Classic azione delle reti wireless - uniroma2.it · – Reti radiomobili pubbliche: architetture...
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Classificazione delle reti wireless
• Wireless nelle reti di sorveglianza e
• Wireless nelle reti di comunicazione– Infrastrutture di base per assicurare la connettività
– Comunicazioni persona-persona (P2P), persona-macchina (P2M) e macchina-macchina (M2M)
– Flessibilità di impiego nelle reti di trasporto e nelle reti di accesso
– Rapida riconfigurazione delle connessioni
– Scalabilità delle reti e del traffico
1
• Wireless nelle reti di sorveglianza e controllo– Ancora poco diffuse ma numerose
applicazioni nel futuro (automazione delle attività umane, del controllo a distanza dei processi e dei sistemi, della supervisione dell’ambiente,…)
– Largamente basate sulla connessione in rete tra sensori e sul collegamento tra questi e centri di controllo dedicati
– I tempi della diffusione su larga scala dipendono dall’avvento delle tecnologie pervasive (“Internet of things”)
Concetto di “spazio individuale”
Classificazione delle reti wireless• Low data rate, LDR
– Applicazioni per il controllo remoto, per la localizzazione e per l’identificazione
– Velocità fino a qualche centinaio di kbit/s
• Medium data rate, MDR
– Applicazioni di cable replacement
– Velocità fino a qualche Mbit/s
• High data rate, HDR
2
Collocazione dei sistemi nel piano banda-distanza
• High data rate, HDR
– Integrazione o sostituzione della rete locale (Ethernet) cablata
– Velocità anche oltre 10 Mbit/s
• Very high data rate, VHDR
– Distribuzione di video ed audio ad alta qualità (broadcastingHDTV)
– Velocità fino a 100 Mbit/s
Classificazione delle reti wireless
Reti wireless WAN MAN LAN PAN BAN
Applicazione Reti cellulari Reti di trasporto e
backbone per le reti
cellulari
Reti interne agli
edifici
Rimpiazzo dei
cavetti e piccole reti
Reti di
dispositivi
d’utente
Distanza/ Anche Fino a qualche Fino al centinaio Fino ad alcuni metri Centimetri o
3
Distanza/
Copertura
Anche
centinaia
di km
Fino a qualche
decina di km
Fino al centinaio
di metri
Fino ad alcuni metri Centimetri o
meno
Larghezza di
banda
Dai kbit/s ai
Mbit/s
Dai Mbit/s alle decine
di Mbit/s
Decine di Mbit/s Da centinaia di
kbit/s ai Mbit/s
Fino a qualche
Mbit/s
Esempi di
sistemi
standardizzati
GSM/UMTS WiMAX Wi-Fi Bluetooth Non disponibili
Sistema Wi-Fi
INTERNET
• Standard Wi-Fi (famiglie IEEE 802.11)
• Prolungamento wireless della LAN di ufficio e successivamente per servizi a banda larga
• Impiego in varie bande: es. banda 2,4 GHz (ISM, ossia priva di licenza) e 5 GHz
• Bit rate fino a 11 Mbit/s e fino a 54 Mbit/s (limiti teorici)
4
APA APB
TB1TA1
TA2 Rete ad-hoc
Rete infrastrutturata
SISTEMA DI DISTRIBUZIONE
BSS-A
BSS-B
BSS-C
TC1
TC2
TB2
INTERNET
Legenda:
BSS: basic
service set
AP: access point
T: terminale
Sistema WiFi
Wi-Fi
Std. IEEE802.11b/g 802.11a
Banda di frequenza (GHz) 2,4 – 2,4835 5,150-5,250 e 5,470-5,725
Larghezza del canale 20 MHz (Parz. Sovrap.) 20 MHz (non sovrap.)
