Cinzia Di Cioccio e la Tribal Bellydance: danza senza confini · La Bellydance, dunque, parte...

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Cinzia Di Cioccio e la Tribal Bellydance: danza senza confiniMartedì 03 Luglio 2012 20:00

Un viaggio  continuo nella danza  e nella sperimentazione fino all'incontro con la TribalBellydance: non solo uno stile  di ballo  ma anche una filosofia di vita  peer ladanzatrice milanese. "Ho imparato a non essere competitiva, a cercare una forma dicomunione anche con persone  molto diverse da me..."

di Ester Ippolito

“La danza non ha confini per chi ha voglia di apprendere e mettersi in gioco; ci sono semprenuovi orizzonti alla nostra portata....” E’  un pensiero della danzatrice Cinzia Di Ciocco, che  rappresenta luminosamente  il suo iter umano, artistico  e culturale, il suo lungo viaggio nelmondo della danza iniziato da piccola,  arricchitosi costantemente nell’approccio a più stili, finoalla scoperta   delle  danze etniche, flamenco e bellydance e all’ultima svolta in ordine di tempo,la Tribal Bellydanceche, come sottolinea Di Cioccio, “è molto più di una danza, può diventare una filosofia di vita”.

Danzare e viaggiare per saperne di più

“Sono originaria di una famiglia di artisti (padre e nonno paterno musicisti, sorella attrice,seconda moglie di mio padre coreografa) e danzo dall’età di sette anni.  Come tutte le bambineho iniziato con la danza classica e verso l’adolescenza mi sono interessata al modern-jazz . Sin

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Cinzia Di Cioccio e la Tribal Bellydance: danza senza confiniMartedì 03 Luglio 2012 20:00

dalla scuola media passavo tutti i pomeriggi con la mia amica del cuore o con mia sorellaminore guardando film di danza (da Flashdance a Footloose, da Staying Alive a Dirty Dancing)o musical (A Chorus Line, The Rocky horror Picture Show, Jesus Christ Superstars per citarnealcuni) e cercando di imparare le sequenze danzate - si racconta Cinzia Di Cioccio, insegnante professionista riconosciuta CSEN/CONI, fondatrice della Compagnia LesSoeurs Tribales, danzatrice della Gypsy Caravan Dance Company International einsegnante Certificata Gypsy Caravan, responsabile Nazionale CSEN del settore TribalBellydance (nella foto con le Gypsy Caravan in California nel 2010).

E continua: “A 19 anni ho fatto la mia prima esperienza televisiva a Mediaset in unatrasmissione con Gianfranco d’Angelo. Dopo questa esperienza mi sono fermata per un po’perché sono andata a vivere all’estero per motivi di studio (Parigi,  Lettere alla Sorbona). Al miorientro in Italia  mi sono avvicinata alla recitazione (Centro Teatro Attivo di Milano) e  hoscoperto le danze etniche con il Flamenco e la Danza Orientale (danza del ventre).   La  voglia di saperne di più sulla danza orientale  mi ha spinta a viaggiare  in Turchia ed Egitto. Avevosoprattutto voglia di vedere ballerine autoctone all’opera perché credevo che fossero la miglioreincarnazione di questa danza.  Esperienze molto belle che mi hanno fatto capire che perimparare  la danza orientale  è importante studiare, allenarsi e integrare con altre discipline perpoter danzare al meglio, non basta essere nata 'sul posto'. Lo dimostra il fatto che oggigiorno leprofessioniste più accreditate di questa disciplina sono occidentali con un forte background didanza classica, moderna ecc, oltre ad essere delle profonde conoscitrici della danza orientale intutte le sue forme”. La Bellydance, dunque, parte importante della vita artistica diCinzia  Di  Cioccio che, dalla fine degli anni ’90 fino al 2004 vi si è  dedicata esclusivamente. “Lavoravo moltissimo nei locali arabi dove ero una professionista molto apprezzata dallefamiglie arabe che mi chiamavano per celebrare eventi importanti (fidanzamenti, matrimoni,nascite). Oltre a lavorare come solista, lavoravo anche con alcune mie colleghe con le qualiavevamo formato un gruppo con cui proponevamo spettacoli in vari locali milanesi o per eventi”.

