ad Alice McLeod (Detroit 1937 - Los Angeles 2007)

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Il suono nasce, cresce, si propaga nella natura del mondo, nella natura delle cose.

Tutto è suono, tutto è silenzio e contemplazione.Tutto nasce, muore, si rigenera.

Tutto scaturisce dal divino per sua stessa volontà.Tutto ciò la cui essenza è acustica.

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Volontà che si esaudisce in sacrificio, spirito uni-versale, origine impalpabile della materia.

Forza procreatrice del cielo e della terra chesolo un demiurgo può accogliere, comprendere,diffondere.

Uomo che diventi tutti gli uomini. Che diventi lecose. E che torni a essere suono.

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PER ME?!

SOPRANO SELMER.SUONO PULITO. OTTIMA

INTONAZIONE.

MILES, NON DOVEVI. L’HO COMPRATO A PARIGI DA UN RIGATTIERE DI FIDUCIA.

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SEI PRONTO PER STASERA?

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NEWPORT, 1958. NELLA CONCEZIONE DI ELLINGTON, NON E’ LO STRUMENTO A FARE LA DIFFERENZA, MA CHI LO SUONA.

IL LEADER DEL NOSTRO PROSSIMO GRUPPO SI E’ TROVATO NELLA STESSA

SITUAZIONE DI ELLINGTON.

AFFERMARSI CON UN SOUND RICONOSCIBILE, ORIGINALE E PERSONALE, PER POI SENTIRLOREINTERPRETARE DA MOLTI ALTRI MUSICISTI.

E TROVARSI COSI’ COSTRETTO A SUPERARE DI NUOVO I PROPRI LIMITI CREATIVI.

PER APPRODARE A QUALCOSA CHE FOSSE ANCORA UNA VOLTA...

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... INCONFONDI-BILMENTE SUO.

VORREI ORAPRESENTARVI I MEMBRI DEL

GRUPPO...... UNO ALLA

VOLTA.

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ALLA BATTERIA, JIMMY COBB. AL CONTRABBASSO, PAUL CHAMBERS.

AL PIANO, BILL EVANS. SAX TENORE, JOHN COLTRANE.

ALTO, JULIAN ‘’CANNONBALL’’ ADDERLEY. E IL LEADER, ALLA TROMBA, MILES DAVIS.

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JOHN WILLIAM E MARY ALEXANDER!

QUANTE VOLTE DEVO RIPETERE CHE

NON DOVETE FERMARVILUNGO LA STRADA?!

ALTRIMENTI AVRETEUNA PUNIZIONE CHENON DIMENTICHERETE

FACILMENTE.

SCUSA,MAMMA.

SCUSA,ZIA ALICE.

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MIA MADRE SUONAVA L’ORGANO IN CHIESA. ACCOM-PAGNAVA IL CORO. CI PORTAVA LA’ TUTTE LE DOMENICHE.

MIO NONNO ERA PASTORE METODISTA. COSI’ TUTTA LA MIA FAMIGLIA.

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NEW JERSEY, 1964.

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PRONTI PERIL PRIMOTAKE.

ELVIN JONES, BATTERIA. JIMMY GARRISON,CONTRABBASSO.

McCOY TYNER, PIANO. BOB THIELE, PRODUT-TORE IMPULSE RECORDS.

RUDY VAN GELDER,TECNICO DEL

SUONO.

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ARE YOU READY, RUDY?

A LOVE SUPREME, PRIMA SESSION. 9 DICEMBRE 1964.

RUDY VAN GELDER STUDIOS.

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FIVE SPOT CAFE’, MANHATTAN,1958.

MONK PREFERIVA IMPARASSI I PEZZI SENZA LEGGERLI. <<SEVAI A ORECCHIO, CI ENTRI MEGLIO>>. IL PRIMO A INSE-GNARMI A FARE DUE O TRE NOTE CONTEMPORANEAMENTECOL TENORE.

IL CONTRABBASSO NON SUONAVA SEMPRE LE DOMINANTI.SE NON CONOSCEVI IL PEZZO NON SAPEVI DA DOVE PRENDERLO. LUI SUONAVA CERTI ACCORDI, IO ALTRI.

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FACEVAMO IN MODO CHE TUTTO SI INCASTRASSE ALLAPERFEZIONE. LA GENTE CI DICEVA: <<MA COME FATE ARICORDARVI TUTTE QUELLE COSE?>>

IN REALTA', NON RICORDAVAMO POI TANTO. SOLOLA STRUTTURA BASE. OGNUNO METTEVA QUEL CHEVOLEVA.

MONK INVECE SI ALZAVA, GIRAVA INTORNO ALPIANO, FACEVA UNO DEI SUOI BALLETTI RITUALI ESI SIEDEVA IN PRIMA FILA.

DOVEVA ASCOLTARE LA BAND, DICEVA. LE PRIMEVOLTE CERCAVO IL SUO SGUARDO. POI HO IMPARA-TO A TENERE LA BARACCA DA SOLO.

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KIND OF BLUE. COLUMBIA RECORDS’ 30 STREET STUDIOS, MANHATTAN.

