Codice Prevenzione Incendi Draft 2014 641 I IT

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    DECRETO

    DEL MINISTRO DELLINTERNO

    Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai

    sensi dell'art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139

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    Schema di decreto del Ministro dellinterno, recante Approvazione di norme tecniche di

    prevenzione incendi, ai sensi dell'art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.

    VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, concernente il riassetto delledisposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma

    dell'art. 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229;

    VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 recante Testo

    unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;

    VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, concernente il

    regolamento per la semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli

    incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122;

    VISTO il decreto del Ministro dellinterno 7 agosto 2012 recante Disposizioni relative alle

    modalit di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla

    documentazione da allegare, ai sensi dellarticolo 2, comma 7, del decreto del Presidente della

    Repubblica 1 agosto 2011, n. 151;

    VISTO il Regolamento del Parlamento europeo e del consiglio del 9 marzo 2011, n. 305,

    che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che

    abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio

    VISTO il decreto del Ministro dell'interno 9 maggio 2007, pubblicato nella GazzettaUfficiale della Repubblica Italiana n. 117 del 22 maggio 2007, recante Direttive per l'attuazione

    dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio;

    VISTO il decreto del Ministro dell'interno 15 marzo 2005 recante requisiti di reazione al

    fuoco dei prodotti da costruzione installati in attivit disciplinate da specifiche disposizioni tecnichedi prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo;

    VISTO il decreto 26 agosto 1992 recante norme di prevenzione incendi nellediliziascolastica;

    VISTO il decreto del Ministro dell'interno 15 settembre 2005 recante lapprovazione della

    regola tecnica di prevenzione incendi per i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attivitsoggette ai controlli di prevenzione incendi;

    VISTO il decreto del Ministro dell'interno 9 marzo 2007, recante le prestazioni di

    resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attivit soggette al controllo del Corpo Nazionale deiVigili del Fuoco;

    VISTO il decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 2007, recante la classificazione di

    resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione

    VISTO il decreto del Ministro dellinterno 20 dicembre 2012, recante la Regola tecnica di

    prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attivitsoggette ai controlli di prevenzione incendi.

    VISTO il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante "Attuazione dell'articolo 1 dellalegge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" e

    successive modificazioni;

    VISTO il decreto del Ministro delle infrastrutture di concerto con il Ministro dell'interno e

    con il Capo Dipartimento della protezione civile 14 gennaio 2008, recante Approvazione dellenuove norme tecniche per le costruzioni;

    VISTO il decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro del lavoro e della

    previdenza sociale, del 10 marzo 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

    n. 81 del 7 aprile 1998, recante "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestionedell'emergenza nei luoghi di lavoro;

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    RAVVISATA la necessit di semplificare e razionalizzare lattuale corpo normativo

    relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lintroduzione di un unico testo organico e

    sistematico di disposizioni di prevenzione incendi applicabili ad attivit soggette ai controlli di

    prevenzione incendi e mediante lutilizzo di un nuovo approccio metodologico pi aderente al

    progresso tecnologico e agli standard internazionali;

    SENTITI i rappresentanti delle categorie produttive e professionali maggiormenterappresentative a livello nazionale;

    SENTITO il Comitato Centrale Tecnico-Scientifico per la prevenzione incendi di cuiallarticolo 21 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139;

    ESPLETATA la procedura di informazione ai sensi della direttiva n. 98/34/CE, come

    modificata dalla direttiva n. 98/48/CE;

    Decreta

    Articolo 1(Approvazione e finalit delle norme tecniche)

    1. Sono approvate, ai sensi dellarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, le norme

    tecniche di prevenzione incendi di cui allallegato al presente decreto, che costituisce parte

    integrante dello stesso.

    2. Le norme tecniche, di cui al comma 1, sono alternative alle vigenti disposizioni di prevenzione

    incendi di cui allarticolo 15, comma 3, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. Le medesime

    norme tecniche sono altres alternative alle specifiche disposizioni di prevenzione incendi di cui ai

    decreti del ministero dellinterno di seguito indicati:

    a) decreto 15 marzo 2005 recante requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati

    in attivit disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema

    di classificazione europeo;

    b) decreto del 9 marzo 2007, recante le prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle

    attivit soggette al controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;

    c) decreto del 16 febbraio 2007,recante la classificazione di resistenza al fuoco di prodotti edelementi costruttivi di opere da costruzione;

    d) decreto del 20 dicembre 2012 recante la regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti diprotezione attiva contro lincendio installati nelle attivit soggette ai controlli di prevenzione

    incendi;

    e) decreto del 15 settembre 2005 recante lapprovazione della regola tecnica di prevenzione incendiper i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attivit soggette ai controlli di prevenzione

    incendi;

    f) decreto del 26 agosto 1992 recante norme di prevenzione incendi nelledilizia scolastica.

    Articolo 2

    (Campo di applicazione)

    1. Le norme tecniche di cui allarticolo 1, si applicano, integralmente, alla progettazione, alla

    realizzazione e allesercizio delle attivit di cui all'allegato I del decreto del Presidente della

    Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, individuate con i numeri: 9; 14; da 27 a 40 compresi; da 42 a47 compresi; da 50 a 54 compresi; 56; 57; 63; 64; 67, ad esclusione degli asili nido; 70; 75,

    limitatamente ai depositi di mezzi rotabili; 76.

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    2. Le norme tecniche di cui allarticolo 1 si possono applicare alle attivit nuove e a quelle esistenti

    in caso siano oggetto di interventi comportanti la loro completa ristrutturazione. Le stesse, inoltre,

    si possono applicare alle attivit esistenti in caso di interventi di ristrutturazione parziale ovvero di

    ampliamento, a condizione che le parti dellattivit interessate dallintervento siano dotate di

    indipendenza funzionale. Tale indipendenza funzionale deve assicurare, per le parti interessatedallintervento, lapplicazione integrale delle medesime norme tecniche e che le misure di sicurezza

    antincendio esistenti della restante parte di attivit, non interessato dallintervento, siano compatibili

    con gli interventi da realizzare.

    3. Nei casi di interventi di ristrutturazione parziale ovvero di ampliamento su parti di attivit

    esistenti, ove le parti stesse non siano funzionalmente separate dalla restante attivit ovvero lemisure di sicurezza antincendio esistenti della restante parte di attivit, non interessato

    dallintervento, non siano compatibili con gli interventi da realizzare, le norme tecniche di cuiallarticolo 1 si applicano allintera attivit.

    4. Le norme tecniche di cui allarticolo 1 costituiscono criteri di riferimento per la progettazione, larealizzazione e lesercizio delle attivit di cui al comma 1 ed escluse dallallegato I del decreto del

    Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151.

    Articolo 3

    (Impiego dei prodotti per uso antincendio)

    1. I prodotti per uso antincendio, impiegati nel campo di applicazione del presente decreto, devonoessere:

    a) identificati univocamente sotto la responsabilit del produttore, secondo le procedure applicabili;

    b) qualificati in relazione alle prestazioni richieste e alluso previsto;

    c) accettati dal responsabile dellattivit, ovvero del responsabile dellesecuzione dei lavori

    mediante acquisizione e verifica della documentazione di identificazione e qualificazione.

    2. Limpiego dei prodotti per uso antincendio consentito se gli stessi, sono utilizzaticonformemente alluso previsto, rispondenti alle prestazioni richieste dal presente decreto e se:

    a) sono conformi alle disposizioni comunitarie applicabili ;

    b) sono conformi, qualora non ricadenti nel campo di applicazione di disposizioni comunitarie, alle

    apposite disposizioni nazionali applicabili, gi sottoposte con esito positivo alla procedura di

    informazione di cui alla direttiva 98/34/CE e successive modifiche, che prevedono apposita

    omologazione per la commercializzazione sul territorio italiano e a tal fine il mutuo riconoscimento;

    c) qualora non contemplati nelle lettere a) e b), sono legittimamente commercializzati in uno degli

    Stati della Unione europea o Turchia in virt di specifici accordi internazionali stipulati con

    lUnione europea, ovvero in uno degli Stati firmatari dellAssociazione europea di libero scambio

    (EFTA), parte contraente dellaccordo sullo spazio economico europeo (SEE), ed accompagnati da

    valutazione a firma di professionista antincendio di cui al decreto del Ministro dellinterno 7 agosto

    2012, attestante la rispondenza a specifiche tecniche che garantiscano un livello di sicurezza

    equivalente a quello previsto nelle norme tecniche allegate al presente decreto.

