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Simulazioni delle prove INVALSI 2018 Soluzioni per l’insegnante Scuola Secondaria di Primo Grado - Italiano - Classe III - Simulazione n°1 COMPRENSIONE DELLA LINGUA 1. Nella seguente sezione, dedicata alla comprensione della lingua, leggi attentamente il testo che troverai nel riquadro a sinistra e poi rispondi alle domande che troverai accanto al testo. Il testo è ripetuto per ogni schermata, puoi rileggerlo ogni volta che ne hai bisogno. Nuove sfide: il telelavoro Nelle bacheche di siti specializzati compaiono sempre annunci di lavoro, ma nuove opportunità potrebbero nascere da attività inesistenti. È questo il parere dei diversi esperti e futurologi che sono stati interpellati per identificare le possibili carriere emergenti nei prossimi 20 anni. Tra le occupazioni con possibilità di sviluppo c’è quella del telechirurgo. Grazie ai progressi della chirurgia a distanza, o telechirurgia, i medici potranno sempre più operare interventi su pazienti situati anche in località remote, in un’area rurale isolata se non addirittura in un altro paese, usando la tecnologia robotica. Esistono già sistemi robotizzati come il Da Vinci, in Italia presente in diverse strutture ospedaliere, che, in prospettiva si diffonderanno in versioni più avanzate capaci di eseguire operazioni di microchirurgia mini invasiva maneggiando pinzette e aghi microscopici. I chirurghi nei prossimi anni, oltre ad una laurea in medicina specialistica, dovranno ampliare le loro competenze nella robotica e nelle telecomunicazioni. Altra professione da considerare potrebbe essere il consulente per robot, impiegati come assistenti familiari. Avete visto il film di Alberto Sordi “Io e Caterina” con il robot dalle sembianze femminili che sbriga le faccende casalinghe o la serie televisiva svedese “Real Humans” in cui l’androide Mimi, uno degli hubot protagonisti, è occupata come domestica nella casa della famiglia Engman? In futuro, la nostra società potrebbe essere popolata di macchine umanoidi non più automi ma quasi-persone, in grado di fare le pulizie, preparare la cena o guidare. Per questi robot domestici servirà un’assistenza particolare fornita da consulenti dotati di formazione specializzata nel campo di questa tecnologia. Con la maggioranza delle persone che vive concentrata nelle città la mobilità pubblica è destinata ad acquistare una funzione strategica. I sistemi di trasporto richiedono molti investimenti e tendono ad automatizzarsi, con veicoli, automobili o metro, e modalità di pagamento automatici. L’avanzare della tecnologia in questo settore pone l’esigenza di una figura professionale, un’analista responsabile della sua gestione e del suo regolare funzionamento. Nel paesaggio occupazionale venturo, inoltre, aumentando la sensibilità sui temi ambientali e l’utilizzo delle fonti rinnovabili ci sarà spazio per specialisti in tecnologia solare, incaricati di costruire e progettare strutture e reti ad energia solare, oppure per installatori di biopellicole, per edifici eco-compatibili, ri-naturisti, cui sarà affidata la risoluzione di problemi causati da danni ambientali in campagna, esperti di acquaponica, e designer nel riuso creativo, ingegneri e laureati in scienza dei materiali, che avranno il compito di trasformare ogni tipo di rifiuti e scarti in materia lavorabile per produrre senza sprechi. Nel mondo che verrà potranno però nascere mestieri veramente singolari. Volete qualche esempio? Il nostalgist, che avrà il compito di ricreare in case di anziani benestanti un’ambientazione nostalgica con cucine degli anni ‘50 o dormitori universitari stile anni ‘80, l’esperto di semplificazione, che dovrà aiutare le aziende a ridurre la complessità interna, il terapista di fine vita, chiamato a pianificare le ultime fasi dell’esistenza per minimizzare dolore e sofferenza, vigilanti di quartiere, addetti al controllo della sicurezza affiancati da droni che combatteranno altri droni usati dai criminali, e il remixer di media, imprenditore creativo in grado di realizzare progetti con l’ausilio di varie risorse mediatiche. (da Carlo Lavalle, La Stampa, 3 maggio 2014)

