Chiesa viva 484 dario - padrepioandchiesaviva.com · sull’identità del prelato che essi avevano...

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MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: dott. Franco Adessa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia Tel. e Fax 030 3700003 www.chiesaviva.com Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio Stampa: Com&Print (BS) contiene I. R. www.chiesaviva.com e-mail: [email protected] «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesa viva ANNO XLV - N° 484 LUGLIO-AGOSTO 2015 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo:ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 12 C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

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«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32)

Chiesaviva ANNO XLV - N° 484LUGLIO-AGOSTO 2015

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2 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015

Il resto della Chiesa Cattolica ancora in vitanonostante sia in esilio da quasi sessant’anni

«GRAVI RAGIONIDI STATO»

LA bOmbA ATOmIcA

e L’ecLISSI DeL VeRO VIcARIO DI cRISTO

uscirono dal camino della stufadella Cappella Sistina e diederola notizia a circa 300 mila fedelinella piazza sottostante, comepure dai comunicati gioiosi del-la Radio Vaticana che annuncia-vano che effettivamente era sta-to eletto. Tali notizie furono dif-fuse dai media laici di tutto ilmondo.Ma, nell’arco di mezz’ora, vi fuun secondo annuncio, senzaprecedenti nella storia, che un“errore” nei segnali di fumoaveva innescato un annuncioprematuro dell’elezione di unnuovo Papa. Nessuna figura intalare bianca apparve sul balco-ne pontificio per altre 48 ore,quando il 28 ottobre 1958, la fe-sta di San Simone e San Giuda,il massone Angelo Roncalliapparve improvvisamente sul-la scena mondiale come “Pa-pa” Giovanni XXIII. Questa fu la prima volta, dal1378, che i cardinali avrebberoingannato gli esterni al conclavesull’identità del prelato che essi

avevano eletto Papa, con le conseguenze non intenzionalidi lanciare il Grande Scisma d’Occidente che è durato40 anni e che ha creato quattro antipapi.

Fu la minaccia di unabomba all’idrogeno, usa-ta dalle potenze mondiali

massoniche, nell’ottobre 1958,ad allontanare un pontefice ro-mano neoeletto dalla Cattedra diPietro?Da quel momento, le relazionipersistenti e le testimonianze diex funzionari del Vaticano e se-gretari dei cardinali indicanoche, alle 05:55, del 26 ottobre1958, i principi papali dellaChiesa avevano eletto il Car-dinale Giuseppe Siri di Geno-va come successore di PapaPio XII. Il nuovo Papa elettoaveva accettato l’ufficio dive-nendo il 262° Vicario di Cri-sto, informando i cardinaliche assumeva il nome di “Gre-gorio XVII”. Ma il nuovo Papanon si presentò al balcone papa-le, e due sere dopo qualcunocompletamente diverso fu porta-to alla ribalta in piazza San Pie-tro come la scelta fatta dai car-dinali elettori per presiedere allaChiesa.Sebbene condotta nelle stanze chiuse del Conclave, l’ele-zione del nuovo pontefice era stata annunciata pubblica-mente al mondo esterno con i segnali di fumo bianco, che

del dott. Gary Giuffré

Il card. Giuseppe Siri nel 1955.

Dimostrando di essere di gran lunga la scelta peggiore, lacapitolazione dei cardinali all’usurpazione, esternamenteimposta di Roncalli del papato, nel 1958, sarebbe stata lalegge che ha consentito ad una mostruosa sètta scismaticadi insediarsi in Vaticano che, improvvisamente, divenne altempo stesso un nemico di Dio e dell’uomo, e che avrebbepresto brandito quel randello di eresie conosciuto come il“Concilio Vaticano II” contro i fedeli, sostenuto da sei an-ti-papi e ancora in corso.La Chiesa cattolica (insieme al suo pontefice legittimo) fusfrattata dalle sue strutture visibili a Roma e confinata nel“deserto”, con conseguenti terribili sofferenze per i fedeli,per oltre mezzo secolo.

Delle testimonianze tramandate,alcune delle quali sono state anchepubblicate, indicano che l’aboli-zione dell’elezione di Siri si è ri-petuta nel 1963 e forse anche ne-gli altri due conclavi papali tenu-tisi nel 1978. Questi eventi rappre-sentarono il culmine delle minaccemassoniche mirate ad annientare ilVaticano che furono apertamentedirette contro Papa Pio XII, duran-te la seconda guerra mondiale. Pri-ma della fine della guerra, l’autorebritannico e perenne portavocedell’establishment anticattolico, H.G. Wells, pubblicò il suo libro,“Crux Ansata”, nel quale propu-gnava apertamente la distruzio-ne del Vaticano. Nel suo primocapitolo, Wells stravolse comple-tamente la neutralità del Papadurante la guerra, e denunciòPio XII come “un chiaro alleatodell’Asse Nazi-Fascista-Scintoi-sta”.Il Papa aveva semplicemente deci-so di consentire a una delegazionedel governo giapponese di presen-tare in Vaticano un appello per lafine della guerra perché fosse tra-smesso agli alleati, con i quali ilGiappone non aveva altri mezzi dicomunicazione. Wells terminò lasua filippica contro il Vaticano conquesta proposta minacciosa:«Perché non bombardiamo Roma?«Il 1° giugno, 1942, il nemico ha bombardato Canterburye il più vicino possibile all’arcivescovo di Canterbury. Machi è un semplice arcivescovo protestante nei confronti diSua Santità il Papa? Nel marzo del 1943, Roma non erastata ancora bombardata.«Ora, consideriamo i seguenti fatti:«Siamo in guerra con il Regno d’Italia, che ha sferrato unattacco particolarmente crudele e stupido contro i nostri al-leati Grecia e Francia; (il Regno d’Italia) che è la patria del

fascismo; e il cui duce Mussolini implorò in modo partico-lare di avere il privilegio di partecipare al bombardamentodi Londra.«Ci sono anche truppe italiane che combattono contro iRussi, nostri alleati. Un bombardamento totale (comequello di Berlino) della capitale italiana sembra non so-lo auspicabile ma necessario. Attualmente, la comuneconvinzione che Roma sarà solo marginalmente coinvoltadai nostri bombardieri sta provocando una enorme concen-trazione degli elementi peggiori dell’ordine fascista a Ro-ma e dintorni.«Non solo Roma è l’origine e il centro del fascismo, ma

è stata la sede di un Papa che,come vedremo, dopo la sua in-tronizzazione, è stato un alleatoaperto dell’Asse Nazi-Fascista-Scintoista. Egli non ha mai alzatola voce contro quell’Asse, non hamai denunciato le aggressioni abo-minevoli, gli omicidi e le crudeltàche essi hanno inflitto all’umanità,e le richieste che sta ora facendoper la pace e il perdono sono mani-festamente destinate ad aiutare lafuga di questi criminali, in modoche essi possano, in un prossimofuturo, lanciare un nuovo assaltosu tutto ciò che è decentenell’umanità. Il Papato è certamen-te in comunicazione con i giappo-nesi, e mantiene in Vaticano un po-sto di osservazione attiva giappo-nese. [Si deve ricordare che daquesto momento, la sconfitta delGiappone è già cosa scontata,poiché le sue grandi città sonostate ridotte in cenere dai bom-bardamenti incendiari america-ni. Inviati giapponesi si trovavanoa Roma per implorare aiuto dalVaticano per contattare il governoamericano da parte loro, in mododa facilitare la fine della guerra.Ma l’amministrazione Rooseveltvoleva prolungare la guerra conil Giappone il più a lungo possi-bile, al fine di sviluppare la bom-ba atomica, provarla poi sullarazza gialla, e quindi dimostrare

il potere e le capacità distruttive degli Stati Uniti almondo intero].«Nessun altro capitale è stato risparmiato al peso maggioredi questa guerra.«Perché non bombardiamo Roma? Perché permettiamoa questi nemici aperti e dichiarati della libertà democraticadi ospitare i loro alleati giapponesi e organizzare una di-struzione pseudo-cattolica della libertà democratica? Per-ché – dopo tutte le sorprese e i tradimenti di questa guerra– consentiamo queste aperte manovre di attacchi interni al-

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Fu usata la minaccia di una bomba atomica sul Vaticanoper allontanare Giuseppe Siri dalla Cattedra di Pietro?

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la riabilitazione dell’Europa? La risposta risiede nella deli-berata cecità del nostro Ministero degli Esteri e manifestauna gravissima accusa della maliziosa disgregazione socia-le inerente alle attività contemporanee della Chiesa Catto-lica»1.

In realtà, durante la Seconda Guerra mondiale, le bombealleate colpirono il Vaticano due volte e da allora Papa PioXII, riuniti i cardinali, consigliò loro di prepararsi pereleggere un pontefice successo-re al di fuori dell’Italia, nel casoin cui Egli fosse stato ucciso.Nel maggio del 1945, il conflit-to armato in Europa era giun-to al termine, ma le tattiched’intimidazione violenta, eser-citate dai nemici della Chiesacontro il Papa, non si fermaro-no con la fine della guerra.

