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COMUNE DI ADRIA VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL GIORNO 16 LUGLIO 2014 Trascrizione a cura di AS2 Srl Via della Resistenza, 4 - ROVIGO

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COMUNE DI ADRIA

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL GIORNO 16 LUGLIO 2014

Trascrizione a cura di AS2 Srl Via della Resistenza, 4 - ROVIGO

Comune di Adria Consiglio Comunale del 16 Luglio 2014

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INDICE PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

PUNTO N. 1: “Rete Provinciale Informaimmigrati. Anno 2014. Approvazione...” Pag. 5 PUNTO N. 2: “Approvazione regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica...”. Pag. 6 PUNTO N. 3: “Tassa sui rifiuti (TARI) - Approvazione piano finanziario anno 2014”. Pag. 6 PUNTO N. 4: “Tassa sui rifiuti (TARI) - Approvazione delle tariffe per l'anno 2014”. Pag. 6 PUNTO N. 5: “Tassa sui rifiuti (TARI) - Agevolazione alle categorie in situazione...” Pag. 6 PUNTO N. 6: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari..” Pag. 41 PUNTO N. 7: “Approvazione programma collaborazioni autonome anno 2014...”. Pag. 45 PUNTO N. 8: “Approvazione programma triennale opere pubbliche 2014/2016...”. Pag. 56 PUNTO N. 9: “Approvazione Bilancio di Previsione 2014, Bilancio Pluriennale...”. Pag. 63 PUNTO N. 10: “Presentazione e discussione di interrogazioni, mozioni, ordini...”. Pag. 77

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Il Segretario Generale procede con l’appello. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: La seduta è valida. Ringrazio i qui presenti dottor Tescaroli e Pierluigi Tugnolo, che hanno ricevuto l’invito e sono qui per relazionarci in merito al primo punto. Capogruppo Stoppa, prego, brevemente. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Sì, grazie, proprio qualche secondo. Rilevo che in questo momento a garantire il numero legale è la presenza dei due Consiglieri di minoranza, quindi trovo grave che, visti anche gli argomenti in discussione, la maggioranza non sia in grado di garantirsi i numeri per sostenere le delibere che deve approvare, per cui o a questo punto si posticipa, o noi andiamo via e facciamo decadere il numero legale. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Capogruppo Stoppa, mi sembra una polemica alquanto sterile. Se lei intende rimanere qui e garantire il numero legale non c'è nessun problema, se no può anche abbandonare l'aula. E’ lecito che ci siano dei Consiglieri in ritardo, come ci sono degli altri in ritardo. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Allora abbandoniamo l'aula. Però, ribadisco, è una cosa grave. E’ una cosa grave. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Se per lei è grave.... STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Certamente che è grave! SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Come è in ritardo uno dei suoi, è in ritardo uno della maggioranza. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Fra l'altro l’Assessore Osti non può imputare a noi la responsabilità che non c'è il numero legale. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Perché? STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Siete voi che avete la responsabilità, non noi. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sto parlando io, non l’Assessore. Io dico... Prego Rubiero. RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Data la provocazione, abbandoniamo l'aula. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Non è assolutamente una provocazione, è un dato di fatto.

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RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: La questione di fondo è una: in Conferenza dei Capigruppo si decide l’inizio dell’orario del Consiglio Comunale alle 18,45. Ma che orario è le 18,45? E lo sta dimostrando il fatto che ci sono tanti Consiglieri di maggioranza che non sono presenti. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Uno ha impegni di lavoro e l’altro sta arrivando, come uno dei suoi. RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Tutti hanno impegni di lavoro. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: E’ pacifico. RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Mi scuso a nome del Gruppo con gli ospiti, però questa qua deve essere una lezione di gestione dei Gruppi Consiliari. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Nessun problema. Prendiamo atto, e a breve ripeterò, come da regolamento, l’appello. Mi scuso con gli ospiti, tra l'altro sono appena arrivati anche l’ingegner Lentini, l’ingegner Romanello, e mi scuso per l’attesa. Sospendo la seduta, come previsto da regolamento, e poi ripeterò l’appello entro un’ora. Grazie. La seduta viene sospesa. Il Segretario Generale procede con l’appello. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: La seduta è valida. Iniziamo con il primo punto all’ordine del giorno. Ringrazio i qui presenti, che nel frattempo erano già arrivati e si sono accomodati, e mi scuso a nome di tutto il Consiglio per il tempo che sono rimati qui per nulla. Nomino gli scrutatori: uno per la minoranza, Rubiero, e due per la maggioranza, Fusaro e Baruffa. Ringrazio ancora una volta l’ingegner Lentini ed il Direttore Generale, ingegner Romanello, il signore Mancin, il dottor Tescaroli per Ato Polesine e Pierluigi Tugnolo, che sono qui con noi. Faccio una proposta al Consiglio, se per voi va bene, di invertire l'ordine del giorno, di portare il punto 1 al punto 5, e trattare e discutere assieme il 2, il 3, il 4 e il 5, visto che gli ospiti sono qui, e quindi possono rispondere se ci sono chiarimenti in merito alla delibera. Se per voi va bene. (Voci incomprensibili dall'Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Va bene, se per voi è una cosa veloce, la metto al voto subito. Quindi non facciamo l’inversione, partiamo con il primo punto e lo votiamo subito.

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PUNTO N. 1: Rete Provinciale Informaimmigrati. Anno 2014. Approvazione schema di convenzione e protocollo operativo di concertazione”. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Relaziona l’Assessore Osti, prego. OSTI PATRIZIA - Assessore: Grazie Presidente e buona sera a tutti. La delibera che si va a proporre questa sera è in merito all’attuazione e al funzionamento della Rete Provinciale Informaimmigrati. In data 17 marzo 2014 la Provincia trasmette lo schema di convenzione ed il protocollo operativo di concertazione per l'anno 2014. Come ben sapete, la Provincia di Rovigo garantisce comunque con proprie risorse il coordinamento attraverso uno sportello, con un importo di euro 32.136. I Comuni che aderiscono a questa convenzione, tra cui la proposta è quella anche del Comune di Adria, partecipano con una quota - in questo caso Adria - per un ammontare di euro 5.616, per un numero di nove ore di presenza settimanale di operatori linguistico-culturali presso appunto lo sportello, per un numero di 52 settimane. Lo svolgimento di questo servizio di mediazione interculturale si va ad intendere ovviamente per un anno a decorrere dalla data di affidamento del servizio da parte della Provincia ad un’apposita ditta. Quindi la delibera è di approvare lo schema di convenzione tra la Provincia di Rovigo ed il Comune di Adria per lo svolgimento dei servizi territoriali relativo alla Rete Provinciale Informaimmigrati. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Se non ci sono domande metto a votazione. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? Nessuno. Immediata esecutività. Favorevoli? All’ unanimità.

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PUNTO N. 2: “Approvazione regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC) - Componente tassa sui rifiuti (TARI)”. PUNTO N. 3: “Tassa sui rifiuti (TARI) - Approvazione piano finanziario anno 2014”. PUNTO N. 4: “Tassa sui rifiuti (TARI) - Approvazione delle tariffe per l'anno 2014”. PUNTO N. 5: “Tassa sui rifiuti (TARI) - Agevolazione alle categorie in situazione di disagiate condizioni economiche per l'anno 2014 (articolo 27 Reg.to TARI)”. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Se per voi va bene, metto in discussione il punto 2, 3, 4 e 5 contemporaneamente, in maniera che l’Assessore possa relazionarli tutti assieme, poi, visto che abbiamo i tecnici qui presenti, si prendono nota delle varie domande o chiarimenti in merito di cui avete bisogno, e poi passeremo a deliberare. Assessore Simoni, prego, se vuole relazionare punto per punto, come da ordine del giorno. Ne ha una copia? SIMONI FEDERICO - Assessore: Sì, Presidente. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Prego. SIMONI FEDERICO - Assessore: Buona sera a tutti. Intanto ringrazio anch'io della presenza i rappresentanti del Consorzio e di Ecoambiente, che ci coadiuveranno un po’ tutti, soprattutto nel risolvere e nello spiegare tecnicamente, se ci saranno dei chiarimenti da fare. I punti sono strettamente ovviamente collegati fra loro. Sui quattro punti, come aspetto politico importante, che è quello che interessa un po’ tutti i presenti, è che, dopo un lavoro di continuo confronto sulle cose e di risoluzione dei vari problemi che sorgono quando poi si cerca di fare, per quanto riguarda la tassa rifiuti, la definizione del costo a carico dei cittadini, che è quello che a noi interessa di più, e delle aziende del territorio, rilevo alcune cose. Rilevo che, per quanto riguarda ovviamente i primi due punti, l’approvazione del regolamento è abbastanza comprensibile, e qua guardo i Consiglieri, soprattutto di minoranza, se hanno qualcosa da chiedere, magari poi direi che abbiamo i tecnici presenti; ma la cosa che più è importante e segnalo è che si è lavorato in maniera sinergica con le società, insieme al Vice Sindaco D’Angelo, al Sindaco e ai Presidenti e i dirigenti delle società per arrivare a definire un piano finanziario che comporti un aumento di tassa di rifiuti a carico del cittadino pari allo 0%. Ovviamente è una battuta, cioè siamo riusciti a definire nessun tipo di aumento a carico della comunità. A spiegazione di alcune domande e questioni che mi sono state poste, anche su Facebook, su Twitter, eccetera, i pagamenti che sono in corso ora il 16 luglio, e poi a settembre, e poi arriverà quella di dicembre, però vanno a definire importi che sono calcolati quello del 16 luglio sul 45% della tassa, quello di settembre sul 35%, e quello che sarà di dicembre sul rimanente 20%. Questo è un aspetto importante, perché non deve trarre in inganno l’importo che oggi i cittadini pagano come prima rata, né come seconda, perché il totale che pagheranno a fine dell’anno sarà lo stesso identico dell’anno scorso. L'anno scorso era ripartito nelle tre rate, 33%, 33% e 34% dell’importo, fatto 100 l’importo, quest’anno è 45%, 35% ed il rimanente 20, per cui in questi giorni magari se si paga di più ora, si va a pagare meno a fine anno. Questo è un aspetto importante che è da ribadire e rimarcare.

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Questa è una cosa che siamo riusciti a fare in sinergia con le società e ad attestare questo, e leggo una comunicazione da parte di AS2, che è la società con la quale poi si è definito il tutto, assieme al Consorzio e a Ecoambiente. Leggo la nota a firma del Direttore Lovisari. Ciò che ci interessa è questo: “Grazie alla rimodulazione dei costi, il risultato complessivo del piano finanziario, che è pari a euro 3.055.958,45, permette di mantenere invariate le tariffe rispetto al 2013, ottenendo la copertura totale dei costi”. Una cosa da sottolineare per chi magari ha letto le delibere: rispetto all’anno scorso, che ci sembra ci sia un aumento di 6.000 euro circa sul totale, questo è dovuto non ad un aumento della tassazione, ma ad un aumento della platea contributiva; ci sono fondamentalmente più utenti, e quindi ecco che aumenta il totale del piano finanziario. Abbiamo aumentato la quota per quanto riguarda fondo svalutazione crediti, questo ovviamente in via preventiva, ed è giusto fare così. Alcune voci che quest’anno si vedono evidenziate sul testo della delibera sono voci che sono da quest’anno a carico direttamente del Comune, che ha incaricato AS2 per lo svolgimento di alcune attività; l'anno scorso questa cosa passava tramite Ecoambiente, però non cambia nulla dal punto di vista del costo finale, cioè l'anno scorso il Comune tramite Ecoambiente, poi Ecoambiente pagava AS2, quest’anno è direttamente il Comune che paga AS2, ma non cambia il totale, che porta ad un aumento dello 0%. Questa è la cosa più importante. Tutto il resto, le altre delibere, a seguito del piano finanziario si vanno a modulare e a definire le tariffe. L’ultima delibera, che è il quinto punto all’ordine del giorno, la quarta delibera sulla TARI, è da segnalare che diamo anche quest’anno le agevolazioni alle categorie in situazioni di disagio economico, e questa è una cosa importante: sono 36.000 euro che il Comune tira fuori di tasca propria, e sono circa 6.000-7.000 euro che sono per le scuole materne paritarie, e come ogni anno andiamo a coprire poi, quando le scuole materne rendiconteranno la spesa sostenuta, il Comune interverrà a coprire la spesa sostenuta da loro. Una cosa importante è che - l’ho detto prima, lo spiego adesso - sono completamente a carico del bilancio del Comune. Si poteva fare anche un altro tipo di scelta, cioè mantenere lo stesso importo a 36.000 euro, ma metterlo a carico degli altri utenti che pagavano. Credo, invece, che sia stato più corretto da parte nostra fare la scelta di metterla a carico del bilancio dell’Ente, e quindi le agevolazioni economiche siano a carico di tutta la comunità, e non solo di quella che paga, proprio per non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini che pagano. Uno potrà dire “è la stessa cosa se li paga il Comune, il comune fa minori servizi di pari importo”, però avremmo dovuto aumentare di fatto l’esborso da parte di chi paga, cioè i cittadini o le imprese, e questo non l’abbiamo voluto fare, abbiamo voluto caricare, a carico di tutta la collettività, il costo sociale dell’aiuto economico nei confronti delle famiglie che hanno determinate caratteristiche, lì sono specificate, quindi reddito ISEE da presentare, una serie di documentazione, che vanno ad attestare la loro situazione, e quindi, in base alle loro necessità, verranno dati gli aiuti. Con questo ho spiegato tutto. Se ci sono domande, che credo dal punto di vista di linea politica di averle dette tutte, le scelte sono abbastanza semplici e comprensibili, ma importanti per noi. E poi ringrazio nuovamente per la presenza i dirigenti delle società, del Consorzio Rifiuti e di Ecoambiente, che possono rispondere a qualsiasi domanda. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Se per cortesia i colleghi Consiglieri hanno qualche domanda in merito, penso di fare cosa grata, facciamo prima un giro di domande e di interventi per il dottor Tescaroli e Pierluigi Tognolo per Ato Polesine. Prego, se qualcuno deve intervenire e ha bisogno di chiarimenti in merito, altrimenti ringrazio e libero gli ospiti. Capogruppo Stoppa, prego.

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STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Grazie Presidente. Ringrazio ovviamente tutti gli ospiti, qualcuno è vicino, quindi conosce la nostra realtà, altri la vedono ogni tanto, il Presidente magari anche lui ogni tanto viene qua ad Adria, quindi faccio anche gli auguri di buon lavoro, visto che è all’inizio del suo mandato. Una prima domanda è se confermate - immagino di sì - le affermazioni dell’Assessore che non aumenteranno minimamente le tariffe rispetto a quelle dell’anno scorso, cioè quello che noi abbiamo pagato l'anno scorso pagheremo anche quest’anno. Dopo, parallelamente a questa richiesta di ulteriore chiarimento, anche una domanda: uno degli aspetti che sono emersi ad esempio dalla riunione che è stata fatto nella sala del centro commerciale qualche mese fa era risultato che nel 2014 ci sarebbe stato un risparmio di 1.450.000 euro circa, dei quali 350.000 euro solo con gli interventi sui sacchetti che venivano forniti. Si parlava che nel piano triennale, il piano industriale triennale complessivo, il risparmio sarebbe stato di 3,5 milioni. Questi risparmi, che ci direte se sono effettivi e se c'è un riscontro a questi dati, verranno in qualche modo prima o poi fatti calare sui cittadini? Perché è vero che quest’anno, da quello che ci dice l’Assessore e da quello che è indicato nel piano, non abbiamo aumenti, ma quand’è che cominceremo a vedere diminuzioni? Per adesso abbiamo visto una diminuzione del servizio con una serie di disagi: l'assenza di sacchetti destinati alla raccolta della frazione umida, era stata promessa da una delibera del Sindaco, e non abbiamo ancora visto nulla; abbiamo visto una diminuzione della raccolta periodica della plastica, e anche del secco, con il disagio fondamentale che si evidenzia in questo periodo, che con il caldo tenere in casa una maggiore quantità di rifiuti ovviamente, per quelli che non hanno un giardino o una situazione particolarmente favorevole, diventa ovviamente un disagio. Erano state fatte anche tutta una serie di altre valutazioni nella sede di quella riunione, che necessariamente abbiamo bisogno che siano aggiornate, e che abbiano anche un riscontro dalle vostre comunicazioni questa sera. Si proponeva, ad esempio, un’apertura diversa dell’orario dell’ecocentro; si proponeva anche, ad esempio, che la tariffazione dei vari Comuni tenesse conto in qualche modo dei risultati della raccolta differenziata di questi Comuni, cioè se un Comune è più bravo a dividere i rifiuti, perché non ha un’agevolazione in più rispetto a quel comune che magari non ha un buon risultato nella raccolta differenziata? Ad esempio, non vorrei che ci trovassimo in qualche modo a dover gestire una situazione societaria che vede il ruolo del Comune di Rovigo particolarmente importante. Sappiamo la quota in Ecoambiente del Comune di Rovigo è rilevate, ma sappiamo anche che Rovigo ha anche un tipo di raccolta che sicuramente ha qualche limite: hanno ancora ad esempio i bidoni, cioè hanno ancora una modalità che è diversa rispetto agli altri Comuni. Capisco che Rovigo è più del doppio del secondo Comune che siamo noi, però qualche sforzo in più il Comune di Rovigo, che ha anche una così grande responsabilità nella gestione dell’Ente stesso, può anche farlo. Chiedo se in qualche modo potete dare un po’ un quadro generale, rispetto anche alle domande che ho fatto io, su quella che è la situazione ad oggi rispetto a quelle che sono state le osservazioni che sono risultate dall’ultima riunione che è stata fatto qua ad Adria, ovviamente se non hanno dati sono esentati chi all’epoca non era responsabile, magari mi darà una risposta chi invece è in continuità con quella che era la gestione di Ecoambiente all’epoca. Mi fermo, per adesso. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Baruffa, prego. BARUFFA FRANCO - Consigliere Forza Italia: Buona sera a tutti. Ringrazio anch'io i presenti. Volevo appunto entrare in merito un attimo alla nostra delibera, dove si prevede praticamente che noi dovremmo rimborsare 100.000 euro di fondo svalutazione crediti. Io ho fatto un po’ un’analisi della situazione: so che dal 2013 praticamente l’azienda è diventata unica; prima c'erano due aziende diverse, una che serviva Rovigo, la ASM Ambiente, ed Ecogest.

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Io vedo che i “nostri”, più che altro sono di Ecoambiente, ha dei crediti verso il Comune di Adria, o verso i cittadini, di 1.768.000 euro circa, nati dal 2003 al 2012. La cosa mi ha preoccupato, perché effettivamente sto vedendo che - forse magari anche correttamente - noi dobbiamo fare la nostra parte perché c'è stato detto che una parte di questi crediti non sarebbero più esigibili, e quindi è stato indicato un fondo svalutazione crediti di circa il 45%, che si aggira intorno ai 795.000 euro. Sono preoccupato, sinceramente, perché se il Comune di Adria deve rimborsare 795.000 euro, ancora la cosa già mi dà fastidio, però se deve arrivare alla fine che Ecoambiente non riesce più ad incassare i servizi, il Comune di Adria potrebbe arrivare anche al 100%. Io spererei di no, anche perché il 2011, il 2012 ed il 2010 forse con un’azione di recupero crediti si potrebbe portare a casa sicuramente dei soldi. La mia domanda è questa: vorrei che voi mi chiariste meglio come si sviluppano questi crediti, che effettivamente la vetustà è notevole. Grazie. Poi eventualmente se ho dei chiarimenti li faccio ancora. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Capogruppo Scarda, prego. SCARDA ANTONIO - Consigliere Forza Italia: Buona sera a tutti, in particolare agli ospiti. Mi ero preparato un altro intervento, che eventualmente mi riservo di fare, però mi pare decisamente interessante allacciarsi all’argomento esposto dal mio collega Baruffa. Noi immaginiamo dalla delibera quindi che non ci siano aumenti nella tariffa, però probabilmente immagino, vedendo un po’, che ci sarebbero state delle diminuzioni se non ci fosse l’accantonamento. Immaginiamo, com’è normale che sia, di fatto, che i crediti più siano vecchi, più probabilmente siano esigibili, quindi sarà stata fatta una formulazione statistica probabilmente per accantonare appunto il 45% a fondo. La mia domanda a questo punto è: la nostra vecchia società, quindi Ecogest, aveva il fondo svalutazione crediti? Aveva previsto in bilancio la possibilità che i crediti del 2003, 2004, 2005 e 2006, quindi non di due o tre anni fa, potessero essere inesigibili? A questo punto diventa anche interessante per capire qual è stato il nocciolo della formulazione del piano finanziario. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altre domande? Capogruppo Lucchiari, prego. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Buona sera. Io mi riallaccio un po’ all’intervento fatto in apertura dal Capogruppo del PD Stoppa. Eravamo numerosi qualche mese fa in una sala di Adria, dove, alla presenza appunto dei vertici di Ecoambiente e del Consorzio, il clima è stato anche molto acceso in corso di discussione, c'erano tanti cittadini che hanno messo in risalto determinate criticità, e nessuno dei nostri cittadini, e qui ci tengo, visto che abbiamo la vostra autorevole presenza siamo anche in diretta, quindi i cittadini possono sentire dalla vostra viva voce, fu fatta una promessa, nel senso “non preoccupatevi perché arriveremo a settembre-ottobre e vi dimostreremo che la fattura, anche se di poco, comunque sarà inferiore rispetto a quanto avete pagato nel 2013 tra il saldo e poi quello che fu il conguaglio”. Quindi volevo sapere l’indirizzo ad oggi, che siamo ormai arrivati a luglio, quindi passata la metà dell’anno, se queste promesse fatte si potranno poi realizzare da qui al termine dell’esercizio. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altre domande? Rubiero, prego.

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RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Buona sera a tutti, e grazie per essere venuti questa sera. Chiedo scusa anch'io, come il Presidente, per quanto avvenuto prima, ma ci siamo capiti un po’ in ritardo. Quella sera in Sala Caponnetto numerosi concittadini, che se fossero qui questa sera lo potrebbero ribadire, accusavano diversi disservizi rispetto alla raccolta e alle tempistiche, e rispetto ad una diminuzione della raccolta, soprattutto del secco, impegnando ancora di più i cittadini, che ad Adria sono molto ligi nel fare la differenziata, perché penso Adria sia tra le prime città della Provincia ad avere una percentuale di differenziata che supera il 70%. Quello che vorrei capire è dal canto vostro come ci si è mossi rispetto al prestare il normale servizio, sempre comunque tenendo presente che la raccolta del secco è stata dimezzata, e se secondo voi potrebbe essere accettabile da parte dei cittadini l’approvazione di un regolamento per la tariffa, in virtù non tanto di una tariffa che rimane tale e quale, ma di una diminuzione, o meglio, di un impegno maggiore da parte dei cittadini; impegno maggiore mi riferisco a quelle famiglia che magari debbono chiamare il numero verde, o il centro autorizzato per una mancata raccolta, o per una raccolta anticipata del secco. Mi spiace non ci sia il Sindaco questa sera, perché era veramente molto motivato in quella serata.... (Voci incomprensibili dall’Aula) RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Ok, benissimo. Il fatto che Adria conti - detta in maniera brutale - percentualmente abbastanza poco, dato che Rovigo ha la fetta maggiore, e che Rovigo in sé attualmente non sta facendo la raccolta porta a porta per una questione probabilmente logistica o fisiologica sua, Adria non può secondo me (e vorrei capire da parte vostra se nelle prospettive c'è qualcosa che potrà distinguere questa situazione) considerarsi talmente distante da Rovigo da poter essere trattata alla pari; una città che ha ancora i bidoni sulle strade, rispetto ad una città che differenzia tantissimo. Quindi sarebbe interessante capire quale sarà la prospettiva rispetto a questa situazione. Sempre in quella sera - colgo l'occasione, un po’ forse fuori luogo, ma colgo l'occasione della vostra presenza - si parlava di poter progettare un sistema di raccolta come nelle città svedesi, in cui uno, per esempio, porta la plastica in un centro, ed ha un ritorno, alcuni economici, o altri in servizi mi pare in alcune città. A che punto siamo con questo progetto? SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altre domande? Allora passo la parola a Pierluigi Tugnolo, che inizia a dare le risposte in merito. TUGNOLO PIERLUIGI - Presidente Consorzio RSU Buona sera a tutti. Prendo la parola anche perché poi le domande fatte al 99% sono domande a cui risponderà sicuramente in modo adeguato in particolare l’ingegner Romanello, Direttore Generale, perché poi si parla della gestione e dell’evoluzione dei servizi, e delle difficoltà che si sono vissute all’interno rispetto ad impegni che sono stati assunti. Chiaramente la gestione diretta l’ha fatta la società, e potrà rispondere in modo più adeguato. Io prendo subito la parola, perché ero presente quella sera come Consorzio e come società , c'era Nicoli, oggi abbiamo come Presidente Flavio Mancin, ma non cambia. Siamo stati messi anche in discussione rispetto alla gestione, accusati di avere aumentato le tariffe anche 2013. Non abbiamo assolutamente aumentato le tariffe nel 2013. Non abbiamo detto che nel 2014 non avremmo aumentato le tariffe; abbiamo detto che avremmo contenuto al massimo le tariffe, e avremmo fatto di tutto per diminuirle. Dire che ci sono aumenti della tariffa nei rifiuti, e che non ci sono risparmi, e che non ci sono invece interventi che vadano in controtendenza per la diminuzione della tariffa, è un modo un po’ superficiale di affrontare il problema, perché se noi andiamo a vedere qual è lo sviluppo delle tariffe in tutte le Province italiane, noi vediamo che negli ultimi dieci anni le tariffe crescono notevolmente in modo esponenziale in tutte le Province. A Rovigo no, che piaccia o non piaccia. Se non andiamo

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a vedere i dati veri, al di là di quelli che ha dato la CGA di Mestre, che sono un po’ ambigui per quel che riguarda le situazioni disaggregate, cioè come Rovigo, Rovigo è una Provincia molto contenuta, nel senso che è la Provincia che ha la tariffa industriale più bassa del Veneto, e probabilmente anche d’Italia. La prossima settimana, il 24 luglio, verrà presentato il rapporto ISPRA, che è quello del Ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente insieme, che gestiscono l’osservatorio sulla raccolta dei rifiuti in tutte le Province, e questi forniscono i dati reali, certificati. Nei dati 2013 noi eravamo fra le prime cinque Province d’Italia; quest’anno andiamo sicuramente ancora meglio. Tra una settimana c'è il rapporto ISPRA, che verrà presentato a Roma alla Biblioteca Nazionale di Roma, che è vicino alla Stazione Termini, fra l'altro, e quando avremo i dati ve li trasmetteremo immediatamente, così verifichiamo a che punto è Rovigo rispetto alle altre Provincie. Questo non significa che le cose vanno bene perché siamo migliori delle altre Province. E’ solo per dire che il contenimento delle tariffe è stato fatto in questi anni in modo consistente, ed è aumentata anche la capacità di vendere il prodotto, di riciclare, perché siamo diventati una delle Province... l'anno scorso abbiamo avuto il premio come Provincia più riciclona, quindi non come Comuni, come Provincia più riciclona, quindi vuol dire che abbiamo aumentato, siamo andati tutti i Comuni al di sopra del 65%, quest’anno abbiamo avuto una flessione per molti Comuni, perché manca la capacità di continuare, educare, fare informazione, fare educazione, perché ci sono troppi problemi che dobbiamo gestire fra di noi per i contenziosi che abbiamo, e magari facciamo meno attenzione ad altre problematiche. A questo punto è chiaro che non continuando un’azione ed un’attività di educazione e di informazione con la popolazione, la differenziata tende a calare. Aumentando, si aumenta anche di più la capacità di vendere il prodotto, riciclando, e di recuperare anche risorse che vanno ad abbattere il costo del servizio che, ricordo, è stato standardizzato da due anni a questa parte, e sono stati istituiti i centri di costo, per cui - poi ve lo spiegherà comunque meglio nel dettaglio se vorrete - in base a quello che il Comune ricicla, a quello che recupera in termini di vendita del prodotto che ha recuperato, quindi differenziata, se il Comune di Adria ha fatto il 70% di plastica, il 70% viene venduto, e quello che viene incassato va direttamente ad Adria, non è che va ad altri Comuni, perché andiamo per centri di costo. Quindi in base a quello che produci, paghi; in base a quello che vendi, da quello che hai prodotto anche in termini di differenziata, recuperi. Questo è il sistema che abbiamo adottato da due anni a questa parte, da quando è nata Ecoambiente, cosa che non c'era prima. Quindi centri di costo, budget e possibilità poi di gestire meglio e contrarre meno i flussi in tutti i sensi, sia in entrata che in uscita. Detto questo, qui abbiamo gli aumenti dei costi su tutte le partite, quindi trasporti, discariche, tutto aumenta. Voi andate a vedere: la tariffa industriale è sempre in calo, perché abbiamo fatto un contenimento notevole proprio in questo senso; abbiamo fatto più differenziata, abbiamo risparmiato su alcune poste, e siamo riusciti a contenere e ad ottimizzare alcuni servizi. Certo, ci sono molti disservizi ancora, ci sono cose da sistemare, poi le affronteremo; le affronterà e vi spiegherà poi l’azienda in modo dettagliato. Però non è la Provincia di Rovigo quella più disastrata, e certamente su questo siamo una Provincia che può benissimo ancora dare risultati positivi in questo senso. Io vorrei farvi un raffronto fra quello che paghiamo di acqua e quello che paghiamo di rifiuti, poi dopo cominciamo a capire cosa significa mantenere un’azienda come quella dei rifiuti, con i dipendenti che ha Ecoambiente, con il trasporto, con il parco mezzi e tutto, con quello che significa come movimento e come impegno, e qual è la tariffa che paga ogni famiglia sui rifiuti. Ho fatto una verifica con l'acqua, dove da anni non si fanno investimenti, non si spendono soldi, e già abbiamo un’immagine di quella che è la gestione del settore specifico, fatta nell’acqua da una parte e nei rifiuti dall’altra. Nell’acqua abbiamo una tariffa che è cresciuta in modo esponenziale; nei rifiuti no. Che poi non diminuisca non significa che non si fa conferimento della tariffa, perché più riusciamo ad ottimizzare le nostre risorse, più si contengono comunque.