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COMPRENSIONE DELLA LINGUA 1. Nella seguente sezione, dedicata alla comprensione della lingua, leggi attentamente il testo che troverai nel riquadro a sinistra e poi rispondi alle domande che troverai accanto al testo. Il testo è ripetuto per ogni schermata, puoi rileggerlo ogni volta che ne hai bisogno. Nuove sfide: il telelavoro Nelle bacheche di siti specializzati compaiono sempre annunci di lavoro, ma nuove opportunità potrebbero nascere da attività inesistenti. È questo il parere dei diversi esperti e futurologi che sono stati interpellati per identificare le possibili carriere emergenti nei prossimi 20 anni. Tra le occupazioni con possibilità di sviluppo c’è quella del telechirurgo. Grazie ai progressi della chirurgia a distanza, o telechirurgia, i medici potranno sempre più operare interventi su pazienti situati anche in località remote, in un’area rurale isolata se non addirittura in un altro paese, usando la tecnologia robotica. Esistono già sistemi robotizzati come il Da Vinci, in Italia presente in diverse strutture ospedaliere, che, in prospettiva si diffonderanno in versioni più avanzate capaci di eseguire operazioni di microchirurgia mini invasiva maneggiando pinzette e aghi microscopici. I chirurghi nei prossimi anni, oltre ad una laurea in medicina specialistica, dovranno ampliare le loro competenze nella robotica e nelle telecomunicazioni. Altra professione da considerare potrebbe essere il consulente per robot, impiegati come assistenti familiari. Avete visto il film di Alberto Sordi “Io e Caterina” con il robot dalle sembianze femminili che sbriga le faccende casalinghe o la serie televisiva svedese “Real Humans” in cui l’androide Mimi, uno degli hubot protagonisti, è occupata come domestica nella casa della famiglia Engman? In futuro, la nostra società potrebbe essere popolata di macchine umanoidi non più automi ma quasi-persone, in grado di fare le pulizie, preparare la cena o guidare. Per questi robot domestici servirà un’assistenza particolare fornita da consulenti dotati di formazione specializzata nel campo di questa tecnologia. Con la maggioranza delle persone che vive concentrata nelle città la mobilità pubblica è destinata ad acquistare una funzione strategica. I sistemi di trasporto richiedono molti investimenti e tendono ad automatizzarsi, con veicoli, automobili o metro, e modalità di pagamento automatici. L’avanzare della tecnologia in questo settore pone l’esigenza di una figura professionale, un’analista responsabile della sua gestione e del suo regolare funzionamento. Nel paesaggio occupazionale venturo, inoltre, aumentando la sensibilità sui temi ambientali e l’utilizzo delle fonti rinnovabili ci sarà spazio per specialisti in tecnologia solare, incaricati di costruire e progettare strutture e reti ad energia solare, oppure per installatori di biopellicole, per edifici eco-compatibili, ri-naturisti, cui sarà affidata la risoluzione di problemi causati da danni ambientali in campagna, esperti di acquaponica, e designer nel riuso creativo, ingegneri e laureati in scienza dei materiali, che avranno il compito di trasformare ogni tipo di rifiuti e scarti in materia lavorabile per produrre senza sprechi. Nel mondo che verrà potranno però nascere mestieri veramente singolari. Volete qualche esempio? Il nostalgist, che avrà il compito di ricreare in case di anziani benestanti un’ambientazione nostalgica con cucine degli anni ‘50 o dormitori universitari stile anni ‘80, l’esperto di semplificazione, che dovrà aiutare le aziende a ridurre la complessità interna, il terapista di fine vita, chiamato a pianificare le ultime fasi dell’esistenza per minimizzare dolore e sofferenza, vigilanti di quartiere, addetti al controllo della sicurezza affiancati da droni che combatteranno altri droni usati dai criminali, e il remixer di media, imprenditore creativo in grado di realizzare progetti con l’ausilio di varie risorse mediatiche.

