COLLANA GUIDE ECOIDEA -...

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Si ... viaggiare! COLLANA GUIDE ECOIDEA Turismo sostenibile 7 www.provincia.fe.it/ecoidea Provincia di Ferrara

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Si ... viaggiare!

COLLANA GUIDE ECOIDEA

Turismo sostenibile7

www.provincia.fe.it/ecoidea

Provincia di Ferrara

IntroduzioneLa Provincia di Ferrara nel 1999 ha avviato la propria Agenda �1 Locale, ovvero un processo partecipato che sulla base delle emergenze e delle criticità locali, tende allo sviluppo sostenibile, in grado di rispondere alle necessità del presente senza compromettere il futuro delle pros-sime generazioni.

Nel �000 è stato istituito il Forum, costituito da più di 150 “portatori di interessi” individuati sul territorio ferrarese (in rappresentanza delle istituzioni, delle associazioni profes-sionali, ambientali, sociali e cultu-rali, delle scuole, ecc.), che ha ela-borato il Piano d’Azione “Ambiente e Futuro Sostenibile”, reso pubblico nel Marzo �001.

Il Piano d’Azione è un documento suddiviso in 11 obiettivi strategici e composto da 1�8 azioni che riguar-dano sia aspetti programmatici e

strutturali, sia iniziative specifiche, semplici e concrete. (Per maggiori informazioni sull’Agenda �1 Locale: www.provincia.fe.it/agenda�1).

Coerentemente all’Obiettivo 1 del Piano d’azione, che stimola alla promozione di comportamenti e sti-li di vita rispettosi dell’ambiente, la Provincia di Ferrara nel �00�, grazie ad un cofinanziamento del Ministero dell’Ambiente, ha istituito lo Spor-tello ECOIDEA®.

La missione è quella di promuovere e diffondere tra i cittadini le buone pratiche ambientali attuabili nella vita di tutti i giorni e assisterli nel-le scelte relative alle tecnologie per il risparmio delle risorse e del-l’energia. Nello specifico, la Collana Guide Ecoidea attua l’azione 39 del Piano d’azione di Agenda �1 Locale che richiede appunto di divulgare ai cittadini manuali di questo tipo.

EcolabelQuesta Guida Ecoidea promuove il marchio Ecolabel in tutti i modi, a cominciare dalla carta che state sfiorando, carta Ecolabel per tipografia completa-mente diversa dalle altre carte, sia per la qualità che per la tecnica di produzione utilizzata.Per capirci, è la stessa differenza che c’è tra fare l’idromassaggio alle Terme e gettare una mancia-ta di aspirine effervescenti nella vasca da bagno.

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Introduzione

Premessa

Quando pensi alle tue prossime vacanze...

Associazione Italiana Turismo Responsabile

Prima...

Durante...

E dopo... il viaggio

Il turismo solidale

Il turismo invernale

Il turismo in Italia

Due passi... su due ruote

Il vacanziere

E per chi resta a casa...

Link

Vi presentiamo la nostra mascotte: Lucilla!Lucilla è una lucciola tutta speciale: brilla di luce propria grazie ad una lampadina a bas-so consumo energetico e vi accompagnerà in tutta la Collana Guide Ecoidea.Come tutte le lucciole, anche Lucilla è un indicatore di elevata qualità ambientale.Sarà lei ad “illuminare” i consigli e le infor-mazioni contenute nelle nostre guide per ri-spettare l’ambiente e quindi... anche lei!

Premessa

La Collana Guide Ecoidea è un bel-l’esempio di come amministrazioni pubbliche attente e sensibili possano collaborare in azioni di educazione nel campo della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile e nella in-dividuazione di pratiche e stili di vita ispirati ai principi della sostenibilità.

