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“Come favorire un corretto approccio alimentare nell’anziano istituzionalizzato“

Corso base per operatori delle residenze

A cura di…

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II modulo

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Come deve Come deve comportarsi comportarsi l’anziano per l’anziano per

vivere in buona vivere in buona salute ?salute ?

Facciamo un “brainstorming”…Facciamo un “brainstorming”…

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Non tutti gli anziani sono uguali

• Anziani in buona salute

• Anziani con malattie croniche o acute (Alzheimer, diabete, cardiopatie, bronchiti, ecc.)

• Anziani deboli (inappetenti, che si nutrono poco)

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Anziani in Piemonte (“studio Argento” – I.S.S.)

• I Piemontesi anziani sono più longevi rispetto ai coetanei del Sud Italia

• Sono però più soli e meno accuditi dai famigliari

• Soffrono soprattutto di artrosi, osteoporosi e depressione (le donne più degli uomini)

• Le malattie croniche e la depressione sono più diffuse in periferia e nei paesi rispetto alle grandi città

• Le donne sentono di più le limitazioni legate all’età

• Molti anziani non hanno hobby o interessi al di fuori del lavoro

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Possiamo “allenarci” per non invecchiare

• L’invecchiamento si può rallentare con una costante attività fisica e mantenendo o stimolando interessi intellettuali (lettura di libri, attività artistiche, giornali, “parole crociate”, ascolto della radio).

• A 75 anni un anziano può avere perdite di lucidità e scioltezza limitate (intorno al 20%)

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A 75 anni posso conservare ancora un 80% della scioltezza e lucidità che

avevo a 30 anni

• Se a 30 anni potevo “ fare 100 cose” o “avere 100 pensieri”, a 75 anni posso “fare ancora 80 cose” e “avere 80 pensieri”: la perdita di funzionalità psico- fisica ad età avanzate è minima se tengo in forma corpo e mente.

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Invecchiamo perché viviamo

Il nostro corpo “arrugginisce”. Per fortuna possiamo ritardare quest’effetto:1) Con una adeguata alimentazione2) Facendo tutti i giorni un “po’ di movimento”, una

adeguata attività fisica3) controllando il peso4) controllando il proprio stato di salute (controlli e

visite periodiche e tempestive)5) mantenendo una adeguata vita di relazione

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(VIVERE RISCHIANDO MENO)

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MANGIARE CORRETTAMENTE E’

IMPORTANTE QUANTO RIMANERE ATTIVI E IN BUONA

FORMA

Questo facilita il buon funzionamento dell’organismo ed aiuta a cogliere il

meglio del cibo consumato.

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MANCANZA DI ESERCIZIO FISICO

ACCENTUAZIONE DEI DEFICIT DERIVANTI DALL’ETA’

AUMENTO DEGLI SVANTAGGI DOVUTI

ALLA VECCHIAIA

ULTERIOREULTERIORE

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LA SCARSA ATTIVITA’ O LA SCARSA ATTIVITA’ O L’INATTIVITA’ FISICAL’INATTIVITA’ FISICA

• COMPARSA DI VENE VARICOSE• FORMAZIONE DI TROMBI• FRAGILITA’ OSSEA - DOLORI ARTICOLARI

PUO’ CAUSARE:

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E’ UTILE QUINDI:E’ UTILE QUINDI:

• VISITA MEDICA PREVENTIVA prima di riprendere ad esercitarsi• RICOMINCIARE L’ATTIVITA’ FISICA IN MODO GRADUALE

facendo molta attenzione a non fare sforzi in breve tempo.

PRATICARE ATTIVITA’ FISICA LEGGERA PRATICARE ATTIVITA’ FISICA LEGGERA ALMENO TRE VOLTE LA SETTIMANAALMENO TRE VOLTE LA SETTIMANA

PER ALMENO 1/2 ORAPER ALMENO 1/2 ORA

IMPORTANTEIMPORTANTEper le persone che sono rimaste inattive per

periodi molto lunghi:

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EFFETTI SALUTARIEFFETTI SALUTARIDI UN’ATTIVITA’ FISICA REGOLAREDI UN’ATTIVITA’ FISICA REGOLARE

• STIMOLA LE FUNZIONI CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE

• AUMENTA L’APPORTO DI SANGUE AI MUSCOLI DEL CUORE

• CONTRIBUISCE AL MANTENIMENTO DELLA FORZA MUSCOLARE E L’ELASTICITA’ ARTICOLARE

• MIGLIORA IL COORDINAMENTO DEI MOVIMENTI E LA RAPIDITA’ DEI RIFLESSI

• INFLUENZA FAVOREVOLMENTE L’UMORE

• AIUTA A REGOLARE L’APPETITO

• FAVORISCE IL SONNO

• PREVIENE L’OSTEOPOROSI

• FAVORISCE IL CONSUMO DI ENERGIA, CHE AIUTA IL CONTROLLO DEL PESO

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FABBISOGNO ENERGETICO APPROSSIMATIVOFABBISOGNO ENERGETICO APPROSSIMATIVO

UOMI NI DONNEETA’peso Kcal peso Kcal

65 anni 65,0 55,0attività leggera 2060 1830

UOMI NI DONNEETA’peso Kcal peso Kcal

65 anni 65,0 55,0attività leggera 2060 1830

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Attività fisica

• Almeno tre volte alla settimana per almeno mezz’ora (meglio però se mezz’ora tutti i giorni)

