Comitato On Line

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1 Uno strumento concreto, il Comitato, per il forum Sostenibilità e Decrescita. Con tre obiettivi per avere democrazia, libertà e tutela dei diritti costituzionali. Un modo per finalizzare le idee di un gruppo, che intorno a valori condivisi sceglie di costruire un alternativa libera ed autonoma. Uno strumento collegiale che consente al gruppo di vedere realizzate le proprie aspettative. Il Forum è un mezzo di comunicazione e condivisione ed attraverso la funzione upload, nella sezione files, abbiamo creato una piccola biblioteca on-line che tutti possono consultare. Il Forum si rivolge a tutti coloro che studiano, ricercano e lavorano a favore di un decrescita felice col fine di migliorare la propria preparazione ed usarla nel nostro lavoro. ( http://beppegrillo.meetup.com/263/ ) ti e riflessioni, Giuseppe Carpentieri, maggio 2007

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Uno strumento concreto, il Comitato, per il forum Sostenibilità e Decrescita.

Con tre obiettivi per avere democrazia, libertà e tutela dei diritti costituzionali.

Un modo per finalizzare le idee di un gruppo, che intorno a valori condivisi sceglie di costruire un alternativa libera ed autonoma. Uno strumento

collegiale che consente al gruppo di vedere realizzate le proprie aspettative.

Il Forum è un mezzo di comunicazione e condivisione ed attraverso la funzione upload, nella sezione files, abbiamo creato una piccola biblioteca

on-line che tutti possono consultare.Il Forum si rivolge a tutti coloro che studiano, ricercano e lavorano a favore

di un decrescita felice col fine di migliorare la propria preparazione ed usarla nel nostro lavoro.

( http://beppegrillo.meetup.com/263/ )

Appunti e riflessioni, Giuseppe Carpentieri, maggio 2007

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Gli Enti si distinguono

• “Enti giuridici” con personalità giuridica “riconosciuta”

• “Enti non giuridici” con “personalità giuridica non riconosciuta” (o “senza personalità giuridica”).

• Inoltre gli Enti, indipendentemente dal riconoscimento della personalità, si distinguono in: – Enti commerciali– Enti non commerciali

Fonte: Luciano Alberti, Associazioni di volontariato, FAG Milano 2004

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Personalità giuridica

• Vediamo innanzitutto cosa significa “personalità giuridica”. Ai sensi dell’art. 11 e segg. del Codice Civile, la “personalità giuridica” è un “insieme di beni e/o persone cui la legge riconosce la capacità di essere titolare di diritti ed obblighi”. Se nella struttura delle persone giuridiche prevale il peso delle persone si parla di associazioni, se invece prevale il peso del patrimonio si parla di società di capitali (s.p.a., sr.l., ecc.) o di fondazioni

Fonte: Luciano Alberti, Associazioni di volontariato, FAG Milano 2004

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• L’associazione è un Ente che può essere riconosciuto o non riconosciuto. Anche l’associazione di volontariato non riconosciuta, purchè rispetti tutta una serie di norme ha diritto a tantissime agevolazione ed esenzioni (senz’altro però meno di quelle godute dalle associazioni riconosciute)

Fonte: Luciano Alberti, Associazioni di volontariato, FAG Milano 2004

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Legge quadro sul volontariato L.11 agosto 1991, n.266

• Art. 1 finalità e oggetto della legge– La Repubblica italiana riconosce il valore

sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l’autonomia e ne favorisce l’apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli Enti locali

Fonte: Luciano Alberti, Associazioni di volontariato, FAG Milano 2004

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Alcuni requisiti• Assenza di fini di lucro;• Devoluzione dei beni ad altre associazioni di volontariato esistenti al

momento dell’estinzione dell’associazione (per scioglimento, cessazione ovvero estinzione);

• Gratuità delle cariche associative;• Gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti;• Assenza, da parte del socio, di rapporti

subordinati/autonomi/patrimoniali con l’associazione;• Criteri di ammissione e di esclusione dei soci, loro obblighi e diritti;• Democraticità della struttura;• Elettività;• Obbligo di formazione di rendiconto;• Criteri per l’approvazione del rendiconto da parte dell’Assemblea

ordinaria dei Soci; e vengono inoltre rispettati i seguenti requisiti:– Regolare costituzione– Deposito Atto costitutivo/Statuto ed iscrizione in apposito registro

Fonte: Luciano Alberti, Associazioni di volontariato, FAG

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Comitato Cittadinanza Attiva Ambiente Legalità

• Art.1• Il Comitato di Cittadinanza Attiva Ambiente e Legalità ha

in primo luogo, lo scopo di tutelare il diritto alla salute, all’ambiente e migliorare la vita democratica della comunità locale attraverso la partecipazione attiva, ciò senza fini di lucro ed anzi con impegno di devolvere al miglioramento dei beni storici architettonici e culturali eventuali utili risultanti in sede di rendiconto. Il Comitato si ispira ad una “Carta d’intenti e valori condivisi” su cui si fonda l’azione politica.

• L’estensione dell’attività ad altri temi, ed altre attività di promozione sociale deve essere deliberata dall’assemblea dei soci a maggioranza assoluta.

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• Ricordandoci delle diapositive precedenti, l’attuale Comitato è un Ente non commerciale,

• Associazione non riconosciuta (05/01/2007)

• Il Comitato opterà, se ne avrà bisogno, per il regime fiscale forfetario della legge 398/91

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• Le schede precedenti hanno mostrato come il Terzo Settore può essere finanziato

• Attualmente il Comitato, nato da poco (05/01/07), non ha la possibilità di ricevere ingenti capitali dalle Istituzioni e non ha la velleità di chiederli.

• L’azione e lo scopo del Comitato non ha bisogno in questa fase iniziale di avere pretese economiche, anzi, molto probabilmente i bilanci saranno di zero entrate e zero spese.

• Risulta comunque utile conoscere le possibilità che le leggi mettono a disposizione a favore del Terzo Settore (no profit).

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• I pilastri del Comitato sono tre:Cittadinanza Attiva -> democrazia diretta, Bilancio PartecipativoAmbiente -> VIA (Valutazione dell’Impatto Ambiente) e VAS (Valutazione Ambientale Strategica)e Legalità -> introduzione della Class Action americana

• Il primario compito del Comitato è quello di informare e mettere in rete le persone, sensibilizzarle sul problema dell’inquinamento, le conseguenze e le armi per difenderci.