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Quest’anno abbiamo avuto una serie di ulteriori poi imprevisti, oltre alla legislazione, che è farraginosa e ci si mette di suo. Quest’anno, se voi non ricordate male, abbiamo detto “andiamo a Sant’Urbano”, non abbiamo più il deposito temporaneo. In quest’aula io sono stato attaccato, il Consorzio, la società, ma in particolare il Consorzio che ha fatto questa scelta, per aver scelto il deposito temporaneo, che si sosteneva, e si continua a sostenere da parte di qualcuno che aver fatto il deposito temporaneo significa aver speso più soldi che non aver portato i rifiuti a Sant’Urbano. Il deposito temporaneo ci ha fatto risparmiare due milioni e mezzo rispetto all’ipotesi Sant’Urbano; oggi portiamo a Sant’Urbano perché non siamo ancora riusciti a far partire la discarica Taglietto 1, il deposito temporaneo serviva per portare i rifiuti per un periodo su Taglietto 0, un anno circa, un anno e mezzo, poi nel frattempo doveva nascere Taglietto 1, e quindi riportare i rifiuti dal deposito temporaneo su Taglietto 1, che è lì adiacente. Questo ci ha permesso nel nostro piano finanziario di risparmiare circa 2 milioni e mezzo, rispetto a quella che era invece l’ipotesi di andare a Sant’Urbano. Siamo stati accusati pesantemente di avere fatto una scelta antieconomica, perché se andavamo direttamente a Sant’Urbano spendevamo molto bene. Oggi stiamo andando a Sant’Urbano e registriamo un aumento dei costi notevole dal punto di vista della tariffa. Non siamo ancora riusciti a partire con Taglietto 1 per una miriade di problemi; quando partiremo con Taglietto 1 le tariffe andranno ancora ribassate, perché comunque Taglietto 1 sarà gestita da Ecoambiente, e il mezzo milione di euro che fa di utile attualmente la società privata Danego in Taglietto 0, saranno utili che andranno invece a beneficio della società pubblica, e che permetteranno di mantenere la tariffa più bassa, perché sono utili che rientrano nelle casse dei Comuni come utilità, non come utile, quindi non tassati, e possibilmente quindi contenere ancora di più la tariffa. Questo è quello che si prospetta. Certamente se per altri fattori, perché rischiamo anche di dover portare anche rifiuti per quello che sta succedendo anche in Provincia per i problemi che abbiamo avuto con la caduta ieri del Sindaco, quindi non abbiamo più il socio come Consorzio, per gestire Ecoambiente abbiamo un socio diverso, abbiamo il Commissario, e bisognerà verificare adesso cosa significa questo in termini anche di gestione della società. Avevamo appuntamenti importanti già dalla prossima settimana come Assemblea dei Soci per approvare, per esempio, il piano finanziario, che ci permetteva di partire con la pubblicazione del bando di gara per la discarica. Se non viene approvato il piano finanziario, non possiamo partire con il bando di gara. Questo è il problema. Adesso non abbiamo più un referente politico o istituzionale come avevamo fino a ieri, abbiamo un Commissario che prima di mettersi disponibile, ammesso che sia disponibile domani a sedersi insieme al sottoscritto e al dottor Tescaroli in Assemblea dei Soci di Ecoambiente per decidere sul piano finanziario, credo passerà un po’ di tempo, e ammesso che lo voglia fare poi prendersi la responsabilità di quel tipo. Quindi le cose si complicano giorno per giorno.... (Voci incomprensibili dall’Aula) TUGNOLO PIERLUIGI - Presidente Consorzio RSU Vabbè, ha poca esperienza, però ha già il programma di Polacque che si trova un decreto ingiuntivo da gestire su Polacque, che sono problemi un po’ più consistenti, credo che sia portato, con un bilancio che deve ancora essere approvato, e va via in dodicesimi, voi capite che un Comune come Rovigo non può permettersi di andare avanti tre mesi con un bilancio in dodicesimi e con problemi come Polacque. I rifiuti vengono un po’ dopo, per cui quello che poteva essere fatto la settimana prossima è probabile che venga fatto fra un mese, ve va bene, tanto per capirci. Queste non erano cose previste e prevedibili, ma sono successe, e ci portano ulteriori ostacoli nel percorso che avevamo ipotizzato, e che avevamo in qualche modo stabilizzato nei nostri progetti. Questo può comportare anche l’obbligo, perché la Provincia ci sta chiedendo per esempio di portare via immediatamente il deposito temporaneo, e portarlo a Sant’Urbano, se facciamo questa cosa qua

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andiamo a finire che paghiamo 5 milioni di euro... Queste cose bisogna dirle, insomma. Se ci obbliga a fare una cosa del genere, vuol dire pagare 5 milioni di euro subito, e va a finire in tariffa. Le cose imprevedibili possono essere tante, e non dipendono dalla nostra volontà, ma dipendono da tanti fattori, che si concatenano fra di loro in modo alle volte non proprio positivo. Detto questo, un passaggio, poi do subito la parola a Ecoambiente. La questione dei crediti esigibili o non esigibili. Quella è una partita che è nata nel 2003, ed è stata affrontata in un certo modo. Il problema viene da Ecogest, non da Ecoambiente. Ecogest scelse di non istituire un fondo di svalutazione perché aveva ipotizzato un sistema particolare di recupero, che avrebbe permesso anche di coprire eventualmente il non incassato. Il problema è che ogni anno che veniva presentato il piano finanziario si continuava a ribadire che c'era una perdita del 4%, era stata stabilita quella percentuale, e quella si è consolidata nel tempo. In realtà poi le verifiche non venivano fatte, e nessuno si è preoccupato, né da una parte, né dall’altra, di fare questa verifica. Quando l’abbiamo cominciata a fare , nel 2010-2011, sono cominciati a venire fuori i problemi: abbiamo scoperto che non era vero che era il 4%, ma era il 10%, il 7%, l’8%. Tanti casi erano riferiti a delle situazioni che non erano più recuperabili, perché magari erano imposte evase, perché era lo straniero che veniva per un anno, non pagava, poi non si faceva più trovare. Ma c’era anche molta gente che non aveva pagato perché non era mai stata neanche sollecitata, o si era dimenticata. Questo ci ha creato una serie problematica nel recupero di questi crediti. Quando abbiamo fatto la fusione con Ecoambiente, e prima della fusione abbiamo bocciato il bilancio di Ecogest, sui giornali l’amico Gino e qualcun altro continuano a dire che loro hanno vinto la casa: su 5 punti che hanno fatto nel lodo ne hanno persi; l’unico che gli ha dato ragione, ma è immediatamente impugnabile, gli ha dato ragione dicendo che noi abbiamo approvato un bilancio uguale identico a quello che avevamo bocciato. Non è vero, perché il bilancio - e adesso rientrerà nel ricorso che faremo nell’impugnazione del lodo - che noi abbiamo approvato come società e come Consorzio era un po’ diverso, non solo era diversa la relazione, e allora bocciare la relazione voleva dire bocciare il bilancio, e si parla ancora di tre anni fa quando la normativa non era quella che c'è attualmente sulle S.r.l., ma faceva riferimento a quella delle S.p.A., e allora non si poteva bocciare ed approvare il bilancio se non si approvava la relazione. La relazione è stata modificata completamente. Ma non solo. Poi il bilancio è stato provvisoriamente approvato con una relazione diversa, e con delle poste che erano state messe sotto osservazione, perché faceva riferimento proprio a questo fenomeno qua. Per vivere, per chiudere, abbiamo dato incarico ad uno studio, che poi ero lo studio di Zanetti, quello che è diventato Sottosegretario alle Economie e Finanze. Zanetti ci ha risposto con una relazione, ci ha spiegato il motivo per cui dovevamo rettificare i bilanci, tutti i bilanci, non uno, tutti. Quindi quello depositato non è quello che è stato oggetto di valutazione del lodo; quello depositato è un altro, non è quello. Quello depositato dice chiaramente che noi da un utile di 280.000 euro siamo passati ad una perdita di 150.000 euro. Fate voi la differenza, se è la stessa cosa. E questo è dovuto a quel fenomeno lì. E questo ci ha portato anche a prevedere un fondo svalutazione di oltre 2 milioni di euro, se non vado errato, che ha comportato un ulteriore sforzo da parte della società, che è ben comprensibile. Questo è stato il risultato di quella vicenda, che adesso, se dovessimo sviscerarla tutta, diventerebbe anche un po’ problematico, perché è una questione anche un po’ dura dal punto di vista tecnico da spiegare e da capire, però se volete possiamo anche dedicarci più tempo, vi porto anche i pareri e tutto quello che ci ha fornito Zanetti da parte dello studio di advisor di Ferrara su questa vicenda, e abbiamo la cartina di tornasole di quello che è poi dopo la ricaduta in termini negativi anche sui bilanci di Ecoambiente oggi, e delle difficoltà che continuiamo a vivere, e che abbiamo, perché avremmo addirittura abbattuto la tariffa sicuramente molto di più se non avessimo avuto questo problema, che purtroppo è dovuto nel bilancio di Ecoambiente fondo piuttosto consistente, di cui deve tener conto tutte le Amministrazioni che partecipano e che sono proprietarie di Ecoambiente. Questo è un po’ quello che volevo significarvi. Ci sono questioni che attengono anche a fatti non prevedibili e non gestibili facilmente anche in funzione delle leggi che stanno uscendo e che

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interferiscono anche sull’attività delle partecipate, comprese quelle sul personale, perché Ecoambiente non può assumere come poteva assumere Ecogest, perché deve mantenere gli stessi vincoli, adesso no, con l’ultimo intervento che è stato fatto, ma fino a ieri doveva garantire, come per il patto di stabilità per i Comuni, quindi c'era il vincolo del 40% sulle assunzioni. Anche l'anno scorso abbiamo affrontato tutto il periodo estivo con la possibilità di assumere nemmeno la metà di quelli che erano i vecchi operai che si prendevano annualmente, erano circa 50, e non si è potuto prenderne più di 20. Questo ha inciso sicuramente anche nella gestione del servizio. Questi sono tutti fattori di cui se si vuol tener conto serenamente si capisce come si sviluppa tutta la problematica; se invece non si vuole affrontare serenamente in modo appropriato, è chiaro che cominciano, poi dopo non si capisce più dove vogliamo arrivare, o quali sono le cose vere che devono essere messe in discussione. Io vi ringrazio, e mi scuso se sono stato anche lungo, ma ci tenevo a spiegarvi che purtroppo, anche di fronte agli ultimi eventi che si sono verificati ieri, per dire l’ultimo, ma anche a normative che sono entrate in vigore recentemente, noi siamo in continua revisione della nostra progettazione, della nostra programmazione, che comporta poi ricadute anche assolutamente negative sulla gestione di tutto il servizio. Quando avremo la prossima settimana i dati dell’ISPRA, poi sarà mio impegno anche a trasmetterli e vi faremo vedere quali sono i veri reali dati della tariffa nella Provincia di Rovigo Comune per Comune. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Presidente Mancin, prego. MANCIN FLAVIO- Presidente Ecoambiente Rovigo Buona sera a tutti. Come saprete sono Presidente da poco, eredito una situazione non facile, che però in queste tre settimane nelle quali ho operato per molta parte si sono sistemate, e vuol dire che ci sono stati degli incontri importanti con il Consorzio, per i quali alcune situazioni di carattere tecnico hanno trovato soluzione. Ci sono state soprattutto delle novità da un punto di vista economico e finanziario per quanto riguarda l’azienda, perché c'è stata un’attenzione particolare da parte dei Sindaci polesani, che hanno capito la situazione nostra di difficoltà, e c'è stata sicuramente una presa di posizione importante per quanto riguarda le entrate. Questo ha fatto sì che molte delle situazioni interne riguardo i dipendenti in particolare si siano sistemate; di oggi è il pagamento della quattordicesima, e quindi una necessità di dare risposte innanzitutto a chi sta operando per noi in questo momento, ma risposte le stiamo dando anche alle cooperative, ai nostri fornitori, le stiamo dando anche alle banche, che vedono con questa nuova entrata di denaro la possibilità effettivamente di rivedere una società che toglie quelle difficoltà che in questi mesi si sono susseguite. Per quanto riguarda il servizio, deve dire che poi approfondirà maggiormente la questione del servizio l’ingegner Romanello, e chiaramente la parte finanziaria invece per la costruzione del piano il dottor Lentini. Quello che mi preme sottolineare è che, rispetto al Comune di Adria, l'attenzione dell’azienda è del tutto particolare, perché si tratta appunto del secondo Comune del Polesine, quindi anche con una conformazione territoriale molto simile a quella della città di Rovigo. Avviene qui sicuramente una quantità di differenziata superiore rispetto al Comune capoluogo, e su questo credo però verrà spiegato abbondantemente che il “premio” c’è, ed è importante, proprio anche rispetto a quello che è il tipo di raccolta, al tipo di funzione che abbiamo sulla città capoluogo. Devo dire anche che, rispetto a quanto è stato asserito dal Capogruppo in particolare Stoppa, c'è stato sicuramente un miglioramento del servizio, soprattutto dei primi mesi dell’anno nei quali ci sono state tutta una serie di difficoltà, che voi avrete vissuto sicuramente, ma soprattutto ci sono stati quegli indicatori che sono stati portati anche dagli articoli che sottolineava poco fa il

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Consigliere, da indicatori in quel periodo sono diventati poi una realtà nei piani finanziari, per cui per quanto riguarda l’azienda e i costi dell’azienda sicuramente la diminuzione c'è stata, e tra poco andremo anche a valutarla in maniera diretta. Chiaramente se consideriamo nell’insieme dell’operatività dell’azienda e del Comune rispetto alla tariffa, come ha detto l’Assessore Simoni c'è un risultato che è pari a zero, che è un risultato sicuramente importante dal punto di vista della non crescita del costo per il cittadino, e dall’altro ci sono delle voci in più, e ne accennava poco fa il Capogruppo Scarda ed il suo collega, che ci sono anche delle voci che si inseriscono all’interno di questo risparmio che come azienda abbiamo operato, e che poi vanno a costruire il costo finale per il cittadino. Su questo ribadisco che come azienda, poi lo diranno gli uffici qual è la realtà operativa, ma ragioniamo di un risultato tra il 6% ed il 7%, quindi importante, cospicuo, e dall’altro le necessità chiaramente di costituire una tariffa per il Comune, che deve comprendere anche altre voci, che quindi vanno effettivamente a comporre un risultato pari a zero, che però secondo è un risultato importante, di qualità, che ha visto un lavoro fatto in questi mesi per trovare quelle soluzioni di equità che equivalgono ad un buon servizio, un servizio di qualità, difficoltà iniziali che ci sono state, che sono state superate credo in maniera “brillate”, dopo un inizio che effettivamente è stato molto difficile, grazie al cittadino, che ha capito, grazie anche al servizio, agli operatori che sono stati in grado di dare le risposte sul territorio, e credo che questa nuova operatività di quest’anno porterà effettivamente quei vantaggi economici di cui si è tanto parlato; il Consigliere Stoppa ha parlato di 3 milioni, ha parlato anche di cifre molto importanti, ma credo che nel tempo riusciremo sicuramente a trovare, attraverso le sinergie del territorio, Sindaco e azienda, quelle sinergie corrette per dare le risposte ai cittadini che meritano. Sulle questioni poi delle attività che sono state svolte assieme al Comune di Adria, credo che ne possiamo portare diverse, e su queste c'è stata sicuramente una grande collaborazione. La parte che riguarda appunto l'informazione e l'educazione del cittadino rispetto alle necessità del territorio è una parte molto, molto importante, che sicuramente su Adria ha avuto un grande effetto in questi anni, perché parliamo di una percentuale superiore al 70%, e quindi quando parliamo di percentuali di questo tipo sicuramente questo è un Comune virtuoso che ha trovato il modo, attraverso i cittadini, di dare una grande risposta su una tematica così importante come quella dei rifiuti. Do la parola all’ingegner Romanello per la prima parte tecnica; poi per la parte specifica economica-finanziaria il dottor Lentini saprà dare tutte le risposte. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Ingegner Romanello, prego. ROMANELLO GIUSEPPE - Direttore Generale Ecoambiente Rovigo Buon giorno e grazie per l'attenzione. Cerchiamo di dire poche cose, che poi dopo se no potremmo stare a parlare una vita. Cerchiamo di focalizzare i punti principali da Consiglio Comunale, però penso che sarà sicuramente opportuno ritornare sulle tematiche più generali, perché sono di interesse. Una domanda come quella se possiamo cercare di fare delle modifiche di servizio, come nei Paesi Nordici, in Svezia, eccetera, probabilmente è poco da piano finanziario, e quindi dalla serata di questa sera, ma meriterebbe sicuramente degli approfondimenti interessanti su dove siamo, dove stiamo cercando di andare, quali sono le cose che stiamo cominciando a pensare già per il 2015, perché i percorsi decisori sono particolarmente complessi, noi presenteremo ai primi di settembre al Consorzio tutte le modifiche che intendiamo apportare sul servizio per l'anno prossimo, perché poi ci vogliono sei mesi per mettere in piedi le varie cose, e quindi recependo anche tutti i risultati del primo anno della rimodulazione dei servizi che abbiamo messo in campo, a partire dal famigerato febbraio 2014. Per quanto riguarda il piano finanziario, dal punto di vista strettamente tecnico intanto mi preme dire che i risultati industriali di contenimento dei costi ci sono in maniera chiara; poi possono essere

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considerati insufficienti, perché uno si aspetta sempre di più, però l’inversione di tendenza c'è stata in maniera chiara. Nel complessivo ci sono anche delle voci invece che sono andate ad aumentare. Noi non possiamo dimenticarci di essere in una cosa che in altri territori d’Italia chiamerebbero “emergenza rifiuti”. In realtà da noi non è un’emergenza, nel senso che è stata gestita in maniera più che opportuna, perché siamo in un contesto evoluto, c'è una discarica tattica regionale, che vuol dire che la Regione ha una programmazione per i momenti in cui dei territori non abbiano disponibilità della discarica; c'è un Consorzio che ha lavorato per attutire tutte le tematiche; c'è un’azienda che si è messa a disposizione, per cui in questo momento il rifiuto da Adria non va a Taglietto, cioè a Villa Dose, va a Sant’Urbano. E quindi è un po’ improbabile che a Sant’Urbano si riesca a spendere meno, anche solo fosse di trasporto; pensate alle diseconomie che ci sono nel girare la chiavetta, cambiare tutto quanto. Pensate anche alla capacità organizzativa nostra, con gli stessi dipendenti, con le stesse cose che eravamo tarati per andare qui, dover andare dall’altra parte, da tutta la Provincia, non solo da Adria ovviamente. Quindi in questo momento siamo veramente un po’ nel frullatore. Però è bene che i politici di Adria, ma in generale la politica complessivamente, abbia ben chiaro che la missione che ha avuto Ecoambiente quando è nata è stata quella di cercare di congelare i costi e lavorare sulla raccolta, ben sapendo che nel 2014 ci sarebbe stata una gobba sul fronte dello smaltimento, e che quindi avremmo dovuto gestire un anno difficile. Dopodiché è nella programmazione del Consorzio, dell’Ente di Bacino che questa gobba vada a scendere, perché quello che è previsto è che ci siano dei costi a calare sullo smaltimento quando ritorneremo ad avere un’autonomia in questo senso. Però nel nostro prospettino mi viene da dire che leggo 50.000 euro circa in meno sulla raccolta, 50.000 euro in meno su altri costi, 67.000 euro in meno su altre raccolte differenziate, mentre 50.000 è solo sul secco; ci sono delle partite importanti, solo su Adria ovviamente, perché il complessivo cui accennava il Consigliere sono il nostro cumulo complessivo su tutta la Provincia, che dà veramente numeri importanti, perché noi siamo circa 1.200.000 euro che nella somma dei piani finanziari andiamo a chiedere alla somma di tutti i Comuni polesani, rispetto a quello che abbiamo chiesto l'anno scorso, cioè noi ci attendiamo ricavi inferiori di 1.200.000, che però non sono il risparmio. Il nostro risparmio è stato molto maggiore su alcune voci, su alcuni fronti (la raccolta), per poter consentire di avere maggiori costi sullo smaltimento, perché l’emergenza la dovevamo gestire, e lo sapevamo, e cercare quindi di non far pagare ai cittadini di più. Se non si faceva niente, cioè se si fosse lasciato tutto uguale nel Polesine, evidentemente nel 2014 si sarebbe pagato di più il servizio, perché c'erano delle voci di costo che andavano ad aumentare; senza considerare l’Istat, cioè l’inflazione, che ogni anno c'è un 2%, e ognuno si faccia il conto di cosa vuol dire, per Adria che ha i suoi 2.700.000, ma a livello Provincia 35 milioni di euro, il 2% sono 700.000 euro in più. Noi non abbiamo applicato, è il secondo anno questo, come Ecoambiente, che non applichiamo l'adeguamento automatico Istat, e quindi da questo punto di vista i nostri costi complessivamente sono in frenata, in congelamento. Sono in congelamento i costi industriali, ovviamente; poi dopo ci sono tutta un’altra serie di costi collaterali, come possono essere quelli che invece vanno a lavorare su il contorno, cioè il costo industriale sono il carburante, i mezzi, gli uomini che fanno il servizio, ma per esempio il fondo svalutazione crediti è una partita che centra con il servizio rifiuti, perché si collega, anche per legge, però ovviamente ha delle dinamiche proprie, sulle quali magari il dottor Lentini riepilogherà velocemente quali sono stati i passaggi delicatissimi. Il Presidente Tugnolo vi ha già fatto capire che abbiamo dovuto lavorare in maniera molto approfondita per mettere un po’ di ordine, e per cercare di disinnescare delle dinamiche che magari nel tempo sarebbero cresciute senza controllo, perché poi si fa presto a dire “non accantono niente quest’anno, tanto è nel tempo che mi accorgerò che la gente non paga”, mentre vale anche l'altro ragionamento che non posso neanche accantonare tutto quest’anno, perché se no ci sarebbe un incremento assurdo un anno solo, invece bisogna fare le cose con modo, e con modo abbiamo cercato di farle, poi il giudizio può essere diverso, ma non l’abbiamo fra l'altro fatto

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autonomamente, ma, come diceva il Presidente Tugnolo, ci siamo appoggiati a delle persone di primaria professionalità nel Veneto, e poi su questo va a finire che nel Veneto siamo anche i migliori in Italia, e poi si vede. Quindi in generale sui costi il piano finanziario, che è la previsione di che cosa doveva venire fuori nel 2014, erano confortanti, tenendo conto di un principio: è una previsione, e quindi poi a fine anno si andranno a fare i conti consuntivi di ogni singola voce che riguarda Adria. Quindi smentiamo, sfatiamo completamente il concetto che ci siano delle commistioni di costo fra vari Comuni, perché non è Rovigo e gli altri Comuni, cioè tra chi ha un sistema e un altro che non ci sono travasi; non ci sono travasi da Adria e Papozze, tra Adria e Villadose; non ci sono commistioni di costo tra Adria e Loreo, perché abbiamo impostato, con la nascita di Ecoambiente, un sistema di contabilità analitica, che poi vi spiegherà il dottor Lentini, che cerca di attribuire in maniera precisa e puntuale il costo dei chili che raccogliamo ad Adria di secco ed i ricavi dei chili che noi raccogliamo ad Adria di cartone, e che andiamo a consegnare in cartiere del Polesine. Quindi abbiamo una contabilità che va ad attribuire puntualmente quei costi lì. Poi abbiamo le ore dei nostri dipendenti che lavorano su Adria, e invece quelle che lavorano su Papozze, eccetera, quindi anche l’attribuzione del servizio è puntuale, e quindi c'è un tentativo ogni giorno un pelo più raffinato di stare dietro anche ai costi, quelli meno chiari, perché hanno una matrice generale, per fare un’attribuzione, a quel punto con dei meccanismi che sono tipici del controllo di gestione, quindi una contabilità di tipo industriale. Su questo anche qui vale la pena di dircelo, poi chi vuole approfondire noi siamo a disposizione, siamo a disposizione per tutti i Comuni della Provincia per cercare di far capire qual è il sistema di trasparenza; un sistema di trasparenza che dice: noi abbiamo ipotizzato nel 2014 che ci siano le stesse quantità di rifiuti prodotte nel 2013, perché, dovendo fare una previsione, mica posso pensare che il secco vada a diminuire o a calare a sentimento. Abbiamo deciso che nel piano finanziario 2014 di tutti i Comuni del Polesine si prendano buoni i dati del 2013; poi a fine anno si fa il conguaglio, perché se un Comune ha prodotto meno secco deve pagare meno, se ne ha prodotto di più dovrà pagare di più. Quand’è questo conguaglio è un conto numerico che viene ribaltato nel piano finanziario dell’anno successivo, con un conteggio anche in questo caso preciso e puntuale: cosa abbiamo speso sul secco per i chili, cosa abbiamo ricavato dal cartone per i chili, eccetera, eccetera. E’ abbastanza complesso, ma deve riuscire a rendere evidente ad ogni Sindaco, ad ogni Consigliere Comunale che noi non facciamo un tanto al chilo, e che non c'è una decisione fra l’Azienda, il Consorzio e l'Amministrazione per cui l’Assessore Simoni mi sta simpatico, allora facciamo 10.000 in più o 10.000 in meno. Non deve essere così, deve essere una cosa matematica, se no poi è tutta una discussione che non finisce più. Osservo che finora è stata lo stesso tutta una discussione, però forse perché non abbiamo saputo ancora spiegare bene qual è il meccanismo matematico. Vi do qualche indicazione, invece, di cosa sta succedendo da febbraio, da quando siamo partiti con la rimodulazione, che non ho avuto modo di venire quella sera in Sala Caponnetto, per cui non c’ero, ma sicuramente supportato dal mio Presidente e dal Consorzio in questo, però partiva da alcuni concetti che erano forse in linea con i numeri di Adria in termini di raccolta differenziata, e di impegno dei suoi cittadini, perché noi ci siamo guardati intorno e abbiamo detto: dov’è che possiamo cercare di fare economia? Non facendo dei tagli lineari sui servizi, perché siamo capaci tutti, basta dire “non compriamo più i mezzi nuovi”, quindi spremiamo il limone, fra tre anni l’azienda non avrà più mezzi, però intanto per tre anni abbiamo fatto bella figura. Non è questo il risparmio che ha messo in piedi l’azienda, ma è stato quello di guardare nelle realtà più evolute del Veneto cosa si stava già facendo, perché il Consorzio della Priula nella Bassa Trevisana (il Consorzio della Priula è il nome del Consorzio equivalente del Consorzio del bacino di Rovigo) sono anni che fanno la raccolta differenziata spinta porta a porta, sono partiti un po’ prima di noi, qualche anno prima, loro sono passati alla raccolta del secco quindicinale; Etra è passata alla raccolta del secco quindicinale; Savno che è l'Alta Trevisana, è passata alla raccolta del secco quindicinale, perché tutti si sono posti questo problema: ma se quando siamo partiti il secco era al 65% e si passava ogni settimana, adesso che il secco è a meno del 30%, se passo ogni settimana

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vuol dire che passo scarico, vuol dire che consumo carburante per girare. Allora uno deve dire: beh, ma dipende se posso tenermi o no a casa il rifiuto secco. In tutti questi altri territori si sono già posti questo problema, e hanno detto “se la gente fa bene la raccolta differenziata del secco, problemi di tenere una quantità così modesta di secco, che dovrebbe essere stabile, non è un problema”, a meno che non ci siano i problemi già evidenziati di pannolini e pannoloni, ma allora in quel caso non è secco, lo chiamiamo secco, ma secco non è (scusate l’allusione), allora la raccolta settimanale la dobbiamo garantire lo stesso. Queste cose le hanno già fatte lì, e le abbiamo fatto anche qui, tra l'altro con una sperimentazione che era partita a settembre in cinque Comuni pilota, e che abbiamo fatto fino a gennaio; è solo da febbraio che è andata in vigore sugli altri Comuni, ed i cinque Comuni non erano proprio banali, perché c'era Porto Tolle, c'era Villanova Marchesana, c'era Salara, c'era Castelguglielmo, quindi basso, alto, piccolo, grande. Avevamo proprio provato dicendo “dalle altre parti funziona, chissà che da noi ci sia qualche problema che non abbiamo considerato”. I risultati sono stati di un po’ di confusione iniziale, sicuramente abbiamo mancato molto nella comunicazione, perché c'è stato anche poco tempo, i processi che hanno portato a decidere di fare questa cosa si sono sposati poco con la necessità di partire con il calendario, perché il calendario non si poteva farlo partire quando si voleva, si doveva farlo partire quando finiva il calendario precedente, quindi abbiamo avuto pochissimo tempo, troppo poco. I cittadini quindi non hanno potuto avere spiegazioni, hanno potuto solo constatare sulla loro pelle innanzitutto un po’ di disagio. Io dico che adesso mi sembra che le cose si siano un po’ assestate, ed abbiamo delle indicazioni che ci dicono che da febbraio a maggio, ancora i dati di giugno li stiamo finendo di validare, perché affluiscono, però poi, prima di darli per ufficiali, c'è un controllo da fare, comunque abbiamo un incremento di due punti percentuali di raccolta differenziata rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso. Da febbraio a maggio l'anno scorso eravamo al 69% e rotti di raccolta differenziata, quest’anno questi stessi quattro mesi, da febbraio a maggio, danno un 71%, quindi un paio di punti in più. Non è che cambiando la frequenza possono cambiare le quantità di raccolta differenziata, però è un modo in cui con cui il 2% sta a significare che la gente ci ha posto magari un po’ più di attenzione, quindi è un dato positivo, ed io sarei contento se questa cosa si consolidasse nel tempo. Se devo dirvi la verità, sono stato a Porto Tolle a febbraio o a marzo, e gli ho rendicontato i primi sei mesi. Anche lì, a Porto Tolle si era visto un miglioramento della percentuale di raccolta differenziata di questo tipo, perché dopo i primi 4 o 5 mesi, in cui magari non bisogna anche prendere per buoni i dati, perché può darsi che qualcuno si tenga a casa il rifiuto un paio di settimane in più, perché magari si sbaglia di calendario, ma nei 4, 5, 6 mesi si cominciano a vedere i primi risultati. Ovviamente ci sono anche delle misure collaterali che abbiamo preso, e quindi, per esempio, mi viene buono dire che abbiamo risistemato un pochino la gestione degli ecocentri in tutta la Provincia, anche lì con qualche frizione, qualche cittadino che ha detto “io posso entrare, adesso siete un po’ più rigorosi e fiscali”. Sì, siamo stati più rigorosi e fiscali. In questi casi poi è sempre opinabile qual è la gradualità per cercare di dare delle regole, però in questo momento stanno aumentando le percentuali di plastica che raccogliamo nell’ecocentro, e sono diminuite quelle degli ingombranti, o comunque dei rifiuti messi nei cassoni degli ingombranti, perché avendo detto “attenzione, la plastica me la metti qui e gli ingombranti di là”, la sedia da giardino, quella bianca, rotta (a me mi si rompe sempre ogni tanto ad una gamba), se c'era solo il cassone degli ingombranti andava negli ingombranti, cioè andava in discarica, invece, avendo creato una raccolta separata di imballaggi misti e di plastica rigida di diverso tipo, abbiamo cominciato a raccogliere queste cose separatamente e ad avviarle al riciclo, ed è diminuito il complessivo dell’indifferenziato: in questi quattro mesi è diminuito del 13,7%. Quindi sono risultati positivi, stiamo portando meno roba a discarica. Darà dei risultati positivi a fine anno questa cosa, cioè, oltre al piano finanziario che noi abbiamo ipotizzato sulla raccolta che costa meno, se va avanti questo trend di minor conferimento di secco in

