Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e ... · linguistico: non consente infatti...

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MARIA VITTORIA CALVI Università di Bergamo Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici Gli studi sulla comprensione, maturati nel campo delle scienze cognitive 1 , hanno fornito apporti teorici molto fecondi per la glotodidattica, soprattutto nel caso dell'apprendimento di lingue affini. Infatti, fermo restando che un corso generale di lingue straniere (LS) dovrebbe favorire uno sviluppo armonico delle diverse abilità, la comprensione può anche costituire l'obiettivo principale dell'insegnamento: nel quadro di una didattica per scopi specifici 2 , volta al raggiungimento di competenze parziali, può essere opportuno privilegiare, ad esempio, la comprensione di testi scritti (Montalto Cessi 1996). Da questo punto di vista, l'apprendimento di una lingua vicina alla LM offre consistenti vantaggi, come dimostrano numerose ricerche effettuate nell'ambito delle lingue romanze, anche nei casi di studio simultaneo di più lingue 3 . La somiglianzà lessicale e morfosintattica permette di attivare, sul 1 Lo spostamento dell'attenzione dei linguisti dal momento della produzione a quello della ricezione avviene in modo decisivo a partire dagli studi di linguistica testuale e analisi del discorso, e si consolida nel campo delle scienze cognitive (psicologia cognitiva, computer science ecc). Per valutare il contributo di questi studi nel campo dell'educazione, soprattutto linguistica, è ancora preziosissimo il testo curato da Corno e Pozzo (1991). Per quanto riguarda la didattica dello spagnolo, rientrano in questo quadro teorico gli studi sulla comprensión lectora (comprensione della lettura): si trovano diversi articoli sul tema sfogliando le varie riviste didattiche come Cable, Frecuencia-L e Carabela (si veda ad es. il Dossier: Lectura nel n. 7 di Cable, 1991). La bibliografia sull'insegnamento di lingue per fini speciali è molto vasta; segnalo, ad esempio, Gotti (1991) e, in ambito spagnolo, il numero monografico della rivista Carabela su La enseñanza del español como lengua extranjera confines específicos (1998), cui rimando per le indicazioni bibliografiche. 3 Tra le iniziative intemazionali più articolate emergono il progetto GALATEA, condotto da Louise Dabène e finalizzato all'elaborazione di una grammatica della comprensione tra lingue romanze (Baqué e Estrada 1999; Dabène e Degache 1996; López Alonso e Sére de Olmos 1994-95, 1996 e 1997; Malheiros-Poulet, Degache e Masperi 1994); e quello coordinato da C. Blanche-Benveniste, "EuRom4", orientato verso l'apprendimento simultaneo di tre diverse lingue romanze da parte di principianti assoluti (Blanche-Benveniste 1995 e Bonvino 1998). Sulla comprensione nella didattica di lingue affini si veda anche C&:. '*'"••

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MARIA VITTORIA CALVIUniversità di Bergamo

Comprendere un testo spagnolo:trasparenze, opacità e falsi amici

Gli studi sulla comprensione, maturati nel campo delle scienzecognitive1, hanno fornito apporti teorici molto fecondi per la glotodidattica,soprattutto nel caso dell'apprendimento di lingue affini. Infatti, fermo restandoche un corso generale di lingue straniere (LS) dovrebbe favorire uno sviluppoarmonico delle diverse abilità, la comprensione può anche costituirel'obiettivo principale dell'insegnamento: nel quadro di una didattica per scopispecifici2, volta al raggiungimento di competenze parziali, può essereopportuno privilegiare, ad esempio, la comprensione di testi scritti (MontaltoCessi 1996).

Da questo punto di vista, l'apprendimento di una lingua vicina alla LMoffre consistenti vantaggi, come dimostrano numerose ricerche effettuatenell'ambito delle lingue romanze, anche nei casi di studio simultaneo di piùlingue3. La somiglianzà lessicale e morfosintattica permette di attivare, sul

1 Lo spostamento dell'attenzione dei linguisti dal momento della produzione a quellodella ricezione avviene in modo decisivo a partire dagli studi di linguistica testuale e analisidel discorso, e si consolida nel campo delle scienze cognitive (psicologia cognitiva, computerscience ecc). Per valutare il contributo di questi studi nel campo dell'educazione, soprattuttolinguistica, è ancora preziosissimo il testo curato da Corno e Pozzo (1991). Per quantoriguarda la didattica dello spagnolo, rientrano in questo quadro teorico gli studi sullacomprensión lectora (comprensione della lettura): si trovano diversi articoli sul temasfogliando le varie riviste didattiche come Cable, Frecuencia-L e Carabela (si veda ad es. ilDossier: Lectura nel n. 7 di Cable, 1991).