Molti fatti indicano che, già dal1949, i poteri secolari tentava-no di intimidire Papa Pio XIIcon la minaccia di una bombanucleare sul Vaticano, per for-zare un cambiamento nell’inse-gnamento della Chiesa il qualeostacolava l’agenda dell’emer-gente governo mondialedell’anticristo.Come parte dell’offensiva dellaMassoneria contro la Chiesa,nel periodo successivo alla Se-conda Guerra mondiale, lo scrit-tore rabbiosamente anti-cattoli-co, Avro Manhattan, lanciò,sotto forma di libro, una minac-cia pubblica contro il Papacon la quale egli arditamente an-nunciava: «La Chiesa cattolica s’intromet-te negli affari dei corpi politicicon la stessa energia, audacia,astuzia e determinazione, come ha fatto nel periodo com-preso tra le due guerre mondiali.«La Chiesa Cattolica non è facilmente scoraggiata dasconfitte, battute d’arresto o da tristi fallimenti tali da inti-morire altre meno maestose istituzioni. Come la fenice, es-sa sorge dopo ogni sconfitta più forte e più viva di prima ...«... I governi vanno e vengono, ma la Chiesa Cattolicacontinua ad ergersi sempre più determinata che mai. Es-sendo l’istituzione implacabile che è, la Chiesa Cattolicanon si fermerà.«Vi è da aspettarsi sicuramente che, invece di aiutare ascongiurare una terza catastrofe mondiale, la Chiesa Catto-

lica, continuando ad allinearsi con le forze non illuminate,contribuirà in modo decisivo all’ampliamento del divarioche già separa le due grandi parti del mondo. Ma così fa-cendo, la Chiesa Cattolica dovrebbe tener presente chenon solo mette in pericolo la vita d’innumerevoli milio-ni di persone, ma anche la sua stessa esistenza. UnaTerza Guerra mondiale, a differenza delle guerre recenti,significherebbe la definitiva distruzione non solo d’interipopoli, ma anche di antiche istituzioni, tra cui la stessa

Chiesa Cattolica che sarebbesicuramente quella che soffri-rebbe più di ogni altra.«Milioni di persone ben pensan-ti stanno oggi cercando di co-struire un mondo in cui la guer-ra sia messa fuorilegge. Forzenuove e vive sono in marcia.Poiché la Chiesa Cattolica havisto piccoli paesi crescere inpotenti imperi e poi cadere, poi-ché Essa ha visto l’ascesa e lacaduta di innumerevoli gover-nanti, ha visto l’apparire e loscomparire di ideologie, non la-sciamo che si faccia vane illu-sioni che possa vedere anchel’avvento e la scomparsa delleforze progressiste che stannoora investendo il pianeta.«Le bombe atomiche, che inpochi secondi hanno spazzatoHiroshima e Nagasaki dallafaccia della terra ed hannomesso in ginocchio il Giappo-ne dovrebbe essere un monitoper tutte quelle forze che si oc-cupano del futuro dell’uma-nità e che i metodi dei principinon negoziabili delle epochepassate sono superati per sem-pre. A meno che non si apranonuovi orizzonti, vengano idea-ti nuovi metodi e si incoraggi

un nuovo spirito, i sistemi economici, le dottrine socialie regimi politici, così come le istituzioni religiose, inevi-tabilmente faranno precipitare su se stessi e su tuttal’umanità l’annientamento totale finale.«La Chiesa Cattolica non sarebbe affatto un’eccezionee, come tutte le altre istituzioni del mondo, dovrebbefare attenzione a questo avvertimento e, tenendo il pas-so con lo spirito del ventesimo secolo, dovrebbe cercaredi seguire una nuova strada»2.

Nei suoi scritti esoterici, verso la fine dei suoi anni, AliceB. Bailey, l’ex alta sacerdotessa di quello che oggi è cono-

Papa Pio XII.

1 H.G. Wells, “Crux Ansata; An Indictment of the Roman Catholic Chur-ch”, 1944, pp. 418-420.

2 Avro Manhattan, “The Vatican In World Politics”, 1949, Gaer Associates,New York, pp. 418-420.

sciuto come il “New Age”, ha sfacciatamente esposto leforze occulte che dominano l’offensiva massonica per lacreazione di un governo mondiale anti-cristiano. Nel1957, un anno prima della morte di Papa Pio XII, Baileydescrisse, senza mezzi termini, come le potenze mon-diali hanno cercato di terrorizzare segretamente laChiesa con le loro armi nucleari.Questo serviva per aprire la strada ad una “ONU delle re-ligioni mondiali”, come un ingrediente necessario per il“Nuovo Governo Mondiale”:«La bomba atomica (anche se è stata usata solo duevolte in modo distruttivo) pose fine alla resistenza dellepotenze del male. I suoi usi sono duplici in questo mo-mento:

a. Come il precursore di quella liberazione di energiache cambierà il modo di vivere dell’umanità e inau-gurerà la nuova era in cui non si avranno le civiltà e leloro culture emergenti, ma in cui si avrà una culturamondiale e una civiltà emergente, dimostrando, in talmodo, la vera sintesi che è alla base dell’umanità.

b. Come mezzo nelle mani delle Nazioni Unite per farrispettare le forme esteriori della pace. La bombaatomica non appartiene alle tre nazioni che l’hanno per-fezionata e di cui possiedono attualmente i segreti: StatiUniti d’America, Gran Bretagna e Canada. Essa ap-partiene alle Nazioni Unite per il suo uso (o speriamo

piuttosto, per la minaccia del suo uso) quando l’azioneaggressiva da parte di una nazione alza il suo voltobrutale. In sostanza, non ha importanza che l’aggres-sione sia l’azione di una nazione particolare o quella diun gruppo di nazioni o se proviene da gruppi politici diqualsiasi potente organizzazione religiosa, come laChiesa di Roma, che non sono ancora capaci di starlontano dalla politica e dedicarsi, invece, alle attivitàche competono a tutte le religioni: condurre gli esseriumani più vicino al Dio dell’Amore»3.

Alla luce degli scritti di Alice Bailey, il calendario dei“test” delle diverse armi nucleari, condotti nel 1958,acquista ora un’enorme importanza. L’incredibile au-mento delle detonazioni di ordigni nucleari (da parte degliStati Uniti e dell’URSS) si sono verificati proprio duran-te il 1958, più che in qualsiasi altro anno precedente. Inrealtà, vi furono più esplosioni di ordigni nucleari durantei 18 giorni, compresi tra la morte di Papa Pio XII, il 9 ot-tobre, e il trionfo delle forze massoniche al Conclave chene seguì, di quelle che si sono verificate nel corso di unanalogo periodo di tempo da quando avvenne la primaesplosione atomica, nel luogo del test chiamato “Trinità”,il 16 luglio 1945.

3 Alice B. Bailey, “The Externalization of the Hierarchy”, 1957 Lucis Pu-blishing Co., New York, p. 548.

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Inoltre, l’unico altro periodo di 12 mesi, nel quale il nu-mero totale di esplosioni nucleari superò ogni altro fu nel1962, lo stesso anno in cui il massonico Concilio Vatica-no II ebbe inizio. Le implicazioni sono talmente enormi da indicare che, inquei due momenti cruciali della storia ecclesiastica, vi ful’evento di una cospirazione delle forze massonichecontro la Chiesa.Ciò è ulteriormente confermato da prove documentate chelo sviluppo del programma nucleare sovietico è stato faci-litato, sin quasi dal suo inizio, dal trasferimento di tecnolo-gia vitale e materiale radioattivo dagli Stati Uniti all’Unio-ne Sovietica, nel corso dell’anno 1940. Ciò avvenne conla piena consapevolezza delle più alte autorità del go-verno americano.

Come se stesse riflettendo sulla propria esperienza, vissutain prima persona, Giuseppe Siri, nel 1972, rivelò la vo-lontà delle potenze mondiali di rovesciare le convenzio-ni della Chiesa in materia di elezione del Papa: credevanel tempo in cui l’isolamento assoluto del conclave fos-se essenziale se i cardinali dovevano essere liberi dicondurre un’elezione papale legittima. In caso contrario,le interferenze esterne avrebbero comportato l’acquisizio-ne delle strutture vaticane da parte delle forze ostili allaChiesa:«La legge del conclave si basa su due principi fondamen-tali: il diritto esclusivo del Sacro Collegio, e l’isolamen-to. Quest’ultimo non è venuto d’improvviso: è stato il ri-sultato di una risposta a situazioni manifeste e di grave ne-cessità. Questi due principi fondamentali sostengono l’unl’altro nelle vicissitudini di un’elezione. È ovvio cheun’elezione affidata a un corpo elettorale troppo vasto,umanamente parlando, sarebbe più difficile e più impres-sionabile e, quindi, comporterebbe una scarsa garanzia diragionevolezza e di corrispondenza agli interessi supremidella Chiesa. Solo con un gruppo di uomini, accuratamen-te selezionati, è possibile che in un’elezione, come nellevicende umane, il criterio del vero bene possa prevalere.L’isolamento del conclave è ancor più necessario oggi;con i mezzi moderni, con le tecniche moderne, senzacompleto isolamento, non sarebbe possibile otteneredelle elezioni senza subire le pressioni di potenze ester-ne. Oggi, alcuni superpoteri (e anche alcune potenzeminori) hanno troppo interesse a possedere, da parteloro, sia attraverso la compiacenza o la debolezza [daidirigenti della Chiesa], la massima autorità morale nelmondo. Ed essi farebbero qualsiasi cosa pur di rag-giungere questo obiettivo. Le pressioni per rovesciarela sostanza della legge del Conclave sarebbero spintedal desiderio di ottenere questo risultato»4.

