CMB, IN CORSO

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Periodico trimestrale . Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli . Segretaria di redazione: Francesca Martinelli . Proprietario: CMB Società Cooperativa . Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Anno III . N° 8 Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: HIC ADV . Stampa: Nuova Grafica N.8 - Luglio 2008 Edizione speciale dedicata alle celebrazioni del centenario. Carpi, 13 giugno 2008 Opinioni e notizie da CMB in corso La storia di CMB: una biografia collettiva Il Presidente Zini traccia un bilancio Vorrei porgere a tutti un ca- loroso benvenuto a nome del Consiglio di Amministrazione e un sentito ringraziamento per aver accolto, tanto numerosi, l’invito a partecipare a questa giornata di festa: il Centena- rio della fondazione di CMB. Un evento straordinario che i Soci, ormai 1300, hanno vo- luto festeggiare insieme ai tanti amici della Cooperativa. Cent’anni di storia, intimamen- te legata agli avvenimenti del secolo scorso e allo sviluppo del nostro Paese. Un traguar- do straordinario per un’attività imprenditoriale, che ha saputo progredire ininterrottamente, tra tante difficoltà e innume- revoli sfide. Fino a giungere all’odierna importante realtà economica, grazie al lavoro, alla passione, agli ideali e al- l’intelligenza di generazioni di uomini. Uomini e donne di ieri e di oggi, molto diversi fra loro, eppure tanto simili nel con- dividere valori di solidarietà, democrazia e giustizia sociale. Accomunati da una vera a pro- pria ansia di progresso, sempre disponibili a sacrificarsi per raf- forzare la cooperativa e con essa una struttura imprenditoriale democratica, che antepone i valori dell’uomo alla logica del profitto. Orientata a valorizzare il lavoro quale fonte di progres- so sociale, a salvaguardare e ad accrescere l’occupazione of- frendo ai propri Soci un buon lavoro, ben retribuito. Nella storia di CMB pensiamo si pos- sa ritrovare il meglio di una for- mula che ha dischiuso le porte dell’esperienza imprenditoria- le, anche di elevato profilo, a ceti e classi sociali che altrimen- ti ne sarebbero state escluse. Oggi ci troviamo qui per fe- steggiare questo avvenimento, per tributare il giusto omaggio ad alcuni protagonisti di questa vicenda. Aiutati dall’acuto sag- gio del Prof. Giulio Sapelli, sto- rico di valore, profondamente

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N.8 - luglio 2008

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Periodico trimestrale . Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB MO . Direttore responsabile: Paolo Zaccarelli . Segretaria di redazione: Francesca Martinelli . Proprietario: CMB Società Cooperativa . Via Carlo Marx, 101, CARPI (MO) . Anno III . N° 8 Registrato al Tribunale di Modena il 26/06/2006 con il n° 1810. Progetto grafico: HIC ADV . Stampa: Nuova Grafica N.8 - Luglio 2008

Edizione specialededicata allecelebrazionidel centenario.Carpi, 13 giugno 2008

Opinioni e notizie da CMB

incorsoLa storia di CMB: una biografia collettivaIl Presidente Zini traccia un bilancio

Vorrei porgere a tutti un ca-loroso benvenuto a nome del Consiglio di Amministrazione e un sentito ringraziamento per aver accolto, tanto numerosi, l’invito a partecipare a questa giornata di festa: il Centena-rio della fondazione di CMB. Un evento straordinario che i Soci, ormai 1300, hanno vo-luto festeggiare insieme ai tanti amici della Cooperativa.Cent’anni di storia, intimamen-te legata agli avvenimenti del secolo scorso e allo sviluppo del nostro Paese. Un traguar-do straordinario per un’attività imprenditoriale, che ha saputo progredire ininterrottamente,

tra tante difficoltà e innume-revoli sfide. Fino a giungere all’odierna importante realtà economica, grazie al lavoro, alla passione, agli ideali e al-l’intelligenza di generazioni di uomini. Uomini e donne di ieri e di oggi, molto diversi fra loro, eppure tanto simili nel con-dividere valori di solidarietà, democrazia e giustizia sociale. Accomunati da una vera a pro-pria ansia di progresso, sempre disponibili a sacrificarsi per raf-forzare la cooperativa e con essa una struttura imprenditoriale democratica, che antepone i valori dell’uomo alla logica del profitto. Orientata a valorizzare

il lavoro quale fonte di progres-so sociale, a salvaguardare e ad accrescere l’occupazione of-frendo ai propri Soci un buon lavoro, ben retribuito. Nella storia di CMB pensiamo si pos-sa ritrovare il meglio di una for-mula che ha dischiuso le porte dell’esperienza imprenditoria-le, anche di elevato profilo, a ceti e classi sociali che altrimen-ti ne sarebbero state escluse.Oggi ci troviamo qui per fe-steggiare questo avvenimento, per tributare il giusto omaggio ad alcuni protagonisti di questa vicenda. Aiutati dall’acuto sag-gio del Prof. Giulio Sapelli, sto-rico di valore, profondamente

Insieme verso il futuroDal passato l’energia p er affrontare nuove sfide

13 giugno 2008

legato alla Cooperativa, di cui è fiero di esserne socio onora-rio, ormai da vent’anni. Ma vogliamo anche cogliere questa occasione solenne per conti-nuare a indagare le peculiarità di questa società di persone, per meglio comprenderne la naturale predisposizione alla responsabilità sociale, non solo in quanto posizione etica, ma come “componente istituziona-le” di una condotta imprendito-riale orientata al successo e alla sopravvivenza dell’impresa nel lungo periodo, che valorizza capitale economico e sociale.Un Centenario orientato al lato umano della società. Lasciando in secondo piano le opere guar-diamo ai protagonisti e lo fac-ciamo dal basso, dai problemi quotidiani e dalle aspirazioni dei nostri Soci. Particolarmente attenti ai più giovani, cui dob-biamo dedicare le giuste atten-zioni, volendo creare le miglio-ri condizioni per lo sviluppo futuro della Cooperativa. In un’epoca in cui si sono affievo-liti slanci e bisogni che costitui-

vano le componenti essenziali di un clima sociale che produ-ceva con naturalezza coopera-zione e solidarietà, è importante rafforzare la cultura d’impresa, come insieme di valori condi-visi, cui riferirsi nelle difficol-tà, onde evitare di smarrire le proprie origini nei momenti di più radicale trasformazione. Un codice etico, che emerge dalla ricerca etnografica condotta con passione e competenza dalle autrici del volume “Dove va a finire la fatica”, una rac-colta di testimonianze di soci a formare una sorta di biografia collettiva, da cui trarre slan-cio per affrontare nuove sfide.Prima, però, vorrei ripercorrere con Voi il filmato di questa sto-ria tornando alle origini. A quel 15 agosto 1908, quando 13 mu-ratori (Ferdinando Artioli, Pao-lo De Pietri, Aurelio Cavazzuti, Geminiano De Pietri, France-sco Pellini, Ildebrando Becchi, Enrico Gasparini, Celeste Pel-lini, Riccardo Righi, Severino Bussetti, Arturo Martinelli, Vir-ginio Giannotti e Bonfiglio Bul-

Con grande successo, lo scorso 13 giugno la Cooperativa ha celebrato a

Carpi il Centenario della sua fondazione. L’evento si è tenuto nella sug-

gestiva cornice del centro storico, tra il Teatro Comunale e Palazzo dei

Pio, di recente restituito alla città dopo lavori di ristrutturazione condotti

dalla stessa CMB. Alla celebrazione sono intervenuti autorità locali, par-

lamentari regionali e nazionali, rappresentanti del movimento cooperativo

e dell’imprenditoria, del mondo sindacale e del sistema finanziario e delle

professioni.