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discarica e maggior roba che va a riciclo, a fine anno si tira la riga, si vedono i chili, si fanno i conti di cosa abbiamo speso esattamente sullo smaltimento del secco, mentre adesso i dati preventivi sono quelli dell’anno scorso. Cosa succede a fine anno? Niente. E’ nel piano finanziario 2015 che noi daremo il riscontro positivo ai cittadini di Adria. Quello che volevo dire in soldoni è che abbiamo messo in piedi una macchinetta che deve cercare di cominciare a girare per dare i suoi risultati positivi, che ovviamente non basta da sola, c'è la necessità che l’azienda continui a pedalare in questo senso, che con l’azienda pedali tutto il sistema, per cui i dipendenti, come diceva il Presidente, che siano sempre più convinti che stiamo andando nella strada giusta, piuttosto che i cittadini che devono capire che su questo c'è un meccanismo, che è a loro vantaggio, non è esattamente quello che c'è in Svezia dove, se io metto la bottiglia, mi danno indietro un fiorino svedese, ma sostanzialmente è qualcosa di simile: se loro danno roba buona all’azienda, l’azienda riesce a valorizzarla, e non va nel calderone. Prima c'era un meccanismo diverso: c'era un canone fisso sul servizio, e poi dopo le cose andavano a finire in un altro modo, e l’azienda faceva utili. Ecoambiente, ve lo ripeto, lo ripeto a tutti, ha una missione dei soci, quindi dal Consorzio e dal Comune di Rovigo, che è quella di non fare utile. Quindi noi tutto quello che spendiamo lo ribaltiamo ai Comuni; se spendiamo 100 lire di meno, vuol dire che dobbiamo chiedere 100 lire di meno ai Comuni. Quest’anno abbiamo fatto 50.000 euro di utile, che è il minimo della pena per riuscire ad andare in banca a dire che non siamo a zero. C'erano degli anni in cui Ecogest faceva - mi ricordo un anno - 900.000 euro di utile. Allora tra 900 e 50 vuol dire che c'è un’attenzione a tenersi bassi bassi per poter scaricare i benefici alle singole collettività, ciascun proporzionalmente. Ci sarà modo, spero, magari a settembre, di poter anche organizzare con la popolazione un ulteriore incontro, in cui magari, invece di parlare in maniera emozionale di perché non diminuisce il costo se c'è un cambio del servizio, se c'è il cambio di servizio il Comune diminuisce il costo, che poi è sempre troppo poco, perché io sono un cittadino, ovviamente, e quando mi arriva la bolletta dico sempre “ma potrebbe mica essere sempre più bassa”, però poi mi ricordo che di lavoro faccio anche questo, e mi do delle spiegazioni. Le spiegazioni sono: l’aumento dei contratti di lavoro, che hanno il loro trend da rinnovo automatico; ci sono i costi degli impianti, che costano sempre di più, perché a loro non gliene frega niente di abbassare i costi; ci sono le necessità di sterilizzare le incognite, e le incognite sono quelle dei fondi svalutazione; ci sono anche un po’ di scorie del passato, che stiamo cercando di digerire, e le stiamo cercando di digerire in silenzio, e quindi prendendoci anche l’onere di dovercele digerire. Su questo abbiamo bisogno però, penso in maniera crescente, anche di un po’ di fiducia sul fatto che il Colosseo non so se Nerone l’ha fatto in un anno, noi abbiamo un’azienda che abbiamo messo in piedi un anno e mezzo fa, mettendo insieme due aziende diversissime; abbiamo preso due motori, che erano in moto tutti e due, li abbiamo messi insieme e hanno dovuto continuare a stare in moto, e ho già detto a qualcuno che ha scarburato un po’, però non è proprio banalissimo quello che abbiamo cercato di fare. Siamo l’unica Provincia nel Veneto che ha un gestore unico. Ci sono altre realtà del Veneto, più evolute di noi come raccolta differenziata, a Vicenza ci sono quattro gestori, nella Provincia di Vicenza, tutti pubblici, non riescono a mettersi insieme. Qui è stata fatta una cosa egregia, e che il Polesine forse non ha neanche saputo valorizzare appieno: quella di essere riusciti a unire tutto, tutto ciò però non fine a se stesso, ma come punto di partenza per portare a casa dei risultati migliori. Io mi fermo e passo la parola al dottor Lentini. Grazie. LENTINI MASSIMO - Responsabile Finanziario Ecoambiente Rovigo Buona sera a tutti. Io sono Massimo Lentini e mi occupo di numeri, controllo di gestione, quindi verso la fine dell’anno cerco di capire come sono andate le cose, e contestualmente anche di guardare un po’ avanti, di cercare di fare le previsioni, che naturalmente si devono basare un po’ su quella che è stata la storia dell'azienda, delle attività dei servizi, con però un occhio particolare che

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deve cercare di preveder quelli che saranno gli sviluppi ed i mutamenti che verranno a manifestarsi nell’esercizio successivo. Dal mio punto di vista, ovviamente, non posso che parlare di aspetti prettamente tecnici, legati agli strumenti che noi utilizziamo per fare le valutazioni di tipo economico e finanziario, che poi servono a realizzare gli obiettivi dei quali ci parlava in precedenza il Presidente e Direttore. Fondamentalmente lo strumento che abbiamo messo in piedi dà un po’ le risposte alle domande che il Consigliere Stoppa faceva prima, se un Comune è più virtuoso perché non viene premiato, ed il sospetto che magari qualche Comune, tipo Rovigo, posa godere di alcuni vantaggi di tipo economico rispetto ad altri Comuni nell’ambito della gestione delle previsioni dei conti di consuntivo, eccetera. Lo strumento, che voi conoscete bene, perché venite da un regime TIA che già utilizzava questo tipo di strumento, ha però cambiato l’approccio tecnico di elaborazione. Con l'introduzione del TARES, il nuovo tributo a far data dal 2013, la normativa ha sostanzialmente imposto che tutti i Comuni debbano coprire con le entrate tariffarie i costi del servizio espletato nel territorio. Da questo punto di vista quanto ha incontrato l’azienda nel 2013 è stata una situazione abbastanza particolare: si è trovata di fronte ad un lotto di Comuni che già avevano questo tipo di impostazione come piano finanziario, ma la stragrande maggioranza dei Comuni aveva attivo un contratto di servizio che prevedeva delle condizioni economiche per la copertura dei servizi, predefiniti a suo tempo, all’atto dell’istituzione del primo contatto, con un adeguamento contrattuale annuale automatizzato in relazione a Istat, eccetera, eccetera. Da questo punto di vista, quello che come prima fase è stato necessario è stato quello proprio di smantellare questo sistema di attribuzione, perché è evidente che da questo punto di vista ogni Comune doveva vedersi allocate le risorse impegnate nei servizi attraverso un sistema che la normativa ha imposto, cosiddetto del full costing, cioè tecnicamente significa che ad ogni euro speso nei servizi di trovare l'equazione nel territorio nel quale vengono spesi. Questo significa che il metodo di attribuzione dei costi, al netto dei ricavi caratteristici di ciascun ambito territoriale, e questa è un’ulteriore novità che è stata introdotta e che dà valore alla considerazione del Consigliere Stoppa, il Comune virtuoso che produce raccolta differenziata, soprattutto il materiale di pregio, parliamo del cartone, parliamo della plastica, che evidentemente comporta dei corrispettivi da parte dei consorzi di filiera, va destinato direttamente al Comune produttore di questo rifiuto. Quindi è evidente che c'è una correlazione diretta fra il ricavo e la produzione di questo tipo di materiale. Pertanto i singoli bilanci costruiti attraverso questo strumento denominato piano finanziario rappresentano esattamente quello che nel lotto complessivo delle risorse impiegate dall’azienda, ribadisco, al netto dei ricavi caratteristici, vengono destinati nei vari ambiti territoriali. L’aspetto tecnico più delicato è evidentemente come attribuire questi costi ai vari centri di costo. Per noi i centri di costo, almeno i principali, corrispondono esattamente a tutti i Comuni della Provincia. I costi possono essere costi diretti, quindi direttamente spesi ed attribuiti ai Comuni, banale l’attribuzione: è il ragioniere che direttamente, nel momento in cui rileva la fattura, registra il costo e lo attribuisce all’ambito territoriale. Di difficoltà leggermente superiore riguarda invece l’attribuzione dei costi di tipo misto, o ibrido, dove possono sussistere ambiti direttamente attribuibili ai Comuni, ma ambiti di tipo general generico. In questo caso devono subentrare dei meccanismi, dei sistemi di attribuzione che, attraverso delle regole di correttezza contabile, di trasparenza, eccetera, devono comunque giustificare il perché una certa risorsa viene scaricata su un Comune rispetto all’altro. Faccio l’esempio banale di quelli che possono essere i fitti passivi: se un fitto riguarda un ufficio, o un ecocentro, o qualcosa che sussiste nell’ambito territoriale esclusivo di un Comune, evidentemente entrerà nel metodo diretto di attribuzione; ma il fitto ad esempio della sede generale, piuttosto che di un’officina che è al servizio di, o piuttosto di un cantiere deve trovare dei sistemi di attribuzione che devono seguire dei criteri diversi. Di assoluta ripartizione, invece, attraverso dei driver individuati a livello preventivo, sono invece i costi generali, che non hanno la possibilità di essere attribuiti con sistemi scientifici ai vari centri di

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costo, ma devono evidentemente seguire dei principi di attribuzione e di ripartizione; generalmente il driver principale per l’attribuzione dei costi generali è senz'altro quello del numero di utenti che vengono serviti in un ambito territoriale. Tenete presente che non è sempre solo esclusivamente questo il metodo, possono esserci metodi anche compositi, perché possiamo considerare il fatto che in un territorio possono sussistere un numero di utenti paritetico a quelli di un altro territorio, ma magari l’estensione territoriale è l’una il doppio dell’altra, per cui per alcuni ambiti il numero di utenti è sufficiente, per altri invece va combinato con l’utilizzo di un ulteriore driver. Quindi da questo punto di vista è evidente che quello che viene preventivato, il piano finanziario viene elaborato all’inizio dell’anno, e questo è purtroppo un piccolo limite che ci troviamo a dover affrontare ogni anno, perché per essere i più concreti e realistici possibili, noi abbiamo bisogno anche dei dati di consuntivo che ci mettano nelle condizioni di poter formulare delle previsioni il più attendibili possibile, per cui la chiusura dell’esercizio è un momento assolutamente fondamentale. Teniamo in considerazione il fatto anche che il piano finanziario dell’anno deve anche recepire e contenere quelle che sono le conseguenze dell’andamento dell’esercizio precedente, perché naturalmente il piano finanziario, essendo un documento programmatorio, necessita poi di un lavoro di confronto con quelli che sono i dati di consuntivo; i dati di consuntivo definitivi non possono che essere prodotti verso il periodo di aprile-maggio, pertanto da questo punto di vista non è assolutamente praticamente possibile anticipare troppo i tempi per la predisposizione del budget. Il budget in ogni caso, come assioma, come presupposto, ha quello di fissare dei paletti. I paletti più importanti sono appunto la programmazione dei servizi, ed i servizi a cui facciamo riferimento sono quelli che sono stati pubblicati nel calendario ormai da tempo, quindi le frequenze, le tipologie di raccolta, eccetera nei vari ambiti territoriali, e, come diceva prima il Direttore, anche la produzione dei rifiuti. Fra quanto speso in termini di risorse umane nell’espletamento dei servizi, e ovviamente nell’utilizzo dei mezzi per l’espletamento dei vari servizi di raccolta, e quanto evidentemente formulato in termini di smaltimento, se voi considerate che l'insieme dei due ammontare porta alla copertura di circa il 70% delle risorse, voi capite bene che è assolutamente fondamentale riuscire a prevedere in maniera corretta e plausibile proprio questi due filoni previsionali. Il piano finanziario in realtà non è altro che una scheda molto semplice che sintetizza, così come la norma prevede, attraverso una classificazione di costi, tutto quello che invece riguarda tutto l’ambito gestionale dell’azienda, e all’interno di questo piano finanziario confluiscono tutti i costi e tutti i ricavi che nel material che è stato trasmesso al Comune è rappresentato da ogni singolo conto: conto di ricavo, conto di costo. Pertanto le previsioni per ciascun Comune possono essere ben individuate anche nello specifico, per cui la cancelleria, il peso del Collegio Sindacale, in peso del personale distribuito per tipologia di servizio di raccolta, piuttosto che gli oneri finanziari. Tutti questi ambiti specifici, evidentemente una volta elaborati e riepilogati nel piano finanziario, rappresentano quelle che sono le previsioni a livello globale da parte dell’azienda. Il piano finanziario però è composto di due sezioni. Perché? Perché la normativa, prevedendo la copertura integrale del costo del servizio, e qui parliamo del ciclo integrato dei rifiuti, evidentemente può non essere rappresentata esclusivamente dalle risorse impegnate dall’azienda, pertanto la scheda piano finanziario, se vi è stata presentata, è proprio composta di due sezioni: la prima è quella relativa all’ambito ecoambiente, e la seconda è quella relativa alla gestione diretta del Comune. Vi faccio l’esempio banale, emblematico, che evidentemente non vi riguarda, ma se un Comune provvede ad espletare un servizio per proprio conto attraverso un affidamento diretto ad una ditta, o attraverso l’utilizzo di personale comunale, ha la facoltà (ovviamente non è un obbligo) di poter inserire questa fetta di costo all’interno della colonna “costi di competenza del Comune” per contribuire a creare il monte costi finale, che serve evidentemente in maniera molto banale per costruire poi le tariffe.

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Le tariffe sapete bene che non sono altro che la divisione attraverso dei parametri di ripartizione, sempre definiti dal Ministero, sempre attraverso l’allegato al DPR 158, che vengono distribuiti attraverso quello che è lo scenario di contribuenza. Sostanzialmente se la contribuenza aumenta in maniera più che proporzionale rispetto ai costi, evidentemente le tariffe hanno buona possibilità di poter essere contenute; se invece lo scenario di contribuenza viene meno, meno che proporziomalnente alla riduzione dei costi, evidentemente le tariffe rischiano di aumentare. Quindi c'è questa combinazione di fattori, fra quelli che sono i costi effettivamente sostenuti dall’azienda, e quella che è la platea contributiva che si trova poi a dover pagare la propria bolletta per contribuire alla copertura integrale di questi costi. Da questo punto di vista, quindi, noi oggi siamo a commentare la sezione dei costi Ecoambiente. Questa sezione Ecoambiente ha evidenziato un interessante risparmio, che ovviamente è la composizione di più elementi, di più fattori, di più andamenti, alcuni sono stati accennati dal Direttore; naturalmente ci sono fattori anche asettici rispetto alla capacità dell’azienda di arrivare a delle efficienze e a delle economicità, perché naturalmente non possiamo non dimenticare che nei costi Ecoambiente non ci sono più alcuni costi legati ad esempio alla bollettazione, che prima nel 2013 veniva gestita direttamente dall’azienda, mentre da quest’anno, al di là del periodo di tre mesi nei quali l’azienda ha gestito direttamente gli sportelli, che sostanzialmente di fatto non hanno fatto che prorogare la gestione TARES, oggi invece si parla di TARI, al di là di questo elemento tutti i costi legati a questo tipo di gestione sono comparsi nella colonna “costi comuni”. Nella colonna “costi comuni” devono entrare - come diceva baruffa - i costi legati alla copertura della svalutazione dei crediti, che purtroppo oggi è diventato un problema un po’ più grave di quello che è avvenuto in passato. Sostanzialmente, al di là di quelli che sono stati i provvedimenti che ogni anno l’azienda Ecogest, in accordo con l'Amministrazione Comunale, non dimentichiamo questo, per la copertura della svalutazione dei crediti, oggi ci troviamo a dover, purtroppo, fare una valutazione che è senz'altro peggiorativa rispetto a quella che poteva essere fatta qualche anno fa. Sostanzialmente stiamo notando che i crediti stanno diventando sempre meno esigibili, la gente ha difficoltà a pagare. Non stiamo parlando soltanto dello zoccolo duro, che poi è quello che il fondo deve coprire, cioè quello che si prevede di non recuperare mai più, a seguito di tutte le procedure anche esecutive che possono essere avviate dai vari soggetti interessati. Il fenomeno invece che si è aggravato molto è il ritardo nei pagamenti. Da questo punto di vista il problema è meno grave, perché evidentemente se un utente è in difficoltà a pagare, ma vuole pagare, prima o poi probabilmente lo farà; il danno che invece ne riceve l’azienda, e conseguentemente il Comune, è di tipo finanziario, perché è chiaro che i pagamenti in ritardo comportano poi degli oneri finanziari che vanno a riversarsi sui bilanci. Da questo punto di vista la parte finanziaria è un ulteriore aspetto molto peculiare, che è stato curato dall’azienda. Come sapete, proprio per la gestione del servizio di igiene ambientale tutte le aziende che operano sono costrette ad operare con l’attivazione di crediti nei confronti degli istituti bancari. Sostanzialmente le aziende prima spendono poi incassano. Questo è legato al fatto che la normativa ti porta a fatturare a metà anno, con prime rate quando siamo bravi a luglio, quindi è proprio innaturato nel sistema il fatto che si incassa successivamente. Quindi fondamentalmente le aziende devono supportare degli oneri, questi oneri non possono che essere accollati a tutti i Comuni, perché evidentemente la gestione riguarda la totalità della Provincia. A questo fenomeno bisogna invece dare un’attenzione particolare a quelle che sono le situazioni legate al pagamento delle fatture legate ai servizi, cioè il Comune che ha invece difficoltà a corrispondere all’azienda le fatture mensili relative alla copertura del servizio, perché con l'istituzione del TARES prima e del TARI poi, i quattrini finiscono nelle casse del Comune, l’azienda invece deve garantire la propria liquidità attraverso le fatture che emette nei confronti dei Comuni. Quindi ci sono due ambiti di tipo economico finanziario, che riguardano sia i Comuni, sia i cittadini, sia l’azienda; sono fenomeni che evidentemente hanno anche dei risvolti diversi, che però

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alla fine tutti confluiscono all’interno dello stesso programma, all’interno dello stesso sistema di programmazione. Gli oneri finanziari devono obbligatoriamente essere previsti, altrimenti diventano una sorpresa negativa, una sopravvenienza al termine dell’anno. Quello che voglio ribadire in conclusione è questo: un buon piano finanziario non è un piano finanziario che a fine anno produce utili, tanto meno che produca perdite, perché un buon piano finanziario vuol dire una buona programmazione. Il Comune deve cercare di chiedere ai cittadini quello che è corretto chiedere. Aver prodotto un utile significa aver chiesto di più di quello che poteva essere necessario ai cittadini; aver chiesto di meno ovviamente crea poi un danno per quello che riguarda l’esercizio successivo. Da questo punto di vista l’azienda, per quello che riguarda il 2013, ha raggiunto un risultato straordinario. La piccola cifra di utile alla quale faceva riferimento il Direttore è assolutamente insignificante nel monte complessivo del fatturato, ma ha un significato fondamentale per noi, perché significa aver fatto una previsione pressoché perfetta. E’ vero, le previsioni, qualora anche arrivassero ad un pareggio di bilancio, non significa che rappresentino per ogni voce la perfetta corrispondenza; è fatta di splafonamenti in alcuni casi, di risparmi in altri. L'importante però è che alla fine il risultato complessivo deve essere quello che dà ragion a chi ha prodotto questo tipo di cose. L’azienda evidentemente ha fattori endogeni sui quali può operare. Sa che quando mette in pista delle risorse nei servizi ha delle risorse da impiegare; sa che quando ottimizza sicuramente riesce a ottener dei risparmi. Ci sono poi però dei fattori esogeni all’azienda; la produzione dei rifiuti è il primo fattore esogeno. Chiaramente possono essere fatte delle previsioni, ma le variabili sono talmente estranee a volte a quelli che sono gli ambiti di tipo tecnico, che evidentemente possono anche spiazzare alcune situazioni. Giusto per concludere, vi dico che in alcune Amministrazioni Comunali abbiamo trovato che, ad esempio, la produzione del verde è raddoppiata rispetto a quella che è stata l'anno precedente. Forse non stiamo parlando di grandi quantitativi, ma il 100% in più rispetto alle previsioni rappresenta una grande sorpresa per quello che riguarda appunto le previsioni, che non possono che basarsi su dei paletti da fissare a inizio anno. Vediamo se posso eventualmente rispondere a qualche altra domanda, sono più che altro altre domande di tipo tecnico. Sull’accantonamento al fondo, quello che è successo in passato è questo: accantonare una cifra per far fronte all’insoluto, allo zoccolo duro parliamo, rappresentava per i bilanci comunali un costo. E’ evidente che più si accantona, più si può stare tranquilli in futuro, però è anche vero che, essendo un costo, rappresenta anche un onere a carico dei cittadini. Quindi sostanzialmente, poichè la TIA, la titolarità della tariffa era dell’azienda, forse c'era una contrapposizione di interessi fra quello che l’azienda poteva chiedere al Comune, e quello che il Comune poteva concedere, visto che alla fine è giusto che la mission della politica sia quella di rappresentare il massimo della calmierazione nell’aumento dei costi e nelle tariffe. Da questo punto di vista è evidente che è un compromesso quello che bisogna ottenere e raggiungere. Quello che Ecoambiente ha fatto appena inserita è stato quello di analizzare un po’ la situazione su tutti quelli che erano i Comuni interessati dalla tariffa. E per fare questo, e per evidentemente eliminare ogni alea di dubbio o di perplessità anche sulla soggettività o meno delle analisi, ha dato incarico ad un soggetto privato professionale, professionista, nell’ambito addirittura dell’Università di Ferrara, nella ricerca, di fare uno studio analitico legato alle singole situazioni. Adria, come tutti gli altri, ha rilevato che la situazione a sui crediti è assolutamente incongruente con quella che poi è stata la tutela che è stata messa in pista, messa in campo ogni anno per. Ecco perché, purtroppo, il consiglio che questo soggetto ha fornito a tutte le Amministrazioni è stato quello di dire “se non volete che un domani succeda un fatto importante che venga a manifestarsi tutto in una volta, cercate di provvedere attraverso l'adeguamento di questo fondo”, che nel caso di Rovigo era già stato portato l'anno precedente.

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La situazione su Adria è stata fra l'altro trasmessa, non so se oggi o ieri, a giornata, proprio agli ultimi momenti. E’ una situazione che fa vedere che, nonostante i crediti siano stati messi in mano ad un soggetto - Equitalia - che questo faceva di mestiere, un soggetto che è privilegiato dal punto di vista del recupero dei crediti, perché ha degli strumenti anche in esclusiva, aveva degli strumenti in esclusiva per recuperare i crediti, abbiamo rilevato che purtroppo gli esiti non sono eccezionali. Da questo punto di vista dal 2013 l’onere è passato al Comune. Forse il Comune ha un piccolo vantaggio, nel senso che da tariffa siamo passati a tributo, il tributo dovrebbe essere visto agli occhi del cittadino come qualcosa di un po’ più serio rispetto alla tariffa, però i dati che abbiamo rilevato non sono confortanti. Da questo punto di vista bisogna aggredire i crediti. Quando abbiamo interrotto con il 2011 il rapporto con Equitalia abbiamo iniziato delle azioni di recupero crediti attraverso ingiunzioni di pagamento; in questo momento siamo in fase di predisposizione del posto ingiunzione. Solo al termine di questo processo, di questa attività, saremo in grado di stabilire quale strumento è più efficace nel recupero dei crediti. La parte dolente è che, purtroppo, tutte queste attività hanno un costo, e questo costo va a danno di chi, purtroppo, le tariffe le paga, però questo è un dovere morale, e non abbiamo la possibilità di abbassare la guardia. E’ vero che i crediti più vecchi sono quelli più difficili da recuperare, ma è anche vero che Equitalia ha messo in pista tutti gli strumenti che aveva a sua disposizione per cercare di recuperare il recuperabile. La situazione è a vostra disposizione, perché è stata trasmessa in questi giorni. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Se è tutto chiaro e non ci sono altre domande, io passo a deliberare e libero gli ospiti. Stoppa in chiusura, prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Intanto ringrazio, perché le relazioni sono state comprensibili, vuol dire che i relatori hanno svolto bene il loro compito, ci hanno spiegato bene quelli che sono alcuni aspetti che riguardano il piano finanziario, più in generale gli aspetti anche tecnici di gestione dell’affare rifiuti. Però rimangono alcune questioni, che magari ripropongo. Nel contesto dell’ultima riunione che è stata fatta, appunto, nella Sala Caponnetto, si segnalava eventualmente la necessità di conferire il secco nell’ecocentro, e si rimandava ad un parere della Provincia, se non ricordo male. Quindi eventualmente sapere se la Provincia ha comunicato qualcosa, perché questo sarebbe già un qualcosa di positivo. Poi ho visto che, a seguito della delibera della Giunta, sono stati messi nel piano i 3.000 euro per l'acquisto dei sacchetti, che sono in quel costo che va per il Comune di Adria, i costi aggiuntivi sono. E quindi capire anche quando verranno consegnati questi sacchetti, e se i 3.000 euro coprivano l’intera spesa di tutto il 2014, o se invece riguarda 5 mesi, 3 mesi, 4 mesi, perché nel frattempo i cittadini adriesi si sono dovuti arrangiare alla bene meglio, perché ovviamente non tutti acquistano i sacchetti dal supermercato, non tutti, ormai la gente è abituata ad avere i suoi sacchetti da casa, anche per risparmiare anche lì, perché la situazione non è delle migliori, per cui avere i sacchetti dell’umido probabilmente è una cosa positiva, e arriviamo purtroppo con quasi otto mesi di ritardo. Poi si faceva un accenno al fatto che se la differenziata è fatta bene, di conseguenza meno rifiuti andranno in discarica. E mi rallaccio anche al discorso generale delle discariche in Provincia di Rovigo, conferimento a Sant’Urbano, polemiche, e dopo probabilmente il Presidente Tugnolo ha qualche aspetto personale che lo riguarda, che non sono aspetti che appunto vale la pena rilevare, qua guardiamo l’aspetto generale, quello che riguarda i cittadini, per quanto riguarda la discarica. Se siamo così bravi che in prospettiva andremo sempre ad avere meno rifiuti, necessariamente avremo anche meno i costi di discarica, necessariamente forse si avrà bisogno anche di meno discariche. Nel Veneto complessivamente non dovremmo avere problemi da questo punto di vista, non lo so se compreso o meno la famosa Taglietto 1. Sta di fatto che andiamo in una direzione, però

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nello stesso tempo facciamo anche altre scelte; scelte che fra l'altro tardano a concretizzarsi, perché è vero che è stato messo in piedi e si è avviato il processo per poi arrivare ad avere la discarica, eccetera, eccetera, però, come diceva anche il Presidente Tugnolo, siamo fermi. Ad aggravare la situazione ci sarà il Commissario, non ha colpe il Commissario, probabilmente ha colpe chi ha fatto arrivare il Commissario, per un’incapacità anche a gestire la propria città, e anche le decisioni che riguardano i propri cittadini. Per cui non so se le politiche, sia della scelte delle discariche, della differenziata, eccetera, vanno di pari passo, hanno dei punti di contrasto, hanno delle situazioni che magari non sono proprio così lineari. Sta di fatto comunque che è un percorso che si è fermato, non solo per responsabilità dell'Amministrazione uscente di Rovigo, ma anche probabilmente per altre situazioni che si sono venute a creare negli ultimi anni. Altri aspetti che mi ero segnato, mentre parlavate mi prendevo appunti, ma ho fatto un po’ di confusione, quindi devo riprendere un po’. E’ positivo il fatto che se un Comune, di Adria parliamo in questo caso, produce tanto rifiuto riciclabile, il vantaggio viene ad Adria, di conseguenza meno rifiuto facciamo ad Adria non riciclabile, è un vantaggio per noi, perché abbiamo meno costi, eccetera. Quindi sicuramente è un sistema che è positivo, ma probabilmente - e questo mi servirà per quello che dirò nell’intervento finale per dichiarazione di voto - necessariamente ci impone qualche punto interrogativo, perché necessariamente dobbiamo vedere dei risultati, che in parte non abbiamo ancora visto. Si parlava anche di aggredire i costi. In questo caso è il Comune che lo deve fare, soprattutto quello degli insoluti mi pare di avere capito, perché è il Comune che adesso ha il compito, trami forse sempre AS2, o è il Comune? Dovrebbe essere sempre AS2 che nell’ambito della gestione e della riscossione, ha anche quello. Quindi è importante che da questo punto di vista teniamo conto sempre del fatto che siamo in una situazione drammatica dal punto di vista economico, per cui c'è gente che probabilmente invece di pagare la TARI mangia, e quindi sicuramente nell’aggredire questo problema che c'è chi non paga, dovremmo tener conto di questa situazione, però è necessario, si diceva prima, è un fatto anche di giustizia, comunque verificare tutti i casi, e dopo eventualmente agire di conseguenza, perché ovviamente abbiamo detto che le tariffe rimangono uguali, però se c'è qualcuno che controlla un po’ di più se le cose vengono pagate, probabilmente chi le paga, paga meno. E’ sempre il solito discorso: se le tasse le paghiamo tutti, probabilmente queste famose tasse un po’ alla volta diminuiscono. Ma questo è un problema che spetta a chi sta decidendo a Roma le nostre sorti. Se ci potete dare qualche altra delucidazione sulle cose che ho chiesto, dopo mi riservo di intervenire per la dichiarazione di voto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Tescaroli, prego. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Un attimo che è il Capogruppo che interviene, poi relaziona lei, dottore. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Quindi lei non interviene più? (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Dottor Tescaroli per il Consorzio, prego intervenga.

