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Circolo Didattico di Todi

Piazzale degli Atti, 1

Tel. 075 8956812 Fax 075 8956863

e-mail [email protected]

www.direzionedidatticatodi.it

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Presentazione del dirigente Scolastico ... ...... ...... ...... ...... ...... ...... . ..... ..... pag. 3

I bambini imparano ciò che vivono .... ... ...... ...... ...... ...... .... ...... .... .. ... ... ... pag. 4

I l territorio di riferimento .... ...... ..... ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... ... ... .. .... .... pag. 5

Organigramma .. ...... ...... ...... ...... ...... .... ...... ...... ...... ...... .... ... ... .... .. ...... .. pag. 6

Figure gestionali ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... ...... ...... ...... .... ...... .... .. ... ... .. pag. 7

Scelte educative ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... ...... ...... ...... .... ...... .. .... . ..... ... pag. 9

Finalità .. ..... ...... ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... ..... . ...... ...... . ... ...... .... .. ...... . pag.10

Strategie e metodologie educative ....... .... .. ...... ...... .... .. .... ...... ...... ...... .. pag.16

Integrazione alunni stranieri . ...... ...... ... ...... ..... . ...... .... .. .... ...... ...... ...... .. pag.18

Bisogni Educativi Speciali ... ...... ...... ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... ...... ...... .. pag.19

Disturbi Specifici dell ’Apprendimento ... ...... ...... ...... .... .. .... ...... ...... ...... .. pag.20

Continuità . ...... ....... .. .... ...... ...... ...... .... ...... ...... ...... .... .. .... ...... ...... ...... .. pag.21

Valutazione ... ...... ... ...... ...... ...... .. .... .... ...... ...... ...... ... ... .... ...... ...... ...... . pag.24

Corresponsabil ità ... ...... ..... . ..... . ...... .... .. .... ...... ...... ...... .... ..... . ...... ... ... .. pag.30

Formazione ...... ...... ...... ...... ...... .... .. .... ...... .... .. ...... ...... .... ...... ..... . ... ... . pag.32

Scuole dell ’Infanzia e Primarie ...... ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... ..... . ...... ... pag.34

Guida alle Scuole dell ’Infanzia ... ........ ...... ...... ...... ...... .... .. .... ...... ...... ... pag.35

Guida alle Scuole Primarie ....... ...... ...... ..... ...... ...... ...... ...... .... ...... . ..... ...... . . pag.47

Link degli allegati ........ ...... ...... ...... ...... .... ...... ...... ...... ..... . .... . ..... . ..... ...... .. pag.57

precisi, mirati e controllati, atti alla formazione di ogni alunno.

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“E' MEGLIO UNA TESTA BEN FATTA CHE UNA TESTA BEN PIENA ” (Montaigne)

Il P.O.F. è la carta d'identità della scuola (art. 3 DPR 275/1999).

Attraverso il POF le scuole sono chiamate ad elaborare il proprio curricolo nel rispetto delle

norme che regolamentano il sistema nazionale d'istruzione nazionale e di quello che sancisce la

costituzione (artt. 2,3,33,34). Nel nostro documento d'identità vengono esplicitati:

il piano pedagogico-didattico;

i progetti e le iniziative per una offerta integrata e aggiuntiva del curricolo;

le risorse interne ed esterne;

l'organizzazione

Il POF rappresenta la cultura della nostra scuola, il percorso educativo contestualizzato che

essa propone per garantire a ciascun alunno il conseguimento del successo formativo nel

rispetto delle scelte educative delle famiglie.

Nelle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo”” si

sottolinea il fatto che i nuovi scenari sociali e culturali rendono l'intervento educativo della scuola

estremamente complesso. Oggi l'apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze

formative che i bambini vivono e che permette loro di acquisire competenze specifiche. La

domanda della quale è investita la scuola è pertanto ben più complessa della sola dimensione

dell'apprendimento disciplinare; comprende infatti anche la sfera del saper essere e del saper

interagire in modo consapevole, critico e propositivo nel contesto nel quale si vive.

A tal fine la nostra istituzione scolastica, avvalendosi delle risorse educative del territorio, ha

adottato una progettazione educativa che, attraverso attività, metodologie diversificate,

personalizzazione dei percorsi di apprendimento, utilizzo di linguaggi non verbali e laboratori,

mette il bambino al centro del proprio processo di crescita.

Per quanto concerne l'aspetto organizzativo, nella scuola primaria (ad eccezione del

plesso di Pantalla) le disponibilità di organico ci consentono di poter ancora garantire per il

corrente anno scolastico 29 ore settimanali (27 curricolari e 2 di attività opzionali legate

all'ambito linguistico e a quello matematico). Nella scuola primaria di Pantalla invece sono

attive tre classi a tempo pieno (40 ore settimanali: 30 curricolari – di cui 3 ore di attività opzionali

– e 10 di tempo mensa e gioco). II collegio docenti ha optato per una organizzazione modulare

ritenendo tale assetto maggiormente funzionale allo svolgimento delle attività didattiche. Esso

consente infatti un più efficace intervento di team nell’azione didattico-formativa, nella

valutazione degli alunni e nella gestione della classe. Dai risultati della valutazione di sistema

annuale, è emersa che fino ad ora l’organizzazione modulare ha garantito l’efficacia e

l’efficienza nel promuovere l’offerta formativa.

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Silvana Raggetti

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Se un bambino vive nella critica

impara a condannare.

Se un bambino vive nell’ostilità

impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell’ironia

impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna

impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza

impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell’incoraggiamento

impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà

impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità

impara ad avere fede.

Se un bambino vive nell’approvazione

impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia

impara a trovare l’AMORE del mondo.

Dorot’s Law Nolte

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Todi è un comune della provincia di Perugia di circa 17.000 abitanti. Il suo territorio si estende

nella Media Valle del Tevere, lungo la E45 tra le città di Perugia e Terni, per una superficie è di circa 223

Kmq.

Il Comune, dopo il picco demografico degli anni ’40 del secolo scorso ed il repentino decremento

del decennio immediatamente successivo, vede adesso una sostanziale stasi nel numero di abitanti, con

un leggero incremento della popolazione dovuto essenzialmente ai flussi migratori che vanno a

compensare una crescita naturale altrimenti negativa1. I residenti stranieri rappresentano infatti circa il

10% della popolazione con provenienze da tutto il mondo anche se prevalentemente riconducibili all’Est

Europa e al Nord Africa2.

La popolazione di età compresa tra 0 e 14 anni rappresenta circa il 12% del totale, e i ragazzi

provengono prevalentemente da contesti familiari di tipo tradizionale.3

Il reddito medio dei dichiaranti (che costituiscono poco più del 50% della popolazione totale) è di

circa di 21.000 €4, ma va da sé che le condizioni economiche ed il tenore di vita delle famiglie non è così

uniforme come le statistiche possono far tendere a credere.

Todi affonda le sue radici nelle civiltà prima umbra, poi romana e successivamente medievale.

Ha una lunga storia, testimoniata da antiche cinte murarie, cisterne sotterranee, reperti museali e

splendidi edifici civili e religiosi: costituisce pertanto fecondo retroterra culturale per i Tuderti e meta

turistica di numerosi visitatori. I beni artistici non rappresentano tuttavia l’unica attrattiva: Todi è una

cittadina immersa nelle bellezze naturalistiche del paesaggio umbro; insieme con Orvieto, è sede

vescovile e il santuario di Collevalenza attrae anche turismo religioso. Per il resto, le colline e i piani

lungo il Tevere si prestano a numerose attività riconducibili al settore primario (agricoltura, allevamento,

ma anche agriturismo e ristorazione legata alle produzioni tipiche locali). Abbastanza sviluppati sono

pure il commercio e la piccola e media impresa, anche se la recessione di questi ultimi anni ha messo in

seria crisi numerose attività e generato disoccupazione.

