COMPETITIVITA’ ITALIANA, ASSEMBLEA NAZIONALE I SETTORI … · Dove invece l’Italia non teme...

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Organo dell’Unione Provinciale sindacati artigiani UPSA Confartigianato Bari ANNO XXXVIII - N° 6 LUGLIO 2005 Spedizione in Abbonamento Postale art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Bari COMPETITIVITA’ ITALIANA, I SETTORI CHE TENGONO BASILEA 2, COSA CAMBIA PER LE PMI L’ATTIVITA’ DEI CENTRI COMUNALI ASSEMBLEA NAZIONALE CONFARTIGIANATO IN QUESTO NUMERO

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Organo dell’Unione Provinciale sindacati artigiani

UPSAConfartigianato Bari

ANNO XXXVIII - N° 6LUGLIO 2005Spedizione in Abbonamento Postaleart. 2 comma 20/cLegge 662/96 - Filiale di Bari

COMPETITIVITA’ ITALIANA,I SETTORI CHE TENGONO

BASILEA 2,COSA CAMBIA PER LE PMI

L’ATTIVITA’ DEICENTRI COMUNALI

ASSEMBLEA NAZIONALECONFARTIGIANATO

IN QUESTO NUMERO

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SOMMARIOAutorizzazione del Tribunale di Bari n. 292 del 17/05/65

Organo dell’Unione Provinciale sindacati artigianiUPSA Confartigianato Bari

Anno XXXVIII N° 7 - LUGLIO 2005Spedizione in A.P. art. 2 comma 20/clegge 662/96 - Filiale di Bari

Direttore ResponsabileMario Laforgia

Hanno collaborato a questo numero:Leonardo Pinto, Davide F. Pellegrino, Angela Pacifico,Marco Natillo, Pasquale Satalino,Valentina Ventricelli, Giuseppe Cellamare,Vincenza Petruzzelli, Vito Alberga

Direzione, Redazione e AmministrazioneVia Nicola De Nicolò, 20 - BariTel. 080/5959411 - Fax 080/5541788e-mail: [email protected]

Fotocomposizione e StampaGrafiche EurostampaVia S. Milella, 10 (z.i.) - 70123 BariTel. 080/5311076 - Fax 080/5311070

Bari vista dal mare Foto Pupilla

4 Artigianato in difficoltà, ma “tiene” l’occupazione

5 Non solo tessile. Ecco i settori dove l’Italia si batteper rimanere competitiva

6 A Bari l’annuale seminario per dirigenti

7 Seminario di formazione per revisorie dirigenti delle cooperative

di

L. Pinto

8 Prezzi. Artigiani italiani tra i meno cari d’Europa

9 Rassegna Contrattidi

A. Pacifico

10 Dall’assemblea nazionale di Confartigianato appello al governoa rimuovere gli ostacoli che frenano lo sviluppo

di

M. L.

11 Prudenza ma non pessimismo delle imprese artigianeemergono dalle rilevazioni dell’osservatorio

di

P. Satalino

12 Concluso il progetto Italia-Greciadi

V. Ventricelli

13 Ambiente & Sicurezza

15 Autotrasportatori, direttiva pedaggi autostradalidi

A. Pacifico

di

G. Cellamare

14 Scadenziario

17-18 Attività dei centri Comunali

16 Altamura. Mobile imbottito, analisi e prospettivedi

M. L.

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Congiuntura

ArArtigianato in diftigianato in difficoltà,ficoltà,ma “tiene” l’occupazionema “tiene” l’occupazione

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AArtigianato in difficoltà. Andamentinegativi, ma a macchia di leopar-do, hanno infatti caratterizzato do-

manda (-1,1%), fatturato (-0,7%) e occupa-zione (-1,3%) delle piccole imprese nel2004. Una tendenza accentuatasi ancor piùnei primi sei mesi del 2005. Tra gennaio egiugno, infatti, la percentuale degli ordina-tivi e del giro d’ affari sfiora il -1,9%, anchese sul fronte occupazionale c’è un’inversio-ne di tendenza: +1,4%. É questa la fotogra-fia scattata dall’Osservatorio congiuntura-le su artigianato e piccola impresa presen-tato da Confartigianato il 15 giugno scorsoin occasione dell’Assemblea della Confe-derazione. L’analisi, condotta su un cam-pione di 3.000 piccole imprese, ha l’obietti-vo di monitorare lo stato di salute del set-tore attraverso precisi indicatori. La con-trazione segnala situazioni di difficoltà cheda tempo sembravano toccare solo margi-nalmente le piccole imprese, nonostante ol-tre un quarto di esse abbia realizzato inve-stimenti, segno di una fiducia nel possibilemutamento del trend negativo e di una ri-presa in tempi brevi.A conferma delle difficoltà economichedella prima parte del 2005, circa un terzodegli imprenditori ha visto peggiorare la li-quidità aziendale, sebbene solo il 17% circasia dovuto ricorrere ad aumenti nell’ inde-bitamento. Le previsioni per il secondo se-mestre (domanda e fatturato +0,8%), piùche una vera e propria ripresa, rappresen-tano un freno alle dinamiche negative, no-nostante i buoni segnali dal mercato del la-voro (+1,9%); mentre per quanto riguardagli investimenti (11,3% programmati,10,9% solo in condizioni economiche favo-revoli) sottolineano il clima di prudenza.

Le ripartizioni geograficheRisultati negativi per il 2004 ma non pertutti, perchè il Nord-Est è apparso in con-trotendenza, con aumenti nel volume difatturato realizzato (+1,1%) e una sostan-ziale stabilità nel mercato del lavoro (-0,2%), a cui si aggiunge una propensione ainvestire più elevata del dato nazionale(31,9% delle imprese dell’area). Anche ilNord-Ovest, con fatturato e domanda ri-spettivamente a -0,4% e -0,6%, ha dimo-strato ancora capacità di assorbimento dimanodopera (+0,2%). Segnali fortementenegativi vengono invece dalle aree delCentro e del Sud e Isole, sia per la perditadi posti di lavoro (rispettivamente -2,3% e -3,1%), che in relazione alle dinamiche del

fatturato (-0,9% per il Centro, -2,5% per ilSud e Isole). Sul fronte della domanda e delfatturato i primi mesi del 2005 sono statinegativi per il Nord-Est (-1,3% e -0,8%), inflessione rispetto al dato positivo del 2004,ma soprattutto per Nord-Ovest (sia do-manda che fatturato a -2,9%) e Centro (-2,4% la domanda, -2,1% il fatturato). Un pòmeglio al Sud e Isole, nonostante il segnopermanga negativo sia per la domanda (-1,0%) che per il fatturato (- 1,5%).Tiene invece l’occupazione: stabile al Nord(+0,4%), in crescita al Centro (+1,5%) e nelMezzogiorno (+3,3%). Per la seconda partedel 2005, fatturato e domanda del Nord-Eststentano a riprendere sentieri di crescita (-0,4%), mentre Sud e Isole esprimono le ten-denze migliori (+1,8%), confermate ancheda una propensione a investire più soste-nuta (il 13,2% delle imprese ha già pro-grammato investimenti). Nord-Ovest eCentro si collocano su incrementi di do-manda e fatturato intorno al +0,8%.

I settori economiciEdilizia e servizi alle imprese. La speranzadell’Italia artigiana è in questi due settoriche, dopo aver retto l’annus horribilis 2004,stanno affrontando con dignità il 2005. Pro-duzione e servizi alle persone, invece,costi-tuiscono l’altra faccia della medaglia conevidenti segni di difficoltà, anche se il peg-gio sembra essere passato. L’edilizia hamanifestato una crescita (+1,8%), mentre iservizi alle imprese (domanda +0,3%, fat-turato +1,6%), hanno consolidato la pro-pria realtà economica; per quanto riguardainvece produzione e servizi alle persone, sisono evidenziate flessioni nel fatturato -3%e nell’occupazione (-3,9% nella produzio-ne), da una parte per risultati congiuntura-li più negativi, dall’altra perchè assorbe piùforza lavoro rispetto ai servizi alle persone,subendo dunque maggiormente i riflessieconomici negativi.La propensione all’investimento ha risenti-to, come naturale, di questi due diversi ri-sultati: sono infatti edilizia e servizi alle im-prese i settori in cui si sono verificati i mag-giori investimenti (30,1% e 28,7% delle im-prese), meno nella produzione e, soprattut-to, nei servizi alle persone. Nel primo se-mestre 2005, i caratteri di crescita dell’edi-lizia si tramutano in livelli di stabilità perdomanda e fatturato (+0,6%), in ulteriorielementi di sviluppo in relazione alla capa-cità di assorbire occupazione (+3,3%). Neiservizi alle imprese, invece, la leggera fles-