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TESCAROLI NEREO - Direttore Consorzio RSU Lei ha parlato di riduzione dei rifiuti. Sì, c'è un calo di rifiuti rispetto a qualche anno fa, perché con la raccolta differenziata ovviamente si producono meno rifiuti, perché parte vengono riutilizzati, riciclati, venduti, eccetera. Ma noi prevediamo che, a partire da adesso, i rifiuti, anzichè 95.000 tonnellate all’anno, saranno da 25.000 a 30.000, e questo è un dato che probabilmente si protrarrà nel tempo, anche perché va chiarito in questa sede che non è vero che siano fermi i lavori relativi all’appalto del recupero bonifica e gestione della discarica di Taglietto 1; siamo in fase di pubblicazione del bando. Va fatta una precisazione. Voi dovete sapere che Taglietto 1 è una vecchia discarica piena di rifiuti, che producono degli inquinamenti, del suolo, del sottosuolo e delle acque, e quindi è necessario intervenire per eliminare questi inconvenienti igienico sanitari, acclarati dall’ARPAV, e ovviamente di competenza del Consorzio, che per questo scopo, siccome Taglietto 1 è nell’elenco delle discariche da sanare della Regione Veneto, ci hanno concesso 4 milioni di euro per provvedere al recupero e alla bonifica della discarica di Taglietto 1. Che cosa si deve fare? Si prendono tutti i rifiuti che sono nella discarica di Taglietto 1, si mettono in un deposito temporaneo, si interviene per evitare che il percolato entri nel suolo e nel sottosuolo, e che ci inquini anche le acque che beviamo, perché voi sapete che l'inquinamento, anche se non si può morire, perché viene trattato, ma certamente non migliora la nostra condizione di salute bere un po’ di percolato. Detto questo, dal momento che noi interveniamo, se noi limitassimo questo intervento a recupero e bonifica, e non facessimo la gestione di questa discarica, il costo da 4 milioni di euro scenderebbe a 7,5 milioni, o 8 milioni di euro, a seconda di quanto percolato verrà prodotto, cioè se la stagione sarà propizia spendiamo meno, altrimenti si spende di più. Su un preventivo di circa 18 milioni di euro per fare anche la gestione della discarica, abbiamo scisso, obbedendo a disposizioni del legislatore nazionale, il progetto in tre lotti: il primo lotto è di 7.300.000, che ci consente di eliminare l'inquinamento della discarica e di creare due vasche per raccogliere i rifiuti mescolati con il rifiuto inquinato, che non andrà più ad inquinare il sottosuolo, ma che resterà lì in eterno. Allora non è vero che, facendo la discarica, non ci sono più rifiuti. Intanto li abbiamo lì quei rifiuti che dobbiamo ricollocare, e sarebbe il caso di fare noi la gestione dei rifiuti, perché la nostra tariffa, stimata a progetto, è di 85 euro a tonnellata. Adesso andiamo a Sant’Urbano e spendiamo 120 o 130. Ma noi con l’appalto dei lavori, siccome abbiamo contenuto i prezzi, pensiamo di avere un risparmio del 15%-20%, per cui si potrebbe arrivare ad avere una tariffa di assoluta concorrenza di 75, 76, 77 euro/tonnellata. Se poi non ci saranno più rifiuti, ci fermiamo al primo lotto, perché se non ci sono più rifiuti è inutile andare avanti. Ma siccome i rifiuti nel Veneto saranno molto di più di 25.000 euro/tonnellate. Perché? La discarica di Sant’Urbano ha ancora una durata temporale di un anno e mezzo, due anni, e Taglietto 1 sarà la discarica tattica anche della Regione, che è l’unica della Regione Veneto che sopravvive, ed è stata inglobata nel piano regionale delle discariche approvato dal Consiglio Regionale del Veneto. (Voci incomprensibili dall’Aula) TESCAROLI NEREO - Direttore Consorzio RSU Dico come stanno le cose, dopo, per carità, uno può avere le sue convinzioni. (Voci incomprensibili dall’Aula) TESCAROLI NEREO - Direttore Consorzio RSU Non ci sono più discariche, perché si pensa di creare delle costruzioni per incenerire i rifiuti: una è prevista tra Padova e Rovigo, e un’altra è prevista tra Venezia e la parte di Porto Tolle. Saranno due

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inceneritori che, assieme agli altri, consumeranno nel fuoco il rifiuto. Ma finchè non ci sono questi nuovi inceneritori, il rifiuto ci sarà sempre, sarà a 25.000. Ma poi sappiate questo: quando io produco il BD, che è dell’ordine di 5.000, 6.000, 7.000 tonnellate, se lo metto nella mia discarica pago zero lire, se lo porto a Sant’Urbano pago 130 euro/tonnellata. Allora, preoccupata Ecoambiente di quello che sta succedendo, con tariffe che avrebbero portato anche le tariffe del Comune di Adria ad elevatissimi livelli, cosa abbiamo fatto? Abbiamo chiuso il separatore per dieci mesi, per intervenire sul separatore, perché aveva bisogno di manutenzione, e portiamo il rifiuto tal quale a Sant’Urbano. Finiti i dieci mesi è finita la cuccagna, perché si ritorna a pagare il tributo di 130 euro/tonnellata, e il BD lo paghiamo come rifiuto, quando una produzione di 6.000, 7.000, 8.000 tonnellate all’anno non paghiamo niente, perché serve di copertura della nostra discarica. E sul pian della discarica io ho terminato. Approfitto, dal momento che ho il microfono davanti alla bocca, per lamentare che nell’anno decorso, 2013, la nostra società ha cominciato la sua attività impegnatissima, eccetera. Nel 2014 sono successe delle incomprensioni tra Amministrazioni Comunali, società e l'Ente di Bacino, che siamo rappresentati dal Commissario liquidatore e dal Consorzio RSU. E’ mancata la cosiddetta comunicazione. Allora stiamo predisponendo un accordo con la nostra società, l'Ente di Bacino ed il Consorzio RSU per stabilire il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali nella distribuzione di sacchetti e in tante altre questioni, nell’apertura degli ecocentri, e in tante altre attività, per chiamare i Sindaci e le Amministrazioni Comunali a collaborare con noi per creare gli interventi e per scegliere il tipo di servizio che noi vogliamo, che Ecoambiente ci assicuri per l'anno 2015. Diceva benissimo il Direttore Generale che da settembre noi cominceremo ad interpellare le Amministrazioni per individuare il costo del servizio per l'anno 2015, ed abbiamo bisogno dei Sindaci, delle Amministrazioni Comunali, che con noi si autodeterminano, come stabilisce lo statuto di Ecoambiente, il tipo di servizio che vorranno per i loro territori. Un’ultima osservazione: io ho censurato la perdita della riscossione della TARES e della TARI adesso, perché, se Ecoambiente avesse avuto la riscossione, avrebbe incassato con questa rata 7 milioni, e fatto cadere verticalmente l’esposizione bancaria. Mi auguro che queste mie osservazioni vengano tenute nella massima considerazione da tutte le Amministrazioni Comunali, da Ecoambiente, il cui Presidente viene elogiato per avere cambiato sistema, e vi ringrazio per avermi ascoltato. A disposizione per eventuali chiarimenti. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Pierluigi Tugnolo, prego. TUGNOLO PIERLUIGI - Presidente Consorzio RSU Velocissimo, è solo per dire e significare che nel mio intervento non c'era nulla assolutamente di personale. Ho parlato come Istituzione e come Commissario, come rappresentante del Consorzio, non ho fatto riferimento a fatti personali, quelli li risolvo in un’altra sede con altri strumenti. Una cosa voglio aggiungere a quello che ha detto adesso il dottor Tescaroli: due settimane fa siamo stati, a proposito del piano regionale, siccome l’ultima volta che sono venuto qua mi è stato fatto vedere un volantino con una dichiarazione mi pare del Consigliere Azzalin, che riportava la dichiarazione di Conte che diceva “non ci vogliono più discariche nel Veneto e non si faranno più discariche, quindi cosa serve Taglietto 1 se non si potranno fare più discariche?”. Io vi porto i dati cui accennava prima il dottor Tescaroli: due settimane fa siamo stati chiamati come Consorzio, e come società siamo andati all’audizione con la Settima Commissione che ha licenziato il nuovo piano d’ambito, approvato in prima istanza dalla Giunta Regione, adesso si stanno chiudendo le audizioni, poi lo porteranno ad approvazione definitiva in Consiglio Regionale. Nel piano è previsto quello che diceva prima il dottor Tescaroli, cioè che di fronte al fatto che la discarica di Sant’Urbano avrà non più di due anni di vita, due anni e mezzo ancora rispetto a quello

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che è il bisogno del Veneto, e le uniche discariche che sono rimaste, perché Ca’ del Bue non è partita, e non partirà più, quindi è rimasta solo la discarica di Sant’Urbano e quella che si dovrà fare a Taglietto 1, che è entrata nel piano regionale, ed è stata approvata non solo come discarica della Provincia come Ente di Bacino, ma come discarica che è destinata a diventare, dopo Sant’Urbano, la discarica tattica regionale, quindi avremo il problema inverso, probabilmente, non di una discarica che ci servirà per 9-10 anni, ma una discarica che sarà esaurita probabilmente nell’arco di 4-5 anni al massimo, perché raccoglieremo anche i rifiuti di tutto il bacino veneto. I nuovi bacini saranno sub bacini del bacino vero, che è regionale, perché la nuova normativa prevede un bacino regionale; quando nasceranno i Consigli di Bacino, fra poco, saranno intesi come sub bacini del bacino regionale. Quindi la politica attualmente e per il futuro verrà fatta praticamente quasi esclusivamente in termini di scelte di impianti, di indirizzi e tutto, dalla Regione, e la Regione ha già individuato Taglietto 1 come la futura discarica tattica regionale. Quindi tutte le polemica su quello che c'è stato o non c'è stato a questo punto servono anche a poco. Diceva giustamente il Direttore che il bando è pronto, poi per mille motivi siamo stati bloccati da tante interferenze, che non sono solo politiche o istituzionali, ma sono anche di legge, perché le leggi cambiano sugli appalti ogni settimana; dovevano fare la quattordicesima revisione del progetto degli atti di gara. E’ una cosa pazzesca, ogni settimana cambiano le norme. Speriamo finalmente la prossima settimana, con le ultime variazioni che stiamo facendo agli atti di gara, di poter finalmente bandire la gara europea, senza il rischio di rivedere qualcuno che la impugna, l’aggiudicatario, magari il secondo arrivato, perché nel bando non era prevista la norma che è uscita il giorno prima della pubblicazione, per capirci, perché siamo anche a questi livelli, purtroppo, con la legiferazione continua che si fa su questa materia attualmente. La prossima settimana dovremmo essere al top, quindi partire con il bando di gara. Il bando di gara prevede 60 giorni di gestione, poi l'aggiudicazione all’inizio dei lavori. Quindi diciamo che, rispetto all’iter che ormai si è consolidato, intorno a marzo-aprile al massimo avremmo operativa Taglietto 1, con quello che diceva prima il dottor Tescaroli, la lavorazione, quindi la predisposizione di Taglietto 1, non solo come bonifica da una parte, ma anche come bacino che riceve i rifiuti da parte della nostra Provincia, per adesso. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Capogruppo Tescaroli, prego. TESCAROLI STEFANIA - Consigliere Nuovo Polo per Adria: Faccio un intervento molto veloce, a molte cose ho già ricevuto risposta. Intanto ovviamente volevo ringraziare i vertici del Consorzio e della società che sono presenti questa sera per la disponibilità che ci stanno dando, e per le risposte che ci stanno fornendo. Effettivamente è una materia estremamente complicata ed estremamente tecnica, quindi ci sarebbero probabilmente una serie di cose che potrebbero essere chieste, ma a molte ho già ricevuto risposta ascoltando le relazioni che sono state fatte, e di questo naturalmente ringrazio. Io credo una cosa sia importante: ho sentito negli ultimi interventi che c'è stato anche un discorso che era mancata un po’ la questione della comunicazione tra probabilmente il Consorzio, la società ed i Comuni. Credo che questa sia una cosa molto, molto importante, sulla quale noi amministratori, e quindi il Sindaco, la Giunta, insieme alla società, sia da coltivare, in modo particolare, perché credo che magari anche alcuni disservizi che si sono creati siano dovuti probabilmente a questo. Poi ovviamente le persone, che sono quelle sulle quali si ripercuotono questi disservizi, difficilmente comprendono, perché un discorso è venire qui in Consiglio Comunale e sentire le spiegazioni che vengono date in maniera tecnica, e alle quali poi è difficile controbattere, o meglio, chiariscono quelli che sono gli aspetti più difficili e sciolgono un po’ la matassa di questa questione, però poi effettivamente i cittadini, che si trovano ogni giorno a dover utilizzare il servizio, hanno probabilmente delle difficoltà.

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Anch'io auspico che ci sia effettivamente, come è stato annunciato, un cambiamento di tendenza, anche alla nuova dirigenza, al nuovo Presidente che è stato nominato, insieme al Consorzio, della cui attività sono perfettamente a conoscenza, quindi credo che sicuramente anche i rapporti con i Comuni e con i Sindaci miglioreranno, perché anch'io avevo letto un po’ i giornali, ed effettivamente ultimamente c'erano state delle difficoltà, che quindi mi auguro vengano superate. Questo credo sia l’aspetto più importante di questo che è stato detto questa sera. Poi effettivamente ho sentito le questioni che riguardano le discariche, eccetera, credo che ovviamente siano importanti poi in prospettiva, quindi io qui credo che il Consorzio stia facendo degli interventi molto importanti, ragionati, fatti in maniera seria e precisa sul territorio, che vanno nel senso di creare economie e cercare di ridurre quelli che sono i costi di questi servizi, che altrimenti rischierebbero di essere particolarmente elevati. Io direi che mi fermerei qui, perché avevo in mente alcune domande, che però ho già sentito, le cui risposte le ho già udite, quindi mi fermo qui, anche per non appesantire ulteriormente l’incontro di questa sera sul tema. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Capogruppo Scarda, prego. SCARDA ANTONIO - Consigliere Forza Italia: Grazie Presidente. Le mie valgono anche come dichiarazione di voto. Noi come principio non siamo contro al taglio del servizio, o meglio, alla razionalizzazione del servizio, cioè siamo convinti che in una fase nella quale i cittadini stessi chiedono di pagare meno tasse, e bisogna andare incontro alla razionalizzazione di tutto, spesso comporta anche un cambio di abitudini, quindi ci rendiamo conto delle difficoltà che bisogna affrontare, però il miglioramento e la razionalizzazione è importante. Ciò che è mancata - lo avete detti voi stessi - è la comunicazione. Questo è un aspetto decisamente importante, perché la tariffa dei rifiuti non è solo una tariffa, ma è un qualcosa che comporta la vita quotidiana dei cittadini, cioè il differenziale è un impegno per i cittadini. Il differenziale è un quotidiano, è un utilizzo quotidiano, è un qualcosa di troppo importante da dimenticarsi di comunicare. Dal punto di vista della squadra tecnica che è ai vertici del Consorzio di Ecoambiente non c'è nessun dubbio, quindi siamo sicuri che l’indirizzo improntato è quello giusto. Ci auguriamo che anche in termini di tariffa possa scendere l'anno prossimo. Ci metteremo l’impegno anche noi di far comprendere ai cittadini la necessità di continuare a differenziare e, per quanto è possibile ad Adria, dove già la differenziazione è alta, comunque di cercare di migliorare ulteriormente gli stili di vita. Ci auguriamo dal nuovo Presidente, siamo sicuri che lo faccia, di migliorare la comunicazione. Quello ce lo aspettiamo da Lei in maniera costante e proficua. Penso che sia il ruolo più indicato il suo quello per farlo. Grazie a tutti intanto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Zanellato, prego. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Grazie Presidente e buona sera a tutti. Innanzitutto mi scuso per il ritardo dovuto ad impegni personali e improrogabili, me ne dispiaccio, perché ho perso una parte della discussione, e non vorrei magari fare qualche cenno questa sera, o fare qualche richiesta su argomenti che magari in parte avete già trattato. Questa sera ho ascoltato ovviamente una parte di ragionamenti, li avevo già sentiti nell’incontro fatto un po’ di mesi fa in Sala Caponnetto; vengono trattate molto spesso questioni prettamente tecniche, e questo qua lo capisco bene, la vostra funzione ovviamente è questa. Cerco però, anche se potrebbe apparire un ragionamento così, però siccome noi qui rappresentiamo dal punto di vista

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politico i nostri cittadini, è chiaro che debbo cercare di ragionare anche non solamente da un punto di vista prettamente tecnico, ma cercare di ragionare con la quotidianità di tutti i giorni dei nostri cittadini. Io mi ricordo molto bene uno dei primi incontri ai quali ho assistito qualche decennio fa quando si ventilava l’ipotesi di passare nel nostro Comune alla differenziata. Io me lo ricordo quell’incontro là. Era stato, come in tutte le cose nuove naturalmente, dapprima quasi ridicolizzato dalla gente, perché sembrava una cosa talmente lontana dalle abitudini di quei giorni, e quindi difficilmente realizzabile; ma mi ricordo qualche domanda, che sono spesso le domande che vi sentite sicuramente fare dalla gente di strada, della serie “vabbé, allora se io mi prendo in carico - perché sembrava un qualcosa di particolarmente oneroso per la gente - tutto questo lavoro, è perché poi di contro certamente dovrò pur avere qualche beneficio da qualche parte”. E mi ricordo, ripeto, è passato qualche decennio, che la risposta fu: “Certamente, ci mancherebbe. Certo che è così, ti chiediamo qualcosa, per poi darti qualcos’altro”. Ho partecipato poi successivamente naturalmente ad altri incontri sul tema, ovviamente in situazioni diverse, dove la differenziata era dapprima all’inizio, poi stabilizzata, e ora mi pare di capire, numeri alla mano, con numeri che per quanto riguarda quanto meno il Comune di Adria, ma mi pare che anche altri Comuni abbiano performance importanti, certamente di natura estremamente positiva. Credo che sia innegabile che ciò che i cittadini stanno pagando oggi, ripeto, non voglio entrare adesso nei tecnicismi che già avete molto bene elencato, ma è chiaro che ciò che paghiamo oggi sono cifre certamente di un certo peso per le famiglie, e sono a mio personale avviso, dico questo anche perché ho la moglie che ha una piccola attività commerciale, e quindi vedo e analizzo la questione giorno dopo giorno. Ciò che ci si chiede sono certamente numeri importanti, considerando anche, e questo quasi mai, a mio avviso quanto meno, io avevo cercato qualche anno fa di cercare di capire come mai vengo inquadrato, perché ho detto “fatemi capire come pago, perché pago quei soldi”, perché uno alla fine li può anche pagare volentieri, se capisce che c'è una logica. Allora, anzi, mi ero ripromesso di riprendere la questione, non avevo avuto delle grandi risposte. Faccio un esempio molto semplice: il negozio di mia moglie generalmente il 60%-70% del rifiuto che produce è carta, cartone da imballo, ed è uno di quei materiali che credo, fra l'altro, ci venga comodo in mezzo al pacchetto, perché qualcosa si recupera. Allora mi chiedevo: se gran parte del rifiuto che porto.... capisco che per voi è una tarantella che avrete sentito mille volte, ma la gente capisce questo, fa fatica a capire altri ragionamenti, molto più complessi. Mi fate capire come mai riesco ad avere delle tariffe, che a mio avviso sono particolarmente elevate, rapportate alla tipologia di attività? Non ho avuto delle grandi risposte. Io credo sia compito, non so di chi, se dell'Amministrazione, piuttosto che di Ecoambiente, piuttosto di chi, fare capire alla gente come avviene la tariffazione. Io mi ricordo che allora (però parlo di qualche anno fa) mi dissero “siccome la sua attività commerciale non è facilmente inquadrabile - è un negozio di generi alimentari, quindi non è che stiamo parlando di chissà quale attività - allora, siccome la categoria più vicina è la macelleria, e quindi...”. Questa qui non l’ho capita, qualcuno un giorno me la spiegherà meglio. E’ per dire che ancora abbiamo una tariffazione, soprattutto per le attività commerciali, a mio avviso che segue credo una logica che pochi commercianti conoscono, secondo me. E questo è l’aspetto più di tutti i giorni. Volevo fare un paio di domande, non escludo però che nei documenti che ho ricevuto magari da qualche parte siano indicati, ma magari io non li ho rilevati. Un altro appunto volevo fare: il secco, per esempio. Sappiamo tutti che abbiamo allungato i tempi di recupero del secco. Ci sono situazioni, io credo, che però vadano valutate in maniera dedicata. Io abito in centro storico e ho mediamente a terra nell’ultimo periodo, poco prima del ritiro, sei, sette, otto, dieci sacchi gialli di secco. Tenete conto che con l’attività che si ha, eccetera, dentro ovviamente scappa anche qualcosa, in piccolissima quantità, il vassoio magari sporco di, eccetera,

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il gatto che di notte di disfa i sacchi, per cui la mattina io ho il mio bel papà di 85 anni che prende la sua scopetta, fa il giro per il piazzale e raggruppa tutto quello che c'è. Voglio dire che ci sono anche delle situazioni che dovrebbero essere, e non parlo della mia in particolare, perché, se è così la mia, è chiaro che questo qua si dovrebbe ovviamente rispecchiare su attività quanto meno specchiabili. Quindi ci sono situazioni che vanno sicuramente, a mio avviso, riviste. Prima mi pareva di avere capito tutto sommato che adesso la cosa si sta indirizzando, per cui più o meno ci siamo. Sì, certo, può darsi che mediamente le cose stiano anche andando bene, ma ci sono situazioni che chiaramente chiedono secondo me di essere rivisitate. Il piano finanziario 2014 mi pare che fondamentalmente abbia lo stesso valore di quello del 2013. Allora mi chiedo, la gente si chiede: se il piano finanziario riporta numeri che sono specchiabili, dove sono i risparmi, che io mi ricordo qualcuno aveva ventilato dovuto al fatto che ottimizziamo? In parte avete risposto prima, e questo l’ho capito, però la gente si domanda e dice: siamo un Comune virtuoso, questo qua lo avete detto voi in più occasioni, nel senso che separiamo abbastanza, di contro non vediamo però, nonostante ogni tanto qualche mezza promessa ci venga fatta, non vediamo però riscontri oggettivi rispetto a questo. Poi vi chiedo: è possibile avere, per esempio, un’analisi comparata dei vari coefficienti per le attività domestiche e quelle non domestiche? Ovviamente questo in riferimento al triennio 2012/2014. E’ possibile anche avere la ripartizione del costo complessivo e del costo totale del servizio tra le attività domestiche e quelle non domestiche, e la stessa valutazione comparata, ovviamente sempre nel triennio? Non so se dentro ai vostri documenti questo già ci sia, non mi pare di averlo visto, però ovviamente non sono un tecnico di mestiere come voi. Questo ci servirebbe ovviamente per meglio capire la situazione. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: In risposta, ingegner Romanello, prego. ROMANELLO GIUSEPPE - Direttore Generale Ecoambiente Rovigo Provo a dire due cose. Intanto sul fatto che ci sia da capire bene com’è la suddivisione delle tariffe, in questo momento Ecoambiente non fa più la parte tariffaria, ma ne posso parlare per scienza, è un bel tema, molto complesso. In questo momento vi abbiamo spiegato che Ecoambiente ha messo in piedi un sistema di attribuzione puntuale dei costi del servizio per Adria, su Adria, certificato per Adria, in maniera tale che riusciamo ad attribuire quant’è grande la torta dei costi di Adria, perché tutti i cittadini di Adria paghino la loro torta. Cosa che prima magari non era neanche la torta giusta. Adesso la domanda è diventata più raffinata: e ogni singolo cittadino di Adria paga esattamente quello che è giusto che paghi? Su questa cosa non possiamo in questo momento dare una risposta positiva, perché stiamo applicando un meccanismo di attribuzione tariffaria, che è quella del DPR 158 del ’99, che quindi è del ‘99, ed è un’applicazione di tipo tributario, quindi cerca di far pagare i cittadini non per quello che producono, ma per quella che è la presunzione che potrebbero produrre nella famosa media del pollo di quel tipo di categoria, quindi chiaramente non c'è un incentivo al singolo negozio di generi alimentari, rispetto all’altro negozio di generi alimentari. Tutti i negozi di generi alimentari vanno in una certa categoria, c'è un numero delle trenta categorie che ha scritto dentro “generi alimentari”; poi ci sono delle cose che sono venute fuori, come sono venute fuori in tutte le normative italiane capita, per cui vi evidenzio che in questa normativa ci sono i pub in una categorie e le birrerie in un’altra, ed io non sono mai riuscito a capire qual è la differenza fra un pub ed una birreria, perché per me sono la stessa roba, però diciamo che la normativa ha cercato di dettagliare tutto fin troppo, ma alla fine non va a valorizzare la singola attività su come si comporta veramente. Questo sarebbe un capitolo ulteriore, sarebbe quello di cercare di fare l’attribuzione puntuale, con dei metodi puntuali di attribuzione del costo. E’ uno scenario che non è non possibile, è un scenario

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che è possibile, e per il quale però sarebbe molto opportuno prima di cercare di risolvere i problemi che abbiamo di crescita, cioè di giovinezza dell’azienda e del servizio, perché poi in alcuni posti sono stati attuati. Dove sono stati attuati sono nate anche delle problematiche, perché in Italia siamo fatto così: se io pago per quello che produco, allora capisco che basta che nascondo quello che produco e non pago più. E quindi hanno avuto degli effetti collaterali particolare, c'è la battuta che gira nel nostro settore che a Merano si lamentano che c'è un 10% di cittadini che si comporta male, e maliziosamente dicono che è la percentuale degli abitanti di lingua italiana ivi presenti, perché i tedeschi, invece, sono un po’ più mentalizzati nel cercare di essere rigorosi se il metodo è di attribuzione del costo in base a quello che produco. Però vi dico che c'è anche qui un percorso da fare che è possibile attivare nel futuro. Tutta l'articolazione tariffaria è un mondo tutto suo, che in questo momento presidia al vostro ufficio tributi, con la collaborazione di AS2, e sulla base della scorta del lavoro che è stato fatto in questi anni. Aspetterei a fare delle valutazioni, anche le modifiche normative che sicuramente interverranno, perché questo DPR è del ’99, alla luce delle normative nuove dovrà essere opportunamente rivisto, perché anche i coefficienti sono un po’ vecchi; del ‘99 parlano dei tempi in cui la raccolta differenziata quasi non esisteva, e quindi 15 anni dopo possiamo parlare anche di coefficienti che andrebbero rivisti, per far pagare in maniera più precisa anche con il metodo presuntivo le utenze, soprattutto le non domestiche. Dopo, per quanto riguarda invece gli standard di servizio, ci sono molte cose che possono essere tarate e ritarate. Tuttora, quasi giornalmente, abbiamo dei tecnici collaboratori che girano, per esempio, per andare a contattare le aziende, il servizio aziende lo stiamo cercando di potenziare, e quasi ogni giorno c'è qualche azienda che dice “io ogni 15 giorni non riesco tanto a riuscire a darvi un quantitativo, non si poteva continuare a fare come prima?”. E noi gli diciamo “è previsto”, cioè, oltre ai pannolini e pannoloni per le utenze domestiche, c'è anche la possibilità per le utenze non domestiche di chiedere il servizio settimanale: in maniera molto semplice, telefonando al call center, al numero verde, vengono inseriti in una lista che è la raccolta settimanale. Ovviamente noi ci riserviamo di andare ad incontrare l’azienda per cercare di capire se è una necessità vera o no, perché il barbiere che mi chiede di andare settimanalmente a raccogliere il secco probabilmente non ha delle quantità che giustifichino un passaggio ogni settimana; mentre il piccolo negozio di alimentari, il supermercatino di paese, ed in Polesine ce ne sono veramente molti, possono avere anche quella produzione un po’ eccedente per la quale aspettare ogni 15 giorni non è neanche produttivo per noi, perché poi se c'è molta roba da raccogliere conviene che lo inseriamo in un giro settimanale, che stiamo anche ottimizzando quest’anno, in maniera tale da tararlo sulle reali necessità, e cercare di fare un servizio migliore. Quindi non è che siamo amanti delle cose rigide, nude e crude, stiamo cercando di adattarle a quella che è la possibilità di ottimizzare il servizio, con lo scopo di girare meno, fare meno chilometri, consumare meno litri di carburante, far lavorare i mezzi a pieno regime, riempirli, e cercare di ottimizzare la logistica, quando invece la raccolta del rifiuto più o meno rimane sempre lo stesso, però è un percorso sicuramente di miglioramento che stiamo perseguendo, e che andrà avanti anche nel futuro. Non so se ho dato una panoramica di risposte. Sull’ecocentro, visto che già ci sono, anche alla luce delle osservazioni di alcuni cittadini, noi abbiamo poi chiesto alla Provincia una deroga sulla legge nazionale, che prevede espressamente che non ci possa essere il secco negli ecocentri; la Provincia ce l’ha concessa, probabilmente anche alla luce di un’analisi logica della situazione che aveva un suo senso, e quindi adesso i cittadini possono portare il secco nei centri di raccolta, secondo le modalità previste espressamente dalla legge, perché siamo stati sicuramente apportatori di un rispetto delle regole, che serve anche a far crescere culturalmente tutti, l’azienda, i cittadini.

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SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Capogruppo Lucchiari, prego. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Io voglio, nel ringraziare, mi sono preso qualche appunto, e volevo anche anticipare quello che sarà poi... (Voci incomprensibili dall’Aula) LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Facciamo dopo, ok. In poco tempo, prima, giustamente diceva il Presidente dell’azienda, e questo è un dato fondamentale, aver dato sicuramente delle risposte alle risorse umane, quindi al personale dipendente dell’azienda, e sappiamo tutti che ci sono stati dei momenti di difficoltà, alle varie cooperative, alle banche, perché lo sappiamo tutti benissimo che quando si va ad interloquire con gli istituti bancari magari ci possono essere anche dei riscontri non positivi, i problemi cominciano ad essere poi insormontabili. Addentrandosi in quello che è il piano finanziario TARI 2014 della nostra città, ed avendo seguito poi quelle che sono state le delucidazioni tecniche che mi hanno ampiamente soddisfatto per quanto riguarda il sottoscritto e per quanto riguarda il mio Gruppo, si capisce ancor meglio, stando appunto alle delucidazioni vostre, quello che è l’impianto stesso del piano finanziario 2014. C'è una politica di contenimento dei costi, seppur degli aumenti naturali ci siano, naturali dovuti a tanti fattori, che prima sono stati giustamente elencati, e un dato importante è sottolineare il fatto che l’azienda stessa, con questo mi sembra di avere capito bene, correggetemi se mi sbaglio, sia il secondo anno di fila che non viene applicato l’aumento degli indici Istat; qualora fossero stati applicati questi indici Istat chiaramente questo è un costo che poi sarebbe stato ripartito tra i cittadini, quindi questo è un fattore molto importante da sottolineare. Arrivando invece ai cittadini, che sono poi coloro i quali devono differenziare, c'è un altro dato importante che prima è stato messo in luce, cioè il fatto - e sono dati recentissimi - che nel periodo febbraio-maggio 2013, rapportato a quest’anno, c'è un aumento del 2%, quindi i cittadini cominciano a differenziare, cominciano a capire come si fa la raccolta differenziata, e questo, auspicando che il risultato possa essere sempre più impositivo, di conseguenza si potrebbe tradurre poi in quello che è un risparmio per la cittadinanza. Adria - è stato già messo in risalto prima - è sicuramente uno dei Comuni virtuosi sotto questo punto di vista, seppur ci siano ancora criticità, eccetera. Io ho fatto prima l’intervento in apertura ricordando quella che era stata l’assemblea pubblica fatta in Sala Caponnetto, e colgo l’invito del Direttore dell’azienda proprio per spiegare, come è stato fatto questa sera, e quindi questo nella seconda parte dell’anno, settembre, ottobre, eccetera, quando avremo dei dati certi in mano, ai cittadini, perché è giusto, sono loro poi che devono capire meglio, qua si fa la politica, ma poi è il cittadino che deve capire bene i tecnicismi, eccetera, da parte chiaramente dei responsabili di Ecoambiente. Io mi fermo qua, anche perché poi ci sarà la dichiarazione di voto, e vi ringrazio. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sindaco, prego. BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: Grazie Presidente. Innanzitutto anch'io mi scuso per il ritardo, ma ero a Ca’ Emo, alla festa del Madonna del Carmelo, in processione. Anch'io ringrazio naturalmente tutto lo staff dirigenziale delle due società, ricordando che proprio ieri qui, a mezzogiorno e mezzo, c'è stato un incontro con i commercianti di Adria per le problematiche che anche prima il Consigliere Zanellato ha evidenziato.

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Io spero che ci sia un incontro quanto prima con tutto lo staff, perché, come ha detto anche il dottor Tescaroli, quella che è mancata - e lo ha sottolineato anche il Consigliere Scarda - è stata la comunicazione tra le varie società. Trovo necessario che ci sia veramente un continuo dialogo con le associazioni, con naturalmente gli Enti Locali, che sono poi gli interlocutori principali, per sviscerare tutte quelle problematiche, anche se devo dire ultimamente, grazie alla disponibilità anche del responsabile in loco di Ecoambiente, dobbiamo dire che puntualmente mi risolve ogni giorno qualche negligenza, che ancora ogni tanto qualche dipendente si dimentica magari di ritirare i rifiuti, però prontamente arrivano, e dobbiamo dare atto al signor Polesnan, che è veramente sempre disponibile. I cittadini, però, si aspettano anche una diminuzione della tariffa, perché dobbiamo dirlo, perché per logica se si gira meno dobbiamo cercare, come ha detto il Presidente prima, magari in un incontro futuro a settembre-ottobre per fare il punto della situazione, e cercare di migliorare la raccolta, cercare di spiegare a loro, perché purtroppo il messaggio che abbiamo cercato di portare difficilmente è stato recepito. Ancora grazie per la vostra partecipazione. Mi scuso anche per il caldo, e speriamo di risolvere quanto prima, perché da tre anni non ho mai fatto un Consiglio al fresco in questa sala, chissà perché! SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Zanellato in chiusura, prego. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Solo un appunto al Sindaco, un piccolo appunto, non è cattivo, Sindaco, è solo un richiamo, se lo permetti. Quando il Sindaco diceva prima che ha fatto un incontro ieri a mezzogiorno con i commercianti, ti ricordo Sindaco - ti do del tu, se posso - che quando fai questi incontri, dove ci sono temi che sono di dominio pubblico, ti pregherei di invitare tutti i commercianti del Comune di Adria, non solo quelli del centro storico, perché - e non lo faccio a livello personale - ti ripeto che mia moglie non è mai stata invitata a nessun incontro. BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: Sì, è stata convocata da Adria Shopping la riunione, tengo a precisare. (Voci incomprensibili dall’Aula) BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: E’ stata convocata da Adria Shopping, che hanno chiesto un incontro con l'Amministrazione. Tutto qua. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Io ringrazio tutti, vi libero. Vi ringrazio ancora per il tempo che ci avete dedicato. Grazie, e alla prossima. Sospendiamo il Consiglio e riprendiamo.... (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: In base a quanto richiesto dai Consiglieri, portiamo a termine i punti in discussione, e poi facciamo una breve sospensione di dieci minuti. Rimaniamo tutti seduti e proseguiamo con i punti in discussione per dichiarazione di voto. Scarda, prego.