La bibliografia sull'insegnamento di lingue per fini speciali è molto vasta; segnalo, adesempio, Gotti (1991) e, in ambito spagnolo, il numero monografico della rivista Carabela suLa enseñanza del español como lengua extranjera confines específicos (1998), cui rimandoper le indicazioni bibliografiche.

3 Tra le iniziative intemazionali più articolate emergono il progetto GALATEA,condotto da Louise Dabène e finalizzato all'elaborazione di una grammatica dellacomprensione tra lingue romanze (Baqué e Estrada 1999; Dabène e Degache 1996; LópezAlonso e Sére de Olmos 1994-95, 1996 e 1997; Malheiros-Poulet, Degache e Masperi 1994);e quello coordinato da C. Blanche-Benveniste, "EuRom4", orientato verso l'apprendimentosimultaneo di tre diverse lingue romanze da parte di principianti assoluti (Blanche-Benveniste1995 e Bonvino 1998). Sulla comprensione nella didattica di lingue affini si veda anche

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piano linguistico, operazioni analogiche e inferenziali molto produttive; anchela prossimità culturale richiama facilmente gli schemi di conoscenza delmondo (López Alonso e Sére de Olmos 1994-95: 252-253). Inoltre, il rischiodi interferenze è meno elevato che nelle attività di produzione, in cui lapercezione di poca distanza induce più facilmente a trasferire le strutture dellaLI nella L2, sia in difetto di conoscenza della LS e quindi come strategiacomunicativa (operante soprattutto nei casi di apprendimento spontaneo), sia adiversi stadi dell'interlingua, con tendenza alla fossilizzazione.

Resta però da chiarire fino a che punto le ambigue affinità incidanosulla comprensione, ostacolando il riconoscimento del senso globale deltesto. È noto che molti falsi amici4 sono tali solo se presentati isolatamente:la contestualizzazione, anche con una semplice frase, può scioglierel'ambiguità; se poi si aggiungono l'identificazione del tipo di testo, i daticontestuali e i riferimenti paratestuali, Pinterpretazione corretta dovrebbeessere assicurata. La comprensione, infatti, non è solo un processolinguistico: dipende da diverse strategie cognitive, ed è influenzata dasvariati fattori pragmatici. Ma in che termini la falsa somiglianzà puòinterferire con la rappresentazione semantica e i processi di ricostruzionementale del testo?

López Alonso e Sére de Olmos (1997: 142) ritengono che lacomprensione tra lingue vicine vada messa a fuoco in termini di affinità piùche di differenza e che quindi il problema dei falsi amici debba essereridimensionato. Ma se il soggetto tende immediatamente ad assimilare isignificanti affini di lingue diverse applicando il significato conosciuto nellaLM (o in un'altra LS), è evidente che le ingannevoli somiglianze possonocomportare errori interpretativi anche grossolani, e contrari alla coerenzatestuale: per rendersene conto, basta pensare al nutrito aneddotario disvarioni traduttivi. Altre ricerche sulla comprensione tra lingue vicinesottolineano infatti come le parole parzialmente trasparenti possano condurresu false piste (Malheiros Poulet, Degache e Masperi 1994: 341).

Robert(1996).4 La questione dei falsi amici tra spagnolo e italiano è stata messa a fuoco soprattutto

dal punto di vista linguistico, come avviene nei classici repertori, da Meregalli (19SS) al piùrecente Sané e Schepisi (1992). Ma la prospettiva interlinguistica va integrata con l'analisi deiprocessi mentali coinvolti, al fine di chiarire i casi di effettiva difficoltà; si vedano ad es. glistudi sul transfer e sulla percezione di prossimità, con le varie implicazioni positive enegative (Gass e Selinker 1992; Kellerman e Sharwood Smith 1986; Odlin 1989). Unapresentazione in chiave psicolinguistica della questione dei falsi amici si trova in Dabène(1975: 52-55); per l'italiano e lo spagnolo si veda Calvi (1995: 86-90). Sono anche utili glistudi su italiano e spagnolo in zone di contatto (Meo Zilio 1989; Cancellier 1996) esull'apprendimento spontaneo (Schmid 1994); sulla commutazione di codice in parlanti dispagnolo e italiano, cfr. Bizzoni e De Fina (1992) eTitone (1995).

