COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR FESR MARCHE...

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1 COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR FESR MARCHE COMPETITIVITA’ REGIONALE ED OCCUPAZIONE PERIODO 2007/2013 VERBALE Il giorno 18 del mese di dicembre dell’anno 2007 alle ore 9.30, presso la sala Bramante del Palazzo Bramante, sede della Regione Marche sito ad Ancona in via Gentile da Fabriano 2/a, convocato dal Presidente, si è riunito il Comitato di Sorveglianza del POR FESR Marche Competitività regionale ed Occupazione Periodo 2007/2013, per trattare i seguenti punti all’ordine del giorno: 1. Introduzione ai lavori; 2. Adozione del Regolamento interno del C.d.S. del POR Marche CRO Periodo 2007/2013 e del DOCUP Ob. 2 Marche Anni 2000/2006; 3. Rapporto sullo stato di attuazione del DOCUP Ob. 2 Marche Anni 2000/2006; 4. Attuazione del Piano di Comunicazione del DOCUP Ob. 2 Marche Anni 2000/2006; 5. Approvazione dei Criteri di Selezione delle operazioni del POR Marche CRO Periodo 2007/2013; 6. Presentazione del Piano di Valutazione POR Marche CRO Periodo 2007/2013; 7. Presentazione del Piano di Comunicazione del POR Marche CRO Periodo 2007/2013; 8. Varie ed eventuali: a) Il ciclo della Programmazione unitaria regionale e del Fondo FAS (P.F. Programmazione). Sono presenti le persone di seguito elencate: MEMBRI EFFETTIVI COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA PETRINI PAOLO PRESIDENTE DEL COMITATO – ASSESSORE ALLE POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE ABELARDI SANDRO DIRIGENTE P.F. PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE – REGIONE MARCHE BOZZI SERGIO A.d.G. POR FESR MARCHE CRO 2007/2013 – DIRIGENTE P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE CALDAROLA M.GIUSEPPINA MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI CIONI ISAREMA DIRIGENTE P.F. SALVAGUARDIA, SOSTENIBILITA’ E COOPERAZIONE AMBIENTALE – REGIONE MARCHE FONTANA RAFFAELLA P.F. AREE PROTETTE,PROTOCOLLO DI KYOTO E RIQUALIFICAZIONE URBANA – REGIONE MARCHE, DELEGATA DA CATALINO SILVIA DIRIGENTE DELLA P.F. GASPARONI RIA P.F. MOBILITA’, TRASPORTI E RELATIVE INFRASTRUTTURE – REGIONE MARCHE, DELEGATA DA PASQUINI PAOLO DIRIGENTE DELLA P.F. IMBRIANI CRISTINA MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE – DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO – SERVIZIO I.G.R.U.E. LANDI MARIANO DIRIGENTE P.F. PROGRAMMAZIONE ED OSSERVATORIO REGIONE MARCHE MAZZOTTI PAOLA DIRIGENTE P.F. BENI CULTURALI E PROGRAMMI DI RECUPARO – REGIONE MARCHE SERGIACOMI ANDREA P.F. INFORMATICA REGIONE MARCHE, DELEGATO DA BRANDONI SAURO DIRIGENTE DELLA P.F.

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COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR FESR MARCHE COMPETITIVITA’ REGIONALE ED

OCCUPAZIONE PERIODO 2007/2013

VERBALE

Il giorno 18 del mese di dicembre dell’anno 2007 alle ore 9.30, presso la sala Bramante del Palazzo Bramante, sede della Regione Marche sito ad Ancona in via Gentile da Fabriano 2/a, convocato dal Presidente, si è riunito il Comitato di Sorveglianza del POR FESR Marche Competitività regionale ed Occupazione Periodo 2007/2013, per trattare i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Introduzione ai lavori; 2. Adozione del Regolamento interno del C.d.S. del POR Marche CRO Periodo 2007/2013 e

del DOCUP Ob. 2 Marche Anni 2000/2006; 3. Rapporto sullo stato di attuazione del DOCUP Ob. 2 Marche Anni 2000/2006; 4. Attuazione del Piano di Comunicazione del DOCUP Ob. 2 Marche Anni 2000/2006; 5. Approvazione dei Criteri di Selezione delle operazioni del POR Marche CRO Periodo

2007/2013; 6. Presentazione del Piano di Valutazione POR Marche CRO Periodo 2007/2013; 7. Presentazione del Piano di Comunicazione del POR Marche CRO Periodo 2007/2013; 8. Varie ed eventuali:

a) Il ciclo della Programmazione unitaria regionale e del Fondo FAS (P.F. Programmazione).

Sono presenti le persone di seguito elencate: MEMBRI EFFETTIVI COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA

PETRINI PAOLO PRESIDENTE DEL COMITATO – ASSESSORE ALLE POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE

ABELARDI SANDRO DIRIGENTE P.F. PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE – REGIONE MARCHE

BOZZI SERGIO A.d.G. POR FESR MARCHE CRO 2007/2013 – DIRIGENTE P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE

CALDAROLA M.GIUSEPPINA MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI

CIONI ISAREMA DIRIGENTE P.F. SALVAGUARDIA, SOSTENIBILITA’ E COOPERAZIONE AMBIENTALE – REGIONE MARCHE

FONTANA RAFFAELLA P.F. AREE PROTETTE,PROTOCOLLO DI KYOTO E RIQUALIFICAZIONE URBANA – REGIONE MARCHE, DELEGATA DA CATALINO SILVIA DIRIGENTE DELLA P.F.

GASPARONI RIA P.F. MOBILITA’, TRASPORTI E RELATIVE INFRASTRUTTURE – REGIONE MARCHE, DELEGATA DA PASQUINI PAOLO DIRIGENTE DELLA P.F.

IMBRIANI CRISTINA MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE – DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO – SERVIZIO I.G.R.U.E.

LANDI MARIANO DIRIGENTE P.F. PROGRAMMAZIONE ED OSSERVATORIO – REGIONE MARCHE

MAZZOTTI PAOLA DIRIGENTE P.F. BENI CULTURALI E PROGRAMMI DI RECUPARO – REGIONE MARCHE

SERGIACOMI ANDREA P.F. INFORMATICA – REGIONE MARCHE, DELEGATO DA BRANDONI SAURO DIRIGENTE DELLA P.F.

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MEMBRI EFFETTIVI COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA SMARGIASSO MARIO DIRIGENTE P.F. DIFESA DEL SUOLO – REGIONE MARCHE

SOPRANZI PATRIZIA DIRIGENTE P.F. INNOVAZXIONE, RICERCA, DISTRETTO TECNOLOGICO E COMPETITIVITA’ DEI SETTORI PRODUTTIVI – REGIONE MARCHE

STRAMIGNONI CARLA DIRIGENTE P.F. INDUSTRIA, ARTIGIANATO, POLITICHE DISTRETTUALI DI SERVIZIO – REGIONE MARCHE

TALARICO PIETRO DIRIGENTE P.F. COMMERCIO E TUTELA DEI CONSUMATORI – REGIONE MARCHE

VENTURINI PAOLA P.F. TRSPORTO PUBBLICO LOCALE – REGIONE MARCHE, DELEGATA DA SERGIO STRALI DIRIGENTE DELLA P.F.

