CLUB ALPINO ITALIANO COMMISSIONE LIGURE – PIEMONTESE – VALDOSTANA SCUOLA INTERREGIONALE DI...

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CLUB ALPINO ITALIANO CLUB ALPINO ITALIANO COMMISSIONE LIGURE – PIEMONTESE – VALDOSTANA COMMISSIONE LIGURE – PIEMONTESE – VALDOSTANA SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATA A.R.T.VA. A.R.T.VA. METODI DI RICERCA METODI DI RICERCA 2009-2010 2009-2010 by Luca Francisco (INSA – IA – IAL) by Luca Francisco (INSA – IA – IAL) da da “I Manuali del CAI”: “I Manuali del CAI”: Sci Alpinismo” Sci Alpinismo” n° 13 – ed. maggio 2004 e n° 13 – ed. maggio 2004 e “ARTVA” “ARTVA” n° 19 – ed. novembre 2009 n° 19 – ed. novembre 2009

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CLUB ALPINO ITALIANOCLUB ALPINO ITALIANOCOMMISSIONE LIGURE – PIEMONTESE – VALDOSTANACOMMISSIONE LIGURE – PIEMONTESE – VALDOSTANA

SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E SCUOLA INTERREGIONALE DI ALPINISMO, SCI-ALPINISMO E ARRAMPICATAARRAMPICATA

A.R.T.VA.A.R.T.VA.METODI DI RICERCAMETODI DI RICERCA

2009-20102009-2010

by Luca Francisco (INSA – IA – IAL)by Luca Francisco (INSA – IA – IAL)

da da “I Manuali del CAI”:“I Manuali del CAI”:““Sci Alpinismo” Sci Alpinismo” n° 13 – ed. maggio 2004 e n° 13 – ed. maggio 2004 e “ARTVA” “ARTVA” n° 19 – ed. novembre 2009n° 19 – ed. novembre 2009

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FORNIRE FORNIRE

LE CONOSCENZE TEORICHE LE CONOSCENZE TEORICHE

DEL FUNZIONAMENTO DEL FUNZIONAMENTO

ED ILLUSTRARE ED ILLUSTRARE

I METODI DI RICERCAI METODI DI RICERCA

FORNIRE FORNIRE

LE CONOSCENZE TEORICHE LE CONOSCENZE TEORICHE

DEL FUNZIONAMENTO DEL FUNZIONAMENTO

ED ILLUSTRARE ED ILLUSTRARE

I METODI DI RICERCAI METODI DI RICERCA

RENDERE CONSAPEVOLI RENDERE CONSAPEVOLI DELLE PROBLEMATICHE DELLE PROBLEMATICHE

DELLA RICERCADELLA RICERCA

RENDERE CONSAPEVOLI RENDERE CONSAPEVOLI DELLE PROBLEMATICHE DELLE PROBLEMATICHE

DELLA RICERCADELLA RICERCA

DARE GLI ELEMENTI DARE GLI ELEMENTI NECESSARI PER NECESSARI PER

EFFETTUARE UNA RICERCA EFFETTUARE UNA RICERCA EFFICACEEFFICACE

DARE GLI ELEMENTI DARE GLI ELEMENTI NECESSARI PER NECESSARI PER

EFFETTUARE UNA RICERCA EFFETTUARE UNA RICERCA EFFICACEEFFICACE

OBIETTIVI DELL’AGGIONAMENTOOBIETTIVI DELL’AGGIONAMENTO

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Definizione di A.R.T.VA.Definizione di A.R.T.VA.

L'ARTVA (Apparecchio per la Ricerca di Travolti in VAlanga) è uno L'ARTVA (Apparecchio per la Ricerca di Travolti in VAlanga) è uno strumento:strumento:

Trasmittente e ricevente (rice-trasmittente ad alta frequenza Trasmittente e ricevente (rice-trasmittente ad alta frequenza 457 kHz)457 kHz)

DirezionaleDirezionaleche si utilizza per trovare IN TEMPI MOLTO BREVI un apparecchio che si utilizza per trovare IN TEMPI MOLTO BREVI un apparecchio analogo indossato da una persona travolta da una valanga e analogo indossato da una persona travolta da una valanga e sepolta dalla neve. sepolta dalla neve.

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Prima di cominciare … Verifica preliminare !!!Prima di cominciare … Verifica preliminare !!!

il capo comitiva fa disporre tutti i componenti in riga, ad intervallo di il capo comitiva fa disporre tutti i componenti in riga, ad intervallo di almeno un metro;almeno un metro;

La speranza di sopravvivenza, cioè di essere trovati in tempo utile mediante La speranza di sopravvivenza, cioè di essere trovati in tempo utile mediante l'impiego degli ARTVA, dipende non solo dalle caratteristiche degli apparecchi l'impiego degli ARTVA, dipende non solo dalle caratteristiche degli apparecchi e dalla rapidità e capacità dei compagni soccorritori, ma anche dal buon e dalla rapidità e capacità dei compagni soccorritori, ma anche dal buon funzionamento degli apparecchi e dallo stato delle batterie che li alimentano.funzionamento degli apparecchi e dallo stato delle batterie che li alimentano.Prima di iniziare una escursione, o di mettersi in moto per una operazione di Prima di iniziare una escursione, o di mettersi in moto per una operazione di soccorso, si deve provare il funzionamento di tutti gli apparecchi.soccorso, si deve provare il funzionamento di tutti gli apparecchi.

