CIAO RAGAZZI!!! -...

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CIAO RAGAZZI!!!

Ciao ragazzi, siamo gli alunni della prima media. Abbiamo creato

questo giornalino scolastico per farvi divertire, incuriosire e

informare su cose nuove. Qui troverete notizie, barzellette, novità e

tanto altro. Per chi sarà nostro lettore ci troverà ogni mese sul sito

scolastico, per farvi divertire leggendo. In questa prima uscita

parleremo soprattutto delle maschere tradizionali e del Carnevale

nel mondo e per informarvi progetti che abbiamo realizzato per la

giornata di carnevale. Ci sono tante cose che potrete leggere ma

prima diciamo chi ha realizzato questo giornalino.

ECCO I CREATORI:

Caporedatrice: Sofia Rossi

Giornalisti:Giulia Guani, Giada Mondini,

Cristiana Olasio, Emilio Pantano, Elisa

Anzos, Flaminia Musso, Ivan Baldi,

Valentina Pierboni, Sabrina Sanchez,

Cristiano Capparuccia, Aguayo Carla,

Raffaella Pisano, Mara Barbini.

Creatrici della copertina: Cristiana Olasio,

Raffaella Pisano.

con la collaborazione della Prof.ssa Valentina

Meloni e di Prof. Gianluca Massari.

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Indice

Sommario San Sisto=Carnevale .......................................................................................................................................... 4

Storia del Carnevale ........................................................................................................................................... 5

Origini del carnevale .......................................................................................................................................... 6

Carnevale nel mondo......................................................................................................................................... 7

carnevale a Rio .................................................................................................................................................. 9

Carnevale in Perù ............................................................................................................................................. 11

Carnevale di Viareggio ..................................................................................................................................... 12

Le maschere tradizionali di Carnevale ............................................................................................................. 13

I mammuthones .............................................................................................................................................. 17

Castagnole ....................................................................................................................................................... 19

Frappe .............................................................................................................................................................. 20

Barzellette........................................................................................................................................................ 21

Classifica dei desideri degli alunni dalla 1°media al 5° liceo ........................................................................... 22

INTERVISTA ALLE BALLERINE ........................................................................................................................... 23

Scegli un colore ................................................................................................................................................ 24

I cartoni animati............................................................................................................................................... 29

DOLCI PERUVIANI ........................................................................................................................................... 31

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San Sisto=Carnevale

E’ arrivato il momento più atteso dell’anno...il più divertente, il più

matto, il più speciale! Anche quest’anno la nostra scuola vuole

festeggiare alla grande il Carnevale e lo farà dalla fine della

seconda ora all’uscita il 27 febbraio 2014.

Quando le tre classi saranno arrivate in palestra, inizierà l’evento

del San Sisto Talent Show.

Come vuole la tradizione, ogni anno la terza media decide il tema

della festa e si occupa di tutta l’organizzazione.

Quest’anno il tema sarà IL CINEMA e tutti dovranno svilupparlo nel

modo più creativo ed originale. Una giuria composta da alcuni

alunni della classe terza, valuterà quale gruppo si è impegnato di

più e lo proclamerà vincitore del San Sisto Talent Show 2014.

Ma non è finita qua! Dopo che i gruppi avranno terminato

l’esibizione e i giudici avranno scelto il vincitore, inizierà la festa: ci

saranno balli di gruppo, giochi, scherzi e tanto, tanto divertimento!

NON MANCATE!!!

SAN SISTO=CARNEVALE

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Storia del Carnevale

Storia del Carnevale Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze. Si conclude il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle

ceneri, primo giorno di quaresima. Il nome deriva probabilmente dal latino medievale carne levare, cioè "togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima. L'inizio del Carnevale varia da paese a paese, ma generalmente viene festeggiato nelle due settimane che precedono le ceneri.

I festeggiamenti nel periodo del Carnevale hanno un'origine molto

lontana, probabilmente nelle feste religiose pagane, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni. Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare. Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica.

Ancora oggi il Carnevale rappresenta un'occasione di divertimento e si esprime attraverso il travestimento, le. sfilate mascherate, le feste

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Origini del carnevale

Origini del carnevale

In genere viene indicato col nome - CARNEVALE - il periodo di tempo che intercorre tra il 17 Gennaio (festa di S. Antonio abate) ed il primo giorno di quaresima.

In pratica, pero, le principali manifestazioni si svolgono negli ultimi dieci giorni e terminano col martedì grasso, che precede la festività delle Ceneri, inizio, per i cristiani, di un periodo sacro di quaranta giorni, in preparazione della solennità della Pasqua, chiamato Quaresima (dal latino quarantena).

In questi quaranta giorni, che ricordano, nel numero, quelli del digiuno di Gesù nel deserto, i cattolici si dedicano alla preghiera ed ad opere di carità, associate a digiuni, penitenze e mortificazioni.

