Imposta sul reddito delle società -...

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Università Commerciale L Bocconi Università Commerciale L. Bocconi 30264 - Scienza delle Finanze CLES, classe 14 A.A. 2013/2014 Carlo Devillanova IRES Imposta sul reddito delle società

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Università Commerciale L BocconiUniversità Commerciale L. Bocconi

30264 - Scienza delle Finanze– CLES, classe 14 –

A.A. 2013/2014Carlo Devillanova

IRESImposta sul reddito delle società

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IRES

1. Generalità e base imponibilep• NB. Base imponibile e reddito d’impresa ai fini Irpef

2. Neutralità- scelte di distribuzione degli utili (imposta societaria e

personale)- scelte di investimento- modalità di finanziamento

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IRESP t di dditi i d i t i t ti ll 6• Presupposto: possesso di redditi in denaro o in natura rientranti nelle 6categorie reddituali

• Soggetti passivi• Soggetti passivi– Residenti: Società per Azioni (SPA), Società in accomandita per azioni (SAPA),

Società a Responsabilità limitata (S.r.l), società cooperative, enti pubblici eprivati diversi dalle società.

– Non residenti: società ed enti di ogni tipo

• La base imponibile: reddito d’impresa = Utile/perdita risultante dalconto economico (codice civile) corretto per tener conto delle variazioniconto economico (codice civile) corretto per tener conto delle variazioniin aumento e in diminuzione previste dalla normativa fiscale– Progressivo allineamento fra valori civilistici e fiscali

• Aliquota t = 27,5% (proporzionale)– Riduzione nel tempo, ma …

• In alcuni casi, le società di capitali possono optare per l’attribuzione delreddito d’impresa ai soci (pro-quota)– regime di trasparenza (dopo)

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Base imponibile e imposta

• Le regole di definizione del reddito d’impresa ai fini Ires(società di capitali) e ai fini Irpef (società di persone e impreseindividuali) sono sostanzialmente le stesse, salvo quattroeccezioni:eccezioni:

trattamento delle perdite fiscali trattamento degli interessi passivi trattamento degli interessi passivi trattamento dei dividendi trattamento delle plusvalenze e delle minusvalenze Pex

• Si applica il principio di competenza• Imposta Impresa individuale e società di persone: B rientra nel reddito

complessivo IRPEF, indipendentemente dalla effettiva percezione, inproporzione alla quota di partecipazione agli utiliproporzione alla quota di partecipazione agli utili.

Soggetti IRES: T=0,275*B

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Base imponibile dell’IRES• Il reddito d’impresa:

B=R-L-M+βD+IA-IP-A + S + WR i i– R = ricavi

• corrispettivi da cessione di beni e prestazione di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa + altri ricavi

– L = spese per prestazioni di lavoro dipendente (comprensive di oneri contributivi)M costi variabili– M = costi variabili

– D = dividendi – IA = interessi attivi– IP = interessi passivi (F=IP-IA)p ( )– A = ammortamenti e canoni di leasing S = variazione delle scorte W = plusvalenze patrimoniali

N B Qualche complicazione (ACE Irap) dopo- N.B. Qualche complicazione (ACE, Irap) dopo

• Se B<0 T=0 la perdita può essere portata in deduzione negli esercizi successivi sino ap p p g

concorrenza dell'80% (per soggetti IRES) del reddito imponibile, senza limititemporali di riporto

con eccezione dei primi tre anni di attività, con riporto delle perdite illimitato

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Base imponibileComponenti negative di reddito Componenti positive di reddito

Costi del lavoro dipendente (L) Ricavi (R)Costi del lavoro dipendente (L) Ricavi (R)

+Costi variabili (per materie prime

+Variazione delle scorte (∆S)Costi variabili (per materie prime,

semilavorati e prestazioni di servizi) (M)Variazione delle scorte (∆S)

+ =+Ammortamenti e canoni di leasing (A)

=Valore della produzione

= +Costi della produzione Interessi attivi (IA)

+Interessi passivi (αIP)

+Dividendi (βD)

+Plusvalenze patrimoniali nette (∆W)