La svolta Tribal  Bellydance

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Cinzia Di Cioccio e la Tribal Bellydance: danza senza confiniMartedì 03 Luglio 2012 20:00

Proprio perché la danza non ha confini, per Cinzia nel 2004 è arrivata la svolta Tribal, unqualcosa che ha cambiato anche umanamente la danzatrice. “Innanzitutto - afferma Cinzia (nella foto e seguente con le colleghe  de Le Soeurs Tribales, Inghilterra) - vorrei spiegare che cosa è la Tribal Bellydance: è una danza di matrice etnica, nata negli StatiUniti alla fine degli anni ’80, che unisce movimenti di danza orientale, danza indiana, flamenco,danze del Nord Africa, danze meditative, di trance e danza contemporanea. La TribalBellydance si esegue sempre in gruppo o Tribe ed è basata su un format strutturato di passi ecombinazioni che vengono messi insieme nell’improvvisazione. E’ una danza rivolta a tutte ledonne, indipendentemente da età, taglia e background culturale. In una tribe ogni danzatrice èimportante, fa parte di un tutto e comunica con le altre grazie ad un segreto linguaggio delcorpo”. “La scoperta della Tribal Bellydance - ancora Di Cioccio-  è avvenuta nel 2004 quando unacompagnia americana di nome Bellydance Superstars, composta da danzatrici professionisteeccezionali, ancora sconosciute in Italia, fece un tour europeo, con  tappa anche a Milano. Lospettacolo delle BDSS era una cosa mai vista fino ad allora: super strutturato, con costumistupendi, e  per la prima volta la danza orientale si affiancava  ad altre danze etniche come  laDanza Polinesiana e la Tribal Fusion Bellydance. Con il senno di poi posso dire che lospettacolo era “un’americanata”, molto commerciale ma con il grande pregio di aver sdoganatola danza orientale e le danze etniche presso il grande pubblico. Lo dimostra il fatto che pochianni dopo le BDSS sono tornate in Italia e hanno fatto il pienone in tutti i teatri!In quel fatidico settembre 2004 andai ogni sera a vedere lo show (erano tre date al TeatroSmeraldo di Milano). Il secondo giorno presi coraggio e andai nel backstage perché volevoorganizzare due mini stage con due delle danzatrici: Jillina,  la direttrice artistica e coreografadella compagnia, oggi la più famosa professionista mondiale di danza orientale, e Rachel Brice,la direttrice artistica e coreografa delle danzatrici Tribal, oggi  l’icona mondiale della TribalFusion. Il giorno dopo eravamo in una ventina a seguire i seminari di Jillina e Rachel Brice.Dopo questo primo “assaggio” di Tribal Bellydance, rimasi folgorata e decisi di approfondire lostudio”. L'incontro con Paulette Rees-Denis

E di nuovo la voglia di sperimentare, vedere e sapere di più porta Cinzia in viaggio. “I primi viaggi in nome della Tribal Bellydance li feci in Germania per andare a studiare condelle insegnanti americane. Nel 2005, proprio in occasione di uno di questi viaggi, incontraiPaulette Rees-Denis, fondatrice della Compagnia Gypsy Caravan, storica compagniaamericana di Tribal Bellydance. Questo incontro è stato molto significativo perché da lì hoiniziato il percorso “accademico” e artistico che ha fatto di me ciò che sono oggi. Nel 2006 sonoandata a studiare a San Francisco, patria della nascita della American Tribal Style (ATS).Nel2009 e nel 2010 sono andata a studiare a Portland, dove la mia maestra Paulette Rees-Denisaveva la sua sede. Con l’occasione siamo andate anche in California per partecipare al festivalmondiale di Tribal Bellydance, il Tribal Fest”. E i viaggi continuano, in Italia, Europa, USA eAsia, per gli  impegni con le Compagnie LesSoeurs Tribales, Gypsy Caravane per il ruolo di Cinzia come  solista.   “A gennaio 2012 sono stata ospite di un festival  di danza a Jakarta e ho tenuto dei seminari aBali. E poi tanti stage organizzati   con le migliori artiste internazionali di Tribal Bellydance,Danza Orientale e altro: Paulette Rees-Denis & Gypsy Caravan Dance Company International,Mana Tahiti Tatau, Unmata, The Uzume, Urban Tribal, Anasma, Sadie Marquardt, Bozenka,Kami Liddle, Jillina, Darshan, Wendy Allen e Rachel Brice. E tanti spettacoli   per lapromozione e la diffusione delle danze etniche:  Ecletnika (febbraio e marzo 2012) , VertigoTribal (2011) Avanti, Danziamo! (2010), Devota (2007/2008), Oriental Fusion (2006/2007) e lerassegne Etnosfera 2007 e 2008, Rassegne Internazionali di Danze Etniche di EspressioneContemporanea con la partecipazione di danzatori e musicisti provenienti da USA, Egitto,Belgio, Portogallo, Italia, Gran Bretagna, Spagna”. Una lezione di vita