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L'effetto negativo delle false affinità è stato rilevato anche tra linguepiù distanti di italiano e spagnolo; ad esempio, Laufer (1997) distingue tretipi di difficoltà lessicali nella lettura di un testo: termini sconosciuti eopachi (words you don 't know), ingannevole trasparenza (words you thinkyou know) e parole difficili che lo studente cerca inutilmente di decifrareattraverso il contesto (words you can 't guess). Gli errori interpretativi piùfrequenti si riferiscono proprio al secondo gruppo: mentre i termini distanticostringono lo studente a formulare delle ipotesi o a consultare ilvocabolario, quelli affini generano falsa fiducia, ed è proprio la nonconsapevolezza della difficoltà a ostacolare maggiormente la comprensione5.

Nei prossimi paragrafi, esporrò i risultati di una sperimentazionecondotta su un gruppo di studenti di spagnolo italofoni, allo scopo divalutare i meccanismi di costruzione del senso in fase di comprensione, conparticolare attenzione per la problematica dei falsi amici.

1. La sperimentazione: metodologia e testo utilizzato

1.1.1 soggetti

La sperimentazione è stata condotta su un gruppo di 27 studenti del IIanno di lingua e letteratura spagnola della Facoltà di Lingue e LetteratureStraniere dell'Università di Bergamo; il testo selezionato e le relativedomande sono state presentate agli allievi in una delle ultime lezioni delcorso 1998/996. Il gruppo aveva seguito, per due anni accademici, sei oresettimanali di lezioni di lingua spagnola.

1.2. Tipologia e presentazione del testo

Alcune ricerche hanno evidenziato che la conoscenza della L2, nel casodi lingue vicine, incide poco sulla comprensione (López Alonso e Sére deOlmos 1994-95: 262); lo stesso testo viene decodificato anche da chi nonconosce affatto la lingua in questione. Il principiante dispone infatti di unvocabolario potenziale che, se ben sostenuto dalla coerenza testuale, e da tuttigli altri elementi che contribuiscono alla decodificazione del senso, permette lacomprensione anche in assenza di conoscenze linguistiche effettive. Ma il

"an attempt to guess presupposes awareness on thè pari of learners that they are facingan unknown word. If such awareness is not there, no attempt is made to infer thè missingmeaning. This is precisely thè case with deceptively transparent words [...]. Learners thinkthey know them and assign thè wrong meaning to them, distorting thè immediate context inthis way. But this may not be thè end of thè distortion process. The misinterpreted words willsometimes serve as clues for guessing words that thè leamer recognizes as unknown, whichmay lead to larger distortion" (Laufer 1997: 26-27).

Ringrazio Mercedes González che gentilmente ha collaborato all'esecuzione dellaricerca.

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vantaggio è subordinato alla tipologia testuale: il testo narrativo vienecompreso più facilmente di quello argomentativo e di quello descrittivo(López Alonso e Sére de Olmos 1998); inoltre, in alcuni settori del lessico leopacità sono, per diverse ragioni evolutive, superiori che in altri: in questosenso, la difficoltà linguistica non è affatto commisurata a quella concettuale7.

Il testo selezionato appartiene al settore del turismo, un campo in cuil'intersecarsi di elementi materiali e organizzativi, economici e culturaliproduce un linguaggio complesso, che attraversa numerose discipline ecampi lessicali (storia, storia dell'arte, scienze naturali, trasporti, strutturealberghiere ecc.)8. L'articolo è tratto dall'inserto "Motor y viajes" delquotidiano El Mundo (1/5/1999), e descrive un itinerario nella provincia diPalencia ("La ruta de los pantanos"); si rivolge al turista nazionale, con loscopo di dare informazioni su mete poco conosciute ma di interesseambientale: siamo quindi nell'ambito di una divulgazione turistica di tipodescrittivo.

Il testo è stato presentato a tutta pagina, e ciò per fornire nella lorointegrità tutti gli indicatori paratestuali che potessero contribuireall'integrazione degli elementi informativi nelle preconoscenze possedute(Carrell e Eisterhold 1991: 228-229). Nella fotocopia, nonostante ilpassaggio dal colore al bianco e nero, erano ben visibili: il nome delquotidiano e della sezione "Viajes", la fotografia del lago artificiale e loschema dell'itinerario ruristico-naturalistico proposto. Attraverso unquestionario scritto, è stato chiesto agli studenti di leggere la prima partedell'articolo e successivamente:

1) di indicare il grado di difficoltà del testo;2) di riassumerne l'argomento;3) di tradurne un frammento9;4) di segnalare quali termini sarebbe stato utile rintracciare sul vocabolario.

