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ISTRUZIONI PER L’USO GESTIONE PROCEDURA DI ATTUAZIONE MISURE COVID-19 Il seguente documento può essere utilizzato per formalizzare: le misure attivate in azienda l’informazione ai lavoratori. Va compilato: barrando per ciascuna misura l’attuazione, seguendo la legenda (A = misura applicata; P = misura pianificata; NA = misura non applicabile). Le misure pianificate devono comunque essere definite ed applicate prima della ripresa dell’attività lavorativa; descrivendo nella relativa casella “Evidenza applicazione” il tipo di misura messa in atto o pianificata; indicando i nominativi dei soggetti coinvolti e facendoli firmare (Datore di Lavoro, RSPP, Medico Competente, RLS/RLST attraverso le modalità previste e rese note); indicando i nominativi dei lavoratori e facendoli firmare. Il documento va conservato in azienda, allegandolo al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), e va esibito in caso di visite dell’autorità. Ne va consegnata una copia per ogni lavoratore. Può essere utilizzato come informativa da appendere nei punti strategici dell’azienda.

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ISTRUZIONI PER L’USO GESTIONE PROCEDURA DI ATTUAZIONE MISURE COVID-19

Il seguente documento può essere utilizzato per formalizzare: le misure attivate in azienda l’informazione ai lavoratori.

Va compilato: barrando per ciascuna misura l’attuazione, seguendo la legenda (A = misura

applicata; P = misura pianificata; NA = misura non applicabile). Le misure pianificate devono comunque essere definite ed applicate prima della ripresa dell’attività lavorativa;

descrivendo nella relativa casella “Evidenza applicazione” il tipo di misura messa in atto o pianificata;

indicando i nominativi dei soggetti coinvolti e facendoli firmare (Datore di Lavoro, RSPP, Medico Competente, RLS/RLST attraverso le modalità previste e rese note);

indicando i nominativi dei lavoratori e facendoli firmare.

Il documento va conservato in azienda, allegandolo al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), e va esibito in caso di visite dell’autorità.Ne va consegnata una copia per ogni lavoratore.Può essere utilizzato come informativa da appendere nei punti strategici dell’azienda.

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PROCEDURA DI ATTUAZIONEProtocollo condiviso di regolamentazione delle misure

per il contrasto e il contenimento della diffusionedel virus Covid-19 nel settore edile

Il sottoscritto ______________________________________________________________________

in qualità di Datore di Lavoro della ditta

_________________________________________________

con sede legale in via ______________________________________________ numero __________

città _____________________________________________ P.IVA ___________________________

DICHIARA

di aver attivato il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri del 24/04/2020 riguardante le misure efficaci di salute e sicurezza dei lavoratori per l’emergenza Corona Virus.

In particolare la Ditta ha attuato le seguenti misure di prevenzione:

LEGENDAA = misura applicataP = misura pianificataNA = misura non applicabile

1 - InformazioneN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

Il datore di lavoro, anche con l’ausilio dell’Ente Unificato Bilaterale formazione/sicurezza delle costruzioni, quindi attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri nel cantiere circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso del cantiere e nei luoghi maggiormente frequentati appositi cartelli visibili che segnalino le corrette modalità di comportamento. In particolare, le informazioni riguardano i seguenti obblighi:

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N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

01

il personale, prima dell’accesso al cantiere dovrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al cantiere. Le persone in tale condizione - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota1 – saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni o, comunque, l’autorità sanitaria;

02

la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in cantiere e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio;

03

l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in cantiere (in particolare: mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli strumenti di protezione individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di rispettare la distanza interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);

04

l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;

05

l’obbligo del datore di lavoro di informare preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso nel cantiere, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS

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Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i)

1 La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di:

1) rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso ai locali aziendali;

2) fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali. Si ricorda che l’informativa può omettere le informazioni di cui l’interessato è già in possesso e può essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell’informativa, con riferimento alla finalità del trattamento potrà essere indicata la prevenzione dal contagio da COVID-19 e con riferimento alla base giuridica può essere indicata l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata dell’eventuale conservazione dei dati si può far riferimento al termine dello stato d’emergenza;