MEMBRI CONSULTIVI

COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA BARONI MARIA LUISA DIRIGENTE P.F. PARI OPPORTUNITA’ – REGIONE MARCHE BRISIGHELLI FABIO UNIONCAMERE MARCHE BORI ANTONIO CISL MARCHE, DELEGATO DA PATRIGNANI FRANCO CATALDI GIANBATTISTA AGCI MARCHE DAMIANI FRANCESCA DIRIGENTE P.F. PROGRAMMAZIONE – REGIONE MARCHE DARPETTI GABRIELE CONFCOOPERATIVE MARCHE FAVARETTO ILARIO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI URBINO GAGLIARDINI CLAUDIO COLDIRETTI MARCHE MARCHETTI GABRIELE CONFCOMMERCIO MARCHE MINETTI ANTONIO AUTORITA’ AMBIENTALE MARCHE PETROCELLI MENUELA UPI MARCHE PIAZZI ALBERTO COMMISSIONE EUROPEA, DG REGIO PRINCIPI BENEDETTA CONFARTIGIANATO MARCHE TARCISIO VIOLONI A.d.G. POR FSE MARCHE, DELEGATO DA TERZONI MAURO Sono inoltre presenti:

COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA ALFONSI CARLA P.F. INFORMATICA – REGIONE MARCHE AMICI ROLANDO SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA – REGIONE

MARCHE BASCONI FRANCA P.F. COMMERCIO – REGIONE MARCHE BONCI ANTONELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE BUSSOLETTI STEFANIA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE CALLISTI FRANCESCO A.T. DOCUP OB.2 MARCHE 2000/2006 – RTI ECOTER-RESCO CAPOMAGI CLARISA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE CECCARELLI EMANUELA SERVIZIO INDUSTRIA, ENERGIA ED ARTIGIANATO – REGIONE

MARCHE CIATTAGLIA CARLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE CIOCCA EMANUELA SERVIZIO CULTURA,TURISMO E COMMERCIO – REGIONE

MARCHE COLANGELO CINZIA SERVIZIO AMBIENTE E PAESAGGIO – REGIONE MARCHE COPPARI PAOLA MARIA P.F. CONTABILITA’ E BILANCIO AMBIENTALE – REGIONE MARCHE DIOTALLEVI LUIGI P.F. DIFESA DEL SUOLO – REGIONE MARCHE DUBBINI LUCA P.F.RAGIONERIA E CONTROLLO DELLA SPESA – REGIONE

MARCHE FALA’ OLIVIA P.F. PROGRAMMAZIONE ED OSSERVATORIO – REGIONE MARCHE

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COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA GIAMPIERI DEBORA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE GIULIODORI MARIA CRISTINA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE GUSELLA CHIARA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE LEVARLET FRANCOIS P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE LOI MANUELA P.F. CONTROLLI RELATIVI AI FONDI COMUNITARI – REGIONE

MARCHE LUMINARI ALESSANDRA P.F POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE MAESTRI ROBERTA SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA – REGIONE

MARCHE MAGGIULLI M.LAURA P.F. INFORMATICA MEI SILVIA P.F POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE MONSU’ MANUELA P.F.RAGIONERIA E CONTROLLO DELLA SPESA – REGIONE

MARCHE MORENA MARCO SERVIZIO CULTURA,TURISMO E COMMERCIO – REGIONE

MARCHE PALAZZETTI SIMONA SERVIZIO AMBIENTE – REGIONE MARCHE PAOLTRONI ALESSIA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE PESETTI LUCIO P.F POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE QUARTUCCI STEFANIA P.F POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE RECCHI FABRIZIO P.F. PROGRAMMAZIONE – REGIONE MARCHE SARDELLA BARBARA CONSIGLIO REGIONE MARCHE SCORSINO FRANCESCA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DOCUP OB.2 MARCHE 2000/2006

- RTI CONFORM s.r.l.-REDATTORE SOCIALE-BRAND PORTAL SPOSITO CRISTIANA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE TONTINI SARA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE ZINGARETTI FABRIZIA P.F. POLITICHE COMUNITARIE – REGIONE MARCHE Sono assenti tra i: MEMBRI EFFETTIVI

COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA

CALVARESE LUCIANO DIRIGENTE P.F. ENERGIA, FONTI RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO – REGIONE MARCHE

COSTA FABRIZIO DIRGENTE P.F. PROMOZIONE, CREDITO AGEVOLATO, FINANZA INNOVATIVA, GARANZIE E CONTROLLI – REGIONE MARCHE

MEMBRI CONSULTIVI

COGNOME E NOME FUNZIONE ED ENTE E/O ASSOCIAZIONE RAPPRESENTATA ANSALONO FRANCESCO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAMERINO BICHISECCHI PAOLA CONFINDUSTRIA MARCHE

BINCI MASSIMO PRESIDENTE PRO-TEMPORE DELLA VI COMMISSIONE CONSILIARE – REGIONE MARCHE

BRINI OTTAVIO VICE PRESIDENTE PRO-TEMPORE DELLA VI COMMISSIONE CONSILIARE – REGIONE MARCHE

MARTELLINI CRISTINA A.d.G. PSR FEASR MARCHE E FEP PERTICAROLI RENZO UIL MARCHE PESCIARELLI ENZO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ANCONA RAMAZIO GENNARO BEI SALLEI STEFANO CNA MARCHE Alle ore 10.00 l’Assessore Paolo Petrini, Presidente del Comitato, apre i lavori.

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1. INTRODUZIONE AI LAVORI

Nel dare avvio ai lavori del Comitato di Sorveglianza, l’ Assessore Paolo Petrini, Presidente del Comitato, sottolinea l’importanza di questa sessione del Comitato di Sorveglianza, che da un lato inaugura il nuovo periodo di programmazione 2007/2013 e dall’altro si occupa delle fasi di chiusura del DOCUP Ob. 2 Marche 2000/2006. Di conseguenza assume rilievo l’approvazione del Regolamento interno che disciplinerà il funzionamento del Comitato in questa sua duplice veste. L’Assessore evidenzia inoltre la crucialità di questo periodo, nel quale si sovrappongono le difficoltà connesse al conseguimento degli obiettivi di spesa del DOCUP e al rispetto della regola dell’ N+2, a quelle relative all’avvio della programmazione del POR FESR Marche Competitività regionale ed Occupazione 2007/2013. In particolare quest’ultimo, tra i primi Piani operativi approvati dalla Commissione europea e già condiviso dal Consiglio regionale, essendo frutto di una intensa attività di progettazione integrata volta ad acquisire le esigenze del territorio, è oggetto di grandi aspettative da parte dell’intera società marchigiana, alle quali si somma l’attenzione per la programmazione del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS), altro importante strumento per rafforzare le strategie previste nel POR e conseguire gli obiettivi di sviluppo del territorio. Conclude, invitando tutti a collaborare affinché si raggiungano i migliori risultati e augurando buon lavoro. Prende la parola il dott. Alberto Piazzi, rappresentante della Commissione europea - DG Regio, il quale esprime apprezzamento per lo sforzo e l’approccio avuti dall’ Amministrazione regionale nell’elaborare il Programma operativo, nell’affrontare la fase di negoziazione con la Commissione e nel convocare questo Comitato di Sorveglianza in tempi così brevi. La buona base di partenza e il confronto costruttivo avuto tra Commissione e Regione, hanno permesso che il POR FESR Marche venisse adottato tra i primi in Italia (17 agosto 2007) e con la conseguente possibilità di realizzare con tanto anticipo il primo Comitato di Sorveglianza, nonostante l’assenza di alcuni elementi guida chiave per procedere ad una completa definizione degli adempimenti necessari per l’avvio del Programma come la Delibera CIPE che adotta i criteri di selezione del QSN, utili per definire quelli dei Programmi operativi e le linee guida dell’ UVAL per elaborare i Piani di Valutazione dei Programmi. Tale Comitato riveste quindi un ruolo molto importante perché accompagna la chiusura del programma 2000/2006 e da avvio alla programmazione 2007/2013 durante la quale la Commissione non interverrà più in merito all‘attuazione del programma, ma valuterà il raggiungimento degli obiettivi previsti, misurandone, a partire dal 2010, l’efficacia e l’efficienza, e confrontando da un lato i Piani operativi tra loro e dall’altro il risultato conseguito dall’Italia rispetto gli altri Paesi dell’UE, al fine di valutare gli effetti della politica di coesione e il suo eventuale destino dopo il 2013. Interviene anche la dott.ssa Giuseppina Caldarola, rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) – Servizio per le Politiche dei Fondi strutturali comunitari, che tiene ad evidenziare l’attività di supporto svolta dalla sua Struttura nei confronti dell’Autorità di Gestione (A.d.G.) per la definizione di criteri di selezione il più vicino possibile ai principi ispiratori previsti nel QSN. Inoltre richiama l’attenzione sul fatto che la Regione sia carente di normative quadro di riferimento in materia di Ricerca e Sviluppo, riguardo al Piano Telematico e alla Società dell’Informazione, nonostante queste tematiche assorbiscano gran parte delle risorse del POR. Infine raccomanda la massima attenzione in questa fase di transizione DOCUP – POR, cercando di raggiungere l’obiettivo di spesa per il DOCUP Ob.2 Marche 2000/2006 e dando avvio ai nuovi bandi del POR FESR Marche CRO 2007/2013. Si presenta la dott.ssa Cristina Imbriani, rappresentante della Ragioneria generale dello Stato - Servizio IGRUE. Questa manifesta la disponibilità dell’IGRUE a collaborare e fornire il suo supporto per quanto riguarda il proprio ruolo di gestione finanziaria, monitoraggio e controllo della