Il territorio comunale racchiude nei suoi confini numerose località e frazioni, altrettanto

caratteristiche e a loro modo suggestive. Tra queste, alcune sono sede di plessi scolastici dell’infanzia e

del primo ciclo di istruzione. Le scuole del secondo ciclo (licei, istituiti tecnici e istituti professionali) si

trovano invece tutte nel capoluogo.

Nel Comune è presente un presidio ospedaliero (a Pantalla) e un Distretto Socio Sanitario (a

Todi) e sono anche attive numerose associazioni: culturali, sportive, politiche, religiose e di promozione

locale.

Il Circolo Didattico di Todi opera, per quanto di sua competenza, ponendosi in continuità con le

altre istituzioni, con il territorio, e con le sue vocazioni storiche, artistiche, culturali associazionistiche e

imprenditoriali.

1 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2012

2 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2010

3 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazioni su dati Istat 2012

4 Fonte: www.Comuni-Italiani.it - Elaborazione su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze; dati rapportati alla

popolazione Istat al 31 dicembre 2010

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VERTICE

STRATEGICO PIANIFICAZIONE

PROGETTAZIONE VERIFICA E

VALUTAZIONE SERVIZIO

SCOLASTICO

SUPPORTO

ORGANIZZAZIONE

Dirigente scolastico

Consiglio di circolo

Collaboratori del

D.S.

Dirigente

Scolastico

D.S.G.A.

Collegio dei

docenti

Consiglio di

Circolo

Giunta esecutiva

Consigli di

intersezione e di

interclasse

Funzioni

strumentali

R.S.U.

Dirigente

Scolastico

Collegio dei

docenti

Consiglio di

intersezione e di

interclasse

Funzioni

Strumentali

Collaboratori del

D.S.

Commissioni di

lavoro e referenti

dei progetti

Personale A.T.A.

Coordinatori di

plesso

Referenti alla

sicurezza

R.S.U.

Fornitori di beni e

servizi

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DIRIGENTE SCOLASTICO

Assicura il funzionamento dell’istituzione assegnata secondo criteri di efficienza e efficacia; promuove e valorizza le risorse umane e professionali; promuove iniziative e interventi tesi a favorire il successo formativo; assicura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche; promuove la collaborazione tra le risorse culturali, professionali sociali ed economiche del territorio interagendo con gli EE.LL.

PRIMO

COLLABORATORE

Fornisce supporto organizzativo e gestionale all'operato del DS per quanto riguarda la scuola primaria, cura la documentazione didattico- educativa della scuola primaria, coordina il lavoro delle commissioni, sostituisce il DS in caso di assenza.

SECONDO

COLLABORATORE

Fornisce supporto organizzativo e gestionale all'operato del DS per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, cura la documentazione didattico educativa della scuola dell'infanzia, coordina il lavoro delle commissioni, sostituisce il DS in caso di assenza.

FUNZIONE STRUMENTALE

Si occupa di specifici settori dell'organizzazione scolastica per i quali ha ottenuto

l'incarico, favorisce formazione e innovazione. la sua azione è indirizzata a garantire la realizzane del POF e il suo arricchimento anche in relazione con enti e istituzioni esterne.

FIDUCIARIO DI PLESSO

Coordina le attività didattiche, l’organizzazione, l’utilizzo delle risorse strumentali, dei laboratori e dei sussidi didattici; in collaborazione con il personale di Segreteria gestisce il piano delle sostituzioni di Docenti per assenze brevi; cura la diffusione delle informazioni e delle circolari nel plesso; cura i rapporti con le famiglie e con EELL/associazioni con i quali la scuola collabora.

REFERENTE PER LA SICUREZZA

Segnala tempestivamente le emergenze e le problematiche inerenti le condizioni di sicurezza dei vari plessi; partecipa a specifiche azioni di formazione.

STAFF DI ISTITUTO

E' composto, dai collaboratori, dalle funzioni strumentali e dai fiduciari di plesso. Collabora con il DS nell’organizzazione e nella gestione degli aspetti organizzativi ed educativi dell'istituto.

DIRETTORE DEI

SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna.

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Dirigente Scolastico

Dott.ssa Silvana Raggetti

DSGA Dott.ssa Galloni Elisabetta

Docenti scuola primaria 45

Docenti scuola dell’infanzia 25

Docenti di sostegno 10

Docenti specialisti di L2 2

Docenti IRC 5

Assistenti amministrativi 5

Collaboratori scolastici 11

Docenti utilizzati in altre

mansioni (ex art. 17 del

CCNL/07 e CCNI del

25/06/2008)

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Sviluppo di competenze:

cognitive comunicative ed espressive psicomotorie affettivo-relazionali tecnico-operative

Sviluppo dell’identità personale:

Conoscenza di sé Integrazione nel proprio ambiente di vita Autostima Sicurezza e autonomia

Sviluppo di interazioni sociali positive con l’altro e l’ambiente:

Superamento dell’egocentrismo Gestione dei conflitti Educazione alla pace Senso della legalità

SAPERE

Padronanza delle abilità e delle conoscenze fondamentali dei linguaggi comunicativi e delle singole discipline.

SAPER FARE

Interiorizzazione delle modalità di indagine, essenziale alla comprensione del mondo e dell’ambiente

SAPER ESSERE Maturazione delle capacità di azione, di

esplorazione, di progettazione, per capire ad operare responsabilmente nel contesto della scuola, della famiglia e della società.

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FINALITÀ GENERALI

Il Circolo Didattico di Todi, in quanto segmento del primo ciclo dell’istruzione obbligatoria, fa proprie le finalità generali espresse nelle “Indicazioni per il curricolo” (2007) e ribadite nelle nuove “Indicazioni nazionali” (2012): “Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale nella scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie…L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno”.

Il nostro Circolo, nell’ambito delle norme generali stabilite dallo Stato e alle quali tutte le scuole devono attenersi, esercita la propria autonomia funzionale, sancita con L. 59/1997 e successivo DPR 275/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche), elaborando il Curricolo di Istituto che si esplicita nel Piano dell’ Offerta Formativa e nelle Unità di Apprendimento delle singole classi della scuola primaria e sezioni della scuola dell’infanzia (che costituiscono peraltro parte integrante del POF stesso).

“Il sistema scolastico italiano (e quindi anche il nostro Circolo Didattico) assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006), che sono:

1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare ad imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.”

(Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012)

Queste sono il punto di arrivo odierno e l’orizzonte verso cui tendere e proiettarsi al fine di fornire ai nostri studenti di oggi le strumentalità necessarie per un sereno proseguimento degli studi e, ai cittadini di domani, i mezzi necessari alla piena espressione delle proprie potenzialità individuali e sociali lungo tutto l’arco della vita.

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FINALITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia, nel rivolgersi a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età risponde al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.

Le quattro finalità di questo ordine di scuola, declinate dalle Indicazioni Nazionali 2012 (consolidare l’identità; sviluppare l’autonomia, acquisire competenze, vivere le prime esperienze di cittadinanza), sono da considerarsi come assi portanti dei Campi di Esperienza e dei loro Traguardi di Sviluppo verso un profilo evolutivo unitario del bambino dai tre ai sei anni che cresce nella costruzione di sé, nel rapporto con gli altri, nelle conoscenze e nelle abilità e nella dimensione etico-sociale.

