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CULTURA E NATURA - RIVISTA DI SCIENZA CULTURA E FORMAZIONE

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Centro studi per l’Evoluzione Umana“Anagrafe Nazionale delle Ricerche” (D.P.R. 11/7/1980 n.382-art.64) n.A18909G2

Ente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione - Decreto del 08.03.2006

Iscritto nel “Registro delle Associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della

lotta alle discriminazioni” (d.lgs 215/2003) presso l’U.N.A.R.

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Diritti e Pari Opportunità

Costituzione e scopi

Istituzione di ricerca scientifica pluridisciplinare che adotta il metodo dell’integrazione delle Scienze per l’approccio alle

problematiche sociali ed ambientali che limitano l’evoluzione umana.

Costituzione: ente eminentemente scientifico, apartitico e senza scopo di lucro, aperto a studiosi di tutte le discipline al fine di

rendere umana la scienza, sviluppando parametri dinamici integrati idonei a rimuovere gli ostacoli che attualmente limitano

l’evoluzione umana.

Scopi: il C.E.U. si propone di raggiungere i suoi obiettivi prevalentemente attraverso:

- la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola di ogni ordine e grado;

- la formazione dei formatori nel campo dell’Educazione ai Diritti Umani;

- la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento professionale;

- l’alfabetizzazione dei Diritti Umani attraverso corsi, seminari, convegni finalizzata alla prevenzione delle micro e macroviolazioni

degli stessi all’interno dei diversi ambiti professionali ed istituzionali.

Attività

Il Centro opera attraverso iniziative conformi alle sue finalità quali:

a) progetti, studi e ricerche multidisciplinari ed integrate nelle principali aree di intervento educazione, giustizia, sanità ed am-

biente

b) creazione di istituti di alta formazione nelle suddette tematiche;

c) realizzazione di convegni, seminari e conferenze sulle suddette aree di intervento;

d) consulenze e collaborazioni scientifiche con organismi ed istituzioni nazionali ed internazionali.

Attività scientifiche

Svolgimento di incarichi di studio per le Istituzioni nazionali e le Organizzazioni internazionali (ONU, UNESCO, Unione

Europea, Consiglio d’Europa e OSCE) con gli strumenti forniti dagli studi integrati multidisciplinari; sviluppo di nuove

metodologie educative integrate; studi scientifici sull’applicazione dei diritti umani; studi di sviluppo sociale integrato con

particolare attenzione alla gestione funzionale fisiologica dei rapporti uomo-donna; studi e ricerche in campo psicologico, del

benessere e della salute.

Attività didattica

Corsi, seminari e conferenze relativi alle metodologie applicative del C.E.U. indirizzate alle attività nel campo della salute, del-

l’educazione, dei diritti umani e dell’ambiente; progetti formativi per i formatori nei suddetti campi; corsi di aggiornamento per

le scuole di ogni ordine e grado; corsi di formazione pre- e post laurea a livello nazionale ed internazionale.

Attività di documentazione

Raccolta di testi specializzati e stampa internazionale; divulgazione degli studi e delle attività del C.E.U. a livello nazionale ed

internazionale.

Periodici

Cultura e Natura, periodico telematico a cadenza trimestrale a carattere tecnico scientifico. Nata nel 1985, Cultura e Natura

seleziona ed attua una divulgazione educativo-scientifica finalizzata ad offrire a tutti, e a coloro che operano nel campo del

sociale, del benessere e della salute, strumenti conoscitivi utili allo svolgimento delle proprie attività.

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Periodico telematico trimestrale

a carattere tecnico scientifico del

Centro studi per l’Evoluzione Umana

AnnoII Numero 6 - Ottobre – Dicembre 2011

Direttore Responsabile

Maria Torlini

Iscrizione al Tribunale civile di Roma

n° 201/2010 – 13 maggio 2010

Per informazioni sulla pubblicità

Tel. 06.8073420 - Fax 06.8077306

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per eventuale pubblicazione può inviare il

materiale alla redazione

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L’opinione espressa dagli autori non impegna la

Direzione. I collaboratori assumono la piena re-

sponsabilità delle affermazioni contenute nei

loro scritti.

La riproduzione è consentita solo con precisa

citazione della fonte,completa di indirizzo.

Tutto il materiale ricevuto e non richiesto (testi e

fotografie), anche se non pubblicato, non sarà

restituito.

Qualsivoglia forma di collaborazione a questa

testata deve essere prestata a titolo esclusiva-

mente gratuito, in quanto intesa come adesione

spontanea alle iniziative etiche perseguite.

Webmaster: Elisabetta Gatti

4 Editoriale

5 APPROFONDITAMENTE

Non basta fare il bene, bisogna farlo anche bene.

di Maria Torlini

9 Dormirci sopra.

di Sylvie Coyaud

10 Gli immigrati sono cervelli interessanti.

11 Vai col vento.

di Elisabetta Gatti

19 La grammatica del fringuello.

di Paola Priore

.20 AFORISMI

21 POESIA

La scala dell’essere.

a cura di Elisabetta Gatti

23 SPECIALE AMBIENTE

Cinema

25 Il mistero dei neutrini.

29 Il tango degli scriccioli.

di Sylvie Coyaud

30 NEWS

35 EVENTI

Sommario

CN n. 6 20113

ottobre-dicembre 2011

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4CN n. 6 2011

Editoriale

I nquesto periodo i di-

scorsi che si sentono in giro trala “gente comune” hanno come

argomento principale la crisi economica.Tra un commento pacato e un altro furioso

sull’attuale stato dell’arte sia in Italia che nelmondo, mi ha colpito questo scambio che ritengo

un’attualissima metafora al di là di tutti i distinguo…e che vi giro volentieri. Una signora, parlando conun’amica disse: “Sai mio padre, quando ero piccola,spesso mi raccontava delle favole per farmi capirecome vanno un po’ le cose del mondo e mi sono ri-cordata di questo racconto: “Un giorno il capo di

un villaggio disse ai suoi concittadini che perfesteggiare una famosa ricorrenza

avrebbe messo nella piazza centraleuna grande botte e tutti

avrebbero dovuto

contribuire versan-dovi un litro del proprio vino.

Questo avrebbe concesso a tuttoil paese di festeggiare in allegria. Un

compaesano pensò “Mah, se io al postodel vino ci metto l’acqua, chi vuoi che sene accorga in una botte così capiente?” ecosì fece. Il giorno della ricorrenza tutto ilpaese era in piazza a festeggiare e così sidiede il via all’apertura dei rubinetti dellabotte ma, con grande sorpresa…. la

botte diede acqua…. Il Direttore

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cultura e natura

Le manifestazioni del comportamento prosocialerisalgono agli albori dell’umanità. Il prendersicura della prole, infatti, rappresenta uno deiprimi elementi che dimostrano quanto gli in-

dividui sono intrinsecamente capaci di poter accudire

gli altri, facendo loro del bene.Per comportamento prosociale potremmo far riferimentoad un’azione gratuita che produce un beneficio in chila riceve.

Questa categoria globale raggruppa in sé diversi tipi diespressioni comportamentali e relazionali come, adesempio, l’aiuto, le manifestazioni di solidarietà le condotte

interconnesse con il perdono, le donazioni gratuite, ecc.Lo sviluppo degli studi dei comportamenti sociali

positivi (o prosociali) è partito da due fatti che

sconvolsero ed interessarono l’opinione pubblica

americana, stimolando domande che esigevano risposte

scientifiche.

Il 13 marzo del 1964, il New York Times riporta l’assurdastoria di Catherine Susan Genovese che, davanti agli occhidi 38 testimoni, fu aggredita ed uccisa a coltellate nelparcheggio sottostante casa sua, senza che nessuno leprestasse alcun tipo di soccorso.

Non basta fare il bene, bisogna farlo anche bene. (Voltaire)EDUCAZIONE E PROSOCIALITA’ - In un mondo dove la globalizzazione tendead amplificare l’interesse di pochi e il disagio di molti, educare alla prosocialità di-viene un imperativo imprescindibile per la ridistribuzione equa di risorse umane,sociali ed economiche.

di Maria Torlini

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···ApprofonditaMente···

Il FattoKitty lavorava inun bar, rientrò acasa intorno alletre e un quarto dinotte parcheg-giando a circa 30metri dallo sta-bile, in modo dalasciar dormireMary Ann nel loro

appartamento sulla via. In quel mentrefu avvicinata da un uomo,WinstonMoseley, che la raggiunse accoltellan-dola alla schiena per due volte.Quando la donna gridò, le sue urla fu-rono udite da parecchi vicini; ma, inuna fredda notte, con le finestrechiuse, solo pochi di loro riconobberoquei suoni per richieste di aiuto.Quando uno dei vicini gridò control'aggressore: «Lascia stare quelladonna!», Moseley fuggì e Kitty Geno-vese, lentamente, si fece strada versoil suo appartamento, ubicato alla finedel fabbricato. Era gravemente ferita.Le registrazioni delle prime chiamatefurono poco chiare tanto che la polizianon dette alta priorità all’allarme. Untestimone riferì che suo padre avvisòla polizia dopo il primo attacco e af-

fermò che una donna «era picchiataselvaggiamente ma si era levata inpiedi e barcollava all'intorno». Altri te-stimoni videro Moseley entrare nellasua auto e andarsene, solo per tor-nare dieci minuti più tardi. Egli cercòsistematicamente la sua vittima nel-l'area del parcheggio, alla stazioneferroviaria, ed in un piccolo complessodi appartamenti e la trovò, adagiata,appena cosciente, in un corridoio sulretro dell'edificio. Fuori dalla vistadella strada e di quelli che potevanoaver sentito o visto qualcosa dell'at-tacco precedente, Moseley procedettead un secondo assalto, pugnalandolaper diverse volte. Le ferite di coltelloalle mani hanno suggerito che ladonna abbia tentato di difendersi.Mentre Kitty Genovese era in fin divita, l'uomo la violentò. Quindi le rubòcirca 49 dollari e la lasciò agonizzantenel corridoio. La durata complessivadell'aggressione fu di circa mezz'ora.Pochi minuti dopo la fine dell'aggres-sione, un testimone, Karl Ross,chiamò la polizia. Le forze dell'ordineed il personale medico arrivaronoentro pochi minuti dalla chiamata diRoss; la Genovese durante il tragittoin ospedale.

Le indagini rivelarono che circa una

dozzina di persone vicine (quasi cer-

tamente non i 38 citati dall'articolo del

New York Times) avevano avuto

modo di udire od osservare parti del-

l'attacco, sebbene nessuno avesse

potuto vedere, od essere stato consa-

pevole, dell'intero episodio. Solo un

testimone (Joseph Fink) si era reso

conto che la donna era stata pugna-

lata già nel primo attacco e soltanto

Karl Ross era conscio di questo fatto

nel secondo. Quando Moseley aveva

effettuato il primo attacco contro Kitty

molti erano del tutto inconsapevoli che

fosse in corso un'aggressione o un

omicidio; alcuni pensarono che ciò

che avevano visto o udito fosse un li-

tigio amoroso, o schiamazzi di ubria-

chi, o un gruppo di amici che erano

usciti da un bar. La prima telefonata,

anonima, fu fatta alla polizia dopo oltre

30 minuti. Quando i soccorsi giunsero

era ormai troppo tardi. Ci si chiese al-

lora perché nessuno fosse intervenuto

e perché, nonostante la protezione of-

ferta dalle mura domestiche, tutti i te-

stimoni esitarono nel chiamare subito

la polizia.

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Gli studi

Le interpretazioni del periodo spiegarono il non interventoin termini di “sindrome da disastro”, “apatia”,

“soddisfazione degli impulsi sadici”, “indifferenza” edaltro. Non convinti dalle motivazioni offerte dagli altriesperti, mostrando una grande sensibilità per un problemapresente spesso nelle culture occidentali (la mancanza diaiuto nei confronti di chi è incondizione di bisogno), glipsicologi Latané e Darley

eseguirono una serie diesperimenti per giustificare il

processo di scelta individuale

che conduce ad emettere un

atto di aiuto o, al contrario, a non

intervenire.

Dal lavoro di questi autori, prese avvio la ricercaempirica sull’aiutare e l’altruismo. Le circostanzedell’assassinio di Kitty Genovese e l'apparente reazione(o, piuttosto, la mancanza di reazione) da parte dei suoivicini, avviarono un filone di indagine sul fenomenopsicologico che divenne noto come "effetto spettatore",

"complesso del cattivo samaritano" o anche "sindrome

Genovese". In maniera diametralmente opposta, invece, si caratterizzala data del 1° luglio 1971. In tale data, prese avvio ilprogramma di servizi volontari chiamato Action.L’ampia e inaspettata adesione dei cittadini al programma,fece sì che alcuni ricercatori cercarono di far luce sulperché le persone siano disponibili a voler svolgere servizidi aiuto gratuito per gli altri. Nel primo caso era indubitabile che una qualche forma diintervento, magari una telefonata fatta prima, avrebbepotuto salvare la vita della donna assalita. Il messaggiocontenuto nel famoso articolo di Latané e Darleysull’apatia dello spettatore era: l’altruista di oggi potrebbe

essere lo spettatore passivo di domani: dipende tutto dalla

situazione sociale. La morte di Kitty si caratterizzava

come il frutto di un controllo sociale che per varie

ragioni era venuto a mancare, “legittimando” così

l’aggressore. Nel secondo caso, invece, diveniva paleseche la gente può essere disponibile ad aiutare gli altri,anche gratuitamente (volontariato). Da queste date e da queste premesse, l’interesse deglistudiosi si spostò, negli anni Settanta, dalla ricerca sui

rimedi per limitare e ridurre l’aggressività a quella per

il potenziamento dei comportamenti prosociali.

Lo studio dei comportamenti prosociali ha assuntorilevanza internazionale: in Polonia è stato trattatosoprattutto per le sue componenti altruistiche; inGermania, in Inghilterra e in Canada, per gli aspetti piùteorici. Da noi lo studio sui comportamenti prosociali èstato avviato verso la metà degli anni Ottanta. Malgradovengono pubblicate ogni anno centinaia di ricerche inmerito all’argomento, a livello di cultura di massa ilconcetto di prosocialità stenta ancora a diffondersi.