L'uso di osservare la quaresima è documentato dopo il concilio di Nicea (325 d.C.), ma forme di digiuno venivano) praticate, anche, in periodi precedenti.

Il martedì grasso non cade in una data fissa, ma questa varia in relazione alla ricorrenza della festività pasquale.

Durante la stagione del carnevale la gente si prende svaghi con privati e pubblici divertimenti, costituiti da manifestazioni burlesche, scherzi, baldoria e mascherate varie.

L'etimologia della parola carnevale" è incerta: secondo alcuni deriverebbe da - carne (le) vale-, con dissimilazione della seconda r in l, poiché, dopo tale periodo, è proibito cibarsi con la carne in alcuni giorni della settimana

Si crede, con fondamento, che il carnevale tragga origine dai saturnali, feste, nell'antica Roma, in onore di Saturno, dio delle seminagioni.

Furono le feste più popolari e diffuse fino all'avvento del cristianesimo e si celebravano dal 17 al 23 dicembre. La parte ufficiale consisteva in un solenne sacrificio nel tempio della divinità, seguito) da un pubblico banchetto, durante il quale i partecipanti si scambiavano auguri di benessere e prosperità.

Nei banchetti privati, tra parenti ed amici che si concludevano in mascherate, farse e vere e proprie orge, era consuetudine lo scambio di doni di ogni genere.

Gli schiavi godevano della più ampia libertà . L'affermazione del cristianesimo non comporto la scomparsa dei riti pagani, che continuarono a sopravvivere nel cerimoniale cattolico.

Nel Medioevo e nel Rinascimento i festeggiamenti carnevaleschi raggiunsero il più grande splendore a Venezia, Firenze e Roma, dove si svolgevano svariate di allegre manifestazioni, che si concludevano con festose mascherate su carri allegorici infiorati. Attualmente diverse forme carnevalesche hanno ripreso a fiorire, rinnovando tradizioni locali.

In diverse città, poi, si organizza il carnevale nel periodo estivo, cori lo scopo di favorire od incrementare il turismo.

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Carnevale nel mondo

Carnevale nel mondo

Carnevale è da sempre la festa dei bambini, ma coinvolge anche gli adulti. Anzi, si

potrebbe dire che è un modo per i grandi di ritornare bambini, allegri e spensierati,

approfittando di questi giorni per giustificare l'allegria e le stramberie che raggiungono i

livelli massimi nella settimana di chiusura del Carnevale.

Le origini della festa sono religiose, infatti il Carnevale è collegato direttamente alla

Pasqua, che cade sempre la domenica dopo il primo plenilunio (luna piena) di primavera.

Dalla Pasqua si sottraggono 6 settimane (di cui 5 sono di Quaresima) e la settimana

precedente ad esse è quella in cui si festeggia il Carnevale.

Questa parola deriva forse dal latino medievale "carnem levare", cioè "togliere la carne"

dalla dieta, in osservanza al divieto cattolico di mangiare carne durante la Quaresima.

Anche in molti Paesi del mondo il Carnevale è una festa che viene vissuta senza risparmio

di energie.

GRECIA: Anche in questo magico Paese ogni anno si festeggia il Carnevale.

I ragazzi di Atene, tanto per fare un esempio, organizzano finti cortei nuziali dove, oltre agli

sposi e agli invitati, vi sono il diavolo e l'uomo di cenere.

Quest'ultimo ha il compito di difendere il proprio gruppo gettando sugli intrusi delle

manciate di cenere. Il banchetto é a base di galacto bureko, buoni, anzi buonissimi dolcetti

a latte. Infatti gli ortodossi rispettano la settimana del formaggio; poi l'ultima di Carnevale,

durante la quale non possono assolutamente mangiare carne ma soltanto pesce.

DANIMARCA: Copenaghen in occasione del Carnevale si organizzano due giochi assai

carini.

Nel primo bisogna prendere, con la bocca e senza l'aiuto delle mani, un biscotto che

pende dal soffitto attaccato ad una cordicella. Nel secondo bisogna invece colpire con un

bastone, avendo una benda sugli occhi, un cesto colmo di frutta e dolci.

Ma niente paura: anche per i meno abili vi sono montagne di tradizionalissime e

gustosissime tartine al latte!

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FINLANDIA: I bambini di Helsinki festeggiano il Carnevale trascorrendo tutta una giornata

all’aperto.

Per vincere il freddo ….quasi polare, bevono latte bollente e mangiano brioche ripiene

di pasta di mandorle. Poi, con i loro slittini si lanciano in spericolate discese gridando:

"Lino, lungo lino!" Cosa vuol dire? Beh, dovete sapere che una volta, in questo lontano

paese,si coltivava molto il lino e una lunghissima corsa sulla neve, bianca come il tessuto,

era di buon augurio per un abbondante raccolto. E d'allora, questa bella tradizione è

rimasta.

