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Corriere Fiorentino Sabato 8 Aprile 2017 FI 9 Le città & la regione DAL NOSTRO INVIATO PISTOIA «Se mi denunci, ti am- mazzo», le ha detto dopo averla picchiata e poi stuprata in auto, in un parcheggio della provin- cia di Pistoia dove lei era finita per riposarsi e per il timore di addormentarsi al volante. I ca- rabinieri, che hanno raccolto il racconto di una ragazza di 35 anni, residente nella provincia di Firenze, si sono trovati di fronte la storia di un uomo che già conoscevano. Perché era già stato arrestato dalla polizia stradale di Montecatini l’11 otto- bre scorso quando lui, inse- gnante in una palestra, fu fer- mato con l’accusa di stalking. All’epoca, avevano ricostruito gli investigatori, l’uomo aveva cominciato a perseguitare la ex nonostante la relazione fosse fi- nita due anni prima: le aveva piazzato un gps nell’auto, la se- guiva a distanza, poi si materia- lizzava sul suo posto di lavoro o nei negozi, a volte lei se lo ritro- vava in casa e lui la interrogava. Dopo l’arresto, però, quella sto- ria sembrava fosse finita. Lui sembrava aver fatto pace con la fine di quel rapporto, con quel- la donna che era diventata la sua ossessione. Lo avevano messo ai domiciliari, poi da febbraio avevano deciso di mu- tare la misura «restrittiva» con quella dell’obbligo di dimora. Nel mezzo, però, c’era stata un’evasione che il Commissa- riato aveva denunciato: l’uomo era stato sorpreso fuori dal Co- mune, ma non in una zona vici- no alla sua ex. Questa volta non si era beccato una denuncia per resistenza a e violenza a pubbli- co ufficiale, come gli era acca- duto nel 2015. Nonostante i pre- cedenti di polizia lui sembrava tranquillo. Forse nei prossimi giorni l’uomo potrebbe spiega- re al magistrato Giuseppe Grie- co, che ha ottenuto l’arresto dal gip Maria Elena Mele, cosa sia scattato nella sua testa la notte tra il 31 aprile e il primo di apri- le scorso, quando l’uomo — se- condo l’accusa — ha picchiato e violentato la sua ex. La ragazza ha raccontato ai carabinieri che quella sera era uscita con due sue amiche e che erano andate a Pistoia per pas- sare un venerdì sera come tanti altri. Una serata a giro tra locali, poi i saluti tra le amiche. A quel punto lei ha ripreso la macchi- na, che probabilmente — per gli inquirenti — lui aveva segui- to. Quando lei si è incamminata verso casa, ha avuto un colpo di sonno. «Ero stanca e ho deciso di riposarmi un attimo, così so- no andata in un piazzale». A quel punto, dice la donna, qual- cuno ha aperto la portiera della macchina ed è entrato dentro l’abitacolo: era lui. L’uomo ha cominciato a colpirla, poi le è saltato addosso. E l’ha violenta- ta, nonostante le urla di lei. Poi si è rivestito e le ha detto: «Ora vai a casa e non dire nulla a nes- suno, altrimenti finisci male». Lei, sconvolta, ha messo in moto e dalla provincia di Pistoia è andata a finire nella provincia di Firenze: in macchina c’è stata quasi 5 ore, aveva paura a uscire fuori dall’auto, aveva paura a ti- rare fuori il telefono. Lui la se- guiva in auto: c’era il sole quan- do la donna si è fermata ed è scesa dalla macchina. A quel punto lui è sceso dalla sua auto e si è avvicinato a quella di lei, prendendo il cofano a pugni. Ed è andato via. Lei è andata a casa, poi all’ospedale per le visi- te mediche. È scattato il codice rosa: il resto è la cronaca di un arresto. L’arresto di un uomo che aveva diversi precedenti di polizia. Simone Innocenti © RIPRODUZIONE RISERVATA Il precedente Lo scorso autunno aveva installato un gps nell’auto di lei per poterla seguire PRATO Il vescovo Franco Agostinelli sbarca su Facebook. La guida della Chiesa pratese è tra i 40 prelati italiani che hanno deciso di tentare anche la strada della Rete. La data d’inizio della sua vita digitale non è casuale: domani si celebra infatti la Giornata mondiale della gioventù. «Anche tu, adesso!» è lo slogan del percorso che la Chiesa di Prato rivolge alle nuove generazioni. Il sottotitolo dell’iniziativa, una vera e propria campagna di ascolto dei ragazzi e delle ragazze, è preso a prestito da un invito di papa Francesco: «Sognate cose grandi!». Il terreno di scambio, confronto e discussione più naturale «è indubbiamente lo spazio senza confini offerto da Facebook, utilizzato da quasi tutti gli adolescenti, i giovani e anche dagli adulti», spiega una nota della Diocesi che si accompagna alla presentazione della pagina «Vescovo Franco». «Per me è una esperienza nuova — dice monsignor Agostinelli — uso il computer, invio e ricevo email, scrivo i miei documenti in formato elettronico, ma non sono mai entrato nel mondo dei social. Penso però sia importante per chi, come me, è chiamato a parlare e incontrare tutte le persone, dai bambini agli anziani, sapersi confrontare con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Invito tutti, giovani e meno giovani, a seguirmi mettendo un like sulla pagina, entriamo in contatto e iniziamo a conoscerci». Giorgio Bernardini © RIPRODUZIONE RISERVATA «Esperienza nuova» Il debutto sui social in occasione della Giornata mondiale della gioventù Grossi apre l’anno della Scuola dei magistrati Messaggio da Mattarella SCANDICCI «L’alto livello che caratterizza l’attività della Scuola concorre a promuovere la professionalità della magistratura italiana, consolidandone così l’autonomia e l’indipendenza». È un passaggio del messaggio che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha inviato ieri al presidente della Scuola superiore di magistratura Gaetano Silvestri in occasione dell’inaugurazione dell’anno formativo. Alla cerimonia che si è tenuta nella villa di Castelpulci a Scandicci, sede della Scuola, erano presenti tra gli altri il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi (nella foto), il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. Grossi ha tenuto la lectio magistralis, intitolata «La “invenzione” del diritto: a proposito della funzione dei giudici». (R.R.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Scandicci La lectio magistralis del presidente della Consulta a Castelpulci La vicenda Nell’ottobre 2016 l’uomo, allenatore in una palestra, era stato arrestato per stalking: aveva messo un gps nell’auto della ex per seguirla e andava a casa sua per «interrogarla» Dopo è stato messo agli arresti domiciliari e poi, a febbraio, gli è stato concesso l’obbligo di dimora Una settimana fa ha seguito di nuovo la ex: l’ha aggredita e violentata Il vescovo di Prato sbarca su Facebook Agostinelli: l’obbiettivo è parlare con tutti Piombino, anche la giunta occupa il Municipio Sindaco e assessori con gli operai di Aferpi PIOMBINO Anche il sindaco di Piombino Massimo Giuliani ha trascorso la notte tra giovedì e venerdì, la prima di occupazione a oltranza della sala consiliare del Comune, accanto ai lavoratori Aferpi (al centro la foto dell’ufficio del sindaco di notte pubblicata da Giuliani su Facebook). Ha mangiato e dormito con loro, ha promesso sostegno politico (e vicinanza fisica) fino al 19 aprile, quando al Mise ci sarà l’atteso incontro tra i sindacati e la nuova proprietà della ex Lucchini, il gruppo algerino Cevital. Ieri sera al sindaco ha dato il «cambio» un assessore, che ha passato la notte con i lavoratori. «Da lunedì inizieremo a raccogliere le adesioni per la manifestazione davanti al Ministero il giorno dell’incontro», spiega Ilaria Landi (Uilm). In una lettera aperta indirizzata al premier Paolo Gentiloni, al ministro dello Sviluppo economico Paolo Calenda e a quello del Lavoro Giuliano Poletti, oltre che ai vertici di Aferpi, le segreterie territoriali di Fim- Fiom-Uilm-Uglm ribadiscono le loro preoccupazioni: «Non è ammissibile alcun ulteriore ritardo o rinvio e pretendiamo che l’appuntamento del 19 aprile sia risolutivo, con risposte certe su piani di investimento, cronoprogramma, rimodulazione degli ammortizzatori sociali, conferma del rinnovo dei contratti di solidarietà e delle garanzie legate alla legge Marzano». Gabriele Baldanzi © RIPRODUZIONE RISERVATA Pedina, picchia e violenta la ex Sei mesi fa l’arresto per stalking Pistoia, la donna è rimasta sua ostaggio per ore. Lui aveva solo l’obbligo di dimora TUTTATOSCANA EMPOLI Un tir ha urtato il cavalcavia di via del Castelluccio, all’altezza di Empoli ovest, ed è fuggito. Attualmente il mezzo pesante è ricercato dalla polizia stradale, che si sta avvalendo anche delle immagini delle telecamere. Il mezzo ha colpito l’ultima trave del viadotto (nella foto), causando la caduta di detriti sulla carreggiata verso Firenze. Si sono ben presto formate lunghe code. Il cavalcavia è stato chiuso per le operazioni di ripristino, mentre all’interno della coda si è verificato un tamponamento tra due auto che ha provocato un ferito lieve. (V.C.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Fi-Pi-Li Tir in fuga dopo i danni al cavalcavia (chiuso) MONTALCINO (SIENA) La maggioranza della Tenuta Greppo a Montalcino, della famiglia Biondi Santi, dove nell’Ottocento è stato inventato il Brunello, è stata acquistata dal Gruppo Epi della famiglia francese Descours. Il closing è stato siglato dal gruppo francese e Jacopo Biondi Santi sarà il presidente della nuova società che prenderà il nome di Tenuta Biondi Santi spa. Sono state create altre due compagnie dedicate alla viticoltura e alla distribuzione. Olivier Adnot, nel gruppo Epi dal 2016, sarà il general manager. © RIPRODUZIONE RISERVATA Montalcino Ai francesi la tenuta dove nacque il Brunello VIAREGGIO Niente reintegro per Riccardo Antonini, ferroviere di Viareggio prestatosi al ruolo di consulente dei familiari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 e per questa ragione licenziato da Rfi. A confermare quanto già sentenziato dai giudici in primo grado e in appello è stata la Cassazione. «Ma le mie affermazioni sulle responsabilità della strage — replica Antonini — sono scolpite nelle condanne agli ex vertici di Ferrovie e Rfi emesse lo scorso 31 gennaio dal tribunale di Lucca». (Simone Dinelli) © RIPRODUZIONE RISERVATA Strage di Viareggio Licenziamento confermato per il ferroviere consulente Il gps trovato nell’auto della donna ad ottobre: fu il suo ex a installarlo Codice cliente: 13397603