sione nel volume d’affari (sotto al puntopercentuale) non sembra troppo preoccu-pante, dato che si accompagna ancora unavolta a variazioni positive sul fronte occu-pazionale (+0,8%).Proseguono invece nel trend al ribasso, epiù accentuato rispetto al 2004, la produ-zione (oltre -4% fatturato e ordini) e i servi-zi alle persone. Le dinamiche più negativeinteressano i servizi alle persone (flessionidi oltre 5 punti percentuali), sebbene gli in-serimenti di personale abbiano superato ilicenziamenti (+2%), forse proprio per ri-lanciare attraverso nuove professionalitàun settore che sta risentendo fortementedelle contenute propensioni al consumo.Dando uno sguardo ai comparti di attivitàdel settore produttivo, tutti presentano va-riazioni negative nel fatturato anche se leentità di queste flessioni variano in modonotevole: mentre l’elettromeccanica ha su-bito una contrazione modesta (-1,6%), mo-bili-legno e alimentare registrano cali con-sistenti (-3,9% e -3,7%). Le diminuzioni sifanno preoccupanti poi per chimica-plasti-ca-vetro-carta (-5,1%), metallo e prodotti inmetallo (-5,7%) e tessile-abbigliamento-concia (-5,9%). Ciò nonostante, per quantoriguarda l’alimentare e il comparto del me-tallo, i risultati negativi non si sono tradot-ti in perdite di occupazione (+0,6% e+1,0%); solo marginalmente, invece, si so-no verificati effetti nella chimica-plastica-vetro-carta (-0,5%). Per la seconda parte del2005 si delineano differenti scenari: buonacrescita nei servizi alle imprese (+1,5% peril fatturato), leggera ripresa nella produ-zione (intorno all’1%), stabilità nell’ edili-zia, mentre sono ancora in stallo i servizialle persone, nonostante i valori occupa-zionali (+3,1%) restino al di sopra delleprevisioni degli altri settori. Ancora unavolta le propensioni all’investimento se-guono le previsioni economiche: le tenden-ze sono fortemente condizionate dalle spe-ranze per il futuro, soprattutto per i servizialle imprese (10,2%) e la produzione(11,4%), mentre sono più elevati gli investi-menti già programmati nell’edilizia(13,7%). Nella previsione per la secondaparte del 2005, solo il comparto tessile-ab-bigliamento-concia mostra ancora elemen-ti di forte preoccupazione, con riduzioni intutti i parametri, anche nell’occupazione(oltre 2 punti percentuali). Per gli altri, tut-ti segni positivi: nel fatturato su tutti pre-valgono l’elettromeccanica (+2,7%), l’ali-mentare (+1,9%) e mobili e legno (+1,5%).

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Non solo tessile.

Ecco i settori dove l’Italia siEcco i settori dove l’Italia sibatte per rimanerbatte per rimanere competitivae competitiva

La classifica, elaborata da Confartigianato, dei prodotti a rischio Cina

InInpericolo non c’è soltanto il tessile. La Cina insidia infatti nu-merosi altri settori del manifatturiero italiano. E il nostroPaese si sta battendo per reagire all’invasione.

La classifica della competitività dei prodotti italiani è stata “fotogra-fata” da Confartigianato che ha messo a confronto, per il periodomarzo 2004-febbraio 2005, la crescita delle importazioni dalla Cinacon i dati sull’aumento del nostro export totale.La graduatoria dei settori a rischio - cioè quelli in cui la crescita delleimportazioni dalla Cina ha superato il 25% e fatica a essere compen-sata dalle nostre esportazioni verso il resto del mondo - vede al pri-mo posto apparecchi radiotelevisivi, ricetrasmittenti e telefonia. Damarzo 2004 a febbraio 2005 ne abbiamo importati dalla Cina per 1 mi-liardo 98 milioni di euro (+49% rispetto ai dodici mesi precedenti) edesportati verso il resto del mondo per 7 miliardi 103 milioni di euro(+15,9% rispetto ai dodici mesi precedenti).Dove invece l’Italia non teme alcuna concorrenza è nel settore deiprodotti alimentari e delle bevande che, tra marzo 2004 e febbraio2005, ha fatto registrare un aumento delle esportazioni del 7,1% e unadiminuzione delle importazioni dalla Cina del 9,1%.Nel gruppo di settori in cui l’import dalla Cina ha superato il 25% eche Confartigianato indica come “insidiati”, vi sono i prodotti dellametallurgia, i prodotti petroliferi raffinati e combustibili nucleari,macchine ed apparecchi meccanici. “Deboli segnali di pericolo” siavvertono poi per autoveicoli, prodotti dell’editoria e della stampa,carta e cartone.

Nel gruppo di settori in cui l’aumento delle importazioni dalla Cinaè contenuto tra il 5 e il 25%, si segnalano “in difesa critica” una lun-ga schiera di prodotti: legno e prodotti in legno e sughero, macchineed apparecchi elettrici, cuoio, articoli da viaggio, borse, selleria e cal-zature, mobili, articoli di abbigliamento, apparecchi medicali, appa-recchi di precisione, strumenti ottici e orologi, macchine per ufficio,elaboratori e sistemi informatici.Resistono “in trincea” i prodotti della lavorazione di minerali nonmetalliferi, i prodotti dell’agricoltura e della caccia, articoli in gom-ma e materie plastiche. “Concorrenza di routine”, invece, per pro-dotti chimici, fibre sintetiche e artificiali.Confartigianato fa rilevare inoltre alcuni casi di particolare allarme.Come per le macchine per l’industria tessile che, tra marzo 2004 e feb-braio 2005, hanno fatto registrare importazioni dalla Cina per quasi28 milioni di euro (+16,5% rispetto ai dodici mesi precedenti) e nostreesportazioni verso la Cina per 335 milioni di euro (-14,6%). “Le nostre rilevazioni - secondo Confartigianato - devono spingereGoverno ed imprese ad uno sforzo senza precedenti in tre direzioniper difendere e valorizzare le produzioni made in Italy. Bisogna in-sistere sulla strada dei marchi d’origine dei prodotti, sulle politichedi valorizzazione delle filiere produttive e delle aggregazioni di im-prese, sull’innalzamento della qualità dei prodotti (puntando su de-sign e innovazione) per consolidare la nostra presenza sui mercatimondiali”.

Valore export Italia Valore import Variazione % Variazione % Grado diverso mondo da Cina in Italia export verso mondo import da Cina pericolosità

feb.2005-mar.2004 feb.2005-mar.2004 su base annua su base annuaAppar. radiotelevisivi e apparecchiature per le comunicazioni 7.103 1.098 15,9 49,1 AssediatiProdotti della metallurgia 15.489 524 40,4 157,5 InsidiatiCoke, prodotti petroliferi raffinati e combustibili nucleari 6.425 224 23,0 66,7 InsidiatiMacchine ed apparecchi meccanici 57.658 1.730 9,2 51,2 InsidiatiProdotti in metallo, esclusi macchine e impianti 12.227 503 13,9 41,4 InsidiatiAutoveicoli, rimorchi e semirimorchi 22.546 66 5,6 51,9 Deboli segnali di pericoloProdotti dell’editoria e della stampa 1.623 28 2,0 33,3 Deboli segnali di pericoloPasta da carta, carta, cartone e prodotti di carta 4.593 25 7,3 29,7 Deboli segnali di pericoloLegno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) 1.354 114 4,5 24,6 In difesa criticaMacchine ed apparecchi elettrici 10.005 627 14,3 23,1 In difesa criticaCuoio, articoli da viaggio, borse, selleria e calzature 12.586 928 3,1 19,4 In difesa criticaMobili e altri prodotti delle industrie manifatturiere 15.086 1.245 1,5 16,2 In difesa criticaArticoli di abbigliamento 11.584 1.576 4,0 16,0 In difesa criticaAppar. medicali, appar.di precisione, strumenti ottici e orologi 6.768 516 10,2 10,4 In difesa criticaMacchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici 2.062 452 -9,2 6,1 In difesa criticaProdotti della lavorazione di minerali non metalliferi 8.960 256 4,6 26,1 In trinceaProdotti dell’agricoltura e della caccia 3.504 196 -7,2 25,0 In trinceaArticoli in gomma e materie plastiche 10.619 302 9,7 12,8 In trinceaProdotti chimici e fibre sintetiche e artificiali 27.535 577 7,8 5,2 Concorrenza di routineProdotti alimentari e bevande 15.657 160 7,1 -9,1 Fortini inespugnati

Classifica settori a rischio - marzo 2004/febbraio 2005in relazione alla variazione dell’import dalla Cina e al peso relativo dell’import da Cina su export totale dell’Italia

Basso peso import da Cina in Italiasu export totale dell’Italia < 2,5%

Medio peso import da Cina in Italiasu export totale dell’Italia tra 2,5 e 6%

Elevata crescitaimportda Cina in Italia> 25%

Alto peso import da Cina in Italiasu export totale dell’Italia > 6%

SEGNALI DEBOLI DI PERICOLO• Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi• Prodotti dell'editoria e della stampa• Pasta da carta, carta, cartone e

prodotti di carta

FORTINI INESPUGNATI• Prodotti alimentari e bevande

INSIDIATI• Prodotti della metallurgia• Coke, prodotti petroliferi raffinati e

combustibili nucleari• Macchine ed apparecchi meccanici• Prodotti in metallo, esclusi macchine

e impianti

ASSEDIATI• Apparecchi radiotelevisivi e apparecchiature

per le comunicazioni

Aumento importda Cina in Italiatra 5 e 25%

CONCORRENZA DI ROUTINE• Prodotti chimici e fibre sintetiche e

artificiali IN TRINCEA• Prodotti della lavorazione di minerali

non metalliferi• Prodotti dell'agricoltura e della caccia• Articoli in gomma e materie plastiche