Altruismo e prosocialità: le differenze

Gli studi hanno evidenziato che se un modello si

comporta in modo altruistico oppure egoisticamente,

vi sono buone probabilità che gli osservatori facciano

altrettanto. Sono innumerevoli le variabili situazionali -il numero di spettatori e i tempi ristretti - che influenzanofortemente il comportamento altruistico. L’altruismo e laprosocialità concernono due fenomeni distinti. L’altruismo, inteso come amore incondizionato per il

prossimo appartiene alla sfera dei sentimenti, dei

motivi e dei valori che orientano la persona a

desiderare il bene altrui, anche a costo di sacrificare il

proprio. Si tratta, fondamentalmente, di un sentire a

favore dell’altro.

La prosocialità intesa come tendenza a far ricorso ad

azioni che si contraddistinguono per gli effetti benefici

che producono negli altri, appartiene invece alla sfera

delle abitudini, delle pratiche, delle modalità abituali

di interazione sociale. Si tratta fondamentalmente di unapropensione ad agire in modi che sortiscono effetti postiviper l’altro. Il desiderio del bene altrui è altra cosa dalla realizzazionedel bene altrui. Infatti i propositi altruistici non sempreriescono a tradursi in condotte prosociali efficaci.

Quando un’azione può essere considerata

prosociale?

E’ un’azione prosociale quell’azione messa in atto aproprie spese da un individuo o da un gruppo, tesa arealizzare o a migliorare il benessere di un’altrapersona o di un gruppo di persone o a ridurne lo statodi sofferenza, ovvero a migliorare le relazioni. Taleazione deve manifestarsi in assenza di pressioniesterne quali la promessa di una ricompensa o laminaccia di una punizione ed in un contesto in cui ilprotagonista dell’azione non stia adempiendo aobblighi derivanti dal suo ruolo (es. Infermiere,Pompiere, Poliziotto, Protezione civile, ecc.)

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···ApprofonditaMente···

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L’approccio individualistico

L’approccio individualistico all’analisi del comportamentosociale è rappresentato dalle teorie e dalle ricerche sullarelazione fra umore e comportamento di aiuto. Ingenerale, gli effetti dell’umore positivo e dell’umore triste

sul comportamento di aiuto sono estremamente diversi.

L’umore positivo. Le ricerche empiriche hanno indicatoche il comportamento di aiuto è favorito da un umore

positivo, anche se gli effetti dell’umore positivo sul

comportamento di aiuto hanno una durata relativamente

breve.

ll modello dell’umore come informazione (affect as

information- di Schwarz): rileva che le persone seguonouna scorciatoia di pensiero che permette di formularegiudizi sociali più rapidamente, ricavare inferenze dalcontesto, attribuire significato alle situazioni e prenderedecisioni a fronte di problemi complessi o di informazioniincomplete) del tipo: “Come mi sento al riguardo”;(l’umore attuale come elemento di informazione che viene

integrato nel giudizio complessivo). →Le sensazioni

trasmettono un valore informativo che potrebbe sostituire

il ragionamento analitico accurato. →Le personepotrebbero usare il proprio umore come indice per valutarela sicurezza di una certa situazione. Poiché le rispostealtruistiche vengono inibite dai segnali di pericolo → larelativa assenza di pericolo, inferita dal fatto di essere dibuon umore, può incoraggiare l’altruismo. Per esempio, sesi domanda a un soggetto di valutare un’altra persona, essopotrebbe semplicemente far riferimento ai sentimenti cheprova nei suoi confronti. Preoccupazione empatica Alcontrario, i soggetti che assumono la prospettiva di un’altrapersona triste (preoccupazione empatica) si dimostranoassai servizievoli. Il senso di colpa. Il senso di colpa perazioni compiute a danno di altre persone, un tipoparticolare di emozione negativa, aumenta coerentementeil comportamento di aiuto. I soggetti che dichiarano di avvertire soprattutto un sensodi disagio di fronte ad un’emergenza, agiscono in rispostaalla situazione specifica, mentre i soggetti che riferisconodi provare delle preoccupazioni empatiche agiscono inmaniera altruistica, indipendentemente dalle caratteristichedella situazione (Batson).Questi risultati sono coerenti con l’ipotesi dell’empatia-altruismo, secondo cui la motivazione principaledell’altruismo è l’empatia: la preoccupazione empatica,

come variabile di personalità, potrebbe corrispondere alla

motivazione altruistica caratteristica, mentre la

prevalenza abituale di un senso di angoscia potrebbe

corrispondere ad un orientamento egoistico durevole.

Cosa accade se qualcuno ci dice che siamo un “benefattoredella comunità” e una persona che “vuole veramenteaiutare gli altri”? È risaputo che il riaddestramentoattribuzionale può accrescere la disponibilità delle personead eseguire attività socialmente desiderabili (v. iprogrammi di riabilitazione sociale). Questi messaggi sipropongono di modificare il concetto di sé della persona

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su cui si sta intervenendo magari in un programma diriabilitazione socio-educativa. Mentre l’osservazione dellacondizione degli altri può accrescere le preoccupazioniempatiche, le strategie che si focalizzano sullo stileattribuzionale possono favorire la formazione di unconcetto di sé altruistico.

Educare alla prosocialità per un futuro più umano

In buona sostanza il comportamento prosociale è ilrisultato di una complessa serie di interazioni – ambientali,relazionali, educative - che pongono come fattorepredominante il favorire un benessere dell’altro ricavandoun senso di soddisfazione di sé nell’espressione delcomportamento. Educare al comportamento prosociale findall’infanzia, consente di prevenire quelle formecondizionate di strategie che utilizzano il conflitto e laprevaricazione per il raggiungimento dei propri scopi. Ciòproduce una sorta di ricompensa interna che promuove laricerca e la strutturazione di rapporti interpersonali esociali armonici, in cui lo scambio favorisca la crescita el’acquisizione di abilità nella ricerca di soluzioni aiproblemi, a condivisioni e gestioni dei conflitti. In una società come quella attuale parlare in questi terminisembra un po’ lunare visto che gran parte dei messaggi,anche pubblicitari, esaltano comportamenti egoistici comeoccasioni di successo e di glamour… Un tempol’attenzione all’altro era mediato da regole di buonaeducazione o da principi religiosi, oggi non basta più. Perun genuino interesse e una solidarietà come risorsa socialeoccorre implementare da subito un’ attenzione e riflessionesulla ricaduta che il proprio comportamento produce neiconfronti degli altri. I bambini sono estremamente ricettivi

ma occorre essere costanti offrendo una metodologia che,attraverso esperienze dirette, consenta loro di ragionare,gradualmente, su come mediare tra le proprie esigenze equelle degli altri in un clima positivo e gratificante e nondi mero rispetto di regole poco interiorizzate o dove è lapredominanza dell’adulto a fornire soluzionipreconfezionate date spesso da poteri di forza.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

LATANÉ, B., & DARLEY, J. M. (1970). The unresponsive bystander:why doesn’t help? Englewood Cliffs, New Jersey: Prentice-Hall, Inc.Cfr. WISPÉ, L. G. (1972). Positive Forms of Social Behavior: AnOverview. Journal of Social Issues, 28(3), 1-19.Cfr. BONINO, S., LO COCO, A., & TANI, F. (1998). Empatia. Iprocessi di condivisione delle emozioni. Firenze:Giunti; CATTARINUSSI, B. (1991). Altruismo e società. Aspetti eproblemi del comportamento pro sociale. Milano:Franco Angeli. HAY, D. F. (1994). Prosocial development. ChildPsychology and Psychiatry, 1, 29-71; JACKSON , M.,& TISAK, S. (2001). Is pro social behaviour a good thing?Developmental changes in children’s evaluations of helping, sharing,cooperating, and comforting. British Journal of DevelopmentalPsychology, 19, 349-367.MUSSEN, P., & EISENBERG-BERG, N. (1985). Le origini dellecapacità di interessarsi, dividere ed aiutare. Lo sviluppo delcomportamento pro sociale nel bambino. Roma: Bulzoni editore.SCHROEDER, D. A., PENNER, L. A., DOVIDIO, J. F., & PILIAVIN,J. A. (1995). Thepsychology of helping and altruism. Problems an puzzles. New York,New York: Mc Graw Hill.ASPREA, A. M., & VILLONE BETOCCHI, G. (1993). Studi e ricerchesul comportamento pro sociale. Napoli: Liguori Editore.CATTARINUSSI, B. (1991). Altruismo e società. Aspetti e problemidel comportamento pro sociale. Milano: Franco Angeli.CAPRARA, G.V. (2006). Comportamento pro sociale e prosocialità, inCAPRARA, G.V. –BONINO, S. (EDD.), Il Comportamento prosociale. Aspetti individuali, familiari e sociali, Trento:Erickson,

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ANNOINTERNAZIONALEDELLA CHIMICA All’inizio del secoloGiulio Tononi e ChiaraCirelli, dell’università delWisconsin, hannoscoperto che anche unacreatura dotata di pochineuroni e tre settimane di vita come la DrosophilaMelanogaster piombava in uno stato incosciente ecatatonico per circa otto ore a notte. E’ stato difficile dadimostrare, ma ha rivoluzionato la ricerca ipnologica. Sisono apprese molte cose, per esempio che i moscerinidormono di più e fanno pure la pennichella post-prandiale,che dopo un consumo spinto di alcol (abbonda sulla fruttafermentata) soffrono di postumi più gravi delle moscerine(che s’ubriacano meno spesso) e che dopo una notte disonni interrotti entrambi i sessi si orientano con più faticain un dedalo.Tuttavia la maggior parte degli esperimenticomportamentali venivano svolti privando del sonno ipoveri moscerini. Questo ha consentito di dedurre che glieffetti negativi della privazione sono all’incirca uguali neimoscerini e negli umani, ma non di capire perché ilcervello “staccasse” e smettesse di svolgere il proprioruolo per un terzo del tempo, cosa che né il cuore né ilfegato né altri organi si azzardano a fare. L’ipotesirafforzata dai lavori di Tononi & Cirelli è che il cervello siassenti per potare le sinapsi superflue che si sono createdurante le esperienze della giornata e per rafforzare iricordi utili alla sopravvivenza e alla riproduzione,innanzitutto, derivati da quelle esperienze. Piùinformazioni un animale accumula da sveglio, più habisogno di dormire. Come succede ai bambini e aimoscerini fatti vivere in società – dov’è importantericordare chi fa che cosa – che dormono due volte più alungo di quelli tenuti in isolamento. Ma perché imparanodall’esperienza o perché sono meno stressati e di giorno ilcervello è più efficiente? All’università del Washington,Jeffrey Donlea e i suoi collaboratori hanno trovato unmetodo per capirlo.Hanno modificato un canale del sodio – la proteina UAS-

TrpA1 – per farlo restare sempre aperto, l’hanno iniettatonei neuroni di centinaia di moscerini, e hanno notato che ineuroni continuavano a scaricare elettricità. Inoltre alcunidei moscerini dormivano molto più a lungo degli altri. Nelloro caso la proteina, risultò dalle analisi post-mortem, eraconcentrata in una piccola area del cervello (il corpodorsale a ventaglio) collegata alla memoria e almovimento.In una seconda tappa, hanno di nuovo modificato laproteina perché restasse aperta solo a 31° C e l’hannotrasferita nel ventaglio dorsale di centinaia di altrimoscerini. Quando la temperatura era quella giustapiombavano subito nel sonno, a meno di aver ingeritocaffeina, nel qual caso ci mettevano fino a qualche minutoin più. Per svegliarli, bastava una luce intensa o scuoternela provetta: insomma dormivano normalmente. La terzatappa è consistita in un classico test di memoria. Amoscerini con la proteina allevati in società di 90 per volta,hanno presentato in separata sede dei maschigeneticamente modificati per emettere un odor difemmina. Dopo le prime avances vigorosamente respinte,non ci riprovavano ma solo per alcune ore. Però se dopoaver ricevuto la lezione, venivano messi in provetta a 31°C, si addormentavano subito e in seguito ricordavano qualierano le pseudofemmine e non ci cascavano per vari giornidi fila. Il test è valido per imoscerini ovviamente (ora che sipossono far addormentare acomando si potranno progettareesperimenti nuovi), ma chi hapreparato qualche esame sa checonviene rileggersi gli appunti alla sera.

