CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la...

49
I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE DIPLOMA DI MATURITÀ PROFESSIONALE: Tecnico dell’industria del Mobile e del- l’Arredamento Tecnico della Gestione Aziendale Tecnico dei Servizi Turistici DIPLOMA DI MATURITÀ ARTISTICA Architettura e Design Documento dei docenti del consiglio di classe 5 a T. I.M.A. Tecnico dell’Industria del Mobile e dell’Arredamento a.s. 2007/2008 commissione n.

Transcript of CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la...

Page 1: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

DIPLOMA DI MATURITÀ PROFESSIONALE:• Tecnico dell’industria del Mobile e del-

l’Arredamento• Tecnico della Gestione Aziendale • Tecnico dei Servizi Turistici

DIPLOMA DI MATURITÀ ARTISTICA• Architettura e Design

Documento dei docenti

del consiglio di classe

5a T. I.M.A.Tecnico dell’Industria

del Mobile e dell’Arredamento

a.s. 2007/2008

commissione n.

Page 2: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

DOCUMENTO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

5 T.I.M.A. TECNICO DELL’INDUSTRIA DEL MOBILE E DELL’ARREDAMENTO

I. PRESENTAZIONE DELLA CLASSEII. OBIETTIVI COMUNI DEL CONSIGLIO DI CLASSEIII. ATTIVITÀ INTEGRATIVEIV. ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARIV. ATTIVITÀ TERZA AREA

VI. RELAZIONI SINGOLE DISCIPLINE- ITALIANO- STORIA- MATEMATICA- INGLESE- FRANCESE- FISICA E LABORATORIO- DISEGNO INDUSTRIALE- TECNICA DELL’ARREDAMENTO- STORIA DELL’ARTE APPLICATA- TECNICA DELLA PRODUZIONE- TECNOLOGIA E LABORATORIO- IMPIANTI E LABORATORIO- EDUCAZIONE FISICA- RELIGIONE (per chi se ne avvale)

ALLEGATI:VII. ELENCO DEGLI ARGOMENTI SCELTI DAGLI ALUNNI PER L’ORALEVIII. DELIBERA COLLEGIO DOCENTI SU CRITERI E PARAMETRI DI VALUTAZIONEIX. DELIBERA DEL COLLEGIO DOCENTI SULLA PROGRAMMAZIONE DELLA PREPARAZIONE AL-

L’ESAME DI STATO E SUI CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO.X. FACSIMILI DI TESTI DELLE TERZE PROVE UTILIZZATI DURANTE L’ANNO.

XI. PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE CON RIFERIMENTO ALLA CONTINUITÀ.XII. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E PROGRAMMA SVOLTO M. D. C.

Page 3: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

I ) PRESENTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE DELLA CLASSE E PROVENIENZA

La classe 5 TIMA è formata da sedici allievi di cui quattro femmine e dodici maschi provenienti dalla classe 4 TIMA nella quale erano confluiti gli studenti della 3a O.I.M.A.1 e 3OIMA 2 (operatore dell'indu-stria del mobile e dell'arredamento) .

Alunni generalmente poco partecipi (tranne qualche caso)e poco motivati allo studio e alla loro for-mazione professionale,spesso si sono accontentati di risultati appena accettabili. Nel corso del Triennio gli alunni non si sono applicati tutti con la dovuta continuità e serietà per recuperare le lacune nella preparazione di base.Nel settore umanistico la capacità espositive orali sono complessivamente accettabili , con risultati migliori in storia per una certa attitudine alla trattazione di argomenti sociali ed economici, pur nei limiti di una prepa-razione generale solo sufficiente e di categorie critiche a volte piuttosto sommarie. Relativamente a questo si segnala che il gruppo ha aderito nel primo quadrimestre al progetto “ Il quotidia-no in classe” anche per migliorare la produzione scritta, che però risulta ancora faticosa per una certa po-vertà lessicale e per qualche difficoltà morfosintattica che l’impegno discontinuo non ha consentito di elimi-nare. Anche nella lingua straniera la superficialità dell’approccio alle lezioni non ha consentito di mettere a frutto pienamente le occasioni di apprendimento su temi interdisciplinari legati alla storia dell’arte e al design , per cui l’esposizione sia scritta che orale resta incerta. La discontinuità dell’impegno ha inciso anche sulla preparazione nelle materie scientifiche, in cui al rendi-mento sufficiente di alcuni studenti corrisponde però la preparazione piuttosto scadente di altri. Il rispetto dei tempi di consegna degli elaborati talora è mancato anche nella fase finale dell’a. s.; l’applica-zione individuale è stata piuttosto discontinua anche nelle materie di indirizzo: impianti, tecnologia, tecnica della produzione , disegno e reparti di lavorazione.La socializzazione coi docenti è stata soddisfacente, dando luogo ad occasioni di apprendimento che da ta-luni studenti sono state sufficientemente valorizzate sia in termini di acquisizione culturale che di capacità professionali . Nell’area tecnica dell’indirizzo (impianti, tecnologia, tecnica della produzione), l’impegno non è bastato a produrre risultati sempre adeguati per carenze pregresse solo in parte recuperate. La frequenza scolastica per una certa parte della classe non è stata regolare.Il tema proposto “ELEMENTI DI ARREDO per il cortile interno alla scuola ” è relativo all’ambito di appro-fondimento professionale “Arredamenti per spazi abitativi pubblici ”.Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione del prodotto fino al suo collocamento sul mercato, ha adottato il metodo del-l’integrazione delle due aree ( area delle discipline di settore e area di professionalizzazione); integrazione finalizzata allo sviluppo del tema proposto.Gli obiettivi trasversali del consiglio di classe e gli obiettivi specifici, prefissati dei singoli docenti, sono stati conseguiti, in modo complessivamente sufficiente ma, in alcuni casi con una certa superficialità e poco ap-profondimento.

In rapporto a quanto si è detto gli studenti hanno partecipato alle diverse iniziative formulate dal con-siglio di classe:

• SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE DI MILANO,• BIENNALE DELL’ARCHITETTURA A VENEZIA• CORSA CAMPESTRE• CAMPUSORIENTA A MONZA• SCAMBIO CULTURALE CON LA SCUOLA “SOU NABYTKARSKE A TECHNICKE” DI PRA-

GALa preparazione culturale e tecnico professionale si attesta su livelli complessivamente sufficienti.

3

Page 4: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

II ) OBIETTIVI TRASVERSALI

A) Formativi / comportamentali

Saper programmare le proprie attività Abituarsi ad assumere le proprie responsabilità Partecipare, in modo critico e propositivo alle attività programmate Abituarsi a collaborare con gli adulti ed i compagni Saper lavorare in gruppo condividendo le esperienze Acquisire abilità tecnico operative professionalizzanti Gestire comunicazioni funzionali all'interno ed all'esterno della struttura di appartenenza

B) Cognitivi Acquisire una cultura generale aperta e flessibile e quindi saper interpretare in modo sistemico ed inter-

disciplinare i problemi della società post - industriale Acquisire un sapere professionale polifunzionale ed interfunzionale Saper comunicare efficacemente utilizzando la microlingua specifica di ciascuna disciplina Saper ricercare ed utilizzare, in modo autonomo, le fonti di informazione, banche dati, etc. Produrre adeguata documentazione

4

Page 5: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MODALITÀ

ITA

LIA

NO

STO

RIA

MA

TEM

ATI

CA

LIN

GU

A I

NG

LESE

FRA

NC

ES

E ED

FIS

ICA

RE

LIG

ION

E

FIS

ICA

E L

AB.

DIS

EGN

O IN

DU

STR

IALE

TEC

NIC

A D

ELL

'AR

RE

DA

ME

NTO

STO

RIA

DE

LL'A

RTE

TEC

NO

LOG

IA

TEC

. PR

OD

UZI

ON

E

IMPI

AN

TI

AR

EA

DI

PR

OFE

SS

ION

ALI

ZZA

ZIO

NE

Lezione frontale 8 8 8 8 / / 8 7 7 8 8 8 8 3Lezione partecipa-ta

5 5 7 7 7 4 3 5 6 5 7 7 7 6

Problem solving 1 1 2 4 / / 3 7 8 1 4 6 4 7Metodo induttivo 4 4 / / / / 3 / 4 6 5 5 5 2Lavoro di gruppo 2 2 5 1 8 / 6 3 6 4 3 6 3 8Discussione guida-ta

6 6 5 3 / 4 / 3 5 3 7 7 7 5

Simulazioni 3 2 / / / / 7 3 3 1 8 8 8 4Role play 1 1 / / / / / / 1 1 1 1 1 1Altro (da specifica-re)

/ / / / / / / / / / / / / /

Legenda:1 = modalità meno utilizzata

8 =modalità più utilizzata

5

Page 6: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

MODALITÀ

ITAL

IAN

O

STO

RIA

MA

TEM

ATI

CA LI

NG

UA

IN

GLE

SE/

FRA

NC

ES

E ED

FIS

ICA

REL

IGIO

NE

FIS

ICA

E L

AB.

DIS

EG

NO

IND

US

TRIA

LE

TEC

NIC

A D

ELL'

AR

RE

DA

ME

NTO

STO

RIA

DEL

L'A

RTE

TEC

NO

LOG

IA

TEC

. PR

OD

UZI

ON

E

IMP

IAN

TI

AR

EA

DI

PR

OFE

SSI

ON

ALI

ZZA

ZIO

NE

Interrogazione lunga 9 9 8 6 / / 1 / / / 1 1 1 1

Interrogazione breve 8 8 / 8 / 9 1 / / / 4 3 7 2

Griglia di os-servazione 1 1 / / / / / / / / / 7

Prova di labo-ratorio / / / / / / 7 4 4 / 7 2 1 8

Componimento o problema 6 6 3 / / / 5 8 8 3 7 8 3 6

Questionario 4 4 5 7 / / / / 3 7 2 2 8 3Relazione 4 4 / 4 / / 6 / / / 7 4 6 /Esercizi 4 4 9 6 8 / 6 / / / 3 6 5 4Altro (da speci-ficare) / / / / / / / / / / / / / /

Legenda:1 strumenti meno utilizzati9. strumenti più utilizzati

6

Page 7: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

IV) ATTIVITA' INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRA CURRICOLARI

PROGETTO di MOBILITA’ LEONARDO DA VINCI

“WOOD MOBILITY” scambio culturale con la Scuola NABYTKARSKE PRAGA

Docenti CHE HANNO COLLABORATO

C.d.C Classe V TIMA: Disegno: Prof R. Arienti

Falegnameria: Prof Spini

Tecnologia / Tecnica della Produzione: Prof Adelizzi

Area di profess. Prof Consonni

Inglese: Prof Del Riccio

5. Finalità a cui rispondere e obiettivi da perseguire• sviluppo competenze professionali • acquisizione di nuove competenze (Ebanisteria, CAD)• confronto tecnologie nel settore legno- mobile arredamento• valorizzazione delle differenze • sviluppo di capacità di progettazione congiunta (anche a distanza) • realizzazione di un prototipo in base al progetto concordato in Area di Professionalizzazione • confronto dei sistemi educativi e crescita personale nel rapporto interculturale• sviluppo delle competenze linguistiche (lingua veicolare inglese)

6. Programma dell’intervento con fasi operative e tempi (indicare mesi, giorni e orari e allegare eventuali

documentazioni)

Fase 1.