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spesa relativa agli interventi cofinanziati dall’UE, ricordando inoltre il riconoscimento alla Ragioneria regionale dello Stato del ruolo di Organismo nazionale di coordinamento delle Autorità di Audit (A.d.A.) dei singoli Programmi operativi, nonché di soggetto abilitato a rilasciare il parere di conformità di cui all’art. 71.2 del Reg. (CE) n. 1083/2006. Alla luce di ciò il Servizio ha avviato una serie di attività ed incontri con le varie A.d.A. emanando delle “Linee guida sui sistemi di Gestione e controllo” particolarmente rilevanti. Infine anche la Dott.ssa Imbriani sottolinea come la sovrapposizione dei due periodi di programmazione sia impegnativa e raccomanda al massimo impegno per raggiungere l’obiettivo di spesa DOCUP. Conclude la trattazione di questo primo punto all’ o.d.g. il dott. Sergio Bozzi, Autorità di Gestione (A.d.G.) del DOCUP Ob. 2 Marche 2000/2006 e del POR FESR Marche CRO 2007/2013, ringraziando tutti per le considerazioni effettuate e sottolineando come in questa fase di avvio del Programma sia importante partire con una interpretazione univoca delle norme, riducendo il rischio di divergenze tra Autorità di Gestione, di Pagamento e di Controllo, che si riflette negativamente sull’attuazione del Programma. E’ quindi importante mantenere aperto il dialogo tra Regione, IGRUE e le altre Amministrazioni centrali al fine di perseguire insieme l’interesse del nostro Paese e delle Politiche comunitarie.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 1 DELL’O.D.G. Il Comitato di Sorveglianza prende atto degli interventi svolti. 2. ADOZIONE DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL C.d.S. DEL POR MARCHE CRO

PERIODO 2007/2013 E DEL DOCUP OB. 2 MARCHE ANNI 2000/2006 Il dott. Bozzi passa la parola alla dott.ssa Alessia Paoltroni, referente della Segreteria tecnica del Comitato, per presentare il Regolamento interno del C.d.S. che, recependo quanto emerso durante la seduta tecnica del giorno precedente, è stato adattato alla traccia di Regolamento interno condivisa dalla Commissione e dall’ Amministrazione centrale. Le modifiche proposte riguardano: • Introduzione della Premessa prevista nella Traccia condivisa, in sostituzione dell’art. 1; • Art. 1 – Composizione del Comitato:

- sostituzione delle parole “o suo sostituto” , previste per ogni componente del Comitato, con la frase in chiusura dell’articolo “Ciascuno dei Membri può essere sostituito, in caso di impedimento, da un Membro supplente appositamente designato dall’ Amministrazione, dall’ Ente o dall’ Organismo rappresentato” ;

- nell’ ambito dei Membri effettivi modifica del “Responsabile dell’Autorità di Gestione” con “L’Autorità di Gestione”.

• Art. 2 – Compiti: - nuova suddivisione dei compiti con il raggruppamento di tutte le attività di informazione

sotto al voce “Il Comitato è altresì informato:”; - inserimento della frase “Il Comitato, inoltre, svolge attività di sorveglianza anche sul

DOCUP relativo al periodo di programmazione 2000/2006, secondo le modalità esplicitate all’art. 11”.

• Art. 3 – Convocazioni e riunioni: - Viene previsto che il Comitato si riunisce “almeno una volta l’anno” in luogo di “di norma

due volte l’anno”; - le riunioni sono indette dal Presidente del Comitato, su iniziativa propria o su richiesta della

maggioranza semplice dei componenti, in caso di necessità debitamente motivata, invece che su iniziativa di almeno cinque Membri effettivi del Comitato;

- il Comitato viene convocato 3 settimane prima della data fissata, invece di 15 giorni lavorativi;

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- il Presidente può, in casi eccezionali, disporre convocazioni urgenti del Comitato a mezzo posta elettronica, purché ciascun componente ne venga a conoscenza almeno 5 giorni lavorativi prima della riunione invece di 3 giorni lavorativi;

- La preparazione della riunione del Comitato può essere proceduta da una riunione tecnica. - Eliminazione delle frasi “Nel corso delle riunioni tecniche ed una volta l’anno, i Membri del

Comitato trattano delle attività di valutazione, pubblicità ed informazione e del Rapporto Annuale di Esecuzione del Programma Operativo” e “L’organismo responsabile della valutazione sarà, in tali casi, invitato a partecipare alla riunione tecnica”.

• Art. 4 – Ordine del giorno e documentazione: - il Presidente stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni, valutando anche l’eventuale

inserimento di questioni proposte per iscritto da uno o più Membri del Comitato, alla segreteria del Comitato invece che valutando anche le eventuali questioni proposte per iscritto da uno o più membri del Comitato.

- introduzione della frase “In caso di urgenza motivata, il Presidente può proporre al Comitato, anche su richiesta di uno dei componenti, di esaminare argomenti non iscritti all’ordine del giorno. Tali argomenti vengono trattati dal Comitato, a meno di specifica obiezione da parte di almeno un Membro effettivo”.

- modifica del termine di invio della documentazione ai Membri del Comitato da 7 giorni lavorativi prima della riunione a due settimane, e in casi eccezionali e motivati, da 3 giorni lavorativi a 5;

• Art. 5 – Deliberazioni: - le deliberazioni del Comitato sono assunte, di norma secondo la prassi del consenso

piuttosto che a maggioranza semplice dei Membri effettivi presenti; - in caso di mancato accordo, le deliberazioni, su proposta dell’ Autorità di Gestione, sono

assunte a maggioranza semplice dei Membri effettivi presenti. • Art. 6 – Procedure scritte:

- viene previsto il ricorso a procedure scritte, in caso di necessità motivata; - la proposta di procedura scritta si intende adottata se la maggioranza dei Membri effettivi

non formula, tramite posta elettronica o fax, obiezioni entro 10 giorni lavorativi dalla data di invio della medesima, invece che entro 15 giorni dalla data di ricevimento.