=Totale componenti negative

=Totale componenti positive

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Dividendi

I dividendi D ottenuti dalla partecipazione in altre società dicapitali entrano nella base imponibile secondo un coefficiente βcapitali entrano nella base imponibile secondo un coefficiente βche varia a seconda che questi siano percepiti da soggetti IRPEF oIRES: β=49,72% se percepiti da società di persone e imprese

individuali (soggetti IRPEF); β 5% iti d i tà di it li ( tti IRES) β=5% se percepiti da società di capitali (soggetti IRES).•Di conseguenza, il 50,28% e il 95% dei dividendi percepiti nonconcorrono a formare il reddito d’impresa in quanto esclusi dallaconcorrono a formare il reddito d impresa in quanto esclusi dallabase imponibile. β=100% nel caso in cui D siano ottenuti dalla partecipazione inβ p p

una società residente in un paradiso fiscale (percepiti sia dasoggetti IRPEF che da soggetti IRES).

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Gli oneri finanziari: IA-IP• Gli interessi attivi concorrono a formare il reddito per l’ammontare

maturato nell’esercizio• Gli interessi passivi sono• Gli interessi passivi sono

– Interamente deducibili fino a concorrenza degli interessi attivi– L’eventuale eccedenza è deducibile entro il limite del 30% del reddito

operativo lordo (ROL)operativo lordo (ROL)• ROL = valore della produzione (R+ ΔS) – costi della produzione, dai quali vengono esclusi

ammortamenti e canoni di leasing (L+M)

• In formule– se IP ≤ IA + 0,3 ROL → =1– se IP > IA + 0,3 ROL → IP = IA + 0,3 ROL

= (IA + 0 3 ROL) / IP→ = (IA + 0,3 ROL) / IP

• Deducibilità “pro ciclica”• Deducibilità pro ciclica

• Tale vincolo vale solo per i soggetti Ires (no Irpef)

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a e co o a e so o pe soggett es ( o pe )

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Riporto in avanti degli IP e del ROLRiporto in avanti degli IP e del ROL

•Gli IP indeducibili in un esercizio potranno esseresommati con gli IP dell’esercizio successivo e dedotti neisommati con gli IP dell esercizio successivo e dedotti neilimiti degli IA e del 30% del ROL dell’esercizio successivo.

•La quota di ROL non utilizzata in un esercizio potràessere portata ad incremento del ROL dell’esercizioessere portata ad incremento del ROL dell eserciziosuccessivo, aumentando così la soglia di deducibilità degliinteressi.

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Gli oneri finanziari: Esempio

Valore della produzione 12.000C ti d ll d i 9 000Costi della produzione 9.000

di cui: Ammortamenti 900C i L i 100Canoni Leasing 100

Interessi passivi 2.000Interessi attivi 500

• IP=2.000>IA=500• ROL = 12.000 – 9.000 + 900 + 100= 4.000• Interessi passivi deducibili = IP = IA + 0,3 ROL =

= 500 + 0,3*4.000 = 1.700

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• Interessi passivi indeducibili = 2000 – 1.700 = 300

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Gli ammortamenti (A)• L’ammortamento è il procedimento con il quale il costo di un bene strumentale

impiegato nell’attività d’impresa per un periodo pluriennale è ripartito fra i diversiesercizi di utilizzo.

Dovrebbe riflettere il logorio normale dei beni utilizzati– Dovrebbe riflettere il logorio normale dei beni utilizzati• Si calcola applicando

– Il coefficiente d’ammortamento ()• coefficienti stabiliti dal Ministero delle Finanze per categorie di beni e• coefficienti stabiliti dal Ministero delle Finanze per categorie di beni e

settori d’attività• costanti (ma la quota d’ammortamento del primo periodo è ridotta del

50%)– Al costo storico d’acquisto del bene– La somma delle quote d’ammortamento = costo storico

• Es. costo storico= 100; coeff.=30%

anno 1 2 3 4 totA 15 30 30 25 100

• Aboliti gli ammortamenti anticipati e accelerati– Ampliamento temporaneo (2008) della base imponibile

• Annunciata revisione dei coefficienti ministeriali di ammortamento (stabiliti nel 1988)

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Le plusvalenze patrimoniali nette (W)

• Plusvalenze (al netto delle eventuali minusvalenze) realizzatecedendo a titolo oneroso beni relativi all’impresa– plusvalenza = corrispettivo percepito - costo non ammortizzato

– se relative a beni posseduti da più di 3 anni: possono concorrere aformare il reddito in quote costanti nell’esercizio di realizzazione e nei4 successivi (1/5)4 successivi (1/5).

