CITTA’ di LAURIA

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PER ACCETTAZIONE ___________________ Timbro della ditta e firma del legale rappresentante CITTA’ di LAURIA Provincia di Potenza ______________________________ CAPITOLATO SPECIALE PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL CENTRO SOCIO EDUCATIVO PER DISABILI GRAVI DI LAURIA (C.S.E.) Art. 1 OGGETTO DELL’APPALTO Il presente Capitolato ha per oggetto la gestione del Centro socio educativo per disabili gravi di Lauria (C.S.E.). Per quanto attiene gli obiettivi e le finalità del servizio, nonché le modalità di espletamento dello stesso e le attività si fa riferimento a quanto previsto nel: - Piano socio assistenziale regionale attualmente vigente (Capitolo 6- punto 6.15- pag. 1060); - Scheda obiettivo n. H2/CDH degli interventi in area Handicap del Piano sociale di zona ambito lagonegrese, attualmente vigente e Regolamento RH/CDH connesso alla scheda; La struttura da adibire a sede del Centro socio educativo per disabili di Lauria deve essere messa a disposizione dalla Cooperativa sociale offerente. La struttura deve rispondere alle caratteristiche e ai requisiti definite nell’all. A – Strutture a ciclo diurno del D.M. 21 maggio 2001 n. 308 Regolamento concernente “Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’art. 11 della L. 8 novembre 2000 n. 328” e nel vigente Piano Regionale socio-assistenziale 2000-2002, approvato con D.C.R. n. 1280 - Allegato 1 “Standard strutturali dei servizi” punto 1.8 “Centri Socio Educativi” pag. 1111 e segg. La Cooperativa deve disporre di tutte le certificazioni di conformità in base alle vigenti normative afferenti la struttura e gli impianti della stessa ed impegnarsi a presentare al Comune detta documentazione. La struttura deve essere localizzata in ambito urbano, in modo da essere inserita in centri di vita attiva, dotata cioè di elementi essenziali per rendere il più possibile varia, completa e organizzata la vita degli utenti. Tale localizzazione deve essere individuata anche in funzione della necessità di raccordo con l’organizzazione dei servizi soci osanitari di zona quali i servizi sanitari di base e tutti quei servizi rientranti nell’area degli interventi a carattere socializzante (attività culturali, ricreative, sportive, del tempo libero). La struttura deve preferibilmente trovarsi all’interno di una rete di pubblici trasporti, al fine di favorire la continuità dei rapporti familiari e sociali. Il C.S.E. è essenzialmente finalizzato a sviluppare e potenziare l’autonomia personale e sociale delle persone disabili, per limitare la dipendenza ed evitare il ricorso a strutture residenziali, nonché a far emergere le capacità creative, ma è anche finalizzato a sostenere e stimolare le famiglie al fine di promuovere la continuità ed il mantenimento delle competenze acquisite nel centro. I servizi dovranno svolgersi sotto l’osservanza delle norme contenute negli articoli che seguono, tenendo conto, inoltre, di quanto previsto in materia di igiene, sanità e sicurezza per il personale impiegato (anche se soci di cooperative). L’importo annuo per il funzionamento del Centro è fissato in €. 192.307,69 (IVA esclusa) di cui €. 70.000,00 (IVA esclusa), per beni e servizi, su cui formulare l’offerta economica a ribasso . Detto importo è computato con le modalità e i criteri specificati nella tabella A, parte integrante e sostanziale del presente capitolato.

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CAPITOLATO SPECIALE PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL CENTRO SOCIO EDUCATIVO PER DISABILI

GRAVI DI LAURIA (C.S.E.)

Art. 1

OGGETTO DELL’APPALTO Il presente Capitolato ha per oggetto la gestione del Centro socio educativo per

disabili gravi di Lauria (C.S.E.). Per quanto attiene gli obiettivi e le finalità del servizio, nonché le modalità di espletamento dello stesso e le attività si fa riferimento a quanto previsto nel:

- Piano socio assistenziale regionale attualmente vigente (Capitolo 6- punto 6.15- pag. 1060);

- Scheda obiettivo n. H2/CDH degli interventi in area Handicap del Piano sociale di

zona ambito lagonegrese, attualmente vigente e Regolamento RH/CDH connesso alla scheda; La struttura da adibire a sede del Centro socio educativo per disabili di Lauria

deve essere messa a disposizione dalla Cooperativa sociale offerente.