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La strategia flessibile, che i Gruppi Locali possono adottare

• Con un passo alla volta difenderemo i nostri diritti:• Creare il Comitato che promuove l’azione legale contro i

controllori ed i controllati• raggiungere il più ampio consenso, la più larga adesione

possibile dei cittadini• raccogliere fondi, se è necessario, per finanziare le indagini

ambientali e sanitarie e pagarci le spese legali, anche con un no-profit ad acta, (coinvolgendo personaggi noti, spettacoli etc.). Nel caso vincente di Porto Tolle sono stati spesi 170mila euro, ed il Comitato è stato risarcito con 2,5milioni di euro. Far introdurre la Class Action americana in Italia per avere un risultato migliore e più efficace.

• consegnare il dossier-denuncia in Procura ed al Tribunale Civile– causa civile: quantifica il danno biologico e morale– causa penale: chi ha sbagliato paghi (controllori e controllati)

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Il CUORE del COMITATO:• creare un GRUPPO di LAVORO INDIPENDENTE

portatore degli interessi generali dei cittadini, quali tutela della salute e dell’ambiente.

• Il Gruppo svolge e studia sulle indagini da farsi, approfondisce i temi del diritto, medicina del lavoro, epidemiologia, igiene, ecologia, ambiente e sociologia.

• I partecipanti del Gruppo di Lavoro Indipendente saranno i promotori del Comitato di Cittadinanza Attiva Ambiente e Legalità e ci aiuterà con le consulenze di esperti, che hanno maggiore esperienza e riconosciuta valenza internazionale.

• I membri del gruppo di lavoro si recheranno presso gli uffici pubblici per iniziare le indagini, ricerche a mezzo internet, incontri e convegni di studio per poi riportare il tutto al Comitato ed ai cittadini.

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Indagini e ricerche da fare

• Cercare le prove di illeciti e reati dei controllori e dei controllati (video, foto, rilievi)– Verificare se eventualmente ci siano smaltimenti di

rifiuti in maniera illecita, come l’incenerimento di rifiuti provenienti da altre attività industriali, fusione di materiali non consentiti

• Individuare le responsabilità civili e penali dei controllori (Sindaco, Comune, dirigenti vari, Asl, Regione, Ministeri)

• Accertarsi che siano state svolte indagini epidemiologiche circoscritte alla zona della valle dell’Irno (nei luoghi inquinati)

• Accertarsi che i controlli sanitari sugli operai siano stati svolti ed in maniera regolare

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TEMPI E STRATEGIE

Raccolta adesioni

Gruppo di Studio: raccolta dati ed informazione

Tempi ed azioni paralleli

Assemblea del Comitato: decisioni

Quale strada prendere?

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1° Azione del Comitato • prendere conoscenza della legislazione vigente in materia

d’inquinamento, analisi e valutazione ambientale, e di analisi del rischio sanitario ed industriale e successivamente scrivere agli Enti preposti le seguenti richieste:

• richiedere al Comune lo studio della VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) elaborato per la fonderia, acciaieria, inceneritore etc.– Entrare nel merito della VIA ed esprimere un giudizio

• Richiedere all’ASL– Indagini epidemiologiche circoscritte– Richiedere la valutazione del rischio sanitario e ambientale– Chiedere ai Medici di base i dati statistici delle patologie legate

all’inquinamento• Richiedere alla Regione Campania tutti gli strumenti previsti

delle leggi, che sono stati adottati dall’Ente sulla qualità dell’aria e sulla tutela della salute.

• Richiedere all’INAIL quali studi ed indagini abbia fatto per tutelare la salute degli operai della fonderia

• Richiedere ai Sindacati quali studi e controlli abbia richiesto all’Azienda in oggetto per tutelare la salute degli operai

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approfondire la conoscenza dei fatti ed incaricare tecnici specializzati

Raccolta dei fondi per pagarci le spese

Tempi ed azioni paralleli

Azione legale, chi denunciare?Individuare i responsabili diretti ed indiretti

Assemblea del Comitato: decisioni

Assemblea del Comitato: decisioni

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Banca dati del Comitato• E’ inevitabile che i Gruppi Locali svolgendo bene il loro ruolo avranno

a disposizione una grande banca dati. Le informazioni devono essere lette da esperti, abbiamo chiesto ed ottenuto la collaborazione dell’ISDE (Medici per l’ambiente) per la lettura delle indagini epidemiologiche. E’ necessario che ogni gruppo abbia al suo interno studenti e laureati di diritto, ingegneria, architettura, scienze dell’Ambiente, medicina, biologia, e fisica.

• I Gruppi Locali produrranno un dossier da mostrare ai cittadini. • Lo scopo è informare tutti circa i rischi per la salute, se non ci si

attiene a determinate regole preventive• Bisogna parlare di Decrescita e non di sviluppo insensato, di

crescita alla deriva.• Decrescita è uno slogan che vuole spostare gli investimenti economici

in altri settori tecnologici, migliori sotto tutti i punti di vista. La Decrescita è una filosofia politica basata sulla bio-economia. L’uomo scioccamente produce ricchezza economica sfruttando le risorse non rinnovabili, inquinando il pianeta e suicidandosi. La Decrescita sposta investimenti e tecnologia nelle risorse rinnovabili (geotermia, sole, vento …) che non inquinano e producono migliore e maggiore occupazione. Per approfondire www.decrescita.it

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Ecco cosa chiedere alle Istituzioni: Sindaco, ARPA, ASL, INAIL• Oggetto: V.I.A., indagine epidemiologica circoscritta alla valle dell’Irno e Salerno e

rilievi ambientali• Il Comitato chiede al Comune di ______ lo studio della Valutazione d’Impatto

Ambientale (V.I.A.) delle Fonderie, acciaierie, inceneritore site in via ________, (…). Nello specifico analisi del rischio industriale e sanitario, con riferimento alla

valutazione dei potenziali effetti dannosi dell’esposizione umana o di componenti ambientali ad agenti o attività pericolose. Si chiede di conoscere tipo, quantità e caratteristiche di nocività delle sostanze emesse dall’impianto.

