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    C.I.R. corrispondenze informazioni

    rurali n. 19a cura dei Selvatici.

    Proclamazione delle quattro cose sacre

    La Terra e un corpo vivo e cosciente. Come tante altre civilt di tempi e luoghi diversi dalnostro, proclamiamo sacre queste cose: Aria, Fuoco, Acqua e Terra.

    Indipendentemente dal vederle come respiro, energia, sangue e corpo della Madre Terra,oppure come doni all umanit fatti da un creatore, o come simboli dei sistemi

    interconnessi che reggono la vita sul pianeta sappiamo che nulla pu vivere senza diesse. Chiamare Sacre queste cose e come dire che hanno valore in s, al di la della loro

    importanza per luomo, e che esse stesse assurgono a valori su cui misurare le nostreazioni, la nostra economia, le nostre leggi e le finalit da noi perseguite. Nessuno ha il

    diritto dimpadronirsene o di sfruttarle egoisticamente. Qualsiasi governo che non sappiaproteggerle diviene per se stesso illegittimo.

    Ogni persona, ogni essere vivente sono una parte della vita della Terra, e perci sonosacri. Nessuno di noi e superiore o inferiore a un altro. Solo la giustizia pu assicurarelequilibrio, solo lequilibrio ecologico pu mantenere la libert.

    Solo nella Liberta, La Quinta Cosa Sacra che chiamiamo spirito puo fiorire fino araggiungere la sua pi ampia diversificazione.

    Onorare ci che e sacro consiste nel ricreare le condizioni in cui prosperino nutrimento,sostegno, habitat, conoscenza, libert e bellezza. Onorare il sacro consiste nel rendere

    possibile lamore.A questo ci impegnamo a dedicare la nostra curiosit, la nostra volont, il nostrocoraggio, il nostro silenzio e la nostra voce. A questo dedichiamo la nostra vita.

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    Star Hawwk

    Ritorno ai beni comuni: luso civico della terra.

    a proposito della legge sugli usi civici.

    di Mario Cecchi

    Nel marasma della politica che ha inquinato e sta inquinando gli usi civici, bene che

    anche gli utenti, il popolo minuto, faccia sentire la propria voce.

    Non con i cavilli o con le questioni di principio che si risolvono i problemi connessi agli

    usi civici, al diritto, allambiente, non con le prese di posizioni plateali o con i paroloni che

    si sciolgono i nodi dellinterpretazione delle leggi. E fin troppo ovvio che una materia

    scottante e pregna di attualit e di importanza per cui viene sempre dibattuta, sulla quale

    ci si d un gran da fare per nasconderne la rilevanza e gli abusi che sono stati commessi

    ma, signori, che della politica ne avete fatto un mestiere, gli usi civici non vi permetteremo

    di usurparli ulteriormente poich adesso c la consapevolezza di un popolo che ritorna,dopo un periodo di vacanza, ai propri averi, per custodirli e preservarli per le generazioni

    future.

    Essi sono un bene imprescrittibile ed inalienabile, che appartiene ,da che memoria

    riconosce, alla comunit locale e nessuno ha il diritto di interferire se non il commissario

    ad acta in caso di contenzioso, ma al quale si rivolge qualche cives che si ritiene leso nel

    suo diritto.

    La comunit locale stabilisce le proprie regole con una modalit partecipata, aperta a tutti i

    membri di quella comunit ove il diritto di ognuno pari al diritto di tutti i partecipanti, tutti

    hanno il massimo del potere su tutto, ma non vi da parte di nessuno il potere di alienarli

    . Che le Regioni non rispettino gli usi civici un chiaro abuso di potere,che li abbiano

    accorpati ai beni dei comuni non con lintento di custodirli bens magari di venderli, una

    chiara sopraffazione, ma ancoroggi possibile intraprendere la strada del reintegro

    facendo causa dal commissario ad acta.Certo ci vorrebbe unindagine storico-amministrativa per vedere ove cerano tali diritti, poi ci vorrebbe ovviamente il popolo, la

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    comunit locale che ne fa uso, ma anche laddove non c, nessuno ha il diritto di usurparli,

    perch esistono per legge e per legge i locali o i loro eredi che godevano di tale diritto

    possono sempre ritornare. E chiaro che lo Stato, le Regioni ed i Comuni non hanno

    interesse a riconoscerli perch non loro propriet e l non possono fare nulla, n

    strade,n villaggi, n piste da sci, n altre speculazioni, ma non vi un modo moderno di

    utilizzarli, se non un attivit agro-silvo-partorale perch a tale scopo erano stati concepiti e

    tuttoggi vale quel vincolo; cambiarne la destinazione di uso un puro abuso.

    D'altronde, quale migliore utilizzo per la terra, visto che lagricoltura industriale fonte di

    avvelenamento da pesticidi e concimi chimici, lurbanizzazione arrivata ovunque e poco

    resta di ambiente naturale, le foreste che sono il polmone della terra, vengono tagliate

    ogni giorno per la cupidigia umana? Compito della comunit locale quello di usare queiterreni, quel territorio, ma anche di preservarlo integro per le generazioni future poich il

    vincolo finalizzato alla loro trasmissione. Ma poco resta nella mentalit comune della

    concezione del patrimonio collettivo poich da tempo in voga la mentalit

    dellaccaparramento, della speculazione individuale ed ognuno pensa a s, al proprio

    tornaconto. Mentre gli usi civici erano e sono un chiaro esempio di gestione collettiva ove

    lutilizzo del bene era ed discusso, deciso in una assemblea con la partecipazione di

    tutta la comunit beneficiaria che ne stabiliva-stabilisce lutilizzo a rotazione o di insiemeunendo il bestiame durante i mesi estivi, per poi ridividerlo durante linverno che va

    accudito nella stalla, con un maggior utile per chi gli stava dietro durante il periodo della

    transumanza. Oggi quasi impensabile che si abbia una tale fiducia del vicino da potergli

    lasciare in gestione qualcosa, anche perch manca il popolo contadino, ma vediamo quali

    sono le conseguenze dellabbandono del territorio, della mancata regimentazione delle

    acque, della mancata cura del bosco, delle fonti, dei sentieri etc. etc.! Le comunit

    montane ed i comuni che hanno la funzione di gestirlo per conto della regione hannofunzionato finch cera ciccia da mangiare, hanno pulito fasce di territorio e sentieri dove

    cera un interesse per il turismo, hanno rimpiantato alberi ma con un enorme dispendio del

    denaro pubblico o coi finanziamenti della CEE.

    Il popolo minuto o i nuovi agricoltori che ritornano alla terra anche con la poca esperienza

    che hanno, vanno aiutati e, col tempo, imparano larte di osservare e leggere il territorio

    in funzione della loro stessa sopravvivenza, altrimenti se ne ritorneranno a valle a fare gli

    operai dipendenti.