1.3. Aspetti linguistici

Dal punto di vista linguistico, il testo appare in buona parte trasparenteo facilmente comprensibile da studenti di II livello, ma presenta una certa

7 Da questo punto di vista, lo spagnolo risulta più opaco agli italofoni che nonviceversa, dato il maggior peso di elementi non latini nel lessico, come arabismi, baschismi etermini provenienti dalle lingue indigene d'America, che designano soprattutto oggetticoncreti. Per contro, gli italiani avranno meno difficoltà a decodificare termini colti, anchearcaici, data la maggiore vicinanza al latino.

8 Tra i linguaggi specialistici, quello del turismo è uno dei meno studiati; ne propongoun primo approccio in // linguaggio spagnolo del turismo (Calvi 2000).

La traduzione verso la lingua madre è uno degli strumenti più idonei ad accertare lacomprensione "fine" di un testo in LS, cioè di tutti gli elementi che ne costituiscono il tessutolinguistico: non consente infatti strategie di evitamento degli ostacoli.

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dose di opacità e vari casi di falsi amici. Mi limiterò ad alcune osservazionisul primo frammento, quello proposto per la traduzione.

Le opacità riguardano soprattutto la terminologia relativa alla descrizionedel paesaggio: calizas, hayedos, salcedas, robledales, sebbene non del tuttodistanti dall'italiano (calcaree, faggeti, saliceti, rovereti), sono termini pocofrequenti in entrambe le lingue; la loro decifrazione richiederebbe una certadimestichezza con il latino, con le regole evolutive dello spagnolo e con ilvalore semantico di suffissi quali -izo, -edola, -al. Tuttavia questi vocaboli nonsono del tutto rilevanti per la comprensione globale del testo: la trasparenza diEspaña natural, montañas, verdes valles, e la presenza di termini noti comeríos, assicurano l'identificazione, sia pur induttiva, della tipologia ambientale;le successive occorrenze di robledales e hayedos in combinazione conl'iperonimo bosque (nel frammento da leggere ma non da tradurre),confermano l'ipotesi, pur non eliminando la difficoltà di comprensione.

Un altro termine opaco è eje, la cui collocazione sintagmatica ("Entreunos y otros discurre la carretera L-210, que constituye el eje de nuestra ruta")non aiuta a individúame il senso, suggerito invece dal disegno a fondo pagina.

A differenza dei termini opachi, che sono di uso occasionale, i falsi amicisvolgono un ruolo chiave nella costruzione del senso; pantano, in particolare,costituisce il nucleo tematico del testo. Con l'omofono italiano "pantano", iltermine spagnolo condivide il senso di "terreno cubierto de barro y de aguaestancada poco profunda" ma non quello di "depòsito de agua construidoaprovechando cierta disposición del terreno, donde se almacena la de las co-rrientes naturales que afluyen a él, para emplearlas con regularidad;embalse"10. L'accezione utilizzata nell'articolo è, ovviamente, la seconda, checorrisponde a un intervento di sfruttamento delle risorse idriche molto diffusonella Spagna centrale; i laghi artificiali sono spesso mete turistiche di grandeinteresse regionale, ma poco note agli stranieri. Nel testo ricorrono diversiindicatori del senso, sia di tipo iconografico (la fotografia e il disegno a fondopagina, in cui si utilizza il sinonimo embalse, che risulta tuttavia opaco) sialinguistico ("pantanos artificiales"), che dovrebbero favorire la comprensione.

Tra gli altri "falsi amici", ruta non crea problemi di comprensione ma,come vedremo, qualche difficoltà nella scelta dei traducenti; camino puòessere identificato erroneamente con il corrispettivo "cammino", che nonpossiede le stesse accezioni del termine spagnolo, ma non con l'omofono"camino" (sp. chimenea), semanticamente molto distante.

Altri casi di opacità o ambiguità, come cercanía, justo por encima de,carretera dovrebbero essere facilmente risolti da studenti di secondo livello.Vi è poi un certo quantitativo di termini geografici poco conosciuti: nomi di

Le definizioni sono tratte dal Diccionario de uso del español di M. Moliner (ed. suCD-rom, 1998).

