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Città di Cividale del Friuli

Periodico

Cividale del FriuliAnno 3 - numero 1 - Febbraio 2005

(chiuso in redazione il 20-01-2005)

Pubblicazione bimestraleAutorizzazione del Tribunale di Udine

n° 22 del 13/08/2003

DirezioneDirezioneDirezioneDirezioneDirezioneComune di Cividale del FriuliCorso Paolino d'Aquileia, 2

33043 Cividale del Friuli (UD)

Direttore RDirettore RDirettore RDirettore RDirettore ResponsabileesponsabileesponsabileesponsabileesponsabileAttilio Vuga

RRRRResponsabile di Responsabile di Responsabile di Responsabile di Responsabile di RedazioneedazioneedazioneedazioneedazioneDaniela Miani

Tel. 0432 710136 Fax 0432 710103

e-mail: [email protected]

PPPPProgetto Graficorogetto Graficorogetto Graficorogetto Graficorogetto GraficoFranco Vicario

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In copertina: la fogarissa, il fuoco epifanico di Cividale (foto di Roberto Mancuso)

3 La stanza del Sindaco

4 Manifestazioni8° Alpini - L�’ultimo giuramento degli alpini di leva

Piano Regolatore6 La viabilità prevista e la proposta di un nuovo ponte urbano

8 Solidarietà alle popolazioni colpite dal maremotoSolidarietà alle popolazioni colpite dal maremotoSolidarietà alle popolazioni colpite dal maremotoSolidarietà alle popolazioni colpite dal maremotoSolidarietà alle popolazioni colpite dal maremoto

9 Sanità

Casa per Anziani10 Rinnovati gli arredi11 Non solo animazione (alla ricerca di volontari)

Amministrazione12 La leç n. 482/99 - I sportei di informazion pai citadins13 I cent�’anni della signora Alice Visintini

Lavori pubblici14 La nuova stazione e il centro intermodale (2a parte)17 I lavori di ripristino e completamento delle briglie sul fiume Natisone20 Conclusione dei lavori su numerose tratte fognarie e sui depuratori comunali24 Interventi di valorizzazione della corte del Palazzo Municipale

Patrimonio26 Il restauro del monumento ai Caduti in Guerra e nella Resistenza

28 Il Presepe delle Suore Orsoline è ritornato a Cividale

30 La Fondazione de Claricini Dornpacher

33 La festa di San Martino

34 Una scia di generosità lunga 45 anni(anniversario dell�’Associazione Donatori di Sangue di Cividale)

36 I fuochi epifanici a Cividale

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La stanza del Sindaco

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Il Consiglio Comunale è stato convoca-to in seduta ordinaria il 28 gennaio per ladiscussione e approvazione del Bilanciodi Previsione per l�’anno 2005, del Bilan-cio Pluriennale 2005/2007 e degli atticonnessi. Il bilancio 2005 è il quinto ed ultimopredisposto da questa Amministrazione.Con l�’approvazione di questo atto obbli-gatorio e fondamentale ci si avvia perciòalla naturale scadenza del mandato quin-quennale iniziato nella primavera dell�’an-no 2000. Anche quest�’anno si è scelto di antici-pare i tempi di approvazione al fine di con-sentire alla struttura amministrativa diessere pienamente operativa già dai pri-mi mesi dell�’anno. Il metodo seguito, comeper gli anni precedenti, è stato quello diun�’analisi dettagliata della situazione eco-nomico-finanziaria, organizzativa egestionale dell�’apparato comunale, pro-muovendo incontri con i responsabili ditutte le Unità Operative per un confrontosulle problematiche e sulle strategie daadottare, con riferimento al programmaelettorale presentato ed alle emergenzeche via via affiorano in ogni realtà ammi-nistrativa. Ciò ha consentito, in questianni, di predisporre elaborati contabili ca-ratterizzati da un�’alta attendibilità delleprevisioni e, conseguentemente, di ridur-re le verifiche di bilancio al minimo pre-visto per legge. La Giunta ha atteso sinoalla seconda metà di dicembre per licen-ziare gli atti di bilancio, al fine di cono-scere maggiori dettagli relativamente alleleggi finanziarie dello Stato e della Re-gione. Per quanto riguarda gli obiettivi delcosiddetto �“patto di stabilità interno�”, in-trodotto dallo Stato a decorrere dall�’an-no 1999 per contenere il livello diindebitamento degli enti locali, nel quin-quennio di riferimento il Comune diCividale ha sempre rispettato i parametrifissati dal legislatore nazionale. Anche peril 2005 sono stati dati precisi indirizzi peruna continuità del percorso virtuososinora seguito. Il programma dei Lavori Pubblici, tra-dizionale indicatore di attività, prevede

oltre 13 milioni di euro di investimenti neltriennio 2005/2007, di cui 4 milioni e 564mila per il solo 2005. I lavori effettuati inquesti anni e quelli di prossima attuazio-ne dimostrano la coerenza delle previsio-ni di bilancio. Si auspica tuttavia chequanto prima venga superato l�’attuale si-stema di finanziamento degli investimentidegli enti locali che prevede, per i comu-ni, l�’onere di presentare innumerevoliistanze di contributi agli enti superiori, esi giunga a trasferimenti ancorati a para-metri oggettivi, validi nel tempo e senzavincoli per il loro utilizzo. Ciò consenti-rebbe ai comuni di assumere piena respon-sabilità e una maggiore attendibilità nel-la programmazione delle proprie attività. Alcune poste di bilancio prevedono in-crementi anche significativi nelle spese,tra cui quella per il personale che atten-deva da anni un più dignitoso trattamen-to economico. Conseguentemente alla sti-pula del nuovo contratto collettivo regio-nale, tali giuste esigenze sono state assor-bite dal bilancio grazie alle risorse accan-tonate negli esercizi precedenti e ad ulte-

riori risorse previste nel bilancio stesso.Nonostante gli aumenti di spesa in diver-si settori, il bilancio pareggia senza pre-vedere alcun aumento nelle imposte e tas-se, grazie ad una politica di estrema at-tenzione nella gestione della spesa corren-te, a dismissioni di beni immobiliimproduttivi ed alla valorizzazione di quel-li mantenuti in proprietà. Politica che haconsentito di non avvalersi della possibi-lità di rinegoziazione dei mutui in essere,che avrebbe sicuramente garantito risor-se aggiuntive nel breve periodo, a fronteperò di un forte irrigidimento del bilan-cio nel medio-lungo periodo. Tale possi-bilità è stata perseguita da una preceden-te amministrazione, posponendo così lascadenza della quasi totalità dei mutui inessere oltre l�’anno 2010, con evidentiappesantimenti sul bilancio stesso. Per untanto, ed al fine di non gravare ulterior-mente sulla comunità locale, ci si è trova-ti nella condizione di dover ricercare coninsistenza finanziamenti dagli enti supe-riori preposti. Operazione non facile, vi-sti i tempi, ma riuscita. Il bilancio 2005 mantiene elevata e mi-gliora complessivamente l�’offerta nei ser-vizi, in particolare nei settori dell�’istru-zione e delle politiche giovanili, nelle po-litiche sociali, in quelle ambientali, dellosport e del turismo, nonché nel complessoe articolato settore degli interventimanutentivi. Per quanto concerne la cul-tura, settore di particolare pregnanza peril ruolo di Cividale, viene garantito il man-tenimento ed il potenziamento dei pro-grammi grazie al sostegno della Provin-cia di Udine che, in questi anni, ha ga-rantito, con specifico protocollo di inte-sa, risorse economiche per un importocomplessivo superiore a mezzo miliardodelle vecchie lire. Ho ritenuto corretto riservare questa pa-gina agli elementi fondamentali del bilan-cio di previsione. Rinvio così ad una at-tenta lettura del Notiziario per una giustaconoscenza dei diversi argomenti trattati,alcuni dei quali di particolare rilevanzaper lo sviluppo della Città e del territo-rio. Attilio Vuga

L�’intervento del Sindacoalla cerimonia di giuramento

dell�’11° blocco 2004Volontari in Ferma Annuale

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�“Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarnela Costituzione e le Leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del

mio Stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni�”.Alpini dell�’11° blocco volontari in ferma annuale, lo giurate Voi?

A Cividale si è svolto il 15 gennaio,con grande solennità, l�’ �“ultimo giura-mento degli alpini di leva, figli di quel-l�’esercito di popolo che dall�’Unità d�’Ita-lia, nel 1872, ad oggi hanno servito edifeso le nostre terre, il nostro popolo,la nostra Patria, ed a cui è stato chiestodi pagare il prezzo della libertà di cuioggi godiamo�”, come ha ricordato ilCol. Villi Lenzini, Comandante dell�’8°Reggimento Alpini in Cividale. Oltre 6.000 persone hanno gremito lacittà, il percorso dello sfilamento daBorgo di Ponte, e il campo sportivo�“Martiri della Libertà�”, dove si è svoltala cerimonia di giuramento, proprio difronte alla Caserma �“Francescatto�”, sededell�’ 8°. Gremiti oltre misura anche i pal-chi riservati alle autorità civili e milita-ri. Il Comandante Lenzini ha ricordato aireparti il significato del giuramento:�“Voi oggi giurate fedeltà al più elevatoe significativo dei simboli, il Tricolore,ed alla bandiera di guerra del nostroReggimento, vessillo tra i più decoratid�’Italia. Essa rappresenta tutti i valoripiù sacri, la libertà e la democrazia avan-ti a tutti. Le anime di 25.000 ragazzidella Julia (come Voi), caduti per la no-stra Patria e per la nostra odierna tran-quillità, sono simbolicamente avvolti daquesto Tricolore. Il Vostro sì alla demo-crazia, alla difesa delle Istituzione, del-

�“LO GIURO!�”�“LO GIURO!�”

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la pace, sia anche un nò alle dittature, alle mafie ed all�’illega-lità, alla violenza ed al terrorismo�”. Il Sindaco Attilio Vuga ha richiamato nel suo intervento disaluto le ragioni �“speciali�” della cerimonia: �“a Cividale delFriuli, sede dell�’ 8° Reggimento Alpini, che con il suo Batta-glione, il �“Cividale�”, costituisce assieme al �“Gemona�” ed al�“Tolmezzo�” l�’ 8° Alpini nel lontano 1909�”. Dopo aver ricor-dato il �“grande vecio�” degli alpini, Cantore, primo coman-dante dell�’ 8°, e Riccardo Di Giusto, primo caduto del Cividale,dell�’ 8° e dell�’Esercito Italiano nella guerra 1915-1918, Vugaha sottolineato �“l�’affetto, la fiducia, l�’attaccamento a questoReggimento, che rappresenta la storia e la tradizione dellegenti alpine friulane. E lo fa avendo sede nella città ducale,nell�’antica capitale, scrigno prezioso della storia del Friuli eluogo strategico nelle innumerevoli vicende della suabimillenaria esistenza�”. Forte anche il richiamo alle iniziati-ve condotte per evitare la soppressione del Reggimento: �“Legaranzie fornite di recente dal Ministro Martino in visita aCividale ci rassicurano sul mantenimento dell�’ 8° e sulla suapermanenza in città. Auspichiamo che ad esso siano garantitele migliori condizioni di permanenza e funzionalità. Potrà pro-seguire così una storia gloriosa, che porta il sigillo di questeterre, e potrà proseguire una tradizione di �“bocia�” e di �“veci�”sostenuti dall�’affetto delle nostre genti�”. Il saluto agli alpini è stato reso anche dalla massima autori-tà: il Comandante delle Truppe Alpine Italiane Gen. Iob, pre-sente assieme al Gen. Primicerj, Comandante della BrigataAlpina �“Julia�”.

Iob ha anche ringraziato pubblicamente il Sindaco diCividale Vuga per la fortissima azione di sostegno condotta afavore dell�’ 8°. Il giorno successivo, sempre a Cividale, si è svolto il tradi-zionale raduno degli alpini del �“Cividale�”, costituiti nell�’As-sociazione �“Fuarce Cividât�”, giunto alla 9A edizione. Anchein questa occasione la Città è stata simpaticamente �“invasa�”da migliaia di penne nere provenienti da tutta Italia. La mani-festazione è stata curata dall�’Associazione �“Fuarce Cividât�”,in collaborazione con la Sezione A.N.A. di Cividale.

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Piano Regolatore:la viabilità prevista e la proposta di un nuovo ponte urbano

Comune di Torreano

Comune di Moimacco

Comunedi San Pietroal Natisone

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Come annunciato nel precedente No-tiziario, si ritiene opportuno fornire ul-teriori elementi di informazione relati-vamente alle scelte compiute, con par-ticolare riferimento alla zonizzazione. Un elemento di forte valenza strate-gica riguarda la viabilita�’. Partendo da una situazione che pre-senta diverse criticità, si è giunti allaproposta di un nuovo accesso alla cittàdalla S.S. 54 Udine-Cividale, e di unraccordo ad anello con i territori postiin sponda sinistra del fiume Natisone,con la previsione di rotonde per miglio-rare lo scorrimento veicolare, e con laproposta �– di prospettiva �– di un nuovoponte urbano a monte dell�’abitato. Un tanto dopo aver valutato le diver-se possibilità esistenti e le propostepregresse. Ci si riferisce in particolarealla proposta dello studio Benevolo chei tecnici e l�’Amministrazione hanno ri-tenuto non percorribile e dannosa pergli interessi della Città e per le attivitàcommerciali e terziarie in particolare,che viene di seguito messa a confrontocon il diverso tracciato scelto.

Fig. 2 - Il nuovo ingresso alla città dalla S.S. 54 Udine-Cividale e l�’anello di

raccordo con le aree poste in sponda sinistra del Natisone (il tracciato di

dettaglio è verificabile sulle tavole di piano). Le frecce indicano i principali

collegamenti viari.

La proposta di viabilità presentatadall�’arch. Benevolo nella sua bozza dipiano (1997) prendeva spunto dallo stu-dio propedeutico al nuovo Piano Terri-toriale Regionale Generale che avreb-be dovuto sostituire il Piano Urbanisti-co Regionale in vigore. Si tratta quindidi un�’ipotesi, fatta propria dal profes-sionista, che non ha alcuna ufficializ-zazione regionale e pertanto è priva dieffetti reali sulla pianificazione terri-toriale. Secondo tale ipotesi la viabilità prin-cipale (S.S. 54 Udine-Slovenia) esclude-rebbe l�’intero abitato di Cividale, par-tendo dalla rotonda tra la zona indu-striale ed il cimitero, dirigendosi versonord-ovest in territorio comunale diMoimacco, per poi rientrare in Comunedi Cividale sino al limite del Comune diTorreano, piegando verso est, interes-sando la parte collinare con unattraversamento in galleria, quindi conun tratto a cielo aperto sulla piana diGuspergo, un ulteriore breve tratto ingalleria, per poi superare a monte l�’abi-tato di ponte S. Quirino, in Comune di

San Pietro al Natisone, attraversare ilfiume Natisone con un nuovo ponte difronte alla zona industriale di Azzida edin prossimità dell�’abitato di Vernasso. Questo tracciato risulta pertantocompletamente esterno agli abitati diCividale e delle frazioni, di notevolecomplessità tecnica e di elevatissimicosti economici, oltre all�’evidente im-patto paesaggistico-ambientale. Il trac-ciato prevedeva due tratti nei territoridi Comuni limitrofi, senza alcun accor-do preliminare con le rispettive ammi-nistrazioni. Prevedeva, inoltre, un nuo-vo ponte sul Natisone, tra quelli esisten-ti di S. Quirino e di Vernasso: tre ponti,quindi, in un brevissimo tratto di forradi notevole valore paesaggistico. L�’approccio seguito dall�’Amministra-zione è stato, invece, radicalmente di-verso: non si vuole allontanare dal nu-cleo urbano il traffico di scorrimento,consentendogli però una adeguata scor-revolezza ed una corretta articolazio-ne di collegamento radiale con tutte learterie che da Cividale si diramano versole restanti aree (Fig. 2).

