CMP SAN MICHELE PROGETTO PER LE SCUOLE · oppure una valutazione cognitiva globale che viene ......

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PROGETTO PER LE SCUOLE CMP SAN MICHELE 2017 - 2018 Servizi rivolti a bambini e ragazzi da 3 a 18 anni.

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PROGETTO PER LE SCUOLECMP SAN MICHELE

2017 - 2018

Servizi rivolti a bambini e ragazzi da 3 a 18 anni.

INDICE

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Pag.

Capitolo 2Valutazione e inquadramento diagnostico

Valutazione degli apprendimenti 21

Diagnosi funzionale 22

Valutazione dei prerequisiti scolastici 23

Trattamenti di potenziamento 25

Consulenza psicologica e familiare 29

Capitolo 4Strumenti compensativi

Strumenti compensativi 38

Misure dispensative 42

Capitolo 1Presentazione

Presentazione 3

Logopedia 5

Neuropsicologia dello sviluppo 7

Neuropsichiatria infantile 9

Psicomotricità 11

Ortottica 13

Fisiatria 15

Osteopatia 18

Capitolo 5Guida per orientarsi tra BES e DSA, PDP e PEI

BES - Bisogni educativi speciali 46DSA - Disturbi specifici di apprendimento 48

Dislessia 53Disortografia 54Disgrafia 55Discalculia 56

Capitolo 3Servizi per le scuole

Piano Didattico Personalizzato - PDP 33

Servizio supporto stesura PDP 34

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Valutazione degli alunni con difficoltà di apprendimento - DSA

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INDICE

2017Essendo che ogni alunno è diverso dagli altri, così anche gli strumenti compensativi vanno selezionati e individuati sulla base dei punti di forza e di debolezza personali.

Progetto per le scuole

Centro CMP-San Michele per le scuole

Area BrainActive

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Il Servizio CMP-San Michele Area BrainActive per l’età dello sviluppo effettua valutazioni diagno-stiche di tipo neuropsicologico, neurologico e logopediche finalizzate al processo di diagnosi e di impostazione al trattamento riabilitativo, ove necessario.

Presentazione

Il servizio si occupa di tutte le problematiche che causano uno sviluppo atipico che può essere generalizzato oppure focalizzato su singoli aspetti dello sviluppo: motorio, linguistico, visivo, co-gnitivo, apprendimenti scolastici.

Situazioni di disagio richiedono una consultazione clinica, in modo da aiutare il bambino e le per-sone che lo circondano (famiglia, insegnanti, educatori) ad inquadrare il tipo di difficoltà. Il percor-so si attua con la presa in carico del bambino/ragazzo attraverso un primo colloquio conoscitivoindispensabile per impostare correttamente il percorso di valutazione.

L’équipe è composta da Neuropsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsichiatra Infantile, Logopedista, Psicomotricista e Ortottista. Sia la fase di inquadramento diagnostico che di trattamento riabili-tativo prevedono il coinvolgimento dell’equipè in modo tale da poter seguire scrupolosamente il quadro di sviluppo nel suo insieme.

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Presentazione

Centro CMP-San Michele per le famiglie

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

LOGOPEDIA

Il servizio di Logopedia del centro CMP San Michele si occupa della presa in carico di tutte le problematiche relative all’uso della voce, della parola, del linguaggio orale/scritto e degli handi-cap comunicativi.

La valutazione e il trattamento logopedico riguardano tutte le fasce di età e le difficoltà e/o pato-logie trattate di diversa natura.

Il Logopedista è il professionista che esercita, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e alle procedure di valutazione fun-zionale delle patologie del Linguaggio e della Comunicazione umana in età evolutiva, adulta e geriatrica. (FLI-Federazione Logopedisti Italiani)

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LOGOPEDIA

Diagnosi e Trattamenti Logopedici per l’Età Evolutiva

Ritardi semplici e Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL) Disturbi dell’articolazione (dislalie)

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) Disturbi della voce (disfonie) e della fluenza (balbuzie)

Disprassia evolutiva

Deficit di comunicazione e di linguaggio nelle disabilitàintellettive, nel ritardo mentale e nelle sindromi genetiche

Disturbi dello Spettro dell’Autismo

Deglutizione disfunzionale (deglutizione atipica) Sordità infantile

Disfagia infantile

Servizi proposti

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

LOGOPEDIA

La valutazione del linguaggio e i trattamenti riabilitativi a carico del linguaggio sono indispensa-bili per il futuro sviluppo degli apprendimenti scolastici. Si sottolinea l’importanza, in ottica di età evolutiva, di interventi precoci e tempestivi.

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NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Lo Psicologo esperto in Neuropsicologia dello Sviluppo è un professionista sanitario che si occupa di valutare il funzionamento cerebrale del bambino e in collaborazione con il Neuropsichiatra Infantile stila una diagnosi clinica nosografica. La valutazione effettuata dal Neuropsicologo può riguardare aree di interesse specifico come gli apprendimenti scolastici oppure una valutazione cognitiva globale che viene presentata utilizzando batterie testisti-che differenti in base all’età del bambino.

Servizi proposti

Inoltre, in aggiunta alla valutazione del funzionamento cognitivo globale, il neuropsicologo dell’età evolutiva valuta in modo mirato anche il funzionamento, l’integrità e l’efficienza di circuiti cerebrali deputati all’attenzione, memoria, linguaggio, percezione visuo-spaziale, funzioni esecutive sulla base di modelli scientifici del nostro funzionamento cerebrale.

Infatti, parlare di una buona memoria o meno non ha nessun significato. È necessario an-dare ad approfondire il concetto di memoria dividendolo in sottocomponente sulla base della durata, della tipologia di input o output sensoriali, processi di recupero e riconoscimento della traccia e altro ancora. Sulla base di questi modelli multicomponenziali neuropsico-logici, il semplice concetto di memoria si trasforma in un insieme di sottocomponenti da analizzare per poter comprendere le difficoltà di un bambino.