La procedura da adottare è la seguente:La procedura da adottare è la seguente:

fa quindi predisporre tutti gli ARTVA in ricezione, sul valore minimo;fa quindi predisporre tutti gli ARTVA in ricezione, sul valore minimo;

pone il proprio ARTVA in trasmissione e sfila lentamente davanti a tutti i pone il proprio ARTVA in trasmissione e sfila lentamente davanti a tutti i componenti, per verificare se tutti gli apparecchi ricevono il suo segnale;componenti, per verificare se tutti gli apparecchi ricevono il suo segnale;

riporta il proprio ARTVA in trasmissione e raggiunge i compagni.riporta il proprio ARTVA in trasmissione e raggiunge i compagni.

completata questa verifica, fa disporre in trasmissione tutti gli apparecchi, completata questa verifica, fa disporre in trasmissione tutti gli apparecchi, ad esclusione del proprio, che viene commutato in ricezione sul valore ad esclusione del proprio, che viene commutato in ricezione sul valore minimo;minimo;

avvia il gruppo, che gli sfila dinnanzi, mentre lui verifica la corretta avvia il gruppo, che gli sfila dinnanzi, mentre lui verifica la corretta emissione di tutti gli ARTVA e la corretta ricezione del proprio;emissione di tutti gli ARTVA e la corretta ricezione del proprio;

NB: NB: non sarà effettuato nessun altro intervento sugli ARTVA sino alla fine non sarà effettuato nessun altro intervento sugli ARTVA sino alla fine dell'escursione o dell'operazione di soccorso, salvo quelli necessari ad dell'escursione o dell'operazione di soccorso, salvo quelli necessari ad una eventuale ricercauna eventuale ricerca..

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In caso di valanga … il quadro tipico della situazioneIn caso di valanga … il quadro tipico della situazione

T

Settore 1

Settore 2Settore 2

Linea di scorrimentoS

Zona di più probabile ritrovamento

Punto di scomparsa

Punto di travolgiment

o

Linea di distacco

Linea di ingresso

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Intensità del Intensità del segnale percepito segnale percepito

dall’ARTVA in dall’ARTVA in ricezione Rxricezione Rx

Funzionamento dell’ARTVAFunzionamento dell’ARTVA

Campo Campo elettromagnetico elettromagnetico

delle onde delle onde emesse emesse

dall’ARTVA in dall’ARTVA in trasmissionetrasmissione

ANTENNE ANTENNE

COASSIALICOASSIALI

ANTENNE ANTENNE

A 90°A 90°

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Angolo di ricezione con Angolo di ricezione con trasmettitore orizzontaletrasmettitore orizzontaleAngolo di ricezione con Angolo di ricezione con trasmettitore orizzontaletrasmettitore orizzontale

Angoli di ricezioneAngoli di ricezione

Angolo di ricezione Angolo di ricezione con trasmettitore con trasmettitore

verticaleverticale

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Campo elettromagneticoCampo elettromagnetico… … metodi di ricercametodi di ricerca

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Le portate (massima, minima)Le portate (massima, minima)

PORTATA MASSIMA quella distanza massima che PORTATA MASSIMA quella distanza massima che permette l'ottenimento del segnale (da parte permette l'ottenimento del segnale (da parte dell'ARTVA RX) quando l'antenna ricevente si trova dell'ARTVA RX) quando l'antenna ricevente si trova esattamente sull'asse dell'antenna trasmettitrice lungo esattamente sull'asse dell'antenna trasmettitrice lungo una direttrice senza ostacoli.una direttrice senza ostacoli.

PORTATA MINIMA quella distanza in grado di fornire PORTATA MINIMA quella distanza in grado di fornire nell'ARTVA RX un minimo segnale quando l'antenna nell'ARTVA RX un minimo segnale quando l'antenna ricevente sia esattamente ortogonale all'antenna in ricevente sia esattamente ortogonale all'antenna in trasmissione; per leggi elettromagnetiche tale portata trasmissione; per leggi elettromagnetiche tale portata dovrebbe essere nulla (assenza d'ogni segnale), ma dovrebbe essere nulla (assenza d'ogni segnale), ma nella pratica operativa minime variazioni nella pratica operativa minime variazioni nell'angolazione fra le due antenne permettono di fatto nell'angolazione fra le due antenne permettono di fatto di ottenere diversi scostamenti dal puro valore zerodi ottenere diversi scostamenti dal puro valore zero

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Portata Utile… Corridoio di ricercaPortata Utile… Corridoio di ricerca

Molteplici fattori possono modificare di volta in volta la portata di un ARTVA in ricezione e Molteplici fattori possono modificare di volta in volta la portata di un ARTVA in ricezione e si rende perciò indispensabile identificare un concreto valore di portata che sia si rende perciò indispensabile identificare un concreto valore di portata che sia efficacemente adottabile a prescindere dall'influenza penalizzante di queste variabili.efficacemente adottabile a prescindere dall'influenza penalizzante di queste variabili.

Nasce così il concetto di PORTATA UTILE (PU) intesa come la distanza a cui l'ARVA RX - Nasce così il concetto di PORTATA UTILE (PU) intesa come la distanza a cui l'ARVA RX - anche in sfavorevoli condizioni - riesce per almeno una sua posizione d'antenna a ricevere il anche in sfavorevoli condizioni - riesce per almeno una sua posizione d'antenna a ricevere il segnale emesso dal TX. segnale emesso dal TX.