Ecco allora che la scuola dell’infanzia ha il compito di “accompagnare i bambini nell’avventura della conoscenza” e “creare le basi”, con “tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme”, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012)

Il bambino che esce dalla Scuola dell’infanzia è “competente” perché: “…ha messo le mani sulla terra, l’ha osservata e si è fatto un’idea di essa, ha annusato i fiori, li ha sfiorati e strappati e ha espresso curiosità ottenendo informazioni; ha ascoltato le storie lette ed ha scoperto il piacere della narrazione e il valore dei segni grafici; giocando ha condiviso, si è strattonato con altri, ha imparato a negoziare e ha fatto sue le dinamiche sociali; ha provato paura, rabbia, gioia; ha conosciuto le emozioni dentro di lui ne ha fatto pennarelli per colorare le sue esperienze, si è visto perduto-abbandonato ed ha sperimentato rassicurazione per affrontare nuove esperienze, ha provato il dispiacere di separarsi per ritrovare e ritrovarsi protagonista di legami affettivi importanti”. (Paola Vassuri, pedagogista).

FINALITÀ SCUOLA PRIMARIA

Vivendo in un mondo sempre più mutevole, complesso e difficile, la società contemporanea si lascia dominare dal potere scientifico e tecnologico, perdendo di vista gli aspetti affettivo-emotivi, relazionali, culturali e creativi che danno quel tocco di originalità alle conquiste realizzate. Jacques Monod sostiene: “ l’uomo contemporaneo è uno zingaro disorientato in un universo frantumato…..”ecco dunque l’importanza della scuola nella società contemporanea, a partire dalla scuola dell’Infanzia che costituisce il necessario ponte tra la famiglia e la scuola Primaria e il primo ambiente extra-familiare, dove i bambini dai tre ai sei anni possono imparare a stare con gli altri, a socializzare e ad apprendere attraverso “percorsi formativi” attuati tenendo conto sia delle caratteristiche psicologiche che

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delle reali esigenze affettive, cognitive e sociali di ciascun bambino che vive nella nostra società.

La nostra scuola primaria si propone di :

dialogare e collaborare con le famiglie e con le altre istituzioni per attuare in modo concreto una autentica centralità educativa del bambino;

proporre un ambiente educativo capace di offrire risposte al bisogno di cure e apprendimento;

realizzare un progetto educativo che renda concreta l’irrinunciabilità delle diverse dimensioni della formazione sensoriale, corporea, artistico - espressiva, cognitiva, psicologica, etica, sociale, emotiva e affettiva;

realizzare una scuola come luogo scientifico per interventi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità;

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CURRICOLO

S.Infanzia e S.Primaria

COMPETENZA Ossia il saper utilizzare in ogni nuova scoperta le

conoscenze apprese e saperle applicare

opportunamente, altresì sviluppare la capacità di

rielaborazione del sapere in un processo di

autotrasformazione per “imparare ad imparare”,

PROFILO DELLE

COMPETENZE AL

TERMINE DEL PRIMO

CICLO DI

ISTRUZIONE

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

PROGETTAZIONE

CURRICOLARE

SCUOLA INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

CAMPI

D’ESPERIENZA

DISCIPLINE

CONTENUT

I

CONTENUTI

METODI

ORGANIZZAZIONE

VALUTAZIONE

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FINALITÀ

DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

Promuovere lo sviluppo dell’ autonomia

-Per scoprire le possibilità motorie e

gestuali del proprio corpo; -Per sentirsi capaci di svolgere azioni senza avere bisogno di aiuto;

Promuovere lo sviluppo delle competenze

-Per scoprire gradualmente le

proprie capacità ed esercitarsi per trasformarle in abilità e quest’ ultime servono a riflettere ( metacognizione ) sulle proprie esperienze per intervenire sulla realtà e migliorarla.

Promuovere lo sviluppo dell’ identità

Per imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile: come figlio, fratello, compagno di gioco -Per imparare a stare bene con gli altri e sentirsi sicuri nell’ affrontare nuove esperienze

Promuovere lo sviluppo della cittadinanza

-Per scoprire i propri bisogni e quelli degli altri; -Per rispettare le regole della comunità scolastica; -Per imparare il rispetto verso la diversità .attraverso interazioni ludiche, il dialogo e i lavori di gruppo.

ATTRAVERSO

CAMPI D’ESPERIENZA ineludibili fondamenti esperenziali, psico-pedagogici e didattici per gli ambiti “del fare” “dell’agire” e “del sapere”

IL SÉ E L’ALTRO -Le grandI domande; -il senso morale; -il vivere insieme; -identità.

IMMAGINI,SUONI, COLORI

-Gestualità; -arte; -musica; -multimedialità.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

-Ordine; -misura; -spazio; -tempo.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

-Conoscenza di sé;

-autonomia; -salute.

I DISCORSI E LE PAROLE

-Comunicazione; -lingua; -cultura.

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Promuovere il senso dell’esperienza educativa

-Assumere ruolo attivo del bambino nel proprio apprendimento. -Sviluppare le proprie inclinazioni. -Esprimere curiosità. -Riconoscere ed intervenire sulle difficoltà. -Acquisire maggiore consapevolezza di sé. -Avviare nella costruzione di un proprio

Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base

-Acquisizione dei linguaggi e dei codici condivisi. -Promuovere l’alfabetizzazione culturale, sociale e strumentale. -Sviluppare la capacità di analisi critica della realtà. -Sviluppare il pensiero riflessivo e critico.

FINALITÀ DELLA

SCUOLA PRIMARIA

Promuovere il senso di cittadinanza e costituzione

-Sviluppare il senso di legalità. -Sollecitare il senso di responsabilità personale e di solidarietà. -Acquisire la consapevolezza dell’agire. -Riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione

Promuovere l’ambiente e l’apprendimento

-Promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo. -Valorizzare l’esperienze e le conoscenze. -Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. -Favorire l’esplorazione e la scoperta. -Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. -Verbalizzare attività didattiche in forma di laboratorio.

ATTRAVERSO

LE DISCIPLINE

che permettono il conseguimento

delle competenze chiave delineate

nel profilo dello studente al

termine del 1° ciclo d’istruzione.

RACCOMANDAZIONE

PARLAMENTO EUROPEO E DEL

CONSIGLIO DEL 18 DICEMBRE

2006(2006/962/CE)ART.1,COMMA

4,DEL DECRETO DEL

PRESIDENTE DELLA

REPUBBLICA 20MARZO

2009,N.89

ITALIANO

LINGUA INGLESE

SCIENZE

MUSICA

ARTE E IMMAGINE

STORIA

GEOGRAFIA

MATEMATICA

EDUCAZIONE FISICA

TECNOLOGIA

RELIGIONE CATTOLICA

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Nel progettare il percorso didattico e formativo, i docenti fanno riferimento all'alunno e al gruppo classe con il quale si trovano ad interagire. “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivo, affettivo, relazionale, corporeo, estetico, etico, spirituale, religioso. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.” (Indicazioni

nazionali, 2012).

STRATEGIE DIDATTICHE

Lavori guidati, individuali e di gruppo Lezioni frontali Attività laboratoriali Interventi individualizzati e personalizzati Ricerche guidate Attività progettuali Attività di recupero, consolidamento e sviluppo Iniziative di sostegno Visite e viaggi di istruzione Partecipazione a spettacoli teatrali, manifestazioni sportive e concorsi

CRITERI METODOLIGICI

La scelta del metodo e degli strumenti che lo calano nella realtà dipende:

dalla realtà della classe (anche dal punto di vista affettivo-relazionale);

dagli obiettivi previsti e dalle competenze che si intendono promuovere; dai ritmi d’apprendimento dei singoli allievi.

