COMPAGNID ARME

Canzoni di via del vecchio bardo

Cantodel VecchioBardo

Balla con me fratello di spadabrindiamo e danziamo per le battaglieconcluse nel sangue dei nostri nemici.In alto i calici per gli eroi ritornati,dodici uomini varcarono la sogliaquand'erano trecento a lasciare il castello.Dodici condottieri che nei campi di battagliaguadagnarono un posto a questo banchetto.Non un tremito fermerà la loro manoné la paura inquieterà il loro spirito,l'ascia brandita con gloria possentescriverà con il sangue le gesta dei valorosi.Così nel libro della storia il loro destinosarà scritto con lettere di fuocoche ardono del furor di mille fucinepronte a sfornare nuove dame d'acciaioche andranno in spose ancora verginiagli eroi ritornati dai neri campi di battagliaper celebrare ancora una voltalo sposalizio di Marte che le vedrà di rosso vestitea bere il sangue dei vili e dei miserabiliil cui destino ha espresso il verdetto,che loro ritornino a madre terra. Gloria dunque, leviamo il calice al cieloe festeggiamo con onore lode ai condottieri ritornati,celebrando senza �neil continuo perpetuarsi del destino del guerriero.

In marcia compagno!La luce del sole �ltrata dai rami desta i nostri corpidal torpore di una notte di riposo. Quanta stradaabbiamo fatto �n ora, lasciata la famiglia,imboccato il sentierosiam giunti al limite delle terre da noi conosciute,eppure il nuovo giorno ci invita a proseguire.Non pensare alla strada percorsa, non pensare a ciòche hai lasciato alle spalle, le certezze, le cose famigliari,la sicurezza di una casa, un focolare... tutto è passatoda quando abbiamo superato l'ultimo valicodelle montagne di con�ne. Ora ci aspettaun nuovo giorno, in cammino verso terre lontanesotto lo sguardo del sole fratello che ti accompagnaovunque tu vada.Soltanto lui ti rimane della vita passata,soltanto lui, il più fedele compagno di viaggio,a guidarti in terre straniere alla ricerca di una metada raggiungere. In marcia compagno,segneremo i sentieri con le orme dei nostri stivali.Nuovi cieli, nuovi orizzonti.Dietro ogni collina,una nuova meta e una nuova avventura ci attende.In marcia dunque, è tempo di muoversi,è tempo di viaggiare!

Compagnidi Ventura

Vergini bianche son state forgiate,

da mani abili poi decorate.

Andranno in spose rosso vestite

a chi in battaglia le avrà brandite.

Rosso del sangue dei loro rivali

che verranno uccisi come animali.

Il Mestieredelle Armi

Sei ritornato che eri ferito,

mille fatiche avevi patito.

Delle tue imprese andavi �ero

tu, non più ragazzo ora guerriero.

Sei ritornato ed eri �ero,

un tempo ragazzo, ora guerriero.

Poi un'ombra scura all'orizzonte

un'altra battaglia ti chiama al fronte.

Tu cavaliere senza timore

ancora in cerca di fama ed onore.

Tu cavaliere senza paura

correvi in contro a morte sicura.

Giaci disteso sul campo deserto,

per le ferite che ti hanno inferto.

Rosso di sangue ti senti smarrito,

dalla tua dama sei stato tradito.

Rosso di sangue che la tua sposa

ha sempre bramato con fame morbosa.

Ed al tuo �anco una nuova compagna,

non più del tempo che stavi in campagna,

era tua sposa di rosso vestita

e la stringevi tra le tue dita.

Sporca di sangue di un'altra vita,

brandivi morte tra le tue dita.

Ecco che insegna il mestier delle armi,

spose viziate di cui non �darsi.

La loro fame esige la morte,

di chi sarà lo decide la sorte.

Gloria ed onore valgon la morte,

ma ad assegnarli decide la sorte.Eri un ragazzo che sei partito

verso un sogno che hai sempre inseguito.

Cercavi gloria, fama e onore

anche passando traverso il dolore.

E per la gloria, fama e onore

eri disposto a saggiare il dolore.

Vergini bianche son state forgiate,

da mani abili poi decorate.

Andranno in spose rosso vestite

a chi in battaglia le avrà brandite.

Rosso del sangue dei loro rivali

che verranno uccisi come animali.

Sei ritornato che eri ferito,

mille fatiche avevi patito.

Delle tue imprese andavi �ero

tu, non più ragazzo ora guerriero.

Sei ritornato ed eri �ero,

un tempo ragazzo, ora guerriero.