PRIMA SESSION, 2 MARZO 1959.

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SECONDA SESSION. 22 APRILE 1959.

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VEDONO BILL CHE SALESUL PALCO.

IL PUBBLICO INIZIAA MORMORARE.

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MI SONO ACCORTO SUBITO CHE STAVA

SUCCEDENDO QUALCOSA.

UN TIZIO MI AGGUANTA IL BRACCIO E MI PORTA

IN UN ANGOLO.

"EHI, MILES. CHE DIAVOLO CI FA QUEL BIANCO AL PIANOFORTE?"

IO GLI DICO: "TROVAMI UN NEGRO CHE SAPPIA SUONARE MEGLIO

DI BILL E LO INGAGGERO'".

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NEW YORK CITY, 1959.

FATE LARGO! CHE

SUCCEDE?

UN NERO PE-STATO DA UNPOLIZIOTTO.

PERDE SANGUE.

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DOV'E' MILES?

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IL QUARTETTO CLASSICO. MY FAVOURITE THINGS, 1960.

JOHN COLTRANE, SAX SOPRANO. McCOY TYNER, PIANO.

JIMMY GARRISON, CONTRABBASSO. ELVIN JONES, BATTERIA.

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BERLINO, 1964.

ANF...GGHH...

ERIC... UN MEDICO!PRESTO!!!

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SONO NATO IN NIGERIA.

HARLEM, 1966

LA MUSICA ERA PARTE DEL NOSTRO ESSERE. L’ESSENZA DELLA VITA DI COMUNITA’. IL PIU’

GRANDE INSEGNAMENTO DEI MIEI AVI.

PARTE DELLAMIA VITA.

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IL RITMO E’ L'ANIMADEL MONDO. OGNI

COSA E OGNI AZIO-NE UMANA GIRANO INTORNO AL RITMO.

LO SPIRITO DELLA PERCUSSIONE E’ QUALCOSA CHE SI PUO’ SENTIRE MA CHE

NON SI PUO’ AFFERRARE, TI ENTRA DENTRO. DA’ SODDISFAZIONE E GIOIA. E’ UNO STATO D'ANIMOCHE TI FA DIRE A TE STESSO: "SONO FELICE

DI ESSERE PARTE DI QUESTO MONDO".

CAPISCO,FRATELLOBABATUNDEOLATUNJI.

STO LAVORANDO IN QUESTO SENSO. FRATELLO

JOHN...

... NON SAPRO’ MAI RINGRAZIARTI ABBA-STANZA PER IL TUO COSTANTE SOSTE-GNO ECONOMICO AL NOSTRO CENTRO.

TU SEI UNO SPIRITO DEL BENE.

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BIRDLAND, MANHATTAN, 1963.

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ASCENSION SESSIONS. 28 GIUGNO 1965.

IL PROGETTO PIU’ AMBIZIOSO. SENTIVO CHE STAVOABBANDONANDO QUALCOSA PER ANDARE INCONTROAD ALTRO.

PARTIVO DAL NULLA. NESSUNA INTRODUZIONE NE’ ASSOLO PRESTABILITI. SAPEVO COME SAREBBE FINITO IL PEZZO MA NON SAPEVO COSA SAREBBE SUCCESSO IN MEZZO.

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I PASSAGGI D’INSIEME ERANO BASATI SU ACCORDI FACOLTATIVI CON UN CENTRO TONALE STABILITO. AVEVO TUTTO IN TESTA. DAVO POCHE INDICAZIONI.

SUONAVO UNA CERTA LINEA CHE MANTENEVAMO NELLE PARTI D’INSIEME. DOPO OGNI ASSOLO VOLEVO UN CRESCENDO E UN DECRESCENDO.

E’ NECESSARIO AVERE UN BEAT COSTANTE, MA NON E’NECESSARIO MANTENERE I 4/4. SENTIVO DI AVER PRESOLA STRADA GIUSTA VERSO IL SUONO PURO.

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HARLEM, 1967.

IN QUESTA SERATA DI INAU-GURAZIONE DELLARASSEGNA "ROOTS

OF AFRICA"...

... ABBIAMO CON NOI UN OSPITE.

UN FRATELLO PER NOI MOLTOIMPORTANTE.

JOHN COLTRANE.

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UN TUO IDEALE PROSECUTORE? ALBERT AYLER.

Incontra Bob Thiele due settimane prima di morireper pianificare la pubblicazione di "Expression". Il suo primo album postumo.

Al ritorno da un tour in Giappone, Coltrane inizia ad avvertire dei dolori sempre più forti einsistenti allo stomaco.

Muore per le complicazioni di un cancro al fegato all’ospedale di Huntington, a Long Island, New York, lunedì 17 luglio 1967 alle quattro del mattino.

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ST. PETER’S LUTHERANCHURCH, MANHATTAN, 21 LUGLIO 1967.

Al funerale partecipano un migliaio di persone. Suonano dal vivo, tra glialtri, Albert e Donald Ayler Quartet.

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In principio era il suono.