalizzata a verificare se, in base alle modalità di attuazione di un piano, progetto o intervento, sussistono incidenze significative negative dirette o indirette sui siti della rete Natura 2000 e, in particolare, sugli habitat e sulle specie che sono oggetto di tutela secondo la citata Direttiva 92/43/CEE e secondo la Direttiva 79/409/CEE. La procedura di valutazione ha seguito le procedure e le modalità operative indicate nell’Allegato A della DGR n° 1400 del 29 agosto 2017 e si struttura in modo da rispondere alle finalità previste dalla norma.
Verifica assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica
A fronte dei contenuti puntuali e specifici della variante, viene redatta la verifica di assoggettabilità a V.A.S. ai sensi dell’Allegato F della D.g.r. 791 del 31/03/2009, il quale “definisce le procedure da seguire per la verifica di assoggettabilità di cui all’art. 12 della parte II del Codice Ambiente – prevista per valutare se piani o programmi possano avere un impatto significativo sull’ambiente per cui devono essere sottoposti alla valutazione ambientale strategica – come nel caso in cui si tratti di modifiche minori di piani o programmi esistenti, o di piani o programmi che determinino l’uso di piccole aree a livello locale o di piani o programmi diversi da quelli dal comma 2 dell’art. 6 del Codice dell’Ambiente (…)”, e ai sensi della DGR 1717/2013 che “prende atto delle ipotesi di esclusione dall’applicazione della procedura VAS di cui alla DGR 791/2009 “ e propone criteri, indirizzi operativi per la verifica di assoggettabilità degli strumenti attuativi.
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Elaborati della Variante al P.I.
Gli elaborati che compongono la Variante al Piano degli Interventi sono i seguenti: • Relazione programmatica; • Variante cartografica; • Assoggettabilità alla VAS; • Dichiarazione di non necessità alla V.Inc.A.; • Asseverazione idraulica; • Asseverazione sismica; • Aggiornamento Quadro Conoscitivo.