IN DIFESA CRITICA• Legno e prodotti in legno e sughero• Macchine ed apparecchi elettrici• Cuoio, articoli da viaggio, borse, selleria e calzature• Mobili• Articoli di abbigliamento• Apparecchi medicali, apparecchi di precisione,

strumenti ottici e orologi• Macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici

Diminuzione importda Cina in Italia <0%

Elaborazione Confartigianato su dati ISTAT

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RRientra in un ampio programma di formazione per diri-genti, che l’Upsa di Bari realizzerà con l’intervento del-la Camera di Commercio di Bari, la giornata realizzata

presso l’hotel Majesty di Bari,incentrata su temi di grandeinteresse ed attualità.Entrerà in vigore soltanto dal2008 la riforma delle pensioni,ma è necessario studiarla find’ora per comprenderne ogniaspetto. Ne ha parlato Gianvi-to Speranza, che si è sofferma-to sui nuovi requisiti per acce-dere alla pensione di anzia-nità, ma anche sul bonus per ilproseguimento dell’attività esul cumulo della pensione dianzianità e redditi di lavoro.Per Davide Pellegrino, consu-lente legale della Confartigia-nato, conoscere la nuova nor-

A Bari l’annuale seminarioA Bari l’annuale seminarioper dirigentiper dirigenti

Patronato, Basilea 2, riforma del diritto societario,convenzioni e situazione organizzativa gli argomenti trattati

Seminario promosso dalla Camera di CommercioBasilea 2, cosa cambia per le PMIBasilea 2, cosa cambia per le PMI

mativa di Basilea 2, della quale tanto si parla, è indispensabileper le imprese, che devono avere un approccio collaborativo enon conflittuale con il sistema bancario, che a sua volta però, co-

me ha precisato il presidenteon. Antonio Laforgia interve-nuto al seminario, deve fareuno sforzo per abbandonare lerigidità che spesso lo contrad-distinguono.Il seminario è proseguito conil tema della riforma del dirit-to societario e le novità attesein materia di IRAP, di cui haparlato il consulente fiscaleCosimo Cafagna, e con unaggiornamento delle conven-zioni in atto e della situazioneorganizzativa, di cui hannoparlato Marco Natillo ed ildirettore della Confartigiana-to Mario Laforgia.

da sin.: il Dir. M. Laforgia, l’On. A. Laforgia, l’Avv. D. Pellegrino e il Cav. P.Pupilla.

più qualità per il Paese

più forza per gli artigiani

Cosa cambierà per le imprese con l’entrata in vigore dellenorme di Basilea 2?Il presidente della Camera di Commercio di Bari AntonioLaforgia, nell’aprire i lavori del seminario ha espresso i ti-mori delle PMI, giustificati dalla prospettiva che il tuttopossa tradursi in minor credito ed a tassi più onerosi. Le imprese dovranno crescere sotto il profilo finanziario egestionale- ha detto Laforgia-, ma per farle diventare adul-te occorrerà una forte azione di sistema Al convegno hanno partecipato Sergio Rossi, della Cameradi Commercio di Milano e Massimiliano Gilardi, del con-sorzio Credito e Finanza., che hanno presentato il sistema “Quick test”, che consentirà alle imprese di avere on line(www.ba.camcom.it) una prima indicazione del proprio sta-to di salute finanziaria. Il Presidente della Camera di Commercio di Bari Antonio Laforgia e il

Dottor Gilardi

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Organizzato dall’UNCI PugliaSeminario di forSeminario di formazione permazione per

rrevisori e dirigenti delle cooevisori e dirigenti delle cooperativeperative

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LaLaFederazione Regionale del-l’U.N.C.I. Puglia, in collabo-razione con l’ufficio revisori

dell’U.NC.I. Nazionale ha organizzatoun seminario, di due giorni,di formazione e di aggiorna-mento rivolto ai revisori ed aidirigenti delle cooperative.I lavori sono stati aperti 7 giu-gno presso la Sala della Con-fartigianato di Bari dal Segre-tario Regionale della Federa-zione Regionale UNCI PugliaMichele Turturro che ha por-tato i saluti ai partecipanti e aidocenti del Presidente Regio-nale Dr. Antonio Laforgia im-possibilitato a parteciparviper altri impegni concomi-tanti.Nell’occasione Turturro ha

delineato il ruolo dell’UNCI quale As-sociazione del Movimento Cooperati-vo, sottolineando il rilevante sviluppodella realtà associativa dell’UNCI nel

ApprApprendistato prendistato professionalizzanteofessionalizzanteL’apprendistato professionalizzante, ossia la tipologia di ap-prendistato che consente di conseguire una specifica qualifi-cazione professionale intermedia e/o elevata direttamente inazienda, sta per trovare piena attuazione. Infatti, in vista della conversione in legge del decreto sullacompetitività n. 35/05, le imprese potranno stipulare in viatransitoria questa tipologia di contratto, senza attendere ilvaro delle rispettive leggi regionali.Dunque, le aziende potranno avvalersi dell’apprendistatoprofessionalizzante disciplinandolo secondo quanto stabili-

to dai contratti collettivi nazionali di categoria che abbianogià regolamentato tale forma contrattuale. Si tratta, ad esem-pio, dei settori dell’edilizia, del commercio, del terziario, del-l’industria nell’area della maglieria, occhiali, chimica, abbi-gliamento e confezioni nonché dei centri elaborazione dati.Va precisato, però, che tale fase transitoria non potrà essereapplicata alla tipologia di apprendistato per l’espletamentodel diritto-dovere di istruzione, anche se nella contrattazionecollettiva viene prevista una minima regolamentazione.

Avv. D. F. Pellegrino

corso di questi anni, e l’importanza delcontinuo aggiornamento dei revisori edirigenti delle cooperative anche per larecente normativa in materia di diritto

societario.Il seminario, tenuto da quali-ficati ed esperti docenti, haaffrontato gli aspetti legati al-l’attività in materia di vigi-lanza sugli enti cooperativi,le implicazioni per le societàcooperative alla luce dellanuova normativa in materiadi diritto societario che rego-la e disciplina la cooperazio-ne, nonché i temi della gestio-ne e del controllo delle atti-vità di una cooperativa, ana-lisi di bilancio, calcolo del ri-storno, tecnica ispettiva.

L. Pintoda sis.: Stefano Chirico, Michele Turturro e Leonardo Pinto.

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GGli artigiani italiani sono tra imeno cari d’Europa. Dal 1997al 2004, nel nostro Paese, i

prezzi dei servizi di manutenzione eriparazione sono cresciuti del 22%, va-le a dire il 2,5% in meno rispetto allamedia del 24,5% degli altri paesi del-l’Ue. Nello stesso periodo il tasso di in-flazione italiano è stato superiore del4,1% rispetto alla media europea.Lo sostiene Confartigianato in base adun’analisi condotta sulla dinamica de-gli indici dei prezzi al consumo armo-nizzati per il periodo 1997-2004, forni-ti da Eurostat, in Italia e nell’UnioneEuropea.I servizi artigiani oggetto dello studioappartengono a 6 settori: lavaggio asecco e riparazione di capi d’abbiglia-mento; servizi di idraulici e elettricisti;riparazione di elettrodomestici; ripa-razione di auto e moto; riparazione diradio, televisori, apparecchi fotograficie computer; parrucchieri e istituti dibellezza.I prezzi praticati da tutte queste atti-vità artigiane presentano variazionilargamente inferiori rispetto al tasso diinflazione medio europeo. Tra il 1997 e

il 2004, il contenimento delle variazio-ni di prezzo sono state più marcate peri riparatori radio-tv (-9,9%), i riparato-ri di elettrodomestici (-7,5%) e sonoparticolarmente significative peridraulici ed elettricisti (-4,1%) e par-rucchieri e istituti di estetica (-3%).Per ciascuna categoria di artigiani,Confartigianato ha anche stilato unaclassifica dei paesi europei più virtuo-si per la dinamica di prezzi e gli arti-giani italiani si piazzano sempre neiprimi cinque posti, nonostante l’Italia

sia addirittura al 12° posto nella classi-fica relativa all’Indice totale dei prezzial consumo. Nelle rispettive classifichedelle 6 categorie troviamo l’Italia al 1°posto per i riparatori di elettrodome-stici, al 2° posto per i riparatori radio-tv, al 4° posto per parrucchieri e esteti-ste e per lavaggio a secco e riparazionecapi abbigliamento e al 5° posto perautoriparatori, idraulici ed elettricisti.A fronte del comportamento anti-in-flattivo degli artigiani, la dinamica deiprezzi italiani di alcuni servizi pubbli-ci non completamente liberalizzati fainvece segnare, sempre nel periodo1997-2004, una variazione superioredel 25,5% rispetto alla media Ue. Levoci che compongono questo panieredi servizi sono: acqua potabile, tariffarifiuti solidi, trasporti aerei, servizi po-stali, servizi di telefonia e telematici,assicurazioni, servizi finanziari. Ciòdimostra, secondo Confartigianato,come la mancata liberalizzazione ov-vero il passaggio da monopoli pubbli-ci a monopoli privati conseguenti alleprivatizzazioni determina effetti forte-mente negativi per i consumatori ita-liani.