Si chiede di conoscere i parametri relativi alla sorgente: altezza, diametro e caratteristiche costruttive del camino, velocità di uscita, temperatura e densità dell’effluente;

parametri metereologici: gradiente termico verticale, intensità, direzione, struttura e profilo verticale del vento;

parametri topografici: presenza di edifici di una certa altezza nelle vicinanze del camino.Si chiede se l’azienda x abbia adottato le BAT, migliori tecniche per la prevenzione

integrate dell’inquinamento.• Il Comitato chiede all’ASL y se è stata svolta un’indagine epidemiologica

circoscritta all’area della (…) _________ dove le _____________ operano sin dal 19…. Se essa non è presenta, si chiede di effettuare l’indagine, con l’aiuto dei medici di base, col fine di ricercare tutte le patologie legate all’inquinamento atmosferico, inquinamento del fiume, inquinamento del suolo agricolo attraverso il deposito delle sostanze per mezzo dell’aria, e quindi inquinamento dei cibi, si fa presente che vi sono terreni agricoli in zona dove i cittadini si nutrono direttamente da essi.

• Il Comitato chiede all’ARPA se siano state effettuate indagini ambientali riguardanti il comparto aria, suolo e acqua, in merito alle emissioni di sostanze inquinanti dell’azienda ________ di via __________, e quindi il risultato dei rilievi svolti.

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• E’ necessario inviare una semplice raccomandata con ricevuta di ritorno.

• Se l’Ente non risponde la prima volta entro 30 giorni, bisogna inviare una seconda richiesta indicando anche la data delle prima richiesta.

• Se l’Ente non dovesse rispondere una seconda volta, trascorsi altri 30 giorni, allora ci si rivolge al Mediatore Europeo.

• Successivamente si può chiedere l’intervento della Giustizia ordinaria.

• Invece, nel caso di risposta, si valuta il tipo e si entra nel merito della questione cercando di individuare le responsabilità e quale norma non viene attuata.

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Cittadinanza Attiva: Perché la democrazia diretta?

• E’ necessario leggere lo Statuto del proprio Comune per rendersi conto che viviamo in Monarchie parlamentari. I poteri del Sindaco sono quelli di un Monarca, decide da solo, chi mettere in Giunta e chi nominare nelle società che fanno i milioni tramite concessioni pubbliche. Tutto ciò genera malcostume, assunzioni clientelari e controllo del consenso politico, cioè i voti.

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Apriamo una parentesi sulle concessioni pubbliche

• Attualmente grazie ad una “interpretazione” della legge Galli sulla gestione di beni demaniali come gli acquedotti, in tutta Italia, ci sono partecipazioni private che fanno profitti tramite concessioni pubbliche, e nei casi più gravi le società sono a totale gestione privata sempre, però di nomina pubblica discrezionale da parte dei Sindaci.

• Tutto ciò avviene in regime di monopolio e vendendo anche l’acqua, diritto inalienabile.

• Avete capito bene l’interesse privato privilegiato da concessioni ha scavalcato l’interesse pubblico.

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• Anche un bambino sa fare i milioni grazie all’amico Sindaco che lo nomina nella società che gli da pure la concessione.

• Tutto questo sistema grazie agli Statuti Comunali e qualche leggina appositamente scritta, e così da pochi anni sono sorte come funghi, le s.p.a. che gestiscono beni demaniali, e tutto ciò è in contro tendenza con la Costituzione, ma prima ancora anche contro l’etica, la morale ed il libero mercato.

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• La società s.p.a. per definizione ha come scopo il profitto degli azionisti.

• Ma cosa c’entra con la gestione dei beni demaniali?• Perché un c.d.a. di amici del Sindaco deve fare i

milioni grazie ad una concessione pubblica?• «In relazione alla loro funzione pubblica, i beni

demaniali sono sottoposti ad un particolare regime giuridico, che li pone fuori commercio, essi sono inalienabili e imprescrittibili: non se ne può acquistare la proprietà a nessun titolo, nemmeno per usucapione.I beni demaniali sono infruttiferi: non procurano entrate, se non occasionalmente, quando siano dati per concessione..» *

*Fonte: Nino Ardolfi e Rosa Palmisano, scienza delle finanze e sistema tributario, Tramontana Milano 2004

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I beni demaniali sono infruttiferi: non procurano entrate, se non occasionalmente

Ma noi, la bolletta la paghiamo tutto l’anno sui consumi di 365 giorni, e non solo per la manutenzione, quindi non è un entrata occasionale per la società s.p.a. anzi è un provento fisso anche sui consumi.

• Allora?!!!!• La smettiamo di farci prendere in giro?• L’acqua è un bene naturale e non

prodotto dall’uomo

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Il governo del territorio e l’uso del suolo

• In Italia, la proprietà dei suoli è privata, eccetto ovviamente i suoli demaniali.

• Con quali meriti si stabilisce che un suolo deve essere edificabile, dandogli maggiore valore commerciale, rispetto ad un altro?

• NESSUNO

• Ed ecco spiegata la speculazione edilizia, figlia di interessi di pochi a danno di tutti.

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• In una società dove le regole premiano più l’amicizia, la tessera di partito piuttosto che il merito, il valore culturale, il sacrificio, è una società destinata a morire.

• Una società con queste regole il valore è la raccomandazione e la corruzione.

• Invece,• In una società dove tutti possono

partecipare, dove tutti possono controllare, si attiva un processo virtuoso dove competono tutti e non solo gli amici.

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• I cittadini hanno il dovere morale di partecipare la governo territorio poiché li coinvolge direttamente, e fino a quando gli urbanisti saranno asserviti solo ai Sindaci, allora gli affari li faranno sempre i soliti noti.

• Bisogna introdurre la regola della pianificazione partecipata in tutti gli Enti locali, così da far valere gli interessi del sovrano, il popolo.

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Bisogna puntate l’indice su• La legge 241/90 generale sul procedimento

amministrativo:– Ha introdotto la discrezionalità– L’uso del diritto privato– Ha coinvolto l’interesse privato nella valutazione, ma quale? Di

chi?– Ha introdotto le esternalizzazioni, sprechi di danaro pubblico– La figura del Responsabile Unico del Procedimento (RUP)

soggetto a minacce e ricatti.– La de-responsabilizzazione dei Sindaci ed i conseguenti ricatti ai

dirigenti • La legge quadro sui lavori pubblici (L.109/94)

– È ancora consentito Il sub appalto– Le SOA che certificano

• È in questo settore che le associazioni a delinquere hanno i maggiori guadagni

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• Torniamo alla democrazia che non c’è• Democrazia rappresentativa e

democrazia non sono la stessa cosa.• Siamo sudditi che delegano ad altri…• deleghiamo al Comune, alla Provincia, alla

Regione, al Parlamento ed al Parlamento Europeo.