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    Non facile fare i contadini ma, di fronte alla crisi dei valori, energetica, ambientale e in

    tutti i campi della vita sociale dove alberga linsoddisfazione, lalienazione, la solitudine, il

    degrado, lindividualismo esasperato, la povert; ritornare alla terra la soluzione pi

    consona ed ecologicamente sostenibile per i nostri tempi. Ritornarci potendo utilizzare le

    terre civiche e demaniali un passo alla portata di tutti, poich il bene primario, che

    altrimenti costa unenorme investimento per comprarlo, gi c, disponibile, basta tornare

    residenti, insediarvici e essere disposti a condividerlo con la comunit locale, ossia

    stabilire delle regole partecipate. In Italia sono dai 3 ai 6 milioni di ettari, manca una loro

    mappatura, poich le indagini storico-amministrative sono una cosa lunga ed i comuni

    hanno preferito trascurarle e dimenticarsene piuttosto che tenerle in vita e valorizzarle. Ma

    ora che questa conoscenza divenga patrimonio comune, gli amministratori e i politici si

    devono prendere la loro responsabilit, gli usi civici devono ritornare a vivere come

    esempio di gestione collettiva del bene comune che lunica soluzione perch vi sia un

    futuro dellumanit (laccaparramento delle terre e la propriet privata, abbiamo visto cosa

    ha prodotto). Quindi una legge per il riordino degli usi civici, dovrebbe prevedere

    loppurtunit per linsediamento di nuovi soggetti che siano disposti a prenderne tutela

    nello spirito fino ad ora esposto tenendo conto che: sono beni ove il diritto di ognuno

    uguale al diritto di tutti, sono inalienabili, imprescrittibili, vanno stabilite delle regole

    partecipate in autonomia organizzativa e di gestione del territorio rispettando il vincolo

    agro-silvo-pastorale (e il vincolo idrogeologico della legge nr. 3267 del 30/12/1923). La

    nuova legge non pu far altro che prendere atto di ci ed anzi direi che dovrebbe

    sbloccare il meccanismo per cui non possibile farne altri poich dovrebbe esserci la

    libert del proprietario di un bene immobile di lasciarlo in uso come propriet collettiva alla

    generazioni future, in deroga alla legge Serpieri del 1827 che ne ha impedito la

    rifondazione.

    Il popolo Elfico lha chiesto espressamente nel proprio statuto fin dal 1987 allatto della

    fondazione e siamo tuttora in attesa. Questo per noi significa essere comunisti, laltro

    comunismo, quello di facciata, non ci interessa.

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    Non ho....

    Quello che non ho quel che non mi manca..

    Fabrizio De Andr

    Non ho un cellulare,un orologio,

    un televisore,un telecomando,un ferro da stiro,

    non ho una pentola a pressione,unauto grande e sportelli e finestrini elettrici. non ho un fermacarte.

    Non ho un dvd,una macchina fotografica,

    una telecamera,un videogame,

    un campanello elettrico,un letto con la rete.Non ho una laurea,

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    una coppa,un nome famoso.

    Non ho vinto premi importanti, ho vintoun salame alla lotteria.

    Non ho un conto corrente,

    carte di credito,soldi in banca,bancomat,

    azioni in borsa.Non ho gioielli,

    orecchini,buchi nelle orecchie,

    piercing,capelli fatti dalla parrucchiera,

    tacchi a spillo,vestiti comperati, me li regalano

    di seconda mano nuovi.Non ho cosmetici,

    rossetto,smalto per unghie,

    profumi,deodoranti,

    pelliccia,barche,

    case al mare o in montagna,non ho gli sci.

    Non ho peli sulla lingua, grilli per la testa, mani bucateNon ho una valigia, ma una borsa ed uno zaino.

    Non ho fumo,non ho verruche,

    non ho un sito Internet,non ho una pistola.

    Non ho un impianto a metano o a gasolio,non ho un riscaldamento centralizzato,non ho porte e finestre senza spifferi.

    Non ho un lavoro fisso,non ho un datore di lavoro fisso,

    non ho sottoposti,non ho unimpresa commerciale,non ho una ditta.

    Non ho le vacanze, ho viaggi.Non ho pi torto che ragione,

    non ho consigli utili,non ho gente a cena questa sera,Non ho parolenon lo posso dire.

    Non ho fame, sete, freddo.Non ho mancanza di amicizie, allegria, amore, piacere e solidariet.

    E siccome ho ancora troppa roba, troppi impicci inutili,

    mi sto impegnando su cosa non avr domani.

    Francesca Mengoni, Maremma

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    Diario:

    1977, Aprile. Arrivano Rino e Gianbardo a visitare Pian Baruzzoli. Le case sono circondatesino alle soglie da sterpi, ortiche e rovi. Allinterno, al primo piano, qualcuno si portato viaun intero camino. I tetti sono disastrati, le tracce di umido denotano infiltrazioni di acqua.Una delle poche stanze abitabili completamente nera di fumo; stata usata per farseccare le castagne. La sorgente ed il relativo serbatoio (il pozzo) otturato edallinterno si trova una pecora morta ()

    (Zappatori a Montalto di Castro)

    Maggio. Arrivano Jerri, Vitalino e Massimo reduci dallennesimo tentativo di comuneagricola vicino a Modigliana. Ci si da fare per allargare lo spazio abitabile, si raccoglielegna secca, si inizia a costruire uno steccato intorno ai due orti in quanto Jerri porta conse la capra Cipollina, che sin da piccola lo segue come un cagnolino. Si accelerano i

    tempi e pur in ritardo si semina tutto il possibile. Il lavoro duro, la terra bassa; e si deveanche fare dellartigianato per rimediare i soldi necessari per lalimentazione e le zappe. Siprogetta di costruire letti di legno e nel frattempo si portano s per lArrabbiata alcunimaterassi. Lentusiasmo grande, come quando ci si mette a dissodare terre vergini()

    Giugno-Luglio. Arrivano Ulisse, Adria no, Maurizio e Franchino da una comune vicinoVercelli ()

    Agosto. Verso la Sicilia a far tappeto e qualche lavoro nero. Ci si ferma a Montalto diCastro dove in corso la manifestazione contro la centrale nucleare. Larrivo una verafesta, si inizia a preparare minestroni vegetali per tutti a pagamento o no. Si fanno infusi dicavoli e fumi per gli ammalati della Casa dei pidocchi, si canta e si balia sulle terre dovedovrebbe sorgere la centrale. La sera prima della manifestazione si dipinge a coloripsichedelici un carrettino e la mattina dopo alla manifestazione lo si trascina sotto lapioggia tutti dipinti ed armati di pannochie insieme a Tony, Aria e le sue erbe

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    1979, Febbraio. Con la neve viene data la prima vangata a Trefossi Arriva la Stefania,conosciuta da poco a Bologna, vola sulla montagna con una gamba sola, e propone diacquistare una mucca ()

    Maggio. Il comune di San Benedetto ha terminato un sentiero che corre lungolAcquacheta. Lafflusso dei turisti continuo, capita spesso di fare da guida. Combattiamoormai su pi fronti, verso lesterno per realizzare il parco e fermare la strada della forestaleche avanza ignorando la nostra esistenza e distruggendo montagne, alberi rari emulattiere (la Luna entrer ufficialmente in pensione), allinterno per autoregolarci con ilnudismo, la pulizia e le discussioni. Si va a vangare anche alle Cortecce. La cucina Bha riaperto per i nuovi arrivati. Il 4 maggio grande sbornia dei trafossiani a Ravenna allosteria dei I Milner (i mugnai) poi dal notaio a fare la coop. lavarsi i capelli, fare il bagno efregare scatoline (sempre dal notaio). La coop. formalizzata, unico oppositore Boboche dopo Ravenna, dorme alla cabenzica gi dallArrabbiata, poi parte per il mondo.