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NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

In seguito ad una valutazione neuropsicologica-cognitiva-emotiva/comportamentale sarà il neuropsicologo in collaborazione con l’équipe multidisciplinare ad indicare un percorso di trattamento/abilitazione se ritenuto necessario.

Servizi proposti

NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

All’interno del Centro CMP-San Michele, il Neuropsicologo esperto in età evolutiva si occupa di:

valutazione del funzionamento cognitivo (quoziente intellettivo) a partire dai 2 anni;

valutazione degli apprendimenti scolastici (a partire dalla scuola primaria fino all’età adulta);

valutazione neuropsicologica di funzioni cognitive come memoria, linguaggio, attenzione, funzioni esecutive;

valutazione dei prerequisiti degli apprendimenti scolastici;

valutazione da un punto di vista emotivo/relazionale;

stesura e progettazione di programmi di potenziamento/abilitazione.

Il Neuropsicologo dello sviluppo si occupa di svariate problematiche: disturbi speci-fici dell’apprendimento (DSA), disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD), disabilità intellettive, paralisi cerebrali infantili, spettro autistico, ritardi del linguaggio, disturbo della coordinazione motoria.

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NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Il Neuropsichiatra Infantile è il medico che in collaborazione con il Neuropsicologo effettua l’inquadramento diagnostico del bambino. In particolare, il Neuropsichiatra Infantile si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva (da 0 a 18 anni) e dei disordini dello sviluppo del bambino nei suoi vari ambiti di espressione (psicomotorio, linguistico, cognitivo, emotivo e relazionale).

Servizi proposti

Il Servizio di Neuropsichiatria Infantile del Centro CMP-San Michele svolge attività di diagnosi e di consulenza rispetto alle seguenti problematiche:

ritardo di sviluppo psicomotorio;

favorire il potenziamento delle competenze reali e potenziali sostenendo l’individuo, nel-le diverse età e in qualsiasi ambito istituzionale o contesto psico-sociale, nel supera-mento di particolari momenti critici;

intervenire in modo specifico nelle situazioni di disagio psico-corporeo e di disordi-ni delle espressioni psicomotorie, indipendentemente da eventuali problematiche organiche, individuando, valorizzando e mobilizzando il potenziale e le risorse della persona e del suo contesto socio-familiare.

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NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Il Neuropsichiatra Infantile inoltre esegue l’esame neurologico (a seconda dell’età e della collaborazione del bambino) e propone alcune prove strutturate, oppure si avvale della consulenza degli altri professionisti del centro in un’ottica di multidisciplinarità.

Servizi proposti

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

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PSICOMOTRICITA

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Lo Psicomotricista è l’esperto delle tecniche a mediazione corporea e del linguaggio non verbale, che dopo una specifica valutazione psicomotoria, attiva – autonomamente o in collaborazione con altre figure dell’area sanitaria, socio sanitaria ed educativa – una presa in carico psicomotoria ditipo preventivo-educativo o di aiuto alla persona, con attenzione alla sua globalità psico-corporea e con precisi obiettivi.

Lo Psicomotricista, utilizzando metodologie specifiche a mediazione corporea e tecniche psico-motorie, grafomotorie e di Rilassamento, si propone di:

favorire l’armonico sviluppo psicomotorio della persona nel corso dell’età evolutiva;

favorire il potenziamento delle competenze reali e potenziali sostenendo l’individuo, nel-le diverse età e in qualsiasi ambito istituzionale o contesto psico-sociale, nel superamen-to di particolari momenti critici;

intervenire in modo specifico nelle situazioni di disagio psicocorporeo e di disordini del-le espressioni psicomotorie, indipendentemente da eventuali problematiche organiche, individuando, valorizzando e mobilizzando il potenziale e le risorse della Persona e del suo contesto socio-familiare.

Servizi proposti

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PSICOMOTRICITA

L’attività psicomotoria preventiva promuove il benessere della Persona come globalità di mente e corpo. Si impegna perciò a proporre attraverso, gioco e movimento, attività di gruppo espres-sive-corporee, motorie e sensoriali specifiche per l’età dello sviluppo, tramite cui valorizzare il corpo con tutte le sue connotazioni funzionali, espressivo-comunicative, relazionali ed affettive.

Attraverso queste esperienze si offre una prevenzione rispetto l’insorgenza di criticità quali distur-bi specifici, disagi, disarmonie.

Servizi proposti

PSICOMOTRICITA

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ORTOTTICA

Servizi proposti

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

L’ Ortottista assistente in oftalmologia è il professionista sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e su prescrizione del medico, tratta i disturbi motori e sensoriali della visio-ne ed effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica.

Gli ambiti di competenza dell’Ortottista assistente in oftalmologia sono:

prevenzione, valutazione e riabilitazione visiva dei disturbi che impediscono una “visione binoculare”;

valutazione e riabilitazione dello strabismo, a qualsiasi età, e dell’ambliopia (occhio pigro);

esecuzione di esami di oftalmologia;

prevenzione, valutazione e riabilitazione delle disabilità visive.

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ORTOTTICA ORTOTTICA

Screening visivo in età evolutiva;

Valutazione ortottica;

Valutazione visuo-percettiva, visuo-motoria;

Screening, diagnosi e trattamento dell’ambliopia;

Screening, diagnosi e trattamento non chirurgico dello strabismo;

Training delle abilità visive nei DSA;

Deficit di convergenza e di accomodazione.

