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L’integrazione delle seconde generazioni in Italia: le condizioni di vita, la scuola, le
relazioni
Cinzia Conti e Sabrina Prati
Napoli 6 dicembre 2016
Le parole e i numeri
Indagine Istat sull’integrazione delle seconde generazioni condotta nel 2015.
Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado con almeno 5 alunni di cittadinanza straniera
Alunni, insegnanti e dirigenti scolastici
Finanziata dal Ministero dell’Interno attraverso i fondi FEI (Fondo Europeo per l’Integrazione)
Supportata dal MIUR
Le parole e i numeri
Generazioni migratorie
Cittadinanze
I territori….non ci sarà tempo per affrontare
il tema
La Scuola
Le relazioni e la a cittadinanza
Il futuro
Quante e quali seconde generazioni• Minori di 18 anni rappresentano il 21,6% della popolazione straniera
residente. I minori sono il 16,1% della popolazione italiana• Gli stranieri rappresentano il 10,7% dei minori residenti
2%
3%
4%
5%
6%
7%
8%
9%
10%
11%
12%
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Percentuale di stranieri sul totale di minori residenti, anni 2012-2015
Fonte: Istat, 2016
Seconde generazioniSono stati considerati tutti ragazzi che hanno una cittadinanza diversa da quella Italiana, sia nati in Italia che all’estero
Il criterio è quello della cittadinanza e non del Paese di nascita. A posteriori sono state ricostruite le generazioni migratorie
I ragazzi nati all’estero che hanno acquisito la cittadinanza italiana hanno compilato – se selezionati – il questionario per gli alunni italiani;
Nel caso di doppia cittadinanza di cui almeno una sia italiana il ragazzo compila il questionario italiano
Nel caso delle liste fornite la cittadinanza è quella dell’allievo come registrata dal MIUR
GENERAZIONE MIGRATORIA DEGLI ALUNNI STRANIERI PER TIPO SCUOLA.
30,4%
43,1%
18,4%
23,5% 23,7% 23,3%26,2%
22,1%
30,1%
19,9%
11,2%
28,2%
Totale Scuole secondarie di I grado Scuole secondarie di II grado
Nati in Italia
Nati all'estero ed entrati in Italia prima dei 6 anni
Nati all'estero ed entrati in Italia tra 6 e 11 anni
Nati all'estero entrati in Italia a 11 anni e più
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
GENERAZIONE MIGRATORIA DEGLI ALUNNI STRANIERI PER LE PRINCIPALI CITTADINANZE
Albania 41,7 29,1 19,5 9,6Romania 14,1 31,6 36,8 17,6Ucraina 6,6 21,1 36,4 36,0Moldova 5,2 12,5 39,1 43,2Cina 59,3 4,7 15,0 21,0Filippine 55,4 7,0 16,3 21,3India 19,6 19,2 31,9 29,3Marocco 40,8 25,2 22,5 11,5Ecuador 27,5 24,2 27,4 20,9Perù 29,5 13,5 24,2 32,8Altra cittadinanza 30,7 24,0 23,7 21,6Totale 30,4 23,5 26,2 19,9
Cittadinanza Nati in Italia Entrati in Italia prima dei 6
Entrati in Italia tra 6 e 10 anni
Entrati in Italia a 11 anni e più
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
La Scuola
ALUNNI STRANIERI NATI ALL'ESTERO PER REGOLARITÀ DI INSERIMENTO A SCUOLA IN ITALIA, TIPO DI SCUOLA DI PRIMO
INSERIMENTO E CITTADINANZA
RegolareRitardo di
1 annoRitardo di
2 anni o piùRegolare
Ritardo di1 anno
Ritardo di2 anni o più
RegolareRitardo di
1 annoRitardo di
2 anni o piùAlbania 59,1 34,7 6,2 64,5 32,3 3,2 28,4 48,4 23,2
