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Cogenerazione: stato e potenziale
Dario Di Santo, FIRE
Webinar White Focus 27 gennaio 2021
FIRE: energy management a 360 gradi
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www.fire-italia.org/associarsi2020/
DAL 1987
Cogenerazione: cos’è e perché è utile
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La cogenerazione consente di risparmiare energia primaria (i.e. gas naturale, GPL, GNL, gasolio, biomassa, biogas, etc.) a parità di energia elettrica e termica fornite all’utente finale.
Si riducono le emissioni e le perdite di rete (autoconsumo). Si possono avere benefici sulla qualità della tensione.
Ee 40
Ep 45
Et 35
Ee 40
Et 35
Ep 3
Parco elettrico
CAREc 100
Caldaia
Fonte: FIRE
Ep 25
Ec 123
I numeri della CAR
Unità installate 1.865
Potenza installata:13 GWe
Produzione elettrica: 57 TWhe
Produzione termica: 36 TWht
Rendimento medio: 65% VS 42% t e rmoe l e t t r i co non cogenerativo
PES (primary energy saving) medio: 11%
Produzione da cogenerazione non CAR:105 TWhe, 60 TWht.
Dati tratti dalla Relazione annuale sulla cogenerazione in Italia 2020 del MiSE (dati 2018). 4
Il 55% dell’energia termoelettrica prodotta in Italia viene da impianti di cogenerazione.
Una soluzione flessibile
La maggior parte delle unità i n s t a l l a t e s o n o m o t o r i a combustione interna.
Si tratta della tecnologia prevalente per le applicazioni di mini e microcogenerazione ed è usata in tutti i settori.
La maggior parte dell’energia generate viene da centrali a ciclo combinato.
Le turbine a gas e vapore sono usate soprattutto per le applicazioni di grande taglia nel settore industriale e per il teleriscaldamento.
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Elementi (utente finale o comunità)
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Prezzo elettricità
Prezzo combustibili
Normativa e incentivi
Tecnologie
Criteri di investimento
Fabbisogno elettrico
Fabbisogno termico
Gestione utenze
Merc
ato
Utiliz
zato
re/iPrezzo CO2
Evoluzione sistema elettrico
Gestione generatori
Gestione accumuli
Fonte: FIRE
Supporto economico
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In virtù dei benefici che produce, la cogenerazione gode di un regime di supporto stabile.
Grazie agli incentivi disponibili, la cogenerazione risulta una soluzione molto interessante per tutti i clienti che hanno un fabbisogno di energia idoneo.
Schemi di supporto in vigore
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Certificati bianchi (TEE) GSE, GME
Ecobonus, Sismabonus, Bonus facciate, Superbonus 110% ENEA, Agenzia delle Entrate
Efficienza energetica FER termiche
Conto termico P.A. e privato GSE
Altro (Transizione 4.0, PREPAC, programmi BEI, EEEF, fondi strutturali, fondi mobilità, etc.) MiSE, MATTM, BEI, CdP, Deutsche Bank, Regioni e EELL, etc.
CAR/TLR
Fonte: FIRE.
CAR: cogenerazione alto rendimento TLR: teleriscaldamento/teleraffrescamento
FER: fonti rinnovabili EEEF: European energy efficiency fund
TEE CAR GSE, GME
Ecobonus, Superbonus 110% ENEA, Agenzia delle Entrate
Conto termico P.A. GSE
Fondo nazionale efficienza energetica (garanzia e interesse agevolato) Invitalia
TEE CAR: D.M. 5 settembre 2011
Possono accedere all’incentivo tutti gli impianti di cogenerazione entrati in funzione dopo il 1 gennaio 2011 che soddisfino i requisiti di CAR (cogenerazione ad alto rendimento) secondo il D.M. 4 agosto 2011.
L’incentivo è riconosciuto per 10 anni, che salgono a 15 anni per il teleriscaldamento, ed è basato sul risparmio in energia primaria conseguito dall’impianto, moltiplicato per un coefficiente K – variabile a scaglioni da 1,0 a 1,4 – che premia gli impianti di dimensione minore:
TEE = 0,086⋅K⋅(Ee,CHP/ηe,rif + Et,CHP/ηt,rif - Ec)
Le domande relative alle rendicontazioni della produzione vanno presentate entro il 31 marzo di ogni anno per i consumi dell’anno precedente (la prima rendicontazione va mandata entro il 31 marzo dell’anno n+2, essendo n quello dell’entrata in esercizio).