PREZZIPREZZIArtigiani italiani tra i meno cari d’Europa

Uno studiodi Confartigianato su dati

Eurostat: dal 1997 al 2004 l’aumentodel costo di manutenzioni

e riparazioniè stato inferiore del 2,5%

rispetto alla media Ue

Invece, i servizi pubblicicrescono del 25,5% in più

rispetto alla media europea

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Rassegna contrattiRassegna contratti

liv. Q 1.287,26liv. I 1.159,56liv. II 1.003,03liv. III 857,31liv. IV 741,46liv. V 669,89liv. VI 601,41liv. VII 520,06

Livello Minimi tabellari dal 01/07/2005liv. 1S 931,20liv. 1 795,79liv. 2 724,91liv. 3 606,60liv. 4 546,85liv. 5 504,73liv. 6 469,00

Livello Minimi tabellari dal 01/08/2005

COMMERCIO - Confcommercio e ConfesercentiMinimi contrattuali: in applicazione degli accordi di rinnovosiglati il 2 e il 6 luglio 2004, riportiamo qui di seguito gli in-crementi retributivi (paga base mensile) da corrispondere aipropri dipendenti a decorrere dal 01/07/2005:

A. Pacifico

ODONTOTECNICI - ArtigianatoMinimi contrattuali: in applicazione dell’accordo di rinnovosiglato il 03 dicembre 2004, riportiamo qui di seguito gli in-crementi retributivi (paga base mensile) da corrispondere aipropri dipendenti a decorrere dal 01/08/2005:

II°° Corso di prCorso di prototipizzazioneototipizzazionerapida per Orafirapida per Orafi

Aperte le iscrizioni al Progetto pilota dedicato alla categoria

CCome preannunciato, è ormai ufficiale l’avvio dell’i-niziativa formativa che sarà realizzata anche grazieai contributi stanziati dalla CCIAA di Bari, dall’U-

PSA - Confartigianato di Bari e dall’IFOC.Le lezioni saranno tenute a partire dal mese di settembre eproseguiranno, con un calendario volutamente diluito pertener conto degli impegni di lavoro dei partecipanti, sinoai primi giorni del mese di dicembre. Il percorso formati-vo, che condurrà 15 artigiani del settore a utilizzare le tec-

nologie rese disponibili dall’informatica per disegnare erealizzare in autonomia le proprie creazioni, sarà precedu-to da un seminario informativo, aperto a tutti gli interes-sati, che illustrerà prospettive e benefici della prototipiz-zazione rapida, quale innovazione strategica del processoproduttivo. Considerato l’interesse manifestato e le adesioni già per-venute, i candidati partecipanti sono invitati a contattare,con cortese sollecitudine, l’Ufficio Categorie dell’UPSA ainumeri telefonici 0805959444 - 434 (Dott. Natillo).

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Dall’assemblea nazionale di ConfarDall’assemblea nazionale di Confartigianatotigianatoappello al goverappello al governo a rimuoverno a rimuovere gli ostacolie gli ostacoli

che frche frenano lo sviluppoenano lo sviluppoII presidente Berlusconi, criticato per non aver convocato gli artigiani

all’apertura del tavolo sull’Irap, abbandona platealmente la sala

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““Ora vi saluto e vado a la-vorare, per voi”. Conquesta frase, pronuncia-

ta con toni alterati e sventolan-do quella che credeva fosse laprova della sua verità, il presi-dente del consiglio Berlusconiha abbandonato l’auditoriumParco della Musica di Roma,dove oltre mille imprenditoriartigiani, tra cui un centinaiodella Puglia, erano riuniti perl’assemblea nazionale dellaconfederazione.Il “malinteso”, così come lo stes-so presidente Guerrini ha spiega-to, attiene alla mancata convoca-zione di Confartigianato al tavolodi confronto sull’IRAP, al quale in-vece risultavano regolarmente in-vitati Confindustria, Confcommer-cio ed i sindacati dei lavoratori.L’invito che invece è stato mostratoplatealmente dal presidente delconsiglio, quale prova della corret-tezza del governo, si riferiva ad un

Brano musicato dal Maestro Stelvio Cipriani

Inno all’ArInno all’Artigianatotigianato

incontro, sempre in materiaIRAP, ma del giorno prima,quando di fatto i giochi eranostati già definiti.Malinteso (o caduta di stile) aparte, l’assemblea si è svolta re-golarmente, con un interventoprofondo, lucido e puntualedel presidente Giorgio Guerri-ni, che ha messo a nudo quelliche ha definito“ i nemici dellacompetitività”, e cioè i vincolied i costi che bloccano le im-prese.Per Guerrini si perde tempo a

parlare di nanismo imprenditorialee non si fa nulla per migliorare lecondizioni in cui operano le imprese.Pretendiamo di essere ascoltati erispettati, ha concluso Guerriniprima dell’inatteso faccia a facciacon Berlusconi, in ragione dellanostra rappresentatività e del con-tributo che offriamo all’economiaed alla società.

M.L. L’auditorium Parco della Musica di Roma durante l’assem-blea di Confartigianato.

Il Presidente del Consiglio Berlusconi con il Presidente Nazionale diConfartigianato Giorgio Guerrini.

LL’’artigianato italiano ha finalmente il suo inno. Il la-voro duro, paziente e infaticabile di oltre tre mi-lioni e mezzo di artigiani ha trovato anche la di-

mensione artistica e musicale che gli mancava.Nel suggestivo testo dell’Inno dell’artigianato, compostoda Giacomo Basso e musicato dal maestro Stelvio Cipriani,autore di oltre 200 colonne sonore tra cui l’indimenticabileAnonimo Veneziano, trovano spazio e valorizzazione iprofondi valori intrinseci comuni all’intera categoria: il la-voro, l’impegno diretto, la solidarietà, la responsabilità, lafamiglia, il senso di libertà.L’artigianato italiano non costituisce soltanto una impor-tantissima realtà socio-economica del Paese ma è portatore

di una forte e peculiare unità culturale. Culture settorializ-zate e localizzate trovano infatti nell’artigianato un veicolodi promozione dell’immagine dell’Italia facendola apprez-zare al mondo intero.Tutto questo trova voce nell’Inno dell’artigianato, che rap-presenta anche un importante momento di condivisione daparte delle tre Confederazioni nazionali dell’artigianatoConfartigianato, CNA e Casartigiani, in un momento in cuil’unità è un importante valore.Anche Artigiancassa, la Banca che da oltre cinquanta anniopera in favore delle imprese artigiane e conosce bene il va-lore sociale, economico e culturale del lavoro artigiano, havoluto condividere l’iniziativa, che rappresenta un meritatoriconoscimento per tutto il comparto.

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soprattutto ai settori prevalentinei rispettivi territori. Alla ten-denza per una maggiore stabilitàespressa dal nord barese fannoinfatti riscontro sensazioni di sta-gnazione nell’area metropolitanadi Bari, nella quale l’offerta pro-duttiva delle imprese artigiane èpiù diversificata. Maggiore dina-mismo nell’area murgese, peral-tro caratterizzata dalla crisi del-l’imbottito, e voglia di investi-menti nel sud barese.Complessivamente, per l’anno incorso le stime di fatturato sonostabili per il 34% delle aziende edecrescenti per un 34,2% rispettoad una previsione di crescita

espressa soltanto dal 19,4%.L’83% delle imprese non prevede di farenuovi investimenti. All’interno delleaziende il 27% si propone di rinnovaregli impianti , il 30% di ampliare la capa-cità produttiva ed il 20% di introdurreinnovazione.C’è timore di un ulteriore incremento deicosti (47% degli intervistati) e di minoreliquidità (30,8%) ma, ancora una volta, insoccorso delle imprese artigiane pugliesigiungono le garanzie creditizie assicura-te dalla diffusione capillare di un validosistema di consorzi fidi, dalla crescentepresenta di Artigiancassa anche comebanca di primo livello e dall’attuazionedelle misure del POR che assicurano alleimprese artigiane agevolazioni ulteriorinella concessione del credito. P.S.

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L’indagine periodica curata dal Conart

PrPrudenza ma non pessimismoudenza ma non pessimismodalle rilevazioni dell’osserdalle rilevazioni dell’osservatoriovatorio

delle imprdelle imprese arese artigianetigiane

ÉÉancora una volta l’artigia-nato minore a fornire alloscenario congiunturale

pugliese note di cauto ottimismo.Lo rileva l’Osservatorio congiun-turale sull’andamento dell’arti-gianato barese, curato dal Conartcon il contributo della Camera diCommercio di Bari, che ha pre-sentato lunedì 27 giugno l’inda-gine periodica sulle dinamichedel settore. La presentazione dei dati, a curadel dr. Longo e del dr. Gargano, èavvenuta presso la sede dellaConfartigianato in Via de Nicolò20, alla presenza del presidentedella Camera di Commercio Anto-nio Laforgia, e di esponenti del mondobancario ed imprenditoriale. L’arco ditempo delle osservazioni copre l’anda-mento dello scorso anno e le previsioniper il 2005. Lo scenario di riferimento èquello delle 33.mila imprese artigiane cheoperano in provincia di Bari, il cui polsoviene controllato attraverso un campionerappresentativo di 500 aziende.I segnali di una stagnazione incipientesono numerosi e si traducono in una ge-neralizzata prudenza nel prevedere nuo-vi investimenti e nuova occupazione (so-lo il 7,60% rispetto ad un 6,20% che pre-vede riduzione e 58,40% prevede stabi-lità).La tradizione del rapporto di lavoro atempo indeterminato continua ad essereprivilegiata anche se comincia a farsi lar-

go qualche forma alternativa.Del resto, anche la tradizionale figuradell’artigiano sta cominciando a cambia-re e si afferma sul mercato un numerocrescente di società di persone e di capi-tale, che hanno raggiunto il dieci per cen-to del totale.Novità di questa edizione dell’indagineè la suddivisione della provincia baresenelle quattro aree PIT che la compongo-no – nord barese, area metropolitana,Murgia e sud barese - e che fanno regi-strare piccole variazioni di umore legate

L’On. Laforgia e il Dott. Longo.