La presente guida, dedicata al rispetto per l’ambiente in vacanza, costituisce un prezioso strumento di orientamen-to al comportamento corretto, e mar-ca la differenza fra il turismo sosteni-bile parlato e quello realmente diffuso e praticato.L’A.I.T.R., di cui sono stato uno dei fon-datori e da poco sono il Presidente, da tempo sente il bisogno di un rapporto forte e profondo di collaborazione con le amministrazioni pubbliche che, per il loro prestigio, la loro autorevolezza e la forza organizzativa di cui dispon-gono, hanno la capacità di tradurre in buone pratiche diffuse e generalizzate le intuizioni, le idee a volte pionieri-stiche, le proposte ai limiti dell’uto-pia espresse dal volontariato civile e sociale, e sono in grado di orientare positivamente i comportamenti dei cittadini.Il tema del turismo responsabile si è sviluppato inizialmente in riferimento ai problemi legati allo sviluppo turi-stico dei paesi del terzo mondo che, per la loro debolezza economica, la sudditanza politica nei confronti dei paesi più ricchi e sviluppati, talvol-ta l’assenza di democrazia, sono più

esposti alle, diciamo così, patologie del turismo; però, successivamente e con gradualità, ci siamo resi conto del valore universale dei principi del turi-smo responsabile: i problemi generati dallo sviluppo turistico sono di inten-sità e gravità diversa nei vari paesi, ma esistono ovunque, si manifestano in ogni contesto, anche nei paesi più ricchi, che pur vantano una lunga e positiva storia turistica.Questa guida affronta pertanto, giu-stamente, il problema in modo globa-le, fornendo informazioni, indicazioni e suggerimenti sia ai viaggiatori italiani che vanno all’estero, eventualmente in località lontane ed esotiche, dove i problemi sono più gravi, sia a colo-ro che viaggiano in Italia, al mare, in montagna, in città, nei luoghi di inte-resse naturalistico, questi ultimi par-ticolarmente fragili ed esposti a rischi sotto il profilo ambientale.Un’ultima osservazione: va apprezza-to il tono non pedante ma al contrario leggero e gradevole dell’esposizione. La materia è infatti delicata, coesisto-no sensibilità e approcci diversi, dun-que è opportuno mantenere un profilo appropriato, non saccente ma di buon senso, non presuntuoso e aggressivo, ma amichevole: uno stile che, ci au-guriamo, risulterà anche più efficace.

di Maurizio Davolio, Presidente A.I.T.R.

Associazione Italiana Turismo Responsabile

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1. Quando pensi alle tue prossime vacanze…

L’innata curiosità di nuovi mondi, non deve renderti cieco di fronte agli aspetti negativi della tua visita nei paesi ospi-tanti.

Ricorda che il Turismo di Massa, soprat-tutto il flusso dell’Occidente ricco verso i paesi “esotici” del Sud del mondo (Ame-rica Latina, Asia, Africa):

• è la principale attività economica a livello mondiale

• occupa milioni di lavoratori• cresce, favorito dallo sviluppo dei

trasporti

ma valuta anche che, essendo in mano a poche multinazionali, • ha una minima ricaduta economica

sui paesi interessati• ha uniformato culture e società, can-

cellando tradizioni e differenze• ha un forte impatto sull’ambiente e

su delicati ecosistemi• estromette gli abitanti locali da ogni

decisione in merito.

Considera inoltre che la scelta di desti-nazioni nelle quali vige un regime ditta-toriale determina ricchezza economica per quel governo.

Se tutto questo turba la tua sensibilità sociale e ambientale, sappi che:

• è possibile viaggiare in modo meno consumistico• più consapevole• ma, altrettanto gioioso. Sei in vacanza, mica in missione!

ECOTURISMO significa mettersi in viaggio cercando un rapporto equili-brato con l’ambiente, ma anche con le comunità locali.

...fermati un attimo.

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Prima di “consumare” un viaggio, svi-luppiamo un atteggiamento critico e “premiamo” le imprese che agiscono secondo certi criteri.

Il turismo consapevole aiuterà molti paesi ad uscire dalla miseria, molte fa-miglie a sopravvivere, la natura e gli ani-mali ad essere protetti e tutelati.

Un consumatore attento, che tiene con-to della salvaguardia ambientale, al mo-mento dell’acquisto di un viaggio, può, con la sua scelta, “orientare”, condizio-nare, il mercato. Le imprese si adeguano ai rapidi muta-menti degli scenari e del mercato, adot-tando comportamenti e proposte più in sintonia con le nuove esigenze dei con-sumatori.

Le future forme di concorrenza turistica saranno basate anche su proposte am-bientali compatibili e su nuovi stili di re-lazione sociale.