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    Art. 4

    (Monitoraggio)

    1. Il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, attraverso la

    Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica, provvede al monitoraggio

    dellapplicazione delle norme tecniche di cui allarticolo 1, anche al fine di individuare il terminedi applicazione delle presenti norme in alternativa alle vigenti disposizioni di prevenzione incendi

    di cui allarticolo 15, comma 3, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139

    Articolo 5

    (Disposizioni transitorie e finali)

    1 Ai fini presentazione delle istanze dei procedimenti di prevenzione incendi di cui al decreto del

    Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, in caso di adozione delle norme tecniche del

    presente decreto:

    a) la documentazione tecnica, e i relativi contenuti , da presentare ai sensi degli articoli 3, 6 e 7 deldecreto del Ministro dellinterno 7 agosto 2012, deve essere conforme a quanto ivi indicato e

    allallegato I - lettera A - del medesimo decreto;

    b) limporto dei corrispettivi dovuti per i servizi resi dai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco,

    determinato in conformit alle pertinenti disposizioni previste allart. 11 comma. 3 del D.M. 7

    agosto 2012 e agli artt. 3 comma 3, 4 comma 2 e art. 6 del D.M. 9 maggio 2007.

    2. Le norme tecniche approvate con il presente decreto non comportano obblighi nei confronti delle

    attivit di cui allarticolo 2, in possesso di certificato di prevenzione incendi in corso di validit

    ovvero in regola con gli obblighi previsti agli articoli 3, 4 e 6 del decreto del Presidente della

    Repubblica 1 agosto 2011, n. 151.

    3. Il presente decreto entra in vigore il centottantantesimo giorno successivo alla data dipubblicazione nella Gazzetta della Repubblica Italiana.

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    Allegato

    Codice di prevenzione incendi

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    Struttura del documento

    Sezione G Generalit

    G.1 Termini, definizioni e simboli graficiG.2 Progettazione per la sicurezza antincendioG.3 Determinazione dei profili di rischio delle attivit

    Sezione S Strategia antincendio!.1 "eazione al fuoco!.2 "esistenza al fuoco!.3 Compartimentazione!.# $sodo!.% Gestione della sicurezza antincendio!.& Controllo dell'incendio!.( "ivelazione ed allarme!.) Controllo di fumi e calore!.* +perativit antincendio!.1 !icurezza degli impianti tecnologici e di servizio

    Sezione V Regole tecniche verticali-.1 ree a rischio specifico-.2 ree a rischio per atmosfere esplosive-.3 -ani degli ascensori-.# ttivit scolastiche

    Sezione M Metodi/.1 /etodologia per l'ingegneria della sicurezza antincendio/.2 !cenari di incendio per la progettazione prestazionale/.3 !alvaguardia della vita con la progettazione prestazionale

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    Sezione G Generalit

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    GENERALIT

    apitolo G!" Termini# de$inizioni e %im&oli gra$ici

    Premessa............................................................................................................................................2

    "iferimenti...........................................................................................................................................2

    Prevenzione incendi............................................................................................................................2

    0ormazione volontaria........................................................................................................................3

    ttivit.................................................................................................................................................#

    !oggetti...............................................................................................................................................#

    Geometria...........................................................................................................................................%

    Compartimentazione...........................................................................................................................)

    $sodo..................................................................................................................................................*

    Gestione della sicurezza antincendio................................................................................................1

    +pere e prodotti da costruzione........................................................................................................11

    "esistenza al fuoco...........................................................................................................................11

    "eazione al fuoco.............................................................................................................................13

    Protezione attiva...............................................................................................................................1#

    +perativit antincendio.....................................................................................................................1%

    ree a rischio specifico.....................................................................................................................1&

    !ostanze e miscele pericolose..........................................................................................................1&

    tmosfere esplosive..........................................................................................................................1&

    limentazioni elettriche.....................................................................................................................1(scensori..........................................................................................................................................1)

    ngegneria della sicurezza antincendio.............................................................................................1*

    Tolleranze..........................................................................................................................................2

    !imboli grafici....................................................................................................................................21

    !igle ed abbreviazioni.......................................................................................................................23

    ndice analitico..................................................................................................................................2%

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.11

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    G!"!" 'reme%%a

    1. Scopo del presente capitolo quello di contenere definizioni generali relative adespressioni specifiche della prevenzione incendi ai fini di una uniforme applica-zione dei contenuti del presente documento.

    2. Le soluzioni progettuali che soddisfano le prestazioni richieste da dette defini-zioni sono descritte nei pertinenti capitoli del presente documento.

    3. Nell'elaorazione delle singole regole tecniche verticali possono essere aggiuntealtre particolari definizioni al fine di precisare ulteriori elementi o dati specifici.

    G!"!( Ri$erimenti

    1. !er le definizioni non ricomprese nel presente capitolo si pu" fare riferimentoalla norma #N$ %&$ &N $S 13()3 *Sicurezza in caso di incendio + ,ocaola-rio ed in generale alle norme #N$ &N $S di riferimento.

    G!"!) 'revenzione incendi

    1. !revenzione incendi/ funzione preminente di interesse pulico diretta a conse-guire secondo criteri uniformi sul territorio italiano gli oiettivi di sicurezzadella vita umana di incolumit0 delle persone e di tutela dei eni e dell'amienteattraverso la promozione lo studio la predisposizione e la sperimentazione dinorme misure antincendio provvedimenti accorgimenti e modi di azione intesiad evitare l'insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessio a limitarne le conseguenze.

    2. ene economico o ene/ mezzo materiale o immateriale in grado di soddisfarei isogni dell'uomo e dotato di un prezzo positivo.

    3. 4egola tecnica di prevenzione incendi o regola tecnica/ disposizione normati-va cogente in materia di prevenzione incendi.

    ). 4egola tecnica orizzontale 45/ regola tecnica di prevenzione incendi appli-caile a tutte le attivit0.

    Nota Nel presente documento sono considerate regole tecniche orizzontali i capitoli compresi nelle se-zioni Generalite Strategia antincendio.

    6. 4egola tecnica verticale 45,/ regola tecnica di prevenzione incendi applicai-le ad una specifica attivit0 o ad amiti di essa.

    7. !rofilo di rischio/ indicatore speditivo della gravit0 di rischio di incendio asso-ciata all'esercizio ordinario di una qualsiasi attivit0.

    8. Strategia antincendio/ cominazione delle misure antincendiofinalizzate al rag-giungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio.

    9. :isura antincendio/ categoria omogenea di strumenti di prevenzione protezio-ne e gestionali per la riduzione del rischio di incendio es. resistenza al fuocoreazione al fuoco esodo ....

    (. Livello di prestazione performance requirement/ specificazione oggettiva del-la prestazione richiesta all'attivit0 per realizzare la misura antincendio.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.12

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    1;. Soluzione conforme deemed to satisfy provision/ soluzione progettuale di im-mediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento delcollegato livello di prestazione.

    Nota Le soluzioni conformi sono soluzioni progettuali prescrittive che non richiedono ulteriori valuta-zioni tecniche es. *La distanza di protezione pari a 6 m..

    11. Soluzione alternativa alternative solution/ soluzione progettuale alternativa

    alle soluzioni conformi. $l progettista tenuto a dimostrare il raggiungimentodel collegato livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazionedella sicurezza antincendioammessi.

    Nota Le soluzioni alternative sono soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazio-ni tecniche es. *La distanza di separazione deve essere calcolata imponendo irraggiamento mas-simo dal focolare verso l'oiettivo pari a 127 m2.

    12. Soluzione in deroga/ soluzione progettuale per la quale richiesta l'attivazionedel procedimento di deroga come previsto dalla normativa vigente. $l progettista tenuto a dimostrare il raggiungimento degli oiettivi di sicurezza antincendioimpiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio am-messi.

    13. :etodo di progettazione della sicurezza antincendio/ metodo specificato nel ca-pitolo?.2del presente documento.

    1). !rodotto per uso antincendio/ materiale componente dispositivo apparecchioper il quale in relazione alla valutazione del rischio connesso al suo impiego prevista una caratterizzazione delle prestazioni antincendio.

    G!"!* Normazione volontaria

    1. Norma/ una specifica tecnica adottata da un organismo di normazione ricono-sciuto per applicazione ripetuta o continua alla quale non oligatorio con-formarsi e che appartenga a una delle seguenti categorie/

    a. norma internazionale/ una norma adottata da un organismo di normazione in-ternazionale@

    . norma europea/ una norma adottata da un'organizzazione europea di norma-zione@

    c. norma armonizzata/ una norma europea adottata sulla ase di una richiestadella %ommissione ai fini dellAapplicazione della legislazione dellA#nionesullAarmonizzazione@

    d. norma nazionale/ una norma adottata da un organismo di normazione nazio-nale.

    2. Bocumento di normazione europea/ qualsiasi altra specifica tecnica diversa dal-le norme europee adottata da unAorganizzazione europea di normazione per ap-plicazione ripetuta o continua alla quale non oligatorio conformarsi.

    3. !rogetto di norma/ il documento contenente il testo delle specifiche tecniche re-lative a una determinata materia predisposto ai fini dellAadozione secondo laprocedura di normazione pertinente quale risulta dai lavori preparatori e qual distriuito ai fini di inchiesta pulica o commento.

    ). Specifica tecnica/ un documento che prescrive i requisiti tecnici che un determi-nato prodotto processo servizio o sistema deve soddisfare.