Tale valore ridotto della portata mira a dare all'operatore l'assoluta garanzia di non perdere Tale valore ridotto della portata mira a dare all'operatore l'assoluta garanzia di non perdere la cattura di un segnale perché troppo lontano dal trasmettitore.la cattura di un segnale perché troppo lontano dal trasmettitore.

Per la determinazione della Per la determinazione della portata utile di un ARTVA sono portata utile di un ARTVA sono stati proposti coefficienti stati proposti coefficienti correttivi della portata correttivi della portata massima (riduzioni ad 1/5, o massima (riduzioni ad 1/5, o del 20% - 40%); del 20% - 40%);

tuttavia, si sottolinea tuttavia, si sottolinea l'importanza del rispetto delle l'importanza del rispetto delle indicazioni comunitarie fornite indicazioni comunitarie fornite daldalla CISAla CISA (Commissione (Commissione Internazionale Salvataggio Internazionale Salvataggio Alpino) che Alpino) che uniformauniforma per gli per gli apparecchi analogici e digitali apparecchi analogici e digitali di ultime generazioni, e per gli di ultime generazioni, e per gli ARTVA a tre antenne, ARTVA a tre antenne, le le portate utili a 20 metriportate utili a 20 metri, , determinando così omogenei determinando così omogenei corridoi di ricerca di massimo corridoi di ricerca di massimo 40 m di larghezza40 m di larghezza

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TrasmettitoreTrasmettitore

BB

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segnale max.segnale max.

segnale min.segnale min.

In funzione della posizione reciproca della linea di flusso e In funzione della posizione reciproca della linea di flusso e dell’apparecchiodell’apparecchio

segnale max.segnale max.

CC

Intensità del segnale captatoIntensità del segnale captato

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La Ricerca del segnale ARTVALa Ricerca del segnale ARTVA

Partendo da una situazione di totale assenza di segnale le diverse strategie di impiego Partendo da una situazione di totale assenza di segnale le diverse strategie di impiego dell’ARTVA, che consentono di rintracciare il punto di seppellimento di un apparecchio in dell’ARTVA, che consentono di rintracciare il punto di seppellimento di un apparecchio in trasmissione vengono applicate sequenzialmente in 3 distinte fasi così identificabili:trasmissione vengono applicate sequenzialmente in 3 distinte fasi così identificabili:

• Fase Primaria (ricerca del primo segnale) da una situazione di assenza di segnale sino Fase Primaria (ricerca del primo segnale) da una situazione di assenza di segnale sino al momento di ricezione dello stesso;al momento di ricezione dello stesso;

• Fase Secondaria (o Sommaria) avvicinamento sino a 3-4 metri dal punto di Fase Secondaria (o Sommaria) avvicinamento sino a 3-4 metri dal punto di seppellimento, ossia identificazione dell'area di seppellimento;seppellimento, ossia identificazione dell'area di seppellimento;

• Fase Finale (o di precisione) definizione del punto di seppellimento, che idealmente Fase Finale (o di precisione) definizione del punto di seppellimento, che idealmente dovrebbe condurre l'ARTVA ricevente sulla verticale dell'ARTVA in trasmissione.dovrebbe condurre l'ARTVA ricevente sulla verticale dell'ARTVA in trasmissione.

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Fasi della ricerca ARTVA - Fasi della ricerca ARTVA - 11

Fase primariaFase primaria: ricerca del primo segnale: ricerca del primo segnale

PER LINEE PARALLELE (PIÙ SOCCORRITORI - DIST. PER LINEE PARALLELE (PIÙ SOCCORRITORI - DIST. 40M)40M)

CON MOVIMENTO A GRECA (UN SOCCORRITORE)CON MOVIMENTO A GRECA (UN SOCCORRITORE)

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Fasi della ricerca ARTVA - Fasi della ricerca ARTVA - 22

Fase secondariaFase secondaria: localizzazione: localizzazione

RICERCA DIREZIONALE PER LINEE DI CAMPORICERCA DIREZIONALE PER LINEE DI CAMPO

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Fase finaleFase finale: ricerca di precisione: ricerca di precisione

RICERCA A CROCE O PER LINEE ORTOGONALIRICERCA A CROCE O PER LINEE ORTOGONALI

Fasi della ricerca ARTVA - Fasi della ricerca ARTVA - 33

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QUESTA PARTE HA LO SCOPO DI ILLUSTRARE ALCUNE QUESTA PARTE HA LO SCOPO DI ILLUSTRARE ALCUNE DELLE PROBLEMATICHE DI RICERCA PIÙ COMPLESSE, DELLE PROBLEMATICHE DI RICERCA PIÙ COMPLESSE, MENO FREQUENTI, MA PURTROPPO POSSIBILI E MOLTO MENO FREQUENTI, MA PURTROPPO POSSIBILI E MOLTO DELICATE.DELICATE.

