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1 Compendio 2017 alla DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 - 2018 Aggiornamento dati al 31 Dicembre 2016 Regolamento CE 1221/2009 Ecosavona S.r.l. Località Boscaccio Vado Ligure (SV) Edizione 2 del 22.06.2017 N. Registro IT-000097

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Compendio 2017 alla

DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 - 2018 Aggiornamento dati al 31 Dicembre 2016

Regolamento CE 1221/2009

Ecosavona S.r.l. Località Boscaccio Vado Ligure (SV)

Edizione 2 del 22.06.2017

N. Registro IT-000097

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Sommario

1 Premessa .......................................................................................................................................... 3

2 Il Gruppo Waste Italia ................................................................................................................ 3 2.1 Dati generali di Ecosavona S.r.l. ............................................................................................................ 6 3 Cenni storici .................................................................................................................................... 7

4 Organigramma aziendale ......................................................................................................... 7

5 Descrizione dell’attività ............................................................................................................ 9 5.1 Smaltimento o recupero dei rifiuti in discarica ...................................................................................... 9 5.2 Ricevimento/accettazione rifiuti............................................................................................................. 9 5.3 Trattamento e preselezione rifiuti......................................................................................................... 11 6 Descrizione dell’impianto ....................................................................................................... 14

7 Rapporti con le parti esterne (istituzioni, pubblico, clienti o fornitori) ......... 14

8 La gestione ambientale ........................................................................................................... 15

9 I rifiuti conferiti ........................................................................................................................... 16

10 Biodiversità.................................................................................................................................... 18

11 Le emissioni in atmosfera...................................................................................................... 19 11.1 Emissioni diffuse .................................................................................................................................. 19 11.2 Emissioni convogliate .......................................................................................................................... 21 11.3 Emissioni di gas ad effetto serra .......................................................................................................... 22 11.4 Il controllo della qualità dell’aria ......................................................................................................... 23 12 Acque ................................................................................................................................................ 24 12.1 Acque di percolato ............................................................................................................................... 24 12.2 Acque sotterranee ................................................................................................................................. 25 13 Rifiuti prodotti .............................................................................................................................. 27

14 Consumi energetici ................................................................................................................... 29 14.1 Consumi GPL ....................................................................................................................................... 29 14.2 Consumi Gasolio per autotrazione ....................................................................................................... 29 15 Produzione di energia da fonti rinnovabili ..................................................................... 30

16 Consumi idrici .............................................................................................................................. 31

17 Efficienza dei materiali ........................................................................................................... 32

18 Valutazione degli aspetti ambientali ............................................................................... 33 18.1 Individuazione e valutazione significatività degli aspetti ambientali – anno 2016 .............................. 35 18.2 Programma di miglioramento 2015-2018 – Stato di avanzamento al 31/12/2016 ............................... 42

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1 Premessa

Il presente documento costituisce il compendio di aggiornamento, relativamente al periodo 1

gennaio - 31 dicembre 2016, dei dati riportati nella “Dichiarazione Ambientale 2015-2018” di

Ecosavona S.r.l., registrata con il numero IT - 000097 dalla Sezione EMAS Italia del Comitato per

l’Ecolabel e l’Ecoaudit in data 16.11.2012, con validità fino al 2018.

Il compendio riporta in sintesi:

• l’aggiornamento societario in merito alla proprietà di Ecosavona;

• la descrizione delle novità impiantistiche;

• l’aggiornamento dei dati di monitoraggio ambientale e degli indicatori relativi all’anno 2016;

• l’aggiornamento dell’individuazione e valutazione della significatività degli aspetti ambientali

diretti ed indiretti a fronte dei risultati conseguiti nel 2016;

• lo stato attuativo del “Programma di miglioramento ambientale 2015-2018” relativo all’anno

2016.

Per facilità di confronto, nel presente compendio sono richiamati i capitoli della “Dichiarazione

Ambientale 2015 – 2018” a cui fanno riferimento gli aggiornamenti qui riportati.

La “Dichiarazione Ambientale 2015-2018” mantiene la sua validità per tutto quanto in essa riportato

e non modificato dal presente compendio.

Il presente compendio e la Dichiarazione Ambientale 2015-2018 sono disponibili sul sito internet

www.ecosavona.it.

2 Il Gruppo Waste Italia (a sostituzione del paragrafo “Il Gruppo Geotea” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.5-7)

Il 12/9/2001 la società Ecosavona, già appartenente alla società Parfiri dal 9/12/1999, a seguito della

scissione della stessa, è stata trasferita alla società beneficiaria Geotea S.p.A. Sempre nel 2001 è

entrato nella società il Comune di Vado Ligure e successivamente anche il Comune di Savona.

Ecosavona al 31/12/2015 era partecipata al 70% dal Gruppo Geotea S.p.A., al 25% dal Comune di

Vado Ligure ed al 5% dal Comune di Savona.

Geotea S.p.A., a sua volta, è stata acquisita a novembre 2014 dal Gruppo WASTE ITALIA S.p.A. ed il

17 dicembre 2015, con effetto dal 1 gennaio 2016, si è fusa in essa per incorporazione.

Gruppo Waste Italia S.p.A. (ex Kinexia S.p.A.) è una holding quotata sul segmento MTA di Borsa

italiana, attiva nel settore dei servizi ambientali, la quale acquisisce la nuova denominazione nel mese

di ottobre 2015, a seguito di una ristrutturazione nella compagine societaria. La principale società

operativa di Gruppo Waste Italia S.p.A. è Waste Italia S.p.A.

Waste Italia S.p.A., mediante le sue controllate, opera nella gestione dei rifiuti speciali e vanta

un’esperienza decennale in qualità di leader privato nel settore. Operativa in Italia nel mercato dei

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servizi ambientali con attività che traggono origine dalla fine degli anni ’80, Waste Italia S.p.A.

(insieme alle società da essa controllate) vanta una specializzazione nell’erogazione di servizi

all’impresa aventi ad oggetto la gestione (i.e. raccolta, elezione/trattamento e smaltimento) dei rifiuti

speciali (derivanti essenzialmente da attività industriali e commerciali), assistendo i propri clienti

nell’adempimento dell’obbligo di gestione di detti rifiuti loro imposto dalla normativa applicabile.

In particolare i servizi offerti sono raggruppabili come di seguito riportato:

- Raccolta: servizi di raccolta e trasporto operati dal Gruppo mediante propri automezzi,

attrezzature e una rete capillare di operatori convenzionati, coordinati e gestiti dai centri di

servizio del Gruppo;

- Selezione e Trattamento: attività di selezione e trattamento svolte nei vari impianti del Gruppo

e finalizzate alla generale riduzione dell’impatto ambientale dei comparti produttivi e

commerciali dei clienti del Gruppo ed al recupero o valorizzazione alternativa del rifiuto;

- Smaltimento: servizi di smaltimento finale dei rifiuti (non altrimenti valorizzabili) effettuati

attraverso i diversi poli di discarica di cui dispone;

- Intermediazione di spazi presso le discariche di proprietà senza detenzione del rifiuto.

Le anzidette attività, pur differenti nella loro configurazione, vanno inquadrate e lette come componenti

strettamente interconnesse e funzionali tra loro, finalizzate al raggiungimento del medesimo risultato:

una gestione dei rifiuti integrata ed efficiente, dal momento della raccolta presso il luogo di produzione

fino alla messa a dimora definitiva del rifiuto non ulteriormente valorizzabile.

Nel Maggio del 2017 il Dott. Flavio Raimondo, Amministratore Delegato di Ecosavona S.r.l., ha

sottoscritto ed emesso la seguente politica integrata qualità ambiente.

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6

2.1 Dati generali di Ecosavona S.r.l. (a modifica del paragrafo “Dati generali di Ecosavona S.r.l.” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” –

pag.8)

SOCIETA’: Ecosavona S.r.l. Gruppo Waste Italia S.p.A.

CODICE ATTIVITA’:

38.21 (Trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi)

35.11 (Produzione di energia elettrica)

35.12 (Trasmissione di energia elettrica)

CODICE ATTIVITA’ IPPC:

5.4 (discariche che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25 000

tonnellate, ad esclusione delle discariche per rifiuti inerti).

SITO PRODUTTIVO: Località. Boscaccio – 17047 Vado Ligure SV

PERSONA DA CONTATTARE: Ing. Giorgio Prato – tel. +39 019 2158723

NUMERO DI DIPENDENTI: 35

TIPOLOGIA DI DISCARICA: Discarica per rifiuti non pericolosi, sottocategoria discarica per

rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti

organici e biodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero

di biogas.

ORARIO DI LAVORO: Mattina: 7:00 – 12:00 Pomeriggio: 13:00 – 16:00

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3 Cenni storici (ad integrazione del paragrafo “Cenni Storici” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” e ad eliminazione del

paragrafo “Progetto di futuro ampliamento della discarica” – pag.9-11)

In data 21/05/2015 è entrato in esercizio l’impianto di tritovagliatura per rifiuti solidi urbani,

autorizzato con Provvedimento Autorizzativo 659/2015 dalla Provincia di Savona.

L’impianto di biostabilizzazione è ancora in fase di start up; la struttura è stata completata a

Dicembre 2016 e da inizio 2017 è in corso la fase di avviamento con le prove a caldo di

funzionamento e di taratura. La frazione umida, in uscita dall’impianto di tritovagliatura, viene

gestita per una parte all’interno dell’impianto di biostabilizzazione per permetterne le prove a caldo

ed una parte inviata a stabilizzazione presso impianti esterni.

4 Organigramma aziendale (a sostituzione del paragrafo “Organigramma aziendale” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” e ad

eliminazione del paragrafo “Progetto di futuro ampliamento della discarica” – pag.20)

Si allega al presente documento l’Organigramma del Gruppo Waste Italia, che controlla la società

Ecosavona S.r.l.

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5 Descrizione dell’attività (vedi paragrafo “Descrizione dell’attività” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.22)

5.1 Smaltimento o recupero dei rifiuti in discarica (a sostituzione del sottoparagrafo “Smaltimento o recupero dei rifiuti in discarica” – “Dichiarazione Ambientale

2015– 2018” – pag.22)

Le attività inerenti a questa fase del servizio vengono svolte dal personale di impianto e

comportano l’accettazione dei rifiuti in ingresso, l’esecuzione di controlli visivi sui rifiuti, lo scarico

dei rifiuti nell’area attiva della discarica, secondo i criteri espressi nelle relative procedure del

sistema di gestione aziendale.