PRODUZIONE ANNUA 2004 INCIDENZA IMPRESE ARTIGIANEPER PROVINCIA

LIQUIDITA’ IMPRESE ARTIGIANE

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li fra i due Paesi partendo da quelle cul-turali.Alla serata, tra gli altri, hanno partecipa-to Erasmo Antro e Riccardo Figliolia, ri-spettivamente presidente e direttore del-la Confapi di Bari, Mario Laforgia, diret-tore della Confartigianato di Bari, Fran-

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Promosso da Confapi, Confartigianato e Canto delle Muse

Concluso il prConcluso il progetto Italia-Grogetto Italia-Grecia ecia

LoLoscorso 18 Giugno, si è tenu-to a Corfù, presso l’Anfitea-tro Idrimatos Kronios Pa-

sconton “Platitera” il recital pianisticodal titolo: “Dedicato a Chopin”, esegui-to dal maestro Pierluigi Camicia con lapartecipazione straordinaria del sopranoRosa Poulimenou, per omaggiare lasplendida isola greca.L’evento è stato organizzato dalla Con-fapi e dalla Confartigianato di Bari, incollaborazione con l’Associazione italo-greca “Il Canto delle Muse” e il contri-buto della Camera di Commercio di Ba-ri, con il patrocinio dell’Istituto Italianodi Cultura di Atene e il Consolato Ono-rario d’Italia in Corfù.L’iniziativa ha rappresentato l’eventoconclusivo di una serie di attività orga-nizzate nell’ambito del progetto di coo-perazione italo greca CAT - Cultura,Agroalimentare e Tessile-abbigliamento,che ha mirato a favorire l’integrazionedelle relazioni economiche e commercia-

cesco Basile, coordinatore del progettoCAT, Vassili Kontos, presidente dellaCCIAA di Corfù, Alessandro Vergis,presidente della Fiera Corexpo di Corfù,Giancarlo Bringiotti, Console On. d’Ita-lia in Corfù e autorità politiche e militaridell’isola ellenica. La cooperazione e il partenariato econo-mico sono state le linee guida che hannosegnato questo percorso di crescita co-mune, dando modo a importanti relazio-ni di svilupparsi nell’ottica del decentra-mento e del contributo delle singolerealtà territoriali ai processi di sviluppodei due Paesi. L’incontro tra le due culture ha consoli-dato i rapporti di parternariato tra le im-prese greche e italiane dando risultaticoncreti per i bisogni dei territori in cuile imprese operano e costruendo rela-zioni d’affari importanti nei settori dipunta delle nostre produzioni. V.V.

Legge 80/2005Legge 80/2005e semplificazione amministrativae semplificazione amministrativa

Prime riflessioni sulle nuove norme

da sin.: il Console Giancarlo Bringiotti, Era-smo Antro e Mario Laforgia.

LaLalegge n.80/2005 (legge di conversione del D.L.35/2005), ha introdotto nel nostro ordinamentoalcune modifiche di grande rilievo in materia di

semplificazione amministrativa. L’interesse delle impreseartigiane e delle piccole imprese è rivolto, soprattutto, allenovità in materia di procedimento amministrativo e, in par-ticolare, ad istituti quali quello della “dichiarazione di ini-zio attività” (ex “denuncia”) o del “silenzio assenso”, checostituiscono un nodo cruciale della riforma e allo stessotempo un terreno d’indagine privilegiato per valutarne l’ef-fettività. La semplificazione della vita delle imprese sotto ilprofilo d,ella burocrazia rappresenta, infatti, un passaggiofondamentale e strumentale rispetto a qualsiasi piano d’a-zione per lo sviluppo economico e sociale del paese. Cio-nondimeno le scelte e le soluzioni tecniche adottate dal le-gislatore devono sempre essere validate, a posteriori, dai ri-sultati conseguiti nella loro applicazione pratica. Una pri-ma lettura delle norme, infatti, non ha mancato di sollevaredubbi e perplessità. Per restare solo ad un esempio, l’art.19,co. 1, nella sua attuale formulazione, include tra gli atti so-stituibili con la nuova D.I.A. le domande per le iscrizioni inalbi o ruoli richieste per l’esercizio di attività imprenditoria-le, commerciale o artigianale, senza ulteriori specificazioni.Se sulle prime appare certo che la norma in questione sia ri-volta a regolare le domande d’iscrizione agli Albi e ai Ruo-li abilitanti all’esercizio di una determinata attività impren-

ditoriale (ad es. Albo dell’Autotrasporto, Albo degli instal-latori di impianti, etc.), è piuttosto controversa la sua appli-cabilità in relazione ad altri casi, come ad esempio per le do-mande d’iscrizione al Registro delle imprese (non è, infatti,esplicita la menzione dei registri), ovvero per l’iscrizione al-l’Albo provinciale delle imprese artigiane. In quest’ultimocaso, è stato osservato come la nuova disciplina della D.I.A.,imponendo all’impresa l’obbligo di presentare la domandad’iscrizione almeno 30 gg. prima dell’inizio dell’attività,mal si concilierebbe con la disciplina legale applicabile perl’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane che, come noto,richiede che l’iscrizione avvenga entro 30 gg. dall’iniziodell’attività. A ciò si deve aggiungere che, attualmente, ilprocedimento di iscrizione nell’Albo provinciale è regolatodalle leggi regionali di settore, quali fonti competenti nel-l’assetto costituzionale a regolare il procedimento ammini-strativo in questione. Appare, pertanto, difficile sostenereche il nuovo art.19 possa abrogare le normative regionali at-tualmente vigenti. I dubbi interpretativi non mancano, cosìcome sono già in molti a sostenere la scarsa incidenza dellanuova disciplina in termini di effettiva semplificazionedella vita delle imprese. Rispetto agli auspici, ancora unavolta, una risposta attendibile non potrà che provenire dal-la quotidiana realtà dei “lacci e laccioli” che frenano le im-prese.

M. Natillo

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Ambiente & SicurAmbiente & SicurezzaezzaProgettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici

alimentati da combustibili liquidi

4) lavaggio biancheria e sterilizzazione;5) cucine e lavaggio stoviglie.Sono esenti dal campo di applicazione gli impianti realizzatispecificatamente per essere inseriti in cicli di lavorazione in-dustriale e gli inceneritori. Non sono richiamati dal presentedecreto le attrezzature a pressione e gli insiemi disciplinati daldecreto legislativo, 25 febbraio 2000, n. 93 (pubblicato nel sup-plemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblicaitaliana n. 91 del 18 aprile 2000), di attuazione della direttiva97/23/CE. L’ufficio categorie dell’ UPSA è a disposizione diquanti vogliano informazioni in merito telefonando al080/59.59.442 Sig. Cellamare.

G. C.

EnerEnergia negli edifici:gia negli edifici:nuove nornuove norme in arme in arrivorivoProsegue l’iter di recepimento della

Direttiva 2002/91

É giunto in Parlamento, per il parere delle commissioni com-petenti, lo schema di decreto legislativo che recepisce la Di-rettiva 2002/91 CE, a seguito della recente approvazione delConsiglio dei Ministri. In linea con le indicazioni comunita-rie, il legislatore nazionale, si propone di promuovere ed ot-timizzare l’efficienza energetica negli edifici di nuova co-struzione, con il fine di contribuire al conseguimento deglistandard nazionali di limitazione di gas ad effetto serra, se-condo quanto previsto dal Protocollo di Kyoto. Il provvedi-mento, che coinvolgerà nella sua fase applicativa anche leimprese dell’edilizia e dell’impiantistica termoidraulica, in-dividua i criteri, le condizioni e le modalità volte a migliora-re le prestazioni energetiche degli edifici, incentivando allostesso tempo il ricorso alle fonti di energia rinnovabili. Un ra-pido sguardo alla disciplina contenuta nella bozza approva-ta dal Governo, consente immediatamente di cogliere le im-plicazioni connesse all’entrata in vigore delle nuove norme.In particolare il provvedimento determina la metodologiaper il calcolo della prestazione energetica degli edifici, i cri-teri generali della certificazione energetica obbligatoria, leispezioni periodiche degli impianti di climatizzazione inver-nale ed estiva, i criteri per garantire la qualificazione dei sog-getti preposti alla certificazione energetica e alla ispezionedegli impianti. Successivamente al parere delle commissioni competenti, loschema di decreto passerà all’esame della conferenza Stato -Regioni, in ogni caso, può già dirsi che dal 2006 la certifica-zione energetica degli edifici diventerà obbligatoria e i citta-dini saranno chiamati a confrontarsi direttamente con il pro-blema della riduzione dei consumi del settore. M.N.