NEW ORLEANS: Nella città con il carnevale più famoso d'America il culmine della festa

avviene il "Mardì Gras",come si dice da queste parti.

Già dal Sabato precedente la città si prepara per i festeggiamenti. Sfilate di carri

spettacolari,maschere, bande musicali e ballerini, caratterizzano questo famosissimo

carnevale.

Dai carri vengono lanciati sugli spettatori dubloni e collane colorate con i tipici colori del

carnevale:viola, giallo e verde.

Chi vuole assistere alla sfilata deve alzarsi molto presto per prender posto lungo la strada,

o in alternativa può prendere parte ai festeggiamenti: per quattro giorni!

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carnevale a Rio

Il Carnevale di Rio de Janeiro (o semplicemente Carnevale di Rio) è una festa annuale che si tiene a Rio de

Janeiro, la seconda città del Brasile.

Si celebra 40 giorni prima di Pasqua e festeggia l'inizio della Quaresima. Il Brasile è una nazione a

maggioranza cattolica, per cui l'astinenza quaresimale è molto sentita. Il carnevale rappresenta un "addio"

ai piaceri della carne in vista dei prossimi 40 giorni. Il Carnevale tiene alcune variazioni con la controparte

europea e si differenzia nel territorio brasiliano.

Il Carnevale brasiliano viene celebrato in modo diverso nelle varie regioni del paese: il Carnevale di Rio è

considerato uno dei più famosi in Brasile e in tutto il mondo per via della magnificenza e della ricchezza dei

festeggiamenti.

Prima del riconoscimento ufficiale da parte del governo della festa del carnevale come una "espressione di

cultura", i brasiliani erano soliti scatenare sommosse in occasione della festa.

Storia

Rio de Janeiro è stato il primo e il più famoso dei Carnevali brasiliani. Le sue origini risalgono agli anni trenta

del XIX secolo, quando la borghesia cittadina importò dall'Europa la moda di tenere balli e feste

mascherate, molto in voga a Parigi.

Inizialmente molto simili alle feste europee, queste manifestazioni acquisirono col tempo elementi tipici

delle culture africana e amerindiana.

Sul finire del XIX secolo nella città vennero costituite le prime cordões ("corde" in Portoghese), gruppi di

gente che sfilava per le strade suonando e ballando. Dalle cordões derivarono in seguito i moderni blocos

("quartieri"), gruppi di persone legati ad un particolare quartiere della città che sfilano con tamburi e

ballerine, vestiti con costumi e magliette a tema per festeggiare il carnevale.

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I blocos oggi sono parte integrante della festa a Rio: vi sono più di 100 gruppi con usi e tradizioni diversi, e

ogni anno il numero cresce. Alcuni sono numerosi, altri più piccoli; alcuni sfilano per le strade in

formazione, altri stanno nello stesso posto.

Ogni bloco ha un posto o una strada in cui festeggiare. I festeggiamenti cominciano da gennaio e durano

fino al termine del carnevale, con gruppi di persone che ballano .Solitamente i festeggiamenti avvengono di

giorno, o alla fine dell'orario lavorativo.

I blocos compongono loro stessi la musica che suonano in continuazione durante i festeggiamenti,

basandosi su classici della samba o su vecchie musiche da carnevale chiamate Marchinhas de carnaval.

I blocos più famosi sono O cordão do bola preta, che sfila nel centro storico, e Suvaco de Cristo, nella zonda

del Giardino Botanico e sotto la statua del Redentore.

Il Carnevale di Rio de Janeiro è noto nel mondo soprattutto per le sfarzose parate organizzate dalle

principali scuole di samba della città. Le parate si tengono nel Sambodromo, e sono una delle principali

attrattive turistiche del Brasile.

Le Scuole di Samba sono grandi e ricche organizzazioni che lavorano tutto l'anno in preparazione del

Carnevale. Le parate durano quattro notti, e fanno parte di una competizione ufficiale suddivisa in sette

divisioni alla fine delle quali una scuola verrà dichiarata vincitrice dell'anno.

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Carnevale in Perù

IL CARNEVALE IN PERÙ

In questo periodo dell’anno, prima che cominci la quaresima, tutti i Paesi del

mondo legati alla tradizione cristiana festeggiano il carnevale. In America

Latina ci sono le feste più conosciute in cui il dolce far niente fa rima con

l’allegria, il gioco, il ritmo e il folclore.