Prima della sua morte, però, Siri cambiò idea e sostennel’abolizione del conclave sigillato. Si era evidentemente

reso conto che l’isolamento del Conclave aveva fatto il suotempo, durante l’ultima parte del 20° secolo. Perché oraaveva facilitato i piani dei nemici della Chiesa – che si era-no “infiltrati” nei ranghi dei cardinali – a viziare, a loropiacimento, il processo del Conclave segreto, con nessunadelle restrizioni che si avrebbe da un controllo pubblico.Un rapporto della rivista “30 Giorni” ha spiegato:«Era il febbraio 1988. Due giornalisti di “30 Giorni” era-no in viaggio verso la città di Genova, per intervistare ilCardinale Arcivescovo Giuseppe Siri. Era l’anno dei Papi– il 30° anniversario della morte di Pio XII e l’elezione diGiovanni XXIII e il decimo anniversario dell’elezione diGiovanni Paolo II. Non vi era nessun testimone miglioredei Pontificati di questi tre successori di Pietro, di Siri, chefu egli stesso un “papabile” nei tre Conclavi.“A Siri fu posta una domanda che non si aspettava, circala verità delle ricorrenti accuse che la Massoneria ave-va infiltrato la Chiesa. L’anziano Cardinale non rispose e,suggerendo che egli non voleva fare alcuna dichiarazionepubblica in merito, indicò il registratore che accese. Poi,con la mano libera, fece un gesto che fu molto eloquente.Quello che voleva dire era: “Certo, che c’era infiltrazio-ne”.«Spento il registratore Siri aggiunse: “Questa è una cosamolto seria, e io ho fonti di prima mano. Ho scritto lemie memorie su questo e altri eventi della vita dellaChiesa, che saranno pubblicate tra 50 anni. Ma per ora,preferirei non dire nulla di più”.

4 Giuseppe Siri, “The Election of the Roman Pontiff”, “Renovatio”, VII[1972], fasc. 2, pp. 155-156, ripubblicato in: “Il dovere dell’Ortodossia”1991, Giardini Editori, Pisa, pp. 52-54.

Il fungo atomico dell’esplosione della bomba sganciata su Hiroshima.

«Ma il cardinale aveva fiducia nel suo grande, amico per-sonale, Raimondo Spiazzi, un teologo domenicano dellostampo di Pio XII che era stato il Decano della Facoltà diScienze dell’Angelicum. Spiazzi riporta parte della con-versazione nella biografia che ha recentemente dedicata alsuo defunto amico: “Siri disse che dovevamo pregareper i futuri conclavi, per la grazia che i partecipanti fos-sero veramente liberi da ogni tipo di condizionamento oinfluenza, non solo di natura politica o etnica, ma anchesociale. Noi avremmo dovuto pregare perché ‘non ci fossealcuna manipolazione da parte di una sètta’. Si riferivaalla Massoneria sulla base delle informazioni diretteche aveva ricevuto da affiliati e della sua conoscenza sul-le astuzie che la Massoneria usava per irretire esponentivaticani e i loro uffici. Egli non esitò a fare nomi e parlòdel pericolo anche per il Conclave. Forse è per questoche egli propose di abolire l’aspetto del segreto in modoche gli eventi potessero aver luogo alla luce del giorno»5.

SOLO UNA COINCIDENZA DI DATE?

Grazie alla recente declassificazione di documenti e di In-ternet, siamo ora in grado di esaminare il programma ditest nucleari che furono condotti dagli Stati Uniti edall’Unione Sovietica poco prima del Conclave del1958.Vediamo, prima, la rassegna della Tabella delle esplosioninote di ordigni nucleari russi, per il periodo che ha portatofino al Conclave, e che è stato redatto da un gruppo am-bientalista norvegese, la “Fondazione Belona”:

Esplosioni nucleari della Russia 1957 - 1958

No. Data Tempo Potenza1 24 settem. 1957 09.00 Dim. Megatoni [*]2 06 ottobre 1957 08.58 Sconosciuta3 10 ottobre 1957 06.55 Piccola4 23 febbra. 1958 [n/a] Dim. Megatoni [*]5 27 febbra. 1958 07.59 Dim. Megatoni [*]6 27 febbra. 1958 10.24 Grande7 14 marzo 1958 [n/a] Oltre 1 Megatoni8 20 marzo 1958 [n/a] Piccola9 22 marzo 1958 [n/a] Media10 20 settem. 1958 [n/a] [n/a]11 30 settem. 1958 07.50 Media12 30 settem. 1958 09.55 Media13 02 ottobre 1958 08.00 Moderata14 02 ottobre 1958 09.01 Moderata15 05 ottobre 1958 06.00 [n/a]16 10 ottobre 1958 07.51 Grande17 12 ottobre 1958 07.53 Dim. Megatoni [*]18 15 ottobre 1958 07.51 Dim. Megatoni [*]19 18 ottobre 1958 09.51 Dim. Megatoni [*]20 19 ottobre 1958 07.27 Piccola21 20 ottobre 1958 08.20 Dim. Megatoni [*]22 22 ottobre 1958 08.21 Dim. Megatoni [*]23 24 ottobre 1958 08.03 Dim. Megatoni [*]24 25 ottobre 1958 08.20 Grande

[* 20-30 Megatons]

(Frederic Hauge, “Sources to radioactive contamination in Russian Countiesof Murmansk and Arkhangelsk; Nuclear Explosions”, Bellona Foundation,P.O.Box 2141 Grunerlokka, 0505 Oslo, Norway).5 “Infiltrati? Sì...” “30 Giorni”, novembre 1991, p. 55.

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Il lettore avrà notato che dopo un modello sporadico di testnucleari da parte dell’URSS, che ebbe inizio il 24 settem-bre 1957, vi fu un notevole aumento del loro numeronel mese di ottobre 1958. Le esplosioni di sei enormi or-digni atomici sovietici, di potenza tra i 20-30 megatoni, ela detonazione di altri due ordigni nucleari classificati co-me di “grande” potenza, sono stati condotti nel corso diuna quindicina di giorni più un giorno, dal 10-25 Otto-bre 1958. Questo è esattamente coinciso con il periodo di 15 giornia partire dal giorno dopo la morte di Papa Pio XII, etermina il pomeriggio in cui i cardinali sono stati isolatinella Cappella Sistina per eleggere il nuovo papa. An-gelo Roncalli, descritto da Avro Manhattan come “can-didato del Cremlino”, apparve sul balcone papale il 28ottobre. Tre giorni dopo, il 31 ottobre 1958, il Cremlinoannunciò di fermare il suo programma di test di arminucleari, con una nuova esplosione il 3 novembre, quasida intendere come un “dono” a Roncalli, il giorno primadella sua coronazione di antipapa. I test nucleari sovieticiricominciarono solo dopo tre anni. Nel frattempo, la frequenza di esplosioni di ordigni digrande potenza, fu criticata come non necessaria da unodei più grandi scienziati russi, Andrei Sacharov, che ov-viamente non conosceva la vera motivazione dei testatomici del Cremlino, e si era particolarmente opposto aquelli che si erano verificati poco prima del Conclave:«Le esplosioni dei test atmosferici su Novaja Zemlja sonostate effettuate nel corso di due periodi. La prima esplosio-ne di test atmosferici su Novaja Zemlja è stata effettuatail 24 settembre 1957. Entro il 10 ottobre di quell’anno, treordigni furono fatti esplodere. Nel mese di febbraio emarzo 1958, sei bombe furono fatte esplodere. Questa ful’unico evento in cui ordigni nucleari furono fatti detonarein Novaja Zemlja, durante i primi sei mesi dell’anno. Dal20 settembre al 25 ottobre 1958, altre 15 bombe furonofatte esplodere. Le resistenze alle esplosioni dei test at-mosferici aumentarono tra gli ingegneri militari russi, do-po 1958. Andrej Sacharov fu uno dei più noti avversari deitest nucleari atmosferici. Egli sosteneva che non esistevanoragioni scientifiche per eseguire test nucleari a ripetizionedi ordigni della potenza di 20-30 megatoni... [In seguito]Nessun altro test sovietico ebbe luogo tra il 3 novembre1958 e il 1° settembre 1961 ...» (Ibid.)

Per non essere da meno, gli americani fecero la loro par-te per mantenere alto il livello del terrore nucleare finoal momento dell’elezione del nuovo Pontefice. Durantelo stesso periodo, gli Stati Uniti condussero test nuclearisenza precedenti per tipo e numero. Le Tabelle che seguo-no e le descrizioni dei test nucleari degli Stati Uniti, dal 28maggio 1957 al 29 ottobre 1958, sono stati ricavati daldocumento online, “U.S. Nuclear Testing From ProjectTrinity to the Plowshare Program”:

«... 4.14 OPERAZIONE PLUMBBOB«Condotta nel Test Site del Nevada, dal 28 maggio al 7 ot-tobre 1957, l’Operazione Plumbbob incluse le 24 esplo-sioni nucleari elencate nella Tabella sottostante. La serie

comprese anche sei esperimenti di sicurezza, condotti pergarantire che nessuna reazione nucleare si potesse verifica-re se le alte componenti esplosive dell’ordigno fossero sta-te accidentalmente fatte esplodere, durante la conservazio-ne o il trasporto (18: 1,6,7). Questi test sono discussi con isuccessivi esperimenti di sicurezza nella sezione 4.18 ....

«Eventi nucleari dell’Operazione Plumbbob, 1957

Evento Data Tipo PotenzaBOLTZMANN 28 maggio Torre 12 kilotoniFRANKLIN 02 giugno Torre 140 tonn.LASSEN 05 giugno Pallone 0.5 tonn.WILSON 18 giugno Pallone 10 kilotoniPRISCILLA 24 giugno Pallone 37 kilotoniHOOD 05 luglio Pallone 74 kilotoniDIABLO 15 luglio Torre 17 kilotoniJOHN 19 luglio Missile aria-aria circa 2 kilotoniKEPLER 24 luglio Torre 10 kilotoniOWENS 25 luglio Pallone 9.7 kilotoniSTOKES 07 agosto Pallone 19 kilotoniSHASTA 18 agosto Torre 17 kilotoniDOPPLER 23 agosto Pallone 11 kilotoniFRANKLIN PRIME 30 agosto Pallone 4.7 kilotoniSMOKY 31 agosto Torre 44 kilotoniGALILEO 02 settem. Torre 11 kilotoniWHEELER 06 settem. Pallone 197 tonn.LAPLACE 08 settem. Pallone 1 kilotoniFIZEAU 14 settem. Torre 11 kilotoniNEWTON 16 settem. Pallone 12 kilotoniRAINIER 19 settem. Galleria 1.7 kilotoniWHITNEY 23 settem. Torre 19 kilotoniCHARLESTON 28 settem. Pallone 12 kilotoniMORGAN 07 ottobre Pallone 8 kilotoni

Fungo atomico di un’esplosione dell’Operazione HARDTACK.