ARAM DEL LEVARAM DEL LEVANTEANTEAccademia Regionale Acconciatori

Maschili e Femminili

L’A.R.A.M. del Levante, Accademia Regionale Acconciato-ri Maschili e Femminili patrocinata dall’URAP- Confarti-gianato, ogni anno offre ai suoi associati una serie di corsiche consentono l’elevazione tecnica e professionale sia sulpiano artistico che sul piano stilistico.Sono eseguite tecniche evolute, sempre al passo con i tem-pi, poiché oggi il salone di acconciatura non è più il fai da-te ma è divenuto un “polo” estetico importante per laclientela che ha necessità di trovarvi sempre risposte all’a-vanguardia .Oltre ai già affermati corsi di accademia maschile e femmi-nile sono in programma corsi di colore, meches, perma-nente, taglio, intreccio, raccolto per acconciatura da sposa.Da settembre 2005 partirà un corso di aggiornamento pro-fessionale maschile e femminile riconosciuto dalla RegionePuglia, articolato in 4 moduli: colore - tagli moda evolu-zione permanente - intrecci e raccolti.La segreteria dell’A.R.A.M. del Levante (Via De Cesare n.9 70121 Bari), è a disposizione per qualsiasi informazione aln. tel. 080/5214672.

ERRAERRATTA CORRIGEA CORRIGESu Puglia artigiana di giugno 2005, nello scadenziario,a pagina 15, ci sono due inesattezze:• Al 31 luglio - ICI: la scadenza si riferisce al termine

della presentazione della dichiarazione ICI e non delpagamento che scade il 30 giugno 2005;

• Al 31 luglio - le scadenze del 31 luglio sono proroga-te al 1° agosto e non al 1° settembre.

ÈÈdisponibile presso l’ufficio categorie il testo del decretodel 28 aprile 2005 - Approvazione della regola tecnica diprevenzione incendi per la progettazione, la costruzio-

ne e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combusti-bili liquidi - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 20 maggio2005. Il decreto ha per scopo l’emanazione di disposizioni diprevenzione incendi riguardanti la progettazione, la costruzio-ne e l’esercizio dei seguenti impianti termici di portata termicacomplessiva maggiore di 35 kW, alimentati da combustibili li-quidi:1) climatizzazione di edifici e ambienti;2) produzione centralizzata di acqua calda, acqua surriscalda-

ta e/o vapore;3) forni da pane e altri laboratori artigiani;

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SCADENZARIOSCADENZARIOAGOSTO 2005AGOSTO 2005

IVA: liquidazione secondo trimestre (aprile-giugno) per i contribuenti trimestrali, liqui-dazione del mese di luglio per i contribuentimensili;

INPS: versamento 2ª rata contributi fissi arti-giani;

IMPOSTE DIRETTE: ritenute d’accontooperate sul lavoro autonomo e sulle provvi-gioni del mese precedente;

IMPOSTE DIRETTE: ritenute alla fonte ope-rate sul lavoro dipendente nel mese prece-dente;

INPS: versamento dei contributi relativi almese precedente;

INAIL: 3ª rata relativa all’autoliquidazioneINAIL per il 2003 per i contribuenti che si so-no avvalsi della rateizzazione;

CASSA EDILE: ultimo giorno per pagare icontributi relativi al mese precedente.

LUGLIO 2005LUGLIO 200516

martedi

30martedi

IMPOSTE DIRETTE: ritenute d’accontooperate sul lavoro autonomo e sulle provvi-gioni del mese precedente;IMPOSTE DIRETTE: ritenute alla fonte ope-rate sul lavoro dipendente nel mese prece-dente;IVA: contribuenti mensili versamento del-l’imposta relativa al mese precedente;INPS: versamento dei contributi relativi almese precedente;UNICO 2005: termine per il versamento delsaldo 2004 e/o 1° acconto 2005 dei debitid’imposta risultanti da unico 2005, con mag-giorazione dello 0,40%;INPS: versamento dei contributi dovuti sulreddito eccedente il minimale a saldo 2004e/o 1° acconto 2005 con maggiorazione dello0,40%;IVA: versamento integrativo ai fini IVA peradeguamento IVA agli studi di settore ovve-ro ai parametri con maggiorazione dello0,40%;CAMERA DI COMMERCIO: versamentocon maggiorazione dello 0,40%, del diritto ca-merale annuale;CASSA EDILE: ultimo giorno per pagare icontributi relativi al mese precedente;UNICO 2005: termine per la presentazione diunico 2005, in Banca o Ufficio Postale, per isoggetti non obbligati all’invio telematico;ICI: termine ultimo per la presentazione del-la dichiarazione ICI.

18lunedi

20mercoledi

31domenica

AutocarAutocarrrozzieri, una prozzieri, una professione verso il futurofessione verso il futuro o Dal Convegno Provinciale della categoria un messaggio di ottimismo

Si è tenuto l’8 giugno,presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci, ilConvegno provinciale, organizzato dall’UPSA Confartigianatodi Bari, dedicato agli artigiani del settore autocarrozzeria. Unaprofessione difficile, toccata oggi dalla crisi di sistema trasversa-le a tutti i settori, e chiamata a confrontarsi sempre più spessocon le nuove regole del mercato e dell’Europa. E di questo, so-prattutto, si è parlato, con l’ausilio degli esperti, al cospetto diuna platea interessata e numerosa. Molto utile è apparsa, in par-ticolare, la ricognizione sintetica dei principali obblighi e adem-pimenti relativi al D.M. 44/04 sulla limitazione nella emissionedei C.O.V. (Composti organici volatili). Consigli pratici, soluzio-ni tecnologiche e metodologie applicative rappresentano, infatti,un concreto strumento di ausilio per gli imprenditori, così impe-gnati nella attività quotidiana di gestione della propria azienda. Il messaggio conclusivo, che si è potuto evincere dai numerosiinterventi tecnici che si sono susseguiti si è ricondotto proprio al-le premesse motivazionali, illustrate ad inizio lavori dal VicePresidente provinciale UPSA, Pietro Pupilla, che hanno spinto

ad organizzare l’evento.“In un momento, pur difficile, per una professione spesso mal-trattata è necessario trovare l’ottimismo e la fiducia per rilan-ciarsi, puntando sulla qualità e trasformando l’obbligo normati-vo in uno spunto per migliorarsi ed offrire un servizio tecnologi-camente e socialmente adeguato ai tempi e alle esigenze dellaclientela”. Anche Nicola Tunzi, Presidente Provinciale della ca-tegoria Autocarrozzieri, ha confermato questa idea, riportandola propria personale esperienza di imprenditore costantementeimpegnato nella ricerca di soluzioni innovative in grado di co-niugare il rispetto delle regole al vantaggio competitivo della tec-nologia.La manifestazione si è conclusa con un buffet che ha occupatol’ultima parte della serata, occasione questa, che ha consentitouno scambio interprofessionale certamente piacevole per gli ar-tigiani intervenuti, oltre che un contatto diretto con gli sponsor,sempre disponibili a chiarire i dettagli tecnici delle più recenti in-novazioni introdotte sul mercato. M.N.

LE SCADENZE DEL 16 POTRANNO SUBIREUNO SPOSTAMENTO A FINE AGOSTO,MA BISOGNERÀ ATTENDERE L’APPOSI-TO PROVVEDIMENTO DI PROROGA.

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Le ASL vietano la depilazione alle estetisteLe ASL vietano la depilazione alle estetisteSotto accusa laser estetici ed elettrodepilatori

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AUTOTRASPORAUTOTRASPORTTAATORITORIDirettiva sui pedaggi autostradali

Direttiva sui pedaggi autostradaliLa riduzione dei pedaggi autostradali, pagati nell’anno 2005dalle imprese di autotrasporto aventi sede nell’Unione Euro-pea, sarà differenziata per classi di veicoli e per fatturato glo-bale realizzato sulla rete autostradale.La riduzione compensata - che non si applica ai veicoli EURO0 - verrà determinata secondo i seguenti indici di sconto:• veicoli EURO 1 = 0,5• veicoli EURO 2 = 1• veicoli EURO 3 o classi superiori = 1,5Agli scaglioni di fatturato annuo globale corrispondono le se-guenti percentuali di riduzione compensata:da 51.646 a 206.583 10%da 206.584 a 516.457 15%da 516.458 a 1.032.914 20%da 1.032.915 a 2.582.284 25%oltre 2.582.284 30%La riduzione è incrementata del 10% per le imprese che hannorealizzato almeno il 10% del fatturato aziendale di pedaggi re-lativi a passaggi effettuati nelle ore notturne.

Aumento tariffarioÉ stato approvato un incremento delle tariffe attualmente in vi-gore pari al 5%.Il decreto prevede un incremento anche delle maggiorazioniper i carichi e gli scarichi intermedi successivi al primo nonchédella tassa di sosta del veicolo.

