Cinofili stanchi - Ottobre 2012

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1 Tutti noi lavoriamo in ambito comportamentale,. L’idea di questo magazine è venuta dopo che ci siamo resi conto che siti o blog anche famosi di cinofilia spesso danno informazioni arre- trate, imprecise e a volte persi- no false. Il nostro scopo principe è quello di inculcare col tempo una cul- tura cinofila che possa essere considerata tale per i suoi con- tenuti, non qualcosa per cui altrove si possa deridere il no- stro Paese. La Redazione In un mondo cinofilo in cui sem- brano regnare il marketing e la totale disinformazione vogliamo distinguerci, invece, per due qualità: 1. Fornire a chi chiede il nostro aiuto una corret- ta informativa al fine di instaurare un sano rap- porto fra cane e pro- prietario. 2. Non lucrare sui proble- mi altrui e dare i giusti mezzi per affrontare i problemi quotidiani. Per questa ragione nasce questo magazine online, nel quale po- trete trovare spunti, suggeri- menti, indicazioni e quant’altro possa essere utile per migliorare il rapporto col vostro cane. Siamo un gruppo di cinofili pro- fessionisti mossi da principi di etica e morale, soprattutto per- ché anche noi abbiamo dei cani coi quali conviviamo e coi quali ogni giorno ci confrontiamo per meglio capire le dinamiche so- ciali, il sistema relazionale, l’etologia, le capacità cognitive che sono alla base dei compor- tamenti dei nostri amici a quat- tro zampe. Avendo trovato una fonte abbastanza ampia di libri antichi (tutti in inglese) che trattano di cani, mi sono im- battuto in A SYSTEM OF DOG TRAINING AND COMPLETE MEDICAL GUIDE di William Sterling, un veterinario che praticava la propria professione a ca- vallo fra il 19.mo ed il 20.mo secolo negli USA.Per curio- sità sono andato a leggere i primi esercizi che mi sono apparsi molto illuminanti per l'epoca. Ad esempio, per insegnare il richiamo Ster- ling scrive: "Un cane impara presto a conoscere il suo nome e a voi si rivolgerà sempre soprattut- to al momento dei pasti. È possibile di tanto in tanto durante il giorno, quando è fuori di vista, chiamarlo ripe- tendo il suo nome nettamente più volte, ogni volta pre- miandolo con un po' di cibo e una cordiale carezza. Se avete più di un cane chiama- Cani dei villaggi africani Per i nostri cani l’etica innanzitutto! SOMMARIO: L’unità cinofila da soccorso 2 Cani nello spazio 2 Il metodo Animal wellness 3 Amici con la co- da—Educazione ed oltre 3 Cani ed affettività 4 I segnali di stress nel cane 4/ 5 Presentazione libro 5 I ‘gentilisti’ c’erano già a fine ‘800 CINOFILI STANCHI 01 OTTOBRE 2012 VOLUME 1, NUMERO 1

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Mensile di informazione cinofila da una idea di 4 cinofili professionisti

Transcript of Cinofili stanchi - Ottobre 2012

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Tutti noi lavoriamo in ambito comportamentale,. L’idea di questo magazine è venuta dopo che ci siamo resi conto che siti o blog anche famosi di cinofilia spesso danno informazioni arre-trate, imprecise e a volte persi-no false.

Il nostro scopo principe è quello di inculcare col tempo una cul-tura cinofila che possa essere considerata tale per i suoi con-tenuti, non qualcosa per cui altrove si possa deridere il no-stro Paese.

La Redazione

In un mondo cinofilo in cui sem-brano regnare il marketing e la totale disinformazione vogliamo distinguerci, invece, per due qualità:

1. Fornire a chi chiede il nostro aiuto una corret-ta informativa al fine di instaurare un sano rap-porto fra cane e pro-prietario.