(da Carlo Lavalle, La Stampa, 3 maggio 2014)

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2. Le opportunità di lavoro, in futuro, potrebbero nascere

da un deciso potenziamento di attività già esistenti

dall’affermarsi di attività oggi ancora sconosciute

da una attenta consultazione di siti specializzati

da attività già oggi esistenti ma in località remote 3. Tra le occupazioni con più possibilità di sviluppo ce n’è una. Quale? Individua la parola e trascrivila nel riquadro. telechirurgo 4. La parola telechirurgo è una parola

alterata

composta

derivata

base 5. La parola “telechirurgia” significa

serie tv ambientata in corsie di ospedale

diretta tv di reali interventi chirurgici

utilizzo in chirurgia della tecnologia robotica

tecnica terapeutica praticata con le mani 6. Individua e trascrivi le parole che completano la frase. Esistono già sistemi robotizzati come Da Vinci che sono capaci di eseguire operazioni di microchirurgia mini invasiva. 7. Completa il testo che segue trascrivendo le parole tratte dal brano. Le mansioni del robot domestico saranno fare le pulizie preparare la cena guidare 8. L’utilizzo di robot domestici richiederà

una buna assistenza tecnica

tecnici preparati

personale specializzato

più sistemi di trasporto

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9. Completa il testo che segue trascrivendo le espressioni tratte dal brano.In “futuro” ci sarà spazio perspecialisti in tecnologia solareinstallatori di biopellicoleri-naturistidesigner nel riuso creativo

10. Nel mondo nasceranno nuove attività e nuove professioni. Indica se le affermazioni sonovere o false.Nostalgist V F Terapista di riabilitazione V F Vigilanti di quartiere V F Ri-naturisti V F

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L’SMS: un bell’aiuto se sei timido! Sì, ho un telefonino solo da tre mesi. Il mio compleanno è il 27 febbraio, sono Pesci, per poco non ero Acquario, solitario e ribelle, e invece sono un Pesce romantico e sognatore – non che io sia un appassionato dello zodiaco, ma l’ho letto alla fine del mio fumetto preferito, perché ormai gli oroscopi sono dappertutto – e mia mamma ha pensato di regalarmi un telefonino! Ho compiuto dodici anni, l’età in cui i samurai possono iniziare a provare le sciabole Saigon sui bambù, e cosa mi regalano? Non un videogame, non una raccolta degli X-Men e tantomeno un autografo di Valentino Rossi (meraviglioso averlo ma un po’ complicato): mi regalano un telefonino. Non mi è andata così male, dopotutto; sempre meglio del solito stock di mutande e calzini, o di un libro di quelli che le mamme pensano piacciano, quelli con le storie d’amore oppure con gli amici che litigano. Ero rimasto l’unico in classe senza cellulare, in effetti a scuola mi annoiavo un po’. Non potevo passare il tempo come gli altri, cioè giocando ai giochini stupidi che trovi inclusi nel telefono, oppure mandando SMS durante l’intervallo, oppure ancora a fare squillo ai compagni per scoprire se avevano lasciato la suoneria accesa e fargli fare così la figura degli scemi. Che poi va sempre che cercano mezz’ora nello zaino, sotto il banco, e nelle tasche del cappotto, chiedendo scusa al prof, e alla fine li mandano fuori dalla classe. In realtà è un’arma di controllo di massa. Pensiamo di essere grandi ma quelli veramente più grandi di noi ci stanno guardando e monitorando. Va bene a tutti e due, alla fine: contenta mia mamma, che mi può chiamare quando non sono sotto il suo naso, e contento anche il sottoscritto, che almeno il tempo a scuola mi passa un po’. Questo era quello che pensavo prima. Prima di conoscere lei, era tutto qui. Era tutto solo per passare il tempo facendo qualcosa che nasceva divertente e poi diventava noia fino a trovare qualcos’altro di divertente. Prima che il suo numero mi arrivasse come un miracolo tra le mani. E dire che non credevo di essere così innamorato di lei prima di trovare il suo numero di cellulare. Prima vedevo tutto impossibile, come la PlayStation, poi improvvisamente è diventato tutto semplice. Un numero di cellulare, e costruiamo un ponte tra due sponde irraggiungibili. Oggi è la prima volta che la ricarica me la compro tutta io con la paghetta del mese. E lo faccio perché stavolta mi serve davvero, e non posso andare a chiedere i soldi alla mamma, perché a quel punto lei mi domanderebbe come ho fatto a finire l’ultima ricarica, visto che lei non la chiamo mai. La ricarica mi serve per mandarle un messaggio. Mai l’invenzione del telefono è stata più utile. Infatti se fossi a casa dovrei usare il telefono fisso che sta in cucina. Dovrei aspettare che non ci sia nessuno per provarci, e casa mia non è mai vuota, nemmeno la domenica. Quindi proverei a telefonare con mia mamma in giro, che a quel punto mi farebbe sicuramente il terzo grado, o perlomeno gli occhi storti che ridono, come sa fare lei. Una cosa che non sopporterei per niente al mondo. Il cellulare mi ha risolto un sacco di problemi, perlomeno quelli pratici, quando ci si deve parlare chiaramente. Da uomo a donna. O insomma, qualcosa del genere. Oggi è una bella giornata, mi viene da pensare, perché sento il sole che comincia a scaldare la pelle. Tra poche settimane sarà di nuovo estate, e sarebbe bello mettersi insieme in estate, penso. Comincio di nuovo a fantasticare su di lei aspettando l’SMS di conferma di avvenuta ricarica. Poi, quando il messaggio arriva, finalmente, col cuore che batte forte prendo il coraggio a due mani, trovo un angolo ombreggiato dietro il parcheggio della stazione e le scrivo un SMS: Mi piaci! Ma il T9 scrive: Mi ricci! E quando me ne accorgo è troppo tardi: il messaggio è già stato inviato.