Le linee strategiche del percorso di qua-lità verso un Turismo Sostenibile do-vranno coinvolgere tutto il settore, dal tour operator al titolare della struttura, con programmi di finanziamento pubbli-co che sostengano queste scelte e piani di marketing per aumentare la doman-da di turismo ambientale.Nell’Università di Siena, presso la sede di Grosseto è nato il corso di laurea in “Economia del turismo sostenibile”: una bella occasione di approfondire la conoscenza delle concrete tematiche ambientali coinvolgendo l’apparente-mente distante mondo accademico.

“ Le persone non fanno i viaggi,

sono i viaggi che fanno

le persone.”

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L’industria turistica è concentrata in pochi grandi operatori e le migliaia di agenzie di viaggio ripropongono i pac-chetti di questi.La gran parte dei soldi spesi dai turisti per viaggi nel Sud del mondo ritornano nel Nord, attraverso le stesse compa-gnie aeree, strutture alberghiere e ope-ratori che controllano il mercato delle vacanze.

Il turista, passivo e superficiale, consu-ma acriticamente quanto viene offerto.

L’ambiente è il settore che sopporta i co-sti più rilevanti:• desertificazione e distruzione di ha-

bitat naturali per la costruzione di infrastrutture e alberghi

• perdite di petrolio da parte delle navi, rete fognaria inadeguata, acque di scolo mal depurate e conseguente inquinamento delle acque

• trasporti, riscaldamento, condiziona-tori, piscine e campi da golf consu-mano grandi quantità di energia ed acqua che provocano inquinamento e mettono in crisi l’agricoltura della zona

• sport che squilibrano delicati ecosi-stemi: immersioni e snorkeling pos-sono danneggiare irrimediabilmente le barriere coralline.

Le riflessioni su questi ed altri aspetti del turismo hanno portato, nel 1998, alla nascita della A.I.T.R., di cui fanno parte, ad oggi, 80 associazioni no-profit. Que-sta è finora la prima e unica esperienza italiana per la diffusione di un turismo più responsabile, sostenibile nel rap-porto con l’ambiente, etico e solidale nei rapporti sociali.

L’Associazione verifica soprattutto la presenza nelle proposte di viaggio,di tre requisiti qualitativi:• basso impatto ambientale, ricorso ad

energie pulite, limitazione degli ac-cessi turistici;

• positiva ricaduta socio-culturale sul-le comunità ospitanti, coinvolgendo le popolazioni nelle decisioni sui loro territori;

• equità economica, incentivando le imprese locali, nazionali, rispetto a quelle straniere.

L’A.I.T.R. diffonde una “Carta di identi-tà per viaggi sostenibili” che raccoglie una serie di linee guida rivolte ai tour operator, alle comunità indigene di ac-coglienza e, soprattutto, ai turisti con-sapevoli che desiderano e pretendono un turismo sostenibile, abbandonando il modello colonialista dell’occidentale adagiato nel lusso.

2. A.I.T.R. Associazione Italiana Turismo Responsabile

www.aitr.org

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Valuta attentamente la méta e inter-rogati sulle reali aspettative e moti-vazioni del viaggio(riposo, libertà, interessi culturali, curiosità antropologica, ricerca del ri-schio, luogo di moda).

Esamina con occhio critico i cataloghi d’agenzia: presentano una realtà en-fatizzata, ricca di mare e spiagge ma priva di consigli per la comprensione della cultura, insistendo spesso su aspetti “italiani” dell’accoglienza (lin-gua, cibo) quasi per preservare il turi-sta dalla realtà locale.

Non accettare la logica del villaggio turistico che distrugge il contatto con le diversità.

Capisci il paese, la società, la cultura che incontrerai: consulta testi, guide, dati su Internet.

Esigi chiare informazioni tecniche e logistiche sul viaggio.

Sii disponibile ad un incontro prepa-ratorio con i compagni di viaggio e l’organizzatore.Chiedi garanzie sulla qualità etica-ambientale del viaggio:• scelta di partner locali che rispetti-

no le norme sindacali (orari, lavoro minorile, paghe)

• trasporti, alloggi, ristorazione lo-cali nel rispetto dell’ambiente

• partecipazione a feste e manifesta-zioni tradizionali autentiche.

3. Prima...

Chiedi garanzie sulla qualità etico-economica del viaggio: • trasporti, alloggi e ristorazione a

carattere familiare locale• verifica dei luoghi di acquisto di

artigianato locale autentico (e non importato dall’Oriente).

Pretendi una guida del posto che indichi quali comportamenti locali siano accettabili o meno e metta in contatto i turisti con le reali attratti-ve del luogo.