Servizi proposti

L’ortottista in età evolutiva:

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FISIATRIA

Servizi proposti

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Il servizio di Fisiatria del centro CMP San Michele si occupa dei numerosi disturbi a carico di muscoli, tendini e articolazioni che causano sofferenze e possono avere come conseguenza una minor capacità di svolgere le attività quotidiane riducendo anche la funzionalità motoria.

La visita fisiatrica è una valutazione medica specialistica che viene prescritta in caso di disturbi a carico dell’apparato osteoarticolare derivanti sia da patologie acute o croniche, che da processi infiammatori o di natura traumatica.

ritardi di acquisizione delle principali tappe motorie;

disturbi minori del movimento o del cammino segnalati dal pediatra di base;

mal posizioni alla nascita (torcicollo congenito/miogeno, piedi torti, metatarso varo);

lussazione congenita dell’anca;

Servizio di fisiatria da 0 a 3 anni:

lesioni del plesso brachiale.

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FISIATRIA FISIATRIA

Servizio di fisiatria da 3 a 18 anni:

dolori alla colonna vertebrale e agli arti superiori ed inferiori;

piedi piatti o cavi;

asimmetrie della colonna vertebrale o reali scoliosi;

deviazioni assiali degli arti (ginocchio valgo o varo);

differenze di lunghezza degli arti (non di pertinenza chirurgica);

valutazione di ortesi semplici come plantari o calzature ortopediche;

valutazione delle necessità riabilitative post-traumatiche (es. da sport) o dopo inter-venti di chirurgia ortopedica.

Servizi proposti

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OSTEOPATIA

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VAServizi proposti

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

L’Osteopatia è una terapia manuale che non richiede l’utilizzo di macchinari o farmaci ed agisce direttamente sulla struttura fisica del paziente. L’approccio osteopatico è basato sulla valutazione globale della persona, ricercando la causa del dolore e non ricorrendo al sintomo. L’osteopatia valuta la persona nel suo insieme, sia nella statica (postura) che nella dinamica globale e segmentaria. Nell’esame del paziente, oltre ai comuni test clinici, si valutano le restrizioni del movimento nelle articolazioni, le tensioni muscolari e fasciali, la mobilità degli organi viscerali.

L’osteopatia può essere effettuata anche in età pediatrica, sin dalla nascita, a seconda dell’esperienza manuale dell’operatore può essere possibile intraprendere il trattamento. Il servizio di Osteopatia del Centro CMP-San Michele può essere considerato un trattamento estremamente utile anche nel corso dell’inserimento alla scuola primaria nel corso del quale al bambino vengono effettuate numerose richieste sia a livello motorio che cognitivo.

Di seguito presentiamo alcuni ambiti di interesse relativi all’osteopatia in età pediatrica.

Disturbi in ambito cranio-sacrale di tipo “meccanico”, ossia disturbi di ordine oto-rinolaringoiatrico (ad esempio, otiti ricorrenti e sinusiti croniche), nell’ortodonzia come importante approccio preparatorio ad una migliore funzionalità cranica e del sistema masticatorio e in alcuni disturbi visivi.

Cefalea ed Emicrania, disturbi sempre più frequenti anche intenera età. Queste pro-blematiche, in età adulta, costituiscono una delle maggiori indicazioni per il trattamento osteopatico cranico.

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OSTEOPATIA OSTEOPATIA

Servizi proposti

Iperattività con difficoltà di apprendimento e/o disturbi specifici dell’apprendimento. Qui il trattamento osteopatico si orienta soprattutto nei casi a forte prevalenza emozionale o laddove si presenti un’alterazione del sistema cranio sacrale. Fondamentale risulta una corretta diagnosi medica, nonché un approccio multidisciplinare con psicologo e logopedista.

Coliche, problemi di digestione ed evacuazione che possono coinvolgere sia elementi strut-turali come diaframma o torace, sia organi come colon e intestino, sia strutture craniche come ad esempio il nervo vago deputato a controllare alcune importanti funzioni viscerali.

Allergie respiratorie e alimentari, in alcuni casi, possono beneficiare del trattamento osteopatia sempre tenendo conto della variabilità nelle cause che possono essere alla base di tali disturbi.

Scoliosi, solitamente tale problematica può trovare opportuno trattamento con approccio osteopatico, fisioterapico e posturale.

Patologie di varia eziologia ed importanza come sindrome di Down, disabilità intellettiva, paralisi cerebrali infantili, attacchi epilettici ed autismo. In tali ambiti l’applicazione del trattamento osteopatico va sicuramente considerata come parte integrante di una presa in carico più globale e di stampo multidisciplinare.

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Valutazione e inquadramento diagnostico

2017Il centro CMP-San Michele si occupa della valutazione degli apprendimenti dall’ingresso alla classe prima della scuola primaria fino ad arrivare a studenti universitari o lavoratori che necessitano di approfondire i loro dubbi per necessità occupazionali o per avere una chiarezza clinica.

La valutazione degli apprendimenti viene effettuata da psicologi esperti in neuropsicologia dello sviluppo in modo da ottenere una valutazione approfondita anche da un punto di vista di funzioni cognitive.

Valutazione degli apprendimenti

Centro CMP - San Michele per le scuole

Valutazione degli apprendimenti

Centro CMP - San Michele per le famiglie

L’approfondimento neuropsicologico svolto a carico delle funzioni cognitive come attenzione, memoria, working memory, funzioni esecutive e linguaggio è fondamentale per ottenere una diagnosi funzionale, ossia un inquadramento clinico, ma non solo.

Nella valutazione degli apprendimenti vengono indagate in modo completo l’area della lettura, l’area della scrittura sia da un punto di vista ortografico che prassico, l’area del calcolo e del senso del numero, comprensione del testo e produzione scritta.

Tale valutazione viene eseguita utilizzando batterie testistiche aggiornate e co-struite secondo modelli neuropsicologici attuali.