In Perù i festeggiamenti di carnevale sono legati all’agricoltura: insieme una

forma di ringraziamento alla Madre Terra per il raccolto e di augurio per il

prossimo. L’usanza più diffusa è un albero decorato di regali e palloncini di

tutti i colori, maschere, frutta e stelle filanti. Le ballerine circondano l’albero

danzando, e ogni coppia lo colpisce a turno con un’ascia cercando di

tagliarlo. Alla fine, quando l’albero cade, tutti i bambini e gli adulti raccolgono i

doni. Un’altra abitudine sono i giochi con l’acqua. Palloncini e secchi sono

riempiti d’acqua e le persone vengono inseguite per essere bagnate. Il

carnevale rappresenta anche l’unione della gente durante la preparazione

della festa, durante la quale c’è una sfilata con i costumi e danze e si elegge

la regina del carnevale.

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Carnevale di Viareggio

Il Carnevale, periodo ideale d'incontro tra i popoli e culture

diverse, è l'occasione per celebrare oltre alla tradizione,

anche valori universali di solidarietà e pace.

Il Carnevale di Viareggio, Carnevale d'Italia e d'Europa, ogni

anno, celebra lo splendore di un mese intero di feste diurne

e notturne, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di

ogni genere.

Un susseguirsi di manifestazioni che vanno da eventi

culturali a serate all'insegna di puro e sfrenato divertimento,

arricchiscono quella spumeggiante allegria e spensieratezza

che caratterizza e accomuna tutti i carnevali del mondo.

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Le maschere tradizionali di Carnevale

Le maschere tradizionali di Carnevale

L'uso delle maschere di Carnevale ha origini teatrali: la commedia dell'arte ha dato vita a personaggi tipici che sono entrati a fare parte del costume italiano. Nascono dal teatro buffonesco e popolare delle fiere e più tardi giungono alla tipizzazione universale sottolineando i vizi e i difetti degli uomini. La prima figura comica, diventata poi personaggio fisso della commedia, era lo "zanni". Originario del bergamasco, rappresentava il contadino povero e ignorante. Con gli anni la figura degli zanni si distinse in due categorie: il servo furbo, o primo zanni, e il servo sciocco, o secondo zanni. Da questo momento nascono maschere come Brighella e Arlecchino entrate a far del costume italiano.

COLOMBINA

E’ una maschera del Veneto, nata a Venezia. L’unica

maschera femminile ad imporsi in mezzo a tanti

personaggi maschili è Colombina, briosa e furba

servetta. E’ vivace, allegra e sapiente, civetta e furba,

graziosa, bugiarda, maliziosa e pungente, spensierata,

chiacchierina e parla veneziano. E’ molto affezionata alla

sua signora, altrettanto giovane e graziosa, Rosaura, e

pur di renderla felice è disposta a combinare imbrogli su

imbrogli. Con i padroni vecchi e brontoloni va poco

d’accordo e schiaffeggia senza misericordia chi osa

importunarla mancandole di rispetto. Indossa una cuffia

e un vestito a fiori bianchi e blu che spiccano sulla gonna

blu e sulle calze rosse. Sulla fibbia delle scarpe c’è un

fiocchetto azzurro. Prende in giro le persone che le

stanno vicino ed è portata a farsi beffe di loro.

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ARLECCHINO

Nell'alto medioevo arlecchino era una maschera

paurosa e diabolica. Alla fine del '500 venne raffinato facendolo furbo e

intelligente, mutando nel linguaggio la volgarità in astuzia. Dalla Francia

passò in Italia con molta fortuna. Nel '700 Goldoni lo introdusse nella

commedia letteraria.

Abito: a pezze multicolore, maschera nera, dialetto pseudo bergamasco,

astuzia, coraggio e poltroneria. Ebbe particolare fortuna nel '700, durante

l'800 la sua figura decadde per essere ripresa durante il teatro dei

burattini, come protagonista di farse e di commedia per fanciulli.

Nel Novecento nuovi interpreti hanno ridato vita alla vecchia maschera

con studio profondo delle sue radici storiche ma anche con uno spirito

critico e una moderna sensibilità.

DOTTOR BALANZONE

Il Dottor Balanzone è un costume tipico di Bologna; è una

maschera che rappresenta un personaggio pedante e brontolone;

spesso parla tanto e non conclude niente, ma è anche dotto e

sapiente. In testa ha un cappello nero a larghe falde; indossa una

toga lunga e nera, il panciotto e i pantaloni neri. Ha un merletto

bianco sui polsi e, sul collo, un bel colletto di pizzo. Porta le calze

bianche e delle scarpe nere con tanto di tacco. Ha i baffetti all’insù.

Molto spesso tiene un libro sotto il braccio che completa la sua

immagine. Procede imperterrito nei suoi discorsi senza spaventarsi

delle colossali baggianate che dice.