(da A. Baronciani, Mi Ricci! L’amore ai tempi del T9, Milano, Rizzoli 2010)

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11. Nel riferire il proprio segno zodiacale, il protagonista del brano fa intendere che

crede nelle previsioni dell’oroscopo

è un grande appassionato di astrologia

è scettico nei confronti dell’oroscopo

spera che le previsioni si avverino 12. L’espressione “e cosa mi regalano?”, evidenziata nel testo, indica

una vera richiesta di informazione

una chiara risposta predeterminata

una concreta pretesa di chiarimento

un reale dubbio su ciò che viene detto 13. L’espressione “Ho compiuto dodici anni, l’età in cui i samurai possono iniziare a provare le sciabole Saigon sui bambù” è in contrasto con un’altra espressione. Individua nel testo l’espressione che risponde a questa affermazione e trascrivila. Mi regalano un telefonino 14. Anziché il telefonino, il protagonista avrebbe rischiato di ricevere altro come regalo. Indica se le affermazioni sono vere o false.

Uno stock di mutande e calzini V F

Un videogame V F

Un libro d’amore o di amicizia V F

Una raccolta degli X-Men V F

Un autografo di Valentino Rossi V F 15. Sostituisci l’espressione in effetti della frase “Ero rimasto l’unico in classe senza cellulare, in effetti a scuola mi annoiavo” con una parola tra quelle indicate.

intanto

quindi

difatti

perciò 16. Nei confronti dei compagni che hanno il telefonino l’atteggiamento del protagonista è di commiserazione. Individua nel testo la parte che risponde a questa affermazione e trascrivila. Non potevo passare il tempo come gli altri, cioè giocando ai giochini stupidi che trovi inclusi nel telefono, oppure mandando SMS durante l’intervallo, oppure ancora a fare squillo ai compagni per scoprire se avevano lasciato la suoneria accesa e fargli fare così la figura degli scemi 17.Il telefonino viene definito con una iperbole cioè con una esagerazione. Quale? Un’arma di controllo di massa

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18. L’espressione “Comincio di nuovo a fantasticare su di lei”, evidenziata nel testo, fa capire il carattere del protagonista. Individua nel testo le parole che descrivono in modo chiaro questo aspetto e trascrivile nel spazio di sotto. sono un Pesce romantico e sognatore 19. La proposizione come ho fatto a finire l’ultima ricarica in “non posso andare a chiedere i soldi alla mamma, perché a quel punto lei mi domanderebbe come ho fatto a finire l’ultima ricarica” è una

comparativa

interrogativa indiretta

modale

oggettiva 20. Il T9 è

un sistema per l’inserimento facilitato delle parole tramite la tastiera del cellulare