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Centro CMP - San Michele per le scuole

Valutazione degli apprendimenti

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

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La modalità di rilevazione del deficit negli apprendimenti segue quanto stabilito dalla Consen-sus Conference (2007) che ha definito concettualmente, operativamente e applicativamente il criterio della discrepanza, cioè, in sintesi:

l’abilità specifica deve risultare inferiore a -2ds (- 2 deviazioni standard) rispetto ai valori normativi previsti per l’età o la scolarità di riferimento;

il livello intellettivo deve essere nei limiti di norma rispetto ai valori medi attesi per l’età, vale a dire un QI almeno equivalente a 85. Con un QI inferiore a 85 siamo nell’ambito del disturbo aspecifico di apprendimento e, con valori inferiori a 70, in quello del ritardo mentale.

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Valutazione degli apprendimenti Diagnosi funzionale

Centro CMP - San Michele per le famiglie

Naturalmente, nel caso emergano delle difficoltà rilevanti (così come indicato dalla Consensus Conference, 2007) si procede la valutazione su più fronti in modo tale da giungere ad una diagnosi non solo clinica/nosografica ma funzionale, ovvero di immediata utilità per insegnanti ed eventuali altri educatori coinvolti, in termini di orientamento nella scelta di obiettivi appropriati e di metodi di lavoro efficaci sulla base delle caratteristiche peculiari dell’alunno in difficoltà.

L’indagine strumentale e l’osservazione clinica si muovono nell’ottica di completare il quadro diagnostico nelle sue diverse componenti sia per le funzioni deficitarie sia per le funzioni integre. La valutazione delle componenti dell’apprendimento si approfondisce e si amplia ad altre abilità fondamentali o complementari – linguistiche, percettive, prassiche, visuomotorie, attentive, mnestiche – ai fattori ambientali e alle condizioni emotive e relazionali per una presa in carico globale.

La diagnosi funzionale viene quindi elaborata dal neuropsichiatra infantile o dallo psicologo esperto in neuropsicologia dello sviluppo in funzione del quadro clinico del soggetto. Quindi, sulla base dello sviluppo cognitivo/neuropsicologico e degli apprendimenti possono essere indicati e suggeriti alla famiglia ulteriori approfondimenti da fare sempre all’interno del centro CMP-San Michele. Le ulteriori valutazioni che possono essere proposte dal centro CMP San Michele possono riguardare gli aspetti motori (valutazione psicomotoria), linguistici e articolatori (Valutazione logopedica) e oculo-visivi (valutazione ortottica).

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Centro CMP-San Michele per le scuole

Valutazione dei prerequisiti scolastici

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

La diagnosi precoce anche in termini di problematiche legate alla scuola sarebbe interes-sante, ma tale processo non può essere attuato proprio perché il bambino è in costante evoluzione e quindi è fondamentale non attribuire etichette diagnostiche in anticipo poiché si andrebbe a non rispettare la curva di sviluppo naturale dei più piccoli che non sempre è uniforme, ma non per questo deve essere patologica.

Questo naturalmente non vuol dire attendere che il bambino a tre anni inizi a parlare in modo spontaneo, ad esempio, senza far nulla. Ma vuol dire prestare molta attenzione clinica al quadro evolutivo di un dato bambino, monitorarlo nel tempo con costanti controlli e ini-ziare il prima possibile con programmi di potenziamento mirati alle sue esigenze.

Nel campo degli apprendimenti, studi recenti mostrano come già alla scuola dell’infanzia possano essere individuati bambini che saranno soggetti con molta probabilità a difficoltà scolastiche oppure anche DSA. È importante quindi effettuare un lavoro di potenziamento affinché il bambino riesca a colmare la difficoltà rispetto al gruppo dei pari e rientrare in un quadro di DSA più lieve e meno impattante sul percorso scolastico.

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Valutazione dei prerequisiti scolastici Valutazione dei prerequisiti scolastici

Centro CMP-San Michele per le famiglie

Possibili indicatori di rischio di DSA sono rappresentati dalle difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche, uditive e visuo-spaziali in età prescolare, soprattutto in presenza di un’anamnesi familiare positiva. Durante il primo anno di scuola primaria sarebbe opportuno che gli insegnanti realizzassero delle osservazioni sistematiche e periodiche delle competenze di lettura-scrittura con l’obiettivo di realizzare attività didattico-pedagogiche mirate.

Alla fine del primo anno di scolarità vanno segnalati alle famiglie i bambini che presentano una o più delle caratteristiche seguenti:

difficoltà nell’associazione grafema-fonema e/o fonema-grafema;

mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura;

eccessiva lentezza nella lettura e scrittura;

incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile.

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Centro CMP-San Michele per le famiglie

Trattamenti di potenziamento

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

È importante sottolineare che i disturbi specifici di apprendimento, la disabilità intellettiva, il disturbo di attenzione e iperattività sono disturbi di origine neurobiologica e che quindi tendono a persistere nell’arco della vita e a costituire un fattore potenziale di vulnerabilità. Per questo motivo si riconosce la necessità di una gamma di aiuti protratti nel tempo.

Sulla base della diagnosi funzionale i professionisti del Centro CMP-San Michele orientano la famiglia ad un modello di trattamento impostato e personalizzato in base alle esigenze dell’utente preso in carico. Per “presa in carico” si intende il processo integrato e conti-nuativo attraverso cui deve essere garantito il controllo coordinato degli interventi per favo-rire la riduzione del disturbo, l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo dell’individuo, orientato al più completo sviluppo delle sue potenzialità.

Ogni passo di questo progetto si compie secondo modalità di relazione tra professionisti della salute e famiglia, guidate da principi di chiarezza, trasparenza e coinvolgimento.