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GIANDUJA

Gianduja è originario di Caglianetto, in quel di Asti, è una maschera popolare torinese nata

nel 1798. Gianduia, deriva dall'espressione piemontese "Gioan d'la douja", che vuol dire

Giovanni del boccale. Questa maschera, prediletta dai piemontesi, deve il nome a una

precauzione politica: fino al 1802, infatti, l’avevano chiamata Gerolamo, ma quell’anno, ai

primi del nuovo secolo, i comici pensarono bene di ribattezzarlo per evitare che si potesse

scorgere allusione al nome di Gerolamo Bonaparte, parente dell’imperatore. Ha tutte le

buone qualità di un popolano piemontese, ma è caparbio e sospettoso, se non vede chiaro

in quanto gli accade intorno. Indossa in testa un tricorno e la parrucca con il codino. Ha un

costume di panno color marrone, bordato di rosso, con un panciotto giallo e le calze rosse.

Sul collo porta un fiocco verde oliva e un ombrello sempre dello stesso colore. Ha le

scarpe di color nero e i calzini rossi. Gianduja è un galantuomo, con buon senso e

coraggio che ama il buon vino, la buona tavola e l'allegria. E' proverbiale la sua

distrazione.

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MENEGHINO

Meneghino è una maschera che viene dalla

Lombardia, precisamente da Milano.

Meneghino o Domenichino è la maschera

milanese quindi per eccellenza, inconfondibile

con il suo cappello a tre punte e la parrucca con

codino alla francese.

Vestito di una lunga giacca di velluto, calzoni corti e calze a righe rosse e bianche,

Meneghino impersona un servitore rozzo ma di buon senso, che non fugge quando deve

schierarsi al fianco dei suoi simili.

Generoso e sbrigativo, è abile nel deridere i difetti degli aristocratici.

Pur affermandosi come maschera della Commedia dell’Arte nel Sei, Settecento,

probabilmente le origine del suo nome risalgono ai "Menecmi" di Plauto, al "Menego" di

Ruzante, oppure più semplicemente dal nome dei servi utilizzati nelle ricorrenze

domenicali, chiamati dai milanesi "Domenighini".

STENTERELLO

E’ una maschera della tradizione italiana, tipica della Toscana. Indossa una giacca blu con

il risvolto delle maniche a scacchi rossi e neri. Ha un panciotto puntinato verde pisello e

dei pantaloncini scuri e corti. Ha una calza rossa e una a strisce bianco e azzurro con le

scarpe nere. In testa porta un cappello a barchetta nero e una parrucca con il codino. E’

molto generoso con chi è più povero di lui, è dotato di arguzia e di saggezza che, unite

all’ottimismo, gli fanno superare le avversità della vita. Spesso è ricercato dai suoi

creditori.

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I mammuthones

I mammuthones sono, assieme agli Issohadores

maschere tipiche del carnevale di Mamoiada in

Sardegna. Le due figure si distinguono per i vestiti e per il

modo di muoversi all'interno della processione: i

mammuthones procedono affaticati e in silenzio mentre

gli Issohadores vestono in modo colorato e danno

movimento alla processione.

Alcuni sostengono che il rito risalga all'età nuragica,

come gesto di venerazione per gli animali, per

proteggersi dagli spiriti del male o per propiziare il

raccolto.

La maschera facciale del mamuthone (visera) è nera e di legno. Viene assicurata al viso mediante cinghiette in cuoio e contornata da un fazzoletto di foggia femminile. Il corpo del mamuthone viene coperto da pelli di pecora nera (mastruca), mentre sulla schiena sono sistemati una serie di campanacci (carriga).

Le maschere vengono prodotte con vari tipi di legno successivamente annerito. Oltre al fico, mentre anticamente le si produceva in pero selvatico.

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La sfilata dura dal pomeriggio fino alla tarda sera; per tutto il giorno i figuranti si limitano nel mangiare e nel bere poiché l’esibizione richiede sforzo e le cinghie dei campanacci comprimono il torace.

Il comportamento dei Mamuthones ,non ricorda un'allegra carnevalata, Il passo cadenzato per avanzare e scuotere i campanacci ricorda una danza, «una processione danzata» come l’ha definita l’etnologo che per primo, negli anni ‘40, ha osservato da vicino questa manifestazione.

file parallele di Mamuthones che scuotono i campanacci mediante un colpo di spalla con ritmi lenti.

Il capo Issohadore impartisce gli ordini ai Mamuthones e da il ritmo alla danza, mentre gli altri Issohadores, muovendosi più agilmente, lanciano la propria fune e catturano le giovani donne in segno di buon auspicio per una buona salute e fertilità.

I Mamuthones sfilano disposti rigorosamente su due file parallele, mentre gli Issohadores, mobilissimi, quasi a protezione, si sistemano in posizione di avanguardia, retroguardia e sui fianchi esterni delle due file. Il capo issohadore resta in posizione centrale di modo che i mamuthones possano vedere bene i suoi movimenti.

Il gruppo procede lento e imponente esercitando sui presenti una forte suggestione, quasi un fascino ipnotico.