    6. Specifiche tecniche armonizzate/ ai fini del %!4 le norme armonizzate e i do-cumenti per la valutazione europea.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.13

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    7. Bocumento per la valutazione europea/ ai fini del %!4 un documento che adottato dall'rganizzazione dei 5C ai fini del rilascio delle valutazioni tecni-che europee.

    8. ,alutazione tecnica europea/ ai fini del %!4 la valutazione documentata dellaprestazione di un prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristicheessenziali conformemente al rispettivo documento per la valutazione europea.

    G!"!+ Attivit

    1. Cttivit0 soggetta o attivit0/ attivit0 che soggetta ai controlli di prevenzioneincendi di competenza del %orpo nazionale dei ,igili del fuoco.

    2. Cttivit0 con valutazione del progetto/ attivit0 soggetta il cui progetto antincen-dio valutato anche in deroga dal %orpo nazionale dei ,igili del fuoco.

    Nota Sono incluse nella definizione sia le attivit0 soggette di categoria o % dell'allegato $$$ del B: 8agosto 2;12 per le quali prevista la valutazione del progetto antincendio che le attivit0 soggettedi categoria C del medesimo allegato il cui progetto antincendio volontariamente sottoposto allavalutazione in deroga.

    3. Cttivit0 senza valutazione del progetto/ attivit0 soggetta il cui progetto antincen-dio non valutato neanche in deroga dal %orpo nazionale dei ,igili del fuoco.

    Nota Sono incluse le attivit0 soggette non ricomprese nella definizione di cui al comma2.

    ). Cttivit0 non normata/ attivit0 sprovvista di regola tecnica verticale di prevenzio-ne incendi.

    6. Cttivit0 normata/ attivit0 provvista di regola tecnica verticale di prevenzione in-cendi.

    7. Cttivit0 esistente/ attivit0 gi0 in esercizio alla data di entrata in vigore della re-gola tecnica di riferimento.

    G!"!, Soggetti

    1. 4esponsaile dellAattivit0/ soggetto tenuto agli olighi di prevenzione incendies. titolare legale rappresentante amministratore pro-tempore incaricato cura-tore fallimentare gestore delegato ....

    2. !rogettista/ tecnico ailitato o professionista antincendio incaricato dal respon-saile dell'attivit0 della progettazione ai fini antincendio dell'attivit0 stessa.

    3. 5ecnico ailitato/ professionista iscritto in alo professionale che operanell'amito delle proprie competenze.

    ). !rofessionista antincendio/ tecnico ailitato iscritto negli appositi elenchi del

    :inistero dell'interno di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 9 marzo 2;;7n. 13(.

    6. ccupante/ persona presente a qualsiasi titolo all'interno dell'attivit0.

    7. ccupante con disailit0/ occupante con limitazioni permanenti o temporaneealle capacit0 fisiche mentali sensoriali o motorie.

    8. Soccorritore/ componente di squadra di lotta all'incendio opportunamente pro-tetto ed addestrato a tale fine.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.1#

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    G!"!- Geometria

    1. !iano/ superficie calpestaile.

    2. !iano di riferimento del compartimento/ pianodel luogo sicuro esterno versocui avviene prevalentemente l'esodo degli occupantidel compartimento e da cui

    accedono i soccorritori. Se non presente piano con tali caratteristiche si con-sidera il piano di accesso dei soccorritoricon le migliori caratteristiche di ope-rativit0 antincendio %apitolo S.(. !er ogni compartimento determinato ununico piano di riferimento che generalmente corrisponde con la strada pulicao privata di accesso. La determinazione del piano di riferimento del comparti-mento riportata nel progetto.

    Nota Si riportano esempi nell'illustrazione ?.1-3.

    3. Duota di piano/ dislivello tra il piano ed il relativo piano di riferimento delcompartimentocui appartiene.

    Nota Si riportano esempi nell'illustrazione ?.1-3.

    ). Cltezza antincendio/ massima quota dei pianidell'attivit0. Sono esclusi i pianicon presenza occasionale e di reve durata di personale addetto es. vani tecni-ci.

    Nota Si riportano esempi nell'illustrazione ?.1-3.

    6. Duota del compartimento/ dislivello tra il piano del compartimento ed il relativopiano di riferimento. $n caso di compartimento multipiano si assume il dislivellomaggiore in valore assoluto. es. per il pianopi elevatodi compartimento fuoriterra per il pianopi profondodi compartimento interrato.

    Nota Si riportano esempi nell'illustrazione ?.1-3.

    7. %ompartimento o piano fuori terra/ compartimento o piano avente quota non ne-gativa.

    8. %ompartimento o piano interrato/ compartimento o piano avente quota negativa.

    9. Superficie lorda di un amito/ superficie in pianta compresa entro il perimetrointerno delle pareti delimitanti l'amito.

    Nota Se l'amito multipiano o vi sono soppalchi si intende la somma delle superfici lorde di tutti ipiani.

    Nota Si riportano alcune esempi di applicazione della definizione/ superficie lorda di attivit0 di com-partimento di piano di area a rischio specifico ...

    (. Superficie utile di un amito/ porzione di superficie di un amito efficace ai finidella funzionalit0 richiesta.

    Nota Cd esempio per superficie utile delle aperture di ventilazionesi intende la superficie del varcomisurata al netto di eventuali ostruzioni es. telaio grata alette ....

    1;. Cltezza media di un locale hm/ media pesata delle altezze h idi un locale con laproiezione in pianta della porzione di superficie Cidella superficie di altezza hi/

    hm=

    i

    hi EC i

    i

    C i?.1-1

    Nota Si riportano esempi nell'illustrazione ?.1-2.

    11. Bistanza di sicurezza esterna/ distanza minima misurata in pianta tra il perime-tro di ciascun elemento pericoloso di un'attivit0 ed i seguenti elementi esterni al

    confine dell'attivit0 e da preservare/

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.1%

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    a. i confini di aree edificaili

    . il perimetro del piF vicino faricato

    c. il perimetro di altre opere puliche o private.

    12. Bistanza di sicurezza interna/ distanza minima misurata in pianta tra i perimetridei vari elementi pericolosi di un'attivit0.

    13. Bistanza di protezione/ distanza minima misurata in pianta tra il perimetro diciascun elemento pericoloso di un'attivit0 ed il confine dell'area su cui sorgel'attivit0 stessa.

    1). Bistanza di separazione/ distanza di sicurezza interna esterna o di protezione aseconda dei casi.

    16. Crea di influenza di un elemento/ area i cui confini sono ottenuti dalla traslazio-ne offset su un piano di riferimento dei confini dell'elemento ad una distanzadetta raggio di influenzaroffset.

    Nota Si riportano esempi nell'illustrazione ?.1-1.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.1&

    Illustrazione G.1-1 !ostruzione dell"area di influenza di un elemento

    roffset

    Proiezione elemento

    rea di influenza

    hm=Ghm=

    G1+G

    2

    2

    hm=G+4

    ) hm=G

    1E C

    1+G

    2EC

    2

    C1+C 2

    Illustrazione G.1-# $sempi di determinazione dell"altezza media

    2 1

    "

    121 2

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    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.1(

    Illustrazione G.1-% $sempi di determinazione di altezza antincendio& quote di piano e di compartimento

    Compartim 1

    Compartim. 2

    4uota delcompartimento 1

    e altezza antincendio

    Piano di riferimentocompartimenti 1 e 2

    4uota delcompartimento 2

    Piano 53

    Piano 52

    Piano 51

    Piano 5

    Piano 1

    4uota delpiano 52

    4uota delpiano 52

    Compartim. 1

    Compartim. 2

    4uota delcompartimento 1

    e altezza antincendio

    Piano di riferimentocompartimento 2

    4uota delcompartimento 2

    Piano 53

    Piano 52

    Piano 51

    Piano 5

    Piano 1

    Piano di riferimentocompartimento 1

    Compartim. 1

    Compartim. 2Piano di riferimentocompartimenti 1 e 2

    4uota delcompartimento 1

    e altezza antincendio

    4uota delcompartimento 2

    Piano 5#

    Piano 53

    Piano 52

    Piano 51

    Piano 5

    4uota delpiano 5#

    4uota delpiano 53

    -anotecnico Piano 5% 4uota del

    piano 5%

    Compartim 1

    Compartim. 2

    4uota delcompartimento 1

    e altezza antincendio

    Piano di riferimentocompartimenti 1 e 2

    4uota delcompartimento 2

    Piano 53

    Piano 52

    Piano 51

    Piano 5

    Piano 1

    4uota delpiano 52

    Compartim 1

    Compartim. 2

    4uota delcompartimento 1

    e altezzaantincendio

    Piano di riferimentocompartimenti 1 e 2

    4uota delcompartimento 2

    Piano 53

    Piano 52

    Piano 51

    Piano 5

    Piano 1

    4uota delpiano 52

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    G!"!. ompartimentazione

    Nota Le soluzioni progettuali sono riportate nel capitolo S.3.

    1. Spazio a cielo liero/ luogo esterno alle opere da costruzione non delimitato su-periormente.

    2. Spazio scoperto/ spazio avente caratteristiche tali da contrastare temporanea-mentela propagazione dell'incendio tra le eventuali opere da costruzione che lodelimitano.