Non programmare tour de force o vacanze mordi-e-fuggi: un luogo che hai visto in velocità ti lascia un’im-pressione estranea e fuggevole, se l’hai visitato con calma invece ti può regalare sensazioni ed impressioni autentiche ed indelebili.

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Condividi con rispetto i vari aspetti del-la vita quotidiana locale.

Non pretendere privilegi o sistemazioni particolari.

Non pretendere servizi di alto livello (piscina, campo da golf...) che implica-no alto sfruttamento energetico delle risorse locali.

Non ostentare ricchezza stridente con la situazione locale.

Non avere comportamenti offensivi per la cultura e la religione ospitanti. Cerca prodotti genuini e manifestazioni autentiche.

Non acquistare nulla che incoraggi o crei un mercato illegale.

Nei Parchi Nazionali e Riserve paga le tariffe ufficiali: le trattative “sotto ban-co” sono meno dispendiose ma finisco-no nelle tasche dei guardiani, mentre il ricavo della vendita dei biglietti serve alla manutenzione dei parchi.

Adotta un comportamento coerente:

• scegli mezzi di trasporto pubblici • considera che il portabagagli au-

menta il consumo di carburante del 10 %

• non gettare i rifiuti per strada, anche se le strade sono sporche

• segnala eventuali incendi o altre emergenze ambientali alle autorità

• evita le macchine fotografiche usa e getta, che hanno diverse sostanze chimiche tossiche incorporate

• limita i fazzolettini usa e getta, oppu-re usa quelli con marchio Ecolabel

• segnala alle autorità competenti eventuali reati, in particolare se lega-ti ad abuso sessuale o sfruttamento di minori.

4. Durante...

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5. E dopo... il viaggio

Valuta con attenzione le sensazioni o le aspettative mancate.

Proponi all’organizzatore una valuta-zione dell’esperienza, anche colletti-va.

Se puoi, resta in contatto con la gente e il paese visitato.

Brillanti esempi di soluzioni soste-nibili all’estero:

• In Kenya, le attività legate al turi-smo hanno consentito la creazione di 55.000 nuovi posti di lavoro.

• L’autorità dei parchi del Madaga-scar ridistribuisce il 50% dei ricavi alle comunità.

• A Casamance, in Senegal, da al-cuni anni gli insediamenti turistici sono integrati nelle strutture dei villaggi tradizionali.

• In Amazzonia, le piccole comunità indigene Ribeirinhos hanno atti-vato una struttura ospitale per �� persone, da inserire nella vita e nei lavori della comunità.

• Nella Repubblica Dominicana, or-ganismi locali gestiscono autono-mamente piccoli gruppi di turisti.

• Cuba. In alcune zone i turisti sono alloggiati in case private, condivi-dendone la quotidianità.

In tutti questi casi il numero dei turisti è limitato, l’impatto umano sostenibi-le e c’è la possibilità, per gli abitanti del posto, di svolgere un ruolo attivo nell’accoglienza.Gli investimenti locali sono ridotti e non obbligano alla dipendenza dal ca-pitale straniero.I guadagni sono più elevati e maggio-re è la possibilità di reinvestire i ca-pitali.Il minor divario nello stile di vita tra turisti e indigeni favorisce relazioni interpersonali autentiche.

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Dalla teoria alla pratica: puoi partecipare a viaggi nei paesi in via di sviluppo che prevedono la visita e la devoluzione di una quota di spesa a favore di progetti di cooperazione e solidarietàAlcune proposte:www.bottegaengim.orgwww.tremembe.unimondo.orgwww.tures.itwww.unaltromondo.itwww.viaggiemiraggi.it

puoi partecipare a campi di lavoro al fine di mettere la tua attività dispo-sizione di progetti di cooperazione e solidarietà:www.iboitalia.org

puoi contribuire concretamente alla salvaguardia dell’ambiente parte-cipando ai viaggi proposti da WWF e Legambiente:www.wwf.it/vacanzewww.legambienteturismo.it

6. Il turismo solidale

“Il turismo è compatibile con l’ambiente solo a dosi omeopatiche.

Ed è essenziale l’elemento della reciprocità, il rapporto

che si crea con chi vive nei luoghi. Altrimenti, anche il più volenteroso

degli ecoturisti può trasformarsi in un irritante, pedante e dannoso grillo parlante.”