La struttura deve rispondere alle caratteristiche e ai requisiti definite nell’all. A – Strutture a

ciclo diurno – del D.M. 21 maggio 2001 n. 308 Regolamento concernente “Requisiti minimi

strutturali e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo

residenziale e semiresidenziale, a norma dell’art. 11 della L. 8 novembre 2000 n. 328” e nel

vigente Piano Regionale socio-assistenziale 2000-2002, approvato con D.C.R. n. 1280 -

Allegato 1 “Standard strutturali dei servizi” punto 1.8 “Centri Socio Educativi” pag. 1111 e segg.

La Cooperativa deve disporre di tutte le certificazioni di conformità in base alle vigenti

normative afferenti la struttura e gli impianti della stessa ed impegnarsi a presentare al

Comune detta documentazione. La struttura deve essere localizzata in ambito urbano, in modo da essere inserita in centri di

vita attiva, dotata cioè di elementi essenziali per rendere il più possibile varia, completa e

organizzata la vita degli utenti. Tale localizzazione deve essere individuata anche in funzione

della necessità di raccordo con l’organizzazione dei servizi socio–sanitari di zona quali i servizi

sanitari di base e tutti quei servizi rientranti nell’area degli interventi a carattere socializzante

(attività culturali, ricreative, sportive, del tempo libero). La struttura deve preferibilmente

trovarsi all’interno di una rete di pubblici trasporti, al fine di favorire la continuità dei rapporti

familiari e sociali.

Il C.S.E. è essenzialmente finalizzato a sviluppare e potenziare l’autonomia personale

e sociale delle persone disabili, per limitare la dipendenza ed evitare il ricorso a strutture residenziali, nonché a far emergere le capacità creative, ma è anche

finalizzato a sostenere e stimolare le famiglie al fine di promuovere la continuità ed il mantenimento delle competenze acquisite nel centro. I servizi dovranno svolgersi sotto l’osservanza delle norme contenute negli articoli che

seguono, tenendo conto, inoltre, di quanto previsto in materia di igiene, sanità e sicurezza per il personale impiegato (anche se soci di cooperative).

L’importo annuo per il funzionamento del Centro è fissato in €. 192.307,69 (IVA esclusa) di cui €. 70.000,00 (IVA esclusa), per beni e servizi, su cui formulare l’offerta economica a ribasso. Detto importo è computato con le modalità e i criteri specificati nella tabella

“A”, parte integrante e sostanziale del presente capitolato.

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Il predetto importo annuo è finanziato dalla Regione Basilicata per il 70% e, con fondi comunali, tramite anche la compartecipazione delle famiglie per il restante 30%.

I costi sono computati su una utenza media di 15 unità; il Centro ha una capacità ricettiva max di n. 20 utenti; il numero minimo di utenti per il funzionamento è di 10

unità. Compartecipazione delle famiglie al costo del servizio

Il vigente Piano regionale Socio Assistenziale, al Cap. 4 lett. a) prevede la partecipazione dei

cittadini utenti al costo dei servizi. Gli utenti concorrono alla copertura dei costi del servizio

secondo quanto definito dagli atti di programmazione locale dei singoli Comuni di residenza.

E’ fatta salva la facoltà dei singoli Comuni di intervenire senza oneri a carico degli utenti.

La quota di compartecipazione mensile a carico delle famiglie per la frequenza del è

fissata dall’Amministrazione comunale con apposita deliberazione di Giunta. (La quota

nel corso dell’anno potrà subire variazioni conseguenti a specifiche norme in materia di finanza

locale e/o ad eventuali indisponibilità finanziarie dell’Ente).

La quota di compartecipazione mensile deve essere versata dalle famiglie dei disabili

mediante versamento su c.c.p. n. 14354856 intestato a “COMUNE DI LAURIA –

Servizio Tesoreria”, entro i primi 10 giorni del mese successivo a quello di frequenza.

Durante il periodo di prova (in genere 60 giorni) la famiglia non è tenuta a

compartecipare al costo del servizio. La Cooperativa affidataria del servizio è tenuta a comunicare la presa in carico del

disabile, la data di effettivo avvio delle prestazioni e comunicare, entro i primi 10 giorni di ogni mese, i giorni di frequenza effettiva di ciascun utente.

ART. 2 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO

- Il servizio è diretto ai cittadini con grave limitazione dell’autonomia personale non

superabile attraverso la fornitura di sussidi tecnici, informatici, protesici o altre forme di sostegno rivolte a facilitare l’autosufficienza e le possibilità d’integrazione dei

cittadini stessi. - Il servizio interviene a favore di soggetti in condizione di handicap che siano in possesso di idonea certificazione, ai sensi dell’art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n.

