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SOMMARIO DICEMBRE Finito di stampare nel mese di dicembre 2001 Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova Direttore Editoriale Dr. Corrado Canestro Direttore Responsabile Dr. Sergio Castellaneta Comitato di Redazione Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova Presidente: Dr. Sergio Castellaneta Vice Presidente: Prof. Emilio Nicola Gatto Segretario: Prof. Giandomenico Sacco Tesoriere: Dr. ssa Maria Clemens Barberis Consiglieri Dr. Enrico Bartolini Prof. Dante Bassetti Dr. Massimo Blondett Dr. Alberto Ferrando Dr.ssa Anna Maria Gandolfo Prof. Riccardo Ghio Prof. Claudio Giuntini Dr. Giuseppe Mina Prof. Giovanni Regesta Dr. Emilio Casabona Dr. Gabriele Perosino Collegio dei revisori dei conti Prof. Fernanda De Benedetti Dr. Antonio Bianchini Prof. Giulio Cesare Peris Dr. Luca Nanni Commissione albo odontoiatri Presidente: Dr. Emilio Casabona Segretario: Dr. Stefano Bovone Dr. Massimo Gaggero Dr. Gabriele Perosino Dr. Marco Oddera Periodico Mensile Anno 9 - n° 12 - Dicembre 2001 - Tiratura 8.000 copie - Autorizz. n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di Genova Spedizione in abbonamento postale - Gruppo IV 45% - Redazione e Segreteria: Via Corsica, 16/B Genova - Pubblicità, progetto grafico e impaginazione: Silvia Folco, Tel. e fax 010/58.29.05 - Coordinamento redazionale: Estro Srl Via Fiasella, 12 Genova, Tel.010/56.10.81 - fax 010/54.52.175 Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova. P. 30 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero P. 18 INTERNET a cura di M. Blondett Anno 9 - Numero 12 Dicembre 2001 Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 Genova Tel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito Internet: www.erga.it/ordmedge - E-mail: [email protected] In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova EDITORIALE Pagina 2: Arriva l’assistenza “locale” CRONACA & ATTUALITA’ Pagina 4: “Lea”, i tagli diventano legge Pagina 28: Le insidie di peste e botulismo LEGGI & REGOLE Pagina 6: Rifiuti sanitari, nuove norme Pagina 8: In porto due accordi integrati PREVIDENZA & ASSISTENZA Pagina 13: Integrazione alle pensioni Enpam NORMATIVE FISCALI Pagina 21: Irap, se non rimborsano... I NOSTRI CONTI Pagina 22: La lira va in pensione CRONACA & ATTUALITA’ Pag. 25/26/27 11 GENOVA ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GENOVA M E D I C A M E D I C A ECM, LA NEBBIA SI AVVICINA. O SLITTA TUTTO LAREGIONE SPINGE SUL PROGRAMMA DI DAY SURGERY PIANO CONTRO LALLARME ANTRACE LE PAROLE E LA DELUDENTE REALTA2001 STUDI MEDICI E RIFIUTI IL TAR ANNULLA LA SUPER TASSA ALLINTERNO “DENTISTI NOTIZIEA tutti i lettori di “Genova Medica” l’Ordine augura un Buon Natale e un Nuovo Anno pieno di salute e felicità!

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S O M M A R I O

D I C E M B R E

Finito di stampare nel mese di dicembre 2001

Organo Ufficiale dell’Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di GenovaDirettore EditorialeDr. Corrado Canestro

Direttore ResponsabileDr. Sergio CastellanetaComitato di RedazioneConsiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di GenovaPresidente: Dr. Sergio CastellanetaVice Presidente: Prof. Emilio Nicola GattoSegretario: Prof. Giandomenico SaccoTesoriere: Dr. ssa Maria Clemens BarberisConsiglieriDr. Enrico BartoliniProf. Dante BassettiDr. Massimo BlondettDr. Alberto FerrandoDr.ssa Anna Maria GandolfoProf. Riccardo GhioProf. Claudio GiuntiniDr. Giuseppe MinaProf. Giovanni RegestaDr. Emilio Casabona Dr. Gabriele Perosino Collegio dei revisori dei contiProf. Fernanda De BenedettiDr. Antonio BianchiniProf. Giulio Cesare PerisDr. Luca NanniCommissione albo odontoiatriPresidente: Dr. Emilio CasabonaSegretario: Dr. Stefano BovoneDr. Massimo GaggeroDr. Gabriele PerosinoDr. Marco Oddera

Periodico Mensile Anno 9 - n° 12 - Dicembre 2001 - Tiratura 8.000 copie - Autorizz. n.15 del 26/04/1993 del Tribunale di GenovaSpedizione in abbonamento postale - Gruppo IV 45% - Redazione e Segreteria: Via Corsica, 16/B Genova - Pubblicità, progetto grafico eimpaginazione: Silvia Folco, Tel. e fax 010/58.29.05 - Coordinamento redazionale: Estro Srl Via Fiasel la, 12Genova, Tel.010/56.10.81 - fax 010/54.52.175 Stampa: Grafiche G.&G. Del Cielo snc, Via G. Adamoli, 35 - 16141 Genova.

P. 30 DENTISTI NOTIZIE a cura di M. Gaggero

P. 18 INTERNET a cura di M. Blondett

Anno 9 - Numero 12 Dicembre 2001

Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Genova: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 GenovaTel. 010.58.78.46 - 54.33.47 Fax 59.35.58 - Sito Internet: www.erga.it/ordmedge - E-mail: [email protected]

In copertina: “Visita agli infermi” di C. de Wael, Galleria di Palazzo Bianco, Genova

EDITORIALEPagina 2: Arriva l’assistenza “locale”

CRONACA & ATTUALITA’Pagina 4: “Lea”, i tagli diventano leggePagina 28: Le insidie di peste e botulismo

LEGGI & REGOLEPagina 6: Rifiuti sanitari, nuove normePagina 8: In porto due accordi integrati

PREVIDENZA & ASSISTENZAPagina 13: Integrazione alle pensioni Enpam

NORMATIVE FISCALIPagina 21: Irap, se non rimborsano...

I NOSTRI CONTIPagina 22: La lira va in pensione

CRONACA & ATTUALITA’ Pag. 25/26/27

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GENOVAORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHIE D E G L I O D O N T O I A T R I D E L L A P R O V I N C I A D I G E N O V A

M E D I C AM E D I C A

ECM, LA NEBBIA

SI AVVICINA.O SLITTA TUTTO

LA REGIONE SPINGE

SUL PROGRAMMA

DI DAY SURGERY

PIANO CONTRO L’ALLARME ANTRACELE PAROLE E LA DELUDENTE REALTA’ 2001◆ ◆ STUDI MEDICI E RIFIUTI

IL TAR ANNULLA

LA SUPER TASSA

ALL’INTERNO “DENTISTI NOTIZIE”

A tutt i i lettori di “Genova Medica”l’Ordine augura un Buon Natale e un

Nuovo Anno pieno di salute e felicità!

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opo la conversione in legge del D.L.347/01, meglio noto come decretosalva-spesa o finanziaria sanitaria

del 2002, cambia l’assetto istituzionale digoverno della “cosa sanitaria”. Per la primavolta le Regioni, grazie anche al clima didevolution che investe non solo la sanità maanche l’istruzione e l’ordine pubblico, sarannomesse davanti allaresponsabil i tà dispesa di ASL e ospe-dali e dovranno farei conti con i livelliessenziali di assisten-za che sono stati giàdefiniti in un Decretodel Presidente delConsiglio dei Ministridi prossima pubblicazione.Pagine di quotidiani e di riviste accreditateparlano di questa nuova rivoluzione e dannoampio risalto ai prossimi cambiamenti cheinvestiranno le Regioni che saranno chiamate,a breve, a gestire un servizio sanitario inprima persona.E’ indubbio che le nuove disposizioni assuntedal Governo Centrale in accordo con leRegioni relative alla determinazione dei livelliessenziali di assistenza (LEA) rappresentanoanch’esse un punto di partenza importanteverso una nuova autonomia gestionale subase regionale.Il Ministro Sirchia, interpellato sull’argomento,ha espresso forti preoccupazioni ed ha paven-

tato il rischio che alcuni Regioni con una mar-cia in più, lascino indietro quelle meno orga-nizzate; altri personaggi politici ed economistihanno criticato la possibile nascita di 21 siste-mi sanitari diversi tra loro, soprattutto nell’ero-gazione delle prestazioni ai cittadini.Anche lo stesso Presidente della FNOMCeO,Dott. Del barone, a nome di tutti i medici ita-

liani, si è dichiaratocontrario a questi cam-biamenti in quanto“potrebbero portare atanti sistemi sanitari subase regionale, ognu-no dei quali in gradodi garantire livelli qua-litativi e quantitativi diassistenza rapportati

alle locali possibilità finanziarie, determinan-do così un processo che, di fatto, finirebbe perstravolgere i principi costituzionali a tuteladella salute pubblica”.“Di fronte a questa decisione del Governo “ –continua Del Barone – “è facile prevedere chei medici italiani potrebbero non condividereuna scelta idonea a destabilizzare il concettodi uniformità delle prestazioni sanitarie, riaf-fermando la necessità di garantire alla colletti-vità – da nord a sud del paese – gli stessi livel-li di assistenza”.A questo punto mi preme sottolineare di nonsentirmi tra quelli citati dal Dott. Del Baronepoiché ritengo che le Regioni debbano deci-dere liberamente quali iniziative possono

GENOVAM E D I C AM E D I C A

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ARRIVA L’ASSISTENZA “LOCALE”Uniformità e solidarietà garantite dai “livelli essenziali”

D

PERCHE’ CHI SA ORGANIZZARSI

MEGLIO NON DOVREBBE

ESSERE IN GRADO DI FARE

PROPRIE SCELTE D’AVANGUARDIA?

L ’ E D I T O R I A L E

Genova Medica 12/2001

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

Genova Medica 12/2001

ECM, un “minislittamento” (ma non si dice)per i crediti un piano articolato in cinque anni

ECM, la nebbia s’avvicina”, scriveva-mo sul numero scorso. Adesso possia-mo dire che la data del 1° gennaio è

addirittura davanti al naso, ma non per que-sto le incertezze si sono diradate. L’unica cosasicura, al momento - quando scriviamo questenote siamo intorno al 5-10 dicembre - è chenon si è avuta alcuna comunicazione ufficialeal riguardo. E quindi andiamo con le soliteindiscrezioni, anticipazioni e voci di corridoio(che ci sembra comunque interessante racco-gliere, se non altro per dare un’idea dell’ariache tira). La data, intanto: sembra che al mini-stero non vogliano parlare di slittamento, per-ché rimarrebbe ferma la partenza al prossimoprimo gennaio, ma il programma effettivocontemplerebbe solo eventi successivi al 1°aprile 2002 (se non è uno slittamento trovatevoi un’altra definizione più gradita). Verrebbeconfermata l’ottica quinquennale per accumu-lare almeno 150 crediti formativi, secondo

una cadenza di 10 nel 2002 per poi salire a20, 30, 40 e 50 nei successivi quattro anni;almeno il 60% di questi crediti dovrà derivaredalle attività di formazione riferite agli obietti-vi nazionali o regionali, mentre il restante40% potrà essere maturato attraverso percorsiformativi autogestiti.La formazione a distanza, per il momento,resterebbe accantonata, mentre per congressie convegni all’estero tali eventi dovranno esse-re accreditati dalla corrispondente societàscientifica, associazione od ordine professio-nale italiani coinvolti. La commissione nazio-nale per l’ECM comunque, a quanto si sa,nelle sue determinazioni farà riserva di modi-ficare le indicazioni di base a seconda delpiano sanitario nazionale per il triennio2001-2003 (o quello successivo 2004-2006).Insomma, la telenovela continua e nessuno -secondo i migliori canoni della suspense - saancora come andrà a finire.

assumere in ragione delle proprie disponibi-lità finanziarie al fine di migliorare il servizio.Sino ad ora abbiamo assistito impotenti allosfascio della sanità italiana perpetrata daipolitici di turno che si sono prodigati ad ema-nare sempre nuove disposizioni, nella quasitotalità dei casi, vessatorie nei confronti deglioperatori sanitari e dei cittadini-utenti, attra-verso leggi, decreti e quant’altro senza tenereconto delle variegate realtà locali: infatti, que-sta sanità centralista non ha considerato asso-lutamente che esistono delle situazioni didifformità tra, ad esempio, la Lombardia e la

Campania.E’ mio auspicio che la classe politica regiona-le possa gestire, sotto questa nuova spintafederalista, un nuovo servizio sanitario allaportata del cittadino anche in considerazionedelle nuove ricerche scientifiche e dell’aumen-to della vita media, assumendosi le responsa-bilità delle decisioni assunte.Molta strada ancora ci attende prima di vede-re dei risultati concreti ma la strada è ormaitracciata e spetta a noi renderla percorribile.