Nell’adozione di un metodo di lavoro finalizzato al conseguimento di un obiettivo è necessario individuare le abilità minime che permettono di proseguire in altre fasi di lavoro. Il mancato raggiungimento di tali abilità minime comporta la revisione del metodo adottato e/o eventuali interventi di recupero/rinforzo individualizzati. È importante creare occasioni di insegnamento-apprendimento tese a mettere tutti gli alunni, e non solo alcuni, in grado di imparare e sviluppare le loro capacità. Per questo è preferibile una modalità di rapporto interpersonale e di svolgimento delle lezioni e delle attività che metta al centro del lavoro dei docenti la persona dell’alunno con tutti i suoi bisogni.

Le linee metodologiche generali possono essere così sintetizzate:

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Attuazione di interventi didattici ed educativi il più possibile condivisi da tutti i docenti, in modo da non creare negli allievi disorientamenti e perplessità.

Ricerca di continuità educativo-metodologica, tra il nido comunale, la scuola dell’infanzia, quella primaria e la scuola secondaria di primo grado Cocchi Aosta, attraverso incontri di raccordo tra docenti e tra alunni frequentanti scuole di diverso grado.

Creazione di rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti. Valorizzazione del gioco. L’attività ludica è il momento per eccellenza del bambino che risponde alle sue esigenze più profonde. Il gioco, l’azione, il movimento, caratterizzano l’universo infantile: “Il mio corpo è un io corporeo” (Winnicott). Il gioco favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo sia relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni.

Utilizzo frequente di linguaggi espressivi come mezzo di comunicazione, nelle varie forme possibili: iconica (disegni, immagini, audiovisivi), verbale (lezioni espositive, letture, conversazioni, discussioni), grafica (relazioni, test liberi, composizioni, rielaborazioni, interpretazioni), corporea, musicale, etc.

Coinvolgimento personale degli allievi. È importante infatti privilegiare la loro partecipazione attiva alle esperienze e il coinvolgimento diretto nelle attività perché attraverso il “fare”, l’alunno sperimenta e individua problemi che permettono la formulazione di ipotesi e di soluzioni, nel rispetto dei ritmi individuali di maturazione e dei propri stili cognitivi di apprendimento.

Utilizzo di metodologie didattiche che facilitano l’acquisizione di abilità sociali e promuovano climi relazionali positivi (cooperative learning, problem solving,etc).

Avvio degli alunni alla conoscenza dei fondamenti delle singole discipline. Adozione della metodologia della ricerca e della sperimentazione, tenendo conto delle reali situazioni delle singole classi, del livello culturale dei ragazzi e della effettiva disponibilità dei mezzi necessari.

Adesione ad iniziative proposte da enti, associazioni, etc., quando le attività saranno ritenute proficue, valide e “in sintonia” con le scelte educative dell’istituzione scolastica e con quanto proposto e condiviso dai Consigli di Intersezione/Interclasse.

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Nelle “Indicazioni Nazionali” si ribadisce che la scelta dell’educazione

interculturale per le scuole è inevitabile e al tempo stesso ricca di possibilità: “Una molteplicità di lingue e culture sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno”. Recenti sono le “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri” (febbraio 2014) che seguono quelle emanate nel 2006. La presenza di alunni stranieri ha avuto, nel nostro Paese, un fortissimo tasso di crescita da 100 a oltre 800 mila alunni nell’arco di dieci anni, con frequenza significativa nella scuola dell’infanzia, nella primaria e secondaria di primo grado.

Nella nostra istituzione scolastica significativa è la presenza degli alunni stranieri che si aggira intorno al 10%. Negli anni, l’apposita commissione ha messo a punto un Protocollo di accoglienza e integrazione che ha come obiettivi:

Accogliere e inserire nelle classi gli alunni di origine straniera, facilitandone l’ingresso nel sistema educativo e riducendone, per quanto possibile, le crisi di adattamento.

Comunicare alle famiglie degli alunni stranieri un clima positivo di accoglienza, apertura e disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenze.

Promuovere il successo formativo degli alunni.

Negli ultimi anni scolastici sono stati avviati i seguenti progetti:

“LA SCUOLA A PORTE APERTE", coordinato dall'associazione Onlus "Seconda stella a destra", che ha interessato sia la scuola dell'infanzia che primaria in orario scolastico ed extrascolastico.

I progetti "ARIANNA" e “INTERVENTO DI SOSTEGNO LINGUISTICO” per la scuola primaria in orario scolastico, coordinati dalle cooperative sociali: Frontiera Lavoro e “ONDA” Società Cooperativa Sociale, finanziati dalla Regione Umbria.

La Società Cooperativa “ONDA” ha inoltre attuato il Progetto “SOSTEGNO SISTEMICO ALLA FAMIGLIA: CRESCIAMO INSIEME” ed ha operato in orario extrascolastico presso l’ISTITUTO AGRARIO CIUFFELLI, due pomeriggi a settimana.

La Società Cooperativa “SEM” ha attuato il Progetto “SOSTEGNO SISTEMICO ALLA FAMIGLIA: CRESCIAMO INSIEME” presso due plessi della scuola dell’infanzia, il sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30.

Il "PROGETTO ANTEAS" è stato svolto da insegnanti volontari in quiescenza ed ha interessato la scuola primaria, in orario scolastico.

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Il progetto ex art. 9 CCNL 2006-2009 che sarà svolto nel plesso di scuola dell'infanzia di Pian di Porto e di scuola primaria di Portafratta.

Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA'

La valutazione degli alunni con disabilità si basa su tre principi chiave:

a) la valutazione è un diritto Il diritto all'educazione e all'istruzione è sancito per gli alunni con disabilità

dalla L.104/92: "E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie ( art. 12/2)."

La valutazione degli apprendimenti è una componente indispensabile di qualsiasi attività di insegnamento intenzionale e questo vale certamente anche in caso di disabilità. Per questo è importante sottolineare che ogni alunno, anche con disabilità grave, e la sua famiglia hanno diritto a vedere seriamente valutati i risultati dell'azione educativa e didattica svolta a scuola.

b) la valutazione degli alunni con disabilità è riferita al loro PEI La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va riferita

sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standard, ma a quanto predisposto nel Piano Educativo Individualizzato. Può succedere che il PEI preveda gli stessi obiettivi della classe, eventualmente raggiunti o valutati in modo diverso.

c) la valutazione è compito di tutti gli insegnanti Tutti gli insegnanti titolari della classe/sezione dell'alunno con disabilità sono

corresponsabili dell'attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell'azione didattico-educativa.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Con la sigla B.E.S. si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali e, in modo particolare, a tutti quegli alunni che presentano delle difficoltà che richiedono interventi individualizzati. Avere bisogni educativi speciali non significa obbligatoriamente avere una diagnosi medica e/o psicologica, ma essere in una situazione di difficoltà e ricorrere ad un intervento mirato, personalizzato. La valutazione dei BES non deve essere discriminante perchè fa riferimento ad un panorama di bisogni molto ampio, non si riferisce solo a cause specifiche ed infine

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indica che il bisogno o i bisogni non sono stabili nel tempo, ma possono venire meno o essere superati.

Ai sensi della C.M.n.8 del Marzo 2013 (D.M. 27 Dicembre 2012), le decisioni collegiali in merito alle strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti sono contenuti nel Piano Didattico Personalizzato per la Scuola Primaria, per la Scuola dell’Infanzia sono invece previsti progetti di potenziamento e recupero.

Nel corrente anno scolastico è stato approvato il Piano Annuale d’Inclusione ed istituita la Commissione BES.

