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Come studiare efficacemente il diritto e l’economia

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Come studiare efficacementeil diritto e l’economia

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1 Come si ascolta e si prendono appuntiCome studi? Ti sei mai chiesto se il metodo che segui è valido? Hai mai pensato che ci potrebbero essere dei semplici accorgimenti e delle strategie, grazie alle quali po-tresti guadagnare tempo, fare minori sforzi e ottenere migliori risultati?Nel rispondere a questi quesiti rifletti sulle tue modalità di lavoro e deduci se puoi consi-derarti un valido professionista per come svolgi la tua attività e per i risultati che ottieni.Per essere “professionisti” è necessario possedere un metodo di lavoro efficace, co-noscere cioè le regole per sfruttare al meglio le proprie capacità e rendere più pro-duttivo il tuo l’impegno. L’attività di studio deve essere organizzata: affidarsi all’improvvisazione spesso comporta uno spreco di fatica perché non si ottengono i risultati sperati.Per acquisire un metodo di studio valido è necessario seguire un percorso ben pre-ciso che si articola in diverse tappe:

• come si ascolta e si prendono appunti;

• come si legge per imparare e ricordare;

• come si sintetizza e si schematizza: costruzione di una mappa e di un glossario;

• gli strumenti per l’attività di lettura-studio: come si elaborano i dati e si indivi-duano le fonti;

• come si realizza una ricerca;

• come si rappresentano graficamente i fenomeni economici.

“Ascolta e segui con attenzione la spiegazione dell’insegnante”. Quante volte ti è stata fatta questa raccomandazione? E quante volte l’insegnante ti ha richiamato perché non prestavi attenzione?L’insistenza con la quale gli altri ti ricordano di non distrarti deve farti pensare che seguire la lezione è particolarmente importante: l’insegnante con la sua spiegazio-ne illustra, chiarisce, amplia l’argomento trattato nel libro di testo; quindi, “ascol-tare” significa essere agevolati nel lavoro personale.Nonostante ciò, seguire con attenzione non è facile: devi combattere con la distra-zione, anche perché, talvolta, può venir meno l’interesse all’argomento trattato, non sempre facile da capire.Per contrastare la distrazione esistono due rimedi:

• prendere appunti;

• partecipare attivamente alla lezione.

Le difficoltà di comprensione possono dipendere da cause diverse, ma spesso de-rivano dal fatto che l’insegnante usa qualche parola che non fa parte del tuo voca-bolario e, mentre ti soffermi a pensare al significato, il discorso fila via, non riesci più a recuperarlo e diventi facile preda della distrazione.Un rimedio semplice è quello di segnare la parola sconosciuta facendo atten-zione a non perdere il “filo del discorso”, in seguito può darsi che i tuoi dub-bi si chiariscano, altrimenti, al momento opportuno, puoi chiedere spiegazio-ni all’insegnante.

Le regole dello studente professionista

Come ascoltare una lezione

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Prendere appunti è importante per due motivi:

• costringe a non distrarsi e ad ascoltare più attentamente la lezione;

• rimane una traccia delle informazioni trasmesse dall’insegnante.

In tal modo è possibile ricostruire a posteriori il contenuto del discorso, agevolan-do l’attività di studio.

Prendere appunti, però, non significa registrare una frase dopo l’altra. Mentre tu scrivi, l’insegnante continua a parlare e non puoi pen-sare di registrare tutto quello che dice. Riuscire a prendere appunti è un’attività che si acquisisce poco alla volta e ognuno, a mano a mano che diventa più esperto, elabora accorgimenti e strategie personali per renderli chiari, il più possi-bile completi e dotati di un filo logico.

Comunque è necessario conoscere qualche strategia:

• come selezionare il messaggio (appunti per parole-chiave);

• come usare simboli o abbreviazioni.

La prima strategia per riuscire a prendere appunti chiari, completi e coordinati, è quella per parole-chiave che consiste nel segnare l’argomento che l’insegnante si ap-presta a spiegare (per esempio: i bisogni) e, di seguito, le parole o le frasi che ten-de a rimarcare con tono di voce diverso o che ripete più volte: le prime, in genere sono parole chiave, le seconde sono definizioni.

ESEMPIO Nella frase “I bisogni possono essere primari e secondari” ti appunterai: bisogni, primari, secondari (parole chiave). E della frase “Il bisogno è uno stato di necessità che pro-voca una sensazione di disagio” (definizione) scriverai: bisogno, stato di necessità, disagio.

In seguito, tra le parole segnate inserirai i collegamenti (legami).

Bisogno stato di necessità disagio

Se osservi queste indicazioni riesci sicuramente a cogliere i punti essenziali del di-scorso, ma se non ti è possibile completare gli appunti durante la lezione cerca di farlo prima possibile, finché puoi contare su quello che ricordi.I tuoi appunti, fin dalla prima esperienza, dovrebbero essere sufficientemente chia-ri, sintetici, utili per affrontare lo studio sul manuale.