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SCARDA ANTONIO - Consigliere Forza Italia: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari per dichiarazione di voto. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis, prego. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Io, Presidente, avrei una domanda da fare. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: A chi? DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: All’Assessore, nella dichiarazione di voto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Assessore, se può tener conto della richiesta del Capogruppo De Bellis. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: E’ una cosa velocissima, soltanto per riassumere, perché credo ne avessimo già parlato. La domanda, Presidente, è questa: quanto - in caso affermativo - spende in più nel 2014 rispetto al 2013 un cittadino di Adria per quanto riguarda le tariffe per le quali andiamo a fare l’approvazione, ed in caso affermativo quale sia la percentuale di aumento eventuale. Se posso avere questa risposta, faccio la dichiarazione. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Prego Assessore. SIMONI FEDERICO - Assessore: Ripeto quanto ho detto all’inizio, durante l’esposizione della questione: il piano finanziario delinea un aumento pari allo 0%, così come è asseverato dalla dichiarazione del Direttore di AS2, Lovigiari, in cui si attesta che non c'è alcun aumento rispetto all’anno scorso. Spiego anche, per chi ha visto degli aumenti rispetto l'anno scorso negli acconti: se ci sono degli aumenti adesso è perché la ripartizione in percentuale tra primo, secondo acconto e conguaglio, saldo finale, mentre l’anno scorso all’incirca, fatto 100 il costo totale all’anno, era 33 prima rata, 33 seconda e 34 la terza, quest’anno, così come abbiamo deliberato in Consiglio Comunale credo un paio di mesi fa, quando abbiamo deliberato le scadenze, nella delibera in cui abbiamo deliberato le scadenze, è citata proprio la percentuale stabilita: il 16 luglio si paga il 45% della tassa; il 16 settembre il 35%; a dicembre il rimanente 20%. Ovviamente è un conguaglio che poi verrà calcolato esattamente al centesimo verso la fine dell’anno, quindi alla fine dell’anno il cittadino avrà un aumento dello 0%. Chi può avere avuto una leggera differenza, la differenza unica vera è di un 10% su uno sconto che è fatto a chi fa compostaggio, perché è stato allineato. Lo sconto che faceva ad Adria era troppo elevato rispetto alla media degli altri Comuni, e dal 40% è stato abbassato al 30%; Comuni dell’Emilia hanno uno sconto molto più basso. Questo perché c'era troppa differenza fra chi fa

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compostaggio e chi non lo fa, considerando il peso dell’umido vero, cioè l’umido che viene prodotto durante l'anno, visto che il compostaggio si fa sulla parte umida. Questo è stato allineato ad una media ponderata anche rispetto agli altri Comuni; Adria era un po’ troppo alta rispetto a tutto il resto dei Comuni, c'era troppa differenza fra chi faceva e chi no. Chi magari faceva compostaggio, si trova a pagare qualche euro in più, però fatto 100 l'anno scorso, è 100 quest’anno. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis per dichiarazione di voto, prego. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Preso atto di quanto confermato l’Assessore, non l’avevo sentito prima, e mi scuso perché sono arrivato anch'io in ritardo, dico che se ci fosse stato un aumento il mio voto sarebbe stato contrario; se ci fosse stata una diminuzione il mio voto sarebbe stato chiaramente favorevole; essendoci stato un piano finanziario che preveda uno 0%, quindi sostanzialmente costante rispetto all’anno scorso, sarei portato a dare un voto contrario. Tuttavia, auspicando che i nuovi vertici di Ecoambiente riescano in questa procedura che hanno iniziato, volta anche a migliorare il servizio, per il momento io dichiaro di astenermi. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Marzolla per dichiarazione di voto, prego. MARZOLLA GIUSEPPE - Consigliere Lega Nord: I punti più importanti da ricordare per l’approvazione sono due: uno, che il Comune ha messo a disposizione dei soldi per aiutare le categorie disagiate e le scuole; il punto n. 2 è sicuramente quello che per i cittadini non ci sono stati aumenti di costi, pertanto questa è una cosa molto importante, e pertanto daremo un voto favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Tescaroli per dichiarazione di voto, prego. TESCAROLI STEFANIA - Consigliere Nuovo Polo per Adria: Al riguardo diciamo che anch'io presentavo un’incertezza per quanto riguarda un voto di astensione o di approvazione. Anch'io avuto i chiarimenti che comunque avevo sentito prima, e avevo chiesto anche all’Assessore per quanto riguarda il discorso che non sussistono aumenti, altrimenti è chiaro che non era possibile dare il voto favorevole a questo piano finanziario. Sono aumenti, sono stati mantenuti inalterati, anche si gli impegni erano quelli di contenere e di ridurre le tariffe, però credo che questo non dipenda direttamente dal Comune. Abbiamo sentito i vertici del Consorzio e della società che hanno comunque attuato delle azioni serie, precise, in questo senso, che comunque riguardano il contenimento dei costi, più che altro il miglioramento del servizio, e considerato che c'è stato anche l’impegno per quanto riguarda il discorso della comunicazione, che credo sia la cosa più importante che era mancata in questo periodo, quindi diciamo che si può credo votare favorevole. Il mio voto sarà favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Stoppa per dichiarazione di voto, prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Grazie. Alcune considerazioni che motivano il voto nostro che comunicherò alla fine del mio intervento. Innanzitutto questa sera sembra quasi di vivere in una situazione quasi idilliaca, tutto va bene, il servizio va bene, le tariffe vanno bene, dopo però incontriamo i cittadini per strada, anche noi

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testiamo con mano i servizi ed il modo in cui viene appunto gestito il servizio di raccolta rifiuti, e questo clima un po’ idilliaco un po’ si rompe. Perché? Perché - l’ha detto anche il Sindaco prima - ogni giorno deve riferirsi con la società perché ci sono dei disservizi, per cui ci sono delle situazioni che necessariamente devono essere risolte, e fino ad oggi non sono state risolte. Moltissimi casi concreti, io continuo a ribadire delle situazioni, Via Aldo Moro, delle isole ecologiche che non vengono gestite nel modo opportuno. Prima si parlava di aggredire le situazioni di mancata riscossione. Qua bisogna anche aggredire quelli che non si comportano in maniera adeguata nello smaltimento dei rifiuti, perché continuano ad esserci dei casi di isole ecologiche un po’ allo sbando. Quando risolviamo questo problema? Quando veramente si crea una soluzione tra Comune, che conosce la situazione in maniera più puntuale, ed Ecoambiente? Quindi criticità che rimangono, nonostante magari anche buoni propositi da parte di Ecoambiente. Gli aspetti delle tariffe. Nicoli, che non penso la pensasse in maniera completamente diversa rispetto al nuovo Presidente, o che avesse delle condizioni particolarmente diverse, magari i cambi avvengono anche non per responsabilità dirette, ma per tanti altri fattori, aveva promesso che le tariffe sarebbero state ridotte; poi ci arriva il piano finanziario e le tariffe non vengono ridotte. Siamo alla pari dell’anno scorso, ho capito, ma le promesse erano altre! Allora non si può fare delle promesse in un’assemblea pubblico, dove fa comodo farle, e quando si viene qua a decidere le cose sono diverse, perché allora o si tace prima, oppure si è un po’ più precisi, e quindi quando si arrivano a prendere delle decisioni, quando noi dobbiamo prendere delle decisioni, siamo un po’ più tranquilli. Quindi anche sulla cosa delle tariffe qualcosa non funziona, e riprendo anche l’aspetto che ha sollevato anche Zanellato. Romanello diceva che non è una cosa impossibile da fare quella di rimodulare le tariffe in base alle situazioni concrete. Perché allora non lo facciamo? Perché non ci sforziamo in questa direzione? Quindi mancata riduzione, tra l'altro un aumento c'era stato invece nel piano precedente, l’aveva ricordato anche l’Assessore Simoni in un articolo che l’aumento era stato del 6%. Quest’anno siamo alla pari rispetto ad un aumento dell’anno precedente. Quindi ci sono un po’ delle cose che in qualche modo non quadrano. Aspetto discariche. Io ho sentito delle cose che sono preoccupanti: noi, in prospettiva, raccoglieremo nella nostra cara Provincia i rifiuti di mezzo Veneto... SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Stoppa, dobbiamo fare la dichiarazione di voto sul piano economico! La faccia. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Io sto motivando il motivo per cui arriverò ad una conclusione. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Va bene. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Che magari potrà essere evidente già da adesso nel discorso che sto facendo, però è necessario che concluda il ragionamento. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Va bene. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Grazie. Per quanto riguarda le discariche, per l’ennesima volta noi accettiamo quelli che altri non accettano. I cari politici, anche a livello regionale, che sono così pronti a liberare risorse ed impegno per, ad esempio, realizzare infrastrutture, che sono state fondamentali per risolvere determinate

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questioni, Passante di Mestre o altre realtà, perché non sono così determinati quando si tratta del Polesine? A noi capita sempre quello che gli altri rifiutano, e dobbiamo dire “ce ne sono delle condizioni”, “è positivo per noi”, “è un investimento”, “è lavoro”, “sono situazioni che rispondono all’emergenza”, “non possiamo andare di qua”, “dobbiamo farcela noi”. Ma dobbiamo farcela noi per cosa, per dopo ricevere quella degli altri? O ancora, ipotizzare la realizzazione di inceneritori: situazioni pericolosissime. Sappiamo che i rifiuti ci sono, li produciamo, però è anche vero che dobbiamo sforzarci di pensare a qualcosa che sia diverso da un inceneritore. Sappiamo quanto pericoloso è un inceneritore, e quante problematiche nascono attorno agli inceneritori, intorno alla gestione dei rifiuti, perché è vero che siamo tanto bravi in Veneto a fare le cose, però ultimamente non stiamo dando una bella immagine sulla gestione degli appalti, perché è preoccupante quello che ci viene prospettato dalla Magistratura. Quindi su un sacco di cose dobbiamo stare particolarmente attenti, e soprattutto dobbiamo evitare di essere per l’ennesima volta la valvola di sfogo per il nostro caro Veneto, che invece pensa ad altro quando c'è bisogno di investimenti, eccetera. Mancanza di comunicazione. Fino ad un certo punto, forse è più giusto parlare di mancanza di condivisione. Ma allora qua di chi è la colpa? E’ la colpa di Nicoli e di Romanello, o è la colpa di un’Amministrazione che non ha saputo battere i pugni quando era il momento? Perché non è possibile arrivare a febbraio, arrivare in quelle condizioni, come siamo arrivati, senza neanche apparentemente sapere quelle che erano le condizioni del nuovo servizio di raccolta, e dopo fare le assemblee dove ai cittadini si dà un’immagine di responsabilità verso altri, scaricando anche responsabilità sulla dirigenza di Ecoambiente, che probabilmente avrà anche le proprie responsabilità. Quindi, in realtà, non è mancanza di comunicazione, è mancanza di capacità di essere incisivi dove conta. Quindi quando è stato deciso quel piano qualcuno doveva essere un po’ più attento e un po’ più deciso per quanto riguarda appunto gli atteggiamenti nei confronti anche del servizio dei cittadini. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Il suo tempo è terminato, dichiarazione di voto. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Adesso concludo, accogliendo in qualche modo il suggerimento e la prospettiva del Direttore Romanello, e anche del Presidente Mancin. Perché? Perché loro hanno parlato “vediamoci a settembre”, “nel 2015 vedremo”. Allora anche noi nel 2015 vedremo, perché, per quello che abbiamo visto fino adesso non possiamo dare un voto favorevole a questo piano, e a tutto quello che ne consegue. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Bene, il suo voto è contrario. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Presidente, però non può... SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: E’ terminato il suo intervento, non può portare via tutto questo tempo. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Un po’ più di modo, però.

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DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Mozione d’ordine, Presidente. In dichiarazione di voto un Consigliere ha dieci minuti, non mezzora, venti minuti e quant’altro! SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Passo a votazione. Abbiamo capito che il suo voto sarà contrario. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Ho capito, ma sarà contrario.... SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lo dica lei, allora. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Il voto del nostro Gruppo sarà contrario, per tutto quello che ho fino adesso elencato. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Grazie. Passiamo a votazione, punto per punto. Andiamo a mettere in votazione il punto n. 2.... STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Un attimo, Presidente, una cosa sola, mi sono dimenticato. E’ una cosa che alla fine non conta per i numeri, però ha un valore simbolico: il nostro voto negativo riporta il voto negativo del Gruppo IDV-SEL, che questa sera non è presente... SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: E’ ininfluente. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: E’ ininfluente, ma a livello politico ha il suo peso. Quindi anche loro in questo caso sono contrari. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Metto in votazione il punto 2 “Approvazione regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC) - Componente tassa sui rifiuti (TARI)”. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto (De Bellis). Contrari? 3 contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 3 contrari. Passiamo alla votazione del punto 3 “Tassa sui rifiuti (TARI) - Approvazione piano finanziario anno 2014”. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 3 contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 Astenuto. Contrari? 3 contrari. Passiamo alla votazione del punto 4 “Tassa sui rifiuti (TARI) - Approvazione delle tariffe per l'anno 2014”. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 3 contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 3 contrari. Quinto e ultimo punto in votazione “Tassa sui rifiuti (TARI) - Agevolazioni alle categorie in situazioni di disagiate condizioni economiche per l'anno 2014 (articolo 27 del regolamento TARI)”. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 3 Contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 3 contrari. Qui però mi sarei aspettato più favorevoli, parere personale. Adesso, prima di sospendere la seduta, do una comunicazione che a mio avviso è importantissima. C'è una ricorrenza che ricorda il conflitto della Prima Guerra Mondiale, l’inizio, 28 luglio 1914; è organizzata dalle Associazioni Dharma con il patrocinio del Comune. Sarà fatta domenica 27 luglio e inizierà alle 19,15 con il ritrovo davanti al Municipio; alle 19,30 partenza del corteo per il Monumento ai Caduti; 19,40 davanti al Monumenti ai Caduti presentazione cerimonia e lettura

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delle cause che portano al conflitto, onori ai caduti con deposizione della corona; alle ore 20 suono del silenzio e preghiera dei caduti. Personalmente invito tutta la cittadinanza ad esporre il tricolore e a partecipare a questo, che non vuole essere una ricorrenza, ma veramente un ricordo di quello che è successo. Se alla stampa interessa, ho una copia. Sospendo ora la seduta per dieci minuti, e ci ritroviamo dopo. Grazie. La seduta viene sospesa. SANTARATO MARCO – Presidente del Consiglio: Riniziamo la seduta. Prego Segretario per l’appello. Il Segretario Generale procede con l’appello. SANTARATO MARCO – Presidente del Consiglio: La seduta è valida. Se per voi va bene, propongo un’inversione dal punto 7 al punto 6, perché l’Assessore di riferimento non c’è quindi preferirei approvare.... (Voci incomprensibili dall'Aula) SANTARATO MARCO – Presidente del Consiglio: Come dicevo, l’Assessore di riferimento manca, relaziona il Sindaco, quindi probabilmente avrà qualche lacuna, non lo so, magari sarà preciso al 100%. (Voci incomprensibili dall'Aula) SANTARATO MARCO – Presidente del Consiglio: Lo so che ha studiato, però magari dopo si dice “Ma no no”.

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PUNTO N. 6: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari ex art. 58 D.L. 112/2008 convertito nella L. 133/2008 – Triennio 2014-2016. SANTARATO MARCO – Presidente del Consiglio: Sindaco prego. BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: Grazie Presidente. Devo sostituire l’Assessore Busson che è a casa ammalato. Si tratta praticamente del Piano delle alienazioni aggiornato per il triennio 2014-2016. Ci sono state tre delibere di Giunta: la n. 81 del 2 aprile 2014, la n. 143 del 4 giugno 2014 e del 18 giugno 2014, e poi un’altra, la n. 168 del 27 giugno 2014, con le quali è stato approvato l’elenco degli immobili ritenuti non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, delle quali dobbiamo confermare alcune modifiche ed integrare nuovamente il Piano delle alienazioni con l’inserimento di sei immobili, dei quali un alloggio e cinque aree senza fabbriche così identificati. Questi sei punti sono: c'è una vecchia abitazione in Via Filippo Corridoni con pertinenza scoperta al numero civico n. 35; un relitto di terreno di metri 195 posto in Via Padre Kolbe della frazione di Bottrighe; un relitto di terreno di metri 100 posto in Via Leonardo da Vinci del Capoluogo; un relitto di terreno di metri 180 circa posto in Via Sampieri del Capoluogo, da stralciare dalla particella del foglio AD/25 n. 1347; un relitto di terreno di metri quadrati 500 posto in Via Della Solidarietà del Capoluogo da stralciare dalle particelle distinte dal foglio AD/45 n. 1276 e il famoso lotto di cui abbiamo già parlato in un Consiglio Comunale di metri 700 posto in Via Torres da stralciare da particelle di maggior superficie, da cedere a titolo gratuito all’Ater per la costruzione di quei quattro alloggi per la residenza popolare. Queste sono le cose che andiamo in teoria a modificare con questo Piano delle alienazioni. Se avete qualche domande da farmi, mi sono fatto spiegare un po’ di cose. Premetto che l’Assessore mi ha spiegato anche qualcosa. Sul piano c’è naturalmente una modifica per quanto riguarda quell’immobile che è in Piazza Cavour, che si compone di due appartamenti di circa 100 metri cadauno, più un locale pubblico di 92 metri, più un piccolo magazzino, che va praticamente in permuta sulla gara che andremo a fare per il bando del teatro comunale, ed è stato stimato 300.000 euro. Per questo immobile avevamo avuto già due basi d’asta che sono andate deserte, la prima con importo di 380.000 e la seconda di 360.000. E’ un immobile che ha diversi vincoli con delle servitù e si può intervenire solo con restauro praticamente conservativo. Questo è quello che vi devo dire. Poi qua ho tutto il Piano delle alienazioni. Casomai, se avete bisogno di qualche osservazione, ve la do. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Domande? Prego Zanellato. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Grazie. Solo per ribadire, Sindaco, quello che personalmente ma credo come gruppo avevamo già ribadito tempo fa, in particolare lei citava quell’immobile di Piazza Cavour, eccetera. Io credo che sia veramente da censurare, se mi fate passare il termine, il fatto di dover cedere un immobile che, per dove è collocato, per la sua a collocazione e per la vicinanza al teatro comunale stesso, abbiamo già ribadito in un po’ di Consigli fa che sarebbe veramente da evitare a tutti i costi la cessione di questo immobile. Mi pare di capire invece che, nonostante i nostri suggerimenti, abbiate già deciso di darlo in permuta nei lavori di ristrutturazione del teatro. Ripeto, per la sua a collocazione crediamo che fosse estremamente strategico non privarsene, perché poteva essere sicuramente un qualche cosa di sinergico con il teatro stesso.

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Non vorrei più sentirmi dire dall’opposizione che noi della minoranza facciamo solo chiacchiere e mai proposte. Questa, ripeto, è una proposta che avevamo fatto in tempi non sospetti, l’avevamo fatta se non ricordo male assieme al terreno adiacente alla scuola alberghiera che avevate in prima istanza pensato di alienare; ci dispiace constatare che, nonostante le nostre indicazioni, nulla di quello che vi diciamo viene recepito, nemmeno questo che ritengo un atto estremamente grave. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altre domande? La sua, più che una domanda, era una constatazione, delle affermazioni. Altre domande? Stoppa prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Anch'io faccio una considerazione e in parte delle domande, tanto per avere dei chiarimenti. Quello dell’Ater, non so se fosse compreso nella delibera ultima, o se si parlava dell’altra area, perché non mi sembrava di aver visto. Comunque sappiamo che è destinato a quello. Qua c'è la solita considerazione che si parla di aree verdi che vengono trasformate in aree edificabili, verde pubblico che diventa verde privato, quindi un bene comune che viene invece a diventare un qualcosa di esclusivo uso da parte di privati. Poi un’osservazione. Per quanto riguarda l’edificio che viene dato in permuta nell’ambito sempre del teatro, è stato notevolmente ridotto il valore rispetto all’anno precedente: mi sembra che da 500.000 siamo passati a 300.000. Il ribasso d’asta, Piano delle alienazioni, è stato ridotto di una cifra consistente. Per carità, se si ritiene che prima un edificio in un anno abbia un valore di 500.000 euro, in un anno che all’improvviso, anche subentrino gare, eccetera, arrivi a 300.000, mi sembra una valutazione alquanto traballante. Nel precedente Piano delle alienazioni, e parlo di Strada Spolverini - questa è una precisazione tecnica, niente di più - oggi è il 17, era il 19 nel precedente. Nel precedente si parlava di particella 274/part, parte della particella 274, e lì invece si indica un mappale diverso. Purtroppo ho dimenticato la copia del Piano delle alienazioni attuale. Via Spolverini: c'è proprio una questione di mappali diversi. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Piccola porzione di terreno, consistenza circa 8 metri quadri, da stralciare da maggiore superficie della particella, foglio BO3, è proprio la stessa, però ha un valore diverso, però è un mappale proprio anche diverso. Mi sembra strano che siano tutte le condizioni identiche e cambia solo il mappale. Che non sia un errore. BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: Ti spiego. Quello che è stato dato, ha detto che questo qua è quello vecchio. Le sei cose dove sono intervenuti sono queste. Qualcuno è già stato venduto, può anche darsi che adesso... STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Che siano proprie le stesse esatte condizioni? BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: Non lo so. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Segnalo soltanto che è da verificare la corrispondenza del mappale.

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SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Prendiamo atto e verificheremo con gli uffici se l'osservazione può essere presa come buona, quindi se sia un errore di battitura oppure si parli proprio di un altro lotto. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Esatto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Comunque in delibera metteremo anche questo. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: I lavori del teatro, qua si citano anche delle opere che vengono cedute in permuta per i lavori del teatro. Ma i lavori del teatro non sono citati nel Piano delle opere pubbliche? C’è un motivo, o perché magari è uno stralcio già operativo? C’è un motivo per cui nel Piano delle opere pubbliche non sono inseriti i lavori del teatro per i quali vengono dati in permuta gli edifici o l’edificio? (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Ho solo chiesto che sul Piano delle alienazioni vengono inseriti degli edifici in permuta per i lavori del teatro, però dopo non trovo riscontro di questa cosa sul Piano delle opere pubbliche. Volevo sapere se doveva esserci il teatro, se per qualche motivo è giusto che non ci sia. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Il suo intervento è terminato o ha altre domande? (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Allora le faccia tutte e poi vediamo se riusciamo a rispondere, perché purtroppo manca l’Assessore che è ammalato. Prego. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Ah, ha finito? Ok. Altre domande da altri Consiglieri? Stoppa, per la domanda che lei ha fatto risponderà dopo l’Assessore con l’altro punto, e vedrà di fare sintesi. Per quel che è la discussione in essere, se non ci sono altri interventi, io vado a dichiarazioni di voto. Per dichiarazione di voto, Stoppa prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Abbiamo già espresso una serie di considerazioni che sono quello a cui purtroppo ci riportiamo ogni anno perché evidentemente da questo punto di vista non ci sentite. Il nostro voto è contrario. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Marzolla per dichiarazione di voto. MARZOLLA GIUSEPPE - Consigliere Lega Nord: La Lega Nord vota favorevole.

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SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis per dichiarazione di voto. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Pur essendo contrario al metodo, voto favorevole a questo punto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari per dichiarazione di voto. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Scarda per dichiarazione di voto. SCARDA ANTONIO - Consigliere Forza Italia: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Scrutatori per cortesia attenzione. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? Nessuno. Contrari? 3 contrari. Immediata esecutività. favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? Nessuno. Contrari? 3 contrari.

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PUNTO N. 7: “Approvazione programma collaborazioni autonome anno 2014 (art. 3, c. 55, L. 244/07). SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Relaziona il Vice Sindaco, prego. D’ANGELO GIORGIO - Vice Sindaco: Grazie Presidente. Io immagino che abbiate avuto tutti questa delibera. Non so se avete visto anche le schede interne, quindi non sto ad elencarle, però giustamente per chi ci ascolta da casa, è giusto che lo spiego e la leggo. La delibera riguarda il Consiglio di approvare l’allegato programma degli incarichi di collaborazione autonoma che si prevede di conferire nel corso dell’anno 2014, in riferimento ai diversi settori di attività dell’Amministrazione, costituito da sei schede - che sono allegate e voi le avete - comportante la spesa complessiva di 11.206,50. I settori: finanziario, servizi demografici e socio assistenziali, zero, nessun incarico; impianti tecnologici, manutenzione, ambiente, vigilanza e biblioteca per un totale di 7.772,50 euro; lavori pubblici, territorio, scolastico e agricoltura 2.434 euro; servizi di staff, nessun incarico. Di dare atto che l’affidamento ai suddetti incarichi dovrà avvenire nel rispetto delle disposizioni contenute nel disciplinare costituente l’allegato n. 3 al Regolamento comunale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, e del quale è detto nelle premesse e nella normativa vigente in materia. Di dare altresì atto che il programma approvato potrà essere oggetto di aggiornamenti e revisioni. Io potrei anche elencare quali sono gli incarichi ma, vista la somma irrisoria, però siccome ho detto che a casa è giusto che sappiano o che ascoltino di che cosa si tratta: impianti tecnologici, manutenzione, ambiente, vigilanza e biblioteca, incarico di collaborazione occasionale; catalogazione nell’ambito del progetto regionale della nuova biblioteca, è una durata dell’incarico di 4-6 mesi, in cui si aggiunge il tempo necessario per la pubblicazione delle schede sul sito, catalogatore esperto - il professionista - nel trattamento di materiale manoscritto, che non abbiamo, di cui la Fondazione Cariparo ci dà un contributo per la catalogazione manoscritti archivio di 3.500 euro e 1.012 euro a carico dell’Ente. Un altro incarico, realizzazione tecnica relativa alle condizioni fotostatiche e fisiopatologiche di un esemplare di magnolia, grandiflora, presso il giardino biblioteca comunale; incarico un mese a un dottore agronomo forestale, per un incarico pari a 260 euro. Terza scheda, aggiornamento relazioni Piano di Protezione Civile, perché il Piano di Protezione Civile non è ancora del tutto aggiornato; incarico due mesi; specializzazione rischi gravanti sul territorio, 3.000 euro. Un altro ancora, attività di catalogazione nell’ambito di un progetto di collaborazione tra Amministrazione Comunale e Museo Archeologico Nazionale di Adria, sei mesi di affidamento per l’incarico, laurea in lettere, 2.000 euro. Altro incarico, redazione di una guida rapida di consultazione delle principali chiese di Adria, incarico da dare entro fine anno, incarico che costa 250 euro. Un altro incarico ancora, ed è l’ultimo, redazione di una guida di rapida consultazione della Sala Risorgimentale, da dare entro fine anno, 150 euro. Per un totale di 11.000 e rotti euro. Fine. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Penso che sia già stato chiarito tutto e non sia necessario il dibattito. Comunque Stoppa, prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Faccio una considerazione veloce.

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SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Prego. Faccia anche già la dichiarazione. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Sì, voto contrario, così evitiamo. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: No, voto contrario. Siccome il Presidente vuole sapere subito, ho detto voto contrario, perché per alcuni incarichi, a parte che dopo gli incarichi veri sono altri, questi qua sono degli incarichi diciamo quasi simbolici. Dopo magari nell’ambito dell’attività dell’Amministrazione, gli incarichi sono di altro tipo e l’abbiamo visto anche negli anni precedenti in altri contesti. Mi fa un po’ sorridere la redazione delle guide rapide; primo perché delle guide rapide per le principali chiese della città già ci sono e sono state prodotte sia della cattedrale, sia della tomba, e voglio dire che questo tipo di iniziative andrebbero comprese in un qualcosa di più organico. E’ inutile che creiamo 57.000 guide, rapide finché vogliamo, pieghevoli, di cui è piena ormai la città ma nessuna è incastrata l’una con l’altra, un po’ sono slegate, senza nessun percorso chiaro e limpido, tra altro su delle cose che sono anche in evoluzione, perché si sta realizzando il museo diocesano della cattedrale, verrà realizzato il museo dentro la Fondazione Bocchi, per cui è un insieme di iniziative che si stanno realizzando che avranno bisogno di ulteriore materiale descrittivo e divulgativo, che avranno forse altre guide brevi? Altri pieghevoli? Slegati? Con contenuti magari non conformi? Non coerenti uno con l’altro? Quindi sarebbe necessario che questo tipo di iniziative non fossero così estemporanee basate sul momento. Anche la redazione della Sala Risorgimentale, sarà anche una cifra irrisoria, ma simbolicamente volete dire che dentro all’Amministrazione non c'è nessuno che sia in grado di produrre un documento che, nell’ambito appunto di guide un po’ più sostanziose, parli anche della Sala Risorgimentale? Quindi secondo me sono iniziative che trovano il tempo che trovano. Varrebbe la pena di pensare a qualcosa di un po’ più serio e di organico, soprattutto dal punto di vista delle divulgazione di quello che è il nostro patrimonio, tenendo conto anche del fatto che è un settore ad Adria che è per fortuna in movimento, per cui io vedrei più un’iniziativa complessiva che tenga conto anche di iniziative che si stanno realizzando o che saranno realizzate nei prossimi mesi. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Marzolla per dichiarazione di voto. Ah scusa, una dimenticanza da parte mia. Bellettato prego. BELLETTATO MARA - Consigliere Forza Italia: Posso rispondere al Capogruppo. Questa scelta è stata fatta perché mi sono accorta che, quando abbiamo turisti stranieri, o anche turisti italiani, o anche adriotti puro sangue, che entrano in una di queste chiese, non c'è assolutamente nulla. La vecchia guidina del maestro Berti della tomba e quella della cattedrale sono introvabili; sono guidine di un certo spessore, fatte molto bene, ma che a un turista veloce possono anche... cioè non se la va a comprare. Arriva, entra e non trova nulla. Allora io volevo soltanto, dopo sono punti di vista.... (Voci incomprensibili dall’Aula) BELLETTATO MARA - Consigliere Forza Italia: No, non ci sono, in cattedrale non ci sono, non ci son. Ho parlato con chi di dovere in cattedrale e dall’altra parte, non ci sono.

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Allora io mi sono chiesta: un A4, foglietto fotocopiato con le indicazioni fondamentali di quelle che sono le nostre tre cattedrali che ci sono in Castello e quella della tomba, una roba velocissima che dia una conoscenza della data di costruzione della chiesa, quando è finita, chi l’ha costruita, che opere d’arte ci sono dentro, cosa è la cripta, e vorrei anche che fosse fatta - e in questo ci affideremo al Liceo Linguistico - tradotta in varie lingue e posta in entrata della chiesa, dentro a dove ci sono le varie comunicazioni, in modo che qualsiasi persona entri, anche gli adriesi che non credo conoscano tanto la loro città, possano avere questa consultazione rapida, sempre pronta ad essere fotocopiata, lasceremo il file anche alla Proloco, perché questo vada avanti. Della guida della Sala Garibaldina non c'è assolutamente nulla, nulla. Basta, io ho finito. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Rubiero, prego. RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Io ricordo che nel 2005 o 2006, come Presidente della Consulta ero stato coinvolto assieme agli altri Presidenti della Consulta nella stesura di un libricino che comprendeva le frazioni, faceva la spiegazioni e i cenni storici di tutte le chiese. E’ fatto, quindi il mio concetto non è tanto la spesa. Il fatto è che a quel tempo è stata una risorsa interna dell’Amministrazione che ha fatto un lavoro eccezionale e questo è un concetto. Il secondo concetto è che se i turisti dall’esterno vengono ad Adria e appositamente vanno nelle chiese, bene o male qualcuno si è già informato sulla storia di quella chiesa. Ma teniamo in considerazione l’ipotesi che se i turisti vanno nelle chiese, è anche perché non c'è una guida per il resto di Adria, non c'è una guida che comprenda un collegamento tra la cultura adriese, tra il territorio, le piste ciclabili, le possibilità di sport, di tempo libero. Il turista esterno entra ad Adria ed è spaesato; trova qualche indicazioni in qualche agriturismo, trova indicazione da qualche ristoratore che gli dà le indicazioni che può dare, ma non ha a sua disposizione una brochure, un manuale, per passare un paio di giorni ad Adria. Quindi penso che bisogna impegnarci a creare un itinerario adriese, e non soltanto un’indicazione storica per quanto riguarda determinati monumenti o chiese. Bisogna fare un ragionamento più complessivo. BELLETTATO MARA - Consigliere Forza Italia: Scusi, posso ribattere? SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Bellettato prego. BELLETTATO MARA - Consigliere Forza Italia: Io mi sto occupando di cultura e quindi quella è un tipo di cultura storica, architettonica, pittorica. Il Museo Archeologico ha le sue guide, la Fondazione Bocchi ha fatto il pieghevole su Adria romanica, un percorso romanico, ma questo è... (Voci incomprensibili dall’Aula) BELLETTATO MARA - Consigliere Forza Italia: Ho capito. Io credo che qualcosa sia meglio di niente. Si fa un passo, se ne farà un altro più lungo. Adesso secondo me questo già può servire ad avere notizie su quello che ci circonda, su quello che è il nostro passato e su quello che è il nostro patrimonio. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Assessore Osti, prego.