    Estate. Inaugurazione ufficiale di Tra fossi con gli Area che si portano gli strumenti inspalla su per larrabbiata. Ci si reca al festival dei Poeti a Castelporziano a fare tappeto. Iraccolti sono abbondanti, lafflusso dei turisti nella valle continuo e riceviamoscolaresche, cacciatori, colonie, pescatori, preti, boy-scouts e naturisti. Intanto la stradadella Forestale avanza con lintento di riempire la valle di rumori, trattori e di mucche (nevogliono mettere duemila quando tutti si rendono conto che le 150 presenti so no anchetroppe). Le nostre proteste per la costruzione e della strada si fanno pi accese, a Bolognaraccogliamo centinaia di firme alla festa dei naturisti e presentiamo insieme ad altre forzeun progetto per il parco a misura duomo. Andiamo al festival del teatro a Santarcangelodi Romagna dove naturalmente diamo spettacolo (come sempre) e ci godiamo la scenadella gente che va a vede re Dario Fo dove non . Dipak Das parte per lennesima volta

    per lIndia

    Autunno. Si vanga in gruppo con chi tarre e vino, sia a Pian Baruccioli, sia ai Trafossi, siaalle Cortecce. Le capre sono ormai una decina. Alcuni proprietari ci denunciano perassociazione a delinquere, danneggia- mento, furto e occupazione di propriet privata ascopo di lucro, hanno fatto pressione anche su chi non intendeva denunciarci. Periodi dipioggia per continuare a vangare e zappare, periodi bagnati per la legna e freddi per viadella neve. Autunni magici con le montagne intorno piene di colori che cambiano ognigiorno, da mattina a sera. Nuvole cariche di pioggia, che si formano salendo dal fiume inuno spettacolo fantastico che convinse il Dante a vederle in formazione come le fiamme

    dellinferno, e la cascata in mezzo, tra un girone e laltro. La pioggia che cade e noi tuttichiusi in casa, nella cucina, al caldo, usciamo solo per dare da mangiare agli animali.Intanto si mettono sotto vaso i prodotti dei campi per linverno, si sgranocchianopannocchie, si cuce, si balIa, si canta. Fuori la pioggia cade e formando ruscelli che vannoverso la valle portando la terra con se. i canali nei campi sono stati fatti. Intanto alleCortecce arrivano i carabinieri e prima diffide poi fogli di via. Si ricomincia, si cercanoavvocati a Firenze e non si trovano, si fanno comunicati stampa, si cerca di renderepubblico il fatto

    Inverno. Per le Cortecce tempi duri, si corre alle radio libere, si cerca di fare articoli sui

    giornali, si fa lavoro nero e artigianato per avere di che mangiare. Ci si aiuta tutti, ... ATrafossi si deve acquistare il fieno per la mucca. Poi a Bologna e Firenze a far tappeto.Inverno lungo, in solitudine ma mai soli, con la neve alta, il freddo, gli abiti fradici di

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    pioggia. Inverno come momento di raccoglimento interiore intorno al fuoco. Inverno dilavoro, a fare artigianato, a spalar neve dai tetti, a creare un sentiero che conduca a SanBene detto, a portare su per la montagna la crusca per gli animali. Intanto che la terrariposa per rifiorire in primavera.

    1980, primavera. Si ricomincia a zappare e a seminare . Intanto si calcolato che nelle3 comunit passano circa duemila persone ogni anno e si deve anche cercare di dare damangia re a tutti. Nasce Martino, il figlio della Luna ()

    L'APPRENDIMENTO SPONTANEO NEL BAMBINO

    Clara Scropetta

    Sono una donna che, da bambina, ha frequentato una scuola materna gestita da suore epoi ha continuato tutto il percorso scolastico fina alla laurea, con notevole profitto.Apparentemente non ho avuto un'esperienza traumatica, o almeno cos mi parso perlungo tempo. I miei risultati mi garantivano l'ammirazione e la lode. Con il tempo per hocominciato a riconoscere che avevo fatto tutto questo proprio per guadagnarmi ilriconoscimento, soprattutto da parte dei miei genitori e della famiglia. Mi diventatosempre pi chiaro che non avevo affatto seguito le mie inclinazioni e aspirazioni e che erostata privata di esperienze importanti. Ora, che ho cominciato a rieducarmi allatrasmissione orale, all'apprendimento istintivo per imitazione, all'ascolto delle miepercezioni e a camminare a piedi nudi sulla terra nuda, ho considerato la possibilit di

    offrire ai miei figli altri terreni e altri confronti.

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    L'educazione un concetto molto ampio, che comincia gi a partire dal momento delconcepimento, e forse anche prima. Il contesto in cui concepito un bambino entra a farparte del suo bagaglio personale; pi intriso d'amore e di unione, pi il bambino potrdisporre della forza di questi valori. L'educazione continua nella gravidanza; le emozioni,le sensazioni, il benessere della madre, la situazione di coppia hanno un ruolo

    fondamentale, prima ancora che il bambino nasca. Poi, al momento della nascita, ilbambino si attende si essere accolto nella piena soddisfazione delle sue esigenzeprimarie. Se ci accade, il rispetto ( quello che gli viene dimostrato), la fiducia (si pufidare di quello che incontra), l'amore ( quello che sta ricevendo), l'unione ( quello chegli sta succedendo) andranno a far parte della sua educazione. Inoltre il valore del suosentire sar rinsaldato. In seguito, nell'infanzia, man mano che il bambino cresce, giornoper giorno, incessantemente raccoglie dati utili alla sua educazione, in particolare presso isuoi genitori, anche se essi non trascorrono molto tempo con lui. Per questo moltoimportante ritrovare integrit morale e coerenza interiore nonch essere sinceri con ilbambino, anche quando ci si trova in difficolt. I genitori sono fortemente implicati comeeducatori perch essi, nel bene e nel male, fungono da primo esempio: nessuno pu

    sostituirsi davvero a loro nell'educazione dei figli. L'educazione quindi l'insieme di valoriprofondi trasmessi con tutto il cuore al bambino che sta crescendo, che lui assorbe eassimila secondo il suo senso di fiducia, pi o meno intaccato dalle esperienze cui vieneesposto. L'adulto che lo accudisce la sua figura di riferimento ed essa continua arestarlo, sicura e affidabile, finch si comporta come dice, dice con esattezza quello che fae se non stato cos lo ammette. In tutti questi casi rester una figura che il bambinoseguir spontaneamente.