Come prendere appunti

Come selezionare il messaggio

primari

secondari

ESEMPIO

Bisogni

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Quando ti senti abbastanza esperto puoi cominciare a utilizzare qualche simbolo o abbreviazione usando qualche sigla, guadagni tempo e gli appunti saranno più completi.Non eccedere però nel numero dei simboli (al massimo due o tre) perché non di-venti troppo laborioso decifrare gli appunti stessi; in ogni caso, la priva volta che adotti una sigla, indica tra parentesi anche la parola per esteso.

ESEMPIO Per la frase “I bisogni possono essere primari e secondari” adotterai la “b” (bi-sogni) e gli appunti diventeranno b, primari, secondari, da cui:

2 Come leggere per imparare e ricordareDopo aver preso appunti e averli riorganizzati, è il momento dello studio personale: studiare non significa leggere il testo in maniera superficiale, e nemmeno leggere, ri-leggere e magari rileggere ancora. Così facendo si rischia di concludere l’attività di studio dicendo: non ho capito niente.La lettura del manuale è ben diversa dalla lettura di un giornale o di un romanzo: i contenuti del manuale devono essere capiti e ricordati in maniera precisa e coordinata.Bisogna cioè distinguere la semplice lettura dalla lettura-studio, il leggere dal saper leggere.È necessario, perciò, imparare a studiare, adottare cioè le tecniche giuste per sviluppare le abilità di lettura e comprensione di un testo scritto che si deve capire e memorizzare.

Le tecniche per acquisire le competenze di base della lettura, sono diverse, ma si trat-ta di operazioni semplici che, una volta apprese, sono di facile applicazione. L’approccio al testo deve avvenire in più fasi:

• pre-lettura (o lettura selettiva);

• lettura-studio (o lettura analitica);

• dopo-lettura.

L’uso di simboli

Qualunque metodo di studio è efficace V F

Prendere appunti aiuta a non distrarsi durante la spiegazione V F

L’uso dei simboli o abbreviazioni è una strategia da adottare nel prendere appunti V F

Se hai ancora dubbi o incertezze, rileggi l’ultima parte.

È tutto chiaro? Prova a rispondere.

Le tecniche di lettura

primari

secondari

b

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La pre-lettura consiste in una scorsa veloce dell’unità o del paragrafo o paragrafi oggetto di studio per:

• individuare gli elementi più importanti;

• avere un’idea generale del contenuto;

• rendersi conto di che cosa si deve studiare.

La pre-lettura è una lettura veloce che consiste nel:

• leggere il titolo dell’unità, il titolo dei paragrafi e sottoparagrafi, i titoletti a lato, le parole in corsivo o in grassetto;

• osservare gli eventuali schemi, foto e illustrazioni e leggere le relative didascalie.

Questa fase, denominata anche lettura selettiva, è un’attività preparatoria che con-sente di inquadrare il testo. Questa operazione diventa ancora più facile se, durante la lezione in classe, hai pre-so appunti, in quanto ti sei già fatto un’idea di quello che devi studiare e ti è pos-sibile individuare con più facilità le informazioni nel testo.

La fase di lettura-studio consiste nella lettura vera e propria; si tratta cioè di leggere il testo in maniera profonda, cercando di capire il senso generale del discorso, ana-lizzare accuratamente il contenuto e far propri i concetti fondamentali. Questa fase, detta anche di lettura analitica, comprende più operazioni:

• individuare le parole e le idee-chiave;

• individuare le parole nuove di cui non conosci il significato e ricercarlo nel di-zionario;

• sottolineare i concetti fondamentali;

• fare annotazioni o brevi riassunti a margine (utilizzando, se ci sono, anche i ti-toletti a lato).

Seguendo questo procedimento, non solo eviti di rileggere il testo più volte, ma ogni operazione consente di acquisire una maggiore padronanza dei contenuti.Sono particolarmente importanti le prime due operazioni (individuare le parole nuove e le idee chiave) perché prima di sottolineare è necessario aver chiaro ciò che si è letto ed essere in grado di individuare le frasi più adatte per sintetizzare meglio il contenuto, senza sottolineare tutto.Sono utili anche:

• sia la sottolineatura con colori diversi per distinguere le parti più o meno importanti;

• sia l’utilizzo di altri mezzi grafici come riquadri, cerchi, ovali, frecce per mettere in risalto e collegare idee simili o contrastanti.

Per la lettura-studio le abilità richieste sono le stesse qualunque sia la materia, anche se per ogni tipo di testo, e addirittura per ogni argomen-to, oltre alle abilità comuni, sono essenziali abilità specifiche.In un testo espositivo, come il manuale di diritto e di economia, oltre alle abilità di lettura comuni (per esempio: saper individuare le idee chiave, memorizzare i nuovi termini) è necessario saper interpretare il significato dei termini tecnici, in quanto le due discipline, e in partico-lar modo il diritto, si caratterizzano per l’uso di un linguaggio specifico.

La pre-lettura

La lettura-studio

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ESEMPIO Le fonti del diritto sono gli atti giuridici e i comportamenti (fatti giuridici), cioè le regole giuridiche su cui si basa una comunità. I termini “fonti”, “atti”, “comportamenti” nel contesto hanno un significato specifico attinente al diritto.