Momento centrale della giornata è stata la premiazione dei Soci anziani del-

la Cooperativa e la presentazione dei due saggi dedicati a CMB: “L’impresa

per la giustizia sociale” del Prof. Giulio Sapelli e “Dove va a finire la fatica”

a cura di Maria Canella e Roberta Garruccio.

L’argomento è stato sviluppato, poi, in una Tavola Rotonda dal titolo “Lavoro

e Responsabilità Sociale”, coordinata da Antonello Piroso Direttore del TG

La7, alla quale hanno partecipato insieme al Presidente di CMB Carlo Zini,

l’On. Pier Luigi Bersani, il Segretario Nazionale CGIL Guglielmo Epifani, il

Presidente di Legacoop Giuliano Poletti, l’On. Raffaello Vignali. A seguire

riportiamo un estratto del discorso del Presidente di CMB Carlo Zini.

Insieme verso il futuroDal passato l’energia p er affrontare nuove sfide

garelli) , tutti residenti a Carpi, si presentarono nello studio dell’avvocato Arturo Marchi, figura di spicco dell’epoca, so-cialista, presidente della Socie-tà operaia, e davanti al notaio Giuseppe Rossi, lo stesso che quattro anni prima aveva costi-tuito la Cooperativa Braccianti, dichiararono “di costituire una Società Anonima Cooperativa Lavoranti Muratori in Carpi, avente per scopo di assumere ed eseguire in cooperazione la-vori pubblici e privati attinenti all’edilizia”. Ne collocarono la sede presso la Camera del La-voro in via Paolo Guaitoli n. 7. Pur spinti da forti motivazioni ideali, che resistono tuttora, quei Soci non avrebbero pro-babilmente creduto di poter sprigionare una scintilla così duratura. In realtà tante furo-no le cooperative costituite in quegli anni, poche però sono arrivate ai giorni nostri con le dimensioni di CMB. La diffe-renza sta nello spirito impren-ditoriale dei protagonisti, nel-l’ambiente socio economico di riferimento, nella capacità di affrontare e anticipare grandi

trasformazioni restando sem-pre se stessi, ben ancorati alle proprie radici. Le testimonian-ze dei soci anziani e le ricerche di vari autori sulla cospicua documentazione conservata negli archivi della Cooperativa evidenziano il percorso segui-to per trasformare l’originaria ricerca della propria dignità di lavoratori in un’identità collet-tiva e d’impresa, che seppe su-perare innumerevoli difficoltà. Dapprima l’affermazione della propria autonomia dal movi-mento sindacale, una spiccata predisposizione al consolida-mento imprenditoriale sia con la costituzione di una tecno-struttura, che attraverso il pro-gressivo rafforzamento dei fondi di riserva. Strategia che consentì di passare indenni sia gli anni della Prima Guerra Mondiale sia il periodo fascista. Per evitare di soccombere e ve-nir meno alla primaria funzione di tutelare il lavoro dei propri Soci, mostrarono una notevole impermeabilità al quadro isti-tuzionale dominante, laddove questo, per esigenze sue pro-prie, abbia riconosciuto alla

cooperazione il diritto di svi-lupparsi. Furono anni difficili, nonostante i vantaggi ottenuti con l’adesione al regime di cui sono eloquenti testimonianze gran parte delle strutture della Carpi fascista: impianti abitati-vi, scolastici e sportivi. La crisi degli anni Trenta non risparmiò la Cooperativa, costretta fin dal 1928 a chiudere bilanci in per-dita. Provvidenziale si rivelò allora l’attitudine imprendito-riale a sviluppare lavori in terre lontane, con l’aiuto del regime vennero assunti lavori in Ca-labria e in Friuli ma anche in Albania, a Pola, Zara e Fiume.La guerra fece esplodere nei Soci grandissime contraddi-zioni, per anni soltanto sopi-te. Se è vero che da un lato si conseguirono buoni profitti con la costruzione del Campo di concentramento di Fossoli, al tempo l’anima antifascista di molti lavoratori non riuscì ad accettare la costruzione di quel campo e quelli impegnati nei gruppi partigiani vennero parzialmente esonerati e aiutati nella clandestinità. La contrad-dizione era evidente: ormai

bisognava attendere solo la Liberazione per cominciare a ricostruire su quanto la guerra aveva distrutto. L’importante era essere sopravvissuti a due conflitti mondiali e a quasi qua-rant’anni di incredibili difficol-tà, ponendo sempre al centro della propria azione la soprav-vivenza del bene comune, la Cooperativa, e la salvaguar-dia dell’occupazione dei Soci.A quel punto fu inevitabile il rin-novamento del gruppo dirigen-te e uno dei Consiglieri anziani,

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riconfermati nelle elezioni se-guite alla Liberazione, assun-se la nuova carica di vertice.Figure emblematiche di questa fase storica furono i Soci Fon-datori, fra i quali Nicodemo Gasparini e Umberto Bona-retti, il Presidente che guidò la Cooperativa nel difficile pe-riodo fascista. Al momento del suo congedo, dopo aver tribu-tato “un vivo elogio e un senti-to ringraziamento ai volontari della libertà” ed espresso “la più viva riconoscenza per i valorosi caduti”, si mostra fie-ro di consegnare ai successori “un organismo sano, forte e possente, pronto a intrapren-dere in ogni suo ramo la ne-cessaria opera di ricostruzio-ne”. Fu nominato Presidente Record Forghieri. che resterà in carica fino al 1950, per poi passare alla guida del Consor-zio delle Cooperative di Pro-duzione e Lavoro di Modena.Il Dopoguerra segnò una fase di straordinario sviluppo grazie alla capacità dei Soci di coglie-re le opportunità offerte dallo slancio della ricostruzione post bellica a Carpi e nel Paese. Tuttavia, nel 1949, la Coopera-tiva si trovò ad affrontare una grave crisi, con forte perdita di bilancio, il cui elemento sca-tenante fu un appalto a Roma in vista del Giubileo. Si riuscì

a riemergere solo grazie al sa-crificio dei Soci, alla solidarietà delle strutture del movimento e alla stima delle banche credi-trici. Quanto accaduto mise in discussione le modalità di ac-quisizione lavori condizionate dall’ossessione della disoccu-pazione; da quel momento la Cooperativa adottò una politi-ca molto più cauta e attenta alle esigenze di stabilità dell’impre-sa. Seguì un periodo di espan-sione fuori sede, il progressi-vo radicamento nelle zone di Roma e Milano, conseguito su lavori per importanti commit-tenze pubbliche, un accentuato sviluppo tecnologico con l’af-fermazione della prefabbrica-zione e la capacità di offrire so-luzioni sempre più complesse.Figura centrale dello sviluppo imprenditoriale del dopoguer-ra fu il Presidente Tervano Gualdi, una figura carismatica che esprimeva la cultura del-l’impresa, nella quale la base sociale riconosceva dinami-smo imprenditoriale, capacità e intelligenza molto elevate e la contemporanea fedeltà ai valori della tradizione. Al momento del ritiro, avvenuto nel 1973, lasciava un organi-smo sano con un forte attivo, ben patrimonializzato, pronto all’ulteriore salto costituito dal-l’unificazione con la Coopera-