un sistema per inviare immagini e audio a più destinatari contemporaneamente

un sistema automatico per correggere gli errori durante la scrittura su tastiera

un sistema non decimale per effettuare velocemente calcoli e percentuali

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Sola ma forte Quando avevo la tua età, ero più confusa che felice. Quindi se hai l’età che avevo io alla tua età e sei più confuso che felice, ti dico: vedrai i bei giorni devono ancora venire. NON È VERO, o meglio non è sempre vero, che – come dicono sempre – l’infanzia è l’età più bella, a volte è tutto il contrario. Pensa alle fiabe: non è forse successo di tutto, prima del lieto fine, a Biancaneve, a Cenerentola, a Cappuccetto Rosso, a Pollicino, a Hänsel e Gretel, eccetera eccetera? Se stai pensando preoccupato – aiuto, ma a me fin ora sono successe solo cose belle – tranquillizzati, le disavventure non sono obbligatorie! Piuttosto guardati attorno e cerca di dare una mano agli altri bambini, ce ne sono tanti di “smarriti nel bosco”. Di certo almeno uno lo conoscerai. Non è necessario che sia orfano o povero o chissacché. Può anche essere semplicemente un bambino timido, solo, senza amici, sperduto, per esempio, a scuola, un bambino “nuovo”, che l’anno scorso non c’era, invitalo a giocare con te. Come molti bambini parlavo da sola, e a tavola, come dico in una poesia, parlavo con la Signora Forchetta e suo marito il Coltello e con i feroci bambini Cucchiaini. Erano loro i miei commensali. La mia mamma Maria Rosa doveva lavorare fino a mezzanotte, per cui io mangiavo sola e dormivo sola e avevo paura. Anche se, come dico nei versi di una ninnananna, “la notte nera nera / è solo un giorno in vestito da sera”. Alla tua età mi piaceva scrivere e mi piaceva leggere, studiare no. Leggevo sempre fiabe e quando su una frase non ero d’accordo, la cancellavo con una riga e la riscrivevo a modo mio! Invece il Diario di Anna Frank, da ragazzina, me lo ricopiai tutto tutto a macchina, parola per parola, su quelle ero d’accordo, non ne cambiai nemmeno una. A scuola l’aritmetica era per me un vero mistero, e la geometria un mistero al quadrato. Solo nei temi prendevo bei voti. Se a scuola vai così così, non ti preoccupare, è capitato anche a me, e non preoccuparti: ricordati sempre che le paure delle cose sono sempre molto più grandi delle cose stesse, per esempio se la paura è alta un metro, la cosa poi sarà alta solo cinquanta centimetri, vedrai. A quei tempi avevamo un cane che si chiamava Brigante (“dei cani brutti / eri il più bello di tutti”) e un gatto che si chiamava Buio. NON È VERO che cani e gatti non vanno d’accordo, non tutti, almeno. Ora ho solo un gatto che si chiama Ignazio (il nome l’ha scelto mia figlia) e mia figlia ha un marito che si chiama Giorgio, che ha un cane che si chiama Athos, che ha un amico gatto che si chiama Mosè. A proposito NON È VERO che gli animali non vanno in paradiso: con tutte le torture che facciamo loro (per esempio lo sai perché si dice “piangere come vitelli”? O lo sai come tengono le galline nelle fabbriche per fare le uova?), in paradiso ci vanno eccome! Hai notato quante volte ho scritto NON È VERO? È per invitarti a non credere e a non ripetere sempre a pappagallo tutto quello che ti dicono, specie se sono giudizi negativi. Aiuto sto andando fuori tema! Allora NON È VERO che gli scrittori non sbagliano mai! Tornando alla tua età, vorrei darti un consiglio: se a volte vorresti protestare protestare protestare mille volte contro un’ingiustizia che ti pesa addosso come una montagna e non trovi il coraggio o nessuno ti sta a sentire, fa’ come facevo io quando avevo la tua età: prendi un pezzo di carta e quella cosa che pesa come una montagna, scrivila: sotto forma di poesia, o di diario, o di canzoncina, o di disegno, o di lettera (anche il genitore o il maestro più distratto di fronte a una lettera diventa attentissimo) o sotto forma di quello che vuoi, vedrai come dopo ti sentirai più leggero, più leggera, e sarai capito di più.