2. Non lucrare sui proble-mi altrui e dare i giusti mezzi per affrontare i problemi quotidiani.

Per questa ragione nasce questo magazine online, nel quale po-trete trovare spunti, suggeri-menti, indicazioni e quant’altro possa essere utile per migliorare il rapporto col vostro cane.

Siamo un gruppo di cinofili pro-

fessionisti mossi da principi di etica e morale, soprattutto per-ché anche noi abbiamo dei cani coi quali conviviamo e coi quali

ogni giorno ci confrontiamo per meglio capire le dinamiche so-ciali, il sistema relazionale, l’etologia, le capacità cognitive che sono alla base dei compor-tamenti dei nostri amici a quat-tro zampe.

Avendo trovato una fonte abbastanza ampia di libri antichi (tutti in inglese) che trattano di cani, mi sono im-battuto in A SYSTEM OF DOG TRAINING AND COMPLETE MEDICAL GUIDE di William Sterling, un veterinario che praticava la propria professione a ca-

vallo fra il 19.mo ed il 20.mo secolo negli USA.Per curio-sità sono andato a leggere i primi esercizi che mi sono apparsi molto illuminanti per l'epoca. Ad esempio, per insegnare il richiamo Ster-ling scrive: "Un cane impara presto a conoscere il suo nome e a voi

si rivolgerà sempre soprattut-to al momento dei pasti. È possibile di tanto in tanto durante il giorno, quando è fuori di vista, chiamarlo ripe-tendo il suo nome nettamente più volte, ogni volta pre-miandolo con un po' di cibo e una cordiale carezza. Se avete più di un cane chiama-

Cani dei villaggi africani

Per i nostri cani l’etica innanzitutto! S O M M A R I O :

L’unità cinofila da

soccorso 2

Cani nello spazio 2

Il metodo Animal

wellness 3

Amici con la co-

da—Educazione

ed oltre

3

Cani ed affettività 4

I segnali di stress

nel cane 4/

5

Presentazione

libro 5

I ‘gentilisti’ c’erano già a fine ‘800

C I N O F I L I S T A N C H I

0 1 O T T O B R E 2 0 1 2 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

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P A G I N A 2

“Un'ottimo

conduttore non

deve mai essere

troppo nervoso e

nemmeno troppo

calmo,ma deve

restare sempre

lucido e in grado di

affrontare con

sicurezza

l'emergenza e le

varie difficoltà

incontrate durante

le fasi di ricerca e

soccorso.”

Cane impegnato nella ricerca

di persone sotto le macerie

Cani nello spazio

L’unità cinofila da soccorso Queste le doti che un cane deve possedere per essere adatto all'impiego in emergenza di soc-corso: SOCIALITÀ: il cane che deve essere impiegato nel soccorso deve socializzare con l'umano e con tutti i differenti tipi d'am-biente,si dovrà sentire a proprio agio e parte integrante della vita dell'umano. Questa è dote che si può migliorare in fase d'addestra-mento. TEMPRA: dote indispensabile che serve a fargli sopportare stimoli spiacevoli provenienti dall'esterno e frequenti nelle situazioni di emergenza. Questa è dote innata e non si può correg-gere. TEMPERAMENTO: altra dote innata nel cane e che non può essere modificata,il cane impiega-to nel soccorso deve essere di indole vivace e molto attento. Grazie a queste caratteristiche il cane sarà in grado di rispondere velocemente ai comandi del conduttore. CURIOSITÀ: è legato al tempe-ramento e permette al cane di esaltare l'olfatto e valutare ogni particella di odore che gli arriva nel modo più naturale possibile. DOCILITÀ: questa dote è la capacità del cane ad accettare il proprio conduttore come guida. Un cane adatto allo scopo e ben addestrato non basta,essendo un binomio che deve operare in cooperazione e in emergenza anche il conduttore deve posse-