Numero di canali 13 19
Caratteristiche tecniche dello standard
5
Numero di canali 13 19
Duplex TDD
Accesso multiplo CSMA/CA
Modulazione DSSS/OFDM OFDM
Qualità di servizio No
Mobilità No
Copertura radio (indoor) Fino a 100 m
Potenza max (dBm) 20 30
Ritmo binario (Mbit/s) 11 (std. “b”) / 54 (std. “g”) 54
Standard wireless in ambito ETSI
• HiperLAN1/2– Accesso a corto raggio via radio a reti locali cablate Ethernet, ai protocolli IP e ATM,
e al sistema radiomobile UMTS
– Frequenza di trasmissione 5 GHz con valore massimo di ritmo binario di 54 Mbit/s
• HiperACCESS– Per interconnessioni fisse PMP
– Frequenze superiori a 11 GHz con velocità di trasmissione fino a 120 Mbit/s
6
Un’architettura di riferimento
• HiperMAN– Accesso a larga banda ad utenza fissa
mediante soluzioni wireless
– Compatibile con lo standard WiMAX per le
applicazioni MAN
– Frequenze inferiori a 11 GHz
Standard wireless in
ambito ETSI
Hiper* Servizio Vel.(Mbit/s)
Freq (GHz)
Dist. Mod. Accesso Commenti
*LAN/1 Comunicaz. tra
terminali portatili 20 5 50 m
FSK,
GMSK
EY-NPMA
(garantisce
poche coll)
- Rete flessibile senza struttura
cablata
- servizi multimediali
*LAN/2 Comunicaz. in
uffici, scuole, hot-
spot54 5 100m
BPSK,
QPSK,
16QAM,
64QAM
TDMA
- Garanzia di QoS
- interconnessione con reti IP,
ATM, UMTS
7
64QAM
*ACCESS Accesso PMP
(traffico tra edifici
stessa azienda)120 26, 28,
32, 48
Grandi
dist.
TDD, FDD,
H-FDD con
canali di 28
MHz
- Alternativa alla xDSL
- Rapida installazione
- Meccanismi di sicurezza
*MAN Accesso wireless a
larga banda 63
2 – 11
(princ.
3,5)
2-4km
(NLOS)
<10km
(LOS)
OFDM
- Garanzia di QoS
- Categorie di serv.
- Meccanismi di sicurezza
- Configurazione Mesh
Caratteristiche tecniche della famiglia degli standard HiperLAN
POP
Anello in fibra
SRB
Sistema WiMAX
• Accesso wireless a larga banda per
l’ultimo miglio
• Vantaggi:
– Costi ridotti
– Flessibilità nell’erogazione del
Caratteristiche del sistema:
8
{ {
Accesso (punto-multipunto)
Backhaul(punto-punto)
in fibra
CPE
– Flessibilità nell’erogazione del
servizio
– Rapidità di installazione
• Architetture: punto-multipunto
(PMP), a maglia (Mesh)
Configurazione di sistema WiMAX con architettura PMP
Legenda:
POP: Point of Presence
SRB: Stazione Radio Base
CPE: Customer Premises Equipment
Sistema WiMAX
WiMAX IEEE 802.16-2004 IEEE802.16-2005
Num. profili 5 1
Bande freq. “licensed”, da 2 a 11 GHz “licensed”, 2 - 6 GHz
Canale/MHz 1,75 ; 3,5 ; 7,0 ; 10,0 ; 20,0 1,25 ; 5,0 ; 10,0 ; 20,0
Duplex FDD/TDD FDD/TDD
Accesso multiplo TDMA, OFDMA TDMA, SOFDMA
Caratteristiche tecniche dello standard
9
Tecn. trasm. OFDM (256 sottoportanti) SOFDMA (512, 1024 sottoport.)
Mod./cod.AMC (Mod.: QPSK, 16-QAM, 64-QAM
Cod.: diversi rate n/k)
QoS Sì Sì
Mobilità No Sì
Copertura radio Fino a 10 km Fino a 10 km
Throughput
Max teorico: 20 Mbit/s (LOS e canale di
10 MHz)
Fino a 50 Mbit/s (Fino a circa 1
km, velocità max 60 km/h)4 Mbit/s fino a 5-6 km (LOS e canale di
3,5 MHz)
1 Mbit/s fino a 1 km (NLOS)
Sistema GSM
• Standard cellulare
numerico di
2a generazione
• Voce, dati a basso
ritmo, SMS
10
ritmo, SMS
• Con GPRS, dati
fino a 144 kbit/s;
• Oltre 2 miliardi di
utenti sparsi in
tutti i continenti
Sistema UMTS
• Standard di 3a generazione basato sulla tecnica cellulare
• Servizi multimediali (voce, dati, video, etc.)