Una volta che hai decodificato il testo, il contenuto dovrebbe esserti chiaro in ogni sua parte e dovresti essere in grado di organizzare non solo ciò che hai sottolineato ed evidenziato (parole e idee-chiave, concetti fondamentali, note brevi), ma anche gli appunti presi durante la lezione.Puoi raccogliere tutto il materiale prodotto realizzando alcuni schemi (mappe) o un riassunto breve, così potrai visualizzare i contenuti nella fase dell’esposizione orale e memorizzarli e ripassarli.

Se nel corso della lettura-studio non riesci a superare alcuni ostacoli (per esempio: una frase poco chiara); evidenziali con un punto interrogativo a lato e, appena pos-sibile, chiedi chiarimenti all’insegnante.

Una volta sintetizzati i contenuti, l’ultima tappa, per affrontare con tranquillità la verifica orale o scritta è quella di memorizzarli. Le operazioni di pre-lettura e lettura-studio ti hanno consentito di lavorare a più ri-prese sullo stesso argomento che, pertanto, dovrebbe esserti noto; tuttavia, per ricor-dare i contenuti anche a distanza di tempo (memorizzazione) è opportuno ripeterli. Per “ripetere la lezione” non dovresti utilizzare alcun sussidio e, quindi, dovresti “ripetere” dovunque ti trovi; ma, per acquistare questa indipendenza dal testo e dagli appunti per le prime volte puoi tenere sott’occhio il lavoro fatto sul manua-le (sottolineatura, note brevi) o sul quaderno (mappe, riassunti brevi) per aiutarti a organizzare il discorso.

La memorizzazione dei contenuti

La lettura selettiva è una tecnica di lettura-studio V F

Una delle operazioni fondamentali della lettura-studio è l’individuazione delle parole chiave V F

Per la memorizzazione dei contenuti le mappe sono un valido aiuto V F

Se hai ancora dubbi o incertezze, rileggi l’ultima parte.

È tutto chiaro? Prova a rispondere.

ESEMPIO

il soddisfacimento dei bisogni

alla base dell’esistenza rendono più piacevole la vita

primari o di prima necessità secondari o di conforto

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3 Come si sintetizza e si schematizzaL’ultima fase della lettura-studio e che abbiamo definito “dopo-lettura”, consiste nella riorganizzazione degli appunti per la quale possono essere utilizzati schemi di sintesi (mappe).Una volta individuate le parole e le idee-chiave è necessario, infatti, collegarle tra loro e, per mettere in evidenza i rapporti che le legano: una mappa è il mezzo che consente di visualizzare al meglio tali rapporti secondo un ordine logico. Con una mappa è facile anche ricordare i rapporti tra le idee, perciò le mappe sono lo strumento ideale non solo per memorizzare, ma anche per ripassare rapidamen-te i contenuti. In una mappa è possibile organizzare le idee in maniera ordinata e sistematica par-tendo dell’idea principale (per esempio: bisogni) e collegando ad essa, mediante frecce (legami), secondo un ordine logico, le idee secondarie (per esempio: prima-ri e secondari).

Il dopo-lettura e il ruolo delle mappe

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Le mappe possono essere di diversi tipi, ma gli schemi più ricorrenti sono le map-pe ad albero e le mappe a raggiera.

Nella mappa ad albero (o a grappolo) il titolo dello schema è la radice dell’albero ed è l’idea principale, da cui si dipartono i rami, cioè le idee secondarie e a queste si collegano idee che scendono via via sempre più nel dettaglio.

Tipi di mappe

Le mappe ad albero

BISOGNI(idea principale)

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

ESEMPIO

PRIMARI(idea secondaria)

SECONDARI(idea secondaria)

mercato di una certa merce

mercato locale

mercato all’ingrosso

mercato di un gruppo di merci

mercato nazionale

mercato internazionale

mercato al minuto

ESEMPIOTIPI DI MERCATO

SECONDO L’OGGETTO SCAMBIATO

SECONDO LA DIMENSIONE

SECONDO LE QUANTITÀ SCAMBIATE

Nella mappa a raggiera (o a margherita) il titolo o concetto principale dello sche-ma è posto al centro e le parole chiave e le idee-chiave sono collegate direttamente al titolo e sono poste in tutte le direzioni (a raggiera).

Le mappe a raggiera

mercato di una certa merce

mercato locale

mercato all’ingrosso

mercato di un gruppo di merci

mercato nazionale

mercato internazionale

mercato al minuto

ESEMPIO

SECONDO LA DIMENSIONE

SECONDO LE QUANTITÀ SCAMBIATE

TIPI DI MERCATO

SECONDO L’OGGETTO SCAMBIATO

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Quando si tratta di mappe semplici, la mappa ad albero e la mappa a raggiera per la costruzione si equivalgono, ma la mappa ad albero è di più facile lettura, in quan-to la rappresentazione risulta visivamente più ordinata.Tra l’altro, la mappa ad albero si presta di più ad essere usata per prendere appunti, mentre la mappa a raggiera è più idonea per schematizzare un testo scritto.