• Possibilità di rivalutare periodicamente alcune postedell'attivo assoggettandole ad un regime fiscale agevolatodell attivo assoggettandole ad un regime fiscale agevolato– per non gravare eccessivamente sulle plusvalenze realizzate dalle

imprese a causa di fenomeni inflazionisticiimprese a causa di fenomeni inflazionistici

• In generale, le plusvalenze nette realizzate cedendo a titolooneroso partecipazioni societarie rientrano nella BIoneroso partecipazioni societarie rientrano nella BI– Ad eccezione del regime PEX

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Plusvalenze e minusvalenze PEX

Per le plusvalenze e le minusvalenze ottenute cedendo partecipazioni societarie (in società di persone e di capitali), si applica il regime della partecipation exemption (Pex), a condizione che:condizione che: possesso della partecipazione da almeno 12 mesi; prima iscrizione in bilancio della partecipazione nelle prima iscrizione in bilancio della partecipazione nelle

immobilizzazioni finanziarie; la società partecipata svolga effettivamente attività la società partecipata svolga effettivamente attività

commerciale; la società partecipata non sia residente in un paradiso p p p

fiscale.Il regime di partecipation exemption può essere applicato solo quando tutte queste condizioni sussistono.

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Le plusvalenze PEX• Soggetti IRES

– Solo il 5% delle plusvalenze societarie rientra nella base imponibileMinusvalenze indeducibili– Minusvalenze indeducibili

• Soggetti IRPEF– Solo il 49,72% delle plusvalenze societarie rientra nella base imponibile

è– Solo il 49,72% delle minusvalenze è deducibile• Motivazione : evitare la doppia tassazione degli utili

– Motivata solo nell’ipotesi che la plusvalenza rifletta utili non distribuitip p– Parziale doppia tassazione: disincentivare le strutture piramidali– Si veda il trattamento dei dividendi

• Se la Pex non si applica• Se la Pex non si applica– Plusvalenze interamente del reddito d’impresa– Minusvalenze interamente deducibili Strumenti alternativi per compensare utili e perdite Strumenti alternativi per compensare utili e perdite

• Consolidato fiscale (nazionale e mondiale): determinare un’unica base imponibile incapo alla società capogruppo

• Regime di trasparenza: le società di capitali possono, in alcuni casi, optare per

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Regime di trasparenza: le società di capitali possono, in alcuni casi, optare perl’attribuzione del reddito d’impresa ai soci (pro-quota)

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Imposta personale e imposta societaria

• Capacità contributiva della società rispetto a quellaCapacità contributiva della società rispetto a quella dell’individuo Se le società di capitali godono di una propria capacità contributiva p g p p p

doppia tassazione dei dividendi (società e percettore)

Se solo l’individuo gode di una propria capacità contributiva società opercettorepercettore

• Neutralità dell’imposta rispetto alle scelte di distribuzione degli utili Il sistema fiscale è neutrale se il carico fiscale complessivo non varia al

variare della quota degli utili distribuiti (dividendi)

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Il rapporto tra imposta societaria ei t limposta personale

L’i t i t i ò l i tt ll’i t l• L’imposta societaria può svolgere, rispetto all’imposta personale, unruolo:

autonomo e addizionale: le due imposizioni vengono consideratep gindipendenti e si ha una doppia tassazione degli utili lordi in capo allasocietà e dei dividendi in capo ai soci (sistema classico);

autonomo e sostitutivo: la tassazione in capo alla società esaurisce autonomo e sostitutivo: la tassazione in capo alla società esauriscel’obbligazione tributaria, pertanto essa dipende esclusivamentedall’aliquota societaria (sistema dell’esenzione totale);

integrativo: in questo caso il rapporto tra le due imposte si integra ela tassazione degli utili si realizza: attraverso il principio della trasparenza, ossia dipende esclusivamenteattraverso il principio della trasparenza, ossia dipende esclusivamente

dall’aliquota del socio, indipendentemente dalla loro distribuzione(sistema dell’integrazione completa o della partnership); attraverso la trasformazione dell’imposta pagata sugli utili distribuiti in attraverso la trasformazione dell’imposta pagata sugli utili distribuiti in

un acconto dell’imposta personale (sistema del credito d’imposta).