�tiva Braccianti, di cui furono protagonisti i due Presidenti Maino Razzoli e Corrado Ber-ni che diedero vita il 1 gennaio 1977 all’odierna CMB. Furo-no anni travagliati: stabilità ed equilibrio imprenditoriale vennero ritrovati solo alcu-ni anni più tardi, superate le contraddizioni del processo di unificazione che provocò lacerazioni nella base sociale. Un fondamentale passaggio di sviluppo della Cooperativa fu merito delle intuizioni del Presidente Cesare Rinaldi, fi-gura di grande rilievo nel pa-norama cooperativo italiano in tempi difficili e tumultuosi. A lui si deve il merito di aver promosso un nuovo gruppo dirigente, più giovane e prepa-rato, selezionato su basi meri-tocratiche, che in larga misura

è ancor oggi alla testa dell’or-ganizzazione. Al momento del suo ritiro, avvenuto nel 1994, Rinaldi lasciava un organismo sano e possente con 300 miliar-di di ricavi e 70 di patrimonio, pronto per un ulteriore salto.Ed eccoci ai giorni nostri: in un secolo di vita di strada ne è stata fatta davvero tanta! Oggi CMB è una dei principali Ge-neral Contractor italiani che opera nel campo delle costru-zioni, dello sviluppo immobi-liare, della finanza di progetto, nella gestione di servizi in con-cessione. Proiettata a superare il traguardo dei 600 milioni di giro d’affari, con la realizzazio-ne di alcune fra le opere più significative del Paese: l’Alta Velocità ferroviaria nella trat-ta Firenze-Bologna-Milano; la Nuova Linea C della Me-

tropolitana di Roma; l’am-pliamento dell’Ospedale Ni-guarda Ca’ Granda di Milano.Oggi come allora il futuro dell’impresa è intimamente connesso a nuove intuizioni e alla capacità di dare risposte efficaci e di qualità a nuovi bisogni; sempre in grado di far fronte alle difficoltà con lo spirito di gruppo e il sacrificio dei Soci, ma anche e soprat-tutto con l’intelligenza della gestione e la razionalità di una direzione che ha ben presen-te la dimensione democratica dell’impresa. La Cooperativa viene prima dell’impresa e appartiene alle generazioni di uomini e donne che in essa hanno trovato lavoro e digni-tà, ai territori che l’hanno vista crescere in un’ottica di equità e temperanza, generando bene

comune e un patrimonio di persone, idee e mezzi investiti nel suo stesso futuro, per pro-durre ricchezza e occupazione.Cent’anni, una bella storia di gente onesta, che ha affermato i propri diritti, che ha contri-buito a far sì che la Costitu-zione della nostra Repubblica venisse fondata sul lavoro, che ha contribuito e vuol continua-re a contribuire allo sviluppo di questo straordinario Paese.Questa è la storia che oggi cele-briamo nel commosso ricordo dei tanti soci che ci hanno prece-duto, guardando al futuro, per-ché domani è un altro secolo!Voglia l’avvenire accrescere le fortune della Cooperativa, riservandole una vita lunga e sempre più prospera e fiorente.

Carlo Zini

13 giugno 2008

Un’aria di appartenenzadi Aldo ZiniSono arrivato al Teatro Comunale che erano appena le due e mezza e subito l’accoglienza da parte delle colleghe addette alla Reception mi ha fatto capire che era veramente un giorno speciale. Un cambiamento straordinario! Tirate così a luci-do quasi non le riconoscevo, a tutte potevo tranquillamente attribuire 10 anni di meno, e 10 cm. in più! Peccato che questa non sia una con-suetudine quotidiana, si andrebbe al lavoro con più “voglia”!! Poi dal palco in cui mi sono sistemato con altri colleghi ho seguito praticamente tutto il programma di interventi. Da quella posizione mi sono divertito a cercare tra i presenti tutte le fac-ce conosciute e con piacere ho rivisto tanti ex colleghi che ho conosciuto, nei miei 23 anni in cooperativa e che sono andati meritatamente in pen-sione. Sono affiorati tanti ricordi. Quelle facce mi hanno fatto scorrere nella mente tante esperienze ed epi-

sodi vissuti. Quanto devo a loro per la mia formazione, sia come uomo che come lavoratore. Quando Paolo Dondi è stato premiato per i suoi 25 anni in cooperativa mi sono un po’ commosso e lo ho invidiato; siamo quasi coetanei, abbiamo lavorato fianco a fianco, anch’io avrei voluto il privilegio di essere premiato da-vanti a quella platea, poi è salito sul palco a fare il suo intervento, emo-zionato e orgoglioso, sentivo anch’io gli stessi sentimenti, mi sentivo con lui. In Teatro si respirava un’aria particolare. Un’aria di appartenen-za. Una sensazione di orgoglio per far parte di una cosa unica che arri-va da lontano e vuole proseguire nel futuro. Non è facile da spiegare ma penso che quello spirito vada oltre i numeri, i bilanci, le dimensioni. È lo spirito che noi tutti soci dobbiamo impegnarci a difendere, guardando verso coloro che ce lo hanno trasmes-so. È un valore. E in una società che ormai i valori se li è dimenticati tutti, sento che ab-biamo l’obbligo di difenderlo.

Cresciuto in cooperativadi Giuseppe TestiPormi una domanda del genere, è come sfondare in me una porta super aper-ta, perchè in cooperativa ci sono nato veramente, ed ho vissuto quasi fino a sette anni per 350 giorni all’anno in magazzino, partecipando con mio nonno Boschini Ulpiano, uno dei pri-mi soci, (credo sia entrato negli anni 1922-1923, come magazziniere e camionista, fino alla pensione), a tut-te le assemblee di bilancio, presiedute dall’allora Presidente Gualdi Tervano e Razzoli Maino. Era festa grande e sentita, perchè essere soci a quei tempi rappresentava per gli operai, perchè solo loro erano soci, avere continuità nel la-voro, avere la certezza della pensione e trasmettere un’impresa nata libera alle generazioni future. Mi sono commosso veramente, quando l’ing. Grimaldi, con fervore e profondo sentimento, ha ricordato alcuni periodi pregressi diffi-cili e superati solo dalla forza d’animo, dall’unità ed onestà di tutti i soci del-l’epoca, dove tante grosse imprese priva-

te e purtroppo anche cooperative hanno chiuso i battenti, perchè amministrate e strutturate in modo diverso dal nostro. L’assemblea del centenario, a mio giu-dizio, è stata molto valida e snella: in-fatti, ogni intervento è stato unico, non ripetitivo e molto comprensibile a tutti i livelli. Ringrazio i soci che mi hanno votato in veste di delegato, perchè per me è un fatto esistenziale e altamente sentimentale.