Per costruire una mappa si individua l’idea principale (per esempio: tipi di merca-to) e ad essa si collegano le parole-chiave o le idee secondarie (per esempio: secon-do l’oggetto scambiato) che consentono di espandere l’idea principale. Se alle idee secondarie sono collegati altri concetti si collegano altre espansioni (per esempio: mercato di un gruppo di merci) finché ci sono concetti da espandere.

Le parole nuove, di cui non conosci il significato e che hai evidenziato durante l’o-perazione di sottolineatura, possono essere sia vocaboli specifici del diritto e dell’e-conomia, di cui è indispensabile conoscere il significato per apprendere più facil-mente i contenuti delle due discipline, sia parole di uso corrente che incontri per la prima volta.In entrambi i casi è necessario conoscere questi nuovi vocaboli per imparare ad usarli; pertanto, per facilitarne l’apprendimento è utile costruire un glossario.

ESEMPIO

VOCABOLI DEFINIZIONE

bisogno stato di necessità che provoca una sensazione di disagio

investimento acquisto di beni produttivi da parte degli imprenditori

abrogazione perdita di validità di una norma giuridica

minore persona che non ha ancora compiuto 18 anni

Coprendo la colonna di sinistra, prova a ricordare la parola corrispondente a quel significato e, viceversa, coprendo la colonna di destra tenta di mettere insieme la definizione corrispondente a quel vocabolo. Ripeti più volte le due operazioni fin-ché ti senti sicuro di conoscere quella parola.Per la ricerca del significato puoi ricorrere al dizionario o puoi ricavarlo dal testo.

La costruzione di una mappa

Il glossario delle parole nuove

In una mappa ad albero il titolo è al centro dello schema V F

Le mappe sono lo strumento migliore per memorizzare e ripassare V F

Il glossario serve esclusivamente per conoscere il significato dei vocaboli specifici V F

Se hai ancora dubbi o incertezze, rileggi l’ultima parte.

È tutto chiaro? Prova a rispondere.

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4 Norme sociali e norme giuridicheLo strumento fondamentale al quale fare riferimento per l’attività di studio è il li-bro di testo.Ci sono però altri strumenti che dovrai utilizzare nella fase di lettura-studio e che poco alla volta ti diventeranno familiari e sempre più indispensabili: il dizionario d’italiano, un dizionario giuridico e un dizionario economico, il testo della Costi-tuzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e altri documen-ti giuridici (per esempio: testi di legge) ed economici (per esempio: Annuario sta-tistico) secondo le attività nelle quali sarai impegnato.

Per individuare una legge è necessario conoscere determinati elementi: la fonte, la data, il numero e gli estremi della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale:

• la fonte spesso è abbreviata o indicata con una sigla: legge costituzionale (l. cost.), legge ordinaria (l.), decreto legge (d. l.), decreto legislativo (d.lgs.);

• la data (per esempio: l. 20 novembre 2000 n. 336) che corrisponde all’atto di na-scita della legge stessa;

• il numero progressivo (per esempio: n. 336) indica la registrazione dell’atto nor-mativo nella Raccolta delle leggi dello Stato;

• gli estremi della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (per esempio: l. 20 no-vembre 2000, n. 336, G. U. n. 273 del 22 novembre 2000).

La legge può essere indicata anche in forma abbreviata (l. n. 336/2000).La ricerca di una legge può essere fatta anche tramite Internet nei siti:

• www.parlamento.it per le leggi ordinarie;

• www.governo.it per i decreti legge e i decreti legislativi;

• www.ipzs.it per le Gazzette Ufficiali.

Per rintracciare una legge regionale (l.r.) sono necessari gli estremi della pubbli-cazione sul Bollettino Ufficiale Regionale, oppure si può trovare sul sito della ri-spettiva Regione.I regolamenti comunitari (Reg. Ue), infine, si possono trovare sulla Gazzetta Uf-ficiale delle Comunità europee e sul sito www.europa.it.

In genere i dati economici ven-gono pubblicati dall’Istituto di statistica (Istat) e per ricercar-li è sufficiente collegarsi al sito www.istat.it.

Per stabilire confronti o per mettere in evidenza determinati fenomeni economici si utilizzano schemi, tabelle e grafici che consentono di visualizzare e decifrare più rapidamente la dinamica del fenomeno stesso

Come si individua e si ricerca una legge

Come si individuano i dati economici

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OvestNord

Est

100

80

60

40

20

01° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.

OvestNord

Est

1801601401201008060402001° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim.

Mediante la rappresentazione grafica dell’andamento della ricchezza nazionale, dei consumi delle famiglie, della disoccupazione o dell’immigrazione in un determi-nato periodo si riesce ad avere un’idea rapida e precisa, che la sola descrizione di questi fenomeni non può consentire.Incontrerai grafici e tabelle nel libro di testo e, soprattutto nella pagina economi-ca di qualunque quotidiano e non ti sarà difficile decifrarli e imparare a leggerli. Qualche difficoltà, invece, puoi incontrarla per elaborare i dati di una tabella e a trasformarli in una rappresentazione grafica, perché è necessario applicare qual-che procedimento matematico.