QUESTI APPROFONDIMENTI VERRANNO ORA ILLUSTRATI E QUESTI APPROFONDIMENTI VERRANNO ORA ILLUSTRATI E POI SPERIMENTATI DURANTE LA GIORNATA MA POI SPERIMENTATI DURANTE LA GIORNATA MA DOVRANNO POI ESSERE SVILUPPATI, MIGLIORATI E DOVRANNO POI ESSERE SVILUPPATI, MIGLIORATI E COSTANTEMENTE “ALLENATI” DA OGNI SINGOLO COSTANTEMENTE “ALLENATI” DA OGNI SINGOLO ISTRUTTORE/SCI-ALPINISTA IN RELAZIONE AL PROPRIO ISTRUTTORE/SCI-ALPINISTA IN RELAZIONE AL PROPRIO MODELLO DI ARTVA (ANALOGICO O DIGITALE).MODELLO DI ARTVA (ANALOGICO O DIGITALE).

ATTENZIONE !!!ATTENZIONE !!!

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Complicazioni nella ricerca ARTVAComplicazioni nella ricerca ARTVA

Ricerca contemporanea di 2 o più travolti (“multipla”)Ricerca contemporanea di 2 o più travolti (“multipla”)

ARTVA tra loro “vicini” ARTVA tra loro “vicini” (entro un quadrato di 10m x 10m)(entro un quadrato di 10m x 10m)

ARTVA tra loro “distanti” (> 14m)ARTVA tra loro “distanti” (> 14m)

ARTVA sepolti orizzontali o parzialmente verticaliARTVA sepolti orizzontali o parzialmente verticali

diverso posizionamento di massimi e minimidiverso posizionamento di massimi e minimi

problemi con falsi massimiproblemi con falsi massimi

ARTVA profondo (1,5-2 m)ARTVA profondo (1,5-2 m)

riconoscere un seppellimento profondoriconoscere un seppellimento profondo

metodo di ricerca fine a cerchiometodo di ricerca fine a cerchio

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Ricerca in presenza di più segnali (multipla)Ricerca in presenza di più segnali (multipla)

Se i travolti sono tra loro “distanti” (> 14 m) avremo solo Se i travolti sono tra loro “distanti” (> 14 m) avremo solo lievi sovrapposizioni dei segnali; le ricerche si potranno lievi sovrapposizioni dei segnali; le ricerche si potranno svolgere senza grosse complicazioni dovute alle svolgere senza grosse complicazioni dovute alle interferenze.interferenze.

Più difficile sarà se i travolti Più difficile sarà se i travolti sono tra loro “vicini” entro sono tra loro “vicini” entro 14m; in questa situazione ci 14m; in questa situazione ci indirizziamo prima sul segnale indirizziamo prima sul segnale più forte.più forte.

Dopo averlo individuato Dopo averlo individuato proseguiamo con la ricerca a proseguiamo con la ricerca a croce del secondo ARTVA nei croce del secondo ARTVA nei ““QUADRANTIQUADRANTI” limitrofi o con ” limitrofi o con la “la “MICROGRECAMICROGRECA”.”.

NELLA REALTÀ LA PRESENTE NELLA REALTÀ LA PRESENTE FIGURA È RELATIVA AL METODO DI FIGURA È RELATIVA AL METODO DI RICERCA PER “SETTORI” RICERCA PER “SETTORI” INTRODOTTO DALLA Ortovox INTRODOTTO DALLA Ortovox RISPONDERE AI PROBLEMI CHE SI RISPONDERE AI PROBLEMI CHE SI INCONTRAVANO CON I PRIMI “S1”INCONTRAVANO CON I PRIMI “S1”

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METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 1METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 1

Va segnalato che tale metodo porta da subito al primo Va segnalato che tale metodo porta da subito al primo apparecchio in trasmissione e in seguito, a poca distanza da apparecchio in trasmissione e in seguito, a poca distanza da esso, si procede alla ricerca del secondo segnale. esso, si procede alla ricerca del secondo segnale.

La procedura permette La procedura permette di avere sempre la di avere sempre la ricezione di almeno uno ricezione di almeno uno dei due segnali dei dei due segnali dei trasmettitori sepolti. trasmettitori sepolti.

Il problema della Il problema della rilevazione di più rilevazione di più segnali che rilevano la segnali che rilevano la presenza di due o più presenza di due o più apparecchi, può essere apparecchi, può essere risolto con l'adozione di risolto con l'adozione di una strategia di ricerca una strategia di ricerca specifica, ossia il specifica, ossia il metodo dei metodo dei QUADRANTIQUADRANTI

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METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 2METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 2

Dal punto di partenza (P), dopo aver rilevato la presenza di due apparecchi Dal punto di partenza (P), dopo aver rilevato la presenza di due apparecchi sepolti, la ricerca continua con l'applicazione del metodo direzionale, sepolti, la ricerca continua con l'applicazione del metodo direzionale, seguendo il segnale di maggiore intensità. seguendo il segnale di maggiore intensità.

Come noto la ricerca direzionale permette l'avvicinamento al trasmettitore, in Come noto la ricerca direzionale permette l'avvicinamento al trasmettitore, in questo caso Tx1, tramite la riduzione progressiva del selettore di intensità del questo caso Tx1, tramite la riduzione progressiva del selettore di intensità del segnale ricevuto da Rx.segnale ricevuto da Rx.

Tale procedimento conduce al Tale procedimento conduce al punto P1 in cui il segnale di Tx2 punto P1 in cui il segnale di Tx2 non viene rilevato (oppure non viene rilevato (oppure ricezione meno intensa nel caso ricezione meno intensa nel caso di trasmettitori molto vicini) e di trasmettitori molto vicini) e permette di “isolare” il segnale permette di “isolare” il segnale del trasmettitore Tx1. del trasmettitore Tx1.