    L'istruzione l'acquisizione di competenze e nozioni. Ci sono competenze che senzadubbio il bambino possiede d'istinto o acquisisce in modo autonomo - per esempiosucchiare il seno fin dalla nascita, andare carponi, camminare... Il bambino aumenta lasua abilit con l'esperienza diretta e affina le sue competenze continuamente, a patto chevenga lasciato fare e che abbia il giusto esempio, ovvero che viva tra i suoi simili. Ilbambino in grado di esplorare e apprendere per conto suo una quantit enorme diinformazioni, creandosi da solo un notevole bagaglio culturale. Per ogni essere umano essenziale sapere cos' la vita, conoscere le piante, gli animali, il cambiamento del tempo,la posizione del sole e della luna, e ognuno assimila queste conoscenze basilari inmaniera intuitiva, vivendole. Altre competenze sono invece pi ancorate all'ambiente e allasociet in cui il bambino cresce, piuttosto che essere universali. Anch'esse tuttaviapossono venire apprese in modo autonomo, semplicemente per imitazione. Si tratta tral'altro delle nozioni che nel nostro contesto vengono insegnate a scuola. Si pu supporre

    che la scuola sia stata istituita per questo, anche se sappiamo che tutte le popolazioninative tradizionalmente non conoscevano un apprendimento organizzato e che lascolarizzazione di massa un fenomeno recente, che accompagna la rivoluzioneindustriale. Comunque non tutte queste nozioni sono di specifica competenza scolastica. Ilsapere relativo all'alimentazione e alla preparazione del cibo, per esempio, fortementeancorato alla cultura, viene di solito acquisito in ambiente domestico. Lo stesso vale per lacura e l'igiene personale, l'abbigliamento, le decorazioni e le acconciature. Anche moltecanzoni, storie e leggende vengono apprese nell'ambiente familiare. Di fatto la famiglia ela comunit in cui il bambino cresce si assumono e soddisfano gran parte della suaeducazione e della sua istruzione, quasi senza accorgersene perch il bambino impara dasolo.

    Ma torniamo al processo dell'apprendimento e in particolare al suo carattere spontaneo. Ilbambino come abbiamo gi visto impara ed assimila tutto quello che lo circonda in modo

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    assolutamente istintivo per emulazione, specialmente ci che importante nel suoambiente sociale e culturale, o che lo interessa maggiormente in quel momento. Ilmeccanismo il medesimo anche per la lettura, la scrittura, la matematica e le altrenozioni: il bambino guarda che posto ha nella vita normale quotidiana una determinatacompetenza, ne estrapola la sua importanza, viene invogliato ad acquisirla e la imparer a

    tempo debito, quando la sua curiosit sveglia per quel tipo di informazione.

    Dalla mia esperienza deduco che non c' motivo di dubitare che, anche senza seguire unprogramma e cercare di insegnare delle nozioni, il bambino comunque apprende tuttoquello che gli serve. Quando si ritrover a voler superare l'esame di terza media all'et ditredici anni, sar in grado di occuparsi da solo delle materie da preparare e di rivolgersi algenitore se gli serve una mano. Tutto fa pensare che l'insegnamento cos come praticato oggigiorno sia quantomeno superfluo e che ci siano molteplici vantaggi a voleroccuparsi personalmente dell'istruzione del figlio. Vi sono diverse possibilit di farlo eognuno libero di optare per la soluzione pi congeniale e conveniente, senza timore dinon essere all'altezza. La scuola a casa infatti pu svolgersi esattamente come nella

    scuola classica, con banco e lavagna, seguendo un programma e un orario delle lezioni,ma anche come scuola libera, completamente in mano all'iniziativa del bambino,passando per tutte le varianti intermedie.

    Tuttavia ho cominciato a notare come insegnare, ossia stimolare, guidare, dire cosaimparare e quando, non solo inutile ma potenzialmente dannoso. Infatti incompatibilecon il rispetto dell'impulso momentaneo del bambino e lo costringe ad adattarsi a ritmi eprogrammi che non gli sono propri, con un dispendio di energie e una diminuzione dellasoddisfazione ragguardevoli.

    Aneddoti

    Gli aneddoti hanno il merito di illustrare quanto esposto finora con immediatezza. Viracconto la storia di mio figlio Ephrem con la bicicletta. Quando aveva circa due anni,pedalava come un matto su di una bicicletta con le rotelline molto instabili e il contropedale(poteva frenare pedalando all'indietro). Poi ci siamo trasferiti e siamo rimasti a lungo senzabicicletta. Quando finalmente ne abbiamo comprata una, abbiamo assecondato la suarichiesta di montare le rotelline, con il risultato che a 5 anni andava raramente in bici esosteneva di non esserne capace. Mi sembrava che avevamo fatto un errore madornale ametterle, quelle benedette rotelline, ed ero preoccupata che mio figlio non avrebbe mai piimparato ad andare in bicicletta. Con grande sollievo mi sono dovuta ricredere - gli

    bastato veder sfrecciare sotto il naso un ragazzino di 8 anni per inforcare una bici pi alta,senza rotelline, e nel giro di mezz'ora saperci andare. Ho dovuto ammettere che si trattavadi una paura irrazionale, quella che non avrebbe mai pi imparato, mentre ovvio che loavrebbe fatto quando gli sarebbe interessato o servito. Mi stato d'un tratto chiaro chequesto principio vale per tutte le cose nella vita.

    Ma passiamo a qualcosa di prettamente scolastico, le sottrazioni. Chiesi a Ephrem, 4 annial tempo, di andare in pollaio a prendere le uova, nel cestino c'erano ancora quelle delgiorno prima. Quando tornato gli ho chiesto quante ne avesse trovate. Prontamente mirispose: Ora ce ne sono 11, prima ce n'erano 5 quindi oggi ne ho prese 6. Pochi giorni faLuna, 4 anni, mi ha detto: Adesso Ephrem ha 6 anni e io ne ho 4, quando ne avr 10 io

    ne avr 8, perch ho sempre due anni meno di lui. A prima vista sembrano esempi banali,ma ricordiamoci che per raggiungere questo risultato delle volte gli insegnanti hanno

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    bisogno di un anno intero di scuola. Ho sentito dire addirittura che fare le operazioni amente un'astrazione e richiede del tempo.

    Ho osservato lo stesso con la scrittura e il disegno. Io e Ephrem eravamo tutti e dueimpegnati a preparare due biglietti di auguri per il compleanno di suo padre. Lui disegnava

    raramente, un paio di volte l'anno, ma ogni volta emergevano cambiamenti colossali,indice di una grande maturazione, come se in fin dei conti non fosse importante esercitarsiin continuazione bens lo sviluppo intercorso di per se stesso. Tutto preso da una bellafoga, ha disegnato l'Australia, dentro tutta rossa, sulla superficie alberi molto alti con dellefigure marroni aggrappate. Gli chiedo cosa fosse e mi spiega: L'Australia, non vedi c' laterra rossa! Obietto:Ma tutta piena di alberi... e lui ribatte:Certo questo era moltomolto tempo fa, quando era ricoperta da una foresta altissima. Chiedo se le figure fosserogli aborigeni. No, mi risponde deciso, sono koala, perch era mezzo milione di anni fa enon c'erano ancora gli aborigeni, loro sono arrivati solo 50.000 anni fa. A quel tempoEphrem aveva quasi 6 anni. La quantit di informazioni e di rielaborazioni in questodisegno per me enorme. Nella stessa occasione osservai anche la prima collaborazione

    creativa tra lui e la sorella Luna di 3 anni. Mia madre aveva regalato a Ephrem unpallottoliere. Un giorno vengono a chiedermi la colla e noto una certa frenesia e una lucenegli occhi, erano tutti e due indaffaratissimi. Dopo un paio di ore di lavoro mi presentano ilpallottoliere rivisitato era stato aperto e le due pareti laterali erano diventate lo scafo diuna nave, i bastoncini per le palline gli alberi e da una stoffa avevano ricavato le vele.L'avevano dipinta di tutti i colori dell'arcobaleno perch era un veliero della flotta diGreenpeace. Mi sembr una costruzione bellissima ed ero entusiasta del loro primolavoro d'equipe, nato da una loro iniziativa, progettato e eseguito interamente da loro. Ilvalore di questi ultimi aspetti viene spesso sottovalutato ed emerge lampante se siesaminano i disegni di bambini non scolarizzati e non istruiti la spontaneit e la sinceritdei temi e delle tecniche salta agli occhi anche se, certo, manca la perfezione adulta.