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Il nuovo tracciato della S.S. 54, e l�’anello di raccordo coni territori posti in sponda sinistra, tengono conto di uncontenimento delle nuove espansioni della città all�’internodello stesso, anche al fine di ridurre al minimo il consumodelle aree agricole e forestali del territorio, che rappresen-tano una valenza paesaggistica ed un valore economico. Sivuole così da un lato ridurre il traffico di puro scorrimentonel centro storico, che è ormai giunto a livelli molto elevati,per rafforzarne in prospettiva le attitudini turistico-cultura-li, le valenze storico-architettoniche, nonché la funzioneemporiale del centro stesso, e dall�’altro favorire, anche at-traverso la creazione di adeguati parcheggi ai margini delcentro e prossimi alle viabilità principali, la sosta e la fruizionedella città per tutti coloro che transitano nell�’area. Circa il nuovo ponte a monte dell�’abitato di Cividale, siribadisce che con il piano si prevede la possibilità futura diuna sua realizzazione. Previsione che doveva essere com-piuta proprio in questa fase, quando tale tracciato risultacoerente con l�’impostazione del piano e libero dainsediamenti abitativi, infrastrutturali o altri vincoli. È evidente che una sua realizzazione dovrà essere valutatadalle future Amministrazioni, e attuata con risorsesovracomunali che sarebbero comunque molto più contenu-te rispetto a quelle necessarie per l�’attuazione della �“pro-posta Benevolo�”, tenendo conto degli sviluppi insediativi eterziari che in futuro interesseranno la città. È chiaro inoltreche senza questa opera, la riduzione del traffico veicolaresul Ponte del Diavolo, sostenuta da alcuni, rimarrebbe in par-tenza inattuabile, poiché il tracciato connesso all�’esistenteponte urbano da via Duca degli Abruzzi a via I. Nievo - Rualisnon può assolutamente sostenere l�’intero traffico veicolarecittadino esistente. Si ricorda in proposito quante proteste e problemi abbiacreato l�’utilizzo del Ponte del Diavolo a senso unico, decisoda una precedente Amministrazione e poi annullato.

Proprio alla chiusura del presente Notiziario, l�’Amministra-zione apprende della pubblicazione sul Bollettino Ufficialen° 3 della Regione di data 19 gennaio 2005 dell�’avviso diadozione del Piano. Entro breve, quindi, verrà data notizia- mediante inserzione su un quotidiano locale e con avvisopubblicato all�’Albo Comunale - della data di deposito pressola Segreteria Comunale dell�’intera documentazione per 30giorni effettivi in visione. Nello stesso periodo potranno es-sere presentate osservazioni ed opposizioni.Al fine di garantire la massima trasparenza amministrati-va, la Giunta Comunale ha deliberato di porre in visionesul sito Internet comunale

già dal 23 dicembre 2004 il piano adottato.

(www(www(www(www(www.comune.cividale.comune.cividale.comune.cividale.comune.cividale.comune.cividale-----del-friuli.ud.itdel-friuli.ud.itdel-friuli.ud.itdel-friuli.ud.itdel-friuli.ud.it- sezione �“- sezione �“- sezione �“- sezione �“- sezione �“Amministrazione�”)Amministrazione�”)Amministrazione�”)Amministrazione�”)Amministrazione�”)

L�’Amministrazione Comunale aderisce all�’appello della Protezio-ne Civile della Regione per un sostegno a favore delle popola-zioni del Sud Est Asiatico colpite dal maremoto del 26 dicembre.

Il conto corrente messo a disposizione sia dei singoli cittadini chedegli Enti Pubblici è il seguente: CONTCONTCONTCONTCONTO CORRENTE BANCARIO NO CORRENTE BANCARIO NO CORRENTE BANCARIO NO CORRENTE BANCARIO NO CORRENTE BANCARIO N.....51 (ABI 02008 �– CAB 02230) intestato alla T51 (ABI 02008 �– CAB 02230) intestato alla T51 (ABI 02008 �– CAB 02230) intestato alla T51 (ABI 02008 �– CAB 02230) intestato alla T51 (ABI 02008 �– CAB 02230) intestato alla Tesoreria del Fondoesoreria del Fondoesoreria del Fondoesoreria del Fondoesoreria del FondoRRRRRegionale per la Pegionale per la Pegionale per la Pegionale per la Pegionale per la Protezione Civile aperto presso la Unicreditrotezione Civile aperto presso la Unicreditrotezione Civile aperto presso la Unicreditrotezione Civile aperto presso la Unicreditrotezione Civile aperto presso la UnicreditBanca s.p.a.Banca s.p.a.Banca s.p.a.Banca s.p.a.Banca s.p.a. Al momento del versamento si raccomanda di speci-ficare la causale

�“Solidarietà pro vittime maremoto�”�“Solidarietà pro vittime maremoto�”�“Solidarietà pro vittime maremoto�”�“Solidarietà pro vittime maremoto�”�“Solidarietà pro vittime maremoto�”

Tutti i contributi verranno immediatamente convogliati al Dipar-timento Nazionale della Protezione Civile, con la distinta di ognisingolo donatore.

Ricordando le conseguenze disastrose del terremoto che ha col-pito il Friuli nel 1976, e la solidarietà ricevuta da tutto il mondoche ha consentito la sua ricostruzione, si chiede di essere parteci-pi in questa azione umanitaria.

Del Gruppo Regionale inviato il 19 gennaio nello Sri Lanka faparte anche il signor Mauri Gianfranco, componente della Prote-zione Civile Comunale.

SOLIDARIETA�’ ALLE POPOLAZIONICOLPITE DAL MAREMOTO

SOLIDARIETA�’ ALLE POPOLAZIONICOLPITE DAL MAREMOTO

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�“Ospedale di cure continue�”

Dal 4 novembre 2004, data in cui l�’Assemblea dei Sindacidell�’Ambito del Cividalese ha approvato all�’unanimità un do-cumento sullo �“studio di fattibilità regionale per la realizza-zione di una unità polifunzionale di cure intermedie per lacronicità presso il presidio di Cividale del Friuli�”, tutto tace.Nessuna informativa è giunta dalla Regione, cui il documen-to è stato trasmesso tempestivamente, né �– ad oltre due mesie mezzo �– c�’è stato alcun coinvolgimento sull�’argomento.

Linee per la gestione del servizio sanitario regionalenell�’anno 2005

Il documento è stato presentato dall�’Assessore Beltrame allaConferenza Regionale Permanente il giorno 8 novembre 2004,e discusso in data 15 novembre. Sull�’argomento hanno am-piamente riferito i quotidiani regionali in conseguenza delleproteste sollevate dai rappresentanti �“friulani�” per il man-cato riequilibrio dei trasferimenti alle singole aziende comeprevisto e promesso nelle precedenti linee guida. L�’argomentoè annoso e riguarda il sovrafinanziamento dell�’area triestinarispetto alle altre, secondo i parametri riguardanti la nota�“quota capitaria pesata e corretta�” predisposta dall�’Agen-zia Regionale per la Sanità. Lo scostamento annuale ancoraesistente viene evidenziato in tabella. A seguito delle prote-ste, sollevate in particolare dai rappresentanti delpordenonese, i più penalizzati, e dell�’udinese (il Sindaco diUdine Cecotti ed il sottoscritto), la votazione è stata rinvia-ta al successivo 22 novembre e, nonostante le assicurazionifornite da Beltrame, il documento ha raccolto solo 6 voti afavore e 5 astensioni. Ci auguriamo che la Regione proseguanel percorso di riequilibrio avviato, superando le disparitàancora esistenti tra aree territoriali.

Piani aziendali 2005

Il 17 gennaio la Conferenza dei Sindaci ha approvato il pianodell�’A.S.S. n. 4 Medio Friuli per l�’anno 2005. I rappresentan-ti del Cividalese hanno espresso parere favorevole sul piano,diversamente dall�’anno precedente, quando si erano aste-nuti a causa della mancata attuazione a Cividale dei nuovi10 posti letto per gli �“stati vegetativi�” e per i ritardi nellaristrutturazione del padiglione di levante, i cui fondi eranogià stati stanziati nel 2002, con 1,2 milioni di euro dal Mini-stero (per l�’hospice) e per 4 milioni di euro dalla Giunta Re-gionale Tondo. Garanzie, peraltro, non erano state fornite inproposito sino ad inizio dicembre, quando il Direttore Gene-rale Ferri aveva esposto alla Rappresentanza della Confe-renza le �“linee guida�” per la predisposizione del piano 2005.Per un tanto avevo espresso parere contrario sulle stesse,informando di un tanto i Comuni dell�’Ambito. Nelle settima-ne successive la situazione ha avuto una positiva evoluzione:da un lato l�’Azienda Ospedaliera ha annunciato l�’impegno arealizzare in proprio a Cividale i previsti 10 posti letto perstati vegetativi, dall�’altro l�’A.S.S. 4 si è impegnata a predi-sporre entro aprile il progetto esecutivo per la ristrutturazionedel padiglione di levante, con l�’aggiunta dei 10 posti lettoper l�’hospice. L�’Azienda ha inoltre previsto uno stanziamentoaggiuntivo ai 5,2 milioni di euro già disponibili, pari a 350.000euro, per le maggiori spese relative agli adeguamentiantisismici obbligatori. Per queste ragioni si è ritenuto, con-cordemente, di esprimere voto favorevole. Si deve ricordarein proposito che nel documento approvato il 4 novembre daiSindaci dell�’Ambito veniva chiesta garanzia su questi pro-grammi di investimento (si veda in proposito il precedenteNotiziario). Il piano aziendale prevede l�’appalto dei lavorientro l�’anno. Il progetto definitivo è già pervenuto al Comu-ne di Cividale per il necessario parere tecnico, che è statofavorevole.

Finanziamenti 2005 al Sistema Sanitario �– scostamenti rispetto alle spettanze teoriche(Fonte: Agenzia Regionale Sanità)

+ 7.353.000+ 17.538.000+ 10.358.000

Azienda Servizi Sanitari n. 1 �– TriestinaAzienda Ospedaliera TriestinaOspedale Burlo �– TriesteAzienda Servizi Sanitari n. 2 �– GorizianaAzienda Servizi Sanitari n. 3 �– Alto FriuliAzienda Servizi Sanitari n. 4 �– Medio FriuliAzienda Servizi Sanitari n. 5 �– Basso FriuliAzienda Servizi Sanitari n. 6 �– PordenoneseAz. Ospedaliera S.M.M. �– UdineAz. Ospedaliera S.M.A. �– PordenoneC.R.O. AvianoPoliclinico Universitario a gest. Diretta

- 5.423.000 - 6.760.000 - 8.057.000 - 9.166.000 - 12.316.000+ 8.343.000 - 559.000 - 2.899.000+ 1.588.000

- 35. 249.000 Euro+ 35. 249.000 Euro

TS GO - UD - PN

Sanitàdi Attilio Vuga

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Casa per Anziani: rinnovati gli arredi

Le strutture residenziali esistono pergarantire un�’alternativa a coloro che nonpossono o non vogliono più vivere nel-la propria casa per un periodo tempora-neo o per diversi anni della loro vita. Inquesto caso la residenza protetta divie-ne la �“nuova casa�“ dell�’anziano ospite. Questo rappresenta un evento pocopiacevole nella vita di una persona: ri-sulta quindi importante e qualificante,fra tutti gli altri interventi che necessa-riamente devono essere attivati, ricrea-re un ambiente confortevole, piacevolee dignitoso. È necessario, in questo senso, porreattenzione particolare all�’importanzadello �“spazio di vita�” e curare la qualitàdell�’ambiente in cui gli Ospiti vivono.A tal fine, la Casa per Anziani diCividale, negli ultimi mesi, ha avviatoun�’operazione finalizzata al rinnova-mento dell�’arredo e di alcuni ausili. In-fatti a seguito dell�’affidamento di unappalto di fornitura dell�’importo di cir-ca 492.000, le stanze degli Ospiti sonostate fornite di letti elettrici con teleco-

mando, regolabili in altezza in modo dafacilitare sia la mobilità dell�’Ospite, cheil lavoro degli operatori. I letti, inoltre, sono snodabili in tre po-sizioni per consentire la massima como-dità e sono dotati di spondine incorpo-rate, sono completamente ignifughi e di-sponibili in diversi colori, a seconda delreparto a cui sono assegnati. Oltre ai letti sono stati acquistati ar-madi molto più capienti di quelli utiliz-

zati in precedenza in quanto provvistidi sopralzo e dotati di ante a scorrimen-to - più pratiche da utilizzare quando cisono problemi di spazio - e comodinicon ruote. Anche questi sono ignifughie abbinati al colore dei letti, per permet-tere agli Ospiti un orientamento più age-vole. Tutti gli arredi sono provvisti diaccorgimenti atraumatici, necessari perun uso agevole da parte di persone indifficoltà.