104, di età superiore agli anni 14 e che non necessitino di interventi sanitari continuativi, selezionati assegnando priorità a coloro che sono privi di famiglia e

successivamente agli appartenenti a famiglie multiproblematiche. - Il Centro è strutturato per accogliere soggetti in situazione di handicap psico-fisico non autosufficienti e con un grado di autonomia gravemente ridotto per i quali non è

possibile al momento prevedere percorsi di inserimento lavorativo. Non possono accedere al servizio i soggetti con patologia psichiatrica. La frequenza presso il centro

per ciascun soggetto è stabilita in relazione al singolo caso, d’intesa con la famiglia e con gli altri organismi coinvolti nel processo riabilitativo e nell’inserimento sociale. Il Centro funzionante per n. 7 (sette) ore al giorno per n. 5 (cinque) giorni a

settimana, per non meno di 10 mesi all’anno, deve integrarsi con la rete dei servizi territoriali anche per eventuali richieste di intervento sanitario medico-specialistico o

psicoterapeutico. La struttura deve rispondere al meglio alle esigenze individuali di vita e ai bisogni del disabile e consentirgli di condividere con altri le esperienze quotidiane.

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La Cooperativa affidataria nell’orario di apertura del C.S.E. deve garantire i seguenti servizi:

a) il pranzo agli utenti frequentanti il Centro a tempo pieno (7 ore giornaliere); La Cooperativa è tenuta ad assicurare a proprie cure e spese controlli sanitari sui

generi alimentari e sulla preparazione dei pasti, ai sensi del D.Lgs. 155/’97 e ss.mm.ii.

(Autocontrollo sanitario), nonché a quanto previsto dal Piano Regionale socio-

assistenziale 2000-2002:

punto 1.8.4.1 lett. b) pag. 1112 (locali cucina);

punto 6.15.7 pag. 1063 (personale).

b) il trasporto, comprensivo di servizio di accompagnamento, limitatamente al territorio comunale di Lauria, esclusivamente dei disabili le cui famiglie siano

impossibilitate a provvedere direttamente. A tal fine la famiglia dovrà produrre apposita richiesta.

La Cooperativa deve disporre di automezzi idonei a garantire il servizio dei disabili, secondo le norme vigenti in materia.

Risorse professionali (PERSONALE)

Il Centro socio educativo deve avere il seguente standard di personale in organico (punto 6.15.8 pag. 1064 del Piano Regionale socio-assistenziale 2000-2002) - N. 1 responsabile/coordinatore, educatore professionale con almeno 3 anni di

esperienza o comunque uno psicologo, un pedagogista, un laureato in scienze dell’educazione con titoli specifici;

- N. 1 educatore professionale o operatore tecnico dell’educazione ogni 4 utenti; Si deve cioè verificare, se il Centro saturi completamente la propria ricettività max accogliendo 20 utenti, che il numero degli educatori presenti sia pari a 5 unità.

La Cooperativa dovrà indicare: a) il numero e le qualifiche degli operatori che intende impiegare, specificando per

ciascuno, titoli ed esperienze maturate nel settore e/o sul territorio; b) le esperienze di coordinamento e gestione maturate nel settore e sul territorio; c) le modalità di supervisione degli operatori e della formazione, comprese le ore di

riunione che si ritengono necessarie; d) le consulenze offerte nell’ambito del servizio, specificandone figure professionali e

ore. Il servizio può avvalersi dell’opera aggiuntiva e complementare di:

1. organizzazioni di volontariato;

2. volontari del servizio civile; 3. cittadini che facciano richiesta di prestare attività volontaria;

Il progetto socio educativo riabilitativo individualizzato deve indicare i seguenti ambiti di intervento: - Attività per l’autonomia personale; personalizzazione delle proposte/richieste e

dell’impegno del tempo e degli spazi, tenendo conto delle differenze e delle capacità di ognuno nell’organizzazione dei ritmi della vita e di alcuni campi

operativi;

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- Attività espressive ed occupazioni soprattutto di tipo funzionale miranti allo sviluppo e al mantenimento delle competenze acquisite per rallentare i processi

involutivi e di isolamento; - Attività per lo sviluppo delle abilità relazionali; particolare attenzione deve essere

posta per attività educative, di sostegno, di socializzazione, animazione, ricreative e culturali, svolte anche all’esterno del centro, attraverso le quali attuare un programma di integrazione con il territorio.