    Mio figlio in grado di disegnare con buona approssimazione la mappa della terra,conosce bene la cultura di diverse popoli nativi (in particolare Nordamerica, Artico,Amazzonia), sa fare il pane con la pasta madre, in grado di raccogliere diverse erbeselvatiche commestibili, appassionato di vulcani, si interessa alla vita del mare e allanavigazione a vela, improvvisa deliziosamente canzoni ancestrali inventate da lui chericordano quelle del popolo Sami o dei nativi americani. Naturalmente se la cava in tutti ilavoretti domestici e sa prendersi cura di se stesso. capace di cercare la legna adatta edi accendere un fuoco (ha ancora bisogno di fiammiferi o accendino, ma non mi stupirei seprima o poi ci riuscisse con sistemi primitivi). Grande passione sono le costruzioni di tutti i

    tipi, per cui si procaccia il necessario. Partecipa volentieri ad attivit adulte, per esempioalcuni giorni fa ad un convegno internazionale sulla nascita ha passato ore seduto in salatra il pubblico ad ascoltare gli interventi, attento. Sta imparando piano a scrivere e leggere,e intanto mentre io procedevo con la revisione della traduzione di un libro assiemeall'autore, lui costruiva anche un libro dedicato alle balene, con testo e immagini, pinzatolateralmente e con pagine numerate.

    Parlo di lui soprattutto perch con gli anni ho raccolto tantissima esperienza ma possoassicurare che le sue sorelle sono sulla stessa strada con variazioni personali. Lunaguarda di meno i libri ma disegna di pi, e cos via.

    Vi sono altri aspetti dell'educazione che ci danno un'idea precisa di cosa significhi avere inchiaro per davvero cosa desideriamo trasmettere ai nostri figli. Per esempio l'educazionesessuale. Io vivo in una comunit e un giorno, mentre passavo con la legna, ho scorto con

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    la coda dell'occhio mio figlio Ephrem assieme a tre uomini che stavano segando un grossotronco. Li osservava interessato, tutto nudo. Sento uno di loro dirgli: Ma cosa fai? Vuoimostrarci per bene come ci si scappella il pene? Agghiacciata, mi fermai con lasensazione di dover intervenire, ma per fortuna non ho fatto nulla, probabilmente proprioperch ero un po' in imbarazzo su questo terreno. Fu cos che potei ascoltare mio figlio

    ribattere, con un gran sorriso:Gi, lo sai che mio padre non lo pu fare? Quando erapiccolo gli hanno tagliato un pezzettino qui, lo hanno circonciso. L'uomo che lo avevacanzonato prima era sbiancato e ammise:Si, anch'io sono circonciso. Una bella lezionevedere fino a che punto ci si lasci trascinare dalla sofferenza interiore e si rovescinofrustrazioni e inibizioni anche su bambini innocenti. Non c' nulla di male a toccare unaparte del nostro corpo.

    Un altro episodio emblematico riguarda il ciclo femminile. Non uso pi assorbenti usa egetta per le mestruazioni, bens delle pezzuole di flanella, questo significa che una volta almese compare nei pressi della nostra stanza una bacinella per metterle in ammollo. Pochigiorni fa, inosservata, ho potuto gustarmi la conversazione tra mia figlia Luna e un altro

    bambino di 5 anni, mentre contemplavano la bacinella. Con il viso pieno d'orgoglio miafiglia disse:La mia mamma ha il sangue. Di fronte allo stupore dell'amico, gli spiega:Unavolta al mese, perch non ha il bambino nella pancia, le viene il sangue. molto buonosai, pieno di sostanze nutrienti. L'acqua rossa poi la dai alle piante per farle cresceremeglio. Mi sono resa conto d'un tratto di averci messo 35 anni per arrivare a questaconsapevolezza, mentre mia figlia a soli 4 anni orgogliosa del sangue mestruale, lepiace, lo pu guardare, annusare.

    Ricordo con emozione quando Ephrem, durante un ritiro di donne a cui era volutoassolutamente restare, nonostante l'alternativa fosse andare con il suo pap da cari amicia raccogliere ciliege, si aggregato a noi un pomeriggio per modellare l'argilla. Ha creatodelle statuine stupende, tutte rappresentanti la maternit: una mamma con il bambinonella pancia, una mamma che partorisce, una mamma che allatta, una mamma che tienein braccio il bambino mentre dorme e poi un bambino molto plastico (sembrava davverodotato di movimento proprio), che tendeva le braccia in alto, con un grande sorriso,trasudante gioia da tutti i pori - era lui quando arrivato tra noi!

    Ancora su cultura generale (ecofuturista?) vi riporto una conversazione tra Ephrem e unadulto, che si informava:Ma voi dove vivete avete un bagno? Certo, facciamo i nostribisogni all'aperto e li doniamo alla terra. L'adulto, inorridito:Come, li date alla terra? Mapuzza! Mio figlio risponde deciso:No che non puzza! Puzza se la lasci l, se fai un buco e

    la copri allora i vermi della terra, altri animaletti e i microorganismi se la mangiano e sitrasforma in compost, humus. Le piante se ne nutrono e diventano pi forti. Capisco, manon potete mica andare sempre a scavare in giro, scomodo. Ephrem:Dove viviamofacciamo cos perch ci piace. bello andare sotto gli ulivi o nel bosco, ma altrimenti puoicostruirti un compost toilet. Devi fare una piccola baracchetta... e gi a spiegargli per filo eper segno come fare, incluse varie possibilit (secchio, maturazione il loco, uso di paglia,segatura ect.). Quell'uomo nato in campagna dove si usava la latrina, che effettivamentepuzza. Mi sembr proprio che in quel momento fosse davvero interessato e ascoltasse unbambino di 5 anni spiegargli come si costruisce un compost toilet.

    Quando Letizia, una deliziosa ragazza brasiliana, stata a casa nostra per aiutarci dopo la

    nascita di Taro, Ephrem le diceva:Dai, andiamo a scuola! e la portava nell'orto, doveseduti a terra e guardandosi intorno, le raccontava delle piante e di quello che esse gliavevano insegnato.