Fonte:

http://oggiscienza.wordpress.com/

cultura e natura

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Sulla funzione del sonno – un comportamento che lascia un animale indifeso e senza l’uso delcervello per un terzo della sua vita – esistono varie ipotesi: il cervello ne approfitta per riequilibra-re la propria produzione biochimica, oppure per rifare il pieno di energia, oppure per consolidare iricordi importanti. Una ricerca pubblicata su Science ha appena confermato la terza..

di Sylvie Coyaud

Dormirci sopra

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cultura e natura

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Ipaesi a maggiore emigrazione sono infatti quelli conun reddito intorno o superiore ai 5.000 $ annui. Salvocasi di persecuzioni o guerre, emigra chi può permet-terselo, in termini economici, di istruzione, salute, ca-

pacità di iniziativa, intraprendenza. I paesi di origine dellecomunità più numerose in Italia sono: Romania 968.576,Albania 482.627, Marocco 452.424, Cina 209.934,Ucraina 200.730, Filippine 134.154, Moldova 130.948,India 121.036, Polonia109.018, Tunisia 106.291,Perù 98.603, Equador91.625 (Dossier statisticoimmigrazione, 2011). Purtrattandosi di paesi con dif-ficoltà, non sono certoquelli più poveri. Questidati contengono anche unfenomeno poco consideratonel dibattito italiano sul-l’immigrazione. Quello delbrain drain, della perdita deimigliori cervelli che emi-grano, con conseguentedanno per i propri paesi, maal tempo stesso della possi-bilità, in non pochi casi, ditrasformarlo in brain gain,in opportunità. Ogni annodecine di migliaia di immi-grati qualificati entrano in Italia per poi dedicarsi a man-sioni ben lontane dal loro profilo educativo eprofessionale. Laureati in fisica fanno i portieri, specialistiin materie tecniche sono impiegati come badanti… Sitratta di competenze che vanno ad alimentare quel feno-meno noto come brain waste, spreco di cervelli, molto dif-fuso nel nostro paese. Eppure è possibile e utile invertirequesta tendenza, specie in periodi come questo, in cui di-venta indispensabile concepire nuove forme di coopera-zione con i paesi terzi, a vantaggio reciproco. Sarebbenecessario un cambiamento culturale, basato innanzituttosulla conoscenza della realtà dell’immigrazione, delle suepotenzialità e delle opportunità che può offrire in molti casila brain circulation, la possibilità cioè di poter valorizzarele competenze dei migranti sia in Italia che nei paesi di ori-

gine. Tra le persone che emigrano coloro che hanno rice-vuto un’educazione secondaria o universitaria sono in pro-porzione elevata rispetto alla media della popolazione:31.4% degli emigrati africani, contro una media nei paesidi origine del 3.6%; 47,2% degli emigrati asiatici, controil 6%; 21% dei latino americani, contro l’11.8% (F. Doc-quier e A. Marfouk, 2006). Secondo i dati riportati dalloEuropean Migration Network (2010) il 54,1% degli stra-

nieri e' in possesso di diplomao laurea, ma circa i tre quarti(73,4%) svolgono una profes-sione operaia o non qualificata.La conoscenza di questa pre-senza e' in Italia quasi nulla,rafforzando così l’immagina-rio collettivo da "barconi di di-sperati" che non trovariscontro nella realtà, se nonper quella specifica parte,molto mediatizzata ma anchemolto limitata. La valorizza-zione di queste competenze,sia in Italia che nei paesi diprovenienza sarebbe oggi lavia da seguire, attraversoforme sempre più diffuse dibrain circulation, di possibilitàcioè di lavorare, con regolarericonoscimento, sia qui da noi

che nei propri paesi: ad iniziare dai progetti di coopera-zione allo sviluppo e dalle molteplici opportunità impren-ditoriali e di scambi commerciali capaci di rafforzare lerelazioni bilaterali a reciproco interesse. Alcuni tra Ong,Associazioni, Organizzazioni imprenditoriali, Camere dicommercio, Enti di ricerca, Regioni e Enti locali lo stannocapendo. Sarebbe utile che anche il Governo comprendache la brain circulation può essere, anche se in modo limi-tato, una straordinaria opportunità per il nostro paese, lesue realtà territoriali e le sue relazioni internazionali.

Fonte: www.intersos.org

I dati dimostrano che i più poveri difficilmente possono permettersi di emigrare. Giànel 2009 INTERSOS ha diffuso un documento nel quale rilevava che meno del 2%dei migranti giunti in Italia provenivano da paesi di grave povertà, con un redditopro capite annuo inferiore a 1.500 $.

Gli immigrati sono cervelli interessanti

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Secondo i dati del Global Wind Energy Coun-cil (GWEC) il comparto eolico è cresciutonel 2010 del 22% a livello globale, con unaumento in termini di capacità eolica di

35,8GW, per un investimento di circa 47,3 miliardi dieuro.

Le prospettive per il futuro sono promettenti econfermate anche dall’analisi condotta dal GlobalIndustry Analysts (Gia). Infatti nel suo rapporto annuale, la Gia prevede cheentro il 2015 il settore dell’energia eolica raggiungerànel mondo una potenza installata di circa 707.500MW, quasi 3,5 volte e la capacità della fine del 2010.

Per quanto riguarda l’Italia la potenza eolica installatacomplessivamente è pari a 5.797 MW, dei quali oltre950 MW nel 2010, che ha prodotto 8.374 GWh dienergia elettrica coprendo il 2,6% della domandaelettrica. Il settore impiega 28 mila addetti ed ha untasso di sviluppo del 16%.

Alla Sicilia, con 2.203 GWh, spetta il primato dellaproduzione eolica, seguita dalla Puglia (2.103 GWh)e dalla Campania (1.333 GWh). Queste tre Regioniinsieme coprono il 62% del totale nazionale. InCalabria continua il forte sviluppo degli impiantieolici registrato negli ultimi anni; infatti la suaproduzione è cresciuta del 120% rispetto al 2009.

“Ed ecco intanto scoprirsi da trenta o quaranta mulini da vento, che si trovavano inquella campagna; e tosto che don Chisciotte li vide, disse al suo scudiere: «La for-tuna va guidando le cose nostre meglio che noi non oseremmo desiderare. Vedi là,amico Sancio, come si vengono manifestando trenta, o poco più smisurati giganti?”Don Chisciotte della Mancia, Miguel de Cervantes Saavedra

di Elisabetta Gatti

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Vai col vento

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A livello globale, anche se a distanza è ragguardevoledalle prime file, l’Italia è al terzo posto in Europa e alsesto nel mondo:

E’ indubbiamente un buon risultato quello raggiuntofino ad ora. Tuttavia approfondendo la situazionedell’eolico nazionale, sembra che abbiamo ancoramolto da fare. Infatti se si esclude il certificato verde(incentivi basati su un coefficiente differenziato inbase al tipo di fonte rinnovabile), nel nostro paesequesto settore soffre della scarsità di sostegnisignificativi che ne limitano lo sviluppo, tant’è che nel2010 si è verificato un calo del 25% delle istallazionie nel 2011 il 71% degli investimenti in nuovi impiantidelle aziende italiane, è andato all’estero. Eppure, come sostiene Oreste Vigorito, presidentedell’ANEV (Associazione Nazionale Energia delVento): “l’eolico ha un potenziale importante e un costo molto

limitato rispetto al fotovoltaico (circa cinque volte di

meno), mentre l’idroelettrico e la geotermia sarebbero

più economici ma hanno potenziali marginali.

Una politica saggia imporrebbe quindi, di sviluppare

da subito l’eolico, rimandando ad un futuro quelle

fonti più costose per beneficiare delle prevedibili

riduzioni dei costi che l’evoluzione tecnologica

dovrebbe portare. Tutto l’eolico che l’Italia deve fare

al 2020 per ottemperare agli obiettivi Comunitari,

peserebbe al massimo intorno all’1,5% della bolletta

elettrica. Se non facessimo questo, pagheremmo molto

più in penali e sanzioni che l’Europa ci

comminerebbe.”

Dato il tipo di rinnovabile di cui il presidentedell’ANEV si occupa, si potrebbe dire che stia tirandol’acqua al suo “mulino” ma, lasciando da parte imotteggi, l’eolico sembra avere bisogno di un impulsopiù audace per progredire nel suo sviluppo.

COME FUNzIONA L’EOLICO:

La radiazione solare, assorbita in modo difformedall'atmosfera terrestre, dà luogo a masse d'aria contemperature differenti e di conseguenza con differentigradi di densità e di livelli di pressioni. Spostandosidalle zone ad alta verso quelle a bassa pressione, l'ariain movimento dà origine al vento. Inoltre, come risultato dell'azione di altre forze, sicreano delle perturbazioni. L'energia del vento che èpossibile sfruttare con una macchina eolica èdirettamente proporzionale alla densità dell'aria, allasuperficie dell'area spazzata dalle pale e al cubo dellavelocità del vento. Si stima che l'energia contenuta nei venti sia pariapprossimativamente al 2% del totale dell'energiasolare che annualmente raggiunge la terra. Lapercentuale apparentemente minima equivale invecea quasi due miliardi di tonnellate di petrolio (200 volteil consumo di tutte le nazioni del pianeta). A causadella sua aleatorietà e dispersione, soltanto una partedi questa energia, circa il 5%, può esserevantaggiosamente utilizzata. Il principio di funzionamento dei moderni impiantieolici è lo stesso di quello che faceva muovere i vecchimulini a vento: il vento che spinge le pale.

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Nel caso degli aerogeneratori il movimento dirotazione delle pale viene trasmesso ad un generatoreche produce elettricità. La velocità di rotazione dellepale è inversamente proporzionale alla potenza dellamacchina che può andare da 200 rotazioni/minuto neigeneratori da 20 kW, fino a scendere alle 60rotazioni/minuto nei generatori da 100 kW, a velocitànominale del vento. La configurazione più diffusaprevede un rotore tripala e una turbina disposta adasse orizzontale. Le pale sono realizzate con materialeleggero e resistente, solitamente in fibra di vetro e/ocarbonio.

I GENERATORI EOLICI

La trasformazione dell'energia eolica in energiaelettrica avviene attraverso i generatori eolici, ovverogli aerogeneratori.

Le masse d’aria in movimento ad una velocitàsuperiore ai 10 chilometri orari fanno girare le pale diun’elica; queste a loro volta sono collegate ad ungeneratore che trasforma l’energia meccanica inenergia elettrica. Esistono aerogeneratori diversi performa e dimensione. Possono, infatti, avere una, dueo tre pale di varie lunghezze: quelli con pale lunghe50 centimetri vengono utilizzati come caricabatteria,quelli con pale lunghe circa 30 metri sono in grado dierogare una potenza di 1500 chilowatt, riuscendo asoddisfare il fabbisogno elettrico giornaliero di circa1000 famiglie. Il più diffuso aerogeneratore ècostituito da una torre di acciaio di altezze che siaggirano tra i 60 e i 100 metri, con due o tre palelunghe circa 20 metri e genera una potenza di 600chilowatt che equivale al fabbisogno elettricogiornaliero di 500 famiglie.

Le pale del generatore eolico sono fissate su unelemento meccanico chiamato mozzo a formarel’elemento dell’aerogeneratore chiamato rotore.

A seconda della posizione dell’asse attorno a cui ruotaquesto meccanismo, si distinguono rotori adasse orizzontale e rotori ad asse verticale. La struttura di un generatore eolico con rotore

ad asse orizzontale è semplice: un sostegno(formato da fondamenta e torre) che reca allasua sommità una gondola o navicella.

In questo involucro sono contenuti l'alberodi trasmissione lento, il moltiplicatore di giri,l'albero veloce, il generatore elettrico e i

dispositivi ausiliari (sistema frenante e sistema dicontrollo).All'estremità dell'albero lento è fissato il rotore(costituito dal mozzo sul quale sono montate le pale).La forma delle pale è disegnata in modo che il flussodell'aria che le investe azioni il rotore.Dal rotore, l'energia cinetica del vento vienetrasmessa a un generatore di corrente. Il generatoreeolico funziona a seconda della forza del vento. Al di sotto dei 4/5 metri al secondo non può partire.La velocità minima che permette alla macchina difornire la potenza di progetto è 10/12 metri al secondoper qualche centinaia di chilowatt. Ad elevate velocità (20/25 metri al secondo)l'aerogeneratore viene spento per ragioni di sicurezza.I progressi nel disegno dei rotori eolici degli ultimi10 anni permettono a questi di operare anche avelocità del vento inferiori, imbrigliando una quantitàmaggiore di energia e raccogliendola ad altezzemaggiori, aumentando la quantità di energia eolicasfruttabile.Sono stati messi a punto anche dei rotori con pale“mobili”: variando l’inclinazione delle pale al variaredella velocità del vento è possibile mantenere costantela quantità di elettricità prodotta dall’aerogeneratore.

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I MODULI

Vi sono poi due diversi tipi di moduli in basedell’impianto eolico:● generatori eolici ad asse verticale, indipendentidalla direzione di provenienza del vento;

● generatori eolici ad asse orizzontale, in cui il rotore va orientato (attivamente o passivamente)parallelamente alla direzione di provenienza delvento.

Le macchine ad asse verticale sono maggiormenteadatte a sfruttare venti di direzione variabile erichiedono sistemi di controllo meno complessi.

Il generatore eolico ad asse verticale (VAWT, ininglese Vertical Axis Wind Turbines) è un tipo dimacchina eolica contraddistinta da una ridottaquantità di parti mobili nella sua struttura, il che leconferisce un'alta resistenza alle forti raffiche divento, e la possibilità di sfruttare qualsiasi direzionedel vento senza doversi riorientare continuamente. Èuna macchina molto versatile, adatta all'usodomestico come alla produzione centralizzata dienergia elettrica nell'ordine del megawatt (una solaturbina soddisfa il fabbisogno elettrico mediamentedi circa 1000 case).Gli impianti ad asse orizzontale sono, per esempio, iclassici mulini a vento olandesi o anche le girandole

dei bambini. Tipico esempio di rotore ad asse verticale è invececostituito dal sistema a coppette utilizzato inmeteorologia per misurare la velocità del vento,denominato anemometro.Questo tipo di generatore ha però bisogno di sistemimolto complicati di controllo su ogni variabile ingioco, ma ha il grande vantaggio di un maggiorerendimento aerodinamico. Per questo motivo gli attuali impianti eolici vengonorealizzati quasi esclusivamente con macchine ad asseorizzontale. Un generatore eolico ad asse orizzontale (HAWT, ininglese Horizontal Axis Wind Turbines) è formato dauna torre in acciaio di altezze tra i 60 e i 100 metrisulla cui sommità si trova un involucro (gondola) checontiene un generatore elettrico azionato da un rotorea pale lunghe tra i 20 e i 60 metri (solitamente 3,raramente 2). Esso genera una potenza molto variabile, che puòandare da pochi kW fino a 5-6 MW.Come i generatori ad asse verticale anche quelli adasse orizzontale richiedono una velocità minima di 3-5 m/s ed erogano la potenza di progetto ad unavelocità del vento di 12-14 m/s. Ad elevate velocità (20/25 m/s) l'aerogeneratore vienebloccato dal sistema frenante per ragioni di sicurezza.

LE DIMENSIONI DEGLI IMPIANTI EOLICI

In base alla taglia di un impianto si possono averediversi campi di applicazione.