Alex Langer

1�1�

Avete mai passato il periodo natalizio, corrispondente alle vacanze scolasti-che, in montagna, tentando di sciare? Le vacanze invernali sono diventate un fenomeno talmente di massa, con-centrato in poche settimane all’anno, da trasformarsi spesso in “vacanze infernali”.Si stima che le attività collegate al turismo invernale muovano annual-mente in Europa ben �0 miliardi di Euro, cifra che riguarda 10 paesi ed oltre 10.000 stazioni che complessi-vamente dispongono di circa 110 mi-lioni di posti letto. In questo mercato i paesi dominanti, assieme all’Italia, sono Svizzera, Austria e Francia.

Sono stati creati dal nulla luoghi alla moda, centri di ritrovo della monda-nità che, con la scusa degli sport in-vernali, fanno scempio delle bellezze naturali per costruire alberghi di �00 stanze, impianti per l’innevamento ar-tificiale e per l’illuminazione notturna, piste da discesa, funivie che spesso divorano enormi quantità di energia per il loro funzionamento e deturpano il patrimonio naturale, sconvolgendo l’habitat di piante, animali e… abitan-ti.

La Conferenza Transfrontaliera Mont-Blanc ha individuato nel turismo uno dei grandi temi di cui occuparsi pren-dendo come linea direttrice generale quella di incentivare il più possibile attività dolci e di basso impatto, in ar-monia con la moderna concezione di sviluppo sostenibile.I criteri che devono regolare il turi-smo invernale consapevole sono gli

Prendono piede i viaggi a piedi. Fanno scoprire che cosa è

necessario mangiare e cosa è assuefazione, cos’è

il troppo e cosa il necessario. Eliminano il

superfluo dagli zaini e dalle menti : tutto è più leggero!

www.boscaglia.it

stessi delle altre forme, ma con qual-che accortezza in più per la corretta gestione dei luoghi:

• ripristino degli equilibri naturali e della stabilità idrogeologica

• conservazione e ripristino della biodiversità e dei valori ambientali

e paesaggistici

• riduzione del traffico e dei fattori di inquinamento

• mantenimento dell’agricoltura in tutte le situazioni in cui è possi-bile.

7. Il turismo invernale

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La vacanza non serve a perdere quel po’ di equilibrio psicofisico che fatico-samente abbiamo raggiunto nel resto dell’anno, né serve a dimostrare la nostra retorica smania ecologista di ritorno alla natura. Anche nella natura ci si può abbandonare ad una vacanza alienante e narcisistica. In vacanza si può fare qualcosa di più. Si può riscoprire il silenzio, che non vuol dire un muso di un metro, ma trovare le parole giuste per il nostro ruolo dimenticato di madri, padri, figli o sorelle.Un sano periodo di disintossicazione da SMS, televisione, e-mail potrebbe darci l’occasione unica di chiacchiera-re con serenità.

Per alcune persone sembra un impe-rativo categorico organizzare il Capo-danno in Kenya, Pasqua in Tunisia, un week-end a Londra, oltre ovviamente alle vacanze estive in Croazia. Forse è banale, ma …perché, prima di partire per viaggi super-esotici, non scoprire le bellezze del nostro paese?Non parliamo degli enormi parchi acquatici e terrestri che deturpano il paesaggio e richiedono enormi quan-tità di acqua e energia elettrica, ma-gari a due passi dal mare.Parliamo delle bellezze naturali e culturali di cui l’Italia ha il primato mondiale. Scopo del turismo sostenibile in Italia è quello di valorizzare queste bellezze e trasformare la protezione dell’am-biente da “vincolo” a “opportunità” di sviluppo economico.Molte strutture turistiche hanno sot-toscritto un protocollo d’intesa con

“Ecolabel Legambiente e Turismo”, un’iniziativa volontaria che incorag-gia le imprese ricettive a migliorare la propria gestione ambientale pro-ponendo: cibi biologici, letti in abete, niente fumo, riduzione, riciclaggio e compostaggio dei rifiuti, risparmio energetico e idrico, contenimento del rumore e del traffico, lotta biologica alle zanzare, giardini costruiti sopra i tetti, noleggio delle biciclette, pannel-li solari, accoglienza gioiosa dei bam-bini negli spazi comuni.Ci auguriamo che il turismo a misura d’uomo motivi sempre più i turisti a sce-gliere alcune località piuttosto che altre.