Art. 3 MODALITA’ DI ACCESSO AL SERVIZIO

AMMISSIONI

La famiglia deve rivolgersi ai Servizi sociali del Comune di Lauria per la richiesta relativa all’inserimento nel CSE.

L’ammissione al Centro è subordinata al rispetto delle condizioni previste dagli artt. 1 e 3 del Regolamento per il funzionamento del C.S.E.

L’ammissione alla frequenza viene valutata dalla U.o.z. dell’ area handicap del Piano

sociale di zona dell’ambito lagonegrese, con la previsione di un progetto educativo personalizzato, su richiesta del Servizio Sociale del Comune.

In caso di valutazione positiva, segue un incontro con la famiglia per stabilire il

periodo di prova. Al termine del periodo di prova (in genere non inferiore ai 60 giorni), l’èquipe del servizio esprime al Servizio Sociale del Comune la propria valutazione, proponendo alla famiglia, in caso l’esito sia positivo, un programma d’inserimento.

Caratteristiche metodologiche del percorso: Coinvolgimento del genitore (o altra figura di riferimento) nella raccolta informazioni

relativa all’andamento di tutta la fase di inserimento nel servizio;Aggiornamento continuo del programma, nel rispetto dei tempi della famiglia e dell’utente.

Il C.S.E accoglie i portatori di handicap operando sulla base della gravità, come unica categoria di selezione, sono ammessi difatti esclusivamente i soggetti con disabilità tali da comportare una notevole compromissione dell’autonomia nelle funzioni

elementari, per i quali siano stati esperiti tutti gli interventi di tipo riabilitativo – sanitario e psico – sociale atti a garantire un reale inserimento in strutture rivolte alle

generalità delle persone. Il trattamento dei soggetti è operato dalla Cooperativa appaltatrice sulla base di una progettazione mirata e personalizzata predisposta dall’equipe del centro.

L’ammissibilità dei soggetti è decisa da un Equipe composta da: Operatori Asl Psicologo E Assistente Sociale Del Comune -Coordinatore Responsabile Del Centro

eventualmente integrata da altri specialisti necessari. La domanda di ammissione ai C.S.E. deve essere presentata dalla famiglia o da chi esercita la tutela al Comune di LAURIA (tramite il Comune di residenza ove ricorra il

caso) con allegata la seguente documentazione: - situazione reddituale FAMILIARE (ISEE);

- certificazione medica attestante che il soggetto è compatibile con la vita in comunità, invalidità, terapia farmacologia, eventuali cartelle cliniche;

- verbale della commissione medica ASP di riconoscimento dell’invalidità civile.

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La famiglia, contestualmente alla domanda, dovrà fornire tutte le informazioni ritenute

utili al fine di una valutazione oggettiva delle condizioni del nucleo stesso. La domanda potrà essere sostituita da motivata segnalazione del Servizio Sociale del Comune o della ASL. Gli utenti attuali del Centro, che rientrino nelle caratteristiche

d’età e di gravità descritte nella premessa del presente regolamento, sono di diritto ammessi al Centro stesso.

Le ammissioni sono sempre autorizzate con provvedimento del Dirigente del Settore Socio Formativo ed Assistenziale del Comune di Lauria.

GRADUATORIA DI AMMISSIONE

Gli operatori del Comune, con il Coordinatore del C.S.E., formulano e aggiornano periodicamente la graduatoria delle domande di ammissione valutando le seguenti

condizioni: - gravità dell’handicap; - nucleo familiare con disagiate condizioni socio – economiche;

- età, con precedenza ai più giovani; - data di presentazione della domanda.

DIMISSIONI

1) Per gli utenti appena inseriti ed a conclusione del periodo di prova: la valutazione d’èquipe di non conformità del servizio, in relazione ai bisogni individuali

dell’utente, accompagnata da relazione psicosociale del Centro, viene condivisa con i familiari della persona interessata e i Servizi Sociali. Si concordano collegialmente le azioni di comunicazione alla persona sull’esito della

prova e le dimissioni dal servizio stante le possibilità di accoglienza della famiglia o le opportunità di inserimento presso altre strutture.

I tempi di dimissione non sono prestabiliti ma trovano la loro definizione nel rispetto della persona, della sua situazione personale e dei fattori sopra espressi.