5 La rappresentazione grafica dei fenomeni economiciNon sempre le conoscenze matematiche acquisite nel corso degli studi sono suffi-cienti per riuscire a costruire un grafico; pertanto, per agevolare la comprensione di determinati concetti economici e consentire l’elaborazione e la lettura di sempli-ci grafici, ti vengono forniti gli strumenti operativi indispensabili, perché tu possa impadronirti del linguaggio statistico.

Come si rappresentano graficamente i fenomeni economici

Si vuole rappresentare graficamente l’andamento dell’emigrazione italiana verso i Paesi europei dal 1950 al 1970, avendo a disposizione i dati della tabella 1.Se si pone uguale a 100 il numero degli emigranti del 1950, si ottengono i corri-spondenti valori per gli anni successivi nel seguente modo:

L’abbreviazione di decreto legge è d.lgs. V F

Una legge regionale si può rintracciare sul sito del Governo V F

I dati economici più attendibili sono reperibili sul sito dell’Istat V F

Se hai ancora dubbi o incertezze, rileggi l’ultima parte.

È tutto chiaro? Prova a rispondere.

Grafici lineario spezzate

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numero emigranti 1955= 271 (vedi tab.2)

numero emigranti 1950

Il procedimento più semplice per rappresen-tare i dati ottenuti è la visualizzazione trami-te spezzata, che si può realizzare ricorrendo agli assi ortogonali o cartesiani, riportando sull’asse orizzontale (x) gli anni e sull’asse verticale (y) il numero degli emigranti.

Congiungendo tutti i punti individuati anno per anno si ottiene una spezzata che ci per-mette di visualizzare l’andamento del feno-meno migratorio nell’arco di vent’anni.

Un’altra rappresentazione grafica usata comunemente è l’istogramma o grafico a canne d’organo; si tratta di rettangoli la cui altezza rappresenta il valore asso-luto o percentuale del fenomeno.

Se vogliamo rappresentare tramite istogrammi i dati della tabella 3 che corrispondono all’andamento per-centuale degli occupati nei tre settori economici dal 1952 al 1982, servendoci degli assi cartesiani, sull’as-se verticale riportiamo le percentuali e su quello oriz-zontale gli anni.

Un altro sistema di rappresentazione è l’areogramma. Prendendo, per esempio, i dati relativi al 1976 riportati nella tabella 3, il totale degli occupati nei tre settori economici è pari a 100; rapportando tale dato a un intero cerchio (360°), per otte-nere la ripartizione nei tre settori è necessario impostare e risolvere le tre seguenti proporzioni: occupati in agricoltura: totale occupati = x : 360°

Anni Emigranti

1950 54.9271955 149.0261961 329.5971966 219.3531970 115.114

Anni Emigranti

1950 1001955 2711961 6001966 3991970 209

1950 1955 1960 1965 1970Anni

600

500

400

300

200

100

0

Emigranti

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0%1952 1962 1976 1982

Anni

39,6

%

29,6

%

24,2

% 27%

38,6

%

15%

43%

12,3

%

36,7

%

Occupati(in %)

AgricolturaIndustriaServizi

Occupati (in %)

Anni Agricoltura Industria Servizi

1952 39,6 29,6 24,2

1962 27,0 38,6 30,8

1976 15,0 43,0 42,0

1982 12,3 36,7 50,9

Servizi42%

Industria 43%

Agricoltura15%

Tabella 1

Tabella 3

Tabella 2

30,8

%

42%

50,9

%

15 : 100 = x : 360° da cui x =360° × 15

100 = 54°

occupati nell’industria : totale occupati = x : 360°

43 : 100 = x : 360° da cui x =360° × 43

100= 155°

occupati nei servizi : totale occupati = x : 360°

42 : 100 = x : 360° da cui x = 360° × 42100

= 151°

Istogrammi

Anni Emigranti

1950 54.9271955 149.0261961 329.5971966 219.3531970 115.114

Anni Emigranti

1950 1001955 2711961 6001966 3991970 209

1950 1955 1960 1965 1970Anni

600

500

400

300

200

100

0

Emigranti

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0%1952 1962 1976 1982

Anni

39,6

%

29,6

%

24,2

% 27%

38,6

%

15%

43%

12,3

%

36,7

%

Occupati(in %)

AgricolturaIndustriaServizi

Occupati (in %)

Anni Agricoltura Industria Servizi

1952 39,6 29,6 24,2

1962 27,0 38,6 30,8

1976 15,0 43,0 42,0

1982 12,3 36,7 50,9

Servizi42%

Industria 43%

Agricoltura15%

Tabella 1

Tabella 3

Tabella 2

30,8

%

42%

50,9

%

Anni Emigranti

1950 54.9271955 149.0261961 329.5971966 219.3531970 115.114

Anni Emigranti

1950 1001955 2711961 6001966 3991970 209

1950 1955 1960 1965 1970Anni

600

500

400

300

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100

0

Emigranti

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0%1952 1962 1976 1982

Anni

39,6

%

29,6

%

24,2

% 27%

38,6

%

15%

43%

12,3

%

36,7

%

Occupati(in %)