Grazie anche all�’acquisto di nuovi co-priletto, coperte e tende - sempre in ma-teriali ignifughi - le stanze hanno assun-to un aspetto più gradevole, conforte-vole e rispondente alle normeantincendio. L�’operazione di rinnovamento hacompreso anche la tinteggiatura dellepareti con colori vivaci e allegri che di-stinguono le diverse aree (degenza �–ambulatorio - sala ritrovo �– chiesa �–ecc.). Sono stati inoltre applicaticorrimano particolarmente comodi edergonomici e paraspigoli che consento-no di evitare traumi. È stato rinnovato anche l�’arredamen-to dell�’ambulatorio, che ora può conta-re su armadi e scrivanie particolarmen-

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La Casa per Anziani è impegnata nella realizzazione di un progetto che ha comeobiettivo la creazione di una rete di volontariato attiva, consapevole e organizza-ta, in modo da rispondere in maniera sinergica alle esigenze degli Ospiti.L�’Istituzione riconosce il valore fondamentale del volontariato e quanto possaessere significativa, per gli anziani Ospiti, la presenza di persone che affianchinoil lavoro degli operatori. La rete di volontariato deve però essere organizzata e ilproprio operato deve essere finalizzato alla soddisfazione dei bisogni dell�’utenzaspecifica, su indirizzo dell�’èquipe multidisciplinare interna.A tal fine il progetto prevede l�’organizzazione di un corso diretto specificatamentealla formazione di volontari che poi opereranno nella Casa per Anziani sotto lasupervisione del servizio sociale dell�’ente. In attesa del corso, che si svolgerà neiprimi mesi dell�’anno, sarà sviluppata l�’azione promozionale del progetto: è infat-ti necessario che si diffonda nella comunità locale l�’interesse e la volontà di ope-rare a favore di persone svantaggiate ed in particolare degli Ospiti della Casa diriposo. Quindi, chiunque fosse interessato può, già da ora, contattare l�’assistentesociale sig.ra Fanna Michela della Casa per Anziani per ottenere ulteriori informa-zioni (tel. 0432 731048).Ma l�’attività di animazione non si ferma. Nella scorsa estate sono state effettuatequattro gite di un giorno in diverse località del Friuli. Ciascuna gita ha coinvoltocirca una ventina di Ospiti - dei quali anche alcuni non deambulanti - i due mezzidella Casa - di cui un pulmino attrezzato per il trasporto di quattro carrozzine -due volontari e due operatori dellaCasa. Inoltre è stata effettuata una gitaa Caorle, con la partecipazione di soliOspiti deambulanti, tramite il noleggiodi una corriera. Gli Ospiti sono statientusiasti dell�’iniziativa, che ha consen-tito loro di passare una giornata spen-sierata visitando nuove località.Ad ottobre scorso, invece, è stata av-viata la terza edizione del progetto�“presente-futuro�” che vede la parteci-pazione di gran parte delle scuolecividalesi e che ha come obiettivo la creazione di momenti di condivisione trabambini, ragazzi e anziani finalizzati ad uno scambio relazionale e culturale.Continuano poi le attività �“routinarie�”, ma non per questo meno importanti, tracui si segnala le feste dei compleanni che, ogni mese, sono ravvivate da artistidiversi (cori, gruppi di ballerini, musicisti) che mettono gratuitamente a disposi-zione la propria arte a favore degli Ospiti.È ovvio che tutti questi eventi, e molti altri, sono anche aperti alla partecipazionedella Comunità e di chiunque volesse trascorrere qualche ora in compagnia deinostri amici anziani.

te innovativi e pratici nell�’utilizzo, non-ché di nuovi carrelli appositamente ide-ati per la terapia e le medicazioni, e al-l�’attrezzatura della palestra che,tinteggiata di giallo al fine di infondereenergia a coloro che si cimentano conla fisioterapia, è stata dotata di attrezzinuovi e funzionali. Le novità del 2004, infine, compren-dono l�’acquisto di un veicolo attrezzatoper il trasporto dei disabili dotato di pe-dana elevatrice, vetri elettrici, chiusuracentralizzata e climatizzatore, per con-sentire agli Ospiti viaggi tranquilli, si-curi e piacevoli anche d�’estate.

Gli acquisti sono stati realizzati perl�’85% con contributi della Regione. Unulteriore contributo per la creazione diambienti confortevoli e colorati è statoofferto dalle scuole di Cividale con ilprogetto �“presente-futuro�”. Ogni istituto scolastico ha realizzatodelle opere artistiche, le quali sono sta-te riportate negli spazi comuni dellaCasa. Siamo consapevoli che questo è soloun passo del complesso percorso fina-lizzato al miglioramento della qualità divita degli Ospiti, ma la Casa per Anzia-ni ora è più bella, più colorata, acco-gliente e sicura. Speriamo in questomodo di rendere più gradevole la per-manenza degli Ospiti.

Alla ricerca di volontari

Non solo animazione

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Dopo la legge regionale n.15 del 1996per la tutela e la promozione della linguae cultura friulana, lo Stato italiano, nel1999, in armonia con i principi generalistabiliti dal Parlamento Europeo, ha pro-mulgato la legge n. 482 a tutela delle mi-noranze linguistiche storiche. Con queste disposizioni la Repubblicaitaliana riconosce e tutela ufficialmente lalingua e la cultura delle popolazionialbanesi, catalane, germaniche, greche,slovene e croate e di quelle che parlano ilfrancese, il franco-provenzale, il friulano,il ladino, l�’occitano e il sardo. Le disposizioni di tutela previste dallaL. n.482/99 vengono applicate nei territo-ri dove la minoranza ha le sue radici stori-che e dove la lingua ammessa a tutela rap-presenta il modo di esprimersi comune deicittadini che formano la minoranza lingui-stica. Gli obiettivi della legge sono quelli ditutelare e promuovere l�’uso della lingua -nel nostro caso il friulano - in tutti i campidi applicazione quotidiana: dall�’ambitoscolastico a quello culturale, da quelloscientifico a quello delle comunicazioni(Radio-Televisione-Stampa), da quellosanitario a quello sociale, da quello am-ministrativo a quello politico. La lingua italiana è la lingua ufficialedella Repubblica, unica ad avere effettogiuridico, ma con questa legge, accantoad essa è consentito l�’uso orale e scrittodel friulano anche negli uffici dell�’Am-ministrazione pubblica. Un�’unica eccezio-ne è rappresentata dalle Forze Armate edalle Forze della Polizia di Stato con lequali l�’uso della lingua minoritaria non èconsentito. Ulteriore opportunità è data ai membridei Consigli comunali dei territori soggettia tutela e di altri organi collegiali dell�’Am-ministrazione che, nell�’esercizio delle pro-prie funzioni, possono adoperare anche ilfriulano.

A tal fine la legge prevede l�’assunzionedi personale apposito per le attività di tra-duzione ed informazione ed unostanziamento annuo a favore delle Regio-ni, degli Enti Locali e territoriali per larealizzazione di progetti mirati fra i quali,in primis, l�’attivazione di Sportelli per icittadini che desiderino usare la linguafriulana parlata e/o scritta. Le potenzialità di questi Uffici sono di-verse ma l�’obiettivo è soprattutto quellodi promuovere, riconoscere e far crescerela lingua in campi storicamente affidatiall�’uso della lingua italiana quale, ad esem-pio, quello dei pubblici uffici. Lo Sportello per la lingua friulana rap-presenta innanzitutto un Servizio per il cit-tadino il quale può avvalersi della linguafriulana per le comunicazioni scritte o par-late, telefoniche o mezzo e-mail ed usu-fruire di una modulistica bilingue. Inol-tre l�’ufficio è un Servizio a disposizionedei propri amministratori e di tutti gli altriuffici comunali per traduzioni, comunica-zioni in lingua friulana e realizzazione dinuovi progetti per la conoscenza della leg-ge n. 482/99 e la promozione dell�’uso dellalingua di minoranza affinché il friulanopossa entrare a far parte dei diversi ambitidella vita quotidiana. Dal novembre 2003 anche l�’Ammini-strazione del Comune di Cividale del Friuliha attivato, in sede centrale, lo Sportelloper la lingua friulana - uno fra i primi inRegione - e, da marzo 2004, uno Sportel-lo similare presso la Biblioteca Civica. Allo Sportello centrale per la linguafriulana ci si è occupati dell�’organizzazio-ne pratica dell�’ufficio, dell�’acquisizionedei materiali e degli strumenti necessarialla propria attività, è stata redatta appo-sita modulistica e segnaletica bilingue, esi è dato avvio ad un servizio di informa-zione al cittadino anche in friulano. A breve è previsto il posizionamento ditarghe bilingue con le indicazioni delle

CITÂT DI CIVIDÂT

Sportel lenghe furlane

Corso Paolino d�’Aquileia,2Tel. 0432 710100 - Fax 0432 710103

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te Cjase dal to Comun

La leç n. 482/99.I Sportei di informazion pai citadins

Due Sportelli per la lingua friulananel Comune di Cividale del Friuli

varie Unità Operative all�’entrata dellequattro sedi comunali. Inoltre è in corsod�’opera la realizzazione della cartel-lonistica stradale bilingue, ed una �“Guidaagli uffici e servizi del Comune di Cividaledel Friuli�” redatta in due lingue che verràdistribuita gratuitamente a tutti i cittadini. Riguardo allo Sportello per la linguafriulana presso la Biblioteca, il progettofinanziato dalla legge n. 482/99 prevede-va anche la realizzazione di una specifica12

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zioni didattiche, Istituti scolastici, Caseeditrici, Associazioni, Enti vari sono stateredatte in due lingue; si è provveduto al-l�’acquisto dei libri per bambini in linguafriulana presenti in commercio e alla ri-chiesta dei materiali e delle pubblicazioniper bambini stampate a cura delle Dire-zioni Didattiche, degli Istituti scolastici edei Comuni anche relativi alla zona diResia, Paluzza-Timau e Sauris. Il referentedello sportello ha inoltre seguito alcuneiniziative quali ad esempio �“Una valigiadi libri per le materne�”, predisponendo unaserie di libri in friulano che ha riscontratomolto successo fra bambini ed insegnantie �“Cividât di Flabe�” concorso a premi ri-volto agli alunni delle scuole elementariper la realizzazione di una fiaba illustratascritta anche in friulano. A breve sono previste ulteriori attivitàche andranno a completare il progetto ini-ziale: catalogazione del materiale librarioacquisito, creazione di una sezione perbambini e ragazzi in lingua friulana, pro-mozione e sviluppo della stessa. Con larealizzazione della nuova sezione specifi-ca sul friulano per bambini potranno es-sere attivate tutta una serie di iniziative incollaborazione con le scuole del territorioe con i piccoli utenti abituali: attività dianimazione del libro, l�’ora delle fiabe infriulano�…e altro ancora. Possiamo dire che l�’attività dei due uf-fici è appena avviata. Nel prossimo futu-ro i due Sportelli comunali per la linguafriulana potrebbero curare dei testi infriulano per il Sito internet del Comune oper il Notiziario dell�’Amministrazione;oppure, in stretta sinergia col territorio etutte le realtà che si occupano di lingua ecultura friulana potranno assumere com-petenze di tipo informativo e di orienta-mento al cittadino riguardo alle diverseiniziative, opportunità e progetti legati aqueste tematiche linguistiche e culturali. In conclusione, il Servizio è e potrà es-sere un�’opportunità per il territorio e lacittadinanza nella misura in cui sarà uti-lizzato e valorizzato da quella utenza chene potrà anche determinare lo sviluppo edil successo futuri.

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sezione per bambini in lingua friulana e lapromozione di varie attività in collabora-zione con le scuole del territorio. In questi primi mesi si è provveduto allarealizzazione di depliantistica e locandi-ne in friulano ed italiano sui servizi dellaBiblioteca e sulle diverse attività culturalie di promozione alla lettura; ci si è occu-pati della gestione del prestito e dell�’ in-formazione in lingua friulana; le comuni-cazioni scritte ordinarie rivolte alle Dire-

Sportel Lenghe Furlane:plui tu dopris chest Ufici, plui tu

fasis un servizi ae tô lenghe! 13

Cent�’anni

È Alice Visintini ved. Rossi la seconda

�“più longeva�” vivente nel Comune di

Cividale. È la madre di Gino Rossi, noto

gestore, con la moglie Carletta, di un

negozio di abbigliamento in Corso

Paolino d�’Aquileia in Cividale.

La signora Alice ha festeggiato i cen-

to anni nella sua casa di Purgessimo,

insieme ai figli, ai nipoti e pronipoti,

alle nuore e a molti parenti ed amici.

In rappresentanza dell�’Amministrazio-

ne Comunale l�’Assessore alle politiche

sociali Romano Blasigh, che ha formu-

lato gli auguri per il bel traguardo rag-

giunto, consegnando alla festeggiata un

omaggio floreale.

I dati anagrafici della Centenaria sono

i seguenti: nasce a Buttrio il 5 dicem-

bre 1904, si trasferisce a Firmano di

Premariacco e, da sposata, a

Purgessimo, dove ha avuto sei figli e

dove tuttora risiede.

È passata attraverso le vicende

belliche delle due guerre mondiali ed è

sopravissuta alla tragica epidemia di

�“spagnola�” che, come lei dice, l�’ha resa

immune da ogni sorta di malattie in-

fluenzali o simili.

È passata dall�’attività agricola iniziale

a quella commerciale, gestendo a suo

tempo una osteria con tabacchino nel-

la frazione di Purgessimo.

Alla nonna Alice gli auguri più sentiti

da parte di parenti ed amici e di tutta

la comunità cividalese.

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Nel precedente numero sono statiillustrati i lavori, già completati, dirinnovo del binario della ferroviaUdine-Cividale, che hanno comporta-to una spesa di 2.260.000 Euro. Si è riferito anche sui dati tecnici esulle caratteristiche dei due nuovi lo-comotori STADLER che serviranno lalinea, ed il cui contratto di fornituraè già stato sottoscritto da Sistemi Ter-ritoriali s.p.a. per una spesa di5.780.000 Euro oltre all�’IVA. In questo numero vengono illustra-te le caratteristiche della nuova sta-zione ferroviaria di Cividale. Questaimportante infrastruttura verrà rea-lizzata unitamente a interventi su 8passaggi a livello della linea, alla co-struzione di una nuova fermata a San

Prospetto fronte ferrovia

Prospetto fronte centro intermodale

Gottardo, ed all�’adeguamento deimarciapiedi nella stazione diRemanzacco e nelle fermate diMoimacco e Bottenicco, per una spe-sa complessiva di Euro 5.140.000. Perquesti ulteriori interventi è stata giàesperita la gara di appalto e sono incorso di ultimazione le procedure perl�’aggiudicazione delle opere.

Oltre a questi interventi, finanziaticon 13.400.000 Euro dal Ministero del-le Infrastrutture e dei Trasporti, l�’Am-ministrazione Comunale ha avviatol�’iter amministrativo per la realizza-zione del Centro Intermodale integra-to con la stazione ferroviaria, grazieal contributo in conto capitale con-cesso dalla Direzione Regionale per la

mobilità e infrastrutture di trasportoalla Provincia di Udine, che aveva di-chiarato l�’intervento di assoluta prio-rità.