Cento anni...e non dimostrarlidi Pio RossiCento anni... e non dimostrarli! Credo che valga la pena ribadire che il con-tinuo rinnovo della nostra compagine sociale, sia la dimostrazione che mentre l’azienda compie cento anni, i suoi soci sono in continuo rinnovamento. Solo la struttura Cooperativa può permettersi una combinazione di questo genere: continuare a rinnovarsi e progredire ri-cevendo da chi ci ha preceduti e cercan-do di lasciare l’azienda sempre miglio-rata a chi ci seguirà. Un ospite al tavolo della cena ha sottolineato che abbiamo

Il centenario è fatto anche di storie, di emozioni, di parole. Alcuni soci, invitati a fissare le proprie impressioni su carta,

raccontano in queste pagine il modo in cui hanno vissuto la giornata delle celebrazioni di Carpi. C’è chi ne parla come

di un evento speciale, quasi un rito familiare, c’è chi lo ha visto come un’occasione per rinsaldare i valori della coope-

rativa. È stata un’occasione per incontrarsi, per conoscere i nuovi soci, per riconoscere i meriti dei più anziani.

Ma soprattutto un momento per ripartire con nuova energia dal ricordo della fatica affrontata insieme.

Noi, i soci del centenarioAlcune impressioni sulla giornata del 13 giugno

�fatto molto bene a festeggiare i nostri 100 anni coinvolgendo la società che ci circonda; ha inoltre aggiunto che la di-versità Cooperativa viene marcata an-che da fatti di questo genere: si chiedeva infatti quante sono le aziende modenesi indipendentemente dalle dimensioni che possono affermare di avere compiuto 100 anni. Credo che la capacità di rin-novamento debba essere tra i principali obiettivi della nostra azienda.

Complimentianche da mia mogliedi Francesco LeiConsidero eccellente il risultato della manifestazione per la celebrazione del Centenario. Generalmente le mie valutazioni risultano piuttosto va-riegate e a tratti critiche e sono par-ticolarmente contento in questo caso di esprimere un giudizio netto di so-stanziale apprezzamento. Ho trovato l’evento molto equilibrato e riuscito nel bilanciare informazioni, emozioni, intrattenimento, dibattito di opinioni. Ritengo che abbia trasmesso al meglio quello che siamo e che potremmo essere anche in termini di contributi positivi che la realtà cooperativa può dare alla crescita culturale e sociale collettiva. Nei confronti dei soci ha rappresenta-to un momento importante di rinforzo dell’identità, della aggregazione, del senso di appartenenza a CMB, con la sua storia, le sue fatiche, le sue energie per il futuro. A titolo personale devo dire che “l’ho messa bene” coinvol-gendo mia moglie fin dal pomeriggio, per cui colgo l’occasione per esprimere anche il suo apprezzamento, che, pos-so assicurare, non risulta scontato. Particolarmente significativi per en-trambi le interviste ai soci, il dibattito e la qualità sia dell’impostazione del-l’evento che dei dettagli. Considerando che gli orientali non valutano eccellente ciò che non contiene anche una piccola imperfezione, ritengo azzardato, per il contesto, l’accompagnamento musicale nel corso della cena, quantomeno per il volume. D’altra parte la scena di Elio De Lorenzi infumanato che si alza

dal tavolo per ruotare la cassa acustica ha largamente compensato il disagio. Complessivamente un ottimo lavoro. Complimenti a tutti, e in particolare a Paolo, per “dove è andata a finire la fatica”.

In continuo rinnovamentodi Maria Pia CavaniLa giornata del 13 giugno 2008 non solo è stata la nostra festa ma il gior-no in cui rivive e si rinnova lo spirito cooperativo che ha dato vita, un secolo orsono, ad un sodalizio che negli anni ha saputo, grazie alla abnegazione ed alla partecipazione di tutti, rinnovarsi ed adeguarsi ai tempi, affrontando e superando ostacoli e difficoltà che non ne hanno scalfito il nome ed il prestigio.É nel ricordo di coloro che, trascorsi cent’anni, hanno posato le fondamen-ta e reso possibile questa giornata e grazie anche a chi, oggi, ha ideato e reso possibile con successo tale mani-festazione, che con commozione potrò dire “io c’ero”.

Racconti divertentidi Sandro FranzosoHo apprezzato molto la giornata di fe-sta perchè ha chiaramente manifestato lo spirito che ho potuto respirare lavorando in CMB in questi anni. Organizzazio-ne e testimonianze, infatti, sono state espressione della volontà di CMB di rivolgersi al futuro volgendo lo sguardo al passato. Nell’organizzazione, tale volontà si è materializzata nel vedere fianco a fianco giovani soci cooperatori e soci anziani con la possibilità di espri-mere in egual peso e misura la propria opinione. Ancora, ritengo encomiabi-le la volontà di premiare soci più che anziani (classi 1913, 1915, ecc.) per riconoscerne non solo il valore aggiun-to espresso come lavoratori, ma anche come uomini in grado di promuovere l’idea, linfa vitale per la cooperativa, e di affrontare sfide indispensabili a garantire il futuro all’azienda. Concetto “moderno”, anche per le nuove sfide che spettano a CMB e un futuro che

vede e vedrà il sacrificio di nuovi soci spostarsi oltre i confini “istituzionali” della cooperativa.Nelle testimonianze video, invece, ho particolarmente apprezzato le interviste di due consiglieri che hanno espresso concetti tanto profondi quanto divertenti nel modo di raccontarli.La prima, riportava la posizione di un socio che, molti anni fa, esprimeva qualche dubbio in merito alla possi-bilità di aprire l’adesione sociale alle donne lavoratrici. Beh, tanto mi ha fatto ridere, quanto mi ha fatto riflettere sulla capacità di CMB di guardare ai mutamenti sociali sempre tendendo alla possibilità di garantirsi un futuro. Credo che il lavoro fatto in questi anni da CMB per dare maggiore visibilità alle donne vada nella direzione giusta e auspico una sempre maggior presenza femminile.La seconda, invece, riportava la te-stimonianza di un socio che dopo il diploma (una ventina d’anni fa), presi i contatti con il collocatore della mano d’opera e ottenuto il posto di lavoro, rimaneva un po’ “tramortito” dalla notizia dell’inizio dell’orario di la-voro cui, da ex studente, non era certo abituato. Uscendo di casa il primo giorno di lavoro ritenne saggio prendere con sè un vecchio paio di guanti trovati in garage. Dopo molti anni rideva del fatto che molte paia di guanti erano state consumate. Questa testimonianza dà speranza a noi giovani, manifestan-do quanto CMB consideri importante garantirci una crescita professionale, rifuggendo le attività formative non calate nella quotidianità e “nel fare”. Trovo altrettanto importante, lo spirito della prima parte di questa testimonian-za, che deve a mio giudizio servirci.Si tratta del “comincia a fare”: una sorta di esortazione alla fiducia nella coope-rativa che ti chiede sempre (non senza sacrificio... ancora una volta) di svolgere attività sempre nuove e necessarie, per poi dare merito a chi ha saputo “tener botta”. Questo è quanto ho osservato e devo dire mi è piaciuto.

