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C N R R E P O R T 2 0 0 3 4 Attività internazionali L’anno 2002 è stato contrassegnato da sensi- bili cambiamenti negli orientamenti interna- zionali delle Istituzioni di ricerca europee. Alla proposta della Commissione per uno Spazio Europeo della Ricerca è corrisposto un crescente interesse nazionale che si è riflesso nell’armonizzazione delle Linee guida del Programma Nazionale di Ricerca con le prio- rità europee e nell’invito al cnr di pianifica- re in tal senso la sua attività pluriennale. Alcune caratteristiche specifiche dell’Ente ne orientano l’attenzione verso attività di coo- perazione rinnovate. Fra queste, assumono particolare rilevanza la sua vocazione multi- disciplinare e la provata capacità di interagi- re con tutti i soggetti di ricerca a livello nazio- nale ed internazionale. Tali caratteristiche rendono la struttura deputata alle attività internazionali dell’Ente l’interfaccia necessaria per la realizzazione delle nuove iniziative che si vengono delineando a livello europeo, sia in ambito comunitario che nel raggio d’azio- ne della European Science Foundation (esf). Questa visione d’insieme, che contraddistin- gue gli indirizzi di politica internazionale del- l’Ente, trova nell’articolazione per aree geo- grafiche un ulteriore vantaggio, rappresenta- to dalla capacità di approfondire problemi e potenzialità che si presentano nel settore del- la ricerca scientifica e tecnologica rapportan- doli alle diverse situazioni locali e regionali, accompagnata dalla possibilità di interventi mirati. Un esempio significativo può essere riscontrato nel 2002 nell’attività svolta dal- l’Ente in aree politicamente importanti per il Paese – come il Mediterraneo ed il Medio Oriente, i Balcani, la Cina – in molti casi con- siderata dal Ministero degli Affari Esteri come strumento collaterale d’intervento. Alla luce delle nuove sollecitazioni europee ed internazionali in generale, le attività tradizio- nalmente svolte si sono così venute evolven- do ed inquadrando, pur in assenza di finan- ziamenti aggiuntivi, secondo esigenze più prettamente orizzontali e multilaterali. Nuo- ve iniziative sono state inoltre avviate insieme 4 International activities 2002 saw major changes being introduced into the international policies pursued by Europe’s research Institutions. Increased domestic inter- est was aroused by the Commission’s proposal for a European Research Area, reflected in the har- monisation of the Guidelines of the National Research Programme with the European prior- ities, and the invitation to the cnr to plan its multi-year activities taking this into account. A number of specific cnr features are directing its attention towards new cooperation ventures. Particularly important in this respect are its multi-disciplinary vocation, and its well-tried capacity to interact with all the national and international research Entities that make the structure responsible for the cnr’s internation- al activities the interface that is needed to embark on new ventures emerging at the Euro- pean level, both within the Community and within the sphere of action of the European Sci- ence Foundation (esf). This comprehensive approach, which typifies the cnr’s international policy thinking, is further helped by the breakdown by geographic areas because of its capacity to facilitate a more in- depth investigation of the problems and poten- tial that exist in the field of scientific and tech- nological research, linking them to the various local and regional situations, together with the possibility of undertaking targeted action. One good example of this arose in 2002, when cnr worked in areas of political importance to Italy, such as the Mediterranean and the Middle East, the Balkans and China – very often considered by the Ministry of Foreign Affairs to be a collat- eral instrument for its action there. As a conseguence of the new demands from Europe and from the world in general, cnr’s traditional activities have therefore developed, and despite the lack of supplementary funding, they have been designed to meet more specific horizontal and multilateral requirements. New initiatives have also been started jointly with 113 Rapporto sistematico Systematic report

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4 Attività internazionali

L’anno 2002 è stato contrassegnato da sensi-bili cambiamenti negli orientamenti interna-zionali delle Istituzioni di ricerca europee.Alla proposta della Commissione per unoSpazio Europeo della Ricerca è corrisposto uncrescente interesse nazionale che si è riflessonell’armonizzazione delle Linee guida delProgramma Nazionale di Ricerca con le prio-rità europee e nell’invito al cnr di pianifica-re in tal senso la sua attività pluriennale.

Alcune caratteristiche specifiche dell’Ente neorientano l’attenzione verso attività di coo-perazione rinnovate. Fra queste, assumonoparticolare rilevanza la sua vocazione multi-disciplinare e la provata capacità di interagi-re con tutti i soggetti di ricerca a livello nazio-nale ed internazionale. Tali caratteristicherendono la struttura deputata alle attivitàinternazionali dell’Ente l’interfaccia necessariaper la realizzazione delle nuove iniziative chesi vengono delineando a livello europeo, siain ambito comunitario che nel raggio d’azio-ne della European Science Foundation (esf).

Questa visione d’insieme, che contraddistin-gue gli indirizzi di politica internazionale del-l’Ente, trova nell’articolazione per aree geo-grafiche un ulteriore vantaggio, rappresenta-to dalla capacità di approfondire problemi epotenzialità che si presentano nel settore del-la ricerca scientifica e tecnologica rapportan-doli alle diverse situazioni locali e regionali,accompagnata dalla possibilità di interventimirati. Un esempio significativo può essereriscontrato nel 2002 nell’attività svolta dal-l’Ente in aree politicamente importanti per ilPaese – come il Mediterraneo ed il MedioOriente, i Balcani, la Cina – in molti casi con-siderata dal Ministero degli Affari Esteri comestrumento collaterale d’intervento.

Alla luce delle nuove sollecitazioni europee edinternazionali in generale, le attività tradizio-nalmente svolte si sono così venute evolven-do ed inquadrando, pur in assenza di finan-ziamenti aggiuntivi, secondo esigenze piùprettamente orizzontali e multilaterali. Nuo-ve iniziative sono state inoltre avviate insieme

4 International activities

2002 saw major changes being introduced intothe international policies pursued by Europe’sresearch Institutions. Increased domestic inter-est was aroused by the Commission’s proposal fora European Research Area, reflected in the har-monisation of the Guidelines of the NationalResearch Programme with the European prior-ities, and the invitation to the cnr to plan itsmulti-year activities taking this into account.

A number of specific cnr features are directingits attention towards new cooperation ventures.Particularly important in this respect are itsmulti-disciplinary vocation, and its well-triedcapacity to interact with all the national andinternational research Entities that make thestructure responsible for the cnr’s internation-al activities the interface that is needed toembark on new ventures emerging at the Euro-pean level, both within the Community andwithin the sphere of action of the European Sci-ence Foundation (esf).

This comprehensive approach, which typifies thecnr’s international policy thinking, is furtherhelped by the breakdown by geographic areasbecause of its capacity to facilitate a more in-depth investigation of the problems and poten-tial that exist in the field of scientific and tech-nological research, linking them to the variouslocal and regional situations, together with thepossibility of undertaking targeted action. Onegood example of this arose in 2002, when cnrworked in areas of political importance to Italy,such as the Mediterranean and the Middle East,the Balkans and China – very often consideredby the Ministry of Foreign Affairs to be a collat-eral instrument for its action there.

As a conseguence of the new demands fromEurope and from the world in general, cnr’straditional activities have therefore developed,and despite the lack of supplementary funding,they have been designed to meet more specifichorizontal and multilateral requirements. Newinitiatives have also been started jointly with

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a partner europei anche nei confronti di Pae-si terzi, come quelli del Mediterraneo, nel-l’intento di sviluppare meccanismi di coordi-namento efficaci ed incoraggiare il loro colle-gamento in rete.

Allo stesso tempo è continuata la riflessionesulla valutazione dei risultati scientifici delleattività promosse e finanziate centralmentedall’Ente ed è stato assegnato un compitomaggiore alle misure specifiche di supportoalla presenza dei Ricercatori cnr nei pro-grammi europei, considerata la fase di abbri-vio del vi Programma Quadro (pq).

4.1 Le grandi istanzeinternazionali

La nuova dimensione strategica che la ricercascientifica e lo sviluppo tecnologico stannoassumendo in Europa, con la prevista costi-tuzione di uno Spazio Europeo della Ricerca(era) e la necessaria aggregazione di compe-tenze e infrastrutture, come le reti di eccel-lenza e i progetti integrati, stimolata dal vi

pq, permea ormai costantemente le iniziati-ve di ricerca dei singoli Stati membri della ue.Ciò proietta verso una prospettiva “eurocen-trica” la politica di cooperazione scientificacondotta a livello bilaterale o multilaterale,anche nei confronti di Paesi posti al di fuoridei confini comunitari.

È quindi necessario ripensare alle attivitàinternazionali dell’Ente nell’ottica di unamaggiore compenetrazione e di una crescen-te sinergia fra i programmi messi in opera daun lato a livello nazionale e regionale e dal-l’altro a livello comunitario, in una evoluzio-ne dell’idea di sussidiarietà verso una con-centrazione di sforzi e risorse, da qualunqueparte essi provengano, in vista di obiettiviriconosciuti e condivisi.

È evidente che quanto più l’Ente riuscirà,attraverso un’accorta politica delle relazioniinternazionali, a correlare le proprie iniziati-ve con le grandi linee di tendenza della coo-perazione europea ed internazionale, in unambiente in costante trasformazione, tantomaggiori saranno le opportunità che si pre-

our European partners in third Countries, suchas the Mediterranean Countries, in order todevelop effective coordination mechanisms andadvocate their networking.

Meanwhile, discussions have continued on the sci-entific results of the work that has been promotedand funded centrally by cnr, and the specificmeasures designed to support cnr Researchersin European programmes have been given amore prominent role, in view of the fact that thevi Framework Programme (fp) was gettingunderway.

4.1 The leadinginternational issues

The new strategic dimension that scientificresearch and technological development are tak-ing on in Europe, with the scheduled Institutionof the European Research Area (era) and theneed to pool skills and infrastructure, such as thenetworks of excellence an the integrated projectsunder the stimulus of the vi fp, runs through-out all the research initiatives of individualEuropean Union member States, projecting sci-entific cooperation policy towards a Eurocentricperspective at the bilateral or multilateral level,in conjunction also with non-eu member Coun-tries.

This makes it necessary to rethink the cnr’sinternational activities in order to ensure greaterpenetration and synergy between the pro-grammes being implemented both at the domes-tic and regional level and at the Communitylevel, by developing the idea of subsidiarity tothe point of concentrating efforts and resourcesof whatever source and channelling them intorecognised and jointly agreed objectives.

It is obvious that the more successfully cnrmanages to correlate its work with the mainefforts deployed by European and internationalcooperation in what is a constantly changingenvironment, under a carefully framed policyfor international relations, the more opportuni-ties will be created for its own Institutes and

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senteranno ai propri Istituti e Ricercatori diinserirsi nei più avanzati programmi scienti-fici a livello mondiale.

Alcune nuove idee sono maturate, nel corsodell’ultimo anno, nell’ambiente scientificoeuropeo; i Presidenti degli Enti di ricercanazionali, riuniti in eurohorcs (EuropeanHeads of Research Councils), hanno postol’accento sulla necessità di mettere a puntoquanto prima degli strumenti d’interventocoordinati per agevolare il processo di inte-grazione dei gruppi di ricerca e dei program-mi scientifici nazionali, in linea con la sfidalanciata dal Commissario Busquin e dal Con-siglio Europeo di Lisbona del 2000. Al centro del dibattito che ha maggiormenteimpegnato gli Enti di ricerca europei nel cor-so del 2002, si sono poste le seguenti questio-ni prioritarie: la creazione di un Consigliodelle Ricerche Europeo (erc), l’attivazione diuno schema unico di mobilità intraeuropeo ele possibilità aperte dal nuovo ruolo che l’Eu-ropean Research Area (era) assegna agliOrganismi internazionali europei ed in par-ticolare all’esf.L’Ente si trova a svolgere per l’Italia una fun-zione determinante in un tale disegno, per lesue caratteristiche di multidisciplinarietà, perla sua esperienza di gestione più che venten-nale di grandi programmi a livello nazionaleed internazionale nei settori della ricerca dibase e applicata, per una conoscenza ed unaconsolidata partecipazione nei programmieuropei di ricerca e sviluppo, con la sua dupli-ce capacità di attore e di promotore di ricerca,alla pari di altri grandi Enti di ricerca europei.

Researchers to become incorporated into moreadvanced worldwide scientific programmes.

Various new ideas have emerged during the pastyear in the European scientific milieu; the Pres-idents of the national research agencies meeting inthe eurohorcs (European Heads of ResearchCouncils) have stressed the need to rapidlydesign coordinated instruments for action, inorder to facilitate the integration of nationalscientific programmes and research groups, con-sistently with the challenge launched by Com-missioner Busquin and the Lisbon EuropeanCouncil in 2000.At the heart of the debate on which Europeanresearch Entities have concentrated, in particu-lar during 2002, there have been a number ofpriority issues: the Institution of a EuropeanResearch Council (erc), introducing a singlescheme for mobility within Europe, and the pos-sibilities being opened up by the new role thatthe European Research Area (era) is givingEuropean international organisations, and par-ticularly the esf (European Science Founda-tion). cnr is being asked to play a decisive role in thisplan on behalf of Italy, because of its multi-dis-ciplinary character, more than twenty years’experience with managing and running nation-al and international basic and applied researchprogrammes, its familiarity with and well-established participation in European Researchand Development programmes, in its twin capac-ity as both a research maker and promoter, onan equal footing with the other leading Euro-pean research Entities.

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4.2 Un ruolo rinnovatoper gli Organismi europeidi RST

L’idea di un Consiglio delle Ricerche Euro-peo è nata e si è sviluppata nel corso degli ulti-mi anni, di pari passo con la definizione degliobiettivi di era; la creazione a livello istitu-zionale di un’agenzia di ricerca europea è sta-ta vista come un complemento al vi pq, perrispondere all’esigenza di affiancare, ad unaforte spinta all’aggregazione di competenzenei settori della ricerca orientata e tecnologi-ca, un’azione parallela per il coordinamentodelle politiche nazionali a sostegno della ricer-ca di base.

La esf, in particolare, ha saputo cogliereappieno il cambiamento in atto, con l’avviogià dal 2001, di nuovi programmi di ricercaeuropei, gli Eurocores (European Collabora-tive Research Programmes), che coinvolgonodirettamente gli Enti nazionali di ricerca nel-la ideazione, progettazione e finanziamentodi iniziative scientifiche che rappresentanouna risposta chiara verso l’integrazione deiprogrammi nazionali di ricerca auspicata dal-l’Unione, e allo stesso tempo costituisconouna garanzia di promozione di ricerche al piùalto livello, grazie ad un momento unico divalutazione, effettuata centralmente da uncomitato internazionale.

Nel 2002 il cnr si è impegnato a partecipare– unico soggetto nazionale – a quattro pro-grammi, anche se per alcuni di essi il proces-so di selezione e valutazione dei singoli pro-getti si è di fatto protratto al 2003.

Nella tavola 4.2a, si riportano i programmiEurocores ai quali il cnr ha aderito nel 2002,con l’indicazione del relativo impegno finan-ziario e della ripartizione dei finanziamentifra strutture cnr e universitarie. Va infattiricordato che il cnr è stato uno dei fondato-ri della esf, organizzazione internazionalenon governativa che riunisce Enti di ricercadell’Europa occidentale e centrale (attual-mente sono 29 i Paesi membri e 76 gli Enti diricerca aderenti). L’Ente contribuisce insie-me a infn e infm a finanziare le molteplici

4.2 A renewed rolefor Europe’s STR Agencies

The idea of a European Research Councilemerged and has developed in the past few yearsin parallel with the work on setting out theobjectives of the era. Instituting a Europeanresearch agency was seen as complementing thevi fp to meet the need to back up and give apowerful boost to the pooling of skills in tech-nology-oriented research sectors by working inparallel for the coordination of national basicresearch support policies.