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fiumi (Carrión e Pisuerga), di città o centri abitati (Guardo, Cervera,Palencia), facilmente "trasportabili" nella traduzione italiana, e aggettivi,come palentina e cántabras, che richiedono invece qualche cambiamento.

Per le sue caratteristiche linguistiche, il testo presenta dunque unadifficoltà media per gli studenti interpellati; si può prevedere che l'ambiguitàdel termine pantano, e la non conoscenza degli aspetti referenziali ad essoconnessi, creino qualche difficoltà di comprensione, ma che i numerosiindicatori di senso aiutino a superare l'ostacolo. È anche prevedibile che nonvengano azzardate ipotesi sui termini opachi relativi al paesaggio, elencati inun inciso, ma che venga cercata una soluzione per eje, data la piùsignificativa collocazione sintagmatica.

2. Analisi dei risultati

L'analisi dei questionali mostra che le numerose opacità e i falsi amicipresenti nel testo non hanno impedito l'identificazione del genere testuale edell'argomento, che del resto è stata favorita dagli elementi extra-linguistici;ma che comunque la comprensione è stata ostacolata sia dai fattori linguisticisia da lacunose conoscenze enciclopediche, in misura molto variabile da unlettore all'altro.

2.1. Grado di difficoltà e argomento

Circa la percezione soggettiva della difficoltà, la maggior parte degliintervistati (18) indica un grado medio (3 in una scala da 1 a 5); per gli altrisi tratta invece di un testo piuttosto facile (livello 2): evidentemente,nonostante i termini nuovi, prevale la fiducia indotta dalle proprieconoscenze della lingua e dalle numerose trasparenze lessicali.

La varietà delle risposte alla domanda "Di che cosa parla il testo?"dipende, in buona misura, da fattori individuali; si va da soluzioni moltosintetiche o addirittura riduttive ("Di itinerari turistici", "II testo descrive unazona della Spagna") ad altre molto dettagliate. Dal punto di vista della ricerca,interessano maggiormente gli errori interpretativi, poiché le omissioni sonopiù difficilmente valutabili, trattandosi di un testo descrittivo. I casi didevianza riguardano soprattutto la collocazione geografica: in risposte quali"Tratta delle bellezze naturali ed architettoniche della zona cantábrica dellaSpagna" si evincono lacune nelle conoscenze geografiche, più che erroriderivanti da difficoltà linguistiche. Le stesse carenze sono rivelate daindicazioni come "la provincia castigliana" o "del paesaggio della Castiglia",che risultano inappropriate in quanto troppo generiche. E da notare che glistessi soggetti hanno tradotto correttamente i segmenti del testo in cui vieneprecisata la posizione geografica (versante sud della cordigliera cantábrica, nelnord della provincia castigliana di Palencia): evidentemente, l'attenzione ai

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processi basso-alto, cioè quelli incentrati sugli aspetti linguistici, ha ostacolatol'accesso agli schemi più generali di livello superiore, impedendol'inserimento dei nuovi dati nella conoscenza del mondo (Carrell e Eisterhold1991:222).

Non mancano le risposte corrette ed esaurienti (ad es.: "Il testo descrive ilpaesaggio della provincia di Palencia e in particolare di cinque laghiartificiali"), che tuttavia, in alcuni casi, sono seguite da una traduzione conmolti errori od omissioni. D'altra parte, è stato osservato che i principiantiassoluti si concentrano maggiormente sui processi di alto livello e sullacoerenza della propria traduzione", essendo consapevoli di non poter fareaffidamento sulle conoscenze linguistiche. Ma questo non avviene in tutti ilettori; sembra che alcuni siano meno attenti di altri alla coerenza testuale, eabbiano maggiori difficoltà nel passare ai processi di alto livello: cambianoinoltre, da un soggetto all'altro, le preconoscenze, lo stile cognitivo, lacapacità di gestire le ipotesi, ecc. (Malheiros-Poulet, Degache e Masperi 1994:344-346).

2.2. La traduzione

Per quanto riguarda la traduzione, com'era prevedibile, i termini opachisono stati quasi completamente ignorati; calizas è stato tradotto in due casi con"alte" e in uno con "caligginose", e salcedas solo una volta con l'incongruente"siccità"12. Nel caso di eje, si registrano quattro tentativi, di cui due accettabili("asse", "punto focale") e due incongruenti ("itinerario" e "tragitto", coerenticon l'argomento generale, ma non nella combinazione con "percorso").