2) Per gli utenti inseriti, i cui bisogni socio-educativi, assistenziali o socio- sanitari

indichino che il servizio non sia più adeguato a rispondere efficacemente alla complessità o alla problematicità emersa, viene richiesto al Servizio Sociale

referente un incontro; anche in questo caso, la valutazione d’èquipe di non conformità del servizio, in relazione ai bisogni individuali dell’utente, è accompagnata da relazione psicosociale del Centro che viene condivisa con i

familiari della persona interessata. L’iter di dimissione segue formalmente lo stesso percorso sopra indicato, salvo l’instaurarsi di emergenze sanitarie o potenziali

pericoli per la persona e per gli altri ospiti del servizio. 3) La dimissione, per volontà della persona dei familiari o dei Servizi Sociali, prevede

invece almeno un preavviso di 30 (trenta) giorni nei quali l’ospite, se ritenuto opportuno, può anche non frequentare il servizio; tuttavia in questo caso, per il periodo del preavviso, è richiesto il pagamento integrale delle somme

eventualmente spettanti. Le dimissioni da Centro avverranno per i seguenti motivi:

1. raggiungimento limiti d’età; 2. realizzazione del progetto individuato e reperimento di altra occasione di

integrazione;

3. rinuncia dell’utente e/o della famiglia all’inserimento al Centro; 4. prolungate ed ingiustificate assenze dell’utente.

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REGOLAMENTAZIONE DELLE ASSENZE

Al fine di garantire il corretto funzionamento dei C.S.E. i familiari sono tenuti a

comunicare con tempestività, anche telefonicamente al Centro, l’assenza del disabile, la durata presunta e le motivazioni. Nei casi di assenza per malattia superiore ai 5 giorni consecutivi (sabato e domenica compresi) la riammissione ai C.S.E. avverrà

dietro presentazione di certificato medico attestante l’idoneità alla vita comunitaria. Qualora l’assenza dal C.S.E. superi 60 giorni consecutivi, l’équipe tecnica potrà

promuovere un incontro di verifica finalizzato alla valutazione della continuità e dell’appropriatezza del progetto in corso con i referenti deputati. I familiari sono tenuti a comunicare preventivamente, anche telefonicamente, il

rientro degli utenti ai C.S.E. CARATTERISTICHE METODOLOGICHE DEL PERCORSO

Un primo punto di partenza è certamente quello di rendere compartecipi e comunque non deleganti le famiglie, rispetto alla situazione caratteristica che l’ambito operativo del C.S.E. propone e che è di tipo non di formazione per una preparazione di

inserimento lavorativo ma di spazio “in cui la partecipazione e la realizzazione individuale con il riappropriarsi di un’entità nazionale e di ruolo devono essere

garantite”. Anche le famiglie sono chiamate a non annullare il lavoro educativo ed ergoterapico proposto ma ad usare la struttura d’appoggio C.S.E. al fine di migliorare il mantenimento del disabile nei giochi relazionali dinamici del nucleo familiare

d’origine. Gli operatori devono essere consci che loro stessi in prima persona, sono chiamati ad

attuare una modalità d’intervento che deve essere tesa ad un modello di lettura ed esame delle realtà, permeata dalla consapevolezza che solo con l’attuazione di obiettivi chiari e progetti costruiti con metodologia rigorosa si può garantire il formarsi

di un’ esperienzialità legata all’attività che è frutto di costruita capacità di interrelazione fra tutti i sottoinsiemi costituendi il C.S.E.: gli utenti, le famiglie, gli

operatori ed il territorio.

ART. 4

PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO L’appalto sarà affidato con il sistema del Pubblico Incanto (procedura aperta) con

aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa (vedi bando di gara).

ART. 5

SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA Possono partecipare alla gara, Cooperative sociali di tipo A) e loro Consorzi, o loro Raggruppamenti operanti nel settore socio sanitario, socio-assistenziale, educativo

che risultino in possesso dei requisiti specificati nell’apposito bando di gara.

Art. 6 MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI GESTIONE (QUALITÀ DELL’OFFERTA)

Per valutare le capacità delle cooperative sociali partecipanti, il progetto di gestione (Qualità dell’offerta), datato e sottoscritto dal legale rappresentante, deve essere

presentato tenendo conto di quanto specificato nel presente capitolato, e all’art. 9 “criteri di aggiudicazione” del bando di gara:

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1. progetto di gestione del servizio indicante obiettivi, strategie e risultati da raggiungere, con particolare riguardo alla identificazione di indicatori e strumenti

per la verifica e la valutazione degli obiettivi di efficacia, efficienza e soddisfazione degli utenti da impostare e realizzare tenuto conto delle esigenze del servizio individuate dal presente capitolato; l’organizzazione del lavoro;