AgricolturaIndustriaServizi

Occupati (in %)

Anni Agricoltura Industria Servizi

1952 39,6 29,6 24,2

1962 27,0 38,6 30,8

1976 15,0 43,0 42,0

1982 12,3 36,7 50,9

Servizi42%

Industria 43%

Agricoltura15%

Tabella 1

Tabella 3

Tabella 2

30,8

%

42%

50,9

%

Areogrammi

Anni Emigranti

1950 54.9271955 149.0261961 329.5971966 219.3531970 115.114

Anni Emigranti

1950 1001955 2711961 6001966 3991970 209

1950 1955 1960 1965 1970Anni

600

500

400

300

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100

0

Emigranti

60%

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20%

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0%1952 1962 1976 1982

Anni

39,6

%

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% 27%

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%

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Occupati(in %)

AgricolturaIndustriaServizi

Occupati (in %)

Anni Agricoltura Industria Servizi

1952 39,6 29,6 24,2

1962 27,0 38,6 30,8

1976 15,0 43,0 42,0

1982 12,3 36,7 50,9

Servizi42%

Industria 43%

Agricoltura15%

Tabella 1

Tabella 3

Tabella 2

30,8

%

42%

50,9

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Anni Emigranti

1950 54.9271955 149.0261961 329.5971966 219.3531970 115.114

Anni Emigranti

1950 1001955 2711961 6001966 3991970 209

1950 1955 1960 1965 1970Anni

600

500

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Emigranti

60%

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0%1952 1962 1976 1982

Anni

39,6

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29,6

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24,2

% 27%

38,6

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43%

12,3

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Occupati(in %)

AgricolturaIndustriaServizi

Occupati (in %)

Anni Agricoltura Industria Servizi

1952 39,6 29,6 24,2

1962 27,0 38,6 30,8

1976 15,0 43,0 42,0

1982 12,3 36,7 50,9

Servizi42%

Industria 43%

Agricoltura15%

Tabella 1

Tabella 3

Tabella 230

,8%

42%

50,9

%

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I valori ottenuti nelle proporzioni corrispondono all’ampiezza dei settori circolari da riportare nel cerchio. Per rappresentare i dati ottenuti sul cerchio è necessario usare il goniometro (strumento che serve per misurare gli angoli). Utilizzando colori diver-si per ogni settore si ottiene una visualizzazione chiara e immediata del fenomeno.

Mentre i fenomeni esaminati e altri simili possono essere rappresentati con i metodi grafici che abbiamo analizzato, scegliendo quello che di volta in volta si presenta più idoneo e rispondente allo scopo, ci sono grandezze che sono legate da una relazione reciproca per cui al variare di una si verifi-ca un mutamento anche dell’altra.Indicando con y la variabile dipendente e con x quella indipendente, tale relazio-ne, che è definita funzione, si può scrive-re: y = f (x)Così, attribuendo dei valori alla x si otten-gono i corrispondenti valori della y.Per esempio, il consumo di un bene è colle-gato al prezzo, e se questo aumenta la quan-tità domandata diminuisce e viceversa.Nella tabella 4 sono indicate la doman-da individuale e collettiva di mele. Volen-do rappresentare graficamente i dati per individuare l’andamento del consumo di mele al variare del prezzo, si riportano su un sistema di assi cartesiani le quantità do-mandate (sull’asse x) e i prezzi (sull’asse y).

6 La realizzazione di una ricercaUna volta acquisiti gli strumenti operativi necessari per impostare e svolgere l’attivi-tà di studio puoi affrontare anche un lavoro impegnativo come quello di realizzare “una ricerca”, trattare cioè un determinato argomento in maniera più approfondita.Fare una ricerca non significa copiare dall’enciclopedia o da “google”: per realiz-zare un lavoro del genere devi utilizzare strumenti diversi dal libro di testo, come testi di legge, documenti, giornali, riviste specializzate, Internet, ed è necessario sa-per usare con metodo tali strumenti, perché il lavoro non sia il frutto di una sem-plice copiatura.

5,00

4,50

4,00

3,50

3,00

2,50

2,00

1,50

1,00

0,50

0,400 2 4 6 8

Quantità domandata

Prezzi in euro

Prezzo di 1 kg di mele

Domandaindividuale

Domandacollettiva(A + B + C)

A B C

2,00 2 3 1 6

2,50 1,5 2 0,5 4

3,00 1 1 - 2

Tabella 4Funzioni

L’aerogramma è noto anche come grafico a canne d’organo V F

La relazione reciproca tra due grandezze è espressa dalla formula y = f (x) V F

Con un istogramma si possono rappresentare solo i dati in % V F

Se hai ancora dubbi o incertezze, rileggi l’ultima parte.

È tutto chiaro? Prova a rispondere.

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Il lavoro di ricerca è importante per più motivi:

• imparare a consultare più fonti;

• trovare le informazioni necessarie allo scopo che si vuole raggiungere;

• riorganizzare le fonti per presentare un prodotto finale.