Stage degli Studenti del SOU NABYTKARSKE A TECHNICKE di Praga a Lissone:

dal 13 novembre al 2 dicembre 2007. (15 giorni)

• Attivita a scuola nelle materie: Disegno e progettazione, Tecnologia e tecnica della produzione, Falegnameria, lingua Inglese. (mattino, eventualmente pomeriggio per le attività di falegnameria)

• Visite ad Aziende del Settore (pomeriggio)• Visite culturali (Pinacoteca di Brera, Il Cenacolo, Monza e il Duomo)

Fase 2

Stage studenti italiani a Praga presso il Sou Nabytkarske dal 2 al 9 marzo 2008 (1 settimana)

7

Page 8: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

APRILE 2007 Visita guidata agli stand:• SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE – MILANO / RHO• EUROCUCINA – MILANO / RHO• SALONE DEL COMPLEMENTO D'ARREDO – MILANO / RHO• SALONE SATELLITE – MILANO / RHOOTTOBRE 2007 Venezia BiennaleNOVEMBRE 07 SCAMBIO CULTURALE CON LA SCUOLA DI PRAGA SOU NABYTKARSKE A

TECHNICKEDICEMBRE 2007 Corsa campestre IPSIA APRILE 2008 Visita guidata agli stand:• SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE - MILANO• EUROLUCE - MILANO• SALONE DEL COMPLEMENTO D'ARREDO - MILANO• SALONE SATELLITE - MILANO/MARZO 2008 SCAMBIO CULTURALE CON LA SCUOLA DI PRAGA SOU NABYTKARSKE A

TECHNICKE

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FEBBRAIO 2007 • Corso Grow-in :Legge 626/94-Contratti e inserimento mel mondo del lavoro-tecniche di ricerca attiva del lavoro

MARZO 2007 • Stages in aziende del settore legno arredoFebbraio-maggio 07 • Conversazione con esperto madrelinguaFebbraio-maggio 2008 • Conversazione con esperto madrelingua

8

Page 9: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

V ) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PLURIDISCIPLINARE

TITOLO: IL PRIMO DOPOGUERRA ED IL RAZIONALISMO IN EUROPA

Italiano e Storia

Contenuti:

Il regime fascistaLa lirica di Montale

Obiettivi:

Costruire collegamenti interdisciplinari collocando i fenomeni artistici nel loro contesto storicoCogliere il rapporto tra arte ed ideologia

Strumenti:

Testi visivi

Libro di testoMateriale in fotocopia

Metodologia:

Lezioni frontaliAnalisi dell’immagine

Verifica:InterrogazioniTempi Ore 8

Storia dell’arte

Contenuti:

Riferimenti all’architettura europea di regime

L’opera di Terragni e Michelucci

Obiettivi:

Costruire collegamenti interdisciplinari collocando i fenomeni artistici nel loro contesto storicoCogliere il rapporto tra arte ed ideologia

Strumenti:

Testi visivi

Libro di testoMateriale in fotocopia

Metodologia:

Lezioni frontaliAnalisi dell’immagine

Verifica:Interrogazioni

Tempi Ore 8

9

Page 10: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Francese

Contenuti:Storia della terza repubblica dal 1870 alle presidenziali 2007

Obiettivi:

Costruire collegamenti interdisciplinari tra avvenimenti storici Cogliere il rapporto tra architettura, stile del mobile e realtà storica

Strumenti:Testi visivi, laboratorio multimediale, internet

Metodologia:Lezioni frontali, ricerche guidate e autonome

VerificaInterrogazioni, presentazioni, test di comprensione e produzione di questionari.

Tempi: ore 12

Inglese:

Contenuti:Storia dell’Arte e del Design in Gran Bretagna e Stati Uniti nel primo Dopoguerra

Obiettivi:

Costruire collegamenti interdisciplinari tra avvenimenti storici Cogliere il rapporto tra architettura, stile del mobile e realtà storica

Strumenti:Testi visivi, laboratorio multimediale, internet

Metodologia:Lezioni frontali, ricerche guidate e autonome

VerificaInterrogazioni, presentazioni, test di comprensione e produzione di questionari.Tempi: ore 10

10

Page 11: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PLURIDISCIPLINARE

TITOLO: DALLA PRODUZIONE ARTIGIANALE A QUELLA INDUSTRIALE ATTRAVERSO L’ESPERIEN-ZA DELLA BAUHAUS

Storia

Contenuti:La repubblica di Weimar, l’ascesa del nazismo

Obiettivi:Contestualizzare i fenomeni della cultura dell’arte

Strumenti:Fornitura di materiale

Metodologia:Lezione frontale, lezione partecipata

VerificaInterrogazioni oraliTempi: ore 8

Storia dell’Arte

Contenuti:

Gropius, la Bauhaus

Wright

A. Aalto

Mies Van Der Rohe

Obiettivi:

Conoscenza del background culturale dell’Industrial DesignAspetti metodologici inerenti alla produzione in serie

Strumenti:

Manuale

FotocopieMateriale iconografico

Metodologia:

Lezione frontaleLezione partecipata

Verifica:Interrogazioni orali

Tempi: ore 12

IngleseContenutiArts and Crafts, Morris, MackIntoshObiettivi:

11

Page 12: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Avvicinare gli autori nella loro lingua.Costruire collegamenti interdisciplinari tra argomenti di cultura professionale di valenza generaleStrumenti:Fotocopie, documenti autentici, internetMetodologia:

Lezione frontaleLezione partecipataVerifica:Interrogazioni orali, questionari, comprensione scrittaTempi: ore 12

FranceseContenuti

Storia dell’architettura:

- Romanico - gotico- neoclassico- art nouveau - razionalismo Guimard Le Corbusier

Storia degli stili del mobile:

da Louis Philippe al Contemporain

Certificazione:

Normalisation NF/CTBA

Certification ISO

Obiettivi:

Conoscenza degli stili architettonici in Francia

Descrivere gli stili del mobile francese

Introdurre gli enti per la certificazione in FranciaStrumenti:Fotocopie, documenti autentici, internetMetodologia:

Lezione frontaleLezione partecipataVerifica:Interrogazioni orali, questionari, comprensione scritta

Tempi: ore 20

12

Page 13: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

VI) ATTIVITA’ TERZA AREA

AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

Progetto:

PROGETTAZIONE SPAZI DI RELAZIONE ED ELEMENTI DI ARREDO NEL CORTILE INTERNO

DELLA SCUOLA

A.s. 2006/07-2007/2008

Classe 5 TIMA

Coordinatore dell’area: prof. Rosangela Arienti

Conduttori dell’area: Proff. Ermanno Consonni- Pierangelo Spini

Finalità, obiettivi generali, metodologia.

L’intendimento formativo della presente disciplina è quello di fornire all’allievo una capacità di comprensione

e di utilizzo adeguato soprattutto per quanto riguarda il disegno industriale, l’arredamento, la produzione arti-

gianale e industriale del mobile, compreso la tecnologia e la tecnica della produzione. Con un utilizzo ade-

guato per quanto riguarda i sistemi informatici, il disegno tecnico tradizionale,la conoscenza di materiali,

componenti, macchine, attrezzature, utensili, strumenti di misura e controllo di riferimento. L’allievo deve es-

sere in grado di affrontare le problematiche relative al dimensionamento funzionale dell’elemento d’arredo, al

concetto di modularità compatibilità e assemblaggio del mobile, alle tecniche di lavorazione e all’analisi dei

costi e dei cicli di produzione. Deve conoscere la produzione di serie nei settori della componentistica e del

prodotto finito, deve acquisire abilità e autonomia nel saper ideare mobili e altri componenti d’arredo, saperli

inserire correttamente in un ambiente nel rispetto delle esigenze funzionali ed ergonomiche, deve utilizzare

correttamente la terminologia tecnica specifica del settore, relativamente alle attività di lavoro di riferimento,

deve riconoscere ed identificare i principali problemi tecnici e tecnologici nelle varie fasi del ciclo di lavoro, ri-

conoscere i materiali e le loro caratteristiche, saper utilizzare attrezzature, strumenti, macchine utensili e

macchine a controllo numerico, strumenti di misura e di controllo, conoscere la documentazione tecnica,

operare una scelta adeguata dei materiali ed ottimizzarne l’uso

L’obiettivo principale è quello di far raggiunger , ai soggetti in uscita, un livello di capacità professionali tale

da consentirne l’adeguata copertura di ruolo previo un periodo determinato di affiancamento e di tirocinio.

Questo naturalmente, quando tra il momento di uscita dai corsi ed il momento di ingresso nel mondo del la-

voro non intercorra un lasso di tempo tale da far degradare le potenzialità professionali acquisite

13

Page 14: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

1°MODULO

a)ANALISI TEORICO-PRATICA DELLA PRODUZIONE DI ELEMENTI PER

L’ARREDO DI SPAZI ESTERNI ( GAZEBO-PENSILINE-FIORIERE ECC. ) E

DELLE RELATIVE ATTREZZATURE DI SUPPORTO.

b)RILIEVO DEL CORTILE COME SPAZIO INDIVIDUATO PER IL PROGETTO

c)RILIEVO DI UNA STRUTTURA dalla produzione di serie

SCHEDE TECNICHE.