L'interpretazione di pantanos ha creato difficoltà. Solo dieci studentihanno utilizzato nella traduzione il termine italiano "laghi" (6) o "laghetti"(4); in un caso non è stato tradotto il vocabolo isolato ma è stato utilizzato ilsintagma "laghi artificiali". Le altre soluzioni si dividono fra: "paludi" (6),

11 López Alonso e Sére de Olmos (1997: 148) osservano che i soggetti delle lorosperimentazioni tendono sempre a creare una coerenza testuale che permetta di muoversi nelladirezione alto-basso, dando signifícate ai termini opachi. Ad esempio, in un testo che parla diun incendio, il segmento "bougie mal éteinte" che risultava incomprensibile agli ispanofoni, èstato comunque interpretato come causa dell'incendio, anche a costo di trovare soluzionifantasiose ben lontane dalla realtà linguistica del testo. Questa strategia era, ovviamente,imposta dalla tipologia del testo, cioè una notizia di cronaca, in cui la relazione causa-effettorisulta decisiva. Le indagini condotte da Malheiros-Poulet, Degache e Masperi (1994) portanoa risultati analoghi: di fronte a un termine opaco, si attivano diversi processi di alto livello, inrapporto con gli schemi formali o le conoscenze extralinguistiche del soggetto; anche quandoi risultati sono devianti dal punto di vista linguistico, viene mantenuta la coerenza referenziale(ad es., manicomio tradotto in francese con médicament, errato ma compatibile con il camposemantico interessato.

Il tentativo di traduzione è giocato sulla somiglianzà formale, ma il risultato èincompatibile con il contesto, dato che si parla di zone umide.

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"stagni" (5), "pantani" (3; in alternanza con "acquitrini" e "paludi"); in uncaso viene evitata del tutto la traduzione, e in un altro appare la scelta un po'bizzarra di "sentieri". In definitiva, alcune volte il termine ambiguo è statotrasferito automaticamente nella lingua d'arrivo; altri studenti hanno evitatol'equivalente formale "pantano" ma si sono orientati su termini che necondividono il significato: cioè, il significante spagnolo è stato proiettato sulsignificante italiano e, a partire da questo, sono state cercate parole disignificato affine, senza riuscire a compiere lo spostamento semantico verso"lago (bacino) artificiale", che avrebbe evitato l'incoerenza referenziale di"pantani artificiali", "paludi artificiali", "stagni artificiali".

Anche nel caso di camino ha giocato l'interferenza del significantespagnolo, non certo assimilato al distante "camino", ma al più vicino"cammino" (9), che tuttavia risulta inadatto al contesto ("Desde Guardo aCervera, un camino junto a los ríos Camón y Pisuerga"); da notare che inalcuni casi l'incongnienza è accentuata dall'errata interpretazione di junto a:"un cammino insieme ai fiumi" (3). Più indovinata la scelta di "percorso"(8), che avrebbe dovuto essere suggerita dalla tipologia testuale; altri hannoselezionato "sentiero" (6), che potrebbe tradurre camino, ma in questo casorisulta incoerente, dato che si parla esplicitamente di una carretera.

L'italiano "percorso" è stato utilizzato correttamente da meno di unterzo degli intervistati anche in corrispondenza di ruta; pure possibile lascelta di "itinerario" (1). Solo in un caso agisce direttamente l'interferenzadello spagnolo sull'italiano "rotta", evidentemente fuori luogo; nei restantidue terzi delle risposte, si registra una grande varietà di termini inadatti alcontesto ("via", "tragitto") o errati ("piantina", "cartina", "zona"). Sullescelte scorrette, ha inciso l'opacità del termine eje con cui si combina laseconda occorrenza di ruta; ma anche in questo caso, è da notare la difficoltàdi operare scelte traduttive compatibili con il genere testuale.

Nella traduzione si registra poi un vasto campionario di errori, ancheladdove la conoscenza della lingua avrebbe dovuto prevenirli. Un'analisidettagliata esula dalle mie intenzioni; vale però la pena di commentareun'omissione non prevedibile: una minoranza non insignificante di studenti(4) ha evitato la traduzione di nieves, termine noto e ben trasparente, che oltrea tutto si ripete nel testo togliendo ogni ambiguità ("nieve en invierno"). Forse,la neve viene sentita come incompatibile con il paesaggio spagnolo; unoschema di conoscenza rende quindi sospetto un termine di per sé trasparente.D'altra parte, soprattutto negli studenti intermedi di spagnolo, con madrelingua affine alla L2, agiscono meccanismi di evitamento del transfer: avendoriscontrato l'incidenza di ingannevoli somiglianze, alcuni discenti preferisconoutilizzare, nei casi dubbi, termini più distanti (Hédiard 1989: 227).