In genere, ti troverai a dover realizzare una ricerca perché l’insegnante ti assegna un argomento che deve essere sviluppato in maniera dettagliata rispetto a come è af-frontato nel libro di testo (per esempio: la disoccupazione giovanile, l’abolizione della pena di morte), ma tu devi aver ben chiaro qual è lo scopo di questo lavoro e il risultato finale dello stesso: devi consegnarlo all’insegnante? È un segmento di un lavoro più ampio suddiviso tra tutta la classe o tra più studenti? Devi relazio-narlo ai tuoi compagni?Il fine della ricerca può essere quello di realizzare un testo scritto (tesina), una re-lazione orale o, magari, un cartellone.Secondo lo scopo da raggiungere il lavoro dovrà essere affrontato in maniera diver-sa, tenendo conto anche del prodotto finale che devi realizzare: se è prevista una tesina dovrai sviluppare l’argomento in maniera completa e circostanziata suddivi-dendo il testo in paragrafi e sottoparagrafi, secondo la complessità dell’argomento stesso. Per la stesura del lavoro puoi servirti del computer e utilizzare il program-ma word che ti consente di realizzare anche schemi e tabelle.Se invece dovrai fare una relazione è opportuno, dopo averla messa a punto per iscritto, stendere una scaletta dove fisserai i punti essenziali da esporre e utilizzerai come guida durante l’intervento; oppure puoi prepararti dei lucidi da proiettare e illustrare che, oltre a servirti da scaletta, sono un mezzo utile per seguire e prende-re appunti per chi ti ascolta.Anche la realizzazione di un cartellone o una presentazione in Power Point ti con-sente di raggiungere gli stessi risultati.

Per la ricerca del materiale puoi avvalerti di pubblicazioni (libri, giornali, enciclo-pedie) che trattano l’argomento e che puoi trovare nella biblioteca della scuola o presso la biblioteca comunale oppure puoi collegarti a Internet affidandoti a un motore di ricerca (es.: www.google.it oppure www.virgilio.it). Se l’argomento lo consente puoi ricorrere anche a interviste o questionari mediante i quali è possibi-le raccogliere i dati e le opinioni degli alunni che frequentano il tuo istituto o de-gli abitanti del tuo quartiere riguardo al tema che devi trattare (per esempio: di-soccupazione giovanile).Se si tratta di accedere alla biblioteca scolastica la ricerca è abbastanza semplice; l’operazione diventa più complessa in una biblioteca grande, ma per la prima vol-ta puoi richiedere l’aiuto del personale addetto che potrà guidarti anche nella se-lezione dei materiali da ricercare.Sia che tu trovi questo materiale in biblioteca, sia tramite Internet, non pensare che dopo aver fotocopiato o scaricato da Internet alcune pagine puoi consegnar-le all’insegnante e così si conclude il tuo lavoro: scaricare un testo da Internet o fotocopiarlo dall’enciclopedia e consegnarlo all’insegnante è un esercizio inutile. L’attività di ricerca consiste in ben altro: una volta che hai raccolto le informazioni che ti sembrano interessanti e pertinenti al tema, dovrai selezionarle e, soprattut-to, organizzarle, per evitare, tra l’altro, inutili ripetizioni o incongruenze. Succes-sivamente, devi pensare alla presentazione dei risultati, che assume caratteristiche diverse secondo che tu debba fare una relazione orale o scritta; ma, per esporre i contenuti seguendo un filo logico è opportuno che tu prepari comunque una sca-letta. Infine, non dimenticare di citare la fonte o le fonti da cui hai attinto.

Lo scopo della ricerca

La ricerca del materiale

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Se per reperire il materiale per il lavoro di ricerca ti servi di Internet e non hai alcun sito di riferimento a cui collegarti, devi affidarti a un motore di ricerca (per esem-pio: google) al quale devi indicare l’argomento. Per non perderti, soprattutto se il

tema è vasto, dovrai utilizzare delle parole-chiave, che indichino con maggior precisione che cosa cercare (per esempio: le cause della di-soccupazione giovanile, l’andamento della disoccupazione giovani-le, l’influenza della crisi economica sulla disoccupazione giovanile).Tra l’altro, le informazioni che raccogli tramite il motore di ricerca devono provenire da fonti attendibili: non tutto il materiale reperi-bile tramite Internet offre le stesse garanzie di attendibilità o ha lo stesso peso. È opportuno, pertanto, selezionare il materiale proprio secondo queste caratteristiche.

ESEMPIO Sono da preferire le informazioni raccolte sul sito dell’Istat, di un sindacato, del Ministero del lavoro rispetto a un articolo di un giornale locale.

Una volta superato questo problema, per l’organizzazione delle informazioni puoi procedere come per il materiale raccolto in biblioteca, realizzando una tesina in word o una serie di lucidi in power-point.Soltanto seguendo queste procedure hai la garanzia di aver realizzato un lavoro valido il cui obiettivo finale è quello di consentire all’insegnante di valutare le tue capacità di analisi, si sintesi e di rielaborazione di un testo scritto e di guidarti per-ché tu possa acquisirle o potenziarle.