    3. %ompartimento antincendio o compartimento/ parte dellAopera da costruzioneorganizzata per rispondere alle esigenze della sicurezza in caso di incendio e de-limitata da prodotti o elementi costruttivi idonei a garantire sotto lAazione delfuoco e per un dato intervallo di tempo la resistenza al fuoco. Dualora non siaprevista alcuna compartimentazione si intende che il compartimento coincidacon l'intera opera da costruzione.

    ). %ompartimento antincendio autonomo o compartimento autonomo/ comparti-mento antincendio destinato esclusivamente all'attivit0 principale che vi si svol-ge.

    6. Hiltro/ compartimento antincendio nel quale la proailit0 di innesco dell'incen-dio sia resa trascuraile in particolare grazie all'assenza di inneschi efficaci edal ridotto carico di incendio specifico qfammesso.

    7. Bi tipo protetto/ qualificazione di un volume dell'attivit0 costituente comparti-mento antincendio.

    Nota Si riportano alcune esempi di applicazione della definizione/ scala protetta locale protetto vanoprotetto percorso protetto...

    Nota Se non riferito ad un volume dell'attivit0 il termine assume altri significati ad esempio soccorri-tore protetto materiale protetto elemento portante protetto apertura protetta da ostruzione ...

    8. Bi tipo a prova di fumo/ locuzione che indica la capacit0 di un compartimentodi limitare l'ingresso di fumo generato da incendio che si sviluppi in comparti-menti comunicanti.

    9. Scala esterna/ scala esterna rispetto all'edificio servito lungo la quale non esistepericolo imminente per gli occupanti che vi transitano in caso di incendio.

    (. Scala aperta/ scala non inserita in compartimento autonomo.

    1;. $ntercapedine antincendio/ vano di distacco adeguatamente dimensionato perl'aerazione la ventilazione o lo smaltimento dei prodotti della comustione su-periormente delimitato da spazio scoperto e longitudinalmente delimitato damuri perimetrali con o senza aperture appartenenti all'opera da costruzione

    servita e da terrapieno o da muri di altra opera da costruzione aventi pari resi-stenza al fuoco.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.1)

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    G!"!/ E%odo

    Nota Le soluzioni progettuali sono riportate nel capitolo S.).

    1. Sistema d'esodo/ insieme delle misure antincendiodi salvaguardia della vita checonsentono agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro in caso d'incendio.

    2. Luogo sicuro/ luogo nel quale non esiste pericolo per gli occupanti che vi sta-zionano o vi transitano in caso di incendio.

    3. Luogo sicuro temporaneo/ luogo interno o esterno alle costruzioni nel quale nonesiste pericolo imminente per gli occupanti che vi stazionano o vi transitano incaso di incendio. Ba ogni luogo sicuro temporaneo gli occupanti devono poterraggiungere un luogo sicuro.

    ). Spazio calmo/ luogo sicuro temporaneo ove gli occupanti possono attendere as-sistenzaper completare l'esodo verso luogo sicuro.

    Nota Se lo spazio calmo contiguo e comunicante con una via d'esodo non deve costituire intralcioalla fruiilit0 delle vie di esodo e deve garantire la permanenza in sicurezza degli occupanti in at-tesa dei soccorsi.

    6. Cffollamento/ numero massimo ipotizzaile di occupanti.

    7. Bensit0 di affollamento/ numero massimo di occupanti assunto per unit0 di su-perficie lorda dell'ambitodi riferimento persone>m2.

    8. ,ia d'esodo o via d'emergenza/ percorso senza ostacoli al deflusso appartenen-te al sistema d'esodo che consente agli occupanti di raggiungere un luogo sicu-ro.

    9. ,ia d'esodo orizzontale/ porzione di via d'esodo a quota costante o con penden-za non superiore al 6I es. corridoi porte uscite ....

    (. ,ia d'esodo verticale/ porzione di via d'esodo che consente agli occupanti varia-

    zioni di quota con pendenza superiore al 6I es. scale rampe ....1;. %orridoio cieco o cul-de-sac/ porzione di via d'esodo da cui possiile l'esodo

    in un'unica direzione.

    Nota $l corridoio cieco termina nel punto in cui diventa possiile l'esodo in piF di una direzione indi-pendentemente dai luoghi sicuri temporanei eventualmente attraversati dalla via d'esodo. Si ripor -tano esempi nell'illustrazione?.1-).

    11. Scala d'esodo/ scala appartenente al sistema d'esodo.

    12. 4ampa d'esodo/ rampa anche carraile appartenente al sistema d'esodo.

    13. #scita finale o uscita d'emergenza/ varco del sistema di esodo che immette inluogo sicuro.

    1). Lunghezza d'esodo/ distanza che ciascun occupante deve percorrere lungo unavia d'esodo dal luogo in cui si trova fino ad un luogo sicuro temporaneoo ad unluogo sicuro. La lunghezza d'esodo valutata con il metodo del filo teso senzatenere conto degli arredi moili es. sedie anchi scolastici tavoli ....

    Nota Dualora ciascuna via d'esodo attraversi piF luoghi sicuri temporanei fino a giungere al luogo sicu-ro di destinazione si considera la distanza effettiva percorsa per raggiungere il primo dei luoghisicuri temporanei attraversati dalla via d'esodo. Si riportano esempi nell'illustrazione?.1-).

    16. Larghezza della via d'esodo/ larghezza minima della via d'esodo dal piano dicalpestio fino all'altezza di 2 m valutata lungo tutto il percorso. 5ra gli elementisporgenti non sono considerati corrimano e dispositivi di apertura delle portecon ingomro non superiore ad 9; mm.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.1*

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    !cala protetta 6

    C

    GD 7$

    17. Larghezza unitaria delle vie d'esodo o larghezza unitaria/ indice quantitativodella potenzialit0 di una via d'esodo in relazione al profilo di rischio 4 vitadell'attivit0. J convenzionalmente espressa dalla larghezza in millimetri neces-saria all'esodo di un singolo occupante mm>persona.

    18. &sodo simultaneo/ modalit0 di esodo che prevede lo spostamento contempora-neo degli occupanti fino a luogo sicuro.

    Nota L'attivazione della procedura di esodo segue immediatamente la rivelazione dell'incendio oppure differita dopo verifica da parte degli occupanti dell'effettivo innesco dell'incendio.

    19. &sodo per fasi/ modalit0 di esodo di una struttura organizzata con piF comparti-menti in cui l'evacuazione degli occupanti fino a luogo sicuro avviene in suc-cessione dopo l'evacuazione del compartimento di primo innesco. Si attua conl'ausilio di misure antincendiodi protezione attiva passiva e gestionali.

    1(. &sodo orizzontale progressivo/ modalit0 di esodo che prevede lo spostamentodegli occupanti dal compartimento di primo innesco in un compartimento adia-cente capace di contenerli e proteggerli fino a quando l'incendio non sia estintoo fino a che non si proceda ad una successiva evacuazione verso luogo sicuro.

    2;. !rotezione sul posto/ modalit0 di esodo che prevede la protezione degli occu-panti nel compartimento di primo innesco dell'incendio.

    Via d0e%odoLunghezze

    d0e%odoorridoio

    cieco

    6CD 6C, CD 6

    6G 6G 6

    7$D 7$, $D 0essuno

    7G 7G 0essuno

    Illustrazione G.1-' $sempi di determinazione lung(ezze d"esodo e corridoio cieco

    G!"!"1 Ge%tione della %icurezza antincendio

    1. ?estione della sicurezza antincendio ?SC/ misura finalizzata alla gestione diun'attivit0 in condizioni di sicurezza sia in fase di esercizio che in fase di emer-genza attraverso l'adozione di una struttura organizzativa che prevede ruolicompiti responsailit0 e procedure.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.11

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    G!"!"" 2pere e prodotti da co%truzione

    1. pere da costruzione/ edifici ed opere civili ed industriali.

    2. !rodotto da costruzione/ qualsiasi prodotto o

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    una struttura per una parte della struttura o per un elemento strutturale nonchla capacit0 di compartimentazione in caso di incendio per gli elementi di separa-zione strutturali es. muri solai ... e non strutturali es. porte divisori ....

    2. %apacit0 portante in caso di incendio/ attitudine della struttura di una parte del-la struttura o di un elemento strutturale a conservare una sufficiente resistenzameccanica sotto lAazione del fuoco tenendo conto delle altre azioni agenti.

    3. %apacit0 di compartimentazione in caso dAincendio/ attitudine di un elementocostruttivo a conservare sotto lAazione del fuoco un sufficiente isolamento ter-mico ed una sufficiente tenuta ai fumi e ai gas caldi della comustione nonchtutte le altre prestazioni se richieste.