Tribal Bellydance come filosofia di vita. E’ questa la parte importante del messaggio che  Cinzialancia  in alcune sue riflessioni.  “Per esperienza diretta posso affermare che questa danza offre  a chi la pratica  una visione del mondo più ampia e consapevole per vivere serenamente lerelazioni e la quotidianità. Spesso ripenso ad una frase che mi sono sentita dire spesso dallamia insegnante Paulette Rees-Denis: “I wish to help you to be the best dancer you can be” ( E’mio desiderio aiutarti a diventare la migliore danzatrice che tu possa essere). Questa è la suamissione. Io aggiungerei che, oltre a fare di me una danzatrice migliore,  Paulette ha contribuitoa fare di me una persona migliore… Paulette mi ha insegnato ad avere fiducia in me stessa, aguardare avanti, ad essere creativa e a sviluppare le mie potenzialità. Attraverso il suoprogramma intensivo di certificazione in Tribal Bellydance Collective Soul (nome non scelto acaso perché significa Anima Collettiva) sono cresciuta tecnicamente come danzatrice eperformer e umanamente come persona. Ho imparato a non essere competitiva, a cercare unaforma di comunione anche con persone molto diverse da me, a sviluppare relazioni attraverso ilcorpo e lo spirito…La Tribal Bellydance, come mi è stata trasmessa da Paulette, è esattamentequesto: fare parte di un tutto dove ogni singola particella ha una sua importanza perchécontribuisce all’armonia del Tutto, ovvero della Tribe. Nel momento in cui danziamo eimprovvisiamo insieme io dimentico chi sono, entro in una specie di trance; il mio essere è inpiena, assoluta e gioiosa armonia con la Tribe, con le persone con cui sto danzando in quelpreciso momento e quello spazio”. Les Soeurs Tribales : una compagnia e una scuola

La Compagnia Les Soeurs Tribales è nata nel 2005 e continua le sue attività artistiche edidattiche per la promozione della Tribal Bellydance e delle sue contaminazioni come il ModernUrban Fusion. L’Atélier Danze Etniche Les Soeurs Tribales è stato attivo a Milano dal 2005 al 2011. Dalsettembre 2011 per motivi organizzativi tutte le attività sono state spostate presso lo spazio Formainarte in Via Villoresi 26, Milano, dove è stata  creata un’area etnica sempre  diretta  da Cinzia di Ciocco. Si possono seguire corsi di Danza Polinesiana e Hawaiana, Tribal Bellydance, Tribal Fusion,Flamenco, Danza Orientale, Oriental Fusion (danza orientale rivisitata con la  fusione dielementi  tango, danze gypsy, danze dell’Estremo Oriente).  Dalla prossima stagione sarannoproposti  anche corsi di benessere dal sapore etnico come il Dance Flow  e Bellydance & Tone “due programmi molto diversi e complementari di esercizi - spiega Cinzia-  che fondono elementi di danza orientale e yoga, perfetti per il potenziamento, l’allungamentomuscolare e la mobilità articolare. Bellydance & Tone è un programma dinamico e divertente,mentre il Dance Flow è più rilassante e armonizzante. I programmi possono essere insegnatiseparatamente o combinati in un’unica lezione. Con entrambi sarà possibile mantenersi informa e migliorare umore e percezione di sé”.

“La nostra missione – ancora Cinzia - è fare conoscere le danze etniche, con particolareriguardo alla Tribal Bellydance. Tutte queste danze  tendono a  valorizzare il corpo femminile. Molte donne hanno bisogno di volersi bene e di vedere il proprio corpo con altri occhi: nelledanze etniche non è richiesta una fisicità perfetta e questo aiuta a essere più indulgenti. Inalcuni casi (come la Tribal bellydance o la Polinesiana) si tratta di danze di gruppo chesviluppano l’aggregazione e la comunicazione tra le persone. E’ possibile seguire corsi a tutti ilivelli da principiante a professionale senza dimenticare che l’obiettivo primario dei nostri corsi efare stare bene le persone. Quando le allieve escono da lezione con il sorriso pensiamo sempredi aver fatto un buon lavoro. E questo è l’obiettivo più importante per un maestro”. Ricco il programma delle attività dei prossimi mesi:  per il mese di luglio corsi estivi e seminariper chi ha ancora voglia di ballare, in attesa della ripresa dei corsi a  metà settembre dopo lapausa estiva.  “Con la compagnia saremo a Londra a fine settembre , mentre a dicembresaremo a Jakarta e Bali (Indonesia). Nel marzo 2013 ospiteremo nuovamente Gypsy Caravan eriproporremo la versione 2013 dello spettacolo di danze Etniche Ecletnika -concludeDi Cioccio. Credits foto: foto di apertura con ventaglio di Mario Teli; foto con sfondo rocce  diEduard Vorobiev; foto Cinzia con Paulette Rees-Denis nel 2011 a Milano di Pippo Failla Cinzia di Cioccio è su Facebook

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