In particular, the European Science Foundationhas been able to fully take on board the ongoingchanges, and in 2001 it embarked on new Euro-pean research programmes, the Eurocores (Euro-pean Collaborative Research Programmes),which directly involve the national researchEntities in the conception, design and financingof scientific ventures that constitute an unam-biguous response to the need to integrate nation-al research programmes which the EuropeanUnion has advocated. At the same time they area guarantee that research will be promoted atthe very highest level, by having a single Entityfor assessment, conducted centrally by an inter-national committee.

In 2002 the cnr undertook, as the only nation-al Entity, to participate in four programmes,even though for some of them the selection andevaluation process for choosing individual pro-jects has in fact been extended to 2003.

Table 4.2a sets out the Eurocores programme inwhich cnr decided to take part in 2002, indi-cating the financial contribution and the break-down of funding between the cnr structuresand the universities. It should be recalled thatcnr was one of the founders of the EuropeanScience Foundation, as a non-governmentalinternational organisation gathering Westernand Central European research Institutions (29Countries and 76 research Agencies are current-ly members). Together with infn and infm,cnr is helping to finance the many scientific

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attività scientifiche promosse dalla esf, con-dividendo con essi la funzione di rappresen-tanza della comunità scientifica italiana, perle aree di rispettiva competenza.

La nuova luce gettata dalla politica europeadella ricerca e dello sviluppo tecnologico sulruolo di primo piano che organizzazioni eprogrammi internazionali possono giocarenella prospettiva della costruzione dello spa-zio europeo, ha investito prioritariamente leiniziative “orizzontali”, che più facilmenteproducono un consenso diffuso, ad esempioquelle per l’inserimento dei giovani di talen-to nel mondo della ricerca. Si è aperto infatti nel 2002, il dibattito perl’avvio del programma euryi (EuropeanYoung Investigators Awards), al quale il cnr

ha partecipato attivamente. Il programma èstato recentemente varato con il contributopro-quota di 18 Enti di ricerca di 14 Paesieuropei, a seguito della firma il 19 maggio2003 di un memorandum d’intesa al qualenessun Ente italiano ha fino ad oggi aderito.Lo schema operativo prevede un programmagestito centralmente dall’esf attraverso lacostituzione di un fondo comune generatodal contributo delle Istituzioni aderenti, cal-colato in base al pil. La selezione dei proget-ti verrà attuata – a seguito di un bando annua-le europeo – in due fasi, a livello nazionale eda livello internazionale, sulla base di criteriche tengano conto dell’originalità, dell’eccel-

activities being promoted by the Foundation,sharing with them the function of representingthe Italian scientific community in their respec-tive areas of competence.

The new light shed by Europe’s research andtechnological development policy on the vitalrole that international programmes and organ-isations can play in building up the EuropeanResearch Area has given priority to “horizontal”initiatives which more easily attract widespreadsupport. Such examples are the programmes forincorporating talented young people into theresearch world. It was in 2002 that the debate began on the start-up of the euryi (European Young InvestigatorsAwards) programme, in which the cnr hasplayed an active part. This programme wasrecently launched with a contribution paid on aproportional basis by 18 research Institutionsfrom 14 European Countries, following the sign-ing of a Memorandum of Understanding on 19May 2003, to which no Italian Entity has yetacceded. The operational plan provides for aprogramme to be managed centrally by the esf,setting up a common fund made up of the con-tributions of the member Institutions, calculat-ed on the basis of their gdp. The projects will beselected on the basis of an annual Europeaninvitation to tender, in two phases, one at thenational and one at the international level,based on criteria that take account of the origi-nality, the excellence and the potential of the

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4.2a Programmi Eurocores - Progetti con partecipazione italiana selezionatidalla European Science Foundation e finanziati dal cnr nel 2002Eurocores programs - Projects with italian participation selected by EuropeanScience Foundation and financed by cnr in 2002

Progetti triennali FinanziamentoProgrammi Eurocores selezionati CNR € Università € CNR - Iº annoEurocores programmes Three year projects CNR University 1st year funding

The origin of Man, Language 9 3 44.862 6 144.600 189.462and Languages (OMLL)

European Research Collaborative 3 0 0 3 95.000 95.000Programme on Social Sciences

Totale 12 3 44.862 9 239.600 284.462Total

Fonte: Fonte: DAI Source: DAI

Gruppi italiani finanziati nel 2002Italian groups financed in 2002

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lenza e delle potenzialità della ricerca propo-sta da giovani Ricercatori europei, ma ancheextraeuropei, che intendano lavorare in Euro-pa. L’assegnazione dei finanziamenti – decisa-mente cospicui – ai progetti dei giovaniRicercatori, è previsto essere articolato nel-l’arco di cinque anni, periodo ritenuto ade-guato al consolidamento di una vera e propria“carriera scientifica europea”, costruita attra-verso la mobilità.

È questo un insieme di iniziative che affianca-no, nella volontà del Commissario Busquin,le attività del vi pq e costruiscono la dimen-sione aperta di uno spazio europeo, necessa-rio contesto per rafforzare la dimensionestrutturante delle azioni dello stesso Pro-gramma Quadro.

4.3 Il CNRe l’Unione Europea

Nel 2002, oltre alle attività straordinarie lega-te all’avvio del nuovo vi pq, oltre 500 pro-getti ed azioni di Ricerca e Sviluppo Tecno-logico (rst) finanziati dall’ue si sono svolticon successo presso gli Istituti dell’Ente,attuati congiuntamente con i migliori grup-pi di ricerca europei.

research proposed by young European Researchers,as well as by young Researchers from outsideEurope who intend to work in Europe.The funds – which are decidedly substantial – forthe individual projects of the young Researcherswill be allocated annually, and cover a period offive years. This is deemed sufficient to consoli-date a fully-fledged “European scientific career”,built up through mobility.

This constitutes a raft of initiatives which, asCommissioner Busquin wanted, back up thework of the vi fp and build the open-endeddimension of a European Area as the necessaryenvironment for strengthening the structuringdimension of the Framework Programme’sactivities.

4.3 The CNRand the European Union

In 2002, in addition to the special activitieslinked to the startup of the new vi fp, over 500rtd projects and activities financed by theEuropean Union were successfully conducted inthe cnr Institutes, jointly with leading Euro-pean research groups.

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4.3a Attività comunitarie c/o strutture del cnr nel 2002 Summary data of eu activities at cnr in 2002

Progetti comunitari attivi nel 2002 508EC projects 2002

Con coordinamento CNR (21,5%) 107CNR main contractor (21,5%)

Gruppi di ricerca partner del CNR 4.304Foreign partner teams

Paesi partner 51Partner countries

Strutture del CNR con progetti CE (85%) 87CNR Units (85%)

Gruppi di ricerca CNR partecipanti 548CNR teams involved

Costo totale (€/1.000) 132.440Total cost (€/1.000)

Contributo CE al CNR per la durata del progetto (€/1.000) 76.075EC contribution (€/1.000)

Fonte: DAI Source: DAI

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Dall’analisi dei dati riassuntivi della parteci-pazione dell’Ente, esposti nel seguito (veditavola 4.3a) è possibile ricavare un orienta-mento generale di accresciuto impegno dellestrutture scientifiche per l’attuazione dei pro-grammi comunitari: una presenza in oltrecento progetti a coordinamento del cnr

(21,5%) e sopratutto il coinvolgimento di 87Istituti su 107 (85%) consente una valutazioneoggettiva della competitività delle strutturescientifiche dell’Ente e facilita una coerenzadi orientamenti tra le proprie linee di attivitàprioritarie ed i temi obiettivo della ricercaeuropea, in un comune sistema di riferimen-to scientifico e tecnico.

Importanti sono le conseguenze: un maggio-re impegno finanziario (un portafoglio di 132milioni di euro), l’allargamento della part-nership (più di 4.000 partner), maggiori rap-porti con la ricerca privata (circa il 30%),ovvero una significativa apertura degli Istitu-ti dell’Ente verso l’esterno ed un reale coin-volgimento nel processo di integrazioneeuropea.Sul versante organizzativo si è rafforzatoanche il sistema di sostegno: oltre alla attivitàdi informazione, particolarmente intensa infase di avvio di un nuovo programma, lestrutture di supporto hanno garantito unaiuto operativo alla messa in opera e la verifi-ca delle proposte ed al follow-up gestionale edamministrativo-contabile; una crescita dirichiesta d’interventi, un aumento degli uten-ti individuali (quasi 4.000 richieste di assi-stenza nell’anno), un alto numero di nuoveproposte trattate (più di 180), oltre alla con-sueta consulenza contrattuale, testimonianouna attività in continuo sviluppo.

Si sono anche di necessità intensificati i rap-porti con la Commissione Europea, con ana-loghe strutture di altri Enti di ricerca, con iprincipali Atenei in un collegamento oppor-tuno degli Organismi nazionali che operanonel settore della ricerca, per valutare metodied approcci comuni, momenti di incontro ediscussione, organizzazione di giornate, con-fronto di esperienze, di Best Practices.

The summary data on CNR participation setout below (see table 4.3a) provides a generalindication of the increased commitment by thescientific Units to implement Community pro-grammes: with over 100 projects from cnr(21.5%) and above all with the involvement of87 out of 107 Institutes (85%) the competitive-ness of cnr’s scientific Units can be objectivelyappraised, and facilitates the consistency of thepolicies underlying its priority actions and thetarget themes of European research, within acommon scientific and technological benchmarksystem.

The fallout is also important: increased finan-cial commitment (a portfolio of euro132 mil-lion), a more broadly-based partnership (morethan 4,000 partners), closer relations with theprivate research sector (about 30%), whichmeans greater outreach by cnr Institutes, andreal involvement in the process of Europeanintegration.In organisational terms, the support system hasalso been strengthened. In addition to the pro-vision of information, which is particularlyintense when a new programme starts, the sup-port structures have guaranteed operationalassistance towards implementing and assessingthe proposals and the managerial and adminis-trative/accounting followup; there has been anincrease in the number of requests for action, anincrease in the number of individual users(almost 4,000 requests for assistance during theyear), and a large number of new proposals havebeen dealt with (more than 180), in addition tothe customary contractual consultancy services,evidencing work in a continuous state of devel-opment.Relations with the European Commission, withsimilar structures of other research Entities, andwith leading universities, have of necessity alsobeen stepped up, creating links with interna-tional organisations working in research, in orderto evaluate common methods and approaches,opportunities for meeting and debate, and byorganising one-day seminars, and the sharing ofexperience and Best Practices.

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4.3.1 Concentrazionedegli obiettivi versolo spazio europeo

I progetti comunitari attivi nel 2002 sono didurata media (2,5 anni) ed attengono in largaparte ai Programmi Quadro di rst, stru-mento prioritario della politica della ricercacomunitaria. Sono ancora attivi in tale anno32 contratti del precedente iv pq e sopratut-to ben 421 del v pq (rispetto ai 320 del 2001,con 81 progetti coordinati dall’Ente), con uncontributo complessivo per l’intera duratacontrattuale di 68,6 milioni di euro, in deci-sivo aumento sui contratti del v pq attivi nel-l’anno precedente (ca. 50 milioni di euro). Si darà accenno nel seguito anche ai due con-tratti pluriennali di associazione per la fusio-ne e le numerose attività (55) svolte in azionicomunitarie a sostegno di politiche specifi-che, per un totale di 510 iniziative in corso nel2002.

Rispetto al v pq , il primato per numero dipartecipazioni e per ammontare del finanzia-mento va al programma “ambiente ed ener-gia”, pilastro storico del successo dei Ricerca-tori dell’Ente (104 contratti nel v pq e ca 17milioni di euro di contributo ue), seguito aruota dai programmi “società dell’informa-zione” (83 contratti nel v pq e ca 13 milioni dieuro), “qualità della vita” (75 contratti nel vpq e più di 15 milioni di euro) e “crescitacompetitiva e sostenibile” (71 contratti nel vpq e più di 11 milioni di euro), come si evin-ce dalla tavola 4.3b.

Molto utilizzate anche le opportunità offertedall’ue con i programmi specifici concer-nenti gli aspetti “orizzontali” che consento-no di attuare attività complementari: unagrande attenzione alla azione verso i Paesi ter-zi (17 contratti ed un contributo ue di 1,6milioni di euro) ed ai vari strumenti connes-si alla mobilità dei Ricercatori ed al sostegnodelle infrastrutture di ricerca (68 contratticon 16 coordinamenti ed un contributo ue di8,7 milioni di euro).

Una attenzione importante è dovuta alle atti-vità finanziate da euratom nel programma

4.3.1 Focusing objectives on theEuropean Research Area

The Community projects that were operating in2002 are of an average duration (2.5 years) andmostly refer to rtd Framework Programmes asthe priority instrument for Community researchpolicy. That year there were still 32 contractscarrying over from the previous iv fp, andabove all 421 from the v fp (compared with 320in 2001, with 81 projects being coordinated bycnr), with an overall contribution for thewhole contractual period of euro68.6 million,which is considerably higher than the contractsunder the previous year’s v fp (about euro 50million).

Below is an account of the two multi-yearassoication contracts for the Fusion project, andthe numerous activities (55) performed in Com-munity schemes to support specific policies, mak-ing a total of 510 initiatives in progress in 2002.Compared with the v fp, the record for thelargest number of participants and volume offunding goes to the “environment and energy”programme, which is the historic pillar of cnrResearchers’ success (104 contracts under the vfp and about euro17 million of eu contribu-tions), followed in order by the “informationsociety” (83 contracts under the v fp and abouteuro13 million), “quality of life” (75 contracts inthe v fp and more than euro 15 million) and“competitive and sustainable growth” pro-grammes (71 contracts in the v fp and morethan euro 11 million) (see table 4.3b).

Great use has also been made of the opportuni-ties offered by the European Union under itsspecific programmes dealing with “horizontal”aspects. These make it possible to perform com-plementary activities: close attention is devotedto action with third Countries (17 contracts andan eu contribution of euro1.6 million) and thevarious instruments connected with Researchermobility, and supporting research infrastructure(68 contracts with 16 forms of coordination andan eu contribution of euro8.7 million).

Particular attention is also due to the activitiesbeing financed by euratom under the long-

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comunitario a lungo termine sulla fusionenucleare, sostenute all’interno del cnr prin-cipalmente dall’Istituto di fisica del plasma diMilano e dall’Istituto gas ionizzati - consor-zio Reversed Field Pinch (rfx) di Padova,laboratori associati.

Il programma abbraccia le attività di ricercadegli Stati membri (e dei Paesi associati) perconsentire la creazione congiunta di reattoriprototipo per la produzione di energia, in unmodello di cooperazione e di co-finanzia-mento esemplare per un futuro spazio comu-ne della ricerca europea.

Infatti, fin dal 1988, l’Unione finanzia il pro-gramma in compartecipazione con i labora-tori associati dei Paesi membri e della Svizze-ra – in Italia attraverso l’enea – tramite con-tratti di associazione aggiornati annualmente(con un contributo alla spesa del 25%).

L’attività prevista dal contratto di associazio-ne presso l’Istituto di fisica del plasma diMilano nel 2002, comporta un contributocomunitario per tale anno di 1,8 milioni dieuro ed un costo complessivo di 7,2 milioni

term nuclear fusion Community programmesupported within the CNR mainly by the Plas-ma Physics Institute in Milan and the IonisedGases Institute - rfx (Reversed Field Pinch) con-sortium in Padua, as the partner laboratories.

This programme encompasses all the researchwork of the member States (and the associatedCountries) to make it possible to jointly createprototype reactors to produce energy, on the basisof a cooperation and co-financing model thatstands as a model for the future EuropeanResearch Area.