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Corriere Fiorentino Sabato 8 Aprile 2017 FI9

Le città & la regione

DAL NOSTRO INVIATO

PISTOIA «Se mi denunci, ti am-mazzo», le ha detto dopo averlapicchiata e poi stuprata in auto,in un parcheggio della provin-cia di Pistoia dove lei era finitaper riposarsi e per il timore diaddormentarsi al volante. I ca-rabinieri, che hanno raccolto ilracconto di una ragazza di 35anni, residente nella provinciadi Firenze, si sono trovati difronte la storia di un uomo chegià conoscevano. Perché era giàstato arrestato dalla poliziastradale di Montecatini l’11 otto-bre scorso quando lui, inse-gnante in una palestra, fu fer-mato con l’accusa di stalking.All’epoca, avevano ricostruitogli investigatori, l’uomo avevacominciato a perseguitare la exnonostante la relazione fosse fi-nita due anni prima: le avevapiazzato un gps nell’auto, la se-guiva a distanza, poi si materia-lizzava sul suo posto di lavoro onei negozi, a volte lei se lo ritro-vava in casa e lui la interrogava.Dopo l’arresto, però, quella sto-ria sembrava fosse finita. Luisembrava aver fatto pace con la

fine di quel rapporto, con quel-la donna che era diventata la sua ossessione. Lo avevanomesso ai domiciliari, poi da febbraio avevano deciso di mu-tare la misura «restrittiva» conquella dell’obbligo di dimora.

Nel mezzo, però, c’era stataun’evasione che il Commissa-riato aveva denunciato: l’uomoera stato sorpreso fuori dal Co-mune, ma non in una zona vici-no alla sua ex. Questa volta nonsi era beccato una denuncia perresistenza a e violenza a pubbli-co ufficiale, come gli era acca-duto nel 2015. Nonostante i pre-cedenti di polizia lui sembrava

tranquillo. Forse nei prossimigiorni l’uomo potrebbe spiega-re al magistrato Giuseppe Grie-co, che ha ottenuto l’arresto dalgip Maria Elena Mele, cosa siascattato nella sua testa la nottetra il 31 aprile e il primo di apri-le scorso, quando l’uomo — se-condo l’accusa — ha picchiato eviolentato la sua ex.

La ragazza ha raccontato aicarabinieri che quella sera erauscita con due sue amiche e cheerano andate a Pistoia per pas-sare un venerdì sera come tantialtri. Una serata a giro tra locali,poi i saluti tra le amiche. A quelpunto lei ha ripreso la macchi-na, che probabilmente — pergli inquirenti — lui aveva segui-to. Quando lei si è incamminataverso casa, ha avuto un colpo disonno. «Ero stanca e ho decisodi riposarmi un attimo, così so-

no andata in un piazzale». Aquel punto, dice la donna, qual-cuno ha aperto la portiera dellamacchina ed è entrato dentro l’abitacolo: era lui. L’uomo hacominciato a colpirla, poi le èsaltato addosso. E l’ha violenta-ta, nonostante le urla di lei. Poisi è rivestito e le ha detto: «Oravai a casa e non dire nulla a nes-suno, altrimenti finisci male».

Lei, sconvolta, ha messo inmoto e dalla provincia di Pistoiaè andata a finire nella provinciadi Firenze: in macchina c’è stataquasi 5 ore, aveva paura a uscirefuori dall’auto, aveva paura a ti-rare fuori il telefono. Lui la se-guiva in auto: c’era il sole quan-do la donna si è fermata ed èscesa dalla macchina. A quelpunto lui è sceso dalla sua autoe si è avvicinato a quella di lei,prendendo il cofano a pugni. Ed è andato via. Lei è andata acasa, poi all’ospedale per le visi-te mediche. È scattato il codicerosa: il resto è la cronaca di unarresto. L’arresto di un uomoche aveva diversi precedenti di polizia.

Simone Innocenti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il precedenteLo scorso autunnoaveva installato un gpsnell’auto di leiper poterla seguire

PRATO Il vescovo Franco Agostinelli sbarca su Facebook. La guida della Chiesa pratese è tra i 40 prelati italiani che hanno deciso di tentare anche la strada della Rete. La data d’inizio della sua vita digitale non è casuale: domani si celebra infatti la Giornata mondiale della gioventù. «Anche tu, adesso!» è lo slogan del percorso che la Chiesa di Prato rivolge alle nuove generazioni. Il sottotitolo dell’iniziativa, una vera e propria campagna di ascolto dei ragazzi e delle ragazze, è preso a prestito da

un invito di papa Francesco: «Sognate cose grandi!». Il terreno di scambio, confronto e discussione più naturale «è indubbiamente lo spazio senza confini offerto da Facebook, utilizzato da quasi tutti gli adolescenti, i giovani e anche dagli adulti», spiega una nota

della Diocesi che si accompagna alla presentazione della pagina «Vescovo Franco». «Per me è una esperienza nuova — dice monsignor Agostinelli — uso il computer, invio e ricevo email, scrivo i miei documenti in formato elettronico, ma non sono mai entrato nel mondo dei social. Penso però sia importante per chi, come me, è chiamato a parlare e incontrare tutte le persone, dai bambini agli anziani, sapersi confrontare con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Invito tutti, giovani e meno giovani, a seguirmi mettendo un like sulla pagina, entriamo in contatto e iniziamo a conoscerci».

Giorgio Bernardini© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Esperienza nuova»Il debutto sui socialin occasione della Giornata mondialedella gioventù

Grossi apre l’annodella Scuola dei magistratiMessaggio da MattarellaSCANDICCI «L’alto livello che caratterizza l’attività della Scuola concorre a promuovere la professionalità della magistratura italiana, consolidandone così l’autonomia e l’indipendenza». È un passaggio del messaggio che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha inviato ieri al presidente della Scuola superiore di magistratura Gaetano Silvestri in occasione dell’inaugurazione dell’anno formativo. Alla cerimonia che si è tenuta nella villa di Castelpulci a Scandicci, sede della Scuola, erano presenti tra gli altri il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi (nella foto), il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini e il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. Grossi ha tenuto la lectio magistralis, intitolata «La “invenzione” del diritto: a proposito della funzione dei giudici». (R.R.)