Sergio Castellaneta

L’ASSISTENZA LOCALE

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✔ Chirurgia estetica non conseguente a incidenti, malattie o malformazionicongenite;

✔ circoncisione rituale maschile;✔ medicine non convenzionali (agopuntura - con l’eccezione delle indicazioni

anestesiologiche - fitoterapia, medicina antroposofica, medicina ayurvedica,omeopatia, chiropratica, osteopatia);

✔ vaccinazioni non obbligatorie in occasione di soggiorni all’estero;✔ certificazioni mediche (escluse quelle richieste dalle scuole per la pratica

non agonistica degli alunni . v. dpr 270 e 272/2000) non rispondenti a fini di tutela della salute, anche quando richiesta da disposizioni di legge (inclu-se le idoneità alla pratica sportiva, agonistica e non, all’impiego, idoneità al

C R O N A C A & A T T U A L I T A ’

roprio mentre questa rivista viene“chiusa” in vista del la stampa,dovrebbe uscire l’atteso decreto del

presidente del Consiglio dei ministri chedovrebbe fissare, indicandoli negli allegati, i“l ivel l i essenzialid’assistenza” aiquali ci si dovrebbeattenere su tutto ilterritorio italiano.In sostanza si tratte-rebbe di concretizza-re in una leggel’accordo tra Stato eRegioni dell’agostoscorso, che già ha avuto un primo approdonel decreto legge 347 del 18 settembre 2001.In attesa di avere sotto gli occhi la GazzettaUfficiale con il testo definitivo, diamo comun-

que qualche anticipazione, sulla scorta delleindicazioni dei più attendibili organi di stam-pa di questo settore (vedi “Il Sole - 24 OreSanità”), con l’avvertenza comunque che alcu-ne voci, per quanto ci risulta, erano già esclu-

se dalle prestazionierogate in via generaledal Servizio sanitarionazionale.

Nei due elenchi cheseguono abbiamo rias-sunto - sempre sullabase delle anticipazio-ni dell’ultima ora - le

prestazioni che sarebbero totalmente escluse equelle escluse solo parzialmente, in quantoerogabili solamente secondo specifiche indi-cazioni cliniche.

P

CANCELLATO TUTTO

IL FILONE DELLE MEDICINE

ALTERNATIVE E DRASTIVCAMENTE

RIDIMENSIONATO QUELLO

DELLA RIABILITAZIONE

Le Prestazioni totalmente escluse

“LEA”, I TAGLI DIVENTANO LEGGENumerose prestazioni escono dalle garanzie fornite dal Ssn

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“LEA” I TAGLI SONO LEGGE

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servizio civile, idoneità all’affidamento e all’adozione, rilascio patente,porto d’armi ecc);

✔ prestazioni di medicina fisica, riabilitativa ambulatoriale, esercizio assistitoin acqua, idromassoterapia, ginnastica vascolare in acqua, diatermia aonde corte e microonde, agopuntura con moxa revulsivante, ipertermiaNas, massoterapia distrettuale riflessogena, pressoterapia o presso-depres-soterapia intermittente, elettroterapia antalgica, ultrasuonoterapia, trazionescheletrica, ionoforesi, laserterapia antalgica, mesoterapia, fotoforesi tera-peutica, fotochemioterapia extracorporea, fotoforesi extracorporea.Su disposizione regionale la laserterapia, l’elettroterapia antalgica, l’ultra-suonoterapia e la mesoterapia potranno essere incluse le prestazioni esclusesolo parzialmente.

Le Prestazioni solo parzialmente escluse✔ Assistenza odontoiatrica, limitatamente alle fasce di utenti e alle condizioni

indicate al comma 5, ar t. 9 del decreto legislativo 502/92;densitometria ossea, limitatamente alle condizioni per le quali vi sono evi-denze di efficacia clinica;

✔ medicina fisica e riabilitativa ambulatoriale: l’erogazione delle prestazioni ricomprese nella branca è condizionata alla sussistenza di taluni presupposti (quali la presenza di quadri patologici definiti, l’età degli assistiti, un congruo intervallo di tempo rispetto alla precedente erogazione, ecc.) ovve-ro a specifiche modalità di erogazione (es. durata minima della prestazio-ne, non associazione con altre prestazioni definite, ecc);

✔ chirurgia refrattiva con laser a eccimeri (erogabile limitatamente a casiparticolari di pazienti con anisometropia grave o che non possono portarelenti a contatto od occhiali).

Le disposizioni sui “lea” indicano poi unaserie di prestazioni che sono sicuramenteincluse nei livelli d’assistenza erogabili dalSsn, ma presentano un profilo organizzativopotenzialmente inappropriato, o per i qualioccorre comunque individuare modalità piùappropriate di erogazione (ad esempio, peressere chiari, prestazioni che andrebberotrasferite dal regime di ricovero a quelloambulatoriale). Si tratta di 43 drg “ad alto

rischio di inappropriatezza” se erogati inregime di degenza ordinaria, e per essi, sullabase delle rilevazioni regionali, dovrà essereindicato un valore percentuale o soglia diammissibilità. Nell’elenco figurano tra l’altrogli interventi sul cristallino (252 mila ricoverinel ’99), l’esofagite e altre malattie del dige-rente senza complicazioni (211 mila ricoveri)e le affezioni mediche del dorso (158 milaricoveri).

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RIFIUTI SANITARI, NUOVE NORMEPossono essere smaltiti con meno difficoltà se sterilizzati

L E G G I & R E G O L E

ulla Gazzetta Ufficiale del 17 novem-bre scorso, n. 268, è stata pubblicatala legge n. 405, del 16 novembre,

che ha convertito il decreto legge 347 intitola-to “Interventi urgenti in materia di spesa sani-taria”. Del contenuto di queste disposizionilegislative abbiamo già parlato (vedi il nostroarticolo “Alla ricerca di nuove economie” suln. 10 di “GenovaMedica”), ma allorasi trattava ancora didecreto legge; insede di conversionein legge è stata intro-dotta qualche modifi-ca, che val la penadi evidenziare. Lofacciamo sulla scortadi una circolare che la Federazione degliOrdini ha diffuso al proposito, ed il cui testoquindi seguiamo come traccia. Il presidenteDel Barone evidenzia che “il Senato haapprovato una nuova disposizione che dettauna nuova normativa relativamente alla mate-ria di smaltimento dei rifiuti sanitari e dei rifiu-ti speciali. Con tale norma, contenuta nelcomma 1/bis dell’art. 2, si consente alleaziende sanitarie di smaltire i rifiuti sanitaripericolosi attraverso procedimenti di disinfe-zione che assicuri un abbattimento della cari-ca batterica non inferiore al 99,99 per cento;mentre per i rifiuti sanitari speciali non tossiconocivi è prevista la loro assimilazione ai rifiutiurbani dopo un procedimento di disinfezione

non inferiore alle 72 ore, o sottoposti ad unprocesso di sterilizzazione”.“Sempre all’art. 2 della legge è stato inseritoun nuovo comma – 5 bis – che proroga a fardata dal 1° febbraio 2002 la disposizione,contenuta al comma 3 dell’art. 15 bis deldecreto legislativo 502/1992 e successivemodificazioni, concernente la soppressione

dei rapporti di lavoroa tempo definito per ladirigenza sanitaria.“La modifica apportatadall’art. 3 del decretolegge 347/2001 sisostanzia nella sop-pressione del punto 5,che prevedeva ‘’ glieffetti finanziari positi-

vi o negativi derivanti dall’entrata in vigoredelle leggi o dei provvedimenti regionali adot-tati ai sensi del presente decreto sono acquisitio ricadono sui bilanci delle singole regioni”.“Una disposizione di rilievo – è ancora la cir-colare Fnomceo che lo rileva – è stata intro-dotta nel contesto dell’art. 4 (Accertamento ecopertura dei disavanzi) che prevede alcomma 3 bis la possibilità per le regioni didisporre, limitatamente al 2002 e in derogaalle leggi vigenti, una maggiorazione dell’ali-quota addizionale regionale sull’Irpef, nonchédi determinare i tributi regionali previstidall’art. 23 del decreto legislativo 504/92(tributi riferiti alla tassa automobilistica regio-nale, sopratassa annuale regionale e tassa

S

LA LEGGE 405 NTERVIENE ANCHE

SUI RAPPORTI DI LAVORO

A TEMPO DEFINITO

PER LA DIRIGENZA SANITARIA

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

speciale regionale). Qualora le regioni dispo-nessero una maggiorazione dell’Irap sul red-dito delle persone fisiche superiore allo 0,5, lastessa dovrà essere determinata con leggeregionale.“L’art. 8 della legge 405/2001 ha poi sop-presso la norma contenuta nella lettera a) deldecreto legge n. 347, secondo cui le regionipotevano disporre che nel proprio territorio lecategorie di medicinali che richiedono un con-trollo ricorrente del paziente siano erogateagli assistiti dalle Asl direttamente tramite le

proprie strutture aziendali; adesso la leggedispone che il paziente possa rifornirsi di talicategorie di medicinali presso le farmacieconvenzionate, pubbliche e private. “Infine – conclude la nota Fnomceo – nelcorso della conversione in legge del decreto inesame è stato introdotto l’art. 9/bis, secondocui i medicinali non soggetti a ricetta medica,immessi sul mercato a partire dal 1° marzo2002 e recanti un apposito “bollino” di rico-noscimento, potranno essere liberamente ven-duti in farmacia.