«4.15 OPERAZIONE HARDTACK I.«HARDTACK era la denominazione degli Stati Uniti per itest nucleari nel Pacifico e in Nevada, durante il 1958. LaFase I, discussa in questa sezione, si compose di 34 deto-nazioni nucleari nel Pacifico, che era la stessa quantità ditutti i test oceanici precedenti. La serie comprende un’am-pia varietà di eventi, come indicato nella Tabella sottostan-te (19: 23, 24)

«Eventi nucleari dell’Operazione Hardtack, 1958

Evento Data Tipo PotenzaYUCCA 28-aprile Alta quota (pallone) 1.7 kilotoni [*]CACTUS 06 maggio Superficie 18 kilotoniFIR 12 maggio Chiatta 1.36 megatoniBUTTERNUT 12 maggio Chiatta 81 kilotoniKOA 13 maggio Superficie 1.37 megatoniWAHOO 16 maggio Sott’acqua 9 kilotoniHOLLY 21 maggio Chiatta 5.9 kilotoniNUTMEG 22 maggio Chiatta 25.1 kilotoniYELLOWWOOD 26 maggio Chiatta 330 kilotoniMAGNOLIA 27 maggio Chiatta 57 kilotoniTOBACCO 30 maggio Chiatta 11.6 kilotoniSYCAMORE 31 maggio Chiatta 92 kilotoniROSE 03 giugno Chiatta 15 kilotoniUMBRELLA 09 giugno Subacqueo 8 kilotoniMAPLE 11 giugno Chiatta 213 kilotoniASPEN 15 giugno Chiatta 319 kilotoniWALNUT 15 giugno Chiatta 1.45 megatoniLINDEN 18 giugno Chiatta 11 kilotoniREDWOOD 28 giugno Chiatta 412 kilotoniELDER 28 giugno Chiatta 880 kilotoniOAK 29 giugno Chiatta 8.9 megatoniHICKORY 29 giugno Chiatta 14 kilotoniSEQUOIA 02 luglio Chiatta 5.2 kilotoniCEDAR 03 luglio Chiatta 220 kilotoniDOGWOOD 06 luglio Chiatta 397 kilotoniPOPLAR 12 luglio Chiatta 9.3 megatoniPISONIA 18 luglio Chiatta 255 kilotoniJUNIPER 22 luglio Chiatta 65 kilotoniOLIVE 23 luglio Chiatta 202 kilotoniPINE 27 luglio Chiatta 2 megatoniTEAK 31 luglio Alta quota (razzo) 3.8 megatoniQUINCE 06 agosto Superficie zeroORANGE 11 agosto Alta quota (razzo) 3.8 megatoniFIG 18 agosto Superficie 20 tonn.

«[*] Alcune potenze con dicitura “Non annunciata” nel rapporto originale so-no state da allora declassificate e sono incluse in questa versione on-line.

«4.15.1 PRECEDENTI E OBIETTIVI DELLAOPERAZIONE HARDTACK I.

«Hardtack I fu composta da tre parti. La prima, finalizzataallo sviluppo di armi nucleari, ha continuato il tipo di testche era stato condotto in Enewetak e Bikini, durante la pri-ma metà degli anni 1950. I laboratori di sviluppo di armiAEC (LANL e LLNL) hanno fatto esplodere i gli ordignisperimentali, con il DOD fornendo sostegno e conducendogli esperimenti che non interferivano con le attività AEC(19: 1).

«La seconda parte, sponsorizzata da DOD, comprendeva itest di esplosioni subacquee, WAHOO e UMBRELLA; ilprimo, in mare aperto; il secondo, all’interno della lagunadi Enewetak. Questi test, che favorirono gli sforzi intrapre-si con la serie CROSSROADS 1946 e la serie WIGWAM1955, furono progettati per ottenere ulteriori dati sugli ef-fetti delle esplosioni subacquee sulle navi e materiali dellaMarina (19: 1).«La terza parte, sponsorizzata da DOD, affrontò un pro-blema militare molto più recente: le armi nucleari in aria esistema di difesa missilistico. Le esplosioni YUCCA,TEAK, e ORANGE, chiamate anche Operazione NEW-SREEL da DOD, sono state dirette da questo problema(19: 3).

«4.15.2 OPERAZIONI TEST HARDTACK I.«Il programma sperimentale HARDTACK incorporavadue aspetti, uno era lo sviluppo delle armi e il secondo lamisurazione degli effetti esplosivi e irraggiamento. L’AECera interessato principalmente nello sviluppo di armi e ilDOD era incentrato sugli effetti delle armi, in particolareper quanto riguarda la loro applicazione militare (19: 3).«Circa 16.000 persone del DOD parteciparono al TestHardtack I. Essi parteciparono agli esperimenti di sviluppodi armi, fornendo aeromobili ed equipaggi per il campio-namento delle nuvole, insieme a navi di ricognizione, posi-zionamento e recupero di strumenti e i risultati del cam-pione radioattivo. La loro partecipazione primaria, tuttavia,furono gli effetti degli esperimenti associati alle detonazio-ni subacquee e ad alta quota (19: 105).

«4.16 OPERAZIONE ARGUS [1958].«ARGUS, il nome in codice per la sola operazione di testnucleare atmosferico nell’Oceano Atlantico, consistette ditre detonazioni ad alta quota e a bassa potenza di seguitoindicate. Gli ordigni nucleari furono sollevati a circa 300miglia di altitudine da razzi sparati dal missile sperimenta-le navale USS Norton Sound (AVM-1), una delle nove na-vi che parteciparono nella serie (20: 1).«L’operazione era situata nell’Atlantico a circa 45° di lati-tudine sud [circa 1100 miglia a sudovest della Città delCapo, Sud Africa]. Il luogo scelto poneva l’unità operativaal di fuori delle rotte regolari di trasporto, ma ha mantenu-to il lancio all’interno della portata delle forze militariamericane, necessarie per il supporto dei progetti scientifi-ci di ARGUS (20: 19).

Evento Data Tipo PotenzaARGUS I 27 Agosto Razzo 1-2 kilotoniARGUS II 30 Agosto Razzo 1-2 kilotoniARGUS III 6 Settem. Razzo 1-2 kilotoni

«4.16.1 PRECEDENTI E OBIETTIVI DELLAOPERAZIONE ARGUS.«ARGUS fu unica, per diversi aspetti, tra le operazioni ditest nucleari atmosferici degli Stati Uniti. Fu uno dei testpiù rapidamente pianificati ed eseguiti di tutti i test nuclea-ri USA, che richiese solo 5 mesi dall’inizio alla sua esecu-zione, in contrasto con il normale periodo di 1 o più anni.

“Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015 9

In aggiunta a TRINITY, fu l’unico dei test clandestini ef-fettuati durante il periodo di 18 anni dei test atmosferici.Le intenzioni di tutte le fasi dell’operazione ARGUS eranonascoste non solo ad altre nazioni, ma anche dalla maggio-ranza dei partecipanti DOD del test. Inoltre, ARGUS è sta-to il primo lancio a bordo di un missile balistico con unatestata nucleare (20: 11, 18).«La parte più significativa, lo scopo di ARGUS non siadattava alle solite categorie: le esplosioni nucleari AR-GUS, a rigor di termini, non coinvolgevano né test diagno-stici di un progetto d’arma, né prove di effetti sui sistemimilitari. L’obiettivo era di stabilire la fattibilità di unateoria, postulata da Nicholas Christofilos, un fisico dellaLLNL, che un’esplosione nucleare ad altissima quota dipotenza adeguata avrebbe prodotto fenomeni poten-zialmente rilevanti d’importanza militare, interferendocon le comunicazioni e prestazioni di armi. Quandol’amministrazione Eisenhower annunciò ufficialmentel’evento del test, il 19 marzo 1959, il “New York Times”titolava ARGUS come il “più grande esperimento scien-tifico mai condotto” (20: 11,12).«L’operazione ha dimostrato la validità della teoria Chri-stofilos. Esso non solo ha fornito i dati sulle considerazio-ni di carattere militare, ma ha anche prodotto una grandemassa di informazioni geofisiche (20: 2).

«4.16.2 Operazioni Test ARGUS.«La serie di operazioni fu condotta dall’Unità Operativa88, un’organizzazione navale com-posta di nove navi con circa 4.500uomini. Programmi di misuracoordinati con satellitare, razzi, ae-rei, e le stazioni di superficie furo-no effettuati dai servizi e dalle al-tre agenzie governative e appalta-tori da tutto il mondo. Le navidell’Unità Operativa 88, oltre allaUSS Norton Sound, erano il vetto-re antisommergibile USS Tarawa, icacciatorpedinieri USS Bearss eUSS Warrington, i cacciatorpedi-nieri di scorta USS Courtney eUSS Hammerberg, la flotta Petro-liere USS Neosho e USS Salamo-nie, e la nave appoggio idrovolantiUSS Albemarle (20: 1).

«4.17 OPERAZIONE HARDTACK II.«HARDTACK II fu la fase conti-nentale dell’Operazione HARD-TACK. La fase oceanica, HARDTACK I fu condotta nel Pa-cifico dal 28 aprile al 18 agosto 1958, come indicato nelparagrafo 4.15. La Fase II, condotta presso il Test Site delNevada dal 12 settembre al 31 ottobre 1958, consisteva in19 test nucleari e 18 esperimenti di sicurezza (21: 1). Lasezione successiva, 4,18, discute gli esperimenti di sicu-rezza. Questa sezione si concentra sui test atomici correla-ti, individuati nella Tabella sottostante.