Le attività per lo sviluppo corretto del processo di smaltimento definitivo e del recupero dei rifiuti

nell’impianto sito in località Boscaccio sono condotte e coordinate nel pieno rispetto dei requisiti

progettuali dal Responsabile di impianto, con la supervisione della Direzione Tecnica. Tali attività

sono le seguenti:

- Preparazione lotto

- Ricevimento/accettazione rifiuti

- Tritovagliatura e biostabilizzazione rifiuti (ove necessario)

- Coltivazione lotto della discarica

- Abbancamento/recupero rifiuti

- Gestione del sistema di raccolta del percolato e delle acque di prima pioggia

- Gestione biogas e produzione di energia elettrica

- Recupero a verde del sito

- Post esercizio

5.2 Ricevimento/accettazione rifiuti (a sostituzione del sottoparagrafo “Ricevimento/accettazione rifiuti” – “Dichiarazione Ambientale 2015– 2018” –

pag.25-26)

Le attività di accettazione rifiuti avvengono secondo le procedure aziendali codificate all’interno del

Sistema di Gestione Integrato. Secondo tali procedure, l’autista di ogni mezzo che deve conferire

rifiuti all’impianto di Ecosavona al suo primo accesso, deve recarsi all’Ufficio Accettazione munito

delle Autorizzazioni al trasporto e dei documenti relativi al rifiuto trasportato (formulario

identificativo o documento di trasporto).

L’Addetto all’Accettazione di Ecosavona provvede ad eseguire il controllo documentale verificando

che l’autorizzazione prodotta sia in corso di validità, che la targa del mezzo che deve accedere

all’impianto sia effettivamente riportata nell’autorizzazione e che sia autorizzato al trasporto del

codice CER che deve conferire.

Se il mezzo è relativo a un carico di rifiuto speciale non pericoloso, nei casi previsti, viene

effettuata anche la verifica della Scheda Tecnica di Caratterizzazione del Rifiuto.

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Se i suddetti controlli hanno esito positivo, l’addetto all’accettazione di Ecosavona comunica

all’autista la possibilità di salire sulla pesa e si procede con la prima pesata per la determinazione

del peso lordo. Mentre il mezzo si trova sulla pesa, l’addetto all’accettazione, mediante apposita

telecamera, verifica che la targa del mezzo coincida con quanto riportato sui documenti, effettua un

primo controllo visivo e, se è tutto a posto, comunica all’autista se deve recarsi nel capannone del

trattamento o sul piano di coltivazione della discarica.

A questo punto l’autista si reca nel punto previsto e, seguendo le disposizioni del personale

operativo di impianto, effettua lo scarico. Terminato lo scarico e superato il controllo visivo in

campo, il mezzo torna a posizionarsi sulla pesa per la determinazione della tara del mezzo.

I bindelli con il riscontro delle pesate (peso lordo, peso netto e tara) vengono stampati in più copie:

una copia viene allegata al documento di trasporto o alle copie del formulario, per essere restituita

all’autista, mentre l’altra copia viene allegata al documento di trasporto o alla copia del formulario

che rimane ad Ecosavona per essere archiviata.

Per ottemperare alle disposizioni del D.Lgs. 36/2003, i rifiuti possono essere messi a dimora in

discarica solo dopo un trattamento preventivo. Per tale ragione possono verificarsi due casi:

caso 1: Se il rifiuto, come si può evincere dal codice CER, è già stato trattato, viene avviato

direttamente in discarica, per la messa a dimora definitiva;

caso 2: Per tutti i rifiuti non trattati, provenienti dai Comuni (come si evince dal codice CER), è

previsto il trattamento in apposito impianto nel capannone attrezzato.

Nel caso 1 si ha un’ulteriore verifica visiva in fase di scarico. Per i rifiuti per cui nell’Appendice 1

dell’AIA n° 8130/2012 come modificata dai provvedimenti 1011/2014 e 694/2015 è prevista la

caratterizzazione chimico-fisica, prima dell’avvio dei conferimenti (o comunque entro l’anno) e poi

con cadenza annuale, si procede al campionamento ed alla caratterizzazione chimica dei rifiuti

suddetti.

Nel caso 2 i mezzi avviati al trattamento scaricano su apposita piazzola all’interno del capannone,

dove avviene una cernita per il recupero di ferro, materiali ingombranti, batterie.

In entrambi i casi, al termine delle operazioni il mezzo accede all’impianto automatico di lavaggio

ruote e si avvia quindi all’uscita dell’Impianto, salvo nel caso in cui si siano verificati problemi in

fase di scarico. Eventuali anomalie (es. difformità del carico trasportato rispetto a quanto indicato

sul formulario) sono segnalate dal personale operativo alla ricezione tramite radio-trasmittente.

La gestione delle scadenze di validità sia delle analisi fornite dal produttore sia delle analisi di

caratterizzazione eseguite per conto di Ecosavona viene effettuata con opportuno software. Nel

caso in cui un requisito risulti scaduto il sistema blocca le operazioni di accettazione.

La Direzione ha redatto e consegnato ai dipendenti preposti delle Istruzioni Operative che

stabiliscono le modalità per l’attività di controllo visivo di dettaglio nella fase di scarico dei rifiuti in

discarica e stabiliscono le modalità di campionamento annuale per la verifica di conformità dei rifiuti

presso l’area di stoccaggio tecnico.

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5.3 Trattamento e preselezione rifiuti (a sostituzione del sottoparagrafo “Trattamento e preselezione rifiuti” – “Dichiarazione Ambientale 2015– 2018”

– pag.26)

Dal primo luglio 2009 è stato in funzione un impianto di trattamento rifiuti, consistente nella sola

triturazione. Con la Legge Regionale n. 35 del 19 novembre 2014, che ha abrogato gli artt. 5 e 6

della Legge Regionale n. 21 del 5 agosto 2014, il suddetto impianto di trattamento non è stato più

ritenuto adeguato ad adempiere alle richieste di trattamento dei rifiuti sancite dal D.Lgs. 36/2003.

Per tale motivo, nell’attesa della nuova autorizzazione integrata ambientale che comprendesse

anche il nuovo impianto di tritovagliatura e biostabilizzazione del rifiuto urbano e nell’attesa che

Ecosavona realizzasse l’impianto stesso, la Provincia di Savona aveva emesso un’ordinanza

specifica per consentire all’azienda di proseguire il ritiro dei rifiuti urbani con i requisiti di

trattamento utilizzati fino a quel momento.

Il 21 maggio 2015 è entrato in funzione l’impianto di tritovagliatura, autorizzato con Atto

Dirigenziale 2015/694 del 16/02/2015. L’impianto ha lo scopo di trattare e smaltire il rifiuto solido

urbano proveniente dalla raccolta indifferenziata, e consente di separare la frazione secca, che

verrà inviata alla discarica, dalla frazione organica. L’Atto Dirigenziale 2015/694 prevede anche la

realizzazione di un impianto di biostabilizzazione della frazione organica, costruito a fine 2016 e

attualmente in fase di prove a caldo pre-collaudo. Nell’attesa della sua entrata in esercizio, la

frazione di rifiuto organico viene gestita presso un impianto di trattamento esterno prima di essere

conferito in Ecosavona, previa verifica della conformità dello stesso.

I rifiuti in arrivo alla discarica e destinati a trattamento vengono scaricati dai mezzi all’interno del

capannone nell’apposita area. Qui vengono sottoposti a selezione sia meccanica (tramite

caricatore con pinza a ragno) che manuale e successivamente caricati sulla tramoggia di carico del

trituratore dove subiscono una riduzione dimensionale. Il materiale trattato e scaricato nella parte

inferiore del trituratore viene inviato tramite nastro trasportatore al vaglio rotante e selezionato

dimensionalmente nelle seguenti frazioni:

-frazione di sottovaglio, con dimensione 0-50 mm, costituita prevalentemente da materiale di

matrice organica

-frazione di sopravaglio, con dimensione superiore a 50 mm, composta prevalentemente da

materiale secco.

Entrambe le frazioni vengono poi sottoposte a deferizzazione in modo separato.

Il materiale organico viene depositato per caduta su apposito cassone posto sotto il separatore

magnetico e successivamente viene stoccato in discarica nell’attesa di essere inviato all’impianto

di biostabilizzazione.

La frazione secca, dopo deferizzazione, viene convogliata alla pressa imballatrice tramite nastro e

sottoposta a riduzione volumetrica e legatura automatica in balle aventi dimensioni

1100x1100x1200. Un operatore con idoneo mezzo provvisto di apposite pinze provvede a

prelevare le balle e a depositarle su un mezzo che le trasporta in discarica per l’abbancamento.

12

In caso di forte vento le balle, prima di essere portate in discarica, vengono caricate su una

macchina filmatrice che le ricopre con idoneo film, allo scopo di evitare la dispersione eolica

nell’ambiente del materiale periferico.

Nel corso degli ultimi anni il rifiuto conferito a trattamento è costantemente diminuito, così di

conseguenza è diminuita, in termini di volume, anche la parte recuperata dall’attività di selezione.

Nella tabella seguente si riporta il riepilogo dei quantitativi gestiti dall’impianto di trattamento negli

ultimi anni:

METALLO

CER 191202

BATTERIE

CER 160601

BOMBOLE

CER 160504

2012 105.465,13 34,28 3,06 0,78 105.427,01

2013 99.448,06 17,26 1,40 0,42 99.428,98

2014 95.285,31 10,92 0,52 0,42 95.273,45

2015

(fino al 21/05)11.815,18 0,10 0,05 0,04 11.815,00

ANNO

RIFIUTI IN INGRESSO

CONFERITI A

TRATTAMENTO - D9

(Ton)

RIFIUTI TOTALI

SMALTITI IN

DISCARICA - D5

(Ton)

RIFIUTI RECUPERATI DA SELEZIONE

(Ton)

D5: Messa in discarica specialmente allestita (a esempio sistematizzazione in alveoli stagni separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall'ambiente).

D9: Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 (a esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.).

I dati 2015, a seguito dell’entrata in esercizio il 22/05/2015 dell’impianto di tritovagliatura in

sostituzione della sola triturazione, non sono confrontabili con quelli degli anni precedenti. Mentre il

sopravaglio (frazione secca) viene smaltito direttamente in discarica, il sottovaglio (frazione umida)

viene inviato a biostabilizzazione.

Il rifiuto effettivamente smaltito in discarica non è più dato dalla semplice differenza tra quanto

entrato e sottoposto a trattamento e le frazioni recuperate dalla selezione. Questo perché la

frazione umida durante il processo di biostabilizzazione è soggetta a perdita di peso e perché una

volta stabilizzato il rifiuto viene, per quanto possibile, recuperato e solo in parte smaltito in

discarica.

La tabella sottostante riassume i quantitativi e le tipologie di rifiuto gestite da Ecosavona a seguito

dell’entrata in esercizio del nuovo impianto. È evidente come si sia ridotto il quantitativo di rifiuto

smaltito in discarica rispetto a quanto conferito.