- inserimento delle frasi “l’eventuale obiezione deve essere motivata” e “La mancata espressione per iscritto da parte di un Membro del Comitato del proprio parere vale assenso”.

• Art. 7 – Verbali: - inserimento del paragrafo “Una sintesi delle deliberazioni assunte dal Comitato viene

preparata dalla Segreteria Tecnica del Comitato, consegnata e ratificata alla chiusura della stessa riunione e comunque inviata ai componenti del Comitato nei giorni immediatamente successivi alla riunione”;

- trasmissione del verbale entro un mese dalla riunione anziché entro 45 giorni lavorativi; - modifica della procedura di approvazione del verbale che avviene secondo la procedura

scritta prevista all’art. 6; - viene previsto che “eventuali richieste di integrazione o modifiche sono inoltrate per iscritto

alla Segreteria Tecnica del Comitato, nei tempi previsti dalla procedura scritta di cui all’art. 6”.

• Art. 8 – Segreteria tecnica del Comitato: - la Segreteria tecnica del Comitato viene costituita dall’A.d.G. invece che dal Dirigente della

P.F. Politiche comunitarie; - l’A.d.G. con il supporto della Segreteria tecnica è responsabile della redazione,

predisposizione ed elaborazione della documentazione da sottoporre alle decisioni del Comitato di Sorveglianza e di tutti i compiti derivanti dall’attività di sorveglianza e dalla concertazione con le parti, nonché degli adempimenti relativi agli aspetti organizzativi dello stesso;

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- le spese di funzionamento della Segreteria sono poste a carico delle risorse dell’ Assistenza tecnica del POR ai sensi degli artt. 46 e 56 del Reg. 1083/2006.

• Art. 11 – Disposizioni transitorie: - modifica dell’intero articolo con la seguente dicitura: “In relazione alle confluite competenze

del Comitato di Sorveglianza della precedente fase di programmazione, il Comitato di Sorveglianza del POR FESR Marche “ Competitività regionale ed Occupazione” Periodo 2007/2013, attuando i propri compiti in veste di Comitato di Sorveglianza del DOCUP Ob.2 Marche, anni 2000/2006, sorveglia e valuta i progressi compiuti nel perseguimento degli obiettivi strategici, esamina ed approva le modifiche al programma e al Complemento di Programmazione, nonché i rapporti di esecuzione annuale e finale. Il Presidente del Comitato ha cura di invitare alla discussione su questi argomenti le Amministrazioni e gli organismi interessati, qualora già non presenti nel Comitato di Sorveglianza del POR FESR Marche “ Competitività regionale ed Occupazione” Periodo 2007/2013, predisponendo se del caso, un’agenda dei lavori separata per ciascun programma”.

• Art. 12 – Norme attuative: - adeguamento della normativa di riferimento con la conseguente formulazione: “Per quanto

non espressamente previsto dal presente regolamento, valgono le norme del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’ 11 luglio 2006, le disposizioni del Quadro Strategico Nazionale (QSN), adottato con Decisione della Commissione C(2007)3329 del 13 luglio 2007, del Programma Operativo Regionale POR FESR Marche “ Competitività regionale ed Occupazione” Periodo 2007/2013, approvato con Decisione C(2007)3986 del 17/08/2007, e della altre disposizioni regolamentari comunitarie, comunque pertinenti. Relativamente alle attività di sorveglianza del DOCUP Ob.2 Marche, anni 2000/2006, valgono le disposizioni del Regolamento (CE) n. 1260/99 e le pertinenti norme stabilite nel programma”.

Il dott. Bozzi passa la parola al dott. Darpetti, rappresentante di Confcooperative Marche, che propone, nell’ambito dei Membri consultivi, di modificare l’organo di designazione del rappresentante del Terzo Settore, sostituendo il Forum regionale del Terzo settore, istituito da alcuni mesi nelle Marche come organismo che raggruppa le organizzazioni no – profit regionali, alle Quattro centrali cooperative regionali giuridicamente riconosciute. Interviene anche il dott. Pietro Talarico, Dirigente della P.F. Commercio, che propone di inserire tra i Membri consultivi almeno un rappresentante delle Associazioni dei Consumatori maggiormente rappresentative e riconosciute nella Regione Marche ai sensi della L. R. n. 15/98. A tali proposte Bozzi risponde accogliendo quella di Darpetti ed esprimendo perplessità sulla coerenza dell’inserimento delle Associazioni dei consumatori, tra i Membri consultivi del Comitato, in quanto non dirette beneficiarie delle risorse comunitarie programmate nel POR. In ogni caso il Regolamento interno prevede che su proposta del Comitato, la composizione dello stesso possa essere modificata. Riguardo al suggerimento della dott.ssa Isarema Cioni, Dirigente della P.F. Salvaguardia, sostenibilità e cooperazione ambientale, di richiedere al Ministero dell’Ambiente la nomina di un referente che partecipi costantemente alle sedute del Comitato come supporto per le questioni ambientali, Bozzi esprime la sua disponibilità, ricordando che l’art. 1 del Regolamento interno dispone che “possono partecipare alle riunioni altri rappresentanti delle istituzioni comunitarie, delle amministrazioni centrali e regionali in relazione a specifiche tematiche che potranno essere trattate” nelle varie riunioni. In assenza di altri interventi, Bozzi chiede al Comitato di approvare il nuovo testo del Regolamento interno del C.d.S. del POR FESR Marche CRO 2007/2013.

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DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 2 DELL’O.D.G.

Il Comitato di Sorveglianza prende atto della modifiche presentate ed approva il testo emendato del Regolamento interno. 3. RAPPORTO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL DOCUP OB. 2 MARCHE ANNI

2000/2006

Prende la parola la dott.ssa Silvia Mei, funzionario della P.F. Politiche comunitarie, per esporre lo stato di attuazione del DOCUP Ob. 2 Marche 2000/2006. Questa afferma che grazie all’intenso lavoro svolto quotidianamente in quest’ultimo periodo, è stato possibile presentare dei dati aggiornati al 17/12/2007 dai quali emerge che il DOCUP ha raggiunto una percentuale di realizzazione pari 78,47% con performances differenziate tra i vari Assi: si mettono in evidenza le maggiori difficoltà per l’ Asse 1, che registra una capacità di utilizzo del FESR pari al 73,85%, e le migliori realizzazioni degli Assi 2 e 3 con rispettivamente una capacità di utilizzo del FESR pari al 84,31% e al 80,39%. Evidenzia poi che i dati di spesa aggiornati al 17 dicembre mostrano il raggiungimento del 100,26% dell’obiettivo di spesa 2007, evitando così il rischio di disimpegno automatico. Rispetto alle domande di pagamento prodotte, ricorda che sono state presentate una prima domanda di pagamento a maggio per un ammontare di 1,2 milioni di euro di FESR, una seconda a settembre pari a 4,1 milioni di euro di FESR, una terza datata il17 dicembre, pari a 6,3 milioni di euro di FESR, e si sta lavorando alla quarta che verrà presentata entro la fine dell’anno, nella quale si dovrebbe assistere ad un ulteriore incremento della percentuale di raggiungimento dell’obiettivo di spesa 2007. La dott.ssa Mei prosegue focalizzando l’attenzione su una serie di azioni avviate in preparazione alla chiusura del programma quali:

- la sensibilizzazione e il monitoraggio dei beneficiari finali e dei destinatari ultimi; - l’avvio dell’ overbooking (L.R. 14/2007, art. 34 e DGR n.1423 del 05/11/2007); - il controllo del limite del Patto di Stabilità.