Le disposizioni non si applicano ai contratti derivanti dagli ac-cordi economici collettivi.

Agevolazioni per l’autotrasporto• Trasferte: importo forfetario giornaliero, al netto delle spese

di viaggio e di trasporto = 59,65 euro - trasferte nazionali;95,80 euro = trasferte all’estero;

• Indennità di trasferta: l’indennità di trasferta erogata agli auti-sti (pari giornalmente a 46,48 euro - trasferte nazionali, 77,47euro - trasferte all’estero) è esclusa dalla base imponibileIRAP;

• Spese non documentate: le imprese con ricavi annui fino a309.874 euro, possono dedurre giornalmente, per i viaggi ef-fettuati direttamente dal titolare e dai soci nel 2004, l’impor-to forfetario di 36,76 euro (trasporti effettuati nella regione incui l’impresa ha sede) e di 60,27 euro (trasporti effettuati al difuori del territorio regionale);

• Veicoli leggeri: le imprese con ricavi annui fino a 309.874 euro,qualora possiedano veicoli al di sotto delle 3,5 tonnellate,hanno diritto ad una deduzione annua per ciascuno dei vei-coli pari a 154,94 euro;

• Telefoni cellulari: i costi relativi ai telefonini sono interamentededucibili nel limite di un apparecchio, anche non installatostabilmente, per ciascun camion.

A. Pacifico

NNon è ancora un caso nazionale ma, negli ultimi gior-ni, alcune ASL italiane hanno proibito ai centri diestetica l’utilizzo dei laser estetici e degli elettrode-

pilatori ad aghi metallici. In tutti i casi, a partire dal primoepisodio (ASL di Feltre), la motivazione alla base dei provve-dimenti inibitori è sempre la stessa: l’Istituto Superiore di Sa-nità, con proprio parere, avrebbe ritenuto necessario riserva-re l’utilizzo delle apparecchiature in questione esclusivamen-te a personale altamente qualificato, sia per l’incisività dei lo-ro effetti che per garantire interventi specialistici in presenzadi reazioni abnormi nei soggetti sottoposti a trattamento. Aben guardare, però, la Legge 1/90, che disciplina l’attività diestetista, include nell’elenco degli apparecchi elettromeccaniciper uso estetico entrambi gli strumenti di lavoro oggetto dellaodierna discordia. É pur vero che l’art.10 della legge naziona-le aveva previsto, entro 120 gg. dalla data di entrata in vigoredella legge, l’emanazione di un Decreto (previo parere delleorganizzazioni sindacali) che determinasse le caratteristichetecnico - dinamiche, le modalità di esercizio e di applicazio-ne, nonché le cautele d’uso degli apparecchi elettromeccaniciin questione. Ed è altresì vero che il Decreto de quo non è maistato emanato. Cionodimeno è da subito apparsa ingiustifica-ta ed illegittima l’adozione dei provvedimenti da parte delleASL considerato che questi rinvengono la loro giustificazione

in un parere, pur autorevole, che avrebbe in definitiva l’effet-to di derogare o comunque modificare una legge dello Stato,approvata in Parlamento. E’ appena il caso di ricordare che lastessa L. 1/90 ha previsto un meccanismo endogeno di modi-fica e di aggiornamento dell’elenco in parola. Procedura que-sta che non può essere certamente obliterata in favore di unafonte diversa (parere), peraltro sfornita di efficacia normati-va. In altre regioni d’Italia al problema si è ovviato con le le-gislazioni regionali (come è avvenuto in Toscana), sebbenenon sempre i risultati siano da considerarsi migliori per la ca-tegoria (in talune regioni, infatti, le leggi sono state adottatein senso restrittivo). A tale riguardo l’UPSA Confartigianatodi Bari, oltre ad aver promosso e sollecitato a livello comuna-le l’adozione di un Regolamento per la disciplina della atti-vità, ha da tempo e a più riprese richiesto alla Regione di le-giferare, adottando una disciplina omogenea e rispondentealle istanze di una categoria troppo spesso dimenticata. In at-tesa di ulteriori sviluppi e confidando nel buon senso delleIstituzioni affinché sia evitato alle estetiste di perdere,senz’altro, un fatturato stimato intorno al 30%, l’UPSA di Ba-ri invita i propri associati a segnalare prontamente ogni casoanalogo ed ogni problema connesso al legittimo utilizzo del-le apparecchiature in parola, rivolgendosi ai nn. 0805959434 –444. M. Natillo

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DDopo il periodo transitorio di unanno, dal 1°Aprile 2005 è entratain vigore, in regime obbligatorio,

la marcatura CE ai sensi della Direttiva89/106/CEE anche per i camini metallicie gli evacuatori motorizzati di fumo e ca-lore. Le norme di riferimento sono rispet-tivamente la UNI EN 1856-1, pubblicatanell’aprile 2005, e la UNI EN 12101-3,pubblicata nel febbraio 2004. Oltre allamarcatura CE, ogni prodotto dovrà ripor-tare un’etichetta identificativa del costrut-tore con i relativi requisiti di utilizzo. Al-l’installatore dunque, è richiesta partico-

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TTerermoidraulici,moidraulici,occhio alla marocchio alla marcaturacatura

Obbligatoria la marcatura CEper camini ed evacuatori di fumo e calore

SPINAZZOLASPINAZZOLAEletto il nuovo Consiglio Direttivo

del centro comunale UPSAnella nuova sede in piazza Plebiscito n.18

Presidente Orlandino Giuseppe Edile- StradaleV. Presidente Santonicco Gennaro TermoidraulicoTesoriere PiscitelliMichele ElettricistaSegretario Fasciano Giovanni SerramentistaConsiglieri Bellettieri Vincenzo Edile

Marmo Guido ElettricistaErriquez Mario DipintoreLorusso Michele OrafoPatruno Luigi Prod.Abbigliamento

Riuniti ad Altamura gli operatori di Gravina e Santeramo

Mobile imbottito, analisi e prMobile imbottito, analisi e prospettiveospettive

A LTA M U R A

SSono cause congiunturali- vedi la stagnazione economica el’apprezzamento dell’euro sul dollaro, ma anche struttu-rali come la perdita di competitività rispetto alle econo-

mie dei paesi emergenti, quelle che stanno determinando la cri-si nel distretto murgiano del salotto.Un comparto, come ha detto il direttore provinciale della Con-fartigianato Mario Laforgia intervenendo ad Altamura al di-battito promosso dal presidente del settore “legno e arredo” diConfartigianato Lorenzo Girardi, che vede coinvolti nella no-stra regione oltre 11.000 addetti, pari al 25% del totale naziona-le.Molti i temi trattati nel corso dell’incontro, a partire dall’Accor-do di Programma sul mobile del dicembre 2004. Tale accordo,sottoscritto da Confartigianato e dalle altre organizzazioni dicategoria, contiene impegni precisi da parte del governo e del-la regione in materia di sostegno agli investimenti, formazione,ma anche completamento della rete infrastrutturale e riduzionedegli oneri sociali. Impegni il cui mantenimento Confartigiana-to intende verificare e concorrere a determinare.In queste ore- ha detto Laforgia- stiamo valutando il documen-to propostoci per il consolidamento del comparto, che dovràessere sottoscritto da governo, parti sociali e regioni Puglia eBasilicata. Abbiamo fatto le nostre proposte, perché non vogliamo inter-venti solo di pronto soccorso, ma che vadano nel segno della ri-qualificazione e diversificazione del settore, per favorire le im-prese nella uscita dalla monocultura del salotto, promuovendoiniziative imprenditoriali in altri settori.Il settore può contare tra l’altro, di interventi di cassa integra-

lare attenzione all’atto di acquisto del pro-dotto al fine di evitare quelli sprovvistidella marcatura obbligatoria. A tutt’oggiinfatti, sono in commercio prodotti senzai requisiti suddetti in quanto costruiti pri-ma dell’entrata in vigore degli obblighi dimarcatura e, dunque, anteriormente al 1°Aprile 05. Il Ministero delle Attività Pro-duttive, interpellato al riguardo, ha preci-sato che gli stessi potranno continuare adessere venduti ed installati sino ad esauri-mento delle scorte ormai esistenti.In tal caso pertanto, all’atto dell’acquisto,dovrà comunque verificarsi che il rivendi-

tore tenga apposita documentazione delledate di carico del magazzino, in relazioneal prodotto che si intende acquistare, e cheessa sia anteriore al 1°Aprile 2005.Confartigianato, tuttavia, consiglia di op-tare sempre, nel dubbio, per prodottiprovvisti della marcatura e della relativaetichettatura, sebbene questi abbiano costisensibilmente più elevati. Gli artigiani in-teressati potranno contattare il nostro Uf-ficio Categorie, al numero di tel.0805959434, al fine di ottenere un fac -si-mile di etichettatura da utilizzare per ilconfronto in sede di acquisto.

zione per imprese fino a 15 dipendenti.Per tale misura, ha detto il presidente dell’Ente Bilaterale perl’Artigianato avv.. Davide Pellegrino, sono stati stanziati 50milioni di euro. Ma la categoria può contare anche sulle prov-videnze dell’Ente Bilaterale, che proprio attraverso la bilatera-lità, fornisce prestazioni sia per i lavoratori che per le imprese.In particolare- ha detto Pellegrino- è possibile usufruire di con-tributi per sospensione di attività, con modalità innovative stu-diate appositamente per venire incontro ai problemi del com-parto del mobile imbottito. M.L.