La commissione BES si pone come obiettivo il superamento degli ostacoli di apprendimento e di partecipazione per i bambini in situazione di svantaggio a partire dalla scuola dell’infanzia. Per poter far fronte a tali bisogni è necessario l’impegno calibrato dei cinque pilastri dell’inclusività:

Individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni) Personalizzazione (percorsi ed obiettivi differenziati) Strumenti compensativi Misure dispensative Impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e

materiali.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate”.

Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere dalle istituzioni scolastiche esplicitate e formalizzate.

A questo riguardo, la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico il Piano Didattico

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Personalizzato, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:

dati anagrafici dell’alunno;

tipologia di disturbo;

attività didattiche individualizzate;

attività didattiche personalizzate;

strumenti compensativi utilizzati;

misure dispensative adottate;

forme di verifica e valutazione personalizzate. Forme adeguate di verifica e di valutazione. La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti concretamente

le modalità di differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.”

(Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento)

“La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese.” (Indicazioni per il Curricolo 2012)

L’azione della scuola si realizza attraverso la collaborazione con la famiglia (art.30) nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali dove si svolge la personalità di ciascuno (art.2).”

La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e innovazione.

La continuità del processo educativo è una condizione essenziale per assicurare e garantire agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione.

Garantire la continuità del processo educativo tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado è da intendersi come percorso formativo, integrale e unitario.

A tale proposito, le “Nuove Indicazioni2 (2012) forniscono gli elementi di base con i quali comporre e contestualizzare il curricolo verticale.

Gli apprendimenti disciplinari valgono solo se si collocano all’interno dei processi di sviluppo dove contano la spinta alla crescita personale e sociale, la

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maturazione di motivazioni positive verso l’apprendimento, la curiosità per la ricerca culturale.

Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi .

La continuità del processo educativo tra scuole diverse viene garantita come percorso formativo unitario al quale contribuisce con pari dignità educativa l’azione di ciascuna scuola, nella dinamica degli specifici ruoli e ed obiettivi, secondo una logica di sviluppo organico e coerente.

Da alcuni anni facciamo parte di “Una rete per l’apprendimento”, nella quale sono inserite tutte le scuole del territorio tuderte. Questa è risultata una preziosa risorsa che ha favorito l’incontro–confronto tra insegnanti dei vari ordini.

In particolare siamo riusciti a creare molte occasioni d’incontro tra docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado per confrontarsi e approfondire temi e problemi proprio a partire dalla riflessione comune su quanto nella scuola si realizza a livello formativo e didattico.

Molte le iniziative create insieme:

Istituzione di dipartimenti disciplinari per la ricerca e l’approfondimento di aspetti disciplinari, didattici metodologici e operativi.

Sperimentazione di “percorsi curriculari” su tematiche condivise (“Rete forme magiche”).

Elaborazione di materiali didattici e formativi prodotti nei percorsi di formazione.

Attività laboratoriali per gli alunni delle classi quinte (Scienze, musica geografia, tecnologia, matematica…) concordate e tenute dagli insegnanti della scuola secondaria.

Costituzione di un gruppo di lavoro per la valutazione.

Incontri tra i docenti dei due gradi di scuola per concordare un sistema comune di verifica e valutazione.

Screening valutazione tra gli anni ponte in correlazione con le prove INVALSI.

Condivisione di protocolli (D.S.A…).

Consigli di Classe congiunti (maggio/settembre) per alunni con disabilità, D.S.A. e B.E.S.

G.L.I. congiunti per gli alunni nel corso dell’ultimo anno della scuola primaria

Compartecipazione alle attività didattiche delle insegnanti delle classi iniziali e terminali con particolare attenzione agli alunni con disabilità.

Attivazione di laboratori specifici presso la sede centrale della scuola secondaria di primo grado per gli alunni con disabilità.

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Percorsi di formazione condivisi (Indicazione Nazionali per il curricolo, Matematica…)

Percorsi progettuali condivisi (Intercultura- Legalità-Sicurezza-Recupero…)

SCUOLA DELL’INFANZIA La valutazione nella scuola dell’infanzia si caratterizza per una propria specificità,

precede, accompagna e segue i percorsi curricolari con il fine di valutare il livello di competenza raggiunto La valutazione è un processo attivo, aperto e continuo strumento di riflessione che consente di riprogettare l’azione didattica adeguata alle reali necessità.

PERCHÉ VALUTARE

Per conoscere e

comprendere i livelli

raggiunti da ciascun

bambino, per poter

identificare i processi da

promuovere, per sostenerli

e rafforzarli, al fine di

favorirne lo sviluppo e la

maturazione.

Per ricavare elementi di

riflessione sul contesto e

l’azione educativa in una

prospettiva di continua

regolazione dell’attività

didattica, tenendo

presenti i modi di essere ,

i ritmi disviluppo e gli

stili di apprendimento dei

bambini.

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QUANDO VALUTARE

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

Delineare le capacità individuali in entrata: prove d’ingresso;

osservazione occasionale e sistematica;

documentazione attività;

conversazioni e dialoghi;

lavori individuali e di gruppo;

giochi.

VALUTAZIONE PROGNOSTICA

In itinere per definire meglio gli obiettivi educativi e didattici al fine di rispondere in modo più adeguato ai vari bisogni, interessi, contenuti, metodologie e strategie con il presupposto di guidare meglio ciascun bambino nel suo percorso di autorealizzazione.

VALUTAZIONE FINALE

SOMMATIVA(ogni anno) O CONCLUSIVA(a 5 anni in uscita per rilevare i traguardi raggiunti)

Si basa sulla verbalizzazione delle esperienze didattiche, sugli elaborati e sui prodotti dei bambini e infine sulle abilità dimostrate nelle attività svolte.

Valutazione dell’andamento scolastico dei bambini, del loro processo di maturazione, formazione e apprendimento, ma altresì dell’efficacia dell’educazione educativa e didattica delle insegnanti, della loro progettazione e programmazione, degli interventi psico-pedagogici e delle strategie didattiche adottate.

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COME VALUTARE

Raccogliere dati sulla base di specifici elementi tramite:

Osservazione occasionale e sistematica

Colloqui e conversazioni

Lavori individuali e di gruppo Vissuti, storie e

filastrocche

Documentazione di attività

Prove d’ingresso e test standardizzati

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SCUOLA PRIMARIA La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle

programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola.

“ La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione , 2012)

Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari, il sapere, la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti, il saper fare, e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti saper essere.

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.

Al termine della scuola primaria, solo a seguito di una regolare

osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile una prima loro certificazione.

“La valutazione è una ricerca continuo di un giusto equilibrio tra promozione, cura, attenzione ai bisogni degli allievi e valorizzazione del loro impegno, capacità e meriti” (Cerini)

Accanto alla valutazione degli apprendimenti dell’alunno pertanto si colloca la valutazione per l’apprendimento, una valutazione che sappia tener conto dell’ambito socio-culturale, della sfera affettivo-emozionale, alla motivazione e della volontà dell’alunno.

Nella nostra istituzione Il processo di valutazione interna consta di tre momenti: 1) La valutazione iniziale serve a individuare, attraverso la

somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività di recupero.

2) La valutazione in itinere è finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero/potenziamento

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3) la valutazione complessiva consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente al termine dell’anno scolastico.