Chi cerca alberghi, camping, agritu-rismi, bed&breakfast e stabilimenti balneari amici della natura, oppure vuole conoscere lo stato ambientale di città, mari, fiumi e montagne d’Italia, può trovare risposte presso lo Spor-tello nazionale di Legambiente “Am-biente e turismo” e presso il Centro di documentazione ambientale dell’as-sociazione.Lo Sportello “Ambiente e turismo” e il Centro di documentazione am-bientale si trovano a Bologna, presso la sede di Legambiente Emilia-Ro-magna, in piazza XX Settembre 7, tel. 051/��.13.��e-mail: [email protected]

Da alcuni anni le strutture turistiche possono ottenere l’Ecolabel dell’Unio-ne Europea. Scegli alberghi, campeggi e strutture con la margherita: molte rimborsano anche il biglietto del treno!

8. Il turismo in Italia

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Una forma di turismo che sta pren-dendo piede è quella da “imprevisto”. Si parte per il solito week-end sui monti, e si rimane bloccati dalla neve in un rifugio, oppure da una frana… telefonata a casa per tranquillizzare, in ufficio, e vai, minimo una settimana di vacanza “imposta” ma con la co-scienza a posto, e più i soccorsi tarda-no meglio è. Una pacchia.

Stanno prendendo piede (o pedale...) le vacanze in bicicletta. Complici le innumerevoli piste ciclabili che stanno diffondendosi in tutta Eu-ropa, considerata la possibilità offerta da treni, pullman, navi nonché auto e camper di potersi portare al seguito il più ecologico mezzo di trasporto, in sella alla propria bici si scopre il mondo a forza di addominali.Il percorso della Destra Po, inaugu-rato nel �001, è la pista ciclabile più lunga d’Italia (13� km di cui 110 ad uso esclusivo del traffico ciclistico), segue l’argine del fiume Po in provin-cia di Ferrara da Stellata di Bondeno a Gorino Ferrarese. É inserita nel progetto “Eurovelo”, una rete di 1� percorsi ciclabili eu-ropei che collegano tutti i paesi del Continente e costituisce il tratto cen-trale del percorso europeo n. 8 che parte da Atene e arriva fino a Cadice in Spagna.

9. Due passi... su due ruote

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Mari, monti, colline, campagna, città d’arte o meno, non importa; purché si vada. Il vacantierex domenicalis, specie non protetta dal WWF, raggiunge il suo apice d’estate, quando imboc-ca con la sua auto la “superstrada” Città - Mare assieme ad altre decine di migliaia di compagni d’avventura che hanno avuto la stessa idea, lo stesso giorno, alla stessa ora. Sangue, sudore e lacrime, spesso non solo metaforiche. Programma della giornata: coda in auto sotto il sole, immancabili tam-ponamenti, sorpassi azzardati me-glio a destra, imprecazioni, uscite concitate, ricerche frenetiche di un parcheggio il più vicino possibile al bagno -anzi!- auspicabilmente sul-la sabbia, spalmatura cutanea im-mediata di superabbronzante, sole non-stop, beach tennis, beach volley con immersione finale nell’acqua del mare, densità media: 8 bagnanti per metro quadrato. A seguire: insalatone, piada, panini, bibite e gelato, con relativi rifiuti sep-pelliti educatamente sotto la sabbia assieme agli immancabili mozziconi di sigaretta.

10. Il vacanziere

Ritorno: replay dell’andata con l’ag-giunta del sole al tramonto, giusto all’altezza degli occhi di chi guida, effetto accecamento assicurato. Demordere? Mai.Il divertimentificio domenicale rispon-de ai bisogni più interiori e profondi del vacanziere che diventa così un ottimo indicatore ambientale: dove resiste, l’inquinamento (ambientale e spirituale) è ai suoi valori più alti.

Turista scontento? www.sosvacanze.it

e www.consumatori.itseguono il

contenzioso in materia turistica.

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L’oasi di fresco è assicurata. Si può persino girare con i jeans e la ma-nica lunga. Non ci sono stagioni nei super-iper-maxi mercati, il miracolo dell’aria condizionata elargisce a tutti, de-mocraticamente, aria fresca. Altro che le circolari per gli anziani del ministro Sirchia! Questa è la vera risposta alla calura soffocante, a costo zero, puoi passare una gior-nata senza comprare niente e ma-gari chiacchierando con amici, al fresco.La grande super-iper-maxi madre accoglie chiunque nel proprio nido che protegge da tutto: intemperie, violenza, solitudine. Tanto, prima o poi, salterai il fosso e da cliente potenziale diventerai cliente… e basta. E il gioco è fatto.