Poi un'ombra scura all'orizzonte

un'altra battaglia ti chiama al fronte.

Tu cavaliere senza timore

ancora in cerca di fama ed onore.

Tu cavaliere senza paura

correvi in contro a morte sicura.

Giaci disteso sul campo deserto,

per le ferite che ti hanno inferto.

Rosso di sangue ti senti smarrito,

dalla tua dama sei stato tradito.

Rosso di sangue che la tua sposa

ha sempre bramato con fame morbosa.

Ed al tuo �anco una nuova compagna,

non più del tempo che stavi in campagna,

era tua sposa di rosso vestita

e la stringevi tra le tue dita.

Sporca di sangue di un'altra vita,

brandivi morte tra le tue dita.

Ecco che insegna il mestier delle armi,

spose viziate di cui non �darsi.

La loro fame esige la morte,

di chi sarà lo decide la sorte.

Gloria ed onore valgon la morte,

ma ad assegnarli decide la sorte.Eri un ragazzo che sei partito

verso un sogno che hai sempre inseguito.

Cercavi gloria, fama e onore

anche passando traverso il dolore.

E per la gloria, fama e onore

eri disposto a saggiare il dolore.

Vergini bianche son state forgiate,

da mani abili poi decorate.

Andranno in spose rosso vestite

a chi in battaglia le avrà brandite.

Rosso del sangue dei loro rivali

che verranno uccisi come animali.

Sei ritornato che eri ferito,

mille fatiche avevi patito.

Delle tue imprese andavi �ero

tu, non più ragazzo ora guerriero.

Sei ritornato ed eri �ero,

un tempo ragazzo, ora guerriero.

Poi un'ombra scura all'orizzonte

un'altra battaglia ti chiama al fronte.

Tu cavaliere senza timore

ancora in cerca di fama ed onore.

Tu cavaliere senza paura

correvi in contro a morte sicura.

Giaci disteso sul campo deserto,

per le ferite che ti hanno inferto.

Rosso di sangue ti senti smarrito,

dalla tua dama sei stato tradito.

Rosso di sangue che la tua sposa

ha sempre bramato con fame morbosa.

Ed al tuo �anco una nuova compagna,

non più del tempo che stavi in campagna,

era tua sposa di rosso vestita

e la stringevi tra le tue dita.

Sporca di sangue di un'altra vita,

brandivi morte tra le tue dita.

Ecco che insegna il mestier delle armi,

spose viziate di cui non �darsi.

La loro fame esige la morte,

di chi sarà lo decide la sorte.

Gloria ed onore valgon la morte,

ma ad assegnarli decide la sorte.Eri un ragazzo che sei partito

verso un sogno che hai sempre inseguito.

Cercavi gloria, fama e onore

anche passando traverso il dolore.

E per la gloria, fama e onore

eri disposto a saggiare il dolore.

Vergini bianche son state forgiate,

da mani abili poi decorate.

Andranno in spose rosso vestite

a chi in battaglia le avrà brandite.

Rosso del sangue dei loro rivali

che verranno uccisi come animali.

Sei ritornato che eri ferito,

mille fatiche avevi patito.

Delle tue imprese andavi �ero

tu, non più ragazzo ora guerriero.

Sei ritornato ed eri �ero,

un tempo ragazzo, ora guerriero.

Poi un'ombra scura all'orizzonte

un'altra battaglia ti chiama al fronte.

Tu cavaliere senza timore

ancora in cerca di fama ed onore.

Tu cavaliere senza paura

correvi in contro a morte sicura.

Giaci disteso sul campo deserto,

per le ferite che ti hanno inferto.

Rosso di sangue ti senti smarrito,

dalla tua dama sei stato tradito.

Rosso di sangue che la tua sposa

ha sempre bramato con fame morbosa.

Ed al tuo �anco una nuova compagna,

non più del tempo che stavi in campagna,

era tua sposa di rosso vestita

e la stringevi tra le tue dita.

Sporca di sangue di un'altra vita,

brandivi morte tra le tue dita.

Ecco che insegna il mestier delle armi,

spose viziate di cui non �darsi.

La loro fame esige la morte,

di chi sarà lo decide la sorte.

Gloria ed onore valgon la morte,

ma ad assegnarli decide la sorte.Eri un ragazzo che sei partito

verso un sogno che hai sempre inseguito.

Cercavi gloria, fama e onore

anche passando traverso il dolore.

E per la gloria, fama e onore

eri disposto a saggiare il dolore.

- Lor

en K

reuz

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