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I dividendi

Siaà U = l’utile lordo, ossia l’utile conseguito dalla società prima della

imposizione societaria e che coincide con la B.I. (U=BI) t = aliquota societaria su Ut aliquota societaria su U Di = dividendo distribuito all’iesimo socio

• Dividendi• DividendiDi = d i U(1-t)

– d è la quota degli utili netti [U(1-s)] che viene distribuita,0≤d≤1

– i è la quota di partecipazione agli utili dell’iesimo socio,con i=1 e n = # soci.

i 1

n

• Semplificazione ai fini didattici: elimino il pedice ii1

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1. Sistema classico

• L’imposta societaria si applica a tutto l’utile d’impresa U (nb. B=U)– t= aliquota imposta societariat= aliquota imposta societaria

• L’imposta personale si applica a tutti gli utili distribuiti D– tp= aliquota imposta personale

• TT T=T i tà+T l =tU+ t D=tU+ t [dU(1-t)]• TToT Tsocietà+Tpersonale tU+ tpD tU+ tp[dU(1 t)]– d=D/UN = % utili netti distribuiti– UN = U(1-t) utili netti, potenzialmente distribuibili

• Carico fiscale per unità di utile: = TToT/U = t+tp[d (1-t)]– aumenta all’aumentare di d (doppia tassazione degli utili distribuiti)

1 0t t

– d=0 = t– d=1 = t+tp - tpt

N t lità i f ti d ll lt di di t ib i d li tili

1 0pt td

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– Non neutralità nei confronti delle scelte di distribuzione degli utili

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2. Integrazione completa

• L’utile d’impresa rientra nella base imponibile dell’impostapersonale indipendentemente dalla sua distribuzionepersonale, indipendentemente dalla sua distribuzione– Solo la persona

• = TToT/U =tp

• Neutralità

• In Italia– Società di persone– Società di persone– “opzione per la trasparenza fiscale”

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3. Esenzione totale

• Utili tassati esclusivamente presso l’impresaDi id di ti• Dividendi esenti– Impresa

• T /U t• = TToT/U =t• Neutralità

• USA, proposta nel 2003• Correzione per la differenza fra aliquota effettiva ed aliquota formale

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“Sistema classico” in Italia

• Italia:– Non qualificate: TTOT=tU+ 0,2D =tU+ 0,2dU(1-t)Non qualificate: TTOT tU 0,2D tU 0,2dU(1 t)

• d=0 = t=27,5%• d=1 = 0,275 + 0,2*(1-0,275) = 42%

– Qualificate: TTOT=tU+ tp*0,4972*dU(1-t)Q TOT p , ( )• d=0 = t=27,5%• d=1 = 0,275+tp*0,4972(1-0,275)

= 0 275+t * 0 3605= 0,275+tp* 0,3605= 0,275+tp* 0,3605 (dipende da tp)se tp = 43% = 43% (vedere lez. Irpef)p

• Doppia tassazione, non neutralitàEli i t l 2004 il i d l “ dit d’i t ”

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– Eliminato nel 2004 il meccanismo del “credito d’imposta”

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Imposta societaria, scelte di investimentoe modalità di finanziamentoe modalità di finanziamento• Neutralità dell’imposta societaria

1 Scelte di investimento (quanto investire)1. Scelte di investimento (quanto investire)

2. Modalità di finanziamento (debito o azioni)

• Il sistema tributario è neutrale quando non influenza 1 e/o 2– il comportamento delle imprese non varia in seguito all’introduzione di

imposte

2: facile da definire• 2: facile da definire– imposte sul profitto NON dipende dalla modalità di finanziamento

• 1: devo introdurre la scelta di investimento di un’impresa• 1: devo introdurre la scelta di investimento di un impresa(estremamente semplificata)– Senza imposte

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– Con imposte (vari casi)