In tale punto il valore del In tale punto il valore del selettore dell'apparecchio selettore dell'apparecchio ricevente Rx sarà tale da poter ricevente Rx sarà tale da poter procedere alla ricerca finale di procedere alla ricerca finale di Tx1 con il metodo a croce.Tx1 con il metodo a croce.

Prima di procedere alla fase finale Prima di procedere alla fase finale di ricerca, stabilita la posizione di di ricerca, stabilita la posizione di Rx con cui effettuare la ricerca a Rx con cui effettuare la ricerca a croce, posizionare sul terreno un croce, posizionare sul terreno un bastoncino da sci perpendicolare bastoncino da sci perpendicolare all'orientamento di Rx (punto P2).all'orientamento di Rx (punto P2).

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METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 3METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 3

Si inizia ora la ricerca finale a croce, procedendo per linee ortogonali e Si inizia ora la ricerca finale a croce, procedendo per linee ortogonali e concludere la ricerca tramite sondaggio indicando il punto di sepoltura concludere la ricerca tramite sondaggio indicando il punto di sepoltura dell'apparecchio Tx1. Lasciato il compito dello scavo ai compagni presenti, dell'apparecchio Tx1. Lasciato il compito dello scavo ai compagni presenti, si torna al bastoncino (punto P2). si torna al bastoncino (punto P2).

Il bastoncino permette di riposizionare Rx nelle stesse condizioni con cui si Il bastoncino permette di riposizionare Rx nelle stesse condizioni con cui si è effettuata la ricerca a croce di Tx1: tale posizione di Rx deve essere è effettuata la ricerca a croce di Tx1: tale posizione di Rx deve essere mantenuta fino alla fase di aggancio di Tx2.mantenuta fino alla fase di aggancio di Tx2.

Rispetto al bastoncino il secondo apparecchio sepolto (Tx2) si trova Rispetto al bastoncino il secondo apparecchio sepolto (Tx2) si trova idealmente in uno dei quadranti indicati in figura (denominati idealmente in uno dei quadranti indicati in figura (denominati impropriamente come, Nord, Est, Sud, Ovest).impropriamente come, Nord, Est, Sud, Ovest).

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METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 4METODO DI RICERCA PER QUADRANTI 4

Dal punto P2, si aumenta il livello del selettore di Rx per agganciare il Dal punto P2, si aumenta il livello del selettore di Rx per agganciare il segnale di Tx2 (dal valore del selettore si ricava una prima indicazione della segnale di Tx2 (dal valore del selettore si ricava una prima indicazione della distanza del secondo apparecchio da P2). In questa fase il segnale del distanza del secondo apparecchio da P2). In questa fase il segnale del trasmettitore Tx1 è decisamente maggiore rispetto a quello di Tx2. La ricerca trasmettitore Tx1 è decisamente maggiore rispetto a quello di Tx2. La ricerca prosegue spostandosi, per esempio a sinistra, rispetto al bastoncino, si entra prosegue spostandosi, per esempio a sinistra, rispetto al bastoncino, si entra quindi nel quadrante di sinistra (Ovest). quindi nel quadrante di sinistra (Ovest). Lo spostamento in questa Lo spostamento in questa direzione determina un direzione determina un allontanamento dal allontanamento dal trasmettitore Tx1 con una trasmettitore Tx1 con una conseguente diminuzione del conseguente diminuzione del relativo segnale, mentre Tx2 non relativo segnale, mentre Tx2 non è più udibile; ne consegue che la è più udibile; ne consegue che la direzione seguita risulta errata.direzione seguita risulta errata.

Si ritorna quindi nel punto P2 e Si ritorna quindi nel punto P2 e ci si muove verso destra ci si muove verso destra (quadrante Est). Continuando in (quadrante Est). Continuando in questa direzione, il segnale di questa direzione, il segnale di Tx1 diminuisce (in quanto ci si Tx1 diminuisce (in quanto ci si allontana dal trasmettitore) allontana dal trasmettitore) mentre il segnale di Tx2 mentre il segnale di Tx2 aumentaaumenta

Nel caso la ricerca nei quadranti Nel caso la ricerca nei quadranti E ed O risulti infruttuosa, si E ed O risulti infruttuosa, si dovrà tornare al punto P2 e dovrà tornare al punto P2 e procedere in direzione procedere in direzione perpendicolare.perpendicolare.

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MICROGRECA (Genswein) 1MICROGRECA (Genswein) 1

Il procedimento che viene presentato, si basa sul metodo elaborato Il procedimento che viene presentato, si basa sul metodo elaborato da da Manuel GensweinManuel Genswein, tecnico elettronico svizzero, che si occupa , tecnico elettronico svizzero, che si occupa dello sviluppo degli apparecchi ARTVA. dello sviluppo degli apparecchi ARTVA.