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Trattamenti di potenziamento Trattamenti di potenziamento

Centro CMP-San Michele per le famiglie

le modalità della presa in carico da parte della struttura riabilitativa;

gli interventi specifici durante il periodo di presa in carico;

gli obiettivi da raggiungere previsti nel programma e il loro aggiornamento nel tempo;

le modalità e i tempi di erogazione delle singole prestazioni previste negli stessi interventi;

Il progetto di intervento redatto dovrà contenere:

le misure di esito appropriate per la valutazione degli interventi, l’esito atteso in base a tali misure e il tempo di verifica del raggiungimento di un dato esito.

La presa in carico come programma di potenziamento/abilitazione è un progetto che può durare tutto l’arco della scolarizzazione in cui la persona è chiamata ad ap-prendere, percorso universitario compreso.

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Centro CMP-San Michele per le scuole

Trattamenti di potenziamento

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Il Centro CMP-San Michele si avvale di diverse figure professionali proprio perché i DSA o i BES (in generale) possono necessitare di trattamenti differenti anche se la diagnosi clinica è la medesima. Ad esempio, può capitare di proporre a due bambini disles-sici trattamenti differenti poiché la natura del disturbo può essere su base visuo-percettiva oppure legata ad una working memory uditiva non efficace.

I trattamenti che vengono proposti possono quindi essere inquadrati sia secondo il pro-fessionista che se ne prende carico, sia sulla base della tipologia del trattamento che si decide di impostare.

Ad esempio, sulla base della valutazione dell’abilità di lettura e delle funzioni cognitive si deciderà se impostare un programma abilitativo di tipo sublessicale o di natura visuo-per-cettiva.

Si sottolinea che presso il centro CMP-San Michele ogni trattamento effettuato prevede anche all’interno del training impostato degli esercizi di potenziamento neuropsicologico proposti al fine di sollecitare le funzioni cognitive sottostanti al compito che risulta deficitario in un’ottica di intervento non mirato sul compito ma sui processi e quindi sui circuiti neurofunzionali sottostanti.

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Trattamenti di potenziamento

trattamento percettivo-motorio (Benetti,2002) che prevede esercizi di discriminazione visiva e favorisce lo sviluppo di pattern motori che stanno alla base della motricità grossolana;

Il centro CMP-San Michele propone trattamenti mirati al potenziamento delle abilità di lettura:

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trattamento Davis-Piccoli (Godi,2002), che prevede esercizi per lo sviluppo di un focus attentivo che favorisca la rilevazione rapida delle parole, esercizi di discriminazione spaziale dei grafemi e altri per lo sviluppo delle abilità di sintesi fonetica;

trattamento Balance-Model (Lorusso et al., 2006) che è ispirato al metodo Bakker e prevede la stimolazione dell’emisfero ipoattivato presentando parole nell’emicampo opposto;

trattamento lessicale con parole isolate (Judica et al.,2002) che prevede la presentazione tachistoscopica di parole a computer;

trattamento linguistico generico (Lorusso et al.,2006), che prevede esercizi di lettura, per lo sviluppo della metafonologia, esercizi di scrittura, ricerca e correzione di errori, composizione e scomposizione di parole.

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Centro CMP-San Michele per le scuole

Consulenza psicologica e familiare

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Il centro CMP-San Michele propone anche il servizio di consulenza psicologica indi-viduale o familiare connessa alla genitorialità. Infatti, vi sono situazioni nelle quali la famiglia può trovarsi in difficoltà a gestire momenti (lutti, inserimenti scolastici, separazioni, nascita di un fratellino) o tappe dello sviluppo del bambino che richiedono particolare attenzione (controllo sfinterico, dormire nel proprio lettino, ciuccio).

In questi momenti è importante affidarsi a professionisti attenti e preparati ad accogliere le difficoltà della famiglia o del singolo genitore in un ambiente sereno e cordiale. Aiutare e soste-nere la famiglia è fondamentale per il benessere di tutti i componenti e soprattutto per i bambini che molto spesso non possono essere direttamente coinvolti nelle vicissitudini familiari poiché troppo piccoli, ma che comunque vivono e registrano le tensioni all’interno dell’ambiente domestico.

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Consulenza psicologica e familiare

Centro CMP San Michele

2017

Il centro CMP-San Michele propone servizi dedicati alla famiglia e al bambino/ragazzo che è al centro del progetto di diagnosi e riabilitazione. Ma oltre a ciò i professionisti del centro dedicano servizi per le esigenze degli istituti scolastici.

Centro CMP-San Michele per le scuole

Servizi per le scuoleFormazione e supporto dedicato agli istituti scolastici

Centro CMP San Michele: Progetti per le scuole

Centro CMP-San Michele per le famiglie

(i corsi proposti dal centro CMP sono soggetti ad accreditamento tramite l’accordo AIRIPA-MIUR). I corsi possono essere di due tipologie: corsi in cui un istituto sco-lastico incarica il centro CMP-San Michele di proporre un corso di formazione mirato a specifiche esigenze oppure corsi organizzati dal centro ai quali possono partecipare gli insegnanti di istituti diversi.

Corsi di aggiornamento e formazione per il corpo docenti

Secondo la Direttiva del MIUR del 27/12/2012 “è sempre più urgente adottare una didattica che sia denominatore comune per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica

inclusiva più che una didattica speciale”.

Consulenza, supervisione e supporto nella stesura di PEI e PDP

ad hoc per gli alunni che necessitano di queste forme di tutela.

Formazione degli insegnanti di sostegno nell’utilizzo di strumenti compensativi.

Screening e progetti di ricerca/studio relativi a problematiche come DSA, disabilità intellettiva, ADHD e altro ancora.