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CENTRI COMUNALI

ALBEROBELLOALBEROBELLOEletto il nuovo Consiglio Direttivo

del centro comunale UPSA

Presidente Matarrese Vito EdileV. Presidente Conserva Luigi FabbroTesoriere Pezzolla Francesco FabbroSegretario Ignisci Marisa PastificioConsiglieri Ivone Angelica Costruz. Metalliche

Tateo Giovanni EdileGirolamo Lorenzo MeccanicoSpinosa Orazio TipografoDe Virgiliis Cosmo Impiantista

Deleg. A.N.AP. Aquilino Bernardino Pensionato

T R I G G I A N O

La chiave della felicitàLa chiave della felicitàè solo dentrè solo dentro il cuoro il cuoree

delle donne che amanodelle donne che amanoL’UPSA CONFARTIGIANATO di TRIGGIANO, dopo la mo-stra di arti visive “TRA ARTIGIANATO E ARTE” continua lasua attività di rivalutazione del comparto artigiano e delle pic-cole imprese di Triggiano.Tale linea di programma, condivisa dall’Amministrazione Co-munale, tanto da patrocinare anche la manifestazione che si ètenuta domenica 19 Giugno: “LE STELLE SFILANO CONDONNA IMPRESA” (1° edizione).Alla presenza di una gran folla, con l’esperienza e l’ausilio delProf. Vincenzo Campobasso la Sig.ra Giuliana Scarcia, contutto il suo direttivo hanno organizzato una sfilata di moda acui hanno partecipato imprese artigiane ed altre imprese pre-senti nella cittadina di Triggiano.Queste donne che con la loro tenacia hanno voluto con questamanifestazione dare il giusto risalto al lavoro delle imprese ar-tigiane. Questo è stato l’apprezzamento espresso dal Sindacodott. Denicolò nonchè dall’Ass.alle Attività Economiche Rag.Pontrelli, ribadendo entrambi che la collaborazione dell’Am-ministrazione con l’Upsa Confartigianato di Triggiano è il giu-sto connubio per dare risalto e nuovi stimoli all’economia lo-cale. V. Petruzzelli

B I T O N T O

RicorRicordato il patrdato il patronoonodella categoriadella categoria

Il centro comunale Upsa-Confartigianato ha ricordato il san-to patrono con una manifestazione particolarmente significa-tiva cui hanno partecipato molti iscritti e simpatizzanti con leloro famiglie.La celebrazione dell’eucarestia ha avuto luogo nella Catte-drale con la rituale offerta dei doni da parte degli artigiani e,al termine, con la distribuzione del pane votivo, parte delquale destinato alla casa di riposo per anziani “GiovanniXXIII”.Nel salone del vicino episcopio, dirigenti e iscritti si sono riu-niti per la consegna di diplomi e targhe ad artigiani beneme-riti.Sul significato della circostanza e sui valori dell’associazioni-smo si sono soffermati il coordinatore Franco Bastiani e ilpresidente Michele Valeriano.

da sin.: dott. D’Alessandro (dirigente Assessorato Cultura), dott. MarioLaforgia, dott. Francesco Denicolò (Sindaco), prof. Vincenzo Campo-basso (coordinatore), rag. Piero Pontrelli (Assessore alle Attività Eco-nomiche), m.llo Fiore (Comandante Stazione Carabinieri).

da sin. i dirigenti: Minenna, Bastiani, Valeriano, tedesco e il cav. uff. gra-ziano Lisi al quale è stata offerta una targa, con medaglia d’oro, perl’impegno svolto in passato a sostegno della categoria, nell’ambito del-l’associazione e della cooperativa di garanzia.

ALALTTAMURAAMURAEletto il nuovo Consiglio di Amministrazione

della Cooperativa Artigiana di garanziaPresidente Natrella MicheleV. Presidente Scalera AntonioSegretario Berlocco PaoloConsiglieri Cornacchia Francesco

Castellano GraziantonioPanettieri Sante

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SSono state illustrate presso lasala consiliare del Comunedi Modugno, le modalità di

partecipazione all’Albo dei Forni-tori, le anomalie e difficoltà che leimprese potrebbero incontrarenella compilazione del modulo didomanda di partecipazione.Ilbando, che è stato riaperto dopo13 anni (dal lontano 1992), per-mette l’aggiornamento dell’Albodelle imprese di fiducia dell’enteComune nel settore dei lavori,dei servizi e nelle forniture.Dopol’iter di ammissibilità delle richieste di partecipazione a cura dellacommissione esaminatrice, successivamente nell’attuazione delnuovo Albo, tutte le imprese iscritte verranno interpellate per laformulazione delle loro offerte di lavoro inerente la gara indetta.Ilconvegno è servito, anche, come occasione di dialogo tra le istitu-zione, gli amministratori e le imprese, sul tema degli appalti pub-blici, con particolare attenzione alle modalità di partecipazione. Ilseminario si è aperto con una dettagliata relazione dell’ing. Petra-roli (Dirigente Ufficio Tecnico) sull’evoluzione della legge sugliappalti (detta Merloni) dal 1990 fino a giorni nostri. A seguire, l’in-tervento del dott. Montefusco, dirigente ufficio tributi, che si è sof-fermato sull’opportunità della riapertura dei termini dell’albo for-nitori ma ha anche, lanciato l’invito ad aggregarsi sotto forma diATI o consorzi, perché i limiti dimensione delle piccole impresepossono essere superati. L’Assessore Sabato ha posto l’accento sulcambio di approccio messo in campo dell’amministrazione comu-nale in tema di lavori pubblici, ricorrendo al “concorso di idee” perla realizzazione della Modugno “futura”, mentre l’Assessore Rasoha condiviso la relazione di Petraroli, invitando gli artigiani a cer-

M O D U G N O

tificarsi Soa, garantendo l’appog-gio delle Attività Produttive.Nella sua relazione il sig. N. Vi-gnogna, segretario UPSA Modu-gno, ha rimarcato che dopo 13 an-ni, viene riaperto il bando, e cheConfartigianato auspica la pienaattuazione dell’Albo dei Fornitori,con la ferma intenzione di esserevigili nel processo evolutivo, evi-tando che il nuovo albo torni neicassetti inutilizzato volutamente.Inoltre, ha proseguito Vignogna,è più che mai necessario ricercare

momenti di dialogo e confronto tra le istituzioni e associazioni dicategoria, attribuendo alla concertazione un maggior valore. Suc-cessivamente , Il Presidente Cramarossa ha posto l’attenzione sul-la legge regionale 13/2001 art.17, che pone fino a € 150.000,00 il li-mite entro il quale le imprese possono non essere certificate Soa,chiedendo formalmente di poter suddividere gli appalti pubblicirestando nel limite dei 150.000,00, offrendo una ulteriore opportu-nità di lavoro per le piccole imprese. Tra i presenti il sig. L. Pasto-re, ribadendo l’importanza degli appalti pubblici per le imprese ar-tigiane, ha evidenziato i numerosi passaggi burocratici da affron-tare per partecipare alle gare. Richiedendo quindi, una semplifica-zione delle procedure, ricorrendo maggiormente all’autocertifica-zione. Il Sig. D. Lampugnani Presidente del consorzio CO.I.M.A.,sottintendendo alla crescente importanza della certificazione SOAper le imprese, ed evidenziandone il costo, ha proposto al comunedi farsi carico di una parte della spesa concedendo un contributoalle aziende. I lavori sono stati moderati dal giornalista de “Il Sole24 ore”, Pippo Sciscioli.

V. Alberga

PALO DEL COLLE

IlIlCentro Comunale UPSA Confartigianato di Palo delColle ha realizzato con il patrocinio dell’Amministra-zione Comunale, la 2ª edizione della Mostra mercato

dell’artigianato locale. La rassegna quest’anno è stata arricchita ed integrata dallavetrina dei prodotti tipici del settore agroalimentare e dal 1°Tuning Day-Città di Palo.Il successo della manifestazione ha gratificato il lavoro svoltosinergicamente dagli organizzatori Bari Natale - Presidentedella locale UPSA e l’intero Consiglio Direttivo, che tra l’al-tro hanno premiato con attestati di benemerenza per fedeltàassociativa alla Confartigianato i seguenti artigiani: Benedic-tis Simone, Rella Federico, Iannone Antonio, Pazienza Se-rafino Guida Donato, Spadafina Francesco, FrancabanderaArcangelo, Tursi Luca, Minerva Giuseppe, Cutrone Giacin-

to, Chieco Vito, Vessia Francesco, Calamita Onofrio.Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti Nicola Moraglia,Assessore Comunale alle Attività Produttive, autorità istitu-zionali, dirigenti di Confartigianato e il numeroso pubblico.

Albo dei ForAlbo dei Fornitori:nitori:gli argli artigiani chiedono l’attuaziontigiani chiedono l’attuazionee

2ª Mostra dell’Ar2ª Mostra dell’Artigianatotigianato

CENTRI COMUNALI

La sala consiliare del Comune durante il seminario.

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