La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine

principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future. La valutazione relativa alle discipline nella scuola primaria è espressa in decimi, ma accompagnata da un giudizio globale di maturazione raggiunto dall’alunno, mentre la valutazione del “comportamento” è confermata con giudizio sintetico o analitico. Nell’ambito del circolo didattico al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari e di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina e della stessa classe concordano ad inizio dell’ anno scolastico i diversi tipi di verifiche (prove d’ingresso, primo e secondo quadrimestre) e i criteri di valutazione delle prove stesse sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni. Griglie di valutazione disciplinare

Allo scopo di garantire a tutti l’acquisizione di “obiettivi minimi” sono stati stabiliti traguardi essenziali per ogni disciplina e per ogni classe.

Il Collegio dei Docenti ha deliberato quanto segue:

di informare i genitori sull’andamento didattico generale dell’alunno nel corso dei colloqui bimestrali. I genitori, qualora impossibilitati nelle date stabilite, potranno chiedere ed ottenere di parlare con gli insegnanti in orario extrascolastico.

informare costantemente genitori ed alunni in merito agli esiti delle verifiche anche tramite la pubblicazione dei voti sul registro elettronico.

Il voto di comportamento si stabilisce in base all'acquisizione o meno di

abilità sociali che favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all'ambiente.

Gli elementi nella valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono:

impegno e partecipazione alle proposte didattiche; collaborazione verso compagni e adulti; rispetto nei confronti delle persone e dell'ambiente scolastico

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INDICATORI DEL COMPORTAMENTO VOTO

a) sempre corretto e ottimo rispetto delle regole b) comportamento partecipe e collaborativo c) vivace interesse ed originale partecipazione alle

proposte d) regolare e proficuo svolgimento delle

consegne scolastiche e) ruolo propositivo all'interno della classe

Eccellente

a) buon rispetto delle regole b) comportamento collaborativo c) buon interesse e partecipazione alle

proposte d) regolare svolgimento delle consegne

scolastiche e) ruolo positivo all'interno della classe

Ottimo

a) buono rispetto delle regole b) comportamento prevalentemente

collaborativo c) adeguati interesse e partecipazione alle

proposte d) generalmente regolare svolgimento delle

consegne scolastiche e) ruolo in genere positivo all'interno della

classe

Distinto

a) sufficiente rispetto delle regole b) comportamento discontinuo c) incostante interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente incerto svolgimento delle

consegne scolastiche e) ruolo in genere problematico all'interno della

classe

Buono

a) faticoso o mancato rispetto delle regole b) comportamento inadeguato c) scarsi interesse e partecipazione alle

proposte d) incerto o mancato svolgimento delle

consegne scolastiche e) ruolo problematico all'interno della classe

Sufficiente

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Considerato il DPR 122/2009 art. 7 comma 2 il Collegio Docenti delibera di non utilizzare il “non sufficiente” per la valutazione del comportamento.

Per le classi seconda e quinta sono previste la somministrazione delle

prove INVALSI prove oggettive, volte ad accertare i livelli di competenza in italiano e matematica.

I test propongono una vasta gamma di quesiti, i cui obiettivi fanno riferimento ai processi individuati a livello nazionale e internazionale.

Le prove INVALSI rappresentano quindi una delle possibili forme di valutazione degli apprendimenti; rispetto alle tradizionali prove “interne” alla scuola, esse puntano a offrire maggiore scientificità, attendibilità e trasparenza.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO : viene effettuata attraverso la lettura, l’interpretazione e la pubblicazione dei risultati di un monitoraggio effettuato tramite un questionario distribuito in forma anonima a genitori (a campione), alunni (a campione) e personale scolastico (monitoraggio per l’autovalutazione di istituto). I dati che emergono da questo questionario servono come spunto di analisi e riflessione sulle eventuali modifiche da apportare per potenziare l’offerta formativa della nostra Istituzione scolastica.

“Non basta mandare i figli a scuola,

bisogna accompagnarli sulla via degli studi, bisogna costruire giorno per giorno in essi la consapevolezza che a scuola si va non per

conquistare un titolo, ma per prepararsi alla vita” (Giovanni Leone)

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

La nostra è una scuola aperta al dialogo, una scuola intesa come luogo di cultura e di benessere. Scopo primario della relazione tra la scuola e la famiglia è il rapporto educativo che i due soggetti instaurano con il bambino/ragazzo. Ciò può avvenire solo nella stima che sottintende il riconoscimento dei ruoli e competenze diverse.

L’alunno frequentando la scuola, deve poter riconoscere ruoli diversi, contenuti nuovi, altre modalità relazionali rispetto all’ambito familiare.

La nostra scuola intende rafforzare il rapporto con le famiglie degli alunni affinché gli indirizzi educativi siano il più possibile condivisi. A tal proposito le “Indicazioni Nazionali (2012): “La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori”. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Si ritiene

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fondamentale il dialogo con i genitori poiché esso consente di creare un percorso educativo realmente condiviso.

Capire meglio ed esaminare insieme le caratteristiche degli alunni permette di affrontare in modo più efficace eventuali criticità. Tale attitudine ha determinato dal corrente anno scolastico la stesura del “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ” (D.P.R. n.235/2007), un documento orientato a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli alunni e i loro genitori. Si è inteso per “PATTO” lo scambio attivo e partecipe di scelte educative, di forme di collaborazione, di garanzie, di reciproci impegni orientati al conseguimento delle finalità formative e didattiche dichiarate nel POF e nei progetti dei plessi, tesi ad assicurare ad ogni alunno un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambito scolastico.

COLLOQUI /ASSEMBLEE CON LE FAMIGLIE

Sia per la Scuola dell’Infanzia che per la Scuola Primaria, nel mese di ottobre, in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe/sezione, si svolge un’assemblea rivolta a tutti i genitori, durante la quale si illustrano, in linea generale, le attività didattiche annuali.

Gli insegnanti comunicano con i genitori negli incontri a loro riservati, che possono essere individuali (docente-genitore) o collegiali (assemblea di classe/sezione). Tali incontri hanno cadenza bimestrale, quadrimestrale, secondo un calendario prestabilito nel piano annuale.

Per la nostra scuola i colloqui con le famiglie rivestono un ruolo fondamentale, perché permettono di conoscere la storia del bambino, le sue abitudini, i suoi interessi, le sue difficoltà, le sue relazioni nell’ambito familiare.

Ascoltare, quindi, è assumere un atteggiamento di apertura, è un impegno attivo ad accogliere le esigenze del bambino in misura tale da consentire all’insegnante di progettare gli interventi che deve compiere nella propria azione educativa.

ATTIVITÀ LABORATORIALI E TEATRALI A fine anno ed in altre occasioni nei vari plessi di scuola dell’infanzia e della

scuola primaria del nostro Circolo, vengono organizzate, con modalità diverse, manifestazioni di vario genere (spettacoli, mostre, laboratori, giornate conclusive dei progetti), come chiusura dei progetti attuati durante l’anno scolastico.

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"L'istruzione e la formazione sono le armi più

potenti che si possono utilizzare per cambiare il

mondo"

Nelson Mandela

L’esercizio della funzione docente comporta non solo l’insegnamento, ma

anche la cura del proprio aggiornamento culturale e della propria formazione che ha come obiettivo il miglioramento e la crescita professionale dei docenti .

Nell’ambito dei processi di riforma e innovazione della scuola, la formazione e l’aggiornamento dei docenti costituiscono la chiave di volta della scuola dell’autonomia, la quale potrà assicurare a tutti gli alunni il successo formativo in termini di pieno sviluppo della persona umana.

La nostra istituzione scolastica si impegna al miglioramento continuo della qualità delle proprie attività educative mediante la collaborazione ed il produttivo confronto di tutte le sue componenti in tale contesto la scuola favorisce e coerentemente sostiene l’aggiornamento in servizio di tutto il personale scolastico come forma di ampliamento, approfondimento, confronto e verifica della propria attività.