dere delle determinate doti. Quella del volontario di Prote-zione Civile settore Cinofilia da Soccorso non è una missione per tutti. Queste le doti indispensabi-li: ALTRUISMO: serve a dedicare il proprio tempo a questa missione e fa sopportare fatica e disagi in tutti i contesti di emergen-za,spesso anche estremi. EQUILIBRIO: un'ottimo con-duttore non deve mai essere troppo nervoso e nemmeno troppo calmo,ma deve restare sempre lucido e in grado di af-frontare con sicurezza l'emergen-za e le varie difficoltà incontrate durante le fasi di ricerca e soc-corso. Un conduttore insicuro non riuscirà a trasmettere gli ordini giusti al cane e creerà confusione durante le operazioni. CORAGGIO: questa va intesa come un mix di determinazione e buon senso,questa miscela è la carta vincente per non rischiare inutilmente la vita del binomio. Spesso in una operazione di ricerca disperso/i si deve intera-

gire con persone ferite e/o psi-chicamente sotto pressione,e il mix di determinazione,buon senso ed intuito permette di poter interagire in modo corretto verso queste persone. SALUTE: ottima salute e fisico sportivo aiutano il conduttore in situazioni particolari ed a soppor-tare fatica e disagi,a volte estremi e a proteggere il cane nell'esecu-zione di compiti difficili. Spesso vedo e sento solo discus-sioni sulle doti che deve avere un buon cane da soccorso,e mai invece le doti che anche un con-duttore deve possedere visto che si tratta di binomio e quindi di lavoro di cooperazione tra spe-cie,qui o voluto ricordare e ri-marcare anche le doti del condut-tore e del binomio cane-umano. Roberto Mannu - Allevatore ric. E.N.C.I. - F.C.I. con Affisso ‘DI ALBASCURA’

di esploratori spaziali un cane, il Beagle Porthos, affezionato compagno di viaggi del capita-no Jonathan Archer che appe-na può si rinchiude con lui nella propria stanza.

Noi che eravamo abituati a vedere cani nei vari polizieschi ‘Commissar io Rex ’ o ‘Finalmente arriva Kalle’, sia-mo rimasti sorpresi di questo

Chi è appassionato di Fantascienza come me avrà probabil-mente visto almeno una volta una puntata dell’ultima serie Tv Star Trek Enterprise andata in onda negli ultimi anni sulle reti italiane. Ci si sarà accorti, allora, che fa parte dell’equipaggio

nuovo attore fantascientifico che fa bene il suo mestiere. Dopo ‘maiali nello spazio’ dei muppets, abbiamo ora ‘cani nello spazio’. Era ora che qualcuno si accorgesse dei nostri amici a 4 zampe anche in questo genere di movies.

Giovanni Padrone Educatore cinofilo ACCSC

Il capitano J.

Archer con

Porthos nel-

la serie tv

Star Trek

Enterprise

C I N O F I L I S T A N C H I

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I ‘gentilisti’ c’erano già a fine ‘800 (dalla prima pagina)

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te ciascuno per nome quando gli date da mangiare, respingen-do gli altri non inte-ressati a q u e l l a

c h i a m a t a . Dividete il cibo in pic-

coli bocconcini per ciascuno, perché ogni lezione può conta-re. Nel campo si possono chia-mare frequentemente durante

una passeggiata, fino a quando ognuno risponde prontamente." Il libro è esente da sospetti di gentilismo, perché fu stampato nel lontano 1881. Precedente di 30 anni al tanto idolatrato libro del Colonnello Most fautore del 'metodo tradizionale' (che eviden-temente di tradizionale non aveva nulla, in quanto il termine nascon-de in sé 'coercitivo').Questa è una conferma al mio pensiero che indietro nel tempo non fossero tutti dei maltratta cani ma esistes-se qualcuno che i cani già allora li allenava (preferisco questo termi-

ne ad addestrare) secondo ben determinati canoni di rispet-to.Sempre dell'idea che fin dall'an-tichità vi fu gente che usò il cervel-lo sito nella scatola cranica ed altri che usavano altre parti neuronali site qualche decina di centimetri più sotto.