19.12.12 19.05.01 R D

2015

(dal 22/05)55.475,27 130,79 36.076,00 19.268,49 14.365,64 1.204,12 37.280,12

2016 107.107,56 360,56 67.299,45 4.975,59 34.525,92 30.383,11 1.759,47 69.058,92

RIFIUTI TOTALI

SMALTITI IN

DISCARICA-D5

(Ton)

SOPRAVAGLIO

19.12.12

BIOSTABILIZZATO

19.05.03

RIFIUTI

RECUPERATI DA

SELEZIONE

(Ton)

ANNO

RIFIUTI IN INGRESSO

CONFERITI A

TRATTAMENTO-D9

(Ton)

SOTTOVAGLIO

13

L’aumento di rifiuto recuperato dall’attività di selezione rispetto agli anni precedenti è dovuto

all’implementazione di deferizzatori maggiormente performanti. Non essendo prevedibile la

percentuale di rifiuti recuperabili, presenti nei rifiuti avviati allo smaltimento nella discarica di

Ecosavona, l’efficienza del processo di selezione è comunque valutabile solo direttamente in situ,

attraverso il controllo visivo degli operatori incaricati delle attività di selezione.

L’andamento dei dati mostra chiaramente come i quantitativi derivanti dalla selezione siano

assolutamente variabili e quindi non tracciabili attraverso alcun indicatore prestazionale.

Prima di lasciare l’impianto, l’automezzo passa attraverso l’impianto automatico di lavaggio ruote.

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6 Descrizione dell’impianto (a parziale sostituzione del paragrafo “Descrizione dell’impianto” – “Dichiarazione Ambientale 2015– 2018” –

pag.37-38)

Attualmente i servizi logistici dello stabilimento si concentrano sui piazzali di accesso all’impianto.

Come illustrato nelle planimetrie allegate (“Impianto del Boscaccio” Tav. 2), lo stabilimento risulta

composto come segue:

(…)

Punto O) IMPIANTO DI TRITOVAGLIATURA

Locale in cui avviene la selezione degli urbani in arrivo alla discarica e la loro tritovagliatura per la

separazione della frazione organica da quella secca.

Punto P) IMPIANTO DI BIOSTABILIAZZAZIONE

Struttura suddivisa in celle nella quale tramite processi aerobici viene stabilizzata la componente

organica del rifiuto.

7 Rapporti con le parti esterne (istituzioni, pubblico,

clienti o fornitori) (ad integrazione del paragrafo “Rapporti con le parti esterne” – “Dichiarazione Ambientale 2015– 2018” –

pag.42)

In data 15/09/2015, in occasione di un sopralluogo da parte di ARPAL presso la discarica di

ECOSAVONA (Località. Boscaccio), è stato effettuato un controllo a seguito di segnalazioni di abitanti

della frazione di San Genesio sulla presenza di odori molesti nelle precedenti 2 settimane. Avendo

effettuato il sopralluogo all’apertura della discarica, ARPAL rilevava la presenza nella cella di

coltivazione di un fronte di balle di sovvallo non coperte e la presenza del cumulo di sottovaglio in

stoccaggio per l’invio ad impianto esterno quali possibili fonti di emissione odorigena.

In data 02/10/2015 ARPAL ha notificato ad Ecosavona ed al Dott. Chizzali, in qualità di

contravventore e quale procuratore speciale di Ecosavona, un atto di prescrizione ex art.318 ter del

D.lgs. 152/2006, avente ad oggetto reati contravvenzionali in materia di violazione delle

prescrizioni del titolo autorizzativo, per la regolarizzazione delle inosservanze accertate ai sensi

dell'art. 29 quattordecies comma 3 — Titolo III bis - Parte Il del D.Lgs.152/2006. I tecnici ARPAL

hanno fatto applicazione dell’art. 318 bis e ter del D.Lgs. 152/06, formalizzando alcune prescrizioni

in merito al contenimento degli odori e la migliore copertura dei rifiuti.

A seguito di approfondimenti tecnici interni, è risultato che le modalità di gestione del sottovaglio

sono conformi all’autorizzazione vigente, come riportato nell'Appendice 6 del vigente

provvedimento autorizzativo.

In data 25/11/2015 ARPAL ha verificato l'ottemperanza alle prescrizioni indicate nell'atto di

prescrizione del 02/10/2015. Emesso provvedimento formale di ammissione al pagamento in sede

15

amministrativa, si è provveduto al versamento di euro 6.500,00 (pari al quarto del massimo

dell'ammenda stabilita per la contravvenzione commessa).

In virtù dell’adempimento delle prescrizioni e del pagamento, la contravvenzione è da considerare

estinta.

Si segnala che nel 2016 Ecosavona non ha ricevuto segnalazioni o lamentele dall’esterno in merito

a questi aspetti; si è tuttavia verificato un piccolo superamento del valore limite delle emissioni di

Acido Cloridrico relativo all’impianto di cogenerazione, gestito di comune accordo con gli Enti,

come descritto al capitolo 11.2.

8 La gestione ambientale (ad integrazione e sostituzione del paragrafo “La gestione ambientale” – “Dichiarazione Ambientale 2015–

2018” – pag.43-45)

Nel corso del 2015, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Geotea da parte di Waste Italia S.p.A.,

l’organizzazione ha deciso di intraprendere un processo di semplificazione documentale generale.

In particolare, sono in fase di pianificazione le modalità con cui l’azienda si propone di procedere ai

fini dell’integrazione dei sistemi di gestione tra la varie società del Gruppo Waste Italia e quindi

anche Ecosavona, al fine di creare un unico sistema gestionale/documentale che comprenda una

sezione “core” che sia comune ed uguale per tutte le società (es. gestione acquisti, personale e

formazione, commerciale, ecc.) e una sezione “operativa” che risponda alle esigenze e che

contempli le attività e le prescrizioni sito-specifiche di ciascuna sede operativa del Gruppo.

L’attuale Sistema di gestione ha già recepito alcune procedure di Gruppo, e l’aggiornamento

proseguirà con tempi e modi tali da assicurare la migliore gestione possibile della qualità del

servizio e degli aspetti ambientali del sito. Di seguito si riporta l’elenco delle procedure aziendali

vigenti al 31/12/2016:

PGI 01 “Gestione della documentazione e delle registrazioni”

PGI 02 “Comunicazione interna ed esterna”

PGI 03 “Gestione audit”

PGI 04 “Gestione NC, AC, AP”

PGI 05 “Riesame della direzione e riunioni periodiche”

PGI 07 “Gestione delle emergenze ambientali e di sicurezza”

PGI 09 “Processo commerciale”

PGI 13 “Gestione operativa impianti”

PGI 14 “Monitoraggi ambientali e prescrizioni legali ed amministrative”

PGI 15 “Manutenzione e taratura”

PGI 16 “Prescrizio0ni legali ed amministrative”

PGI 17 “Valutazione degli aspetti e impatti ambientali”

PGI 18 “Identificazione pericoli, valutazione e gestione per la sicurezza”

PO-ACQ-02 “Valutazione e qualifica fornitori”

16

PO-RIF-01 “Gestione e controllo rifiuti”

PO-AMM-001 “Procedura Acquisti”

PO-PER-010 – Sviluppo risorse umane

PO-GTE-01 – Gestione e controllo biogas

9 I rifiuti conferiti (ad integrazione del paragrafo “I rifiuti conferiti” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.47-49)

Nella tabella sottostante sono riportati i quantitativi di rifiuti conferiti dal 1992 al 2016.

I dati relativi ai rifiuti conferenti alla discarica sono quotidianamente registrati da sistema

informatico dedicato che ne consente una puntuale tenuta sotto controllo. Dai valori elaborati si

evince un dato caratteristico del profilo dei Comuni che conferiscono alla discarica di Ecosavona: la

quasi totalità dei Comuni, con particolare riferimento a quelli a forte vocazione turistica, vedono un

aumento dei rifiuti prodotti nei mesi estivi, dovuto alla presenza turistica (esempio Noli, Spotorno,

Finale L.). Ecosavona ha una struttura attrezzata per sopperire a tali tipiche oscillazioni nei

quantitativi conferiti.

Nel 2012 e nel 2013 si è registrato un netto calo, rispetto agli anni precedenti, nel quantitativo di

rifiuti conferiti a smaltimento, ascrivibile principalmente al fatto che non si sono verificati

conferimenti straordinari come avvenuto nel 2010 e 2011 a causa dell’emergenza rifiuti della

Provincia di Imperia. Nel 2014, il quantitativo è ricominciato a crescere sia in virtù di una lieve

ripresa del mercato sia in virtù degli accordi con Waste Italia S.p.A. (che a novembre 2014 ha

acquistato il Gruppo Geotea e pertanto anche le quote private di Ecosavona).

Nel 2015 si è registrata una netta diminuzione dei conferimenti di rifiuto urbano a causa

dell’implementazione da parte dei Comuni della Val Bormida della raccolta differenziata spinta

“porta a porta”. Per compensare tale decremento l’azienda ha potenziato le entrate di rifiuto da

parte di privati, ottenendo un ulteriore aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Il 2016 è

stato caratterizzato dall’attivazione di un flusso di rifiuti urbani provenienti dalla provincia di Genova

a seguito dell’emergenza rifiuti creatasi in tale area, che ha compensato sino alla saturazione della

capacità impiantistica il decremento dei rifiuti della provincia di Savona.

17

ANNO RIFIUTI IN INGRESSO

(D5+D9) (Ton)

ANNO

RIFIUTI IN INGRESSO (D5+D9)

(Ton)

1992 1.842

2004 78.205

1993 34.016

2005 97.375

1994 99.105

2006 98.845

1995 76.780

2007 131.372

1996 86.439

2008 133.849

1997 81.157

2009 177.880

1998 42.412

2010 203.065

1999 48.134

2011 188.800

2000 66.782

2012 150.139

2001 64.003

2013 138.456

2002 45.156

2014 154.182

2003 62.320 2015 178.467

2016 228.510

D5: Messa in discarica specialmente allestita (a esempio sistematizzazione in alveoli stagni separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall'ambiente).

D9: Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 (a esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.).

La provenienza dei materiali conferiti in discarica negli ultimi anni è esplicitata nella tabella

seguente, dove, accanto ai valori relativi ai rifiuti gestiti a smaltimento (operazioni D9, D5), viene

riportato anche il quantitativo di materiali a recupero (operazioni R13 R5) conferiti a discarica e

utilizzati come materiale per la ricopertura delle vasche di coltivazione.

18

ANNO

RIFIUTI PROVENIENTI

DA COMUNI

(Ton)

RIFIUTI PROVENIENTI

DA PRIVATI

(Ton)

MATERIALI A RECUPERO

(Ton)

2012 104.696 45.443 41.001

2013 98.971 39.485 79.360

2014 96.584 57.598 57.311

2015 69.896 127.954 43.723

2016 109.334 119.176 60.733

10 Biodiversità (ad integrazione del paragrafo “Biodiversità” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.50)

ANNOAREA RISISTEMATA A VERDE

(m2)

AREA TOTALE DISCARICA

(m2)

INDICE DI RIPRISTINO

(%)

2012 36.375 97.050 37,481

2013 36.375 185.245 19,636

2014 38.175 185.245 20,608

2015 38.175 185.245 20,608

2016 38.175 185.245 20,608

Nel corso del 2013, l’indice è notevolmente peggiorato, a causa degli sbancamenti avviati per la

costruzione della nuova volumetria di discarica approvata nel 2012.