Si concretizzerà così, a breve,l�’auspicata metropolitana di superfi-cie, la nuova stazione ferroviaria conl�’eliminazione del passaggio a livellosu via Foramitti, la dismissione di tut-ta l�’area ferroviaria posta a monte checostituiva una cesura tra il comples-so Italcementi ed il centro storico, eduna stretta interconnessione �– con ilcentro intermodale �– tra il trasportopubblico su ferro e quello su gomma. Evidenti i vantaggi sia per la Cittàdi Cividale che per l�’intero bacino diafferenza.14

La nuova stazione ferroviariae il centro intermodale

La nuova stazione ferroviariae il centro intermodale

2a Parte

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La nuova stazione ferroviaria

La nuova stazione ferroviaria e struttu-re connesse verrà realizzata a valle di via-le Foramitti, sull�’area di proprietà del de-manio ferroviario statale, da poco trasfe-rito alla Regione. Il progetto è stato rea-lizzato dallo Studio Lugato di Mestre(VE). L�’edificio conterrà un bar-ristoro, iservizi igienici per il pubblico, gli spoglia-toi per il personale, il locale caldaia, la salad�’attesa con ingresso e accesso diretto aibinari, le biglietterie e gli uffici. Esternamente il complesso prevede unospazio pubblico alberato, un�’area riserva-ta a deposito biciclette e parcheggio di-pendenti, un sistema di pensiline così com-posto: una posta a nord-ovest, aggettantesulla stazione, che si prolunga verso vialeForamitti; due poste a sud-est che seguo-no l�’andamento lineare dei binari e si rac-cordano alla testa degli stessi con unapensilina-parete. Le pensiline sono realizzate con pilastrie travi in acciaio e copertura in policar-bonato trasparente. Le aree pedonali sa-ranno pavimentate con lastre in pietrapiasentina fiammata. L�’edificio si svilup-pa con pianta rettangolare di m. 41 x 11, e

Il centro intermodale

La proposta progettuale del nuovo Cen-tro Intermodale parte dal presupposto,condiviso a tutti i livelli, di spostare a sud-ovest sia l�’attuale stazione dei treni, siaquella delle autocorriere consentendo, conciò, di evitare l�’esistente intersezione araso con via Foramitti e di liberare spaziper la prevista riorganizzazione urbanisti-ca di tutta la zona. In quest�’ottica, a fronte dei moltepliciincontri avuti con i dirigenti e i tecnici di�“Sistemi Territoriali�” e della Provincia ,l�’organizzazione funzionale della nuovaarea prevede la realizzazione di un�’unicastruttura intermodale capace di assolverealle esigenze di ciascun servizio,ottimizzandone gli spazi e la gestione,dotata delle infrastrutture e servizi com-plementari e di supporto quali parcheggidi relazione, biglietterie, servizi, sala diattesa, bar, edicola, percorsi pedonali eciclabili di collegamento con il polo sco-lastico, con l�’area di riqualificazione del-l�’ex Cementificio e con il centro storico. L�’interscambio con il sistema di traspor-to pubblico e privato su gomma è garanti-to da un percorso di adduzione improntato

con due piani fuori terra per un�’altezzamassima di m 7,80. La struttura in elevazione è in cementoarmato, e sarà rivestita esternamente inpietra piasentina. La copertura è previstacon travi principali e impalcato in legnolamellare. Particolare attenzione è stataposta dai progettisti per la copertura, conforma a �“pseudo botte�” e rivestimentoesterno in simil piombo. Un mix quindi di contemporaneo nellelinee architettoniche e nell�’utilizzo dell�’ac-ciaio e del policarbonato, abbinato ad ele-menti più tradizionali o di matrice locale,come il legno e la pietra piasentina. Per l�’evidente interesse generale del-l�’opera, e per la stretta connessione con ilCentro Intermodale, l�’AmministrazioneComunale copartecipa con un importo di500.000 Euro alla realizzazione dell�’ope-ra, garantendosi la fruibilità degli spazicomuni (sala d�’attesa, servizi igienici, etc)per gli utenti delle autocorriere. L�’importo è già disponibile grazie al-l�’alienazione di un terreno di proprietà sitonella zona industriale, ed è stato approva-to con delibera consiliare.

Via Gaetano Perusini

SS 54 - Viale Libertà

Via

Fora

mitt

i

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alla massima semplicità, studiato per ga-rantire un comodo e fluido svolgersi del-l�’attività. Il servizio pubblico può contare sullapresenza di due banchine di approdo co-perte che consentano lo svolgimento del-le operazioni di arrivo e di partenza diquattro-sei corriere contemporaneamente,oltre a cinque banchine scoperte ubicatein posizione leggermente discosta, chepotranno essere successivamente dotate dipensilina per garantire la protezione dagliagenti atmosferici. Inoltre, considerato che lo studio predi-sposto dalla SAF ha stabilito in base allesue valutazioni la contemporaneità di 14mezzi all�’ora di punta, sono state reperiteulteriori cinque zone di sosta lungo il mar-ciapiede di servizio, in modo da assolverealle esigenze avanzate. Connesso alla stazione è previsto ungrande parcheggio per circa 150 postiauto,oltre ad uno spazio riservato ai taxi e aldeposito biciclette.

Lavori Pubblici

È formato da una struttura in acciaio sor-retta da pilastri nella parte che va a terra eda altrettanti montanti nella parte che siappoggia alla copertura dell�’edificio.

Il progetto della pensilina per leautocorriere si pone in diretto dialogoarchitettonico con il progetto della stazio-ne dei treni, al fine di creare una strutturafunzionale unica, un servizio efficiente, unrichiamo per la comunità e un punto dipartenza per il rinnovo urbanistico ed edi-lizio del contesto che deve essere adegua-tamente caratterizzato. Il disegno della copertura della pensilinadelle autocorriere riprende il profilo geo-metrico della Stazione e ne ripropone informa quasi speculare l�’andamento adarco, completando in un�’unica formaarchitettonica il disegno del centrointermodale.

Lo spazio ottenuto da questa strutturadiviene una sorta di piazza coperta, checonsente la zona di sosta delle autocor-riere, il percorso dei taxi e la attesa degliutenti . La struttura portante sarà rivestita dapolicarbonato, che offre una superficie ingrado di permettere un passaggio filtratodella luce. Questo effetto di superficietraslucida caratterizza l�’immagine del�“luogo di sosta�”, sia durante il giorno, la-sciando intravedere un ampio spazio co-perto e protetto ma illuminato da luce na-turale, sia nelle ore notturne, eviden-ziandolo con un irraggiamento ottenutodalle fonti luminose collocate all�’interno

della copertura. Durante la notte, l�’effet-to della copertura si presenta come un�’uni-ca fonte luminosa che interesserà tutto l�’in-torno, creando una sensazione di sicurez-

za e nello stesso tempo di emo-zione e suggestione particolari. Una possibile alternativa, davalutare anche sul piano econo-mico, è quella di utilizzare unacopertura trasparente in lastre divetro temperato. Per quanto riguarda poi le si-stemazioni esterne, le pavi-mentazioni dei marciapiedi edei percorsi pedonali, queste sa-ranno realizzate in pietrapiasentina e/o porfido, delegan-do la differenziazione delle va-rie funzioni esclusivamente aldisegno ed al formato; la viabi-lità ed i piazzali di sosta saran-no asfaltati.

Nella redazione del progetto viene al-tresì applicata la normativa per ilsuperamento delle barriere architettoniche. Un adeguato impianto di illuminazionepubblica completerà le opere di sistema-zione dell�’area a parcheggio, rendendo an-ch�’esso un punto di riferimento. Il progetto preliminare è già stato pre-sentato dagli architetti Paolo Petris eMarcello Rollo al Comune di Cividale. Conseguentemente ai pareri degli Enti in-teressati, si procederà alla stesura del pro-getto definitivo-esecutivo, al fine di giun-gere al completamento dell�’opera in con-temporanea con la conclusione dei lavorirelativi alla nuova stazione ferroviaria.16

NuovoCentroIntermodale Attuale

stazioneferroviaria

Attualepiazzialeautocorriere

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17

I lavori di ripristinoe completamento delle brigliesul fiume Natisone

Nel dicembre 2003 sono stati com-pletati i lavori di rinforzo dell�’ala si-nistra della briglia a monte del Pon-te del Diavolo e di rivestimento del-la briglia a valle del nuovo ponte cit-tadino sul fiume Natisone.

Il primo intervento ha interessatola briglia a monte del Ponte del Dia-volo rafforzandone l�’ala sinistra alfine di evitare il suo aggiramentodalle acque in occasione delle pie-ne. Le acque del fiume Natisone,infatti, in regime di piena, tracimanoil muro d�’ala e, scorrendo ai piedidella sponda costituita da strati diconglomerato intercalati da strati dighiaia sciolta, provocano forti feno-meni erosivi accompagnati da crollidi sponda. Per la realizzazione dell�’interven-to, il progetto prevedeva l�’avvicina-mento ai luoghi di posa in opera deimateriali rocciosi e dei macchinari ne-cessari all�’esecuzione delle opere me-diante calata degli stessi dall�’area so-vrastante il Convitto Nazionale, pros-sima alla zona dell�’intervento, conquantificati oneri di manodopera, at-trezzatura, sicurezza.La circostanza dell�’eccezionale peri-odo di scarse precipitazioni verifica-tasi nel periodo dell�’appalto, con con-seguente magra del fiume, ha consen-tito alla Direzione dei lavori di trova-re una soluzione molto più economi-ca per l�’avvicinamento dei materialie dei mezzi d�’opera al cantiere, sen-za alcun impatto ambientale perma-nente, mediante la costruzione di unapista di lavoro realizzata in alveo, am-massando parzialmente ghiaie localial di sopra del livello di deflusso del-la acque. Con tale soluzione è stato conse-guito un congruo risparmio che, som-

mato al ribasso d�’asta, e a vari mino-ri oneri, ha permesso la realizzazio-ne delle opere che si vanno a descri-vere. Per la difesa dell�’ala è stato realiz-zato un sopralzo a monte della bri-glia in massi rocciosi, legati tra loro

da un getto in calcestruzzo, e sonostate ripristinate le platee esistenti,erose dal trasporto delle ghiaie, me-diante nuovo getto di calcestruzzo. Si è provveduto quindi al prolunga-mento dell�’esistente muro di soste-gno della sponda sinistra, a valle del-

Lavori Pubblici

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Lavori Pubblici

RIEPILOGO DEGLI INTERVENTI REALIZZATI

Gli interventi previsti da progetto si possono riassumere in:

BRIGLIA A MONTE DEL PONTE DEL DIAVOLO�• Realizzazione di un sopralzo a monte della briglia mediante massi rocciosi legati tra

loro da un getto di calcestruzzo;�• Ripristino delle due platee esistenti mediante l�’inserimento di gabbie in acciaio e getto

di calcestruzzo;�• Getti di calcestruzzo a riempimento delle forre presenti nella parete di roccia sovra-

stante la briglia;�• Continuazione del muro esistente a vista in lastre di pietra piasentina a ricoprimento

dei getti di calcestruzzo eseguiti a consolidamento della roccia;�• Demolizione massi rocciosi posizionati al termine della platea, al fine di ripristinare il

regolare deflusso delle acque evitando che in regime di piena fungano da spartiacqueaumentando il fenomeno erosivo della sponda sinistra;

�• Realizzazione di una parte di scogliera in modo da consentire l�’incanalamento dell�’ac-qua verso il centro del fiume Natisone.

BRIGLIA A VALLE DEL NUOVO PONTE CITTADINO�• Rivestimento dei muri d�’ala con lastre di pietra piasentina, posate su getto di calce-

struzzo armato con tiranti in acciaio;�• Esecuzione di una copertina in calcestruzzo alla sommità dei muri d�’ala in modo da

ancorare il rivestimento in pietra al muro esistente;�• Esecuzione di getti in calcestruzzo in corrispondenza del salto di sci, posto alla fine

dello scivolo:�• Posa di una paratoia in acciaio zincato in sostituzione della preesistente in legno;�• Costruzione di una struttura in pietrame annegata nel calcestruzzo a monte dei muri

d�’ala e nella zona di raccordo di tali ali con le sponde del fiume al fine di contrastareeventuali fenomeni erosivi;

�• Esecuzione di getti di calcestruzzo sulla briglia a tamponamento fori esistenti.

la briglia, realizzandolo in conformi-tà a quello preesistente in pietrapiasentina, su una nuova sottofonda-zione in scogliera con massi di pie-tra. La realizzazione del muro ha per-messo di sigillare con getti di cemen-to gli ingrottamenti scavati dall�’ac-qua, in una zona dove il conglomera-to spondale è particolarmentefagliato.

Il secondo intervento ha riguarda-to la briglia esistente a valle del nuo-vo ponte cittadino sul Natisone. Già in passato si riscontrava infattiche la briglia, pur presentandosi effi-ciente dal punto di vista idraulico, ne-cessitava di un intervento adeguatoper un corretto inserimento paesag-gistico delle strutture in cemento ar-mato, nude ed appariscenti. L�’inter-vento ha riguardato il rivestimento deidue muri laterali con lastre di pietrapiasentina dello spessore di cm 30,altezza cm 40, lunghezza a correrenon superiore a 60/90 cm, poste sugetto di calcestruzzo armato ed ade-guatamente ancorate e sigillate conmalta di cemento ad elevata resisten-za. Quale consolidamento del rivesti-mento a monte dei muri d�’ala e nellazona di raccordo di tali ali con le spon-de del fiume si sono realizzate dellescogliere annegate nel cemento percontrastare eventuali fenomenierosivi. Sulla medesima briglia è stato ese-guito un ulteriore intervento riguar-dante l�’esecuzione di un getto di cal-cestruzzo in corrispondenza del saltodi sci, posto alla fine dello scivolo.Scopo di questi getti è il ripristinodella parte di superficie interessatadall�’erosione del materiale solido sca-ricato dalla luce a battente, che perragioni cantieristiche, era stata pra-ticata al centro del corpo della bri-glia, e lasciata per lungo tempo aper-ta ed ora richiusa. Inoltre, nella fase di realizzazionedel consolidamento dell�’ala destra, siè provveduto alla sostituzione dellaparatoia esistente in legno con unadi eguali misure in acciaio che, muni-ta di gancio all�’estremità, potrà es-sere rimossa in qualsiasi momento incaso di necessità di abbassamentodell�’alveo a nord della briglia.