«Eventi nucleari dell’Operazione Hardtack II, 1958

Evento Data Tipo PotenzaEDDY 19 settem. Pallone 0.083 kilotoniMORA 29 settem. Pallone 2 kilotoniTAMALPAIS 08 ottobre Galleria 0.072 kilotoniQUAY 10 ottobre Torre 0.079 kilotoniLEA 13 ottobre Pallone 1.04 kilotoniHAMILTON 15 ottobre Torre 0.0012 kilotoniLOGAN 16 ottobre Galleria 5 kilotoniDONA ANA 16 ottobre Pallone 0.037 kilotoniRIO ARRIBA 18 ottobre Torre 0.090 kilotoniSOCORRO 22 ottobre Pallone 6 kilotoniWRANGELL 22 ottobre Pallone 0,079861111 kilotoniRUSHMORE 22 ottobre Pallone 0,130555556 kilotoniSANFORD 26 ottobre Pallone 4.09 kilotoniDE BACA 26 ottobre Pallone 2.02 kilotoniEVANS 29 ottobre Galleria 0.055 kilotoniMAZAMA 29 ottobre Torre NMY [*] kilotoniHUMBOLDT 29 ottobre Torre 0.0078 kilotoniSANTA FE 30 ottobre Pallone 1.03 kilotoniBLANCA 30 ottobre Galleria 22 kilotoni

«[*] Nessuna potenza misurabile.

«4.17.1 PRECEDENTI E OBIETTIVI DELLAOPERAZIONE HARDTACK II.«HARDTACK II fu l’ultima serie di test nucleari primache gli Stati Uniti adottassero una moratoria sui test nu-cleari, che doveva originariamente durare 1 anno, ma che

fu prolungata fino al 1961. I test diarmi nucleari furono condotti pervalutare la potenza e l’efficienzadegli ordigni nucleari di nuovaconcezione (21: 1,7).«La preoccupazione per la prolife-razione di armi nucleari si è inten-sificata nel corso degli anni 1950,in particolare dopo la prova BRA-VO dell’operazione CASTLE e lericadute pesanti derivanti da questaesplosione. A quel tempo, il primoministro dell’India, Nehru, propo-se una cessazione dei test. La ri-chiesta per un divieto sui test figu-ra ripetutamente nelle discussionisul disarmo, le più importanti furo-no quelle della Sottocommissionedel Disarmo della CommissioneDisarmo delle Nazioni Unite, riu-nitasi dal 18 Marzo al 6 settembre1957. Le continue pressioni sullepotenze nucleari, per arrivare ad

un accordo sulla limitazione dei test, sfociò nella Confe-renza sulla Cessazione dei Test sulle Armi Nucleari, cheebbe inizio a Ginevra, il 31 ottobre 1958, con la partecipa-zione di delegati americani, inglesi e sovietici.Il 1° novembre 1958, gli Stati Uniti unilateralmente an-nunciarono una moratoria sui test partendo dal 1° novem-bre 1958, e dichiarando la cessazione dei test nucleari sel’Unione Sovietica si fosse anch’essa astenuta (21: 28).

10 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015

Fungo atomico di un’esplosione HARDTACK.

«Poiché la sperimentazione e il miglioramento delle variearmi nucleari era fondamentale per la politica di difesaamericana, un certo numero di test erano necessari primache iniziasse la moratoria. Il 28 agosto 1958, il presidenteEisenhower approvò una serie accelerata di test nuclearicol nome in codice di Operazione MILLRACE da com-pletare al NTS prima dell’inizio della moratoria. Il 29 ago-sto 1958, dalla direttiva AEC, il nome della serie fu modi-ficato in Operazione HARDTACK Fase II (21: 28,29)»6.

Secondo l’ex consulente dell’FBI, Paul L. Williams, do-cumenti “declassificati” dell’intelligence USA confermanoil fatto che Giuseppe Siri fu eletto Papa nel 1958, mache in seguito fu costretto a dimettersi per una minac-cia esercitata nei suoi confronti prima che la sua elezioneal pontificato divenisse di dominio pubblico ufficiale: «Nel 1958, quando i cardinali erano riuniti nella CappellaSistina per eleggere un nuovo Papa, cominciarono a svol-gersi eventi misteriosi. Al terzo scrutinio, Siri – secondole fonti dell’FBI – ottenne i voti necessari per essereeletto Papa Gregorio XVII7.Il fumo bianco uscì dal camino della Cappella per infor-mare i fedeli che avevano un nuovo papa. La notizia fu an-nunciata con gioia alle 06:00 su Radio Vaticana. L’annunciatore disse: «Il fumo è bianco. Non c’è assolu-tamente alcun dubbio. Un papa è stato eletto»8.«Ma il nuovo papa non si era presentato al balcone. Co-minciarono allora a sorgere i dubbi se il fumo fosse statobianco o grigio ... Alla sera, la Radio Vaticana annunciòche i risultati erano rimasti incerti...Ma gli annunci fatti al mondo furono validi. Al quartoscrutinio – sempre secondo fonti dell’Fbi – Siri ottenneancora i voti necessari per essere rieletto nuovamenteSommo Pontefice. Ma i cardinali francesi annullarono irisultati, sostenendo che l’elezione di Siri avrebbe cau-sato disordini e l’assassinio di diversi preminenti vesco-vi oltre la Cortina di ferro9.I cardinali optarono per l’elezione del cardinale FedericoTedeschini come “Papa di transizione”, ma Tedeschini eratroppo malato per accettare l’incarico. Infine, il terzo gior-no di ballottaggio, Roncalli ricevette il supporto neces-sario per diventare Papa Giovanni XXIII ... »10.

Nel racconto “mainstream” della “elezione” di GiovanniXXIII, il sacerdote e storico, Padre Paolo Perrotta, po-trebbe aver inavvertitamente rivelato la sua consapevolez-za che il Conclave del 1958 era stato viziato, dal suo sor-prendente commento che il Vaticano avrebbe potuto di-venire il bersaglio di un attacco nucleare:«Se tutti i cardinali fossero uccisi, com’è possibile oggicon una bomba atomica, il diritto di eleggere i Vescovidi Roma tornerà al corpo che l’ha posseduto in origine

e di cui i cardinali sono i rappresentanti, vale a dire, ilclero della Città Eterna»11.

Sembrerebbe che l’uccisione simultanea di tutti i cardinalisarebbe possibile solo in casi limitati, quando i principi pa-pali sono tutti riuniti a Roma, ad esempio, nel corso di unConsiglio o di un Conclave. Ma quello che sembra esseresfuggito a padre Perrotta, è che, se tutti i cardinali elettorimorissero, in una sola volta, come lui suggerì dall’esplo-sione di una bomba atomica sul Vaticano, ne segue che gli“antichi elettori” del Papa, il clero romano, sarebbeprobabilmente anch’esso tutto spazzato via allo stessotempo. Naturalmente, le potenze mondiali massoniche po-trebbero presentarlo come un “incidente”, sfortunato ma ilrisultato finale, la vaporizzazione del Vaticano, sarebbe lastessa di quella inflitta da un attacco nucleare intenzionalesu Roma. Giuseppe Siri non sarebbe stato ignaro di taleprospettiva terrorizzante. Infatti, egli sapeva bene che intal caso, sarebbe stato praticamente impossibile per laChiesa eleggere un nuovo papa. Le minacce contro la fa-miglia di Siri, l’esecuzione dei Vescovi dietro la “Cortinadi ferro” e perfino uno scisma dalla Chiesa francese, eranotutte voci per aver causato la tacita abdicazione di Siri du-rante uno o più conclavi in cui è stato eletto Sommo Pon-tefice. Ma poteva essere che la sua paura per l’annienta-mento dell’istituzione del papato lo costringesse al silen-zio per oltre tre decenni? Pertanto, la battuta finale di Siri nel suo saggio del 1972,“L’elezione del Romano Pontefice” necessiterebbe un se-condo esame: «Oggi alcune superpotenze hanno un in-teresse troppo grande nel possedere, da parte loro, lamassima autorità morale nel mondo. E loro farebberoqualsiasi cosa in loro potere per raggiungerequest’obiettivo. Le pressioni per rovesciare la sostanzadella legge del Conclave sarebbero spinte dal desideriodi ottenere proprio questo risultato».

Prima di morire, nel luglio 1999, l’ex gesuita, scrittore eperenne “insider” del Vaticano, Malachi Martin, criptica-mente ammise che, durante il conclave de 1963, si verificòun intervento criminale subito dopo la seconda elezionepapale di Siri, per mezzo di una terribile minacciaesterna per annientare il Vaticano. Martin chiaramenteaffermò che:«È certo che nelle votazioni del Conclave del 1963, Siriaveva raccolto il numero necessario di voti per essereeletto Papa, ma l’elezione fu accantonata da quella cheè stata definita la “piccola brutalità”. Una volta chel’area del Conclave Vaticano viene sigillata, non vi sonoapparentemente più comunicazioni col mondo esterno,tranne che per gravi necessità. Tali gravi necessità consi-stono nei bisogni fisici degli elettori oppure gravi ragioni

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6 Abby A. Johnson, et al, “For the Record - A History of the Nuclear Test Per-sonnel Review Program, 1978-1986”, Defense Nuclear Agency, DNA 6041F,1986, Digital version created by Gregory Walker, [email protected] Dipartimento di Stato dispaccio segreto, “Giovanni XXIII”, data di emis-sione: 20 Novembre 1958, declassificato: Novembre 11, 1974.8 Le parole del presentatore apparvero nel “London Tablet”, 1° nov. 1958, p. 387.