13 giugno 2008

Mancava solo il velo biancodi Luigi SaporitoVenerdì 13 giugno 2008 non è una semplice data. È un giorno importan-te scelto con largo anticipo tanto da non poter prevedere che coincide con una partita di calcio della Nazionale Italiana. L’attesa e la preparazione assomigliavano a quelle di un evento unico nella vita come può essere per esempio un matrimonio: le donne quasi tutte acconciate dal parrucchiere; gli uomini sbarbati ed eleganti; io che ho persino portato la macchina al lavaggio. Mancava soltanto il velo bianco legato all’antenna della macchina. Poi la maestosità della piazza di Carpi di per sé amplifica l’importanza del-l’evento e quando sono entrato all’interno del teatro comunale ho avvertito un bri-vido di orgoglio solo per il fatto di essere elemento partecipe della celebrazione del centenario della CMB. CMB sono tre lettere che ben si associano e tutti pronunciamo, scandendole bene, non so quante volte ogni giorno. Questo nome è diventato il filo conduttore della nostra vita. Pensandoci bene ti rendi conto del mutuo rapporto tra te e l’azienda che si traduce in percorsi di “dare ed avere” che spesso si incrociano: più fai per l’azienda e più ti ritrovi per te stesso e per il tuo futuro. Rientrando un po’ nella realtà di quel “mitico” 13 giugno devo dire che mi ha colpito la grande organizzazione di tutto l’evento, curata nei minimi particolari. Ritengo inoltre che il contesto del teatro e l’autorevolezza degli invitati hanno contribuito non poco al risultato della manifestazione. Ed ancora l’emozione trasmessa dalla presenza dei soci anziani, storia vivente della CMB, che testimoniano l’illimi-tato traguardo che si può raggiungere. In sintesi un giorno da ricordare come tra gli eventi più importanti della pro-pria vita.

Siamo un insieme di storiedi Andrea AlvisiSiamo tanti, troppi, per questo bel

Teatro, ormai piccolo per contenere 100 anni di vita. 1° ordine, platea, loggione… bar Milano… quanti siamo, non ci stiamo. 2° ordine, ri-dotto… bar del Teatro perché non ci stiamo, non ci stiamo! Sudore, sorrisi, pacche sulle spalle, qualche furbet-to ma non ci stiamo… e gli invitati perché ritardano?!... Poi tutto trova un equilibrio naturale, fluido, e si raccon-ta la nostra storia.La somma di tante vicende personali, di lavoro, di soddisfazioni e di delu-sioni, di lotta, di parole, di azioni. Una grande azienda, una grande storia di tanta gente e vederla lì sul palco tremante e quasi inconsapevole stringe lo stomaco. Una società fatta di persone, questa è la cooperazione. Volti, corpi, lavori, questi siamo noi. Questa la CMB. L’emozione di sen-tirlo affermare anche da persone che ricoprono cariche importanti che NOI siamo un insieme di storie che forma-no una grande vicenda imprenditoriale oltre le generazioni, questo rimane. L’orgoglio di essere uno di quelli che svolgono questa storia aleggiava nella calda ed umida atmosfera del Teatro Comunale di Carpi, tra sorrisi per il collega ritrovato, per il socio romano o il milanese che finalmente vedeva Car-pi per la prima volta.Il centro della sua storia e della storia di quanti hanno scelto di essere con CMB, per gli uomini che la compon-gono, per il lavoro che riescono a dare.E noi eravamo lì. Siamo storia.

Una grande famigliadi Maria Lina SilvestriLa giornata dell’Assemblea di Bilan-cio del Centenario in Carpi rimarrà sicuramente per me un gran bel ricor-do, non so se dovuto al fatto che lavoro in cooperativa da ben più di trent’an-ni… In occasione di un evento simile, senti dentro un’emozione fortissima; ti senti parte di una grande famiglia perché bene o male conosci quasi tutti tra operai, impiegati e dirigenti e que-sto far parte di un gruppo con valori storici e umani così forti ti fa senti-

re bene. Per tutto questo mi sento di ringraziare innanzitutto coloro che si sono adoperati con le loro capacità ed entusiasmo alla riuscita di una gior-nata davvero indimenticabile.

Invitatemi al prossimo centenariodi Siriana BertacchiniChe la cooperativa avesse 100 anni, era noto. Ma in questa giornata ci siamo entrati dentro tutti, eredi di una fetta di storia, protagonisti di una parte di storia e generatori di altra storia che verrà.Partecipare ad una impresa che è ol-tre noi stessi, all’insegna di ideali di solidarietà e collaborazione che sono gli unici in grado di reggere le ingiurie dell’opportunismo è la vera soddisfazio-ne di lavorare in cooperativa e che ci ha dato l’orgoglio - non solo professionale ma anche di cittadini - di esserci lì, insieme, a guardare ciò che siamo stati capaci di fare e sognare su ciò che potre-mo ancora creare per noi lavoratori, le nostre famiglie e la collettività.E poi la rivalsa simbolica su anni di povertà e rinunce dei nostri predecessori, nel far festa in un teatro (a Milano) o in un castello risistemati da noi e usato per la nostra festa, non è cosa da poco.E lo stile, non ultimo, intelligente e misurato ma chiaro e lungimirante, delle esposizioni dei partecipanti, delle pubblicazioni predisposte... fino all’ele-ganza del ricevimento in tutte le sue sfumature.E comunque una grande macchina or-ganizzativa efficientissima, in grado di gestire un evento così importante, al pari delle migliori imprese specializzate nel settore! (apriamo un nuovo business?)Che dire: grazie di questo distillato di storia, di fatica, di cooperazione.E mi raccomando, invitatemi al pros-simo centenario!

Speravo non finisse maidi Liliana CerchiariÉ difficile esprimere l’emozione provata nel corso dell’intera giornata che, anche

Dopo 25 annide lavoro...o forse 100di Pasquale Di Pirro

se lunghissima, avrei desiderato non finisse mai. Quello che ho colto e che più mi ha colpito è stata la passione e la partecipazione con cui sono stati trattati gli argomenti. La premiazio-ne dei Soci Anziani ed il ricordo dei primi anni della Cooperativa sono stati per me molto commoventi, forse per il particolare affetto che mi lega ad alcuni di loro, per le loro storie, per la loro tenacia. Soci che hanno visto i primi difficili anni della Cooperativa e che sicuramente hanno vissuto con un sentimento e una passione che non appartengono più ai nostri giorni.Questo mi ha veramente colpito.