2. personale utilizzato nell’appalto/numero degli operatori da utilizzare e relative qualifiche, specificando la possibilità di utilizzare eventuali risorse

complementari eccedenti rispetto a quelle richieste, al fine di produrre varianti aggiuntive e migliorative al progetto di gestione presentato;

3. procedure interne di valutazione/proposte relative al sistema di controllo

e verifica del servizio erogato; eventuale applicazione di sistemi di qualità con allegato il piano qualità dell’impresa e l’attestazione della certificazione di qualità

rilasciata da società terza di certificazione;

4. capacità formative/programmi di formazione ed aggiornamento del

personale, programmi atti ad affinare il coordinamento del lavoro degli operatori;

5. coinvolgimento degli altri soggetti/metodologie di raccordo con i servizi socio sanitari interessati, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di utenti

e/o famiglie operanti nel territorio, con elaborazione di documentazione utile alla successiva sottoscrizione di protocolli di intesa con tutti gli organismi interessati

alla gestione del centro;

6. risorse aggiuntive. Quantificazione e qualificazione delle risorse proprie aggiuntive finalizzate a migliorare il servizio oggetto di appalto (sia risorse

economiche e materiali, sia risorse immateriali)

7. curriculum dell’impresa in servizi identici ed indicazione del fatturato. Per i

raggruppamenti o i consorzi fanno testo i fatturati aggregati delle cooperative raggruppate o consorziate;

8. esperienza gestionale in altri servizi dell’impresa concorrente con l’elenco

delle attività svolte nella gestione e nella erogazione di servizi socio assistenziali, socio sanitari ed educativi.

(Per i raggruppamenti fanno testo i curriculum delle cooperative raggruppate; per i Consorzi

fanno testo anche i curriculum delle cooperative associate)

La commissione dichiarerà non ammissibili al prosieguo della gara le Cooperative i cui progetti che non avranno conseguito un punteggio di almeno 35 punti su 70.

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ART. 7 MODALITA’ DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA

La commissione valuterà le offerte avendo a disposizione 100 punti da attribuire con i criteri seguenti: - Efficacia progetto gestionale e affidabilità dell’impresa : punti 60

- Offerta economica: punti 40

Per la valutazione del progetto gestionale si prenderanno in considerazione i seguenti parametri:

1) progetto di gestione del servizio max 16 punti

2) personale utilizzato nell’appalto max 3 punti

3) procedure interne di valutazione max 3 punti

4) capacità formative max 3 punti

5) coinvolgimento degli altri soggetti max 10 punti

6) risorse aggiuntive max 10 punti

7) curriculum impresa in servizi identici max 10 punti

8) esperienza gestionale in altri servizi max 5 punti

La commissione dichiarerà non ammissibili le Cooperative sociali che non avranno conseguito un punteggio qualità/affidabilità di almeno 30 punti su 60.

Per la valutazione dell’offerta economica si procederà secondo il seguente

criterio: - il massimo punteggio verrà attribuito alla ditta che avrà presentato il prezzo più

vantaggioso.

- Il punteggio per le altre imprese verrà valutato in modo inversamente proporzionale rispetto al prezzo migliore secondo la seguente formula:

-

PUNTEGGIO = miglior prezzo x 40/prezzo offerto.

L’offerta economica verrà aperta in seduta pubblica dopo l’attribuzione del punteggio

tecnico.

ART. 8 RISPETTO D.Lgs 196/2003 - D. Lgs 626/94 - D.Lgs. 81/2008.

L’impresa è tenuta all’osservanza delle disposizioni di cui al D.Lgs. 626/’94 e al D.Lgs. 81/2008.

L’impresa dovrà comunicare, al momento della stipula del contratto, il nominativo del responsabile della Sicurezza. L’impresa è tenuta all’osservanza del D.Lgs 196/2003 indicando il responsabile della privacy.

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ART. 9 GARANZIE E RESPONSABILITA’

La ditta appaltatrice è responsabile dei danni che dovessero occorrere agli utenti del servizio o a terzi nel corso dello svolgimento dell’attività ed imputabili a colpa dei

propri operatori o derivanti da gravi irregolarità o carenze nelle prestazioni. Essa dovrà pertanto procedere alla stipula di una polizza di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi per un importo non inferiore a €. 1.500.000,00.

La ditta è tenuta ad utilizzare attrezzature e prodotti conformi alla normativa vigente; con la sottoscrizione del contratto assume formale impegno in tal senso.