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Castagnole

Ingredienti

300g di farina

80 g di zucchero

3 uova

60 g di burro

1 cucchiaino da caffè di lievito

vanigliato

1 limone grattugiato

zucchero a velo

sale olio per frittura

Preparazione

In una terrina ammorbidire il burro, incorporare lo zucchero e poi le uova, una alla volta.

Mescolare e aggiungere la buccia grattugiata del limone, un pizzico di sale e tanta farina

quanto basta ad ottenere un impasto morbido. Aggiungere il lievito setacciato.

Dall’impasto create delle palline.

Friggerle in abbondante olio bollente fino a che non assumono un bel colore dorato.

Toglierle dall’olio con l’aiuto di una schiumarola e metterle ad asciugare su carta

assorbente.

Prima di servirle, spolverarle con lo zucchero a velo o con quello semolato. Volendo si può

aggiungere uno squaglio di cioccolato fondente.

Per ottenere un impasto piu’ morbido aggiungete 200 gr di ricotta all’impasto.

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Frappe

Ricetta Frappe, cominciamo a presentarvi le ricette dei dolci di carnevale e cominciamo con le frappe, tipico dolce del carnevale, preparare le frappe è veramente semplice, seguiteci e vedrete che sarà una passeggiata con la nostra ricetta.....

Ingredienti: Farina 400 gr Zucchero 80 gr Uova 4 Burro 60 gr Limone Olio di semi Zucchero a velo q.b. Preparazione Frappe: Cominciamo, impastate la farina assieme alle uova, allo zucchero, al burro fuso e alla scorza di limone grattuggiata, impastate energicamente almeno per 5 minuti, ora lasciate riposare la pasta per almeno 30 minuti. Adesso la pasta è pronta, quindi con un mattarello fate una sfoglia di circa mezzo centimetro e tagliatela a striscioline, quindi mettete l' olio di semi a scaldare e quando sarà bollente mettete a friggere le vostre frappe, appena inizieranno ad 'imbiondire' saranno pronte, prima di servire spolverare abbondantemente con lo zucchero a velo, le frappe sono pronte!!!

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Barzellette

Due ladri in gattabuia, uno dice all'altro: “Sei ancora arrabbiato per la rapina?”

- “Sì certo...ti sei tolto il passamontagna in banca!”

- “Sì lo so ma.. sei stato tu a dirmi: entriamo e facciamoli vedere chi siamo!"

Un contadino chiede ad una papera:

“Dove abiti?”

E la papera risponde: ”Qua!”

La maestra dice a Pierino:

"Pierino, se metti la mano destra nella tasca del grembiule e trovi 50 euro e la mano sinistra nell'altra tasca

e trovi 100 euro cos' hai?”

E Pierino:" Il grembiule di qualcun'altro, signora maestra!"

“Nonna, prova ad accarezzare questo bel cane"

e la nonna : “Perchè Pierino?"

"Per vedere se morde!"

Un vecchietto dice ad un altro:

-“Stanotte ho avuto i brividi!”

-“Davvero? ti battevano i denti?”

-“No, quelli li avevo sul comodino!"

Qual è il colmo per una lumaca? Avere paura delle scale a chiocciola.

Qual è il colmo per un papero? Avere la pelle d'oca.

Qual è il colmo per un cane? Avere una gatta da pelare.

Qual è il colmo per un gatto? Fare una vita da cani e guadagnare in cagnesco.

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Classifica dei desideri degli alunni dalla 1°media al 5° liceo