3) definire le misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati. In particolare, sotto il profilo organizzativo, occorre individuare i soggetti preposti al trattamento e fornire loro le istruzioni necessarie. A tal fine, si ricorda che i dati possono essere trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19 e non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori delle specifiche previsioni normative (es. in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali “contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-19);

4) in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, assicurare modalità tali da garantire la riservatezza e la dignità del lavoratore. Tali garanzie devono essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichi all’ufficio responsabile del personale di aver avuto, al di fuori del contesto aziendale, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel caso di allontanamento del lavoratore che durante l’attività lavorativa sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria e dei suoi colleghi.

2 - Modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieriN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

06

Per l’accesso di fornitori esterni devono essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente nel cantiere, con integrazione in appendice nel Piano di sicurezza e coordinamento;

07

Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso ai locali chiusi comuni del cantiere per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza minima di un metro;

08

Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera;

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N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

09

Ove sia presente un servizio di trasporto organizzato dal datore di lavoro per raggiungere il cantiere, va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento, se del caso facendo ricorso a un numero maggiore di mezzi e/o prevedendo ingressi ed uscite dal cantiere con orari flessibili e scaglionati oppure riconoscendo aumenti temporanei delle indennità specifiche, come da contrattazione collettiva, per l’uso del mezzo proprio. In ogni caso, occorre assicurare la pulizia con specifici detergenti delle maniglie di portiere e finestrini, volante, cambio, etc. mantenendo una corretta areazione all’interno del veicolo.

3 – Pulizia e sanificazione nel cantiereN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

10

Il datore di lavoro assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni limitando l’accesso contemporaneo a tali luoghi; ai fini della sanificazione e della igienizzazione vanno inclusi anche i mezzi d’opera con le relative cabine di guida o di pilotaggio. Lo stesso dicasi per le auto di servizio e le auto a noleggio e per i mezzi di lavoro quali gru e mezzi operanti in cantiere

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Il datore di lavoro verifica la corretta pulizia degli strumenti individuali di lavoro impedendone l’uso promiscuo, fornendo anche specifico detergente e rendendolo disponibile in cantiere sia prima che durante che al termine della prestazione di lavoro

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Il datore di lavoro deve verificare l'avvenuta sanificazione di tutti gli alloggiamenti e di tutti i locali, compresi quelli all’esterno del cantiere ma utilizzati per tale finalità, nonché dei mezzi d’opera dopo ciascun utilizzo, presenti nel cantiere e nelle strutture esterne private utilizzate sempre per le finalità del cantiere

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N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno del cantiere si procede alla pulizia e sanificazione dei locali, alloggiamenti e mezzi secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché, laddove necessario, alla loro ventilazione

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La periodicità della sanificazione verrà stabilita dal datore di lavoro in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali e mezzi di trasporto, previa consultazione del medico competente aziendale e del Responsabile di servizio di prevenzione e protezione, dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS o RSLT territorialmente competente)

15

Nelle aziende che effettuano le operazioni di pulizia e sanificazione vanno definiti i protocolli di intervento specifici in comune accordo con i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS o RSLT territorialmente competente)

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Gli operatori che eseguono i lavori di pulizia e sanificazione debbono inderogabilmente essere dotati di tutti gli indumenti e i dispositivi di protezione individuale

17

Le azioni di sanificazione devono prevedere attività eseguite utilizzando prodotti aventi le caratteristiche indicate nella circolare n 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute

4 – Precauzioni igieniche personaliN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

18

E’ obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare assicurino il frequente e minuzioso lavaggio delle mani, anche durante l’esecuzione delle lavorazioni

19 Il datore di lavoro, a tal fine, mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani

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5 – Dispositivi di protezione individualeN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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l’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è di fondamentale importanza ma, vista la fattuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio dei predetti dispositivi