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OSTI PATRIZIA - Assessore: Grazie Presidente. Visto che si è parlato di un qualche cosa che mi tocca ovviamente in primis, mi sento di fare una riflessione e di portarla un po’ all’attenzione del Consiglio. Innanzitutto io invece personalmente mi complimento per questa iniziativa, perché abbiamo avuto modo di poter vedere, non più tardi di qualche settimana fa, proprio entrando nella chiesa della cattedrale, che effettivamente questa tipologia di strumento manca, perché è quell’informazione diretta, spicciola nel senso buono naturalmente del termine, di cui le persone, i visitatori, potrebbero averne la necessità. E’ vero quello che dice il Consigliere Rubiero. E’ vero anche, e ci tengo veramente a ribadirlo e a sottolinearlo, che più di una volta sentendo questa esigenza da parte di alcuni turisti o comunque di alcuni visitatori sulla nostra città, che si sono rivolti a me o indirettamente mi hanno fatto sapere che quando arrivano nella nostra città non sanno a chi rivolgersi, per cui la mia preoccupazione è stata quella di dire “impossibile”, perché effettivamente se avete modo di potervi rivolgere alla Proloco, che è comunque quell’Associazione che è ovviamente strettamente legata al nostro Ente e che ha il compito effettivamente di dare tutti gli strumenti di informazione o quant’altro, più di qualcuno mi ha detto “Sì, però magari vado e non c'è del materiale; vado e c'è chiuso”. Ovviamente è stata mia premura chiedere, perché va bene chiuso, magari il turista che viene nella nostra città può decidere di visitarla e di entrare nelle chiese, piuttosto che al museo piuttosto, che da altre parte, indipendentemente dall’orario. D’altra parte pensiamo un attimo a quando noi andiamo in vacanza o andiamo a visitare qualche posto. Non è che andiamo a vedere l’orario. Siamo e magari cerchiamo di entrare in una chiesa, se è aperta, ci rivolgiamo alla Proloco del luogo, però giustamente, siccome la Proloco sappiamo è condotta e gestita da volontari, era mia premura informare i cittadini e queste persone che effettivamente magari se erano andati in un orario che era l’una o le due, ovviamente la Proloco era chiusa. Qualcuno mi ha detto “Eh ma io sono passato, era anche di domenica mattina”. Allora molto tranquillamente ho avuto modo di rapportarmi con la Presidente della Proloco, informando di questa cosa, la quale giustamente dice “Guarda, ne prendo atto. Ovviamente cercheremo di capire, magari non dico la domenica, ma magari il sabato, che solitamente è aperto solo la mattina, vediamo se riusciamo a trovare qualcuno che possa essere disponibile anche al pomeriggio”. Quindi questa sinergia, la Proloco che magari troverà le risorse umane per poter aprire il pomeriggio e quindi dare tutte le informazioni, la Proloco che ovviamente si dovrà impegnare a cercare di reperire più materiale possibile per dare un’informazione a chi viene a visitare la nostra città, ben vengano iniziative del genere, perché poi se un’iniziativa del genere viene poi portata alla Proloco, penso che sia una buona cosa. Anzi io la voglio guardare, se mi permettete, siccome ci lamentiamo, tutti noi di Adria, quelli che vengono da fuori, che Adria ha sempre avuto una vocazione turistica ma non sappiamo venderla. Ammettiamolo tutti. E’ vero, è vero. Questa è una prima cosa. Tra un po’, e ne avete già sentito parlare, ci sarà questo discorso di questo progetto legato al turismo di inserire la città di Adria all’interno dei Borghi d’Italia. Mi sembra che siano iniziative, dalla più piccola alla più grande, che sicuramente se mettiamo assieme tutte le forze e se condividiamo assieme anche una semplice cosa del genere possa essere positivo. E’ quel qualcosa da trasmettere a chi viene, cioè quel positivo di cui abbiamo bisogno, quella volontà che dimostriamo a chi viene nella nostra città che abbiamo voglia di fare. Giustamente il Consigliere Rubiero diceva “Io non la voglio guardare come spesa”, e io sottolineo io non la voglio proprio neanche guardare come spesa, la voglio guardare come un investimento. Al di là che del materiale, come diceva il Consigliere Stoppa, ci possa essere già stato, andiamo avanti con del materiale? Guardiamo anche un po’ più avanti. A me alla fine sembra una buona iniziativa, quindi veramente mi complimento perché dà comunque un supporto a quella che è l’Associazione della promozione del nostro territorio che è la Proloco, e in primis dà un servizio a tutti coloro che arrivano e che hanno l'opportunità di entrare in una chiesa, magari trovano, perché giustamente l’orario magari non permettono, trovano la Proloco chiusa,

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entrano in una chiesa e hanno uno strumento semplice a disposizione, per lo meno per capire in che posto si trovano. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Rubiero prego. RUBIERO MAURO - Consigliere Partito Democratico: Io non vorrei essere stato frainteso, ma quello che volevo porre all’attenzione è che dobbiamo fare ancora un passo in più, nel senso: il visitatore che viene ad Adria e che cerca la Proloco, è già un visitatore, lo abbiamo già all’interno della città. Noi dobbiamo catturare il pilota che va a correre una giornata all’autodromo e proporgli una gita in città; dobbiamo convincere chi si ferma dall’argine del Po a Mazzorno a mangiare che c'è la possibilità di vedere qualcosa ad Adria. Quindi in tutti i punti di riferimento possibili e immaginabili, creare una cosa molto semplice, basta anche una piantina, un A4 con le varie immagini, come funziona in giro nelle altre città turistiche, in modo tale che tutti quelli che stanno passando al di fuori della città siano spinti un po’ ad arrivare all’interno. Comunque l’importante è che si ragioni su queste e secondo me ci sono delle potenzialità importanti. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Stoppa prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Grazie. O mi sbaglio ed ho qualche problema grave di memoria, che potrebbe anche essere, ma vi porto i pieghevoli, uno della tomba e uno della cattedrale, di recentissima produzione. Ma cosa conta farne un altro? Se ci sono già con immagini e testo, cosa conta che noi andiamo a dare un incarico a un’altra persona per fare una cosa che c'è già, fatta anche bene fra l’altro, perché sono dei pieghevoli, un A4 piegato in tre, con la descrizione sintetica di quelle che sono la storia della cattedrale e la storia della tomba, quindi cosa conta farlo un’altra volta? Dopo è vero, non possiamo andare sempre con queste cose estemporanee. Assessore, lei è Assessore da un pezzo ormai, e non vedo - adesso vado fuori tema per carità - ma non vedo un’azione organica da questo punto di vista, perché anche come diceva Rubiero, vai all’autodromo, sono andato a vedere le ultime gare che hanno fatto di auto d’epoca, non c'è nessun riferimento ad Adria, e basterebbe portare un pieghevole fatto in maniera organica però, non che ripete le cose che dice già un pieghevole della cattedrale, che ripete già un pieghevole della tomba. C’è bisogno di quello della Sala Risorgimentale? Ma la Sala Risorgimentale deve essere dentro a un qualcosa di semplice, dove c'è un itinerario storico e architettonico di Adria. Non può essere slegato da una parte all’altra. Io vado in Proloco e mi trovo cosa? 50 volantini diversi alla fine? Oppure se dobbiamo fare il salto di qualità e finire dentro il circuiti dei Borghi d’Italia, non possiamo permetterci di fare delle fotocopie di volantini. Se il sistema è il sistema da turismo anni ‘70, non può funzionare adesso. Deve essere una roba fatta in un certo modo e ripeto, guardo a casa perché tengo tutto, vado in cerca dei pieghevoli, sia della tomba che della cattedrale, e ve li porto, e sono di recente produzione, non è la guida piccolina o addirittura quella quasi introvabile che forse dovrei trovarla di Rondina per la cattedrale e quella di Berti per la tomba. Non sono quelle lì, probabilmente quelle sono non prodotte. Dovrebbero averne fatte, se non sbaglio, per qualche evento, adesso non mi ricordo, c’è un pieghevole, se non sbaglio ancora ce ne sono delle copie anche alla tomba e in cattedrale, se non ricordo male. Comunque faccio una verifica perché potrei avere anche qualche crisi di memoria. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Stoppa chiuda. La dichiarazione di voto l’ha già fatta.

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STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Già fatta. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Siamo a posto. Albertin, prego. ALBERTIN CLAUDIO - Consigliere lista Bobo Sindaco: Grazie Presidente. Al riguardo di questa discussione che stiamo parlando adesso, il sottoscritto dichiara già che voterà, parlo a titolo personale naturalmente, voterà la proposta che è stata appena fatta, però credo che bisogna anche qualche volta, sì siamo maggioranza, però bisogna anche qualche volta ascoltare. Io credo che, soprattutto nel primo intervento che ha fatto Mauro Rubiero, ci siano effettivamente delle cose che dobbiamo prendere in considerazione. Va benissimo questa proposta, come ho detto la voterò, però ci terrei che si approfondisse, magari anche coinvolgendo la parte o il Consigliere Rubiero lo stesso, perché credo che per la nostra città il suo intervento è un intervento positivo per tutti e quindi, quando una cosa va a beneficio di tutti, non ha importanza da chi viene. Non è l’opposizione, è una persona che ha fatto una proposta saggia da tenere in considerazione per un prossimo futuro. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari per dichiarazione di voto, prego. Abbiamo chiuso, ha già dato il suo Capogruppo. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Una considerazione prima di anticipare quello che sarà il voto. A parte che sono tutte buone proposte quelle che vadano a favore di una promozione del territorio, soprattutto del turismo della nostra città, perché per troppi anni è stata ferma. Io su questo avevo già fatto degli interventi anche in epoche passate, prendendo a spunto anche delle città con origini etrusche come la nostra che avevano sfruttato queste potenzialità. Quindi ben vengano tutti quegli interventi che vanno a favore appunto della promozione di Adria. Io posso dare quello che è un indirizzo politico soprattutto in questa sede, e io mi trovo davanti comunque a delle schede che sono firmate da un Dirigente, un Dirigente di questa Amministrazione che attesta che non c'è adeguata professionalità all’interno dell’Amministrazione. Quindi non è mia competenza andare poi nel merito di quella che è un’attestazione firmata da un Dirigente dell’Amministrazione. Complessivamente mi sembra, prima parlavamo poco più di 11.000 euro complessivamente quelli che sono questi incarichi previsti per il 2014, l'attività di catalogazione di un progetto tra l'Amministrazione Comunale e il Museo Archeologico, e su questo penso che non ci sia nulla da dire; e anche per quanto riguarda le chiese di Adria, comunque prendendo in considerazione quello che è stato detto prima dai Consiglieri del Partito Democratico. E poi soprattutto, e qui ci tengo, guardi Capogruppo Stoppa la sfido a fermare qui giù 100 persone e chiedere dove si trova ad Adria la Sala Risorgimentale. Vediamo in quante persone le rispondono. Come su tante altre sale, altri tesori che ha la nostra città e che possono comunque essere messi in risalto anche da questi progetti che sono previsti. E poi mi dispiace che manca il Capogruppo Barzan, però vi farete voi portavoce, c'è anche un qualcosa che dovremo portare avanti sul verde in futuro e in risposta, ma c'è anche un incarico per porre attenzione a quello che è un esame di condizioni fisiopatologiche, fotostatiche, di una magnolia che abbiamo qui vicino a noi, che è all’interno del giardino pubblico della biblioteca comunale. A livello di turismo, e ci arriveremo a parlare poi con il bilancio di previsione, lì c'è un progetto che poi probabilmente sarà anche illustrato in fase di presentazione del previsionale. Comunque il voto della Lista Civica è un voto favorevole all’approvazione del provvedimento.

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(Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: No no, io non ho preteso nulla. Lui ha detto che era dichiarazione di voto perché non c'erano interventi. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Io ho detto che secondo me non serviva il dibattito, nessuno ha detto nulla, e quindi sono partito con le dichiarazioni di voto e l’ho anche specificato. Non l’ho deciso io. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sarebbe opportuno che, come succede di solito tra gruppo, visto che siete un gruppo, almeno ci sia sintonia e quindi il Capogruppo di un gruppo... (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Ogni volta il gruppo non è mai in sintonia. Il Capogruppo ha già fatto la dichiarazione di voto. (Voci incomprensibili dall’Aula) ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Voglio che sia messo agli atti che ho chiesto la parola come da Regolamento. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: E io le do la parola, bravo. Ogni volta presentate le stesse cose... STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: E comunque si astenga da valutazioni che riguardano il Partito Democratico. Pensi alla sua maggioranza, che ne ha già a sufficienza. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Non c'è problema, ma è quello che è appena successo. La prossima volta faccio fare gli interventi e mi dice sì. Non può pretendere, una volta che è già iniziato e finito il dibattito... BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: La prego Stoppa, per cortesia, si fermi. Ha già fatto anche una considerazione politica sulla Giunta Piva prima. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Richiami il suo Presidente che non posso permettermi di fare una valutazione sulla Giunta Piva? Vedremo cosa provoca la Giunta Piva anche a scapito della città di Adria, vedremo in futuro i danni fatti. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Zanellato prego.

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(Voci incomprensibili dall’Aula) ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Questo Presidente conferma... (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: O la finiamo o sospendo la seduta. Zanellato, prosegua con il suo intervento. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Quando posso parlare. Tutto questo, Presidente, conferma ancora una volta, mio malgrado lo devo dire, che lei non è in grado di gestire il Consiglio Comunale da Presidente. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Grazie. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Perché, ripeto, lei dovrebbe attenersi alla gestione del Regolamento, non fare commenti di natura personale su nessuno. Ok? Bene. Ho chiesto la parola: lei, o me la dà, o non me la dà. Se lei ritiene di non dovermela dare, non me la dà. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Bravo. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Bene, me l’ha data dopo tutta una polemica inutile. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Perché sono troppo buono. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Adesso ho la parola, mi lasci parlare Presidente. Poi lei farà tutti i commenti che è abituato a fare a margine. Volevo dire che probabilmente ci interessa di più, è più stimolante affrontare l'argomento relativo a 271,25 euro, piuttosto che andare su altri temi. Il concetto che avevano espresso prima Stoppa e Rubiero, credo di interpretare il loro pensiero, che non fosse tanto sul fatto specifico in sé, onestamente dico che va bene; che poi ce ne sia un altro, Stoppa lo sa meglio di me quindi se lo dice è vero di sicuro, però voglio dire mi interessa poco. Quello che mi interessa di più è il metodo, che continuo ormai a ribadire non so da quanti anni: è il metodo con il quale si affrontano i problemi. C’è quel problemino lì, risolviamo quello lì; c'è questo qui, risolviamo questo lì; c'è quello lì, tentiamo di fare quello là. Mai che ci sia un ragionamento organico. Una battuta, ma che non è una battuta: diceva prima il Capogruppo Lucchiari che scommetterebbe non so che cosa, che se chiediamo qui fuori a 100 persone dove è la Sala Risorgimentale, non lo sanno. Ti posso assicurare, caro Capogruppo, che se tu ti metti qua fuori - e questa volta scommetto io con te - e gli chiedi dove sta il bosco di pianura di Baricetta a quelle 100 persone, non lo sapranno dove sta. Per questo però credo che l'Amministrazione si è impegnata un po’ di tempo fa. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che se riteniamo che Adria , che non è e non può essere solamente il corso, non può essere solamente la cattedrale e la tomba, Adria ha altre peculiarità, Adria inteso come Comune 22.000 abitanti, quelli che siamo, non 12.000, non 18.000...

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D’ANGELO GIORGIO - Vice Sindaco: 20.500. ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: 20.500, bravo Vice Sindaco. Allora ci sono altre peculiarità nel nostro Comune che, non so perché o forse lo so, molto spesso ce ne dimentichiamo. Invitare qualcuno ad Adria o cercare di catturare l’attenzione di qualche turista che viene ad Adria, vuol dire catturarlo nella sua complessità. Fargli vedere Adria, non il corso, non la tomba. Anche, il museo certo, il teatro certamente, ma ci sono altre peculiarità che però pare non interessino. Pare che non interessino, ripeto, perché cosa è dire “faccio un bell’opuscolo”, e qua bisognerebbe investire, non possiamo dire da una parte “Ci interessa il turismo” e poi pensare di fare quattro fotocopie e metterle due in una chiesa e due nell’altra. Non stiamo investendo nulla sul turismo se questo è il nostro modo di approcciare. (Voci incomprensibili dall’Aula) ZANELLATO GIORGIO - Consigliere Partito Democratico: Dopo intervenga Lucchiari, sto parlando, intervenga dopo. Imparate l’educazione. Sono stato zitto fino adesso io. Lasciatemi esprimere il concetto, dopo hai la possibilità di ribadire, sei Capogruppo, puoi fare. Il Presidente ti lascerà intervenire dopo, stai pur tranquillo, puoi ribadire. Sto dicendo che se vogliamo investire sul turismo, e io ci credo ovviamente, allora facciamo un qualcosa di organico, facciamo un qualcosa di serio. Mettiamo in mostra tutto quello che abbiamo, anche le cose che per voi adriesi doc potrebbero essere piccole cose. Invece sono cose importanti. Nelle frazioni possiamo passeggiare tranquillamente, cosa che ad Adria magari facciamo più fatica a fare in mezzo al verde, eccetera, e magari a uno piace anche. Turismo vuol dire tutto questo, anche la cattedrale, anche la tomba, anche il museo, certamente sì, ci mancherebbe, sono i nostri fiori all’occhiello certo, ma abbiamo anche altro. Allora se ci crediamo in questo, io non mi voglio soffermare sulla questione delle fotocopie che vanno benissimo, ripeto, questo credo fosse il messaggio di loro due, non tanto la critica specifica sulle quattro fotocopie che si possono fare, che vanno benissimo in diversi luoghi della città, ma se vogliamo credere, non possiamo predicare bene ma poi razzolare con le tre fotocopie. Investiamo risorse, certo, e qua avrete tutto il nostro appoggio; facciamo un bell’opuscolo che uno, quando viene a Adria, capisca che abbiamo a Baricetta, a Ca’ Emo, a Fasana, frazioni bellissime, il Delta... il museo, la cattedrale, la tomba, certo. Questo è investire nel turismo, caro Assessore Osti, questo è investire nel turismo. Vuol dire crederci, ma crederci fino in fondo. Questo è un crederci di facciata: ogni tanto spunta qualcosina, allora ci mettiamo la mano. Della serie ci stiamo pensando. No. Io quando vado in giro mi rendo in conto chi veramente investe nel turismo in maniera cosciente, tu vai là e trovi dalla prima chiesa fino all’ultima manifestazione, all’ultimo angolo della città, che però per certe ragioni, vere o presunte, ma non è importante in quel momento, perché in quel momento la gente comunque lo va a visitare, poi gli piacerà o non gli piacerà, è un altro paio di maniche, però lo va a visitare, e viene individuato nell’opuscolo tutto quello che quella città, quel paese, quel borgo può offrire. Come facciamo noi a limitarci a due chiese, con tutto il rispetto che ho, ripeto, per le chiese. Questo credo fosse, se ho interpretato bene, il pensiero che volevano esprimere Rubiero e Stoppa, non tanto la critica specifica ai 270 euro, ci mancherebbe anche quella, non credo. Che poi Stoppa abbia aggiunto il fatto che comunque esiste già, bene, è un di più, ma non credo che si volessero soffermare lì. Volevano fare un ragionamento più complessivo che è quello che vi chiediamo sempre. Abbiamo deliberato qualche Consiglio fa, se vi ricordate, cambiamo il vincolo a questo, a quello, a quell’altro. E’ il solito modo di ragionare. Ogni tanto di qua e di là prendiamo tutto quello lì, tutto quello là e poi ci fermiamo. Mai un ragionamento che coinvolga in maniera radicale quello aspetto,

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che potrà non chiudersi domani mattina, potrà chiudersi fra qualche anno, che capisco che le cose grosse impegnino più risorse e più tempo, eccetera, ma è quello che valorizza la città. Quando uno arriva in città, cosa fa? Ha detto bene prima l’Assessore Osti: arriva in città e cosa fa? Va alla Proloco. Chiusa, non si sa perché. E’ gestita da volontari, bene. Se vogliamo, ripeto, due sono le possibilità: o ci crediamo o non ci crediamo. Se ci crediamo, dobbiamo dare i servizi, dobbiamo tenere aperto sabato, domenica. Certo ci struttureremo, servirà un modo diverso di gestire la Proloco, certo, ma o ci crediamo o non ci crediamo. Non possiamo crederci e dire al turismo “Sei arrivato alle due e un quarto, basta, torna domani se vuoi”, “Ma io sono di passaggio”, “Pazienza, non visiti Adria”. Non funziona così. Ci crediamo o no? Se voi andate in certi luoghi, dove veramente vivono di turismo, comunque sia vivono anche molto di turismo, sono strutturati per poter ricevere e portarsi in braccio il visitatore. Noi cosa facciamo? Gli diciamo che siamo chiusi, che tornino quando siamo aperti. Quando è che siamo aperti? Dipende dal volontario se ha tempo o no, con tutto il rispetto che ho ovviamente per i volontari, ma non possiamo gestire un servizio in questo modo. Dobbiamo gestirlo in maniera completamente diversa, molto più organica. L’opuscolo è solamente il primo passo ovviamente, non è la panacea di tutti i mali, ci mancherebbe, è il primo passo per dire “Noi abbiamo questo”, e poi ci dobbiamo strutturare per mettere a disposizione tutto quello che abbiamo. E’ troppo facile dire “Abbiamo un museo, abbiamo, abbiamo ,abbiamo”. E dopo cosa ce ne facciamo se non siamo in grado di porlo per come va posto al visitatore? SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Scarda per dichiarazione di voto. SCARDA ANTONIO - Consigliere Forza Italia: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis, prego. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: E’la dichiarazione di voto, Presidente? SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sì. Non l’aveva già fatta? DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: No. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Mi scusi. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Visto che le schede sono state compilate dai Dirigenti, che dunque attestano la necessità di esternalizzare alcuni servizi per mancanza di adeguate professionalità interne, così scrivono, quindi è una dichiarazione dei Dirigenti, io ne prendo atto e dunque do il mio voto favorevole. Tuttavia auspico che, come è stato detto anche dal Consigliere Albertin, in parte anche da Lucchiari e un po’ da tutti, che sin da subito però l'Amministrazione Comunale si adoperi per predisporre non solo guide informative complessive di tutta la città di Adria, e quindi a scopo turistico, ma anche servizi di accoglienza per i turisti che mancano, perché qua si parlava delle 100 persone che non conoscono quando non ci sono neanche le 100 persone, e quindi per meglio promuovere il nostro territorio. E’ un auspicio che faccio.

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SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? Nessuno. Contrari? 3 contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 10 favorevoli. Astenuti? Nessuno. Contrari? 3 contrari.

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PUNTO N. 8: “Approvazione programma triennale opere pubbliche 2014/2016 ed elenco annuale 2014. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Relaziona l’Assessore Simoni, prego. SIMONI FEDERICO - Assessore: Buonasera a tutti. Per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche, e così poi posso rispondere anche alla richiesta di chiarimenti del Consigliere Stoppa, parto dal testo della delibera che è molto semplice. Qui chiede appunto di approvare il piano triennale delle opere pubbliche come da schede allegate. E’ una cosa che si fa sempre prima del bilancio perché è un allegato fondamentale del bilancio, è uno dei documenti fondamentali per il bilancio. E’ da rilevare, tra le varie opere pubbliche che avete nella scheda, l’inserimento - ne è stato già parlato sui giornali - l’inserimento nel piano triennale dell’ampliamento della scuola materna Gregnanin per un importo di 207.838 euro, finanziata con fondi comunali che derivano dalla Fondazione Borgo Dolomiti. Poi vengono confermati tra le opere più importanti da citare il restauro e il risanamento conservativo della Casa della Cultura Marino Marin, sul quale abbiamo ottenuto uno spostamento di fondi che erano stati deliberati da Consvipo e li hanno spostati in un’ultima riunione in ci si è deliberato, era il Comitato Esecutivo mi sembra del Consorzio di Sviluppo, anche 80.000 euro, perché l’importo di capitale privato è 80.000, e sono finanziamenti del Consorzio di Sviluppo. Andiamo avanti da segnalare, messi ovviamente nel piano triennale, la riqualificazione di Piazza della libertà a Bottrighe, la ristrutturazione edilizia e adeguamento della scuola elementare Pascoli per l’importo di ancora 200.000 perché l’unico documento ufficiale che abbiamo è ancora datato quando la Commissione Bilancio della Camera nel 2011 ha deliberato questo importo; abbiamo già avuto però la comunicazione del Governo Renzi per il discorso “Scuole sicure” per un importo di 140.000, però manca ancora l’atto ufficiale. E’ arrivata solo la comunicazione ma manca ancora l’atto ufficiale per cui, quando arriverà quell’atto ufficiale lì, e arriverà entro settembre, saremo ancora a variare il piano triennale, aggiornandolo ovviamente quando arriveranno gli atti ufficiali. Al momento abbiamo solo una comunicazione che non è sufficiente, non è titolo sufficiente per essere andati a fare la variazione oggi. Abbiamo il progetto integrato per il miglioramento della sicurezza stradale e gli interventi sulle rotatorie, il progetto di sicurezza stradale Safer, che vi ricordo essere stato fatto assieme al Vice Sindaco Assessore alla Polizia locale Giorgio D’Angelo, portato avanti e finanziato dalla Regione. Tengo a sottolineare che siamo stati il quarto Ente finanziato nella Regione, secondi dopo al Comune di Venezia, Padova, Verona e poi Adria. Questo è stato un finanziamento molto importante. Questi qua sono i principali che cito tra i vari che sono presenti qui. Importante è la dichiarazione che è allegata, che esattamente dice che sono stati fatti il programma delle opere pubbliche in assenza di finanziamenti mediante indebitamento: l'Ente non va ad aumentare la spesa corrente per interessi passivi. Questo è nel trend che proseguiamo da anni, di non indebitare ulteriormente l’Ente. Nonostante questo, grazie ai finanziamenti ricevuti, riusciamo comunque ad andare ad eseguire opere pubbliche. Il fatto che manca nel piano triennale delle opere pubbliche 2014-2016, come rilevava prima e chiedeva il Consigliere Stoppa, il discorso del teatro era già presente nel piano triennale vecchio perché è già stato approvato nel 2013, già è andato a copertura di spesa. Questi qua sono quelli che hanno avuto copertura di spesa, ma non si è ancora proceduto a fare impegni di spesa, quindi determine di impegno di spesa. Mentre nel teatro è stato fatto una parte dei soldi, dei 200.000, sono 54.800 euro per spese di progettazione, lavori del teatro, ammodernamento, eccetera. Voi qua non l’avete su questo piano qua perché esattamente l’accertamento dei lavori, cioè i lavori sono già stati

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accertati, quindi l’esecutivo approvato è già accertato è del 2013, quindi il lavoro di fatto è già iniziato, esce dal piano perché è già iniziato di fatto l’anno scorso. Diciamo che a mio avviso, ma non parlo da tecnico perché, ripeto, essendo questo piano triennale asseverato dal Collegio di Revisioni, tutti e tre, e dai due Dirigenti del servizio finanziario e lavori pubblici, qui entrerei in un tecnicismo che non mi compete perché non lo conosco. Forse sarebbe stato più giusto metterlo, ma probabilmente non si può mettere perché è già stato accertato, è già partito nel 2013, mentre questi sono lavori che ancora non sono partiti nel piano triennale delle opere pubbliche. Partiti vuol dire già impegnate spese per eseguire quei lavori lì. Quindi credo che sia questo il motivo per cui tecnicamente non si va a inserire nel piano triennale, però mi riservo, se volete, di darvi chiarimenti nel prossimo Consiglio Comunale, senza problemi, perché voi non l’avete il bilancio dell’anno scorso, però vi ricordo che gli 800.000 della Fondazione Cassa di Risparmio e le altre somme, per far partire i lavori del teatro in cui era presente la progettazione, sono già stati impegnati lo scorso anno. Quindi credo sia questo il motivo molto semplice perché non è presente, però mi riservo di verificare. Credo che, avendo il Collegio di Revisione all’unanimità, la Dirigente servizi finanziari e la Dirigente lavori pubblici, asseverato questo piano, presumo che sia corretto questo. Comunque i lavori del teatro ci sono, erano già nel bilancio dello scorso anno. E’ già nelle spese in conto capitale. (Voci incomprensibili dall’Aula) SIMONI FEDERICO - Assessore: Che non c'era in quello di quest’anno. (Voci incomprensibili dall’Aula) SIMONI FEDERICO - Assessore: Esatto, esatto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Domande in merito? Stoppa prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Grazie. Ho delle domande, una l’ha chiarita l’Assessore. Rimane il fatto che, per coprire una parte delle spese del teatro, si sarà costretti probabilmente a dare in permuta degli edifici di proprietà, sapendo benissimo che queste situazioni di permute abbinate ai lavori non sono così facili da portare a termine. Un esempio eclatante è l’ex Sinam che ha i suoi problemi e che non è forse neanche più così tanto appetibile come cosa, perché ormai servono, cash, è difficile dover a loro volta ancora essere sistemati, eccetera. Quindi questa è una valutazione sul rischio che i lavori trovino copertura con delle permute di edifici anche che hanno già una vetustà abbastanza significativa. Segnalo che ad esempio sono cambiati degli importi tra il piano triennale delle opere pubbliche approvato con il bilancio dell’anno scorso e quello di quest’anno. Ad esempio la sede dei vigili prevedeva una spesa di 750.000 euro, quest’anno 622.000. Quindi o prima si era esagerato, o si è tirato via dei lavori, o i progetti sono un po’ lì sulla carta, ancora da definire in maniera puntuale. Marino Marin erano 207.000 e diventano 217.000. Ad esempio i capitali privati, si passava dagli 880.000 che erano i soldi che la Fondazione dava per il teatro e andiamo a 10.300 euro e rotti di investimenti privati che sono poi quelli della Fondazione, sostanzialmente penso, per quanto riguarda poi la sistemazione della mansarda. Quindi per segnalare che questo e un po’ un libro dei sogni. L’altra volta il Sindaco criticava tanto la stampa perché è così ostile con la sua Amministrazione. In realtà dà tanto spazio a questo libro