Giovanni Padrone

tendenza di ricorrere ad un esperto solo quando il cane era adulto e il problema molto pesante da gestire.

L'evoluzione di questo approccio, cioè di avere come primo punto di arrivo, quella del benessere dell'animale e quindi un'ottima relazione con il padrone ha portato ad un'ulteriore passo in avanti nella crescita della conoscenza cinofila.

La conseguenza è stata che molte persone oltre a creare un buon rapporto con il cane, ora vogliono divertirsi con lui praticando delle discipline, per questo stiamo attuando la creazione di corsi atti a sviluppare questa richiesta crescente.

Il Centro di Educazione Cinofila nasce nel gennaio 2001, all'epoca in zona c'erano solo centri dediti ai brevetti di lavoro, invece volevo creare qualcosa di completamente diverso !

Quello che cercavo di fare era ricreare l'atmosfera del parco pubblico per cani all'interno di un centro di educazione cinofi-la, cioè avere un'atmosfera rilassata e diver-tente in cui i proprietari potessero imparare a gestire e conoscere meglio il proprio cane.

Altro pallino era iniziare a fare puppy class cosa che all'epoca nella nostra zona non veniva realizzata, ma con un lavoro di infor-mazione presso i veterinari della zona i primi cuccioli sono arrivati, cambiando così la

Gianluca Gherghi—Educatore cinofilo Centro di Educazione ‘Amici con la coda’ Osimo (AN)

sistema di apprendimento. Il metodo Animal Wellness , tratta di una unificazione delle teorie d' apprendimento conosc iu te in ps i co log i a umana (Condizionamento Classico di Pavlov; Condi-zionamento Operante di Skinner; Apprendi-mento per Insight di Kohler; Apprendimento per scopi di Tolman) e delle Teorie di Zooan-tropologia di Marchesini,estrapolando da essi solo le parti che ritenevamo idonee al nostro metodo. La scelta è avvenuta dopo anni (2004-2007) di studi ed osservazioni sulle applicazioni nei cani, cavalli, gatti e conigli di varie razze, problematiche ed età. Arrivando ad una soluzione dei problemi pari al 70-80% anziché al 40-60% che avevamo in precedenza con i precedenti metodi.

Il metodo rifacendosi ai principi d' apprendi-mento precedentemente citati ,utilizza i mede-simi strumenti pedagogici ma con leggere variazioni nelle loro applicazioni.

Marcello Messina

Dopo una serie di studi teorici e consequen-zialmente di applicazioni pratiche mi sono accorto insieme all' amico Francesco Iacobelli di Roma,che le varie teorie dei conosciuti metodi di addestramento erano privi spesse volte di fondamenti scientifici nell' arrivare allo scopo,in quando spesse volte si concen-travano su un semplice esercizio (v. il seduto o il riporto) e non nella costruzione di una relazione pet-ownership. Il nostro lavoro è stato quello d' estrapolare da ogni metodo la parte migliore o meglio quella parte che aveva una sua valenza scientifica, dimostrabile ogni qualvolta si volesse dimo-strare. Cosi abbiamo deciso d'osservarle e verificarle sui nostri cani e quelli dei nostri clien-ti,portando le teorie funzionanti in un unico

Il ‘metodo

gentile’ nel

19.mo secolo

Il metodo animal wellness

Amici con la coda. Educazione cinofila e oltre

“Il metodo

Animal

Wellness ha

unificato le

teorie

sull’apprendi

mento…”