For as long ago as 1988 the Union financed theprogramme jointly with the partner laboratoriesof the member Countries and Switzerland – inItaly it was through enea – under associationcontracts that are updated annually (with a25% contribution towards the cost).

The work provided by the association contractwith the Plasma Physics Institute in Milan, in2002, entailed a Community contribution forthat year of euro 1.8 million, and had an overallcost of euro 7.2 million. In order to decide theshare to be paid by the Ionised Gases Institute in

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Internatio-nalactivities

4.3b v pq - contributo ce per programmi specifici 2002

22,6 %Quality of Life

12,7 %Human Potential

17,3 %Growth

2,4 %INCO 2

1,0 %Innovation & SMEs

24,7 %Energy & Environment

19,3 %IST Information Society

Fonte: DAI Source: DAI

v fp - ec contribution for specific programmes 2002

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di euro. Per la determinazione della parteci-pazione dell’Istituto gas ionizzati di Padova,inclusa dal 1996 nelle attività del Consorziorfx, occorre valutare la percentuale di attivitànell’ambito dell’intero consorzio, variabilesecondo l’anno considerato (50%-30%) conun contributo ue sino a tutto il 2002 chesupera complessivamente gli 11,5 milioni dieuro ed un costo totale delle attività di circadi oltre 46 milioni di euro. A tali attività siaggiungono quelle per la mobilità e le nume-rose attività internazionali correlate.

4.3.2 La RST in altrepolitiche comunitarie

Gli Istituti dell’Ente sono presenti anche inaltre azioni comunitarie a sostegno di politi-che specifiche (agricoltura, salute, società del-l’informazione, cultura, pesca, ecc.): 55 con-tratti, 18 dei quali a coordinamento cnr,attivi nel 2002 relativi ad esempio alla parte-cipazione ai programmi life, Health, TenTelecom, E-content, Culture, ecc. (vedi tavo-la 4.3c).

Padua, which was included from 1996 onwardsin the work of the rfx consortium, the percent-age of the work performed by the whole consor-tium requires evaluation, because it varies fromone year to the next (between 50% and 30%)with an eu contribution that exceeded euro11.5million up to the end of 2002, and bringing thetotal cost of all the activities to about euro46 mil-lion. In addition to these activities, there werealso programmres for mobility and numerousother international activities relating to them.

4.3.2 The RTD in other EuropeanUnion policies

The cnr Institutes also take part in other euactions to support specific policies (agriculture,health care, the information society, culture,fisheries, etc.): 55 contracts, 18 of which withcnr coordination, were operating in 2002 on –among other things – participation in the life,Health, Ten Telecom, eContent, Culture, etc.programmes (see table 4.3c).

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4.3c Altri programmi ed iniziative comunitarie 2002

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� Numero di contratti / Number of contracts

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� 4

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� 14� 13

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� 4 � 3� 3� 2

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Other ec programmes and initiatives 2002

Fonte: DAI Source: DAI

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Si tratta di iniziative lanciate dalle DirezioniGenerali della Commissione, competenti permateria e di numerose azioni cost che sem-pre più coinvolgono l’interesse dei Ricercato-ri, che in tal modo contribuiscono fattiva-mente alle politiche dell’Unione.

4.3.3 Il VI ProgrammaQuadro (VI PQ)

Riguardo al nuovo Programma Quadro, leaspettative e l’interesse dei Ricercatori cnr sisono mostrate fin da subito. La risposta al ban-do per manifestazioni di interesse (EoI) è sta-ta, ad esempio, più che incoraggiante: sonostate inviate oltre 500 proposte per progettiintegrati e reti di eccellenza, a partecipazionecnr, pubblicate in tempo reale sul sito Webdel Servizio iv del Dipartimento Attività Inter-nazionali (dai) di Bruxelles. L’Ente ha con-tribuito così alla scelta dei temi prioritari damettere a bando per i nuovi strumenti. Leindicazioni sulle EoI presentate dal cnr sonostate inviate alla Cabina di Regia, istituita dalmiur per definire il sistema comune naziona-le di riferimento a sostegno delle politiche del-l’Unione.

L’azione del dai ha affiancato questa opera,favorendo la comprensione dei nuovi stru-menti e delle nuove procedure (con riunionipromosse presso le Aree di Pisa, Genova,Torino, Napoli, Milano, Bologna, Roma).Inoltre, in collaborazione con la Commissio-ne Europea, il miur ed altri soggetti nazio-nali, sono state organizzate specifiche giorna-te per ciascuna delle sette priorità, destinatealla comprensione dei programmi e dei temiprioritari. L’invio dei Work Program, manmano che venivano elaborati nei comitati digestione, a tutti coloro che avevano presenta-to manifestazioni di interesse, ha motivato gliattori interessati, incoraggiando i Ricercatoria creare reti potenziali.

All’inizio di dicembre, di poco antecedente lapubblicazione dei primi bandi, una manife-stazione coordinata di lancio del vi pq ha fat-to convergere gli sforzi del cnr e delle Uni-versità di Roma «Tor Vergata» e «La Sapien-

These are initiatives that have been launched bythe Directorates General of the eu Commissionwith competence by subject matter and numer-ous cost actions which are increasingly attract-ing the interest of Researchers who therebyactively contribute to the Union’s policies.

4.3.3 The VI FrameworkProgramme (VI FP)

As far as the new Framework Programme is con-cerned, the expectations and interest of cnrResearchers became immediately clear. Theresponse to the invitation for Expressions ofInterest (EoI) was more than encouraging: over500 proposals were submitted for integrated pro-jects and networks of excellence with cnr par-ticipation, and were published in real time onthe website of the dai Service iv in Brussels.cnr has thereby contributed to choosing the pri-ority issues to be floated for the new instruments.The indications on the EoIs submitted by cnrwere sent to the Operations Unit set up by themiur (Ministry of Education, University andResearch) to define the national common bench-mark system to support Union policies.

The work of the International Activities Depart-ment has supported this process, encouraging anunderstanding of the new instruments and newprocedures (with meetings organised in theAreas of Pisa, Genoa, Turin, Naples, Milan,Bologna and Rome). Furthermore, in conjunc-tion with the European Commission, the miurand other national Entities, specific seminars foreach of the seven priorities have been organisedwith other national players, in order to dissemi-nate familiarity with the programmes and prior-ity themes. The issue of the Work Programmes,as they were drafted by the management com-mittees, to all those who had expressed an inter-est, has been a source of motivation to the play-ers concerned and has encouraged Researchers toset up potential networks.

At the beginning of December, just before thepublication of the first invitations, a coordinat-ed event was organised to launch the vi fp, pool-ing the efforts of the cnr and the “Tor Verga-ta» and «La Sapienza» Universities of Rome to

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za» in collaborazione con l’apre, il miur e laCommissione Europea. Dal 6 al 10 dicembre,in tre giorni di intenso lavoro, che hannocoinvolto più di 25 relatori in larga partecomunitari, ed una platea di circa 1000 iscrit-ti, sono state presentate le priorità, le azioniprincipali, le novità sulle infrastrutture, sullamobilità, sulla cooperazione internazionale,ecc. L’intento è stato di non disperdere le ini-ziative, con l’obiettivo comune di concentra-re l’offerta di informazioni e fungere da pun-to di incontro per i futuri partecipanti.

L’usuale sintonia dell’attività internazionaledel cnr con quella di molte Università italia-ne è del resto stata confermata anche da altremolteplici iniziative sul vi pq presso le Uni-versità di Perugia, di Milano, di Modena, diPavia, di Roma iii, di Salerno, di Torino, conil fattivo contributo ed interventi di funzio-nari del dai.

4.4 La mobilità transnazionaledei Ricercatori

Il cnr ha messo a punto nel corso degli annidiverse modalità di collaborazione con l’este-ro che trovano la loro prima, fondamentalemanifestazione nella promozione della mobi-lità dei Ricercatori.Scopo primario della mobilità è promuoverel’internazionalizzazione della comunità scien-tifica italiana, in particolare del cnr, attra-verso la circolazione delle idee, lo stimolo aconfrontare competenze ed esperienze, la for-mazione di giovani Ricercatori messi a con-tatto con nuove e diverse strutture organizza-tive, conoscenze, metodologie, prospettive.Gli strumenti principali posti a disposizionedei Ricercatori consistono negli accordi dicooperazione scientifica con Enti stranieriomologhi del cnr e nel programma «Mobi-lità di Breve Durata (stm)». Essi consentono,attraverso un approccio basato sulla doman-da ed una distribuzione non predeterminatadei fondi fra le varie aree scientifiche, dirispondere con flessibilità alle tendenze attua-li della ricerca internazionale. In particolare, il programma stm è privile-giato dai Ricercatori del cnr ed Universitariin tutti quei casi in cui la prontezza dell’in-

cooperate with apre, miur and the EuropeanCommission. On 6-10 December, in three daysof hard work with more than 25 speakers, most-ly from the European Union, and with anattendance of about 1,000, the priorities, themain actions, the novelties regarding infra-structure, mobility and international coopera-tion, etc., were presented. The intention was toavoid scattering initiatives, with the commonaim of concentrating the information outputand acting as a meeting point for future partic-ipants.

The usual harmony between the cnr’s interna-tional activities and those of many Italian uni-versities has also been confirmed by many otherinitiatives on the vi fp at Perugia, Milan,Modena, Pavia, Rome iii, Salerno and TurinUniversities, with strong support and contribu-tions from the DAI officials.

4.4 Transnational Researchermobility

The cnr has put in place various forms of foreigncooperation across the years of which the mostfundamental is the promotion of Researchermobility.The primary purpose of mobility is to foster theinternationalisation of the Italian scientificcommunity, particularly cnr, through the cir-culation of ideas, encouraging an exchange ofskills and experiences, training young Researchersby bringing them into contact with new anddifferent organisational structures, knowhow,methodologies and perspectives. The main instru-ments placed at the disposal of the Researchersare the scientific cooperation agreements withcnr’s foreign counterpart organisations and the“Short-Term Mobility” Programme. By adopt-ing an approach based on the demand and anon-predetermined distribution of funds amongthe various scientific areas, they make it possibleto flexibly respond to current internationalresearch trends.In particular, the Short-Term Mobility Pro-gramme (stm) is given pride of place by cnrand university Researchers whenever the speedwith which funding is provided takes on addedvalue, making it possible to avoid slowdowns in

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tervento finanziario acquisisce un valoreaggiunto, permettendo di evitare rallenta-menti nell’attività di ricerca in corso, e quin-di agevolando una risposta competitiva dellestrutture scientifiche italiane a livello inter-nazionale.Nel 2002, per il Programma sono state repe-rite risorse solo nella seconda metà dell’anno,per una generale contrazione del bilancio del-l’Ente. Si è dovuto pertanto sospendere l’ini-ziativa in corso dal 1995, rinviando al 2003 l’u-tilizzo dei fondi resi disponibili, con un ban-do da emanare all’inizio dell’anno, in mododa consentire da un lato una partecipazionedei Ricercatori equilibrata in un arco tempo-rale più esteso e dall’altro una gestione piùorganizzata del programma, anche se ambe-due rapportate ad un’attività necessariamen-te ridotta.È stata quindi colta l’occasione della sospen-sione per avviare una riflessione sulle tenden-ze manifestatesi negli ultimi anni presso lacomunità scientifica italiana, relativamentealle aree scientifiche ed ai Paesi privilegiati dal-le richieste. Elementi di valutazione possonoessere trovati nella distribuzione scientifica egeografica dei finanziamenti per soggiorni diitaliani all’estero o di stranieri in Italia e neirisultati scientifici che ne sono scaturiti. Nelle tavole seguenti sono riassunti i dati rela-tivi agli utenti del programma, alla distribu-zione fra i diversi Paesi di destinazione o pro-venienza degli utenti e fra le diverse aree scien-tifiche a seconda dei Paesi, riferiti – ovedisponibili – agli anni di funzionamento delprogramma stesso, avviato nel 1995, o ai quat-tro anni 1998-2001 in cui esso è stato gestitonell’ambito del dai e finanziato in modocostante ed uniforme (940.000 euro all’anno).Come risulta evidente dalla tavola 4.4a, il per-sonale che ha maggiormente utilizzato il pro-gramma stm è quello universitario, per dueordini di motivi: da un lato l’apertura del pro-gramma a dottorandi e personale non strut-turato gravitante intorno ai Dipartimentiuniversitari, ha fatto sì che al personale dipen-dente dalle Università, già maggioritario nelnumero, si venisse ad aggiungere un semprecrescente numero di aspiranti beneficiari; dal-l’altro, la presenza di fondi sufficienti per mis-sioni all’estero presso gli Istituti cnr nei pri-

ongoing research activities, and thereby facili-tating a competitive response on the part ofItaly’s scientific structures at the internationallevel.In 2002, resources were only found for the Pro-gramme in the latter part of the year, because ofa general reduction in the cnr budget. Thismade it necessary to suspend the Programmestarted in 1995 and to defer to 2003 the use of thefunds that had been made available, with ancall for proposals to be published at the begin-ning of the year to enable a balanced participa-tion by Researchers over a longer period of timeand secondly to ensure that the management ofthe Programme was better organised, eventhough both had to be related to a necessarilycurtailed activity.The interim period was therefore used to begindiscussions on the trends that had emerged inrecent years within the Italian scientific com-munity regarding the scientific areas and theCountries mostly selected by applicans. The sci-entific and geographic distribution of the fund-ing for visits by Italians abroad and by foreignnationals to Italy, and the scientific resultsderiving from these, are certainly useful indica-tors. The following tables set out the data on the pro-gramme users, the distribution among the desti-nations and the home Countries of the users,and among the different scientific areas andCountries. Where available, they are linked tothe years in which the Programme that began in1995 operated, or during the four years 1998-2001when it was being managed by the Departmentof International Activities and constantly anduniformly financed (euro 940,000 a year).As table 4.4a clearly shows, the main personnelthat have benefited from the stm Programmehave come from the universities, for two mainreasons: firstly, the opening up of the Programmeto doctorate students and non-structuredResearchers working in university departmentshas resulted in the fact that university staff, whowere already numerically in the majority, joinedan increasingly large number of potential bene-ficiaries; secondly, the fact that there were suffi-cient funds available for foreign missions at cnrInstitutes in the early years of the Programmemeant that, initially, cnr Researchers were dis-inclined to use the stm format; in recent years,

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mi anni di funzionamento del programma, hadeterminato inizialmente una scarsa propen-sione dei Ricercatori dell’Ente a utilizzare loschema stm. Negli ultimi anni questa ten-denza si è sensibilmente modificata. Perquanto riguarda gli studiosi stranieri, varicordato che lo schema prevede alcune limi-tazioni per il finanziamento dei ProfessoriVisitatori, come la qualifica elevata, la duratabreve della visita, unicamente per scopi diricerca, con l’impossibilità di tenere corsi oconferenze, oltre alla finalità stessa del pro-gramma tendente a privilegiare attività cheassicurino un ritorno per la ricerca scientificadel Paese in termini di acquisizione di nuovecompetenze scientifiche e tecnologiche.Da una valutazione d’insieme (vedi tavola4.4b) si evince che le aree scientifiche chehanno maggiormente beneficiato del pro-gramma sono le scienze di base, le scienze del-la vita e le scienze sociali ed umanistiche: ciòè dovuto, da un lato ad una maggiore pro-pensione dei Ricercatori in discipline come lafisica o la biomedicina a interfacciarsi conIstituzioni straniere, dall’altro ad una ridottadisponibilità di fondi per missioni all’esteropresso Dipartimenti universitari operanti nel-le discipline umanistiche e sociali, per ilminore accesso a finanziamenti dal mercato.

this tendency has changed considerably. As faras foreign scholars are concerned, the format laysdown a number of restrictions and conditions onthe financing of visiting professors, such as theirhigh level of qualification, for a short-term vis-it, solely for research purposes, and the prohibi-tion on giving courses or lectures; this respondsto the purpose of the Programme itself, which isto give pride of place to activities that will gen-erate a return for national scientific research interms of the acquisition of new scientific knowl-edge and technological skills.From the overall evaluation (see table 4.4b),one can see that the scientific areas that havebenefited most from the Programme have beenbasic sciences, life sciences, and social science andhumanities. This has been due both to a greaterpropensity on the part of Researchers comingfrom such disciplines as physics or biomedicineto interface with foreign Institutions, and sec-ondly to the reduced availability of funds formissions abroad at university departments ofhumanities or social sciences, as a result ofreduced access to the market for funding.