2°MODULO IL DISEGNO DI PROGETTO

a) PROGETTAZIONE DELLO SPAZIO DEL CORTILE

b)INDIVIDUAZIONE SCHEMI COMPOSITIVI DI PARTENZA PER L’ELABORA-

ZIONE PROGETTUALE

c)ASPETTI ERGONOMICI E DIMENSIONAMENTO DEGLI ELEMENTI DI AR-

REDO.

d)DISEGNO DI PROGETTO DI UN GAZEBO E DEGLI ELEMENTI DI ARRE-

DO DI SPAZI COLLETTIVI APERTI

e)INDIVIDUAZIONE DEI PARTICOLARI COSTRUTTIVI E DI ASSEMBLAG-

GIO

f)CICLO DI PRODUZIONE DI UN ELEMENTO DISEGNATO

g)CARATTERISTICHE TECNICHE E TECNOLOGICHE DEI MATERIALI

h)PROGETTO ESECUTIVO ANCHE CON AUTOCAD

3 MODULO

a)CRITICA FORMALE – TECNICO - ECONOMICA DEL DISEGNO DI PROGET-

TO E TRASFORMAZIONE IN DISEGNO DI PRODUZIONE

b)RETROAZIONE ALLA PROGETTAZIONE

c)UTILIZZO DELLA MACCHINA A CONTROLLO NUMERICO

d)REALIZZAZIONE DI MODELLI E DI PARTICOLARI COSTRUTTIVI

a)CRITICA FORMALE – TECNICO - ECONOMICA DEL DISEGNO DI PROGET-

TO E TRASFORMAZIONE IN DISEGNO DI PRODUZIONE

b)RETROAZIONE ALLA PROGETTAZIONE

c)UTILIZZO DELLA MACCHINA A CONTROLLO NUMERICO

d)REALIZZAZIONE DI MODELLI E DI PARTICOLARI COSTRUTTIVI

e)REALIZZAZIONE DEI PROTOTIPI PROTOTIPO: GAZEBO

14

Page 15: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROTOTIPO: panchina fioriera (realizzato nell’ambito dello scambio culturale con

l’istituto NABYTKARSKE di Praga

REALIZZAZIONE DI MODELLINI IN SCALA 1:5

f)Completamento arredo del giardino con piante e nuovo manto erboso.

g)Realizzazione di vialetti di accesso con elementi prefabbricati

:DISCIPLINE COINVOLTE

• Disegno• Tecnologia• Tecnica della produzione• Impianti

CONTENUTI • Industrial design • I materiali• Ottimizzazione delle lavorazioni• Servizi tecnologici di produzione

OBIETTIVI • Abituarsi a collaborare con gli adulti ed i compagni• Saper lavorare in gruppo condividendo le esperienze• Saper programmare le proprie attività• Abituarsi ad assumere le proprie responsabilità• Acquisire abilità tecnico operative professionalizzanti• Acquisire un sapere professionale polifunzionale ed interfunzionale

STRUMENTI • Macchine operatrici tradizionali• Centro di lavoro CNC• Laboratorio CAD CAM• Software dedicati• Manuali tecnici• Schede operative• Manuali di storia dell’architettura

METODOLOGIA • Lavoro di gruppo• Lezione partecipata• Problem solving

VERIFICA • Prototipo• Schede tecnico operative• MODELLINI

15

Page 16: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

VII )PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: area di professionalizzazione

Prof. Ermanno Consonni- Spini Pierangelo

“ELEMENTI DI ARREDO DEL CORTILE DELLA SCUOLA “ : ILGAZEBO E LE PANCHE, LUOGHI DI AGGREGAZIONE PER GLI STUDENTI. nell’ambito di approfondimento professionale “Arredamenti per spazi pubblici per esterno ”.

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: SCULTURA “O STYLE“ SCALA I:5Allievi coinvolti: BOZZOLAN CLAUDIO, COLOMBO MATTEO

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCHINA “ESAGONO” SCALA 1:5

Allievi coinvolti: BRAMBILLA UMBERTO,

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCHINA “2 IN 1” SCALA 1 :5Allievi coinvolti: BRUZZO CINZIA, SALEMME LUIGI

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCA “GREEN” SCALA 1:5Allievi coinvolti: CASTELLUCCIO MICHELE, CAZZANIGA ROBERTO

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “ CM” SCALA 1:5Allievi coinvolti: CASTELLUCCIO MICHELE

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “ 34° FORO” SCALA 1:5Allievi coinvolti: CAZZANIGA ROBERTO

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “ P QUADRO” SCALA 1:5Allievi coinvolti: CITTERIO MATTEO, COLAO SALVATORE

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “ ARCO 180” SCALA 1:5Allievi coinvolti: CITTERIO MATTEO, COLAO SALVATORE

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCHINA “ SILOUETTE” SCALA 1:5Allievi coinvolti: COLAO SALVATORE

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO + TAVOLO-PANCA “ SATURNO” SCALA 1:5Allievi coinvolti: COLOMBO MATTEO, BOZZOLAN CLAUDIO

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “RELAX” SCALA 1:5Allievi coinvolti: FILIDEI ROBERTA, PASSONI SARA

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCA “FLOWER” SCALA 1:5Allievi coinvolti: GIALLOMBARDO COSTANTINO, SUMA SERENA

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “G & P” SCALA 1:5 Allievi coinvolti: GRAZIANO ANDREA, PRATICO’ ALESSIO

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: SCULTURA “EXPO 1“ SCALA I:5Allievi coinvolti: GRAZIANO ANDREA

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: GAZEBO “RELAX“ SCALA 1:1Allievi coinvolti: PASSONI SARA, FILIDEI ROBERTA, CITTERIO MATTEO,COLAO SALVATORE

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: SCULTURA “EXPO 2“ SCALA I:5Allievi coinvolti: PRATICO’ ALESSIO

16

Page 17: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCHINA “SNAKE“ SCALA I:5Allievi coinvolti: SALEMME LUIGI, BRUZZO CINZIA

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO: PANCHINA “FLOWER 2“ SCALA I:5Allievi coinvolti: SUMA SERENA, GIALLOMBARDO COSTANTINO

Prodotto ottenuto: PROTOTIPO PANCHINA + GAZEBO “CROSS“ SCALA I:5Allievi coinvolti: ADAMO PAOLO

Obiettivi• Verifica pre-requisiti di ingresso ed omogeneizzazione delle conoscenze e abilità di base• Acquisire la capacità di rilievo di mobili

Strumenti/Metodologia• Manuali tecnici• Riviste • Macchine operatrici• Schede tecniche• Utensili e attrezzature• Esercitazioni pratiche di costruzione con utilizzo macchine utensili e attrezzature

Tecniche di programmazione CNC e CAD CAM

Obiettivi• saper programmare ed eseguire una lavorazione con l’ ausilio della macchina a controllo numerico• saper lavorare in gruppo• abituarsi a collaborare con l’insegnante e gli altri compagni• saper predisporre la programmazione • saper effettuare la verifica e l’ottimizzazione dei programmi• acquisire autonoma capacità di prendere decisioni

Strumenti/Metodologia• Manuali tecnici• Laboratorio di informatica• Prove di laboratorio• Valutazione problema• Esercitazioni con CNC

Realizzazione modelli progetto in corso e particolari costruttivi

Obiettivi• Valutazione controllo dimensionale e funzionale• Valutazione e controllo ergonomico strutturale• Saper prendere decisioni autonomamente• Saper lavorare in gruppo

Strumenti/Metodologia• Manuali tecnici• Riviste• Macchine operatrici• Laboratorio di falegnameria• Lavori individuali• Verifica formale del modello

17

Page 18: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Realizzazione prototipo progetto in corso e scelta materiali

Obiettivi• Saper lavorare in gruppo • Conoscere le capacità operative delle macchine utensili• Saper scegliere il sistema produttivo più idoneo al tipo di lavorazione, dal punto di vista tecnico-economi-

co• Saper utilizzare i software per l’elaborazione di testi, fogli elettronici e data base• Saper utilizzare correttamente attrezzature relativamente alle attività di lavoro di riferimento• Saper scegliere i materiali più idonei in base all’uso ed alla collocazione del mobile in questione

Strumenti/Metodologia• Lavoro di gruppo• Problem solving• Laboratorio di falegnameria• Verifica prototipo• Relazione Finale

Grown-in – Formazione • Tecniche di ricerca attiva del lavoro• Contratti di inserimento nel mondo del lavoro• Legge 626 sulla sicurezzaOre Totali: 20Corso di Conversazione Inglese tenuto da un docente madrelingua Anno scolastico 2006/07 Ore Totali 20Anno scolastico 2007/08 Ore totali 18

18

Page 19: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: italiano

INSEGNANTE LUISA MARIANI

OBIETTIVI DIDATTICO –DISCIPLINARI

- conoscere in modo organico gli argomenti trattati - parafrasare, riassumere e sintetizzare correttamente - analizzare e contestualizzare un’opera dal punto di vista storico-culturale- esprimere in modo adeguato utilizzando la terminologia specifica- effettuare confronti fra testi e autori - operare collegamenti disciplinari- individuare elementi di continuità e mutamento nell’ambito della storia letteraria- acquisire categorie critiche utili alla lettura del mondo attuale- comporre in modo chiaro e coerente le tipologie di prove scritte previste per - l’esame finale- promuovere il gusto per la lettura individuale- potenziare il metodo di studio, inteso come organizzazione e programmazione del proprio lavoro

- capacità di cogliere i dati essenziali , capacità di collegare i vari argomenti e di

usarli in modo pertinente.I

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SUDDIVISA PER QUADRIMESTRI

1° QUADRIMESTRE Modulo 1 periodo settembre/metà novembre L’età del realismo e il romanzo sociale

a- Il Primo Ottocento: Manzoni e i Promessi Sposi Il genere del romanzo storico come componimento misto di storia e d’invenzioneIl Manzoni storiografoIl Manzoni liberale e cristiano nei personaggi di Renzo e LuciaIl ‘6oo e la Divina provvidenza

b- Il Secondo Ottocento :il Positivismo come scientismo -la legge dei tre stadi di Comte -la concezione deterministica dell’uomo secondo Taine -il darwinismo socialec-Il romanzo naturalista come romanzo sperimentale -il narratore-scienziato e il canone dell’impersonalità -il protagonista come soggetto dell’esperimento -finalità dell’arte e impegno socialed-La scrittura verista di Verga -l’artificio della regressione e il canone dell’impersonalità -il discorso indiretto libero ed il coro di parlanti semi-reale - novelle: “Rosso Malpelo”, “La Lupa”, “Libertà” -“Malavoglia”: capitoli dall’1° al 4°,10°,11°,15° -“Mastro-don Gesualdo”, brani in antologia

19

Page 20: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Modulo 2 periodo novembre-metà febbraioDecadentismo a-Crisi di fine Ottocento e il crollo del mito dell’oggettività; istanze irrazionaliste nella cultura e nell’arte -la poesia come chiave interpretativa della realtà -Simbolismo, analogia e sinestesia come approccio al reale

b-Pascoli e la dimensione alogica della poesia -la poetica del fanciullino -la rivoluzione del linguaggio poetico -“Temporale” - “X Agosto “ e la simbologia del nido -“Novembre” e il carattere illusorio dei fenomeni “Gelsomino notturno”:erotismo rimosso e fonosimbolismo -“L’assiuolo” e il tema del mistero