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RIFIUTI SANITARI

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remesso che il Dpr 28 luglio 2000n.272, ”Accordo collettivo nazionaleper la disciplina dei rapporti con i

medici specialisti pediatri di libera scelta, aisensi dell’articolo 8 del decreto legislativo, n.502/92, come modificato dai decreti legislati-vi n.517/93 e n.229/99” sottolinea il ruolosvolto dalle regioni nel generale contesto diriorganizzazione del Ssn e di valorizzazionee responsabilizzazione della figura del pedia-tra di famiglia; considerato che lo stesso Dpraffida alle Regioni ampi ed esclusivi spazi dicontrattazione, attraverso la possibilità di pro-muovere e stipulare appositi accordi integrati-vi; dato atto che sono in corso le trattative tra irappresentanti di parte pubblica ed i rappre-sentanti della Federazione Italiana Medicipediatri, avviate in seno al ComitatoRegionale Permanente ex articolo 12 Dpr272/2000 per la definizione degli accordi

regionali; preso atto delle difficoltà che datempo si riscontrano in ambito regionalenell’assicurare la piena attuazione del dirittoall’assistenza pediatrica e la libera sceltadegli assistiti negli elenchi dei pediatri, e rite-nuto opportuno sperimentare nuove modalitàper la determinazione dell’apporto ottimaleed il graduale inserimento di nuovi pediatriconvenzionati con il Servizio sanitario regio-nale, in deroga alla disciplina prevista a livell-lo nazionale dall ’ar t icolo 17 del Dpr272/2000; considerata altresì la necessità di procederead una immediata valorizzazione dell’attivitàdei Medici pediatri nell’ambito delle attività eprestazioni dirette a migliorare l’integrazionetra interventi sanitari e sociali di cui all’artico-lo 49 del Dpr 272/2000 ed in particolare perquanto riguarda gli istituti dei bilanci disalute, che consentono il controllo dello svilup-

IN PORTO DUE ACCORDI INTEGRATIVIPubblichiamo il contenuto testuale delle intese raggiunte in Regione

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L E G G I & R E G O L E

GENOVAM E D I C AM E D I C A

Sono stati firmati poche settimane fa in Regione gli accordi integrativi per i pediatrie per i responsabili di branca. Il testo delle intese è stato sottoscritto dalle parti inte-ressate, e l’iter perchè esso diventi un documento ufficiale deve essere completatocon la delibera di approvazione da parte del consiglio regionale. Poichè in generesi tratta di un atto formale, che non contempla riscritture del testo, riteniamo, oppor-tuno pubblicare il contenuto testuale delle intese raggiunte. Dovrebbe essere sul tra-guardo anche l’accordo regionale per i Medici di medicina generale, che tuttavia,per quello che si sa, richiedeva ancora qualche perfezionamento per quanto riguar-da gli aspetti deontologici ed ordinistici. Appena sarà messo a punto definitivamen-te pubblicheremo anche il testo di questo accordo.

L’INTESA PER I PEDIATRI DI LIBERA SCELTA

8 Genova Medica 12/2001

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

9Genova Medica 12/2001

ACCORDI INTEGRATIVI

L’ACCORDO PER I RESPONSABILI DI BRANCA

po fisico, psichico e sensoriale del minore, laricerca di fattori di rischio e l’individuazioneprecoce di probIematiche socio-sanitarie e dellibretto sanitario pediatrico;ritenuto opportuno nelle more della definizio-ne dei contenuti e della stipula dell’accordoregionale, procedere aIIa sottoscrizione di undocumento preliminare, relativo ai criteri dicalcolo per la determinazione delle zonecarenti e per il riconoscimento di un compensoa fronte della realizzazione dei bilanci disalute e della compilazione del libretto pedia-trico;tra la Regione Liguria, in personadell’Assessore alla Sanità, le Aziende Asldella Liguria, in persona dei direttori generali,

la Federazione Regionale dei MediciSpecialisti Pediatri di libera Scelta (Fimp), siconcorda quanto segue.

Articolo 1Rapporto ottimale

Ai sensi del comma 7 dell’ articolo 17 Dpr272/2000, per ciascun Comune o altro ambi-to territoriale definito ai sensi del comma 3,deve essere inserito un pediatra per ogni 600residenti o frazione superiore a 300 di etàcompresa tra 0 e 6 anni.In particolari situazioni locali, dopo chel’Azienda ha valutato l’opportunità di ricorre-re alle misure già previste dall’Acn (scelta inderoga territoriale, aumento temporaneo del

remesso che l’ar t.16 comma 13dell’accordo collettivo nazionale perla regolamentazione dei rapporti con

i Medici specialisti ambulatoriali reso esecuti-vo con il Dpr 271 del 28 luglio 2000 stabili-sce che:- per ciascun servizio specialistico al quale siaaddetta una pluralità di Medici convenzionati,gli specialisti titolari di incarico in ciascunabranca in servizio presso l’azienda individua-no tra loro, previo assenso dell’interessato, unresponsabile di branca;- le funzioni ed i compiti del responsabile dibranca sono individuati mediante accordiregionali con le organizzazioni sindacali dicui all’art.20, comma 11, prevedendo ancheappositi compensi;- la Regione Liguria, rappresentata dall’asses-sore regionale alla Sanità, prof. Piero Micossi,i direttori generali delle aziende sanitarie

locali e il Sumai - Sindacato unico medicinaspecialistica ambulatoriale - presso la sededell’assessorato alla sanità alla RegioneLiguria concordano di attuare quanto previstodall’accordo nazionale in merito all’individua-zione delle funzioni e dei compiti da attribuireal responsabile di branca e alla definizionedel relativo compenso con le modalità diseguito indicate.

FUNZIONI E COMPITI DEL RESPONSABILE DIBRANCAIl responsabile di branca svolge le funzioni direferente tecnico nei confronti del direttoredel distretto o degli altri sanitari responsabilidelle attività specialistiche ambulatoriali ero-gate nei presidi dove operano specialisti con-venzionati.

Fermo restando l’autonomia professionale dei

P

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GENOVAM E D I C AM E D I C AACCORDI INTEGRATIVI

massimale e variazione dell'ambito territoria-le) per garantire il diritto all'assistenza pedia-trica ed alla libera scelta, si attua il seguentecalcolo:Totale dei residenti 0 - 6 anni, assommato altotale dei pazienti 7 - 14 anni in carico aipediatri, detratto il totale dei massimali deipediatri. I suddetti dati devono risultare alladata del 31 dicembre dell’anno precedente.Le Asl si impegnano, una volta proceduto allacopertura delle zone carenti derivanti dalladeroga regionale al calcolo del rapporto otti-male, a sollecitare gli assistiti che non hannooperato la scelta del Medico ad effettuare lastessa entro un periodo massimo di tre mesi,trascorso tale periodo il comitato regionalevaluterà i risultati. Dal totale dei massimali dei pediatri verrannodetratti i massimali di coloro che terminerannoil rapporto convenzionale con Ssn entro 12mesi dall’applicazione del suddetto calcolo

per la determinazione delle zone carenti. Seil risultato ottenuto dal calcolo previsto dalcomma tre, considerando i commi 4, 5 e 6 épositivo, si inserisce un pediatra ogni 800bambini o frazione superiore a 400.Perdurando effettive e comprovate difficoltà agarantire l’assistenza, come correttivo del cal-colo precedente, si devono considerare i mas-simali dei pediatri a 800 (tetto massimo)esclusi coloro i quali avevano acquisito il dirit-to a 1.000 scelte ai sensi dell’art.23 comma 2Dpr 272/2000; perdurando le difficoltà sud-dette il massimale a 800 per tutti i convenzio-nati.Il pediatra al quale viene assegnata la zonacarente individuata ai sensi dei commi prece-denti è tenuto ad aprire l’ambulatorio nellacircoscrizione, zona sociale o comune nel cuiambito la carenza è risultata maggiore.Per i pediatri ai quali è stata effettuata laderoga al massimale, il comitato aziendale

singoli specialisti, il responsabile di brancaconcorda con il competente dirigente sanitariodell’azienda, obiettivi di risultato, li trasferisceagli specialisti di branca e verifica il raggiun-gimento dei risultati attesi, riferendone al diri-gente sanitario responsabile delle attività spe-cialistiche dell’azienda.Il responsabile di branca può essere sentitodall’Ufficio di coordinamento delle attivitàdistrettuali per le problematiche concernenti larelativa specialità compresi gli aspetti erogati-vi delle prestazioni.Lo specialista convenzionato, membro di dirit-to dell’Ufficio di coordinamento delle attivitàdistrettuali cura un costante rapporto con iresponsabili di branca al fine di assicurareall’Ufficio stesso una corretta informazionesull’andamento erogativo delle specialità assi-

curate a livello territoriale e sulla sussistenzadi eventuali problematiche assistenziali.In particolare il responsabile di branca colla-bora, anche mediante proposte e pareri, conla dirigenza medica responsabile del servizioal fine di: 1. assicurare un’offerta di prestazioni speciali-stiche ambulatoriali adeguata alla domandaavanzata dai cittadini;2. affrontare e risolvere, nell’ambito dellerisorse disponibili, i problemi operativi con-cernenti la branca specialistica;3. garantire il supporto tecnico - professionalealle iniziative distrettuali ed aziendali checomportano il coinvolgimento della specialisti-ca ambulatoriale;4. organizzare l’erogazione delle prestazioniin modo da facilitare l’accesso da parte dei

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ACCORDI INTEGRATIVI

valuterà le modalità di rientro nel caso diassegnazione di una zona carente. Nel rientrodal massimale in deroga andrà garantito,nell’ambito del Comune o di altra zona indivi-duata dall’azienda, la possibilità di scelta dinuovi nati con la contestuale ricusazione di unassistito di età superiore ad anni tredici.L’applicazione del presente accordo avrà unadurata sperimentale di mesi 6, al termine deiquali il comitato regionale permanente nevaluterà i risultati e le eventuali modifiche rite-nute opportune.

Articolo 2Prestazioni aggiuntive e attività aggiuntive

ex articolo 49 Dpr 272/2000

Il libretto sanitario pediatrico, secondo ilmodello istituito e definito con l’accordo inte-grativo regionale attuativo dei Dpr 613/96,approvato con delibera della giunta regionale

2336 dell’11 novembre 1998, è conservato acura dei legali rappresentanti del bambino, aiquali deve essere consegnato da personaledell’Azienda Asl al momento della iscrizioneal Ssn e della scelta del pediatra.Le diciture “bilanci di salute” e “visite filtro”riportate nell’allegato L al Dpr 272/2000, siriferiscono entrambe alle prestazioni di cuiall’articolo 49 comma 1 lettera c).Tali prestazioni, concordate conl’Amministrazione regionale su basi di effica-cia scientifica rientranti nei compiti del pedia-tra retribuiti a quota variabile, si definisconocome visite ambulatoriali eseguibili in età pre-stabilite, il cui obiettivo rimane la prevenzionesecondaria, attraverso il precoce riconosci-mento delle patologie deIl’accrescimentopsico-somatico, neuro-sensoriale anchemediante l’individuazione di casi a particolarerischio di disagio socio-familiare, al di fuoridella patologia acuta che rientra tra i compiti

cittadini ivi compreso il piano ferie e la forma-zione continua;5. organizzare ed assicurare l’assistenza spe-cialistica domiciliare ed ambulatoriale, anchenell’ambito dell’assistenza domiciliare integra-ta (Adi);6. organizzare ed assicurare l’attività speciali-stica ambulatoriale nelle strutture residenzialie semiresidenziali, nelle strutture di ricoveronon dedicate ai malati in fase acuta e neglihospice.Inoltre il responsabile di branca può avanzareproposte ai dirigenti sanitari responsabilidella gestione dei servizi per:a) l’organizzazione di un sistema corretto diinformazione su disponibilità e modalità diaccesso alle attività specialistiche ambulatoria-li a favore dei cittadini compresi modelli di

comunicazione efficaci;b) I‘innovazione tecnologica delle dotazionistrumentali necessarie allo svolgimento delleattività specialistiche ambulatoriali;c) la stesura di programmi aziendali concer-nenti la formazione continua degli specialistiambulatoriali in modo da assicurare la corri-spondenza dell’aggiornamento professionalee della formazione permanente alle necessitàevidenziate a livello territoriale attraversol’analisi della domanda di prestazioni specia-listiche ambulatoriali avanzata dalla utenza.COMPENSI

Ciascuna Asl, nell’ambito di accordi azienda-li, individua le modalità e le entità per la cor-responsione dei compensi spettanti al respon-sabile di branca per lo svolgimento dei compi-ti previsti dal presente accordo regionale.