9 Dipartimento di file di segreto di Stato “Il Cardinale Siri” data di emissio-ne: 10 aprile 1961, declassificato: February 28, 1994.10 Paul L. Williams, “The Vatican Exposed”, Prometheus Books, Amherst,NY, 2003 pp. 90-92.11 Paul Perrota, “Papa Giovanni XXIII, la Sua vita e carattere”, ThomasNelson and Sons, New York, 1959, p. 68.

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di Stato, come la stessa esistenza dello Stato della Città delVaticano, dei suoi membri o dipendenti. (In questo Con-clave del 1963) almeno un cardinale elettore ebbe una con-versazione con qualcuno che non partecipava al Conclave,e quel “qualcuno” era l’emissario di un’organizzazionea livello internazionale. La conversazione riguardò lacandidatura Siri. Quel che è certo è che la candidaturaSiri è stata messa da parte e, molto probabilmente in rela-zione a quella conversazione. L’unica altra candidaturapraticabile disponibile era quelladi Montini. Dopo tre giorni diConclave, Montini emerse comePaolo VI. Montini avrebbe rap-presentato la testa dell’anti-Chie-sa»12.

Qualunque sia stata la minaccia,usata nel 1958, per impedire alcard. Giuseppe Siri di occupare laCattedra di Pietro, essa fu eviden-temente sufficiente a tenerlo lon-tano dal trono pontificio e di co-stringerlo al silenzio, quasi com-pleto su questa vicenda, per tredecenni, fino a pochi anni primadella sua morte che avvenne nel1989. Ad aggiungere maggiorecredibilità a quanto detto sopra, vifu la dichiarazione del card. Siri algiornalista francese, Louis HubertRemy, nel 1985, sul suo increscio-so dilemma: «Questo segreto [del conclave] èorribile. Avrei libri da scriveresui diversi Conclavi. Sono avve-nute cose molto gravi. Ma nonposso dire nulla»13.

A seguito degli eventi dell’11 set-tembre 2001, il veterano giornalistadi “Newsweek”, Hugh Sidey harivelato i dettagli sbalorditivi diuna conversazione che ebbe conJohn F. Kennedy, durante un pran-zo alla Casa Bianca, alla fine di lu-glio 1961, a soli sette mesi dall’ini-zio dei tre anni di durata del man-dato del presidente.Dopo un commento fatto da Hugh Sidey a Kennedysull’enormità del personale che i sovietici alloggiavano

nella loro ambasciata a Washington, il presidente rispose:«Sai, hanno una bomba atomica al terzo piano dell’am-basciata».Sidey credeva che Kennedy scherzasse, ma il volto serio egrave del presidente dissipò rapidamente qualsiasi dubbiodi leggerezza: «No, Kennedy controbattè che era a conoscenza del fattoche i sovietici avevano portato i componenti di un ordignoatomico nell’edificio dell’ambasciata in valigie diplomati-

che esenti da controlli e li avevanoassemblati in un attico al piano su-periore. “Se le cose si mettonomale e la guerra diviene inevita-bile – disse il Presidente – essi lafaranno esplodere e questa sa-rebbe la fine della Casa Bianca edel resto della città. Questo è ciòche mi è stato detto. Tu sai qual-cosa che io non so?”.Solo allora finalmente Sidey iniziòa comprendere che Kennedy era to-talmente sincero, ma poi, l’argo-mento fu abbandonato: “Nessunsegno di gioia. La conversazioneproseguì”».Trascorsero altri 40 anni prima cheil racconto di Sidey su questo col-loquio con Kennedy apparve su“Newsweek”, ma solo dopo un in-contro con un ex ufficiale dell’in-telligence che era al corrente delfatto ed era disposto a corroborarel’affermazione del presidente:«Cinque anni fa, stavo facendo unseminario a Staunton, Virginia –racconta Sidey – Nel tempo dedi-cato alle domande, un uomo tra ilpubblico si alzò e disse: “Lei puònon credere alla storia dellabomba nell’attico, ma io sì. Io holavorato per 25 anni presso laDefense Intelligence Agency, enoi eravamo a conoscenza diquesto fatto”. E adesso sento Ken-nedy chiedermi nuovamente: “Tusai qualcosa che io non so?”»14.

ll presidente Kennedy, subito dopoaver giurato come presidente, fu informato che una bombanucleare sempre attiva, era stata collocata a pochi passidalla Casa Bianca, il che garantiva la distruzione della se-de del governo degli Stati Uniti, se la guerra tra gli StatiUniti e l’URSS fosse divenuta inevitabile.Questa minaccia permanente, naturalmente, poteva essererealizzata solo con la collaborazione attiva di sinistri agen-ti, all’interno delle strutture di potere di Washington DC,al fine di costringere il nuovo presidente a diventareuno schiavo impotente del “Governo Invisibile” delNuovo Ordine Mondiale.

Giuseppe Siri nel 1978.

12 Malachi Martin, “The keys Of This Blood”, 1991, Simon & Schuster,New York, pp. 607-609.13 Louis Remy, “Il Papa: Poteva essere il cardinale Siri”, Sous La BanniereNo. 06 – Luglio-Agosto 1986; Edizioni di Sainte Jeanne d’Arc, “Les Guil-lots”, Villegenon, F-18260 Vailly-sur-Sauldre, Francia.14 Hugh Sidey, “Were the Russian Hiding a Nuke in D.C.?”, Newsweek, 12novembre 2001.

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Ora, considerando il livello di sicurezza all’interno e neidintorni di Washington, anche nel 1961, e la quasi totaleassenza di misure di sicurezza a Roma e nei suoi dintorni,sarebbe stato molto facile per questi stessi sinistri agen-ti portare un ordigno nucleare in una Italia infestatadal comunismo collocandolo alle porte del Vaticano.Sorge spontanea la domanda: se come il Presidente neo-inaugurato degli Stati Uniti era stato messo al corrente diessere permanentemente ricattato a sottomettersi a forzeocculte al di fuori del suo controllo, da una bomba atomicapronta a scoppiare in ogni momento a Washington DC,forse che, nei dintorni indifesi della Città del Vaticano,il nuovo Papa eletto sarebbe forse stato trattato in mo-do meno duro dagli stessi nemici di Cristo?Una volta che Giuseppe Siri fu so-stituito da Angelo Roncalli sullacattedra di Pietro, e dopo che lestrutture del Vaticano furono por-tate totalmente sotto il tallone dellepotenze mondiali massoniche,nell’arco di sole 48 ore gli StatiUniti che l’Unione Sovietica,contemporaneamente, annuncia-rono la sospensione dei loro ri-spettivi programmi di test nu-cleare. La connessione dei dueeventi la dice lunga se vista nelcontesto di ciò che è accaduto allaChiesa subito dopo il Conclave del1958.

La volta seguente che il terrore del-le armi nucleari sarà impugnato co-me un pugnale contro la gola delVaticano fu nel mese di ottobre1962. Nel 1957, Alice Bailey ave-va suggerito che la “minaccianodell’uso” della bomba atomicasarebbe stata sufficiente a intimi-dire la “Chiesa di Roma” pereseguire gli ordini delle potenzemondiali. I test nucleari condottidagli Stati Uniti e dall’Unione So-vietica nel 1962, furono i più nu-merosi rispetto a qualsiasi altro an-no di calendario, precedente o suc-cessivo. Come una prova della loropotenza, i poteri massonico e co-munista fecero esplodere diversebombe all’idrogeno nello spazioaperto, ogni volta con una manife-stazione di penetrante luminositànel cielo, che appariva come un “secondo sole”, quasi a ri-valeggiare con l’onnipotenza del Creatore. Questa volta, ilterrore bomba coincise con la seconda settimana del Conci-lio Vaticano II, quando non solo i cardinali, ma la maggiorparte dei vescovi di tutto il mondo erano riuniti a Roma.Poi, il 15 ottobre del 1962, appena quattro giorni dopol’apertura del Concilio, aerei da ricognizione americani

“scoprirono” diverse installazioni di missili sovietici a me-dio raggio a Cuba che furono segnalate in grado di provo-care un primo attacco nucleare a decine di città degli StatiUniti. Il 22 ottobre, a soli undici giorni dall’inizio del Con-cilio, il presidente Kennedy, in televisione a livello nazio-nale, rivelò la presenza dei missili offensivi al popolo ame-ricano. Il mondo fu paralizzato e rimase col fiato sospeso sull’ac-curata coreografia della contrapposizione tra Washington eil Cremlino, oggi conosciuta come la “Crisi dei missili diCuba”. Quello che il popolo americano non sapeva, però,era che non vi era alcun missile russo a Cuba in grado dicolpire le città degli Stati Uniti se non altro per il fatto chela tecnologia con cuscinetti a sfera, per costruire sistemi di

guida dei missili, era stata fornitaall’URSS dalla società americanache ha sviluppato questa tecnolo-gia, con l’approvazione del Dipar-timento del Commercio. Nel suoterzo libro, che tratta dei trasferi-menti di tecnologie occidentaliall’esercito sovietico, il giornalistainvestigativo, Antony Sutton, harivelato che:«... La Società Bryant ChuckingGrinder ha accettato un ordine so-vietico per trentacinque macchineCentalign-B per la lavorazione dicuscinetti a sfere in miniatura. Tuttiquesti cuscinetti a sfere di precisio-ne negli Stati Uniti, usati dal Dipar-timento della Difesa per i sistemiguida dei missili, sono stati pro-cessati con le settantadue macchineBryant Centalign Model-B.«Nel 1961 il Dipartimento delCommercio ha approvatol’esportazione di trentacinque ditali macchine all’Unione Sovieti-ca, che avrebbe dato ai sovieticila possibilità raggiungere il 50per cento delle capacità degliStati Uniti.«I sovietici non avevano alcuna at-trezzatura per questa produzione dimassa, e né l’Urss né alcun altroproduttore europeo era in grado diprodurre tali attrezzature ... »15. Prima della consegna di questocomponente chiave della tecnolo-gia di guida dei missili US alCremlino, l’unico mezzo per lan-

ciare le armi nucleari russe erano i poderosi bombardieriad elica dell’Aeronautica Militare Sovietica che potevanofacilmente essere abbattuti in cielo dai jet intercettori degli

Foto dell’autopsia di J.F. Kennedy.