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dei sogni che spesso vengono riportati nelle pagine dei giornali. Poi vediamo che se dovessimo guardare gli articoli o il piano triennale, avremmo chissà quanti teatri ristrutturati, chissà quante opere pubbliche fatte. In realtà quelle più urgenti che abbiamo visto e più significative in questi ultimi anni sono un ponte e l’eliminazione di un gradino, perché questa è la sistemazione del corso: abbiamo eliminato un gradino, non abbiamo fatto niente di più. Segnalo la presenza ancora dell’ostello di Mazzorno. Con tutte le cose che ci sono da fare, che potrebbero essere utili ad Adria, dobbiamo ancora rincorrere l’ostello di Mazzorno? L’hanno promesso al Consigliere Albertin, allora lo tengono lì? Non lo so. Investiamo dei soldi per Corte Guazzo, positivo. Se ci fosse un progetto complessivo però sulla cosa. L’USL, che aspetta in permuta quest’area, che cosa se ne farà? Lo sfrutterà? Lo lascerà aperto per la cittadinanza? Potremo usarlo? Perché per quel progetto lì, finanziato finché volete, ma sono.... (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Sul piano delle alienazioni è previsto. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Il piano delle alienazioni non prevede la vendita dell’area di Corte Guazzo? Il piano delle alienazioni non prevede la permuta dell’area di Corte Guazzo? Però alla fine quello lì a un certo punto non sarà più nostro, però noi stiamo investendo 86.000, abbiamo già speso anche per un progetto di rivalutazione di quell’area lì, però mi continuate a ripetere, o anzi non mi rispondete mai, non si trova qualche decina di migliaia di euro per sistemare le aree verdi cittadine, però investiamo, per carità con dei finanziamenti, se siete così tanto bravi a raccogliere i finanziamenti, trovateli per cose più utili, non per queste cose qua, che potrebbero essere interessanti se ci fosse un progetto dietro anche da parte dell’USL di utilizzo delle strutture in maniera utile e anche che fosse aperto alla cittadinanza. Abbiamo trovato grande spazio ai lavori di ristrutturazione e gli interventi sulle scuole. Ad oggi però grandi cose non sono state fatte. Siccome quello lì, ripeto, è un libro dei sogni, finché non vediamo lavori concreti, come possiamo sostenere questo tipo di delibere? L’intervento su Via Papa Giovanni della scuola Pascoli continua a essere ripassato di anno in anno e lo farete probabilmente perché c'è un contributo che arriva dal Governo nazionale; Gregnanin, prima doveva farlo la Croce Verde perché l’avevate dato in comodato, dopo tirate via il comodato, lo facciamo noi perché i contributi che aveva promesso la Croce Verde non ci sono più, però a 50 metri realizziamo una struttura, per quanto bella possa essere, che però crea un ulteriore spazio, un ulteriore edificio, quando magari le Associazioni potevano trovare chissà quanti altri spazi nei miliardi di edifici vuoti che abbiamo inutilizzati, e lì a fianco abbiamo una scuola dove continua praticamente a entrare acqua dalla porta principale di Via Dante. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: E’ stata sistemata ma in che maniera? Con un cartongesso? (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico:

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Sono stati costretti a ridurre le classi perché non ci sono le strutture, e non sono problemi che le scuole hanno da ieri. Sono problemi che si trascinano. Quindi se secondo voi era una priorità, perché non avete fatto interventi prima? Perché questi finanziamenti non li avete ricercati prima per le scuole? Abbiamo strutture inadeguate e ritardiamo, vediamo dopo, faremo un comodato, la fate voi, vi diamo 20.000 euro all’anno, anzi non lo fate più voi, lo facciamo noi. Su che progetto? Chi l’ha fatto quel progetto? Usiamo il progetto della Croce Verde? Ma chi ha incaricato la Croce Verde? Il progetto della Croce Verde rientra in Comune? Chi lo paga? Il progetto chi lo farà senno per il Comune? Abbandoniamo quello della Croce Verde? Ne facciamo un altro? La Croce Verde prevedeva un importo di 350.000, voi fate i lavori per 200.000 e rotti? Quindi ripeto, dimostra che non è prioritario per voi nelle opere pubbliche gli interventi sulle scuole e ne hanno particolarmente bisogno. Ripeto, fra l’altro su Pascoli, ristrutturazione, è importante, però è la sostituzione dei serramenti. Dopo so che ci sono dei problemi anche all’asilo di Via Di Vittorio, cioè ci sono tutta una serie di situazioni, e dopo nel piano delle opere pubbliche mettiamo l’ostello di Mazzorno, oppure il bosco di pianura di Corte Guazzo? Ripeto, ci saranno anche questi finanziamenti, ma cosa me ne faccio di finanziamenti se non risolvono i problemi concreti della città? Mi fermo qua. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Quasi, quasi, anche i colleghi suoi Assessori non è che brillano in questo. Grazie Assessore, grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altri interventi? Baruffa prego. BARUFFA FRANCO - Consigliere Forza Italia: Per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche, volevo dire Assessore che per quanto riguarda le frazioni, perché effettivamente ci sono indicati interventi delle frazioni, però mi piacerebbe sinceramente che per ogni frazione venisse messo nome e cognome della frazione, così le opere vengono sicuramente fatte però dopo è chiaro che si va praticamente ad intervenire dove effettivamente ci sono delle urgenze. Però un piano triennale delle opere pubbliche direi che, come viene classificato con nome, cognome e indirizzo ad Adria, sarebbe bene farlo anche per le frazioni. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Albertin prego. ALBERTIN CLAUDIO - Consigliere lista Bobo Sindaco: Grazie Presidente. Io non so se Stoppa ha voluto fare una battuta nei miei confronti, però io credo che non siano cose da scherzare. Io non ho mai avuto promesse da parte di nessuno, né dal Sindaco, né tanto meno dalla Giunta per quanto riguarda l’ostello di Mazzorno. Posso solo dirle che so quanto impegno ci ha messo il Sindaco, anche personalmente lui, per vedere di trovare una collocazione, però lo stato in cui è l’ostello, io non so se lei l’ha mai visitato, è in una situazione indecente. L’unica cosa che al sottoscritto è stata promessa, è stata la metanizzazione di Mazzorno. Io quasi non ci credevo, pensavo fosse uno scherzo perché è trenta, quarant’anni che se ne parla. In realtà è quasi fatta. Questo è il fatto e quello che posso dire per amore di verità per l’ostello si sono impegnati ma l’hanno fatto con tutta la buona volontà. Poi se ci sono o se ci saranno delle novità tanto meglio, perché avere speso 700.000, 800.000, milioni delle vecchie lire ed essere lì, non è che sia tanto piacevole. Poi era anche un posto che poteva dare, visto che facciamo parte del Delta, facciamo parte del Parco, poteva essere un posto, abbiamo il Po vicino, abbiamo una darsena, quindi tutto un discorso anche fluviale. Io ne sarei felicissimo, però è dal 2000 che è lì, non è stato

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seguito bene quando è stato fatto, è stato dato a chi l’ha gestito che non era neanche pronto e ci ha speso 300 milioni. Questo qua poi ha avuto problemi con l'Amministrazione nel 2000 e ha spaccato tutto con una massa tutti i lavori, porte, l’impianto elettrico che aveva fatto per conto suo, quindi quando vanno a visitarlo, vanno con la buon volontà e quando lo vedono, vanno anche con degli specialisti come lei, Architetti, Ingegneri, eccetera, e dicono “Questo è da buttare giù”. Io spererei che si facesse qualcosa, però promesse io non ne ho mai avute. L’unica promessa che ho avuto per Mazzorno è la metanizzazione, e la metanizzazione a Mazzorno è arrivata dopo 30-40 anni. Grazie, ho finito. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altri interventi? Per dichiarazione di voto, Stoppa penso di aver capito però prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Contrario. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Marzolla prego. MARZOLLA GIUSEPPE - Consigliere Lega Nord: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari prego. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Posso fare una considerazione prima del voto? SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Prego. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: E’ riferita al Capogruppo del PD perché se lei, come corrente politica, guarda di più al nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha una mentalità e un modo di parlare e di esporsi molto più avanti rispetto ad una mentalità politica un po’ arretrata, questo è stato il suo atteggiamento nell’intervento che ha fatto, ed è gravissimo l’aver offeso i componenti della Giunta del Sindaco. Questo io non lo accetto, perché lei li ha offesi con una frase rivolta al Vice Sindaco. Comunque per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche, già prima ampiamente descritto, ognuno ha fatto le sue considerazioni. Importante sottolineare quello che è comunque l’ampliamento della scuola materna perché è importantissimo ricordarlo, oltre ad altri interventi che ci saranno nel 2014, 2015 e 22016, suddivisi e comunque ben elencati in quello che è questo piano, il voto non può essere che favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis per dichiarazione di voto, prego. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Astenuto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Baruffa per dichiarazione di voto, prego.

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BARUFFA FRANCO - Consigliere Forza Italia: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Favorevoli? 7 favorevoli. Astenuti? 2 astenuti (De Bellis e Santarato). Contrari? 2 contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 8 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 2 contrari. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Presidente, mi riepiloghi per cortesia perché qua non ho capito assolutamente niente. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: In questa votazione, l’immediata esecutività ha 8 sì, 1 astenuto e 2 no; votazione del punto all’ordine del giorno: 7 sì, 2 astenuti e 2 no.

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PUNTO N. 9: “Approvazione Bilancio di Previsione 2014, Bilancio Pluriennale 2014-2016 e Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Relaziona l’Assessore Simoni. SIMONI FEDERICO - Assessore: Siamo ad approvare uno dei documenti più importanti di programmazione che ha il Comune. Spero quindi che ci sarà un’ampia condivisione dei contenuti, seppure in una veloce quanto piena in tutti i sensi discussione. Però speriamo che sia abbastanza veloce e contenuta nei tempi, non nei contenuti in sé. Il bilancio quest’anno ha delle cose da far rilevare molto interessanti a nostro avviso. E’ stato fatto in un momento in cui fare i bilanci - e avete visto che non sono molti i Comuni che hanno fatto i previsionali, ha fatto ancora slittare il Governo la scadenza - fare i bilanci adesso è molto difficile ma, come sempre, prima si fanno e meglio perché si evita che i Comuni lavorino in dodicesimi di spesa, di fatto bloccando tutta l'attività del Comune. Da rilevare, per quanto riguarda la delibera io andrei direttamente all’allegato principale che è proprio lo schema di bilancio, una cosa che salta subito agli occhi è una differenza ovviamente in negativo rispetto all’anno scorso per quanto riguarda i trasferimenti statali. Abbiamo avuto un taglio di trasferimenti statali che ormai è costante nel tempo. Solo per quest’anno sono circa 200.000 euro rispetto al 2013. Abbiamo improntato il bilancio di previsione seguendo quelle che sono le linee guida che come Amministrazione abbiamo dato a questo mandato amministrativo, cioè la razionalizzazione di tutte le spese, sono già usciti parecchi articoli sulla stampa che hanno riportato nel dettaglio ad esempio i risparmi per tutta la parte informatica, quindi telefonia, computer, stampanti, cellulari, telefoni fissi, rivisitazione anche dei contratti in essere. Abbiamo ridotto molto le spese per le trasferte, le spese per la benzina; nella prossima Giunta Comunale ad esempio di venerdì ci sarà la proposta di delibera alla Giunta di autorizzare il Dirigente alla vendita di cinque autovetture. Continuiamo quindi nella razionalizzazione delle spese partendo proprio dall’eliminazione del superfluo, di quello che può non essere usato. Ricordo la prima cosa fatta dal Sindaco, l’eliminazione delle famose auto blu, che in effetti mi sembrava eccessiva per un Comune come Adria, che però costi di gestione, bollo, assicurazione, eccetera, moltiplicato per decine di autovetture, fanno una certa somma, che di fatto stiamo risparmiando senza avere diminuito alcun tipo di servizio. Abbiamo tanti minori fitti passivi, e anche questo nella razionalizzazione degli spazi a seguito da un lato di riduzione dei dipendenti che è costante nel tempo, del numero dei dipendenti, e dall’altro di necessità di dover recuperare spazi per poterli utilizzare, spazi di proprietà, e quindi non andare a pagare più. Solo con l'operazione “trasloco al porto” risparmiamo quasi 100.000 euro all’anno di affitti. Credo che questa sia un’operazione che dà la dimostrazione di quanto, se messi a tavolino, si può trovare una serie di risparmi importanti. Questioni che riguardano le entrate, quindi minori trasferimenti da parte dello Stato. Dell’indebitamento parlerò dopo. Ho detto già qual è l’impronta che seguiamo ormai da anni ed è una cosa fondamentale la riduzione, lo cito quindi subito, per quanto riguarda l’indebitamento: non andiamo più a contrarre mutui, quindi anche le opere pubbliche avete visto l’attestazione del Dirigente che attesta che non contraiamo più mutui; non andiamo quindi più a ingessare con spese di interessi passivi da pagare ogni anno sempre in aumento. Solo per dire dal 2004 ad oggi, quindi in dieci anni, la spesa per indebitamento è passata: 2004 - cito un anno dietro l’altro - all’inizio del mandato del Sindaco precedente Professor Lodo, c'erano 20.700.000 di indebitamento, siamo andati l’anno dopo a 21 milioni e mezzo, 21.800.000, 22.300.000, 23 milioni, quindi c'è stato un aumento dell’indebitamento nell’Amministrazione precedente, che ha comportato un aumento di interessi passivi esagerato. Dall’inizio dell’Amministrazione Barbujani siamo passati da 22.600.000 di

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indebitamento totale del Comune a oggi che siamo a 19.400.000, quindi stiamo parlando di una riduzione di 4 milioni e mezzo di mutui, di debiti che ha in carico il Comune, e abbiamo ridotto molto l’indebitamento. Questo perché? Perché porta a un risparmio che abbiamo finora, abbiamo risparmiato 600.000 euro di spese correnti, che erano gli interessi passivi che si andava a pagare ogni anno, quindi liberando 600.000 euro di risorse per quanto riguarda il Comune. Il ricorso all’indebitamento da un lato per fare opere noi l’abbiamo sopperito alle rincorse fatte a chi ci poteva dare dei finanziamenti per fare le opere, che non sono poi, come sono citate qua nel bilancio, le vediamo, non è solo l’alzare di un gradino il Corso Vittorio Emanuele perché un progetto approvato dalla Sovrintendenza ricordo che ha riportato alla luce quella che era la trachite originale presente nei marciapiedi e la sistemazione anche dello scarico dei fluviali a livello centrale, c'erano delle problemi di perdite che sono state sistemate; ricordo - guardo il Consigliere Baruffa - la Strada Traversagno che insiste su Bellombra, piuttosto che il recupero della mansarda che servirà a librare ulteriori spazi per un progetto di ritornare tutti all’interno del Comune e poter poi procedere ad alienazioni, perché necessariamente le sta facendo anche il Governo; gli ultimi tre Governi le hanno molto accentuate e accelerare, perché è necessario per reperire risorse che in altri modi non arriverebbero. Ecco il motivo anche delle alienazioni. Una cosa da sottolineare: gli interventi sulle scuole, nel piano triennale delle opere pubbliche, prima non l’ho detto, lo specifico perché sono comunque presenti nel bilancio, inerenti quindi a questo punto, fino a 100.000 euro non c'è l’obbligo di inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche, per cui la manutenzione ordinaria fatta nelle scuole non rientra nel piano triennale delle opere pubbliche. E’ manutenzione. In effetti le nostre scuole, guardo la Consigliera Bellettato, abbiamo tantissime scuole; nessuna di queste però ha delle vetustà così grandi da dover dire “Chiudiamo la scuola”. Sono tutte funzionanti, funzionali e, dove c'è il problema, si interviene. Si è partiti noi con una procedura di ottenere i CPI nelle scuole; l’asilo Gregnanin ha ragione, è tantissimi anni che aveva il problema della porta in cui filtrava acqua, questa Amministrazione dopo tantissimi anni che si lamentavano le maestre l’abbiamo sistemata con un muro interno, recuperando un’aula che di fatto non veniva più usata, perché non era usata fondamentalmente. Stia tranquillo Consigliere Stoppa, le sarà sfuggita molto probabilmente l’ultima delibera di Giunta, in cui è stato approvato il preliminare dell’asilo Gregnanin, e il progetto è stato redatto totalmente internamente dall’Architetto Caporella. Non è stato dato in esterna, è stato fatto tutto internamente. E’ nella delibera di Giunta che è stata fatta la settimana scorsa, quindi magari questa le era sfuggita. Perché dico questo? Dico questo perché tante opere noi andiamo a farle, non ricorrendo ad accensione di mutui, perché abbiamo l’obbligo di dover rientrare da un indebitamento che questo Comune ha storico, sempre in aumento fino al 2009. Lo dicono i dati, non lo dico io. Basta prendersi i bilanci degli ultimi quindici anni, io ho fatto gli ultimi dieci anni per non caricare troppo gli uffici di un certo lavoro. La prossima volta potete chiederlo anche degli ultimi vent’anni e vedrete come il ricorso all’indebitamento era sempre maggiore, perché era molto comodo con Cassa e Depositi fare un mutuo per fare opere, non pensando che poi questo aggrava ovviamente e ingessa poi la parte corrente. Noi quindi siamo andati avanti per fare questo bilancio qui nonostante, ripeto, i tagli che ho detto, nonostante - e lo vedete nel capitolo di entrata 650/1 - molti minori oneri di urbanizzazione. Perché? Perché ovviamente il mercato del mattone si è fermato, quindi le costruzioni sono ferme e gli oneri sono praticamente abbattuti della metà. Abbiamo, e questa è una cosa da sottolineare, tenuto alta, anzi resto nella voce delle entrate e poi vado nella voce delle spese. Per quanto riguarda le entrate, il capitolo 650/1 è il capitolo in cui si vedono gli oneri di urbanizzazione che sono praticamente crollati passando da 348.000 di accertato nel 2013, voi pensate - e questo è un dato importante da sottolineare, anche per la stampa se vogliono verificare - gli oneri incassati dal Comune nel 2011 sono stati 665.000; 388.000 nel 2012 (quindi vuol dire quasi 300.000 euro in meno); 348.000 nel 2013; quest’anno si prevedono 150.000 euro, cioè passiamo da 660.000 euro a 150.000 in tre anni. Qui ben capite che quando hai queste entrate,

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tantissime entrate in meno, e non è colpa di nessuno, è colpa dell’economia perché non c'è più mercato, quando poi a questo si aggiungono i minori trasferimenti statali, ma noi diamo un’impronta comunque importante sulle entrate, in cui diamo una previsione di entrata per quanto riguarda le sanzioni derivanti dal Codice della Strada, che passano dall’accertato di 1.222.000 dell’anno scorso a 910.000 di quest’anno, quindi sono oltre 200.000 euro in meno prevediamo di fare multe alla gente. Questi sono dati che avete nel bilancio, accertato l’anno scorso 1.222.000, 910.000 previste quest’anno. Nonostante queste minori entrate importanti, noi diamo copertura al sociale in maniera pesante, perché è una priorità, è una necessità più che una priorità nostra, una necessità della gente; diamo copertura al sociale in maniera importante passando da un milione e mezzo circa, dal 2009 arriviamo ai due milioni quasi di quest’anno (faccio una spesa globale del sociale), cioè abbiamo aumentato di mezzo milione in cinque anni la copertura nelle necessità del sociale, perché è una priorità dei cittadini e una necessità della gente. Abbiamo dato, nonostante ripeto le minori entrate, le maggiori difficoltà, una copertura - questo magari poi se avrete bisogno di chiarimenti l’Assessore Osti potrà spiegarlo - sul sociale: un progetto particolare nei voucher per cui non andiamo più a fare mera assistenza, ma un lavoro diverso per quanto riguarda il sociale, appunto l’assistenza ai cittadini bisognosi; manteniamo il contributo - è importante questo - di 80.000 euro, ripeto ogni anno, so che sembra un disco rotto, ma a me piace le cose belle dirle più e più volte, perché di solito si tende a dire molte volte le criticità e si vede sempre il bicchiere mezzo pieno. Bisogna vederlo anche mezzo pieno, bisogna dire le cose quando vengono fatte e ricordare gli 80.000 euro di contributo alle scuole materne paritarie e questa Amministrazione continua, sia l’anno scorso che l’anno prima, a mantenere questo contributo molto alto, più alto di sempre, anche di quando i bilanci erano molto più floridi e si potevano dare molti più soldi. Abbiamo aumentato di 80.000 euro, e non sono pochi , passando da 272.000 a 350.000, la copertura per le mense scolastiche per le classi a tempo pieno, perché investiamo molto nell’assistenza alle famiglie. Le classi a tempo pieno sono un aiuto per le famiglie che così hanno modo di lavorare e non pensare al figlio, visto che è necessità lavorare tutti, chi può per fortuna, e avere il sia figlio che è seguito dalla scuola. Noi per questo diamo 80.000 euro in più per le mense scolastiche. Il progetto della scuola a tempo pieno ricordo che fino all’Amministrazione Barbujani non c’era. Con l'Amministrazione Barbujani è partito il progetto, no è partito il progetto, sono partite le scuole a tempo pieno, le abbiamo fatte partire, con un costo enorme a carico del cittadino, ma è un costo sociale, quindi non è un costo. E’ un costo nel senso che è un’uscita, ma è un servizio. Una cosa molto interessante: diamo copertura ad un progetto che già accennava prima l’Assessore Osti in maniera veloce, e dopo ci ritornerà sopra in un altro momento, un progetto sul turismo, lo vedete perché è nel bilancio che avete a disposizione, per una spesa totale di 300.000 euro circa e rotti, 100.000 sono a carico del Comune; è un progetto sul turismo che si sviluppa in più anni e che vedrà la realizzazione, come diceva l’Assessore Osti, ma che dimostra quanto l'Amministrazione, al di là di qualsiasi tipo di polemica, investa su quello in cui crede e in quello che è scritto nelle linee di mandato. Abbiamo visto l’entrata e l’uscita del bando del commercio che la Regione ha nuovamente finanziato, ma questa è storia recente, è già uscita, però adesso lo vediamo anche riportato nel bilancio di previsione di quest’anno. Altre cose da dire importanti, e chiudo, la questione che si diceva prima dei mutui: per andare a ridurre l’indebitamento storico che grava sulle spalle di tutti i cittadini, abbiamo dovuto, necessariamente dovuto usare avanzi vincolati - qua non si parla di avanzo nel previsionale, l’avanzo si discute nel consuntivo - i vari avanzi dal 2009 ad oggi sono circa 2.200.000 euro che l'Amministrazione Barbujani ha dovuto necessariamente mettere per ridurre l’indebitamento, e ci siamo privati di questa somma per coprire e per andare a estinguere debiti vecchi. Ora governiamo noi, so che l’onere è nostro, però credo sia anche giusto sempre dire, perché a me piace sempre dire da dove deriva una cosa, perché è troppo semplice dire chi c'è adesso. Bisogna vedere, chi c'è adesso, cosa si è trovato in mano da gestire, ed è credo il problema più grosso di

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questo Comune qua, l’indebitamento che lo ingessa molto. E’ molto alto l’indebitamento di questo Comune qua: oltre i 20 milioni di euro li abbiamo portati a 19 milioni. Altre cose importanti da dire, credo di avere centrato le cose principali, e poi per qualsiasi altro chiarimento, dubbio, domanda, eccetera, sono qua. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sindaco, prego. BARBUJANI MASSIMO - Sindaco: Grazie Presidente. Solo perché volevo ringraziare pubblicamente. perché sono state settimane particolarmente concitate per la Giunta, per i Dirigenti, per tutto il personale, per riuscire oggi a presentare questo bilancio. E’ un bilancio che, al di là dei numero che ha molto bene esposto l’Assessore Simoni, si caratterizza in sei o sette punti, e io volevo proprio rimarcarli. Innanzitutto con una svolta che abbiamo dato ai capitoli del sociale con un aumento progressivo, e poi con quella particolarità che poi magari l’Assessore Osti dirà di quei 30.000 euro che abbiamo destinati per quel progetto dei voucher. Abbiamo in questi anni, dal 2009 al 2014, ridotto naturalmente il numero gioco forza dei nostri dipendenti, che sono passati da 137 unità a 118. Questo ha comportato un risparmio di circa 600.000 euro sulle spese del personale. Una delle cose in cui la mia Amministrazione da sempre ha veramente intrapreso in maniera forte e decisa è stata quella dell’estinzione dei mutui che abbiamo abbassato, come diceva prima l’Assessore, di circa 2.195.000, adoperando quasi sempre gli avanzi di bilancio; somme che si potevano sicuramente destinare per altri tipi di interventi. Come ha detto l’Assessore Simoni, non abbiamo potuto ma non volevamo accendere nuovi mutui, perché la somma era particolarmente elevata. Abbiamo dovuto subire purtroppo tantissimi tagli di trasferimenti statali e adesso, l’ultimo mi sembra sia di questi giorni, sono circa 200.000 euro, ne ha parlato proprio anche prima anche l’Assessore. Confermiamo ancora gli 80.000 euro per le scuole paritarie, una serie di interventi particolarmente mirati, sottolineo particolarmente mirati, sull’attenzione che da sempre questa Amministrazione ha per chi frequenta le scuole. E una cosa tra le mille carte che ho visto, che mi hanno dato da consultare, dalle spese telefoniche che abbiamo ridotto perché ad esempio i delegati non hanno più nelle delegazioni il posto dei telefoni fissi, ma abbiamo fornito tutti i delegati con il cellulare, che ci permette di risparmiare anche lì, e grazie anche all'attività del Segretario, che sollecitava anche continuamente queste attenzioni particolari, mi è venuta in mano questa tabella con le spese della benzina di tutte le autovetture del Comune di Adria. Pensate che l’autovettura del Sindaco ha consumato, dall’inizio dell’anno ad adesso, la folle somma di 90 euro. Considerando che attualmente la macchina è stata adoperata più volte penso per andare quattro o cinque volte a Venezia e un paio di volte a Rovigo, e adesso ha ancora 30-40 euro di gasolio, vuol dire che abbiamo consumato proprio pochissimo. Questa è l’attenzione di questa Amministrazione ai consumi. Andiamo in giro sì, ma andiamo in giro con le nostre autovetture, proprio perché siamo molto attenti a non intaccare ulteriormente le spese di trasporto quando ci muoviamo. Vi do anche la tabella, così vi rendete conto di quanti soldi abbiamo speso di gasolio. Sono passati evidentemente, come diceva prima l’Assessore, gli anni in cui con la tesi si andava a Rovigno praticamente solo per portare un Assessore, quando la corriera degli atleti che dovevano partecipare alle partite di pallanuoto era vuota, ma era più bello andare con la macchina e con l’autista, e sono veramente passati. Mi domando: ma quanto brillanti erano allora. E adesso siamo costretti gioco forza, visto la situazione, a ridimensionare completamente tutto. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Baruffa, prego.

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BARUFFA FRANCO - Consigliere Forza Italia: Per quanto riguarda questo bilancio di previsione, è chiaro che io mi soffermo sui numeri finali, cioè non posso fare altrimenti anche perché mi sembra che l’Assessore abbia sicuramente dettagliato bene per quanto riguarda soprattutto le uscite. La cosa che posso vedere è che tutto questo bilancio praticamente fa vedere che le entrate sicuramente continuano a diminuire e quindi a sua volta bisogna, a fronte di minori incassi, bisogna adeguare sicuramente le spese. E quindi penso che tutto quello che è stato confermato per ancora quest’anno, i valori di spesa sia per il sociale, per l’asilo nido, per le scuole materne paritarie ed altre cose, sia sicuramente un segnale positivo. L’unica cosa che ho analizzato un po’ più a fondo è quando si parla di avanzo di amministrazione, e ho visto una posta dove si dice praticamente che una parte di questo avanzo di amministrazione è vincolata. Ho capito che effettivamente questa parte vincolata, questi 76. 434 euro, vanno a rimpinguare il fondo svalutazione crediti, perché probabilmente anche noi è meglio che non facciamo come l’Ecogest, mettiamo da parte dei soldi nell’eventualità che qualche credito non ci vada a buon fine, e questo lo sappiamo che sicuramente anche quel problema di Polesine Acque può darsi che succeda, può darsi. Per il resto mi fermo qua. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari, prego. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: In apertura diceva l’Assessore, ma quello lo sappiamo tutti come Consiglieri, che questo è l'atto più importante di quello che è un anno e di quella che è l’attività dell'Amministrazione, l’approvazione del bilancio previsionale, che è un po’ il perno attorno al quale poi nel corso dell’anno tutto ruota, con le opportune modifiche, che in corso d’anno devono essere fatto a quello che è un bilancio previsionale. Un bilancio che assolutamente - ci tengo a dirlo - non è fatto solamente di numeri, ma è fatto anche da innumerevoli variabili, che sono le normative costanti che vengono emanate dal Governo Centrale. Siamo riusciti come Amministrazione, sicuramente anche per il 2014, a mantenere quella che è l'impostazione, il cardine del bilancio di previsione, nonostante innumerevoli difficoltà, e questo bisogna dirlo ed è sotto gli occhi di tutti. Comunque sono difficoltà generali, che riscontrano tutti i Comuni d’Italia, sia ben chiaro, siano Comuni governati dal centro sinistra, siano Comuni governati dal centro destra. A volte i Comuni devono prendere delle decisioni impopolari in fase proprio di stesura del bilancio di previsione. Diceva bene prima l’Assessore, ed è un dato certo, minori trasferimenti dallo Stato per circa 200.000 euro, e questo poi è un trend che ormai va avanti da diverso tempo, ci dovremmo forse abituare, sperando sempre che ci sia un domani migliore. Questo è poco, ma sicuro. Minori trasferimenti che continuano ad arrivare dallo Stato, che non corrispondono poi a quella che è un’imposizione fiscale adeguata a livello di Stato Centrale, perché sappiamo benissimo come sta andando. Patto di stabilità, seppure ad Adria ci sia stato un peggioramento del patto di stabilità, però patto di stabilità che ha dei vincoli enormi, ai quali noi dobbiamo attenerci. Primo punto. Un processo di razionalizzazione della spesa pubblica che ormai va avanti da diversi anni, soprattutto una costante razionalizzazione in fatto di acquisizione di servizi e forniture; questo è stato motivo di discussione anche nel precedente Consiglio che abbiamo fatto con la relazione del Segretario, il quale metteva in nota anche il Consib, il Mercato Elettronico e quant’altro. E poi, come dicevo prima, ci sono innumerevoli decreti, che solo chi frequenta costantemente gli uffici di ragioneria del Comune si rende conto che giornalmente arrivano e mettono a volte a rischio anche quella che è la sopravvivenza dei Comuni stessi.