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11. E per chi resta a casa...

Manuali e guide turistiche sempli-ci, economiche, maneggevoli, che offrano indicazioni non dal punto di vista del turismo di massa, non sono molte, ma esiste un’editoria in questo settore:

• le Guide EDT - Lonely Planet • le Guide Routard • le Rough Guide

Piacevoli da leggere, offrono punti di vista non scontati, sono costan-temente aggiornate e arricchite col metodo del passaparola da parte dei turisti che effettivamente vi hanno soggiornato, danno notizie stori-che e culturali non nozionistiche e sono ricche di suggerimenti sulla cultura e le abitudini del luogo. Of-frono inoltre indirizzi e nominativi di strutture alberghiere o sistemazioni di pernottamento indipendenti, i cui proventi hanno una ricaduta effetti-va sulla popolazione del luogo. Indispensabili per tutti coloro che vogliono viaggiare al di fuori dei percorsi turistici classici e dei grup-pi organizzati, sono reperibili nelle librerie.Da leggere in ogni caso, anche in al-ternativa al viaggio stesso.

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Link di approfondimento agli argomenti trattati:

• www.aiab.it • www.aitr.org• www.aitr.unimondo.org• www.arciturismo.it• www.associazioneram.it• www.bandieragialla.it• www.boscaglia.it• www.cts.it• www.ecoturismo-italia.it• www.infoambiente.it• www.ithacaonline.org• www.mlal.org• www.ondanomala.org• www.outis.org• www.pindorama.org• www.servas.org• www.solidea.org/aree/turismo• www.terre.it• www.traterraecielo.it• www.unimondo.org/aitr• www.utopie.it• www.viaggiareibalcani.it• www.viaggisolidali.it • www.web.vita.it

12. Link

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La presente guida è stata stampata su carta Ecolabel Cyclus Office

stampato nel Settembre �007

Bibliografia

Duccio Canestrini “Andare a quel paese”, Feltrinelli - Traveller.Renzo Garrone “Turismo responsabile. Nuovi paradigmi per viaggiare in terzo mondo” Associazione RAM Genova.Umberto Di Maria “Vacanze contro ma-no. La guida al turismo responsabile, ai campi di lavoro e solidarietà” Terre di Mezzo.

Questa guida è stata compilata per fornire, in poche pagine, la maggior chiarezza e completezza di informa-zioni sull’argomento. Se ti interessa-no ulteriori approfondimenti, indirizzi locali, siti internet sui punti trattati, contattaci.Ugualmente se noti un’inesattezza, un’informazione mancante o supera-ta, ti preghiamo di segnalarlo.

Grazie per la collaborazione.

“Anche noi condividiamo” è il progetto della Provincia di Ferrara visibile sul sito www.provincia.fe.it/ecoidea, con cui la Collana Guide Ecoidea viene resa disponibile gratuitamente per la personalizzazione e la stampa da parte di qualsiasi Ente interessato.

© Sportello Ecoidea®, Assessorato all’Ambiente, Agenda �1 Locale e Cooperazione internazionale della Provincia di Ferrarawww.provincia.fe.it/[email protected]

A cura di: Albero Casarotti, Stefano Fortini, Carla Negretti, Alida Nepa, Stefania Sacco coordinati da Gabriella Dugoni responsabile del Servizio Politiche della Sostenibilità e Cooperazione Internazionale della Provincia di Ferrara.