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SCHEDA TECNICA DEI LAVORI

OGGETTO: Opere di ripristino e completamento briglie sul fiume Natisonein Comune di Cividale del Friuli

FINANZIAMENTO: I lavori sono stati finanziati dalla Regione (L.R. 17.08.1985, n. 38).Il finanziamento complessivo dell�’opera è stato di Euro 420.968,92(Lire 815.109.481) di cui:a.1) Intervento a monte del ponte del Diavolo Euro 110.619,09a.2) Intervento a valle del nuovo ponte cittadino Euro 213.806,70

Totale dei lavori base d�’asta Euro 324.425,79Ribasso d�’asta 2,30% - Euro 7.461,79Oneri per sicurezza Euro 8.020,58

Importo totale dei lavori Importo totale dei lavori Importo totale dei lavori Importo totale dei lavori Importo totale dei lavori Euro 324.984,58Euro 324.984,58Euro 324.984,58Euro 324.984,58Euro 324.984,58Somme a disposizione dell�’Amministrazione:a) Spese tecniche + art. 18 L. 109/94 Euro 30.987,42b) IVA complessiva (su a.1 e a.2) Euro 64.996,92

Somma totale a disposizione dell�’Amministrazione Euro 95.984,34IMPORTIMPORTIMPORTIMPORTIMPORTO TO TO TO TO TOOOOOTTTTTALE PROGETTALE PROGETTALE PROGETTALE PROGETTALE PROGETTO O O O O Euro 420.968,92Euro 420.968,92Euro 420.968,92Euro 420.968,92Euro 420.968,92

DATA PROGETTO Dicembre 2001 (approvato con deliberazioneGiunta Municipale n° 8 del 09.01.2002)

PROGETTISTA E DIRETTORE LAVORI prof. ing. Raffaele Cola - PadovaCollaboratore: geom. Mauro Di Benedetto - S. Daniele del FriuliIMPRESA I.C.E. di TONDO Gianni & C. s.n.c. - VenzoneINIZIO LAVORI 14.10.2002FINE LAVORI 06.12.2003

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Conclusi i lavori su numerose tratte fognariee sugli impianti comunali di depurazione delle acque

Le scelte progettuali

La scelta delle tratte di intervento èstata operata al fine di risolvere le si-tuazioni di criticità segnalate dai citta-dini o avvertite dal gestore dei servizidi fognatura e depurazione tralascian-do ogni soluzione sui collettori princi-pali della rete fognaria che dovrannoessere oggetto di verifica nell�’aggior-namento del progetto generale dellefognature.Le soluzioni progettuali sulle trattefognarie tengono conto dei tracciatidelle tubazioni, della presenza di altrisottoservizi, delle quote a disposizionesulla base di un dettagliato rilievo pla-no altimetrico delle aree di intervento.L�’adeguamento funzionale dell�’impian-to di depurazione di via degli Abeti haperseguito due obiettivi: uno volto adadeguarsi al D.Leg.vo 152/99 e l�’altroa ridurre i costi di gestione.Infine per una più agevole gestione econtrollo degli impianti è stata previ-sta, su indicazione del gestore Acque-dotto Poiana spa, l�’installazione del si-stema di telecontrollo su alcuni impiantidi sollevamento fognario e sugli impiantidi depurazione a fanghi attivi.

Interventi

I lavori realizzati a partire dal 2003 sonostati progettati dagli ingg. AlessandroPatriarca e Gabriele Sandri dell�’Acque-dotto Poiana spa e diretti dall�’Ing. Ales-sandro Patriarca. L�’esecuzione dei la-vori è stata affidata all�’ImpresaS.A.F.I.P. srl di Oleis di Manzano.

Gli interventi sono stati i seguenti:

1) realizzazione di un tratto di fogna-tura lungo via Leicht

Via Leicht non era servita da una retefognaria, ma esisteva solamente una li-nea in calcestruzzo DN 400 mm, vetustae molto superficiale, utilizzata per l�’al-lontanamento delle acque meteoricheprovenienti dalla sede stradale. Conl�’intervento realizzato si sono vettoriatele acque meteoriche e nere dell�’abita-to dimensionando le condotte per il fu-turo convogliamento delle acque nereprovenienti dalla frazione di Sanguarzo,che consentirà l�’eliminazione della va-sca Ihmoff a servizio della frazione. L�’al-lacciamento del nuovo tratto è statoeffettuato su via Montenero ove già esi-steva la predisposizione.

Sono stati posati 122.00 m di tubazioneDN 500 mm in calcestruzzo ed un trattodi 26.00 m del DN 315 mm in PVC conrelativi pozzetti di ispezione, allaccia-menti alle utenze e caditoie stradali.

2) realizzazione di un tratto di fogna-tura lungo via Goldoni

Lungo via Goldoni era prevista la rea-lizzazione della rete fognaria in PVC DN400 mm ma, in fase di scavo, è emersala presenza di una linea fognaria in cal-cestruzzo DN 400. La direzione lavori,ha disposto la verifica delle condizionidelle tubazioni e l�’accertamento del-l�’esistenza di pozzetti di ispezione.Le indagini sono state eseguite a mez-zo di telecamera robotizzata che ha

Fasi di posa della condotta lungo via Leicht

Nelle more di approvazione dell�’ag-giornamento del progetto generaledelle fognature, l�’AmministrazioneComunale ha inteso realizzare diver-si interventi di posa, sistemazione eadeguamento di tratte fognarie,l�’ammodernamento dell�’impianto di

depurazione di via degli Abeti e la re-alizzazione del sistema di telecoman-do e telecontrollo degli impianti didepurazione di v ia degli Abeti,Grupignano e Gagliano e delle stazio-ni di sollevamento di piazza S.Biagioe di Borgo Brossana.

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permesso di appurare il buono stato diconservazione della fognatura e la pre-senza di pozzetti di ispezione ogni 40-50 ml. La direzione lavori ha deciso per-tanto di mantenere la condotta esisten-te, intervenendo solamente nei trattiiniziali e finali. È stato sostituito il col-legamento alla rete su via Montenerocon una condotta in PVC (13.00 m) erealizzato il prolungamento della lineadi 30.00 m sempre con una condotta inPVC. Sono stati infine portati in quotai pozzetti esistenti, sostituiti i chiusini,realizzati due nuovi pozzetti di ispezio-ne, le caditoie stradali e gli allaccia-menti alle utenze.

3) realizzazione della rete fognarialungo via Morpurgo, via Libertà evia Peribola

L�’intervento consente l�’allacciamentoalla fognatura esistente su via Periboladelle abitazioni di via Morpurgo e di al-cune abitazioni di via Libertà.L�’esecuzione dell�’opera ha interessatoalcuni terreni privati, oltre che la stra-da statale n. 54. In definitiva sono sta-te posate due tratte in PVC, rispettiva-mente di 49.00 m e 84.00 m, lungo viaMorpurgo, mentre il collegamento su viaPeribola è stato realizzato con una con-dotta in calcestruzzo di 144.00 m.L�’intervento ha richiesto anche la posadi 22.00 m di tubazione in PVC per l�’al-lacciamento di alcune utenze, la posadei pozzetti di ispezione, delle caditoiee la predisposizione degli allacciamen-ti.

4) collegamento della fognatura di viaS.Elena con via della Croce

Si è trattato del collegamento dellacondotta su via S.Elena con la tubazio-ne esistente su Via della Croce, realiz-zato con una tratta di tubazione in PVCdello sviluppo di 40.00 m. L�’interventosi è rivelato molto difficoltoso per lapresenza di diversi sottoservizi e di ter-reno roccioso.

5) realizzazione di un tratto di fogna-tura lungo via Molinuss

L�’intervento ha realizzato la condottafognaria di tipo misto a servizio dellavia. Considerata la ridotta larghezzadella strada e la presenza di numerosisottoservizi posti anche a quote diver-se, si sono incontrate notevoli difficol-

tà nella posa della linea. Si è eseguitala posa di 67.00 m di tubazione in PVC,con relativi pozzetti di ispezione ecaditoie a griglia piana sifonata nonchèla predisposizione degli allacciamentialle utenze.

6) realizzazione della rete fognarialungo via Mattioni e Via Podrecca

Le due vie parallele, erano servite dauna rete fognaria per le acque bianchedel tutto inadeguata alle attuali esigen-ze. L�’intervento è consistito nel vet-toriamento delle acque meteoriche edelle acque nere su via Premariacco oveè presente una linea DN 500 mm.

Sono state posate due condotte in PVCdi 96.00 m lungo Via Podrecca e 69.00m lungo Via Mattioni, con i relativipozzetti di ispezione, le predisposizionidegli allacciamenti alle utenze e lecaditoie stradali.

7) realizzazione di un tratta fognarialungo via Foscolo nella frazione diPurgessimo

L�’intervento si era reso necessario perservire un�’area residenziale non colle-gata al depuratore comunale preveden-do il vettoriamento delle acquemeteoriche e delle acque nere sullacondotta esistente su Via U. Foscolo.La linea fognaria, il cui tracciato ha in-teressato anche terreni privati, è statarealizzata con una condotta in PVC peruna estensione di 256.00 ml, e relativipozzetti di ispezione.

8) realizzazione di uno sfioratore dipiena dall�’incrocio via Castelmonte- via Druga - via Carraria al torren-te Lesa

L�’intervento che permette il convoglia-mento delle acque di sfioro provenien-ti dalla condotta di Via Druga, ha richie-sto la demolizione di circa 40.00 ml delvecchio canale di sfioro delle acquemeteoriche su Via Carraria e la sua so-stituzione con una condotta in calce-

Verifica videoispettiva della condotta lungo via Goldoni

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Lavori Pubblici

Schermata del telecontrollo del sollevamento di Borgo Brossana

struzzo DN 500 mm sino al raccordo conl�’esistente linea di scarico al torrenteLesa. Tale intervento di laminazione del-le portate al colmo comporta un imme-diato beneficio alla condotta esistentesu Via Carraria, la cui inefficienza erastata più volte denunciata dai cittadi-ni. Nell�’esecuzione delle opere si è te-nuto conto delle reti preesistenti prov-vedendo per quanto possibile alla loroconservazione.

9) potenziamento della rete fognarialungo viale Trieste

L�’esecuzione delle opere risultava ne-cessaria per sistemare la situazione al-quanto precaria della rete fognaria dellazona residenziale posta di fronte allaCasa di Riposo. Infatti la zona era dota-ta di rete fognaria mista ma non erastata collegata con la rete fognaria esi-stente su Via Tombe Romane.L�’intervento ha pertanto richiesto larealizzazione dell�’attraversamento diViale Trieste con una condotta in calce-struzzo di 14,00 m e la sostituzione dellaesistente condotta lato Casa di Riposo,con una nuova condotta in calcestruzzoper una estensione di 112,00 m sino araggiungere la fognatura su Via TombeRomane.Per permettere l�’esecuzione dei lavoriè stato necessario modificare la lineaacquedottistica esistente.

10) adeguamento dello sfioratore divia S. Lazzaro

Si è sostituita la tratta finale dellosfioratore di piena per una estensionedi circa 27.00 ml.L�’intervento di notevole difficoltà perla morfologia del terreno è stato rea-lizzato con la massima cautela valutan-do le migliori soluzioni tecniche sia dalpunto di vista realizzativo che dal pun-to di vista della sicurezza del lavoro.

11) ripristino della quota dei chiusinistradali e realizzazione dellecaditoie lungo via Trento, via deiLongobardi, via Divisione Julia evia Cervi

L�’area, pur essendo dotata di un�’ade-guata rete fognaria, presentava proble-mi di deflusso delle acque ai quali eradifficile dare risposta vista l�’impossibi-lità di accedere ai pozzetti di ispezionericoperti dal manto stradale. Sono stati

messi in quota 9 chiusini stradali, rea-lizzate 46 caditoie a griglia pianasifonate e il collegamento tra le retifognarie di Via Divisione Julia e ViaTrento.

12) ripristino della quota dei chiusinistradali e realizzazione dellecaditoie lungo via Galvani e viaRatchis

La fognatura lungo le vie Galvani eRatchis non era dotata di caditoie stra-dali ed inoltre su via Galvani i chiusinisui pozzetti di ispezione risultavanooccultati dal manto in asfalto.L�’intervento ha permesso la messa inquota di 6 chiusini e la posa di 32caditoie a griglia piana oltre ad una abocca di lupo.

13) realizzazione di una griglia per laraccolta delle acque meteorichelungo via del Castello

L�’intervento, originariamente previstonel tratto in sommità di Via del Castel-lo per la raccolta delle acque meteo-riche, è stato sostituito su segnalazio-ne degli uffici tecnici comunali con laposa di due griglie poste sulle cunettedi raccolta delle acque in corrisponden-za dell�’incrocio con Via S. Moro.

14) adeguamento dell�’impianto didepurazione di via degli Abeti

L�’impianto di depurazione di Via degliAbeti serve gli insediamenti del Capo-luogo posti in sponda sinistra al FiumeNatisone.Le attuali strutture, realizzate in duefasi distinte, erano potenzialmente ingrado di garantire la corretta depura-zione dei reflui fognari purché venisse-ro razionalizzate e ammodernate.

L�’intervento pertanto si è prefisso disoddisfare le seguenti esigenze:�• ottimizzare i costi di gestione�• migliorare la resa depurativa;�• adeguare l�’impianto alla normativa

vigente nella rimozione dei corpi so-lidi. A tal fine sono state realizzatele seguenti opere:

�• un impianto di grigliatura fine;�• un�’unica linea di trattamento attra-

verso il collegamento delle due va-sche di ossidazione esistenti con unacondotta in PVC;

�• la sostituzione dell�’impianto diossigenazione con un sistema di dif-fusori a bolle fini alimentate da duesoffianti a lobi di cui una generalmen-te in funzione ed una di riserva,insonorizzate e collegate ad un col-lettore centrale in acciaio inox DN100 mm;

�• la costruzione della cabina dialloggiamento delle soffianti in ce-mento armato, delle dimensioni inpianta di 3.00x6.00 m;

�• la posa in opera di una valvola moto-rizzata per lo scarico dei fanghi disupero con frequenza e quantità co-stanti mediante temporizzatore pau-sa-lavoro;

�• l�’installazione di un misuratore di por-tata ad ultrasuoni per laquantificazione del carico idraulicoin ingresso.

15) realizzazione del sistema di tele-comando e telecontrollo degli im-pianti di depurazione di via degliAbeti, Grupignano e Gagliano edelle stazioni di sollevamento dipiazza S.Biagio e Borgo Brossana

Nella gestione dell�’impiantistica, siaessa acquedottistica o di fognatura e

depurazione, le modernetecniche di telecontrollopermettono di otteneremigliori risultatigestionali sia in terminieconomici che tecnicoqualitativi. Sono statipertanto dotati di talestrumento di supervisionegli impianti più importan-ti del territorio comuna-le, implementando il si-stema di telecontrollo giàin possesso dell�’Acque-dotto Poiana spa.

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ITER AMMINISTRATIVO

Progettisti: ingg. Alessandro Patriarca e Gabriele Sandriufficio progettazione e lavori dell�’Acquedotto Poiana S.p.A.

Approvazione: deliberazione della Giunta Municipale n. 46 in data 28 gennaio 2002Finanziamento: contributo della Regione in conto capitaleImporto complessivodel progetto definitivo-esecutivo: Euro 516.456,90Aggiudicazione Lavori: impresa �“S.A.F.I.P. SRL�” con sede a Oleis in Comune di ManzanoDirezione Lavori: ing. Alessandro Patriarca

ufficio progettazione e lavori dell�’Acquedotto Poiana S.p.A.

Consegna lavori: consegna parziale in data 27.06.03 e definitiva il 29.09.03Tempo contrattuale: 300 gg.Sospensioni e proroghe: sospensione dal 01.07.04 al 13.09.04.