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Ha riservato sorprese anche la traduzione del sintagma "Justo porencima de ellos". La maggior parte degli intervistati (19) traducecorrettamente justo con "proprio", ma non mancano omissioni (4) e scelteerrate, come "appena" o il calco "giusto"; stupisce soprattutto l'elevataincidenza di "in cima" (8), in cui l'interferenza dello spagnolo prevale sullacoerenza referenziale. Un interessante esempio di evitamento del transfer èinvece dato dall'uso di "foci", sempre in corrispondenza di por encima,indotto dal riferimento ai fiumi, ma incongruente nel paesaggio montano.

Tra le altre trasposizioni di forme spagnole, "unito" per junto (5),"fontane" per Fuente (1); da notare anche il prestito generalizzato dipalentina, inesistente in italiano ma facilmente trasferibile.

Non tutti utilizzerebbero a fondo la ricerca sul vocabolario: a parte i 4casi in cui mancano le indicazioni (presumibilmente per dimenticanza e nonper rinuncia deliberata), alcuni si accontenterebbero di cercare quattro parole(5), tre (2) o due (1). Ma la maggior fiducia nelle proprie capacità dicomprensione non corrisponde a una competenza reale: anche chi nonsfrutterebbe del tutto l'opzione offerta, omette un elevato numero divocaboli13. Com'era presumibile, le scelte ricadono prevalentemente suitermini opachi: si disputano il primo posto hayedos (20) e eje (20), seguiti dasalcedas (16), robledales (15) e calizas (9). Vengono anche indicati: pantanos(6), vertiente (5), ruta (4), hallarse (4), nieves (2), por encima (1), oltre adalcuni termini che appaiono nella successiva porzione di testo (che era daleggere e non da tradurre).

È abbastanza significativo il fatto che tre delle sei occorrenze dipantanos siano state segnalate da soggetti che, nella traduzione, avevanoutilizzato correttamente "laghi": segno che permane l'incertezza su untermine che si avverte di non aver compreso a fondo.

2.3. Conclusioni

L'analisi dei questionali rivela che il testo è stato compreso nella suaglobalità ma non in modo soddisfacente; gli elementi descrittivi delpaesaggio sono stati omessi o non correttamente identificati, soprattutto acausa delle evidenti opacità, ma anche in alcuni casi di difficoltà adeguateal livello di conoscenza della lingua (ad es., por encima), di falsi amici(pantanos) e addirittura di termini noti e trasparenti (nieves). Si hal'impressione che, durante l'esecuzione del compito richiesto, abbianodominato i percorsi basso-alto, cioè quelli incentrati sulle formelinguistiche, come si evince da alcune scelte incoerenti sia con la tipologia

13 Naturalmente, per rendere significativi questi dati, sarebbe opportuno indagare sullemotivazioni della scelta; in un caso, ad esempio, l'intervistato aveva dimenticato di tradurre ilprimo frammento del testo, in cui compaiono i termini più oscuri.

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del testo, sia con le regole dell'italiano14. Per contro, l'attenzione alleforme non è sorretta da un'adeguata consapevolezza delle difficoltà: glistudenti sfoglierebbero il vocabolario soprattutto nel caso di evidentiopacità, ma molto meno per controllare il significato dei termini ambigui.

I falsi amici, in particolare, sono responsabili di distorsioniinterpretative: talvolta, il termine spagnolo è stato trasferito automaticamentesenza che fosse percepita l'incoerenza del risultato; altre volte, l'interferenzaha agito sul piano semantico, orientando la scelta verso parole italianeformalmente diverse ma di signifícate analogo (pantanos tradotto con"paludi", "acquitrini", "stagni"). Si osservano infine esempi di "evitamento",cioè allontanamento deliberato dalla forma affine, sentita come "sospetta",anche a causa di lacunose conoscenze del mondo (la neve come elementoincompatibile del paesaggio spagnolo).