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Scandicci La lectio magistralis del presidente della Consulta a Castelpulci

La vicenda

Nell’ottobre 2016 l’uomo, allenatore in una palestra, era stato arrestato per stalking: aveva messo un gps nell’auto della ex per seguirla e andava a casa sua per «interrogarla»

Dopo è stato messo agli arresti domiciliari e poi, a febbraio, gli è stato concesso l’obbligo di dimora

Una settimana fa ha seguito di nuovo la ex: l’ha aggredita e violentata

Il vescovo di Pratosbarca su Facebook Agostinelli: l’obbiettivo è parlare con tutti

Piombino, anche la giuntaoccupa il MunicipioSindaco e assessori con gli operai di Aferpi

PIOMBINO Anche il sindaco di Piombino Massimo Giuliani ha trascorso la notte tra giovedì e venerdì, la prima di occupazione a oltranza della sala consiliare del Comune, accanto ai lavoratori Aferpi (al centro la foto dell’ufficio del sindaco di notte pubblicata da Giuliani su Facebook). Ha mangiato e dormito con loro, ha promesso sostegno politico (e vicinanza fisica) fino al 19 aprile, quando al Mise ci sarà l’atteso incontro tra i sindacati e la nuova proprietà della ex Lucchini, il gruppo algerino Cevital. Ieri sera al sindaco ha

dato il «cambio» un assessore, che ha passato la notte con i lavoratori. «Da lunedì inizieremo a raccogliere le adesioni per la manifestazione davanti al Ministero il giorno dell’incontro», spiega Ilaria Landi (Uilm). In una lettera

aperta indirizzata al premier Paolo Gentiloni, al ministro dello Sviluppo economico Paolo Calenda e a quello del Lavoro Giuliano Poletti, oltre che ai vertici di Aferpi, le segreterie territoriali di Fim-Fiom-Uilm-Uglm ribadiscono le loro preoccupazioni: «Non è ammissibile alcun ulteriore ritardo o rinvio e pretendiamo che l’appuntamento del 19 aprile sia risolutivo, con risposte certe su piani di investimento, cronoprogramma, rimodulazione degli ammortizzatori sociali, conferma del rinnovo dei contratti di solidarietà e delle garanzie legate alla legge Marzano».

Gabriele Baldanzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pedina, picchia e violenta la exSei mesi fa l’arresto per stalkingPistoia, la donna è rimasta sua ostaggio per ore. Lui aveva solo l’obbligo di dimora

TUTTATOSCANA

EMPOLI Un tir ha urtato il cavalcavia di via del Castelluccio, all’altezza di Empoli ovest, ed è fuggito. Attualmente il mezzo pesante è ricercato dalla polizia stradale, che si sta avvalendo anche delle immagini delle telecamere. Il mezzo ha colpito l’ultima trave del viadotto (nella foto), causando la caduta di detriti sulla carreggiata verso Firenze. Si sono ben presto formate lunghe code. Il cavalcavia è stato chiuso per le operazioni di ripristino, mentre all’interno della coda si è verificato un tamponamento tra due auto che ha provocato un ferito lieve. (V.C.)

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Fi-Pi-LiTir in fuga dopo i dannial cavalcavia (chiuso)

MONTALCINO (SIENA) La maggioranza della Tenuta Greppo a Montalcino, della famiglia Biondi Santi, dove nell’Ottocento è stato inventato il Brunello, è stata acquistata dal Gruppo Epi della famiglia francese Descours. Il closing è stato siglato dal gruppo francese e Jacopo Biondi Santi sarà il presidente della nuova società che prenderà il nome di Tenuta Biondi Santi spa. Sono state create altre due compagnie dedicate alla viticoltura e alla distribuzione. Olivier Adnot, nel gruppo Epi dal 2016, sarà il general manager.

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MontalcinoAi francesi la tenutadove nacque il Brunello

VIAREGGIO Niente reintegro per Riccardo Antonini, ferroviere di Viareggio prestatosi al ruolo di consulente dei familiari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 e per questa ragione licenziato da Rfi. A confermare quanto già sentenziato dai giudici in primo grado e in appello è stata la Cassazione. «Ma le mie affermazioni sulle responsabilità della strage — replica Antonini — sono scolpite nelle condanne agli ex vertici di Ferrovie e Rfi emesse lo scorso 31 gennaio dal tribunale di Lucca». (Simone Dinelli)

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Strage di ViareggioLicenziamento confermatoper il ferroviere consulente

Il gps trovato nell’auto della donna ad ottobre: fu il suo ex a installarlo

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tSiena Sabato 8Aprile 2017

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CORRIEREDI SIENA

A SIENAMoltefamiglie senesiaffron-tano ogni giorno con corag-gio ladifficileesperienzadell'autismo.Sonocentinaia i ra-gazzi nel nostro territoriocolpiti da questa patologiainvalidante che stravolge ilmondo relazionale ed emo-zionale dell'intero nucleo fa-miliare.IlRotaryClubMon-taperti Castelnuovo Berar-denga ha accolto i bisognidell'associazione che uniscelefamigliedellepersoneauti-stiche di Siena e provincia, ilPiccolo Principe, impegnan-dosi per assicurare l'adegua-to sostegno e far fronte adalcuni bisogni primari. At-traverso i propri service ilClub ha finanziato l'acqui-sto di un personal computere di due I pad, per aiutare iragazzi a familiarizzare conla comunicazione virtuale,capacedistimolarelaloroin-nata sensibilità e per miglio-rare le facoltà cognitive. Edha raggiunto lo straordina-rio obiettivo, grazie anche alsostegno della grande ker-messesportiva"Stradebian-che", oltre che dei soci, di ac-quistare una Hugbike, la bi-ci degli abbracci, che è stataprogettata per essere guida-ta da un adulto che dal selli-no posteriore "abbraccia" lapersonaautistica,dandolesi-curezza. L'utilizzo dellaHugbikesaràdiaiutoalle fa-miglie per uscire dall'isola-mento che nella maggiorpartedeicasiattanagliacolo-ro che devono gestire il disa-gio quotidiano dell'autismoe per favorire l'integrazioneconilcontestosociale. Il rag-giungimentodegliobiettivi è

stato possibile anche grazieall'iniziativa promossa dalClub in collaborazione conla Fondazione Conservatoririuniti, nella chiesa di SanRaimondo al Refugio, "Sie-na nel Seicento", che ha per-messo di raccogliere fondidadestinareal service.Labi-ci, il computer e i due I padsono stati consegnati nellemani del presidente del Pic-colo Principe Alberto Ne-gri, durante una cerimoniaorganizzata dal Club Ro-tary Montaperti Castelnuo-vo Berardenga, martedì se-ra, nella sua sede del Castel-lo di Leonina. "L'impegnoassunto nei confronti dellefamiglie dei ragazzi autisticidel Piccolo Principe è statounodeipilastridelmioman-dato, come presidente delRotaryClubMontapertiCa-stelnuovo Berardenga - haaffermato il presidente delClub Alessandro Pallassini -L'obiettivo è stato raggiuntograzie alla generosità dei no-stri soci che hanno credutofin dal primo momento nell'utilitàdelprogettoenelvalo-re che rappresenta".IlpresidentedelPiccoloPrin-cipeAlbertoNegriharingra-ziato il Club per la vicinanzae la generosità dimostrata inquesti mesi: "L'amicizia checi avete dimostrato ci inco-raggia a proseguire il nostrocammino - ha detto - la bicidegli abbracci sarà lo stru-mento che aiuterà tutti noiad uscire dall'isolamento everrà utilizzata nel nuovocentro a disposizione dei no-stri ragazzi alle Volte Alte". B

G.T.