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    Una volta incontrai una donna francese, madre di 5 figli, tutti educati e istruiti in casasecondo il principio del no-schooling (niente programma). La maggiore aveva 19 anni,l'ultimo nato di tre anni e mezzo lo allattava mentre parlava con me. Una testimonianzailluminante. Mi raccont:La curiosit del bambino l, proprio quando arriva da te con unadomanda. Se desideri occuparti dell'istruzione di tuo figlio, impegnati a essere presente in

    quel momento. Non puoi posticipare, puoi chiedere di aspettare 5 minuti ma non di pi. Sepuoi garantire questa presenza, allora sei perfettamente in grado di occuparti anche dellasua istruzione senza bisogno di seguire un programma. Rispondi prontamente alle suedomande e vedrai che raramente avrai bisogno di ripetere. Quando un'informazione o uninsegnamento arriva nel momento in cui la finestra di curiosit aperta, si impara per tuttala vita. Senza fatica e con gusto. L'esempio portato da questa donna va a toccare, dalmio punto di vista, il nocciolo della questione rispettare l'inclinazione naturale vuol direanche preservare la gioia e l'entusiasmo. La figlia maggiore mi ha raccontato che a sedicianni, dopo aver superato l'esame francese equivalente della media inferiore italiana, stavacoltivando i suoi interessi ma, improvvisamente, ha avuto paura di non essere all'altezzadella scuola superiore. Decise di iscriversi e alla fine del primo quadrimestre, avendo

    ricevuto buoni voti, ha smesso di frequentare perch si annoiava da morire.

    Ecco la testimonianza di una famiglia tedesca che vive in Australia invece, con esperienzadi no-schooling integrata da un minimo di programma ministeriale. All'inizio aveva iscritto ilfiglio a una scuola steineriana che frequent soltanto per pochi mesi. Sia il figlio che lamadre non erano contenti e lo standard non corrispondeva ai valori secondo cui vivevano(per esempio in un teatrino il bene e il male rappresentato da marionette bianche e nere).Questo ragazzino a dieci anni non amava ancora leggere e scrivere, in compenso eratalmente abile nei lavori manuali che poteva costruirsi una radiolina a transistor. Ricordoche avevamo un problema con il portapacchi del camper, e il mio compagno non erariuscito a risolverlo neanche dopo aver chiesto a numerose altre persone, ma lui ha avutosubito un'idea geniale per ripararlo e lo ha fatto in un baleno. Era stato messo in guardiadall'ispettore scolastico, che pur apprezzava e appoggiava la sua istruzione in casa: aundici anni avrebbe dovuto raggiungere gli standard previsti dal programma per lettura escrittura. Quando giunto il momento di affrontare l'esame se ne occupato e si preparato di sua volont, perch intendeva proseguire gli studi. Ora, a 14 anni, segue unliceo per corrispondenza e lavora gi da alcuni anni come istruttore di vela per bambini.

    La tradizione orale

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    Anche per mio figlio di 7 anni la lettura e la scrittura non sono ancora del tutto attuali.Adora ascoltare storie e se le ricorda molto bene, questo fin da quando era piccolissimo.Sta cominciando a esercitarsi nella scrittura, soprattutto perch sente una certa pressionesociale. Ho riflettuto molto su questo aspetto e ne ho concluso che non appenapadroneggiamo abbastanza la lettura e la scrittura abbandoniamo quasi completamente la

    dimensione della trasmissione orale e perdiamo una ricchezza incommensurabile dimemoria e di capacit di rielaborazione, nonch la fiducia in noi stessi e in quello cheriteniamo dentro di noi.

    Alcuni giorni fa i bambini della comunit hanno preparato e inscenato un teatrino conmarionette costruite da loro. Si sono arrangiati per conto loro, ispirati magari dallamarionetta costruita da mio figlio ad un mercatino biologico in cui c'era un laboratoriogratuito. Hanno scelto la storia di Vassilissa la Saggia e l'hanno recitata a mente,cantando, in particolare Ephrem e Chiaraluna, che frequenta la seconda elementare. Eracos bello che il giorno dopo abbiamo chiesto una replica, in cui hanno inscenato un'altrastoria, quella avevo letto loro la sera precedente, anch'essa una bella storia iniziatica

    sempre attinta dalla tradizione slava. Ebbene, sar un caso, ma era Ephrem a ricordarsitutto e non perdere il filo, anzi a suggerirlo in continuazione, mentre Chiaraluna tendeva adimenticarsi come proseguiva la storia. Tutti e due l'avevano ascoltata una volta sola lasera prima. Mi chiedo se non abbia a che vedere con l'alfabetizzazione (precoce?). Mi hanaturalmente colpito la ricchezza di particolari con cui Ephrem si ricordava di una storia,lunga e complessa, ascoltata una volta soltanto.

    C' da dire che tende a pendere dalle labbra di personaggi, che incontriamo ofrequentiamo, che amano raccontare e hanno anche cose interessanti da dire...

    Per concludere...

    A mio avviso, il successo nell'accompagnare un bambino durante la sua crescita senzainibire le naturali curiosit e creativit, senza castrare le sue inclinazioni naturali nondipende tanto dalla scelta specifica tra scuola pubblica e privata o dal metodo scelto per lascuola in casa, quanto dal fatto che siano garantiti i tempi e gli spazi idonei affinch luipossa esprimersi ed esplorare autonomamente. Per tempi intendo almeno alcune ore algiorno di libert e copiose vacanze, per spazi un ambiente ricco di stimoli naturali e umani,selvatici e coltivati, di incontri e di attivit. I risultati per quel che riguarda la capacit didiscernimento e la coerenza nello stile di vita del bambino dipendono inveceprincipalmente dall'integrit morale dei suoi genitori che si rispecchia inesorabilmente nella

    loro autorit naturale (e non coatta!).Per concludere in bellezza eccovi ora un aneddoto significativo sul concetto di esame,ricco anche di risonanze psicogenealogiche. Gi da tempo Ephrem aveva manifestato pivolte il desiderio di incontrare un mio zio, il cui figlio era morto pochi giorni prima che luinascesse. Lo zio abita nei pressi dei miei genitori, lontano da noi e inoltre a casa solo ilsabato pomeriggio e la domenica mattina. Quest'estate arrivammo in zona il sabato seratardi, la domenica mattina ricordai a Ephrem che saremmo potuti andare a trovarlo e lui miassicur con entusiasmo di volerlo fare. Telefonai alla zia per annunciarci e ai miei genitoriper avvertirli che ci saremmo visti solo in serata, perch Ephrem voleva conoscere lo zio. Ilgiorno seguente mia madre chiede a Ephrem:Perch siete andati dallo zio? Ephrem non

    risponde, ma dopo un po' di insistenza con uno sguardo vacuo biascica un non lo so. Miamadre incalza:Chi voleva andarlo a trovare? e lui con aria di sfida Mia mamma (di solitomi chiama per nome!). Ephrem era vicino a me quando al telefono con mia madre le

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    avevo spiegato la situazione, quindi sapeva con esattezza che era ben informata. Perchglielo stava chiedendo? Non si fidava? Mi chiedo cosa sarebbe successo se la domanda,genuina, fosse stata piuttosto:Ephrem, perch volevi tanto conoscere lo zio?