• Bit rate: da poche decine di kbit/s fino a qualche centinaio di kbit/s (indoor)
• 4 classi di servizio per la QoS (dal best effort a qualità garantita)
HLR
NODE B UTRAN
HLR
NODE B UTRAN
11
U-MSC
U-SGSN
VLR
ACCESS NETWORK
RNC
NODE B UTRAN
NODE B
NODE B
CORE NETWORK
RNC
NODE B
UTRAN
NODE B
U-GGSN
PSTN/ISDN
Packet
networks
Iu
CS
Iu
PS
Iu
CS
Iu
PS
Iub
Iub
Iub
Iub
Iub
Gs
Gn
uU
UE
urI
U-GMSCU-MSCU-MSC
U-SGSN
VLRVLR
ACCESS NETWORK
RNC
NODE B UTRAN
NODE B
NODE B
CORE NETWORK
RNC
NODE B
UTRAN
NODE B
U-GGSNU-GGSN
PSTN/ISDNPSTN/ISDN
Packet
networks
Iu
CSI
u
CS
Iu
PSI
u
PS
Iu
CSI
u
CS
Iu
PSI
u
PS
Iub
Iub
IubIub
IubIub
IubIub
Gs
Gs
Gn
Gn
uUuU
UE
urI
U-GMSC
Sistema UMTS
Evoluzione del sistema UMTS: HSxPA (High Speed “x” Packet
Access)
• HSDPA operativo prima, HSUPA dopo
• Per HSDPA:
– Velocità aggregata in downlink di 5,4 Mbit/s, con valori di bit-rate per il
singolo utente tra 800 kbit/s e 3 Mbit/s e con un picco di 14,4 Mbit/s
12
singolo utente tra 800 kbit/s e 3 Mbit/s e con un picco di 14,4 Mbit/s
– Nuovi servizi di trasmissione dati a pacchetto asimmetrici ad alta velocità
(simile a DSL delle reti fisse), tra cui i servizi di streaming audio/video, i
servizi interattivi e i servizi FTP/email
• HSUPA supporta 1,4 Mbit/s e 5,8Mbit/s di picco
• Vantaggi: aumento della larghezza di banda a disposizione e
riduzione dei tempi di latenza
Legenda:
x = D (downlink, cioè dalla stazione fissa al terminale)
oppure
x= U (uplink, cioè dal terminale alla stazione fissa)
Sistema UMTS
“Femtocelle”: Piccole stazioni radio per l’interfaccia con le reti
broadband (xDSL/cable modem) in ambienti indoor
Vantaggi:
• migliore copertura indoor
• altissima capacità
• tariffazione “fissa” a casa
13
Copertura “macro/micro” Copertura “femto”
Femto BTS
(dimensioni di AP WiFi)
• tariffazione “fissa” a casa
• unico terminale (no “dual-mode”)
Caratteristiche dell’interfaccia radio e accesso al mezzo In
terfaccia
rad
io
Uplink
(tratta in salita)Downlink
(tratta in discesa)
Area di copertura
• Copertura con singola stazione radio base
– Collegamenti diretti tra coppie di terminali mobili esclusi perché richiederebbero livelli di potenza non compatibili con dimensioni contenute degli apparati portatili e prolungata autonomia delle batterie
– Reti radiomobili pubbliche: architetture dotate di infrastruttura; alla stazione radio base demandati i compiti della copertura radio di una regione di servizio elementare e interconnessione con gli organi di rete.
14
Reti di
telecomunicazione
Stazione
radiobaseTerminale mobile
Interfa
ccia ra
dio
Nu
cleo d
i rete
Copertura di una stazione radiobase e comunicazione in
up-link e in down-link con terminali mobili
interconnessione con gli organi di rete.