Minieolico e microeolico

Come suggeriscono le definizioni si tratta di impiantidi piccola taglia, adatti ad un uso domestico o perintegrare il consumo elettrico di piccole attivitàeconomiche.

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Di solito questi impianti sono costituiti daaerogeneratori del tipo ad asse orizzontale condiametro del rotore da 3 a 20 metri e altezza delmozzo da 10 a 20 metri. Solitamente per minieolicosi intendono impianti con una potenza nominale fra20 kW e 200 kW, mentre per microeolico si intendonoimpianti con potenze nominali inferiori ai 20 kW.Per questi impianti di piccole dimensioni il prezzo diinstallazione risulta più elevato, attestandosi attornoai 1500-3000 euro per kW installato, in quanto ilmercato di questo tipo di impianti è ancora pocosviluppato; tra le cause, come già detto, le normativeche, a differenza degli impianti fotovoltaici, in quasitutta Europa non ne sostengono la diffusione. Questiimpianti possono sfruttare le specifiche condizioni delsito in cui si realizza l'installazione. Sono impiantiadattabili, che riescono a sfruttare sia venti deboli cheforti e che riescono ad intercettare le rafficheimprovvise tipiche dell'Appennino.Per la valutazione dell’idoneità del luogo non sieffettua solitamente una campagna di misure in situ(come avviene per installazioni medio-grandi), perl’elevata incidenza che tale costo potrebbe averesull’investimento globale.La valutazione, nel caso si ritenga sufficiente ladisponibilità di vento (come velocità e continuità),deve considerare altri fattori quali:♦ l’interferenza con altre strutture (edifici o altreturbine eoliche)♦ l’inquinamento acustico♦ la semplicità di installazione♦la lunghezza del percorso elettrico (costiinterramento e dispersioni d’energia)♦ esigenze di sicurezza ed incolumità fisica♦ eventuali vincoli ecologici (presenza di specieprotette) o storico-archeologici

Grande eolico o Wind Farm

Questa tipologia comprende i cosiddetti parchi eolicio wind farm che hanno una dimensione superiore a200 kW. Inoltre a seconda della loro collocazione su terraferma o in mare sono ulteriormente differenziati conil termine in inglese “on shore” e “off shore”

Wind Farm on shore Più aerogeneratori collegati insieme formano le windfarm, le “fattorie del vento”, che sono delle vere eproprie centrali elettriche. Una wind farm è costituitada un gruppo di turbine eoliche situate nello stessoluogo, interconnesse tra loro da una rete dicollegamento a medio voltaggio, che raccogliel’energia prodotta da ciascuna turbina e la convogliaad una stazione di raccolta, dove un trasformatoreconverte la corrente elettrica a medio voltaggio incorrente ad alta tensione e la immette nel sistema ditrasmissione e distribuzione. Una grande wind farm può consistere di dozzine digeneratori eolici, fino a più di cento turbine singole,e copre un’area di diversi km2: poiché, però, l’areaoccupata dai singoli generatori eolici è molto piccola,

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tutte le zone tra una turbina e l’altra possono esseredestinate ad altro uso, come, per esempio, l’agricolturao l’allevamento di bestiame. Nelle wind farm ladistanza tra gli aerogeneratori non è casuale, ma vienecalcolata per evitare interferenze reciproche chepotrebbero causare diminuzioni di produzione dienergia. Di regola gli aerogeneratori vengono situatiad una distanza di almeno cinque-dieci volte ildiametro delle pale. Nel caso di un aerogeneratoremedio, con pale lunghe circa 20 metri, questo significainstallarne uno ogni 200 metri circa. Gli USA possiedono il maggior numero di wind farm,seguiti dalla Germania, dalla Spagna e dallaDanimarca, con l’Italia al quarto posto, seguita poi daGran Bretagna, Portogallo Francia e Irlanda. La piùgrande wind farm on shore del mondo è quella diRoscoe, in Texas, con 627 turbine e una capacità di781 MW. La più grande in Europa è in funzione aGlasgow (Scozia), con 140 turbine, che fornisconoenergia a 180.000 abitazioni, con una potenzainstallata di 322 MW.

Wind farm off shoreLe wind farm più recenti tendono ad essere situate offshore, cioè in mare, lontano dalle coste, dove èpossibile sfruttare i forti venti che soffiano, senzaessere rallentati da ostacoli, sulla superficie dei mari,degli oceani, ma anche di grandi laghi. I costi di realizzazione e di manutenzione di windfarm off shore sono molto più elevati di quelle onshore, a causa dei costi di trasporto dei materiali, delledifficoltà costruttive, dei problemi di ancorare le torrial fondale (tecnicamente, con una profondità massimadi 200 m., ma in genere non più di 20 m e a non piùdi 20 km dalla costa, per tenere bassi i costi) e deiproblemi legati alla corrosione ad opera delle acquemarine sulle strutture, ma i vantaggi in termini diproduttività sono molto elevati. Sulla superficie dimari e oceani, infatti, i venti non trovano ostacoli e

soffiano con velocità maggiori e con maggiorcostanza. Il posizionamento off shore di grandi windfarm risolve anche i problemi di impatto estetico eacustico, poiché le torri sono situate oltre la lineadell’orizzonte visibile, ad almeno 3 km dalla costa, eanche i problemi ambientali legati al pericolocostituito dalle torri per gli uccelli, rapaci e migratoriin particolare, e per i pipistrelli sono molto più limitati.Le centrali in mare rappresentano, inoltre, un’utilesoluzione per quei paesi densamente popolati e conforte impegno del territorio che si trovano vicino almare. Alcuni ricercatori sostengono persino che lacreazione di piattaforme e sistemi di piloni e cavisottomarini potrebbe creare, nel tempo, zone diripopolamento e di biodiversità sui fondali, comeaccade per le pile e gli ancoraggi delle piattaformepetrolifere. Gli impianti off shore rappresentano quindi, secondola maggior parte degli esperti del settore, il vero futurodell’energia eolica, sia in termini ambientali sia dipotenziale produttivo. Danimarca e Regno Unito possiedono il maggiornumero di wind farm off shore, seguiti da Olanda eSvezia. Attualmente la maggiore wind farm off shoresi trova di fronte alle coste del Kent in Gran Bretagna(Thanet Wind Farm): è costituita da 100 turbine peruna potenza installata di 300 MW. Vi sono grandi progetti per l’eolico off shore: il RegnoUnito ha pianificato di illuminare ogni abitazione delPaese con energia prodotta da wind farm off shoreentro il 2020, il Canada sta progettando larealizzazione di wind farm off shore nella regione deiGrandi Laghi, e una delle più grandi wind farm offshore del mondo, denominata London Array, verràcostruita nell’estuario del Tamigi, con una potenzainstallata di 630 MW (che diventeranno poi 1 GW), efornirà energia a 750.000 abitazioni, circa ¼ delle casedi Londra, tramite 341 turbine situate a 12 miglia dallacosta.

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EOLICO SI, EOLICO NO.

Uno dei più evidenti punti negativi dell’eolico, losapeva bene anche Cervantes, è l’impatto visivo.Sulla terraferma, i luoghi più ventosi e quindi piùadatti alle installazioni eoliche sono generalmente lecime, i crinali di colline e montagne o le coste. Gliimpianti moderni, sebbene esteticamenteapprezzabili, per le loro grandi dimensioni risultanovisibili da grande distanza e possono causare unturbamento del paesaggio. Tuttavia le installazioni eoliche sono totalmentereversibili (bassi costi di smantellamento, completoripristino delle condizioni ambientali preesistenti eassenza di alterazioni permanenti del paesaggio),diversamente da altre tipologie di centrali elettrichecome termoelettrico, nucleare e idroelettrico, il cuiimpatto ambientale, sia estetico che ecologico, è difatto irreversibile sia per gli alti costi (dighe, impiantinucleari) che per i tempi lunghi (scorie radioattive).Oltre al problema paesaggistico, c’è anche l’impattoacustico da non sottovalutare. Infatti il rumore di unaturbina eolica, dovuto essenzialmente al ventoincidente sulle pale, secondo alcuni studiprovocherebbe disturbi di carattere neurologico neiresidenti di abitazioni adiacenti gli impianti. Taledisturbo è conosciuto anche come "sindrome da palaeolica".Un altro effetto negativo colpisce invece l’avifauna ei pipistrelli che, soprattutto nel caso di impianti digrandi dimensioni, non riescono ad evitare le pale. Aquesto proposito va detto però, che è stato comunquerilevata una mortalità molto inferiore a quellanormalmente causata dalle finestre degli edifici edalle automobili.

Un vero e proprio limite dell’eolico è dato dalladiscontinuità della sua produzione e quindidall’imprevedibilità del rendimento energetico. Infatticome sottolineato dal Rapporto statistico 2010 sugliimpianti a fonti rinnovabili del GSE (Gestore ServizioElettrico) “La fonte eolica è una fonte nonprogrammabile, la quantità di energia elettricaprodotta dipende dalla ventosità e da altri fattori… Ilvalore della produzione normalizzata nel 2010 è paria 8.787 GWh, +29% rispetto a quella normalizzatadel 2009 e -4% rispetto all’effettiva 2010,significando che l’anno 2010 è stato sensibilmente piùventoso della media degli anni scorsi.” Questaaleatorietà fa sì che il settore eolico non può sostituiretotalmente le fonti tradizionali costituite daicombustibili fossili o l'energia idroelettrica, per i qualila potenza erogata è costante o direttamentecontrollabile in base alle esigenze. Per superare questo ostacolo, secondo l’EWEA(European Wind Energy Association) occorrerebbecreare una griglia dell’eolico offshore europea, cheporti l’energia prodotta sul mare laddove c’ènecessità, dato che, intorno alle coste europee, c’èabbastanza vento per alimentare oltre sette volte tuttoil vecchio continente. Decisamente benefici sono invece gli effettidell’eolico sul clima e sull’ambiente. E’ rilevanteinfatti l’abbattimento della produzione del gas serraCO2, poiché questa incide in quantità minime inrapporto alla costruzione dell'impianto. Inoltrediversamente da quanto supposto, è stato rilevato chenei luoghi in cui sono stati installati gli impianti eoliciè aumentato il tasso di biodiversità grazie allacreazione di nuovi habitat per la flora e la fauna sia

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terrestre che marina. Anche dal punto di vista economico il settore èpropizio in quanto ad esempio non esiste unavariabilità dei costi dovuta ad aumenti del prezzo delcombustibile. Relativamente ai tempi diammortamento, una volta determinato il costo dicostruzione di un impianto (di grandi dimensioni), siinizierà ad accumulare interessi del 24-50% rispettoall'investimento iniziale, dopo circa 6-10 anni dallasua messa in esercizio. Infine i costi di mantenimentoe smantellamento sono relativamente bassi, molticomponenti sono riciclabili e riutilizzabili. Ma l’eolico costituisce anche una opportunità perl’occupazione. Secondo l’EWEA, grazie all’eolico,entro il 2020 ci potrebbero essere 446.000 nuovi postidi lavoro. A dire il vero già nel Texas (e in altri statidegli USA), l'eolico si è dimostrato una fonte direddito ulteriore per allevamenti e colture in difficoltàeconomica, permettendo la sopravvivenza diagricoltori che ricevendo un reddito fisso mensiledalle società elettro-eoliche (come canone perl'utilizzo del relativamente piccolo spazio occupato alsuolo) possono alleviare problemi quali la variabilitàdel prezzo di vendita dei prodotti agricoli e la perditadei raccolti.

CONCLUSIONI

L’Italia come è noto è priva di petrolio e non hacentrali nucleari. Questi due aspetti hanno fortementepenalizzato il nostro paese sul piano dellacompetitività, dell’occupazione e dello sviluppo. Allostesso tempo, questa penuria di risorse energetiche,potrebbe essere la nostra molla per risalire la china.Un’opportunità per creare un nuovo sistema disviluppo che dalle difficoltà possa trarre nuovesoluzioni e nuove risorse, il che per l’Italia nonsarebbe la prima volta. Investire sull’eolico potrebbeessere un buon viatico per il futuro della nostra bellapenisola.

BIBLIOGRAFIA

http://www.anev.org/ (Studio Althesys Costi Benefici dell’Eolico inItalia Prof. Alessandro Marangoni)Il Pianeta Terra (Mensile di informazione e cultura dell’Ambiente,dell’Energia, delle Fonti Rinnovabili e della qualità della vita)http://leggilanotizia.it/ Denis Grasso http://www.eniscuola.net/European Wind Energy Association - EWEA GSE Gestore Servizio ElettricoWikipediaENEAANEVENELhttp://www.globalwindday.org/www.ren21.net (Renewables 2011 Global Status Report)

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Foto http://geekphilosopher.com/

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Acondividere con noi questa caratteristica su-periore sono i fringuelli. La capacità di questiuccelli di sviluppare una loro grammatica con-divisa all’interno della specie è stata dimostrata

da uno studio pubblicato su Nature Neuroscience dai ri-cercatori Kentaro Abe e Dai Watanabe dell’Università diKyoto, in Giappone.Sebbene molti animali (come i cani, i pappagalli o lescimmie) siano in grado di comunicare e riconoscere l’as-sociazione fra parole e oggetti, sembrava che solo gliesseri umani (e probabilmente le balene) avessero lacapacità di costruire e comprendere sequenze di sillabe oparole organizzate gerarchicamente secondo regole gram-maticali ben precise e condivise. I risultati della ricercagiapponese hanno dimostrato che questa qualità è propriaanche dei fringuelli, attraverso una serie di esperimentisofisticati e ingegnosi.Sfruttando l’attitudine naturale dei fringuelli a risponderevigorosamente a canti di uccelli di altre specie, Abe e Wa-tanabe li hanno sottoposti a canzoni “sgrammaticate” ehanno valutato le loro reazioni. In particolare, inizialmentehanno riprodotto quattro nuove canzoni fino a quando ifringuelli non smettevano di reagire, abituandoli all’ascolto.Quindi, suddividendo ogni brano in sillabe hanno mescolatola loro sequenza come farebbe un deejay. Nel riprodurre icanti mixati, i ricercatori hanno osservato che solo unoproduceva l’immediata reazione degli uccelli, come se ri-conoscessero un errore nell’ordine delle sillabe. Inoltre,fringuelli nati e cresciuti in cattività non erano in grado diindividuare gli errori fino a quando non venivano messi incontatto con gli altri uccelli per almeno due settimane, di-mostrando che la sintassi aviaria non è innata ma vieneappresa a livello sociale.I due studiosi hanno, infine, isolato negli uccelli la regionedel cervello (neostriato) responsabile del riconoscimentodegli errori grammaticali, che nell’uomo corrispondeall’area di Broca, fornendo alla comunità scientifica unottimo modello sperimentale, il fringuello, per lo studiodei meccanismi ancora largamente sconosciuti alla basedell’evoluzione del linguaggio.