II QUADRIMESTREc-D’Annunzio: il romanzo e la poesia

-Nietzsche e l’esaltazione dell’istinto -il tema dell’esteta ne “Il Piacere”: libro I, cap.I e II -la concezione del superuomo nei romanzi e nelle “Laudi”; vitalismo e panismo -“La Pioggia nel Pineto”, “Sera Fiesolana” , - la musicalità del verso

Modulo 3 periodo marzo/aprileIl “Nuovo Romanzo” di Svevo e Pirandelloa-cultura e scienza tra ‘800 e ‘900 -la concezione irrazionalistica dell’uomo in Freud -la concezione della realtà come continuo divenire -il relativismo nella scienza b-caratteri del “ nuovo romanzo “ -l’io narrante inattendibile e la visione soggettiva della realtà -il protagonista come eroe in crisi -il romanzo psicologicoc-Pirandello -“Fu Mattia Pascal” -“Uno, nessuno centomila” e la frantumazione dell’io -“Così è (se vi pare) e il tema della verità relativa - il contrasto vita/forma e i caratteri del teatro pirandelliano -la maschera, la vita come teatrod-Svevo e la crisi dell’eroe -“Senilità” e il ritratto dell’inetto ; il tema dell’autoinganno -“La coscienza di Zeno” e l’alibi del fumo; il contrasto salute/malattia -il narratore inattendibile, il tempo misto

20

Page 21: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Modulo 4 periodo: tra aprile e maggio Il rinnovamento dell’arte nel primo ‘900a- il Futurismo -il richiamo a Nietzsche e l’esaltazione vitalista -il nazionalismo, l’esaltazione della macchina e del progresso tecnologico -i manifestib-Ungaretti e il rinnovamento del linguaggio poetico -“Mattina”; “Soldati”; “Veglia”; “I fiumi”;” Sono una creatura”, “San Martin del Carso”c- Montale e il male di vivere - la tecnica del correlativo oggettivo, la cacofonia come corrispettivo stilistico del negativo -“Meriggiare”,”Spesso il male di vivere”,”Non chiederci la parola”

Modulo 5 periodo : maggio-giugno L’evoluzione del romanzo -La corrente del Neorealismo: i caratteri,i filoni, gli autori maggiori-Silone, “Fontamara”Calvino, ” Il sentiero dei nidi di ragno “

4)RACCORDI INTERDISCIPLINARI

-L’età del realismo ( storia, italiano,inglese, storia dell’arte)

-la grande depressione e la sensibilità decadente ( storia, storia dell’arte, italiano, inglese )

-il relativismo tra fine ‘800 e inizio ‘900 (italiano, storia, storia dell’arte, inglese)

-le avanguardie ( storia ,italiano, storia dell’arte,inglese)

-letteratura, arti visive ed architettura in Europa e in America nel secondo dopoguerra (storia, storia dell’arte,

inglese)

5) INTERVENTI DI RECUPERO

-rallentamento didattico prima e dopo le verifiche

-corso pomeridiano di recupero di scrittura di ca 6 ore nel secondo quadrimestre

-prove di scrittura a casa su temi dell’attualità dalla stampa

6) METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO

- E’ stata stimolata la partecipazione al dialogo educativo strutturando delle lezioni partecipate con

frequenti domande rivolte alla classe, riepilogo in comune del percorso svolto, testi scritti e questionari

di verifica formativa sia in classe che a casa.

- Analisi scritte

7) MATERIALI DIDATTICI

Testo adottato: Baldi, Giusto, Mazzetti, “ Dal testo alla storia, dalla storia al testo”- Ed. Paravia

Articoli da quotidiani e saggi in fotocopia

21

Page 22: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

8) ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE

Viaggio di istruzione/ scambio culturale con liceo indirizzo legno di Praga

9) TIPOLOGIE DI VERIFICA E LORO NUMERO PER QUADRIMESTRE

-interrogazioni formative e sommative orali e scritte ( a risposta aperta, a riposta

multipla) ;4 per quadr.

-relazioni scritte in classe e a casa ; 2 per quadr.

-produzione in classe relativa alle diverse tipologie della prima prova scritta

dell’esame di stato; 4 per quadr..

10) CRITERI E TABELLA DI VALUTAZIONE

La valutazione ha tenuto conto del livello della preparazione e delle capacità acquisite rispetto ai livelli di

partenza, dell’impegno prodotto e della partecipazione al dialogo comune , oltre che del metodo di studio,

inteso come organizzazione e programmazione del proprio lavoro, capacità di cogliere i dati essenziali , di

collegare i vari argomenti e di usarli in modo pertinente.

E’0 stata adottata la scala dei voti compresi tra l’1 e il 10.

1 – 2 L’alunno rifiuta il dialogo educativo.

3 L’alunno non conosce gli argomenti trattati. Non ha conseguito le abilità richieste.

4 L’alunno conosce in modo molto frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Commette gravi

errori.

5 L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Pur avendo conseguito

delle abilità, non le utilizza in compiti semplici con errori e imprecisioni.

6 Conosce gli argomenti fondamentali, ma non approfonditamente. Non commette errori eseguendo

solo compiti semplici.

7 L’alunno conosce e comprende in modo analitico. Non commette errori, ma

imprecisioni.

8 L’alunno non commette errori e ha padronanza degli argomenti. Ha conoscenze autonome e valuta

criticamente i contenuti

9 L’alunno si organizza in modo autonomo in situazioni nuove, con padronanza e senza errori

10 L’alunno eccelle nelle conoscenze e nelle abilità richieste.

22

Page 23: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: storia

INSEGNANTE LUISA MARIANI

1) OBIETTIVI DIDATTICO –DISCIPLINARI

OBIETTIVI FORMATIVI

-Educare all’analisi delle variabili economiche, sociali, ideologiche che concorrono a caratterizzare le società

nel loro divenire storico

-far capire che le società sono l’esito di un processo evolutivo costruito dalle scelte di volta in volta operate

dall’uomo

-formare categorie critiche utili alla lettura sia del mondo attuale che del passato.

-formare una coscienza civica che riconosca i valori della responsabilità e della partecipazione

OBIETTIVI SPECIFICI

-conoscere termini e meccanismi fondamentali relativi ai contesti economici analizzati

-saper periodizzare

-saper comporre quadri diacronici e sincronici

-cogliere rapporti di causa ed effetto e di interazione tra i fenomeni-utilizzare in modo appropriato il

linguaggio della storia. 2) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SUDDIVISA PER QUADRIMESTRI

1° QUADRIMESTRE Modulo 1 periodo settembre/ottobreLa situazione politica a metà ‘800- l’unificazione italiana- la nascita dell’impero tedesco- situazione del continente americano nell’800 e guerra di secessione negli USA- le potenze europee e l’evoluzione del colonialismo in Asia a metà dell’800 - la questione d’Oriente- la politica della Destra storica in Italia

Modulo 2Industria, imperi e società di massa nel secondo ‘800 periodo novembre/dicembre-la seconda rivoluzione industriale-la società di massa-politiche protezioniste e spartizione coloniale del mondo-la Sinistra storica e l’età Crispina; colonialismo italiano e migrazioni transoceaniche -la questione sociale; movimento operaio, socialismo, anarchismo

23

Page 24: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Modulo 3 periodo dicembre/gennaio La grande guerra- Le grandi potenze tra ' 800 e '900: tensioni e conflitti. La polveriera balcanica-il primo conflitto mondiale e la vittoria dell’Intesa-la rivoluzione russa e la nascita dell’URSS-l’Europa all’indomani del conflitto

2° QUADRIMESTRE

Modulo 4 periodo febbraio-marzoEconomia e società tra le due guerre-Democrazie e totalitarismi-Il fascismo in Italia

-la crisi del ’29 e il New Deal

-il nazismo tedesco

-lo stalinismo sovietico

-l’Europa fine anni ’30: verso la seconda guerra mondiale

Modulo 5 periodo aprile- maggioLa seconda guerra mondiale-lo scoppio del conflitto

-l’Olocausto e la sconfitta dell’Asse

-la caduta del fascismo e la lotta di liberazione in Italia

-la spartizione del mondo in blocchi

- il processo di integrazione europeo dal 1956 ad oggi

-decolonizzazione in Asia e in Africa; il caso dell’India

- delocalizzazione e globalizzazione

Modulo 6 periodo novembre/maggioQuotidiano in classe : lettura ed analisi di articoli dal “Corriere della Sera “ e dal “Sole 24 Ore” La classe nel 1° quadr. ha partecipato al progetto" Il quotidiano in classe" con letture su tema concordato di interesse generale ( ad es: le fonti energetiche alternative, problemi di demografia in Italia e immigrazione) e rinvio al testo di storia in cui individuare le radici delle questioni di cronaca .

4)RACCORDI INTERDISCIPLINARI

-L’età del realismo ( storia, italiano,inglese, storia dell’arte)

-la grande depressione e la sensibilità decadente ( storia, storia dell’arte, italiano, inglese )

-il relativismo tra fine ‘800 e inizio ‘900 (italiano, storia, storia dell’arte, inglese)

-le avanguardie ( storia ,italiano, storia dell’arte,inglese)

-letteratura, arti visive ed architettura in Europa e in America nel secondo dopoguerra (storia, storia dell’arte,

inglese

24

Page 25: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

5)INTERVENTI DI RECUPERO

Rallentamento didattico prima e dopo le verifiche

Riepiloghi collettivi in preparazione dell’esame di stato

6)METODOLOGIA D’INSEGNAMENTO

-Lezioni frontali

-Discussioni

-Elaborazione di schemi e mappe concettuali

-E’ stata stimolata la partecipazione al dialogo educativo strutturando delle lezioni partecipate basate

su frequenti domande rivolte alla classe, su riepiloghi comuni del percorso svolto e su questionari di

verifica formativa sia in classe che a casa

-visione di documentari

-ricerca in rete

7)MATERIALI DIDATTICI

Testo: “Il Lavoro dell’Uomo”, Vol 2, “ Storia della società industriale” Ed. Bruno Mondadori

Videoregistratore

8)ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE

Viaggio di istruzione a Praga

9)TIPOLOGIE DI VERIFICA E LORO NUMERO PER QUADRIMESTRE

-Interrogazioni orali ; n° 2 per quadr.