Quando il presidente americano J.F. Kennedycercò di ribellarsi alla schiavitù che gli aveva im-posto il “Governo Invisibile” del “Nuovo Ordi-ne Mondiale”, si trovò sul tavolo dell’autopsiacon una pallottola nel cranio.Come avvenne per il presidente Abramo Lincoln,Kennedy fu assassinato col rituale del colpo allatesta, il 22 novembre 1963, il giorno più signifi-cativo per la fondazione della Riserva Federaleamericana. Tra gli obiettivi di Kennedy, primadella sua morte, vi fu quello di prendere il con-trollo della moneta, togliendola dalle manidelle Banche della Riserva Federale.

Sette giorni prima di morire, J.F. Kennedy di-chiarò: «Vi è un complotto in questo paese perrendere schiavi uomini donne e bambini. Pri-ma di lasciare questo alto e nobile ufficio, iointendo smascherare questo complotto». Ilcomplotto era quello degli Illuminati di Bavieradi voler decimare la popolazione mondiale e con-trollare ogni singolo individuo ridotto al livellodi schiavo.

15 Antony C. Sutton, “The Best Enemy Money Can Buy”, 1986, 2000, p. 19.

14 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015

Stati Uniti, molto prima che questipotessero entrare nello spazio ae-reo americano. Ma con l’aiuto delGoverno degli Stati Uniti, i co-munisti sovietici, improvvisa-mente, ebbero missili balisticicon capacità di carico utile nu-cleare, parcheggiati a sole 90 mi-glia a sud di Key West, in Flori-da. Così, l’esercito sovietico tec-nologicamente primitivo degli anni1960 fu istantaneamente aggiorna-to dal suo preteso avversario, gliStati Uniti, diventando uno “spau-racchio” di gran lunga più spaven-toso di quanto non fosse stato finoa quel momento. Se il popolo ame-ricano fu terrorizzato con la pro-spettiva di una guerra nucleare, an-cor di più lo furono i popoli euro-pei, che avevano ancora i vividi ri-cordi delle città e dei milioni dicorpi di innocenti inceneriti: don-ne, bambini e anziani, in seguito aibombardamenti a tappeto degli Al-leati, durante la Seconda Guerramondiale. Con buone ragioni peressere particolarmente spaventatifurono gli abitanti di Roma, quan-do appresero che gli Stati Unitiavevano installato missili a medioraggio nella base americanadell’Air Force a Gioia del Colle, a sole 300 miglia a suddella Città Eterna, garantendo in tal modo che la capitaled’Italia sarebbe stata uno dei primi obiettivi di un attaccodi rappresaglia sovietica in una guerra nucleare totale.

Virtualmente inosservata dai fedeli, durante questo scontroorchestrato di “guerra fredda” tra i due attori principa-li, Unione Sovietica e Stati Uniti, fu l’altra prova di for-za che si svolgeva nei primi giorni del Concilio Vatica-no II. Gli schemi iniziali preparatori tradizionali del Con-cilio, che erano stati faticosamente organizzati per due an-ni da un gruppo di prelati ortodossi sotto la guida dell’Ar-civescovo Domenico Tardini furono scaricati nel bidonedei rifiuti, per far posto a un programma radicale rivo-luzionario. Una nuova serie di schemi, su misuradell’anti-Chiesa, e segretamente redatto dagli agentidella Sinagoga di Satana, molto tempo prima del Conci-lio, furono poi implementati, con la connivenza di Giovan-ni XXIII. Nonostante Roncalli fosse rimasto nell’ombra, durantequesto tradimento, la sua parte nel sabotaggio degli schemiautentici del Concilio non sfuggì ai cardinali tradizionalistie conservatori, in modo particolare quelli che sapevanoche la sua imposizione sulla Cattedra di Pietro dall’interfe-renza dei poteri secolari al di fuori della Chiesa, aveva ro-vinato il Conclave e prodotto un antipapa. Ma il tradi-mento di Roncalli, nei confronti dei padri conciliari, passò

in secondo piano, non appenaesplose il successo della sua re-introduzione sulla scena mondia-le come il grande “operatore dipace” e negoziatore per il supe-ramento della “Crisi dei missilidi Cuba”, rafforzando ulterior-mente il titolo conferitogli dai me-dia controllati di: “Papa BuonoGiovanni XXIII”. Ovviamentepreparata dai suoi gestori e addettistampa, Roncalli propose prima alCremlino, poi a Washington che imissili americani a Gioia del Col-le, Italia (che era stata una provo-cazione degli Stati Uniti control’Unione Sovietica che aveva por-tato all’installazione di missili rus-si a Cuba come misura di riequili-brio) avevano fatto dell’Italia unobiettivo primario per un attacconucleare russo.Ovviamente tutto preparato daisuoi gestori e addetti stampa, Ron-calli propose prima al Cremlino,poi a Washington che i missili inItalia fossero rimossi in cambiodello smantellamento dei missilisovietici a Cuba.Durante la crisi, il popolo america-no fu informato solo della rimozio-ne dei missili americani in Turchia,

come uno scambio offerto ai russi. Ma in Italia, i Padriconciliari e i fedeli che diffidavano di Roncalli furonoimprovvisamente riluttanti nel criticare il “Papa” paci-ficatore che aveva “salvato” l’Italia e il mondo occiden-tale dalla distruzione nucleare. Oggi, periodici e documentari TV ritraggono il “PapaBuono Giovanni XXIII” come il santo mediatore tra lesuperpotenze e che, alla fine, fu premiato col sovietico“Premio Balzan per la pace”. Il governo americano, che45 anni prima, aveva respinto un piano legittimo di pace,proposto da un autentico Romano Pontefice, BenedettoXV, per porre rapidamente fine ai campi di sterminio dellaPrima Guerra mondiale, ora trovava nell’antipapa, che ave-va appena contribuito a imporre al soglio pontificio, un ac-cettabile intermediario per disinnescare la crisi più pubbli-cizzata dai suoi stessi fabbricanti di “Guerra Fredda” con illoro “nemico”, l’URSS, che era stato armato ed equipag-giato con assistenza tecnologica per tutta la durata dellaSeconda Guerra mondiale, fino alla “Crisi dei missili diCuba” e oltre.La vera guerra condotta dalla cabala massonica che di-rigeva il Governo di Washington, DC, era una guerrasegreta contro la Chiesa e una guerra aperta controStati cattolici almeno dal 1845. L’odio del Governoamericano per tutto ciò che era cattolico era pari solo aquello dei loro protetti al Cremlino, che avevano uccisomigliaia di sacerdoti cattolici e fedeli (per non parlare

Il Santo Sacrificio della Messa.

“Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015 15

dei milioni di cristiani ortodossi russi) dal 1917. L’ac-cettazione da parte dei falsi belligeranti del “Papa di Ro-ma” come un negoziatore di fiducia per scongiurare laTerza Guerra mondiale non aveva alcun senso a meno cheil “Papa” non fosse assolutamen-te un papa, ma un agente dei go-verni gemelli dell’Anticristo, cheera stato istituito congiuntamen-te dalla Sinagoga di Satana persopprimere il pontefice legittimo,eclissare la Chiesa e spianare lastrada per l’inaugurazionedell’‘“uomo del peccato”. Ma perrealizzare il loro finale satanico dipreparare il mondo per l’Anticri-sto, le potenze mondiali avrebberodovuto successivamente oscuraregli intelletti di mezzo miliardo dicattolici, privandoli della GraziaSantificante alla sua fonte: i Sa-cramenti della Chiesa.

Oltre il papato, il principaleobiettivo degli avversari dellaChiesa è sempre stato il SantoSacrificio della Messa. In retro-spettiva, il rapido abbattimentodella Messa da parte degli usurpa-tori in Vaticano, subito dopo il ro-vesciamento del Papa GregorioXVII, richiama alla mente l’assio-ma latino: «Tolle Papam; TolleMissam» (Togliete il Papa e laSanta Messa sarà soppressa). In ef-fetti, la connessione tra l’oscura-mento del Papa e la scomparsadella Messa erano stati previsti daMelanie Calvat di La Salette, po-co prima della sua morte, avvenutanel 1903:«La Chiesa sarà eclissata. In unprimo momento, non sapremochi è il vero papa. Poi, in secondo tempo, il Santo Sacri-ficio della Messa cesserà di essere offerto in chiese e ca-se; succederà che, per un certo tempo, non ci saranno piùservizi pubblici. Ma vedo che il Santo Sacrificio non hadavvero cessato: sarà offerto in granai, in nicchie, nellegrotte, e in metropolitana»16.

Non ci potrebbe essere maggiore catastrofe per la Chiesadi quella di essere privata del suo capo. Nella sua “Pre-ghiera a San Michele” del 1888, sembrava che Papa

Leone XIII volesse avvertire una futura generazione dicattolici sulle conseguenze che sarebbero capitate allaChiesa se fosse stata privata del suo Sommo Pontefice edegli spiriti diabolici che avrebbe ispirato le potenze mon-

diali del male per realizzare talieventi terribili:«Gloriosissimo Principe della Mi-lizia Celeste, Arcangelo San Mi-chele, difendeteci in questa ardentebattaglia contro tutte le potenzedelle tenebre e la loro spiritualemalizia..La Chiesa, questa Sposadell’Agnello Immacolato, è ubria-cata da nemici scaltrissimi che lacolmano di amarezze e che posanole loro sacrileghe mani su tutte lesue cose più desiderabili. Laddo-ve c’è la sede del beatissimoPietro posta a cattedra di ve-rità per illuminare i popoli, lìhanno stabilito il trono abomi-nevole della loro empietà, af-finché colpendo il pastore, sidisperda il gregge... »17.