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ACCORDI INTEGRATIVI

del pediatra retribuiti a quota fissa.Ulteriore obiettivo collegato ai bilanci di saluteè la prevenzione primaria, in quanto le visite

di controllo costituiscono per il pediatra che leesegue un’occasione di interventi inerenti l’ali-mentazione, la vaccinazione, la prevenzionedegli incidenti e le norme igieniche generali.Il pediatra è tenuto ad annotare sul libretto ibilanci di salute effettuati.Ai sensi dell’art.49 comma 1 lettera D del Dpr272/2000 per la compilazione del librettosanitario pediatrico e per la realizzazione deibilanci di salute (con esclusione della 1a visitache ai sensi dell’art. 29 comma 3 lettera E delDpr 272/2000 è considerata tra i compiti delpediatra remunerati a quota fissa) sarà corri-sposta, a far data dal primo gennaio 2001,una maggiorazione della quota fissa e capita-ria corrisposta per ciascun assistito in caricodi L.32.000 annue lorde.

IL CALENDARIO DELLE VISITE FILTRO

Viene concordato il seguente calendario divisite filtro:1° visita dal 16° al 45° giorno dalla nascita2° visita dal 61° al 90° giorno dalla nascita3° visita dai 4 ai 6 mesi compiuti4° visita dai 7 ai 9 mesi compiuti5° visita dai 10 ai 12 mesi compiuti6° visita dai 15 ai 18 mesi compiuti7° visita dai 24 ai 36 mesi compiuti8° visita dai 5 ai 6 anni compiuti9° visita dai 7 ai 9 anni compiuti10° visita dagli 11 ai 13 anni compiuti.

i sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art.18 comma 1 dell’Accordo collettivonazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici pediatri di libera scelta, si comuni-cano le zone carenti di assistenza pediatrica individuate dalle Asl della Regione Liguria.

Gli aspiranti agli incarichi, dovranno, entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente elenco (5/12/01),presentare o spedire a mezzo raccomandata separate domande all’indirizzo dell’Asl (U.O. AssistenzaSanitaria di Base specialistica) competente: Asl 1 - Imperiese, viale Matteotti 90 - 18100 Imperia; Asl 2Savonese, via Manzoni 14 - 17100 Savona; Asl 3 Genovese, via G. Maggio 3 - 16147 Genova; Asl 4Chiavarese, via G.B. Ghio 9 - 16043 Chiavari (Ge); Asl 5, via Fazio 30 - 19121 La Spezia.

*Con vincolo di garantire assistenza ambulatoriale nella Valle Arroscia per almeno 3 gg. alla settimana).

Asl Zone carenti Pediatri da inserire1 1 Valle Arroscia e Imperia* (Ambito 3) 2

1 Comune di Imperia (Ambito 3)

3 1 Comune di Genova Circoscrizione I - Centro est 31 Comune di Genova Circoscrizione V - Valpolcevera1 Comune di Genova Circoscrizione IX - Levante

4 1 Comune di Sestri Levante (Ambito 2) 21 Comune di Chiavari (Ambito 2)

5 1 Comune di La Spezia (Ambito 1 Spezzino) 21 Comune di Ameglia (Ambito 2 Val Magra)

ZONE CARENTI DI ASSISTENZA PEDIATRICA

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I l comma 7 dell’articolo 70 dellalegge 23 dicembre 2000, n. 388(Finanziaria 2001) - esordisce il presi-

dente dell’Enpam Parodi - ha previsto, a parti-re dal 2001, la cor-responsione di unimporto aggiuntivo,pari a lire 300. 000annue, a favore deisoggetti titolari dipensioni i l cuiimporto complessivoannuo non superi iltrattamento minimodel Fondo pensioni lavoratori dipendentidell’Inps. Tale importo aggiuntivo non costitui-sce reddito né ai fini fiscali né ai fini della cor-responsione di prestazioni previdenziali edassistenziali.Le pensioni interessate dal possibile aumentonon sono soltanto quelle a carico dell’assicu-razione generale obbligatoria (Inps, Inpdap,Ipsema, ecc.) e delle forme sostitutive, esclusi-ve ed esonerative della medesima, ma anche

quelle corrisposte dalle forme pensionisticheobbligatorie gestite dagli enti di cui al decretolegislativo 30 giugno 1994, n. 509, e succes-sive modificazioni (e cioè dagli enti previden-

ziali privati dei liberiprofessionisti, fra cuianche la FondazioneEnpam).“Per avere diri t to alpagamento dell’importoin parola, il pensionato,oltre ad avere un reddi-to da pensione nonsuperiore al minimo

Inps (pari per l’anno 2001 a L. 9.605.700=),deve rispettare anche un ulteriore tetto reddi-tuale. Per la precisione:“1. - i redditi annui assoggettabili ad Irpefcomunque conseguiti dal pensionato non deb-bono superare un limite pari ad una volta emezza la pensione minima (per il 2001, que-sto limite è pari a L. 14.408.550=);“2.- se il pensionato è coniugato, oltre alrispetto del limite di cui al punto 1, occorre

GENOVAM E D I C AM E D I C A

Per chi ha pensioni molto basse è in arrivo un’integrazione di 300 mila lire.Questo è quanto prevede una legge, e precisamente la legge finanziaria (quellaapprovata l’anno scorso per il 2001, non quella di quest’anno, ovviamenteancora da approvare). Ma non è detto che l’integrazione arrivi nei tempi dovu-ti: ci sono stati infatti i soliti intoppi burocratici, che potrebbero aver causatoqualche ritardo. Lo spiega dettagliatamente una nota che il presidentedell’Enpam, Eolo Parodi, ha inviato a tutti i presidenti degli Ordini. Nel riportar-la quasi testualmente, preghiamo i colleghi di considerare che, in questa mate-ria piuttosto ostica, il “burocratese” purtroppo è una complicazione inevitabile.

P R E V I D E N Z A & A S S I S T E N Z A

DUE LIMITI DA RISPETTARE

PER AVER DIRITTO AL BENEFICIO.RITARDI BUROCRATICI

HANNO IMPOSTO QUALCHE

“ARTIFICIO” DI CALCOLO

INTEGRAZIONE ALLE PENSIONI ENPAMSpettano trecentomila lire annue, ma solo per i redditi più bassi

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GENOVAM E D I C AM E D I C AINTEGRAZIONE ALLE PENSIONI

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anche che la somma dei redditi annui lordi delpensionato e del coniuge non superi di trevolte la pensione minima Inps (per il 2001,questo ul teriore l imite è pari aL.28.817.100=). Si fa presente quindi che, seil pensionato coniugato ha un reddito indivi-duale superiore a L.14.408.550=, restacomunque escluso dal beneficio, anche se ilreddito complessivo non supera il limite diL.28.817.100=.) Il requisito reddituale diL.28.817.100= non è richiesto al pensionatolegalmente ed effettivamente separato.

AGGIUNTA “PARZIALE”

“Il comma 8 dell’art. 70 sopra citato - conti-nua il presidente Enpam - prevede che, neiconfronti dei soggetti che soddisfano le condi-zioni appena esposte e per i quali l’importocomplessivo annuo dei trattamenti pensionisti-

ci risulti superiore al minimo Inps (pari per il2001 a L. 9.605.700=), ma inferiore a dettominimo aumentato di 300.000 lire (cioèL.9.905.700= complessive), l’importo aggiun-tivo venga corrisposto fino a concorrenza diL.9.905.700=.

IL CASELLARIO CENTRALE

Il comma 9 prevede che “qualora i soggetti dicui al comma 7 non risultino beneficiari diprestazioni presso l’Inps, il casellario centraledei pensionati, isti tuito con decreto delPresidente della Repubblica 31/12/1971,n.1388, e successive modificazioni, provvedead individuare l’ente incaricato dell’erogazio-ne dell’importo aggiuntivo di cui al comma 7,che provvede negli stessi termini e con lemedesime modalità indicati nello stessocomma”.“Ci si attendeva che il casellario centrale deipensionati svolgesse per tutti gli enti coinvolti inecessari accertamenti reddituali sui possibiliaventi diritto, trasmettendo quindi a ciascunente un elenco nominativo dei beneficiari,accompagnato dall’importo del trattamentoaggiuntivo spettante a ciascuno di essi.

COMUNICAZIONI IN RITARDO

“Tale comunicazione sarebbe dovuta perveni-re in tempo utile per garantire, come previstodalla legge, i l pagamento del l ’ impor toaggiuntivo in sede di erogazione della tredi-cesima mensilità, ovvero, come nel casodell’Enpam, dell’ultima mensilitá corrispostanell’anno. Al contrario, il casellario ha indiriz-zato agli enti erogatori di trattamenti pensio-nistici una nota contenente soltanto alcuneindicazioni circa l’individuazione del pensio-nati teoricamente rientranti fra gli aventi dirit-to, ricavabili dalle proprie precedenti comuni-cazioni, ma demandando agli enti medesimi

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ogni indagine circa il rispetto degli ulteriorirequisiti reddituali previsti dalla legge. Talecomunicazione è stata tra l’altro inviata sol-tanto il 23 ottobre scorso, e quindi in notevoleritardo per i necessari accertamenti, conside-rato che I’Enpam porrà in pagamento l’ultimorateo dell’anno con valuta dal prossimo 3dicembre, e che le operazioni di inserimentodei dati relativi a tale erogazione, per i neces-sari tempi tecnici di elaborazione e trasmissio-ne all’Istituto cassiere, si sono conclusi il 16novembre.

DATI INCROCIATI

“L’ente, pertanto - spiega ancora la circolareEnpam - prescindendo da ogni ulteriore valu-tazione, ha ritenutodi doversi servire deidati già in suo pos-sesso, incrociandofra loro le informa-zioni sui redditi dapensione fornite dalcasellario ed i datireddituali presuntiviforniti per l’anno 2001dai pensionati che hanno richiesto all’Enpaml’integrazione al minimo Inps della loro pen-sione. Ciò nella convinzione di poter in talmodo individuare la quasi totalità degli aventidiritto, in quanto per l’integrazione della pen-sione al minimo Inps i limiti reddituali previstisono superiori rispetto a quelli richiesti per ilpagamento del l ’ impor to aggiuntivo di300.000 lire. Nel cedolino della pensione didicembre 2001, per i soggetti interessati verràriportato l’importo del trattamento aggiuntivoerogato (L. 300.000 ovvero la minor cifradovuta).“Credo opportuno precisare - dice Parodi -chela maggiorazione in parola viene erogata ai

beneficiari a titolo provvisorio; infatti, dopo laverifica del requisito reddituale del titolare edel coniuge, che verrà effettuata nel secondosemestre del 2002 (successivamente alladichiarazione dei redditi relativa all’anno2001), qualora tali redditi risultino superioriai limiti fissati, l’importo del trattamentoaggiuntivo verrà trattenuto in un’unica soluzio-ne con il rateo di pensione immediatamenteseguente alla verifica effettuata dagli uffici.

L’ISTANZA DEGLI ESCLUSI

“Considerato il ritardo con cui sono pervenutele indicazioni da parte del casellario facciopresente che eventuali ulteriori aventi dirittoalla erogazione del trattamento aggiuntivo

riferito all’anno 2001,i quali non abbianoper il medesimo annogià presentato doman-da di integrazione altrattamento minimodovranno produrre,entro e non oltre il 31marzo 2002,un’apposita istanza in

tal senso, corredandola dei dati redditualipropri e del coniuge ed indirizzandola aFondazione Enpam - Servizio prestazioni delFondo generale ufficio liquidazioni trattamentiintegrati al minimo Inps - Via Torino, n.38 -00184 Roma. L’ente in presenza dei requisitiprescri t t i , provvederà al l ’erogazionedell’importo dovuto con il primo rateo utile.