In questi ultimi anni la nostra scuola ha progettato corsi di formazione e aggiornamento professionale dei docenti su:

LIM: ha l’obiettivo di sviluppare le conoscenze e le competenze per un’efficace integrazione della lavagna digitale nella didattica.

LA DIDATTICA INCLUSIVA: ha l’obiettivo di orientare la didattica alla costruzione dei saperi a partire dai concreti bisogni formativi e quello garantire il successo formativo di tutti gli studenti, con particolare attenzione alle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.

LA SICUREZZA SUL LAVORO: ha l’obiettivo di far acquisire gli elementi di conoscenza minimi relativamente alla normativa generale nonché ai principali aspetti delle disposizioni che regolano le normative specifiche ( videoterminali, pronto soccorso, prevenzione incendi etc.) al fine di favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per una corretta ed efficace applicazione della legislazione sulla tutela e salute della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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CARTESIO: progetto finalizzato a stimolare una profonda innovazione didattica in matematica.

NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE: hanno l’obiettivo di tracciare le linee e i criteri per il conseguimento delle finalità formative e degli obiettivi di apprendimento per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo.

SOFT: progetto finalizzato a migliorare le abilità linguistiche di tutti i bambini coinvolti (lingua del Paese ospite, diverse lingue degli immigrati e lingua nuova per tutti i bambini).

INFORMATICA(livello base e avanzato): ha l’obiettivo di far apprendere i concetti fondamentali dell`informatica necessari per utilizzare un PC nelle sue applicazioni di base, con particolare riferimento ai software da ufficio, la gestione della posta elettronica e internet.

Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti;

ho solo cercato di metterli nelle condizioni

migliori per imparare"

Albert Einstein

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BROGLINO

COLLEVALENZA

EX VIA CESIA

PANTALLA

PIAN DI PORTO

PIAN DI SAN M ARTINO

Numero complessivo di alunni: 318

COLLEVALENZA

PANTALLA

PONTE RIO

PORTAFRATTA

S. FORTUNANTO/S. PRASSEDE

Numero complessivo di alunni: 626

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00 Docenti: n. 7 Alunni: n. 82 Sezioni: n. 3 I N SEG N AN T I

Antonini Annalisa Donati Francesca Dominici Ivana

Francia Delgado Montserrat

Ins. R.C. : Ricci Linda

Lorenzini Loreta Passagrilli Barbera.

Tel. 075 8956 839/840 Largo Aldo Capit ini – TODI

broglino@direzionedidatticatodi. it

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INSEGNANTI COORDINATRICI: ANTONINI ANNALISA e DOMINICI IVANA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AI CONSIGLI DI CLASSE: Sez. A anni 4: De Nobili Teodora Sez. B anni 3: Introppico Fedora Sez. C anni 5: Fuccelli Federica USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Continuità Progetto Unicef L2 Motoria Progetto GESENU Orto Bimbo Progetto Parchi Recupero e potenziamento Sostegno sistemico alla famiglia

Coop. SEM

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00 Docenti: n. 5 Alunni: n. 55 Sezioni: n. 2

I N SEG N AN T I

Giannoni Elvira Gregori M. Teresa Molari Vania

Ins. R.C. Ricci Linda

Petrini Giulietta

Tel. 075 8956 836 V.le Madre Speranza – Collevalenza – TODI

collevalenza@direzionedidatt icatodi.it

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INSEGNANTE COORDINATRICE: GIANNONI ELVIRA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE:

Sez. A: Carnesecca Graziella Sez. B: Cardinali Rita USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Continuità Progetto Unicef L2

Motoria Progetto GESENU Progetto SEM

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00 Docenti: n. 3 Alunni: n. 24 Sezioni: n. 1 I N SEG N AN T I

Berrettoni Rosella Medei Silvia

Ins. R.C. Ricci Linda

Tel. 075 8956 870

Via S. Lorenzo n. 16 – TODI exviacesia@direzionedidatticatodi. it

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INSEGNANTI COORDINATRICI: BERRETTONI ROSELLA – MEDEI SILVIA RAPPRESENTANTE DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI SEZIONE:

Sez. A: Aisa Rebecca USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Continuità Progetto Unicef L2

Motoria Sostegno sistemico alle famiglie

Coop. SEM Progetto GESENU

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00 Docenti: n. 7 Alunni: n. 46 Sezioni: n. 2 I N SEG N AN T I

Barbanera Laura Calà Elisa (part time) Crispolti Patrizia

Ins. Sostegno. Braganse Perla

Ins. R.C. Ricci Linda

Marinelli Barbara (part time) Mancinelli Marilena

Tel. 075 8956 848

Via Piana – PANTALLA

[email protected]

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INSEGNANTI COORDINATRICI: BARBANERA LAURA – MARINELLI BARBARA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE:

Sez. A: Morandi Stefania Sez. B: Luna Nulla Alessandra USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Continuità L2 Motoria Progetto Unicef

Progetto GESENU Sostegno sistemico alle famiglie

Coop. SEM Recupero e potenziamento

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00 Docenti: n. 5 Alunni: n. 56 Sezioni: n. 2

I N SEG N AN T I

Battisti Vania Burchi Assunta

Ins. R.C. Ricci Linda

Mezzasoma Mara Passagrilli Caterina INSEGNANTE COORDINATRICE: BURCHI ASSUNTA

Tel. 075 8956 846 Pian di Porto – TODI

[email protected]

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RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE:

Sez. A: Lucaroni Eleonora Sez. B: Gelasio Gregorio USCITE DIDATTICHE PREVISTE:

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Continuità Progetto Unicef L2 Motoria Progetto GESENU “DIVERSI NELLO STESSO

MONDO” (Art. 9 CCNL 2006/2009 Progetto Integrazione a.s. 2013-14)

Recupero e potenziamento Sostegno sistemico alle famiglie

Coop. SEM

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e

DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.00 – 16.00 Docenti: n. 6 Alunni: n. 56 Sezioni: n. 2

I N SEG N AN T I

Barbera Adele Brizioli M. Luisa

Michelini M. Rita

Ins. R.C. Ricci Linda

Fabrizi Paola

INSEGNANTE COORDINATRICE: BRIZIOLI MARIA LUISA

Tel. 075 8956 844

Pian di San Martino – TODI [email protected]

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RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE:

Sez. A: Nullo Irene Sez. B: Tenti Francesca USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Intersezione

PROGETTI DIDATTICI

Penso, progetto e creo Continuità Progetto Unicef L2 (per i bambini di 4 e 5 anni) Motoria Progetto educazione alla solidarietà

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DATI SULLA SCUOLA

Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10 Sabato ore 8.10 – 12.10 Docenti: n. 9 Alunni: n. 95 Sezioni: n. 1 I N SEG N AN T IBoncio Marisa Fabrizi Giuliana Liberati Anna Rita Negro Laura Santini Daniela

Treia Daniela Ins. Sostegno: Mele Carla

Ins. L2: Agricoli Francesca Maria Ins. R.C. Grotteschi Maria

Tel. 075 8956 835

Via Madre Speranza, 67 - 06059 Collevalenza – TODI

collevalenza@direzionedidatt icatodi.it

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INSEGNANTE COORDINATRICE: SANTINI DANIELA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERCLASSE: Classe 1^A: Aluigi Annalisa Classe 2^A: Maschiella Arianna Classe 3^A: Filoia Sonia Classe 4^A: Belli Alessandra Classe 5^A: Orrù Marcella ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio linguistico - espressivo Laboratorio logico-matematico e scientifico

USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità Arianna Trinity Progetto Unicef Progetto sperimentale di formazione economica e finanziaria della Banca d’Italia

Progetto “Incontro con l’autore” Progetto GESENU

Motoria Progetto “Sport di Classe” Frutta nelle scuole Progetto di recupero e potenziamento di competenze logico-matematiche (Art. 9 CCNL A.S. 2012-13)

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DATI SULLA SCUOLA Orario scolastico: Classi 4^, 5^: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10 sabato ore 8.10 – 12.10

Classi 1^ , 2^ e 3^, a tempo pieno: dal lunedì al venerdì, ore 8.10 – 16.10 Docenti: n. 11 Alunni: n. 73 Sezioni: n. 1

Tel. 075 8956 834

Via Borghetto - 06059 Pantalla – TODI

primariapantal [email protected]

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I N SEG N AN T I

Battisti Gabriela Bruschini Daniela Cavalletti Anna Rita Cipriani Rosanna Corradini Marcella

Muzi Carla Todini Teodolinda Inss. Sostegno: Foiano Francesca M. Pimpinelli Francesca M.