21le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità

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data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria e del coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

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è favorita la predisposizione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide to Locai Production.pdf);

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qualora la lavorazione da eseguire in cantiere imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc...) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie; in tali evenienze, in mancanza di idonei D.P.I., le lavorazioni dovranno essere sospese con il ricorso se necessario alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ai sensi del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, per il tempo strettamente necessario al reperimento degli idonei DPI

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N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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il coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 provvede al riguardo ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e la relativa stima dei costi con tutti i dispositivi ritenuti necessari;

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il datore di lavoro si assicura che in ogni cantiere sia attivo il presidio sanitario e, laddove obbligatorio, l’apposito servizio medico e apposito pronto intervento;

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il datore di lavoro provvede a rinnovare a tutti i lavoratori gli indumenti da lavoro prevedendo la distribuzione a tutte le maestranze impegnate nelle lavorazioni di tutti i dispositivi individuale di protezione anche con tute usa e getta

27 Bis

il datore di lavoro si assicura che in ogni cantiere di grandi dimensioni per numero di occupati (superiore a 250 unità) sia attivo il presidio sanitario e, laddove obbligatorio, l’apposito servizio medico e apposito pronto intervento; per tutti gli altri cantieri, tali attività sono svolte dagli addetti al primo soccorso, già nominati, previa adeguata formazione e fornitura delle dotazioni necessarie con riferimento alle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19.

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6 – Gestione degli spazi comuni (mensa, spogliatoi)N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano; nel caso di attività che non prevedono obbligatoriamente l'uso degli spogliatoi, è preferibile non utilizzare gli stessi al fine di evitare il contatto tra i lavoratori; nel caso in cui sia obbligatorio l’uso, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008 , n. 81, provvede al riguardo ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento anche attraverso una turnazione dei lavoratori compatibilmente con le lavorazioni previste in cantiere;

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il datore di lavoro provvede alla sanificazione almeno giornaliera ed alla organizzazione degli spazi per la mensa e degli spogliatoi per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie

30Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera con appositi detergenti anche delle tastiere dei distributori di bevande

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7 – Organizzazione del cantiere (turnazione, rimodulazione dei cronoprogramma delle lavorazioni)

N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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In riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID-19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL e favorendo così le intese con le rappresentanze sindacali aziendali, o territoriali di categoria, disporre la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni anche attraverso la turnazione dei lavoratori con l’obiettivo di diminuire i contatti, di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e di consentire una diversa articolazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all’apertura, alla sosta e all’uscita.

8 – Gestione di una persona sintomatica in cantiereN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o al direttore di cantiere che dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria e del coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008 , n. 81 e procedere immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute

33

Il datore di lavoro collabora con le Autorità sanitarie per l’individuazione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in cantiere che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell’indagine, il datore di lavoro potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente il cantiere secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria

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9 – Sorveglianza sanitaria / Medico Competente / RLS o RLSTN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo):

34vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia

35

la sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio;

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nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST nonché con il direttore di cantiere e il coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove nominato ai sensi del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

37

Il medico competente segnala al datore di lavoro situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e il datore di lavoro provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie

10 – Aggiornamento del protocollo di regolamentazioneN. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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È costituito in cantiere un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS

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N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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Laddove, per la particolare tipologia di cantiere e per il sistema delle relazioni sindacali, non si desse luogo alla costituzione di comitati per i singoli cantieri, verrà istituito, un Comitato Territoriale composto dagli Organismi Paritetici per la salute e la sicurezza, laddove costituiti, con il coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.

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Potranno essere costituiti, a livello territoriale o settoriale, ad iniziativa dei soggetti firmatari del presente Protocollo, comitati per le finalità del Protocollo, anche con il coinvolgimento delle autorità sanitaria locali e degli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il contrasto della diffusione del COVID19.