1) Vorrei essere prom0sso

2) Vorrei comprare la ps3

3) Vorrei la pace nel mondo

4) Vorrei donare un regalo ai poveri

5) Vorrei la salute dei miei genitori

6) Vorrei conoscere dio

7) Vorrei una società meno corrotta

8) Vorrei che i miei genitori non litigassero più

9) VORREI DIVENTARE UNA BALLERINA FAMOSA

10)VORREI VEDERE MIA MADRE

11) VORREI VOLARE

12) VORREI ESSERE AMATA DA TUTTI

13) VORREI LEGGERE IL PENSIERO

14) VORREI PARLARE ITALIANO

15) VORREI CHE IL TUMORE NON CI FOSSE Più

16) VORREI UN CANE eùn

17) VORREI CHE I MIEI GENITORI TORNASSERO INSIEME

18) VORREI FARE un MUSICAL

19) VORREI DIVENTARE UNA CANTANTE

20)VORREI UNA BELLA VITA

21) VORREI DIVENTARE CALCIATORE

22) VORREI DIVENTARE UN SOLDATO

23) VORREI SPOSARE CRISTIANA

24) DESIDERO NON SENTIRMI SOLA

25) Vorrei che le persone pensassero più AGLI ALTRI

26) VORREI DARE LA VITA A CHI MUORE

27) VORREI DARE LA FEDE A CHI non ce l’ha

28) VORREI ESSERE PRECISA

29) VORREI AVERE MOLTI AMICI

30)VORREI ANDARE IN RUSSIA E IN AMERICA

31) VORREI VIVERE A PARIGI

32) VORREI ESSERE FAMOSA

33) VORREI CHE LA MIA FAMIGLIA FACesse PACE CON LE ALTRE

34) VORREI LAVORARE ALLA CARITAS

35) VORREI SPOSARMI CON UNO FAMOSO

36) VORREI UN TELEFONO

37) VORREI ESSERE Più BUONO

38) VORREI DIVERTIRMI

39) VORREI CHE MAMMA GUARISse

40) VORREI ESSERE IMMORTALE

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INTERVISTA ALLE BALLERINE

1) A quanti anni hai scoperto la passione per la danza?

A: 3 anni

B: 3 anni

C: 7 anni

2)Quali sono le emozioni che provi quando danzi? A: Mi sembra di volare, di stare in

un mondo tutto mio

B: Mi sembra di volare e di stare in un mondo fatto solo di ballo diverso dalla realtà e

provo emozioni bellissime

C: Libera di volare

3)Quali sono le difficoltà e i sacrifici che devi affrontare ogni giorno?

A:Trovo difficili alcuni passi e ci rimango male quando mi sgridano; un sacrificio che faccio

è stare lontana da casa.

B: Devo sopportare di stare lontano dalla mia famiglia, faticare quando ballo e fare i

compiti.

C: Vivere lontano da casa e gli impegni a scuola.

4) Un balletto di cui vorresti essere la protagonista?

A: Vorrei essere la protagonista del Lago dei cigni e di Giselle.

B: Il lago dei Cigni e Coppelia.

C: Don Chisciotte e Giselle.

5)Hai un altro sogno oltre la danza?

A: L’unico sogno che ho è la danza.

B: Vorrei fare l’attrice

C: No

INTERVISTA ALLE

BALLERINE

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Scegli un colore

Scegli il colore che ti piace di più tra : arancione,

azzurro, bianco, blu, giallo, grigio, indaco,

marrone, nero, rosa, rosso, viola e verde, e scopri il

loro significato.

ARANCIONE-Il colore Arancione è

simbolo di armonia interiore, di

fiducia in se stessi e negli altri.

L’Arancione inoltre simboleggia la

comprensione, la saggezza,

l’equilibrio e l’ambizione. Questo

colore, spesso associato alla salute

del nostro corpo, agisce sulla

nostra vitalità.

AZZURRO- è simbolo di

comunicazione attraverso la

creatività. Colore emblema della

lealtà e dell’idealismo, trasmette

senso di pacatezza aiutando la

meditazione e l’estroversione.

Inoltre stimola il sonno.

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BIANCO- simboleggia il confine che

segna l’inizio della fase vitale. Il

Bianco esprime speranza per il

futuro, fiducia nel prossimo e nel

mondo in genere. Rappresenta lo

stato di purezza e i nobili

sentimenti e la voglia di

cambiamento.

BLU-ha la facoltà di rilassare

portando equilibrio nella sfera

emotiva. Trasmette, una certa

sensibilità portando l’individuo ad

essere più vulnerabile ad eventuali

“attacchi” esterni.

GIALLO-è simbolo della luce del

sole ma anche della conoscenza e

dell’energia, sia dell’intelletto che

nervosa. Il colore Giallo ha la

capacità di regolare la frequenza

del battito cardiaco e la pressione .

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Inoltre il Giallo agisce sul sistema

digestivo.

GRIGIO-è simbolo di distacco che

denota un atteggiamento di auto

protezione. Il Grigio conferisce

neutralità o comunque un

atteggiamento di prudente attesa

di fronte alle scelte.

INDACO-è simbolo di spiritualità e

risveglio interiore. L’Indaco agisce

sui nostri sensi aumentando il tono

dell’umore in caso di malinconia o

di leggeri stati depressivi.

MARRONE-è simbolo di

soddisfazione a livello fisico.

Questo colore è il risultato della

vitalità del colore rosso purificata

dalla consapevolezza del Giallo e, il

Giallo e Rosso insieme, attenuano il

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senso di ribellione espresso dal

colore Nero.

NERO- esprime negazione per la

vita futura con conseguente rifiuto

a lottare, negazione per la realtà in

cui si vive con conseguente

ribellione e aggressività.

ROSA-conferisce passione e vitalità

nell’amore per altri e per se stessi.

La caratteristica principale del

colore Rosa è quella alleggerire la

mente e di fugare pensieri negativi

che vi si possono annidare.

ROSSO-è simbolo del sangue e

dell’energia vitale sia mentale che

fisica. L’uso di questo colore aiuta a

combattere le energie passive

infondendo una straordinaria forza

sia psichica e che motoria.