È stata concessa una proroga di 30 giorni dal 06.10.04Ultimazione lavori: entro il giorno 05.11.04

QUADRO ECONOMICO

a) lavori in appaltoOpere fognarie 266.473,11Sistemazione dell�’impianto di via degli Abeti 78.731,24Telecontrolli e quadri elettrici 76.222,30

421.426,65ribasso d�’asta dell�’ 1,10 % - 4.635,69sommano 416.790,96oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso 16.908,62totale opere in appalto Euro 433.699,58

b) somme a disposizione della stazione appaltanteb1) asservimenti e danni a frutti pendenti 1.291,14b2) spese per consulenze, rilievi e prestazioni specialistiche 7.746,85b3) accantonamento fondo per accordi bonari 15.493,71b4) modifiche per intersezioni con reti tecnologiche 5.164,57b5) allacciamenti telefonici per le apparecchiature di telecontrollo 1.032,91b6) imprevisti ed economie inerenti l�’appalto compresa IVA 5.869,32b7) IVA 46.158,82totale somme a disposizione Euro 82.757,32

Totale Euro 516.456,90

16) realizzazione di un nuovo quadroelettrico presso la stazione di sol-levamento di piazza S.Biagio epresso il depuratore di via degliAbeti

I quadri elettrici del sollevamento dipiazza S.Biagio e del depuratore di viadegli Abeti, sono stati sostituiti per ren-derli rispondenti alle norme vigenti eper consentire l�’alloggiamento delleapparecchiature di comando e l�’auto-mazione delle nuove utenze.

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I lavori di sistemazione della cortedel municipio cittadino uniscono in unsolo appalto un insieme di esigenze di-verse, maturate nel tempo dall�’Am-ministrazione comunale. Per prima cosa vi era la necessità diun adeguamento estetico di un am-biente di notevole visibilità pubblica,poiché la corte si trova in un puntodi grande transito, fruito sia da nume-rosi turisti , che dai cittadini che sirecano in municipio. In questo luogo , nel 1938, in occa-sione del Bimillenario Augusteo, la So-printendenza ai Beni Archeologici misein luce un reperto musivo di notevoleimportanza strategica, vista la sua col-locazione a pochi metri dal cardine ro-mano (l�’attuale corso Paolinod�’Aquileia). Si tratta di una delle testimonianzepiù facilmente visitabili dell�’anticaForum Julii conservate �“ in loco �“.(Nelmuseo cittadino, infatti, sono visibilialtri reperti musivi pregevoli, ma sitratta di testimonianze �“staccate�” dalproprio contesto originale).

Interventi di valorizzazionedella corte del Palazzo Municipale

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LAVORI DI : sistemazioni esterne del Palazzo Municipale (riqualificazionedegli spazi e delle zone verdi della corte interna) e opere diabbattimento delle barriere architettoniche

COMMITTENTE: Comune di Cividale del FriuliIMPRESA: SIMONCIG s.r.l. - Moimacco (UD)PROGETTISTA: Studio Architetti AVON Associati - UDINEDIREZIONE SCIENTIFICA: Soprintendenza per i Beni Archeologici

IMPORTO COMPLESSIVO: Euro 119.000,00INIZIO LAVORI: 11.04.2004FINE LAVORI: 06.11.2004

Importo complessivo soggetto a ribasso Euro 73.595,11Ribasso d�’asta 3,00% Euro 2.207,85TOTALE Euro 71.387,26Perizia Euro 5.727,74Oneri per la sicurezza Euro 3.873,43TOTALE Euro 80.988,43

Il pavimento è collocato in un�’areaprossima al gradevole spazio della log-gia medievale, che si intravede dallacorte. Da qui possiamo anche osserva-re, attraverso la vetrata di ingresso, lafacciata rinascimentale del duomo. L�’ opera di valorizzazione del mosai-co è stata condotta sotto la guida del-la direttrice del museo archeolo-gico,dottoressa Serena Vitri,che si èimpegnata personalmente in unariconsiderazione dei documenti di sca-vo del 1938 ed in una globale�“rilettura�” del sito. Si tratta di una domus romana del1° secolo dopo Cristo: in particolare ilpavimento appartiene ad un locale untempo adibito a sala da pranzo,disobbligato da un corridoio orientatolevante-ponente. È stato possibile distinguere trecampiture diverse nelle immediateadiacenze del mosaico: color coc-ciopesto per la zona dove questo con-tinuava, colore scuro per un butto (fos-sa) rinascimentale, colore grigio peridentificare l�’area esterna alla domus.Oltre a concorrere ad un miglioramen-to di immagine del palazzo municipa-le, l�’intervento (curato dallo StudioAvon Architetti Associati di Udine) ri-sponde alla necessità di adeguare al-meno il piano terra dell�’ edificio allenormative cogenti sul superamentodelle barriere architettoniche. Si èprovveduto perciò ad installare unservoscala che metta in collegamen-to la strada medievale a sud del fab-bricato con il primo livello dello stes-so. Tutto il piano terra, ed in partico-lare la sala riunioni,diventano cosìagibili anche agli utenti disabili. I lavori hanno costituito l�’occasioneper mettere a norma tutti i cammina-menti esterni con la realizzazione diparapetti, corrimani e barriere di pro-tezione ove risultava necessario; an-che le sottostazioni afferenti al cavedioesterno sono state revisionate, ed èstata realizzata una nuova pavimenta-zione in pietra di Torreano. Infine è stata predisposta una nuovailluminazione per tutta la corte, stu-diata in modo da valorizzare il percor-so interno e far sì che anche durantele ore serali sia intuibile la presenza diun sito degno di interesse storico arti-stico. 25

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Il lavoro di restauro riguarda il monu-mento dell�’insigne scultore Mistruzzi chesi trova all�’interno del Parco di vialeMarconi in Cividale. Lo stato di conser-vazione dell�’apparato lapideo era abba-stanza buono. L�’intera superficie risultava però imbrat-tata da scritte vandaliche e presentava inol-tre un attacco biologico. Molte dellestuccature tra i conci erano degradate edin alcuni casi mancanti. Anche il monumento bronzeo era inte-ressato da una degrado diffuso dovuto allacorrosione degli alliganti, che si manife-stava con la presenza di ossidi e cloruri dirame. Si notavano altresì tracce di depo-siti superficiali e qualche incrostazionecalcarea. I fenomeni di corrosione chimica si ori-ginano per reazione diretta di un metallocon un determinato reagente chimico (os-sigeno, anidride carbonica, acidosolforico); i fenomeni di corrosioneelettrochimica avvengono invece in pre-senza di acqua o semplicemente di umidi-tà. Il meccanismo con il quale la corrosio-ne atmosferica può produrre danneg-giamenti assai gravi in termini diassottigliamenti, perforazioni, con conse-guente perdita della stabilità strutturale odelle talora necessarie caratteristiche èquindi complesso. Un manufatto metalli-co inizia a deteriorarsi in modo apprezza-bile e a velocità crescenti quando l�’umi-dità relativa dell�’ambiente circostante su-pera un determinato livello critico. Purtroppo la presenza di anidridesolforosa nell�’atmosfera, intensifica inmodo consistente la velocità di attacco; uneffetto analogo è esercitato da ossidi, dasostanze solide, quali sali, polveriigroscopiche in grado di assorbire umidi-tà che esaltano così in modo notevole ilfenomeno corrosivo.

L�’intervento di restauro

Il monumento bronzeo

La prima operazione eseguita sul mo-numento ai è stata una pulitura di tipomeccanico utilizzando dapprima pennellimorbidi e poi con l�’ausilio di bisturi emicromotore per assottigliare le incrosta-zioni calcaree più tenaci. Il passaggio suc-cessivo è stato quello di asportare i resi-dui lasciati sulla superficie effettuandonumerosi e ripetuti impacchi con acquademineralizzata interponendo fogli dicellulosa. Si è proceduto quindi con unapulitura di tipo chimico. Infine, in seguito ad un ultimo lavaggiocon acqua demineralizzata e spazzolini, sisono asportate alcune scritte con impac-chi di solventi.

Il restauro del monumentoai Caduti in Guerrae nella Resistenza

Considerazionisullo stato di conservazione

Nelle zone di sottosquadro, ove si eranoformate delle vere e proprie croste nere,si è utilizzato nuovamente il micromotoresu cui si erano montate piccole frese e lamicrosabbiatrice con un inerte non moltoduro come la pomice. A questo punto sisono eseguite tutte le stuccature in corri-spondenza dei fori e dei difetti di fusioneutilizzando un prodotto bicomponente abase di epossidica e polvere metallica disintesi. Le parti stuccate sono state suc-cessivamente integrate cromaticamentecon colori a vernice da ritocco o con lastesura di grafite. Sul monumento bronzeo, dopo un�’accu-rata disidratazione, si è infine applicato un

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Patrimonio

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Ditta esecutrice: Sebastiano Ricci soc. coop. - UdineCoordinatori restauro: dott.ssa Daniela Cisilino; rest. Luisa FogarRestauratrici: dott.ssa Samantha Hueller, dott.ssa M. Caterina Olivieri,

Roberta RighiniEsecuzione lavoro: ottobre 2004Importo dei lavori: Euro 22.320,00

doppio strato protettivo a base di una re-sina acrilica e di una componente cerosaaddizionati con un inibitore della corro-sione per assicurare un�’azione preventivaed impedire ulteriore corrosione. L�’apparato lapideo

Per quanto riguarda l�’apparato lapideosi è provveduto ad un lavaggio accuratocon l�’ausilio di un macchinario di ultimagenerazione che miscela acqua, inerte earia a pressione controllata. Al terminedelle operazioni di pulitura cono statiasportati gli impasti delle stuccature cherisultavano decoesi e non svolgevano piùla loro funzione sigillante. Le fessure tra i conci e le lastre sono staterisarcite con impasti a base di sabbia finadi fiume, carbonato di calcio micronizzatoe calce bianca Lafarge. Infine sulla superficie è stato steso apennello un protettivo non filmogeno, chepermette la traspirabilità ma, al tempo stes-so, rende la pietra impermeabile.

Note storiche

L�’attuale Monumento ai Caduti, opera insigne del com-

pianto scultore Mistruzzi, non è stato a suo tempo ultima-

to, come da progetto, con la costruzione di un arco in pie-

tra sovrastante il gruppo in bronzo.

L�’Amministrazione Comunale, nel lontano 1965, volendo

ricordare tutti i Caduti nelle Guerre e nella Resistenza, ha

ritenuto doveroso completare detto monumento.

Dopo aver sentito un apposito Comitato esecutivo, ha

preso contatto con un consulente e amico personale del

Mistruzzi, l�’ingegnere architetto friulano Cesare Pascoletti

residente a Roma, professionista di fama nazionale, il qua-

le ha accettato l�’incarico ed ha presentato un progetto,

che ha previsto la costruzione �– in sostituzione dell�’arco �–

di una esedra in pietra di Torreano e di Aurisina, nonché di

una grande targa in pietra con la scritta in bronzo �“Cividale

a tutti i suoi Caduti in Guerra e nella Resistenza�”.

Ricordare i propri concittadini Caduti per la Patria è un

dovere dei più nobili e sacri; un dovere che tutti ci unisce

nel culto di ideali superiori.

È espressione di sentimenti di fede e di umana solidarie-

tà, nonché di maturità civica. Per queste particolari con-

siderazioni, la Giunta Municipale, sentito il Consiglio Co-

munale, è venuta alla determinazione di raccogliere i fon-

di necessari mediante una sottoscrizione cittadina.

Con queste parole il Sindaco di allora e Presidente del

Comitato, avv. Guglielmo Pelizzo, rivolgeva �“un caldo ap-

pello a tutti gli Istituti ed Associazioni, ed a tutte le fami-

glie cividalesi perché ognuno dia, nella misura che può,

con gesto libero e spontaneo�”.A quarant�’anni dal

completamento del monumento era doveroso un interven-

to di restauro, quale segno di ricordo e rispetto nei riguar-

di di tutti i Caduti.27

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Un lieto annuncio per la grande Fa-miglia Cividalese: le Suore Orsoline diGorizia hanno concesso molto volentieriche il prezioso presepio, in loro posses-so, venga allestito nella sua antica e in-dimenticabile dimora, a Cividale, pres-so l�’ex Convento che ospitò le Religio-se Benedettine fino al 1843 e, in segui-to, le Orsoline fino al 28 Agosto 1999.Quanti ricordi del nostro passato �…: lapreparazione, lo scambio di pareri, diiniziative personali, sempre in piena ar-

monia e in gioiosa attesa del Santo Na-tale; la viva e commovente partecipa-zione non solo dei bambini, ma anchedelle famiglie, dei nonni, ricchi di noti-zie dei tempi felici delle loro infanzia... Questa è parte della prefazione al li-bro sul Presepe redatta dalle SuoreOrsoline che rappresenta molto benel�’affetto di tutti i cividalesi verso que-sto patrimonio d�’arte, che è sempre sta-to proprietà non solo delle suore ma ditutta la Città. Ed ancora dal testo delle

Il Presepe delle Suore Orsolineè ritornato a Cividale

Viva emozione e un folto pubblico alla cerimonia di inaugurazione.Numerosissime le visite durante le festività natalizie

Suore: Il Santo Bambino benedica erallegri il cuore di quanti potranno go-dere di questa visita per molti anni an-cora. Questo concetto è stato espresso sin-ceramente da tutte le autorità presentiall�’inaugurazione del Presepe, avvenu-ta presso la Chiesa di San Giovanni Bat-tista nell�’ex Monastero di Santa Mariain Valle il giorno 23 Dicembre 2004. Il Sindaco di Cividale dott. AttilioVuga, l�’Assessore alla Cultura della Pro-

Il nuovo allestimento curato dallo scenografo Sergio Tavagna e dal tecnico Giuseppe Pizzo

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vincia di Udine Fabrizio Cigolot, l�’Ar-civescovo Emerito Mons. Alfredo Bat-tisti, l�’Arciprete della Parrocchia di San-ta Maria Assunta Mons. Guido Genero,le Suore Orsoline, la folla che gremivala chiesa ed aspettava di visitare lo stu-pendo Presepe�… tutti hanno goduto diun momento di riflessione profonda esentita sul grande evento, sul Natale,sulla pace e la speranza di un mondopiù sereno. Il Coro �“A. Foraboschi�” ha allietatola cerimonia con due canti di autoricividalesi; il Comitato delle ex Allievedelle Suore Orsoline ha premiato SaraCanali, una giovane laureata, per unatesi dedicata ai beni artistici di proprie-tà dell�’Ordine delle Orsoline un tempopresenti nel monastero cividalese ed oraconservati a Gorizia. Ritorna così nella sua originaria col-locazione l�’antico Presepe, a fiancodella Chiesa di San Giovanni Battista,sulla cui area si ergeva la chiesa madredei Longobardi. Ritorna in forma per-manente per la gioia del ripetersi diuna lunga tradizione che ha accompa-gnato tante generazioni cividalesi e perla gioia degli ospiti di questa Città.