    ). %arico di incendio/ potenziale termico netto della totalit0 dei materiali comu-stiili contenuti in uno spazio corretto in ase ai parametri indicativi della par-tecipazione alla comustione dei singoli materiali. Limitatamente agli elementistrutturali di legno possiile considerarne il contriuto tenendo conto del fattoche gli stessi devono altresM garantire la conseguente resistenza al fuoco. 5alecontriuto deve essere determinato tramite consolidati criteri di interpretazionedel fenomeno. $l carico di incendio espresso in :. %onvenzionalmente 1 :

    assunto pari a ;;68 m2.

    7. %arico dAincendio specifico di progetto/ carico dAincendio specifico corretto inase ai parametri indicatori del rischio di incendio del compartimento antincen-dio e dei fattori relativi alle misure antincendiopresenti. &sso costituisce lagrandezza di riferimento per le valutazioni della resistenza al fuoco delle opereda costruzione.

    8. %lasse di resistenza al fuoco/ intervallo di tempo espresso in minuti definito inase al carico di incendio specifico di progetto durante il quale il compartimen-to antincendio garantisce la resistenza al fuoco. J riferita ad una curva di incen-dio nominale.

    9. $ncendio convenzionale di progetto/ incendio definito attraverso una curva di in-cendio che rappresenta lAandamento in funzione del tempo della temperaturamedia dei gas di comustione nellAintorno della superficie degli elementi co-struttivi. La curva di incendio di progetto pu" essere/

    a. nominale/ curva adottata per la classificazione delle opere da costruzione eper le verifiche di resistenza al fuoco di tipo convenzionale@

    . naturale/ curva determinata in ase a modelli dAincendio e a parametri fisiciche definiscono le variaili di stato allAinterno del compartimento antincen-dio.

    (. $ncendio localizzato/ focolaio dAincendio che interessa una zona limitata delcompartimento antincendio con sviluppo di calore concentrato in prossimit0degli elementi costruttivi posti superiormente al focolaio o immediatamenteadiacenti.

    1;. Hascicolo tecnico per la resistenza al fuoco/ documento predisposto dal !ro-duttore in caso di variazioni del prodotto o dellAelemento costruttivo classifica-to non previste dal campo di diretta applicazione del risultato di prova.

    11. &lementi non portanti di opere da costruzione/ elementi strutturali che nellacominazione di carico eccezionale per le verifiche strutturali antincendio cosMcome da N5% sono sottoposti al solo peso proprio ed allAazione termica dovuta

    allAesposizione al fuoco. Hanno eccezione quegli elementi che concorrono alla

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    definizione del metodo di analisi strutturale es. controventi verticali nei telai anodi fissi.

    12. &lementi strutturali principali/ elementi strutturali il cui cedimento per effettodell'incendio comprometta almeno una delle seguenti capacit0/

    a. capacit0 portante degli altri elementi strutturali della costruzione in condizio-ni di incendio@

    . efficacia di elementi costruttivi di compartimentazione@

    c. funzionamento dei sistemi di protezione attiva@

    d. esodo in sicurezza degli occupanti@

    e. sicurezza dei soccorritori.

    13. &lementi strutturali secondari/ tutti gli elementi strutturali nonprincipali.

    G!"!") Reazione al $uoco

    Nota Le soluzioni progettuali sono riportate nel capitolo S.1.

    1. 4eazione al fuoco/ una delle misure antincendiodi protezione da perseguire pergarantire un adeguato livello di sicurezza in condizione di incendio ed in parti-colare nella fase di prima propagazione dellAincendio pre-flas(over. &ssaesprime il comportamento di un materiale che con la sua decomposizione par-tecipa al fuoco al quale stato sottoposto in specifiche condizioni.

    2. %lasse di reazione al fuoco/ grado di partecipazione di un materiale o di unprodotto al fuoco al quale stato sottoposto@ viene attriuita a seguito di provenormalizzate tramite cui valutare specifici parametri o caratteristiche che con-corrono a determinarne il grado di partecipazione allAincendio.

    3. :ateriale/ il componente o i componenti variamente associati che possono par-tecipare alla comustione in dipendenza della propria natura chimica e delle ef-fettive condizioni di messa in opera>applicazione per l'utilizzo finale.

    ). :ateriale incomustiile/ materiale che non partecipa o contriuisce in manieranon significativa allAincendio indipendentemente dalle sue condizioni di utiliz-zo finale.

    6. %ondizione finale di applicazione/ applicazione o messa in opera effettiva di unprodotto o materiale in relazione a tutti gli aspetti che influenzano il comporta-mento di tale prodotto in diverse condizioni di incendio. $nclude aspetti qualiorientamento posizione in relazione ad altri prodotti adiacenti tipologia di su-strato formante una cavit0 con un sustrato ... e metodo di fissaggio incolla-to agganciato in maniera meccanica o semplicemente a contatto.

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    G!"!"* 'rotezione attiva

    1. $mpianto o sistema di protezione attiva contro l'incendio/ impianti di rivelazioneincendio e segnalazione allarme incendio impianti di estinzione o controllodell'incendio di tipo automatico o manuale ed impianti di controllo del fumo e

    del calore.2. $mpianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio $4C$/ $m-

    pianto in grado di rivelare un incendio quanto prima possiile e di lanciarelAallarme al fine di attivare le misure antincendio tecniche impianti automaticidi controllo o estinzione dell'incendio compartimentazione evacuazione deifumi e del calore ... e procedurali piano e procedure di emergenza e di esodoprogettate e programmate in relazione allAincendio rivelato ed allAarea ove taleprincipio di incendio si sviluppato rispetto allAintera attivit0 sorvegliata. 5aleimpianto pu" comprendere sistemi di diffusione vocale degli allarmi in emer-genza.

    3. $mpianto di estinzione o controllo dellAincendio automatico o manuale/ im-

    pianto antincendio in grado di erogare l'agente estinguente secondo appropriateconfigurazioni.

    ). 4ete di idranti 4$/ impianti antincendio ad alimentazione automatica e a fun-zionamento manuale in grado di erogare acqua da appositi apparecchi erogatoriprogettati per contrastare gli effetti di un incendio.

    6. Cpparecchio di erogazione o erogatore della 4$/ dispositivo antincendio per-manentemente collegato ad un sistema di tuazioni fisse utilizzato per l'eroga-zione idrica quali gli idranti a colonna soprasuolo gli idranti sottosuolo gliidranti a muro e i naspi.

    7. Cttacco di mandata per autopompa/ dispositivo costituito almeno da una valvoladi intercettazione ed una di non ritorno dotato di uno o piF attacchi unificati per

    tuazioni flessiili antincendio. Svolge la funzione di alimentazione idrica sus-sidiaria dell'impianto.

    8. Sistema di allarme vocale per scopi di emergenza &,C%/ impianto destinatoprincipalmente a diffondere informazioni vocali per la salvaguardia della vitadurante un'emergenza.

    9. &stintore dAincendio o estintore/ apparecchio contenente un agente estinguenteche pu" essere espulso per effetto della pressione interna e diretto su un incen-dio.

    (. %apacit0 estinguente di un estintore o capacit0 estinguente/ sigla alfanumericaindicante la capacit0 di un estintore di spegnere fuochi standard in condizioni

    stailite dalla norma di prova caratterizzandone la prestazione antincendio con-venzionale dello stesso.

    1;. %apacit0 estinguente totale/ somma delle capacit0 estinguenti della stessa classedi due o piF estintori posti a protezione di un compartimento o di una sorgentedi rischio specifico.

    11. Sistema per l'evacuazione di fumo e calore S&H%/ Sistema o impianto destina-to ad assicurare in caso di incendio lAevacuazione controllata dei fumi e dei gascaldi.

    12. Specifica d'impianto/ sintesi dei dati tecnici che descrivono le prestazionidell'impianto le sue caratteristiche dimensionali es. portate specifiche pressio-ni operative caratteristiche dell'alimentazione dell'agente estinguente l'esten-sione dettagliata dell'impianto ... e le caratteristiche dei componenti da impie-

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    gare nella sua realizzazione es. tuazioni erogatori sensori riserve di agenteestinguente aperture di evacuazione aperture di afflusso .... La specifica com-prende il richiamo della norma di progettazione che si intende applicare la clas-sificazione del livello di pericolosit0 ove previsto lo schema a locchi gli sche-mi funzionali gli elaorati grafici di massima piante e sezioni con evidenzadei componenti e sistemi utilizzati dall'impianto nonch l'attestazione dell'ido-neit0 in relazione al pericolo di incendio presente nell'attivit0 e la descrizione

    tecnica della funzione di protezione svolta dall'impianto.

    G!"!"+ 2perativit antincendio

    1. %olonna a secco/ dispositivo di lotta contro l'incendio ad uso dei ,igili del fuo-co comprendente una tuazione rigida metallica che percorre verticalmente leopere da costruzione di norma all'interno di ciascuna via d'esodo verticale.

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    G!"!", Aree a ri%chio %peci$ico

    1. Crea a rischio specifico/ porzioni dell'attivit0 caratterizzate da rischio di incen-dio sostanzialmente differente rispetto a quello tipico dell'attivit0.