• Il sovrano = il popolo non decide mai, decidono i delegati e basta.

• Non abbiamo nemmeno la revoca del mandato.

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Tre forti critiche di Norberto Bobbio sulla partecipazione figlia della democrazia rappresentativa

• a) la partecipazione si risolve nella migliore delle ipotesi nella formazione della volontà della maggioranza parlamentare; ma il parlamento non è più nella società industriale avanzata il centro del potere reale, essendo spesso soltanto una camera di registrazione di decisioni prese altrove;

• b) anche se il parlamento fosse ancora l'organo del potere reale, la partecipazione popolare si limita a intervalli più o meno lunghi a dare la propria legittimazione a una classe politica ristretta che tende alla propria autoconservazione, e che è via via sempre meno rappresentativa;

• c) anche nel ristretto ambito di un'elezione una tantum senza responsabilità politiche dirette la partecipazione è distorta, o manipolata, dalla propaganda delle potenti organizzazioni religiose, partitiche, sindacali ecc.

Fonte: Norberto Bobbio, l’età dei diritti, Einaudi Torino 1990

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• L'aggettivo inglese deliberative (deliberativo), riferito alla democrazia, racchiude in sé il doppio significato di discutere e decidere. Nell' arena deliberativa i cittadini sono chiamati non solo a dibattere tra loro o con i politici, ma a giocare un ruolo significativo nel processo decisionale. È centrale a questo proposito l'idea di arrivare alle decisioni coinvolgendo tutte le parti in causa o i loro rappresentanti. Il metodo utilizzato è il dibattito inserito in un contesto strutturato di collaborazione, basato su un'informazione adeguata e una pluralità di opinioni, con precisi limiti di tempo entro i quali pervenire a decisioni. Idealmente le arene deliberative contribuiscono a far sentire i cittadini informati e partecipi, non isolati, ignoranti e impotenti. Aiutano politici e amministratori a governare meglio e a colmare il divario che troppo spesso li separa dalla società civile.

Fonte: Paul Ginsborg, la democrazia che non c’è, Einaudi Torino 2006

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• Esistono forme di democrazia praticata?

• Si

• In Svizzera hanno il referendum propositivo, nel New England (USA) hanno i Town Meeting e revocano il mandato ai Sindaci ed in Brasile a Porto Alegre, nello Stato del Rio Grande do Sul, (ed in altre 226 municipalità) i cittadini decidono col Consiglio Comunale.

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• Il Town Meeting è una forma di governo locale praticata comunemente nel nord est degli USA, nella regione chiamata New England composta da 5 stati: il Vermont, il Connecticut, il Maine, il Rhode Island e il Massachussets. Sono una piccola porzione degli USA, quella della più antica colonizzazione Inglese. I primi Town Meeting di cui si ha conoscenza risalgono alla fine del 1600, quindi la loro storia ha più di 300 anni. Di solito, oggi, i Town Meeting avvengono nelle città più piccole di 6000 abitanti. Le città più grandi possono in ogni momento decidere di passare a una forma rappresentativa di Town Meeting come ad esempio Boston che passò alla forma rappresentativa nel 1820. I Town Meeting sono delle assemblee cittadine che si tengono solitamente 1 volta l'anno, tradizionalemente il primo martedì di marzo. La maggior parte iniziano al mattino e terminano il primo pomeriggio e possono durare 4-6 ore.

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• Al contrario di ciò che avviene in una democrazia, non viviamo in comuni democratici, anzi, viviamo in feudi della peggiore specie. Per cambiare le cose non è sufficiente eleggere persone illuminate, ma è necessario introdurre la democrazia = governo del popolo, almeno a livello locale, e non dobbiamo pensare a utopie; ma è sufficiente copiare l’esperienza di Porto Alegre, introducendo i Bilanci Partecipativi deliberativi.

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Il Bilancio Partecipativo di Porto Alegre

• Inserire le Assemblee deliberative popolari nelle circoscrizioni comunali è la risposta concreta alla crescente richiesta di democrazia (governo del popolo) all'interno delle città. Con questo strumento i cittadini possono partecipare al processo decisionale decidendo direttamente come spendere parte del bilancio comunale (circa il 25%). Questo modello di vera democrazia è stato applicato molto bene a Porto Alegre sin dal 1989, risolvendo molti problemi di gestione ed organizzazione urbana.

Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003

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Il Bilancio Partecipativo deliberativo è un metodo che consente a tutti i cittadini di:

• avanzare proposte e controllare il bilancio comunale

• discutere sui temi

• decidere come spendere i soldi del proprio comune (democrazia fiscale)

Quindi uno strumento di democrazia (governo del popolo) diretta, cioè i cittadini decidono senza delegare.

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• Fu istituito, nel 1990, il Gabinetto di Pianificazione (GAPLAN) che articola i piani di investimento direttamente con la popolazione attraverso il Bilancio Partecipativo (B.P.). Ed in più ci fu la riforma del Coordinamento delle Relazioni con la Comunità (CRC) con particolare riferimento nell'ambito del B. P. Quindi due organi collegati al Gabinetto del Sindaco che dialogano con la popolazione nel B.P. sulla pianificazione orizzontale. Ci fu un risanamento finanziario del bilancio con l'obiettivo di "moralizzare gli sprechi" e diminuire i costi della macchina amministrativa. Come prima cosa furono ridotti gli sprechi: del 26%il consumo di benzina del parco macchine municipale e del 36% l'affitto auto, furono ridotti del 20% gli stipendi di Sindaco e Assessori, vennero licenziati tutti i funzionari-fantasma, e garantita la concorrenza fra fornitori di beni e servizi all'Amministrazione assicurando i tempi massimi di pagamento degli stessi.

Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003

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• Fu data "priorità a favore dei poveri"• Rendere partecipe la popolazione attraverso una

comunicazione capillare• Recuperare il livello di partecipazione del Comune alla

produzione del reddito della città.L'obiettivo fu raggiunto nel 1992. L'aumento delle entrate

diede modo all'amministrazione di investire negli interventi programmati dalla popolazione nel Bilancio Partecipativo. Già nel 1991 il Piano degli Investimenti (PI) investiva nelle priorità:

• maggiore mobilitazione popolare nel Bilancio Partecipativo

• in infrastrutture e servizi• maggiore popolazione concentrata in aree di carenza

massima.

Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003

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• Il B.P. discute e raccoglie le proposte provenienti dalla popolazione nell'arco temporale di un anno. Il processo su base democratica e deliberativa, si articola in fasi e livelli stabilendo le priorità di bilancio del Comune e sull'articolazione dettagliata del Piano annuale degli Investimenti. Quindi il B.P. rappresenta un'arena deliberativa dove i cittadini hanno il doppio ruolo di controllore del Comune e di politici attivi proponendo gli obiettivi da raggiungere.

• Gli ambiti di articolazione del processo sono due:• uno a base geografico (aree territoriali, quartieri, regioni)• uno a base tematico

Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003

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• Nelle varie aree territoriali i cittadini dopo lunghi incontri propongono, valutano e votano a seconda delle proprie necessità, 4 priorità all'interno di una lista di 14 possibili aree tematiche riconfermate o variate all'inizio di ogni anno solare con il concorso di tutti i cittadini e dell'Amministrazione. La base tematica richiede su 6 temi mirati di priorizzare opere strutturali, progetti e direttrici di servizi nella città nelle seguenti aree d'intervento:

• circolazione e trasporti• salute e assistenza sociale• educazione, sport e tempo libero• cultura• sviluppo economico e raccolta delle imposte• organizzazione della città e sviluppo urbano e ambientaleL'articolazione annuale del processo di B.P. è scandita da

assemblee pubbliche, seminari, incontri di discussione approfondita e sessioni di valutazione e votazione tra loro differenziate.

Fonte: Giovanni Allegretti, l'insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003

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• Quindi, valutando intorno ai nostri problemi di corruzione etc. L’introduzione di questo strumento, dove è avvenuta ha dato molteplici risultati:

• Riduzione degli sprechi, • riduzione della corruzione (praticamente è zero

nel Bilancio Partecipativo, risulta costoso corrompere decina di migliaia di cittadini),

• coinvolgimento attivo della cittadinanza e quindi vera democrazia. Tutti risultati che i partiti politici italiani hanno sempre decantano ma mai visti ed avuti, anzi è accaduto il contrario.

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Ambiente: Perché bisogna conoscere la VIA e la VAS?

• Senza trasformare i cittadini in tecnici però, bisogna sapere come difendere i propri diritti, così quando un amministratore parla sul tema specifico ci rendiamo conto se è ignorante, o sta semplicemente mentendo per fare gli interessi di qualcun altro e non i nostri, della collettività, dei cittadini, dei diritti costituzionali.

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• L’art. 6 Legge 8 luglio 1986 n. 349 introduce il procedimento della valutazione ambientale

• La pronuncia del Ministero dell’Ambiente ha natura vincolante. Da ciò discende che in caso di giudizio negativo sulla compatibilità con l’ambiente, l’opera non potrà essere realizzata

• Anche le Regioni hanno competenza e responsabilità (art.71 D.Lgs. 31 marzo 1998 n.112)

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• Opere soggette a VIA:• Raffinerie di petrolio greggio• Centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di

almeno 300 MW• Impianti destinati allo stoccaggio dei residui radioattivi• Acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e dell’acciaio• Impianti per l’estrazione, il trattamento e la trasformazione dell’amianto• Impianti chimici integrati• Autostrade e vie di rapide comunicazione• Tronchi ferroviari per il traffico• Aeroporti con piste di decollo e di atterraggio lunghe almeno 2100 metri• Impianti di eliminazione dei rifiuti tossici e nocivi mediante

incenerimento, trattamento chimico e stoccaggio a terra;• Dighe e altri impianti a trattenere e regolare o accumulare le acque in

modo durevole• Impianti di incenerimento e di trattamento dei rifiuti con capace

superiore a 100 t. al giorno• Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 100

mila abitanti equivalenti• Cave e torbiere con più di 500 mila metri cubi di materiale estratto e

aventi un estensione superiore a 20 ettari

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Come vanno impostati gli Studi d’Impatto Ambientale (SIA)

• Vorrei fare un po' di chiarezza e d'informazione circa la Valutazione Ambientale, poiché in Italia credo che ci sia proprio una carenza, un vuoto culturale e che gli stessi tecnici a volte presentino studi davvero zoppicanti, prendendosi delle enormi responsabilità con un certa incoscienza. Le mie informazioni culturali provengono da un testo molto preciso, Valutazione dell'Impatto Ambientale, a cura di Virginio Bettini, docente di Analisi e Valutazione dello IUAV di Venezia.Il primo punto è informarvi che quando un Ente intende procedere con la realizzazione di un'opera sottoposta a VIA, la prima azione che deve fare è chiedere ai cittadini e renderli partecipi.

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• Infatti nella procedura valutativa è contemplato (Giacomo Pianola, Pippo Gianoni, capitolo 3):

• il pluralismo delle idee, dei valori e dei sistemi di riferimento e di interessi

• l'interesse pubblico non può essere definito in anticipo e in assenza di un processo partecipativo

• i criteri di analisi e valutazione devono tenere conto di fattori diversi e non quantificabili solo sotto il profilo finanziario

• la giustificazione di un progetto è un elemento di base e deve tener conto dell'integrazione di criteri di valutazione diversi

• si sviluppano progetti modulari con strutture decisionali orizzontali

• il progetto può essere modificato ed è difficilmente definibile in anticipo

• la crisi delle risorse materiali e finanziaria è chiara, siamo di fronte alla necessità di ottimizzare il rendimento

• il processo partecipativo è un elemento necessario dell'iter decisionale

• i progetti pubblici sono costantemente oggetto di opposizione, anche da parte di gruppi minoritari

Fonte: Virginio Bettini (a cura di), Valutazione dell’Impatto Ambiente, UTET Torino 2002

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• i gruppi minoritari hanno strumenti molto potenti (internet) per l'organizzazione di un'opposizione strutturata e vengono di regola coinvolti nella procedura

• il lavoro del professionista è spesso criticato• i gruppi di protezione dell'ambiente sono organizzati e

aumenta la presa di coscienza del problema ambientale• ogni progetto è potenzialmente dannoso, deve essere

dimostrata la sua compatibilità ambientale prima della sua realizzazione

• le nozioni di impatto e di rischio sono chiare e riconosciute• la scienza ha dimostrato i suoi limiti, la nozione d'impatto

irreversibile è riconosciuta anche se poco applicata• il concetti di mitigazione è chiaro e riconosciuto, quello di

compensazione è chiaro ma non applicato. Si fa strada la nozione di sviluppo sostenibile o sostenibilità, troppo spesso interpretata quale strumento per giustificare qualsiasi progetto.