-Questionari ; n 2 per quadrimestre

-tema storico ; n° 2 per quadr:

10)CRITERI E TABELLA DI VALUTAZIONE

La valutazione ha tenuto conto del livello della preparazione e delle capacità acquisite rispetto ai livelli di

partenza, dell’impegno prodotto e della partecipazione al dialogo comune , oltre che del metodo di studio,

inteso come organizzazione e programmazione del proprio lavoro, capacità di cogliere i dati essenziali , di

collegare i vari argomenti e di usarli in modo pertinente.

E’ stata adottata la scala decimale dei voti :

1 – 2 L’alunno rifiuta il dialogo educativo.

3 L’alunno non conosce gli argomenti trattati. Non ha conseguito le abilità richieste.

4 L’alunno conosce in modo molto frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Commette gravi

errori.

25

Page 26: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

5 L’alunno conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti proposti. Pur avendo conseguito

delle abilità, non le utilizza in compiti semplici con errori e imprecisioni.

6 Conosce gli argomenti fondamentali, ma non approfonditamente. Non commette errori eseguendo

solo compiti semplici.

7 L’alunno conosce e comprende in modo analitico. Non commette errori, ma imprecisioni.

8 L’alunno non commette errori e ha padronanza degli argomenti. Ha conoscenze autonome e valuta

criticamente i contenuti.

9 L’alunno si organizza in modo autonomo in situazioni nuove, con padronanza e senza errori.

10 L’alunno eccelle nelle conoscenze e nelle abilità richieste

26

Page 27: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: matematica Prof. MONDELLO GIACOMO

CONTENUTI: modulo 1 • Funzioni (12 ore)

OBIETTIVI• Comprendere i principali concetti relativi agli insiemi numerici, con particolare riguardo agli intervalli,

e saper distinguere fra intervalli aperti, chiusi, limitati ed illimitati.• Conoscere il concetto di Campo di Esistenza e saperlo calcolare.

STRUMENTI• Libro di testo

METODOLOGIA• Lezione frontale• Esercitazioni guidate

VERIFICA• Esercizi• Test Strutturati

CONTENUTI: modulo 2 • Limiti (20 ore)

OBIETTIVI• Comprendere il concetto di limite di una funzione.• Saper calcolare i limiti delle funzioni razionali e di semplici funzioni trascendenti o composte• Saper riconoscere i limiti in forma indeterminata e saper eliminare l’indeterminazione

STRUMENTI• Libro di testo

METODOLOGIA• Lezione frontale• Esercitazioni guidate

VERIFICA• Esercizi• Test Strutturati

CONTENUTI: modulo 3 • Applicazioni dei limiti (12 ore)

OBIETTIVI• Saper calcolare gli asintoti di una funzione razionale fratta• Comprendere il concetto di continuità delle funzioni

STRUMENTI• Libro di testo

METODOLOGIA• Lezione frontale• Esercitazioni guidate

VERIFICA• Esercizi• Test Strutturati

CONTENUTI: modulo 4 • Calcolo differenziale (14 ore)

OBIETTIVI

27

Page 28: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

• Comprendere il concetto di derivata e le relative interpretazioni geometrica e fisica • Conoscere le derivate delle funzioni elementari• Saper applicare i metodi di derivazione

STRUMENTI• Libro di testo

METODOLOGIA• Lezione frontale• Esercitazioni guidate

VERIFICA• Esercizi• Test Strutturati

CONTENUTI: modulo 5 • Applicazioni del calcolo differenziale (12 ore)

OBIETTIVI• Comprendere la relazione fra il segno della derivata prima e la crescenza e decrescenza di una fun-

zione• Saper determinare i massimi e minimi relativi di una funzione derivabile• Comprendere la relazione fra il segno della derivata seconda ed il verso della concavità della curva• Saper calcolare e classificare i flessi di una funzione razionale intera.• Saper studiare una funzione razionale fratta e saper dedurre da un grafico di una funzione, di equa-

zione non nota, le sue caratteristiche qualitative e quantitative.STRUMENTI

• Libro di testo• Grafici di curve in copia

METODOLOGIA• Lezione frontale• Esercitazioni guidate

VERIFICA• Esercizi• Test Strutturati

28

Page 29: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: inglese

Prof. Carmela Del Riccio

OBIETTIVI DISCIPLINARI-Saper comunicare efficacemente utilizzandola microlingua specifica della disciplina-Conoscere la terminologia specifica sapendosi orientare sui testi di carattere tecnico-Saper leggere e capire testi relativi a movimenti artistici e autori collocandoli nel loro contesto temporale-Saper leggere ed analizzare testi autentici relativi a scelte progettuali di designer

CONTENUTI:

Andreolli- Linwood “ Key Stage English Follow up” Petrini.

Grammar: - Present perfect simple and continuous- Modal verbs- Phrasal verbs- Used to- Past perfect- Passive form- Conditional sentences

Dorigati – Weltzin “Living” – Minerva

Architecture: Styles and Movements :

- Gothic- Renaissance- Baroque- Neo-Classicism- Gothic Revival and Engineering- Arts and Crafts Movement- William Morris- Philip Webb- Art Noveau- Charles Rennie Mackintosh- Modernism and Beyond- Walter Gropius- Le Corbusier- Frank Lloyd Wright- Wood Machinery- Argomenti relativi alle tesi.

METODOLOGIA

Utilizzo del metodo nozionale-funzionale.

Tuttavia, nell’articolazione delle lezioni si è tenuto conto della situazione contingente. In alcune fasi oltre alla

tradizionale lezione frontale per esplicitare i contenuti sono state utilizzate la ricerca e il lavoro di gruppo, le

esercitazioni scritte e orali o la discussione partecipata.

29

Page 30: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

STRUMENTI

Libri di testo e fotocopie, cataloghi e riviste di arredamento utilizzati per la redazione del glossario relativo ai

vocaboli del settore arredo.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Per la verifica delle competenze acquisite sono state svolte:- tre prove scritte e due orali per quadrimestre- due simulazioni di terza prova

- La valutazione formativa e la valutazione sommativa hanno contribuito al processo di valutazione fi-nale del singolo studente.

30

Page 31: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: Franceseprof.ssa Fossati Lucia

OBIETTIVI

I programmi di lingua Francese prevedono sia delle FINALITA' EDUCATIVE di carattere gene-

rale che OBIETTIVI SPECIFICI all'insegnamento della lingua. Nell'ultimo anno di corso si com-

pleta l'attività impostata al terzo anno: oltre al completamento della formazione di base si lavora

alla PROFESSIONALITA' degli allievi dando loro quel bagaglio di competenze specifiche dell'in-

dirizzo scelto e, ove possibile, l'interazione con le altre discipline del corso.

Mentre nelle classi iniziali l'obiettivo fondamentale perseguito è stata l'acquisizione di una CA-

PACITA' COMUNICATIVA A LIVELLO SOGLIA per permettere agli allievi di interagire, sia fra

loro che con interlocutori stranieri, in situazioni quotidiane di carattere generale, in quelle termi-

nali tali obiettivi comunicativi sono progressivamente passati da generali a CULTURALI e da

non-professionali a PROFESSIONALI, con l'acquisizione di sottocodici (lessico settoriale) relati-

vi all'indirizzo oltre che al territorio e alle attività industriali (legno-mobile-arredamento).

METODOLOGIA

CONTENUTI

Conformemente agli obiettivi sopra enunciati il programma di quest'anno si è sviluppato secondo queste ne-

cessità di base:

- Miglioramento della comprensione della lingua scritta ed orale, per il raggiungimento di una autonomia di

base anche nella comunicazione, attraverso la conoscenza di aspetti della civiltà francese del xx secolo

- Completamento e consolidamento dell'approccio al sottocodice professionale con l'acquisizione di compe-

tenze di supporto all'area di professionalizzazione.

Storia della Francia dalla 3^ Repubblica (dal 1871) ad oggi:

Aspetti di STORIA DEGLI STILI ARCHITETTONICI

• l'art nouveau

• l'architecture contemporaine

C) Evoluzione degli STILI DI MOBILI ED ARREDAMENTO•le style second empire•le style art nouveau•Hector Guimard•le style contemporain•Le Corbusier

E) Per l'acquisizione del LINGUAGGIO SPECIALISTICO sono stati utilizzati testi prodotti dall’insegnante

sulla base della produzione didattica francese della filière bois, materiale autentico ricavato da siti

INTERNET, documentazione settoriale (dépliants e cataloghi) reperita in occasione di fiere e saloni

di settore • les matériaux de structure:

bois, dérivés du bois, panneaux, rotin, verre, marbre, matières plastiques, acier et alluminium• les assemblages• les finitions

31

Page 32: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

• les meubles en kit• la certification de qualité: AFNOR et la marque NF• les machines à bois• Compilazione in francese di un diagramma di flusso

ATTREZZATURE STRUMENTI E SPAZI UTILIZZATI

Oltre al testo in adozione sono stati utilizzati, a seconda degli obiettivi minimi da perseguire:

cassette registrate, CD, CD-rom, articoli tratti da riviste o da siti internet – il tutto rigorosamente

in lingua francese.

Un ruolo molto valido nel processo di apprendimento negli anni terminali è svolto dal LABORA-

TORIO MULTIMEDIALE ove tramite l'utilizzo di INTERNET ci si avvale di un indispensabile

strumento di acquisizione dati e documentazione autentica aggiornata in tempo reale quale: siti

di aziende e saloni specialistici per il linguaggio tecnico, siti francesi di città e istituzioni varie per

la conoscenza della realtà e civiltà francese

STRUMENTI, MODALITA’ SPECIFICHE E TEMPI DELLA VALUTAZIONE

L'impostazione metodologica è di tipo NOZIONALE-FUNZIONALE, che sottolinea cioè l'impor-

tanza della lingua in funzione del bisogno linguistico dell'utenza. Le strutture linguistiche sono

considerate supporto a concetti e funzioni da esprimere.

Strumenti-mezzi e strategie per il conseguimento degli obiettivi enunciati sono stati individuati

di volta in volta, anche secondo il feed-back degli allievi. E' comunque sempre previsto il pas-

saggio attraverso le FASI DELL'APPRENDIMENTO: presentazione, fissazione, riflessione me-

talinguistica, rielaborazione, verifica.

Le verifiche effettuate sono state: interrogazioni , esercizi di lettura, questionari, comprensione e

produzione scritta di brani tratti da documenti autentici nel lessico di settore, elaborazione di ca-

taloghi o altre informazioni sulla realtà del settore con produzione di presentazioni in Power

Point in lingua francese. Le valutazioni sono state svolte al completamento di ciascun modulo

in un numero minimo di 2 interrogazioni e due verifiche scritte di tipo sommativi per ciascun

quadrimestre.