ART. 10 TRATTAMENTO DEI LAVORATORI

E’ fatto obbligo, ai sensi della Legge Regionale n. 24 del 15/2/2010, l’utilizzo, nella

gestione del servizio, del personale già assunto dalla precedente impresa appaltatrice, nonché l’applicazione delle condizioni contrattuali già in essere.

La ditta aggiudicataria ancorchè non aderente ad associazioni firmatarie si obbliga ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti soci o non soci, condizioni contrattuali, normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dal contratto collettivo

nazionale di lavoro, nonché a rispettare le norme e le procedure previste dalla legge, alla data dell’offerta e per tutta la durata dell’appalto. L’obbligo permane anche dopo

la scadenza dei su indicati contratti collettivi fino alla loro sostituzione. La società aggiudicataria è tenuta inoltre all’osservanza ed all’applicazione di tutte le norme

relative alle assicurazioni obbligatorie ed antinfortunistiche, previdenziali ed assistenziali, nei confronti del proprio personale. Qualora l’impresa non risulti in regola con gli obblighi relativi al personale questa

Amministrazione la inviterà a regolarizzare la posizione entro 10 giorni. Trascorso inutilmente tale termine si procederà alla risoluzione del contratto ed alla sospensione

dell’erogazione dei crediti fino a quel momento maturati per la quota necessaria a tutelare e garantire i lavoratori. Nel qual caso il servizio verrà affidato alla ditta che segue immediatamente in graduatoria.

Alla parte inadempiente verranno addebitate le maggiori spese sostenute dall’Amministrazione.

L’esecuzione in danno non esclude eventuali responsabilità civili o penali della ditta.

E’ obbligo della cooperativa aggiudicataria:

- garantire la massima collaborazione con il personale dell’Ente assegnato al Servizio Socio Assistenziale; - organizzare l’attività del Centro, in considerazione della possibilità che, al fine di

garantire livelli essenziali di assistenza sanitaria di competenza dei servizi territoriali, personale qualificato operi direttamente presso il centro medesimo;

- consentire la partecipazione degli operatori coordinatori o responsabili di servizio agli incontri con gli operatori socio-sanitari e del volontariato sociale laddove ciò si renda necessario ( elaborazione progetto socio-educativo riabilitativo individualizzato ecc.).

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ART. 11 CONTROLLI E VERIFICHE

I controlli sulla natura e sullo svolgimento del servizio vengono svolti ordinariamente per conto di questa Amministrazione dagli Operatori Sociali del Comune.

Nel corso delle verifiche si constaterà il regolare funzionamento del servizio, l’efficienza e l’efficacia della gestione. Resta facoltà dell’Amministrazione di richiedere in qualsiasi momento informazioni sul regolare svolgimento del servizio e di attuare

controlli a campione.

ART. 12 PENALITA’

Nel caso in cui, per qualsiasi motivo imputabile all’impresa e da questa non

giustificato, il servizio non venga espletato anche per un solo giorno o non sia conforme a quanto previsto dal regolamento, dal capitolato speciale e dal progetto

presentato dall’impresa in sede di offerta, l’Amministrazione applicherà all’impresa una penale pari al costo del servizio non svolto, maggiorato del 20% ovvero, in caso di non attuazione del progetto presentato, una penale dell’importo variabile da

definirsi in considerazione della entità e importanza della violazione e comunque fino ad un massimo del 20% dell’importo a base d’appalto.

Se l’impresa sarà sottoposta al pagamento di tre penali il contratto si intenderà rescisso e aggiudicato alla seconda in graduatoria. L’amministrazione riscuoterà la fideiussione a titolo di risarcimento del danno e

addebiterà alla parte inadempiente le maggiori spese sostenute.

ART. 13

PAGAMENTI Questa Amministrazione liquiderà le fatture mensili, emesse dalla ditta, entro 60

giorni dalla data di presentazione.

ART. 14 DIVIETO DI SUBAPPALTO

E’ vietato cedere o subappaltare il servizio assunto pena l’immediata risoluzione del contratto e la perdita del deposito cauzionale salvo ulteriore risarcimento dei maggiori

danni accertati. In caso di raggruppamenti di imprese e di consorzi non si considerano subappalti i servizi che sono stati imputati alle rispettive imprese. I consorzi di cui alla L. 381/91 possono operare tramite le cooperative associate fatte

salve le responsabilità e gli obblighi contrattuali che permangono in capo al consorzio medesimo in caso di aggiudicazione.

ART. 15

SPESE CONTRATTUALI

Tutte le spese conseguenziali alla stipulazione del contratto in forma pubblica amministrativa restano a carico della ditta.