– Copertura elementare di una SRB detta cella; la configurazione impiegata per i sistemi radiomobili commerciali detta configurazione cellulare
– Due sottosistemi: interfaccia radio e nucleo di rete– tratta in salita (o di up-link) per le
comunicazioni dai TM alla SRB
– tratta in discesa (o di down-link) per le comunicazioni in senso opposto (frequenze differenti)
Caratteristiche dell’interfaccia radio e accesso al mezzo
• Copertura con SRB multiple: architettura di riferimento radiomobile
– Architettura di rete del sistema radiomobile: distingue interfaccia radio e nucleo di rete
– Organi di rete in ordine gerarchicamente crescente: terminale mobile (TM), stazione radio
base (SRB), controllore di stazione radio base (CSRB), centro di commutazione di rete
radiomobile (CCRR)
SRB
15
SRB
CSRB
CSRB
Centro di
commutazione di
rete radiomobile
(CCRR)
Rete
Interfaccia radio
Nucleo di reteStazione
radio base
(SRB)
TM
Terminale
mobile
(TM)
Propagazione nelle reti mobili
• Ponti radiomobili: un modello più appropriato tiene almeno
conto della riflessione del terreno, in tutti i casi in cui sia piccola
la quota a cui è collocato almeno uno dei due terminali
(l’attenuazione varia con la quarta potenza di d)
• Ambienti della propagazione radiomobile
– ambienti dotati di caratteristiche molto varie
– forte scostamento dalle leggi della propagazione in spazio libero
– ruolo predominante assunto da fenomeni che nei ponti radio tra punti fissi sono controllati
16
(l’attenuazione varia con la quarta potenza di d)
• Inapplicabilità degli approcci deterministici a causa della
complessa combinazione degli effetti della propagazione reale
• Meccanismi che regolano la propagazione delle onde e.m.:
– Riflessione (speculare), R: ostacoli con dimensioni caratteristiche
molto maggiori di λ (ad es., pareti degli edifici); vale la legge di Snell,
– Diffusione (o “scattering”), S: ostacoli con dimensioni comparabili o
minori di λ (ad es., vegetazione)
– Diffrazione, D: percorso radio tra emettitore e ricevitore ostruito da
ostacoli (ad es. spigoli); assenza di percorso in linea di vista (non line of
sight, NLOS); si può applicare la GTD (geometrical theory of diffraction).
I tre meccanismi di propagazione
presenti nel canale radiomobile
Propagazione nelle reti mobili
• Canale radiomobile negli spazi esterni (outdoors)
– fondamentale importanza nello studio sia delle tecniche PHY, modulazione e codifica, che delle tecniche
MAC (accesso multiplo)
– mezzo radio intrinsecamente un mezzo broadcast nel quale, almeno in linea di principio, “tutti ascoltano
tutti”
• Trasmissioni multiple simultanee producono
interferenze e degradazione delle comunicazioni– Le prestazioni del MAC in un mezzo broadcast dipendono
essenzialmente dalle tecniche di accesso multiplo al canale.
• In aree urbane a densa edificazione spesso non è
17
• In aree urbane a densa edificazione spesso non è
presente il cammino radio diretto (NLOS) – Connessione tramite cammini multipli (multipath), e
fluttuazione casuale marcata del livello istantaneo di potenza
• Studio del canale radiomobile basato su modelli
di propagazione che cercano di predire il valore
mediano (superato nel 50% del tempo e dei
luoghi) della potenza del segnale ricevuto in
funzione di distanza, frequenza e numerosi altri
parametri (modelli su larga scala)
Potenza ricevuta da un terminale mobile in funzione del tempo e della
distanza tra trasmettitore e ricevitore (velocità radiale costante)
Propagazione nelle reti mobili
• Movimento su distanze piccole (fino a
qualche decina di λ): la potenza del segnale
fluttua rapidamente; modelli di
propagazione con validità locale, o modelli
su piccola scala.
– La fluttuazione rapida è determinata dalla somma
vettoriale dei campi riflessi, diffratti e diretto, se
presente.