32

Page 33: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: fisica e laboratorioProfssa. RATTI KATIA – Prof. ssa DE PRATO ELENA

CONTENUTI : modulo 1 • Le onde (9 ore)

o Moti armonici e periodicio Sistemi oscillantio Le caratteristiche di un’onda periodicao Onde meccaniche ed elettromagnetiche, trasversali e longitudinali

• Laboratorioo Misura del periodo del pendolo e dell’accelerazione di gravitào Osservazione di onde longitudinali e trasversali in una molla

OBIETTIVI• Conoscere le caratteristiche principali dei fenomeni periodici e della propagazione ondosa.• Individuare grandezze utili allo studio dei fenomeni ondulatori

CONTENUTI modulo 2 • Fenomeni ondulatori (7 ore)

o Riflessione o Rifrazioneo Principio di sovrapposizioneo Onde stazionarieo Diffrazione

• Laboratorioo Onde stazionarie (esperienza qualitativa)

OBIETTIVI• Conoscere i fenomeni caratteristici delle onde e saperli distinguere

CONTENUTI modulo 3 • Il suono (20 ore)

o Produzione di onde sonoreo La propagazione del suonoo La potenza della sorgenteo L’intensità sonorao Caratteri distintivi del suono: intensità, altezza e timbroo Riflessione, trasmissione e assorbimentoo Riflessione ed ecoo Ultrasuoni e infrasuonio Battimentio Risonanza acustica o Effetto Doppler

• Laboratorioo Il diapason: battimenti e risonanzao Misura della frequenza di un suono

OBIETTIVI• Conoscere le caratteristiche principali del suono e della sua propagazione• Conoscere e saper distinguere i fenomeni legati alle onde sonore

CONTENUTI modulo 4 • La luce (20 ore)

o Sorgenti primarie e secondarieo Mezzi trasparenti, opachi e traslucidio Velocità della luceo Propagazione di un’onda elettromagneticao Lo spettro elettromagnetico

33

Page 34: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

o Raggi e fasci di luceo Propagazione rettilinea della luceo Diffrazione o Leggi della riflessione o Riflessione su specchi pianio Riflessione con specchi sfericio Diffusioneo Leggi della rifrazione o Indice di rifrazione assoluto e relativoo Riflessione totaleo Dispersione

• Laboratorioo Prisma di dispersione (esperienza qualitativa) o Propagazione rettilinea della luce: le ombreo Diffrazione e interferenza della luce (esperienza qualitativa)o Determinazione dell’indice di rifrazione o Riflessione totale (esperienza qualitativa)o Riflessione con specchi sferici (esperienza qualitativa)

OBIETTIVI• Conoscere le caratteristiche principali della luce e della sua propagazione• Conoscere e distinguere i diversi fenomeni riguardanti l’interazione della luce con la materia

METODOLOGIA• Lezione frontale• Lezione partecipata• Esercizi• Esperienze di laboratorio

STRUMENTI• Appunti• Libro di testo• Laboratorio• Materiale multimediale

VERIFICA• Verifiche scritte (esercizi e domande teoriche) • Esercizi• Colloqui orali• Relazioni di laboratorio

34

Page 35: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: disegno industrialeprof.ssa Rosangela Arienti- prof.ssa Masala Annarita

Contenuti

PROGETTO:SPAZI ATTREZZATI PER ARREDO CORTILE INTERNO DELLA SCUOLA:• Lezione propedeutica alla progettazione.• Ergonomia-antropometria-aspetti tecnici e compositivi degli elementi di arredo per esterni-• Extempore per una nuova progettazione• Progetto esecutivo scala 1:10• Particolari costruttivi scala 1:• Materiali• Studio colori.• Rappresentazione col CAD:

Proiezioni ortogonali scala 1:10 Assonometria

Applicazione materiali, colore,

Spazio carta

Rendering

Obiettivia) Acquisire una padronanza del linguaggio grafico descrittivo e delle tecniche di rappresentazione, anche

computerizzate, scegliendo la soluzione idonea, gestendo con ordine le fasi di ricerca e stesura di un progetto in tempi prestabiliti

b) Conoscere e considerare i rapporti antropometrici ed ergonomici in relazione al rapporto uomo/ambiente - forma/funzione

Strumenti/Metodologiaa) Analisi della situazione di partenzab) Lezione dialogatac) Comprensione guidatad) CADe) Consultazione cataloghi e riviste di settoref) Visite a fiere di settore

Verifica:a) Verifica graficab) CADc) Quesiti a risposta multiplad) Casi pratici e professionalie) Problemi a soluzione rapida

Modulo 2

Contenuti

PROGETTAZIONE DI ELEMENTI DI ARREDOa) LETTOb) ESECUTIVO MOBILE

35

Page 36: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

c) MOBILE SOGGIORNO(recupero- sviluppo)d) LIBRERIA• Rappresentazione col disegno in scala

• Progetto esecutivo .• Proiezioni ortogonali/prospetti• Particolari costruttivi

e) Sviluppo elementi di progettazione

Obiettivi• Conoscere la produzione di serie attuale• Conoscere i materiali di progetto• Saper evidenziare i sistemi costruttivi e di assemblaggio dei mobili oggetto di indagine• Applicare le esperienze maturate a un progetto personale.

Strumenti/Metodologia• Rilievo dal vero• Lezione frontale• Schede di rilevazione dati• Visite a esposizioni e ditte

Verificaa) Verifica graficab) CADc) Quesiti a risposta multiplad) Casi pratici e professionalie) Problemi a soluzione rapida

36

Page 37: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: tecnica dell'arredamentoprof.ssa Rosangela Arienti, prof.ssa Masala Annarita

Contenuti

AMBIENTAZIONE DEI PROGETTI

Progetto scala 1:20

b)arredamento di un TRILOCALE

d)arredamento di un bungalow (simulazione seconda prova scritta)

e)arredamento bilocale” Clessidra” RISTRUTTURAZIONE

f)arredamento spazio cucina-soggiorno

g) arredamento spazio ufficio (simulazione 2 prova scritta)

METOD. PROGETTUALE1. analisi dei bisogni e rispetto dei vincoli2. individuare le caratteristiche funzionali, spaziali, significanti, tecniche3. individuare le relazioni d’uso e di dimensionamento approssimato4. definire il dimensionamento degli spazi tale da consentire il libero svolgimento delle funzioni5. definire forme e strutture particolareggiate

Obiettivi

Applicare correttamente, attraverso le nozioni di antropometria/ergonomia e di uso degli spazi, le soluzioni

tecniche e progettuali per la formulazione di proposte compositive e di arredo di ambienti pubblici e privati,

definendo anche le scelte in termini di materiali .

Strumenti/metodologiac) Analisi della situazione di partenzad) Lezione dialogatae) Comprensione guidataf) Consultazione cataloghi e riviste di settoreg) Visite a fiere di settore

Verificaa) Verifica graficab) Quesiti a risposta multiplac) Casi pratici e professionali

Autocad

Disegno con utilizzo del P.C.

Consolidamento delle nozioni acquisite negli anni precedenti;

Esecuzione in 3D progetti di mobili o ambientazioni di interni

Gestione dei layers;

Autocad design center;

Rendering.

37

Page 38: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Obiettivi

Saper utilizzare tutti i comandi acquisiti per rappresentare correttamente un arredamento o un mobile in 2D e

3D

Strumenti/Metodologia

Lezione frontale

Esercitazioni

Verifica

Verifica scritta

Quesiti a risposta multipla

Casi pratici e professionali

38

Page 39: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: storia dell'arte applicata

prof.ssa Rosangela Arienti

Contenuti

LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL ‘900• Astrattismo• Cubismo• Futurismo• Surrealismo• Neoplasticismo• Razionalismo• Le Corbusier• Bauhaus• Architettura e razionalismo organico• Razionalismo empirico A. Aalto

STORIA DEL MOBILE MODERNO• Art nouveau in Europa• Dal De Stijl allo Stile Internazionale• Furniture design in USA• IL design italiano degli anni 60

Obiettivi• Identificare gli elementi che caratterizzano una corrente o il periodo preso in esame• Definire le caratteristiche del movimento attraverso l’opera di un artista• Cogliere le interrelazioni fra la realtà sociale e le espressioni artistiche

Metodologia• Lezione frontale• Sintesi tratte da fonti differenti con relative immagini• Consultazione di testi

Verifica:• Interrogazioni• Verifiche scritte a risposta multipla o a risposta singola• Tesi

39

Page 40: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: tecnica della produzione- tecnologia e laboratorio

INSEGNANTI : Cassiani Giuseppe, Adelizzi Domenico

OBBIETTIVI:

- Conoscere le caratteristiche delle macchine utensili;- Acquisire la capacità di saper scegliere gli utensili più appropriati per ogni lavorazione;- Acquisire la capacità di organizzare la produzione, i controlli di processo e di saper individuare i

tempi di lavorazione;

PROGRAMMA SVOLTO:

- Classificazione delle macchine utensili;- Forza, lavoro, energia, velocità, numero di giri;- Utensile: materiali ed angoli caratteristici;- Parametri di taglio: avanzamento, profondità di passata, velocità di taglio, velocità di avanzamento, nu-

mero di giri;- Durata dell’utensile: legge di Taylor;- Potenza assorbita dalla lavorazione;- Tempo di lavorazione, tempo di attrezzaggio macchina, tempi passivi;- Fondamenti di economia per strutturare l’impresa da realizzare;- Organigramma aziendale;- Classificazione della produzione;- Definizione di lotto e campione;- Controllo della produzione: totale, parziale;- Lotto limite e lotto economico;- Definizione e calcolo delle percentuali di utile, scarto, resa e sfrido;- Calcolo di costi fissi e variabili;- Distinta base;- Diagramma di flusso della produzione;- Cartellino di lavorazione;

RACCORDI INTERDISCIPLINARI:

- Collegamenti didattici con le materie: disegno tecnico, area di approfondimento, fisica e matematica;

MATERIALI DIDATTICI:

- Libro di testo: “Tecnologia del legno”, AA.VV. Ed. San Marco ;- Cataloghi, depliant, manuali;- Materiale interattivo fornito dai docenti;- Documentazioni aziendali;

METODOLOGIA:

- Lezioni individuali;- Lavoro di gruppo;

40

Page 41: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

- Studio di casi pratici:;- Esercitazioni;

VERIFICA:

- Interrogazioni individuali;- Esercitazioni scritte;

MATERIALI DIDATTICI:

- Libro di testo: “Tecnologia del legno”, AA.VV. Ed. San Marc ;- Cataloghi, depliant, manuali;- Materiale interattivo fornito dai docenti;

41

Page 42: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: impianti e laboratorio