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La scelta di investimento

• B= R-L-M+ β D+IA- IP-A + S + W

• B=[R-L-M+ β D+IA+ S + W] -A – IP

( )B I I iI Baseimponibile

( ) PrP U I I iI ofittoeconomico

rendimento al netto dei costi dell'investimento ROL ammortamenti

oneri finanziari (NB: interessi passivi o remunerazione degli azioniI

iI sti)

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Investimento: no imposte

( )P I I iI

L’impresa '( *)I iL impresa sceglie Iche max P

'( *)I i

' condizione che determina la scelta del livello di investimentoi condizione che determina la scelta del livello di investimento' rendimento marginale

i costo del capitale

i

i costo del capitale

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i

'

i

)'(

)'(

i

II*

I

Se i↑I*↓ (e viceversa)

25

Se i↑ I ↓ (e viceversa)

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Investimento: imposte con BU

• Se BU=P l’imposta è neutrale rispetto alle scelte diinvestimentoinvestimento

( )P B I I iI

( ) (1 )nettoP P tB I I iI t

Condizione di ottimo

' * (1 ) (1 )

' *

I t i t

I i

Condizione di ottimo

' *I i •L’imposta riduce il rendimento marginale al netto degli ammortamenti e il costo del capitale nella stessa proporzione (1-t)

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p p p ( )

•Intuizione

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Non neutralità delle imposte societarie

Se B differisce da P

a) la base imponibile è in genere definita in termini nominali enon reali (non fare)non reali (non fare)

b) gli ammo tamenti fiscali non coincidono con il e ob) gli ammortamenti fiscali non coincidono con il veroammortamento economico (non fare)

c) la deducibilità/indeducibilità degli oneri finanziari iI• <1• <1• Differente trattamento di debito e azioni

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Parziale indeducibilità degli oneri finanziariC id i il i i i l f i [0 1] d li• Consideriamo il generico caso in cui solo una frazione [0;1] deglioneri finanziari sia deducibile– Hp. Ammortamento fiscale coincide con quello economico.

• B = [(I) - I – i I] vero profitto economico• Profitto netto = [(I) - I – i I] – t[(I) - I – iI]

= (1-t) ((I) - I) - (1- t) i IInvestimento ottimo I*:

(1 )' *1

tI it

(1 )t(1 )1 1 aumenta il costo del finanziamento 1

(equivalentemente, si riduce il rendimento marginale dell'investimento)

tt

I* (riduce l'investimento)

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Non è neutrale

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Parziale indeducibilità degli oneri finanziari

1-t1-t i

i 1 t

O I I*senza I*con

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Piena deducibilità degli oneri finanziari (iI)NB. Se B = [(I) - I – i I] = vero profitto neutralità[ ( ) ] p

' *I i

'')'( )(

)1)('( ti

30I*

ii(1-t)

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Scelte di investimento: debito

In Italia (e nella generalità dei sistemi fiscali) gli interessi passivi sono deducibili dalla base imponibile IRES:

Interamente: =1 e I=I* B.I. = [(I) - I - iI] = vero profitto

'( *)I i IRES neutrale rispetto alle scelte di investimento!

Per semplicità, ci concentriamo su questo caso: =1 Per semplicità, ci concentriamo su questo caso: 1 In realtà: 0≤<1 per vincoli di deducibilità (trascurare!)

B.I. = [(I) - I - iI] vero profitto Esempio su ROL: IP = IA+0 3 ROL → = (IA + 0 3 ROL) / IPEsempio su ROL: IP = IA+0,3 ROL → = (IA + 0,3 ROL) / IP N.B.: ROL = (I)

(1 )' *1

tI i

=> IRES non neutrale rispetto alle scelte di investimento!