Per quanto riguarda invece le attività intraprese nel corso dell’anno per il miglioramento del Sistema di gestione e di controllo, propedeutico anche alla nuova programmazione, si evidenziano:

- il potenziamento delle verifiche dell’ Autorità di Pagamento; - una migliore gestione dei recuperi e delle soppressioni; - la standardizzazione e l’implementazione dei controlli di primo livello.

L’intervento si conclude fornendo alcuni suggerimenti ricavati dall’esperienza maturata nel corso della programmazione 2000/2006, utili per il nuovo periodo, quali: la definizione, in collaborazione con le Autorità di Certificazione e di Audit, di una procedura chiara e condivisa per quanto riguarda il Sistema di gestione e controllo, l’implementazione di un sistema informativo gestionale e la responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nell’attuazione, con particolare riferimento ai beneficiari finali ed al partenariato socio – economico ed istituzionale, al fine di garantire un alto livello di partecipazione e presenza nel passaggio dalla fase di programmazione alla fase di attuazione. La dott.ssa Imbriani esprime apprezzamento per lo sforzo fatto che ha consentito di evitare il disimpegno delle risorse, tuttavia invita a continuare a lavorare per spendere il restante 20% circa delle risorse entro il 31/12/2008 tenendo conto dell’ulteriore elemento di difficoltà connesso al recupero dell’anticipo del 7%. Inoltre rileva che, gli ultimi dati registrati nel sistema informativo nazionale, registrano un trend migliorativo, e ricorda la necessità di aggiornare i dati di avanzamento fisico e procedurale.

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Il dott. Vincenzo Sordetti, responsabile del coordinamento dell’attività di monitoraggio presso l’Autorità di Gestione, precisa che, essendo una attività annuale, si procederà all’aggiornamento dei dati di avanzamento fisico entro gennaio 2008. A seguito della richiesta del dott. Giuseppe Sagripanti, referente dell’ Autorità di pagamento del DOCUP, di cercare di trasmettere tutta la documentazione necessaria per l’ultima domanda di pagamento il prima possibile, la dott.ssa Imbriani conclude ribadendo di nuovo l’invito a tutti, Amministrazione regionale, beneficiari finali, Amministrazione centrale e Commissione, a collaborare e a continuare ad impegnarsi in questa delicata fase di sovrapposizione delle due programmazioni, per conseguire gli obiettivi prefissi. Alla domanda della dott.ssa Caldarola su come siano state suddivise le risorse overbooking, Bozzi risponde che queste sono state assegnate alle misure con una migliore capacità di spesa, assicurando quindi il loro impiego. Inoltre esprime condivisione rispetto a quanto detto dalla dott.ssa Imbriani e ringrazia tutti i colleghi per l’importante lavoro svolto per rispettare la Regola dell’ N+2. Infine sottolinea come sia necessario che l’Amministrazione regionale prenda atto dei numerosi adempimenti e del grande impegno che il nuovo quadro programmatico impone, creando le condizioni affinché si possa lavorare con serenità e produttività. Bozzi conclude chiedendo al Comitato di esprimersi in merito a questo punto all’o.d.g.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 3 DELL’O.D.G. Il Comitato di Sorveglianza prende atto dello stato di attuazione finanziaria al 17/12/2007, e ribadisce l’esigenza di un impegno condiviso da parte di tutte le Strutture regionali competenti a far sì che i dati stimati per l’ultima rendicontazione di dicembre vengano effettivamente conseguiti, ai fini del raggiungimento degli obiettivi di spesa e del rispetto dell’ N+2. 4. ATTUAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE DEL DOCUP OB. 2 MARCHE

ANNI 2000/2006

La dott.ssa Carla Ciattaglia, referente della comunicazione presso l’ Autorità di Gestione, illustra con l’ausilio di slides, le attività di informazione, comunicazione e pubblicità intraprese in attuazione del piano di comunicazione del DOCUP Ob. 2 Marche 2000/2006. Innanzitutto mette in evidenza come le attività avviate nel corso del 2007 abbiano una doppia finalità: da un lato informare sui risultati raggiunti dal DOCUP durante l’intero periodo di programmazione 2000/2006, dall’altro gettare le basi per la nuova campagna di pubblicità e comunicazione per il periodo 2007/2013 cercando di coinvolgere il maggior numero di soggetti. A tal fine è stata attivata, da circa 2 mesi ed è quindi a metà circa del suo percorso, la campagna di comunicazione denominata “La luce dell’Europa illumina le Marche” con la finalità di diffondere la consapevolezza della centralità del FESR nel concorrere allo sviluppo equilibrato dei sistemi produttivi e di servizio, e nel sostenere il percorso di qualificazione e la competitività del territorio, attraverso:

• la diffusione delle informazioni tra gli addetti ai lavori per evidenziare le opportunità offerte dai Fondi e stimolare riflessioni sui risultati conseguiti;

• l’informazione dell’opinione pubblica sul ruolo svolto dall’ UE, dallo Stato italiano e dall’ Amministrazione regionale in merito all’attuazione del programma ed ai risultati raggiunti;

• la promozione della conoscenza e del senso di appartenenza all’ Europa tra i giovani; Questi obiettivi specifici verranno perseguiti organizzando dei workshop tematici rivolti agli addetti ai lavori, degli eventi informativi e promozionali per il grande pubblico nei principali centri

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commerciali nei centri urbani in generale, organizzando delle giornate di studio per insegnanti e studenti con l’obiettivo di informare sulle principali tematiche in materia comunitaria, approfondire i concetti e l’importanza di essere europei e promuovendo un concorso di idee e conoscenze, il cui premio finale consiste in una visita a Bruxelles. Infine l’efficacia della campagna sarà valutata attraverso un’attività di monitoraggio sia sugli aspetti quantitativi che su quelli qualitativi. Prosegue descrivendo le altre attività di informazioni intraprese nel corso dell’anno,quali:

• la partecipazione dell’ A.d.G. al FORUMPA di Roma e la COM.PA. di Bologna: lo stand della Regione Marche è stato allestito anche con materiale pubblicitario realizzato su diverse misure del Docup, e con cartellonistica e materiale fotografico delle progettualità più significative del periodo 2000/2006,

• la promozione dell’attuale seduta del C.d.S.; • l’aggiornamento della raccolta fotografica dei principali investimenti finanziati. A fine

2008 verrà realizzata una pubblicazione sia cartacea che multimediale che verrà distribuita in tutto il territorio;

• la revisione complessiva e costante del sito web, www.europa.marche.it, quale strumento di diffusione delle informazioni di immediato ed efficace utilizzo.