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P A G I N A 4

I cani hanno

elaborato un sistema

di rituali composto

da circa 200

comportamenti

diversi

Un antico affetto

quello fra cani e

umani

I segnali di stress/calma nel cane

Cani ed affettività L'attaccamento che il cane ha nei confronti del proprio partner umano ha origini molto lontane. Si tratta di un comporta-mento che tutti i canidi selvatici sociali abituali ed occasionali hanno nei confronti dei componenti il proprio nucleo familia-re. Quando i primi proto-cani iniziarono un cam-mino evolutivo diverso per iniziare a sfruttare le

risorse alimentari presenti nelle discariche lasciate dai cacciatori neandertha-liani, dovettero imparare a tollerare la presenza dell'uomo. Da questo punto iniziarono tutta una serie di modifiche comportamentali e fisio-logiche che portarono ai primi cani intorno a 40.000 anni fa. Probabil-mente già allora la 'tolleranza' si era trasfor-

mata in una sorta di affet-tività (ne è testimonianza, ad esempio, il ritrova-mento di impronte a Chauvet - Francia - di impronte di un bambino e di un cane che eviden-temente camminavano fianco a fianco) che fu ulteriormente rafforzata con l'inizio della selezio-ne artificiale intorno a 13.000 anni fa.

rigida. Cani e lupi preferiscono, quin-di, risolvere i conflitti, piuttosto che complicarli, così come cooperare e comunicare. E’ utile lavorare anche su questa via per riuscire a riportare sulla soglia della normalità i cani che soffrono di problemi compor-t a m e n t a l i . I n e f f e t t i , l’esperienza con i cani proble-matici mi ha fatto comprendere quanto sia importante ed im-mediata questa tecnica di co-municazione e quanto possa essere utile per ottenere il dop-pio obiettivo di abbassare la soglia di aggressività/stress ed ottenere l’immediata attenzione del cane che vi sta di fronte. Vediamo alcuni di queste po-sture utilizzate dai cani quando si trovano in condizioni di difficoltà o stress. MOSTRARE UN FIANCO O VOLTARE LE SPALLE Si tratta di un segnale pacifi-cante molto forte. Quando un cane si sente infastidito da un altro cane può girargli le spalle-per calmarlo, così come può succedere che in un branco di cani, dove ci sono membri troppo esuberanti, qualcuno decida di mostrare un fianco o voltare le spalle per calmare il

gruppo. Stessa cosa succede nei con-fronti dei proprietari: se un cane avverte che il proprio padrone è irritato per qualcosa che lui non comprende, per calmarlo gli si gira di fianco o gli volta le spalle, convinto che questo segnale sia compreso dal compagno umano, mentre spesso è considerato un com-portamento maleducato, di desiderio di non collaborare. Quando il vostro cane si com-porta in questo modo, quindi, è per farvi calmare e tornare a ragionare. LECCARSI IL NASO E SBA-DIGLIARE Il leccamento del naso è un movimento rapido della lingua, utilizzato spesso quando due cani si incontrano per la prima volta. E’ un forte segnale di pacificazione che serve a cal-mare lo sconosciuto e fargli capire che gli si consente la conoscenza. Lo sbadiglio, spesso interpreta-to erroneamente come un se-gnale di stanchezza del proprio amico a quattro zampe, viene usato quando un cane si trova in condizioni di disagio, come, ad esempio, un abbraccio trop-po stretto o il trovarsi in un

Una delle poche similitudini che accomuna lupi e cani è l'elaborato sistema di rituali utilizzato per evitare gli scontri fisici: si tratta di circa 200 com-portamenti divisi in rituali di pacificazione, rituali di gioco, rituali sociali e rituali di minac-cia. Questo vero e proprio linguaggio è maggiormente accentuato fra i lupi per ovvie ragioni dovute alla vita che essi conducono, piena di pericoli, ostacoli e problemi di sopravvi-venza. Fra i cani domestici questo linguaggio sociale viene ugualmente utilizzato ed è una testimonianza della discenden-za da un comune antenato. Questo modo di comunicare è comprensibile da tutti i cani, compresi quelli che non hanno avuto una corretta socializza-zione durante il periodo critico