Fonte:

http://oggiscienza.wordpress.com/

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Chi pensava che il linguaggio e le sue regole sintattiche rendessero la specie uma-na unica nel regno animale dovrà ricredersi.

di Paola Priore

La grammatica del fringuello

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Poesia

La scala dell’essere“La verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio e andato in frantumi. Ognuno neraccoglie un frammento e sostiene che lì è racchiusa tutta la verità” (Jalāl al-Dīn Rūmī )

a cura di Elisabetta Gatti

Jalāl al-Dīn Rūmī poeta e mistico persiano del XIII secolo

sostiene che la realtà terrena, non è che un riflesso della re-

altà simbolica che è la vera realtà.

Fondatore della confraternita sufi dei "dervisci rotanti" (Me-

vlevi) - "darwish" in persiano e arabo significa “povero” e

“cercatore di porte - è considerato il massimo poeta mistico

della letteratura persiana.

La sua particolarità sta nell'aver scelto la danza, la musica

e la poesia come strumento per arrivare a Dio. Dopo la sua

morte i suoi seguaci si organizzarono nell'ordine Mevlevi i

cui riti comprendevano danze rituali.

Oggi, l'antico ordine, si manifesta soprattuto attraverso un

noto gruppo artistico i "Galata Mevlevi Ensemble", del Mae-

stro Sheik Nail Kesova a cui l'UNESCO ha riconosciuto il

titolo di “Patrimonio culturale dell’umanità”.

In realtà la

danza roteante o turbinante non viene pubblicamente ese-

guita in forma completa, che avviene solo in certe tekkè (luo-

ghi di raduno delle confraternite), poichè essa è considerata

alla stregua di una lettura di sacri libri.

Al di là dell'aspetto coreografico di grande suggestione - che

mima il ritmo del cuore e l'abbraccio per tutti gli esseri

umani e tutte le creature - il derviscio durante la danza mira

a sviluppare una singolare arte di comunicazione con il di-

vino e al raggiungimento di un’estasi mistico-spirituale.

Infatti attraverso un particolare esercizio interiore, si acce-

lera la frequenza del ritmo di lavoro del proprio organismo,

e si impedisce, allo stesso tempo, di creare squilibri tra le

varie parti del corpo, specialmente tra il centro di "coordi-

nazione motoria", il centro "intellettivo" e quello "emozio-

nale".

Dopo anni di esperienza, orientando i propri sforzi in questa

direzione, il derviscio puà raggiunge uno stato di "super-co-

scienza", che si fonda sull'equilibrio dell'attività del proprio

organismo, raggiungibile per attimi via via sempre più du-

raturi, col fine di renderlo uno stato permanente.

Questa è chiamata la "Comunione con Allah".

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La scala dell'essere

Dal momento in cui sei venuto al mondo,

una scala è stata posta dinanzi a te

per permetterti di evadere.

Prima eri minerale, poi sei diventato pianta,

dopo sei diventato animale;

Come ignori!

Infine sei stato fatto uomo,

dotato di conoscenza, di senno e di fede.

Considera questo corpo estratto dalla polvere

Quale perfezione ha acquisito!

Quanto eri trascendente, nella condizione

Di uomo!

Sai, senza alcun dubbio tu diventerai un angelo:

allora finirai nella terra e la tua dimora sarà

l'immenso cielo.

Oltrepassa anche la condizione angelica,

entra in quest'oceano,

finchè la tua goccia d'acqua

diventerà un mare.

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Poesia

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Anche il cinema si occupa di ecologia eambiente tant’è che negli ultimi anni si ècreato un nuovo genere di successo ca-ratterizzato da film di alto livello e oggettodi specifiche rassegne dedicate comequella ad esempio del Cinemambiente diTorino (http://www.cinemambiente.it).

UNA SCOMODA VERITà

An Inconvenient Truth, è un film-documentariodiretto da Davis Guggenheim, riguardante il pro-blema mondiale del riscaldamento globale, eavente come protagonista l'ex vicepresidentedegli Stati Uniti d'America, Al Gore.Si basa in larga parte su una presentazione mul-timediale che Gore crea e sviluppa durante moltianni come parte della sua campagna di informa-zione sui cambiamenti climatici. Il film ha vinto ilpremio Oscar 2007 come miglior documentarioe per la migliore canzone originale.Sia Gore che la Paramount Classics, distributricedel film, si sono impegnati a continuare in futurola realizzazione e la diffusione di altri documentariper la campagna di sensibilizzazione sul riscal-damento globale.

Un film di Davis Guggenheim. Con Al Gore, Billy WestTitolo originale An Inconvenient Truth. Documentario

LE QUATTRO VOLTE

È frutto del Torino Film Lab, primo laboratorio italianoa vocazione internazionale, nato due anni fa, con loscopo di formare e sostenere i nuovi talenti. Si trattadi un paese calabrese abbarbicato su alte colline dacui si scorge il mar Ionio in lontananza, un postodove il tempo sembra essersi fermato, dove le pietrehanno il potere di cambiare gli eventi e le capre sisoffermano a contemplare il cielo. Una visione poeticasui cicli della vita e della natura, sulle tradizioni di-menticate di un luogo senza tempo. Un film di fanta-scienza senza effetti speciali, che accompagna lospettatore in un mondo sconosciuto e magico, allascoperta del segreto di quattro vite misteriosamenteintrecciate l’una nell’altra. Il pastore, le capre, l’albero,il carbone. Intorno a questi quattro protagonisti, Mi-chelangelo Frammartino ha costruito un film temerario,fatto di silenzi e contemplazione, semplice come unafilastrocca antica ma anche misterioso e appassionantecome un’epopea di fantascienza dalle suggestioniambientaliste.

Un film di Michelangelo Frammartino. Documentario,durata 90 min. - Italia, Germania, Svizzera 2010. .

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Cinema SPECIALE AMBIENTE

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FUEL

Per produrre questo film ci sono voluti undici anni dilavoro. FUEL è il profondo percorso personale delregista e di un eco-evangelista Josh Tickell, che ciporta in un frenetico viaggio sulla strada della dipen-denza americana dal petrolio straniero. Il filme unisce lezioni di storia sulle auto degli StatiUniti, sull’ l'industria petrolifera con interviste a unavasta gamma di politici, educatori e attivisti comeWoody Harrelson, Sheryl Crow, Neil Young e WillieNelson. Animato da una grafica potente, FUEL guardaal futuro con speranza attraverso le molte alternativecostituite dalle energie rinnovabili e dai bio-carburanti.Vincitore del premio del pubblico al Sundance.

Un film di Joshua Tickell. Con Barbara Boxer, RichardBranson, George W. Bush, Jimmy Carter, Larry David.continua» Documentario, - USA 2008.

HOME

Home denuncia lo stato attuale della Terra, il suoclima e le ripercussioni a lungo termine sul suofuturo. Il filo rosso del documentario è quello delsottile ma importantissimo legame che esiste tra tuttigli organismi viventi del pianeta e l'impatto che leattività dell’uomo ha sull’ecosistema. Il documentarioaffronta le problematiche ecologiche provocate dal-l'agricoltura, dall’industrializzazione, dalle città e mettein luce anche le forti disuguaglianze sociali che nonsono mai state così grandi quanto nel nostro tempo.Il film cerca di dare una visione positiva e guarda aquello che si può fare per salvaguardare la terra.

Visibili su http://www.youtube.com/watch?v=NNGDj9IeAuI&fea-ture=youtu.be&hd=1h t t p : / / w w w . f i l m i n d i p e n d e n t i . c o m / w o r -dpress/2011/01/08/home-di-yann-arthus-bertrand-film-completo-in-versione-italiana/

Un film di Yann Arthus-Bertrand. Documentario, durata120 min. - Francia 2009.

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SPECIALE AMBIENTE

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Il mistero dei neutrini più veloci della luce

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Una particella elementare, fino a un milionedi volte più piccola di un elettrone, è salitaalla ribalta del palcoscenico della fisicamondiale. Il neutrino è oggi sulla bocca di

tutti, per i recenti esperimenti a Ginevra che lo hannoscoperto andare più veloce della luce, rivelazione chepotrebbe sconvolgere molte teorie scientifiche fonda-mentali. La scoperta è stata oggetto del convegno chesi è svolto il 15 dicembre scorso presso l’Universitàdi Verona che ha visto un ricercatore Filippo Varaniniaffrontare le controversie della scoperta scientifica chepotrebbe cambiare il mondo. Il fascio di neutrini. “Piùveloci della luce? Il mi-stero dei neutrini” par-tirà dai risultatidell’esperimento Operaal Gran Sasso che havisto la collaborazionedi 200 fisici da ben 13paesi. Dal 2008 è statoacceso nei laboratori delCern un fascio di neu-trini, dove si è scoperto che la velocità di queste pic-cole particelle potrebbe essere leggermente più altadella luce. L’incontro discuterà dello stato di questemisure ancora molto controverse, della loro verifica edelle conseguenze per il mondo della fisica. Ripercus-sioni che potrebbero portare a risultati incredibili, afarci addirittura scoprire i misteri più nascosti sull’uni-verso e la sua composizione, quella che per il 95% èancora da scoprire.

(Università degli Studi di Verona Ufficio Stampa)

Alla ribalta del palcoscenico della fisica mondiale, il neutrino è oggi sulla bocca ditutti, per i recenti esperimenti a Ginevra che lo hanno scoperto andare più velocedella luce, rivelazione che potrebbe sconvolgere molte teorie scientifiche fondamen-tali.

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Il progetto Icarus. «L'universo è ancora tutto da scoprire e grazie al progetto

Icarus penetreremo più a fondo isegreti della materia oscura»(Carlo Rubbia - Laboratori Nazio-nali del Gran Sasso dell'IstitutoNazionale di Fisica Nucleare).L'esperimento Icarus (Imaging Co-smic and Rare Underground Si-gnals) ideato dal premio Nobel edentrato in funzione il 27 maggio2010 permetterà di studiare «inmodo innovativo ed originale le in-

terazioni dovute ai neutrini, queste straordinarie particelledi fondamentale importanza per la conoscenza dell'Uni-verso». I neutrini, prosegue lo scienziato, «non sono unasemplice copia delle particelle elementari ma potrebberoessere la causa principale dell'esistenza della materiaoscura… la materia oscura ci indica che ciò di cui siamofatti, la materia adronica generata all'istante della cosmo-genesi, non è la forma principale della materia dell'uni-verso che al 95 per cento è ancora da scoprire».Icarus ha cominciato subito a registrare dati, catturandole tracce dei rari raggi cosmici che raggiungono le pro-fondità del laboratorio, ma soprattutto gli eventi delle in-terazioni dei neutrini del fascio proveniente dal Cern (ilcentro dell'organizzazione europea per la ricerca nu-cleare) che attraversa la crosta terrestre per oltre 700 chi-lometri e viene infine intercettato dal rivelatoredell'esperimento sotto la montagna abruzzese. L'esperi-mento, rivelando i neutrini artificiali, che dal Cern raggiun-gono i Laboratori del Gran Sasso studierà il fenomenodell'oscillazione del neutrino.Scopo del progetto Icarus è anche quello di registrare unfenomeno mai osservato prima: il decadimento dei nu-cleoni (protoni e neutroni) che fino ad ora nessuno scien-ziato è riuscito a "fissare". Icarus, il più grande rivelatoread argon liquido mai realizzato al mondo, permette di di-sporre di immagini ad alta risoluzione degli eventi di in-terazione in tempo reale misurando le caratteristichefisiche delle particelle prodotte negli eventi. Per costruirloe metterlo in funzione ci sono voluti 20 anni di lavoro inricerca e sviluppo che hanno prodotto una tecnologiaunica nel suo genere. Al grande progetto collaborano fi-sici italiani, polacchi, americani e russi.

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COSA SONO I NEUTRINI?

I neutrini sono le particelle più elusive finorascoperte. Il loro studio è estremamente interessante eci dà importantissime informazioni in molti campidella fisica: dalla struttura della materia alla strutturastellare, alla cosmologia.I neutrini sono particelle prive di carica elettrica e conuna massa estremamente piccola (che non si è ancorariusciti a misurare). I neutrini interagiscono molto raramente con lamateria; possono infatti attraversare praticamenteindisturbati enormi spessori di materia.L'esistenza del neutrino fu proposta nel 1930 dalfisico austriaco W. Pauli per spiegare le osservazionisperimentali relative al cosiddetto decadimentoradioattivo di tipo beta dei nuclei atomici: taliosservazioni richiedevano che durante il decadimentofosse prodotta una particella neutra di massa moltopiccola, all'epoca non rivelabile. E. Fermi elaboròulteriormente questa ipotesi e diede al neutrino il suonome.I neutrini furono osservati per la prima volta solo nel1956, quando C. Cowan e F. Reines riuscirono per laprima volta a "catturare" dei neutrini (o piùprecisamente degli "antineutrini") prodotti da unreattore nucleare negli Stati Uniti.Si conoscono tre "sapori" o "famiglie" di neutrini dettineutrino elettronico, neutrino muonico e neutrino tauindicati coi simboli νe, νμ, nt. Tuttavia, oggi abbiamoforti evidenze di un fenomeno interessantissimochiamato "oscillazioni di sapore" per cui in certecondizioni un neutrino inizialmente con un certosapore, lungo la sua propagazione, si trasforma.Ogni particella possiede una corrispondenteantiparticella: così per ogni neutrino esiste ilcorrispondente antineutrino; in tutto abbiamo quindisei tipi di neutrini, come illustrato nella figura.