– La potenza istantanea ricevuta può fluttuare molto
18
– La potenza istantanea ricevuta può fluttuare molto
(anche oltre 20 dB) con spostamenti di piccola
entità
• Movimento lungo un percorso più esteso
(qualche centinaio di λ): lenta fluttuazione
aleatoria della potenza media ricevuta,
intesa come valor medio della potenza
istantanea (potenza media locale), effetto
macroscopico globale della propagazione
connesso al graduale mutamento delle
condizioni degli ostacoli nell’area locale,
detto ombreggiamento (o shadowing)
Principio dello “shadowing”
DCBA
Accesso multiplo e multiplazione• L’accesso multiplo (“multiple
access”) si riferisce allo sfruttamento
regolamentato di una risorsa
comune da parte di diversi
utilizzatori distribuiti in differenti
luoghi nello spazio (ad es. FDMA,
TDMA, CDMA)
• La multiplazione (“multiplexing”) si
riferisce ad una combinazione
19
riferisce ad una combinazione
regolamentata di diversi segnali
centralizzati in uno stesso luogo
nello spazio (ad es. FDM, TDM,
CDM)
• Esempi di sistemi che usano accesso
multiplo e multiplazione:
- sistemi via satellite
- sistemi radiomobili(accesso multiplo nella tratta in salita e
multiplazione nella tratta in discesa)
• Tratta in salita: in questo caso si parla di metodi di accesso multiplo (molti a uno) – La gestionedei canali può avvenire in modo coordinato o non coordinato
• Tratta in discesa: in questo caso si parla di metodi di multiplazione (uno a molti). - La gestione dei canali è di solito coordinata dalla stazione radiobase (SRB)
Accesso multiplo: classificazione
• Accesso multiplo in modo coordinato (si evitano le contese tra terminali nell’accesso alla risorsa), tecniche prive di contesa (“contention free”):
– accesso multiplo nel dominio della
Privo di contesaA contesa
20
Classificazione delle tecniche di accesso
multiplo in relazione al grado di contesa
– accesso multiplo nel dominio della
frequenza (canali in frequenza) o FDMA (Frequency Division Multiple Access)
– accesso multiplo nel dominio del tempo (canali in tempo) o TDMA (TimeDivision Multiple Access)
– Separazione tramite codici o CDMA (Code Division Multiple Access)
• Accesso a contesa– determina interferenza
Accesso casualePrenotazione e
risoluzione dei conflitti
Rivelazione di
portante
(carriersensing)
CSMA, etc.
Uso di pacchetti di
controllo
Pacchetti di controllo
e
Tecniche di accesso multiplo
• In ciascuna area di servizio elementare (cella) il terminale accede alla risorsa
(stazione radio base) secondo una disciplina nel dominio del tempo
TDMA: a ciascun canale è attribuita una diversa finestra temporale
Formulazione
Accesso multiplo a divisione di tempo:
21
CODICE
TEMPO
CANALE 1
CANALE 2
CANALE 3
CANALE n
FREQUENZA
( )
( )
0)()(
,coppiaogniper0
allora0se
=⇒
=
≠
∫∞+
∞−
dttsts
jits
ts
ji
j
i
Lo slot temporale rappresenta un CANALE
Formulazione analitica
Tecniche di accesso multiplo
• Trama (“frame”): elemento ciclico nella struttura di segnale (preambolo; messaggi; coda)
• Messaggi: composti di finestre che contengono i “payload” d’utente
• Finestra (“slot”): bit di sincronizzazione, dati di informazione, tempi di guardia