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17%Ricercatori stranieri

Foreign Researchers

65%PersonaleuniversitarioUniversities

16%Personale CNRCNR personnel

Studenti stranieri

Personale CNR

Personale universitario

4.4a Programma Short-term Mobility 1995-2001 – Utenti del programmaShort-term Mobility Programme 1995-2001 – Grantees

Fonte: DAI Source: DAI

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4.4b Programma Short-term Mobility 1998-2001 per area scientificaShort-term Mobility Programme 1998-2001 by scientific area

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Scienze di baseBasic Sciences

Scienze della vitaLife Sciences

Scienze della terrae dell’ambienteEarth andEnvironmentalSciences

Scienze socialied umanisticheSocial and HumanSciences

Scienze tecnologicheingegneristichee dell’informazioneTechnological,Engineering andInformation Sciences

Fonte: DAI Source: DAI

4.4c Programma Short Term Mobility 1995-2001: Paesi di destinazione/provenienzaShort Term Mobility Programme 1995-2001: Countries of destination/origin

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Stati UnitiUnited States

Unione EuropeaEuropean Union

Paesi gruppo BB group Countries

Paesi gruppo CC group Countries

Fonte: DAI Source: DAI

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I programmi finanziati sono stati complessi-vamente 1.924. Nell’esaminare la distribuzio-ne dei soggiorni finanziati, come riportatinella tavola 4.4c, va ricordato che il Pro-gramma prevede tre fasce di Paesi, in ordinedi priorità: Stati Uniti ed Europa comunita-ria (gruppo A), Paesi europei non ue e indu-strializzati extra-europei (gruppo B), Paesiemergenti ed in transizione (gruppo C).

Per le due ultime categorie viene di normariservato solo il 10 % della disponibilità finan-ziaria totale, in quanto è scopo primario delProgramma promuovere la ricerca italiana,consentendo contatti con Istituzioni estere dielevato prestigio internazionale, ad esclusivobeneficio degli Istituti e dei Ricercatori delnostro Paese.

Riguardo ai risultati emersi dall’indaginesvolta per i sei anni di funzionamento delProgramma, si può senz’altro evidenziare inprimo luogo una prevalenza di pubblicazioniscientifiche, rispetto ad altri tipi di risultati,circostanza del resto assolutamente in lineacon la configurazione e le finalità del Pro-gramma stesso. A seguito di n. 1924 program-mi di visita finanziati per ricerche di italianiall’estero o di stranieri in Italia, secondo i datiche si evincono dalle risposte pervenute (ca.53%), risultano pubblicati n. 762 articoli suriviste scientifiche, attivate collaborazioni su385 progetti congiunti, messe a punto 342applicazioni di nuove metodologie, effettua-ti 150 studi di fattibilità di progetti esecutivi,svolte 83 tesi di dottorato.

Il secondo “storico” strumento che il cnr haposto a disposizione per la mobilità interna-zionale dei Ricercatori è rappresentato dagliaccordi di cooperazione bilaterale con Entistranieri omologhi. La loro rilevanza strategi-ca sta nel costituire quadri di riferimento per-manenti per le collaborazioni internazionalie nell’aggregare Ricercatori e Istituti intornoad argomenti di riconosciuto interesse prio-ritario a livello bilaterale e multilaterale. Talecanale di collaborazione completa ed integrail primo, in quanto permette di programma-re una collaborazione di media durata (due -

A total of 1,924 programmes have been financed.When examining the distribution of the studyvisits that have been financed, as shown in table4.4c, it should be recalled that the programmeworks on the basis of three groups of Countriesin order of priority: the United States and theEuropean Union (group A), the non-eu Euro-pean Countries and the non-European indus-trialised Countries (group B), the developingand transition Countries (group C).

For the two latter categories only 10% of totalfunding is normally available, because the pri-mary purpose of the Programme is to promoteItalian research, permitting contacts with for-eign Institutions of high international prestigefor the sole benefit of Italian Institutes andResearchers.

With regard to the results of the survey whichwas run over the six-year operating of the Pro-gramme, the first thing that was certainly notedwas the prevalence of scientific publicationsabove and beyond any other results, which wasabsolutely in line with the configuration and thepurposes of the Programme. After 1,924 visit pro-grammes financed for research by Italiansabroad and by foreign nationals in Italy, accord-ing to the data based on the replies received(about 53%), 762 articles have been publishedin scientific journals, cooperation has been acti-vated on 385 joint projects, 342 applications ofnew methodologies have been designed, 150 fea-sibility studies for executive projects have beencompleted, and 83 doctoral theses written.

The second “historical” instrument that cnrmakes available for the international mobilityof Researchers is the bilateral cooperation agree-ment with foreign counterpart Institutions.Their strategic importance lies in the fact thatthey are permanent frameworks of reference forinternational cooperation, and for bringingResearchers and Institutes together around issuesof recognised priority interest at both the bilat-eral and the multilateral levels. This channel ofcooperation completes and supplements the for-mer, because it makes it possible to programmemedium-term (two-three years) cooperation

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tre anni) fra due gruppi di ricerca, stabilendola ripartizione dei compiti fra i partecipanti, irisultati da raggiungere, la formazione di gio-vani Ricercatori, le prospettive di sviluppo edi trasferimento. I benefici che ne possono derivare sono, per iRicercatori, l’incentivo ad una formazionepermanente e lo sviluppo di capacità proget-tuali e di carriera, tarato sull’ambiente scien-tifico internazionale, e per gli Istituti parteci-panti l’approfondimento di relazioni bilate-rali esistenti mediante specifiche intese suprogetti, la concentrazione di risorse e perso-nale su di un obiettivo comune, il possibileampliamento delle collaborazioni a gruppi diricerca di altre Istituzioni scientifiche, o dialtri Paesi, la partecipazione congiunta a pro-getti di ricerca europei ed internazionali, lapartecipazione a network di centri di eccel-lenza su scala internazionale. Non va peraltro sottovalutato il valore istitu-zionale che gli accordi rivestono per il conso-lidamento di rapporti fra Enti di ricerca, almassimo livello di rappresentanza, sulla basedi principi, finalità e criteri condivisi, che sirivelano preziosi nel momento in cui venisseprogrammato un upgrading dei rapporti bila-terali o una loro evoluzione in direzione mul-tilaterale. I due strumenti sopra illustrati rappresenta-no quindi due diversi livelli di collaborazioneche si integrano fra loro, garantendo da unlato la più ampia flessibilità di utilizzazione,dall’altro la possibilità di formalizzare rap-porti privilegiati con Enti ed Istituti stranie-ri, senza tuttavia vincolarne preventivamentei contenuti, ma lasciando la piena libertà aiRicercatori di definire obiettivi, metodologiee prospettive di sviluppo nella ricerca cheintendono proporre congiuntamente. Anchein questo secondo caso, infatti, l’approccioadottato è bottom-up, con il correttivo dellaidentificazione di priorità tematiche propriedi un Paese o di una specifica area geografica,su cui concentrare le risorse messe a disposi-zione dai due Enti.Tale orientamento trova conferma nellarecente politica delle relazioni scientifichebilaterali avviata dal Ministero Affari Esteri,che si avvale della rete degli Addetti ed Esper-ti Scientifici presso le Rappresentanze Diplo-

between two research groups, dividing the tasksbetween those taking part, the results to beachieved, the training of young Researchers, thedevelopment and the transfer prospects.The benefits accruing from this are the incentivefor the Researchers to pursue continuing educa-tion, and to improve their design and careerdevelopment capacities geared to the interna-tional scientific environment; while the out-comes for the participating Institutions are thestrengthening of bilateral relations under agree-ments on specific projects, the concentration ofresources and personnel around a commonobjective, the possibility of expanding coopera-tion to research groups from other scientificInstitutions or other Countries, joint participa-tion in European and international researchprojects, and in networks of centres of excellenceon an international scale.The institutional value of these agreementsshould not be underestimated in terms of con-solidating relations between research Institu-tions at the highest level of representation, basedon shared principles, aims and criteria whichare valuable when bilateral relations have to beupgraded or when they develop multilaterally. These two instruments are therefore two differ-ent tiers of cooperation which are integrated,guaranteeing both the broadest flexibility of use,and the possibility of formalising special rela-tions with foreign Entities and Institutes, with-out imposing the subject matter in advance, butleaving Researchers completely free to set theirown objectives, define their own methodologiesand the prospects for development in the researchthat they intend to jointly pursue. In this secondcase, too, the approach is bottom-up, with thecorrective measure of identifying thematic pri-orities specific to a given Country or to a givengeographic area, on which to focus the resourcesprovided by the two Entities.This policy is confirmed in the recent bilateralscientific relations policy on which the Ministryof Foreign Affairs recently embarked, drawingon the network of scientific experts and attachésat the Italian diplomatic missions to identify, foreach Country, the most interesting sectors forbilateral relations, while guaranteeing the nec-essary multilateral linkages and the overallregional level perspective.Tables 4.4d and 4.4e show the agreements being

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4.4d Accordi bilaterali fra cnr ed Enti omologhi stranieri in vigore nel 2002 Bilateral agreements in force 2002

Paese Acronimo Ente stranieroCountry Acronym Name

A) Paesi industrializzati / Industrialized Countries

Australia / Australia CSIRO Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation 5 6 6

Canada / Canada CIHR Canadian Institutes of Health Research 12 0 0

Francia / France CNRS Centre National de la Recherche Scientifique 15 36 26

Francia / France CNRS at al. Centre National Recherche Scientifique, ENPC, LCPC, 10 4 4Univ. Montpellier e Tor Vergata (Lab.Lagrange)

Francia / France INSERM Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale 11,3 11 4

Germania / Germany DFG Deutsche Forschungsgemeinschaft 12,4 0 0

Germania / Germany GMD - FGH Forschungszentrum Informationstecnik FHG 7,5 6 6

Giappone / Japan JSPS Japan Society for the Promotion of Science 20 0 0

Portogallo / Portugal ICCTI Instituto de Cooperaçao Cientifica e Tecnologica Internacional 12,4 15 11

Russia / Russia RAS Russian Academy of Sciences 33 20 20

Spagna / Spain CSIC Consejo Superior de Investigaciones Cientificas 19 23 20

Svizzera / Switzerland FNS Fonds National de la Recherche Scientifique 15 0 0

Totale / Total 172,6 121 97

B) Paesi emergenti e in transizione / Emerging Countries and Countries in transition

Argentina / Argentina CONICET Consejo Nacional de Investigaciones Cientificas y Tecnicas 10 9 6

Brasile / Brazil CNPq Conselho Nacional de Desenvolvimento Cientifico i Tecnologico 30 17 9

Cile / Chile CONICYT Comision Nacional de Investigacion Cientifica y Tecnologica 5 5 2

Messico / Mexico CONACYT Consejo Nacional de Ciencia y Tecnologia 16 18 10

Venezuela / Venezuela CONICIT Consejo Nacional Investigaciones Cientificas y Tecnicas 9 7 3

India / India CSIR Council for Scientific and Industrial Research 11 8 5

Cina / China CAS Chinese Academy of Sciences 28 10 7

Cina / China CAAS Chinese Academy of Agricultural Sciences 20 4 4

Cina / China CASS Chinese Academy of Social Sciences 3,5 0 0

Cina / China CAF Chinese Academy of Forestry 12 2 2

Corea / Korea KOSEF Korea Science and Engineering Foundation 12 3 2

Bulgaria / Bulgaria BAN Bulgarian Academy of Sciences 15 15 8

Polonia / Poland PAN Polish Academy of Sciences 22 20 19

Rep. Ceca / Czech Rep. AVCR Academy of Sciences of the Czech Republic 13,5 17 17

Slovacchia / Slovak Rep. SAV Slovak Academy of Sciences 9 16 9

Ungheria / Hungary MTA Hungarian Academy of Sciences 26,5 21 16

Totale / Total 242,5 172 119

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4.4d Accordi bilaterali fra cnr ed Enti omologhi stranieri in vigore nel 2002 (segue)Bilateral agreements in force in 2002 (continued)

Paese Acronimo Ente stranieroCountry Acronym Name

C) Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente / Mediterranean and Middle East Countries

Israele / Israel MOS Ministry of Science 27,3 14 8

Marocco / Morocco CNRST Centre National de la Recherche Scientifique 14,2 16 12et Technique

Egitto / Egypt ASRT Academy of Scientific Research and Technology 8,1 6 5

Turchia / Turkey TUBITAK Turkish Scientific and Technical Research Council 6,1 4 1

Totale / Total 55,7 40 26

Totale generale (A+B+C) / Grand total (A+B+C) 470,8 333 242

Nella colonna “progetti in corso”, lo zero sta a significare che l’accordo è basato unicamente sullo scambio di visite individuali, non collegate a progetti congiunti.In the projects column, “0” means that the relevant agreement is only aimed at promoting individual visits not connected with joint projects.

Fonte: DAI Source: DAI

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4.4e Utilizzazione degli accordi bilaterali nel 2002Bilateral agreements by users 2002

Accordi Uomini Donne Totale Uomini Donne TotaleAgreements Men Women Total Men Women Total

A) Paesi industrializzati 10 96 53 149 87 40 127A) Industrialized Countries

B) Paesi emergenti e in transizione 16 166 59 225 146 65 211B) Emerging Counties and Countries in transition

C) Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente 4 21 5 26 30 6 36C) Mediterranean and Middle East Countries

Totale 30 283 117 400 263 111 374Total

Sono stati considerati solo gli accordi in cui lo scambio di Ricercatori è gestito centralmente (esclusi Lagrange e GMD).Only agreements in which Researchers mobility is centrally managed (not considering Lagrange and GMD).

Fonte: DAI Source: DAI

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StranieriForeign

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matiche italiane nell’identificare per ogniPaese i settori di maggiore interesse a livellobilaterale, garantendo al tempo stesso i neces-sari collegamenti multilaterali e la visioned’insieme a livello regionale.Nelle tavole 4.4d e 4.4e vengono illustrati,con la quantificazione dei mesi/uomo e delnumero dei progetti congiunti, gli accordi inatto nel 2002, suddivisi a seconda delle areegeo-economiche.

Fra gli accordi che favoriscono la mobilità deiRicercatori, vanno ricordate alcune specificheintese stipulate con Enti stranieri, in partico-lare per i Paesi industrializzati, che stabilisco-no rapporti più approfonditi e duraturi fraIstituti o reti di Istituti che, aggregandoliintorno a programmi di ricerca di ampia por-tata in settori promettenti, possono prenderela forma di “Istituti Virtuali” con risorse epersonale scientifico dedicato. Tali sono gliaccordi stipulati con il cnrs francese ed Isti-tuzioni universitarie italiane e francesi per lacostituzione dell’Istituto virtuale “Lagrange”,per lo studio dei problemi dell’ingegneriacivile e con il Forschungszentrum Informa-tionstecnick Fraunhofer Gesellschaft (gmd-

fhg) tedesco, per ricerche avanzate nel setto-re delle scienze dell’informazione, già illu-strati in precedenti edizioni del cnr Report. Rispetto al 2001, il numero dei mesi/uomo edei progetti in corso risulta maggiore, inragione del rinnovo nel corso dell’anno dialcuni accordi in precedenza sospesi, per itempi richiesti dalla valutazione e selezionedelle proposte di collaborazione. La percen-tuale dei progetti congiunti a coordinamen-to cnr resta il 73% sul totale. La tavola 4.4eindica la distribuzione degli scambi di Ricer-catori fra gruppi di Paesi, fra utenti italiani estranieri e a seconda del genere. La compo-nente femminile nel numero degli utentidegli accordi ha rappresentato il 29 %, inlinea con i valori già esposti nel Report 2002.