COME NASCONO I NEUTRINI?

In ogni secondo ogni oggetto sulla Terra (compresinoi stessi) è attraversato da molti miliardi di neutrini;tuttavia quasi nessuno di questi neutrini vienecatturato: per dare un'idea in media soltanto unneutrino all'anno interagisce con il corpo di unapersona!Le sorgenti di neutrini sono molteplici:

NEUTRINI TERRESTRI

All'interno della Terrasono presenti mineralicontenenti elementiradioattivi qualil'Uranio e il Torio; inuclei di questi

elementi decadonoemettendo energia sotto

forma di calore, e antineutrinielettronici. L'energia prodotta dalla radioattivitànaturale all'interno della terra corrisponde a circa20000 centrali elettriche da 1 GigaWatt e contribuiscea mantenere incandescente il nucleo e il mantelloterrestre. I neutrini prodotti sfuggono dalla Terra versolo spazio. La rivelazione dei neutrini terrestri èestremamente importante per comprendere quanto ecome la radioattività naturale è determinante per gliequilibri del nostro pianeta.

NEUTRINI ATMOSFERICI

L'atmosfera terrestre èbombardata dai cosiddettiraggi cosmici, particellecariche (in prevalenzaprotoni) di alta energia che

si muovono nello spazio.Quando i raggi cosmici

penetrano nell'atmosfera, collidonocon i nuclei degli atomi e innescano delle reazionidurante le quali vengono prodotte molte particellesecondarie che decadendo originano neutrini e

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antineutrini (prevalentemente elettronici e muonici).I neutrini atmosferici sono studiati da molti anni ehanno permesso di evidenziare il fenomeno delleoscillazioni di sapore.

NEUTRINI SOLARI

Una grande quantità dineutrini elettroniciviene prodottaall'interno delle stellee in particolare delSole; i neutrini

vengono emessi nelnucleo del Sole durante le

reazioni di fusionetermonucleare responsabili della

produzione dell'energia, e fuoriescono giungendo finoalla Terra. Il Sole quindi oltre ad essere una potentesorgente di luce e calore è anche una potente sorgentedi neutrini. Lo studio dell'energia e del numero deineutrini solari è fondamentale per la comprensionedei processi fisici che fanno funzionare il Sole. Variesperimenti sono stati in grado di misurare i neutrinisolari prodotti in molte reazioni termonucleari delsole. Anche gli esperimenti sui neutrini solari hannoevidenziato la presenza del fenomeno delleoscillazioni di sapore dei neutrini, che subiscono unasorta di amplificazione all'interno della materia solare.I neutrini prodotti da altre reazioni verranno studiatinei prossimi anni.

NEUTRINI DA ESPLOSIONI

DI SUPERNOVA

I neutrini prodotti datutte le altre stelletranne il Solegiungono alla Terra

con una intensità moltodebole a causa della

enorme distanza che cisepara dalle stelle; di

conseguenza risulta pressoché impossibiledistinguerli dai neutrini solari. E' un po' come setentassimo di osservare la luce proveniente dalle stelledurante il giorno. Nel caso dei neutrini infatti nonesiste "notte" poiché la Terra è trasparente ai neutrinistessi. Un'eccezione è costituita dall'esplosione dellesupernovae, stelle massive che dopo aver esaurito illoro combustibile nucleare collassano ed esplodono.Esse emettono una enorme quantità di energia sottoforma di luce, materia, ed anche di antineutrini.Se la supernova esplode nella nostra galassia la

quantità di neutrini emessa è talmente alta daraggiungere la Terra con una intensità rilevante.Questi neutrini vengono emessi in un unico fiotto chedura una decina di secondi, e contengonoinformazioni importantissime sul meccanismo con cuiavviene l'esplosione. In occasione dell'esplosionedella supernova extragalattica nella grande nube diMagellano avvenuta nel 1987 (supernova SN1987A)si sono catturati per la prima volta una ventina dineutrini emessi in queste "catastrofi cosmiche". Gli esperimenti attualmente in funzione consentonodi rivelare un numero di neutrini da supernova moltopiù grande ma ... bisogna avere un po' di fortuna:infatti il numero di esplosioni di supernovaegalattiche è di solo una ogni 35 anni in media...

NEUTRINI FOSSILI

Si ritiene che pochi istantidopo la nascitadell'universo (Big-Bang)siano stati prodotti unenorme numero di neutrini

e antineutrini di ogni sapore,che sono sopravvissuti fino ad

oggi diminuendo via via la loroenergia a causa dell'espansione dell'universo stesso.Essi si propagano in ogni direzione all'internodell'universo con una densità di circa 300 percentimetro cubo. L'energia di questi neutrini fossili è ora estremamentebassa, meno di un miliardesimo di quella dei neutrinisolari. Per questo motivo attualmente sembrapraticamente impossibile catturare questi neutrini.

I neutrini possono anche essere prodottiartificialmente dall'uomo; tra le sorgenti artificiali di

neutrini citiamo:

NEUTRINI DA ACCELERATORI

DI PARTICELLE

Gli acceleratori diparticelle sono in gradodi produrre e accelerareparticelle cariche

(tipicamente protoni,elettroni o nuclei atomici).

Facendo collidere i protoniaccelerati da un acceleratore con uno strato compattodi materiale si riescono a produrre particelle chedecadendo originano neutrini e/o antineutrini didiversi sapori.

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NEUTRINI DA REATTORI NUCLEARI

Durante le reazioni difissione nucleare cheavvengono all'interno diun reattore nucleare

vengono prodotti, oltre aneutroni e altri prodotti di

fissione, anche antineutrini elettronici. Ogni reattorenucleare è quindi una sorgente di antineutrinielettronici.

COME SI RIVELANO I NEUTRINI?

Abbiamo detto che i neutrini sono particelle cheinteragiscono molto difficilmente con la materia, tantoche la stessa Terra è praticamente trasparente per unneutrino. Di conseguenza è facile capire che larivelazione (o cattura) è estremamente difficile.

Data la rarità delle interazioni, occorre costruirerivelatori con una massa molto grande, dell'ordine dimolte tonnellate e porsi in un ambiente in cui solo ineutrini possano giungere, i disturbi dovuti allapresenza di flussi di altre particelle possono esserelimitati.Gli esperimenti vengono quindi costruiti sotto terra inminiere o in tunnel autostradali. La roccia e la terrasovrastante blocca gran parte delle particelle, cheprotrebbero produrre un rumore di fondo per ilrivelatore, come i muoni, mentre i neutrini giungonoindisturbati fino al rivelatore, dove qualcuno di essiviene alla fine catturato.

FONTI BIBLIOGRAFICHE

http://www.lngs.infn.it/Università degli Studi di Verona: www.univr.it/

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IIn mezzo ai bambù che crescono fitti sulle pendicidel vulcano Antisana, in Ecuador, vive una specie diTrogloditi (sic) chiamata Pheugopedius euophrys,piccoli scriccioli dalla voce grossa.

Con l’aiuto dell’ornitologo Carlos Rodriguez, del museodi Zoologia di Quito, il neurologo Eric Fortune si è fattostrada con il machete nella vegetazione fino a 2.700 diquota e tra settembre 2009 e gennaio 2011 ha registrato150 ore di canti. Maschi e femmine cantano per contoproprio melodie diverse. Se lo fanno in due, la musica cambia. I motivi rimangono gli stessi, ma le pause tra le sillabe –ogni vocalizzo – si accorciano e durante gli intervalli ilpartner inserisce il proprio motivo, un po’ più breve: al-l’ascolto sembra un unico canto.I maschi ogni tanto tartagliano e le femmine allungano lepause perché tornino in sintonia.Per capire come fanno gli scriccioli a sapere quando voca-lizzare durante il duo, Eric Fortune ne ha catturati quattrodi cui aveva abbondanti registrazioni da soli e in due.Di ritorno all’università Johns Hopkins, ha messo sullaloro testolina degli elettrodi in corrispondenza dell’HighVocal Center (HVC), per registrare l’attività della corteccia

cerebrale che controlla il sistema motorio del canto. Dopodiché ha fatto ascoltare a ogni scricciolo e scricciolaore di canti propri e altrui, cambiando i tempi di pausa.Le analisi dell’attività corticale, fatte insieme ad altri ri-cercatori, hanno dato risultati sorprendenti. Sono le femmine a prendere l’iniziativa e dare il tempo.Quando cantano insieme entrambi i sessi hanno un HVCpiù attivo che in solitaria, ma sono i vocalizzi femminili asuscitare l’attività maggiore. Più che i canti a due voci, essere pre-codificati nel cervello,concludono Fortune e colleghi, è la cooperazione che lirende possibili. Come nel caso di due persone che cooperano per ballare iltango. Ognuna conosce il proprio ruolo nella danza e pos-sibilmente quello del partner. In ciascuno, i circuiti pre-motori codificano di preferenzaper il comportamento cooperativo di entrambi.Nel caso degli scriccioli, la differenza è che guida lei.

Fonte:http://oggiscienza.wordpress.com/

Il tango degli scriccioliSotto il titolo “Meccanismi neurali per il coordinamento del canto in duo fra gliscriccioli”, Science pubblica una ricerca avventurosa che, strumentazione high-tech a parte, ricorda quelle dei naturalisti dell’Ottocento.

di Sylvie Coyaud

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Zina Deretzky, National Science FoundationCotopaxi e Chimborazo, Antisana National Park

foto di Derek Kverno

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Etichette alimentari. Arriva il Regolamento comunitario.

In vigore dal 22 novembre 2011 il nuovo Regolamento comunitario sulle etichette ali-mentari introduce nuovi requisiti quali l'identità dei prodotti alimentari, la composizionee le caratteristiche nutrizionali, la loro origine e l’ utilizzazione in sicurezza (scadenza,impatto ed eventuali conseguenze nocive sulla salute). Per un miglioramento dellaprocesso comunicativo si è pensato anche ad una migliore leggibilità e comprensibilitàper consumatori: le indicazioni obbligatorie avranno caratteri di almeno 3 mm, nondovremo più avvicinarci alle etichette dei prodotti con la lente d’ingrandimento….L'etichettatura nutrizionale deve includere indicazioni obbligatorie come il valore ener-getico, la quantità di alcuni nutrienti contenuti nella composizione, i grassi, gli acidigrassi saturi, i carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri e al sale. Diverrà ob-bligatoria l’indicazione del Paese di provenienza di prodotti relativi alle carni suine,ovine, caprine e del pollame, così come è già in essere per la carne bovina. Tra le in-

formazioni comparirà anche la dicitura relativa al prodotto scongelato o meno, alla commestibilità o meno dell’involucrocon cui sono confezionati gli insaccati e potremo conoscere anche il tipo di oli vegetali e le sostanze allergiche. Ovvia-mente ci sono tempi tecnici da attendere affinché in tutta Europa questa etichettatura divenga concretamente uniformema è già un passo in difesa della salute di tutti cittadini europei..

Uganda: Nazioni Unite E Summit Foundation Lanciano Un Torneo Di Calcio Per Migliorare La Vita Di Tutti

Si è tenuta in Uganda la seconda edizione del Torneo di calcio del popolo Acholi.Si tratta di un torneo per uomini e donne, giocato in 6 distretti, verso le finali che sisvolgeranno a Gulu (30 ottobre 2011). Ne dà notizia la sede italiana di SUFO (Sum-mit Foundation) presso il Gruppo EveryOne. I giocatori e i loro allenatori non scenderanno in campo con il solo obiettivo di vin-cere la coppa, ma anche di educare gli atleti e il pubblico su argomenti che li aiu-teranno a superare le sfide della loro vita al di fuori del campo da calcio e deglispalti: come evitare gravidanze precoci, come superare i conflitti a casa senzausare la violenza, l'importanza della pianificazione familiare.Ognuno si impegneràquindi per i valori sportivi e nel contempo per il traguardo di vivere in una famiglia

sana. Intorno al campo, alcune ONG forniranno servizi di consulenza e controllo contro la diffusione del virus HIV e diinformazione e consapevolezza contro il diffondersi della violenza di genere. Tali servizi riguardano anche la pianifica-zione familiare, l'educazione ai diritti del consumatore e lo sviluppo civile e sociale deigiovani. www.7billionactions.org,www.summitglobal.org o http://uganda.unfpa.org/ Emails: [email protected] [email protected] [email protected]

Un milione di copie di libri di Geronimo Stilton a prezzo promozionale per incoraggiare i bambini cinesi alla lettura

Un milione di copie de IL PICCOLO LIBRO DELLA NATURA arriveranno nelle librerie cinesiper stimolare i bambini a scoprire la gioia della lettura. Atlantyca Entertainment, la nota società

transmediale italiana, ha siglato un accordo con il più importante editore cinese, 21ST Cen-tury PublishingHouse, per la pubblicazione di un milione di copie dei libri di Geronimo Stilton

che saranno venduti ad un prezzo promozionale dedicato ai bambini. L’accordo prevede la concessione a 21ST Century dei diritti per la pubblicazione in lingua cinese

de IL PICCOLO LIBRO DELLA NATURA, un volume dedicato all’ecologia. Il libro sarà distribuito in tutte le librerie su territorio cinese. Scritto da Geronimo Stilton, questo nuovo volume è statoideato appositamente per indurre i bambini cinesi a entrare nelle librerie e per insegnare loro i principi fondamentali dirispetto per la natura e l’ambiente, principi che sono fra i valori più importanti per il più famoso topo autore italiano.