Ins. R.C.: Patalini Daniela

Pimpinelli Valentina

Un operatore ad personam messo a disposizione dall’Ente Locale. INSEGNANTE COORDINATRICE: PIMPINELLI FRANCESCA MARIA

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERCLASSE:

Classe 1^A: Arcangeli Daniela Classe 2^A: Palagi Katia Classe 3^A: De Cruz Nivia Classe 4^A: Brizi Elisabetta Classe 5^A: Montarani Cinzia ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio linguistico - espressivo Laboratorio logico-matematico e scientifico

USCITE DIDATTICHE PROGRAMMATE:

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità Motoria Rugby Arianna Trinity Progetto Unicef “ PROGETTO CONSOLIDAMENTO

COMPETENZE DI BASE“ (DDG del 7 febbraio 2014)

GESENU Progetto “Incontro con l’autore” Frutta nelle scuole Educazione stradale Progetto di recupero e potenziamento di competenze logico-matematiche (Art. 9 CCNL A.S. 2012-13)

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DATI SULLA SCUOLA Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10 Sabato ore 8.10 – 12.10

Docenti: n. 20 Alunni: n. 183 Sezioni: n. 2

Tel. 075 8956 829

Frazione Ponterio – 06059 TODI

ponterio@direzionedidatticatodi. it

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I N SEG N AN T I Biscarini Rita Boschi Valentina Buono Letizia Maria Catalucci Adriana Cecchi Maria Franca Fossi Catia Grillo Laura Menciotti Lori Provenzani Elisabetta

Provenzani Gabriella Paoletti Paola Scentoni Maria Pia Serafini Lidia Inss. Sostegno Foiano Francesca M. Filippucci Sabrina Melani Valentina

Nanini Federica Ins. L2 Guarracino Adele Inss. R.C. Magarini Assunta Petruccioli Emanuela

Tre operatori ad personam messi a disposizione dall’Ente Locale.

INSEGNANTI COORDINATRICI: BOSCHI VALENTINA E FOSSI CATIA

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERCLASSE:

Classe 1^A: Lucaroni Eleonora Classe 1^B: Trastulli Lorita Classe 2^A: Frizzini Barbara Classe 2^B: Bianchini Manuela Classe 3^A: Mora Luigia Classe 3^B: Cavalletti Gabriele Classe 4^A: Bicchi Silvano Classe 4^B: Marcellini Valter Classe 5^A: Giammari Francesca Classe 5^B: Picchiotti Elisa ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio linguistico - espressivo Laboratorio scientifico

USCITE DIDATTICHE PROGRAMMATE:

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità Motoria Rugby Arianna Trinity Progetto Unicef Progetto “Incontro con l’autore”

Educazione alla solidarietà Educazione stradale GESENU Progetto di recupero e potenziamento di competenze logico-matematiche (Art. 9 CCNL A.S. 2012-13

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DATI SULLA SCUOLA Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10 Sabato ore 8.10 – 12.10

Docenti: n. 16 Alunni: n. 163 Sezioni: n. 2 (tutte le classi tranne la 3^)

Tel. 075 8956 825

Via San Giorgio, 4 – 06059 TODI

portafratta@direzionedidatticatodi. it

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INSEGNANTI Calcagnini Viviana Gentili Loredana Germino Antonio Ingria Mirella Sensini Antonella Sensini Natascia Sgambato Vincenzina Taddeo Rita

Tascio Nicoletta Trastulli Tiziana Vitale Immacolata Ins. Sostegno Califano Immacolata Palmieri Maria Laura Argenti Veronica

Ins. L2 Guarracino Adele Ins. R.C. Magarini Assunta

Un operatore ad personam messo a disposizione dall’Ente Locale.

INSEGNANTI COORDINATRICI: SENSINI ANTONELLA e MAGARINI ASSUNTA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERCLASSE: Classe 1^A: Scimmi Massimiliano Classe 1^B: Paolucci Natascia Classe 2^A: Troisi Francesco Classe 2^B: Esposito Stefania Classe 3^A: Bolindi Federica Classe 4^A: Mattioli Stefania Classe 4^B: Esposito Stefania Classe 5^A: Paolucci Matteo Classe 5^B: Nulli Daniela ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio creativo e ludico-espressivo Laboratorio tecnologico e scientifico

USCITE DIDATTICHE

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità Motoria Rugby GESENU Progetto “Libro libera tutti” Progetto “Incontro con l’autore” Fattoria didattica Progetto Parchi Arianna

Trinity Progetto Unicef DIVERSI NELLO STESSO MONDO” (Art. 9 CCNL 2006/2009 Progetto Integrazione A.S. 2013-14)

Progetto di recupero e potenziamento di competenze logico-matematiche (Art. 9 CCNL A.S. 2012-13)

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DATI SULLA SCUOLA Orario scolastico: dal lunedì al venerdì ore 8.10 – 13.10 Sabato ore 8.10 – 12.10 Docenti: n. 14 Alunni: n. 112 Sezioni: 1 (tranne che la classe 2^)

Tel. 075 8956 860

Via del Vescovado, 5 – 06059 TODI

sanfortunato@direzionedidatt icatodi.i t

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INSEGNANTI Angeli Coarelli Maria Luisa Cassieri Michele Flamini Graziella Palombi Carla Perni Loredana Perucca Nadia Zoppini Stefania

Ins. Sostegno Argenti Veronica Califano immacolata Filippucci Sabrina Palmieri Maria Laura

Inss. L2 Adele Guarracino Agricoli Francesca M. Ins. R.C. Grotteschi Maria

INSEGNANTI COORDINATRICI: ANGELI COARELLI MARIA LUISA e PERUCCA NADIA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI AL CONSIGLIO DI INTERCLASSE: Classe 1^A: Benedetti Laura Classe 2^A: Bellucci Massimiliano Classe 2^ B : Flamini Valeria

Classe 3^A: Nulli Maria Letizia Classe 4^A: Donati Fabio Classe 5^A: Durastanti Daniela ATTIVITÀ OPZIONALI:

Laboratorio linguistico-espressivo e creativo Laboratorio matematico-scientifico

USCITE DIDATTICHE PROGRAMMATE:

Da concordare in sede di Consiglio di Interclasse PROGETTI DIDATTICI:

Penso, progetto e creo Continuità Motoria Arianna Trinity Progetto Unicef Rugby Progetto “Incontro con l’autore” Progetto di recupero e potenziamento di competenze logico-matematiche (Art. 9 CCNL A.S. 2012-13)

“Crescere creativi 2”