I TEE ottenuti possono essere venduti sul mercato del GME come i normali certificati bianchi, o ritirati dal GSE.
Il titolare del progetto comunica annualmente se per i titoli ricevuti nell’anno intenda avvalersi del ritiro od operare sul mercato.
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TEE CAR: lo schema di funzionamento
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Riconoscimento CAR richiesta TEE
ARERA
presenta TEE
Rilascio TEE
Fase I: Riconoscimento
Fase IIb: Compravendita TEE
Operatore: soggetto giuridico che detiene la proprietà o che ha la disponibilità dell'unità di cogenerazione.
Operatore impianto CAR
Operatore impianto CAR
BorsaGME
acquisto TEE
Contrattazione bilaterale
trasferimento TEE
flussi di cassa
rapporti fra le parti
Distributore
GSE
Richiesta ritiro TEE
Fase IIa: ritiro TEE
Operatore impianto CARGSE
TEE CAR: prezzo con ritiro
Il prezzo del ritiro, per tutti i dieci o quindici anni, è pari al contributo tariffario in vigore nell’anno di entrata in esercizio del cogeneratore.
I n base a l l a de l i be ra ARERA 487/2018/R/EFR, il prezzo di ritiro massimo è fissato pari a 250 euro per gli impianti entrati in esercizio dopo il 1 giugno 2018.
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Anno di entrata in esercizio
Prezzo di ritiro (€/TEE)
1999-2011 93,682012 86,982013 110,272014 105,832015 114,832016 191,402017 311,452018 248,892019 250,00
50,00
100,00
150,00
200,00
250,00
300,00
350,00
400,00
450,00
500,00
550,00
14/01/14
14/03/14
14/05/14
14/07/14
14/09/14
14/11/14
14/01/15
14/03/15
14/05/15
14/07/15
14/09/15
14/11/15
14/01/16
14/03/16
14/05/16
14/07/16
14/09/16
14/11/16
14/01/17
14/03/17
14/05/17
14/07/17
14/09/17
14/11/17
14/01/18
14/03/18
14/05/18
14/07/18
14/09/18
14/11/18
14/01/19
14/03/19
14/05/19
14/07/19
14/09/19
14/11/19
14/01/20
14/03/20
14/05/20
14/07/20
14/09/20
14/11/20
Andamento prezzi mercato spot GME
TEE prezzo medio pesato per sessione Prezzo medio pesato
Elaborazioni FIRE su dati GME
TEE CAR: prezzo di mercato
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Dopo alcuni anni di relativa stabilità dei prezzi, il mercato dei TEE ha visto un’impennata causata da:
deficit progressivo dell’offerta a causa del cambio delle regole;mantenimento di target alti;effetto delle frodi emerse a metà 2017.
Dal 2018 il prezzo è stato limitato a un massimo di 260 euro.
TEE CAR: cumulabilità
L’incentivo introdotto dal D.M. 5 settembre 2011 è cumulabile con:
fondi di garanzia e di rotazione;
altri incentivi pubblici in conto capitale fino al 40%, 30% e 20% dell’investimento rispettivamente per potenze fino a 200 kWe, 1MWe e superiori;
detassazione del reddito d’impresa degli investimenti in macchinari e apparecchiature;
regimi per SEU e RIU e scambio sul posto.
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Il nuovo decreto sui certificati bianchi
A breve è attesa l’uscita del nuovo decreto sui certificati bianchi. Fra le novità:
rimodulazione del target 2020 e fissazione di quelli fino al 2024;
semplificazioni in merito alla presentazione dei progetti;
allargamento degli interventi ammissibili;
maggiore supporto e trasparenza.
Il nuovo decreto non modificherà l’attuale regime previsto per la cogenerazione, ma potrà avere ripercussioni sul prezzo futuro dei TEE sul mercato.
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oltre 70 commesse realizzate negli ultimi dieci anni per studi, ricerche, formazione e consulenze
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