Prof. Cassiani Giuseppe- Adelizi Domenico

OBBIETTIVI:

- Conoscere le caratteristiche tecnico-operative dei vari impianti per potere effettuare una corretta scelta tecnico-economica;

- Acquisire la capacità di sorvegliare la conduzione degli impianti;

PROGRAMMA SVOLTO:

- Grandezze caratteristiche: Densità, portata massica, portata volumetrica, pressione, lavoro, ener-gia;

- Rumore negli ambienti di lavoro: Valutazione del suono;- Tecniche di abbattimento e miglioramento dell’acustica;- Compressori: Definizione e principio di funzionamento;- Rete di distribuzione e componentistica di base;- Manutenzione di un impianto;- Captazione e trasporto delle polveri;- Principi di separazione delle polveri;- Filtri a tessuto;- Cicloni, multicicloni, filtri a maniche;- Separatori ad umido;- Separatori centrifughi;- Illuminazione negli ambienti di lavoro: Sorgenti luminose, apparecchi di illuminazione, scelta degli

impianti;- Impianti di verniciatura per pannelli e profilati, parametri operativi di analisi e valutazione pratica

degli impianti di verniciatura nei reparti di lavorazione;- Sicurezza negli ambienti di lavoro:

Decreto Legislativo N° 626

Decreto Legislativo N° 494

RACCORDI INTERDISCIPLINARI:- Collegamenti didattici con le materie: fisica e matematica;

MATERIALI DIDATTICI: - Manuali tecnici;- Schede tecniche;- Materiale fornito dai docenti;

METODOLOGIA:- Lezioni individuali;- Lavoro di gruppo;- Studio di casi pratici:;- Esercitazioni;

VERIFICA:

- Interrogazioni individuali;- Esercitazioni scritte;

42

Page 43: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: educazione fisica

Prof BARNI FRANCESCO

Settembre

Ottobre

Novembre

Resistenza

Mobilità

Velocità

Ripresa delle qualità

motorie di base

- corsa di endurance (oltre 12 minuti).

- percorsi in palestra per l’agilità e la destrezza.

- attività volte a migliorare la resistenza veloce.

- esercitazioni di pre-atletismo per la tecnica di corsa.

- stretching, mobilità generale educazione posturale.

- circuit-training per il miglioramento delle capacità aerobiche alatta-

cide.

Modalità di valutazione – percorsi per la valutazione dell’agilità e la destrezza.

– prove sui 1000 metri.

– prove di resistenza alla velocità.

Dicembre

Gennaio

Febbraio

Potenziamento gen.

Esercitazioni

a corpo libero

Tests per la valutazione

funzionale motoria

- a carico naturale, per i vari distretti muscolari, con piccoli attrezzi

- esercizi di coordinazione, mobilizzazione, irrobustimento.

– esecuzione di alcuni tests per la valutazione funzionale ed il moni-

toraggio delle capacità condizionali. impostazione dei prerequisiti

teorici necessari per l’autovalutazione.

Modalità di valutazione Tecnica d’esecuzione, valutazione dei tests.

Marzo

Aprile

Maggio/giugno

Tests di valutaz. Funz.

Motoria.

Igiene posturale

Sports individuali

Giochi di squadra.

Teoria ed autovaluta-

zione

Esecuzione di alcuni tests funzionali previa loro impostazione teori-

ca; illustrazione analitica delle diverse tecniche di allungamento e di

respirazione per il mantenimento di una postura corretta; tecnica in-

dividuale del tennis –tavolo; conoscenza del regolamento di gara

degli sports di squadra piu’ diffusi e arbitraggio di incontri di pallavo-

lo e calcetto.

Modalità di valutazione Esecuzione dei tests e delle esercitazioni; organizzazione e attua-

zione dei fondamentali di squadra nei giochi, esecuzione dei fonda-

mentali individuali durante le fasi di gioco.

Metodologia

Le metodologie adottate per le attività didattiche sono state, a seconda delle necessità e delle

condizioni di lavoro, la lezione frontale , l’esercitazione pratica e la lezione interattiva, al fine di

valutare e valorizzare il background sportivo personale degli studenti, per quanto riguarda le

modalità di apprendimento si e’ preferito puntare sul metodo definite “per tentativi ed errori”,

che meglio permette l’acquisizione dei concetti, essendo basato sulla diretta autovalutazione

delle esperienze da parte dello studente

43

Page 44: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE: religione (per chi se ne avvale)PROF. MELARDI MARIA LA CHIESA• LA CHIESA MISTERO E SACRAMENTO: La Chiesa e la sua presenza nel mondo; La Chiesa evange-

lizzatrice ed umanizzatrice • ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO E DEFINISCONO LA CHIESA: La Chiesa mistero; Origine,

fondatore e missione; La Chiesa visibile e invisibile; La Chiesa Popolo di Dio; La Chiesa è il Corpo di Cristo, il Tempio dello Spirito; La Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica.

• IL RUOLO DEL CREDENTE: Il popolo di Dio; I ministri consacrati; I laici; La vita consacrataOBIETTIVI DIDATTICI

• Conoscere la Chiesa negli elementi che la caratterizzano e la definiscono• Riconoscere il ruolo di ogni credente all’interno della comunità cristiana

LA CHIESA E I SACRAMENTI• IL LINGUAGGIO; simbolico; La liturgia; Liturgia e cultura; La sacramentalità diffusa

• IL SIGNIFICATO DEI SACRAMENTI: Sacramenti e Mistero Pasquale; I Sacramenti della Chiesa; L’ini-ziazione cristiana; Il Battesimo e la Confermazione; La Penitenza; L’Eucarestia

OBIETTIVI DIDATTICI • Conoscere il linguaggio religioso e in particolare, quello liturgico• Cogliere il significato dei Sacramenti in rapporto all’opera salvifica di Cristo e alla vita dell’uomo

VOCAZIONE ALL’AMORE• “NON È BENE CHE L’UOMO SIA SOLO”: L’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio; “Maschio e

femmina li creò”; L’amore coniugale immagine di Dio; La sessualità umana; Il corpo è tempio dello Spiri-to Santo; Il significato della castità

• L’AMORE COME ARTE: I significati del termine “Amore”; La famiglia; Gesti Affettivi; L’Innamoramento; L’Amicizia; La Carità

OBIETTIVI DIDATTICI• Riconoscere nella fede in Dio un profondo esercizio di libertà da parte dell’uomo;• Riconoscere nella differenza sessuale la complementarità tra uomo e donna a livello umano e spiri-

tuale e identificare gli atteggiamenti di responsabilità che ne conseguono; • Apprezzare il valore di ogni persona e di Dio che si esprime anche attraverso il rispetto del nome.• Sapere apprezzare il valore e la sacralità della vita;• Identificare nella famiglia la dimensione naturale e la dimensione sacra ed evidenziare i valori essen-

ziali di cui è depositaria e trasmettitrice; METODI

• Lezione frontale • Conversazione guidata • Lavoro di gruppo

STRUMENTI• Libro di testo; Bibbia; Filmati e video• Familiaris Consortio; Gaudium et spes; Deus Caritas Est

44

Page 45: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

ALLEGATI:

ELENCO DEGLI ARGOMENTI SCELTI DAGLI ALUNNI PER L’ORALE

ELENCO DEGLI APPROFONDIMENTI INDIVIDUALI

ADAMO L’età del futurismo (storia, storia dell’arte, italiano, inglese)

BOZZOLAN Arte e letteratura dal ’30 al ’50 (storia, italiano, storia dell’arte, inglese)

BRAMBILLA Cultura, arte e scienza nell’età del primo conflitto mondiale (storia, storia dell’arte,

italiano, inglese, fisica, educazione fisica)

BRUZZO La natura nel primo ‘900 (storia, italiano, storia dell’arte, inglese)

CASTELLUCCIO Il periodo fascista: arte e cultura (storia, italiano, storia dell’arte, inglese)

CAZZANIGA Arte e cultura nel primo ‘900 (storia, italiano, storia dell’arte, inglese)

CITTERIO L’età del fascismo (storia, italiano, storia dell’arte, inglese)

COLAO L’epilogo della seconda guerra mondiale in Italia: Resistenza e Neorealismo (storia,

italiano, storia dell’arte, inglese)

COLOMBO Il rapporto tra uomo e natura nell’arte e nella tecnica nel primo ‘900 (storia, italiano,

storia dell’arte, inglese, educazione fisica)

FILIDEI Il relativismo di Pirandello e l’età del totalitarismo (storia, italiano, storia dell’arte, in-

glese)

GIALLOMBARDO La guerra tra realtà e finzione (storia, italiano, storia dell’arte, inglese, tecnica della

produzione, educazione fisica)

GRAZIANO L’età del fascismo (storia, italiano, storia dell’arte, francese)

PASSONI L’esteta (storia, italiano, storia dell’arte, inglese, impianti, fisica, educazione fisica)

PRATICO’ Arte e storia nell’età della prima guerra mondiale (storia, italiano, storia dell’arte, in-

glese)

SALEMME Il primo Novecento in Italia (storia, italiano, storia dell’arte, inglese, fisica)

SUMA Il tema della luce nella scienza, nella tecnologia e nell’arte del Novecento (storia, ita-

liano, storia dell’arte, inglese, tecnologia, fisica, impianti, educazione fisica)

45

Page 46: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Visti il D.L. n. 297 del 16.4.94, il D.L. n. 253 del 28.5.95, l’O.M. n. 80 del 9.3.95. e l’O.M. n. 117 del 22.3.96, la C.M. 177/98; l’O.M. 126/00;Premesso che la valutazione finale:- consiste nella verifica in positivo della maturazione degli alunni e dei progressi avvenuti nell’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze;- esclude la definizione e l’applicazione meccanica di criteri meramente quantitativi, il Collegio docenti delibera i criteri e parametri di valutazione che seguono, da utilizzare nello svolgimento degli scrutini intermedi e finali, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni dei singoli Consigli di classe.1. Le proposte di voto devono scaturire da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti e pratici svolti all’interno delle ore di lezione e a casa, corretti e classificati nel corso dell’anno scolastico, con un numero minimo di prove stabilito dal Collegio, così da poter accertare il raggiungimento degli obiettivi propri di ciascuna disciplina.2. In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe delibererà:

2.1. la promozione per merito degli alunni che risultino sufficienti in tutte le materie e con almeno otto in condotta;2.2. la promozione degli alunni che presentino un’insufficienza non grave in una o più materie ed abbiano dimostrato durante l’anno scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero.