    Per quel che mi riguarda, mi sento di affermare che un sistema di apprendimento basato

    sugli esami ferisce la dignit umana e denigra l'individuo.

    I genitori, se si creano le condizioni per potersi dedicare ogni giorno un po' a loro figlio,sono sicuramente in grado di trasmettere anche le nozioni che vengono apprese a scuola.

    Preghiera degli animali alla terra per ogni cucciolo d'uomo

    Fa che non si facci uomo per intero, ma

    che poi si inficca ne lo stretto del pensiero

    e si assepara dalle zanne e dai peli e

    dalle nostre tane di silenzio.Non dargli voce, ma, fa che non parla

    fa che non costruisce le cittfa che non da i nomi a tutte cose,

    che senn perde il regno.

    Fa che i suoi piedi parlano a la terra

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    Tratto da LA TERRA RACCONTA

    A cura della Rete Bioregionale Italiana

    ed. AAM Terra Nuova

    Un modo efficace per cominciare ad acquisire il senso della tua bioregione quello dicostruirti una semplice mappa che indichi alcune caratteristiche naturali del luogo dovevivi. Il processo di realizzazione della mappa costituir unesplorazione avvincente, masar anche un arricchimento personale, poich esso descrive una zona vicina dovemettere in pratica il ri-abitare ed il divenire nativo nel tuo posto vita. Questa mappamostrer un territorio mai disegnato prima con simili caratteristiche, dato che essarappresenta il tuo punto di vista per sonale.

    Hai solo bisogno di un foglio di carta bianco abbastanza grande e di penne o matite dialmeno 6 colori diversi. Fai una X in mezzo al foglio, per rappresentare la tua residenzaattuale, che potr essere: una citt, una casa o un appartamento, a seconda della scala digrandezza che avrai scelto per la mappa

    In alto a destra, nellangolo del foglio, scrivi la lettera N che simboleggia la direzione delnord. Se non sai quale sia la direzione del nord, prova a ricordare dove nasce il sole (est)e da quel punto visualizza ci che si trova a 90 gradi, oppure gira la testa di un quarto,verso sinistra. Puoi rintracciare il nord anche pensando a dove tramonta il sole (ovest) eda quella direzione sposta poi lo sguardo di 90 gradi verso destra.

    Conoscere i punti cardinali importante per la determinazione delle caratteristicheprincipali del posto in cui vivi. Per esempio, vorrai sapere quale direzione pi esposta alsole, perci pi calda, poich le piante e gli animali reagiscono in modi diversi a questofenomeno. Essa sar anche uninformazione essenziale per posizionare una nuova casa,affinch questultima possa assorbire maggior calore durante i brevi giorni invernali,quando larco del sole si abbassa sempre pi sullorizzonte, a seconda della tua distanzarispetto allequatore.

    I punti cardinali sono necessari anche per costruirti un fede le archivio di informazioni sultuo posto vita. Usando la lettera N come orientamento, disegna qualche freccia sul foglioper indicare le direzioni da cui provengono, di solito, il vento e la pioggia.

    Potrebbe trattarsi di pi luoghi a seconda del periodo dellanno o ti un luogo determinatoper ogni stagione.

    Suggerimento: se in precedenza non hai mai fatto caso a questo e non conosci tali

    direzioni, prova a ricordare quale soglia di casa si bagna di pi quando c un temporale.quale davanzale interno diventa umido o quali finestre sbattono quando soffia il vento.

    Poi disegna il corpo idrico pi vicino alla X che simboleggia il posto dove vivi. Pu essereun torrente, un fiume, un lago, uno stagno o persino una palude o un acquitrino. In certicasi pu essere il mare. A questo punto diventer evidente la scala della tua mappa: sehai una conoscenza discreta di unarea ampia attorno al posto che hai segnato con la X,avrai rappresentato un grosso corpo idrico, come un fiume principale, un grande lago ouna baia marina; se invece non hai dimestichezza con una scala tanto grande, potraicominciare cor un torrente o uno stagno vicino che conosci. Se possibile, mostra comesi collega ad un fiume o ad una palude. Nelle citt la maggior parte del terreno stata

    coperta con strade e costruzioni, cos. se sei un cittadino, indica il fiume, il lago o ilruscello che si trova in un parco vicino.

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    Indizio: la direzione che segue la pioggia nei fossi pu indicarti dove si trova un corpoidrico. utilizza per questo un colore particolare come il blu, cos che risalti chiaramente ilsistema dacqua ed usa altri colori perle parti della mappa ancora da disegnare.

    Il corpo dacqua che hai tracciato circondato da territori pi alti che, con la forza digravit, vi fanno fluire lacqua piovana o di sorgente. Queste terre pi alte possono esserecolline, se la tua mappa fatta in piccola scala, oppure catene montuose. se la scala molto grande.Da alle alture lacqua si riversa a valle, per questo si usa il termine d bacinoidrografico per descrivere tutto il territorio che circonda un particolare corpo idrico,disegna le colline o le montagne che creano il bacino idrografico in cui vivi.

    Indizio: i bacini idrografici possono essere estesi come quello del fiume Mississippi con leMontagne Rocciose da una parte ed i Monti Appalachi/Allegheni dallaltra (In Italia si pucitare il bacino del fiume Po, con le Alpi da una parte eg li Appennini dallaltra) o piccolicome unaltura che separa due torrenti o le collinette attorno ad uno stagno in un parcocittadino. Usa un colore diverso dal precedente che rappresentava acqua.

    Lelemento successivo da inserire nella mappa il suolo. Prova a pensare alle escursioniche hai fatto nelle diverse zone della tua bioregione, cos da riuscire a disegnare i tipi disuolo: sabbioso, argilloso, roccioso, ecc.; in genere i territori daltitudine sono pi rocciosidi quelli situati in basso, poich il terreno pi soffice viene dilavato dalle piogge o asportatodal vento. Se ricordi di aver notato affioramenti rocciosi in cima alle colline, disegnali. Ilterreno pi soffice(dilavato o trasportato dal vento) si deposita nelle valli o in luoghi menoelevati, che si trovano solitamente vicino a corpi idrici. Prova a pensare a dove puessersi depositato questo tipo di terreno ed evidenzialo sulla mappa.

    Indizio: potrai trovare questo suolo laddove hai osservato campi e fattorie, dato che gli

    agricoltori preferiscono un substrato ricco di sostanze nutritive. C del terreno sabbioso,oppure argilloso dove vivi ? Per disegnare questi suoli usa uno o pi colori diversi. Vedi poidi aggiungere ogni altra caratteristica geologica peculiare della tua bioregione, come lave,pareti di granito, grotte, depositi salini.