(Vivian Lamarque in AA.VV., Quando avevo la tua età. Tutti gli scrittori per bambini sono stati bambini, Milano, Fabbri 2001)

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21. Il brano è

una fiaba per bambini

un’autobiografia

un racconto di fantasia

una descrizione di luoghi 22. L’espressione smarriti nel bosco in “cerca di dare una mano agli altri bambini, ce ne sono tanti di smarriti nel bosco” ha una funzione

connotativa

denotativa 23. Nel brano è stata usata l’espressione “smarriti nel bosco” come richiamo a una informazione data poco prima. Scegli e trascina dal testo una frase significativa che ti fa capire qual è il riferimento. Pensa alle fiabe: non è forse successo di tutto, prima del lieto fine, a Biancaneve, a Cenerentola, a Cappuccetto Rosso, a Pollicino, a Hänsel e Gretel, eccetera eccetera? 24. L’Autrice svela un passato di solitudine. Scegli e trascina dal testo una frase significativa che te lo fa comprendere. parlavo da sola, e a tavola, come dico in una poesia, parlavo con la Signora Forchetta e suo marito il Coltello e con i feroci bambini Cucchiaini. Erano loro i miei commensali. La mia mamma Maria Rosa doveva lavorare fino a mezzanotte, per cui io mangiavo sola e dormivo sola 25. Che cosa significa l’espressione “la notte nera nera / è solo un giorno in vestito da sera” evidenziata nel brano?

La notte è nera perché non è illuminata

Di notte è bene indossare abiti eleganti

La notte è solo apparentemente nera

Di notte non si deve avere paura del buio 26. Nel periodo “La mia mamma Maria Rosa doveva lavorare fino a mezzanotte, per cui io mangiavo sola” la proposizione sottolineata è una

consecutiva

causale

finale

dichiarativa 27. Con le parole “Invece il Diario di Anna Frank, da ragazzina, me lo ricopiai tutto a macchina, parola per parola, su quello ero d’accordo, non ne cambiai nemmeno una”, evidenziate nel testo, quale messaggio intende trasmettere l’Autrice?

Amava lo stile con cui scriveva Anna Frank

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Vuole far capire quanto fosse studiosa da piccola

Che possedeva una macchina per scrivere

Che condivideva il pensiero di Anna Frank 28. L’espressione evidenziata nel testo “dei cani brutti / eri il più bello di tutti” significa che il cane dell’Autrice

era bellissimo

era il più brutto tra tutti

era brutto ma per lei era bello

era il più bello dei cani 29. Nel periodo “Ora ho solo un gatto che si chiama Ignazio e mia figlia ha un marito che si chiama Giorgio, che ha un cane che si chiama Athos, che ha un amico gatto che si chiama Mosè” che funzione hanno i che sottolineati?

Introducono proposizioni relative

Introducono proposizioni relative e oggettive

Introducono proposizioni relative e interrogative indirette

Introducono proposizioni relative e dichiarative 30. Nel brano emerge la coscienza animalista dell’Autrice. Scegli e trascina dal testo una frase significativa che te lo fa comprendere. A proposito NON È VERO che gli animali non vanno in paradiso: con tutte le torture che facciamo loro 31. Il brano è rivolto ad adolescenti. Che consiglio dà l’Autrice per gestire al meglio i momenti in cui si vuole protestare contro una ingiustizia?