Un atto d�’amore, parte di un più am-bizioso progetto per una nuovacentralità dell�’antica capitale. Questele parole conclusive dell�’intervento delSindaco Vuga, condivise da tutti i pre-senti e di grande e luminoso auspicioper Cividale. La continua presenza di pubblico du-rante le festività natalizie è testimoniata

dall�’esaurimento della prima edizionedella pubblicazione �“Il Presepe delleSuore Orsoline a Cividale del Friuli�”,edito dall�’Amministrazione Comunalegrazie al sostegno della Provincia diUdine con una tiratura di 2.500 copie.Prossimamente sarà predisposta una se-conda edizione, con le foto relative alnuovo allestimento.

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La famiglia de Claricini è originaria diBologna. A metà del XIII° secolo un mem-bro della famiglia, Bonjacomo, si trasfe-risce in Cividale, allora capitale del Pa-triarcato di Aquileia, dove viene cooptatonella nobiltà cittadina. Nel maggio 1368 sono menzionati dal-l�’imperatore Carlo IV quali nobili bene-stanti con facoltà di acquistare feudi e dar-ne ad altri investitura, con diritto all�’alta ebassa giustizia. Ebbero giurisdizione suifeudi di St.Veit an der Glan e di Gemianodel Carso. Nel 1418 l�’imperatore Sigismundo con-cede loro il predicato della estinta casataDornpacher che viene, così, a far parte delcognome, con l�’aggiunta, allo stemma difamiglia, che è ornato di fiori d�’arancio,dei due corni tipici dei Dornpacher. Nel 1458 ebbero il feudo di Visinaledello Judrio e la decima di Versa nellaContea di Gorizia.

La famiglia�“de Claricini Dornpacher�”

L�’investitura per la decima di grano evino in Versa rimarrà valida fino al 1870. Il 18 maggio 1572 l�’imperatoreMassimiliano conferma i privilegi conces-si nel 1368 e, nel 1586, il Senato Romanoconcede ai de Claricini Dornpacher la di-gnità ereditaria di Senatori Romani. È da ricordare Nicolò de ClariciniDornpacher che nel 1466 terminò la tra-scrizione della Divina Commedia, operanota come �“codex Claricinensis�” che orasi trova per volontà testamentaria dellaco.ssa Giuditta de Claricini nel Museodella Casa del Santo di Padova, della qua-le furono amministratori, durante i secoli,vari personaggi della famiglia e ultimo fraessi, il Conte Nicolò, padre della co.ssaGiuditta che morì in Cividale, ove è se-polto, nel 1948. La famiglia fin da allora possedeva unnotevolissimo patrimonio immobiliare inPadova e successivamente anche in Roma.

Nel 1895 il Presidente del Consiglio deiministri del Regno d�’Italia concesse al co.Guglielmo de Claricini Dornpacher condecreto ministeriale del 20.10.1895 i tito-li di �“Conte, Nobile e Nobile del SacroRomano Impero�”. Il 16 dicembre 1902 l�’Imperatore Fran-cesco Giuseppe riconfermava loro il tito-lo di conti e il predicato Dornpacher. Deceduto il Conte Nicolò de ClariciniDornpacher nel 1948, gli successero le fi-glie Giuditta, nata a Padova il 30.11.1892e deceduta a Bottenicco nel 1968, e Bea-trice, nata a Padova e spentasi a Romadove risiedeva nel 1972. Si è estinta, così,la casata del ramo Cividalese. Anche laco.ssa Beatrice istituì per testamento unafondazione che opera a Roma a beneficiodi giovani, nobili bisognosi.

La Fondazionede Claricini DornpacherLa Fondazionede Claricini Dornpacher

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La �“Fondazione de ClariciniDornpacher�”, con sede in Botteniccodi Moimacco, fu istituita con D.P.R.15.03.71 n.381, modificata con D.P.R.22.02.74 n.466 e iscritta al REA pressola C.C.I.A.A. di Udine al n.206269, pervolontà testamentaria della co.ssaGiuditta de Claricini Dornpacher (testa-mento pubb. 20.08.67 n. 635 rep. converbale 25.01.68 n. 38121/1033 notaioG. Bronzin).La scopo della fondazione è precisatonell�’art. 2 dello Statuto che recita:a) promuovere in Bottenicco di

Moimacco convegni nazionali ed in-ternazionali di studi di archeologia estoria dell�’arte altomedievale, nonchéstudi di storia economica dell�’età mo-derna e contemporanea con partico-lare riguardo alla regione del FriuliVenezia Giulia;

b) promuovere pubblicazioni sull�’argomento;c) �“promuovere la ricerca, la raccolta e la conservazione di re-

perti altomedievali, non esclusa la riproduzione di calchi efototeca;

d) la villa, che rimarrà fornita dei mobili ed oggetti d�’arte, saràaperta al pubblico nei limiti di tempo che verranno fissati dalConsiglio di Amministrazione.

Organi della fondazione sono:A) il Consiglio di Amministrazione è formato da sei membri, di

cui tre di diritto che sono il Sindaco di Cividale del Friuli, ilSovrintendente ai Beni A.A.A. e Storici del Friuli V. Giulia eil Presidente della Deputazione di Storia Patria di Udine. Glialtri tre membri sono nominati dal Sindaco di Cividale delFriuli (avv. Antonio Picotti, dott. Giorgio Trusgnich, p.a.Germano Zorzettig).L�’avv. Picotti riveste la carica di Presidente;

B) il Presidente, che viene eletto dal Consiglio, ha la rappresen-tanza legale della fondazione e i più ampi poteri negli atti diordinaria amministrazione;

C) il Collegio dei Revisori dei Conti è formato da tre membrieffettivi e due supplenti, nominati dal Prefetto di Udine.

Il patrimonio della fondazione è costituito dalla Villa con arre-do, adiacenze, pertinenze, giardini e Parco, cappella gentilizia,dall�’azienda agricola che dispone di oltre 200 ettari a coltivo evigneto. Il reddito è costituito dai proventi dell�’azienda agricolae dall�’affitto di locali per mostre, convegni e convivi.

La VillaSi tratta di una dimora signorile di severa architettura che, con ilsuo sviluppo orizzontale, richiama la tipologia della casapadronale friulana arricchita da stilemi veneti, caratterizzati daamplio salone-portego al pianterreno e salone d�’onore al primopiano, i quali danno adito, ai lati, a una serie di stanze pressochéquadrate.La villa si apre, a nord, nel cortile, oggi ingresso principale, che

ha nel centro un pozzo e che è suddiviso da due ampli sentieriche dividono lo spazio a verde ornato da arbusti di bosso. A sudsi apre sul giardino all�’italiana, considerato uno dei più belli ericchi non solo della nostra regione, con aiuole di bel disegno:ad esso fanno ala sul lato orientale la serra, e su quello occiden-tale la foresteria.Il giardino, a sua volta, apre sul grande e magnifico parco popo-lato da essenze, alcune secolari, come faggi, pioppi e lauri.Dai documenti d�’archivio, la villa, come oggi ci appare, e la cap-pella gentilizia adiacente, furono costruite, su precedente altracostruzione, tra il 1650 ed il 1697.La Cappella gentilizia accoglie, nell�’aula, dipinti attribuiti alCarneo, nell�’abside opere di Lucilio Candido di tema edimpostazione analoghi a soggetti usati da G.A. Pordenone.Le funzioni religiose potevano essere seguite anche dal corettocollegato all�’ultima stanza al primo piano dell�’ala orientale delcorpo principale della villa, e dalla contigua stanza, c.d. deicanterani (che guarda a sud), attraverso una finestra apposita-mente aperta.L�’arredo della villa è di grande interesse ed è un bell�’esempio dicome una dimora signorile veniva arredata e vissuta fino aglianni sessanta del secolo scorso.I manufatti sono distribuiti in tutti i locali della casa e cioè innove stanze al pianterreno e nel portego-salone, e nelle nove stan-ze e salone d�’onore al primo piano. Si tratta di mobili di notevolepregio con esempi di manufatti per ogni secolo a partire dal XVII°.Di grande interesse e pregio i dipinti e le stampe alle pareti.

La Biblioteca è situata all�’ultimo piano e consiste in quattro ele-ganti e luminose librerie a 12 porte, con tre tavoli per lettura-scrittura, e due mobili per conservazione di cimeli.Contiene oltre 3000 opere. Si precisa: opere e non volumi.Il numero di volumi è superiore a 5000 (l�’inventariazione e lacatalogazione non sono ancora ultimate). Vanno segnalate parti-colari raccolte; fra queste, le cosiddette �“cinquecentine�”, libri

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stampati, cioè, tra il 1501 ed il 1600. Diqueste, 17 sono edizioni �“aldine�” dellastamperia veneziana di Aldo Muzio. An-cora 48 edizioni del XVIII sec. in 8°. In-teressanti le raccolte dei periodici, e inparticolare, della �“Civiltà Cattolica�” e�“Nuova Antologia�”.

L�’archivio è situato nella sala al pian ter-reno dal suggestivo arredo ottocentesco.Contiene documentazioni che vanno,cronologicamente, dal 1448 al secolo scor-so e che s�’individuano in tre principali se-zioni: a) documenti di carattere famigliare,b) documenti relativi al patrimonio ed al-l�’amministrazione delle aziende agricole,c) documenti relativi a procedimentigiudiziari di cui la famiglia de Claricini èstata protagonista.È una raccolta che contiene fonti di gran-de interesse per la storia economica, par-ticolarmente agricola, non solo della no-stra regione; ed è anche specchio della vitae delle vicende di una famiglia signoriledei due secoli trascorsi.

La Barchessa, che si affaccia con un por-ticato sul cortile posto ad oriente del cor-po centrale della villa, contiene al pian-terreno cucine, servizi, sala bar e ritrovo.Al primo piano un salone signorilmentearredato che può ospitare oltre 180convitati, con i servizi.Il salone ospita una interessantissima mo-stra permanente del pittore GuidoTavagnacco.

Cenni sull�’attività della FondazioneAbbiamo sopra riportato il testo dello Sta-tuto riguardante gli scopi della fondazio-ne che si possono riassumere nella pro-mozione di ricerche, studi, convegni na-zionali ed internazionali riguardanti la sto-ria dell�’arte, la storia economica anchecontemporanea, la valorizzazione dellaVilla e del suo patrimonio costituito dal-l�’arredo e dal parco.Elenchiamo, ora, brevemente l�’attività diquesti ultimi anni.Nel 1999 si è tenuto il congresso intitola-to a �“Paolo Diacono ed il Friuli Altome-dievale�” e nell�’anno successivo la pubbli-cazione degli atti.Nel 2002 il convegno su �“Paolino diAquileia ed il contributo italiano all�’Eu-ropa Carolingia�” e pubblicazione degli atti.

Nel 2003 il congresso internazionale inti-tolato: �“Storia per parole e per immagini(Il Libro e l�’Immagine)�”.Nel 2004 il convegno internazionale �“Fon-ti per la Storia degli Ebrei in Italia nel-l�’età moderna e contemporanea�”.Questa notevole attività è stata possibileper la convenzione a tempo indetermina-to stipulata con il Dipartimento di Scien-ze Storiche e Documentarie dell�’Univer-sità di Udine, e con l�’Associazione per losviluppo degli Studi Storici ed Artistici diCividale, che disciplinano la collaborazio-ne. I risultati scientifici sono stati notevo-li e ci piace ricordare che il prof. Tomea,

dell�’Università Cattolica di Milano, pub-blicamente, alla presentazione degli attidel Congresso su Paolino d�’Aquileia, co-municava che �“i congressi di Cividale de-gli ultimi anni hanno lasciato segno inEuropa�”. Si è provveduto, con l�’istituzio-ne di borse di studio a ricercatori e stu-denti, alla catalogazione e al riordino del-la biblioteca, dell�’archivio e dell�’arredo.Importanti gli interventi di restauroconservativo della Villa, della Cappella edella Serra, riportando questi manufatti al-l�’antico splendore.Sono stati pure sottoposti a restauroconservativo due magnifici strumenti mu-sicali: un pianoforte, catalogato, del pri-mo novecento ed un violino datato 1753dallo splendido suono.Ricordiamo, ancora, i concerti di musicada camera tenuti in Villa con la collabora-zione della Provincia e dell�’Associazioneper lo Sviluppo degli Studi Storici ed Ar-tistici di Cividale e delle mostre di pitturadi cui ricordiamo le due più importantidedicate ai pittori Guido Tavagnacco eAldo Colò.Il parco ed il giardino della Villa sonovisitabili tutto l�’anno, mentre visite gui-date agli interni della Villa vengono effet-tuate nelle mattinate di ogni prima dome-nica dei mesi da aprile a ottobre.Di particolare significato, infine, la recentedecisione del Consiglio di Amministrazio-ne che ha disposto la donazione di unappezzamento di terreno limitrofo allaChiesa di Moimacco, che consentirà al-l�’Amministrazione Comunale di realizza-re opere destinate a finalità sociali.32

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Ha riscosso notevole successo l�’edizio-ne 2004 della �“Festa di San Martino�” che�– svoltasi nei giorni 13 e 14 novembre �–si è tenuta per la prima volta esclusiva-mente in Borgo di Ponte. L�’Amministra-zione civica, infatti, ha favorevolmenteaccolto le istanze dell�’omonima Associa-zione, che in più occasioni aveva chiestoche la manifestazione venisse riservata allasola zona di Borgo di Ponte, escludendoquindi le bancarelle nel centro cittadino(che per l�’occasione è stato invece apertoal traffico veicolare). E ciò soprattutto in considerazione delfatto che in Borgo di Ponte c�’è la chiesadi San Martino, l�’antica parrocchiale. Per gli abitanti del Borgo, quindi, SanMartino rappresenta in un certo senso ilSanto Patrono, al quale vengono da sem-pre dedicati �– oltre ai doverosi appunta-menti di carattere religioso �– anche deimomenti di festa e intrattenimento legatialla figura storica del Santo. In secondo luogo perché l�’Associazio-ne Borgo di Ponte è attivamente impegnataper la salvaguardia e la tutela degli aspettitipicamente tradizionali del Borgo, pro-muovendo e attuando tutte le possibili ini-ziative idonee alla conoscenza e riscopertadel Borgo stesso.

La festa di San Martino

Il 13 e 14 novembre in Borgo di PIl 13 e 14 novembre in Borgo di PIl 13 e 14 novembre in Borgo di PIl 13 e 14 novembre in Borgo di PIl 13 e 14 novembre in Borgo di Ponteonteonteonteonte

zione civica ha fornito il proprio contri-buto concedendo il patrocinio del Comu-ne di Cividale e tutti i supporti tecnici ri-chiesti. Diverse sono state le manifesta-zioni organizzate dall�’Associazione Bor-go di Ponte nell�’ambito dei festeggiamenti,fra le quali la fiera-mercato con la presen-za di più di settanta bancarelle distribuitelungo tutte le vie e piazze principali delBorgo e su gran parte del Belvedere. Di grande importanza artistica e cultu-rale anche la mostra dal titolo: �“SanMartino: l�’Autunno nell�’Arte�” organizzatain collaborazione con l�’Associazione Ar-tigiani di Cividale, la Banca di Cividale el�’Amministrazione comunale che ha con-cesso l�’uso della Chiesa di Santa Mariadei Battuti. Una esposizione di alto livel-lo che ha riunito venticinque botteghe del-l�’artigianato artistico dell�’intera regione eche può vantare la visita di oltremillequattrocento visitatori (per limitarsia quelli che hanno apposto la propria fir-ma nell�’apposito registro).