A SIENAIl professor Riccardo Basosi dell'Università di SienarappresentailMiur, insiemealdirettoregeneraleVin-cenzo Di Felice, nella task force interministeriale checonduce i lavori di "Mission Innovation". Un'iniziati-va globale, che coinvolge l'Unione Europea e altri 22paesi, per accelerare l'innovazione nel campo dellefonti energetiche sostenibili e rinnovabili. Il gruppointerministriale italiano sta già lavorando per fissarele strategiedi intervento, in preparazione dellaprossi-ma riunione di tutti i partner internazionali che siterrà in Cina nel mese di giugno. B

A SIENAIl prefetto di Siena Armando Gradone ha ricevuto inquesti giorni il direttore Simone Solfanelli e il delegatoconfederale Alberto Bertinelli di Coldiretti Siena. Conloro anche Sara Moscadelli Sanna, l'allevatrice che hasubìto l'attacco dei lupi pochi giorni fa e il comandantedel gruppo carabinieri forestali colonnello EduardoSpataro.L'incontro ha fatto riferimento, appunto, alla strage dianimali avvenuta alle porte del Chianti e soprattuttonell'immediata vicinanza del centro abitato: una trenti-nadipecoremorteeancheuncane,unbellissimoesem-plare di pastore dei Pirenei è stato sgozzato.Un attacco attribuito a un branco di lupi, o meglio diibridi, spesso avvistati in quella zona.Un danno ingente per l'azienda agricola che vive deiprodotti caseari e dell'allevamento di pecore."Un dramma per un'azienda che sta perdendo lavo-ro. Nessuno si prende responsabilità" ha detto Solfa-nellialprefettochiedendogli“di farsiportatore, comerappresentante del Governo sul territorio, dell'istan-za degli allevatori e di riproporre al Governo stessoda un lato la necessità di approvazione del piano lu-po, dall'altro quella di superare la logica dei rimborsie dei risarcimenti dei danni agli allevatori perché nonè questa la soluzione. Siamo davanti a un vero allar-me sociale" . B

Donata dal Rotary Club Montaperti all’associazione che unisce famiglie dei bimbi autistici

La bici degli abbracci

Hugbike La bici degli abbracci, progettata per essere guidata da un adulto

che dal sellino posteriore "abbraccia" la persona autistica

A SIENACerte esperienze lasciano un segnoprofondo nelle persone e spesso fannosorgere il desiderio che le sensazioniprovate si perpetuino dentro di noi. E'quanto successo durante l'emergenzaper il terremoto nel centro Italia, e illegame che si è creato tra i volontaridella Misericordia e i cuochi delle con-trade, che da volontari si sono recatinellazonadiCasciaperaiutareagesti-re la mensa per le persone sfollate, di

colpo decuplicate dopo la scossa di ot-tobre. Per questo un gruppo di volon-tari e di dipendenti della MisericordiadiSiena,di loro iniziativa,hannovolu-to organizzare una cena in onore deicuochiper ringraziarliper il loro impe-gno e per stare ancora una volta assie-mea loroeritrovarequel calore prova-to nei momenti di comune impegno.Nel corso delle cena che si terra oggipresso i locali della Misericordia situa-ti inviadelMandorlo,verràannuncia-

ta anche una nuova iniziativa volta araccogliere fondi per progetti a favoredelle popolazioni del centro Italia: laMisericordiaorganizzeràun'astadibe-neficenza con le stampe delle foto pre-sentate al Sipa Contest nel 2015 e cheverranno esposte in un luogo con altoafflusso di persone (o il Cortile del Po-destà o le Logge del Papa) nei giorniprecedenti la Festa della Fratellanzadella Misericordia di Siena, previstaper il 27 e 28 maggio. B

Organizzata una cena fra volontari in segno della grande amicizia nata con quella esperienza

Misericordia Siena e i cuochi delle contrade ancora insieme

Cuochi delle

contrade Durante

al cerimonia in

Comune

Terremoto

Asta di

beneficenza

con le stampe

delle foto

presentate al

Sipa Contest

Attacchi dei lupi

Strage di pecore, Coldiretti ha chiestoal prefetto Gradone di farsi interpretedell’emergenza presso il governo

Strage di pecore Coldiretti si è recata dal prefetto pregandolo di sollecitare

il governo sull’emergenza lupi

Università

“Mission Innovation” progettosulle energie rinnovabili

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8/4/2017 Pronti 15 decreti sul vino - VARIE - Italiaoggi

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=AB&id=2170350&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=vino&titolo=Pro… 1/3

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Il ministro alle Politiche agricole, Martina, rivela il piano di attuazione del Testo Unico

ItaliaOggi Numero 084 pag. 19 del 08/04/2017 | Indietro

Pronti 15 decreti sul vinoI più importanti su tracciabilità, qualità e controlli

di Luigi Chiarello

Un no secco all'iniziativa della Commissione europea di inserire le calorie nelle

etichette degli alcolici, vini inclusi. E un sì convinto a 15 nuovi decreti, che saranno

presentati al Vinitaly, in attuazione del Testo Unico della vite e del vino (legge

238/2016 del 12/12/2016, entrata in vigore il 12/01/2017).

Tra i più

importanti,

quello sulla

tracciabilità,

per dare

maggiori

certezze ai

consumatori,

quello sui

controlli e

quello sulla

tutela della qualità. Il ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina, rilegge con

ItaliaOggi le prospettive del comparto vino, in occasione del Vinitaly di Verona (9-12

aprile). E non esita ad affrontare anche temi scomodi, come il fallimento dell'ultimo

bando per l'Ocm promozione: «Sarà il giudice a valutare gli atti», dice.

Domanda. Ritorna Vinitaly, il suo quarto da ministro.

Risposta. È un appuntamento a cui sono legato, Vinitaly è un riferimento mondiale.

Sabato ore 9:36

8 Aprile 2017 Cerca Abbonamenti Logout

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8/4/2017 Pronti 15 decreti sul vino - VARIE - Italiaoggi

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=AB&id=2170350&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=vino&titolo=Pro… 2/3

Quest'anno sarà quasi un record per un ministro dell'agricoltura...

D. Che bilancio traccia sul settore vitivinicolo italiano in questi quattro anni?

R. Il saldo è positivo. Il vino è un settore modello, non solo per il valore economico

che supera i 14 miliardi, ma per la sua capacità di tenuta occupazionale, sociale e

ambientale in tanti territori italiani. La vocazione internazionale è confermata dai 5,6

miliardi di export record del 2017. In questi quattro anni abbiamo lavorato molto sul

fronte fiscale e sulla semplificazione, ma non abbiamo certo raggiunto tutti i

traguardi.

D. Quali sono gli obiettivi di crescita?

R. Superare in valore la Francia nel mondo. Non deve restare solo un sogno.

D. Il vino italiano non riesce a penetrare il mercato cinese. Nonostante gli sforzi da

lei compiuti nel recente passato a sostegno di accordi di promozione commerciale

sul fronte dell'e-commerce le percentuali restano basse. Gli imprenditori arrivano in

ordine sparso. Non è il caso di inventarsi qualcosa per generare una maggiore

offerta aggregata, come i francesi?

R. Abbiamo un gap da colmare su un mercato ancora acerbo e con numeri

impressionanti, ma finalmente il lavoro è iniziato. L'accordo con Alibaba, firmato da

Matteo Renzi e Jack Ma, ha aperto una nuova stagione e un approccio diverso.

Vogliamo proseguire con un approccio legato alla promozione e alla tutela.

Educhiamo i consumatori cinesi ai nostri prodotti e combattiamo i falsi. I risultati

arrivano. Lo abbiamo visto il 9 settembre dello scorso anno con i vini italiani sold

out in poche ore.

D. Il nodo è l'assenza di un campione italiano della distribuzione organizzata?

R. Non solo, è mancata anche una strategia unitaria dei produttori. Siamo andati

troppo spesso in ordine sparso.

D. Sempre sul fronte promozione, l'ultimo bando Ocm è stato un disastro. Prima

una graduatoria di beneficiari, poi il ritiro a seguito dei ricorsi al Tar Lazio. Quindi,

la revoca del primo bando e una seconda graduatoria che ancora non vede la luce.

Intanto le proteste aumentano a dismisura. Tra queste quelle di Federvini, dei

Grandi Marchi, di Confagricoltura e di Federdoc.

R. Gli uffici del Ministero stanno lavorando per non perdere nessuna risorsa. Sono

stati fatti controlli approfonditi per evitare situazioni di doppio finanziamento alle

aziende richiedenti, che avrebbero comportato la bocciatura europea. Ora sarà il

giudice amministrativo a valutare gli atti. Dal mio punto di vista dico che sulla

prossima programmazione ci stiamo confrontando positivamente con la filiera.

D. Passiamo all'Unione europea. La Commissione europea vuole le calorie degli

alcolici in etichetta. Che ne pensa?

R. Contrari. Darebbero un'informazione parziale e distorta al consumatore. Come le

etichette a semaforo che danno luce verde alle bibite gassate senza zucchero e

rosso al Parmigiano Reggiano dop e all'olio d'oliva. Su questo continueremo a dare

battaglia in Europa. Ho scritto ai Commissari Mogherini, Hogan e Andriukaitis

perché prendano una posizione forte e chiara contro questo approccio.

D. Al Vinitaly sarà presente il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan. Gli

obiettivi che intende raggiungere?

R. Sarà il nostro appuntamento per la celebrazione dei 60 anni dei Trattati di

Roma. Abbiamo scelto Verona per rilanciare l'idea di un'Europa che sia vicina alle

aziende e ai cittadini. Sono felice che il Commissario Hogan abbia accettato il

nostro invito. Ci confronteremo sulla nuova Pac che dobbiamo scrivere insieme.