Romania 49,2 42,1 8,6 53,9 39,6 6,4 25,1 55,1 19,8
Ucraina 52,1 38,0 9,9 61,6 34,0 4,4 35,9 44,7 19,4
Moldova 32,6 50,2 17,2 40,3 50,2 9,6 21,3 50,3 28,4
Cina 21,4 45,2 33,5 31,8 45,9 22,3 7,9 44,2 47,9
Filippine 37,1 42,2 20,6 50,2 37,4 12,3 17,7 49,4 32,9
India 43,9 42,4 13,8 53,6 39,2 7,1 23,5 48,9 27,6
Marocco 57,6 33,1 9,3 65,7 30,0 4,3 17,6 48,4 33,9
Ecuador 57,0 33,2 9,8 67,2 29,4 3,4 28,1 43,8 28,1
Perù 43,3 38,2 18,5 60,3 34,5 5,2 23,0 42,7 34,3
Altra cittadinanza 50,2 36,1 13,7 60,9 33,0 6,0 23,0 43,8 33,2
Totale cittadinanze 49,0 38,8 12,2 57,8 35,9 6,3 23,0 47,2 29,7
TotaleInsermento in scuola secondaria di
primo gradoInsermento in scuola secondaria di
secondo grado
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
ALUNNI CHE HANNO DOVUTO RIPETERE O MENO ANNI SCOLASTICI IN ITALIA, PER CITTADINANZA E PAESE DI NASCITA
Italiani Totale stranieri Stranieri nati in Italia Stranieri nati all'estero
85,7%
72,7%
81,2%
69,0%
10,7%
21,5%
15,4%
24,2%
3,6% 5,8%3,3%
6,8%
No, mai Sì, una volta Sì, più volte
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
A quale scuola pensi di iscriverti? (studenti della scuola media di primo grado), per generazione di ingresso e cittadinanza
(valori percentuali)
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
Gli insegnanti
•Gli insegnanti intervistati hanno dimostrato di porsi in maniera aperta rispetto alla presenza di ragazzi con background migratorio a scuola. L’opinione sul livello di integrazione è decisamente positiva: per oltre il 90% dei docenti l’integrazione dei ragazzi stranieri è ottima (il 21% circa) o buona (quasi il 71%).
•L’aumento degli alunni stranieri è, inoltre, visto in generale come una opportunità e non come un problema. La maggior parte degli intervistati ne sottolinea gli aspetti positivi: “consente ai ragazzi di crescere con meno pregiudizi” (79,4%), “consente di arricchire la didattica con esperienze interculturali” (49,1%) e “permette di avvicinarsi alla conoscenza di culture diverse” (69,5%). Al contrario risulta minoritaria la quota di docenti che rimarca gli effetti negativi: “espone gli alunni a esperienze e modelli spesso negativi e inadeguati” (2,1%), “comporta eccessivi rallentamenti e problemi nei percorsi didattici” (20,6%), “impone alla scuola carichi e responsabilità che non le competono” (7,3%).
•Si deve sottolineare che il parere positivo è notevolmente più diffuso tra gli insegnanti che lavorano in scuole con una presenza minore di stranieri: la quota di pareri unicamente positivi passa dall’81,8% dei docenti che insegnano in scuole con al massimo il 5 per cento di alunni stranieri a 55,1% degli insegnanti di istituti con più del 20 per cento di ragazzi di origine non italiana.
Fin qui tutto bene
Tutto bene o politically correct?
Un problema di numeri?
Soglie massime•Dall’indagine emerge che le situazioni problematiche sono spesso connesse con una
elevata concentrazione di alunni con background migratorio nelle singole scuole. Tuttavia sembra anche emergere che nelle scuole con minore presenza ci siano maggiori preoccupazioni rispetto alla possibilità di gestire un numero elevato di stranieri in classe.