Non sono molto bravacon le paroledi Lorella LaspiNon sono molto brava con le parole, ma vorrei solamente dire che secondo me tutto è andato molto bene. Le colle-ghe delle staff sono veramente colleghe preziose e con loro ho trascorso ore belle ed intense anche se stancanti.L’organizzazione è stata “quasi perfet-ta” e forse solo noi ci siamo accorti di alcuni disguidi dietro le quinte.Ritengo che anche in questa occasio-ne il nostro “capitano” abbia dato il massimo!! Per me è stata una giornata indimenticabile che ricorderò sempre con molto affetto!!!!! Grazie

Wow!di Daniela TinarelliWow! Che bello quando un evento tanto atteso si realizza e, mentre lo vivi, ti rendi conto che è ancora più partecipato e coinvolgente di come te lo immaginavi!Abbiamo iniziato la mattina col dire “Cooperativa bagnata, cooperativa fortunata” quasi per trovare una con-solazione se fosse piovuto durante la celebrazione.La pioggia è caduta, ma nel pomerig-gio quando era in corso l’Assemblea nel Teatro di Carpi e non ha infastidito la maggior parte di noi ( forse gli or-ganizzatori erano ugualmente un po’

in tensione...).Quindi la “danza dell’anti-pioggia”, che ognuno di noi ha virtualmente bal-lato, ha senz’altro funzionato.Prima dell’inizio dell’Assemblea, mi sono intrattenuta con un collega a parlare con un ex cooperatore, che raccontava il suo trascorso in coope-rativa, i sacrifici fatti lavorando fuori casa, arrivando a fine settimana con un solo vestito pulito e asciutto che era quello con cui ritornava a casa dalla famiglia.Fatica del lavoro e sacrificio umano sono esperienze simili a quelle descritte nei libri commemorativi della coopera-tiva, che ci sono stati regalati come filo d’unione tra il passato iniziato 100 anni fa’ e il lavoro di oggi.Innanzitutto, voglio ringraziare i soci sovventori anziani, ex cooperatori, per l’emozione che ci hanno regalato nel momento della loro premiazione.La loro volontà di esserci e partecipare attivamente di persona, fieri di quello che hanno “costruito”, deve trovare giusta continuità e reinterpretazione nello spirito cooperativo di oggi, che muove soci e non soci.Non abito a Carpi, ma di sicuro mi sento un po’ carpigiana, ed avere avuto il cortile del Castello dei Pio quale sce-nografia per la cena è stato veramente un bel regalo.Immagino quale sia stata la soddi-sfazione dei tecnici e operai che hanno lavorato alla ristrutturazione, così come era già avvenuto anche a Milano al Teatro Dal Verme, nel vivere la “loro opera” assieme a tutti i colleghi. Coinvolgente l’atmosfera durante la cena nel vicino tendone, appositamen-te allestito, forse ancor più che nello splendido cortile.Terminata la cena, quando tutti ci si organizza per rincasare, ecco che dal cielo scende qualche goccia…Ormai la nostra giornata di celebra-zione del centenario a Carpi volge-va al termine, non poteva più essere cambiata.Domani è un altro secolo.

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GESTIONE ECONOMICA

Bilancio ges tionale 2007Tutti i numeri di un anno di costruzioni

Nella giornata del 13 giugno, i Soci di CMB riuniti nel Tea-tro Comunale di Carpi per celebrare il Centenario della Cooperativa sono stati invitati ad approvare il bilancio con-suntivo per l’esercizio 2007. Di seguito vengono sintetizzati i principali risultati ottenuti lo scorso anno attraverso l’ana-lisi del bilancio gestionale di CMB.L’esercizio 2007 ci consegna un consuntivo positivo: il giro d’affari realizzato dalle Di-visioni si presenta in decisa crescita, più dell’11% rispetto al 2006, raggiungendo i 475 milioni di euro, con 26 milioni di utile al lordo del ristorno ai Soci e delle imposte. Anche la dimensione sociale ha messo a segno un vistoso progresso, con quasi 1250 Soci che hanno sottoscritto e versato un capi-tale sociale di 25 milioni.Le ragioni del successo di que-sti anni sono da ricercare nella cultura imprenditoriale diffusa in CMB e condivisa fra i Soci, nell’ampia autonomia delle unità organizzative radicate nel territorio, nell’aver punta-to sullo sviluppo delle attività autopromosse e sul project fi-

nancing. Si tratta di un proget-to strategico che ha l’ambizio-ne di guardare lontano, oltre i tre anni del Piano Industriale, e che prevede di superare la soglia dei 600 milioni di euro già il prossimo anno.La gestione dell’esercizio 2007 conferma il positivo anda-mento del comparto costru-zioni, in crescita sia in termini di volumi produttivi che di redditività, con un risultato particolarmente significativo in Divisione Centrale e Lom-bardia. Soddisfazioni intense sono venute anche dall’attività immobiliare che, nonostante il calo della produzione, registra un incremento della redditivi-tà, e dal settore ospedaliero, non solo per quanto concerne l’esecuzione dei lavori ma an-che per la gestione dei servizi. I principali fattori che hanno influito sulla redditività azien-dale sono stati:• l’elevato livello raggiunto dal margine di contribuzione (B.P. = 46,55 milioni, pari al 9,99%; B.C. = 50,94 milioni pari al 10,72%) dopo aver ef-fettuato una prudente politica di accantonamenti;• la significativa redditività ge-

stionale dell’attività immobi-liare, con 21,9 milioni di utile lordo pari al 21,13%;• il positivo andamento della gestione finanziaria, che regi-stra oneri per soli 1,94 milioni, nonostante il prevedibile in-cremento degli stessi rispetto al 2006, causato dall’aumento dell’indebitamento e dal rialzo generalizzato dei tassi d’inte-resse.CMB ha poi conseguito un ri-sultato positivo nonostante il forte prelievo fiscale che, nel 2007, ha raggiunto l’entità di 5,35 milioni di euro, dei quali 2,40 milioni a titolo di IRAP e 2,95 di IRES; comunque in calo rispetto al precedente esercizio per effetto di prov-vedimenti legislativi tesi a ri-durre il carico impositivo sul reddito d’impresa e su alcune categorie di costi indeducibili.

