LA PISCINA COMUNALE DI LENTINI

Progetto Scientifico

La storiaLa piscina è stata completata nel 1990 ed era, in quegli anni, una struttura all’avanguardia sia per le dimensioni sia per le soluzioni impiantistiche adottate. Giovani atleti provenienti dalla zona Nord della provincia di Siracusa e ancora da Scordia, Militello e Ragusa venivano qui ad allenarsi e partecipavano a gare e manifestazioni sportive.

Nel 2009 una tromba d’aria staccò alcuni pannelli della copertura.Le difficoltà dell’amministrazione dell’epoca nel reperire rapidamente i fondi necessari alla riparazione della struttura ne causò dapprima la chiusura e quindi l’abbandono. Una serie continua di atti vandalici ne ha prodotto il totale degrado.

Il declino e l’abbandono

Le denunceNegli anni, a più riprese, si è tentato di attirare l’attenzione sulla piscina sensibilizzando la stampa locale e segnalando il caso alla nota trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”.Da La nota7.it (Testata giornalistica on-line) 22 ottobre 2014“Lentini – Una piscina comunale che dalle stelle è finita in stalla.”http://www.lanota7.it/lentini-storia-infame-di-una-piscina-comunale-distrutta-dal-vento-e-dal-non-far-nulla-per-salvarla/

Vittorio Brumotti per “Striscia la Notizia”.29 Novembre 2014 https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/piscina-di-lentini-siracusa-_21410.shtml

Le denunce

Le condizioni attuali Prospetto sud

Nonostante le denunce ai media ed il clamore da esse suscitato lo stato di degrado della piscina rimane sotto gli occhi di tutti ed ha compromesso del tutto lo stabile.

Le condizioni attualiProspetto nord-ovest

L’ideaQuando abbiamo partecipato alla selezione del team per la «First Lego League», i nostri insegnanti ci hanno chiesto quale progetto avremmo voluto proporre per migliorare la vivibilità delle nostre città. Molti di noi hanno scelto la piscina comunale. Avevamo sentito parlare da genitori e amici di quanto era bella e vederla abbandonata ci dispiaceva. Alcuni di noi fanno nuoto in strutture private.

✔ Abbiamo cominciato la nostra ricerca su Internet.

✔ Abbiamo parlato con le persone che avevano lavorato nella struttura

✔ Abbiamo cercato foto e filmati

✔ Siamo andati all’Ufficio Tecnico comunale per reperire il progetto originale che ci è stato fornito dal geom. Nunzio Nicosia

✔ Abbiamo studiato le planimetrie, calcolato fabbisogni , ipotizzato soluzioni.

La ricerca

La ricerca

Il progettoIl nostro team immagina che sia ancora possibile salvare l’immobile operando un’approfondita attività di recupero della struttura nelle sue parti più degradate.Ciò consentirebbe inoltre di adeguarla da un punto di vista energetico, mettendo in atto tutti gli interventi necessari a ridurre quanto più possibile la dispersione di energia (coibentazione esterna, infissi basso emissivi, coibentazione del tetto, ecc.).

L’aspetto innovativo della nostra proposta di progetto consiste nel dotare la piscina di una serie di impianti energetici ecosostenibili che consentano di produrre tutta l’energia necessaria al funzionamento della struttura esclusivamente da fonti rinnovabili.L’integrazione dei sistemi fotovoltaico con accumulo, solare termico sottovuoto, pompa di colore geotermica e caldaia a biomasse ci consentiranno di soddisfare tutte le esigenze energetiche dell’impianto.

Sostenibilità energetica

Fabbisogno energeticoCome facciamo a sapere quanta energia consumerà la nostra piscina?

Fabbisogno energeticoAbbiamo fatto delle ipotesi:

✔ La temperatura dell’acqua dell’acquedotto è circa di 15° C mentre in piscina dovrà arrivare a 25° C

✔ L’acqua della piscina perde 3° C a notte e quindi bisogna riscaldarla al mattino da 22° a 25° C. In questa formula cs dell’acqua è 4,186 KJ/(Kg*°C)

Q = m x cs x ∆T

✔ La piscina perde calore per evaporazione : una piscina di 400 m2 perde circa 47 litri/H sottraendo 2.260 KJ/litro

✔ Abbiamo pensato di avere 30 utenti/ora e di ricambiare 30 litri per ogni utente quindi immettere 900 litri/h di acqua pulita a 15°C da portare a 25°C.

✔ Ogni utente fa la doccia consumando circa 35 litri d’acqua che deve essere riscaldata almeno a 40 °C.

Fabbisogno energetico

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❑ L’aria da riscaldare è 15.000 mc . L’aria pesa 1,225 kg/mc ed il calore specifico dell’aria è 1 KJ /mc .

❑Pensiamo di prendere l’aria esterna a 10 °C e riscaldarla a 30 °C.

❑ E’ necessario un ricambio di 20 mc /h per ogni mq di vasca (la nostra è circa 400 mq) quindi 8.000 mc/h.

❑La struttura disperde calore verso l’esterno dal soffitto, dalle pareti, dalle vetrate e infine verso il suolo e bisogna reintegrarlo.

Conclusioni

Abbiamo stimato un costo di installazione degli impianti analizzati in 1.600.000,00 euro.L’unico costo, in termini di approvvigionamento di energia, sarebbe legato alla fornitura di cippato e/o sansa di olive per alimentare la caldaia a biomasse, per un importo annuo di circa 15.000,00 euro. A fronte di un risparmio, in termini di acquisto di gas metano ed energia elettrica, di 190.000,00 euro annui, possiamo affermare che l’investimento iniziale si ripagherebbe i meno di 10 anni.