TRAMA TDMA (TT)
Struttura di segnale TDMA
22
Struttura di trama TDMA
PREAMBOLO MESSAGGIOBIT DI CODA
(se previsti)
FINESTRA nFINESTRA 3FINESTRA 1 FINESTRA 2
BIT DI TESTA BIT DI SINCRONISMO DATI DI INFORMAZIONE
(“PAYLOAD”)
TEMPO DI
GUARDIA
• In ciascuna area di servizio elementare (cella) il terminale accede alla risorsa
(stazione radio base) secondo una disciplina nel dominio della frequenza
Tecniche di accesso multiplo
FDMA: a ciascun canale è attribuita una
diversa banda di frequenza
CODICE
( )
( ) ,coppiaogniper0
allora0se
=
≠
jifS
fS
j
i
Formulazione analitica
Accesso multiplo a divisione di frequenza
23
(1)
TEMPO
FREQUENZA
CA
NA
LE 1
CA
NA
LE 2
CA
NA
LE 3
CA
NA
LE n
Il CANALE viene identificato dalla sottobanda allocata
0)()(
)()()()( *
=⇒
=
∫
∫∫∞+
∞−
+∞
∞−
+∞
∞−
dttsts
dtfSfSdttsts
ji
jiji
( )
0)()(
,coppiaogniper0
* =⇒
=
∫∞+
∞−
dtfSfS
jifS
ji
j
teorema di Parseval:
f
|Si(f)| |Sj(f)|
Tecniche di accesso multiplo
( ) ( ) 0e0generalein ≠≠ tsts ji
Formulazione analitica (caso ortogonale)
Accesso multiplo a divisione di codice
• In ciascuna area di servizio elementare (cella) il terminale accede alla risorsa
(stazione radio base) secondo una disciplina nel dominio del codice – CDMA
CODICE
24
( ) ( )
( ) ( )
0)()(
che modoin scelti,ma
,coppiaogniper
0e0generalein
=⇒
≠≠
∫∞+
∞−
dttsts
tsts
ji
tsts
ji
ji
ji
CDMA: ciascun CANALE viene identificato attraverso un codice solitamente rappresentato con una sequenza pseudocasuale (PN)
TEMPO
FREQUENZA
CANALE n
CANALE 1
CANALE 2
CANALE 3
Tecniche di accesso multiploTECNICHE DI BASE
DIVISIONE DI FREQUENZA
(FDMA)
DIVISIONE DI
FREQUENZA/CODICE
(FD/CDMA)
DIVISIONE DI
FREQUENZA/TEMPO
(FD/TDMA)
Tecniche pure e ibride:
25
DIVISIONE DI TEMPO
(TDMA)
DIVISIONE DI CODICE
(CDMA)
TEMPO
TRAMA
BANDA (DI SISTEMA)
FR
EQ
UE
NZ
A
DIVISIONE DI
TEMPO/CODICE
(TD/CDMA)
(FD/TDMA)
DIVISIONE DI
FREQUENZA/TEMPO/CODICE
(FD/TD/CDMA)
Nelle tecniche ibride un CANALE può essere ad esempio identificato da:• uno slot temporale e da una portante (TDMA/FDMA)• da un codice e da una portante (CDMA/FDMA)
Concetto cellulare per le reti
infrastrutturate
Soluzioni per la realizzazione della copertura radio in un’area di servizio:
26
Domini radiali disgiunti Copertura cellulare
Concetto cellulare per le reti infrastrutturate
1 ) “FREQUENCY REUSE” – Riuso di frequenza
Area di servizio: AAAAS
Celle
A1 e A2
D1 e D2
regioni che riusano
lo stesso insieme di
frequenze}
A1 B1C1
27
frequenze
m
n
B
BnF cellcellcell
R =
⋅=
cellB
Bm =e
Esempio caso in figura: 9
11=RF
(1)
(2)
Legenda:
FR: fattore di riuso nell’area di servizio
ncell: numero di celle nell’area di servizio
B: banda assegnata al servizio (uplink o downlink)
Bcell: banda per cella
“cluster size”
A2F1E1D1
G1 H1I1
D2
Concetto cellulare per le reti infrastrutturate
2) “CELL SPLITTING” – Suddivisione delle celle
H3 I3
B6 C6
B8 C8
E8 F8
A3 B3
D3 E3
C3 A4
F3D4
G8 H8
A7 B7
I8G3
C7 A6
G4H4
A5B5
DE
A1 B1C1
A2E1D1
H3 I3
B6 C6
28
∞→∞→ ∞)( allora , Se R
Fncell
9
14)1( =RF)0()2( 4
9
44RR FF ⋅==
sA
FR
R=Φ Fattore di riuso per km2
sA
ncell
cell=υ Numero di celle per km2
} ∞→
B7 C7 A6
D7E7 F7
G7 H7I7
D6 E6 F6
G6 H6 I6
D5E5
G5
H5G1 H1
I1
D2
B6 C6