Agli Accordi bilaterali e al programma stm siaffiancano ulteriori iniziative di finanzia-mento della mobilità internazionale deiRicercatori, che si pongono a livello interme-dio in termini di obiettivi: si tratta della pro-mozione di incontri, seminari, workshop

implemented in 2002, by geo-economic areas,indicating the number of person/months andjoint projects.

A number of specific agreements to fosterResearcher mobility have been concluded withforeign Entities, particularly with industrialisedCountries, creating down more lasting and clos-er relations between Institutes or networks ofInstitutes, some of which take the form of “vir-tual Institutes” using dedicated scientific per-sonnel and resources, working around wide-ranging research programmes in promising sec-tors. These include the agreements that havebeen concluded with the French cnrs, andwith Italian and French universities to createthe “Lagrange” virtual Institute, for the study ofcivil engineering issues, and with the Germangmd-fhg for advanced research in the infor-mation sciences which have been illustrated inprevious years’ cnr Reports.Compared with 2001, the number of person/months and ongoing projects has risen because ofthe renewal, during the course of the year, of sev-eral agreements that had previously been sus-pended. cnr is still in charge of coordinating73% of the total joint projects. Table 4.4e showsthe distribution of exchanges of Researchersbetween groups of Countries, between Italianand foreign users, and by gender. Women makeup 29% of the users of the agreements, very sim-ilar to the values shown in the 2002 Report.

In addition to the bilateral agreements and theshort-term mobility programme, there are fur-ther initiatives for the funding of internationalResearcher mobility at an intermediate level interms of objectives: these are for the promotionof meetings, seminars, bilateral workshops sup-

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bilaterali, supportati dal cnr in co-finanzia-mento con una Istituzione straniera. La fina-lità che essi perseguono è stimolare, offrendooccasioni di confronto, la riflessione – daangolature diverse – su argomenti prioritaridi comune interesse, aprendo altresì la stradaa nuovi rapporti di collaborazione o l’ap-profondimento di relazioni scientifiche giàesistenti. Gli incontri, che hanno luogo fragruppi di Ricercatori appartenenti a struttu-re diverse in ciascuno dei due Paesi, mirano agettare le basi per sinergie ed attività concer-tate sia a livello italiano che a livello interna-zionale. Nel 2002, in particolare, sono statiorganizzati dal cnr a Venezia due workshopsu temi ambientali con agenzie federali ame-ricane (National Science Foundation - nsf,National Ocean and Atmosphere Organiza-tion - noaa), con l’ampia partecipazione diRicercatori anche universitari e del cnr daambo le parti. Analogamente, sono stati orga-nizzati congiuntamente alla Japan Society forthe Promotion of Science (jsps) due work-shop nei settori dell’astronomia e delle nano-tecnologie. Altre iniziative similari hannoavuto luogo con Israele, Cina, Brasile e India.L’orientamento più recente è quello di dare aquesto strumento anche una valenza multila-terale, finalizzata alla creazione di reti di Isti-tuti, alla luce degli orientamenti europei chehanno trovato nel vi pq strumenti adeguatidi attuazione.

4.5 La partecipazionea programmi e progettiinternazionali

Oltre ai programmi Eurocores, dei quali si ègià accennato, è proseguita la partecipazioneai tradizionali programmi scientifici (cosid-detti “à la carte”) della esf, come illustratonella tavola 4.5a.

Nella tavola 4.5b sono riassunti altri progettiinternazionali ai quali il cnr partecipa, conl’indicazione del costo sostenuto nel 2002. Fradi essi assume un particolare rilievo l’OceanDrilling Program, al quale l’Ente ha presoparte per l’Italia fin dal 1986, con un investi-mento complessivo di circa 10 milioni dieuro. Il programma, al quale partecipano sin-

ported by cnr under co-financing arrange-ments with foreign Institutions. Their purposesis to stimulate debate, by offering opportunitiesto meet and discussing different points of viewregarding priority issues of joint interest, open-ing the way to new cooperation or to strength-ening existing scientific relations. The meetingsbetween groups of Researchers from differentstructures in each of the two Countries aredesigned to lay the foundations for agreeing onactivities and creating synergies at the Italian andthe international levels. In 2002, cnr organisedtwo workshops in Venice on environmentalissues with American federal agencies (nsf,noaa) attended by a large number of universi-ty Researchers from both sides. It also organisedtwo workshops jointly with the Japan Society forthe Promotion of Science (jsps) on astronomyand nanotechnologies. Other similar initiativeshave been staged jointly with Israel, China,Brazil and India.The most recent thinking has been to make thisa multilateral instrument, designed to createnetworks of Institutes, in terms of Europeanpolicies that have been given appropriate instru-ments for implementation under the vi fp.

4.5 Participation in internationalprogrammes and projects

In addition to the Eurocores programmes men-tioned earlier, cnr continued to take part in thetraditional scientific (so-called “à la carte”) pro-grammes of the esf as illustrated in table 4.5a.

Table 4.5b lists other international projects inwhich cnr is taking part, and showing the costin 2002. One of the most outstanding of these isthe Ocean Drilling Programme in which Italyhas been taking part through cnr since 1986,with an overall investment of about euro 10 mil-lion. With the exploration of the seabeds, this pro-gramme – in which the United States, France,

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4.5a Partecipazione del cnr ai programmi “à la carte”della European Science Foundation (€/1.000)Participation of cnr in European ScienceFoundation “à la carte” programmes (€/1.000)

Programmi Quota 2002Programmes 2002 Fee

Scienze della vita e dell’ambiente / Life and Environmental Sciences

– Cyanobacterial Nitrogen Fixation (CYANOFIX) 8,3

– Environments and Ecosystem Dynamics of the Eurasian Neogene (EEDEN) 7,8

– ESF Science Committee for the ODP (ESCO) – ESF Management Committee 16,8for the ODP (EMCO)

– European Marine and Polar Board Secretariat (EMaPS) 15,2

– Optimality in Bird Migration 15,5

– Integrated Approaches for Functional genomics 25,9

– Assessment of the Impacts of Genetically Modified Plants (AIGM) 10,4

– Protein Cross-Linking - the ESF Transglutaminases Programme (PCL) 15,5

– Stable Isotopes in Biospheric-Atmospheric Exchange 13,0

Totale / Total 128,4

Scienze fisiche e ingegneria / Physical and Engineering Sciences

– Challenges in Molecular Simulations: Bridging the Length and Time-scale Gap (SIMU) 5,2

– Innovative Control Technologies for Vibration Sensitive Civil Engineering Structures 10,3(CONVIB)

– Interaction of Super-intense, Femtosecond Laser Fields with Atoms, Solids and Plasmas 5,2(FEMTO)

– Noncommutative Geometry (NOG) 7,6

– Nonlinear Chemistry in Complex Reactors: Models and Experiments (REACTOR) 5,2

– Optimisation of Solid State Electrochemical Processes for Hydrocarbon Oxidation (OSSEP) 6,2

– Probabilistic Methods in Non-hyperbolic Dynamics (PRODYN) 9,3

– Statistical Physics of Glassy and Non-equilibrium Systems (SPHINX) 10,4

– Vortex Matter in Superconductors at Extreme Scales and Conditions (VORTEX) 5,2

Totale / Total 64,6

Scienze umanistiche / Humanities

– Cultural Exchange in Europe c. 1400 – c. 1700 15,2

– Occupation in Europe: the Impact of National Socialist and Fascist Rule (INSFO) 15,5

– Changing Media – Changing Europe 18,0

Totale / Total 48,7

Scienze sociali / Social Sciences

– European Social Survey 103,3

Totale / Total 103,3

Totale complessivo / Global total 345,0

Fonte: DAI Source: DAI

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golarmente Stati Uniti, Francia, Germania,Inghilterra e Giappone, insieme a due con-sorzi, «European Consortium for Ocean Dril-ling» (ecod), comprendente 13 Paesi europei(oltre all’Italia, i Paesi scandinavi, la Peniso-la Iberica, l’Olanda, l’Irlanda, l’Islanda, laDanimarca, la Svizzera, la Grecia e la Tur-chia) ed il consorzio costituito fra Canada eAustralia, ha portato, con l’esplorazione deifondi marini, a numerosi risultati scientificied a un generale avanzamento della tecnolo-gia di perforazione in ambiente oceanico, digrande interesse per le industrie petrolifere.Nel 2002 è stato avviato il negoziato per laprosecuzione dell’attività a partire dall’otto-bre del 2003, nell’ambito di un più ambizio-so Integrated Ocean Drilling Program, cheprevede la costruzione di una nuova nave daperforazione e di una nuova piattaformaoceanica.

Ancora nel 2002 il cnr ha assicurato con pro-pri fondi, su richiesta del miur, la continuitàdella partecipazione italiana al progettoHuman Frontiers Science Program (hsfp),nel settore della ricerca in scienze della vita, alquale partecipano i Paesi scientificamenteavanzati.L’anno 2002 segna la firma del terzo accordocon il cclrc britannico (Council of the Cen-tral Laboratory of the Research Councils) per

Germany, the United Kingdom and Japan arealso participating individually, together withtwo consortia, namely, the ecod Consortium of13 European Countries which includes Italy,and the Consortium created by Canada andAustralia – has produced numerous scientificfindings and has made general progress in oceandrilling technology which is of great interest tothe oil industry. In 2002, negotiations began tocontinue these activities as from October 2003under a more ambitious programme: the Inte-grated Ocean Drilling Programme for the con-struction of a drilling ship and a new marineplatform.

In 2002 at the request of miur, cnr using itsown funds also ensured the continuity of Italy’sparticipation in the Human Frontiers ScienceProgramme (hsfp) for life science research, inwhich scientifically advanced Countries are tak-ing part.cnr also signed an agreement with the Britishcclrc (Council for the Central Laboratory ofthe Research Councils) in 2002 for scientificcooperation at the isis Pulsed Neutron and

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4.5b Progetti internazionali ai quali il cnr partecipa (€/1.000)International projects participated by cnr (€/1.000)

Progetti internazionali Acronimo Spesa 2002International projects Acronym 2002 expenditure

Ocean Drilling Program (1986-2000) ODP 666,2

European Science Foundation - Programmi “à la carte” ESF 345,0

European Science Foundation - EUROCORES ESF 285,5

International Centre of Theoretical Physics ICTP 129,2

Collana “Archives de la Literature Latino-Americaine AALCA 77,1des Caraibes et Africaine”

European Research Consortium for Informatics ERCIM* 40,5and Mathematics

World Wide Web Consortium W3C 5,5

Totale 1.549,0Total

* Contributo relativo unicamente alle due borse di studio per stranieri per 18 mensilità complessive messe a disposizione dal CNR presso i propri Istituti.* Contribution for 2 study grants for foreign post-docs (18 man/months).

Fonte: DAI Source: DAI

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la collaborazione scientifica presso la Sorgen-te Neutronica Pulsata isis. Dopo i primi die-ci anni di collaborazione, giunti a termine nel1995, l’accordo era infatti stato riformulatosecondo un nuovo testo firmato nel 1996 persei anni di durata, che prevedeva una mag-giore partecipazione italiana all’attività diricerca presso isis, pari al 5% del tempo mac-china. Alla sua scadenza, nel 2002, l’intesa èstata rinegoziata, prevedendo una riduzionedell’impegno finanziario dell’Ente pari al 3%del tempo macchina, che non ha tuttavia por-tato ad una analoga riduzione percentualedella spesa, per l’incremento dei costi unitarie soprattutto a causa dell’incidenza del muta-to rapporto di cambio con la sterlina che hareso necessario un adeguamento. L’accordoprevede, come già in passato gli spettrometriprisma e tosca, progettati da Istituti delcnr, la costruzione di uno strumento di par-ticolare interesse per la comunità scientificaitaliana (nimrod), che potrà essere avviata inpresenza delle necessarie disponibilità finan-ziarie, consentendo agli scienziati italiani diacquisire un ulteriore punto percentuale nel-l’utilizzo dell’impianto isis. Come già ampia-mente illustrato nel focus riportato al termi-ne del capitolo sulle Attività Internazionalinel Report cnr dello scorso anno, la comu-nità italiana del settore ha sempre ottenuto,nella selezione degli esperimenti da condurrepresso isis operata da panel internazionali,posizioni di assoluto rilievo che hanno per-messo di usufruire di un tempo macchina ingenere superiore a quello previsto dall’accordo.Ciò è anche dovuto al costante sforzo del cnr,per mezzo della sua Commissione di Spettro-scopia Neutronica, di indirizzare giovaniRicercatori italiani verso quel settore, ancheattraverso la creazione ed il finanziamento diuna Scuola Internazionale di SpettroscopiaNeutronica a cadenza biennale, giunta nel2002 alla sua vi edizione.La progettazione di una Sorgente Europea diNeutroni a Spallazione (ess) è stata avviatanel 1998. Il cnr è stato chiamato a partecipa-re a questa iniziativa grazie alle specifichecompetenze acquisite nel corso dell’attività diricerca e progettazione svolta presso isis. Taleiniziativa ha visto nel 2002 la realizzazione aBonn di un evento importante: la presenta-

Muon Source Laboratory. After the first tenyears of cooperation, which ended in 1995, theagreement was reframed around a new text thatwas signed in 1996 to cover six years, underwhich Italy was to play a greater part in researchat isis, equivalent to 5% of total machine time.On its expiry in 2002 the agreement was renego-tiated, and cnr reduced its financial commit-ment to 3% of machine time, even though thishas not entailed a proportional reduction in thecost because of an increase in unit costs, andabove all because of the effects on the new agree-ment of the exchange rate with the BritishPound, which made it necessary to make adjust-ments. Under this agreement, as was the casewith the prisma and tosca spectrometersdesigned by cnr Institutes, an instrument ofgreat interest to the Italian scientific communi-ty (nimrod) is to be built which can be initi-ated once the necessary funding is available. Itwill enable Italian scientists to acquire anotherpercentage point in the use of the isis facility. Asamply illustrated in the Focus at the end of thechapter on International Activities in last year’scnr Report, the Italian community in this sec-tor has always played an absolutely leading rolein the selection of the experiments to be con-ducted at isis by international panels, and thishas permitted the use of the machine time forlonger periods than generally provided by theagreement.This is also thanks to the constant efforts deployedby cnr, through its Neutron Spectroscopy Com-mittee, to direct young Italian Researcherstowards that sector, partly by setting up andfunding an international spectroscopy schoolgiving courses every two-year, which by 2002had been run six times.The design of a European Spallation NeutronSource (ess) which began in 1998, in whichcnr was asked to participate thanks to the spe-cific skills and expertise it had acquired duringthe research and design work conducted at isis,led in 2002 to the staging of a major event inBonn: the presentation of the results of the feasi-bility study for the project to the representativesof the Governments of the eleven participatingCountries, in order to involve them in the con-struction of a huge European facility similar tothe one which is being built in Japan and in theUnited States.