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Centro CMP-San Michele per le scuole

Piano Didattico Personalizzato - PDP

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Sulla base di questa posizione le scuole possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune per favorire percorsi personalizzati adatti alle capacità di ciascuno.Infatti, “le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende (...) le strategie didattiche devono sempre tener conto della singolarità e della complessità di ogni persona, delle sue capacità, delle sue fragilità nelle diverse fasi di sviluppo” (Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012).

Per tali ragioni nasce il PDP, ovvero il Piano Didattico Personalizzato: un documento nel quale viene scritto quanto rilevato e inseriti i comportamenti della scuola nei confronti di quello specifico alunno con le sue difficoltà e le sue potenzialità. La redazione del documento prevede una fase preparatoria di dialogo tra insegnanti, famiglia e clinici.

Cosa si intende per Piano Didattico Personalizzato?

Piano: predisporre un programma, un progetto, una strategia;

Didattico: scopo della didattica è il miglioramento: dell’efficacia e soprattutto dell’efficienza dell’ap-prendimento dell’allievo e allo stesso tempo dell’insegnamento del docente;

Personalizzato: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe. Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso percorsi differenti. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del “saper fare” in modo da predisporre piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni.

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Piano Didattico Personalizzato - PDP Servizio supporto stesura PDP

Centro CMP-San Michele per le famiglie

Sulla base di questo, il centro CMP-San Michele supporta le famiglie e le scuole nella stesura di questo documento al fine di evitare che venga banalizzato, ma che sia un au-tentico ed unico strumento di aiuto per la scuola utile a sostenere e supportare lo studente.

Inoltre, il volume delle attività di studio deve essere compatibile con le sue specifiche possibilità, capacità e potenzialità. Quindi saranno indicati anche la giusta quantità di com-piti e di richieste in fase di verifica e l’uso di mediatori didattici che possono facilitargli l’apprendimento come immagini, schemi, mappe e altro ancora.

Secondo le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” allegate al Decreto 5669/2011 indicano che il PDP “...dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: dati anagrafici del bambino; tipologia del disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate; forme di verifica e valutazione personalizzate”.

Per ciascuna materia o ambito di studi vanno individuati gli obiettivi e i contenuti fondamen-tali che l’allievo deve acquisire nell’anno scolastico. Vanno precisate le strategie metodolo-gico-didattiche a lui più adatte, cioè che tengano conto dei suoi tempi di elaborazione, di produzione, di comprensione delle consegne.

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Servizio supporto stesura PDP

Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Anche le modalità di verifica devono essere redatte nel documento inserendo ad esempio: tempi più lunghi per le prove scritte; testo della verifica scritta fornito in formato digitale; riduzione o selezione della quantità di esercizi delle verifiche scritte; interrogazioni programmate con l’utilizzo se necessario di immagini, mappe; recupero di prove orali per compensare le prove scritte.

Inoltre, vanno inseriti nel documento anche i criteri di valutazione come ad esempio la non valutazione degli errori ortografici e l’attenzione relativa più ai contenuti che alla forma.

Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169

(Gazzetta Ufficiale n. 191 del 19-8-2009)

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ETÀ

EVO

LUTI

VA

Servizio supporto stesura PDP Articolo 10

Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

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Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti me-todologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

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2017Essendo che ogni alunno è diverso dagli altri, così anche gli strumenti compensativi e le misure dispensative vanno selezi-onate e individuate sulla base dei punti di forza e di debolezza personali.

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e misure dispensativeStrumenti compensativi

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In ogni caso, le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” allegate al Decreto 5669/2011 specificano che “Gli strumenti com-pensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono facilitano la prestazione richie-sta nell’abilità deficitaria”. All’interno dello stesso documento viene proposto un elenco con gli strumenti compensativi più utilizzati.

permettono di trasformare un compito di lettura in un compito di ascolto (richiede una buona attenzione sostenuta a livello uditivo);

Sintesi vocale, audiolibri e testi scolastici con CD-ROM

consente all’alunno di non prendere appunti che potrebbero non agevolarlo nell’apprendimento in classe ma distrarlo (richiede una buona attenzione soste-nuta a livello uditivo);

Registratore

permettono allo studente di non disperdere troppe risorse cognitive nell’aspetto ortografico che non si è automatizzato concentrandosi più sul contenuto che sulla forma (richiede una buona velocità di scrittura a video);

Tablet e computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico

aiutano l’alunno a comprendere e svolgere in maniera organizzata i processi di analisi del testo dal punto di vista sintattico (richiede buone competenze visuo-spaziali);

Schede per le forme verbali, analisi grammaticale, logica e del periodo

Strumenti compensativi

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agevola gli alunni con difficoltà nell’esecuzione di calcoli (richiede comunque di aver compreso il problema e aver sviluppato buone capacità di problem solving);

Calcolatrice

forniscono un aiuto dal punto di vista degli aspetti di pianificazione e organiz-zazione dell’apprendimento e dell’esposizione (richiede buone competenze vi-suo-spaziali);

Tabelle, formulari e mappe concettuali

Strutturazione dei problemi per fasi;

Lettura da parte dell’insegnante dei compiti in classe scritti;

Tavola pitagorica e tabelle delle misure e delle formule geometriche.

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ETÀ

EVO

LUTI

VA

Misure dispensative

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Le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di ap-prendimento” allegate al Decreto 5669/2011 indicano che “Le misure dispensati sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento.

Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con Dislessia un lungo brano, in quanto l’eser-cizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. (…) L’adozione delle mi-sure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbosulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione”.

Alcune misure dispensative utilizzate sono, ad esempio, di non richiedere:

lettura ad alta voce;

scrittura veloce sotto dettatura o prendere appunti;

utilizzo del vocabolario cartaceo;

studio a memoria delle forme verbali;

scrittura in corsivo.