    Nota L'individuazione delle aree a rischio specifico effettuata dal progettista secondo i criteri del ca -

    pitolo,.1 ovvero riportata nella regole tecniche verticali.

    G!"!"- So%tanze e mi%cele pericolo%e

    1. Sostanza o miscela pericolosa/ sostanza o miscela classificate come pericolosaai sensi del 4egolamento %L!.

    2. %L! o 4egolamento %L!/ 4egolamento sostanze pericolose. 4egolamento%& n. 1282>2;;9 relativo alla classificazione allAetichettatura e allAimallag-gio !lassification& )abelling and *ac+aging delle sostanze e delle miscele.

    G!"!". Atmo%$ere e%plo%ive

    1. &splosione/ reazione rapida di ossidazione o di decomposizione che produce unaumento della temperatura della pressione o di entrame simultaneamente.

    2. Ctmosfera esplosiva/ una miscela con l'aria a condizioni atmosferiche di so-stanze infiammaili allo stato di gas vapori neie o di polveri in cui dopo ac-censione la comustione si propaga nellAinsieme della miscela incomusta.

    3. %ondizioni atmosferiche/ condizioni nelle quali la concentrazione di ossigenonellAatmosfera approssimativamente del 21I e che includono variazioni dipressione e temperatura al di sopra e al di sotto dei livelli di riferimento deno-minate condizioni atmosferiche normali pressione pari a 1;1326 !a temperatu-ra pari a 2(3 K purch tali variazioni aiano un effetto trascuraile sulle pro-

    priet0 esplosive della sostanza infiammaile o comustiile.). Limite inferiore di esplosivit0 L&L)o,er $plosive )imit/ concentrazione in

    aria di gas vapore. neia infiammaile o polvere al disotto della quale non siformer0 unAatmosfera esplosiva per la presenza di gas.

    6. Limite superiore di esplosivit0 #&L pper $plosive )imit/ concentrazionein aria di gas vapore o neia infiammaile al disopra della quale non si for-mer0 unAatmosfera esplosiva per la presenza di gas.

    7. %ampo di esplosivit0/ concentrazioni in aria di gas comprese fra il limite infe-riore di esplosivit0 ed il limite superiore di esplosivit0.

    8. 5emperatura di infiammailit0/ la piF assa temperatura di un liquido alla quale

    in condizioni specifiche normalizzate il liquido emette vapori in quantit0 suffi-ciente a formare con lAaria una miscela in grado di accendersi.

    9. 5emperatura di accensione di unAatmosfera esplosiva per la presenza di gas/ mi-nima temperatura di una superficie riscaldata alla quale in condizioni specifica-te in accordo alla $&% 7;;8;-) avviene lAaccensione di una sostanza infiamma-ile allo stato di gas o vapore in miscela con aria.

    (. &nergia minima di innesco/ :$&/inimum Ignition $nergy/ la piF assa ener-gia elettrica immagazzinata in un condensatore che al momento della scarica sufficiente per provocare lAaccensione dellAatmosfera piF infiammaile in condi-zioni di prova specificate.

    1;. Limite di concentrazione di ossigeno L% anche denominato come :inima%oncentrazione di ssigeno :%/inimum 0ygen !oncentration/ rappre-

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    senta la concertazione limite di ossigeno in una atmosfera esplosiva al di sottodella quale non ha luogo la comustione indipendentemente dalla concertazio-ne della sostanza comustiile.

    11. 5emperatura di accensione degli strati di polvere/ la piF assa temperatura diuna superficie calda alla quale si verifica l'accensione di uno strato di polvere dispessore specificato su una superficie calda.

    12. 5emperatura di accensione di uno strato di povere/ la piF assa temperatura diuna parete calda interna ad un forno alla quale si verifica l'accensione di unanue di polvere nell'aria contenuta al suo interno.

    13. ,ent/ porzione non strutturale dell'opera da costruzione o sistema costruttivocon la funzione di limitare la sovrapressione limitando il danneggiamento strut-turale.

    1). ,enting/ la la strategia di riduzione del danno da esplosione mediante adozio-ne di vent.

    16. ?rado di sicurezza equivalente/ livello di efficacia di un mezzo di protezionecontro il manifestarsi di un evento pericoloso es. presenza di una sostanza in-

    fiammaile sua accumulazione nellAamiente sua miscelazione con aria oppu-re il contatto con fenomeni innescanti.

    $l grado di sicurezza equivalente di piF mezzi di protezione in serie tra di loroindipendenti da cause comuni di inefficacia ne indica il livello di efficacia con-tro il manifestarsi dellAevento pericoloso ed la somma dei gradi di sicurezzadei singoli mezzi di protezione.

    Nota 4appresenta il numero di arriere indipendenti finalizzate alla riduzione del rischio di esplosione.

    17. Hunzionamento normale/ lo stato in cui si trovano apparecchi sistemi di prote-zione e componenti che svolgono la loro funzione prevista all'interno dei rispet-tivi parametri di progettazione.

    Nota &missioni minime di materiale infiammaile possono far parte del funzionamento normale. Siconsiderano emissioni minime per esempio il rilascio di sostanze da organi di tenuta asatisull'azione umettante del fluido pompato. ?uasti che richiedono la riparazione o l'arresto es. larottura dei giunti dei una pompa delle guarnizioni a flangia o perdite di sostanze causate da inci-denti non sono considerati parte del funzionamento normale.

    18. Bisfunzione/ Cpparecchi sistemi di protezione e componenti che non sono infunzionamento normale che non svolgono la funzione prevista.

    Nota #na disfunzione pu" accadere per diverse ragioni tra cui/ la variazione di una caratteristica o diuna dimensione del materiale o del pezzo lavorato il guasto di uno o piF elementi costitutivi diapparecchi sistemi di protezione e componenti per effetto di disturi di origine esterna es. urtivirazioni campi elettromagnetici per un errore o un'imperfezione nella progettazione es. errorinel softOare per effetto di un disturo dell'alimentazione di energia o di altri servizi@ per la perdi-ta di controllo da parte dell'operatore specialmente per le macchine a funzionamento manuale.

    19. Bisfunzione prevista/ disfunzione es. disturi o guasti dell'apparecchio che siverificano normalmente.

    1(. Bisfunzione rara/ tipo di disfunzione che si sa che pu" accadere ma solo in raricasi. Bue disfunzioni previste indipendenti che separatamente non creereeroil pericolo di accensione ma che in cominazione creano il pericolo di accen-sione sono considerate una singola disfunzione rara.

    G!"!"/ Alimentazioni elettriche

    1. Climentazione di sicurezza/ alimentazione destinata agli impianti significativi aifini della gestione dell'emergenza.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.11(

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    2. Climentazione di riserva/ alimentazione che consente di continuare la normaleattivit0 senza sostanziali camiamenti.

    3. Climentazione di emergenza/ alimentazione di sicurezza o di riserva.

    G!"!(1 A%cen%ori

    1. Cscensore antincendio/ ascensore installato principalmente per uso di passegge-ri munito di ulteriori protezioni comandi e segnalazioni che lo rendono in gradodi essere impiegato sotto il controllo diretto dei ,igili del fuoco in caso di in-cendio.

    2. Cscensore di soccorso/ ascensore utilizzaile in caso di incendio installatoesclusivamente per il trasporto delle attrezzature di servizio antincendio edeventualmente per l'evacuazione di emergenza degli occupanti.

    3. Ctrio protetto/ compartimento protetto dall'incendio che fornisce un accessoprotetto dall'area di utilizzo dell'edificio verso gli ascensori antincendio.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.11)

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    G!"!(" Ingegneria della %icurezza antincendio

    1. $ngegneria della sicurezza antincendio metodo prestazionale fire safety engi-neering - HS&/ applicazione di principi ingegneristici di regole e di giudiziesperti asati sulla valutazione scientifica del fenomeno della comustione de-

    gli effetti dell'incendio e del comportamento umano finalizzati alla tutela dellavita umana alla protezione dei eni e dell'amiente alla quantificazione dei ri-schi di incendio e dei relativi effetti ed alla valutazione analitica delle misureantincendio ottimali necessarie a limitare entro livelli prestailiti le conseguen-ze dell'incendio secondo le indicazioni del capitolo :.1.

    2. Scenario di incendio/ descrizione completa ed univoca dell'evoluzionedell'incendio in relazione ai suoi tre aspetti fondamentali/ focolare attivit0 edoccupanti.

    3. CS&5 available safe escape time/ intervallo di tempo calcolato tra l'innescodell'incendio ed il momento in cui le condizioni amientali nell'attivit0 diventa-no tali da rendere gli occupanti incapacidi porsi in salvo raggiungendo o per-

    manendo in un luogo sicuro.). 4S&5 required safe escape time/ intervallo di tempo calcolato tra l'innesco

    dell'incendio ed il momento in cui gli occupanti dell'attivit0 raggiungono unluogo sicuro.

    6. !5C5 *re-travel activity time/ tempo impiegato dagli occupanti per attivit0svolte prima di avviare il movimento d'esodo.