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zione ai rappresentanti dei Governi degli 11Paesi partecipanti dei risultati della fase distudio di fattibilità del progetto, in vista di unloro coinvolgimento nella costruzione di unagrande facility europea, analoga a quelle giàin corso di realizzazione in Giappone e negliStati Uniti.Inoltre, è stato condotto il negoziato per ilrinnovo del quadro di collaborazione jive

(Joint Institute for Very Long Baseline Inter-ferometry in Europe), in precedenza facentecapo al nwo olandese con il contributo degliEnti partecipanti. Un Memorandum d’Inte-sa multilaterale è stato firmato dal cnr allafine del 2002, insieme ad altri cinque Enti diricerca europei, per la costituzione di unastruttura incaricata della gestione a livelloeuropeo della rete di osservatori Very LongBaseline Interferometry (vlbi). Il Memoran-dum prevede le modalità di funzionamentodel Board, il bilancio annuale di jive e laripartizione dei contributi fra i partner.Nella tavola 4.5c sono riportate le grandiinfrastrutture internazionali nelle quali il cnr

è coinvolto. La presenza dell’Ente in iniziati-ve di grande impegno a livello progettuale efinanziario ha assicurato in passato, e conti-nua ad assicurare attualmente, la partecipa-zione della comunità scientifica nazionale aigrandi progetti per i quali tali infrastrutturerisultano indispensabili.

L’associazione dell’Ente ad Organismi scienti-fici internazionali non governativi ha visto ilmantenimento della partecipazione ad oltre 70di tali Organismi, anche se nel corso dell’anno

Furthermore, negotiations have taken place forthe renewal of the jive (Joint Institute for vlbiin Europe) cooperation framework that hadpreviously been headed by the Netherlands nwowith the contribution of the participating agen-cies. A multilateral MoU was signed by the cnrat the end of 2002 with the other five Europeanresearch Entities, to build a facility for the Euro-pean-level management of the vlbi (Very LongBaseline Interferometry) observatories. ThisMemorandum sets out the procedures for thework of the Board, the annual jive budget, andthe breakdown of contribution between thepartners to it.Table 4.5c lists the major international infra-structure facilities in which cnr is involved.The fact that it is taking part in such demand-ing initiatives in terms of design and financialinput has guaranteed in the past, and is contin-uing to guarantee at the present time, that theItalian scientific community is able to play apart in all areas of interest in those broadrangeprojects where large facilities are essential.

The cnr is also a member of over 70 non-gov-ernmental international scientific organisa-tions, even though during 2002 it began toreview its support for some of them on the basis

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Attivitàinternazio-nali

Internationalactivities

4.5c Grandi infrastrutture internazionali alle quali il cnr partecipa (€/1.000)Participation of cnr in international infrastructures (€/1.000)

Grandi infrastrutture internazionali Acronimo Spesa 2002International infrastructures Acronym 2002 expenditure

Scattering Neutron Source ISIS 1.084

European Spallation Source ESS 0*

Joint Institute for VLBI in Europe JIVE 110

Centre Européen de Calcul Atomique et Moléculaire CECAM 96

Totale / Total 1.290

* Non ha comportato alcuna spesa per il 2002, in quanto è stato utilizzato allo scopo un pagamento effettuato in anni precedenti.* 2002 contribution was balanced by previous payments.

Fonte: DAI Source: DAI

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2002 è stata avviata una revisione dell’adesio-ne ad alcuni di essi, sulla base del loro caratte-re intergovernativo o dello specifico interessedelle strutture di ricerca del cnr. In base a talerevisione, ad esempio, l’Ente ha comunicato ilproprio recesso a valere dal 2003 all’IstitutoVon Karman ed alla Commission Internatio-nal pour l’Exploration de la mer Méditerranée(ciesm), malgrado il riconosciuto prestigioscientifico delle due Istituzioni.Nella tavola 4.5d viene illustrata la ripartizio-ne della spesa connessa all’adesione agli Orga-nismi fra le diverse aree scientifiche; secondoil criterio già adottato in passato, nel consi-derare la partecipazione agli Organismi mul-tidisciplinari (esf, International Council ofScience - icsu), il contributo associativogenerale è stato suddiviso in quote percentua-li sulla base delle aree di afferenza delle speci-fiche attività promosse – nel caso dell’esf, odelle associazioni “figlie”, le cosiddetteUnions, nel caso dell’International Councilfor Science (icsu) – a cui il cnr aderisce. Laspesa complessiva ammonta a 1.622 migliaiadi euro (incluse le spese per la partecipazionea riunioni e le manifestazioni collaterali).

of their intergovernmental character, or to takebetter account of the specific interests of cnr’sown research facilities Institutes. In particular,as from 2003, it has withdrawn from the VonKarman Institute and the ciesm, despite theiracknowledged scientific prestige, mainly for“technical” reasons, because these are intergov-ernmental organisations.Table 4.5d gives the cost breakdown of mem-bership of the organisations in different scientif-ic fields. According to the criterion adopted inthe past, when considering multi-disciplinaryorganisations (esf, icsu) the overall contribu-tion for membership has been divided into per-centage shares on the basis of the areas relatingto specific activities being promoted (in the caseof the esf), or of the “daughter” associationsknown as “Unions” (in the case of the Interna-tional Council for Science - icsu) to whichcnr is a party. The overall expenditure is euro1,622,000, including the cost of attending meet-ings and collateral events.

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Attivitàinternazio-nali

Internationalactivities

sociali

tecnolog

terra base

vita

4.5d Organismi scientifici internazionali: spesa nell’anno 2002 per area scientificaInternational scientific Organizations: 2002 expenditure by scientific area

26 %Scienze di base

Basic Sciences

9 %Scienze della vita

Life Sciences

27 %Scienze della terra e dell’ambiente Earth and Environmental Sciences

16 %Scienze sociali

ed umanisticheSocial and Human

Sciences

22 %Scienze tecnologiche, ingegneristiche e dell’informazioneTechnological, Engineering and Information Sciences

Fonte: DAI Source: DAI

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La spesa del 2002 relativa alla partecipazioneagli Organismi scientifici internazionali puòessere rappresentata anche separando daglialtri gli Organismi a dimensione esclusiva-mente europea; nelle tavole 4.5e e 4.5f si evi-denziano rispettivamente gli Organismi euro-pei, con particolare riferimento alla esf, e gliOrganismi a vocazione globale, non regionale,con particolare riferimento all’icsu.

Come si evince dalle tavole, nel panoramaeuropeo la esf occupa una posizione assolu-tamente preponderante, quanto ad impegnofinanziario dell’Ente relativo all’adesione; sesi esamina poi la situazione anche in terminidi iniziative scientifiche a cui il cnr parteci-pa (Programmi “à la carte”, Eurocores), risul-ta che nel complesso l’Ente ha dedicato nel2002 all’esf risorse finanziarie pari a 1.125.283euro.L’icsu a sua volta assume un grande rilievo,fra gli Organismi a cui il cnr aderisce a livel-lo globale, soprattutto nei settori delle scien-ze di base e delle scienze della terra e ambien-te, in cui maggiormente operano le sueUnions tematiche, e ha comportato nel 2002un impegno finanziario di 469.250 euro.

The cost for 2002 to participate in internation-al scientific organisations can also be seen by sep-arating the specifically European ones from theothers; tables 4.5e and 4.4f show, respectively,the European organisations, and particularlythe European Science Foundation, and the glob-al non-regional organisations, and particularlyicsu.

As these tables show, within Europe the esfplays an absolutely predominant part as far ascnr’s financial membership contribution isconcerned. If the situation is seen in terms of thescientific initiatives in which cnr is taking part(the Eurocores “à la carte” Programmes), in 2002cnr invested a total of euro 1,125,283 in esf.icsu is also extremely important among theorganisations of which cnr is a member at theglobal level, above all in the sectors of basic,earth and environmental sciences, in which itsthematic Unions mostly work, with a financialcontribution in 2002 of euro469,250.

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4.5e Partecipazione ad Organismi scientifici europei nell’anno 2002Participation in european scientific organizations 2002

Organismi europei / European organizations ESF

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300 000

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Scienze di base Basic Sciences

Scienze della vita Life Sciences

Scienze della terra e dell’ambiente Earth and Environmental Sciences

Scienze sociali ed umanistiche Social and HumanSciences

Scienze tecnologiche, ingegneristiche e dell’informazioneTechnological, Engineering and Information Sciences

Fonte: DAI Source: DAI

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4.6 Verso una valutazioneex-post

Nel 2002 si è tentato di portare avanti la rifles-sione sui risultati delle diverse attività inter-nazionali, nell’intento di codificarli sulla basedi opportuni indicatori di efficienza ed effi-cacia, e di acquisire possibilmente su di essielementi di valutazione non solo quantitati-vi. Per quanto riguarda gli accordi bilateralidi cooperazione scientifica con Enti omolo-ghi stranieri, la raccolta dei dati relativi ai pro-getti congiunti biennali/triennali conclusinegli anni 2000-2001 nel quadro delle mag-gioranza degli accordi (21 su 27) è stata com-pletata. Dalle 221 risposte pervenute (com-plessivamente il 67 %) si può confermare,rispetto ai dati già esposti nel Report 2002 peri soli Paesi industrializzati, una sostanzialeuniformità dei valori relativi alla media deiRicercatori coinvolti nei singoli progetti (3-4per parte) ed un rendimento medio in termi-ni di pubblicazioni su riviste internazionali di3 pubblicazioni per progetto. Vanno inoltremessi in evidenza altri risultati, come la for-mazione di circa 120 giovani alla ricerca, frastudenti, borsisti, dottorandi e dottori di

4.6 For an ex post evaluation

In 2002 the cnr tried to take stock of the resultsachieved through its various internationalactivities in order to codify them in terms ofappropriate efficiency and effectiveness indica-tors, and if possible to appraise them in qualita-tive as well as quantitative terms. As far as thescientific cooperation bilateral agreements withcounterpart foreign research Institutions areconcerned, all the data on the two-year/three-year joint projects concluded in 2000-2001 rela-tive to the majority of these agreements (21 outof 27) has been collected. The 221 replies received(67% in all) show that there has been substan-tial uniformity in the values on the averagenumber of Researchers involved in individualprojects (3-4 per party) compared with the dataon the industrialised Countries as shown in theReport for 2002, with an average yield in termsof publications of papers in international jour-nals of 3 per project. But there are also otherresults: the training in research of about 120young students, scholarship holders, doctoratestudents and post-docs (including, among theforeigners, about 20 from the industrialised

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4.5f Partecipazione ad Organismi scientifici internazionali nell’anno 2002Participation in international scientific Organizations 2002

Organismi internazionali / International organizations ICSU

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Scienze di base Basic Sciences

Scienze della vita Life Sciences

Scienze della terra e dell’ambiente Earth and Environmental Sciences

Scienze sociali ed umanistiche Social and HumanSciences

Scienze tecnologiche, ingegneristiche e dell’informazioneTechnological, Engineering and Information Sciences

Fonte: DAI Source: DAI

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ricerca coinvolti (fra gli stranieri, circa 20 pro-venienti da Paesi industrializzati, 15 dallaCina, 13 dall’Europa orientale, 20 dall’Ame-rica Latina), la realizzazione di circa 60 fraprototipi, nuovi materiali e nuove metodolo-gie (derivanti in massima parte da collabora-zioni con i Paesi industrializzati e dell’Esteuropeo), 1 brevetto, 80 banche dati e softwa-re con assoluta prevalenza nelle collaborazio-ni riguardanti i Paesi latino-americani. Sidovrebbe in futuro accentuare il controllo ex-post di tali progetti al fine di evidenziare leutilities per i Paesi proponenti ed il riscontrodei risultati prefissati.Per i progetti internazionali, gli Organismi ele infrastrutture internazionali a cui il cnr

contribuisce, andrebbero egualmente indivi-duati indicatori numerici, in primo luogo ilnumero di Ricercatori italiani coinvolti, darapportare all’investimento finanziario del-l’Ente, e i dati ottenuti per il cnr dovrebbe-ro essere messi a confronto con quelli di altriEnti stranieri partecipanti.

4.7 Un approccio strutturatoper aree geografiche

La necessità di porre in essere strumenti ediniziative di collaborazione che tengano con-to del quadro d’insieme in cui si propongonodi esplicare i loro effetti, sia in termini di areageografica, che dei rapporti politico-econo-mici con cui devono interagire, porta alla pia-nificazione di strategie integrate, sia a livellonazionale che a livello europeo. Tali strategie,che possono trovare attuazione attraverso ildoppio canale rappresentato da un lato dasingoli accordi bilaterali e dall’altro da inizia-tive multilaterali, vengono ormai considera-te un insieme inscindibile, anche se formal-mente seguono modelli di implementazionediversi.Si inserisce in questa linea di tendenza laConferenza Euromab 2002, organizzata sot-to l’egida del Programma unesco - Man andBiosphere, dalla Commissione italiana mab

costituita presso il cnr, con contributi con-cettuali, finanziari e organizzativi della Presi-denza della Repubblica, del Ministero AffariEsteri, del Ministero dell’Ambiente, del Mini-stero delle Politiche Agricole e Forestali, del-

Countries, 15 from China, 13 from EasternEurope and 20 from Latin America), the pro-duction of about 60 prototypes, new materialsand new methodologies (mostly as a result ofcooperation with the industrialised and EasternEuropean Countries), one patent, and 80 data-banks and software programs mainly prevail-ing, with absolute prevalence to cooperationwith the Latin American Countries. In thefuture it is desirable that ex-post evaluation ofthese projects be developed.For the international projects, the internation-al infrastructures and Entities to which the cnrcontributes should also be given numeric indi-cators, primarily the number of ItalianResearchers involved, to be evaluated in terms ofcnr’s financial investment, and the output datathat cnr has obtained should be compared withthat of the other foreign participating organisa-tions.

4.7 A structured approachby geographic area

The need to put into place instruments and ini-tiatives for cooperation that take account of theoverall framework in which it is proposed thatthey should have their fallout, both in terms ofgeographic area and political/economic relationswith which to interact, requires integrated strate-gies and planning at both the domestic level andthe European level. These strategies which canbe implemented through a dual channel, name-ly, individual bilateral agreements and multi-lateral initiatives, are now considered to be aninseparable whole, even though formally theyadopt different models for implementation.It is here that the Euromab 2002 Conference fitsin. This was organised under the aegis of theunesco Man and Biosphere Programme, theItalian mab Commission set up at the cnr withinput in terms of ideas, finance and organisa-tional assistance by the Office of the President ofthe Republic, the Ministry of Foreign Affairs,the Ministries of the Environment, Agricultureand Forestry, unesco-roste (Regional Officefor Science and Technology in Europe - Venice),the cnr, the Academy of Sciences, and anpat,

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l’unesco-roste (Regional Office for Scien-ce and Technology in Europe - Venezia), delcnr, dell’Accademia delle Science e dell’an-

pat, oltre che del Comune di Roma e di altreautorità locali. La manifestazione ha riunito irappresentanti delle Commissioni nazionalimab della Regione europea, insieme ad esper-ti europei e del Nord America e rappresen-tanti di Organismi internazionali (unesco,esf, Consiglio d’Europa e International PlantGenetic Resources Institute - ipgri). Sonostati oggetto di discussione argomenti chespaziavano dai problemi ambientali delle areeurbane ai siti classificati come patrimoniomondiale, dalle riserve marine costiere, allearee umide ed a quelle montane, dagli aspet-ti giuridici alla gestione informatica dei dati,dalle attività economiche ecocompatibiliall’ecoturismo. Alla manifestazione seguiràun biennio di presidenza italiana con il com-pito di dare attuazione alle iniziative concor-date in quella sede, tendenti in particolare acreare occasioni di confronto e sinergia frasoggetti e programmi nazionali, europei eglobali operanti nel settore dell’ambiente.All’interno dell’Europa comunitaria, peral-tro, la collaborazione bilaterale è stata menoprivilegiata che in passato, mentre hannoacquisito rilevanza tutte quelle iniziative ingrado di attrarre nuovi partner europei edextra-europei e costituire, a livello regionale ecomunitario, aggregazioni di competenze cheprefigurino le reti di eccellenza o i progettiintegrati di ampia portata. Per quanto riguar-da le attività internazionali del cnr, in pre-senza di limitazioni finanziarie si è preferitotrasferire risorse verso i nuovi programmi lan-ciati a livello europeo (Eurocores).