(dalla nascita ai 4/6 mesi successivi), in qualsiasi continente essi si trovino. Biso-gna, però, considerare che i molossoidi han-no spesso forti pro-blemi di comunicazio-ne con gli altri cani per via della confor-mazione del cranio e del volto schiacciato e

per una postura del corpo più

Rituale di

riconoscimen-

to fra cani

C I N O F I L I S T A N C H I

SEGUE A PAG. 5

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luogo per lui sconosciuto (ma esi-stono molti altri casi in cui viene usato questo stratagemma). GIRARE LA TESTA, IMMOBI-LIZZARSI, SEDERSI, STEN-DERSI Girare la testa di lato o spostare lo sguardo di lato è usato quando un altro cane si avvicina e non si capi-scono ancora le sue intenzioni, poiché si è presentato in condizioni non comprensibili, come avvicinan-dosi troppo rapidamente e diretta-mente, anziché arrivare di lato. Spesso il cane, invece di girare la testa guarda altrove, ma lo scopo è il medesimo: permettere all’altro di calmarsi e consentire la sua cono-scenza. L’immobilizzazione viene usata per consentire ad un altro cane l’esplorazione olfattiva. Può essere eseguita stando in piedi, seduto o sdraiato senza assolutamente muo-versi. Un cane si siede di fronte o dando le spalle quando si trova in una situazione disagevole, per calmare se stesso e la controparte (che può essere un altro cane o il proprietario iracondo). Stendersi pancia all’aria è considera-to un fortissimo segnale di sotto-missione del cane. Stendersi con la pancia verso il terreno, in posizione di TERRA, è, invece, un fortissimo segnale di pacificazione, usato so-prattutto da cani leaders. Questo segnale viene utilizzato in occasione

di diverse situazioni: quando un altro cane mostra di aver paura o quando il vostro cane è stanco di giocare e vuole calma intorno. POSTURA DI

GIOCO, SPLITTING, SOCCHIU-DERE GLI OCCHI Un cane può cercare di calmare un altro cane mettendosi in posizione di gioco, abbassandosi sulle zampe anteriori in posizione di inchino, mentre nella stessa posizione e saltellando di lato è un invito al gioco. Viene spesso usato quando il nostro amato Fido vuole fare amici-zia con un altro cane particolarmen-te nervoso o suscettibile o in pre-senza di altri animali dei quali non è sicuro. Lo splitting (letteralmente DIVI-DERE) è spesso usato da maschi e femmine cosiddetti regolatori quan-do si trovano nelle vicinanze di due cani litigiosi: per dividere ed evitare conflitti con conseguenze gravi, si buttano in mezzo ai due contenden-ti nel tentativo di calmarli, il che avviene quasi immediatamente. Eventualmente questo comporta-mento viene ripetuto alcune volte, fino a quando entrambi i rivali non si sono tranquillizzati. Socchiudere gli occhi, abbassando le palpebre, permette al cane di avere uno sguardo più dolce e calmare chi gli sta di fronte, al fine di fargli capire che non vuole essere minac-cioso nei suoi confronti. In questo caso il cane sembra voler tornare allo stadio di cucciolo per comuni-care di essere innocuo. MUOVERSI LENTAMENTE, ANNUSARE INTORNO, CUR-VARE, AGITARE LA CODA Quando un cane rallenta i propri