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Dopo, su determinate poste di bilancio, e sicuramente spero sia stata vagliata attentamente tutta la documentazione che è arrivata, ci si trova a fare delle scelte importanti, ed essendo un bilancio di previsione con stime ad oggi, 2014, ampiamente prudenziali, dico io, vedasi e si legga il fondo di solidarietà comunale, fondo di solidarietà comunale alimentato gettito IMU, eccetera, che ancora ad oggi siamo in attesa di quelli che saranno poi i decreti di destinazione Comune per Comune, da parte sempre del Presidente del Consiglio. E’ un buon bilancio di previsione perché? Perché c'è un mantenimento di tutti i servizi dell'Amministrazione Comunale, un aumento su tutti i capitoli di spesa riguardanti il settore sociale. Questo è un trend che questa Amministrazione ha adottato già da diversi esercizi. Non c'è nessun aumento dell’imposizione fiscale. Basso livello, se non zero, di indebitamento. Importante, Assessore, Lei prima non l’ha ricordato, ma è riportato negli atti in delibera, perché pesa nelle tasche dei cittadini, che non c'è nessun aumento di quella che è l’addizionale comunale all’Irpef, che rimane lo 0,8%. Certi Comuni si sono trovati ad aumentare quella che è l’addizionale comunale in fase di stesura del bilancio di previsione 2014, e questo sicuramente è un qualcosa di importantissimo, che va ad incidere poi in quelle che sono le tasche dei cittadini. Importante ricordare anche che non sono state aumentate né le aliquote, nemmeno le tariffe sulla pubblicità, e questa è un’altra cosa importante da ricordare, che sono confermate anche per il 2014. Gli 80.000 euro delle scuole materne, questo dovrebbe essere il secondo, se non il terzo anno, adesso mi corregga semmai Assessore se sbaglio. C'è un progetto importante, si aggira sui 312.000 euro, che è un progetto importantissimo riguardante il turismo, e lo trovate all’interno del bilancio di previsione; un bando del GAL, che sarà presentato, e quindi illustrato da qui a breve, e dà delle finalità importantissime, soprattutto - e qui ci tenevo anche perché abbiamo avuto modo ed occasione di parlarne diverse volte con l’Assessore - che vada proprio a vendere il territorio di Adria così come merita. Adria è rimasta ferma per troppi anni in fatto di turismo. Noi abbiamo tutte le potenzialità del mondo come città. E’ un dato di fatto, non sono state fatte delle azioni importanti negli anni passati, sono state fatte in un qualche maniera, però Adria merita molto di più, e noi cercheremo con questo progetto di portare avanti questo obiettivo riguardante il turismo. Settore sociale vuol dire anche asilo nido, vuol dire scuole materne, vuol dire infanzia, vuol dire i minori, 359.000 euro da una parte, ma comunque ribadisco che i capitoli riguardanti il sociale in fase previsionale sono in aumento, e questo è un obiettivo, una volontà precisa dell'Amministrazione. Trattasi sempre di bilancio previsionale; si sa che un bilancio previsionale in corso dell’anno avrà quelli che sono i suoi assestamenti, quelle che sono le sue modifiche, eccetera, comunque siamo sulla strada giusta, e l’impegno c'è tutto, quanto meno nei confronti dei cittadini per quello che ho elencato prima, e pregherei la stampa di mettere in risalto soprattutto il discorso delle addizionali comunali all’Irpef, delle aliquote e le spese di pubblicità che non sono aumentate, tutto quello che vi ho elencato prima. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Altri interventi? Stoppa, prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Anche per dichiarazione di voto. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sì, prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Il voto - lo anticipo - è un voto contrario. Lo esprimo anche in questo caso, sempre per valenza politica, a nome anche del Gruppo IDV-SEL, che mi ha delegato di far sentire anche dal loro punto di vista la contrarietà a questo bilancio.

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Poche considerazioni, e mi permetto anche di riprendere il commento di Lucchiari prima su Renzi: Renzi è molto concreto, è molto trasparente... (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Sì, sì, ma infatti. Dice le cose che devono essere dette, però, quindi su questo mi sent molto in linea con Renzi, ed in molte altre cose ovviamente, altrimenti non sarei un suo sostenitore e non sarei un tesserato del PD. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Io non sono mica Renzi, altrimenti parlerei con un accento fiorentino, anche quando parlo in inglese, visti i video! (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: No, no, il Padre Eterno è ben altro! Alcune considerazioni veloci. Il nostro voto è contrario, perché da quando siete voi ad amministrare non è che sia cambiato molto, quindi perché dovremmo.... (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Questa è una considerazione che riprendo dopo, Sindaco. Mi dà sempre degli spunti interessanti! Non è che sia cambiato molto nell’atteggiamento. Noi in questi anni, in varie maniere, abbiamo fatto delle proposte, anche l'anno scorso, che sono sempre state non ascoltate, neanche bocciate, proprio non ascoltate, non c'è stata data neanche risposta, e ricordo una lettera dell’anno scorso a firma di parecchie forze politiche, anche di forze fuori dalla politica, che chiedevano una maggior condivisione, una maggior discussione nell’ambito del bilancio, che non c'è mai stata. Avete portato sempre avanti una politica che è abbastanza ragionieristica, si ferma alla pura ragioneria; non è che avete avuto chissà che slanci, a parte della gran propaganda, che dopo non si è concretizzata in cose particolarmente evidenti. Di fronte ad una crisi storica per il nostro Paese, dite che impiegate parecchi soldi per il sociale. E’ vero, fino ad un certo punto. Bisogna anche tener conto del fatto che ci sono delle spese, dal punto di vista sociale, che sono delle spese dovute. Quando io vado a sostenere la retta di una persona o di un ragazzo che è in un istituto, lo faccio per obbligo. Nel momento in cui io do fondi alle scuole private, perché lo faccio? Perché il Comune non ha strutture sue, e quindi è necessario che il Comune investa soldi nelle scuole paritarie. O dovrebbe fare un maggiore investimento, come dicevo prima, sulle strutture pubbliche, oppure deve sostenere necessariamente le scuole private. Fra l'altro nelle scuole private sulla convenzione non avete messo quell’articolo.... io non mi sono messo a ridere. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Simoni è sempre molto in linea con il suo leader politico! (Voci incomprensibili dall’Aula)

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STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: L’ex Cavaliere Silvio Berlusconi, è il suo leader, ed è perfettamente in linea nell’atteggiamento che ha nei confronti della controparte politica. Quindi è tutta una serie di interventi di stanziamenti che sono necessari, quindi se io ho una situazione di questo tipo, necessariamente devo investire sulle scuole paritarie, altrimenti i bimbi dove vanno? Togliamo quel servizio? Avevamo chiesto altre cose, micro credito, investimenti sulle aree verdi, oppure tante altre cose che abbiamo proposto in questi anni, che non hanno avuto, per cui la sentiamo un po’ una cosa un po’ inutile stare qua a discutere su quelle che sono le nostre proposte, che tanto non vengono accolte. Sulle multe, Simoni dice “noi abbassiamo le multe”. Volevi alzarle ancora di più?! E poi probabilmente tieni conto del fatto che la fonte di queste multe un po’ alla volta - e succede in tutti i casi - ha un picco, dopodiché gli introiti degli autovelox, soprattutto quando sono fissi, vanno giù, quindi necessariamente sul tuo bilancio devi tener conto del fatto che non prenderai gli stessi soldi che hai preso gli anni precedenti, per cui dire che fai pagare meno multe, quando siete la Giunta che ha fatto pagare di più multe nel complesso... (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Beh, per fortuna c'è Fonzie, come lo chiami tu, perché se ci fosse qualcuno più vicino a te probabilmente il Comune di Taglio di Po sarebbe messo molto peggio. Per fortuna c'è il buon Francesco ad amministrare Taglio di Po. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Il buon Francesco Siviero. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Sì, sì, Rubiero giustamente mi dice “non continuare, perché tanto ci stanno prendendo in giro”. E’ vero che ci stanno prendendo in giro, ma prendono in giro una buon quantità di cittadini adriesi, che non credono in quello che state proponendo voi, ma credono in quello che invece vi contestiamo noi. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Stoppa, prego. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Simoni si è dimenticato di fare alcune osservazioni, e ricordare qualcosa in particolare. Vorrei sapere cosa avremmo potuto fare con i soldi che il Comune di Adria, io, Mauro, mio figlio che ha due anni e mezzo, pagheranno per il caso degli ex precari. Una bella cifra, che secondo noi poteva essere impiegata chissà per quante altre cose, e soprattutto anche per le spese legali che si è sostenuto per tutte queste cose, senza contare le spese legali su un sacco di questioni che avete tirato fuori in questi anni, dalla Manutencoop, a ricorsi vari ed eventuali, insomma, tutta una serie di cose, che chissà quante altre cose avresti potuto fare, chissà quante persone avresti potuto aiutare con questi tipi di vostre iniziative.

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Poi dimentica di sottolineare che le cose che abbiamo detto nel Consiglio scorso le ribadiscono anche i Revisori dei Conti, dicono “mi raccomando, procedete urgentemente alla revisione ed eventuale regolarizzazione dei rapporti con i conduttori dei cespiti immobiliari dell’Ente, e conseguentemente il riaccertamento delle relative somme indicate, o da indicare a residuo; di prestare particolare attenzione ai tempi di riscossione dei canoni e ai tempi di prescrizione; di adempiere alle prescrizioni in materia di trasparenza amministrativa, pubblicando sul sito dell’Ente quanto richiesto dalla legge”. Richiama la corretta applicazione delle norme contabili al rigoroso rispetto delle procedure previste dall’ordinamento in materia di spesa pubblica; di limitare la dinamica della spesa. La Corte dei Conti dice “non interveniamo perché non è nostra competenza, però vi segnaliamo i debiti fuori bilancio, che i rapporti con le partecipate devono essere tenuti sotto controllo, perché potrebbero creare delle situazioni gravi”. Per cui ci fate sempre il libro dei sogni, ci fate sempre vedere quanto bravi siete, e dopo, in realtà, rimangono sempre nell’aria delle situazioni poco chiare, che prima o poi speriamo siano chiarite, anche dal punto di vista del patrimonio. Noi avevamo chiesto “facciamo una Commissione e vediamo chi sono i responsabili”. Come mai avete rifiutato di fare questa Commissione, a parte il Consigliere De Bellis? Come mai avete rifiutato? In una Commissione le cose vengono chiarite, mentre tra i numeri complicati di un bilancio le cose non vengono mai chiarite; vengono chiarite quando ormai è troppo tardi. Quindi ribadisco il nostro voto contrario, anche a nome del Gruppo IDV-SEL. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: No, no, io non ho mandato della Tescaroli. E’ solo un’indicazione che mi hanno fatto, e sono ben lieto di fare da portavoce a Rosa Barzan, al suo Gruppo e al Gruppo SEL. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari, deve fare una domanda? LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Sì, ancora non avevo fatto io la dichiarazione di voto. Riguardante la cultura, Assessore, visto anche, purtroppo, quello che è successo in quel di Rovigo, ancora prima dell’epilogo finale di ieri, l'Accademia dei Concordi, il flah-mob in piazza, eccetera, quindi l'Amministrazione Comunale, da previsionale, in quello che è uno dei fiori all’occhiello sicuramente dell'Amministrazione Comunale, la biblioteca, quanto è previsto, e anche nei confronti degli esercizi precedenti, se può fare un po’ il punto della situazione. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Simoni, prego. SIMONI FEDERICO - Assessore: Posso rispondere subito a Lucchiari. La biblioteca Comunale, se andiamo a vedere i costi annessi e connessi, quindi sia acquisto libri, ma anche funzionamento della biblioteca, spese del personale, eccetera, eccetera, tutte le manutenzioni che si fanno dentro, gli interventi, eccetera, siamo circa attorno ai 200.000 euro all’anno, grosso modo, la biblioteca comunale, ed è un trend che manteniamo costante negli anni, cioè non scendiamo mai sotto i 200.000 euro all’anno; l'anno scorso era forse un po’ meno, ma si attesta poi in base anche a quante ore, magari se uno ha più malattia, ha meno malattia, facendo un discorso generale, ed è più o meno la metà, si faceva il confronto con Rovigo, dell’Accademia.

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Credo però che sia un modo di operare che abbiamo avuto noi da sempre, ma gli uffici, su indicazione che diamo noi, è quella sempre di andare a coprire ovviamente i servizi in essere, oltre gli appalti in essere, i contratti in essere, i servizi in essere, perché nel momento in cui un’Amministrazione deve fare delle scelte, piuttosto conviene che faccia una scelta a mio avviso di non partire con una nuova situazione a rischio o a discapito di perdere situazioni che funzionano; piuttosto facciamo quello che abbiamo fatto noi, che non è così semplice di razionalizzare le risorse, perché i numeri dimostrano quanti meno soldi ci sono stati, però i fatti dimostrano, come diceva prima Lucchiari, mantenimento di tutti i servizi, ripeto, mantenimento di tutti i servizi. Addirittura, e non è una cosa così scontata dare 80.000 euro, più 5.000, perché abbiamo girato l'anno scorso una parte dell’avanzo nell’assestamento di settembre o di novembre, e 80.000 quest’anno, quando nelle Amministrazioni precedenti dal 2001 al 2011 erano tra i 50.000 e i 60.000 euro. Ora è pur vero che il sostegno deve essere dato alle scuole materne paritarie. E’ pur vero, però, che nel momento in cui ho tanti soldi posso anche fare più bella figura, e dare tanti più soldi. La verità è che il Comune prima sprecava molto, c'erano tantissimi sprechi, non c'era la ricerca del risparmio. E’ un po’ come quando uno sta bene ed ha i soldi in tasca, non sta lì a vedere se ha il contratto del cellulare che gli permette di risparmiare i 5 euro al mese, piuttosto dover andare a fare benzina per risparmiare i 10 centesimi. Questo avviene solo nel momento in cui non ho soldi, allora ricerco il massimo risparmio. Questo non si cercava una volta per comodità, per evitare fatiche, non dico perché non gliene fregava a nessuno, ma perché forse tanto ce ne era lo stesso, perché poi quando si facevano gli equilibri di bilancio in settembre, lì la lotta era “avanzano 200.000, 300.000”, e lì partiva la notte dei lunghi coltelli fra Assessori per spartirsi questi soldi. Adesso è il contrario: la lotta è “cosa non tagliamo?”. E finora non abbiamo tagliato nulla. E questo lo dimostra non il libro dei sogni, le promesse, ma basta chiedere alle scuole materne paritarie quanti soldi hanno avuto negli ultimi anni; basta chiedere ai cittadini, che non gli abbiamo aumentato quest’anno nel previsionale - e questo è importantissimo - neanche una tariffa è andata in aumento. Anzi, se non ricordo male, per quanto riguarda dal secondo figlio alla mensa scolastica, ha una riduzione più importante, o non paga più. (Voci incomprensibili dall’Aula) SIMONI FEDERICO - Assessore: Paga 2 invece di 4. Sembra poco, ma è la metà, e questa è una cosa che abbiamo introdotto noi, non era così prima, pagava pieno. Questo non è il libro dei sogni, sono i numeri, e la invito su questo a verificarlo. Non creda solo alle mie parole, vada a verificare, Stoppa, quello che sto dicendo. Parto da una questione, però, e questo è importante: quando mi si dice “le nostre proposte non sono mai state ascoltate”, è in vero, in parte, nel senso che, ascoltate sicuramente, capite anche, ma a mio avviso ci sono modi e modi di fare le proposte. Può essere una proposta propagandistica, cioè spesso, come avviene con qualche convegno, c'è una carrellata di personaggi, di autorità che passano, promettono, perché c'è il titolo sul giornale due giorni dopo, e poi la cosa muore lì, ma non parlo solo di politica, parlo in generale, di qualsiasi tipo di incontro pubblico, perché serve avere il titolo. Altra cosa, invece, è fare la proposta in maniera concreta, e ci sono due modi: uno, e capisco che non è possibile, sarebbe anticipare questa serata qui se esistessero, perché istituite, le Commissioni; so che lo ripeto per il terzo anno, ma continuerò a ripeterlo, perché se fossero istituite, ci sono comunicati i nomi delle Commissioni, Bilancio, Urbanistica, eccetera, Prima, Seconda, Terza Commissione, la scrematura, le Commissioni servono a quello, ad incontrarsi, è un mini Consiglio Comunale in cui le forze politiche rappresentative del Consiglio Comunale si scontrano e trovano la quadra. E’ ovvio che questo non è possibile, mancando le Commissioni. Però è una scelta rispettabilissima, ogni forza politica ha scelto se comunicare o no il nome, per qualsiasi motivo, che non discuto. Rimane l'altro sistema, che è quello degli emendamenti al bilancio, che non sono stati

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presentati, neanche uno. Non è stato presentato neanche un emendamento al bilancio, e c'erano i dieci giorni a disposizione prima, perché il bilancio è stato messo a disposizione il giorno 4, oggi la seduta è il giorno 16, quindi i dieci giorni per presentare gli emendamenti c'erano tutti. Nessun Consigliere Comunale, in questo caso parlo con l’opposizione, che è quella che mi ha sollevato il problema, ha presentato un emendamento di bilancio. In alcuni Comuni ne presentano mille, però uno su una proposta, perché a quel punto lì gli uffici hanno il tempo di verificare le coperture, eccetera, e poi, verificate le coperture, si può discutere, visto che la strada delle Commissioni non è percorribile, mancando le Commissioni. Questa non è una critica, sto facendo un’osservazione sui tempi di possibilità di intervenire in maniera incisiva sul bilancio. Il sociale, quando mi si dice “è il libro dei sogni”, ripeto: sono numeri del bilancio, che sarà pubblico, quindi lo vedranno tutti quanto è stato messo di più nel sociale. La questione ex precari è nel bilancio, perché non è debito fuori bilancio, c'è la copertura in bilancio. Ricordo però, a onor del vero, essendo stata firmata dal Sindaco ieri mattina in Tribunale la transazione... (Voci incomprensibili dall’Aula) SIMONI FEDERICO - Assessore: Perfetto, io non ho alcuna informazione che non sia già stata data, quindi vi invito ad andare a vedere quello che già è stato detto sulla questione, perché lei ha ragione che è una spesa che in questo momento l'Amministrazione ha a bilancio, e in questo momento l'Amministrazione sostiene, ma è una spesa riferita al periodo che va dal 2001 fino 2008, e lo dico, e chiudo, perché è così, ed è scritto. Non lo dico io, è scritto nelle carte. E’ ovvio che poi chi si trova a governare, come noi adesso, dobbiamo risolvere la questione. Le osservazioni che hanno fatto i Revisori non sono osservazioni, sono “attenzione, mi raccomando, verificate i fitti”, qua si ritorna però alla questione che è citata proprio chiaramente soprattutto nel settore patrimonio, allora qui dovremmo un po’ capirci e metterci d’accordo, perché o il problema è nel patrimonio e di chi lo gestisce, o il problema è nella Giunta, o il problema non si capisce, allora lo chiedo anche a lei, e sulla Commissione di inchiesta non entro nel merito, perché è una cosa che lei può benissimo parlare con i Consiglieri. Se mentre lei parlava ho parlato anch'io, non ho problemi a scusarmi del fatto di non avere rispettato il suo turno. Ripeto, non le ho parlato sopra, ho parlato a microfoni spenti. La battuta su Fonzie ci stava, esiste nei giornali, non l’ho inventata io, però, permetta, che questa è stata a seguito di una sua osservazione su un leader politico che, a torto o a ragione, è successo quello che è successo, succederà non si sa, ma, ripeto, è stata in risposta ad una cosa che lei ha detto a microfoni aperti, senza che io avessi ancora detta alcunché, e quindi invito anche lei a fare un attimo di riflessione, se posso permettermi. Grazie. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Stoppa, un minuto. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Anche meno. (Voci incomprensibili dall’Aula) STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Rimbalzo ancora la cosa, rimando al buon Lucchiari, che aveva tirato fuori il discorso di Renzi, eccetera, eccetera. E’ un problema che avete spesso, che è quello di continuare a richiamare il passato. Mi viene da dire che allora il Sindaco qualche anno fa ha sbagliato a votare perché, da quello che dice sempre,

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lui era un sostenitore delle Amministrazioni precedenti, quindi evidentemente all’epoca forse andava bene così. L'altro aspetto è che continuate a ribadire a noi queste cose, sapendo benissimo, primo, che nessuno di noi amministrava all’epoca, mentre voi invece adesso state amministrando, e fate degli atti, di cui gli adriesi si stanno probabilmente pentendo. Noi non siamo mai stati amministratori, e comunque quelli in precedenza amministravano in condizioni completamente diverse, perché se ci mettiamo a paragonare Schumacher con Fangio, o Balotelli con Pelè, non ne veniamo fuori, per cui ci sono delle condizioni diverse, ci sono persone qua che non hanno mai amministrato, e ci sono anche qua persone che - come più volte sostenuto - hanno sostenuto le Amministrazioni precedenti, per cui probabilmente qualcuno si dovrà pentire. Non io, visto che non potevo votare quando c'erano le precedenti Amministrazioni. Probabilmente qualcuno dei presenti, e che fanno parte anche della maggioranza, si dovrà pentire, se c'è da pentirsi. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Per dichiarazione di voto, Marzolla, prego. MARZOLLA GIUSEPPE - Consigliere Lega Nord: Nell’ultima esclamazione dell’opposizione è stato ribadito, con un’esclamazione “chissà cosa avreste potuto fare con la spesa relativo agli ex precari”, allora io rispondo con un’altra esclamazione, e dico “chissà quante cose avremo potuto fare se vi fossero stati meno indebitamenti nelle Amministrazioni passate”. Comunque, nonostante le minori entrate, dovute anche ai sempre minori trasferimenti che arrivano da Roma, il bilancio da noi è visto positivamente. Perché? Punto n. 1, vi è la riduzione dell’indebitamento; punto n. 2, vi è una maggiore attenzione al mondo della scuola; punto n. 3, un aumento dei trasferimenti al sociale. Pertanto la Lega Nord darà voto favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Lucchiari per dichiarazione di voto. LUCCHIARI DANIELE - Consigliere lista Bobo Sindaco: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Baruffa per dichiarazione di voto. BARUFFA FRANCO - Consigliere Forza Italia: Favorevole. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis per dichiarazione di voto. DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Presidente, condenso qui anche l’intervento, e spiego il motivo del mio voto. Io non mi ero segnato di parlare di precari, piuttosto che di Commissioni di controllo, perché credevo ne avessimo già parlato abbastanza. Sono stati tirati fuori adesso di nuovo questi argomenti dall’opposizione e dall’Assessore. La mia posizione sui precari la conoscono tutti, non mi interessa che sia stata coperta da bilancio, e che quindi non ci sia un debito fuori bilancio per pagar questi precari, non mi interessa. (Voci incomprensibili dall’Aula)

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DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà Infatti dico che c'è copertura di bilancio, Sindaco, quindi mi sta bene che quindi non vada fuori bilancio. Dico che secondo me sarebbe stato opportuno - lo ribadisco, anche se non conta niente questa sera - arrivare ad una sentenza, per i motivi che ci siamo detti, che se gli errori venivano dal passato bene sarebbe stato avere una sentenza che ci permettesse di andare a chi nel passato ha fatto errori, ed è lo stesso ragionamento che quella volta, lo scorso Consiglio, mi ha fatto non soltanto votare a favore, ma anche sottoscriver una mozione dell’opposizione volta ad istituire una Commissione di controllo, perché la Commissione di controllo, come ho già detto anche sui giornali, avrebbe permesso di verificare, sì, l'Amministrazione attuale se aveva commesso degli errori in buona fede, ma avrebbe permesso anche di verificare se ci fossero stati degli errori - in buona o in mala fede, chi lo sa - anche delle Amministrazioni precedenti. Quindi secondo me per fare chiarezza, per una questione di correttezza e anche di legalità, sarebbe stato opportuno farla. Per quanto riguarda il bilancio attuale, mi fa piacere che ci sia un capitolo del sociale che sia aumentato, è una cosa positiva, però io non posso non osservare (ma è soltanto un’osservazione che faccio, quindi non è allineata al bilancio, non mi interessa, è una considerazione mia) che se ci sono meno tasse, ci sono anche meno persone in difficoltà, e questo implica che se ci sono meno persone in difficoltà probabilmente c'è anche una minor necessità di accedere ai fondi del sociale. Poi, arrivando al bilancio vero e proprio e al mio voto, dico che questo qui è un bilancio basato, volenti o nolenti, sulle tasse e sulle multe, perché questo è il dato che ne deriva. Prendo atto che non c'è stato un aumento delle tasse, peraltro io rilevo che aumentare sarebbe stato anche alquanto difficile, posto che non sono ai massimi, forse, ma ci arrivano molto vicino. E un bilancio basato su tasse e multe, da che mi costa, è un bilancio di sinistra, ed è contrario non soltanto ai miei principi, ma è contrario anche al programma elettorale. E io, che sono di destra, e lo ricordo non tanto a Toni Scarda, che ovviamente ha fatto un intervento così, ma chi se lo ponesse il dubbio, che non soltanto sono di destra, e lo sono sempre stato, e che nessuno ha dubbi sul fatto che io sia di destra, non di centro destra, sia chiaro, io rappresento la desta del centro destra, anche se oggi mi sono confuso qua tra questi nuovi amici in mezzo al gruppone, e quindi io non posso e non intendo voltare le spalle ai cittadini che ci hanno votato, e che con il loro voto a me personalmente hanno dato il mandato a rappresentarli in questo Consiglio. Quindi il mio non sarà un voto favorevole, proprio perché io non vado a votare un bilancio basato su questi presupposti. Non sarà neppure un voto contrario, visto che sempre i simpatici cittadini che mi hanno dato mandato a stare qui a rappresentarli, mi hanno anche dato un mandato a rappresentarli nella maggioranza. Il mio sarà un voto di astensione, però - e qui mi rivolgo al Sindaco, che oggi ce l’ho seduto qui vicino - questo mio voto di astensione, io auspico che sia l’ultima volta che devo essere non favorevole al bilancio. E mi auguro che sin da subito - finalmente aggiungo - si inizi ad operare in modo diverso, anche dal punto di vista del bilancio, con uno sguardo non al presente, alla situazione di difficoltà presente e attuale, ma con uno sguardo al futuro. Quando io due anni fa dissi “tagliamo l’IMU”, ma sforiamo il bilancio, bene, non c'è problema, che problema c'è? Magari forse, invece che negozi, attività da chiudere ed andare a trovare altri lidi, magari forse si sarebbero insediati, e forse, senza aumentargli le tasse, nel giro di qualche anno avrebbero prodotto maggior gettito. Forse, chi può dirlo? Se ne è parlato anche all’ANCI, e via dicendo. Però, giusto perché la sinistra non gongoli, dico anche che, se è vero che il nostro bilancio è un bilancio che io ritengo basato su tasse e multe, quindi di sinistra, e io ricordo che nel programma elettorale si era detto che le multe non dovevano esserci più, o qualcosa del genere, questo bilancio si porta a bagaglio un’eredità molto pesante, che l’ha lasciata la sinistra. Vero è che c'è stata la Bobo 1, tutto quello che volete, ma nei trent’anni precedei alla Bobo 1 qua non c'era don Camillo, c'era Peppone, quindi il bilancio è così.... (Voci incomprensibili dall’Aula)

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DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Non ho mica attaccato te! Ehi, attenzione, non ci sono attacchi personali. Io, a differenza di qualcun altro, non dico “la passata Amministrazione lì seduta aveva fatto”. No, io dico semplicemente che è un bagaglio che ci portiamo dietro, e questo è un dato oggettivo, che risulta dagli annali. C'era la sinistra, non c'era la destra. (Voci incomprensibili dall’Aula) DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: A dire il vero c'era la desta, AN c'è sempre stata. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: De Bellis, ha finito? DE BELLIS MICHELE - Consigliere Popolo delle Libertà: Sì. Voto di astensione. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Favorevoli? 8 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 2 contrari. Immediata esecutività. Favorevoli? 8 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto. Contrari? 2 contrari.

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PUNTO N. 10: “Presentazione e discussione di interrogazioni, mozioni, ordini del giorno ed interpellanze”. SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Vista l'ora, se non ci sono mozioni o interrogazioni da presentare, per me, vista anche la mancanza dei proponenti, la seduta termina qui, se siete tutti d’accordo. Prego Stoppa. (Voci incomprensibili dall’Aula) SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: Sì, ne dia lettura, brevemente, e la porti al tavolo. STOPPA MATTEO - Consigliere Partito Democratico: Oggetto: “Gestione patrimonio comunale”. Interrogazione a risposta scritta e richiesta copia documenti. Rimaniamo convinti che sia stato un grave errore dei Consiglieri che sostengono la Giunta Barbujani avere impedito la costituzione di una Commissione temporanea, che potesse esaminare e riferire poi al Consiglio le problematicità della gestione del patrimonio comunale sollevate dal Segretario Generale con la sua relazione sulla performance 2013. Avere respinto una tale proposta ha visto clamorosamente contraddette le affermazioni del Sindaco, dell’Assessore Simoni e del Capogruppo di Forza Italia, Scarda, sul Comune dipinto come una casa di vetro, dove vige la massima trasparenza. Sono state citate come esempi negativi della mala gestione precedente le vicende del Circolo Unione degli immobili di Corso Garibaldi. Perché, pur essendo a conoscenza di queste vicende fin dall’insediamento della prima Amministrazione Barbujani, né chi rappresenta la parte politica, Sindaco e Giunta, né il Segretario Razzano, che rappresenta la struttura burocratica amministrativa dell’Ente, ha risolto queste anomalie che vengono indicate così macroscopiche? Perché è stato consentito, e viene tuttora consentito che i locali del Circolo Unione vengono utilizzati per incontri pubblici, molti dei quali organizzati direttamente dal Comune, e che la gestione degli stessi locali sia ancora a carico dei responsabili del circolo stesso? Sull’immobile di Corso Garibaldi, pur non trovando scandaloso che i locali possono essere lasciati in locazione fino a quando il Comune procederà alla demolizione dello stabile, chiediamo: perché dal 2009 non avete assunto i provvedimenti conseguenti? Perché avete addirittura tollerato il cambio della titolarità di una delle aziende in questione? Chiediamo altresì:

- di avere l'elenco il più aggiornato possibile degli alloggi comunali, anche di quelli a suo tempo considerati di servizio, come quelli attigui alle scuole, agli impianti sportivi, eccetera;

- che venga indicato per ogni alloggio comunale l'attuale nucleo familiare residente, la data di inizio dell’occupazione e le motivazioni dell’assegnazione;

- di conoscere i criteri con cui sono stati assegnati detti appartamento; - di capire se l'Amministrazione è in grado di certificare che queste assegnazioni sono

avvenute nel rispetto delle normative nazionali e regionali in materia; - di sapere se l’istruttoria delle procedure di assegnazione è avvenuta congiuntamente dagli

Uffici Patrimonio e Servizi Sociali; - di ottenere copia della sentenza di sfratto per le assegnazioni di alloggi comunali avvenuti in

emergenza abitativa; - di ottenere il rilascio di copia delle delibere di Giunta e di decreti di assegnazione per ogni

singola abitazione;

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- di sapere perché, stando alle dichiarazioni pubbliche dell’ex Assessore al Patrimonio, Avvocato Maltarello, la Giunta Comunale dal 2009 ad oggi non è stata in grado di approvare una regolamentazione sull’uso delle sale pubbliche;

- di ottenere un’elencazione riferita all’anno 2013 delle giornate in cui è stata utilizzata ogni singola sala comunale pubblica, e dei soggetti che ne hanno usufruito;

- se il permesso d’uso è stato concesso a titolo oneroso gratuito; in quest’ultimo caso chi è il soggetto che ha disposto la gratuità;

- come mai, contrariamente a quanto dichiarato in Consiglio Comunale dall’Assessore Simoni, la delibera di Giunta n. 54/2014 fissa il costo per l’utilizzo della sola Sala Caponnetto, non delle altre sale comunali;

- di sapere se Sindaco e Giunta sono in grado di smentire il fatto che in più occasioni sono state concesse sale di proprietà comunale del capoluogo, ma soprattutto nelle frazioni, a titolo gratuito per ricorrenze private, come feste di compleanno, di laurea, anniversari, eccetera;

- che ci venga fornito un elenco delle associazioni che dal 2009 ad oggi hanno ottenuto di avere la propria sede in locali di proprietà comunale;

- di sapere le motivazioni per cui non è ancora nelle disponibilità dell'Amministrazione Comunale la possibilità di gestire direttamente la sala convegni all’interno del complesso edilizio dell’ex Istituto Canossiano, come invece è esplicitamente previsto nell’apposita convenzione a suo tempo stipulato con la proprietà;

- di sapere come mai, nonostante il nostro Collegio dei Revisori lo avesse segnalato più volte, e non solo nel corso del 2013, gli uffici finanziari non abbiano svolto i debiti riscontri sui versamenti dei canoni di locazione dovuti al Comune, e perché a nessun livello, né politico, né dirigenziale, si siano avviate opportune verifiche;

- di sapere perché nei casi più conclamati di recupero del credito per assoluta indigenza economica del soggetto debitore non è stata accertata e dichiarata l’inesigibilità del credito.

SANTARATO MARCO - Presidente del Consiglio: La porti al tavolo. La seduta è sciolta. Buona notte a tutti.