D. Quali sono le priorità dell'Italia?

R. Semplificazione concreta, investimenti per l'innovazione, tutela del reddito e

salvaguardia delle produzioni per garantire il futuro delle filiere. Per realizzare questi

obiettivi proponiamo di valorizzare meglio le Ocm come terzo pilastro della Pac,

creare nuovi strumenti di gestione del rischio nell'ambito dei pagamenti diretti,

tagliare la burocrazia dei programmi di sviluppo di rurale. È necessario anche un

focus specifico su argomenti centrali come ricambio generazionale, sviluppo nelle

aree interne e investimenti in ricerca e innovazione.

D. Con voi sabato saranno presenti, dietro sua sollecitazione, anche le istituzioni

finanziarie europee per concordare strategie e budget con le regioni sui

finanziamenti al comparto in Italia.

R. Si tratta della prima sperimentazione in Europa dove sono coinvolte Banca

Agenti di Commercio solenne, mai un sorriso tantomeno un sorrisetto.

Solo un ché di conflitto d'interesse nell'aria

08/04/2017

3. Renzi ha stravinto nei circoli Pd perché non ci

sono alternative 08/04/2017

4. Camion killer sulla folla in Svezia 08/04/2017

5. Sono basiti i radical chic Usa 08/04/2017

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5. Zero dati? Niente comparazione 30/03/2017

Argomenti

Testo Unico

Ritorna Vinitaly

Italia

Ocm

Europa

vino

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8/4/2017 Pronti 15 decreti sul vino - VARIE - Italiaoggi

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europea degli investimenti e Fondo europeo degli investimenti insieme a Regioni,

Ismea e Cassa depositi e prestiti. Si tratta di un sistema di garanzie per le piccole

e medie imprese legato ai fondi di sviluppo rurale. Mobilitiamo oltre 400 milioni di

euro di risorse Ue e nazionali. Un passo concreto per dire quale Europa vogliamo

(si veda altro articolo a pag. 37).

D. Passiamo all'Italia. Il Testo Unico del vino è stato presentato almeno un paio di

volte al Vinitaly e poi è finito nel cassetto. Ora si è in attesa della lunga lista di

decreti attuativi. A proposito, quanti sono?

R. Aver approvato il Testo Unico del vino a fine novembre dello scorso anno è un

risultato che rivendico. Siamo passati dalle proposte ai fatti, visto che ora tutte le

leggi del vino sono condensate in 90 articoli. Negli ultimi 5 mesi abbiamo lavorato

all'attuazione e a Vinitaly presenteremo un primo pacchetto da 15 decreti attuativi.

D. Quali saranno i primi decreti a vedere la luce e di cosa trattano?

R. Sistema dei controlli, tutela della qualità e alcuni aspetti tecnici previsti dal

Testo Unico. Per molti decreti abbiamo aperto una consultazione con la filiera in

modo da ricevere osservazioni da chi dovrà attuare la norma. Tra i più importanti

c'è il decreto sulla tracciabilità che può aprire una nuova strada nel dare massima

informazione ai consumatori (si veda quanto anticipato da ItaliaOggi il 31/03/2017).

D. Tra le riforme che interessano il vitivinicolo c'è la famosa dematerializzazione dei

registri vinicoli. Il sistema però sembra inceppato. È un problema di software o di

digital divide?

R. Credo sia giusto fare chiarezza. Con il nostro decreto Campolibero abbiamo

esentato 33 mila produttori dal tenere i registri vinicoli. Prima dovevano compilarli

su carta ora non hanno più nessun onere di questo tipo. L'obbligo del registro

dematerializzato riguarda quindi una platea di circa 23 mila imprese tra produttori e

imbottigliatori. Ad oggi stanno usando il sistema 17 mila aziende.

D. Alcune aziende dicono che dovranno assumere personale per adempiere.

R. Per il 90% dei produttori l'obbligo è la compilazione entro 30 giorni. Non

quotidiana. Come tutte le innovazioni ha bisogno di una fase di rodaggio e per

questo abbiamo sospeso le sanzioni per dare tempo di adeguarsi. Il nostro

Ispettorato repressione frodi ha creato anche un sito con centinaia di risposte

operative. Siamo aperti al confronto, ma senza pregiudizi.

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Italia vino Ritorna Vinitaly Europa Testo Unico Ocm

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8/4/2017 Nettare di Bacco, passione dei Vip - VARIE - Italiaoggi

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Personaggi cool fanno glamour la cantina. Si moltiplicano le etichette tra i volti noti deljet set

ItaliaOggi Numero 084 pag. 21 del 08/04/2017 | Indietro

Nettare di Bacco, passione dei VipAttori, sportivi, cantanti, stilisti puntano i loro soldi sui vigneti

di Anna Gagliardi

Fanno ombra alle loro etichette e questo talvolta può essere anche scomodo. Ma

quando si è Roberto Cavalli, Andrea Pirlo, Sting o Jarno Trulli, è inevitabile che la

fama del personaggio preceda quella del proprio vino. Cresce di anno in anno il

numero dei vip stregati dalla vigna.

Certo l'uva è più glamour della soia o dell'erba medica, e il

vino vale anche molto di più, ma complice è pure il fascino

dei luoghi di produzione e il valore aggiunto della

vitivinicoltura in termini di promozione del paesaggio.

Elementi che attirano attori, cantanti, giovani sportivi in

pensione e personaggi del jet set più o meno fini

intenditori.

L'elenco è lunghissimo e una volta tanto non teme il

confronto con la Francia, al punto che persino Carole

Bouquet, un tempo con Gérard Depardieu, ha preferito Pantelleria alla Provenza,

dove invece l'ex coppia Brad Pitt - Angelina Jolie aveva acquistato una tenuta per

produrre vini, tra cui un rosé, tra l'altro niente male. Dall'estero anche Sting aveva

optato quasi due decenni fa per la Toscana, facendo da apripista ad altri colleghi,

comprando l'azienda di Velluti Zai «Il Palagio». Scelta premiata nel tempo

riuscendo nel 2016 ad entrare nella top 100 dei migliori vini d'Italia secondo Wine

Spectator.

Nel mondo delle note gioca in casa Gianna Nannini con il suo «Baccano» nel

Sabato ore 9:36

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8/4/2017 Nettare di Bacco, passione dei Vip - VARIE - Italiaoggi

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Chianti senese, mentre Rosalino Cellamare, alias Ron, ha scelto l'Oltrepò Pavese

per la sua seconda attività di vitivinicoltore, sulle orme del padre e del nonno.

Albano Carrisi produce vino e olio a Cellino San Marco, in

Puglia, stessa regione scelta dall'abruzzese Bruno Vespa

per dedicarsi, con i figli Alessandro e Federico, alla

viticoltura in 25 ettari in Manduria. Il suo enologo è

nientemeno che Riccardo Cotarella, con cui è riuscito a

raggiungere e bissare i Tre Bicchieri per il Primitivo. Anni e

anni di giornalismo l'hanno aiutato a essere presente in

occasioni di rilievo: una delle ultime, la cena a Buckingham

Palace per gli artisti del Royal Opera House alla presenza

del principe di Galles, Carlo d'Inghilterra, altro appassionato

di vini con predilezione per la Toscana.

Moda e vino vanno a braccetto da sempre: evocano bellezza ed eleganza.

Possiedono tenute i Ferragamo in Toscana, Renzo Rosso (Diesel) in Toscana e in

Piemonte, i Caprai in Umbria, i Marzotto in Sicilia, Roberto Cavalli nel Chianti.

Nello sport, lasciata la bicicletta, Francesco Moser è diventato vignaiolo nel suo

Trentino riprendendo la tradizione del padre, oggi tramandata anche ai quattro figli.

Come spesso accade, la carriera firma i risultati in cantina, così il suo spumante

TrentoDoc 51,151, il più celebre, prende il nome dal record dell'ora che Moser

stabilì nel 1984 in Messico.

Anche per il campione del mondo Andrea Pirlo la vigna rappresenta un ritorno alla

origini di famiglia. In attesa di appendere le scarpette al chiodo controlla a distanza

(ora è al New York City) il suo appezzamento nel Bresciano, 7 ettari coltivati con

metodo biologico che il centrocampista convertì a vigneto già dieci anni fa.

Tra i calciatori ancora in campo, il pluricampione spagnolo

Andres Iniesta ha investito nel lavoro del padre, acquistando

ettari di vigna e contribuendo al successo della Bodega

Iniesta, cantina dai grandi numeri nel cuore della

Manchuela, diventata meta di enoturisti e tifosi.