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VERDE-emana senso di equilibrio,

compassione e armonia; trasmette

amore per tutto ciò che riguarda il

regno naturale favorendo il giusto

contatto con le leggi della natura e

con il rispetto delle tradizioni.

VIOLA-evidenzia e accentua la

parte emotiva dell’individuo

rendendolo, di conseguenza, fragile

e facilmente attaccabile.

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I cartoni animati

cose vere nel film

Riesce a mettere un sacco di cibo in bocca.Anche il vero panda gigante mangia molto,la sua dieta giornaliera è di 30 kg. Di bambù

Quando un suo proprietario cambia magicamente il suo corpo con il suo,suda latte. In realtà veramente le mamme ornitorinco secernono il latte dai pori della pelle.

Quando accellerà la conchiglia s'illuminà. Lo stesso accade,non per la velocità ma per spaventare i predatori.

Costruisce una ragnatela quando precipita. Anche i ragni usano la ragnatela,per spostarsi,con raffiche di vento.

cose sbagliate nel film

Affronta i nemici colpendoli con il posteriore lanciandoli in aria,il vero panda morde.

Per nuotare,indossa l'equipaggiamento da sub. L'ornitorinco nuota molto bene senza attrezzatura e può stare in apnea a anche un minuto.

Per arrivare ad un segnale posto in alto,zigzaga tra i cavi elettrici fino a raggiungerlo;in realtà la chiocciola sale più facilmente in verticale.

Intrappola i cattivi avvolgendoli con la ragnatela. Ma a volte la finisce e non ne ha più.I ragni molto difficilmente la finiscono e la possono anche riciclare.

curiosità nel film

Durante le riprese le sue guance sono state ridisegnate per far in modo che potessero contenere più cibo.

E’nato dagli scarabocchi che uno dei co-autori aveva disegnato su un tovagliolo.

Per la scena ambientata alla 500 Miglia di Indianapolis,sono stati disegnati e animati 500 mila spettatori.

L'attore che gli ha dato voce,ha aggiunto improvvisando,battute divertenti ai dialoghi.

curiosità nella natura

I panda hanno un osso del polso che si è allungato fino ad assumere la funzione di un pollice opponibile.

Il maschio ha su ognuna delle zampe posteriori,uno sperone cavo,che usa per inniettare veleno.

Una comune chiocciola può deporre 500 uova ogni anno

Parte del cervello di alcuni ragni sta nelle zampe.

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Frase celebre HO SOGNATO TUTTA LA NOTTE DI ESSERE SVEGLIO. ADESSO SONO STANCHISSIMO.

VISTO CHE NON PARLA EMMETTE UNO STRANO VERSO TRA UN RINGHIO E UN GARGARISMO

SEI UNO SCHERZO DELLA NATURA-dice il fratello-LO SO, è MERAVIGLIOSO!

Qualunque cosa la vita abbia in serbo per me, non dimenticherò mai queste parole: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità". È il mio talento, e la mia maledizione. Chi sono io? Sono Spider-Man!

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DOLCI PERUVIANI

Buongiorno care lettrici come state Il

Carnevale si sta avvicinando e sulle

nostre tavole non possono certo mancare

i dolci tipici per questa festività quindi al

lavoro Oggi vi voglio presentare uno dei

dolci tipici ovvero i Krapfen al forno

realizzati con il lievito madre e farciti

con crema,crema al cioccolato oppure

marmellata dipende cosa piace a voi La

preparazione non è complessa ma lunga

in quanto il lievito madre deve lievitare

molte ore L'attesa però vale in quanto i dolci ed il pane realizzati con il lievito

madre sono più soffici e rimango morbidi per molti giorni. Spero che questa ricetta

sia di vostro gradimento e spero la realizziate!! Ingredienti per 25

krapfen600 g farina manitoba100 g LM rinfrescato 3 volte4 g LB secco 25 g fecola

di patate 60 g tuorlo (circa 3) 90 g uovo intero50 g zucchero6 g sale200 g latte intero

fresco50 g burro uovo per pennellare

PREPARAZIONE Impastare tutti gli ingredienti, ad eccezione del burro. Impastare

finché l’impasto ben amalgamato ed elastico , quindi aggiungere il burro morbido a

pezzettini.

Impastare per 20-25 minuti. Lasciar riposare l’impasto per 1 ora, quindi tirarlo con

il mattarello ad uno spessore di 1,5 cm. Procedere alla pezzatura coppando

l’impasto con un coppa pasta da 6-7 cm ottenendo delle porzioni di pasta da 40-50 g.

Far lievitare fino a quasi triplicare il volume iniziale. Pennellare la superficie e

mettere in forno a 180° per 10 minuti ventilato sotto-sopra, quindi altri 5 minuti solo

sotto statico. Una volta tolti dal forno e raffreddati, con un paio di forbici praticare

un foro a metà del krapfen e, con una sac a poche, inserire la marmellata o la crema.