    Ora raffigura alcuni esempi di piante ed animali nativi del luogo in cui vivi. Nativi significaanimali selvatici, anzich domestici come cani, gatti o cavalli e vacche. Significa anchepiante indigene, piu tosto che le piante coltivate per scopi alimentari o che sono stateintrodotte da altri luoghi per altri motivi. Ad esempio. le querce sono native del NordAmerica ma non lo sono gli alberi di mele (In Italia si possono sostituire gli alberi di mele,da noi nativi, con piante esotiche come il kiwi). Suggerimento: gli esempi di animali vannodagli insetti ai pesci, dagli uccelli ai mammiferi. Le piante comprendono le graminacee, le

    erbe officinali, gli arbusti, gli alberi.Finora in questa mappa non vi sono segni relativi alluomo. di solito questi segni sono cosnumerosi nei luoghi abitati che quasi non sarebbero appropriati per la mappa. Per intonarela mappa alla situazione attuale,traccia due aspetti opposti al rapporto che luomo ha conle caratteristiche che hai g descritto. Il primosar la rappresentazione delle cose peggioriche st facendo la gente.

    Suggerimento: per esempio la produzione di rifiuti che minacciano di inquinare lacqua,oppure le pratiche agricole non corrette che erodono il terreno, le attivit di estrazionemineraria che creano pericolose scariche o le dighe che impediscono la risalita dei pesci inun fiume.

    Come secondo aspetto, cerca di raffigurare le cose migliori che sta facendo luomo pervivere in armonia con gli elementi naturali della mappa.

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    Buone Nuove

    Incontro della Rete Bioregionale Italiana30/31-5 e 1/6, Torino di Sangro. in provincia di Chieti ( Abruzzo). La casa ha unatrentina di posti al coperto, senza per letti e materassini a sufficienza, sar oppurtuno,quindi, dotarsi del necessario.Per quanto riguarda il mangiare, chi pu portare qualcosa lo porti, avvertendo prima,

    cosicch poi il gruppo organizzatore procurer il resto. Alla fine si far il conto di tutto e sidivider fra i partecipanti.Francesco, Barbara e Alice hanno gi messo assieme un programma di massima che

    prevede, oltre al Cerchio di discussione, un momento collettivo di lavoro per preparare unorto sinergico e una raccolta semi per una semina con palline di argilla.Hanno pure dato all'incontro un tema:"Rinverdire zone aride con palline di argilla e semi".

    Per info: [email protected]

    E stata costituita l'associazione Rete Semi Rurali

    Scandicci (FI): domenica 11 novembre 2007 stata costituita la Rete Semi Rurali: 8 Associazioni si

    sono riunite per formalizzare un patto di impegno comune. Dopo 7 anni di attivit informale, viene

    formalizzata la Rete Semi Rurali, i cui soci fondatori sono l'Associazione Rurale Italiana (ARI),

    l'Associazione per la Solidariet della Campagna Italiana (ASCI), Archeologia Arborea,

    l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, Civilt Contadina, il Consorzio della Quarantina,

    il Coordinamento Toscano Produttori Biologici (CTPB) e il Centro Internazionale Crocevia. Si

    tratta di un momento importante per il mondo dell'associazionismo agricolo italiano, che mettendosi

    insieme vuole ricordare a tutti che la biodiversit agricola va conservata, valorizzata e sviluppata

    nelle campagne dagli agricoltori, prima di tutto .La Rete si da uno statuto per sostenere, facilitare e

    promuovere il contatto, il dialogo, lo scambio e la condivisione di informazioni e iniziative tracoloro che difendono i valori della biodiversit e dell'agricoltura contadina e si oppongono a ci che

    genera erosione e perdita della diversit, all'agricoltura mineraria basata sulla monocoltura intensiva

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    mailto:[email protected]:[email protected]
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    e/o sulle colture geneticamente modificate.

    I fondatori della Rete riconoscono che il recupero delle variet tradizionali e contadine deve

    diventare un'attivit produttiva - non museale o collezionistica - incentivando la

    commercializzazione, lo scambio e il consumo locale delle variet pi interessanti dal punto di vista

    alimentare, gastronomico, economico, ambientale e sociale, evitando di cadere nel clamore

    superficiale ed erosivo generato dal marketing della tipicit.Tra i suoi obiettivi principali ci sono il sostegno a recupero, coltivazione, allevamento,

    conservazione, scambio, sviluppo e diffusione di variet e razze tradizionali e contadine di interesse

    agricolo; la promozione dell'innovazione rurale, anche attraverso la ricerca partecipativa, e lo

    scambio di conoscenze e saperi tra agricoltori; la valorizzazione della cultura rurale, dell'agricoltura

    contadina, dei saperi popolari, delle pratiche locali, delle titolarit collettive, dei luoghi comunitari,

    degli usi tramandati e delle consuetudini condivise; Per far questo importante aver chiaro a quale

    modello agricolo la Rete si rivolge e a quali sono gli agricoltori di riferimento. Parlare di sementi

    adatte al territorio, vuol dire, infatti, parlare di agricoltura contadina e familiare, realizzata spesso in

    quelle zone marginali, come, ad esempio, le tante montagne e colline che compongono l'ossatura

    del nostro paese o economicamente marginalizzata dal modello industrialista. In questo humus

    culturale vuole lavorare la Rete, diventando un tessuto connettivo di supporto e sostegno delle lediverse realt locali e nazionali gi da tempo attive.

    Per informazioni: Riccardo Bocci 328.3876663 [email protected]

    (alcuni dei fondatori del CIR, S.M. in Rio 1998)

    Dieci anni di C.I.R.

    Sono passati dieci anni dall incontro di S. Martino In Rio e per il Piccolo Popolo sono statianni di incontri, relazioni, esperienze e lavoro comune, progetti, speranze e fatiche maanche incomprensioni, abbandoni e ritorni. Comunque sia Buon Cammino a tutti

    Renato y Man Selvatici

    Ragazzi, Siate Ambiziosi!

    Terra del FuocoPolo Sud

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    mailto:[email protected]:[email protected]
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    Monte EverestLa LunaMarteSirio

    Settimo CieloE poi?Ragazzi, prima pulire la cucina, per favore.

    Nanao Sakaki

    Prossimo incontro del C.I.R.Borgo Cerri, Erli (SV) 9-10-11 Maggio 2008

    Info:Renato tel. 3404933825 [email protected]

    Pontiroli Renato, Borgo Cerri 17030 Erli (SV)

    Portare tenda, sacco a pelo, ciotola, posate, cibi biologici, buona energia,canzoni e racconti.( chi vuole dare una mano a preparare lincontro pucontattarci)

    Tema dellincontro: 10 anni per coltivare, sognare , comunicare.

    Per arrivare con i mezzi pubblici: linea ferroviaria Genova-Ventimiglia

    scendere ad Alberga, usciti dalla stazione a sinistra prendere il pulmandestinazione Erli Cerisol a(partenze 10.00 - 12.50 13.30 18.50 ) escendere a Gazzo, dove trovate un strada sulla sinistra e il cartello indicaBorgo Cerri 1500 mt. e siete arrivati!

    Per arrivare in auto: autostrada o statale Torino- Savonauscire a Cevaeprendere la statale per Colle di Nava-Imperiapoi arrivati a Garessioprendere la statale 582 per Alberga finoalla frazione Gazzo e a sinistra stradaper Borgo Cerri

    Autostrada o statale Genova- Ventimiglia uscita Alberga e prendere la statale582 per Garessio, arrivati nel comune di Erli proseguire fino a Gazzo e asinistra strada per Borgo Cerri.

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