L’ARRIVO DELL’EURO

La lunga lettera-circolare del presidentedell’Enpam dedica poi un pò d’attenzione alpassaggio dalla lira all’euro per avvertire cheanche la Fondazione Enpam, come la mag-gior parte degli enti previdenziali, tra la fine

GENOVAM E D I C AM E D I C APENSIONI

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L’EROGAZIONE VIENE

COMUNQUE EFFETTUATA

A TITOLO PROVVISORIO:NEL SECONDO SEMESTRE 2002VERRÀ ISTITUITA UNA VERIFICA

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PENSIONIGENOVAM E D I C AM E D I C A

del 2001 e l’inizio 2002 procederà alla tra-sformazione dei propri archivi ed alla conver-sione delle procedure informatiche per render-li compatibili con la nuova valuta.Per questo motivo, a partire dal prossimo 17dicembre e fino al 12 gennaio 2002 compre-so, sarà sospeso il collegamento informaticocon gli Ordini provinciali e non sarannodisponibili le procedure per la consultazionedelle posizioni contributive e l’erogazione diipotesi di trattamenti previdenziali.

Tutti gli uffici dell’ente, ivi compreso I’ufficioaccoglienza e relazioni con il pubblico, nelperiodo sopraindicato, potranno pertanto for-nire esclusivamente informazioni di caratteregenerale.“Comunque - conclude Parodi - trattamentiprevidenziali erogati dalla Fondazione dal 1°gennaio 2002 in poi, compreso il rateo pen-sionistico di gennaio 2002 (avente valuta dalgiorno 4 dello stesso mese) saranno liquidatiin euro, secondo le disposizioni di legge”.

Medici che hanno un doppio rappor-to di lavoro “compatibile” hannodiritto, per ciascuno di essi, a perce-

pire per intero il compenso aggiuntivo, senzasubire limitazioni del tetto orario o limitazionidel massimale individuale, previsto per ilMedico con un unico rapporto. In passatoaccadeva spesso che le Aziende sanitarie“svincolassero” di fronte a tali richieste, soste-nendo che il compenso aggiuntivo non spettaa coloro che, comunque e a qualsiasi titolo,già usufruiscano di meccanismi automatici diadeguamenti dei compensi al costo della vita.E invece non è vero: in pochi mesi, infatti, siaattraverso una circolare ministeriale sia conuna sentenza del tribunale di Bergamo è statochiarito che il compenso aggiuntivo spetta perciascun rapporto di lavoro. I fatti che hanno portato alla sentenza del tri-bunale di Bergamo sono stati originati da dueMedici che rivestivano sia l’incarico di Medicidipendenti della Asl che di Medici convenzio-nati. In questa veste chiesero la corresponsio-ne del doppio compenso aggiuntivo, e al rifiu-to dell’azienda sanitaria si rivolsero allamagistratura. Il tribunale di Bergamo ha

accolto il ricorso, disponendo il pagamento diquanto richiesto (nel caso concreto eranocirca 27 milioni per ciascuno), considerandoche il compenso aggiuntivo “non solo hamutato la denominazione rispetto al prece-dente compenso per variazione degli indicidel costo della vita, ma ha mutato anche natu-ra e finalità, divenendo una voce generalizza-ta del compenso dei Medici iscritti negli elen-chi dei Medici convenzionati”.Concetto pressappoco analogo è contenuto inuna circolare inviata dall’ufficio legislativo delministero della Salute in risposta ad un quesitoproposto dalla Sanità militare (circolare n.100.1/Que 3-558/2648). In essa, oltre aricordare la sentenza di Bergamo, di cuiabbiamo parlato sopra, vengono citate unaordinanza ed una sentenza della Cassazione(la n. 516 e n. 517 del 2000) le quali “hannodichiarato illegittimo il divieto generalizzato dicumulo di indennità di contingenza”; per cuila corresponsione del doppio compensoaggiuntivo è legittima ed i Medici che svolgo-no più rapporti, tra loro compatibili, hannodiritto a percepire l’intero compenso aggiunti-vo per ogni lavoro svolto.

Per ciascun rapporto di lavoro compatibilespetta al medico il compenso aggiuntivo

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NNAAVIGANDOVIGANDOININ IINTERNETNTERNET

A cura di Massimo Blondett

l territorio è davvero importante! Se siriuscisse a far lavorare in modo inte-grato i Medici di famiglia con gli spe-

cialisti il peso che ricade sugli ospedali sareb-be inferiore a quello oggi osservabile. Bastipensare ai risparmi, oltre ai minori disagi perl’utenza, che si realizzerebbero, diminuendo ilnumero dei ricoveri per accertamenti. Il pro-blema è soprattutto disporre di un numeroadeguato di Medici specialisti operanti per ilServizio sanitario nazionale.La specialistica era affidata - prima che ildecreto 502 del 1992 stabilisse che il ruolodei Medici specialisti era ad esaurimento - aicosiddetti “medici specialisti convenzionatiesterni” facenti capo (per lo più) al Sumai(Sindacato dei medici specialisti convenziona-ti). Il sindacato ha realizzato recentemente uncensimento del settore da cui emergono datidi grande interesse per capire la dimensionedel problema.Si calcola che oggi esistano 23.500 speciali-sti, di cui solo il 62% ha come incarico princi-pale quello di lavorare in un ambulatorio spe-cialistico. Tale numero corrisponde ad un rap-porto di 0.4 specialisti per 1000 abitanti (seriferito ai 23.500) oppure di 0.2 se si fa riferi-mento ai soli Medici operanti in ambulatorio.Davvero poco !!Ma i medici di famiglia possono risolvere a

livello di distretto (senza inviare i pazienti inospedale) questi problemi assistenziali ?

IL FABBISOGNO DELLE ATTIVITÀSPECIALISTICHE AMBULATORIALIIn base ai dati del censimento, il Sumai hacalcolato il fabbisogno addizionale di “lavo-ro” specialistico, se si facesse riferimento auno standard che preveda, ad esempio, 1oculista per ogni 9.000 abitanti. Applicandogli standard relativi a tutte le specialità, sistima che il fabbisogno di specialisti arrivereb-be a circa 65.000 unità per un totale di ore-lavoro richiesto pari a oltre 3 milioni all’anno.Le carenze di fabbisogno più importanti riguar-derebbero “igiene e medicina dell’età evoluti-va” (numero di ore annue mancanti pari a365.194); “odontoiatria” (343.192 ore); “car-diologia” (23.536 ore) “ostetricia e ginecolo-gia” (229.626 ore) chirurgia generale (ore179.633); “oculistica” (162.378) “oncologia”(120.462) “ortopedia” (114.598 ore).A voler essere “critici” ma in modo costruttivole cose non starebbero proprio così. Le previ-sioni di fabbisogno, infatti, andrebbero fattecon riferimento alle risorse di personale nellasua complessità e, soprattutto, tenendo pre-sente le tecnologie e le modalità di lavoro,oltreche' le funzioni e gli obiettivi specifici

IUN CENSIMENTO SUI MEDICI SPECIALISTI

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LA FORMAZIONE NELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA

assegnati. Questo non significa che le carenzesegnalate dal censimento del sindacato nonsiano reali. Sono di tale ampiezza, infatti,chestanno ad indicare una carenza di personalenel settore della specialistica ambulatoriale.

CATEGORIE MEDICHE: A CHE PUNTO SIAMO?Il censimento offre altre interessanti stimequantitative. Si calcola che oggi siano operan-ti circa 332.560 Medici. Di questi 41.547 (main verità circa 48.000 o più) apparterrebberoalla medicina di famiglia, ivi incluse le guar-die mediche. I Medici ospedalieri sarebberocirca 100.000, mentre gli specialisti sarebbe-ro 23.500. Come per molti altri fenomeni, esi-stono ragguardevoli differenze territoriali aproposito della distribuzione dei medici.

Il numero maggiore (circa 121.000) si trove-rebbe nelle Regioni meridionali e nelle isole.In base alle categorie di appartenenza i medi-ci specialisti (del Sumai) rappresentano inveceil 7.07% a livello nazionale: la percentuale delsud si avvicina alla media nazionale, quella dinordest e del nordovest è inferiore, mentre leregioni del centro (9.17%) la superano. I datici dicono quanto è in effetti complessa larazionalizzazione da intraprendere.Non si tratta infatti si riequilibrare (solo) lacomposizione delle varie figure professionali odi coprire le carenze più eclatanti, ma anchedi intervenire in una “dislocazione territoria-le”assai difficile da realizzare con i soli stru-menti amministrativi o con la mobilità (comefinora si è fatto o pensato di fare).

NAVIGANDO IN INTERNET

l recente Decreto Ministeriale10 maggio 2001, pubblicatosulla GU n° 139 del 18-06-

2001 stabilisce che le sperimentazionicliniche di fase III - IV possono esserefinalmente effettuate anche dai Mmg ePls ed attribuisce alle Aziende sanitarielocali il compito di attivare specificicorsi al fine di assicurare agli attoridelle sperimentazioni un’adeguata especifica formazione.In base a tale decreto, finalmente, iMmg e i Pls potranno fare sperimenta-zione clinica in fase III e IV presso ilproprio ambulatorio.E’ necessario che la Asl di appartenen-za proceda alla formazione dei Medici“sperimentatori” attraverso un corso didurata minima di 6-8 ore. La stessa Asl

deve tenere un registro, aggiornatosemestralmente, dei Medici sperimenta-tori.La Asl 3 si è già attivata e ha già tenutodelle riunioni con le varie parti interes-sate e con l’Ordine dei Medici al fine diistituire una commissione “tecnica”.Inoltre con il prossimo “cedolino” delmese di dicembre i Mmg e Pls verrannoinvitati ad esprimere la volontà o menodi partecipare ai corsi di formazioneper la sperimentazione clinica. In baseai risultati dei questionari giunti, dispo-nibili dal mese di gennaio, l’Asl, d’inte-sa con le figure professionali interessate(Mmg e Pls) procederà alla pianifica-zione dei corsi per quanto attiene leloro specifiche modalità di esecuzione.

Alberto Ferrando

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GENOVAM E D I C AM E D I C ANAVIGANDO IN INTERNET

20 Genova Medica 12/2001

on decreto del rettore dell’Universitàdegli Studi di Genova sono stati istituititre nuovi corsi di perfezionamento

presso la facoltà di medicina. Le materie sono“emergenza pediatrica e pronto soccorso medi-co”, “adolescentologia” e “tossicologia pediatri-ca”. Ecco le “coordinate” dei tre corsi.EMERGENZA PEDIATRICA - I posti sono 20, la dura-ta sarà semestrale con inizio dall’aprile prossi-mo, per l’ammissione è necessario superareun esame (luogo e data da definirsi), doman-de d’ammissione entro il !° marzo indirizzateal rettore dell’Università e presentate o tra-smesse al Dipartimento amministrativo di sup-porto alla formazione e all’orientamento,Servizio formazione, Settore VI, piazza dellaNunziata 6 , 16124 Genova. Gli ammessi alcorso prima dell’inizio dovranno versare laquota di 516,46 euro (un milione).