1 t

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Ires e scelte di investimento: Azioni

C2. Azioni:• Nella generalità dei sistemi fiscali non è concessa• Nella generalità dei sistemi fiscali non è concessa

alcuna deduzione dall’imponibile per gli onericonnessi alla remunerazione degli azionisticonnessi alla remunerazione degli azionisti =0 Dividendi al 5%

• Ipotesi aggiuntive (semplificatrici e non):1. la remunerazione degli azionisti (A) consiste in tutti eg (A)

soli gli utili distribuiti (niente plusvalenze)2. prescindiamo da considerazioni relative al rischio

• Condizione di arbitraggio:i

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A = i

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Ires e scelte di investimento: Azioni• B = [(I) - I – i I]B [(I) I i I] • Profitto netto = [(I) - I – i I] – t[(I) - I]

= (1-t) ((I) - I) - i I

1Condizione di ottimo: ' *1

(1 )

I it

t

A

(1 )Si può utilizzare: ' *1

Azioni: 0 e

tI it

i

i

Non neutrale rispetto alle scelte d’investimento: I*↓l’impresa realizza un investimento maggiore se si finanzia con debito !!!

AAzioni: 0 e i

)'(

i p gg

)(

)1)('( ti

33II*I’

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Scelte di finanziamento

• Imposta societaria (Ires)Finanziamento con AZIONI T =t[(I) I ]– Finanziamento con AZIONI TA=t[(I) - I ]

– Finanziamento con DEBITO TD = t[(I) - I – iI]

• In genarale: TA>TD

L’Ires non è neutrale rispetto alle modalità difinanziamentoDiscriminazione a favore del finanziamento con debito

Stessa conclusione se gli utili non vengono distribuiti interessi passivi deducibili: conviene finanziarsi con debito interessi passivi deducibili: conviene finanziarsi con debitoGiustificazione dei vincoli alla deducibilità degli interessi passivi

Collegato con non neutralità rispetto alle decisioni

34

g pd’investimento

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Possibili soluzioni alla non neutralità• Cash flow corporation income tax

– Totale deducibilità (istantanea) delle spese d’investimentod d b l à d l d f– Nessuna deducibilità degli oneri di finanziamento

– Mai applicata, non studiare• Dual Income tax (DIT)• Dual Income tax (DIT)

– Neutralità rispetto alle scelte d’investimento ed alle modalità difinanziamento (applicata in Italia fra il 1997 ed il 2003)

• Italia: sistema attualeSi tende alla neutralità rispetto alle modalità di finanziamento– Si tende alla neutralità rispetto alle modalità di finanziamentoattraverso

• Vincoli alla deducibilità degli interessi passiviACE (d l 2011)• ACE (dal 2011)

– Possibile non neutralità rispetto alle scelte di investimento• vincoli a deducibilità oneri finanziari stringenti

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Ires e modalità di finanziamento: ACE

Nel 2011 è stata introdotta l’ACE (Allowance for corporate equity oAiuto alla crescita economica) che garantisce la deduzione dalla B I diAiuto alla crescita economica) che garantisce la deduzione dalla B.I. diun importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitaleproprio.

FINALITÀ:l’ACE dovrebbe garantire una maggiore neutralità nei confronti dellescelte di investimento e di finanziamento delle imprese.

MODALITÀ DI APPLICAZIONE: il rendimento è applicato alla variazione in aumento del capitale

proprio rispetto a quello esistente al 31 dicembre 2010;per i primi 3 anni il rendimento è fissato al 3%; per i primi 3 anni il rendimento è fissato al 3%; per il 2014 sarà pari al 4% (nel 2015 al 4,5% e nel 2016 al 4,75%), in

base alle previsioni dei rendimenti finanziari medi dei titolibase alle previsioni dei rendimenti finanziari medi dei titoliobbligazionari pubblici.

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ACE Deducibilità del rendimento nozionale del nuovo capitale di

rischio. B.I. = [(I) - I - rnoz I][ ( ) ]

dove: rnoz I = ACE rnoz è il rendimento nozionale pari al 3% e I è la variazione in

aumento del capitale proprio, calcolata al 31 dicembre di ogniciascun anno rispetto a quello esistente al 31 dicembre 2010 (4%ciascun anno rispetto a quello esistente al 31 dicembre 2010 (4%per la variazione avvenuta nel 2014).

Tendenziale neutralità: Tendenziale neutralità:

Scelte di investimento- B.I. = [(I) - I - rnoz I] ≈ B.I. = [(I) - I - AI] = P[ ( ) ] [ ( ) A ]

Scelte di finanziamento- B.I.A = [(I) - I - rnoz I] ≈ B.I.D = [(I) - I - iI]

37 Questione aperta: rnoz ≠ A≠ i