Farsi coraggio e reagire con forza

Urlare forte per farsi sentire da tutti

Scrivere su un foglio l’ingiustizia subita

Lasciar correre e rassegnarsi agli eventi

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LESSICO 32. Nelle schermate che seguono troverai alcune domande di Lessico. Leggi attentamente ogni domanda e rispondi seguendo le istruzioni. 33. Scrivi la parola che corrisponde alla definizione data. Mammifero con manto a strisce (zebra) Sostanza inodore, incolore e insapore (acqua) Corpo celeste dotato di luce propria (stella) Rilievo della superficie terrestre, di altezza non inferiore ai 600 m (montagna) 34. Trascina ciascuna delle parole elencate sotto nel riquadro del corrispondente lessico specialistico. Attenzione alcuni spazi sono in più. Architettonico Medico Economico svalutazione, capitello, varicella, denaro, navata, otite, epistassi 35. Completa il testo che segue scegliendo tra le opzioni di volta in volta proposte. Nella falegnameria si sentiva lo stridio/sfrigolio/scoppiettio della pialla e Giovanni, dai tronchi maestosi presi dai boschi, tirava fuori delle vere opere d’arte. Era il falegname più ricercato della valle ed era noto perché cominciava il suo lavoro al primo barrito/ canto/ urlo del gallo e non lasciava gli attrezzi se non quando sentiva il primo gufare/bubolare/ squittio del barbagianni venuto ricordargli che il sole era tramontato. 36. Individua la frase in cui è presente un nome alterato.

Tutte le sere, alle 7.00, quel panificio sforna un’ottima focaccia.

Qualcuno di voi ha ancora dell’acqua fresca nella borraccia?

È arrivato il giardiniere: speriamo elimini tutta questa erbaccia.

Lo sai anche tu: questo regolamento della gara è cartastraccia. 37.Trascina negli spazi le lettere elencate sotto e forma una parola derivata.

P A N I F I C I O

I P O C N I

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38. Individua, scegliendo le opzioni corrette, le parole formate sia da un prefisso che da un suffisso.

Dispiacere

Orologiaio

Illeggibile

Sbiancamento

Teletrasporto

Svalutazione

39. Completa le affermazioni inserendo opportunamente le parole “iponimo” e “iperonimo” Colore è iperonimo di giallo. Pantaloni è iponimo di abbigliamento. Cosmetico è iperonimo di cipria Frutta è iperonimo di kiwi. Lavastoviglie è iponimo di elettrodomestici. 40. Trascina ciascuna delle parole derivate che seguono nella corrispondente colonna. Attenzione: una parola non appartiene a nessuna delle tre categorie proposte. derisione, interrogazione,semenzaio, pellame, vespaio, solaio, benzinaio,casellante, antiquario, chiusura, sornione, vivaio, ginocchiata

Parole che indicano azione/condizione

Parole che indicano contenitore/luogo

Parole che indicano mestiere/atteggiamento

41.Se dovessi cercare sul dizionario il significato delle parole che seguono, quali parole cercheresti? Scrivile nel riquadro.

Il terreno era umidiccio. umido

Ho comprato un rotolo di carta increspata. increspato

Quella tela è stata acquistata da un collezionista. acquistare

Abbiamo fatto il giro delle biblioteche di Firenze. biblioteca 42. Quale tra le seguenti parole, tutte derivate da “olio” indica il luogo in cui si produce l’olio?

Oliera

Oleificio

Oliario

Oliata

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43. Leggi il testo, poi rispondi alla domanda di sotto. “Era sera a Pietralata: per chi era appena dopocena e per chi prima, ma tutti erano allegri e sciamannati, andando avanti e indietro per le strade della borgata. L’aria poi era dolce dolce, e bastava che si muovesse un po’ di vento perché prendesse un sapore di mele cotogne, di ruchetta bagnata di guazza”

(Da P.P. Pasolini, Una vita violenta, Garzanti, 2008) Quale parola può sostituire “sciamannati” nel testo?

Trasandati

Sparpagliati

Discreti

Silenziosi

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RIFLESSIONE SULLA LINGUA 44. Nelle schermate che seguono troverai alcune domande di Riflessione sulla lingua. Leggi attentamente ogni domanda e rispondi seguendo le istruzioni. 45. Nella frase “Hai preparato l’esame in maniera troppo frettolosa perché potessi superarlo davvero” che valore ha la congiunzione perché?

Introduce una proposizione dichiarativa

Introduce una proposizione causale

Introduce una proposizione interrogativa indiretta

Introduce una proposizione finale 46. Individua la frase in cui il pronome personale “mi”, anche in posizione enclitica, significa “a me”.

Senti, smettila di guardarmi: non ce la faccio più!

Oggi mi vorrei regalare una bella giornata di ozio.

Non mi hai mai delusa e, per favore, non farlo ora!

Se tu mi ascoltassi ogni tanto, sarebbe molto meglio. 47. Solo in uno dei periodi che seguono la punteggiatura è corretta. Indicalo.