•Nelle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del Miur del Febbraio 2014 si indicava come limite il 30 per cento di stranieri per classe. La metà degli intervistati collocherebbe, però, più in basso la soglia, mentre solo il 18% circa condivide l’indicazione ministeriale. Colpisce che siano i docenti delle scuole con minore concentrazione di stranieri a indicare come ottimale una soglia inferiore
•Probabilmente nelle scuole a forte presenza si sono ormai attivate delle risorse che consentono agli insegnanti di considerare come “gestibili” anche incidenze più elevate di alunni stranieri. Mentre nelle scuole in cui l’incidenza è più contenuta c’è un maggiore timore di non poter poi governare la situazione nel caso in cui la presenza aumenti in maniera notevole.
•Si deve poi sottolineare che più del 27% degli intervistati non ne fa una questione di numeri e ritiene che non debba esserci alcuna soglia
Problemi reali: la lingua
Non sarebbe un problema se…•La sensazione è che ci sia un atteggiamento positivo,
ma anche la necessità di affrontare problemi oggettivi inevitabili quando arrivano ragazzi stranieri: quello della lingua
•Non vengono indicati problemi culturali
•La numerosità non è un problema in sé, ma nella scuola con elevate quote di presenza c’è una maggiore consapevolezza delle problematiche oggettive
•Mancano le risorse e il sostegno
La lingua: un problema noto
“Del resto bisognerebbe intendersi su cosa sia lingua corretta. Le lingue le creano i poveri e poi seguitano a rinnovarle all’infinito. I ricchi le cristallizzano per poter sfottere chi non parla come loro. O per bocciarlo. Voi dite che Pierino del dottore scrive bene. Per forza, parla come voi. Appartiene alla ditta. Invece la lingua che parla e scrive Gianni è quella del suo babbo. Quando Gianni era piccino chiamava la radio lalla. E il babbo serio: Non si dice lalla, si dice aradio. Ora, se è possibile, è bene che Gianni impari a dire anche radio. La vostra lingua potrebbe fargli comodo. Ma intanto non potete cacciarlo dalla scuola. ‘Tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di lingua’. L’ha detto la Costituzione pensando a lui.” (1967, Don Lorenzo Milani, Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa).
Conoscenza auto-dichiarata della lingua italiana per generazione migratoria, valori percentuali
Lingua parlata normalmente in famiglia per generazione migratoria, valori percentuali
24,122,0
16,1
11,2
3,65,5 6,0
8,7
24,7 25,6
32,8
38,8
4,0 4,2 3,3 2,8
38,9 38,035,4
28,8
4,7 4,66,4
9,7
nati in Italia entrati prima dei 6 anni entrati tra 6 e 10 anni entrati a 11 anni e più
Quasi sempre in Italiano Quasi sempre dialetto regione in cui vivo
Quasi sempre in un'altra lingua (straniera) Quasi sempre in italiano e dialetto regione in cui vivo
Quasi sempre in Italiano e in un'altra lingua (straniera) Quasi sempre dialetto regione in cui vivo e lingua straniera
Scuola non solo studio
ALUNNI STRANIERI E ITALIANI NELLE SCUOLE SECONDARIE CHE NON FREQUENTANO I COMPAGNI AL DI FUORI DELLA SCUOLA PER
CITTADINANZA E PAESE DI NASCITA.
9,3%
21,6% 22,2%21,2%
18,5%
26,0% 25,3%26,2%
Italiani Totale stranieri Stranieri nati in Italia Stranieri nati all'estero
Secondarie di I grado Secondarie di II grado
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
COMPAGNI FREQUENTATI AL DI FUORI DELLA SCUOLA, PER CITTADINANZA
0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0
Cina
Filippine
India
Marocco
Perù
Ecuador
Totale stranieri
Moldova
Romania
Ucraina
Albania
Italia
Sia italiani che stranieri Stranieri Italiani
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
ALUNNI STRANIERI CHE DICHIARANO DI FREQUENTARE UNA O PIÙ VOLTE A SETTIMANA ALCUNI LUOGHI DI
RITROVO/AGGREGAZIONE
Sala giochi Fast-foodStrada, piazza
Campi, prati, ecc.