Il giro d’affari delle Divisio-ni migliora le previsioni di preconsuntivo, soggetto a più prudenti valutazioni a causa del ritardo riscontrato nel processo di crescita della

Divisione Lazio. La maggior crescita delle Divisioni Cen-trale e Lombardia, tuttavia, ha ampiamente compensato il differenziale negativo della Divisione Lazio che, pur cre-scendo di un 10% rispetto allo scorso anno, non ha raggiunto le dimensioni previste in bud-get. Di grande valore risulta il livello ottenuto dalla Divisio-ne Lombardia, che supera le dimensioni previste in budget fino a giungere alla quota di 157 milioni di euro; del resto anche la Divisione Centrale, seppur ancora in fase di con-solidamento, sembra avviata a un nuovo ciclo espansivo rag-giungendo i 226 milioni. Tutte le Divisioni concorrono alla formazione dell’utile azien-dale (B.P. = 37,4 milioni pari al 8,03%; B.C. = 39,9 milio-ni pari al 8,40%), nonostante spicchi per eccellenza il risul-tato della Divisione Lombar-dia con un utile lordo sull’or-dine del 10%, ottenuto grazie al contributo determinante del comparto costruzioni. Fa regi-strare un buon risultato anche la Divisione Centrale, che mi-gliora le previsioni di budget con un 7,79%; mentre la Di-visione Lazio segna un 6,08% contro il 7,74% previsto, a cau-sa del ritardo nel suo processo di crescita.

Il comparto costruzioni ha vis-suto una fase di forte crescita sul versante produttivo, supe-riore sia alle previsioni di bud-get che di Piano, e attribuibile sia alla piena produzione rag-giunta da alcuni grandi can-tieri, in ritardo nel 2006, che alla definizione di importanti atti aggiuntivi e composizioni

Le Divisioni

Le costruzioni

CONTO ECONOMICO

Valori in milioni di euro

RICAVI

UTILE LORDO DIVISIONI

UTILE NETTO

434,7

31,27,18%

18,324,22%

428,0

36,78,57%

20,114,70%

466,2

32,56,97%

20,504,40%

475,1

39,88,40%

23,304,90%

2005 2006 BUDGET 2007 2007

��

Bilancio ges tionale 2007Tutti i numeri di un anno di costruzioni

bonarie tali da determinare un deciso incremento dei ricavi e un sostanziale recupero di mar-gine. Sul piano commerciale si è assistito a un incremento del-le acquisizioni da committen-ze pubbliche e private e a un ridimensionamento della com-ponente immobiliare: il monte lavori relativo alla sola attivi-tà di costruzioni è stato pari a 406 milioni di euro, superiore sia alle previsioni di budget (+6%), che al livello raggiunto nel 2006 (+26%).

L’utile lordo apportato dal comparto è stato di 18,3 milio-ni, pari al 4,52%, superiore al-l’obiettivo di budget e in linea col buon risultato dello scorso anno, nonostante il contesto di mercato registri forti rialzi dei prezzi dei materiali per contra-stare i quali bisognerà attrez-zarsi con strumenti nuovi.

Il comparto immobiliare ha vissuto un altro anno ricco di soddisfazioni, contribuendo in modo decisivo alla realizza-zione del risultato economico messo a segno dalla Coope-rativa, sebbene nella seconda metà del 2007 si siano comin-ciati ad avvertire segnali di rallentamento e l’avvio di una congiuntura meno favorevole.Il volume di vendite realizza-to, con 83 milioni di contratti preliminari sottoscritti, seppur lontano dal picco registrato lo scorso anno, ha tuttavia con-sentito lo sviluppo di iniziative con una buona redditività nel tradizionale segmento residen-ziale, necessarie a supportare col giusto mix di produzione gli obiettivi più generali di CMB.

UTILE NETTO GESTIONALEValori in milioni di euro

25,00

22,50

20,00

17,50

15,00

12,50

10,00

7,50

5,00

2,50

0,00

2005 2006 Budget 2007 2007

18,32

20,11 20,50

23,30

L’immobiliare

475,1

��ripresa nella pubblicazione dei bandi. Il volume dei la-vori acquisiti, 558 milioni di euro, supera la previsione di 526 fissata in budget, prospet-tando un margine di contribu-zione del 5,50% in linea con le previsioni.Diversi gli obiettivi conse-guiti nella seconda metà del-l’anno e in grado di generare nuovo impulso alle strategie della Cooperativa in una fase del mercato caratterizzata da una agguerrita concorrenza proprio nelle fasce alte in cui CMB si misura.Un intenso lavoro commercia-le, infatti, è stato alla base dei contratti acquisiti, improntato a un’attenta opera di selezio-ne di lavori e committenze, allo scopo di incrementare la qualità del portafoglio.La crescita è stata trainata da lavori quali l’autostrada Pede-

GESTIONE ECONOMICA

• Come ormai avviene da di-versi anni, il maggior volume di vendite, per complessivi 46 milioni di euro, viene realiz-zato in Divisione Lombardia, grazie a un’organizzazione collaudata ed efficiente, che si avvale dell’ormai storica collaborazione di Promea. Le strategie adottate confermano un’elevata capacità nel sele-zionare, gestire e realizzare iniziative immobiliari com-plesse, come quelle relative al piano di riqualificazione urbana di Rozzano o di Pre-gnana Milanese.• La Divisione Centrale cen-tra l’obiettivo di budget con vendite che sfiorano i 20 mi-lioni, grazie agli interventi residenziali “Ca’ Ginevrini La Coccinella”, all’interno del Golf Club di Colombaro di Formigine, “Limidi Parco” a Soliera e il direzionale “Mo-

dena Fiori”.• La Divisione Lazio, pur non essendo riuscita a conseguire gli obiettivi previsti, ha svolto un’intensa attività di promo-zione e sviluppo di nuove ini-ziative fra le quali “Tor Car-bone”, l’edificio direzionale “Casale Rosso” e la ristruttu-razione del magnifico com-plesso nei pressi della Rocca di Viterbo.

Il 2007, sul piano commer-ciale, conferma una serie po-sitiva sia per la quantità che per la qualità dei valori ac-quisiti, con il conseguimento di importanti risultati, favoriti anche da un andamento di mercato che, nella seconda metà dell’anno, ha visto una

Acquisizioni eportafoglio lavori

montana Veneta, l’Ospedale di Thiene-Schio, il complesso direzionale antistante la Fiera di Bologna, l’estensione del contratto per il completamen-to delle Chirurgie Generali dell’Ospedale Careggi di Fi-renze e un lotto dell’Autostra-da Pordenone - Conegliano Veneto.Tutte le Divisioni superano gli obiettivi quantitativi di budget e sulle attese reddituali si re-gistra un certo equilibrio nelle Divisioni Centrale e Lombar-dia, mentre la Divisione Lazio resta al di sotto della soglia attesa.Sul piano qualitativo è, poi, possibile trarre alcune impor-tanti indicazioni:• la rilevante presenza di lavori pubblici, circa il 73% sul totale acquisito, a un margine medio inferiore del 5% non consente di esprimere una redditività superiore. Ciò a conferma che un equilibrato mix di lavori di diverse tipologie è la miglior garanzia per il raggiungimen-to degli obiettivi di margine;• le acquisizioni immobiliari sono in diminuzione rispetto alle previsioni, seppur in linea con i risultati degli ultimi anni a riprova di un mercato la cui domanda ha registrato una netta flessione a partire dalla seconda metà del 2007. Nono-stante ciò, tuttavia, la redditi-vità si mantiene su livelli pres-soché doppi rispetto a quella registrata sui lavori pubblici e privati;• le acquisizioni di lavori ri-feribili all’area del project financing sono relative al già citato Nuovo Ospedale di Thiene-Schio, all’adeguamen-to contrattuale dell’Ospedale Niguarda e al Nuovo cimitero del Comune di Rho.