L’indice è leggermente migliorato nel 2014 grazie al ripristino a verde dei rilevati in terre armate

autorizzate dalla variante 1 al progetto di ampliamento.

Dal 2015 non sono stati avviati nuovi interventi di rinverdimento.

19

11 Le emissioni in atmosfera (vedi paragrafo “Le emissioni in atmosfera” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.51-59)

11.1 Emissioni diffuse (ad integrazione del sottoparagrafo “Emissioni diffuse” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.51-54)

Gas di scarico

La tabella seguente riporta il numero delle movimentazioni effettuate dai mezzi dal 2012 al 2016,

presso Ecosavona.

ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014 ANNO 2015 ANNO 2016

NUMERO MOVIMENTAZIONI

19869 20446 19657 20795 24915

Nel 2013 il numero di mezzi conferenti rifiuti in discarica è stato pari a 20.446 (media giornaliera:

61 mezzi); i mezzi pesanti che nello stesso anno sono transitati nel Comune di Vado Ligure, legati

all’attività industriale, sono stimati, secondo il rapporto annuale del Corpo di Polizia Municipale del

Comune di Vado Ligure, in circa 182.056. Da tali dati si evince che Ecosavona ha inciso solo per

circa l’11% sul traffico veicolare totale della città.

La percentuale di incidenza dell’attività della discarica si attesta sugli stessi livelli anche negli anni

successivi, rispettivamente a circa il 13% (19.657 su 155.000 totali) nel 2014 e a circa il 12%

(20.795 su 168792 totali) nel 2015. Dal 2016 il comune non calcola più il dato

Estrazione del biogas

I dati di biogas estratto dal 2009 ad oggi sono riportati nella tabella seguente. Il costante

incremento del quantitativo estratto fino al 2014 è dovuto ad una serie di interventi impiantistici che

hanno permesso di aumentare la capacità di aspirazione del biogas dalla discarica ed il suo

successivo utilizzo per la produzione di energia elettrica.

L’inversione di tendenza avvenuta nel 2015 e confermata per il 2016 è effetto della minor

percentuale di rifiuto organico abbancato in discarica, a seguito della realizzazione dell’impianto di

tritovagliatura e della stabilizzazione del sottovaglio prima dell’abbancamento stesso: entrambe

queste attività comportano la riduzione della quantità di materia organica conferita in discarica tal

quale e quindi della produzione di biogas.

20

ANNO BIOGAS CAPTATO

(Nm3) MEDIA BIOGAS CAPTATO/ORA

(Nm3/h)

2012 20,429,081 2,488

2013 21,913,569 2,734

2014 24,713,091 3,305

2015 23,860,506 3,527

2016 22,612,997 2,730

La captazione del biogas prodotto dalla discarica contribuisce in modo significativo alla riduzione

degli impatti ambientali che la discarica potrebbe produrre. Questo beneficio ambientale può

essere stimato per il 2014 in 194.000 t di CO2 equivalente non emesse in atmosfera, per il 2015 in

circa 188.000 t e178.000 t per il 2016; i dati riportati sono stati stimati moltiplicando il volume di

biogas ottenuto per la percentuale di metano in esso contenuta (50% circa); il valore ottenuto è

stato moltiplicato per la densità del metano (0,66 kg/m3) e diviso per 1000 per ottenere le tonnellate

di questo gas recuperate e utilizzate per produrre energia; il valore di tonnellate di CO2 non

emesse in atmosfera captando il biogas si ottiene moltiplicando le tonnellate di metano ottenute col

calcolo precedente per il GWP1 di questo gas, che è pari a 24.

Il seguente grafico aggiornato mostra l’andamento del rapporto tra la quantità di biogas captato in 5

anni ed i rifiuti abbancati nel medesimo periodo.

1 Il GWP (Global Warming Potential, potenziale di riscaldamento globale) esprime il contributo all'effetto serra di un gas serra rispetto all'effetto causato da una pari quantità di CO2, il cui potenziale di riferimento è pari a 1.

21

11.2 Emissioni convogliate (ad integrazione del sottoparagrafo “Emissioni convogliate” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” –

pag.55)

Anche nel 2015, come negli anni precedenti, tutti i dati misurati nel corso dei monitoraggi trimestrali

sono risultati ampiamente al di sotto dei limiti prescritti.

Nel corso del 2016 sono stati riscontrati alcuni superamenti del limite alle emissioni per il

parametro Acido Cloridrico per l’impianto di cogenerazione. L’accaduto è stato comunicato agli Enti

con cui è stata concordata una campagna di manutenzione straordinaria degli impianti, attuata nel

2017, a seguito della quale il problema è rientrato.

ANNO CO

TOTALE (Ton)

NOX TOTALE (Ton di

NO2)

GRUPPI MOTORE

ATTIVI

ORE ANNUE

DI LAVORO

CO EMESSA / ORE DI LAVORO (Ton/h x1000)

NOX EMESSA / ORE DI LAVORO (Ton/h x1000)

CO EMESSA /

ELETTRICITA' PRODOTTA (Ton/GWh)

NOX EMESSA /

ELETTRICITA' PRODOTTA (Ton/GWh)

2012 41.16 32.09 GR1 ÷ GR9 74,709 0.55 0.43 1.16 0.90

2013 32.64 37.55 GR1÷GR12 46,610 0.70 0.81 0.91 1.04

2014 29.39 59.12 GR8÷GR12 37,384 0.79 1.58 0.84 1.69

2015 15.63 52.78 GR8÷GR12 33,825 0.46 1.56 0.46 1.76

2015 15.63 52.78 GR8÷GR12 33,825 0.46 1.56 0.46 1.76

2016 12.23 43.00 GR8÷GR12 34,041 0.36 1.26 0.36 1.43

Come si può vedere dai dati sopra, i quantitativi di CO emessa a valle dei motori per la produzione

di energia elettrica sono progressivamente diminuiti negli anni sia in termini di quantità totale che in

termini di indicatore “Quantità di CO / GWh di energia prodotta”. I quantitativi di NOx emessi

22

risultano invece in controtendenza. Tale fenomeno è dovuto alla variazione della carburazione

legata all’abbassamento della percentuale di metano nel biogas. La carburazione dei motori, per

garantire le migliori performance comporta una variazione del rapporto CO e NOx di tipo

antagonista; pertanto l’abbassamento di uno dei 2 parametri prevede l’ascesa dell’altro.

Anche i dati dei monitoraggi trimestrali all’emissione dell’impianto di trattamento nel corso degli

anni hanno ampiamente rispettato i limiti prescritti.

PARAMETRO VALORE ANNUALE MEDIO

MISURATO (mg/Nm3) QUANTITATIVI ANNUI

(Ton)

TOTALI ANNUI EMISSIONI / RIFIUTO TRATTATO SU

IMPIANTO FISSO x 100.000 (Ton / Ton)

2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016 2012 2013 2014 2015 2016

Polveri 0.32 0,20 0.39 0.34 0.36 0.03 0,02 0.03 0.02 0.05 0.03 0,02 0.03 0.03 0.05

Azoto ammoniacale

0.26 1,05 1.25 0.88 0.77 0.02 0,09 0.11 0.07 0.011 0.02 0,10 0.12 0.10 0.01

Acido solfidrico

0.00972 0,75 0.24 0.71 0.38 0.05 0,06 0.02 0.05 0.08 0.05 0,06 0.02 0.07 0.07

SOV come COT

0.04236 0,90 0.665 0.65 1.54 0.11 0,08 0.06 0.05 0.22 0.1 0,08 0.06 0.07 0.21

11.3 Emissioni di gas ad effetto serra

I valori prodotti nel corso degli ultimi anni sono riportati nella tabella seguente.

ANNO

CO2 TOTALE DA

IMPIANTO DI

COGENERAZIONE

(Ton)

CO2 TOTALE DA

IMPIANTO DI

RISCALDAMENTO

(Ton )

2012 26,437 20 18,895Di cui 1.943 t presente nel biogas non captato e 16.952

t CO2equivalente corrispondenti a 706 t di CH4 del

biogas non captato

2013 24,741 18 22,366di cui 2.302 t presente nel biogas non captato e 20.064

t CO2equivalente corrispondenti a 836 t di CH4 del

biogas non captato

2014 36,674 17 23,225di cui 2.388 t presente nel biogas non captato e 20.837

t CO2equivalente corrispondenti a 868 t di CH4 del

biogas non captato

2015 35,612 16 22,423di cui 2.305 t presente nel biogas non captato e 20.118

t CO2equivalente corrispondenti a 838 t di CH4 del

biogas non captato

2016 28,345 14 18,017di cui 11852 t presente nel biogas non captato e 16165

t CO2equivalente corrispondenti a 673 t di CH4 del

biogas non captato

CO2 TOTALE DA BIOGAS NON CAPTATO

(Ton)

*nota: per il calcolo è stato utilizzato GWP del metano pari a 24

I valori sono calcolati utilizzando per la prima colonna i valori medi di emissione motore per motore moltiplicati per le ore di funzionamento; la seconda colonna è calcolata in rapporto ai consumi di GPL; la terza colonna è calcolata considerando una percentuale di biogas non captato rispetto a quello estratto, da cui viene conteggiato l’equivalente di CO2 della parte di metano (calcolato come esplicitato al paragrafo 11.1), oltre la parte di CO2 propria.

23

11.4 Il controllo della qualità dell’aria

(ad integrazione del sottoparagrafo “Il controllo della qualità dell’aria” – “Dichiarazione Ambientale 2015 –

2018” – pag.59)

I dati relativi alla qualità dell’aria rilevati nella “postazione alta” e nella “postazione bassa”, rilevati

nel corso delle campagne di monitoraggio dal 2012 al 2016, sono riportati nella tabella seguente:

PARAMETROUNITA' DI

MISURAANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014 ANNO 2015 ANNO 2016

Parti colato PM10 - pos i zi one Alta µg/Nm3 28.13 23.5 34.25 72.27 101.9

Parti colato PM10 - pos i zi one Bassa µg/Nm3 21.94 19.25 33.5 53.28 41.16

Polveri tota l i - pos i zione Al ta µg/Nm3 102.87 97.6875 134.875 325.69 357

Polveri tota l i - pos i zione Bassa µg/Nm3 85.67 95.1875 119.8125 290.44 417

Ammoniaca - pos i zi one Al ta µg/Nm3 Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Ammoniaca - pos i zi one Bassa µg/Nm3 Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Composti volati l i SOV - 

Benzene -

Meta no -

Acido cloridrico -

Acido fluoridrico -

Acido sol fi drico -

Mercaptani -

Anidride solforosa -

Sommatoria metal l i toss ici -

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

Inferiore al limite

di rilevabilità

L’innalzamento delle polveri che si riscontrano nei trend analitici è spiegato dalla concomitanza dei

lavori di costruzione della discarica effettuati tra il 2015 ed il 2016, in particolare da importanti

movimenti terra sviluppati nella zona della postazione alta, con una stagione particolarmente priva

di precipitazioni.