Fonte: Virginio Bettini (a cura di), Valutazione dell’Impatto Ambiente, UTET Torino 2002

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• Senza entrare nel merito delle valutazione abbiamo subito visto che l’impostazione della SIA è fondamentale per avere una decisione ottimale e condivisa. I termini ed i concetti che più devono colpirci:

• pluralismo delle idee• interesse pubblico• decisionali orizzontali• processo partecipativo• deve essere dimostrata la sua compatibilità

ambientale prima della sua realizzazione

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• Il cittadino di fronte a tale metodo così impostato è in grado, da subito, di capire se si trova di fronte ad una scelta calata dall’alto o si trova di fronte ad un dialogo aperto pronto a trovare la soluzione migliore.

• Il caso emblematico italiano è la proposta di costruire nuovi inceneritori, che nasconde una triste storia di truffa a danno di tutti gli italiani, €35 mld rubati alle fonti rinnovabili dal 1991 (legge sui Cip6), e danni alla salute “non evidenziati”.

• Chi non prende in considerazione la proposta del Piano Rifiuti Zero, non vuole ragionare.

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• L’inceneritore a recupero energetico (il “termovalorizzatore” non esiste) è più costoso di un piano di riciclo e riuso dei rifiuti solidi urbani. Crea un sistema monopolista, vizioso e fa guadagnare denari a pochi, agli amici degli amici. Non si finanzia da solo, prende illecitamente soldi dallo Stato (CIP6), l’UE ha multato l’Italia per questo. Inquina: crea ceneri e gas tossici non gestibili, non aiuta il protocollo di Kyoto e non elimina le discariche. La raccolta differenziata, il riuso e la riduzione sono antitetici all’incenerimento.

• Un piano di gestione rifiuti basato sull’obiettivo rifiuti zero crea un sistema democratico e virtuoso:

• Primo obiettivo ridurre i rifiuti, con sistemi “alla spina” e vieta all’industria la produzione di materiale non riciclabile

• raccolta differenziata porta a porta,• impiego del trattamento meccanico biologico e produzione di

energia • riuso della materia, quindi nuovo mercato economico• elimina le discariche• offre maggiore lavoro • è meno dannoso per salute umana, poichè zero incenerimento• spinge la comunità a consumare di meno e quindi risparmiare soldi

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• Altra cosa è ragionare su impianti già esistenti e vecchi, costruiti e realizzati prima che gli Studi d’Impatto Ambientale raggiungessero un suo metodo scientifico e sociale ben definito.

• Di fronte ad un impianto soggetto a VIA, contano molto gli studi ex-post sul rischio sanitario ed industriale.

• Le indagini epidemiologiche possono aiutare a capire l’incidenza reale sulla salute dell’uomo.

• Un ruolo importante lo svolgono i Medici di base che hanno i dati di quante persone riscontrano patologie collegate all’inquinamento ambientale.

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La convenzione di Aarhus sull’accesso alle informazioni, la partecipazione pubblica nei processi decisionali e

l’accesso alla giustizia nelle dispute ambientali

• La convenzione di Aarhus deriva dal principio 10 della Conferenza di Rio sull’ambiente e lo sviluppo, che dichiarava che ogni individuo deve avere accesso alle informazioni che riguardano l’ambiente in possesso delle autorità pubbliche.

• La convenzione è uno strumento legale per la responsabilità del governo, la trasparenza e la sensibilità alle problematiche, essa difende i diritti dei pubblici cittadini e impone agli Stati e alle autorità pubbliche obblighi riguardo l’accesso alle informazioni, alla partecipazione pubblica e alla giustizia.

• Essa stabilisce che le autorità pubbliche , in risposta alla richiesta di informazioni, debbano renderle disponibili senza pregiudizio alcuno

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Informazione e partecipazione in materia ambientale

• L. n.108 del 16 marzo 2001 (ratifica dell’Italia della Convezione di Aarhus)

• Direttiva Eur. 2003/4/CEE del 28 gennaio 2003 relativa all’accesso del pubblico all’informazione ambientale

• Direttiva Eur. 2003/35/CEE del 26 gennaio 2003 sulla partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale

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Le Istituzioni dell’Unione Europea

• La Corte di Giustizia– Assicura il rispetto e l’interpretazione uniforme del

diritto comunitario. E’ competente a riconoscere le controversie fra gli Stati membri, le istituzioni comunitarie, le imprese i privati.

• Il Meditatore europeo– Al Mediatore europeo possono rivolgersi tutte le

persone fisiche (cittadini) o giuridiche (istituzioni, imprese), residenti o aventi la loro sede sociale nell’Unione Europea, che rimangono vittime di un atto di “cattiva amministrazione” da parte delle istituzioni od organi comunitari.

Fonte: Roberto Sammarchi, le sovvenzioni comunitarie per i soggetti nonprofit, Maggioli Rimini 2002

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Legalità: Perché la Class Action azione legale collettiva

• Oggi in Italia non abbiamo alcuna certezza del diritto, e se siamo costretti a fare tutto questo è solo perché non abbiamo gli strumenti per difendere i nostri diritti fondamentali.

• Senza rinunciare a difenderci attraverso il Comitato, dobbiamo chiedere l’introduzione in Italia dell’azione legale collettiva, un atto politico chiaro e forte.

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• La situazione in Italia: un paese allo sbando

Parmalat, Cirio, TangoBond, ricariche telefoniche, Vajont, Porto Marghera, Banco Ambrosiano, Seveso, Linate, RC auto, Capo Gallo, Giacomelli, calciopoli, sangue infetto, vino al metanolo, grano contaminato, cromo esavalente nelle falde acquifere, petroliere in fiamme, inceneritori, alta velocita.... : storie di ordinarie catastrofi ambientali, di quotidiane truffe miliardarie, di normali e consuete stragi nostrane. Chi non ha detto già mille volte: basta! Chi non è stufo, sconvolto, amareggiato, insultato da questa incredibile teoria di calamità? Chi non è indignato per le impunità, i mancati risarcimenti, il quotidiano sberleffo mediatico dei resoconti processuali trentennali? Chi non ha in cuor suo voglia di reagire?Ma che possibilità reali abbiamo per reagire concretamente a questa indecente, perversa ed intollerabile situazione?