19,8

VENDITE IMMOBILIARI 2007

16,6

46,5

Divisione Centrale

Divisione Lazio

Divisione LombardiaTOTALE: 82,9

��

Project financinge servizi

Il comparto project-servizi si conferma un’area di business di estremo interesse, sulla quale CMB intende conti-nuare a focalizzare la propria attenzione, concentrandosi in prevalenza su iniziative ricon-ducibili ai settori della sanità, dei parcheggi, dei cimiteri e delle infrastrutture di traspor-to. Si tratta di una linea di bu-siness che sta creando grande valore per l’azienda e che darà notevoli soddisfazioni in con-siderazione al sempre mag-gior ricorso delle Pubbliche Amministrazioni a progetti di finanza strutturata per colma-re le carenze nelle dotazioni di infrastrutture del Paese senza gravare sul bilancio pubblico. Dal consuntivo gestionale del 2007 emergono risultati signi-ficativi: i ricavi lordi superano i 38 milioni, con una redditivi-tà raddoppiata di 2,97 milioni (pari al 7,69%) a fronte di 1,86 milioni (pari al 4,40%) previ-sti dal budget 2007. Anche il budget 2008 presenta obiettivi impegnativi e una forte cresci-ta dei ricavi, soprattutto nella Divisione Centrale, mentre a livello previsionale la reddi-tività mostra un leggero calo fisiologico dovuto allo start up di diverse iniziative.La causa di questa contrazio-ne è riconducibile alla natura stessa del project finance, che presuppone il finanziamento di un progetto in grado di ge-nerare, nella fase di gestione, flussi di cassa e risultati suffi-cienti a rimborsare il debito contratto per la sua realizza-zione e remunerare il capitale di rischio.

PORTAFOGLIO LAVORI

378,8

31,9

494,8

90,2

292,4

39,1

Edilizia

Infrastutture

General Contractor

Immobiliare

Produzione Project

Alta Velocità

Divisione Centrale

Divisione Lazio

Divisione Lombardia

259,6

159,0

138,9

ACQUISIZIONI 2007

TOTALE: 557,5

TOTALE: 1327,3

��

GESTIONE ECONOMICA

Nel corso degli ultimi anni sono stati conseguiti eccellen-ti risultati sul piano commer-ciale, culminati nel corso del 2007 con l’acquisizione del Nuovo Ospedale dell’Alto Vicentino, per il quale sono previsti investimenti per 120,5 milioni e la gestione per ventisette anni e sei mesi dei servizi no core con un vo-lume di attività di circa 800 milioni. A questa sono da ag-giungere nuove concessioni cimiteriali in Lombardia.Le concessioni acquisite ne-gli ultimi anni, in particolare nell’area del project financing ospedaliero e cimiteriale, hanno arricchito il portafo-glio con opere significative sia per dimensione che per complessità. CMB vanta,

Acquisizioni eportafoglio servizi

nel segmento project-servizi, un portafoglio ordini di ol-tre 1300 milioni con una di-screta aspettativa reddituale

(10,80%) che si dovrebbe svi-luppare nell’arco dei prossimi trent’anni.Per il 2008 si prospetta un’ul-

teriore crescita dello stesso fino a 1600 milioni, a confer-ma dell’elevato dinamismo del settore.

Divisione Centrale

Divisione Lazio

Divisione LombardiaTOTALE: 1.336,3

664,3

620,651,4

PORTAFOGLIO PROJECT-SERVIZI 2007

��

CHI VA E CHI VIENE

LAVIGNETTA DI ZINEGGI

Divisione Centrale

Assunzioni

DirezioneIngegneria e

Sistemi

Divisione Lombardia

Divisione Lazio

Divisione Centrale

Sabato Addonizio

Artemio Levoni

Francesco Milianta

Carmine Picariello

Giancarlo Poli

Capo Cantiere

Capo Lavorazione

Muratore

Carpentiere

Resp. Stabilim. Prefabbricati

Pensionamenti

Divisione Lombardia

Gaspare Campo

Divisione Lazio

Giovanni Moschetti

Giuseppe Scaglione

Andrea Ammeli

Tommaso Cacciaguerra

Pasquale Catanzaro

Ivan Catini Erminio De Gaspari

Pietro Ierardi Massimo Lanzillotta Giuseppe Licata Roberto Massarenti

Mario Maurantonio

Enrico Pezzetta Cosimo Stanisci

Antonio Trovato

Pasquale Di Maro Ass. Sist. Sicurezza e Ambiente

Andrea Chiappini

Antonio Cozzi Claudio Signorini

Asfaltista

Uff. Tecnico Cantiere

Carpentiere

Resp. Stabilim. Prefabbricati

Capo Lavorazione

Operatore Macchine

Tecnico Impiantista

Carpentiere

Carpentiere

Carpentiere

Assistente Tecnico

Carpentiere

Operatore Macchine

Luca Beniamino Antonio Roberti

Sara Soliman

Assistente Tecnico

Operatore Macchine

Analista Lavori

Progettista

Assistente SPP

Resp. Commerciale di divisione

DirezioneAmministrazione

Valentina Trapani Addetta Amm.va Immobiliare

Dimissioni

Sylwester Pawel Budny

Pasquale Catanzaro

Gabriele Dagnello

Alberto Margini Costantino Murzilli

Fiore Porretta

DirezioneAmministrazione

Luigina Perrone Addetta Amm.va Immobiliare

Divisione Centrale

Roberto Amato

Giovanni Battaglia

Agnese Borghi

Rafat El Menoufy

Salvatore Ferba

Wael Mesak

Lorenzo Occoffer

Giuseppe Orlando

Antonino Zizzo

Add. Lavori Infrastrutturali

Carpentiere

Carpentiere

Direttore Cantiere Impianti

Elettricista

Addetto Centro Servizi

Divisione Lazio

Marco Ciarlantini Direttore di Cantiere

DivisioneLombardia

Operatore Macchine

Muratore

Assistente Gest. Qualità

Manovale

Gruista

Manovale

Buyer

Carpentiere

Carpentiere

Capo Cantiere

Resp.le di Cantiere

Carpentiere

Nel mese di settembre, partiranno le prime edizioni dei corsi di formazione per i dipendenti interessati a divenire Soci di CMB. Il corso consisterà di tre moduli su argo-menti riguardanti il movimento cooperativo, la sua storia e i suoi valori, lo Statuto Sociale e i Regolamenti che disciplinano il rapporto tra il Socio e la Cooperativa, alcune nozioni in merito alle attività e al mercato, una semplice guida all’interpretazione del Bilancio Preventivo, Consuntivo e del Piano Industriale.

DIVENTARE SOCI, DA SETTEMBREAl via il nuovo corso di formazione sociale