2.2.1. In questi casi la deliberazione sarà assunta con riferimento ai seguenti criteri:2.2.1.1. una positività complessiva nelle conoscenze, capacità e competenze nelle rimanenti discipline,2.2.1.2. un miglioramento rispetto alla situazione di partenza od ai risultati del primo quadrimestre, ottenuto anche mediante la partecipazione ad attività di sostegno e/o a corsi di recupero, come documentato dalle relazioni dei corsi stessi, e tenendo conto del curricolo complessivo dell’alunno,2.2.1.3. una progressione in ordine ai livelli di apprendimento, e il raggiungimento di un livello che garantisca il recupero delle carenze, nelle discipline insufficienti, durante l’anno successivo;2.2.1.4. la presenza di altri elementi positivi di giudizio quali: - la costanza e la qualità dell’impegno,- l’interesse per le discipline e per il percorso formativo,- la cooperazione al lavoro didattico ed il positivo comportamento nei propri doveri,- un metodo di studio sufficientemente organizzato (in previsione di recupero personale),- un curricolo di studi generalmente positivo,- un comportamento corretto e attento nel lavoro in classe.2.2.1.5. Per gli alunni delle classi prime il Consiglio di classe porrà particolare attenzione alla possibilità di una maturazione delle capacità ed al conseguente recupero delle lacune nell’arco del biennio.

2.2.2. Nel caso di delibera così configurata il consiglio di classe potrà assegnare interventi didattici integrativi secondo le seguenti modalità:

2.2.2.1. lo svolgimento obbligatorio di lavori estivi già assegnati in classe prima del termine delle lezioni e con copia allegata al registro personale o in esso trascritta;2.2.2.2. la segnalazione di tutte le materie rimaste non sufficienti e l’assegnazione in sede di scrutinio di non più di tre materie per le quali avverrà il controllo e la verifica nell’anno scolastico seguente;2.2.2.3. la valutazione delle conoscenze e capacità acquisite rispetto alle materie assegnate con lo studio estivo, da attuare attraverso una prova scritta o orale, inserita a pieno titolo nella valutazione del primo quadri-mestre, da svolgersi alla ripresa delle lezioni entro il mese di ottobre. Il superamento o meno del debito formativo verrà co-municato per lettera alla famiglia entro la fine di dicembre.

2.2.3. Le materie oggetto degli interventi di cui al punto 2.2.2. saranno evidenziate con un segno sul tabellone dei risultati finali e sulla pagella con la dicitura “debito formativo in...”. La famiglia dell’alunno sarà informata delle motivazioni della deliberazione, delle carenze rimase e dei voti proposti di tutte le materie insufficienti e dei lavori assegnati, con lettera scritta compilata dal coordinatore e ritirata dagli alunni al termine degli scrutini.

2.3. la non promozione, in presenza di insufficienze nelle conoscenze, capacità e competenza necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; carenze non recuperabili in tempi brevi né in modo autonomo da parte dell’alunno, né mediante appositi interventi didattici integrativi, tenuto conto:

2.3.1. di diffuse insufficienze gravi e non gravi,

Criteri e parametri di valutazione per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali()

46

Page 47: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

2.3.2. della mancata progressione dell’allievo in ordine a conoscenze e capacità, vedendo confermate le lacune evidenziate nella fase di partenza o durante l’anno scolastico, pur in presenza di attività di recupero in qualsiasi modo a suo tempo deliberate dal Consiglio di classe,2.3.3. del rifiuto sistematico di ogni impegno nello studio di una o più discipline, ripetuto nel corso degli anni;2.3.4. del mancato recupero del debito formativo degli anni precedenti.2.3.5. Inoltre, negli esami di qualifica, per gli alunni che otterranno un voto inferiore a 54/100 il Consiglio di classe delibererà per

la non ammissione alla seconda fase delle prove.3. Per l’Area di Approfondimento e l’Area di Professionalizzazione il Consiglio di classe in sede tecnica procederà come segue:

3.1. la valutazione delle attività di recupero svolte in Area di Approfondimento verrà computata nella rispettive discipline;3.2. la valutazione delle altre attività svolte sia nell’Area di Approfondimento che nell’Area di Professionalizzazione verrà computata nelle discipline di riferimento previste nella programmazione didattica d’Area, tenendo conto delle valutazioni degli esperti esterni e dei docenti interni. Tale valutazione concorrerà anche alla deliberazione del credito scolastico e formativo nelle classi terze, quarte e quinte. L’eventuale valutazione “negativa” motivata potrà essere considerata elemento concorrente alla più generale valutazione di eventuale “non ammissione” all’esame di stato;3.3. in via provvisoria per quest’anno scolastico il coordinatore di classe esprimerà una valutazione “positiva” o “negativa” sulla base delle valutazioni scritte degli esperti esterni o dei docenti interni. Questa valutazione verrà considerata, come sopra, ai fini del credito e della ammissione all’esame di stato.

4. Per gli alunni delle classi serali, il Collegio accetta la proposta dei Consigli di classe riuniti delle sezione serale che, in assenza di valide motivazioni e documentazioni, non procederanno a valutazione degli alunni che supereranno, di regola, il 30 % delle assenze del monteore annuale complessivo. In presenza invece di motivazioni valide documentate (motivi di lavoro, assenze per periodi lavorativi o orari di tragitto, motivi di salute) che comportano assenze superiori al 30 %, il Consiglio di classe o il singolo docente in accordo con il Consiglio, procederà a programmare particolari interventi didattici ed integrativi o a programmazioni di verifiche tali da garantire una cor-retta proposta di valutazione.

47

Page 48: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

Esame di Stato - Programmazione della didattica ed indicazioni organizzative

Prima prova scritta

esercitazione durante l'anno in tutte le tipologie indicate dalla normativa; prova simulata di istituto nel mese di febbraio per cinque ore durante la stessa mattinata di lezione, con gli stessi testi per tut-

te le quinte, valutati con voto a registro da ogni docente per la propria classe, con attribuzione di doppia valutazione (in decimi e in quindicesimi) come prova scritta facente parte dell'anno scolastico;

preparazione dei testi, verifica dei criteri di valutazione e della tabella di corrispondenza decimi-quindicesimi da parte dei do-centi di lettere delle quinte che si accorderanno in proposito nella riunione di materia. Per il serale si provvederà ad un testo specifico.

Seconda prova scritta

in un’unica mattinata del mese di marzo durante le ore di lezione, somministrazione di un testo uguale per tutte le quinte dello stesso indirizzo, concordato dai docenti in riunione di materia, della medesima durata prevista nell’esame di stato, con valuta-zione quale prova facente parte dell'anno scolastico. Per il serale la durata sardi cinque ore con un testo specifico.

Terza prova scritta

possibile utilizzo in tutte le materie (eccettuate italiano e la disciplina della seconda prova) durante l'anno di tutte le tipologie; presentazione alla classe in novembre del tipo di prove da parte del coordinatore di classe; due prove simulata per classe nel corso del secondo quadrimestre. Viene attribuita una valutazione in quindicesimi. La valu-

tazione in decimi delle singole discipline della prova, sarà riportata sui registri personali dei rispettivi docenti.

Colloquio

ogni Consiglio di classe, in sede di programmazione didattica di inizio d’anno, definirà alcuni argomenti di carattere pluridisci-plinare da consigliare agli alunni, strettamente collegati alla programmazione della III Area. Per ognuna di queste proposte verrà individuato un docente di riferimento per il lavoro degli alunni;

gli alunni verranno invitati a fare oggetto di inizio del colloquio l’argomento da loro scelto e quanto da loro conseguito con l’at-tività svolta ed i prodotti conseguiti nella III Area.

Credito scolastico e credito formativo

poiché la discrezionalità del Consiglio di classe nell'attribuire il credito riguarda solo i punti di ogni fascia, individuata sulla base della media di profitto e con la possibilità, nell’anno successivo, di revisione del credito assegnato, si concorda che per l'attribuzione del credito scolastico si farà riferimento, secondo la valutazione del Consiglio stesso in sede di scrutinio, ai se-guenti criteri:

o impegno di studio e partecipazione alla attività di classe nel triennio;o impegno, partecipazione ed esito positivo delle attività della III Area;o media dei voti del triennio;

per il credito formativo si terrà invece conto della partecipazione positiva (dichiarata dal docente organizzatore) alle seguenti attività interne alla scuola: stages di lavoro durante le classi terza e quarta; certificazione ECDL; corsi di conversazione con madrelingua;

ogni altra attività esterna alla scuola, segnalata al docente coordinatore con apposita documentazione, verrà considerata dal Consiglio di classe qualora questa collabori alla formazione culturale e personale dello studente.

Documento del consiglio di classe

Si concorda uno schema comune allegato. La stesura succinta delle parti comuni sarà curata dal coordinatore della classe. La distribu-

zione agli studenti entro il 30 maggio.

Attività preparatorie

Presentazione da parte del coordinatore di classe dell'esame e della programmazione di istituto per la preparazione; riunione di materia e dei consigli di classe con preparazione di quanto previsto nella programmazione; coordinatori di materia come gruppo di riferimento didattico organizzativo della programmazione.

48

Page 49: CLASSE 5 TIMA B - ipsiameroni.it · Il consiglio di classe, per fare acquisire agli allievi la capacità di interpretare in modo interdisciplinare il pro-cesso che parte dall’ideazione

I.P.S.I.A. “G. MERONI” LISSONE

PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE (CON RIFERIMENTO ALLA CONTINUITÀ)

Il Consiglio di Classe nel corrente anno scolastico ha cambiato il Docente di Tecnologia Tecnica della Produ-zione e Impianti industriali Composizione del Consiglio di Classe:

Materie Docente

Italiano Mariani Luisa

Storia Mariani Luisa

Matematica Mondello Giacomo

Lingua straniera: IngleseLingua straniera: Francese

Del Riccio Carmela

Fossati Lucia

Educazione Fisica Barni Francesco

Religione Melardi Maria

Fisica e LaboratorioRatti Katia

De Prato Elena

Disegno industriale - Tecnica dell'Arre-damento - Storia dell'arte applicata ed Esercitazioni

Arienti Rosangela

Masala Annarita

Tecnologia e laboratorio - Tecnica del-la produzione ed impianti

Cassiani Giuseppe

Adelizzi Domenico

Impianti Industriali e laboratorio Cassiani Giuseppe

Adelizzi Domenico

Area di professionalizzazioneConsonni Ermanno-

Spini Pierangelo

La firma apposta dai docenti delle singole discipline attesta la validazione della progettazione, pianificazione ed erogazione del servizio di insegnamento – apprendimento I Rappresentanti di classe:

Giallolombardo Costantino

Castelluccio Michele

49