Dal campo al vino anche Nicola Legrottaglie in Puglia,

Paolo Rossi e Luciano Spalletti in Toscana, Alberto

Malesani in Valpolicella.

L'ex pilota di Formula Uno Jarno Trulli è abruzzese e lì si dedica (anche) alla sua

cantina Castorani firmando con il suo nome un Colline Pescaresi e dedicando

all'amico Rocco Siffredi un altro rosso della sua azienda. Insieme presentarono anni

fa al Vinitaly un'operazione commerciale sfruttando la fama di player nei loro

rispettivi ruoli.

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Sting o Jarno

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8/4/2017 Meno controlli, grazie ai satelliti - VARIE - Italiaoggi

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Il commissario Ue all'agricoltura: si riapre la partita sulle autorizzazioni all'impianto deivigneti

ItaliaOggi Numero 084 pag. 23 del 08/04/2017 | Indietro

Meno controlli, grazie ai satellitiHogan: a maggio taglieremo la burocrazia, usando l'hi-tech

di da Bruxelles Angelo Di Mambro

La consultazione sulla nuova Pac potrebbe anche portare a riaprire la questione

delle autorizzazioni all'impianto, mentre Bruxelles agirà prima dell'estate per ridurre

la burocrazia per tutti gli agricoltori, grazie a satelliti e nuove tecnologie. Sono

queste le idee e le proposte con cui il commissario europeo all'agricoltura, Phil

Hogan, si presenta al Vinitaly.

Idee e proposte che racconta a

ItaliaOggi a ridosso della

rassegna veronese.

Domanda. La Brexit preoccupa

molto i produttori di vino. Può

rassicurarli?

Risposta. In questo momento

nessuno può dire quale sarà il

risultato del negoziato tra Ue e

Regno Unito. Può star sicuro

che come commissario

all'agricoltura seguirò con

attenzione gli sviluppi legati a

tutti i settori agricoli. Spero

troveremo un accordo

Sabato ore 9:37

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ragionevole che permetterà ai prodotti agroalimentari e alle bevande europee di

continuare a essere esportate e competere sul mercato britannico come oggi. Sul

vino non dovrebbero esserci problemi, il Regno Unito è tradizionalmente un grande

importatore di vini europei

D. Hanno l'occasione di cambiare e optare per il vino australiano, cileno o

sudafricano. Non trova?

R. Anche adesso hanno questa possibilità, ma scelgono i vini europei. E questo

perché i vini europei non sono solo di alta qualità, ma sono capaci di battere la

concorrenza.

D. Da una prospettiva europea, come sta funzionando il nuovo sistema di

autorizzazioni all'impianto?

R. In generale bene, se si pone l'enfasi sulla limitazione della crescita degli ettari

vitati in Europa. L'Italia ha problemi specifici. Prima, insieme agli altri paesi, ha

avuto una posizione molto restrittiva sulla liberalizzazione dei diritti di impianto e

oggi si trova ad avere a che fare con un aumento contingentato delle superfici che

non basta. La Commissione proponeva un sistema più flessibile, ma i co-legislatori

non hanno voluto. La Commissione avrebbe preferito proteggere le superfici, dando

però la possibilità a produzioni dal grande potenziale come il Prosecco di

svilupparsi ulteriormente. Con il processo di consultazione sulla nuova Pac

possiamo capire se c'è la volontà di riaprire la questione che, mi rendo conto, è

delicata.

D. Una delle sue priorità da commissario è la semplificazione delle regole.

Semplificare quelle del vino si è rivelato più complicato del previsto?

R. Ogni settore è diverso, ha regole diverse e questo ha conseguenze sul tipo di

iniziative da adottare per semplificare. Il supporto Ue per il vino è diverso da quello

di altri prodotti, con un miliardo per programmi di cui beneficiano soprattutto

Francia, Spagna e Italia perché sono i più grandi paesi produttori. L'azione di

semplificazione procede, ma stiamo cercando di capire come migliorare ancora ed

io sono impegnato in modo totale per rendere più semplice la vita ai produttori.

D. L'impressione è che il sistema di supporto al vino sia cambiato, ma che

l'impianto dei controlli sia rimasto ancorato al passato. Che ne pensa?

R. Il sistema dei controlli va semplificato per tutti i settori, non solo per il vino.

Stiamo lavorando a un progetto che presenteremo a maggio, con cui vogliamo

utilizzare le nuove tecnologie, in particolare i satelliti, per ridurre il numero e l'onere

dei controlli in tutti i settori. Sono sicuro che questa iniziativa sarà accolta con

favore dagli agricoltori.

D. Si può replicare il modello di sostegno pubblico al vino in altri settori, come

l'olio d'oliva o altri?

R. Secondo me il vino ha specificità tali che giustificano un trattamento separato.

La commissione europea è impegnata a trovare le risorse nel prossimo quadro

finanziario perché possa l'attuale sistema continuare. Ma non credo si possa

considerare il regime di sostegno al vino come una specie di modello per altri

settori.

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Ruenza Santandrea dell'Alleanza delle Cooperative analizza tutte le incognite delmercato

ItaliaOggi Numero 084 pag. 27 del 08/04/2017 | Indietro

La hard Brexit spaventa i vignaioliTemono la deregulation, la sterlina debole, i ribassi di prezzo

di Andrea Settefonti

L'Italia è il primo fornitore di vino, in volume, nel Regno Unito. Nel 2016, secondo

Ismea che ha elaborato i dati della Her Majesty's Customs & Excise, le

esportazioni Oltremanica sono state pari a 3,2 milioni di ettolitri, +4% rispetto al

2015, mentre a guidare la classifica in termini di fatturato è la Francia con 1,15

miliardi di euro, per 1,7 milioni di ettolitri, con l'Italia seconda a 813 milioni di euro.

Ecco quindi, con la Brexit ormai realtà da

qualche giorno, la necessità per i produttori

italiani di una negoziazione e di regole. La

preoccupazione, infatti, come spiega Ruenza

Santandrea, coordinatrice del settore vitivinicolo

dell'Alleanza della Cooperative Agroalimentare,

riguarda l'osservanza delle normative comunitarie.

«Una volta uscita dall'Europa, la Gran Bretagna

non avrà più alcun obbligo di adeguarsi ai

regolamenti e alle regole di Bruxelles in tema di tecniche produttive, di controlli e

di etichettatura. E non oso immaginare quello che tutto ciò potrebbe comportare

per il mercato del vino inglese». L'Alleanza delle Cooperative ha effettuato una

indagine tra le cantine associate per capire gli effetti dell'uscita. Tra le

preoccupazioni c'è quella provocata dalla svalutazione della sterlina che ha perso il

20% e quindi i vini europei, se dovesse rimanere il cambio attuale di 0,87,

sarebbero penalizzati nel prezzo in quanto costerebbero di più. A questo si deve

sommare il fatto che il vino in Inghilterra ha un prezzo già più alto perché, a

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8/4/2017 La hard Brexit spaventa i vignaioli - VARIE - Italiaoggi

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=AB&id=2170384&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=brexit&titolo=La… 2/2

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differenza di quanto avviene ad esempio nel nostro paese, la Gran Bretagna

governata da Theresa May ha scelto di applicare accise molto alte sul vino. Le

insegne del Regno Unito agiscono di norma in maniera molto compatta. Se una

catena decidesse di abbassare i prezzi per compensare il peso dell'effetto

combinato di accise e cambio sfavorevole, tutte le altre seguirebbero a ruota. Il

timore è che, specie se la sterlina dovesse continuare a svalutarsi, potrebbe venir

richiesto di applicare forti sconti con continui adeguamenti di prezzo al ribasso. E

già oggi il Regno Unito è un mercato tra quelli con minore marginalità. Altra

preoccupazione è la competizione con Australia, Nuova Zelanda, Cile, Stati Uniti e

Sudafrica che potrebbero avere condizioni più favorevoli rispetto ai vini della Ue.

«L'Australia con 2,4 milioni di ettolitri è il secondo paese importatore per volumi,

precede addirittura la Francia. Vendono bene anche Cile (5° posto), Stati Uniti (6°)

e Sudafrica (7°). Non va quindi affatto sottovalutata l'ipotesi che gli inglesi, da

sempre un popolo molto ''compatto'', decidano da un giorno all'altro di modificare le

loro preferenze di consumo e scegliere di acquistare prevalentemente vini

californiani o cileni», spiega Ruenza Santandrea.