Senza dubbio, la tipologia testuale (testo descrittivo con termini opachi)e la non prevedibilità dell'argomento (immagine del paesaggio spagnolo nonrispondente agli schemi più consolidati) hanno ostacolato il compito; maanche la percezione di poca distanza tra le due lingue risultacontroproducente, quanto meno in questa fase dell'apprendimento: se ilprincipiante trae grande beneficio dalla facilità di comprensione, lo studentedi livello intermedio, che ancora non possiede il threshold vocabulary, cioèla quantità di vocabolario in grado di garantire l'accesso alle strategie di altolivello (Laufer 1997: 23-25), cade spesso nel tranello delle ingannevolitrasparenze, che ostacolano la comprensione non meno delle opacità,favorendo una pratica traduttiva che si limita alla trasposizione meccanica disignificati15.

3. Considerazioni finali per la didattica

Negli ultimi anni, l'adozione di metodologie didattiche di tipocomunicativo ha rivalutato il ruolo della lettura di testi autenticinell'apprendimento di lingue straniere; solitamente, si punta sulla

14 Per verificare se, in assenza totale di nozioni linguistiche, possano avere maggiorpeso le strategie di alto livello e l'attenzione alla coerenza testuale, ho somministrato ilquestionario a una studentessa del tutto priva di conoscenze della lingua spagnola, macomunque esperta di lingue straniere (laureanda in inglese con tedesco II lingua). Il risultatocorrisponde alle aspettative: a parte l'omissione di alcuni termini opachi che invece erano staticorrettamente tradotti dagli ispanisti (ad es., cercanía), la completezza e l'accuratezza dellatraduzione rientrano nella media del test. Come indice di difficoltà è stato indicato 2, segnoche la percezione di prossimità era forte nonostante la mancanza di conoscenze linguistiche;l'argomento del testo è stato precisato correttamente, e le parole da ricercare sul vocabolariosono le stesse segnalate dagli altri intervistati: hayedos, salcedas, robledales, vertiente, eje.Naturalmente, sarebbe utile estendere l'indagine ad altri gruppi di principianti assoluti.

15 Su questo aspetto, si veda, nel presente volume, il contributo di Elena Landone.

Comprendere un testo spagnolo: trasparenze, opacità e falsi amici 65

comprensione globale, chiedendo allo studente di individuare gli elementichiave del contenuto informativo: si cerca quindi di stimolare le strategiespontanee di interpretazione, basate sul riconoscimento delle trasparenze, maanche sull'identificazione del tipo di testo e sulla conoscenza del mondo,attivando i procedimenti di alto livello. Da questo punto di vista, le lingueaffini offrono innegabili vantaggi, che conviene potenziare adeguatamente,soprattutto se il corso si propone di sviluppare competenze solo ricettive. Manon si deve credere che l'effetto facilitante della prossimità interlinguisticasia tale da garantire l'accesso immediato all'elaborazione di alto livello: lefalse analogie possono inibire l'interpretazione non meno delle opacità;lasciare campo libero alle inferenze, può quindi diventare frustrante eimproduttivo.

Per evitare questi rischi, conviene minimizzare le difficoltà di lettura emassimizzare la comprensione (Carrell e Eisterhold 1991: 233), fornendopreventivamente le informazioni culturali e linguistiche più importanti, conadeguate attività di pre-lettura: i falsi amici, a tutti i livelli, vanno consideratialla stregua delle opacità e immediatamente chiariti. È altresì utile svilupparenel discente l'attenzione per le ingannevoli trasparenze: sembra infatti cheesista una precisa correlazione tra l'abilità di lettura e la consapevolezzadelle parole ambigue, e quindi il controllo delle interferenze (Laufer 1997:26).

Se gli obiettivi dell'insegnamento non si limitano alla comprensione ditesti scritti, occorre anche sviluppare strategie di lettura più elaborate,selettive o intensive, finalizzate alla comprensione o all'apprendimento dinuove strutture: su questo terreno, l'effetto facilitante delle somiglianzeinterlinguistiche si riduce drasticamente. È consigliabile un'ottica chepotremmo definire "ipertestuale", che permetta di ricuperare le informazionienciclopediche implicite, ma anche le connessioni con i fatti linguistici,mediante meccanismi associativi (costruzione di paradigmi, identificazionedi famiglie lessicali e di morfemi derivativi ecc.) volti a sviluppare lariflessione metalinguistica. Anche la traduzione, un tempo bandita dallapratica didattica perché ritenuta "responsabile" delle interferenze, può essereutilizzata proficuamente a questo scopo, sempre che venga intesa comeprocesso dinamico di ricostruzione del senso (Hurtado Albir 1988; Calvi, instampa).

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