Oratorio e luoghi culto
Luoghi di lavoro
Centri di aggregazione
Scuola per attività
sportive teatrali,
musicali
Centro-campo sportivo
Casa di amici
Parchi divertiment
o
Totale stranieri 24,4 22,6 68,1 63,9 28,9 21,6 11,4 24,5 41,4 50,8 22,6Albania 18,9 23,0 72,8 70,3 22,4 17,4 12,5 21,8 46,2 54,3 22,7Romania 16,6 18,9 69,6 65,4 22,8 20,0 8,6 23,7 39,5 53,8 22,3Ucraina 14,1 16,6 67,4 55,1 20,4 22,2 8,6 26,2 38,1 50,6 20,7Moldova 14,8 14,1 62,4 61,2 14,0 14,7 6,9 22,2 39,0 46,3 19,0Cina 35,3 14,8 53,4 49,3 11,9 51,6 8,3 18,3 20,4 34,6 12,9Filippine 34,0 35,3 68,5 56,9 47,9 18,1 10,0 22,5 31,0 45,8 19,4India 25,6 34,0 61,6 57,2 39,4 21,1 13,4 23,2 36,3 48,2 25,5Marocco 25,6 25,6 71,9 72,9 37,5 20,6 15,3 31,3 49,7 49,9 28,2Ecuador 20,6 25,6 71,0 60,5 31,0 16,9 8,1 19,0 35,7 52,1 17,7Perù 12,8 20,6 65,0 64,7 28,5 18,8 6,6 21,0 32,9 48,4 22,8Italia 0,0 12,8 70,7 65,4 32,3 22,0 8,9 24,5 49,0 56,8 12,2
Cittadinanza
Luoghi di ritrovo/aggregazione
La cittadinanza
Acquisizioni di cittadinanza di stranieri residenti in Italia per classi di età e sesso. Anno 2014
Fino a 19 20-29 30-39 40-49 50-59 60 e più Totale
Uomini 23,7 9,0 17,4 33,6 13,4 2,9 100,0Donne 18,1 12,1 32,6 24,9 9,9 2,4 100,0Totale 20,7 10,6 25,4 29,0 11,6 2,7 100,0Totale (v.a.=100) 11.646 5.970 14.270 16.269 6.494 1.499 56.148
Uomini 36,5 7,3 16,2 26,8 11,1 2,1 100,0Donne 26,4 10,5 30,7 21,6 8,7 2,1 100,0Totale 31,1 9,0 23,9 24,1 9,8 2,1 100,0Totale (v.a.=100) 20.325 5.891 15.647 15.733 6.419 1.368 65.383
Uomini 41,2 6,2 13,6 25,5 11,2 2,3 100,0Donne 36,9 8,4 25,4 19,6 7,7 2,0 100,0Totale 39,0 7,3 19,7 22,4 9,4 2,1 100,0Totale (v.a.=100) 39.294 7.395 19.802 22.599 9.487 2.135 100.712
Uomini 39,1 8,8 13,5 23,6 12,1 2,8 100,0Donne 37,6 10,6 21,4 19,4 8,6 2,5 100,0Totale 38,4 9,7 17,4 21,5 10,4 2,7 100,0Totale (v.a.=100) 49.833 12.603 22.572 27.957 13.466 3.456 129.887
Sesso Classi di età
2011
2012
2013
2014
Fonte: Stime Istat
ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE SECONDARIE CHE HANNO DICHIARATO DI SENTIRSI ITALIANI O STRANIERI, PER
GENERAZIONE MIGRATORIA
47,5 48,0
33,2
17,1
37,8
23,7 25,4
35,5
52,8
33,028,8
26,631,2 30,1 29,2
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Nati in Italia Nati all'estero entrati in Italia
prima dei 6 anni
Nati all'estero entrati in
Italiaprima degli 11 anni
Nati all'estero entrati in Italia a
11 anni e più
Totale
Italiano Straniero Non so
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE SECONDARIE CHE HANNO DICHIARATO DI SENTIRSI ITALIANI O STRANIERI PER PRINCIPALI CITTADINANZE
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
45,0
50,0
Italiano Straniero Non so
ALUNNI ITALIANI E STRANIERI PER GENERAZIONE MIGRATORIA PER LUOGO IN CUI VORREBBERO VIVERE DA GRANDI
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