24

12 Acque (ad integrazione del paragrafo “Acque” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.60-64)

12.1 Acque di percolato (ad integrazione del sottoparagrafo “Biodiversità” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.60-61)

I risultati dei monitoraggi effettuati dal 2012 al 2016 sul percolato, sono riassunti nella seguente

Tabella:

PARAMETRO UNITA'

DI MISURA

LIMITI IN DEROGA ANNO 2012

ANNO 2013

ANNO 2014

ANNO 2015

ANNO 2016 MEDIA

DI PUNTA

Ammoniaca mg/lt 4000 6000 1543 1430 1261 1674 1480

Cloruri mg/lt 7000 10000 1391 1370 1390 1660 2207

Zinco mg/lt 10 15 0.09 0,07 0.08 0.13 0.13

COD mg/lt 4000 5500 1845 2042 2246 2892 1632

Dal punto di vista quantitativo, si riportano nella tabella seguente i volumi di percolato scaricati al

Depuratore Consortile di Savona ed i dati relativi alla piovosità registrata nello stesso periodo di

tempo.

ANNO PIOGGIA

(mm)

PERCOLATO SCARICATO

(m3)

2012 876 2114

2013 1039,4 10236

2014 1413 26560

2015 596,8 37089

2016 750.2 25962

25

ANNO PIOGGIA

(mm)

PIOGGIA INCIDENTE LA SUPERFICIE IN COLTIVAZION

E (mm3)

PERCOLATO SCARICATO

(m3)

PERCOLATO SCARICATO / PIOGGIA INCIDENTE LA

SUPERFICIE IN COLTIVAZIONE

2012 876 43257 2114 0.05

2013 1039 51326 10236 0.20

2014 1413 69774 26560 0.38

2015 596.8 29470 37089 1.26

2016 750.2 37045 25962 0.70

Come si può vedere dai dati sopra riportati, il quantitativo di percolato scaricato al depuratore nel

2013 è aumentato di un ordine di grandezza rispetto agli anni precedenti e nel 2014 è

ulteriormente raddoppiato. Questo è dovuto in parte agli eventi meteorici dell’anno ma soprattutto

al fatto che, a seguito della realizzazione da parte del Comune di Vado Ligure della nuova condotta

fognaria di collegamento di Ecosavona con la linea comunale di raccolta reflui da inviare al

depuratore consortile, l’impianto ha potuto scaricare il percolato con portate maggiori.

Da considerare comunque anche che nel 2014 ci sono stati alcuni eventi piovosi molto intensi in

cui una quantità significativa di pioggia è scesa nel corso di un limitatissimo intervallo di tempo.

Questo non favorisce la gestione del percolato e il suo riciclo in discarica.

Si segnala che nel 2015 i lavori di ampliamento hanno richiesto alcune modifiche impiantistiche

nella raccolta e gestione del percolato che è stato interamente scaricato in fognatura senza essere

ricircolato nel corpo discarica. Questo spiega il netto peggioramento dell’indicatore “volume di

percolato inviato al depuratore/volume di pioggia incidente la superficie in coltivazione”. Questa

situazione è perdurata nel 2016 a causa del prolungarsi dei lavori di ampliamento; si prevede che

rientrerà nel corso del 2017, con la messa in funzione di una nuova vasca per la raccolta ed il

ricircolo del percolato.

Nell’anno 2016 si è visto una riduzione del parametro del COD, in crescita negli anni precedenti,

dovuto probabilmente alla riduzione della frazione organica abbancata in discarica, conseguenza

dell’implementazione dei nuovi processi di tritovagliatura e biostabilizzazione. Nel 2017 sarà

sviluppato uno studio di approfondimento che potrà confermare se questo trend è legato all’ipotesi

sopra descritta.

12.2 Acque sotterranee (ad integrazione del sottoparagrafo “Acque sotterranee” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.62-

64)

Come evidenziato nella seguente tabella, anche i dati rilevati nell’ultimo quadriennio mostrano

l’assenza di dati critici rispetto ai parametri naturali.

26

PARAMETRO pH CONDUCIBILITA' BOD5 COD SOLFATI CLORURI N-amm. N-oso N-ico

(µS / cm2) (mg/l) (mg/l) (mg/l) (mg/l) (mg/l) (mg/l) (mg/l)

2012 6.86 735 2.57 - 21.21 16.38 0.14 0.03 1.17

2013 6.84 817.75 3.33 - 15.85 21.13 0.14 <0,01 2.6

2014 6.82 890.62 2 - 15.09 21.12 0.07 0.01 2.9

2015 6.84 948 1.67 - 19.6 34.08 0.08 <0,01 3.65

2016 6.6 1012.4 1.5 - 22.64 55.24 0.1 <0,01 4.76

2012 7.02 868 2.78 - 294.26 31.78 0.26 0.04 0.56

2013 7.18 901.4 2.5 - 299.42 43.46 0.12 0.01 0.25

2014 7.06 836 3.16 - 214.91 32.66 0.092 <0,01 0.35

2015 7.26 814.5 3 - 216.2 30.28 0.285 <0,01 <0,1

2016 7.42 826.6 2 - 177.86 25.72 0.082 <0,01 0.04

2012 6.9 999.8 2.5 - 314.57 20.07 0.11 0.02 0.25

2013 7.04 967.6 1.75 - 402.68 27.58 0.12 0.01 <0,1

2014 6.91 947.37 2.5 - 278.05 24.49 0.07 <0,01 0.25

2015 6.95 1002.33 2.33 - 330.55 27.52 0.09 <0,01 <0,1

2016 6.83 1063.5 2.33 - 324.65 26 0.046 0,01 0,1

PIEZOMETRO

Medie NP3

Medie NP4

Medie NP5

Nel corso del triennio 2012-2014, i monitoraggi svolti sui piezometri “storici” (NP3, NP4, NP5), in

continuità con quanto fatto in precedenza, non hanno rilevato alcuna criticità in quanto i livelli di

guardia definiti nell’AIA 8130/2012 come modificata dal provvedimento 1011/2014 non sono mai

stati raggiunti, considerato che anche il parametro ferro, a seguito dell’analisi svolta e di cui si è

relazionato nel 2012, è stato riconosciuto dalle autorità competenti come parametro “sito-specifico”.

Ad ottobre 2015 invece si è verificato un supero dei livelli di guardia sul piezometro NP4, per i

parametri azoto ammoniacale e ferro. È stata data pertanto comunicazione alle autorità preposte e

attivato il piano di intervento. La ripetizione delle analisi, a quindici giorni di distanza, ha verificato il

rientro dei parametri nei limiti.

Nel 2015, con il provvedimento 2015/694 del 16/02/2015 sono stati esclusi dal monitoraggio 2 dei 5

piezometri (S6 e NPA2) introdotti dall’A.D. 8130/2012, in quanto non hanno dimostrato

rappresentatività. Nell’anno non si sono verificati superi dei livelli di guardia provvisori relativi a tali

piezometri.

I risultati ottenuti nel 2016 sono in linea con quanto già descritto.

27

13 Rifiuti prodotti (ad integrazione del paragrafo “Rifiuti prodotti” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.65-67)

L’aumento dell’indice di produzione dei rifiuti negli anni 2013 e 2014 è dovuto essenzialmente a

una variazione della modalità di pulizia delle vasche del percolato mediante intervento di una ditta

specializzata che, oltre allo spurgo dei fanghi, procede anche al raschiamento dell’interno della

vasca e ad una pulizia con acqua in pressione. Con questa metodologia, che sicuramente è molto

più efficace nel pulire le vasche e ridurre problemi di ostruzione eventuale delle tubazioni e delle

condotte, l’indice di produzione rifiuti è destinato ad assestarsi su valori più elevati rispetto al

passato.

Il 2015 però non è ritenuto un anno significativo per la valutazione dell’indicatore, che è diminuito.

Non è stata infatti effettuata la pulizia delle vasche in quanto il non utilizzo del ricircolo ha fatto sì

che il percolato avesse meno tempo per decantare e lasciare depositi sul fondo delle stesse; tale

situazione si è mantenuta invariata per tutto il 2016.

Il cospicuo aumento del quantitativo di metalli ferrosi recuperati nel 2015 è dovuto all’entrata in

esercizio dell’impianto di tritovagliatura, dotato di due deferizzatori maggiormente performanti

rispetto al deferizzatore del dismesso impianto di triturazione; tale tendenza si conferma

naturalmente per il 2016.

28

DESCRIZIONE CER DESTINO U.M. 2012 2013 2014 2015 2016

Oli mineral i e/o sintetici per autotrazione e impianto

produzione energia elettrica (a recupero) * 130205* R kg30600 21600 22060 26220 24160

Altre emulsioni130802* D kg

100 420 280 - 750

Soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze peri colose161001* D kg

- 1140 - - -

Fil tri usati160107* R kg

100 640 260 300 310

Assorbenti, stracci150202* R kg

1680 20 20 20 30

Fanghi da pulizia190814 D kg

120 120880 103640 - -

Ferro e acciaio170405 R kg

- 820 20540 - 8540

Carbone attivo esaurito * kg190110* D kg

- 8460 7120 - 700

Toner esauriti080318 R kg

20160 10 12 4 -

Rifiuti combustibil i divers i da quell i di cui alla Voce 190208 e

190209 kg40 - - - -

Imbal laggi contenenti residui di sostanze peri colose o

contaminati da tal i sostanze150110* R kg

- - 620 140 600

Imbal laggi contenenti sostanze pericolose160708* D kg

100 1560 - - -

Olio combustibile e carburante dieselkg

- - - -

Rifiuti bi odegradabi li 200201 D kg

- 1760 - - 7040

Compost fuori specificakg

- - - - -

Gas in contenitori in pressione contenenti sostanze pericolosekg

- - - - -

Polveri da depolveratorekg

1540 - - - -

Residui della pul izia stradale200303 D kg

6520 3640 - - -

Miscele bituminose diverse da quelle alla voce 170301170302 D/R kg

19040 - 91340 131000 -

Rifiuti bi odegradabi li (ramaglie da pul izia dopo incendio del

2011) kg1200 - - - -

Gas in contenitori a pressione, contenenti

sostanze pericolose *kg

80 - - - -

Cavi , divers i da quel li di cui al la voce 17 04 10kg

420 - - - -

Altri materi ali isolanti contenenti o costituiti da sostanze

peri colose 170603* D kg- 200 40 - -

Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi

da quell i di cui alle voci 17 09 01, 17 09 02 E 17 09 03 170904 D/R kg- 17620 119560 - 60820

Altri rifiuti (compresi material i misti) prodotti dal trattamento

meccanico dei rifiuti, diversi da quell i di cui alla voce 19 12 11191212 R kg

- 5040 - 120 -

pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre

sostanze pericolose 080111* D kg- - 320 - -

ri fiuti inorganici diversi da quell i di cui alla voce 160303160304* D kg

- - 220 - -

cemento170101 D kg

- - 82920 - -

material i da costruzione a base di gesso diversi da quell i di cui

alla voce 160303 170802 R kg- - 180 - -

Veicoli fuori uso160104 R kg

- - - 1695 -

Fanghi Prodotti dal trattamento in loco degli effluenti , di vers i

da quell i di cui alla voce 070611 70612 D Kg- - - - 13500

TOTALE

kg

81600 183810 449132 159499 116450

INDICE DI PRODUZIONE 0.36 1.04 0.82 0.15 0.11

Metal li ferrosi191202 R kg 34280

17260 10920 129720 302830

Batterie al pi ombo*160601* R kg 3060

1400 520 760 500

Gas in contenitori a pressione, contenenti sostanze pericolose * 160504* D kg 780

420 420 370 950

Pneumatici fuori uso16.01.03 R kg

- - - - 2330

material i da costruzione contenenti amianto17.06.05 D kg

120 .