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• la CLASS ACTION secondo i progetti di legge che noi appoggiamo è gratis. E' gratis per la classe di cittadini-lavoratori-consumatori-investitori, che fa la causa perché:

• se la classe dei cittadini vince, le spese legali le paga l'Azienda,

• se la classe perde, ai legali che ne hanno curato gli interessi (evidentemente senza successo) nulla è dovuto mentre le spese legali dell'Azienda restano a carico dello Stato (pubblico patrocinio);

• nel caso la classe vinca, le spese legali della causa potranno ammontare sino al 10% del risarcimento spillato all'Azienda.

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• CLASS ACTION VERA/CLASS ACTION FALSAIl disegno di legge n. 1495 dell'attuale Governo (Bersani, Mastella, Schioppa) prevede la facoltà di avviare una Class Action solo per le 16 associazioni consumeristiche (CNCU) riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico (Bersani), le quali proprio da tale ministero ricevono contributi pubblici e personale amministrativo. (Art.136 comma2 e Art. 138 del Codice del Consumo DL n.206/2005) Se in Commissione Giustizia passa il ddl 1495, o le pdl ad esso affini, le azioni collettive saranno indirettamente controllate dallo Stato.Immaginate di voler fare una causa collettiva proprio contro lo stato Stato (un ospedale, una azienda per lo smaltimento dei rifiuti, una azienda municipalizzata per il trasposto pubblico...una amministrazione comunale...oppure la Banca d'Italia) secondo voi lo Stato ci darà il suo assenso??

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• Facciamo un paragone e ci renderemo subito conto degli enormi vantaggi

• 1. Gli avvocati si preoccuperanno di fare tutte le indagini del caso cercando i migliori esperti, poiché l’esito dell’azione legale determina il loro guadagno.

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• Nei Paesi dove esiste la Class Action le aziende perdono sempre, anche le più ricche e le più potenti al mondo, ricordatevi del crack finanziario della Enron, sostenitrice della campagna elettorale di Bush, è fallita ed ha chiuso. Con la Class Action i risparmiatori sono stati risarciti. Ed infatti il crack finanziario Parmalat negli USA è stato risolto con la Class Action, facendo avere a disposizione 50 milioni di dollari per i truffati, ed in Italia per lo stesso reato si piange ancora.

• Basta fare il confronto dell’attuale sistema italiano fra il caso Porto Tolle/Enel con quello americano Hinkley/ Pacific Gas & Electric (Erin BROCKOVICH) per capire che conviene a tutti gli avvocati e a tutti i cittadini approvare al più presto la Class Action anche in Italia.

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• Nel caso di Porto Tolle si è avuto un risarcimento danni di circa €2.500.000 (la Parte Civile del processo, il Comitato di cittadini) a fronte di una spesa di circa €170.000. Si è riusciti a dimostrare che l’inquinamento della Centrale Enel abbia causato danni all’ambiente ed alle persone.

• "ERIN BROCKOVICH“ Così Erin raccoglie oltre seicento firme di adesione: tutta gente che si costituisce parte civile contro la ditta PG & E. Con tanta, probante documentazione, il verdetto non può che essere uno: la ditta viene riconosciuta colpevole e condannata a pagare 333 milioni di dollari di risarcimento. Quando tutto è concluso, Ed porta a Erin la parte che le spetta, due milioni di dollari.

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• Ora sappiamo perché conviene a tutti introdurre l’Azione legale Collettiva (Class Action), ma stiamo attenti, poiché ci sono diversi disegni di legge presenti alla Camera dei Deputati e quelli di proposta governativa (Bersani) sono DDL truffa. Per sostenere i NOSTRI disegni di legge basta firmare la petizione con valore legale promossa dal SITI e sostenuta dal forum di Coordinamento Nazionale RESET Class Action (http://criminology.meetup.com/44/), di cui il Comitato Cittadinanza Attiva Ambiente Legalità fa parte.

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• Il Comitato ha avuto adesioni anche in altre città (Salerno, Parma, Perugia, Terni, Roma, e forse anche Lucca)

• Si sono attivati Gruppi Locali, autonomi, che condividono il modo di agire e la strategia.

• Un’azione coordinata in varie città, è un forte potere di controllo che i cittadini hanno il dovere morale di esercitare (sovranità) col fine di prevenire e curare il malcostume, la corruzione, la sciatteria e l’inefficienza ben radicata nella Pubblica Amministrazione (P.A.).

• Se le P.A. si limitassero a fare il loro dovere, rispettando la Costituzione, diritti e doveri, il nostro Paese non avrebbe toccato il fondo.

Riassumendo

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Andiamo avanti nelle nostra azione politica di interpellare le Istituzioni, controllando le loro decisioni, entrando nel merito, questo è un nostro diritto, non dimentichiamolo.

• Proponiamo dei cambiamenti al processo decisionale nelle amministrazioni comunali introducendo i Bilanci Partecipativi deliberativi. Applicando l’articolo 1 della nostra costituzione = la sovranità appartiene al popolo e non al delegato. I cittadini potranno controllare la spesa locale e di fare proposte future = democrazia = governo del popolo.

• Sosteniamo l’introduzione dell’azione legale collettiva (Class Action) che consente a chiunque di tutelare i propri diritti.

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Un soggetto politico che non sia un partito, ne abbiamo abbastanza

• Per sostenere queste azioni necessariamente abbiamo bisogno di un soggetto politico, ma basta coi partiti, non se ne può più, la loro natura chiusa e verticista è servita solo alle aziende, per corromperli e metterli al servizio di banche, “lobby particolari”. E’ sufficiente comprarsi qualche dirigente per garantirsi la loro politica fatta di bugie, menzogne, riunioni segrete, incontri appartati, inciuci vari con le fazioni avverse, per lottizzare ed occupare tutto quello che c’è.

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La nostra forza è la nostra libertà• Il nuovo soggetto nasce senza un vertice, senza

un capo supremo, senza un leader che possa essere comprato da qualcuno.

• Dal basso, dalla piccola comunità, dal piccolo quartiere, dove i cittadini illuminati, coscienziosi comprendono il loro potere: la sovranità, e la esercitano.

• I cittadini organizzati formano una lista Civica vera, senza affiliati ai partiti, alle lobby, senza questa “strana gente”. I cittadini informati e convinti si candidano, entrano nelle stanze del potere, cambiano alcune regole, e restituiscono la sovranità al legittimo proprietario: il popolo.