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.11*

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    G!"!(( Tolleranze

    1. 5olleranza/ differenza in valore assoluto tra la misurazione effettuata in sito e lacorrispondente misura progettuale es. larghezza vano di progetto 12; cm lar-ghezza vano eseguito 122 cm tolleranza 2 cm.

    Nota La tolleranzanon deve essere confusa con la precisionedello strumento impiegato per la misura.2. 5olleranza ammissiile/ valore ammissiile della tolleranza stailito in forza di

    una norma o di una regole tecnica o in assenza dal progettista.

    3. ,alori delle tolleranze ammissiili/ salvo indicazioni specifiche da parte di nor-me specificazioni tecniche o regole tecniche le tolleranze ammissiili per lemisure di vario tipo ai fini dell'applicazione del presente documento sono ri-portate in taella ?.1-1.

    Grandezza mi%urata Tolleranza ammi%%i&ile

    8unghezza 9 2,# m :%;

    per la porzione eccedente la lunghezza di 2,# m :2;

    !uperficie, volume, illuminamento, tempo, massa, temperatura, portata :%;

    Pressione :%;

    !i intendono le grandezze definite nel !istema internazionale di misura

    abella G.1-1 olleranze ammissibili per grandezza misurata

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    G!"!() Sim&oli gra$ici

    1. Le taelle ?.1-2ed ?.1-3 riportano i simoli grafici riferiili a misure antincen-dio da adottarsi nell'esecuzione degli elaorati tecnici.

    2. Dualora sia necessario impiegare ulteriore simologia per elementi ritenuti si-

    gnificativi ai fini della sicurezza antincendio tale simologia deve essere chia-ramente riportata nella legenda degli elaorati tecnici.

    Tipologia Sim&olo 3e%crizione

    $lementi costruttivie relative aperture

    Porta resistente al fuoco.Per tali porte la sporgenza indica il verso di apertura

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    Tipologia Sim&olo 3e%crizione

    !istemi disegnalazione

    Pulsante di allarme

    "ivelatore di incendio ?o rivelatore@

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    G!"!(* Sigle ed a&&reviazioni

    1. 45/ 4egola tecnica orizzontale.

    2. 45,/ 4egola tecnica verticale.

    3. ?SC/ ?estione della sicurezza antincendio.

    ). #&/ #nione &uropea #nion &uropenne.

    6. S&&/ Spazio &conomico &uropeo.

    7. %&/ %omunit0 &uropea !ommunaut2 $urop2enne.

    8. B%!S5/ Birezione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Bipar-timento dei ,igili del fuoco del soccorso pulico e della difesa civile del :i-nistero dell'interno.

    9. NH!C/3ational 4ire *rotection 5ssociation.

    (. %!B/ Birettiva !rodotti da %ostruzione. Birettiva del %onsiglio del 21 dicemre1(99 n. 9(>1;7>%&&.

    1;. %!4/ 4egolamento !rodotti da %ostruzione. 4egolamento #& n. 3;6>2;11 del!arlamento &uropeo e del %onsiglio del ( marzo 2;11.

    11. N5% o N5% 2;;9/ Norme 5ecniche per le %ostruzioni. Becreto del :inistrodelle $nfrastrutture e dei 5rasporti del 1) gennaio 2;;9 e successive modifica-zioni integrazioni chiarimenti e sostituzioni.

    12. NCB/ 3ational 5pplication 6ocument documento di applicazione nazionaledegli &urocodici rappresentato per l'$talia dal decreto del :inistero delle $nfra-strutture 31 luglio 2;12.

    13. 5C/ rganismo di valutazione tecnica ec(nical 5ssessment 7ody.

    1). $4C$/ $mpianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio.16. &,C%/ Sistema di allarme vocale per scopi di emergenza.

    17. 4$/ 4ete di idranti.

    18. S!K/ Sistema sprin

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    3;. 4G4 o G44/ 8ate of 9eat 8eleased o 9eat 8eleased 8ate. Hunzione cheesprime l'andamento temporale della potenza termica rilasciata dall'incendio.

    31. CS&5/ 5empo disponiile per l'esodo5vailable Safe $gress ime.

    32. 4S&5/ 5empo richiesto per l'esodo8equired Safe $gress ime.

    33. !5C5/ 5empo di attivit0 pre-movimento *re-travel activity time.

    3). H&B/ Hrazione di dose efficace4ractional $ffective 6ose.36. H&%/ Hrazione di concentrazione efficace4ractional $ffective !oncentration.

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    G!"!(+ Indice analitico

    1. Si indicano di seguito le pagine del presente capitolo contenenti le definizionidelle singole voci.

    ffollamento..................................................................*

    limentazione di emergenza.......................................1)limentazione di riserva..............................................1)limentazione di sicurezza.........................................1(ltezza antincendio.......................................................%ltezza media...............................................................%pparecchio di erogazione.........................................1#rea a rischio specifico...............................................1&rea di influenza...........................................................&scensore antincendio................................................1)scensore di soccorso................................................1)!$T.....................................................................1*, 2#T$...........................................................................23tmosfera esplosiva....................................................1&trio protetto...............................................................1)ttacco di mandata per autopompa............................1#ttivit con valutazione del progetto.............................#ttivit esistente............................................................#ttivit non normata......................................................#ttivit normata.............................................................#ttivit senza valutazione del progetto.........................#ttivit soggetta............................................................#6ene economico...........................................................2Campo di applicazione diretta del risultato di prova...11Campo di applicazione estesa del risultato di prova...11Campo di esplosivit...................................................1&Capacit di compartimentazione in caso d>incendio...12Capacit estinguente di un estintore...........................1#Capacit estinguente totale........................................1#Capacit portante in caso di incendio.........................12

    Caratteristiche essenziali............................................11Carico d>incendio specifico.........................................12Carico d>incendio specifico di progetto.......................12Carico di incendio.......................................................12C$...............................................................................23C7D.............................................................................23Classe di reazione al fuoco.........................................13Classe di resistenza al fuoco......................................12C8P.............................................................................1&Colonna a secco.........................................................1%Compartimento.............................................................)Compartimento autonomo............................................)Compartimento o piano fuori terra................................%Compartimento o piano interrato..................................%

    Condizione finale di applicazione................................13Condizioni atmosferiche..............................................1&Corridoio cieco..............................................................*CPD............................................................................23CP"............................................................................23DCP!T........................................................................23Densit di affollamento.................................................*Di tipo a prova di fumo..................................................)Di tipo protetto...............................................................)Disfunzione.................................................................1(Disfunzione prevista....................................................1(Disfunzione rara..........................................................1(Distanza di protezione..................................................&Distanza di separazione................................................&Distanza di sicurezza esterna.......................................%

    Distanza di sicurezza interna........................................&

    Documento di normazione europea..............................3

    Documento per la valutazione europea........................#$lementi non portanti di opere da costruzione...........12$lementi strutturali principali.......................................13$lementi strutturali secondari......................................13$lemento chiave.........................................................11$lemento costruttivo...................................................11$nergia minima di innesco..........................................1&$rogatore....................................................................1#$!7"..........................................................................23$sodo orizzontale progressivo....................................1$sodo per fasi.............................................................1$sodo simultaneo.......................................................1$splosione..................................................................1&$stintore......................................................................1#$stintore d>incendio.....................................................1#$-C....................................................................1#, 237ascicolo tecnico........................................................127$C.............................................................................2#7$D.............................................................................2#7iltro..............................................................................)7ire safet engineering ..............................................1*7!$.......................................................................1*, 237unzionamento normale.............................................1(Gestione della sicurezza antincendio.........................1Grado di sicurezza eBuivalente...................................1(G!......................................................................1, 23""............................................................................2#mpianto di estinzione o controllo dell>incendio...........1#mpianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme

    incendio.......................................................................1#mpianto o sistema di protezione attiva contro l'incendioE..............................................................................1#ncendio convenzionale di progetto............................12ncendio localizzato.....................................................12ngegneria della sicurezza antincendio.......................1*ntercapedine antincendio.............................................)".......................................................................1#, 23Fit................................................................................118aboratorio di prova....................................................118arghezza della via d'esodo.........................................*8arghezza unitaria delle vie d'esodo...........................18$8........................................................................1&, 238imite di concentrazione di ossigeno..........................1&

    8imite inferiore di esplosivit.......................................1&8imite superiore di esplosivit.....................................1&8ivello di prestazione....................................................28+C.......................................................................1&, 238unghezza d'esodo.......................................................*8uogo sicuro.................................................................*8uogo sicuro temporaneo.............................................*/ateriale.....................................................................13/ateriale incombustibile.............................................13/etodo di progettazione della sicurezza antincendio...3/etodo prestazionale..................................................1*/$........................................................................1&, 23/inima Concentrazione di +ssigeno..........................1&/isura antincendio........................................................2/+C......................................................................1&, 23

    0D............................................................................23

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    07P...........................................................................230orma...........................................................................30orma armonizzata.......................................................30orma europea.............................................................30orma internazionale....................................................30orma nazionale...........................................................30TC.............................................................................23+ccupante.....................................................................#