Tuttavia, i rapporti a livello bilaterale fra sin-goli Ricercatori, Istituti ed Enti di ricerca,costituiscono il substrato in cui affondano leradici delle principali iniziative di collabora-zione a livello multilaterale. In assenza di unsincero sodalizio fra la maggioranza dei part-ner, i programmi di ricerca multilaterali sonodestinati a restare scarsamente produttivi,quanto meno per quei partecipanti che nonsiano altrimenti inseriti in una rete di contat-ti bilaterali consolidati. Ciò è tanto più vero nei confronti di quei Pae-

in addition to the Rome City Council and oth-er local authorities. The event brought togetherrepresentatives of the national mab Commis-sions of the European Region, together withEuropean and North American experts and rep-resentatives of international organisations(unesco, esf, Council of Europe, ipgri). Theissues under debate swept the whole field, fromenvironmental problems in urban areas to sitesclassified as world heritage, coastal marinereserves, wetlands and mountains, the legalaspects of data processing, and economic activi-ties that are ecologically compatible and eco-tourism. The event will be followed by a two-year Italian Presidency to implement the initia-tives agreed there, which will focus in particularon creating opportunities for debate, and syner-gies between national programmes and playersand European and global operators within theenvironment sector.Inside the European Union, however, bilateralcooperation has been given less emphasis than inthe past, while all those initiatives that canattract new European and non-European part-ners and pool, at the regional and Communitylevel, the skills to be used for networks of excel-lence or wide-ranging integrated projects, haveall been given particular importance. As far asthe cnr’s international activities are concerned,in view of the financial straights, preference hasbeen given to transferring resources to new pro-grammes launched at the European level (Euro-cores).

However, bilateral relations between individ-ual Researchers, Institutes and research Entitiesform the substrate for the roots of the main mul-tilateral cooperation initiatives. Without gen-uine solidarity between the majority of the part-ners, multilateral research programmes arebound to remain unproductive, at least for thoseparticipants that are not members of any othernetwork of firmly entrenched bilateral contacts.This applies in particular to the Countries thatare not members of the European Union, whoseparticipation in Framework Programmes is

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si che non fanno parte dell’Unione, dove lapartecipazione ai Programmi Quadro vienefacilitata dall’esistenza di rapporti bilateralicon uno o più Istituti di ricerca. In questosenso, i partner privilegiati del cnr sono statisenz’altro i Paesi dell’Europa centrale, che nelloro cammino verso l’adesione alla Comunitàhanno potuto contare su accordi di collabo-razione di volume e intensità costanti neltempo. Ancora nel 2002, gli accordi bilatera-li dell’Ente con le Accademie delle Scienze diquei Paesi hanno consentito complessiva-mente un’ampia mobilità con soggiorni diricerca in Italia di 153 Ricercatori stranieri,mentre 127 Ricercatori italiani si sono recatipresso gli Istituti partner.La richiesta al cnr di nuovi accordi è costan-te, ad esempio da parte dei nuovi Paesi dellaPenisola Balcanica, ma la risposta che l’Enteè in grado di dare è necessariamente limitataper ragioni di bilancio. L’interesse per le capa-cità di ricerca nella regione è comunque testi-moniato dall’accordo firmato nel 2002 conl’Accademia delle Scienze d’Albania, ormaiavviato con attività ed in aree di significativointeresse.

Altri Paesi, nati dalla disgregazione dell’U-nione Sovietica, incontrano maggiori diffi-coltà nello stabilire rapporti di cooperazionescientifica bilaterale ad ampio raggio, deter-minate dai noti gravi problemi di ordine eco-nomico e strutturale. In questo caso, venutimeno gli eventuali accordi bilaterali preesi-stenti, svolge un ruolo fondamentale l’ap-proccio multilaterale, che consente di otti-mizzare gli interventi, creando le opportunesinergie fra attori della collaborazione, fra set-tori disciplinari e fra Paesi che presentano imedesimi problemi. Per quanto riguarda ilcnr, non esistevano e non esistono accordibilaterali a livello generale, ma unicamentecollaborazioni spontanee fra singoli Istituti.Nei confronti dei Paesi dell’Asia centrale si ètentato di avviare collaborazioni quanto piùpossibile mirate alle esigenze specifiche: l’ac-cordo con il Ministero dell’Agricoltura e del-la Gestione idrica dell’Uzbekistan firmato nel2001 avrebbe dovuto rappresentare una pri-ma esperienza in quest’area geografica, manon ha potuto trovare finora attuazione. Tale

facilitated by their bilateral relations with oneor more research Institutes. The preferred part-ners of cnr are certainly the Eastern and Cen-tral European Countries which, as they movetowards Community accession, have been able torely on cooperation agreements of constant vol-ume and intensity across the years. Once againin 2002 the bilateral relations between cnr andthe Academies of Science of those Countriesmade it possible to extend mobility with researchstays in Italy for 153 foreign Researchers, and for127 Italian Researchers in the partner Institu-tions. cnr is constantly receiving requests for newagreements, from the new Countries in theBalkans Peninsula, for example. But it is neces-sarily limited in what it can do by its budgetaryconstraints. Interest in the region’s researchcapacity is at all events evidenced from the newagreement signed in 2002 with the Academy ofSciences of Albania, which has now embarkedon activities, and in areas, of great interest.

Other Countries that emerged after the breakupof the Soviet Union are encountering greaterdifficulties in establishing wide-ranging bilat-eral scientific cooperation relations, because offinancial and structural problems which aretheir top priorities at the moment. Since therewere no preexisting bilateral agreements withthem, the multilateral approach is fundamen-tally important, because it makes it possible tooptimise activities and create appropriate syner-gies between all the parties cooperating, betweenthe disciplines and subject areas and betweenCountries with the same problems. As far ascnr is concerned, there were and there are nogeneral bilateral agreements, but merely formsof spontaneous cooperation between individualInstitutes. As for the Central Asian Countries,attempts have been made to begin work on coop-eration, aiming as far as possible at meeting spe-cific needs. The agreement with the Uzbek Min-istry of Agriculture and Water Managementsigned in 2001 was intended to be an initialexperience in this area, but so far it has not beenable to be implemented. This is an approach

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approccio andrebbe perseguito con flessibi-lità anche nei confronti di altri Paesi, indivi-duando specifici settori d’interesse in cui con-centrare le limitate risorse per attuare colla-borazioni che producano per essi beneficivisibili. Per quanto riguarda la Russia, le partnershipfra Istituti sono in aumento, con particolareintensità nei settori che presentano potenzia-lità di trasferimento tecnologico e sfrutta-mento commerciale. Un esempio efficace èofferto dalla collaborazione fra due Istituti delcnr, ieni e itmc, una impresa italiana e l’I-stituto statale Niigrafit di Mosca, sull’otti-mizzazione del processo produttivo delle fibredi vetro di basalto, nuove applicazioni tecno-logiche e sbocchi commerciali per questoinnovativo materiale. Tali collaborazioni van-no ad aggiungersi all’accordo bilaterale conl’Accademia delle Scienze che conosce unnuovo impulso. Anche in questo caso, la limi-tatezza delle risorse non ha consentito, nelrinnovo del programma triennale di collabo-razione avvenuto lo scorso anno, di accoglie-re più di un terzo delle oltre 60 proposte pre-sentate, né di articolare gli interventi in mododifferenziato, rispondendo alle diverse solle-citazioni che provengono dai Ricercatori.Nei confronti dell’area mediterranea, nume-rose sono le azioni poste in essere dall’Ente.L’iniziativa che maggiormente qualifica l’in-tervento dell’Ente in tale area è costituita dal«Programma Mediterraneo», che si pone nelsolco dell’Iniziativa europea meda, favoren-do lo sviluppo di risorse umane, il ravvicina-mento delle culture, la collaborazione alleriforme sociali ed economiche nei Paesi terzidel Mediterraneo (ptm: i 12 Paesi meda e laLibia). Le sue finalità consistono nell’indivi-duare e coordinare idonee attività di forma-zione, favorire e sostenere la creazione ed ilconsolidamento di reti (network) transnazio-nali in settori strategici di S&T di specificointeresse dei ptm, stimolare e sviluppare lacooperazione bilaterale e multilaterale, pro-muovere la valorizzazione e il trasferimentodei risultati della cooperazione. Nel 2001, aseguito di un apposito bando, il cnr ha pro-mosso 27 network mediterranei di ricerca eformazione (di cui 22 a coordinamento cnr

e 5 universitari), nei settori: modernizzazione

that should be pursued flexibly with otherCountries, identifying specific sectors of interestin which to focus the limited resources availableto set up forms of cooperation that will producevisible benefits to them.As far as Russia is concerned, partnership arrange-ments between Institutions are increasing, par-ticularly in sectors with technological transferand commercial exploitation potential. One goodexample of this is the cooperation between twocnr Institutes, ieni and itmc, an Italiancompany and the Moscow-based Niigrafit StateInstitute on optimising the production of basaltglass fibres, new technological applications andcommercial outlets for this innovative material.These forms of cooperation join the bilateralagreement with the Academy of Sciences, whichhas been given a fresh boost. Here again, theshortage of resources has meant that whenrenewing the three-year cooperation programmelast year, it was only possible to accept a third ofthe more than 60 proposals submitted, and itwas not possible to articulate the measures indifferent ways to meet the different requests fromthe Researchers.With regard to the Mediterranean, cnr hasundertaken many activities. The most impor-tant one is the “Mediterranean Programme”which follows in the wake of the meda Euro-pean Initiative, to foster the development ofhuman resources, rapprochement between cul-tures, and cooperation in social and economicreforms in the Third Mediterranean Countries(tmc: the 12 meda Countries and Libya). Thepurposes are to identify and coordinate appro-priate training activities, to support and under-pin the creation and consolidation of transna-tional networks in strategic s&t sectors of par-ticular interest to the tmc, to encourage anddevelop bilateral and multilateral cooperation,to promote the enhancement and transfer of theresults of cooperation. In 2001, following aninvitation to submit programmes, cnr promot-ed 27 Mediterranean research and training net-works, of which 22 were coordinated by cnrand 5 were university networks) in the follow-ing sectors: socio-economic modernisation, theinformation society, agriculture and agro-industry, cultural heritage, water and environ-ment, and health care.The Mediterranean Programme is also flanked by

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socio-economica, società dell’informazione,agricoltura e agro-industria, patrimonio cul-turale, acqua ed ambiente, salute.Al «Programma Mediterraneo» si affiancanoazioni di alta formazione, promozione di con-vegni, Fora euro-mediterranei per lo svilup-po scientifico e tecnologico, expert meeting ediffusione e trasferimento di risultati scienti-fico tecnici, curati direttamente dall’Ente.Gli accordi bilaterali posti in essere dal cnr

con Israele, Turchia, Egitto e Marocco ven-gono inoltre considerati un quadro di riferi-mento di grande validità dagli studiosi e dalleIstituzioni scientifiche di questi Paesi; la vita-lità e l’espansione degli accordi, attraversoscambi di Ricercatori legati a progetti di ricer-ca concordati e seminari bilaterali, costitui-scono anche una base su cui fondare una seriedi attività collaterali di crescente interesse, incollegamento con le più recenti tendenze chesi vanno delineando a livello europeo ed inter-nazionale nel settore scientifico e tecnologico.Una ulteriore garanzia di qualità dell’interven-to dell’Ente viene dai finanziamenti aggiuntiviottenuti dal Ministero Affari Esteri, che per-mettono di costituire una task force strategicafra il dai, Istituti del cnr, e Università italia-ne, basata su collaborazione e dialogo. Nellatavola 4.7a viene illustrata la mobilità di Ricer-catori promossa nei confronti dell’area medi-terranea, attraverso le attività specifiche delServizio iii (smed) del Dipartimento; si ricor-da che per gli accordi bilaterali con Enti omo-loghi dell’area i dati sono stati esposti nellatavola 4.4d insieme a quelli relativi ad altriaccordi. Va infine segnalata una manifestazione diparticolare valore strategico per la regioneeuro-mediterranea: svolto ad Antalya, in Tur-chia, il 13-14 giugno 2002, il secondo Forumdegli alti rappresentanti delle Istituzioni Pub-bliche dei Paesi dell’Unione Europea e delMediterraneo, organizzato congiuntamentedal cnr e dal tubitak (The Scientific andTechnical Research Council of Turkey) e co-finanziato dalla Commissione Europea - dg

«Ricerca», nell’ambito delle azioni inco-

med del v pq, ha segnato una tappa impor-tante per lo sviluppo delle relazioni scientifi-che dei Paesi che si affacciano sul bacino edha sancito l’avvio del network delle Istituzio-

high-level training activities, conferences, Euro-Mediterranean Fora for scientific and techno-logical development, expert meetings, and thedissemination and transfer of the scientific andtechnological results, handled directly by cnr.The bilateral agreements established by the cnrwith Israel, Turkey, Egypt and Morocco are alsoconsidered to be a major framework of referencefor scholars and scientific Institutions from thoseCountries. The vitality and the expansion of theseagreements through exchanges with Researcherslinked to agreed research projects and bilateralseminars form a basis on which to build a seriesof collateral activities in which there is increas-ing interest, in conjunction with the latest trendsthat are emerging in the European and theinternational levels in the scientific and techno-logical fields.A further guarantee of quality of the work ofcnr comes from the supplementary fundingsupplied by the Ministry of Foreign Affairs,which makes it possible to set up a strategic taskforce between the International ActivitiesDepartment, the cnr Institutes and Italianuniversities based on cooperation and dialogue.Table 4.7a shows the mobility of Researchersbeing promoted in the Mediterranean area byspecific Service iii (smed) actions; data onbilateral agreements with counterpart organisa-tions in the area are set out in table 4.4d togeth-er with data on other agreements. Lastly, an event of great strategic importance forthe Euro-Mediterranean region was staged atAntalya in Turkey on 13-14 June 2002: the sec-ond Forum of High Representatives of PublicInstitutions of the Countries of the EuropeanUnion and the Mediterranean, jointly organ-ised by cnr and tubitak (The Scientific andTechnical Research Council of Turkey) co-financed by the European Commission – dg“Research” – as part of the inco-med actionsunder the v fp. This marked a major step for-ward in developing scientific relations betweenthe Countries overlooking the MediterraneanBasin and sanctioned the startup of the Networkof Public Research Institutions of the EuropeanUnion Countries and the Mediterranean Part-ner Countries (ppms): netri-Med. The PartnerCountries are Algeria, Cyprus, Egypt, Jordan,Israel, Lebanon, the Palestinian Authority, Mal-ta, Morocco, Syria, Tunisia, Turkey and Libya.