Altri rifiuti (compresi material i misti) prodotti dal trattamento

meccanico dei rifiuti, diversi da quell i di cui alla voce 19 12 11191212 R kg

36076000 36076000

Parte di ri fiuti urbani e simil i non destinata al compost 190501 D kg 19268485 19268485

Rifiuti urbani non differenziati 200301 D kg 11814995 11814995

TOTALE38120

19080 11860 130850 306610

INDICE DI SEPARAZIONE (x1000)0.36

0.19 0.12 1.94 2.86

Rifiuti derivanti dalla cernita degli RSU conferiti in discarica

29

14 Consumi energetici (vedi paragrafo “Consumi energetici” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.69-70)

14.1 Consumi GPL (ad integrazione del sottoparagrafo “Consumi GPL” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.69-70)

Nella tabella seguente si riportano i consumi di GPL del periodo 2012-2016 ed il relativo indice di

consumo.

ANNO GPL CONSUMATO

(lt) DIPENDENTI IMPIANTO

(n) INCIDE DI CONSUMO

(LT GPL /m3)

2012 12,750 33 386.36

2013 11,730 30 391.00

2014 11,300 26 434.62

2015 10,350 26 398.08

2016 8,700 26 334.62

Il dato 2016 dell’indicatore è in linea con quello degli anni precedenti.

14.2 Consumi Gasolio per autotrazione (ad integrazione del sottoparagrafo “Consumi Gasolio per autotrazione” – “Dichiarazione Ambientale 2015 –

2018” – pag.70)

Nella tabella seguente si riporta il quantitativo di gasolio consumato nel periodo 2012-2016, riferito

sia ai quantitativi smaltiti, sia al numero di ore lavorate dai mezzi.

ANNOGASOLIO CONSUMATO

(l)

RIFIUTI IN INGRESSO

(t)

ORE DI FUNZIONAMENTO

MEZZI (h)

INDICE DI CONSUMO

GASOLIO CONSUMATO /

RIFIUTI IN INGRESSO

(l/t)

INDICE DI PRESTAZIONE

GASOLIO CONSUMATO /

ORE UTILIZZO MEZZI

(l/h)

2012 300,359 150,139 69,623 2.00 4.31

2013 244,977 138,456 84,205 1.77 2.91

2014 250,895 154,182 83,872 1.63 2.99

2015 293,678 178,467 116,537 1.65 2.52

2016 330,059 228,531 100,650 1.44 3.28

Gli indici di “consumo” e di “prestazione” sono diminuiti sensibilmente nel 2013, in seguito ad una

riorganizzazione delle attività lavorative in azienda, che tra le altre cose ha portato ad un migliore e

più razionale utilizzo dei mezzi d’opera. Nel 2016 i dati sono rimasti in linea con quelli degli anni

precedenti.

30

15 Produzione di energia da fonti rinnovabili (ad integrazione del paragrafo “Produzione di energia da fonti rinnovabili” – “Dichiarazione Ambientale 2015 –

2018” – pag.71-72)

Nella tabella seguente si riportano i dati di produzione di energia elettrica da biogas di discarica e

di quanto viene utilizzato in impianto.

ANNO

ENERGIA ELETTRICA

CONSUMATA

(MWH)

ENERGIA ELETTRICA

PRODOTTA

(MWH)

ENERGIA CONSUMATA /

ENERGIA PRODOTTA

(%)

2012 2.713,45 35.534,48 7,64

2013 2.614,98 35.986,1 7,27

2014 2.141,89 34.958,0 6,13

2015 2.203,13 30.073,4 7,33

2016 2.476,34 26.864,2 9,22

Per quanto riguarda il rapporto fra energia consumata ed energia prodotta, l’indice è aumentato a

causa della minor produzione di energia elettrica Si prevede inoltre che l’indice sia destinato ad

aumentare dal prossimo anno, a causa del nuovo impianto di tritovagliatura, molto più complesso e

composto da più macchinari rispetto al precedente impianto di sola triturazione.

Si riportano nella tabella sottostante le tonnellate di petrolio equivalente (tep) risparmiate nel

periodo 2012-2016.

31

ANNOENERGIA ELETTRICA

PRODOTTA

TEP EQUIVALENTI

RISPARMIATI

2012 35.534,48 6.642

2013 35.986,1 6.729

2014 0,0 0

2015 30.073,4 5.624

2016 26.864,2 5.024

*per il fattore di conversione MWh/tep si è utilizzato il parametro proposto nella Delibera EEN 3/08 dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas specifico per l’energia immessa in rete a scopo vendita.

16 Consumi idrici (ad integrazione del paragrafo “Consumi idrici” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.73)

I consumi totali di acqua espressi come previsto dal Regolamento EMAS sono:

ANNO

APPROVVIGIONAMENTO DA

ACQUEDOTTO

(m3)

2012 17,707

2013 10,852

2014 10,196

2015 14,533

2016 14,878

La drastica riduzione di acqua approvvigionata dall’acquedotto tra il 2012 ed il 2013 è imputabile

ad una maggiore piovosità ma soprattutto alla dismissione delle torri Clomar per la depurazione del

biogas di discarica. Nel 2014 il consumo è rimasto all’incirca in linea con l’anno precedente, mentre

nel 2015 e 2016 è decisamente aumentato rispetto ai 2 anni precedenti a causa della scarsa

piovosità, con conseguente aumento dell’indice di consumo idrico.

32

ANNOSUPERIFCIE PIANTUMATA

(m2)

ACQUA CONSUMATA PER

IRRIGAZIONE

(m3)

INDICE CONSUMO IDRICO

(m3/m

2X100)

2012 36,375 13,634 37.5

2013 36,375 10,402 28.6

2014 38,175 9,746 25.5

2015 39,975 14,083 35.2

2016 39,975 14,428 36.1

17 Efficienza dei materiali (ad integrazione del paragrafo “Efficienza dei materiali” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.74-

75)

Si riporta di seguito l’aggiornamento della tabella che riporta l’indice di efficienza dei materiali

calcolato come la quantità di terra utilizzata rispetto ai rifiuti abbancati.

ANNO TOTALE TERRE TOTALE RIFIUTI ABBANCATI A

SMALTIMENTO TERRE/RIFIUTI

2012 70,549.00 150,139 0.470

2013 27,673.00 138,456 0.200

2014 44,376.00 154,182 0.288

2015 13,772.65 178,467 0.077

2016 60,408.75 188,722 0.073

A partire dal 2012, con le nuove autorizzazioni per il recupero di alcune tipologie di rifiuti per la

copertura giornaliera del rifiuto e, più in generale, come materiale tecnico all’interno del corpo di

discarica, il consumo di terre esenti dal regime rifiuto si è sensibilmente ridotto.

Nel 2014 si è registrato un aumento del consumo di terre rispetto al 2013 essenzialmente a causa

dei lavori di allestimento discarica svolti nel corso dell’anno (costruzione del rilevato in terre

rinforzate e realizzazione del piazzale per l’impianto di biostabilizzazione) che hanno richiesto un

approvvigionamento straordinario di materiali esenti dal regime rifiuti rispetto alla normale gestione

della discarica.

Nel 2015 l’indice è molto diminuito in quanto sono stati avviati gli scavi per la realizzazione del

Lotto 1 e parte della terra estratta è stata utilizzata per le necessità interne; tale tendenza è

proseguita nel 2016.

Di seguito si riporta la tabella aggiornata dal rapporto tra il consumo di olio lubrificante per i motori

per la produzione di energia elettrica e la produzione stessa.

33

ANNO OLIO MOTORE (lt)ENERGIA PRODOTTA

(MWh)

OLIO MOTORE / ENERGIA

PRODOTTA

2012 42.000 35.535 1,18

2013 31.009 35.986 0,86

2014 37.384 34.958 1,07

2015 33.830 30.073 1,12

2016 34.072 26.864 1,27

Nel 2012 sono stati avviati test per tentare di allungare l’intervallo di sostituzione dell’olio. Tali test

hanno condotto fra l’altro all’installazione in via sperimentale di un nuovo impianto per il trattamento

del biogas a carboni attivi fissati su un supporto specifico brevettato in sostituzione del vecchio

sistema composto da torre di lavaggio e carboni attivi classici ormai sottodimensionati rispetto alle

portate di biogas in transito. Nel corso del 2014, il nuovo impianto di trattamento non ha dato i

risultati sperati in quanto il contenuto di silicio del biogas è risultato troppo elevato anche per il

sistema autorigenerante in prova. Per questo motivo si è reso necessario tornare ad aumentare la

frequenza di sostituzione dell’olio lubrificante riportando in aumento anche il relativo indicatore di

prestazione. Il dato 2016 è in linea con quello 2015 e riflette quanto descritto.

18 Valutazione degli aspetti ambientali (ad integrazione del paragrafo “Valutazione degli aspetti ambientali” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018”

– pag.79-80)

In occasione del Riesame annuale della Direzione, sulla base dei valori degli indicatori ambientali

realizzati nel corso del 2016, la Direzione ha verificato la valutazione degli aspetti ambientali.

Per l’aspetto ambientale relativo allo scarico di percolato, si è ritenuto opportuno introdurre un

valore soglia per le condizioni eccezionali, dovute a eventuali lavori sulle vasche. Attualmente, a

seguito della dismissione della vasca VP3 non è possibile ricircolare il percolato in discarica che

pertanto viene tutto smaltito in fognatura. Il ricircolo verrà ripristinato una volta entrata in esercizio

la vasca VP346.

Gli aspetti ambientali che rimangono significativi sono quelli relativi all’impatto visivo della discarica

ed alla biodiversità in quanto l’indice di ripristino a verde a causa dei lavori di ampliamento è

ancora basso. Si segnala invece che nel 2015 Ecosavona non ha ricevuto lamentele dall’esterno, a

seguito di dispersione eolica di sacchetti nelle zone circostanti la discarica. Da maggio inoltre, con

l’entrata in esercizio dell’impianto di tritovagliatura, la frazione secca (quella più leggera) viene

pressata in balle reggettate che nelle giornate di forte vento vengono filmate.