[email protected] Fonte: ADUC

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Pane. Dopo le polemiche sul pane rumeno, consigli per gli acquisti

Le polemiche sul pane importato dalla Romania sollecita alcuni consigli per i consumatori. Un tempo si diceva "buonocome il pane", per indicare un alimento nutriente, profumato e gustoso. Oggi spesso i consumatori masticano qualcosa

che assomiglia ad un prodotto gommoso e privo di sapore. C'è pane e pane, ovviamente, e questodipende dalla qualità del prodotto base, cioè dalla farina, dall'acqua e dal lievito, nonché dalla ma-cinazione, lievitazione e cottura. Una farina con scarso glutine è di minore qualità, il lievito può es-sere chimico e può lasciare un sapore sgradevole al pane, l'acqua di pianura può contenere residuichimici che interferiscono con il gusto, il macinato dovrebbe essere lasciato maturare per un mesema viene trattato con "maturanti" chimici che ne diminuiscono la qualità, la lievitazione forzata dàluogo a odori sgradevoli, una cattiva cottura produce un pane di color chiaro decisamente meno

saporito di uno scuro. Insomma tutti questi elementi contribuiscono o meno alla qualità del nostro "pane quotidiano". Ilconsumatore dovrebbe indirizzare il mercato verso la produzione di un prodotto di qualità ma spesso la fretta, l'ignoranzae la scarsa informazione vincono. Insomma non basta più dire "pane cotto nel forno a legna" (quale legna?) ma sarebbeindispensabile fornire al consumatore le informazioni per scegliere. Con W si indica la qualità della farina che per unbuon pane dovrebbe essere superiore al numero 350. Per un Paese che mira alla valorizzazione dei prodotti tipiciqueste notizie dovrebbero essere del tutto normali. Purtroppo ancora non lo sono. (ADUC)

Vietare la fecondazione assistita eterologa non viola i diritti fondamentali dell'individuo.

Questa la decisione della Grande Camera della Corte europea sui diritti umani di Strasburgo. Tutto nasce da due coppieaustriache sterili che si erano rivolte a una sezione semplice della Corte nel 2000, contestando la legge del proprio

Paese, che vietava la fecondazione eterologa. Lo scorso aprile 2010 era arrivato il giudizio, favo-revole agli appellanti, con cinque giudici contro due: negare il ricorso alla donazione esterna sa-rebbe stato ingiustificato e contrario alla Convenzione europea per i diritti dell'uomo. Peccato chel'Austria, supportata da Italia e Germania, avesse chiesto una revisione del caso e un giudiziocollegiale da parte della Grande Camera. Giudizio che ora è arrivato, ribaltando completamentela questione e lasciando ampio margine di discrezionalità ai governi europei su un tema così sen-

sibile come la procreazione assistita. Il motivo è perché si creerebbero legami inusuali, ovverosia figli con più di unamadre biologica, e si rischierebbe lo sfruttamento della donna. La Corte sostiene altresì che esiste una significativa differenza tra la situazione di due madri nel caso di una adozionee la situazione di una donna che dona l’ovulo e la madre che porterà poi in grembo il bambino. La Corte sostiene ancheche comunque la legislazione austriaca non vieta di recarsi all’estero per effettuare una fecondazione in vitro. In ultimo,occorre precisare che la decisione di oggi è rivolta alla legge austriaca sulla Pma che non vieta totalmente le tecnicheeterologhe.In Italia invece il divieto di applicazione di tecniche con donazione di gameti è totale, non è consentito né in vivo e nep-pure in vitro, anche se la legge italiana consente l’accesso alle tecniche di Pma alle coppie infertili e sterili, a questeultime non consente l’accesso all’unica tecnica (eterologa) che consentirebbe un tentativo di gravidanza.La legge italiana pertanto crea discriminazione totale in base alla patologia nell’accesso alle cure ed entra in contrastocon i diritti fondamentali tutelati dalla Carta Costituzionale italiana art. 2,3,29, 32 e possiamo sicuramente individuareviolazione della carta EDU sotto questi profili.La Corte costituzionale italiana dove è chiamata a pronunciarsi per contrasto tra la legge 40/04 e la Carta Costituzionale,dovrà valutare l’ incostituzionalità su questi principi in un ordinamento dove dal 2004 vige un divieto totale di applicazionedi queste tecniche ma che tutela il principio di uguaglianza e i diritti dei bambini nati da queste tecniche regolate danormative comunitarie recepite che disciplinano gli aspetti prettamente di sicurezza medico sanitaria. (INTERSOS)

L’Italia agli ultimi posti per velocità media di connessione ad internet

Cresce in Italia la penetrazione del web (+5,4%) ma il nostro Paese resta agli ultimi posti per velocità di connessionemedia. Le città asiatiche dominano la top 100 delle città più veloci, con ben 59 città in Giappone. Brno, nella Repubblica

Ceca è invece la più veloce d'Europa (55/a posizione) con una velocità media di connessionedi 8,3 Mbps.. Sono alcuni dei dati pubblicati dalla società specializzata Akamai, sullo stato diInternet nel secondo trimestre 2011. Osservando i tassi di penetrazione di Internet a livello glo-bale sono stati oltre 604 milioni gli indirizzi Ip unici provenienti da 238 Paesi nel mondo, connessialla Akamai Intelligent Platform, con un aumento del 3,4% rispetto al primo trimestre 2011 e del21% rispetto al 2010. Tra i paesi europei nella top 10, l'Italia, che si piazza al nono posto, vantala più alta crescita del trimestre (+5,4%), seguita dalla Spagna, che chiude la classifica con unacrescita dell'1,7%. Gran Bretagna (7/a) e Francia (5/a) hanno registrato un aumento dell'1,4 e

1,3% rispettivamente, mentre la Germania (quarta), ha notato solo lo 0,4% di crescita sul trimestre precedente.

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La velocità media di connessione in Italia 2011 si attesta sui 4,2 Mbps, +0,5 Mbps rispetto al trimestre precedente.L'adozione della high broadband in Italia è aumentata del 40% ma comunque il Paese si colloca ancora al primo postoin Europa per il maggior numero di connessioni lente. Sono sempre le città asiatiche a dominare la top 100, con ben59 in Giappone, 10 in Corea del Sud e Hong Kong. In Europa dopo Brno seguono Ginevra e Riga. La velocità mediadi connessione offerta dai provider mobili mondiali va da un massimo di 5 Mbps ad un minimo di 209 kbps. In Italiaesiste un divario di circa 2,6 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3,8 Mbps)e quello che offre la velocità media minore (1,2 Mbps).Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 8,3 Mbps ai 19 Mbps. Secondo il rapporto,infine, gli Stati Uniti tolgono il primato all'Italia - ora in seconda posizione - per il traffico legato agli attacchi da reti mobili.www.akamai.com/stateoftheinternet

Cellule staminali del cancro, gia’ differenziate e prelevate dalla pelle, possono essere ottenute in laboratorioriprogrammando le cellule.

I risultati, pubblicati su Nature Cell Biology, rappresentano una piccola rivoluzione nello studio dei tumori. Fino a oggi,infatti, si pensava che le staminali tumorali derivassero da normali cellule bambine improvvi-samente 'impazzite' a causa di qualche mutazione genetica. I risultati indicano che anche lecellule differenziate possono essere una fonte di staminali tumorali: sono sufficientementeplastiche per riprogrammarsi, de-differenziarsi e acquisire proprietà tipiche delle staminali chegenerano un tumore.I ricercatori sono giunti a questa conclusione inducendo la riprogrammazione in alcune celluleumane adulte già differenziate, i fibroblasti della pelle. Questi sono stati

modificati eliminando due 'guardiani' che regolano il ciclo cellulare (le proteine p53 e pRB) e intro-ducendo dei geni che invece rendono la cellula immortale e capace di proliferare in maniera illimitata.Tutte le cellule modificate hanno acquisito la capacità di proliferare indefinitamente in piastra , inoltreuna piccola percentuale è stata capace anche di generare un tumore una volta iniettata nei topi'.Queste cellule hanno dimostrato di 'comportarsi proprio come staminali tumorali: hanno acquisito lacapacità di rigenerarsi indefinitamente, di differenziarsi in altri tipi cellulari e, grazie a queste proprietà, di formaretumori’. In futuro questa scoperta potrà aiutare lo sviluppo di nuovi farmaci capaci di eradicare il tumore alla radice, uc-cidendo proprio le staminali che lo alimentano. Oggi sappiamo ancora poco delle caratteristiche biologiche di questebaby-cellule malate, perché sono molto rare, difficili da isolare e da studiare in provetta. Quelle riprogrammate invece,potranno costituire un modello standard e di facile utilizzo da impiegare in laboratorio per nuovi esperimenti. Un’altra novità riguarda la qualità delle cellule staminali da utilizzare nei trapianti necessari per la cura dei tumori ematici.Essa può essere migliorata attraverso la separazione acustica delle cellule, una tecnica basata sugli ultrasuoni messaa punto dai ricercatori dell'Università di Lund (Svezia). Gli scienziati sono già riusciti a eliminare dalle preparazioni dicellule staminali ematiche le piastrine. Con questa nuova tecnica, ha spiegato Stefan Scheding del Stem Cell Centredell'Università di Lund, si potranno evitare eventuali complicazioni - come rigetti e infezioni - e sarà possibile combatterein modo più efficace le cellule tumorali ancora presenti nell'organismo. (www.PLoSOne.org )

Padova, decine di alberi tagliati per far posto agli incentivi del fotovoltaico

Gli incentivi per il fotovoltaico sono una pietanza appetitosa e non si possono perdere, soprattutto di questi tempi,anche a costo di far fuori decine di alberi che avrebbero il torto di oscurare con la lorochioma i pannelli che catturano il sole. E’ quello che sta accadendo a più di circa 50alberi che dovrebbero lasciare il posto all’impianto fotovoltaico del parcheggio del Pa-laFabris di San Lazzaro; già altri circa 50 alberi hanno subìto un taglio drastico dellachioma e sono in via di eliminazione presso l’impianto del parcheggio dello stadio Eu-ganeo. Si realizza così il paradosso di una amministrazione presa dalla furia del fotovoltaico,che in nome della tutela dell’ambiente dall’effetto serra non si fa scrupolo di eliminaredecine di alberi, un polmone che consente di ridurre l’anidride carbonica, attenuare ilrumore e proteggere la vista dalle brutture. L’assessore all’Ambiente preferisce sot-trarre un bene prezioso ad una città malata di inquinamento e ottenere un beneficio

economico scaricando il costo del danno sanitario ai padovani. Non sappiamo quando e dove verranno sostituiti gli alberi che saranno eliminati. Ma sappiamo che saranno alberellidi piccole dimensioni di discreta valenza estetica e di scarsa utilità pratica, e soprattutto avranno bisogno di tempilunghi per il raggiungimento di benefici analoghi a quelli delle piante sottratte al bene dei cittadini. Così come non sap-piamo quando e dove verranno sostituiti altri circa 70 alberi che sono stati eliminati per la recente costruzione del pontedella fiera. Il contribuente osserva e si indigna tanto più che l’amministrazione ci regala pure l’Arbor Day 2011, la Festa

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dell’albero, le giornate nazionali dell’albero in città. (Comunicato di Maria Grazia Lucchiari)

Positivo il bilancio della campagna di sensibilizzazione promossa da Ecolamp,in collaborazione con Mondadori

Si è conclusa con successo la campagna nazionale di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata delle lampadefluorescenti esauste promossa dal Consorzio Ecolamp in collaborazionecon Officina Mondadori. Un milione di shopper personalizzate con il va-demecum per la corretta raccolta differenziata delle lampade a basso con-sumo è stato distribuito in 522 punti vendita appartenenti al circuito

Mondadori. Il progetto, avviato il 16 Maggio, aveva come obiettivo il trasferimento al maggior numero di cittadini dellemodalità corrette per la raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, che possono essere consegnate diret-tamente presso il punto vendita, al momento dell’acquisto di nuove lampadine, in rapporto di 1 contro 1 (D. M. 65/10),oppure presso le isole ecologiche comunali, dove sono collocati gli appositi contenitori forniti dal Consorzio. L’iniziativaha dato la possibilità di raggiungere più di 13.800.000 persone all’interno dei Multicenter Mondadori e 2.500.000 contattinel circuito in Franchising, che comprende librerie e negozi a marchio Edicolè. Si aggiunge la distribuzione di 1.000.000di shopper, riportanti il vademecum della corretta raccolta differenziata delle lampade a basso consumo, presso 32 puntivendita Mondadori selezionati, tra cui Milano, Roma, Torino, Padova, Brescia, Genova, Bologna, Napoli, Firenze e Pa-lermo e 490 negozi in franchising.

Nasce Adda Film Festival - Concorso internazionale di cortometraggi dedicato ai fiumi del mondo.

Bmovies farà da madrina del nuovo festival proiettando una selezione di corti dell'ultima edizione di BrianzaFil-mCorto .Adda Film Festival è voluto ed organizzato da Comune di Cornate d’Adda, Città

di Trezzo sull'Adda e Comune di Brivio con il patrocinio della Pro-vincia di Monza e della Brianza ed in collaborazione con

Bmovies, già ideatrice di BrianzaFilmCorto. “Unfiume in piena: tra storia e storie”, è il tema su cuii filmaker sono chiamati a cimentarsi, raccontandole infinite storie che accadono sulle rive dei fiumidi ogni parte del pianeta in forma di fiction, documen-

tario, animazione oppure con altre forme cinematograficheche possano emozionare e far conoscere cosa c'è oltre l'Adda, senza dimenticarlo. Adda

Film Festival ha un proprio sito, www.addafilmfestival.it su cui è possibile conoscere il regola-mento, registrarsi ed accedere al modulo di preiscrizione online, disponibile sino al 20 Aprile del 2012. I lavori potrannoessere spediti fino al 30 Aprile 2012. Questi i premi in palio Premio Adda Film Festival: 1500 EuroPremio Adda Film Festival Under18: 500 Euro Premio Adda Film Festival Cortissimi (max 5 minuti): 200 Euro MenzioniSpeciali: 100 Euro Informazioni www.addafilmfestival.it [email protected] 039.6885004.