A garanzia dell’esatto e puntuale adempimento degli obblighi assunti, la ditta aggiudicataria è tenuta a prestare idonea cauzione nella misura pari al 10% dell’importo dell’appalto attraverso polizza fideiussoria assicurativa rilasciata da

compagnie di assicurazione a ciò autorizzate o fideiussione bancaria o titoli di stato o contanti presso la Ragioneria di questa Amministrazione.

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ART. 16 CONTROVERSIE

Per le controversie che dovessero sorgere tra l'appaltatore ed il Comune circa l'interpretazione e la corretta esecuzione delle norme contrattuali è competente il

Tribunale di Lagonegro.

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Tabella “ A”

DETERMINAZIONE DEI COSTI PER LA GESTIONE DEL CENTRO SOCIO

EDUCATIVO PER DISABILI GRAVI DI LAURIA

COSTO PER IL PERSONALE

Coordinatore – Educatrici

Formazione del personale

totale costo personale

.

130.000,00

COSTO PER BENI E SERVIZI

Pulizia

Materiale di consumo e piccole attrezzature

Assicurazione

Elettricità, Acqua, Riscaldamento ecc.

Trasporto

Mensa

totale costo beni e servizi

.

70.000,00

Totale Generale

.

200.000,00

Parametri considerati per calcolare il costo:

8,88 . gg. x 300 gg. x 15 unità (75% frequenza media).

Il costo di una giornata di frequenza (se l’occupazione è pari al 75%) è di 44,50 .

Il dato varia in più o meno a seconda che la frequenza sia inferiore o superiore alla percentuale del 75%.

TOTALE COSTO ANNUO €. 200.000,00 di cui:

a carico della Regione €. 140.000,00 a carico del Comune/famiglie €. 60.000,00

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CENTRO SOCIO-EDUCATIVO PER DISABILI GRAVI DI LAURIA

SCHEDA DI AMMISSIONE

Dati personali dell’utente

Cognome_________________________________ Nome_______________________

Sesso M F

Data di Nascita________________Comune di Nascita__________________________ Residenza Anagrafica __________________Via ______________________________ Numero Telefonico ______________ Stato Civile _____________________________

Medico di Base, Dott.________________________ Familiari conviventi con l’utente

Grado di parentela/Cognome e Nome/Data di Nascita/Attività Lavorativa

padre________________________________________________________________ madre_______________________________________________________________

fratelli_______________________________________________________________ sorelle_______________________________________________________________ Situazione socio – familiare

Condizione generale e igienico - sanitaria dell’abitazione________________________

L’utente è assistito da

Nessuno Coniuge

Genitori Figli

Fratelli Altri

Situazione Economica: ISEE relativa all’anno _________ è di €. _______________

Situazione Ambientale

Abitazione: di proprietà in Locazione

Diagnosi dell’handicap__________________________________________________

Pensione d’invalidità SI NO Percentuale di invalidità riconosciuta ________

Titolo di Studio

Nessuno Media Superiore Licenza elementare Media Inferiore

Scuola e classe frequentata al momento della rilevazione______________________

Notizie sulla richiesta di intervento Richiesta di inserimento al Centro Socio-Educativo inoltrata da: __________________

_________________________________________________in data______________

Prestazioni Socio – Assistenziali e/o Socio Sanitarie di cui l’utente usufruisce

Servizio di telesoccorso Assistenza Economica

Modifica Strumenti di guida Servizi di Volontariato

Assistenza Domiciliare Integrata

Assistenza Domiciliare

Condizione Psico – Fisica ________________________________________________

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Handicap di tipo Psichico Fisico Sensoriale

Origine dell’Handicap_____________________________

Interventi riabilitativi in atto

Psicoterapia Logopedia

Fisioterapia Psicomotricità

Note________________________________________________________________

Non autosufficiente

Mangiare Igiene Personale Vestirsi Continenza

Capacità di movimento

Cammina autonomamente

Cammina con bastone o altro supporto

Cammina con l’aiuto di un’altra persona

Seduto su carrozzina

Allettato

Capacità relazionale

Buona capacità relazionale

Esprime ospitalità e rabbia verso le persone che lo circondano

Vive in isolamento e solitudine

Rapporti con i familiari__________________________________________________

Inserimento nel contesto sociale__________________________________________

Valutazione Sociale Valutazione tra i bisogni espressi e/o rilevati e le risorse disponibili.

lì______________ L’ Assistente Sociale

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