Conclusa la trattazione di questo punto all’o.d.g., Bozzi conferma l’impegno a proseguire in maniera organica le attività di informazione, comunicazione e pubblicità previste dal Piano di comunicazione ed invita tutti a riprendere i lavori dopo una breve pausa.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 4 DELL’O.D.G. Il Comitato di Sorveglianza prende atto dei contenuti della relazione presentata nell’ambito del punto 4 “Attuazione del piano di comunicazione del DOCUP Ob.2 Marche 2000/2006” ed invita a proseguire quanto intrapreso. 5. APPROVAZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI DEL POR

MARCHE CRO PERIODO 2007/2013 Il dott. Bozzi passa a trattare il punto n. 5 all’ o.d.g. inerente l’approvazione dei criteri di selezione degli interventi da finanziare con il POR FESR Marche CRO 2007/2013. Sottolinea l’importante lavoro svolto dall’A.d.G. e dalle P.F. titolari di interventi nel Programma, nell’elaborare la metodologia per la selezione degli interventi e la griglia dei criteri inserita in cartellina, tuttavia, come emerso durante la sessione tecnica del giorno precedente, è necessario apportare una serie di modifiche finalizzate a migliorare il documento. Per tale ragione si propone di rimandare l’approvazione dei criteri a fine gennaio attraverso Procedura scritta, accogliendo così le osservazioni formulate, senza però bloccare l’avvio dei bandi per i quali non sono necessarie integrazioni. La dott.ssa Caldarola nel sottolineare l’importanza di non bloccare i bandi già pronti in attesa delle integrazioni necessarie, ricorda che lo stesso Regolamento interno del Comitato all’art. 2 prevede che il C.d.S. “sia informato sui risultati della verifica di conformità ai criteri di selezione effettuata dall’ A.d.G. sulle operazioni avviate prima dell’approvazione di detti criteri”. Anche il dott. Antonio Minetti, responsabile dell’ Autorità Ambientale Regionale, esprime condivisione per la modalità operativa scelta e conferma la necessità di inserire i parametri di natura ambientale ed energetica tra i criteri che definiscono la qualità del progetto, vista anche l’attenzione che l’Amministrazione regionale presta al fattore ambiente, dimostrata con l’approvazione della STRASS “Strategia regionale di azione per lo sviluppo sostenibile” e del “Piano regionale per il clima”. Inoltre chiede conferma riguardo la possibilità per l’ A.A.R. di svolgere una funzione di Assistenza tecnica a supporto dei funzionari regionali nella redazione dei

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bandi per aiutarli rispetto all’applicazione del principio d’integrazione ambientale, giungendo a definire un preciso percorso che il bando dovrebbe seguire. Infine sottolinea l’importanza di inserire sin da ora nel sistema informatico di gestione, riferimenti cartografici che permettano di visualizzare la localizzazione degli investimenti. Prende la parola il dott. Piazzi, che afferma come una precisa definizione dei criteri di selezione costituisca una garanzia di successo per il Programma. Per tale ragione condivide la scelta dell’A.d.G. di perfezionare il buon lavoro svolto, raccogliendo ulteriori suggerimenti da parte della Commissione, del MISE e delle Strutture regionali coinvolte, e giungendo, attraverso Procedura scritta, all’approvazione del nuovo documento entro il 24 gennaio circa. Ricorda che secondo quanto previsto dal Reg. (CE) n. 1083/2006, spetta all’ A.d.G. verificare che gli interventi siano selezionati conformemente ai criteri applicabili al POR. Questa condizione è fondamentale affinché le spese possano essere considerate ammissibili e quindi certificabili alla Commissione europea. Tale verifica dovrà essere maggiore per i bandi emanati anteriormente all’aggiornamento del documento. Alla domanda della dott.ssa Caldarola riguardo l’eventuale utilizzo di Comitati consultivi per la selezioni di determinati progetti, a valere in particolare sull’ Asse 1 del POR, Bozzi risponde che la questione è in via di definizione con il Servizio competente per focalizzare metodi e criteri da applicare. Infine conferma all’ Arch. Minetti la disponibilità da un lato a verificare la trasversalità del fattore ambiente nei criteri, approfittando di questa fase di revisione del documento e dall’altro a studiare un percorso per supportare i funzionari nella redazione dei bandi. Si conclude la discussione di questo punto all’o.d.g.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 5 DELL’O.D.G. Il Comitato prende atto di quanto stabilito ed chiede all’ Autorità di Gestione di trasmettere quanto prima la versione definitiva del documento sui criteri di selezione delle operazioni del POR FESR Marche CRO Periodo 2007/2013. 6. PRESENTAZIONE DEL PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR MARCHE CRO

PERIODO 2007/2013 Il dott. Bozzi passa la parola alla dott.ssa Stefania Bussoletti, funzionario della P.F. Politiche comunitarie, per la presentazione del Piano di Valutazione del POR FESR Marche CRO Periodo 2007/2013. Questa spiega che tale strumento costituisce un elemento nuovo rispetto al precedente periodo di programmazione, ed è volto a fornire indicazioni sul meccanismo generale utilizzato dall’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 per realizzare l’attività di coordinamento della valutazione in itinere, prevista dall’art. 48 del Reg. (CE) 1083/2006. Il Piano è suddiviso in due parti: la prima parte è dedicata a definire il quadro generale in cui si colloca la valutazione intermedia, la seconda parte riguarda invece la lista indicativa delle attività di valutazione specifiche, ed è considerato dall’A.d.G. uno strumento non vincolante, in quanto può essere integrato ed aggiornato progressivamente. Per quanto concerne le questioni di natura operativa, l’Autorità di Gestione intende effettuare attività di valutazione in itinere, nei seguenti casi:

• quando il sistema di monitoraggio rivela uno scostamento “significativo” dagli obiettivi inizialmente previsti (lo scostamento è considerato significativo quando è pari al 10-20%)

• quando una proposta di revisione del POR comporti: - cambiamenti finanziari significativi (tra Assi);

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- cambiamenti nei contenuti, in termini di modifica degli obiettivi del POR o di uno dei suoi Assi;

- cambiamenti nei processi attuativi già esistenti o creazione di nuovi processi attuativi.

Prosegue descrivendo il ruolo svolto dall’ A.d.G. , questa: • decide la struttura e il contenuto del Piano di valutazione, in modo tale da garantire l’esistenza

di un contesto che faciliti la realizzazione delle singole valutazioni; • assicura che i dati di monitoraggio siano raccolti e resi disponibili per le attività di valutazione; • decide, dopo averne informato il Comitato di Sorveglianza, di lanciare le valutazioni e di

garantirne la copertura finanziaria con risorse a valere sull’Asse dedicato all’assistenza tecnica; • garantisce che gli obiettivi di valutazione ed i criteri di qualità siano rispettati; • presenta i risultati della valutazione al Comitato di Sorveglianza e alla Commissione europea; • partecipa ai momenti di confronto e alle attività di approfondimento sulla valutazione promosse

dal Sistema Nazionale di Valutazione. A supporto dell’attività di coordinamento delle valutazioni in itinere svolta dall’Autorità di Gestione, si prevede l’istituzione di uno “Steering Group” del Piano, a cui l’Autorità di Gestione intende affidare le seguenti competenze tecniche: • verificare l’attuazione del Piano ed il rispetto della tempistica; • modificare la Parte I del Piano qualora ritenuto necessario dall’AdG e aggiornare annualmente

la Parte II; • assicurare il dialogo ed il coordinamento con i responsabili delle valutazioni degli altri Fondi

europei; • assicurare il rispetto degli interessi dei partner sociali e istituzionali e dei cittadini in generale; • individuare e selezionare cosa valutare e formulare le relative domande di valutazione; • assicurare che le valutazioni siano condotte nel rispetto dei pertinenti criteri di qualità; • garantire che le valutazioni siano lanciate e condotte nel rispetto dei regolamenti comunitari e