In questo senso, pertanto, la �“Festa diSan Martino�” rappresenta quanto di me-glio si possa fare nel rispetto della tradi-zione e dell�’usanza popolare. Una festariuscita, quindi, alla quale l�’Amministra-

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Donare sangue. Quando an-cora la pratica medica della tra-sfusione si muoveva nei con-torni incerti del pionierismo,un coraggioso gruppo diCividalesi si proponevadi dare vita ad un soda-lizio che, come fine pri-mario, mettesse pro-prio il dono del san-gue, a beneficio dichiunque ne avessebisogno. Era il 1959,da appena un anno erasorta ad Udine l�’Asso-ciazione Friulana Donato-ri di Sangue (AFDS), e nellacittà ducale se ne istituì precocemente unaSezione, tra le prime in Regione. Un avvio comprensibilmente difficile,muovendosi tra le diffidenze e i pregiudi-zi (mai scomparsi del tutto, in verità), chescaturivano copiosi per quelle strane pro-poste di farsi infilare un ago del braccioper rinunciare a un po�’ del proprio san-gue, neanche sapendo poi a chi andava afinire. Il tutto �“solo per dare un concreto, gra-tuito, prezioso, insostituibile aiuto al pros-simo, rigorosamente anonimo�”, così pre-dicava in ogni occasione ai suoi concitta-dini quel gruppetto di cividalesi che, riu-nendosi il 17 maggio 1959 nella trattoria�“Al Giardino�”, aveva dato vita alla Sezio-ne della città ducale. Un lavoro improbo,quello di disseminare in un terreno vergi-ne la coscienza del dono del sangue qualedovere sociale. Un suolo non facile dadissodare, quello cividalese, ma sotto alladura superficie la benefica idea inizia agermogliare bene. Dalle poche decine dipionieri iniziali, il loro numero lievita sem-pre più. Alla fine del 1959, i donatoricividalesi aderenti al nuovo sodalizio sonogià 107. In tanti fanno crescere questainnovativa proposta, il parroco di Rualisdon Guido Gasparotto si rivela un entu-siasta, convinto diffusore dell�’iniziativa euna grossa mano giunge dal dottor Giu-seppe Colò, che con la sua passione e com-petenza mette in piedi e migliora conti-nuamente il centro trasfusionale dell�’ospe-dale di Cividale, allora da poco collocatonella nuova sede in via S. Chiara. L�’azione di propaganda, continua ecapillare, è spronata dal Presidente sezio-nale Romano Barbiani, uno dei fondatoriche ricopre questa carica sin dagli esordi

Una scia di generositàlunga 45 anni

del 1959, mantenendola per 28anni. Gli succede l�’attualepresidente MariagraziaMasala. Con una incessanteazione di sensibilizzazione,i donatori aumentano co-stantemente, fino a contare

in questo 45° anno di attività669 iscritti (461 maschi e 208

femmine), che nel 2003 hanno ef-fettuato 628 donazioni. Sono numeri

soddisfacenti, ma Cividale potenzialmen-te potrebbe esprimere adesioni ancora piùconsistenti. Condensando in un dato sa-liente l�’attività associativa protratta inquesti nove lustri, sottolineiamo che sonostate raccolte oltre 13.000 donazioni. Un pubblico riconoscimento all�’opera-

to della Sezione si è avuto nel 1997, conla deliberazione dell�’Amministrazione Co-munale di intitolare una via nella nostracittà ai �“Donatori di Sangue�”. Poiché, per legge, non si può donareoltre i 65 anni, molti aderenti di questosodalizio vengono progressivamente col-locati a riposo e urge un ricambio con for-ze giovani. Proprio per loro, nell�’ambitodelle iniziative previste per questa impor-tante tappa associativa è stato organizza-to, con la collaborazione e il patrocinio delComune di Cividale, un coinvolgenteevento musicale, che si è svolto lo scorso24 settembre al Teatro Ristori. L�’occasione del quarantacinquesimoanniversario di fondazione è, quindi, dacollocarsi in un nuovo slancio associati-

Il corteo dei Donatori di Sangue, preceduto dai labari, percorre le vie della città ducale

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vo, per prepararsi all�’attività futura che sipreannuncia impegnativa, al pari del pas-sato. Infatti al sangue umano non c�’è al-ternativa. Pur con l�’enorme progredire del-la scienza medica, il sangue, non essendomateria sintetizzabile in laboratorio, man-tiene ancora la sua indispensabilità. Disangue ce ne sarà sempre bisogno. Le tecniche di trapianto hanno raggiun-to traguardi impensabili, ma va ampiamen-te sottolineato che senza i donatori di san-gue tali interventi chirurgici non possonoessere effettuati. Più avanzano i progressidella chirurgia, più si acuisce la carenzadi sangue. Questo è un aspetto quasi sem-pre taciuto, ma basti sapere che per i tra-pianti più complessi può essere utilizzatoanche oltre un centinaio di sacche di san-gue, è già successo che una sola operazio-ne possa richiedere fino a 240 donazioni.Questo vuol dire altrettanti volontari chesi recano al centro trasfusionale, per com-piere quello che da ognuno di essi è con-siderato un �“dovere sociale�”.

La Sezione promuove costantementecampagne di sensibilizzazione nelle scuoledi ogni ordine della nostra cittadina, a voltecon esiti soddisfacenti, altre volte inveceincontrando non poche difficoltà a presen-tare i suoi fini statutari nelle istituzioniscolastiche, con l�’intento principale di for-nire una corretta informazione sanitaria. Tuttora esistono molti preconcetti e co-gnizioni errate, che a volte possono fre-nare i donatori potenziali, soprattutto gio-

vani. Ad esempio, qualcuno pensa chedonare sangue indebolisca, invece l�’orga-nismo umano ricostituisce subito, nel girodi poche ore, il volume totale di sanguedonato. Altri addirittura ritengono che, unavolta iniziato, si debba sempre continuarea donare, ma ovviamente non esiste alcu-na �“assuefazione�” fisica al dono, nétantomeno nessuno obbliga il volontarioa donare ancora, soltanto la coscienza el�’altruismo indicheranno ad ognuno il pro-prio comportamento e lo porteranno a ri-petere il suo dono. L�’attività dell�’AFDS è regolata con pre-cise finalità e modalità operative,statutariamente la donazione è rigorosa-mente anonima, non è mirata a personespecifiche, e l�’altro aspetto fondamentaleè la gratuità, in quanto il donatore ha ilsolo riconoscimento - impagabile - del-l�’aver compiuto il proprio dovere sociale. Nella nostra Regione operano 202 Se-zioni dell�’AFDS, sono quasi cinquanta-mila i donatori che hanno accolto l�’invito

a compiere regolarmente questo gesto ela valorizzazione del dono del sangue co-stituisce ormai uno dei tratti salienti dellarealtà friulana. Accanto al suo obiettivoprimario, l�’AFDS promuove anche incon-tri di �“educazione sanitaria�”, per far co-noscere in forma divulgativa temi legatialla salute e alla prevenzione, rinnovandoed attualizzando i temi trattati. Il donatore non viene ricambiato cononori per il suo gesto, ma ha a disposizio-

ne un ampio controllo del suo stato di sa-lute, attentamente monitorato ad ogni do-nazione. Essere donatori, infatti, significaanche tutelare la propria salute e condurreuna vita sana. L�’appello a donare sangue è rivolto atutti in ogni occasione, anche dalle colon-ne di questo articolo, perché è sempre ne-cessario offrire maggiori e migliori spe-ranze a chi si trova nella necessità di rice-vere la �“linfa della vita�”. Diventare donatori di sangue è facile,non ci sono controindicazioni di sorta edil tutto avviene in assoluta sicurezza e conaccurati controlli. Bastano buona salute ebuona volontà, con un po�’ del proprio tem-po. Combattere l�’indifferenza ed aiutareil prossimo dunque si può, anche con unsemplice gesto. Quello di donare sangue.

La cerimonia per il raggiungimento nel 2004 del 45° anno di attività della Sezione AFDS si è svolta nelcentro cittadino, con la consegna dei riconoscimenti ai donatori benemeriti

Chi può donare sangue? Tutte le persone maggiorenni, chegodono di buona salute, il cui peso cor-poreo non sia inferiore a 50 Kg. L�’ido-neità al dono è accertata da esami dilaboratorio e da una visita del medicotrasfusionista.

Come donare sangue? Ci si presenta al luogo di raccolta,al mattino. Non serve il digiuno asso-luto, si può assumere tè o caffè zuc-cherato, biscotti secchi, ma non latteo cibi grassi. Oltre alle donazioni disangue intero, si sono sviluppate le tec-niche di plasmaferesi (estrazione delsolo plasma), piastri-noaferesi(prelevamento delle piastrine),effettuabili su prenotazione.

Quante volte si può donare sangue? Al massimo quattro volte in un annoper gli uomini e due per le donne.

Dove donare? Nei Centri Trasfusionali o di Rac-colta. A Cividale presso l�’appositoCentro dell�’Ospedale, tel.0432.708333.

Dove è possibile chiedere informazio-ni?

AFDSSegreteria Provinciale di Udine

tel. 0432 48181835

Page 36: Città di Cividale del Friuli · 14 La nuova stazione e il centro intermodale (2a parte) 17 I lavori di ripristino e completamento delle briglie sul fiume Natisone 20 Conclusione

I fuochi epifanici a Cividale

Al crepuscolo del 6 gennaio, abbrac-ciando con lo sguardo l�’orizzonte, pos-siamo cogliere i bagliori che costellanola pianura e le colline circostantiCividale. Sono i segni che testimonianoil perpetuarsi della tradizione dei fuo-chi accesi la sera dell�’Epifania, festamolto importante nel calendario popo-lare anche perchè apre il tempo del lun-go periodo carnevalesco. I riti del fuoco sono portatori di mol-te simbologie, si ritiene che i fuochi diinizio anno possano rappresentare lepropaggini di antichissimi rituali legatial solstizio, quando dopo la stasi inver-nale si indicevano feste per scongiurarela lunga notte e propiziare il ritorno del-la luce, con il sole rinato dopo il solsti-zio di dicembre, che segna il giorno piùcorto. Infatti, da quel momento nel cor-so delle giornate si coglie agevolmenteil rassicurante allungamento dei tempidella luce solare. Ma ha anche un signi-ficato �‘eliminatorio�’, per lapurificazione della campagna e per farrinascere la nuova vita, bruciando lavegetazione vecchia e isterilita. Talvol-ta viene anche collocato sulla sommitàdella catasta il pipinòt, un fantoccio distracci, o un essere dai connotatistregoneschi, comunque un simbolicosostituto di elementi negativi da farscomparire con la forza della fiamma,in attesa della rigenerazione e del ri-sveglio primaverile. I falò epifanici risultano di uso gene-rale in tutta la pianura friulana, conrare propaggini in Carnia, dove predo-mina il lancio delle rotelle incandescenti,lis cidulis. Va chiarito che oggi imperaovunque il termine pignarûl, che però èestraneo alle nostre consuetudini loca-li, poichè a Cividale l�’usanza è semprestata indicata come fogarissa, che ilPirona nel suo prezioso vocabola-rio friulano registra comeFugarizze/Fogarizze proprionel Cividalese, citando ladiffusione del nomenelle contigue locali-tà di Premariacco eMoimacco.

A Cividale non si individua, neanchericorrendo ai ricordi degli anziani, unluogo privilegiato per far ardere lagrande pira come, ad esempio, avvienenello spiazzo del Cjscjelat , cioè il rude-re del castello di Coia, nella nota mani-festazione a Tarcento. Un tempo i muc-chi di materiale da incendiare trovava-no varia collocazione nella campagna eogni frazione non si sottraeva all�’impe-gnativa fase di allestimento, vivacizzatada una sorta di tacita sfida basata sullaquantità del materiale ammassato. Piùche una struttura svettante verso l�’al-to, caratteristica di altre zone, ci si con-tendeva il primato dell�’ampiezza com-plessiva del mucchio. Ormai la tradizione si è rarefatta,l�’orizzonte cividalese è sempre menopunteggiato dalla cangiante luminositàdei fuochi, spenti quasi ovunque da pa-recchio. La fogarissa resiste ancora aGagliano e in Zuccola, dove vieneriproposta da molti decenni dalla fami-glia Diplotti. A Grupignano si è mante-nuta sempre vitale, ultimamente gra-zie all�’associazione Amîs di Grupignan,che ha voluto consolidarla fortementenel ciclo degli eventi annuali meritevolidella più ampia difesa. A tale proposi-to, si impone l�’amara constatazione chea rendere più arduo il mantenimentodelle tradizioni - da tutti vivamenteauspicato, almeno a parole - talvolta in-tervengono le demoralizzanti lamente-le di chi non sopporta qualche disagio -opinabile e comunque di brevissima du-rata-, legato allo svolgimento di questemanifestazioni.

Non è quindi da escludere che il nume-ro di fuochi epifanici cividalesi, già esi-guo, in futuro vada incontro ad una ul-teriore contrazione. Essendo legati in misurapreponderante alla produzione agrico-la, i nostri predecessori hanno cercatoovunque segni che rendessero menooscuro l�’esito delle stagioni di coltiva-zione, perché i raccolti non favorevoli lifacevano temere per la loro stessa so-pravvivenza. Si è dunque attribuito alfalò anche un potere divinatorio, cioèdi predizione del futuro, guardando al-l�’andamento dei fumi che si levano dal-le cataste ardenti dei fuochi. Permaneil riferimento a consolidati detti, tra ipiù noti riportiamo il seguente:Se il fum al vâ a soreli jevât, ciape il sace vâ a marcjât (Se il fumo volge ad orien-te, prendi il sacco e vai al mercato, cioèci sarà abbondanza di produzione tan-to da poterla vendere)Se il fum al vâ a soreli a mont, ciape ilsac e vâ pal mont (Se il fumo si dirigedove il sole tramonta, prendi il sacco edemigra per le strade del mondo, perchèil raccolto sarà scarso). Oggi si sono persi pressoché tutti i si-gnificati originari, ma l�’occasione è co-munque propizia all�’incontro della co-munità, magari sorseggiando un bollen-te brulè, che amplifica il piacere di di-sporsi attorno all�’immensa fiamma delgrande fuoco epifanico, capace di farearretrare per una serata le nostre abi-tudini moderne ed evocare primordialiemozioni.

a cura di Claudio Mattaloni