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ni Pubbliche di Ricerca dei Paesi dell’UnioneEuropea e dei Paesi Partner del Mediterraneo(ppm): netri-med. I Paesi Partner sonoAlgeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele,Libano, Aut. Palestinesi, Malta, Marocco,Siria, Tunisia, Turchia e Libia.Ad Antalya sono stati concordati per la reteobiettivi specifici a breve-medio-lungo ter-mine, una struttura organizzativa ad un tem-po flessibile ed efficace, un calendario di azio-ni per il prossimo biennio. Il Gruppo Fonda-

At Antalya, specific short-, medium- and long-term objectives, an organisational structurewhich is both flexible and effective, and a cal-endar of action for the next two years, wereagreed upon. The netri-med Founding Group,made up of delegates of nine Euro-Med Coun-tries, will take stock of progress and lay the foun-dations for the 3rd Meeting of High Representa-tives of the Euro-Med Research Institutions(Tunisia, 2003). The dai Service iii has beenchosen as the coordination office to manage the

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4.7a Mobilità dei Ricercatori nell’area mediterranea promossadal cnr nel 2002cnr promoted Researchers mobility in the mediterranean areain 2002

Paese Ricercatori ospitati Durata visite in mesi/uomoCountry Guest Researchers Visits in months/person

Algeria / Algeria 4 1,03

Cipro / Cyprus 7 7,47

Egitto / Egypt 50 16,96

Giordania / Jordan 8 8,67

Israele / Israel 21 7,16

Libano / Lebanon 4 4,26

Libia / Libya 43 30,43

Malta / Malta 4 1,39

Marocco / Morocco 29 20,99

Siria / Syria 6 7,86

Tunisia / Tunisia 46 20,29

Turchia / Turkey 31 21,76

a) Totale Paesi mediterranei 253 148,27a) Total mediterranean countries

Belgio / Belgium 1 0,13

Canada / Canada 1 0,13

Croazia / Croatia 1 0,23

Francia / France 4 0,46

Germania / Germany 1 0,13

Grecia / Greece 12 2,03

Inghilterra / England 1 0,26

Irlanda / Ireland 1 0,06

Portogallo / Portugal 1 1,00

Spagna / Spain 6 2,86

Svizzera / Switzerland 2 0,20

Stati Uniti / United States 12 1,60

b) Totale Paesi europei e Nord America 43 9,09b) Total european countries and North America

c) Italia 158 54,75c) Italy

Totale (a+b+c) / Total (a+b+c) 454 212,11

Fonte: DAI Source: DAI

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tore di netri-med, costituito da delegati dinove dei Paesi Euro-Med, farà il punto suquanto realizzato e getterà le basi per il TerzoIncontro degli Alti rappresentanti delle Isti-tuzioni di Ricerca dei Paesi Euro-Med (Tuni-si, 2003). Il Servizio iii del dai è stato sceltocome ufficio di coordinamento incaricato digestire la fase iniziale del network ed insiemeal tubitak svolgerà la funzione di presiden-za dell’Executive Committee previsto dal-l’organizzazione.

La struttura di netri-med prevede infatti unorgano decisionale, lo Steering Committee,ed un organo esecutivo, l’Executive Com-mittee, che ha il compito di monitorare lo svi-luppo delle azioni concordate e l’attività deiNational Liaison Offices (nlo). Questi uffi-ci, realizzati nell’ambito delle Istituzioni pub-bliche di ricerca di ogni singolo Paese coin-volto nell’iniziativa – su modello di quantoimplementato, in particolare, dal cnr italia-no e dal cnrs francese – operano con lo sco-po specifico di favorire la mobilità dei Ricer-catori e la partecipazione di questi ultimi aiprogrammi comunitari, rendere operante lacooperazione bilaterale e multilaterale, coor-dinare azioni “mirate” per la formazione e iltrasferimento tecnologico, provvedere adun’ampia diffusione dei risultati tecnico-scientifici, mettere in comune archivi di datiutili alla collaborazione Euro-Mediterranea.Il primo National Liaison Office dei ppm saràrealizzato in Egitto, grazie alla collaborazionetra l’Ambasciata Italiana a Il Cairo, il Servizioiii del dai del cnr e il Ministero degli Affa-ri Esteri Italiano. È questa un’iniziativa diestremo rilievo per l’Italia che conferma il suoruolo di “cerniera” tra Paesi della sponda set-tentrionale e di quella meridionale del Medi-terraneo. Inoltre, sempre in ambito netri-med, sonoin fase di implementazione attività di ricerca,formazione e trasferimento in due settoriprioritari: salute e gestione integrata dellezone costiere. Le conclusioni del Forum sono state inviatealla ue affinché possano essere recepite edessere utili all’identificazione di tematichespecifiche per il Mediterraneo nell’ambito delvi pq.

initial phase of the network, and together withtubitak it will chair the Executive Commit-tee which forms part of the organisation.

The netri-med structure includes a decision-making body – the Steering Committee – andan executive body – which is responsible formonitoring the development of the agreedactions and the work of the National LiaisonOffices (nlos). These offices, which are set up inthe Public Research Institutions in every Coun-try involved in the initiative along the lines ofwhat has already been done in particular by theItalian cnr and the French cnrs, have the spe-cific purpose of encouraging Researcher mobili-ty and enabling Researchers to take part inCommunity programmes, to make multilateraland bilateral cooperation effective, to coordinatetargeted training actions and technology trans-fer, to guarantee the widespread disseminationof the technical and scientific results, and sharedata archives of use to Euro-Mediterraneancooperation.The first National Liaison Office of the ppmswill be set up in Egypt thanks to cooperationbetween the Italian Embassy in Cairo, Serviceiii of the Department of International Activi-ties of the cnr and the Italian Ministry of For-eign Affairs. This is an extremely important ini-tiative for Italy, confirming her role as a “hinge”between the Countries on the northern shoreand on the southern shore of the Mediterranean.Furthermore, under the netri-med scheme,research, training and transfer activities are cur-rently being implemented in two priority sectors:“health” and “the integrated management ofcoastal zones”.The conclusions of the Forum have been sub-mitted to the European Union for adoption andto be used to identify specific Mediterraneanissues and themes for the vi fp.

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Nei confronti degli Stati Uniti d’America lecollaborazioni non hanno certo bisogno diessere stimolate, ma piuttosto, in presenza diuna molteplicità di progetti e di intese conagenzie di ricerca ed Università americane, siavverte la necessità di indirizzare le iniziativecongiunte verso obiettivi di reale impattoinnovativo e progetti di ampio respiro, colle-gati alle priorità comunitarie e nazionali. Èquanto si sta facendo d’intesa con la NationalScience Foundation nel settore delle nano-tecnologie. Avviata nel 2001 con la visita diuna delegazione italiana negli usa, seguitapoco dopo da un incontro bilaterale tenuto aRoma, la collaborazione ha trovato ulterioreimpulso nel corso di un workshop bilateraleItalia-Stati Uniti organizzato e finanziato dal-la nsf, insieme a cnr, infm e instm e Mini-stero Affari Esteri. Il workshop (marzo 2002)ha avuto un carattere ampiamente interdisci-plinare, riunendo 29 scienziati usa e 32 ita-liani, rappresentativi delle comunità di fisici,chimici e ingegneri attive nelle nanoscienze.Il programma di lavoro risultante dalle con-clusioni dell’evento prevede una serie di ini-ziative che necessitano di un forte impegnoorganizzativo e finanziario. Gli strumenti dicooperazione ipotizzati sono il lancio di nuo-vi progetti di ricerca, aggregando le collabo-razioni già esistenti più avanzate e comple-mentari, da finanziare in modo sostanziale,non limitato alla mobilità dei Ricercatori. Adessi andrebbero affiancate attività di stimoloalla collaborazione e alla formazione, comescambio di Ricercatori e Professori, anni sab-batici, scambio di Dottorandi e Post-doc.

L’identificazione di aree di cooperazioneimmediata e potenziale viene inoltre consi-derato un importante obiettivo per i due Pae-si, nel quadro di una più ampia collaborazio-ne fra Europa e Stati Uniti.

I Paesi asiatici, alla pari dei Paesi industrializ-zati, dopo una fase di rallentamento, hannoripreso la loro crescita economica, mettendoin gioco strumenti dinamici e rapidamenteadattabili alle esigenze che di volta in volta simanifestano. L’interesse resta vivo, in parti-colare nei confronti della Cina, come dimo-strato dalle delegazioni scambiate anche nel

Cooperation with the United States of Americacertainly needs no stimulation, but in view ofthe large number of different projects and agree-ments with American universities and researchagencies, there is a need for joint initiatives to bedirected towards objectives that will have a realinnovative impact, and wide-ranging projectslinked to Community and national priorities.And this is what is being done with the Nation-al Science Foundation in the field of nano-tech-nologies. This cooperation began in 2001 withthe visit of an Italian delegation to the UnitedStates followed shortly afterwards by a bilateralmeeting in Rome, and was given a further impe-tus at a bilateral Italy-United States workshoporganised and funded by the nsf, jointly withcnr, infm and instm and the mfa. Theworkshop (held in March 2002) was broadlyinterdisciplinary in character, with 29 UnitedStates scientists and 32 Italian scientists repre-senting the physics, chemistry and engineeringcommunities working in the nano-sciences.The programme of work that emerged from theconclusions of that event makes provision for anumber of measures requiring a considerableorganisational and financial commitment. Theinstruments for cooperation it envisages are thelaunching of new research projects, pooling themore advanced and complementary forms ofcooperation that already exist, and giving themsubstantial funding, not limited merely toResearcher mobility. These would be backed upby activities to foster cooperation and training,such as the exchange of Researchers and profes-sors, sabbatical years, and undergraduate andpost-graduate exchange schemes.

Identifying areas of immediate and potentialcooperation is also considered to be an importantobjective for both Countries, within the frame-work of broader cooperation between Europeand the United States.

The most Asian Countries, like the industrialCountries, are experiencing sluggish economicgrowth, which is affecting their capacity toadopt dynamic and rapidly adaptable instru-ments to meet the needs as they arise, unlike thesituation that existed in the past. There is nev-ertheless still keen interest, particularly on thepart of China, judging from the exchange of del-

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2002, con rappresentanti delle Accademiedelle Scienze Sociali e delle Scienze Forestaliin visita in Italia, mentre una delegazione gui-data dal Presidente dell’Ente si è recata aBeijing e Shanghai; in quella occasione è sta-to firmato un Memorandum d’Intesa fra cnr

e Fudan University. L’accordo con il csir

indiano è stato rinnovato nel corso del 2002,ed è stato promosso nel suo ambito un work-shop sulle tecnologie emergenti per il tratta-mento delle acque di lavorazione industrialee l’ambiente.Nei riguardi del Giappone, fondamentale èl’accordo di cooperazione scientifica e tecno-logica fra i due Governi, che fornisce indiriz-zi strategici e costituisce un canale privilegia-to di promozione di nuove iniziative. In par-ticolare, in occasione della Commissionemista tenuta nel 2002, sono state selezionatedue proposte per la costituzione di “labora-tori congiunti”, fra Istituti cnr e Istitutigiapponesi, nei settori della protezione idro-geologica e delle nanotecnologie, attualmen-te in fase di avanzata realizzazione.

Per quanto riguarda i Paesi dell’America Lati-na, sono sempre attivi gli accordi bilaterali dicooperazione scientifica fra cnr ed Entiomologhi di quei Paesi, che costituiscono unasolida base su cui andrebbero costruiti, in col-legamento con i programmi comunitari, rap-porti più incisivi, soprattutto da un punto divista finanziario. In particolare, con il cnpqbrasiliano l’interesse alla collaborazione èdimostrato dalla frequente organizzazione diseminari congiunti, che nel 2002 hannoriguardato i settori della chimica organica edelle scienze giuridiche.

Per quanto riguarda l’attenzione dell’Ente ver-so i Paesi emergenti e in transizione, e in par-ticolare verso i nuclei di eccellenza che in queiPaesi possono trovarsi, ancora nel 2002 l’Enteha potuto contribuire alle borse assegnate aRicercatori post-doc di quei Paesi dall’Inter-national Centre for Theoretical Physics (ictp)di Trieste, per stage di ricerca presso gli Istitu-ti del cnr, come illustrato nella tavola 4.7b.

Nel 2002, inoltre, il cnr ha ospitato per l’Ita-lia il secondo incontro efard (European Fo-

egations in 2002, with representatives of theAcademies of Social Sciences and Forestry Sci-ences visiting Italy and a delegation led by thePresident of the cnr visiting Beijing andShanghai. During that visit a Memorandum ofUnderstanding was signed between the cnrand Fudan University. The Indian csir agree-ment was renewed in 2002, and a workshop onemerging technologies for treating industrialeffluent and environment technologies has beenbeen promoted under that agreement.With regard to Japan, the scientific and techno-logical cooperation agreement between the twoGovernments is of fundamental importance. Itlays down strategic guidelines and constitutes apriority channel for promoting new initiatives.At the meeting of the Joint Commission in 2002,two proposals were chosen to create “joint labo-ratories” between cnr Institutes and JapaneseInstitutes in the field of hydro-geological protec-tion and nano-technologies, and this scheme isnow at an advanced stage of implementation.

With the Countries of Latin America, the bilat-eral scientific cooperation agreements betweencnr and its counterpart agencies in those Coun-tries are still current. They form a solid basis onwhich even more incisive relations should bebuilt up in conjunction with the Communityprogrammes, above all in terms of finance. Inparticular, the interest shown in cooperatingwith the Brazilian cnpq is clear from the fre-quent seminars that have been organised joint-ly, and which in 2002 covered the sectors oforganic chemistry and legal sciences.

As far as cnr’s interest in the developing andtransition Countries is concerned, especially inthe centres of excellence which exist in thoseCountries, in 2002 cnr was able to contributeto the scholarships granted to post-graduateResearchers from those Countries by the Trieste-based International Centre for TheoreticalPhysics (ictp) for residential research periods atcnr Institutes, as illustrated in table 4.7b.

In 2002, moreover, cnr hosted the second efard(European Forum on Agricultural Research for

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rum on Agricultural Research for Develop-ment), Organismo regionale nel quadro delGlobal Forum for Agricultural Research,sponsorizzato dalla Banca Mondiale. La mani-festazione, che ha avuto luogo a Roma dal 15al 17 maggio, ha visto riuniti numerosi rap-presentanti della ricerca agricola europea, diorganizzazioni internazionali (fao, cgiar,ue) e di alcuni Paesi emergenti, con tre prin-cipali obiettivi: sicurezza alimentare e prote-zione dei consumatori, lotta alla povertà edalla fame, gestione sostenibile delle risorsenaturali. La riunione ha fatto il punto sullamessa in opera del vi pq e sulle espressioni diinteresse nel settore della ricerca agricola, e haposto a confronto visioni, strategie e possibilisinergie fra lo spazio europeo della ricerca e leiniziative in corso a livello globale e regionale. Come risulta dalle attività esposte e dai rela-tivi commenti, il 2002 ha rappresentato per leattività internazionali dell’Ente un periodo ditransizione, in cui si sono manifestate nuovetendenze di assoluto interesse, a cui il cnr hacercato di aderire pur in presenza di difficoltàdi bilancio, e l’inizio di una riflessione sulledifferenti metodologie di collaborazione, daraffrontare con i relativi risultati e da adatta-re all’esigenza di una maggiore integrazione alivello europeo.

Development) meeting on behalf of Italy. Thisis a regional organisation forming part of theWorld Bank-sponsored Global Forum for Agri-cultural Research. This event was held in Romeon 15-17 May and was attended by numerous rep-resentatives of European agricultural research,international organisations (fao, cgiar, eu)and various developing Countries, to addressthree main topics: food security and consumerprotection, poverty and hunger elimination,and sustainable natural resource management.The meeting took stock of progress with theimplementation of the vi fp and the expressionsof interest in agricultural research, and com-pared different visions, strategies and possiblesynergies between the European Research Areaand ongoing global and regional initiatives.As these activities and the related commentsshow, 2002 was a year of transition for cnr’sinternational activities, in which new very inter-esting trends emerged, which cnr has attempt-ed to pursue despite its budgetary difficulties. Italso set in motion a debate on the different coop-eration methodologies to be held up and com-pared with the results achieved, and to be gearedto meeting the need for closer European integra-tion.

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4.7b Borse cnr-ictp per aree geografiche

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� Numero di borsisti / Number of scholarships*

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cnr-ictp by geographic area

* Il numero dei borsisti si riferisce alle borse “iniziate” nel corso dell’anno.* The number of fellowships referts to those “started” during the year concerned.

Fonte: DAI Source: DAI