Si evidenzia che rimangono, comunque, ferme le funzioni ispettive dell’INAIL e dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, "Ispettorato Nazionale del Lavoro", e che, in casi eccezionali, potrà essere richiesto l’intervento degli agenti di Polizia Locale

12 – Tipizzazione, relativamente alle attività di cantiere, delle ipotesi di esclusione della responsabilità del debitore, anche relativamente all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti

N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

Le ipotesi che seguono, costituiscono una tipizzazione pattizia, relativamente alle attività di cantiere, della disposizione, di carattere generale, contenuta nell’articolo 91 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, a tenore della quale il rispetto delle misure di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19 è sempre valutata ai fini dell'esclusione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1218 e 1223 c.c., della responsabilità del debitore, anche relativamente all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti.

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N. Descrizione protocollo A P NA Evidenza applicazione

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1) la lavorazione da eseguire in cantiere impone di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro, non sono possibili altre soluzioni organizzative e non sono disponibili, in numero sufficiente, mascherine e altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc..) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie (risulta documentato l'avvenuto ordine del materiale di protezione individuale e la sua mancata consegna nei termini): conseguente sospensione delle lavorazioni;

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2) l’accesso agli spazi comuni, per esempio le mense, non può essere contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano; non è possibile assicurare il servizio di mensa in altro modo per assenza, nelle adiacenze del cantiere, di esercizi commerciali, in cui consumare il pasto, non è possibile ricorrere ad un pasto caldo anche al sacco, da consumarsi mantenendo le specifiche distanze: conseguente sospensione delle lavorazioni;

43

3) caso di un lavoratore che si accerti affetto da COVID-19; necessità di porre in quarantena tutti i lavoratori che siano venuti a contatto con il collega contagiato; non è possibile la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni: conseguente sospensione delle lavorazioni;

44

4) laddove vi sia il pernotto degli operai ed il dormitorio non abbia le caratteristiche minime di sicurezza richieste e/o non siano possibili altre soluzioni organizzative, per mancanza di strutture ricettive disponibili: conseguente sospensione delle lavorazioni.

45

5) indisponibilità di approvvigionamento di materiali, mezzi, attrezzature e maestranze funzionali alle specifiche attività del cantiere: conseguente sospensione delle lavorazioni.

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La ricorrenza delle predette ipotesi deve essere attestata dal coordinatore per la sicurezza nell'esecuzione dei lavori che ha redatto l’integrazione del Piano di sicurezza e di coordinamento.N.B. si evidenzia che la tipizzazione delle ipotesi deve intendersi come meramente esemplificativa e non esaustiva.

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REVISIONI E FIRME

Revisione Data Descrizione

00 Prima emissione

Elaborazione:Il Datore di Lavoro

Collaborazione all’elaborazione:Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

(RSPP)

Sig. XXX Sig. XXX

(Timbro e firma) (Firma)

Data: Data:

Collaborazione all’elaborazione:Il Medico Competente

Per avvenuta consultazione:Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

(RLS/RLST CPR)

Dott. XXX Sig. XXX

(Firma) (Firma)

Data: Data:

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DICHIARAZIONE DEI LAVORATORI

I lavoratori dichiarano di aver preso visione della presente Procedura e di aver ricevuto il relativo materiale informativo.

N. Lavoratore Firma

1

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7

8

9

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11

12

Per ulteriori informazioni sono a disposizione gli RLST del sistema CPR. Per trovare i contatti del RLST di riferimento vai sul sito:http://www.cpredilizia.veneto.it/index.php?pagina=rtlsContatti

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ALLEGATO I – GESTIONE SOGGETTO SINTOMATICO

• LAVORATORE SOTTOPOSTO ALLA MISURA DELLA QUARANTENA CHE NON RISPETTANDO IL

DIVIETO ASSOLUTO DI ALLONTANAMENTO DALLA PROPRIA ABITAZIONE O DIMORA SI PRESENTA

AL LAVORO:

non adibire ad attività lavorativa;

deve essere fornita e fatta indossare tempestivamente una mascherina e deve essere

data indicazione di tornare e rimanere presso la propria abitazione o dimora (evitando

l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici), dandone contestuale informazione alle Autorità

Competenti.