Di Brexit si parlerà anche al Vinitaly dove lunedì è in programma una tavola

rotonda su Vino e Gdo, con focus proprio sulle prospettive per il vino italiano. Per il

direttore della Berkmann Wine Cellars, Alex Canneti, presente al convegno, «La

Brexit è una sfida per le vendite dei vini europei poiché Australia, Sud Africa e

Nuova Zelanda saranno i primi paesi al mondo a istituire trattati bilaterali con il

Governo inglese. L'unica soluzione a questa minaccia è consentire al Regno Unito

un periodo di 10 anni per condividere le stesse condizioni commerciali e gli stessi

oneri doganali dell'Unione Europea, oltre a negoziare un trattato di libero scambio».

E la Brexit preoccupa anche Coldiretti specie per le vendite di Prosecco. «La Gran

Bretagna è diventata nel 2016 il primo mercato mondiale di sbocco dello spumante

italiano con le bottiglie esportate che hanno fatto registrare un aumento record del

33% per un valore di 366 milioni di euro mai registrato prima. In Gran Bretagna

sono state spedite il 30% delle bottiglie esportate».

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Solo un ché di conflitto d'interesse nell'aria

08/04/2017

3. Renzi ha stravinto nei circoli Pd perché non ci

sono alternative 08/04/2017

4. Camion killer sulla folla in Svezia 08/04/2017

5. Sono basiti i radical chic Usa 08/04/2017

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1. Violenze sessuali, Svezia al top 08/03/2017

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3. Fazio soffre i partiti quando cala l'assegno

04/04/2017

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5. Bourbon per ebrei: rompicapo 29/03/2017

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2. Con l'Iri occhio agli utili bassi 18/03/2017

3. Deducibilità dello sponsor con l'iscrizione al Coni

23/03/2017

4. Il catasto è gratis per i conviventi 25/03/2017

5. Zero dati? Niente comparazione 30/03/2017

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8/4/2017 Le sorti del vino ai Millennials - VARIE - Italiaoggi

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=AB&id=2170380&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=vino&titolo=Le%… 1/2

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Raffica di report sulle tracce dei consumi. Da Tannico.it a Wine Monitor, da Confcoopa Iri

ItaliaOggi Numero 084 pag. 33 del 08/04/2017 | Indietro

Le sorti del vino ai MillennialsDonne e giovani influenzano le scelte future d'acquisto

di Andrea Settefonti

Il futuro del vino è in mano alle donne e ai Millennials. Sono queste le due

categorie che influenzano gli acquisti, in particolare di Champagne e vini bianchi

aromatici. Lo rileva il sito Tannico.it ad ItaliaOggi con una anticipazione della

ricerca che sarà presentata lunedì al Vinitaly.

Le donne adulte acquistano soprattutto

Champagne (24% contro il 17% dei

Millennials e il 18% degli uomini).

Seguono i vini bianchi (22%) di preferenza

aromatici come il Gewürztraminer (7%,

contro il 5% di uomini e Millennials). I vini

rossi vengono acquistati in una

percentuale inferiore (31%) rispetto agli

uomini adulti (44%) e ai Millennials (47%).

Sempre secondo la ricerca di Tannico.it, i

Millennials (maschi e femmine) spendono per vini d'impatto come lo Champagne e i

vini d'invecchiamento (23% diviso fra Bolgheri, Barolo, Amarone e Brunello). Tra le

bollicine italiane i Millennials sostituiscono il prosecco (8%) con un metodo

classico (15%, diviso fra Franciacorta e Trento Doc).

I Millennials sono da tenere di conto anche e soprattutto quando si parla di export

verso gli Stati Uniti dal momento che qui rappresentano la generazione che in

quantità consuma più vino di qualsiasi altra, il 42% di tutti i consumi. Secondo uno

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8/4/2017 Le sorti del vino ai Millennials - VARIE - Italiaoggi

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studio realizzato da Nomisma Wine Monitor per Verallia i giovani adulti Usa

scelgono il vino per la notorietà del brand (32%) e molto meno per il tipo di vino

(21%) al contrario di quanto accede in Italia dove per i Millennials il primo criterio

di scelta è la tipologia del vino (51%) e il brand è del tutto marginale (10%). Negli

Usa importante è il prezzo basso o promozionale, (20%) mentre si abbassa in

Italia (11%) dove è importante la provenienza (21%) al contrario degli Usa (15%).

Nella scelta del vino entrano anche fattori puramente estetici e di design come il

packaging e le etichette, indicati dal 10% del campione Usa e dal 5% di quello

italiano. Per Denis Pantini responsabile Wine Monitor di Nomisma «i Millennials

rappresentano la generazione cui stanno puntando tutti i produttori. Questa

generazione quando acquista ha una maggiore attenzione all'innovazione, alla

sostenibilità, alla creatività, tutti fattori spesso legati al packaging e per i quali

ancora molte imprese italiane non ne hanno colto la strategicità a fini di mercato».

Cina e Stati Uniti sono i due mercati dove sono attese crescite importanti. Un

report del Centro studi e Ufficio Internazionalizzazione di Confcooperative su

elaborazione dati Euromonitor evidenzia come continueranno a crescere, in

particolare, i volumi nel mercato statunitense, con +24,6% fino al 2020. Positivi i

trend stimati per le vendite di vino rosso (+7,1%) e bianco (+9,9%). Sul mercato

cinese, gli incrementi maggiori sono previsti per i vini rossi con una crescita in

volume dell'82,4% e del 55,9% in valore. Bene anche il vino bianco (+34,2% in

volumi) e il vino rosé (+34,2% in volumi). «Le cooperative vitivinicole hanno

aumentato la loro presenza sui mercati internazionali, facendo leva su fattori chiavi

quali i volumi produttivi, le dimensioni aziendali e un know how strutturato che

spesso le piccole aziende non possono vantare. Le stime di crescita delle vendite

mondiali di vino è sicuramente una buona opportunità per le nostre imprese»,

commenta Carlo Dal Monte, vice presidente delle cooperative agroalimentari di

Confcooperative.

In Italia, il mercato è in ripresa come dimostra l'andamento fotografato dall'istituto di

ricerca Iri con una indagine sugli acquisti nella Gdo, un mercato che nel 2016 è

arrivato a 505 milioni di litri venduti per un valore di 1,5 miliardi di euro. I vini a

denominazione d'origine (in bottiglia da 0,75lt) sono aumentati del 2,7% in volume

(+ 4,4% in valore) con 224 milioni di litri venduti, proseguendo nel trend già

promettente del 2015 (+1,9%). Successo anche degli spumanti +7% e 54 milioni di

litri venduti. «La crescita degli spumanti riflette una destagionalizzazione delle

vendite di bollicine conseguenza di un crescente uso nel consumo quotidiano»,

sottolinea Virgilio Romano, Business Insight Director di Iri.

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8/4/2017 Esplodono i vini bio e vegan - VARIE - Italiaoggi

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Sulle maggiori riviste Usa i nettari biologici incassano punteggi più alti

ItaliaOggi Numero 084 pag. 33 del 08/04/2017 | Indietro

Esplodono i vini bio e veganIn crescita consumi, produzioni e certificazioni

di Arturo Centofanti

Cresce il mercato del vino biologico e di quello vegano. Secondo i dati di Wine

Monitor, in Italia ogni 10 ettari uno è coltivato secondo i criteri biologici e con

66.578 ettari a vite da vino l'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Spagna.

A livello regionale, a farla da padrona è la Sicilia, che detiene il 38% delle superfici

vitate bio.

Un mercato in forte

espansione, anche

a livello

internazionale dove

viene esportato il

60% del vino

biologico italiano

con Germania, Usa

e Svizzera in testa.

A questo si somma

il fatto che il 13%

delle imprese che

esportano vini bio, esportano anche vini vegani, l'8% senza solfiti e il 6%

biodinamici. «In soli due anni la consumer base di vino bio è raddoppiata e l'export

nell'ultimo anno è cresciuta del 38% contro una crescita complessiva del vino

italiano del 5%», commenta Silvia Zucconi Insight Coordinator di Wine Monitor

Nomisma. Una tendenza confermata da Matilde Poggi, presidente della Federazione

dei vignaioli indipendenti. «Il settore è sempre in crescita, sia in Italia sia all'estero,

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c'è sempre maggiore interesse perché viene fatta l'equazione che il vino biologico è

un vino vero, è sinonimo di vino artigianale. Il biologico deve essere fatto da un

vignaiolo, da un piccolo produttore che segue tutta la filiera. E per un vignaiolo la

vigna è tutto il suo patrimonio, come il rispetto dell'ambiente è il valore aggiunto.