movimenti in presenza di un altro cane, vuole trasmettergli un forte effetto pacificante. Lo stesso segna-le viene usato in condizioni di stress particolarmente forti. Questa forma di pacificazione è tipica non solo di cani e lupi, ma anche di altri preda-tori, quali leoni e tigri (oltre ad i gatti domestici). Un cane che annusa durante una situazione imbarazzante (e non per seguire una qualche pista olfattiva) è un cane che invia un forte segnale di pacificazione. Può succedere che il cane si fermi ad annusare in un punto fisso come se avesse trovato qualcosa di particolarmente interes-sante; in realtà sta cercando di fare capire al suo avversario che in lui non c’è nulla di pericoloso e che non ha alcuna intenzione di attacca-re zizzania. Curvare durante il percorso e non arrivare direttamente è un altro forte segnale di pacificazione nei confronti di cani che si incontrano durante una passeggiata. Viene usato soprattutto nel caso ci si trovi di fronte a cani particolarmente paurosi o aggressivi. Agitare la coda non è solo un segna-le di contentezza, ma viene usato da cani in condizioni di forte stress, spesso accompagnato dallo stender-si a pancia in su come segno di non belligeranza.

male particolare, una ‘sinfonia a 4 zampe’. Il libro racconta le origini, l’evoluzione, la psicologia e tutti i meccanismi che sono alla base di questo straordinario binomio unico nel suo genere ed unico in Natura; è rivolto a tutti i cinofili, dall’uomo e dalla donna comune al professionista che intendono aggiornare le proprie conoscenze e magari vedere sotto un altro punto di vista cosa sia vivere il proprio cane!

Da quando gli antenati del cane 130.000 anni fa lasciarono la vita selvatica per convivere insieme all’uomo, qualcosa è cambiato. Infatti, nonostante in natura fosse già presente la convivenza fra specie diverse, cane e uomo hanno esaltato ai massimi livelli la cooperazione interspecifica, arrivando a veri e propri scambi culturali: il cane impara dall’uomo e l’uomo impara dal cane. E’ questo l’unico modo che l’essere umano ha per poter carpire dal proprio amico canino i segreti che lo rendono un ani-

A FINE OTTOBRE 2012 SU TUTTE LE MIGLIORI LIBRE-RIE ONLINE IN FORMATO PDF.

Il fingere di a n n u s a r e può essere un segnale di stress

Presentazione libro:“...E il cane decise di incontrare l’uomo” a breve online

Lo splitting è

spesso usato

da cani

regolatori

quando si

trovano nelle

vicinanze di

due cani

litigiosi

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Vi aspettiamo sul prossimo nu-mero di ‘Cinofili stanchi’ nel quale torneremo a parlare dei rituali sociali, delle problemati-che di gestione, di patologie del comportamento, di esercizi per l’educazione del cane e molto altro ancora. Il nostro team di esperti è pronto ad aiutarvi per ogni vostra esi-genza e problematica. Dal prossimo numero istituiremo una rubrica dedicata a Voi nella quale risponderemo alle e-mail che ci invierete per spiegarci quali sono i problemi che afflig-gono voi ed il vostro cane. Invia-te una e-mail a [email protected] e vi sarà risposto all’interno della nuova rubrica ‘C’è posta per Fido’. Per proseguire questa nuova me-ravigliosa esperienza vi consi-gliamo di rimanere con noi. Al prossimo numero, dunque...

I nostri educatori e cinofili professionisti sono presenti a Ovada (AL), Mantova, Ravenna e Ancona.

Piemonte cell. 347-5760185

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Marche: cell. 338-3787447

Email: [email protected]

Cinofili Stanchi nasce dall’idea di quattro ci-nofili di professione (Marcello Messina, Rober-to Mannu, Gianluca Gherghi e Giovanni Pa-drone) che hanno unito le proprie menti ed esperienze per creare un punto di riferimento per chi vive col proprio cane e necessita di corrette informazioni per migliorare il pro-prio regime di vita. ‘Cinofili stanchi’, perché stanchi della totale disinformazione che regna nella cinofilia no-strana, stanchi di chi fa marketing sulla igno-ranza delle persone., stanchi delle leggende metropolitane che sembrano governare le menti di chi dovrebbe diffondere una corretta cultura cinofila e non lo fa. Chiunque desideri contribuire col proprio sapere sarà ben accetto dopo aver aderito al nostro codice etico che pone avanti a tutto il benessere psicofisico del cane.

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