ADOLESCENTOLOGIA - Anche qui durata di seimesi, inizio dal febbraio 2002, posto per 40allievi (devono essere già in possesso di diplo-ma di specializzazione in pediatria o in endo-crinologia e malattie del ricambio, ginecologiaed ostetricia, igiene e medicina preventiva,neuropsichiatria infantile, psichiatria, psicolo-gia clinica). Da superare un esame-colloquio,già fissato per il 28 gennaio 2002 alle 10 alDipartimento di pediatria del Gaslini; domandeentro il 18 gennaio (stessa destinazione indica-ta sopra); il costo sarà di 516,46 euro.TOSSICOLOGIA PEDIATRICA - Durata sei mesi, inizioaprile 2002, domande entro il 15 marzo (soli-ta destinazione), posto per 20 allievi, costo unmilione, (516,46 euro), esame colloquio indata da destinarsi. Per eventuali ulteriori infor-mazioni rivolgersi al Servizio formazionedell’Università, tel. 010 2099632.

Corsi di perfezionamento all’università

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econdo le vecchie disposizioni (legge1378 del 1956 e il D.M. del 9 settem-bre 1957), l’esame di abilitazione

alla professione medica finiva con l’essere unasorta di duplicato dell’esame di laurea (quasiil 100% dei laureati che sostenevano l’esame,ricevevano l’abilitazione).Un nuovo provvedimento già firmato dalMinistro dell’istruzione (sulla base di ipotesied elaborazioni fornite dalla Federazionedegli Ordini dei medici e dal ConsiglioSuperiore di sanità) cambia radicalmente ilprecedente assetto. Dopo la laurea occorreràun vero e proprio tirocinio di tre mesi: chedovrà essere effettuato per un mese in unreparto ospedaliero di medicina, per unsecondo mese. presso un “servizio” di chirur-gia e per un terzo mese nell’ambulatorio di un

Medico di famiglia. Sarebbe la prima voltache ai Medici di famiglia viene riconosciuto l’“onere” e il “diritto” ad entrare tra i luoghi dicompetenza. “Onere” in quanto imporrà aimedici di famiglia l’obbligo di attrezzarsi persvolgere adeguatamente le funzioni ricono-sciute. “Diritto”, perchè si è compreso che periniziare la professione, è indispensabile che ilaureati in medicina “passino” attraversol’esperienza della medicina di famiglia.Molti abilitati, infatti, sia che poi finiscano perentrare nei ruoli ospedalieri, oppure che assu-mano funzioni tipiche dei servizi di base, nonavrebbero potuto avviare la loro carriera,senza conoscere per così dire, le regole ele-mentari dei rapporti Medico-paziente cheemergono soprattutto nelle attività di base deiMedici di famiglia.

Dopo la laurea tirocinio anche dal Medico di famiglia

S

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orniamo al discorso dei rimborsiIrap, l’imposta sulle arti e professioniche la Corte costituzionale ha dichia-

rato incostituzionale nel caso manchino talunirequisiti (per notizie più approfondite si veda“Genova Medica”n.9 pag.24).C’eravamo lasciaticon il facsimile delladomanda, per ottene-re i l r imborsodell’imposta indebita-mente pagata, dap r e s e n t a r s ial l ’Agenzia del leEntrate di Genova, entro il termine massimo diquarantotto mesi dalla data di versamentodell’imposta stessa. Vediamo ora, sia pur agrandi linee, cosa possiamo fare nel caso in

cui, avendo noi presentata la domanda,l’Agenzia delle entrate dovesse risponderenegativamente, o non dovesse rispondere neltermine di novanta giorni dalla data in cui èstata presentata la domanda stessa (§ 2

dell’art. 37 del Dpr29/9/73, n. 602richiamato dall’art. 38dello stesso decreto).In uno dei due casi,chi vuole coltivare larichiesta, deve aprireuna procedura di con-tenzioso (processo tri-butario), osservando

le “Disposizioni sul processo tributario inattuazione della delega al governo contenutanell’art. 30 della L.30/12/1991, n.413” dicui al D.Lgs. 31/12/1992, n.546.

GENOVAM E D I C AM E D I C A

21Genova Medica 12/2001

IRAP, SE NON RIMBORSANO...Il silenzio od il rifiuto sono atti impugnabili. Come si ricorre.

T

LA PROCEDURA DI CONTENZIOSO

O PROCESSO TRIBUTARIO

VA AVVIATA ALLA COMMISSIONE

TRIBUTARIA PROVINCIALE

ED E’ (RELATIVAMENTE) SEMPLICE

N O R M A T I V E F I S C A L I

l testo del disegno di legge titolato“Primi interventi per il rilancio dellaeconomia”, che contiene al Capo VI -

dall'art. 13 al 17 - le disposizioni che soppri-mono l'imposta di successione e modificanoquella sulle donazioni, è passato alla Camerail 31 luglio 2001 ed è stato approvato definiti-vamente dal Senato il 10 ottobre 2001.Per il suo art. 19, la legge entra in vigore ilgiorno successivo a quello della sua pubblica-zione sulla Gazzetta Ufficiale; pubblicazioneche è avvenuta il 24 ottobre, per cui le dispo-

sizioni emanate con la legge in argomentohanno efficacia a partire dal 25 ottobre2001. Il legislatore ha ribadito tale disposizio-ne, specificatamente per l’imposta sulle suc-cessioni, con il primo paragrafo dell'art. 17che testualmente recita:1. Le disposizioni di cui al presente capo(capo VI N.d.R.) si applicano alle successioniper causa di morte aperte e alle donazionifatte successivamente alla data di entrata invigore della presente legge.I provvedimenti fondamentali sono:

L’imposta sulle successioni è ormai un ricordo

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IRAP, SE NON RIMBORSANOGENOVAM E D I C AM E D I C A

22 Genova Medica 12/2001

Il silenzio od il rifiuto sono atti impugnabili L’art. 19 del D.Lgs. 546/92 include tra gli“Atti impugnabili oggetto del ricorso”, alpunto g) il rifiuto espresso o tacito della resti-tuzione di tributi, sanzioni pecuniarie ed inte-ressi o altri accessori non dovuti. Il ricorsoIl ricorso, che introduce il processo tributario,deve essere proposto alla Commissione tribu-taria Provinciale della circoscrizione dove hasede l’Agenzia delle entrate che deve disporreil rimborso. I requisiti che deve contenere ilricorso sono quelli elencati nell’art. 18 delcitato D.Lgs 546/92.L’assistenza tecnicaLa parte ricorrente deve essere assistita in giu-dizio da un difensore abilitato che può essere

ricercato tra gli iscritti ai relativi albi professio-nali degli avvocati, dei procuratori legali, deidottori commercialisti e dei ragionieri.Nelle controversie di valore inferiore a cinquemilioni, i ricorsi possono essere proposti diret-tamente dalle parti interessate, le quali posso-no stare in giudizio anche senza l’assistenzatecnica.Proposizione del ricorsoIl ricorso deve essere consegnato all’ufficiocompetente, mediante notifica fatta dall’uffi-ciale giudiziario che consegna al destinatariocopia conforme all’originale del ricorso stesso.La notifica può avvenire anche con spedizionea mezzo posta con plico, senza busta, racco-mandato con avviso di ricevimento, oppurecon la consegna a mani proprie.

Il § 1 dell'art. 13 sopprime l'imposta applica-ta, fino al 24 ottobre 2001, alle successionied alle donazioni.Il § 2 dello stesso articolo, riferito alle dona-zioni, divide i beneficiari in due categorie:a) - il coniuge, i parenti in linea retta e gli altriparenti sino al quarto grado;b) - gli altri parenti, gli affini e gli altri soggetti;e stabilisce che i trasferimenti di beni per dona-zione o altra liberalità tra vivi a favore di sog-getti appartenenti alla seconda categoria, scon-tano, sulla parte di valore che supera i 350milioni, le aliquote previste per il corrisponden-te atto di trasferimento a titolo oneroso.Il § 1 dell'art 14 dispone che i provvedimenticoncernenti esenzioni, agevolazioni, franchi-gie e determinazione della base imponibilegià vigenti in materia di imposta sulle succes-sioni o donazioni, si intendono riferiti agli attidi trasferimento per donazione di cui alsecondo paragrafo dell'art. 13.Il § 2 dell'art. 14 stabilisce che il totale delle

imposte di registro, ipotecarie e catastaliapplicate in misura fissa sugli immobili del-l'asse ereditario costituiti da terreni agricoli omontani, non può comunque eccedere il valo-re fiscale degli stessi terreni.Nulla è stato innovato in materia di imposteipotecarie e catastali per cui le stesse sonodovute come previsto dal D.Lgs. 31 ottobre1990, n. 347.

QUEL CHE SI DEVE RICORDAREPER QUANTO RIGUARDA LE SUCCESSIONIGli obblighi degli eredi consistono nella pre-sentazione della dichiarazione con l'indica-zione degli immobili e dei diritti immobiliari,in conformità di quanto dispongono gli art.28 e seguenti del testo unico delle disposizionisull'imposta sulle successioni e donazioni. Sel'oggetto della successione è rappresentatodalla sola prima abitazione, la denunciasconta le imposte ipotecarie e catastali nellamisura fissa di £ 500.000, per cui si ritiene

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GENOVAM E D I C AM E D I C AGENOVAM E D I C AM E D I C AIRAP, SE NON RIMBORSANO

23Genova Medica 12/2001

La costituzione in giudizioIl ricorrente, entro trenta giorni dalla notifica-zione (o dalla spedizione o dalla consegna)all’ufficio del ricorso, a pena di inammissibi-lità, deve depositare presso la segreteria dellacommissione tributaria provinciale, il fascicolodi causa contenente la copia del ricorso con larelativa dichiarazione di conformità all’origi-nale inoltrato all’ufficio, fotocopia della rice-vuta di deposito o di spedizione per posta,nonche’ le eventuali produzioni.Trattazione della controversia e sentenzaIl presidente della commissione, scaduto il ter-mine per la costituzione delle parti, fissa ladata per la trattazione della controversia. Lasegreteria della commissione comunica alleparti la data di trattazione; tale comunicazio-

ne deve avvenire almeno entro trenta giorninetti da quello fissato per la discussione (ter-mine questo ordinatorio ma non perentorio).La controversia è discussa in camera di consi-glio (solo i giudici ed il segretario); tuttavia unadelle parti può chiedere la discussione in pub-blica udienza (con la presenza delle parti chesono sentite dai giudici), con una domandaapposita da depositarsi in segreteria della com-missione e da notificarsi alle altre parti, entrodieci giorni prima della data dell’udienza.La sentenza dovrebbe essere depositata insegreteria entro trenta giorni dalla data dideliberazione; e la segreteria ha il compito dicomunicare alle parti il dispositivo della stessasentenza, entro dieci giorni dal deposito.

(A cura dello Studio Associato Giulietti)

che l'indicazione del valore dell'immobile siairrilevante; mentre, se si tratta di altri immobilio di terreni fabbricabili, le ipotecarie e catastalisono previste nella misura del tre per cento percui l’indicazione del valore diventa indispensa-bile. A nostro avviso, allo stato degli atti, ilvalore da indicare dovrebbe essere quello cal-colato in automatico e cioè, mediante l’aggior-namento della rendita catastale. Tuttociò inattesa delle nuove disposizioni che dovrannoessere emanate a sensi dell’art. 69, § 8 e 11,della Legge 21 novembre 2000, n.342.Va poi tenuto presente che:1) - Gli eredi non sono obbligati a presentarela dichiarazione ai fini della imposta comuna-le degli immobili (Ici), in quanto l’Ufficio chericeve la dichiarazione di successione, ne tra-smette una copia a ciascun comune nel qualesono ubicati gli immobili;2) - Nel caso in cui il defunto avesse la resi-denza all’estero, l’Ufficio finanziario compe-tente a ricevere la dichiarazione è quello nella

cui circoscrizione era stata fissata l’ultima resi-denza italiana. Se mancasse l’indicazionedella residenza italiana, l'Ufficio competente èquello di Roma.