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Altresì di:

evitare le correzioni ortografiche;

assegnare tempi maggiori per le prove scritte;

usufruire delle interrogazioni programmate e comunicare le verifiche per tempo;

evitare più di una verifica o più di una interrogazione nella stessa giornata;

assegnare compiti a casa in misura ridotta;

favorire l’apprendimento della lingua straniera in forma orale.

Si sottolinea che le misure compensative e dispensative proposte sono sem-pre da valutare caso per caso sulla base della diagnosi clinica e delle risorse

cognitive dello studente.

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ETÀ

EVO

LUTI

VA

2017I Bisogni Educativi Speciali (BES) sono quelle particolare esi-genze educative che possono manifestare gli alunni, anche solo per determinati periodi, “per motivi fisici, biologici, fisio-logici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrono adeguata e personalizzata risposta” (Direttiva Ministeriale del 27.12.2012).

Guida per orientarsi

tra BES e DSA, PDP e PEI

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Guida per orientarsi tra BES e DSA, PDP e PEI

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Tale direttiva riassume i BES in tre grandi sottocategorie: quella della disabilità (tutelati dalla L.104/92), quella dei disturbi evolutivi specifici (tra i quali i DSA, tutelati dalla L.170/2010, e per la comune origine evolutiva anche ADHD e borderline cognitivi), e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

BES

In ambito clinico esistono anche altri disturbi o situazioni non citati dalla direttiva, quali ad esem-pio i disturbi dell’apprendimento non specifici, i disturbi dell’umore, i disturbi d’ansia, gli alunni plus dotati intellettivamente (“gifted”), che possono essere ricompresi tra i BES.

La Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla perso-nalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

Si sottolinea che con il termine di Bisogni Educativi Speciali non si intende un’etichetta diagno-stica, bensì un riferimento a quanto espresso nella dichiarazione internazionale di Salamanca (1994), ossia che “le persone che hanno bisogni educativi speciali devono poter accedere alle normali scuole che devono integrarli in un sistema pedagogico centrato sul bambino, capace di soddisfare questa necessità”. In relazione a ciò quindi vi saranno alunni con BES in possesso di una diagnosi clinica con un codice nosografico (come i DSA, il Funzionamento Intellettivo Limite - FIL, i Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL), il Disturbo della Coordinazione Motoria (DCD), e altri ancora), e altri con quadri di difficoltà non inquadrabili in un disturbo con codice nosografico.

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Naturalmente, la normativa sui BES prevede che i bisogni educativi speciali possano essere di natura persistente o transitoria. Ad esempio i DSA, FIL e DSL sono considerati disturbi di natura persistente, poiché di origine neurobiologica.

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ETÀ

EVO

LUTI

VA

Guida per orientarsi tra BES e DSA, PDP e PEI

Centro CMP-San Michele per le famiglie

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono una categoria diagnostica relativa ai Disturbi del Neurosviluppo (DSM-5) e riguardano i disturbi delle abilità scolastiche, ossia Dislessia, Disorto-grafia, Disgrafia e Discalculia (Consensus Conference, 2007).

DSA

La Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità (CC-ISS, 2011) definisce i DSA “di-sturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellet-tivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

Dislessia, disturbo nella lettura intesa come abilità di decodifica del testo;

Disortografia, disturbo nella scrittura intesa come abilità di codifica fonografica e com-petenza ortografica;

Disgrafia, disturbo nella grafia intesa come abilità grafo motoria;

Discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo in tese come capacità di com-prendere ed operare con i numeri”

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Importante sottolineare che i DSA hanno un importante impatto sia a livello individuale (frequente abbassamento del livello delle competenze acquisite e/o prematuro abbandono scolastico) sia a livello sociale (riduzione della realizzazione delle potenzialità sociali e lavorative della persona).

I disturbi specifici dell’apprendimento hanno un’origine neurobiologica alla base delle anomalie a livello cognitivo che sono associate a sintomi comportamentali del disturbo e che comprende un’interazione di fattori genetici, epigenetici e ambientali che colpiscono le capacità cerebrali di percepire o processare informazioni verbali o non verbali in modo efficiente e preciso (DSM-5, 2014).

La Consensus Conference del 2007 sottolinea che “la principale caratteristica di definizione dei disturbi specifici dell’apprendimento è quella della specificità, intesa come un disturbo che in-teressa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale”.

Italia, i DSA mostrano una prevalenza che oscilla tra i 2,5% e il 3,5% della popolazione in età evolutiva. Tale percentuale sottostima l’effettiva incidenza del disturbo, perché spesso non rico-nosciuto o confuso con altre problematiche. Dalla rilevazione del MIUR svolta nell’anno scolasti-co 2014-2015 la percentuale degli alunni e studenti con DSA nel sistema nazionale di istruzione si attesta intorno al 2,1% (186.803 alunni su un totale di 8.845.984) così distribuite: 1,6% alla scuola primaria, 4,2% alla scuola secondaria di primo grado e il 2,5% alla scuola secondaria di secondo grado (fonte: MIURDGCASIS-Ufficio Statistica e Studi-Rilevazioni sulle Scuole).