che i risultati siano resi noti; • controllare l’utilizzo dei risultati e delle raccomandazioni fornite nella policy. Lo Steering Group si riunisce almeno 2 volte all’anno ed è formato da: 2 esperti in tema di programmazione e gestione del FESR, un esperto in tema di programmazione regionale unitaria, un esperto di valutazione, un esperto ambientale, un esperto delle pari opportunità, un rappresentante delle Province ed un rappresentante delle categorie socio-economiche designato dai membri, anche in funzione consultiva, del Comitato di Sorveglianza. Le valutazioni in itinere possono essere effettuate da esperti o organismi interni, come ad esempio il Nucleo di Valutazione e di verifica degli Investimenti Pubblici o, per le materie di sua competenza, l’Autorità Ambientale, o esterni all’Amministrazione e funzionalmente indipendenti dalle Autorità di Gestione, Certificazione e di Audit. Sono inoltre possibili attività di valutazione da parte dei programmatori/attuatori definite autovalutazioni. L’Autorità di Gestione decide, dopo averne informato il Comitato di Sorveglianza, di lanciare le valutazioni, tenendo presente il ruolo consultivo dello Steering Group nella individuazione delle tematiche stesse. In ogni caso, oltre alle valutazioni operative da realizzarsi sulla base di quanto indicato dal Regolamento 1083/2006 e dal Documento di lavoro n. 5, l’Autorità di Gestione intende concentrarsi sulle tematiche più innovative del PO, sia in termini di strumenti, che di aree o di settori. In particolare, sulla base della strategia delineata nel Programma, sono considerate innovative le tematiche legate a: innovazione e ricerca, progettazione integrata, la banda larga e le emissioni di gas effetto serra. Spiega poi che le valutazioni sono finanziate tramite le risorse dell’Asse 6 del POR “Assistenza tecnica”, con un budget previsto pari a € 650.000-800.000. Il Piano di valutazione ed i risultati delle valutazioni stesse sono presentati al Comitato di Sorveglianza prima di essere trasmessi alla Commissione europea e sono inoltre pubblicati sul sito web delle politiche comunitarie della Regione. In particolare si intende procedere alla

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pubblicazione sul sito web dei singoli Rapporti derivanti dalle valutazioni, i quali saranno inviati anche al Sistema Nazionale di Valutazione. Tali Rapporti saranno inoltre trasmessi al Consiglio regionale, al fine di assicurare ai decisori politici un’informazione costante sulle tematiche oggetto di valutazione, sui loro risultati e sulle raccomandazioni emerse, anche nel rispetto della L.R. 14/2006. La dott.ssa Francesca Damiani, Dirigente della P.F. Programmazione, esprime apprezzamento per il lavoro svolto e manifesta la necessità di un raccordo tra le varie Strutture coinvolte nella programmazione unitaria di coesione, per le quali la bozza di delibera CIPE prevede percorsi unici soprattutto riguardo ad alcune attività come quelle di monitoraggio, rendicontazione e valutazione. Quindi è importante tenere conto del ruolo svolto in questi anni da Strutture trasversali già esistenti come il Nucleo di valutazione e l’ A.A.R. . Prende la parola la dott.ssa Caldarola che condivide nel complesso il Piano di Valutazione,tra l’altro prodotto in anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla bozza di delibera CIPE. Inoltre pone a sua volta l’accento sulla questione della valutazione unitaria, ipotizzando come strumento di raccordo il coordinamento tra Steering group a livello di Fondo ed invitando a tenere conto del lavoro che svolge il Nucleo di Valutazione. Bozzi conclude accogliendo le osservazioni fatte e fa presente che l’ A.d.G. ha già provveduto a palesare ai vertici dell’Amministrazione regionale la necessità di elaborare una modalità organizzativa in grado di ottemperare alle esigenze che la nuova programmazione unitaria prevede.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 6 DELL’O.D.G.

Il Comitato di Sorveglianza prende atto dei contenuti della relazione presentata nell’ambito del punto 6 “Presentazione del Piano di Valutazione del POR FESR Marche CRO 2007/2013”. 7. PRESENTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE DEL POR MARCHE CRO

PERIODO 2007/2013 Bozzi passa di nuovo la parola alla dott.ssa Ciattaglia che procede alla presentazione del Piano di Comunicazione del POR. Questo, in continuità con le attività previste per il DOCUP, si basa su una logica di sistema, che, favorendo un’attività di rete ed i collegamenti tra i vari attori della comunicazione, sarà in grado di sviluppare un maggior effetto informativo e divulgativo dell’azione della Comunità e della Regione. A tal fine l’A.d.G. ha attivato un dialogo ed un processo di consultazione nel territorio con le parti interessate all’attuazione degli interventi previsti nel POR, costituendo un gruppo di lavoro che prevede il coinvolgimento delle cinque Province, delle Associazioni di categoria, dei referenti della comunicazione delle A.d.G. degli altri Fondi presenti nella Regione Marche e dei referenti della comunicazione istituzionale regionale. Partendo dagli obiettivi che il POR intende perseguire, ossia di valorizzare il ruolo della Comunità Europea e di garantire la trasparenza dell’intervento dei Fondi europei, sono state individuate le seguenti finalità:

- informare i potenziali beneficiari finali sulle opportunità offerte dal programma nonché le modalità di accesso agli interventi co-finanziati dall’Unione Europea e dagli Stati Membri;

- informare i beneficiari finali sullo stato di attuazione del programma e sui risultati ottenuti dalla realizzazione degli interventi;

- informare l’opinione pubblica sul ruolo svolto dall’ UE in merito all’attuazione del programma per incrementare la consapevolezza dei cittadini ed aumentare la conoscenza delle opere realizzate con il co-finanziamento;

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- favorire il conseguimento di un livello efficace di partenariato sia istituzionale sia economico e sociale;

- promuovere la trasparenza nell’utilizzo delle risorse del programma attraverso la puntuale pubblicazione della lista dei beneficiari con indicazione del progetto e dell’importo finanziato.

Infine elenca gli strumenti previsti per perseguire tali obiettivi specifici, quali: - Conferenze stampa; - Seminari, convegni e workshop; - Materiale divulgativo (opuscoli specialistici, brochure informative e gadget); - Mass-Media (televisioni, radio, quotidiani locali e nazionali, riviste specialistiche); - Prodotti multimediali; - Eventi e manifestazioni; - Azioni di comunicazione interna del partenariato; - Concorsi di idee (rivolti alle scuole) - rivisitazione del Sito web: massima attenzione sarà dedicata a questo strumento di

comunicazione strategico, è già iniziata una revisione totale del sito che prevede un radicale cambiamento della base tecnologica con l’utilizzo dei nuovi strumenti dell’ICT volti alla fruibilità ed all’accessibilità delle informazioni oltre che una nuova organizzazione redazionale dei contenuti per l’efficacia comunicativa.

Bozzi conferma che nel Piano verranno recepite le osservazioni formulate durante la sessione tecnica, e si provvederà quindi ad integrare il Piano con una maggiore descrizione delle specificità socio-economiche e settoriali della nostra Regione, con un cronoprogramma più dettagliato e con l’inserimento di indicatori di risultato. Infine ringrazia tutti coloro che collaborano alla realizzazione del Piano, in particolare la P.F. Informatica, nonché i Responsabili di Misura e quanti in questi giorni si stanno adoperando per evitare che il DOCUP vada in disimpegno automatico.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 7 DELL’O.D.G.