Nel 2016 sono risultati inoltre significativi, rispetto agli anni precedenti, i seguenti aspetti

ambientali:

34

- Emissione di polveri in condizioni eccezionali, dovute alla concomitanza dei lavori di

ampliamento con un’annata di scarsa piovosità.

- Emissioni convogliate, per il citato superamento del limite di Acido Cloridrico nelle

emissioni dell’impianto di cogenerazione, per quanto già risolto.

Si riporta di seguito l’esito della valutazione della significatività degli aspetti ambientali.

35

18.1 Individuazione e valutazione significatività degli aspetti ambientali – anno 2016 (a sostituzione del paragrafo “Individuazione e valutazione significatività degli aspetti ambientali anno 2014” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” – pag.81-87)

Un aspetto ambientale è significativo se nell’ultimo anno di gestione sono state ricevute lamentele/segnalazioni documentate relativamente all’aspetto ambientale

considerato e/o se nell’ultimo anno di gestione il valore del relativo indicatore di prestazione rientra nei “criteri di significatività” riportati nella tabella seguente. In caso contrario

l’aspetto ambientale è da considerarsi NON significativo.

Gli indicatori utilizzati nella seguente valutazione sono di seguito esplicitati:

INDICATORE METODO DI CALCOLO

Is = soglia minima del coefficiente di sicurezza relativo alla

stabilità dei versanti

Determinato in situ da professionista

Indice di ripristino IR m2 totali annui di area risistemata a verde / m2 totali area discarica

Percentuale di incidenza su traffico locale PT Numero totale annuale di mezzi pesanti conferenti alla discarica / numero totale annuale di mezzi

pesanti transitati nel Comune di Vado Ligure

Percentuale energia consumata su energia prodotta PE MWh totali annue di energia elettrica consumata * 100/ MWh totali annue di energia prodotta

Indice di dispersione del biogas Id Percentuale di biogas non captato sul totale di biogas prodotto secondo modello matematico (in

funzione dei rifiuti abbancati)

Indice di consumo di gasolio Ig Litri totali annui di gasolio consumato per autotrazione / t totali annue di rifiuti smaltiti in discarica

Indice di produzione rifiuti Ip Kg totali annui di rifiuti prodotti (al netto dei rifiuti derivanti dalla selezione) / t totali annue di rifiuti smaltiti

in discarica

Indice volumetrico del percolato Iv Volume totale annuo di percolato inviato al depuratore/ volume annuale di pioggia incidente sulla

superficie di coltivazione

Indice di consumo idrico Ii m3 totali annui di acqua consumata per irrigazione * 100/ m2 totali annui di superficie irrigata

Quantità gas effetto serra (QCO2) t totali annue di CO2 equivalente emesse in atmosfera

36

Aspetto ambientale

Attività Impatto

derivante

Aspetto ambientale

diretto o indiretto

Criterio di significatività Esito valutazione significatività

Significativo (S) – non significativo (NS)

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Stabilità dei versanti

Preparazione lotto,

abbancamento rifiuti, copertura finale del lotto

esaurito, presenza impianti di

estrazione biogas e di

cogenerazione

Instabilità dei versanti

Diretto Is > 1,1

Alluvione Frana,

terremoto

NS NA NA Is > 1,1 (*)

Aspetto visivo

Presenza della discarica e dei

relativi impianti di servizio

Impatto visivo Diretto

Indice di ripristino:

IR < 0,34

Ampliamento discarica

/

NS S / Indice di ripristino:

IR < 0,25 /

Abbancamento rifiuti

Presenza sacchetti in

aree esterne alla discarica

Diretto /

Condizione di forte ventosità

Lamentele formalizzate da

Parti Terze

/ / S /

Emissioni diffuse di

polveri

Sollevamento polveri dalle ruote

dei mezzi conferenti alla

discarica Immissione di

polveri nell’ambiente

Indiretto Polveri totali (μg/Nm3):

postazione

ALTA > 157

postazione BASSA > 166

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo, ampliamento

discarica

/

NS S / Sollevamento

polveri dalle ruote delle macchine

operatrici in discarica

Indiretto

Polveri totali (μg/Nm3):

postaz. ALTA > 160

post. BASSA > 170

/

37

Aspetto ambientale

Attività Impatto

derivante

Aspetto ambientale

diretto o indiretto

Criterio di significatività Esito valutazione significatività

Significativo (S) – non significativo (NS)

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Emissioni diffuse gas

di combustione

Conferimento rifiuti in discarica tramite camion di

terzi

Immissione diffusa di gas di

scarico in atmosfera

Indiretto

Percentuale di incidenza su

traffico locale:

PT > 15%

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo

/

NS NS / percentuale di incidenza su traffico

locale:

PT > 15%

/

Emissioni diffuse

Emissioni diffuse di biogas da corpo

discarica

Emissione di inquinanti in atmosfera

Diretto

Id anno in esame >

30% Id anno precedente

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo,

/ NS NS / Id anno in esame

> 30% Id anno precedente

Emissioni acustiche

Tutte le attività svolte all’interno della discarica

Immissione di rumore

nell’ambiente Diretto

Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo,

condizioni meteo sfavorevoli / NS NS /

Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

Conferimento rifiuti in discarica tramite camion di

terzi

Immissione di rumore

nell’ambiente Indiretto

Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo,

condizioni meteo sfavorevoli / NS NS /

Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

38

Aspetto ambientale

Attività Impatto

derivante

Aspetto ambientale

diretto o indiretto

Criterio di significatività Esito valutazione significatività

Significativo (S) – non significativo (NS)

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Viabilità locale

Conferimento rifiuti in discarica tramite camion di

terzi

Appesantimento della viabilità

locale Indiretto

Percentuale di incidenza su

traffico locale:

PT > 15%

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo

/

NS NS / Percentuale di incidenza su traffico

locale:

PT > 15%

/

Emissioni di odori

Conferimento rifiuti in discarica tramite camion di

terzi

Emissioni odorose

sgradevoli

Indiretto

Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo,

condizioni meteo sfavorevoli

/

NS NS / Ricevimento di

lamentele / segnalazioni documentate

/

Trattamento e smaltimento dei rifiuti in discarica

Indiretto

Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

Aumento dei conferimenti nel periodo estivo

/

NS NS / Ricevimento di lamentele /

segnalazioni documentate

/

Emissioni convogliate in atmosfera

Impianto di trattamento rifiuti

e impianto di cogenerazione

Immissione convogliata in atmosfera di

polveri e gas di combustione

Diretto

Trituratore:

Polveri (mg/Nmc) > 9

Cogeneraz.:

NOx (mg/Nmc) >

425

CO (mg/Nmc) >

475

/ /

NS S / Superamento limiti di emissione (anche

se già risolto) /

39

Aspetto ambientale

Attività Impatto

derivante

Aspetto ambientale

diretto o indiretto

Criterio di significatività Esito valutazione significatività

Significativo (S) – non significativo (NS)

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Consumo di energia elettrica

Impianto di triturazione, estrazione

biogas, cogenerazione, attività di ufficio, illuminazione etc.

Consumo di risorse naturali

Diretto

Percentuale energia

consumata su energia prodotta

PE > 10%

/ /

NS / / / /

Consumo di gasolio

Attività mezzi pesanti di discarica

(compattatori, pale meccaniche

etc.), mezzi di servizio

(autoveicoli)

Consumo di risorse naturali

Diretto

Indice di consumo di

gasolio

Ig > 6,0

/ /

NS / / / /

Rifiuti prodotti

Attività di ufficio, manutenzione

mezzi ed impianti

Immissione controllata

nell’ambiente di rifiuti

Diretto

Indice di produzione

rifiuti

Ip > 1,05

/ /

NS / / / /

Scarichi idrici

Coltivazione e degradazione

rifiuti

Immissione di percolato in fognatura

Diretto

Indice volumetrico

del percolato

Iv > 0,4

/

Alluvioni, rottura

tubazioni percolato

NS / /

Consumi idrici

Irrigazione, lavaggio ruote,

servizi

Consumo di risorse naturali

Diretto

Indice di consumo

idrico

Ii > 45,00

Condizioni di eccezionale siccità

/

NS NS / Indice di consumo idrico

Ii > 50,00 /

Biodiversità Presenza

dell’impianto di discarica

Modificazione della naturale biodiversità

locale

Diretto

Indice di ripristino:

IR < 0,34

Ampliamento /

NS S / Indice di ripristino:

IR < 0,25 /

40

Aspetto ambientale

Attività Impatto

derivante

Aspetto ambientale

diretto o indiretto

Criterio di significatività Esito valutazione significatività

Significativo (S) – non significativo (NS)

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Perdita di percolato al suolo o nel sottosuolo

Trasporto rifiuti, coltivazione rifiuti

in discarica

Contaminazione suolo e

sottosuolo Diretto / /

(*) Perdita accidentale di percolato dai

camion

Rottura del sottotelo

/ / NA

Consumo materie prime

pericolose

Nessuna delle attività di

Ecosavona richiede l’utilizzo di materie

prime particolarmente pericolose o in quantità tali da determinare un

impatto ambientale

Nessuno Non

applicabile

Materiali contenenti

amianto Nessuna Nessuno

Non applicabile

PCB/PCT Nessuna Nessuno Non

applicabile

Radiazioni elettromagn

etiche

Impianto produzione

energia elettrica e relativi quadri

Inquinamento elettromagnetic

o Diretto

Rispetto limiti esposizione a

campi elettromagneti

ci

/ /

NS (relazioni

compatibilità elettromagnetica in sede di

progettazione)

/ /

Radiazioni ionizzanti

Nessuna Nessuno Non

applicabile

Sostanze lesive per l’ozono

Piccoli condizionatori

uffici/locali, chiller impianto

estrazione biogas

Buco dell’ozono Diretto

(*) solo in caso di guasto dei condizionatori

o del chiller

/ / NA

41

Aspetto ambientale

Attività Impatto

derivante

Aspetto ambientale

diretto o indiretto

Criterio di significatività Esito valutazione significatività

Significativo (S) – non significativo (NS)

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Condizioni normali

Condizioni eccezionali

Condizioni emergenza

Sostanze ad effetto serra

Emissioni diffuse corpo discarica,

emissioni convogliate

motori

Effetto serra Diretto QCO2 >

60.000 t / / NS / /

Vibrazioni Nessuna Nessuno Non

applicabile / / / / / /

(*) l’impatto, che si verifica solo in condizioni di emergenza, viene considerato non significativo ai fini della gestione ordinaria al fine della definizione di eventuali procedure di sorveglianza o obiettivi di miglioramento, ma richiede un immediato intervento per contenere le conseguenze sull’ambiente.

ECOSAVONA

42

18.2 Programma di miglioramento 2015-2018 – Stato di avanzamento al

31/12/2016 (a sostituzione del paragrafo “Programma di miglioramento 2015-2018” – “Dichiarazione Ambientale 2015 – 2018” –

pag.92-95)

Nella tabella che segue è stato riportato, per ogni obiettivo definito nel programma di miglioramento 2015-

2018, lo stato di avanzamento raggiunto al 31/12/2016 con i relativi commenti.