Pelle. Chi si prepara all'abbronzatura e chi vuole la pelle chiara con relativi rischi.

C'e' chi compra le creme per prossime giornate in montagna o per la settimana natalizia nei mari tropicali, per avere unaabbronzatura come si deve e chi invece usa creme per "sbiancare" la pelle. Il fenomeno è particolar-mente presente in Francia tanto che l'Agenzia francese per la sicurezza dei farmaci (Afssaps) ha lan-ciato l'allarme e una campagna di informazione contro l'uso di "sbiancanti", come i corticosteroidi ol'idrochinone, composto nocivo, irritante e allergenico, oppure derivati del mercurio, fortemente tossici.Probabilmente la presenza di una numerosa popolazione di colore

che usa tali prodotti, ha indotto l'Afssaps ad avviare un'azionedi informazione diffusa. Non sappiamo quanto il fenomenosia presente in Italia ma è ipotizzabile che tale pratica siapresente anche nel nostro Paese. L'avvertenza è chiara: l'usodi prodotti per le depigmentazione, contenenti corticosteroidi, idrochinone e mercurio,possono creare gravi danni alla salute. (ADUC)

Conferenza degli “Stati Generali delle Malattie Rare

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A conclusione della prima parte dei lavori della Conferenza degli “Stati Generali delle Malattie Rare. Un anno dopo”,organizzata a Palazzo Marini dall’ “Associazione Giuseppe Dos-setti: i Valori”(http://www.dossetti.it), l’Assemblea ha approvato undocumento finale che riassume in 13 punti quello che ancora ènecessario ed urgente raggiungere per le persone colpite da unaMalattia Rara. “Chiediamo ai decisori politici ed ai diversi protago-nisti di cominciare dallo scenario epidemiologico – ha detto Clau-dio Giustozzi, Segretario Nazionale dell’ “Associazione G.Dossetti”; infatti il numero effettivo dei malati in Italia non è del tuttonoto, e sono necessari anche un Registro nazionale e Registri re-gionali”. Soprattutto l’Associazione auspica che nel nuovo Piano

di risanamento economico il Governo inserisca i soggetti “deboli” colpiti da Malattie Rare e che si possa arrivare aduna definizione di “Malattia Rara” da includere nell’elenco di quelle da sottoporre a screening neonatale obbligatorio.Altro punto focale del documento, lo sgravio fiscale per le donazioni private e l’inserimento nei Livelli Essenziali di As-sistenza (LEA) delle 109 patologie rare indicate nell’allegato 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministridatato 21 Marzo 2008, mai entrato in vigore. La prima riunione del Tavolo di lavoro permanente, promosso dall’ “Asso-ciazione G. Dossetti: i Valori” in occasione della Conferenza degli Stati Generali, è fissata per giovedì, 23 Febbraio2012. Sono stati invitati i protagonisti del settore ed i decisori politici.

Energia: inaugurata a Villasor (Cagliari) la serra fotovoltaica da record.

Ventisei ettari di serre fotovoltaiche in grado di incrementare le rese delle coltivazioni agricole e di produrre 20 megawattdi energia elettrica, che equivalgono ai consumi elettrici annuali di 10mila abitazioni e a una riduzione di 25mila ton-nellate nella emissione di Co2. Tanto quanto può risparmiarne una foresta di 3.200 ettari, pari a 4.500 campi da calcio.Sono i numeri della serra fotovoltaica da record, già allacciata alla rete e presentata oggi alla stampa e alle autoritàlocali in Sardegna da due multinazionali che per la prima volta hanno investito (per ora circa 70 mln di euro) in Italia:l’indiana Moser Baer Clean Energy Limited (MBCEL) e il colosso americano General Electric. ‘Su Scioffu’, il nome delmega parco serricolo costruito nel comune di Villasor, a ovest di Cagliari, sarà da oggi la cartina di tornasole per glioperatori mondiali dell’energia, grazie a un progetto innovativo e mai sperimentato sino ad ora. “Su Scioffu – ha spiegatoil il CEO di MBCEL, Lalit Kumar Jain – è la dimostrazione pratica della multifunzionalità del fototovoltaico: questoenorme parco serricolo è un hub di tecnica verde rinnovabile in grado di produrre elettricità in maniera ecosostenibilee allo stesso tempo di rilanciare un’area in difficoltà con la creazione di circa 90 nuovi posti di lavoro e lo sviluppo in-novativo dell’agricoltura”. Ed è proprio per le potenzialità dell’Isola e per la ferma volontà ad accogliere la green economyche General Electric ha deciso di investire nel progetto in joint venture con MBCEL. Per l’AD e responsabile per l’Europadi General Electric Energy Financial Services, Andrew Marsden: “Su Scioffu documenta il nostro impegno ad investirein Europa con importanti partner in progetti di alto livello, nonostante le sfide economiche che interessano quest’area.Inoltre questo parco serricolo dimostra la mission di GE volta a partecipare a iniziative ancora in fase di sviluppo, inparticolare in quelle che realizzano la nostra visione di ‘ecomagination’, che punta a creare valore affrontando le sfidelegate a energia, efficienza e fabbisogno idrico”.

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MERCATINI DEI PRODOTTI AGRICOLILOMBARDI

Milano, Museo scienza e tecnologia Padiglione Na-vale 8 gennaio 2012

Presso il Museo della Scienza e della Tecnologia diMilano (ingresso gratuito da via Olona, 6), sarà allestitoun mercato di prodotti agricoli.40 aziende agricole lombarde esporranno e venderannoi loro prodotti dalle ore 9.30 alle 18.30.Un’occasione ghiotta per poter acquistare e degustare iprodotti dell’agricoltura lombarda!L’iniziativa si terrà a corredo della mostra “La faccia gio-vane dell’agricoltura lombarda”, promossa dalla DirezioneGenerale Agricoltura, che racconta attraverso la vocedegli agricoltori lombardi il mondo e le eccellenze dellanostra agricoltura. La mostra è ad ingresso gratuito (davia Olona) e rimarrà aperta fino al 15 gennaio 2012.

UNICA FINE ART EXPO

ModenaFiere dal 18 al 26 feb-braio 2012

Nata alla fine degli anni '80 suispirazione di giovani appassionatie collezionisti, Modenantiquariaha saputo cogliere in anticipo letendenze del gusto e raccogliere

l'attenzione di un pubblico colto e raffinato, ponendosicome punto di riferimento fondamentale nel mercatodell'arte antica. La kermesse modenese si è affermatacome una delle mostre mercato più apprezzated'Europa grazie alle rarità dei suoi tre saloni: Mode-nantiquaria, Excelsior e Petra.Da quasi 30 anni Unica-Modenantiquaria è l'unicarassegna nel panorama europeo a dipingere un af-fresco completo e variegato dell'arte antica: questograzie alla rassegna di pittura Excelsior, esclusiva-mente focalizzata sulla produzione dell'800, alle an-tichità per esterni di Petra, fino ai gioielli, le supellettilie i mobili più rari ed eleganti di Modenantiquaria.

IX EDIZIONE“IL RACCONTO NEL CAS-SETTO – PREMIO CITTÀ DIVILLARICCA”

entro il 31 gennaio 2012

Nono giro di boa per il Raccontonel cassetto-Premio città di Villa-

ricca. Il concorso letterario nazionale per scrittori emergenti,nato in sordina nel 2003, avanza a passi da gigante nelpanorama culturale italiano, proponendosi come unodei più prestigiosi premi a cui, grazie anche alle nuovetecnologie telematiche, si affianca l’interesse di unavasta platea internazionale.Scopo dell’iniziativa è quello di incentivare la diffusionedella letteratura, promuovendo nuovi talenti che, conogni probabilità, non avrebbero gli strumenti necessariper emergere e farsi conoscere dal grande pubblico.

http://www.assoali.com/il_racconto_nel_cassetto.aspx .

UN NATALE DA SCIENZIATO

Roma Fiera 6-8 gennio 2012Il 6 gennaio, in occasione della festa della Befana, èprevisto uno speciale evento dedicato alle famiglie, perterminare le vacanze in compagnia della scienza divertentedel Museo di zoologia. L’iniziativa preve inoltre i seguentiappuntamenti Sabato 7 Gennaio 90 MINUTI DA PALEONTOLOGO alle 15,30 (5-7 anni) ealle 16,30 (8-11 anni): la ricerca di fossili e ossa all’internodi uno scavo palentologico. Domenica 8 Gennaio 90 MINUTI DA ERPETOLOGO alle 10,30 (5-7 anni) ealle 11,30 (8-11 anni): chi ha paura di rettili e anfibi?...un’opportunità per iniziare ad apprezzare anche serpenti,lucertole e salamandre 90 MINUTI DA zOOLOGO alle 15,30 (5-7 anni) e alle16,30 (8-11 anni) :a caccia di segni e tracce, circondatida suoni e odori, per identificare impronte e raccogliereinformazioni

EVENTI

EVENTI

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DISCOVER PALLADIOAPP

La prima applicazione per ipad e iphone perscoprire la citta’ del palladio e il suo territorioIl consorzio di promozione turistica Vicenzaè lanciaDISCOVER PALLADIO APP, la prima applicazioneper iPad e iPhone che racconta Palladio, l’architettopiù influente degli ultimi 500 anni, e il suo territorioin modo contemporaneo e attuale. Un’app ricca dicontenuti e riferimenti storici e architettonici, integraticon spunti turistici, enogastronomici e legati all’in-dustria creativa. L’applicazione, sviluppata in italianoe inglese, è disponibile per il download gratuito suapple store a partire dal 15 gennaio 2012 ed èideata e sviluppata da Agenzia del Contemporaneoe realizzata da LOG607. DISCOVER PALLADIOAPP fornisce una panoramica completa dei monu-

menti palladiani e dei ter-ritori in cui essi sorgono.Un’applicazione pensataper coinvolgere un pub-blico ampio e internazio-nale, che porti Palladio nelmondo, sempre, a portatadi click.

GLI ITINERARI PITTORICI DEL BEL-LOTTO NEI MENU DEL COCORADIC-

CHIO 2012

Treviso, 3 febbraio- 6 marzo 2012

A febbraio 2012 prenderàil via a Treviso la 24esima

edizione di CocoRadicchio, larassegna enogastronomica trevigiana dedicata

al Radicchio Rosso di Treviso e Variegato diCastelfranco IGP, che come ogni anno si svolgecon il contributo della Provincia di Treviso e con ilsupporto del Gruppo Ristoratori della Marca Tre-vigiana e con il Consorzio tutela Radicchio Rossodi Treviso e Variegato di Castelfranco IGP.Nel 2012, i sette ristoranti protagonisti della ma-nifestazione, articolata in sette serate tra il 3 feb-braio e il 6 marzo, proporranno alcune ceneevento che vedranno protagonisti, insieme al"Fiore Rosso dell’inverno", gli itinerari pittoricidell’artista Bernardo Bellotto (30 gennaio 1721 –17 ottobre 1780) conosciuto come "il Canalettodelle corti europee".

Ogni ristorante si ispirerà nella propria serataCocoRadicchio a un’opera dell’artista BernardoBellotto, ripercorrendo le tappe fondamentali dellasua carriera. Un modo originale per coinvolgeregli ospiti in cene volte al piacere del palato, maanche all’arte, in cui gli chef proporranno deimenu ispirati alla freschezza e ai particolari piùcuriosi delle sue vedute.

DNA.ITALIA BROKERAGE EVENT

Torino, novembre 2011

Grande successo per l'evento organizzato dallaCamera di Commercio di Torino, partner della reteEnterprise Europe Network, sulle tecnologie legatealla tutela, valorizzazione e gestione del PatrimonioCulturale. L’evento, svoltosi il giorno 4 novembre,ha offerto l’opportunità di incontrare potenzialipartner per accordi di cooperazione tecnologicae/o commerciale e progetti di ricerca Europei at-traverso un sistema di incontri bilaterali pre-orga-nizzati. “Con la formula ormai collaudata del bro-keraggio - ha commentato Alessandro Barberis,Presidente della Camera di commercio di Torino -abbiamo organizzato 208 incontri per i circa 80partecipanti tra imprese, Università, centri di ricercae pubbliche amministrazioni, provenienti oltre chedall’Italia, anche da Francia, Spagna, Turchia,Malta e Cipro”. Ben 45 le aziende, 18 i centri di ri-cerca, 8 le Università e 6 gli Enti pubblici chehanno partecipato al B2B. Focus tematici:Design, Eco-building, Energy saving , Multimedia/3De Nanotecnologie

KLIMAHOUSE 2012: GLI ENERTOUR

Bolzano, 26 - 29 gennaio 2012

Fiera leader in Italia per l’efficienza energetica e la so-stenibilità in edilizia, Klimahouse, giunta alla sua settimaedizione, è dal 26 al 29 gennaio 2012 la vetrina per oltre400 aziende che espongono le ultime novità di prodottoe servizi più all’avanguardia del settore della sostenibilitàin edilizia. Gli enertour si inseriscono nel già ricco e articolato pro-gramma collaterale di KLIMAHOUSE 2012 che prevedeconvegni e forum dedicati alle costruzioni green, oltrealla nuova iniziativa che propone un coinvolgimento par-tecipativo di Bolzano con un'estensione del programmacollaterale della manifestazione nel cuore della città.Con CITY PARCOUR, KLIMAHOUSE 2012 proponeinfatti un itinerario di mostre, incontri, workshop che sa-ranno ospitati dagli edifici più prestigiosi del capoluogo

altoatesino aperti anche di sera.

Il costo è di 30,00 euro peruna giornata e 50,00 europer tutte e due le giornate

con obbligo di registrazioneonline.

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Strasburgofoto di Lidia FaraldiCN n. 6 2011

Sii sempre in guerra con i tuoi vizi, in pace con i tuoi vicini, e lascia che ogni nuovo

anno ti trovi un uomo migliore. (Benjamin Franklin)

Sinceri auguri per un 2012 degno dei migliori auspici per tutto il pianeta.

lo staff di Cultura e Natura