La vite è tutto quello che noi abbiamo perché il nostro vino nasce lì, ecco perché

una maggiore attenzione è importante». E cresce anche la richiesta di certificazioni

vegan da parte della aziende. Per l'Osservatorio VeganOk diretto da Paola Cane,

che ha stilato il Rapporto In Vino Vegan 2017, nel 2016 le aziende vitivinicole che

hanno chiesto la certificazione VeganOk sono aumentate del 35% per un giro

d'affari stimato in circa 6 milioni di euro. Le aziende VeganOk, un centinaio in

tutto, si localizzano in Toscana 28%, Abruzzo 20% e Piemonte 17%, con una

buona presenza di vini del Trentino e della Sicilia. Per quanto riguarda le

denominazioni di appartenenza, le etichette certificate sono 54% Igt, 17% Doc/Dop

e 1% Docg. Tutto questo, fa notare Paola Cane, anche se «attualmente si registra

un'assenza di regolamentazione europea e nazionale inerente i sistemi di

certificazione vegana. Pertanto, in merito ai sistemi di vinificazione vegana, si fa

riferimento a disciplinari di aziende di certificazione terze o standard di

autocontrollo». Il 45% circa dei vini vegan hanno anche un'altra certificazione o un

riferimento a metodi naturali o biodinamici e il 26% circa delle etichette di vino

vegan certificato è anche bio. Di fatto il vino vegano è entrato in piena regola tra i

nuovi trend di consumo per il 2016 e l'8,7% (fonte WineMonitor Nomisma) dei

Millennials mostra molto interesse per questa categoria di prodotto.

Il successo del vino biologico sarà il tema del convegno di Federbio che si terrà

lunedì al Vinitaly. I Il confronto avverrà sull'analisi dei ricercatori dell'University of

California su oltre 74 mila rating di vini di diverse vendemmie, varietà e regioni di

produzione pubblicati da the Wine Advocate, Wine Enthusiast e Wine Spectator.

Analisi dalla quale emerge che i vini biologici segnano in media 4,1 punti in più (su

100) rispetto ai loro omologhi non biologici. I ricercatori ipotizzano che l'adozione di

pratiche biologiche, con la messa al bando dei presidi fitosanitari chimici di sintesi,

favorisca il vigore dei microrganismi. Che rappresentano la componente vivente della

sostanza organica del suolo e esaltano il sapore dell'uva, dando una

rappresentazione più autentica del terroir e dell'ambiente naturale della vite. Un

ruolo relativo alle migliori performance organolettiche nel vino è attribuito anche al

rifiuto dei fertilizzanti chimici di sintesi, che riduce la resa nel vigneto, traducendosi

in miglior qualità delle uve.

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DISPERATOSeverino Pattaro nel campo devastato dai cinghiali

AGRICOLTORI in ginoc-chio a causa dei danni da cin-ghiale. Stavolta è successo aMonteriggioni, dove un grup-po di ungulati ha colpito la so-cietà agricola «Il Ciliegio», de-vastandoquattro ettari di terre-no seminato a ceci. «Ci hannocolpito per due notti di seguito– racconta con un filo di voce ilproprietario dell’azienda Seve-rinoPattaro –: incuranti del re-cinto elettrico, hanno divoratotutti i germogli dei ceci appenapiantati. Già in passato di era-no fatti vivi nelle nostre coltiva-zioni di grano, ma adesso è ve-ramente troppo».

ILDANNO economico è di di-verse migliaia di euro: «Orachimi ridànon tanto i 6 quinta-li di ceci seminati, ma piutto-sto i 50 quintali di prodottoche avrei raccolto e poi rivendu-to?», si chiede Pattaro. Poi ag-giunge: «In totale ho 18 ettaridi terreno: 4 piantati a ceci, 9 a

fagioli e il resto a lenticchie.Siccome le lenticchie sono pic-cole e difficili da trovare, i cin-ghiali neanche le cercano e siconcentrano sui ceci. Cosa suc-cederà la settimana di Pasqua,quando procederò a piantare ifagioli? Sono certo che i cin-ghiali arriveranno a distrugge-re anche quelli». Pattaro si sca-

glia poi contro l’Atc 18, che hacreato una riserva con i cinghia-li proprio a Monteriggioni:«Come si fa con questi anima-li? Hanno creato questa riservasenza chiedere niente a nessu-no, ma andava posizionata al-trove, non certo vicino alla miaazienda agricola». E oltre aldanno c’è anche la beffa: «Sono

in possesso dell’autorizzazioneper l’abbattimento dei cinghia-li, ma non posso agire proprioperché questi si trovano all’in-terno di una riserva faunistica,che quindi per definizione nonè aperta a chiunque.Mi sono ri-volto al responsabile dell’Atc18 che però non interviene. Il

fatto è – conclude l’imprendito-re agricolo – che il problema siripresenterà anche in futuro: sisa che i cinghiali, una volta en-trati in un terreno, avendo sco-perto che vi trovano il cibo, citornano. Insisto: bisogna allon-tanare gli ungulati da questa zo-na».

Cristina Belvedere

Assalto dei cinghiali a Il CiliegioDivorati sei quintali di ceciLa disperazione del proprietario: «Mi viene da piangere... »

E‘ MORTO nel suo garage, forse a causadei traumi causati dalla caduta da uno sca-leo, forse per un malore. Sta di fatto chenelle prime ore di ieri pomeriggio EnioPrezzolini, 58enne pensionato, è stato tro-vato cadavere sul pavimento del suo gara-ge in via Gorizia, ad Abbadia San Salvato-re.E‘ stata lamoglie che, non vedendo rien-trare ilmarito, ha chiamato carabinieri e vi-gili del fuoco del distretto di Piancastagna-

io. Per entrare nelmagazzino hanno dovu-to forzare la saracinesca che l’uomo avevachiuso dall‘interno. Un appassionato del«fai da te» che dopo anni di professionesvolta nell‘area fiorentina aveva deciso difar ritorno nel suo paese di origine. Daquando era stato collocato in pensioneamava passare il suo tempo libero nel gara-ge-laboratorio di via Gorizia. Come detto èstata la moglie, che lo attendeva a casa deisuoceri, a dare l‘allarme. I soccorritori, so-

no intervenuti tempestivamente ma nonhannopotuto, in pratica, tentare una riani-mazione. Il trauma o il malore, che hannoprovocato il decesso, si erano verificati datroppiminuti. I carabinieri hanno provve-duto ad inoltrare una tempestiva informati-va almagistrato di turno che ha concesso ilnulla osta per la restituzione della salma.L‘uomo lascia la moglie e una figlia oltreagli anziani genitori.

Massimo Cherubini

ABBIADIASANSALVATORE FATALI UNMALOREOUNACADUTA. L’ALLARME DATODALLAMOGLIE

Muore a 58 annimentre fa lavoretti nel garage di casa

FABIOPIETRINITitolare della ricevitoria

MONTERIGGIONI

LA FORTUNA bacia nuovamenteTorrita di Siena. Dopo che lo scorsogennaio un biglietto vincente da 25mi-la euro dellaLotteria Italia era stato ac-quistato proprio in una tabaccheriatorritese, questa volta ci ha pensato ilSuperEnalotto a regalare una grandesoddisfazione al «misterioso» giocato-re.Alla ricevitoriaMatchPoint diTor-rita di Siena è stata convalidata unaschedina da 3 euro che - grazie a unacombinazione capace di centrare ilpunteggio di 3,4,3 SuperStar e 4 Super-Star - ha fatto riportare una vincitacon un importo pari a 42.356,37 euro.Ed è stata grande festa anche alla «Mat-chPoint» di viaMazzini, aTorrita Sca-lo, dove il titolare Fabio Pietrini ha re-gistrato, al momento, la vincita piùgrande dell’anno nella sua ricevitoria.Ma chi sarà il fortunato? Come sem-pre, in questi casi, regna ilmassimo ri-serbo.Ma si tratterebbe di un torriteseche al SuperEnalotto gioca regolar-mente e perlopiù sempre gli stessi nu-meri.

Luca Stefanucci

TORRITA SUPERENALOTTO

Gioca tre euroNevince 42mila

«ORA CHI MI RIDÀ NON TANTO I 6 QUINTALI DI CECISEMINATI, MA PIUTTOSTO I 50 QUINTALI DI PRODOTTOCHE AVREI RACCOLTO E POI RIVENDUTO?», SI CHIEDEPATTARO, PREOCCUPATO PER I DANNI SUBITI

I NUMERIDELRAID

IL DANNO ECONOMICOMigliaia di euro in fumoDistrutti 4 ettari di colturenonostante la rete elettrica

••17CRONACHESABATO 8 APRILE 2017