• perché l’attività fisica “funzioni” deve portare la frequenza cardiaca a 70- 80 % della massima

In parole povere: una passeggiata veloce o un giro in bici che mi dà un po’ di “fiatone” senza però impedirmi di parlare

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Effetti salutari di una moderata attività fisica

• Stimola e tonifica le funzioni respiratorie e cardiovascolari

• Aumenta l’apporto di sangue al cuore (lo fa “lavorare meglio” e lo “nutre meglio”)

• Mantiene tonici i nostri muscoli e le nostre articolazioni

• Previene l’osteoporosi

• Rende più coordinati e con rflessi più rapidi

• Rilassa e mette di buon umore

• Favorisce il sonno

• Regola l’appetito

• Consuma energia che aiuta a controllare il peso (sia col consumo aerobio di lipidi e glucosio, sia con l’aumento della massa muscolare)

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COME instaurare un progetto di educazione fisica per l’anziano?

Più del 50% degli anziani che aderisce a un progetto di educazione fisica lo interrompe dopo 6 mesi.

PER EVITARE CIO’ occorre PROGRAMMARE

•visita medica prima di iniziare, con valutazione delle patologie

•progettare un corso mirato con insegnanti ISEF e medici

•almeno tre volte la settimana per 1 ora ogni volta (laddove possibile)

•locale confortevole

•ambiente allegro e informale (musica di sottofondo)

•esercizi variati, diversi ogni mese e graduali

•incrementi “a gradino”(prime settimane lento e graduale, poi lievi incrementi con “soste a quel livello”)

•streching e rilassamento

•nei mesi estivi attività all’aria aperta

•prevedere l’acquisto e l’utilizzo di attrezzi e macchine

•durata annuale

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Il ballo può essere un’ottima attività fisica ?

Corsi di ballo e musica da ballo purchè servano per muoversi e non si limitino ad un ascolto passivo (che può andare bene come attività ricreativa ma NON come

attività fisica!!!!!!!)

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Diagnosi precoce di eventuali patologie nell’anziano

• L’anziano, sia a domicilio che in struttura, dovrebbe essere periodicamente visitato e monitorato anche se apparentemente privo di patologie.

• Eventuali perdite di motilità e di autonomia dovrebbero essere prontamente

segnalate alle prime avvisaglie

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(equilibrio psicofisico = = maggiore qualità di vita)

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Pensate agli ambienti della Pensate agli ambienti della

residenza/comunità in cui residenza/comunità in cui

lavorate e individuate i criteri lavorate e individuate i criteri

minimi di qualità per renderli minimi di qualità per renderli

accoglienti/vivibiliaccoglienti/vivibili

LAVORO di GRUPPOLAVORO di GRUPPO

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Socializzazione e gestione del tempo libero

• Occorre stimolare l’anziano impedendone l’isolamento, dandogli motivazioni, fornendogli degli hobby o degli incarichi che lo facciano sentire utile

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Ogni uomo per sentirsi “vivo” deve sentirsi “utile” e “partecipe”

• Stimolare l’anziano intellettualmente (parole crociate, far segnare i compleanni, dotarsi di una biblioteca e di giornali, ecc.)

• partecipare a iniziative sociali (gite, incontri, uscite per ballare, cinema, teatro, feste di compleanno)

• Proporre piccoli lavoretti• insegnare all’anziano ad affermare la propria presenza• discutere i propri problemi• Prevedere momenti di vita all’aria aperta• Dare la giusta importanza a pulizia e decoro, e scelta

personale dei vestiti• Proporre una “diversificazione” della routine (piccoli

cambiamenti)

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Ambienti case di riposo: requisiti • Assistenza discreta ma vigile per gli

autosufficienti (la casa di riposo deve assomigliare il più posssibile ad una casa- alloggio)

• Ambienti “caldi” (addobbi, tovaglie, quadri di gusto e con un po’ di ricercatezza), e luminosi

• possibilità di personalizzare la stanza• salottini per creare tante zone di incontro

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Tempi dei pasti e delle attività

Devono essere il più possibile “fisiologici”, non “da caserma”, non rigidi e troppo vincolanti, ed imitare i tempi “casalinghi”, senza troppa fretta per quanto riguarda la durata dei pasti (TEMPO MINIMO 45 MINUTI)

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Caratterizzazione e personalizzazione della struttura

• Gli anziani per sentire “propria” la struttura, devono essere interpellati e intervenire nelle scelte (dagli arredi alle tovaglie, al tipo di animazione o gita)

• posate e bicchieri in una “busta personalizzata”

• tempo libero= giardini ampi; piccoli laboratori artigianali, piccoli lavori e commerci; uscite serali in gruppo per cinema, feste, ballo; gare bocce.

• Bar con possibilità di accesso degli esterni

• piccoli orti

• attività fisica aperta anche agli “esterni”

• animazione giornaliera

• gruppi di incontro con psicologo

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La struttura non dovrebbe imporsi all’anziano, ma comodamente e

plasticamente modellarsi ad esso.

Gli anziani sono ciò che saremo.

C’è una frase del Vangelo che dice: “non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”