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Una volta al potere

• La Lista Civica determina la svolta, risanando il bilancio comunale e creando il reddito cittadino grazie al controllo diretto delle aziende municipalizzate.

• Si informa il sovrano, il popolo, su tutto, trasparenza.• Si introducono i Bilanci Partecipativi deliberativi, non

consultivi, il referendum propositivo e abrogativo, e le municipalizzate divengono public companies di proprietà degli utenti che le governeranno, ci vuole un nuovo statuto societario che introduca l’azionariato diffuso, il diritto di voto del Presidente e del c.d.a., e dia la possibilità agli utenti di controllare e fare proposte al c.d.a. Obbligo di reinvestire gli utili fatti con i beni demaniali sul territorio locale, tetto max per lo stipendio=rimborso e gettone di presenza per il c.d.a.

• Sarà il sovrano (il popolo) a decidere tutto.

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• In parlamento siedono 80 persone che hanno avuto e che hanno problemi con la giustizia, 26 condannati in terzo grado, quindi in Italia, caso unico, i fuori legge fanno le leggi. (quasi 1 su 10 è un delinquente)

• Oltre che uno scandalo, è vergognoso andare a votare per questi partiti che presentano degli impresentabili

• Il contratto politico deve essere basato su quello che noi chiediamo ai nostri dipendenti e non viceversa.

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• Zero compromessi• Votiamo solo chi sosterrà la NOSTRA

Class Action, quella vera• Votiamo chi inserirà la revoca del

mandato, il mandato a termine, il referendum legislativo propositivo

• Votiamo chi inserirà i Bilanci Partecipativi deliberativi e vincolanti

• Chi abolirà le leggi vergogna, ad personam

• Votiamo chi applica la decrescita

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• Il gioco dei Comuni, dovuto agli Statuti, alle Monarchie locali, consente grossi finanziamenti ai gruppetti di amici sparsi in tutta Italia, quindi prima riprendiamoci i nostri territori ed autogoverniamoci.

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Concludendo

• Attraverso la rete, i forum, l’uso di skype, i cittadini hanno avuto modo di incontrarsi, condividere i problemi locali e rendersi conto che essi hanno una radice comune. Noi possiamo unirci e cambiare le cose, ma le idee, seppur ottime, per vincere devono avere il sostegno ed un consenso più largo possibile, col fine di divenire massa critica.

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Bibliografia di riferimento• MARINO RUZZENENTI, L’Italia sotto i rifiuti, Jaca Book, Milano 2004• VIRGINIO BETTINI (a cura di), Valutazione dell’Impatto Ambientale, Utet, Torino 2002 • PAOLA FICCO MAURIZIO SANTOLOCI, Diritto all’ambiente, Edizioni Ambiente, Milano 2006• MAURIZIO PALLANTE, la decrescita felice, Editori Riuniti, Roma 2005• SERGE LATOUCHE, la scommessa della decrescita, Feltrinelli 2007• GIOVANNI ALLEGRETTI, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea Firenze 2003• Biblioteca on-line in http://beppegrillo.meetup.com/263/ nelle sezione files.• DOMENICO PROCACCI (presenta), The Corporation, + volume la borsa o la vita, un film di

Mark Achbar, Jennifer Abbott & Joel Bakan, Fandango distribuzione Real Cinema Feltrinelli 2003

• Fausto Giovanelli (a cura di), Ambiente Condiviso, Edizioni Ambiente Milano 2005• WorldWatchInstitute, State of World 2006, Edizioni Ambiente Milano• Istituto Ambiente Italia, Ambiente Italia 2006, Edizioni Ambiente Milano• FRANCESCO GIAVAZZI, Lobby d’Italia, BUR Milano 2005• NORBERTO BOBBIO, il futuro della democrazia, in ET Saggi [281], Einaudi Torino 2005• NORBERTO BOBBIO, l’età dei diritti, in ET Saggi [478], Einaudi Torino 1995• Alberto MAGNAGHI (a cura di), il territorio degli abitanti, società locali e autosostenibilità,

Dunod, Zanichelli Bologna 1998• PAOLO BERTOLOTTI, ci sono anch’io, Kc edizioni Genova 2003• EDO RONCHI (a cura di), il territorio italiano e il suo governo, Edizioni Ambiente, Milano

2005• NORBERT LANTSCHNER, Casa Clima vivere nel più, Raetia Bolzano 2006• LUIGI SCHIBULA LUCA CECCHINATO, sistemi solari attivi e passivi negli edifici, Progetto

Leonardo, Esculapio Bologna 2005 • PAUL GINSBORG, la democrazia che non c’è, in Vele [25], Einaudi Torino 2006

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• Dizionario:• inquinamento, igiene, epidemiologia, biopsia, class action, VIA, VAS, Bilancio Partecipativo• Scaricate da subito:• report finale del Progetto Europeo "Enhance Health"• http://www.alessandroronchi.net/files/relazione_enhance_health.pdf • tratto da Valutazione Ambientale N°5 2005, gli indicatori per la VIA e la VAS• http://files.meetup.com/330164/VA05-Indicatori%20per%20VIA%20e%20VAS.pdf • disegno di legge sulla Class Action dell’on.Pedica (IdV)• http://files.meetup.com/367722/06_10_17_1834_15PDL0016260_Pedica.pdf • disegno di legge degli on. Poretti, Capezzone (RnP)• http://files.meetup.com/367722/06_07_21_1443_15PDL0013560_Poretti.pdf • Articolo la Class Action negli USA• http://files.meetup.com/367722/Class%20Action%20Italia_class%20action_storia_Studio%20Legale

%20Pacchioli.pdf • INQUINAMENTO ATMOSFERICO E DANNI ALLA SALUTE• http://files.meetup.com/330164/ISDE%20Italia%20News-n166.pdf • valutazione del rischio• http://files.meetup.com/330164/valutazione%2520del%2520rischio.1111067370.pdf• Diossine, Traffico, Termovalorizzatori • http://files.meetup.com/330164/Federico_Valerio_1.pdf • http://files.meetup.com/330164/Federico_Valerio_1.pdf • Mortalità per linfomi non Hodgkin nei comuni della Regione Toscana dove sono stati attivi inceneritori di

rifiuti solidi urbani nel periodo 1970-1989• http://files.meetup.com/330164/biggeri3.pdf • dal Trattato di Medicina del Lavoro• http://files.meetup.com/330164/rischi%20e%20patologie%20metalli.pdf