Il Comitato di Sorveglianza prende atto dei contenuti della relazione presentata nell’ambito del punto 7 “Presentazione del piano di comunicazione del POR FESR Marche CRO 2007/2013” e raccomanda all’A.d.G. di trasmettere alla Commissione il Piano integrato il prima possibile. 8. VARIE ED EVENTUALI:

a) Il ciclo della Programmazione unitaria regionale e del Fondo FAS (P.F. Programmazione)

La dott.ssa Damiani, Dirigente della P.F. Programmazione, con l’ausilio di slides, traccia un sintetico quadro sul ciclo di programmazione unitaria regionale e del FAS previsti dal Quadro Strategico Nazionale (QSN) e a cui la delibera CIPE in corso di approvazione darà attuazione. Infatti con il nuovo QSN, lo Stato italiano ha compiuto la scelta di rendere unitario il processo di programmazione dell’intera politica di coesione, incluso il Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS). Tale scelta ha trovato un primo riscontro nell’ordinamento nazionale attraverso la Legge finanziaria del 2007, con la quale si è passato da un impiego di bilancio delle risorse FAS annuale a settennale, cercando di favorire progetti di investimento più a lungo termine e specifiche strategie atte a promuovere la competitività e la coesione dei territori. Inoltre spiega che essendo già quasi concluso il 2007 e mancando ancora la delibera CIPE di attuazione del QSN, le Regioni auspicano che nella Legge finanziaria del 2008, si preveda una immediata impegnabilità delle risorse assegnate alle Regioni così da dare immediato avvio agli interventi. Prosegue illustrando che il QSN, nel capitolo VI, individua tre livelli di realizzazione della politica regionale unitaria:

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• il livello della programmazione strategica e di conseguente programmazione attuativa unitaria che individua gli obiettivi generali e le linee di intervento riconducendoli alle priorità del QSN e tiene conto delle scelte programmatiche relative ai fondi comunitari della politica di coesione (FESR ed FSE), nazionali (FAS) ed eventuali ulteriori fondi regionali;

• il livello della condivisione istituzionale delle priorità, degli obiettivi, degli strumenti e delle responsabilità nell’Intesa Istituzionale di Programma, in ambito di cooperazione istituzionale tra Stato e Regioni ed Interregionale, attraverso lo strumento degli APQ;

• il livello dell’attuazione, che contempla l’architettura della governance multilivello dell’intero processo e prevede l’individuazione di strutture organizzative, procedure ed assistenza tecnica per il partenariato istituzionale e socio economico, per la gestione, monitoraggio sorveglianza e valutazione della politica unitaria regionale.

Rispetto al precedente periodo di programmazione 1999/2006, in cui le risorse FAS sono state impiegate principalmente per interventi inerenti la viabilità, l’ambiente e la società dell’informazione, nell’attuale periodo 2007/2013, sarà necessario redigere uno strumento di programmazione regionale denominato Documento unico di programmazione regionale (DUP), DUSS per le amministrazioni centrali, che definirà, in coerenza con quanto previsto dal capitolo VI del QSN, la strategia della politica regionale unitaria della Regione Marche esplicitando: • gli obiettivi generali della politica regionale di coesione unitaria per la Regione con

particolare riferimento alle priorità del Quadro; • gli obiettivi specifici attraverso i quali ogni Regione declina, con riferimento agli obiettivi e

alle priorità del Quadro rappresentative dei propri obiettivi generali, la propria programmazione della strategia di politica regionale di coesione;

• il quadro di programmazione finanziaria unitario delle risorse che concorrono al conseguimento degli obiettivi della politica regionale di coesione secondo modalità che rendano distinguibile, con riferimento alle priorità del Quadro, il contributo e la conseguente programmazione finanziaria dei singoli Programmi Operativi in cui si articola la programmazione e attuazione della politica regionale co-finanziata con risorse dei Fondi strutturali e il programma di destinazione delle risorse nazionali del FAS ed eventualmente di altre risorse convergenti verso le priorità e gli obiettivi della politica regionale unitaria;

• le modalità previste per il coinvolgimento del partenariato istituzionale e socioeconomico; l’indicazione delle priorità, e ove possibile, di obiettivi specifici per il cui conseguimento si individuano come necessari e/o opportuni livelli di cooperazione istituzionale verticali e/o orizzontali;

• l’individuazione delle modalità di attuazione ovvero delle regole e delle procedure nonché delle eventuali misure organizzative e di governance che la Regione ritiene necessarie e che intende adottare per l’attuazione dell’insieme della politica regionale di coesione;

• le modalità per assicurare, il coordinamento dell’azione complessiva della politica regionale (nazionale e comunitaria) e: i) le politiche di intervento più rilevanti per il territorio di riferimento; ii) gli altri fondi della politica comunitaria e in particolare FEASR e FEP; iii) gli interventi della BEI; iv) i regimi di aiuto alle imprese e al sistema produttivo;

• l’indicazione delle modalità e dei criteri di individuazione degli specifici strumenti di attuazione.

Passando alla dotazione di risorse FAS per le Regioni del Centro-Nord, queste ammontano a circa 9,5 miliardi di Euro, di cui 240 milioni di euro per le Marche . Rispetto alla fase attuativa del processo di programmazione unitaria regionale, sulla base del principio della governance multi-livello, sarà necessario garantire un elevato livello di cooperazione interistituzionale, funzionale alla più efficace partecipazione al processo nella sua vasta accezione degli enti locali e del partenariato economico-sociale, l’introduzione di un sistema unitario di valutazione ex ante, in itinere ed ex post incluso l’integrazione del principio di sostenibilità ambientale, magari avvalendosi delle strutture già esistenti nell’amministrazione regionale come il Nucleo di valutazione e l’A.A.R., l’effettiva aggiuntività nell’utilizzo delle risorse finanziarie assegnate, selezionando interventi che non si sostituiscano a quelli di natura ordinaria, il rispetto della parità di genere e delle pari opportunità in una logica di

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mainstreaming, e il rafforzamento delle procedure di gestione, e controllo e verifica degli interventi programmati. In merito allo scadenziario degli adempimenti, entro: - 5 mesi dalla data di approvazione della delibera CIPE: approvazione DUP/DUSS; - febbraio 2008: approvazione del piano di valutazione della politica unitaria; - marzo 2008: stipula ex novo/aggiornamento di protocolli di intesa per il partenariato

economico-sociale; - giugno 2008: il CIPE deve integrare/modificare la disciplina della IIP e degli APQ - giugno 2008: approvazione delle strategie regionali per la ricerca, l’innovazione e la società

dell’informazione. Dovranno essere annuali: - la sessione sulla politica di coesione; - i cronoprogrammi sull’utilizzo delle risorse finanziarie da presentare al DPS per il

trasferimento dei finanziamenti e per la verifica del principio di addizionalità; - l’informativa annuale ai CdS o analoghi organismi sulla pari opportunità Infine, considerata la portata innovativa dell’intero impianto della programmazione unitaria e la numerosità degli adempimenti richiesti, la dott.ssa Damiani sottolinea la necessità che i vertici dell’Amministrazione regionale intervengano per definire un efficace modello di governance, ed esprime la necessità di programmare attentamente gli interventi da realizzare così da contribuire effettivamente allo sviluppo del nostro territorio. Il dott. Piazzi, ringrazia per la precisa esposizione svolta ed invita a riflettere sulla scelta fatta dallo Stato italiano di unificare la programmazione regionale, perseguendo un progetto di elevata ambizione di natura politica, finalizzata a mettere a sistema tutti gli interventi realizzati sia a livello regionale che centrale così da poter competere in un’economia sempre più globalizzata ed ottenere risultati nel lungo periodo.

DETERMINAZIONI DEL COMITATO IN ORDINE AL PUNTIO 8 DELL’O.D.G.

Il Comitato di Sorveglianza prende atto dei contenuti della relazione presentata dalla P.F. Programmazione sulla Programmazione unitaria regionale e sul FAS nell’ambito del punto 8 “varie ed eventuali”. Alle 14,00 il Comitato di Sorveglianza conclude i propri lavori. Letto, approvato e sottoscritto. La Segreteria Tecnica

Dott.ssa Alessia Paoltroni

Il Presidente Ass. Paolo Petrini