PER QUANTO RIGUARDA LE DONAZIONIQuando i beneficiari sono il coniuge, i parentiin linea retta e gli altri parenti sino al quartogrado, se l’oggetto della donazione è rappre-sentato dalla sola prima abitazione, l’atto ditrasferimento sconta le imposte ipotecarie ecatastali nella misura fissa di L.500.000; men-tre se si tratta di altri immobili o di terreni fab-bricabili, le ipotecarie e catastali sono previstenella misura del tre per cento sul valoredichiarato in atto; valore che, come abbiamogià detto per le successioni, a nostro avviso,allo stato degli atti, dovrebbe essere quellocalcolato in automatico e cioè mediantel’aggiornamento della rendita catastale.Se i beneficiari sono i parenti oltre il quartogrado o altri soggetti: ➟

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a visita domiciliare al proprio assisti-to rientra, come si sa, nei compitiprevisti dalla convenzione di medici-

na generale. Ma è legittimo che, in certe con-dizioni, il Medico se la faccia pagare. Questoè il principio affermato dalla Cassazione nellasentenza n. 41646 del 20 novembrescorso.Tempo fa, in provincia di Milano, ifamigliari di una ragazza telefonarono al pro-prio Medico di famiglia per avere una visita acasa perché - così recitano gli atti giudiziari -aveva la febbre alta, e proprio per questa cir-costanza essi rifiutarono di accompagnarel’inferma allo studio del Medico, come daquesti proposto. Il giorno successivo il Medicosi recò in visita domiciliare e quando, a con-

CRONACA & ATTUALITA’GENOVAM E D I C AM E D I C A

LQualche volta è lecito farsi pagare la visita a casa?

a) - quando l’oggetto della donazione è unimmobile prima abitazione, l’atto di trasferi-mento è soggetto alle imposte ipotecarie e cata-stali nella misura fissa di L.500.000; ed è sog-getto al 3% di imposta di registro sull’importooltre la franchigia di L.350 milioni;b) - quando l’oggetto della donazione sonoaltri immobili, l’atto di trasferimento sconta leimposte ipocatastali nella misura fissa diL.500.000 ed è soggetto all’imposta di regi-stro nella misura del 7% sull’importo che supe-ra la franchigia di L.350 milioni;c) - quando l’oggetto della donazione è unterreno, l’atto di trasferimento sconta semprele ipocatastali nella misura fissa di L.500.000e l'imposta di registro, sul valore che superala franchigia di L.350 milioni, nella misuradell’8%, se sono terreni edificabili, e nellamisura del 15% se sono terreni non edificabili.

A cura dello Studio Associato Giulietti

24 Genova Medica 12/2001

(seguito “Articolo donazioni”)

clusione, venne accompagnato alla porta e sisentì chiedere dalla nonna della ragazza “sedoveva qualcosa” rispose chiedendo 100 milalire. La donna, seppure meravigliata - sonosempre “le carte” che parlano - pagò senzareplicare. Ma poi i famigliari ci ripensarono,ed iniziarono gli atti dell’iter giudiziario. IlTribunale di Milano ritenne che tale denaronon fosse dovuto, rientrando la prestazionetra le attività retribuite con il sistema a quotafissa, e condannò il Medico a venti giorni direclusione, pena convertita in una sanzionepecuniaria. Ma la Cassazione ora ha stabilitoche l’unico requisito veramente importante èquello previsto dall’art. 33 dell’accordo dimedicina generale, cioè la “trasferibilitàdell’ammalato”. Cosa significa questo? Aparere della Cassazione “un infermo è intra-sferibile quando il solo fatto dello spostamentopuò con rilevante probabilità causare rischigravi per la salute o creare condizioni di vitaparticolarmente penose”. Circostanze, queste,che vanno tuttavia valutate dal Medico, ilquale, se pur può basarsi già un po’ sulleinformazioni date per telefono, non può chefare la visita e giudicare dopo.

POLIZZA SANITARIALe Generali comunicano che è stataapprovata una linea telefonica per gliiscritti all’Enpam per la richiesta diinformazioni sul contenuto e l’operati-vità della garanzia, nonché sulla statodi avanzamento delle pratiche di sini-stro. I l numero telefonico è: 0267398399 ed è attivo dal lunedì algiovedì: dalle ore 8,30 alle ore 12,30 -dalle ore 14,30 alle ore 17,00; venerdìdalle ore 8,30 alle ore 12,30.

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CRONACA & ATTUALITA’GENOVAM E D I C AM E D I C A

25Genova Medica 12/2001

Premiato Meneghini lo studioso della fibrinolision capita frequentemente che Medicidi casa nostra ricevano riconoscimen-ti a livello internazionale; e la citazio-

ne è tanto più lusinghiera in quanto va a pre-miare un Medico che ormai è fuori dallamischia, e guarda il mondo dei camici bian-chi - e tutto quanto gli ruota intorno - con ildistacco dei suoi 90 anni. Il nome di PietroMeneghini, cardiologo, ex primario delGalliera, è stato inserito da un’autorevole isti-tuzione degli Stati Unit i , l ’AmericanBiographical Institute, nell’elenco dei millescienziati - una quarantina sono i Medici - piùimportanti del secolo scorso. Il prestigiosoriconoscimento è stato attribuito a Meneghiniper le sue ricerche (e soprattutto i suoi risulta-ti) sulla coagulazione del sangue e la stimola-zione della fibrinolisi come arma per aggredi-re i trombi.“Era il 1949, ero un giovane Medico alla cli-nica medica di San Martino, allora la ricercasi faceva con una pentola d’acqua calda, unbecco bunsen e un termometro - ricorda vivi-damente il prof. Meneghini - e c’era un mala-to in fin di vita, sul quale gli anticoagulantinon facevano nessun effetto. Ricorsi alloraalla stimolazione della fibrinolisi, ed il pazien-te iniziò a migliorare”.Il professore ricorda che l’anno successivo cifu un congresso internazionale sulle trombosi,

in Svizzera, al quale egli, timido e spaurito, sipresentò con il suo “piccolo” lavoro, quasischiacciato dal peso di monumentali relazionisui trombolitici che allora andavano per lamaggiore. “La mia modesta relazione fece ilgiro del mondo, ed iniziai a ricevere chiamateda tutti i paesi”. Nel 1958 Meneghini divenneprimario al Galliera. Ricorda volentieri queglianni: “In effetti riuscirono a ricavarmi un pic-colo studio, sopra il reparto, dove io spesso

mi chiudevo a continuare i miei studi. E qual-che volta veniva a trovarmi perfino il cardina-le Siri”. Proprio l’ospedale di Carignano,dove Meneghini è stato primario per 33 anni,fino al 1981, ha colto l’occasione del suonovantesimo compleanno e del prestigiosoriconoscimento internazionale per organizza-re una manifestazione in suo onore, dove si èritrovato circondato dall’affetto e dalla stimadei suoi allievi e colleghi. “Mi sono un po’commosso - ha confidato l’anziano professore- è stato come un premio a tutta la mia vita diMedico. A me e a mia moglie, che da 61anni condivide le mie esperienze. E sapete,allora non era come adesso, che basta averela pazienza di tenersi forte alla sedia, primao poi una sanatoria arriva…” .Tante congratulazioni, professore!(Foto Jolly-Verdacchi)

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GENOVAM E D I C AM E D I C A

27Genova Medica 12/2001

in breve in breve in breve in breve in breve in breve in b

ANCORA IN RICORDO DI FRANCESCO ZINO - Vorrei ancora ricordare, anche se è già statofatto nel numero scorso, il nostro collega Francesco Zino, mancato improvvisamente in questo tristeautunno. Lo ricordiamo Medico socialmente impegnato, segretario della Federazione medici mutua-listi per lunghi anni e vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Genova. Il sindacalismo di Zino eraintessuto di avvedutezza e prudenza, sorretto da una grande stima e condivisione degli ideali daparte dei colleghi. Edorado Guglielmino

SAN MARTINO, ELETTI I NUOVI VERTICI DEI PRIMARI - Intorno alla metà del mese di novem-bre scorso si sono svolte all’ospedale San Martino le elezioni per il rinnovo delle cariche del collegiodei primari. E’ stato eletto alla carica di presidente Giovanni Regesta, consiglieri sono stati elettiGian Andrea Rollandi, Marco Canepa, Luigi Cataldi ed Eugenio Pallestrini; tra essi sono stati nomi-nati come vice presidente Marco Canepa e, come tesoriere- segretario, Gian Andrea Rollandi.

RIMBORSI MARCHE ENPAM - Questo è davvero l’ultimo avviso, anche perché mancano pochigiorni alla scadenza: il 31 dicembre, infatti, scade il termine per chi è in possesso delle “vecchie”marche Enpam e vuol farsele rimborsare. L’obbligo dell’apposizione delle marche Enpam sui cer-tificati è stato abolito giusto un anno fa, con la legge finanziaria per il 2001.

CAMPUS DELL’ONAOSI - L’Onaosi - Opera nazionale assistenza orfani di sanitari italiani -informa che a metà novembre erano ancora disponibili dei posti presso il campus di Montebello(Perugia), sezione femminile, dove è attivo un centro studi. Si possono quindi ancora presentaredelle domande fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per inf. tel. 075-5052045.

BORSE DI STUDIO INTITOLATE A TULLIO ZUNINO - Il Consiglio di amministrazionedell’Enpam ha approvato l’avviso di selezione pubblica per l’assegnazione di due borse di studiointitolate al compianto Tullio Zunino, apprezzata figura di Medico genovese da poco scomparso,dopo aver dedicato la vita oltre che alla professione anche alla tutela della categoria medica ingenerale. Le due borse - concretizzate grazie all’apporto finanziario della Rolo Banca - hanno unvalore di 15 milioni lordi e saranno destinate a laureati in medicina e chirurgia o odontoiatria eprotesi dentaria sul tema della riabilitazione protesica attraverso le tecniche implantologiche. Puòpartecipare alla selezione chi ha la laurea in medicina e chirurgia o in odontroiatria e protesidentaria da non più di dieci anni ed è iscritto all’albo degli odontoiatri o all’albo dei Medici conautorizzazione all’esercizio dell’odontoiatria. La scadenza del bando (disponibile presso gli ufficidell’Ordine) è fissata al 28 febbraio.

MEDICINA E CULTURA - La commissione culturale dell’Ordine dei Medici di Genova segnala leseguenti manifestazioni dell’associazione Medici scrittori e umanisti liguri presso l’associazioneitalo-americana via Caffaro, 2/A. 19/1/2002: Edoardo Guglielmino e Giuseppe Siria parlerannosul tema “Una guida turistico-letteraria del centro storico di Genova” di Silviano Fiorato -16/02/2002: Il mondo poetico di Amato Novelli “Il cacciatore di nubi” a cura di Franco Cusmano.Si comunica inoltre che è in preparazione per la prossima primavera una mostra di Medici pittori.