Stranieri nati in Italia
Stranieri entrati in Italia tra 0 e 5 anni
Stranieri entrati in Italia tra 6 e 10
anni
Stranieri entrati in Italia a 11 anni e
più
Italiani
In Italia Dove sono nato
Dove è nato mio padre o mia madre Altro Stato estero
Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni
ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE SECONDARIE NATI IN ITALIA E ALL’ESTERO PER LUOGO IN CUI VORREBBERO VIVERE DA GRANDI E PRINCIPALI
CITTADINANZE
In Italia
All'estero, dove è nato mio padre o
mia madreIn un altro
Stato estero. In Italia
All'estero, dove sono
nato
All'estero, dove è nato mio padre o
mia madreIn un altro
Stato estero.
Albania 40,0 14,3 45,8 29,3 15,1 1,8 53,8
Romania 35,7 19,4 44,9 29,9 18,8 2,1 49,1
Ucraina 46,1 7,5 46,4 40,6 15,3 0,8 43,4
Moldova 49,4 13,2 37,4 31,8 11,7 0,9 55,5
Cina 48,6 24,7 26,7 39,3 44,0 5,7 11,0
Filippine 31,5 17,1 51,4 22,7 31,8 3,4 42,1
India 34,2 5,6 60,2 29,7 17,8 5,3 47,1
Marocco 34,5 13,9 51,6 29,3 20,6 3,9 46,1
Ecuador 38,4 29,6 32,0 22,7 25,0 1,9 50,4
Perù 33,5 28,2 38,3 25,3 27,2 2,6 44,9
NATI IN ITALIA
Cittadinanza
NATI ALL'ESTERO
Limitando l’analisi ai soli alunni stranieri, si è valutata la propensione a rimanere in Italia approfondendo anche altri aspetti caratteristici dei migranti . Chi ha una migliore conoscenza della lingua italiana, chi ha dichiarato di sentirsi italiano e chi frequenta amici italiani o italiani e stranieri è più incline a voler vivere da grande in Italia, segno che la cittadinanza sostanziale e il senso di appartenenza sono costituiti anche da relazioni sociali. Una minore propensione a rimanere nel nostro Paese è invece associata agli stranieri nati all’estero ed entrati in Italia entro i 10 anni. Considerando, infine, le prime quattro cittadinanze, sono gli alunni cinesi i più propensi a voler vivere da grandi in Italia;
i ragazzi albanesi, marocchini, romeni e di altre cittadinanze rispetto a quelli cinesi hanno tutti una propensione molto più bassa a rimanere in Italia. Questa evidenza sottolinea nuovamente come i modelli migratori siano peculiari delle diverse collettività, anche nel caso delle seconde generazioni.
Caso dei cinesi
• Le nuove generazioni pongono alla statistica una serie di sfide, mettono in discussione concetti e di conseguenza misure. Rendono complicato fare previsioni (specie in un momento di crisi)
• Non resta che affrettarsi ed adeguarsi per comprendere i mutamenti
• I tanti e diversi modelli di integrazione sono una ricchezza e sfida dentro e fuori la scuola
• I problemi di misurazione dell’integrazione (indicatori) che si pongono per la G1 sono ancora più complessi per la G2
• Il territorio è restato fuori da questo intervento, ma i territori sono una chiave di lettura fondamentale dell’integrazione delle seconde generazioni