Quel giorno come tutti gli altri giorni, siamo andati al parco per incontrare i nostri amici e, con nostra sorpresa, abbiamo trovato il cancello di ingresso sbarrato.

Quel giorno, come tutti gli altri giorni, siamo andati al parco per incontrare i nostri amici, e, con nostra sorpresa, abbiamo trovato il cancello di ingresso sbarrato.

Quel giorno, come tutti gli altri giorni, siamo andati al parco per incontrare i nostri amici e, con nostra sorpresa, abbiamo trovato il cancello di ingresso sbarrato.

Quel giorno come tutti gli altri giorni, siamo andati al parco per incontrare i nostri amici, e, con nostra sorpresa, abbiamo trovato il cancello di ingresso sbarrato.

48. Completa le frasi inserendo opportunamente i grafemi ni, gn, gni. È giusto che o...uno impari a pensare alle proprie cose. (gn) Il compito non andava svolto nella ma...era in cui hai fatto tu. (ni) L’i...oranza è un grosso male per tutti. (gn) Un bravo allenatore sa i...ettare il giusto entusiasmo nella squadra nei momenti difficili. (ni) Quegli amici non fanno per te: Se cambiassi compa...a saresti più sereno. (gni) 49. Indica se le frasi sono semplici o complesse. Scegli un’alternativa per ogni riga. Come tutti gli anni, a Ferragosto, andremo in Salento da alcuni amici. (semplice) C’era una perdita di acqua in cantina e Gianni ha chiamato l’idraulico. (complessa) Speravo davvero tanto che anche tu superassi la selezione! Bravissimo! (complessa) Nel giardino di Emanuela ci sono sempre fiori e piante rigogliosissimi. (semplice) 50. Inserisci i connettivi adatti scegliendoli tra le opzioni date. Attenzione una opzione è in più. Non voglio prendere più quel treno ... è sempre in ritardo.

Simulazioni delle prove INVALSI 2018 Soluzioni per l’insegnante

Scuola Secondaria di Primo Grado - Italiano - Classe III - Simulazione n°1

Ti sto parlando da più di un’ora ... tu capisca quanto io tenga a te. Adoro la musica ... stasera andrò al concerto allo stadio. Quella tenda è in fibra ignifuga ... respinge le fiamme. cioè – affinché – quindi – perché – altrimenti 51. In ciascun periodo è sottolineata una congiunzione. È una congiunzione che indica la causa, il tempo o una conseguenza? Scegli un’alternativa per ogni riga. Dopo aver selezionato gli invitati, abbiamo scritto gli inviti. (tempo) Poiché fuori c’era neve, retammo tutti in casa. (causa) Mentre rileggi le istruzioni, prendi qualche appunto. (tempo) Ho la febbre perciò devo indossare abiti leggeri. (conseguenza) 52. Indica che cosa sostituisce in ciascuna frase la parola ne scegliendo tra le opzioni in elenco. Trascina le parole negli spazi vuoti corrispondenti. Ho visitato il centro storico di Pisa e ne ho apprezzato la bellezza pronome personale di terza persona Non voglio più parlare di questo, ne abbiamo parlato fin troppo. pronome dimostrativo Dicono che a breve inizieranno i lavori di restauro ma non ne sono sicuro. ciò riferito all’intera frase Da quando Sara e Teo sono andati via non se ne è più avuta alcuna notizia. pronome personale di terza persona 53. Completa le frasi sostituendo con pronomi indefiniti le espressioni sottolineate. Non sei serena, c’è qualche fatto (qualcosa) che ti preoccupa. Mi dispiace, non posso fare nessuna cosa (niente) se tu non mi aiuti. Non puoi fare tutto tu: chiedi aiuto a persone diverse (altri). Gli alunni sono lì e a ogni alunno (ciascuno) darai un segnaposto. 54. Indica, scegliendo l’opzione corretta, la frase in cui è presente un pronome relativo.

Il dipinto che vedi esposto in galleria è di un’artista famosissima.

Dimmi che pantaloni ti servono per stasera. Provo a sistemarteli.

Che bella notizia! Chi l’avrebbe mai scoperto.

Mi hanno appena detto che sarai dei nostri al campeggio! Sono felice!