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Assessorato alle Politiche Culturali COMUNE DI VALDAGNO Direzione Segreteria Generale e Controlli - Biblioteca Civica Villa Valle V.le Regina Margherita, 1 - 36078 Valdagno (VI) - Tel 0445 424545 - Fax 0445 409724 - [email protected] ww.comune.valdagno.vi.it Ciascuno di coloro che perdiamo prende una parte di noi; rimane solo uno spicchio che come la luna, una torbida notte, è richiamato dalle maree. Emily Dickinson

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Ciascuno di coloro che perdiamoprende una parte di noi;

rimane solo uno spicchioche come la luna, una torbida notte,è richiamato dalle maree. Emily Dickinson

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FRATELLI GRIMMC'era una volta un paese, dove la notte era sempre buia e il cielo si stendeva sullaterra come un drappo nero, perché non sorgeva mai la luna e neppure una stellabrillava nelle tenebre. Durante la Creazione, era bastata la luce notturna.Una volta quattro giovani lasciarono il paese per girare il mondo e arrivarono in unaltro regno dove, la sera, quando il sole era scomparso dietro i monti, c'era su unaquercia una palla lucente, che spandeva dappertutto una luce soave. E si potevaveder bene e discernere ogni cosa, anche se quel lume non risplendeva come il sole. Iviandanti si fermarono e domandarono a un contadino, che passava di là col suocarro, che luce fosse mai quella. - E' la luna! - rispose: - il nostro sindaco l'hacomprata per tre scudi e l'ha attaccata alla quercia. Tutti i giorni deve tenerlapulita e versarci dell'olio, perché arda sempre chiara. Per quello gli diamo uno scudoalla settimana. Quando il contadino se ne fu andato, disse uno dei quattro: - Questalampada ci potrebbe servire: al nostro paese, abbiamo una quercia, che è grossacome questa, dove potremmo appenderla. Che gioia, se di notte non dovessimo andartastoni al buio! - Sapete? - disse il secondo: - andiamo a prendere carro e cavalli eportiamo via la luna. Qui possono comprarsene un'altra. da LE FIABE DEL FOCOLARE. LA LUNA

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ITALO CALVINOIl punto dove la Luna passava più basso era al largo degli Scogli di Zinco.Andavamo con quelle barchette a remi che si usavano allora, tonde e piatte, disughero. Ci si stava in parecchi: io, il capitano Vhd Vhd, sua moglie, mio cugino ilsordo, e alle volte anche la piccola Xlthlx che allora avrà avuto dodici anni.L'acqua era in quelle notti calmissima, argentata che pareva mercurio, e i pesci,dentro, violetti, che no potendo resistere all'attrazione della Luna venivano tutti agalla, e così polpi e meduse color zafferano. C'era sempre un volo di bestiolineminute – piccoli granchi, calamari, e anche alghe leggere e diafane e piantine dicorallo – che si staccavano dal mare e finivano nella Luna, a penzolare giù da quelsoffitto calcinoso, oppure restavano lì a mezz'aria, in uno sciame fosforescente, chescacciavamo agitando delle foglie di banano.Il nostro lavoro era così: sulla barca portavamo una scala a pioli: uno la reggeva,uno saliva in cima, e uno ai remi intanto spingeva fin lì sotto la Luna; per questobisognava che si fosse in tanti (vi ho nominato solo i principali). Quello in cimaalla scala, come la barca s'avvicinava alla Luna, gridava spaventato: - Alt! Alt!Ci vado a picchiare una testata! - Era l'impressione che dava, a vedersela addossocosì immensa, così accidentata di spunzoni taglienti e orli slabbrati e seghettati. da LE COSMICOMICHE. LA DISTANZA DALLA LUNA

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ARIOSTO LXXTutta la sfera varcano del fuoco,et indi vanno al regno della luna.Veggon per la più parte esser quelo lococome un acciar che non ha macchia alcuna;e lo trovano uguale, o minor pocodi ciò ch'in questo luogo si raguna,in questo ultimo globo de la terra,mettendo il mar che la circonda e serra.LXXIQuivi ebbe Astolfo doppia meraviglia:che quel paese appresso era sì grande,il quale a un piccol tondo rassomigliaa noi che lo miriam da queste bande;e ch'aguzzar conviengli ambe le ciglia,s'indi la terra e 'l mar ch'intorno spandediscerner vuol; che non avendo luce,l'imagin lor poco alta si conduce.

da ORLANDO FURIOSO. CANTO XXXIV

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CANTO DI LUNA, CANTO DI DONNA [...] Ho lasciato che il pendolo oscillasse,la mia borsa rigonfia, la mia luce dorata, dorata intermittenzasu voi tutto baluginasse.Così se devi inquisirmi, fallo.Dopotutto non sono artefatta.Lungamente ti ho guardato,d’amor panciuta o vuotamostrando senza fine le mie fasi alternea te, a te mio freddo freddouomo tuta.Tu devi solo chiedere, e te lo concederò.E’ praticamente garantito,tu marcerai su me in me caserma.Oh vieni veleggiando, vieni veleggiandoo tu lanciarazzio tu terrapienoo tu proggettatore. [...] di ANNE SEXTON

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CANTO ALLA LUNA La luna geme sui fondali del mare,o Dio quanta morta pauradi queste siepi terrene,o quanti sguardi attonitiche salgono dal buio a ghermirti nell'anima ferita. La luna grava su tutto il nostro ioe anche quando sei prossima alla finesenti odore di lunasempre sui cespugli martoriatidai manticidalle parodie del destino. Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo,ma forse al chiaro di lunami fermerò il tuo momento,quanto basti per dartiun unico bacio d'amore.

di ALDA MERINI

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ALLA LUNA O graziosa luna, io mi rammentoChe, or volge l’anno, sovra questo colleIo venia pien d’angoscia a rimirarti:E tu pendevi allor su quella selvaSiccome or fai, che tutta la rischiari.Ma nebuloso e tremulo dal piantoChe mi sorgea sul ciglio, alle mie luciIl tuo volto apparia, che travagliosaEra mia vita: ed è, nè cangia stile,O mia diletta luna. E pur mi giovaLa ricordanza, e il noverar l’etateDel mio dolore. Oh come grato occorreNel tempo giovanil, quando ancor lungoLa speme e breve ha la memoria il corso,Il rimembrar delle passate cose,Ancor che triste, e che l’affanno duri! di GIACOMO LEOPARDI

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CANTO ALLA LUNA Sulla luna, per piacere, non mandate un generale:ne farebbe una casermacon la tromba e il caporale. Non mandateci un banchieresul satellite d’argento,o lo mette in cassaforteper mostrarlo a pagamento. Non mandateci un ministrocol suo seguito di uscieri:empirebbe di scartoffiei lunatici crateri. Ha da essere un poeta sulla Luna ad allunare:con la testa nella lunalui da un pezzo ci sa stare... [...] di GIANNI RODARI

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LUNA PUELLA PALLIDULLA Luna puella pallidula,luna flora eremitica,luna unica selenita,distonia vita traviata,atonia vita evitata,mataia, matta morula,vampirisma, paralisi,glabro latte, polarizzato zucchero,peste innocente, patrona inclemente,protovergine, alfa privativo,degravitante sughero,pomo e potenza della polvere,phiala e coscienza delle tenebre,geyser, fase, cariocinesi,luna neve nevissima novissima,luna glacies-glacieiluna medulla cordis mei,vertigineper secanti e tangenti fugitivala mole della mia faticagià da me sgombrila mia sostanza sgombri

a me cresci a me vieni a te vengo. di ANDREA ZANZOTTO