• LAVORATORE CHE RIFERISCE DI ESSERE STATO NEI 14 GIORNI PRECEDENTI A CONTATTO

STRETTO CON UN CASO DI COVID-19 CHE SI PRESENTA AL LAVORO:

non adibire ad attività lavorativa;

deve essere fornita e fatta indossare tempestivamente una mascherina e deve essere

data indicazione di tornare e rimanere presso la propria abitazione o dimora (evitando

l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici) e di contattare il proprio Medico di Medicina

Generale o il Servizio di Continuità Assistenziale, anche ai fini della certificazione

dell’eventuale stato di malattia;

finché il soggetto permane all’interno dell’azienda, si deve assicurare che rimanga il più

possibile lontano e isolato dagli altri soggetti presenti (lavoratori, visitatori).

• LAVORATORE CHE, INIZIALMENTE ASINTOMATICO, DURANTE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA

SVILUPPA FEBBRE E SINTOMI RESPIRATORI (TOSSE E DIFFICOLTÀ RESPIRATORIA):

far indossare al soggetto che ha manifestato i sintomi una mascherina;

far allontanare dai locali eventuali altri lavoratori o utenti presenti e contattare il 118.

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• LAVORATORE ASINTOMATICO DURANTE L’ATTIVITÀ LAVORATIVA CHE SUCCESSIVAMENTE

SVILUPPA UN QUADRO DI COVID-19:

non è previsto alcun adempimento a carico del Datore di lavoro (o suoi collaboratori), se

non collaborare con l’azienda sanitaria territorialmente competente mettendo a

disposizione le informazioni in proprio possesso al fine dell’identificazione di eventuali

contatti; gli eventuali contatti saranno inclusi in uno specifico percorso di sorveglianza

da parte dell’azienda sanitaria territorialmente competente, che comprende anche

l’isolamento domiciliare per 14 giorni dall’ultimo contatto avvenuto

• LAVORATORE IN PROCINTO DI RIENTRARE DALL’ESTERO DA TRASFERTA LAVORATIVA:

disporre che il lavoratore rientrante in Italia da aree a rischio epidemiologico informi tempestivamente il Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente, per l’adozione di ogni misura necessaria, compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

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ALLEGATO II – DISPOSIZIONI PER LA PULIZIA

Per la pulizia di AMBIENTI NON FREQUENTATI DA CASI DI COVID-19, si procede alle pulizie

ordinarie degli ambienti con i comuni detergenti, avendo cura di pulire con particolare

attenzione tutte le superfici toccate di frequente (es. muri, porte, finestre, superfici dei

servizi igienici, attrezzature di lavoro).

Per la pulizia di ambienti non sanitari (es. postazioni di lavoro, uffici, mezzi di trasporto) dove

abbiano EVENTUALMENTE SOGGIORNATO CASI DI COVID-19, si applicano le misure

straordinarie di seguito riportate:

a causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi

e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a

completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.

Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% (es.

candeggina, varechina, amuchina) dopo la pulizia. Per le superfici che possono essere

danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% (alcol) dopo la pulizia con

un detergente neutro.

Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli

ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale provvisto

di DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice

monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione

in sicurezza dei DPI). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale

potenzialmente infetto; quelli riutilizzabili vanno invece sanificati.

Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali

superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari, attrezzature di

lavoro.

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ALLEGATO III – TIPOLOGIE DPI UTILIZZATI

SE NON È POSSIBILE GARANTIRE LA DISTANZA “DROPLET” DI 1 MT O NEGLI AMBIENTI COMUNI

Lavoratore Addetto Gestione Soggetti Sintomatici

GUANTI MONOUSO

OCCHIALI A TENUTA

VISIERA PARASCHIZZI

TUTE DI PROTEZIONE

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE(barrare la tipologia utilizzata):

mascherine chirurgiche

facciali filtranti

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