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ETÀ

EVO

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TOTALE Scuoladell’infanzia

Scuolaprimaria

Scuolasec. I grado

Scuolasec. II grado

2.5

0.6

4.2

1.51.6

0.8

0.030.07

2.1

0.7

a.s. 2010/2011 a.s. 2014/2015

Alunni con DSA in % del totale alunni per ordine scuola - a.s 2010/2011e a.s. 2014/2015

Fonte: MIUR - DGCASIS - Ufiicio Statistica e Studi - Rilevazioni sulle Scuole

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Scuola primaria

Scuola sec. II grado

Scuola sec. I grado

Scuola dell’infanzia

39.3 %

24.0 %

0.3 %

36.4 %

Fonte: MIUR - DGCASIS - Ufiicio Statistica e Studi - Rilevazioni sulle Scuole

Totale alunni con DSA: composizione % per ordine scuola a.s. 2014/2015

Ripartizioneterritoriale

Italia

Nord ovest

Nord est

Centro

Mezzogiorno

Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia Totalealunni con

DSA

Totalealunni

108844

43408

25656

21869

17911

38028

16347

6713

8846

6122

46979

21032

9272

9531

7144

41819

18204

8608

8822

6185

186803

76321

40724

41318

28440

8845984

2259767

1572987

1685509

3327721

% DSAtot.

alunni

2.1

3.4

2.6

2.5

0.9

Totale alunni con DSA per tipologia di disturbo e riartizione territoriale - a.s. 2014/2015

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ETÀ

EVO

LUTI

VA

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Area BrainActiveServizi di diagnosi e riabilitazione per bambini e ragazzi

Con il termine dislessia si intende il disturbo specifico della lettura, che riguarda la decodifica. Per individuare questo disturbo è necessario somministrare prove standardizzate di lettura a più livelli riguardanti lettere, parole, non parole, brani valutando in modo congiunto i parametri di rapidità e accuratezza nella prestazione.

Dislessia

La letteratura scientifica specifica che vi deve essere una distanza significativa tra la prestazione del bambino con dislessia e i valori medi attesi per la classe frequentata dal bambino sia in ter-mini di rapidità che di accuratezza. Tale distanza significativa viene fissata convenzionalmente a due deviazioni standard (-2ds) sotto la media per la velocità e al di sotto del quinto percentile perl’accuratezza (<5°%ile).

È importante sottolineare che oltre alla valutazione degli apprendimenti in presenza di dislessia è fondamentale indagare anche le funzioni neuropsicologiche soffermandosi in particolare su: memoria verbale fonologica, attenzione visiva, linguaggio, denominazione rapida e abilità meta-fonologiche (PARCC, 2011).

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ETÀ

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VA

Dislessia

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Disortografia

Con il termine disortografia si intende il disturbo specifico della scrittura, che riguarda lo scarso controllo ortografico. Si sottolinea che tale termine riguarda soltanto l’aspetto linguistico, ossia i deficit nei processi di cifratura. Per individuare questo disturbo è necessario somministrare provestandardizzate di dettato di parole, non parole e brano.

Oltre a valutare la produzione scritta spontanea e su stimolo iconico. Le prestazioni vengono valutate secondo il parametro correttezza ossia il numero di errori.

La prestazione viene ritenuta deficitaria al di sotto del quinto percentile (<5°%ile). È importante sottolineare che oltre alla valutazione degli apprendimenti in presenza di disorto-grafia è fondamentale indagare anche le funzioni neuropsicologiche soffermandosi in particolare su: integrazione visuo-motoria, abilità metafonologiche, attenzione visiva e uditiva e memoria a breve termine uditiva (PARCC, 2011).

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Con il termine disgrafia si intende disturbo specifico della scrittura, che riguarda la realizzazione grafica ossia la grafia. Si sottolinea che tale termine riguarda soltanto l’aspetto motorio ovvero i deficit nei processi di realizzazione grafica. Individuare questo disturbo è necessario sommi-nistrare prove standardizzate per la fluenza (velocità del gesto grafico di scrittura) e e valutare la grafia a livello qualitativo (impugnatura della penna, leggibilità, organizzazione all’interno del foglio e ulteriori parametri).

Disgrafia

Le prestazioni vengono valutate secondo il parametro della velocità di scrittura. La prestazione risulta deficitaria al di sotto delle due deviazioni standard dalla media e connotata da carenze qualitative nelle caratteristiche del segno grafico (Consensus Conference, 2007).

Importante sottolineare che oltre alla valutazione degli apprendimenti in presenza di disgrafia è fondamentale indagare anche le funzioni neuropsicologiche/motorie soffermandosi in particolare su: abilità motorie grosso-motorie e fino-motorie, abilità visuo-motorie e visuo-percettive, atten-zione visiva selettiva e sostenuta, memoria motoria e qualità dell’apprendimento motorio.

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Disgrafia

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Discalculia

Con il termine discalculia si intende il disturbo specifico del calcolo, che riguarda l’area matema-tica. La discalculia può distinguersi in due diversi profili: il primo connotato da debolezza nella strutturazione cognitiva delle componenti di cognizione numerica (cioè il senso del numero e quindi i meccanismi di quantificazione, comparazione, seriazione e strategie di calcolo a mente); il secondo relativo alle procedure esecutive come lettura, scrittura ed incolonnamento dei numeri e il calcolo (riguardante sia il recupero delle tabellone che gli algoritmi del calcolo scritto). Le pre-stazioni vengono valutate secondo i parametri correttezza e velocità di esecuzione.

Importante sottolineare che oltre alla valutazione degli apprendimenti in presenza di discalcu-lia è fondamentale indagare anche le funzioni neuropsicologiche relative all’organizzazione vi-suo-spaziale e alle abilità prassiche.

In conclusione, i DSA una categoria dei bisogni educativi speciali (BES) poiché fanno parte dei disturbi evolutivi specifici. A differenza di altri disturbi evolutivi, i DSA sono oggetto di una specifi-ca legge (L.170/2010), di un conseguente decreto (D.M. 5669 del 12 luglio 2011) e di Linee guida a tutela del diritto allo studio degli studenti con tale diagnosi.

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ORARI DI APERTURA(SEGRETERIA)

Lunedì - Venerdì mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Lunedì - Venerdì pomeriggiodalle ore 14:30 alle ore 18:30

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