    +ccupante con disabilit...............................................#+pere da costruzione..................................................11Piano.............................................................................%Piano di riferimento del compartimento........................%Prestazione di un prodotto da costruzione..................11Prevenzione incendi......................................................2Prodotto da costruzione..............................................11Prodotto per uso antincendio........................................3Professionista antincendio............................................#Profilo di rischio.............................................................2Progettista.....................................................................#Progetto di norma.........................................................3Protezione sul posto...................................................1PTT.....................................................................1*, 2#4uota del compartimento..............................................%4uota di piano...............................................................%"aggio di influenza.......................................................&"ampa d'esodo.............................................................*"eazione al fuoco.......................................................13"egola tecnica di prevenzione incendi.........................2"egola tecnica orizzontale............................................2"egola tecnica verticale................................................2"esistenza al fuoco.....................................................11"esponsabile dell>attivit..............................................#"ete di idranti..............................................................1#""............................................................................2#"..........................................................................1#, 23"obustezza.................................................................11"!$T....................................................................1*, 2#

    "T+........................................................................2, 23"T-.........................................................................2, 23!cala aperta..................................................................)!cala d'esodo...............................................................*!cala esterna................................................................)!cenario di incendio....................................................1*

    !$$.............................................................................23!$7C....................................................................1#, 23!$77C........................................................................23!$07C........................................................................23!istema d'esodo...........................................................*!istema di allarme vocale per scopi di emergenza.....1#!istema per l'evacuazione di fumo e calore...............1#!occorritore...................................................................#

    !oluzione alternativa.....................................................3!oluzione conforme......................................................3!oluzione in deroga......................................................3!ostanza o miscela pericolosa...................................1&!pazio a cielo libero......................................................)!pazio calmo................................................................*!pazio scoperto............................................................)!pecifica d'impianto....................................................1#!pecifica tecnica...........................................................3!pecifiche tecniche armonizzate..................................3!PF.............................................................................23!trategia antincendio....................................................2!uperficie lorda di un ambito........................................%!uperficie utile di un ambito..........................................%T6.............................................................................23Tecnico abilitato............................................................#Temperatura di accensione.........................................1&Temperatura di accensione degli strati di polvere.......1(Temperatura di accensione di uno strato di povere....1(Temperatura di infiammabilit.....................................1&Tolleranza....................................................................2Tolleranza ammissibile................................................2$...............................................................................23$8.......................................................................1&, 23scita d'emergenza......................................................*scita finale..................................................................*so previsto................................................................11-alori delle tolleranze ammissibili...............................2-alutazione tecnica europea.........................................#

    -ent.............................................................................1(-enting........................................................................1(-ia d'emergenza...........................................................*-ia d'esodo...................................................................*-ia d'esodo orizzontale.................................................*-ia d'esodo verticale.....................................................*

    Capitolo G.1 Termini, definizioni e simboli grafici v13Pagina G.12&

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    GENERALIT

    apitolo G!( 'rogettazione per la %icurezza antincendio

    +biettivi e principi generali..................................................................................................................2

    Campo di applicazione........................................................................................................................3

    potesi fondamentali............................................................................................................................3

    !truttura del documento......................................................................................................................3

    /etodologia generale..........................................................................................................................#

    /etodi ordinari di progettazione della sicurezza antincendio..............................................................)

    /etodi avanzati di progettazione della sicurezza antincendi..............................................................)

    Progettazione antincendio delle attivit non normate.........................................................................*

    Progettazione antincendio delle attivit normate..............................................................................1

    -alutazione del progetto antincendio................................................................................................11

    "iferimenti.........................................................................................................................................11

    Capitolo G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio v13Pagina G.21

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    G!(!" 2&iettivi e principi generali

    1. $l presente documento riporta le metodologie di progettazione della sicurezzaantincendio finalizzate al raggiungimento degli obiettivi primaridella preven-zione incendi/ sicurezza della vita umana incolumit0 delle persone tutela dei

    eni e dell'amiente.2. Le soluzioni progettuali previste dalle metodologie di progettazione della sicu-

    rezza antincendio del presente documento allineano il panorama normativo ita-liano ai principi di prevenzione incendi internazionalmente riconosciuti.

    3. L'impostazione generale del presente documento asata sui seguenti principi/

    a. generalit/ le medesime metodologie di progettazione della sicurezza antin-cendio descritte possono essere applicate a tuttele attivit0@

    . semplicit/ laddove esistano varie possiilit0 per raggiungere il medesimo ri-sultato si prediligono soluzioni piF semplici realizzaili comprensiili perle quali piF facile la manutenzione@

    c. modularit/ la complessit0 della materia scomposta in moduli facilmenteaccessiili che guidano il progettista alla composizione di soluzioni proget-tuali appropriate per la specifica attivit0@

    d. flessibilit/ ad ogni prestazione di sicurezza antincendio richiesta all'attivit0corrisponde sempre la proposta di molteplici soluzioni progettuali prescritti-veo prestazionali. Sono inoltre definiti metodi riconosciuti affinch il pro-gettista possa concepire autonomamente e dimostrare la validit0 della speci-fica soluzione progettuale alternativa nel rispetto degli oiettivi di sicurezzaantincendio@

    e. standardizzazione ed integrazione/ il linguaggio della prevenzione incendi conforme agli standard internazionali. Sono state inoltre unificate decine di

    disposizioni derivanti dai documenti preesistenti della prevenzione incendiitaliana@

    f. inclusione/ le diverse disailit0 es. motorie sensoriali cognitive ... tempo-ranee o permanenti delle persone che frequentano le attivit0 sono considera-te parte integrante della progettazione della sicurezza antincendio@

    g. contenuti basati sull"evidenza/ il presente documento asato su ricerca va-lutazione ed uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica nazionale edinternazionale nel campo della sicurezza antincendio@

    h. aggiornabilit/ il presente documento redatto in forma tale da poter esserefacilmente aggiornato al fine di poter seguire il continuo avanzamento tecno-

    logico e delle conoscenze.). Nel documento impiegato il seguente linguaggio/

    a. con il vero *dovere al modo indicativo es. *deve: *devono: ... il con-giuntivo esortativo es. ;sia installato...: e l'indicativo presente degli altriveri es. *l'altezza ... si descrivono le prescrizioni cogenti da applicarenel contesto esaminato@

    . con il vero *dovere al modo condizionale es. dovrebbe dovrebbero ...gli avveri *generalmente e *di norma si descrivono indicazioni non o-ligatorie che consentono al progettista di scegliere modalit0 tecniche diver-se da quella indicata nel contesto esaminato@ tali modalit0 diverse devono es-sere analizzate e descritte nella documentazione progettuale@

    Capitolo G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio v13Pagina G.22

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    c. con il vero *potere es. *pu< essere installato si suggeriscono opportunevalutazioni o modalit0 tecniche aggiuntive che si considerano efficaci nelcontesto esaminato anche ai fini della valutazione della sicurezza equivalen-te@

    d. la congiunzione *e usata per collegare due condizioni che devono esserecontemporaneamente valide equivalente all'operatore logico536@

    e. la congiunzione *o usata per collegare due condizioni che possono esserevalide sia alternativamente che contemporaneamente equivalente all'opera-tore logico 08@

    f. nei casi in cui una condizione deve necessariamente escluderne altre es. *ol'una o l'altra equivalente all'operatore logico =08 ci" viene esplicita-mente segnalato nel testo.

    G!(!( ampo di applicazione

    1. $l presente documento si applica alla progettazione realizzazione e gestione del-la sicurezza antincendio delle attivit0 di cui al presente decreto. Nelle attivit0

    non soggette il presente documento pu" essere applicato per analogia.2. $l presente documento applicaile senza distinzione ad attivit0 nuoveed esi-

    stenti garantendo il medesimo livello di sicurezza.

    G!(!) Ipote%i $ondamentali

    1. $ contenuti tecnici del presente documento sono asati sulle seguenti ipotesifondamentali/

    a. in condizioni ordinarie l'incendio di un'attivit0 si avvia da un solo punto diinnesco.

    . il rischio di incendio di un'attivit0 non pu" essere ridotto a zero.Le misure antincendiodi prevenzione di protezione e gestionali previste nelpresente documento sono pertanto selezionate al fine di minimizzare il ri-schio di incendio in termini di proailit0 e di conseguenze entro limiticonsiderati accettaili.

    G!(!* Struttura del documento

    1. $l presente documento si compone di quattro sezioni che disciplinano nel lorocomplesso l'intera materia antincendio/

    sezione ?Generalit/ contiene i principi fondamentali per la progettazionedella sicurezza antincendio applicaili indistintamente a tutte le attivit0@

    sezione SStrategia antincendio/ fornisce le misure antincendiodi prevenzio-ne protezione e gestionali applicaili a tutte le attivit0 per comporre la stra-tegia antincendioal fine di ridurre il rischio di incendio@

    sezione ,8egole tecnic(e verticali/ fornisce ulteriori indicazioni specificheper al