Presentato in Italia dallo Presentato in Italia dallo stesso autore ad un corso stesso autore ad un corso di aggiornamento SVI nel di aggiornamento SVI nel febbraio 2002, è stato febbraio 2002, è stato adottato poi per la adottato poi per la didattica della Scuola didattica della Scuola Centrale di scialpinismo del Centrale di scialpinismo del CAI.CAI.Il metodo risulta Il metodo risulta particolarmente efficace particolarmente efficace con ARTVA analogici con ARTVA analogici mentre è più laborioso con mentre è più laborioso con apparecchi digitali puri, apparecchi digitali puri, con i quali sarà necessario con i quali sarà necessario distinguere le indicazioni distinguere le indicazioni utili al prosieguo delle utili al prosieguo delle ricerche da quelle inerenti ricerche da quelle inerenti ai sepolti già individuati.ai sepolti già individuati.

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MICROGRECA (Genswein) 2MICROGRECA (Genswein) 2

Il procedimento, se applicato con metodo, garantisce una completa Il procedimento, se applicato con metodo, garantisce una completa scansione della zona individuata evitando situazioni di confusione scansione della zona individuata evitando situazioni di confusione (ad es. sovrapposizione di ricercatori) tipiche dei seppellimenti (ad es. sovrapposizione di ricercatori) tipiche dei seppellimenti multipli.multipli.Durante la ricerca, l'apparecchio Durante la ricerca, l'apparecchio ricevente (Rx) rileva uno o più ricevente (Rx) rileva uno o più segnali di apparecchi sepolti segnali di apparecchi sepolti (Tx1,Tx2,Tx3). (Tx1,Tx2,Tx3). Con metodo direzionale il Con metodo direzionale il ricercatore segue il segnale più ricercatore segue il segnale più intenso e riduce intenso e riduce progressivamente il selettore del progressivamente il selettore del suo apparecchio per avvicinarsi al suo apparecchio per avvicinarsi al segnale più forte. segnale più forte.

Procede poi col metodo Procede poi col metodo direzionale fino al punto P dove si direzionale fino al punto P dove si rilevano due o più segnali. rilevano due o più segnali.

Il punto P viene individuato come Il punto P viene individuato come quello corrispondente ad un quello corrispondente ad un livello medio-basso del selettore livello medio-basso del selettore (ad es. valore 5, utilizzando un (ad es. valore 5, utilizzando un apparecchio con 9 livelli - FITRE)apparecchio con 9 livelli - FITRE)

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MICROGRECA (Genswein) 3MICROGRECA (Genswein) 3

Il precedente valore 5 del selettore indica al ricercatore che gli apparecchi Il precedente valore 5 del selettore indica al ricercatore che gli apparecchi sepolti Tx1, Tx2, Tx3 si trovano in un'area limitata più o meno vicini tra di loro sepolti Tx1, Tx2, Tx3 si trovano in un'area limitata più o meno vicini tra di loro (< 14 m, quindi “vicini”). (< 14 m, quindi “vicini”).

In quest’area si applica il metodo della “microgreca”, vale a dire una ricerca a In quest’area si applica il metodo della “microgreca”, vale a dire una ricerca a greca, con bande di ricerca di dimensioni contenute (corridoi da 2 a 5 m).greca, con bande di ricerca di dimensioni contenute (corridoi da 2 a 5 m).

Dal punto P si procede come di seguito:Dal punto P si procede come di seguito:

si individua la posizione si individua la posizione in cui viene ricevuto il in cui viene ricevuto il segnale più forte e si segnale più forte e si posiziona un bastoncino* posiziona un bastoncino* perpendicolare al perpendicolare al ricevitore Rx;ricevitore Rx;

si procede con il si procede con il metodo direzionale metodo direzionale alla ricerca del alla ricerca del segnale Tx1 segnale Tx1 (segnale più (segnale più intenso) riducendo intenso) riducendo progressivamente il progressivamente il selettore selettore dell'apparecchio dell'apparecchio ricevente fino al ricevente fino al punto in cui punto in cui adottare la tecnica adottare la tecnica della ricerca a della ricerca a croce per croce per individuare, il individuare, il punto di sondaggio punto di sondaggio del sepolto.del sepolto.

* L'uso del bastoncino è stato introdotto nelle Scuole CAI per avere * L'uso del bastoncino è stato introdotto nelle Scuole CAI per avere un riferimento visivo nell'applicazione del metodoun riferimento visivo nell'applicazione del metodo

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MICROGRECA (Genswein) 4MICROGRECA (Genswein) 4

Dopo aver individuato Tx1 e lasciato ai compagni il compito dello Dopo aver individuato Tx1 e lasciato ai compagni il compito dello scavo, si torna velocemente nel punto P, si posiziona l'apparecchio scavo, si torna velocemente nel punto P, si posiziona l'apparecchio ricevente perpendicolarmente al bastoncino e si porta il selettore ricevente perpendicolarmente al bastoncino e si porta il selettore dell'apparecchio al valore di microgreca (ad es. il valore 5 iniziale, dell'apparecchio al valore di microgreca (ad es. il valore 5 iniziale, che dovrà essere mantenuto durante tutta la microgreca).che dovrà essere mantenuto durante tutta la microgreca).

Dal punto P ci si sposta per Dal punto P ci si sposta per esempio a destra, rispetto esempio a destra, rispetto alla linea del bastoncino.alla linea del bastoncino.

L’eventuale diminuzione del L’eventuale diminuzione del segnale delimita la larghezza segnale delimita la larghezza della microgreca.della microgreca.

Giunti al punto in cui si tende Giunti al punto in cui si tende a perdere il segnale di Tx1, si a perdere il segnale di Tx1, si cambia direzione procedendo cambia direzione procedendo perpendicolarmente “ perpendicolarmente “ ” , ” , realizzando in tal modo una realizzando in tal modo una “microgreca” con corridoi da “microgreca” con corridoi da 2 ÷ 5 metri.2 ÷ 5 metri.