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nche se da qualche settimana non siha più notizie di episodi che possanoessere ricondotti sotto il termine di

“bioterrorismo”, in realtà la vigilanza delleautorità contro la possibile diffusione intenzio-nale di virus, batteri o comunque microrgani-smi che possano diffondere su vasta scalamalattie gravissime, e causare addirittura straginel le popolazioniprese di mira, è sem-pre molto alta. Lotestimonia ad esem-pio, per quantoriguarda l’Italia, ladiffusione di una notaministeriale che“ripassa” una serie dinotizie su agenti pato-geni e malattie non molto diffuse, ma chepotrebbero diventare il terreno d’ azione prefe-rito di terroristi. Nel numero scorso di “GenovaMedica“ avevamo riportato le linee essenzialidella circolare ministeriale per quanto riguardail vaiolo e il carbonchio. Ora ripercorriamobrevemente le indicazioni diffuse a propositodella peste, e del botulismo (anche se questonon esaurisce l’argomento, restando da parla-re di virus ebola, marburg, lassa o febbriemorragiche sudamericane ecc.).PESTE - Il bacillo della peste yersinia pestis èun germe gram negativo, non sporigeno,aerobio, sensibile all’ azione dei comunidisinfettanti chimici e fisici; resiste pocoall’essicamento e a temperature superiori a

30° e inferiori a 5° e all’azione dei raggiultravioletti; in caso di congelamento puòinvece resistere per diversi giorni. Può esserediffuso per disseminazione mediante aerosol(oltrechè con il classico contagio con materialid’uso comune contaminati). La peste può svi-lupparsi in forma bubbonica, polmonare esetticemica (quest’ultima anche come compli-

cazione delle primedue forme). Vettorid’elezione del lamalattia sono le pulcied i topi. I materialicontaminati da secre-zioni o fluidi biologicidi persone infet tevanno incenerit i oautoclavati a tempera-

tura di 120°: è possibile impiegare soluzionidi ipoclorito o disinfettanti a base di ammonioquaternario, oppure formaldeide o glutaral-deide. Si raccomanda di procedere a disinfe-stazione contro le pulci e ad accurata derat-tizzazione. Per il trasporto dei campioni sideve procedere con il sistema a tre involucri.Le “specifiche” ministeriali ricordano l’esigen-za dell’assoluto isolamento del malato, con gliaccorgimenti più rigorosi; nel caso di traspor-to si dovrebbero usare barelle-isolatori pressu-rizzate, e tutto il personale che venisse a con-tatto con il paziente deve essere protetto daipiù rigidi presidi (maschere, guanti, occhiali,soprascarpe, camici, tutto possibilmentemonouso). La terapia è antibiotica, efficace se

GENOVAM E D I C AM E D I C A

28 Genova Medica 12/2001

LE INSIDIE DI PESTE E BOTULISMOLe note ministeriali sulle varie scelte del bioterrorismo

A

UN’EFFICACE AZIONE

DI PREVENZIONE E CONTROLLO

SAREBBE IN PRATICA IMPOSSIBILE

SE I CRIMINALI VOLESSERO CONTAMINARE

SU VASTA SCALA GLI ALIMENTI

C R O N A C A & A T T U A L I T A ’

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iniziata entro 24 ore dalla comparsa dei sin-tomi. In Italia invece non è disponibile vaccinoantipestoso; il vaccino antigenico F1 richiedetre dosi più booster annuali ma conferisceprotezione solo verso la forma bubbonica,non polmonare.BOTULISMO - Un’organizzazione di bioterro-risti potrebbe anche decidere di ricorrere alladiffusione della tossina botulinica, prodottadal germe clostridium botulinum, bacillo spori-geno gram positivo anaerobio. Il mezzo di cuipotrebbero servirsi i criminali è la contamina-zione di alimenti o la diffusione a mezzoaerosol, mentre più problematica sarebbe lacontaminazione delle risorse idriche, per lanecessità di dover disporre di una grandequantità di tossina. Con rigorosità disarmanteil ministero avverte che non possono esserepraticamente previsti controlli preventivinell’ipotesi di un attacco bioterroristico (men-tre in condizioni normali la corretta prepara-zione di conserve ed insaccati, sia in ambitodomestico che industriale, dovrebbero mettereal riparo da brutte sorprese). L’intossicazione

botulinica si presenta con sintomi clinici digravità variabile a carico del sistema nervoso,con diplopia, ptosi palpebrale, visione anneb-biata, disartria, disfagia, secchezza dellefauci. In assenza di trattamento la letalità puòarrivare al 70-80 per cento dei casi. I sintomineurologici dell’intossicazione compaiono ingenere dopo 12-36 ore dall’ingestione.Trattandosi di uno stato morboso non conta-gioso, non è richiesto l’isolamento del malato,ma piuttosto una sorveglianza sanitaria neiconfronti delle persone che potrebbero avermangiato lo stesso alimento. Il botulismo sicombatte soprattutto con l’impiego di sieroantibotulinico; in Italia è disponibile, presso ilministero della Salute, siero antibotulinicoequino polivalente. Ma non è finita qui. Le“istruzioni” ministeriali infatti, come abbiamoaccennato, si occupano poi di altri virus, sem-pre appartenenti agli agenti patogeni di cate-goria A (a priorità alta). Ma la ristrettezzadello spazio ci impone di rinviare ancora adaltro numero la trattazione di questo specificoargomento.

GENOVAM E D I C AM E D I C APESTE E BOTULISMO

29Genova Medica 12/2001

Il particolare rapporto tra mamma e bimbo ipovedente

Il bambino ipovedente e la mamma: una relazione per crescere, questo il tema di un conve-gno, intitolato propriamente “L’occhio della mente 2001” che si è svolto il 10 dicembre scorso

all’Auditorium G. Verdi dell’Istituto David Chiossone. Sotto la moderazione di Ester Delpino e diCristina Martinoli sono state portate esposte diverse relazioni, tutte intese ad esaminare il parti-colare rapporto che si crea tra una mamma ed il suo bimbo ipovedente (e viceversa), riferire sualcune esperienze ed indicare linee di interventi e suggerimenti per programmi di riabilitazione.

La cultura della salute nei paesi affacciati sul Mediterraneo

La salute della donna madre e del bambino è un impegno fondamentale che tutti i popolidevono aver presente per l’evoluzione della società, per la possibilità di interventi unitari

che possano garantire anche una via percorribile di pace. Con un incontro dibattito tenutosi allaCamera di Commercio il 28 novembre, l’Associazione Italiana Donne Medico ha voluto affron-tare questo tema in un momento di grande disagio in numerosi paesi del pianeta prendendo inparticolare considerazione il Mediterraneo. Sono intervenuti esperti del nostro paese, rappre-sentanti della assistenza consultoriale della Asl 3 e dell’associazione Medici Senza Frontiere.

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SABATO 12 GENNAIO: Corso BLS sul leEmergenze di Pronto Soccorso eRianimazione Cardio-Polmonare.

VENERDI’ 18 E SABATO 19 GENNAIO: Corso delDr. Magnano di Gnatologia: ATM:“Fisiopatologia dell’ATM”: spostamenti e dislo-cazioni del disco articolare con e senza ridu-zione; esiti di traumi, aderenze, artrosi, artriti.

SABATO 26 GENNAIO: Corso Aliero: “Chirurgiaossea implantare: scelta delle tecniche per otti-mizzare i tempi di guarigione. Nuove metodi-che”. Relatore: Dott. Bertil Friberg (Univ.Göteborg).

VENERDI 1 FEBBRAIO: Serata sul dolore orofaccia-le “Il protocollo clinico della TUFTS Universitydi Boston e cenni sulla pedana stabilometri-ca”, a cura dei dr. Nino Fraulini e dr. RobertoCitarella.

SABATO 2 FEBBRAIO: Corso PBLS sulle Emergenzedi Pronto Soccorso e Rianimazione Cardio-Polmonare Pediatrico.

SABATO 9 FEBBRAIO: Dott. Costantino Troise:“Problematiche allergologiche nella praticaodontoiatrica”.

VENERDI’ 15 E SABATO 16 FEBBRAIO: Corso delDr. Magnano di Gnatologia: “Muscoli e postu-ra” Disfunzioni e patologia muscolare- co-contrazione e splintaggio-spasmo e contrattu-ra-miosite-contrazione miostatica-zone grillet-to e dolore riferito.

LUNEDI’ 4 MARZO: Serata: “L’ipnosi e il denti-sta”, relatore dr. Massimo Sacripante.

MERCOLEDI’ 13 MARZO: Serata SIdP

VENERDI’ 22 E SABATO 23 MARZO: Corso del Dr.Magnano di Gnatologia: “Diagnostica perimmagini” “OrtoPan Tomografia-TranscranialeLaterale Obliqua-Tomografia-TomografiaAssiale Computerizzata Risonanza Magneticadell’ATM e concetti base di RM encefalo-rachi-dea- Radiogrammi cervicali.

VENERDI’ 12 E SABATO 13 APRILE:Corso del Dr. Magnano di Gnatologia:“Dolore e psiche” Anatomia delle vie sensitivee del le vie di control lo del dolore-Fisiopatologia del dolore orofacciale e cefali-co-Nevralgie-Causalgie minori-Cefalee edemicranie-Disturbi oculari-Disturbi vestibolo-acustici-Disturbi della salivazione-La culturadel dolore.

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DENTISTI NOTIZIE

DDENTISTIENTISTINNOTIZIEOTIZIE

PROGRAMMA CULTURALE 1° SEMESTRE 2002

Page 29: CM LA NEBBIA EGIONE SPINGE STUDI MEDICI E RIFIUTI SI ...

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DENTISTI NOTIZIE

VENERDI’ 19 E SABATO 20 APRILE: Congresso:“Liguria Odontoiatrica” - EuropeanMediterranean Meeting.

SABATO 18 MAGGIO:Corso di Ortodonzia - Dr. Mauro La Luce.

VENERDI’ 7 E SABATO 8 GIUGNO:Corso del Dr. Magnano di Gnatologia:“Terapia“ Strategia, costruzione, impiego e

gestione dei vari tipi di bite-Farmacologia.Uso dei FANS, dei triciclici, della GABA-penti-na e di altri farmaci del dolore-Indicazioneper la fisioterapia.

In fase di organizzazione:Corso di Parodontologia con il Dott. RenatoParodi - Serata di Radiologia con il Dott.Corrado Gazzerro - Corso di omeopatiaodontostomatologica del dr. Massimo Bassetti.

Aperte le iscrizioni all’Andi Genova(Associazione Nazionale Dentisti Italiani) per il 2002

La quota, rimasta invariata rispetto aglianni precedenti, è di:● Euro 310.00 (L.600.000) per i socieffettivi (i dentisti, cioè, che esercitanoesclusivamente l’odontoiatria secondo ledisposizioni di legge);

● Euro 78.00 (L.150.000) per i socieffettivi a quota ridotta (i neo-laureati inodontoiatria, iscritti entro i primi dueanni dopo la laurea, versano per unbiennio la quota sociale ridotta, pari al25% della quota effettiva. Occorre comu-nicare la data di laurea).

Per le altre figure di socio previstedall’associazione è possibile contattarela segreteria Andi Genova(tel.010/58.11.90).

Si pregano i Soci di effettuare il paga-mento della quota associativa diretta-mente in euro. Il pagamento può essereeffettuato tramite:

● bonifico bancario sul c/c AndiGenova del Banco di Chiavari e R.L. -Agenzia 6 via Galata, 71 r. c/cn.17240/00/13 cod. ABI 03424 Cod.CAB 01406

● direttamente alla segreteria AndiGenova in Piazza della Vittoria, 14/28dal lunedì al venerdì ore 9.00/17.00.(Questa soluzione è consigliata per leneo-iscrizioni in quanto è necessariocompilare la domanda di ammissione).

● con bollettino di c.c. postale che verràinviato nelle prossime circolari.

Sono aperte le iscrizioni all’Andi, Sezione Provinciale di Genova per il 2002.

La quota associativa Andi Genova Il pagamento

Per informazioni sulle numerose agevolazioni a cui dà diritto l’iscrizione, potete contattare la segrete-ria Andi Genova al tel.010/58.11.90, dal lunedì al venerdì, 9.00/17.00 orario continuato.