ECOSAVONA

43

N° ASPETTO OBIETTIVO

DI MIGLIORAMENTO

TRAGUARDO INDICATORE RESPONS. RISORSE AZIONI TEMPISTICA AVANZAMENTO AL

31/12/2016

1 Emissioni

diffuse biogas

Miglioramento/ consolidamento della capacità di

captazione

2015-2016: mantenimento della capacità di

captazione realizzata nel 2014 (in termini di tenore di metano estratto; per il

2014 era pari a 11.368.021 Nmc (biogas estratto * concentrazione

media di metano) 2017: contenimento della

riduzione del biogas captato a seguito

dell’effetto dell’impianto TMB del 2% rispetto agli

anni precedenti

Quantitativi biogas captato

(tenore di metano)

Direzione Operazioni

50.000 € Risorse interne

-Prosecuzione attività di

regolazione pozzi biogas

-coordinamento delle attività di abbancamento

rifiuti per garantire la continua capacità di captazione

3 ANNI dicembre 2017

metano estratto: (Nmc)

2015 ≥ 11.368.021 2016 ≥ 11.368.021 2017 ≥ 11.140.660

2015: 9.401.039 2016: 8.030.000

Obiettivo non raggiunto, in quanto l’estrazione di metano ha risentito più

del previsto della diminuzione di rifiuto

organico abbancato in discarica.

Obiettivi ridefiniti: 2017 ≥ 9.000.000

2018 ≥ 10.000.000

2

Produzione energia

elettrica da biogas

Miglioramento delle prestazioni energetiche

2015-2016: mantenimento della produzione realizzata

nel 2014 2017: contenimento della riduzione della produzione a seguito della riduzione

del biogas del 2% rispetto agli anni precedenti

Quantitativi energia elettrica prodotta

Direzione Operazioni

50.000 € Risorse interne

Visto che, a seguito delle ultime

modifiche ormai sull’assetto

impiantistico non si potrà più

intervenire, si cercherà di

ottimizzare le fermate per

manutenzione

3 ANNI dicembre 2017

(produzione energia elettrica (MWh): 2015 ≥ 34.958 2016 ≥ 34.958 2017 ≥ 34.258)

2015: 30.073 MWh 2016: 28600 MWh

Obiettivo non raggiunto a causa della minor

estrazione di metano (vedi obiettivo n.1). Si ritiene opportuno

rivedere ulteriormente al ribasso gli obiettivi

stabiliti: Obiettivi ridefiniti: 2017 ≥ 27.000 MWh 2018 ≥ 27.000 MWh

Miglioramento

efficienza discarica

Aumento grado di compattazione dei

rifiuti

Consolidamento indice di compattazione rifiuti

rilevato al III quadrimestre 2014 pari a 0,99 t/mc

Valutazioni periodiche da

misure topografiche

Direzione delle

Operazioni 7.500.000 €

Installazione entro il 2015 di un impianto di

stabilizzazione aerobica dei rifiuti

(sottovaglio) Attività continua di

compattazione rifiuti

3 ANNI Dicembre 2017

(2015 ≥ 0,97 t/mc 2016 ≥ 0,98 t/mc 2017 ≥ 0,99 t/mc)

2015: 0,98 t/mc 2016: 0.93 t/mc

Obiettivo non raggiunto Data la velocità di coltivazione della

discarica e la conseguente velocità di

abbancalamento, abbiamo lavorato sulla velocità piuttosto che

sull’efficienza. Si desidera recuperare

nei prossimi anni Obiettivi ridefiniti: 2017 ≥ 0.925 t/mc 2018 ≥ 0.93 t/mc

ECOSAVONA

44

N° ASPETTO OBIETTIVO

DI MIGLIORAMENTO

TRAGUARDO INDICATORE RESPONS. RISORSE AZIONI TEMPISTICA AVANZAMENTO AL

31/12/2016

4 Miglioramento impatto visivo

esterno

Pulizia dell’area circostante la

discarica

Zero lamentele formalizzate da parti esterne interessate

N° di lamentele formalizzate

Direzione delle

operazioni

7.500.000 € 50.000 €

Con l’installazione del nuovo impianto

di trattamento verrà studiato

anche un sistema specifico per

evitare il trasporto eolico di sacchetti

al di fuori della recinzione della

discarica

Pulizia continua delle aree circostanti

31/12/2017

Attività continua

Il nuovo impianto di tritovagliatura del rifiuto

urbano in ingresso è dotato di una filmatrice

che permette di fasciare le balle di

frazione secca in uscita dalla pressa.

L’operazione viene effettuata nelle giornate

di forte vento. Nel 2015 e 2016 non si

sono verificate lamentele in merito.

Obiettivo raggiunto.

5 Impatto visivo da presenza

discarica

Contenimento impatto visivo

durante le attività di predisposizione

della nuova discarica

(aumento del 5 % dell’indicatore di ripristino a verde rilevato nel 2014

pari a 20,6)

Mantenimento della superficie adibita a verde

Recupero aree esaurite di discarica e ripristino delle

aree a verde

Superficie piantumata

(l’indicatore ha subito un

peggioramento in occasione

dell’approntamento

dell’ampliamento; nel triennio in

esame l’obiettivo è

quello di proseguire con

l’attività di ripristino a verde delle nuove aree)

Direzione delle

Operazioni 80 000 €

Piantumazione aree esaurite con

idonee specie vegetali

Manutenzione aree

già piantumate

3 ANNI dicembre 2017

(indice di ripristino ≥ 21,6)

Nel 2015 e 2016 non

sono state piantumante ulteriori superfici, dato

che non vi sono zone in cui si poteva agire (zone pronte alla piantumazione).

Obiettivo in corso. Obiettivi ridefiniti:

2017 indice ripristino > 20.8

2018: indice di ripristino > 21

6 Gestione

sicurezza sul lavoro

Miglioramento sicurezza operatori

interni/esterni

Miglioramento capacità reazione alle emergenze

Zero infortuni

Maggiore consapevolezza degli operatori riguardo la

sicurezza sul lavoro

Numero infortuni

Numero ore di formazione erogate/ore

lavoro

Direzione delle

Operazioni +

RSPP

9.000 €

Svolgimento attività formative specifiche per

operatori interni ed esterni

Controllo continuo

dell’attività operativa da parte

dei preposti

3 ANNI Dicembre 2017

(0 infortuni)

2015: 0 infortuni. 2016: 0 infortuni.

Obiettivo raggiunto. Era un obiettivo della certificazione OHSAS

18001. Non verrà riproposto tra gli

obiettivi del sistema qualità e ambiente

ECOSAVONA

45

N° ASPETTO OBIETTIVO

DI MIGLIORAMENTO

TRAGUARDO INDICATORE RESPONS. RISORSE AZIONI TEMPISTICA AVANZAMENTO AL

31/12/2016

7 Aggiornament

o parco macchine

Riduzione esposizione a

rumore e vibrazioni corpo intero degli

addetti alla coltivazione

discarica

Sostituzione autocarri / Direzione

delle operazioni

200.000 €

Sostituzione dei due camion IVECO vecchi con mezzi

di più nuova generazione

Entro dicembre 2017

La sostituzione dei due camion IVECO non è

ancora stata effettuata, ma ne è stato ridotto

l’utilizzo in termini di ore e stiamo valutando la possibilità di eseguire

delle manutenzioni straordinarie che

permettano di diminuire l’incidenza delle

vibrazioni trasmesse al corpo degli autisti.

Anche questo obiettivo riguardava la

certificazione OHSAS 18001 e quindi non

sarà riproposto

9 Efficienza dei

materiali Riduzione consumo

materiali da cava

Riduzione del materiale da cava del 20% rispetto al

2010

t materiali da cava/t rifiuti abbancati

Direzione delle

operazioni n.a.

Avvio del ritiro di materiali a

recupero in regime ordinario per

attività di copertura giornaliera rifiuti come da nuova

autorizzazione AIA 8130/2012

2 ANNI (10% annuo)

Nel periodo 2012 –

2016 si è passati da un indice 0, 47 (t materiali

da cava / t rifiuti) a 0,073. Siamo

ampiamente sotto il 10% obiettivo.

Obiettivo raggiunto Nuovo Obiettivo annuo

< 8%

10 Diminuzione

impatti esterni

Riduzione emissioni olfattive attraverso utilizzo impianto

TMB

Completamento e collaudo del nuovo impianto TMB

Monitoraggio

N° di lamentele

formalizzate Direzione

Risorse esterne (studio

esterno) interne

Completamento dell’impianto

Avvio della fase di collaudo

Attivazione del monitoraggio ambientale

Entro 31/12/2017 Nuovo Obiettivo

definito nel 2017: In corso

ECOSAVONA

46

N° ASPETTO OBIETTIVO

DI MIGLIORAMENTO

TRAGUARDO INDICATORE RESPONS. RISORSE AZIONI TEMPISTICA AVANZAMENTO AL

31/12/2016

10

Sistema di gestione per la qualità e per l’ambiente

Razionalizzazione del sistema qualità e

ambiente e recepimento novità

della ISO 9001: 2015 e ISO 14001 :

2015

Ottenimento del certificato ISO 9001: 2015 e ISO

14001 : 2015

Audit ente positivi

Emissione dei nuovi

certificati

RGI

Risorse esterne / interne

Ca. 15000

Verifica e semplificazione del

sistema documentale. Inserimento di documenti per

analisi dei rischi, analisi requisiti

delle parti interessate, analisi

del contesto organizzativo

Entro sett. 2018 Obiettivo con carattere di

continuità: In corso

11 Misura

customer satisfaction

Nuova indagine di customer

satisfaction sui clienti

Approvazione nuovo questionario - nuova campagna di raccolta

questionario – sintesi di un indicatore ICS = Indice di Customer Satisfaction.

ICS (indice di Customer

Satisfaction) (media pesata del punteggio delle risposte)

RGI

Risorse esterne / interne

Ca. 2000

Dopo approvazione di un

nuovo questionario, invio

alla clientela e sintesi dell’indice

ICS

Entro 28/02/2018 - ICS > 3

Nuovo Obiettivo definito nel 2017: In

corso

ECOSAVONA

47

Il presente compendio alla Dichiarazione Ambientale 2015-2018, è convalidata dal Verificatore

Ambientale Accreditato RINA Services S.p.a. (numero di accreditamento IT-V-0002) – Via Corsica

12, 16128 Genova.

RINA DIREZIONE GENERALEVia Corsica, 12

16128 GENOVA

CONVALIDA PER CONFORMITA’AL REGOLAMENTO CE

N° 1221/2009 del 25.11.2009

( Accreditamento IT - V - 0002 )

N. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _13

Andrea AlloisioCertification Sector Manager

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

RINA Services S.p.A.

Genova, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _28/06/2017