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MICROGRECA (Genswein) 5MICROGRECA (Genswein) 5

È importante sottolineare come, durante la ricerca, l'apparecchio debba È importante sottolineare come, durante la ricerca, l'apparecchio debba essere tenuto vicino alla superficie della neve in posizione orizzontale, si essere tenuto vicino alla superficie della neve in posizione orizzontale, si ricorda inoltre di mantenere la posizione iniziale di Rx perpendicolare rispetto ricorda inoltre di mantenere la posizione iniziale di Rx perpendicolare rispetto al bastoncino in P; al bastoncino in P; l'ARTVA non deve essere mai ruotato durante la l'ARTVA non deve essere mai ruotato durante la microgrecamicrogreca..Si prosegue ora verso sinistra, Si prosegue ora verso sinistra, nella condizione in cui il nella condizione in cui il segnale ricevuto aumenta segnale ricevuto aumenta significativamente si ha la significativamente si ha la conferma della vicinanza al conferma della vicinanza al trasmettitore Tx1 trasmettitore Tx1 precedentemente individuato. precedentemente individuato.

Si procede oltre Tx1 e Si procede oltre Tx1 e continuando in tale direzione continuando in tale direzione si perviene al punto in cui il si perviene al punto in cui il segnale tende a sparire.segnale tende a sparire.

Cambiando la direzione Cambiando la direzione (profondità microgreca) si (profondità microgreca) si continua finché non si riceve continua finché non si riceve in modo netto il segnale del 2° in modo netto il segnale del 2° apparecchio (puntoP2).apparecchio (puntoP2).

Segnato P2, si abbandona la Segnato P2, si abbandona la microgreca e si procede alla microgreca e si procede alla localizzazione di Tx2 con il localizzazione di Tx2 con il metodo a croce e sondaggio.metodo a croce e sondaggio.

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MICROGRECA (Genswein) 6MICROGRECA (Genswein) 6

Dopo aver individuato Tx2, si ritorna al punto P2, si riporta il volume al Dopo aver individuato Tx2, si ritorna al punto P2, si riporta il volume al valore di microgreca e si allinea l'apparecchio perpendicolarmente al valore di microgreca e si allinea l'apparecchio perpendicolarmente al bastoncino posto in P, si riprende la microgreca fino ad individuare il bastoncino posto in P, si riprende la microgreca fino ad individuare il punto P3 e individuare il sepolto Tx3 con il metodo a croce e sondaggio. punto P3 e individuare il sepolto Tx3 con il metodo a croce e sondaggio.

Dal punto P3 si riprende poi Dal punto P3 si riprende poi la microgreca fino a perdere la microgreca fino a perdere tutti i segnali dei tutti i segnali dei trasmettitori sepolti in modo trasmettitori sepolti in modo da bonificare la microarea.da bonificare la microarea.

Durante questo tipo di ricerca Durante questo tipo di ricerca può essere utile far può essere utile far delimitare da un compagno i delimitare da un compagno i bordi della microarea per bordi della microarea per segnalare l'avvenuta bonifica segnalare l'avvenuta bonifica di tale area. di tale area.

Va ricordato che l'intera Va ricordato che l'intera superficie della valanga deve superficie della valanga deve essere bonificata quindi, essere bonificata quindi, dopo aver concluso la ricerca dopo aver concluso la ricerca con il metodo della con il metodo della microgreca, si continua a microgreca, si continua a perlustrare il resto della perlustrare il resto della superficie della valanga con superficie della valanga con le usuali metodiche.le usuali metodiche.

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METODO DEI 3 CERCHI (Lutzenberger-Stopper) 1 METODO DEI 3 CERCHI (Lutzenberger-Stopper) 1

Il presente metodo deriva da un sistema basato sulla successiva Il presente metodo deriva da un sistema basato sulla successiva esclusione di zone di ricerca, elaborato da Lutzenberger e proposto esclusione di zone di ricerca, elaborato da Lutzenberger e proposto nella didattica AGAI e dei corsi per Aspiranti Guide.nella didattica AGAI e dei corsi per Aspiranti Guide.

Si procede per volumi minimi Si procede per volumi minimi (volume immutato rispetto a (volume immutato rispetto a quello con cui si localizza il quello con cui si localizza il primo TX), percorrendo fasce primo TX), percorrendo fasce concentriche a raggio di 2, 4, concentriche a raggio di 2, 4, 6 e 8 metri dal punto di primo 6 e 8 metri dal punto di primo ritrovamento.ritrovamento.

Nel 2003 Stopper, direttore Nel 2003 Stopper, direttore dell’Istituto per la ricerca dell’Istituto per la ricerca sulla sicurezza del Club Alpino sulla sicurezza del Club Alpino Tedesco (DAV), dopo aver Tedesco (DAV), dopo aver partecipato ad un corso di partecipato ad un corso di aggiornamento per guide aggiornamento per guide alpine in Alto Adige, ha alpine in Alto Adige, ha cercato di modificare il cercato di modificare il metodo nel tentativo di farne metodo nel tentativo di farne un sistema universale per la un sistema universale per la ricerca nei seppellimenti ricerca nei seppellimenti multipli.multipli.