Il percorso su Internet

Qualunque sia il prodotto finale il lavoro di ricerca non cambia V F

Per realizzare una ricerca è sufficiente trovare il materiale e fotocopiarlo o scaricarlo da Internet V F

Il materiale reperito mediante i motori di ricerca è sicuramente attendibile V F

Se hai ancora dubbi o incertezze, rileggi l’ultima parte.

È tutto chiaro? Prova a rispondere.

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verifica le tue conoscenze

A. Collega ogni espressione con la definizione corrispondente

1. parole chiave2. sigla3. lettura-studio4. pre-lettura5. memorizzazione6. mappa ad albero7. glossario8. l. cost.9. istogramma

10. d. lgs.

a. lettura veloceb. ricordare i contenuti anche a distanza di tempoc. parole nuoved. punti essenziali del discorsoe. simbolo per abbreviaref. legge costituzionaleg. decreto legislativoh. grafico a canne d’organoi. dall’idea principale (radice dell’albero) si dipartono le idee secondarie (rami)j. Insieme delle tecniche per sviluppare le abilità di lettura e comprensione

di un testo scritto

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

B. Rispondi in breve ai seguenti quesiti

1. Perché è importante prendere appunti e imparare a prenderli? ........................................................................................................................................................................................................................................................

2. In che cosa consiste la pre-lettura? ........................................................................................................................................................................................................................................................

3. Quali attività devono essere svolte nella fase della lettura-studio? ........................................................................................................................................................................................................................................................

4. Che cosa si intende per dopo-lettura? ........................................................................................................................................................................................................................................................

5. Qual è lo scopo di una mappa? ........................................................................................................................................................................................................................................................

6. Quali elementi sono necessari per ricercare una legge sulla Gazzetta Ufficiale? E tramite Internet? ........................................................................................................................................................................................................................................................

7. Perché per conoscere meglio l’andamento dei fenomeni economici è opportuno rappresentarli graficamente?

........................................................................................................................................................................................................................................................

8. Qual è il fine di realizzare una ricerca? ........................................................................................................................................................................................................................................................

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verifica le competenze

1. Applica la strategia delle parole-chiave alla seguente frase

L’espressione economia politica viene usata con il significato di studio dell’uomo in rapporto alla ricchezza, secondo cioè i suoi comportamenti economici.

2. Applica la strategia dell’uso dei simboli alla seguente frase, utilizzando non più di due sigle

Diritto è il termine con il quale si indica il complesso delle norme che stabiliscono limiti all’azione del singolo in determinate sfere dell’attività umana, nell’interesse di tutti.

3. Inserisci i legami tra le parole-chiave individuate nelle frasi precedenti e realizza i relativi schemi

4. Applica le tecniche di pre-lettura e lettura-studio al seguente brano e concludi il lavoro con un riassunto breve

La compravendita. L’introduzione della moneta segna il passaggio dallo scambio in natura allo scambio monetario o compravendita. Il termine compravendita sta a indicare appunto che con l’introduzione della moneta lo scambio si scinde in due azioni distinte: l’acquisto e la vendita di una merce in cambio di moneta.La compravendita è una forma di scambio più agile rispetto al baratto, in quanto i rapporti di scambio sono semplificati e non presentano gli inconvenienti di quest’ultimo: la moneta consente di vendere un bene o un servizio a chiunque e in qualunque momento e, con il ricavato, permette di acquistare altri beni o servizi nella quantità desiderata.

5. Prova a ripetere il contenuto del brano precedente, aiutandoti con gli appunti, il riassunto che hai realizzato e con un registratore grazie al quale puoi riascoltare e correggere la tua esposizione

6. Realizza una mappa ad albero del seguente brano

“Le norme possono avere un’origine diversa e, proprio secondo la loro nascita, si distinguono in norme scritte (o fonti atto) e norme non scritte (o fonti fatto).”

7. Dopo aver applicato al seguente brano le tecniche di lettura-studio, realizza una mappa a raggiera

“Lo Stato dunque è costituito da una comunità di persone (popolo) stanziato su un territorio e organizzato sotto un’unica autorità (governanti) cui è riconosciuto il potere di stabilire delle regole e di farle rispettare (sovranità).Oltre al popolo, al territorio e alla sovranità, che rappresentano gli elementi costitutivi dello Stato, ci sono altri elementi mediante i quali è possibile identificare ogni singolo Stato e distinguerlo dagli altri: la denominazione, la bandiera, l’emblema, l’inno.”

8. Osserva il seguente schema e decodificalo trasformandolo in testo

servizi

privati

privati

offerti da soggetti privati

offerti da soggetti pubblici (Stato, enti pubblici)

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9. I seguenti dati rappresentano in percentuale i servizi sociali più utilizzati dalle famiglie: rappresentali graficamente realizzando un aerogramma

Marginalità sociali 0,1Immigrazione 0,4Dipendenze 0,9Casa 0,9Disabili 4,9Anziani 8,1

Formazione e lavoro 8,8Diritto allo studio 13,3Famiglia 19,8Infanzia 13,3Salute e assistenza 24

10. Individua sul sito del Governo la denominazione del seguente decreto d.lgs. n. 85/2010