Stampa Sate - FeGraphica

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Alcune ideeIl Parco del Delta del Po: è il più este-so tra i parchi e le riserve dell’Emilia-Romagna e comprende zone umide, aree agricole, boschi e pinete. La flora, la fauna, le bellezze naturali in genere sono integrate con splendidi esempi, costruiti dall’uomo, di capolavori ar-chitettonici.Fattorie Didattiche: il progetto vuole favorire l’incontro tra fattorie e mondo scolastico ed ha creato a questo sco-po una rete di fattorie con agricoltori disposti ad accogliere studenti anche piccoli.Fattorie Aperte: è un’iniziativa che coinvolge molte fattorie rurali della zona che per una settimana, in mag-gio, sono aperte per la visita a tutti i cittadini. Pesca Turismo: vengono organizzate battute di pesca su navi che solita-mente non trasportano passeggeri.Bird watching: il Parco del Delta del Po offre interessanti occasioni attraverso un percorso articolato comprendente diverse mete:Oasi di Campotto, Saline di Comac-chio, Valle Canneviè, Valle Bertuzzi.In motonave nel Delta: itinerari tra il fiume Po e il mare Adriatico, all’inter-no della Sacca di Goro, che permetto-no di ammirare irripetibili spettacoli offerti dalla natura.I sapori del territorio: - La via del Grande Fiume è un itine-rario che lambisce il corso del Po da Bondeno al Bosco della Mesola. Le specialità che possono essere degu-state vanno dall’anatra, alla zucca, fino alla salama da taglio.- La via delle Corti Estensi si snoda fra tracce di antiche delizie rinascimenta-li offrendo piatti a base di riso, aglio e tartufi, sino al culmine del sapore del-la salama da sugo.

Opuscoli editi dalla Provincia di Ferrara che si possono ritirare gratis:- Oasi di Protezione della fauna nel ferrarese- Fattorie Didattiche- Fattorie Aperte- Le Dune di Massenzatica- Destra Po- 10 itinerari cicloturistici nel ferrarese - Goro e il suo territorio- La via delle siepi a Tresigallo- Road Book Destra Po- Road Book 7 itinerari in bicicletta- Guida all’agriturismo e al turismo rurale

Vivere l’Europa: per ragazzi tra i 15 e �5 anni residenti nella provincia di Ferrara esistono opportunità vantaggiose. Contattare direttamente:• ARCIRAGAZZI, Contrada della Rosa 14 Ferrara [email protected]• Circolo Merlino, Contrada della Rosa 14 Ferrara [email protected]• Il Germoglio, via Savonuzzi 41Pontelagoscuro [email protected]• IBO, via Montebello 46-Ferrara [email protected]• Legambiente, via Zappata 11-Comacchio [email protected]• Teatro Instabile Urga, via Ranuzzi 111 Casaglia [email protected]

Turismo diverso anche a Ferrara ITHACA Arci Turismo www.ithacaonline.org

Ufficio Informazioni Turistiche della Pro-vincia di Ferrara, tel. 053� �99303

Per un pernottamento economico e spartano: Campeggio Estense, via Gramicia tel. 053� 75�396 e Ostello Estense, corso Biagio Rossetti, tel. 053� �04��7.

Turismo sostenibile anche a Ferrara

Collana Guide EcoideaGratuitamente puoi richiedere le Guide Ecoidea

1 – Dal pattume… al concime - Il compostaggio domestico – perché e come ottenere un ottimo concime utilizzando gli scarti domestici2 – Prendi uno… paghi due – La riduzione dei rifiuti all’acquisto – consigli per fare la spesa valutando anche imballaggi e confezioni3 – Sto arrivando… com’è il posto? – Bambini e ambiente – suggerimenti per allevare un bambino sano in un mondo che sano non è4 – Mi fa male… l’ufficio – L’ufficio ecologico - come rendere più vivibile e salubre l’ambiente lavorativo e farsi passare il mal d’ufficio5 – Bella e... generosa – Gratis a Ferrara – monitoraggio di tutte le possibilità ed i beni a disposizione gratuita dei ferraresi6 – Il cielo... nella mia stanza – Bioarchitettura – tecniche e modalità per costruirsi una casa utilizzando i principi della bioarchitettura7 – Sì… viaggiare! – Turismo sostenibile – trasformiamoci da vacanzieri inconsapevoli a turisti rispettosi dell’ambiente fisico e umano8 – Lasciati… guidare – Ecologia sulla strada – strategie per risparmiare carburante ed euro e inquinare meno, guidando in maniera diversa9 – Un posto… al sole – Pannelli solari e risparmio energetico – energia dal sole ora accessibile a tutti10 – Casalinghe/i... disperate/i – Come risparmiare ambiente ed euro in casa? – buone pratiche domestiche in ogni stanza della propria casa

INOLTRE… tante altre informazioni / Guide / opuscoli / manuali per risparmiare ambiente ed euro.

Editore EDISAI s.r.l. FerraraISBN 978-889506�-10-5

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