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METODO DEI 3 CERCHI (Lutzenberger-Stopper) 2METODO DEI 3 CERCHI (Lutzenberger-Stopper) 2

Giunti sul primo sepolto seguendo la linea di induzione e Giunti sul primo sepolto seguendo la linea di induzione e successivamente con il metodo a croce, ci si allontana da questo di tre successivamente con il metodo a croce, ci si allontana da questo di tre metri e si percorre la circonferenza attorno alla sonda che lo indica.metri e si percorre la circonferenza attorno alla sonda che lo indica.Con un ARTVA analogico, Con un ARTVA analogico, mantenendo un livello di volume mantenendo un livello di volume molto basso (1° o 2°) si perderà il molto basso (1° o 2°) si perderà il primo segnale agganciando primo segnale agganciando eventualmente il secondo eventualmente il secondo sepolto (che si trovi lungo questo sepolto (che si trovi lungo questo primo cerchio) strada facendo. primo cerchio) strada facendo.

Con ARTVA digitale a 2 antenne, Con ARTVA digitale a 2 antenne, percorrendo la circonferenza, la percorrendo la circonferenza, la distanza indicata sarà distanza indicata sarà costantemente uguale a 3m costantemente uguale a 3m (distanza dal primo) e diminuirà (distanza dal primo) e diminuirà sensibilmente (meno di 3m) solo sensibilmente (meno di 3m) solo quando si sarà eventualmente quando si sarà eventualmente più vicini al secondo: intercettato più vicini al secondo: intercettato il secondo sepolto, lo si individua il secondo sepolto, lo si individua con tecnica a croce. con tecnica a croce.

L'operazione va ripetuta per L'operazione va ripetuta per successivi cerchi concentrici.successivi cerchi concentrici.

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ARTVA sepolti orizzontaliARTVA sepolti orizzontali

Diverso posizionamento di massimi e minimiDiverso posizionamento di massimi e minimi

Problemi con i falsi massimi diversi a seconda Problemi con i falsi massimi diversi a seconda dell’orientamento dell’ARTVA sepolto (Tx) o in ricerca (Rx)dell’orientamento dell’ARTVA sepolto (Tx) o in ricerca (Rx)

Esempio di TX e Rx entrambi orrizzontaliEsempio di TX e Rx entrambi orrizzontali

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TX orizzontale e Rx verticaleTX orizzontale e Rx verticale

La persona travolta si trova tra i due falsi La persona travolta si trova tra i due falsi massimi in corrispondenza di un punto di massimi in corrispondenza di un punto di minimominimo

Più il ricevitore ARTVA Rx viene tenuto Più il ricevitore ARTVA Rx viene tenuto sollevato da terra e tanto più i falsi sollevato da terra e tanto più i falsi massimi si allontanano dalla verticale massimi si allontanano dalla verticale dell’ARTVA Txdell’ARTVA Tx

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MaxMax MaxMax

A piccole profondità la localizzazione del travolto con la sonda è immediata, perché la localizzazione in superficie con l’ARTVA si limita a piccole aree (campo magnetico delimitato da punti di massimo segnale piuttosto vicini tra loro).Parliamo in questo caso di aree attorno al metro quadrato.

1 m.1 m.

1-1,5 m.1-1,5 m.

Seppellimento a piccola profonditàSeppellimento a piccola profondità

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MaxMax MaxMax

Ad una profondità nell’ordine del paio di metri, la proiezione del C.M. in superficie delimitato dai punti di massimo, diventa piuttosto grande; al fine di accelerare la localizzazione risulta indispensabile l’uso della sonda.Parliamo in questo caso di aree attorno ai due-tre metri quadrati.

1,5 / 2 m.1,5 / 2 m.

2 / 3 m.2 / 3 m.

Seppellimento a grandi profonditàSeppellimento a grandi profondità

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ARTVA profondo (1,5-2 m e oltre)ARTVA profondo (1,5-2 m e oltre)

Come riconoscere un ARTVA profondo:Come riconoscere un ARTVA profondo: in fase finale della ricerca in fase finale della ricerca (metodo a croce) si perde il segnale su livello minimo udibile pari a 2-3 (metodo a croce) si perde il segnale su livello minimo udibile pari a 2-3 per ARTVA analogici, oppure l’indicatore scende sotto valori di 1,8-2 m per ARTVA analogici, oppure l’indicatore scende sotto valori di 1,8-2 m per ARTVA digitali.per ARTVA digitali.

Metodo di ricerca Metodo di ricerca fine a cerchiofine a cerchio utilizzabile solo da utilizzabile solo da persone esperte.persone esperte.

E’ determinante E’ determinante l’utilizzo della sonda l’utilizzo della sonda per individuare per individuare velocemente il velocemente il travolto!travolto!

Massimi Massimi asimmetrici e asimmetrici e distantidistanti tra loro tra loro più evidenti più evidenti nell’ARTVA nell’ARTVA profondo.profondo.

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Metodo del cerchioMetodo del cerchio

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GRAZIE PER GRAZIE PER

L’ATTENZIONE L’ATTENZIONE

BUONE SALITE BUONE SALITE

A TUTTI!!!A TUTTI!!!

GRAZIE PER GRAZIE PER

L’ATTENZIONE L’ATTENZIONE

BUONE SALITE BUONE SALITE

A TUTTI!!!A TUTTI!!!

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