Il meccanismo di “dispersionedelle pecore” è stato il Concilio –convocato, corrotto e ratificatodagli antipapi che hanno usurpa-to il trono di Pietro contro l’au-torità del Papa legittimo. Il restodella Chiesa deve fare i conti conla realtà che il falso Concilio èstato il frutto di falsi pastori chehanno fatto irruzione in Vatica-no come “ladri e briganti”. Lastrada verso la restaurazione dellaChiesa alle sue legittime strutturevisibili avverrà col ristabilire la suaconnessione con l’autentico Roma-no Pontefice, ovunque egli possa

essere, ma solo con la continuità (e successione da) SanPietro. Come è spiegato dalla “Enciclopedia Cattolica”:

«Un Concilio in opposizione al papa non è rappresenta-tivo di tutta la Chiesa, in quanto nessuno dei due rappre-senta il papa che si oppone, né i vescovi assenti, che nonpossono agire al di là dei limiti delle loro diocesi se nonattraverso il papa. Un Concilio non solo che agisca in mo-do indipendente dal Vicario di Cristo, ma in seduta per giu-dicarlo, è impensabile nella costituzione della Chiesa; infat-ti, tali assemblee si sono tenute solo in tempi di grandi di-sordini costituzionali, quando, o non vi era il papa, oppurequando il papa legittimo era indistinguibile dagli antipapi.In questi tempi anomali la sicurezza della Chiesa diventala legge suprema, e il primo dovere del gregge abbando-nato è quello di trovare un nuovo Pastore, sotto la cuidirezione possono essere sanati i mali esistenti»18.

16 Abate Paul Combe, “Il segreto di Melania e la crisi attuale”, 1906, Ro-ma, p. 137.17 # 407 “Prayer to San Michael”, La Raccolta, 1930; Benziger Brothers, pp.314-315.18 “Concili”, “The Catholic Encyclopedia”, Vol . 4, 1908, p. 426.

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Il segretodella “tomba vuota”

di Padre Pio

Il segretodella “tomba vuota”

di Padre Pio

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a cura del dott. F. A.

GIOVANNI XXIII: PAPA “BUONO” OPPURE ANTIPAPA MASSONE?

Il giornalista massone e occultista PierCarpi è citato nel libro “Il decalogo diSatana”, al capitolo 17, intitolato“Una rivoluzione in tiara e cappa”.Ecco un estratto sul rito d’iniziazionedi Mons. Angelo Roncalli:

«Angelo Roncalli fu iniziato nel 1935,allorquando era delegato apostolico inTurchia. Il giornalista italiano PierCarpi, alto iniziato occultista, rese pub-blica, su domanda della sètta, una de-scrizione minuziosa della cerimoniadi iniziazione, nella sua opera “Leprofezie di Papa Giovanni XXIII. Le sue rivelazioni non furono maismentite.Roncalli era affiliato all’Ordine deiRosa-croce, che non bisogna confon-dere con il grado di Cavaliere Rosa-croce della massoneria. Si tratta di un gruppo occultistain cui si pratica la magia nera. Esso fu fondato nel XVIIIsecolo dai fratelli giudei Cagliostro e Saint Germain edal fratello Saint Martin, discepolo di un giudeo porto-ghese, Martinez de Pasqualis.«La stanza era vasta e pentagonale – riporta Pier Carpi –nel bel mezzo della camera, una grande tavola in cedro,pentagonale anch’essa».Il Pentagono e il pentacolo sono correntemente utilizzati instregoneria.

«Sulla tavola, una Bibbia aperta sulprologo del Vangelo di San Giovanni».

La Framassoneria e gli altri gruppignostici hanno una predilezione per ilprologo del Vangelo secondo San Gio-vanni, dove è detto che la luce è venu-ta nel mondo, ma che le tenebre nonl’hanno ricevuta.Per una inversione satanica, gli occulti-sti pretendono che le tenebre in que-stione significhino l’oscurantismomedioevalista della “Chiesa di Pie-tro”, opposto alla luce del vero cristia-nesimo, trasmesso in segreto dalla“chiesa di Giovanni”. (…) Si trattadunque di spazzar via la Chiesa roma-na fondata su Pietro, infondendo agliuomini la luce luciferina della settache si richiama a San Giovanni. È per questo che Angelo Roncalliscelse “Giovanni” come nome di ini-ziazione, nome sotto il quale divennePapa più tardi.

In massoneria, il nuovo membro è condotto poco a poco,anno dopo anno, alla luce; nell’Ordine dei Rosa-croce alcontrario, l’iniziato riceve in un sol colpo tutta l’in-fluenza luciferina. (Leggere il notevole articolo di JeanVaquié sull’illuminazione iniziatica apparso in “Lettura etradizione”, gennaio/marzo 1973).La lunga cerimonia di Roncalli terminò in effetti in questomodo: il maestro, al collo del quale pendeva il simbolodell’ordine attaccato a “una catena dei nodi templari”, por-se la sua spada sulla testa di Roncalli.

Padre Pio con le stigmate.

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«In quel momento, qualcosa di nuo-vo, di inesprimibile si produsse inGiovanni, ed esplose in lui. Egli ne re-stò tutto stordito, confuso. Al sommodella serenità, del benessere. “Quelloche tu trovi in questo momento, fratelloGiovanni, molti altri l’hanno provatoprima di te: io stesso, i maestri del pas-sato, gli altri fratelli per il mondo.Quella cosa, chiama la luce, ma essanon ha un nome”, gli disse il suo ini-ziatore».Notiamo bene che questa illumina-zione non fu di origine divina, madiabolica. Satana, mutatosi in angelodi luce, prese possesso di Roncalli.

In un altro luogo, Pier Carpi fa un ri-tratto così esatto di quest’essere invisi-bile che il cristiano, che possiede qual-che nozione di demonologia, può iden-tificarlo facilmente in quanto Satanatravestito da angelo di luce:«Vi sono alcuni che, in certi dati mo-menti, hanno la possibilità di distac-carsi da se stessi, di scendere al di làdella soglia, sempre più in basso nelleoscure profondità della forza che so-stiene il loro corpo e dove questa for-za perde il suo nome e la sua individualizzazione. È al-lora che si ha la sensazione che questa forza si espanda, ri-prenda l’io e il non io, invadendo tutta la natura sostanzi iltempo, trasporti miriadi di esseri come se essi fosseroubriachi o allucinati, si ripresentino sotto mille forme,forza irresistibile, selvaggia, inattingibile, senza ripososenza limite, bruciata da una insufficienza e una priva-zione eterne».

Questa descrizione è identica aquella che del demonio fanno gliscrittori ecclesiastici, quando essilo definiscono come uno spiritod’inquietudine, d’ambizione, unospirito incandescente, ma privatoeternamente di Dio. Si tratta vera-mente di un’altra religione. Di unacontro-chiesa con dogmi, riti e in-fluenza spirituale.

Pier Carpi prosegue:«Si insegnarono al futuro GiovanniXXIII i misteri dell’ordine, le paro-le segrete, i segni di riconoscimen-to, i modi di toccarsi, il rituale deilavori di gruppo. I riti quotidiani dacompiere in tre precisi momentidella giornata (…) I fratelli restrin-sero la catena intorno a lui, si strin-sero a lui per comunicargli la loroforza. E, con una voce che nonera la sua Giovanni parlò… Tut-to quello che disse fu trascrittonel verbale del tempo, dal grancancelliere».Erano le profezie di GiovanniXXIII, pronunciate dal demonioper mezzo della bocca di Roncal-li. Perché è ben risaputo che iposseduti parlano con una voceche non è la loro...È interessante ora leggere quantoafferma Eduard Brasey nel suoscritto “Inchiesta sugli angeli ri-belli”.«Durante la seconda guerra mon-diale i servizi segreti britannicicrearono una sezione chiamata il“MI 5”, su ordine di WinstonChurchill. Quest’organismo eraincaricato di operare nel mondodell’occulto al fine di destabilizza-re il terzo Reich per mezzo di unrituale magico. Amado precisa chequesto rituale ebbe luogo in pre-senza di personaggi come Jan Fle-ming, e con la benedizione delvescovo Angelo Roncalli, INI-ZIATO DELLA SETTA DEGLIILLUMINATI in Turchia, il qua-

le, nel 1958, diventerà Papa Giovanni XXIII! Sulla sua croce pettorale, figurava d’altronde il segnodegli Illuminati: un occhio aperto al centro di un trian-golo… Questo accadeva in un’oscura foresta del Sussexall’inizio dell’anno 1941»1.

1 Eduard Brasey, “Inchiesta sull’esistenza degli angeli ribelli”, p. 259.

Il 24 novembre 1934, Angelo Roncalli, dopo un decennio in Bulgaria, viene nominato Delegato Apostolico inTurchia e in Grecia. Qui è ritratto al suo arrivo a Istanbul, cuore della rivoluzione avviata dal generalissimo mas-sone Kémal Ataturk per trasformare la Turchia in uno Stato moderno e laico.

Croce pettorale di Giovanni XXIII, senza il Crocifisso,al cui incrocio dei bracci, spicca un occhio aperto nelcentro di un triangolo che, come affermato anche daEduard Brasey, rappresenta il simbolo dell’Ordinedegli Iluminati di Baviera.

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UNITÀ SOCIALE: I CORPI INTERMEDI DALLA FAMIGLIA ALLA CATEGORIA LAVORATIVA

Dal fatto che la famiglia sial’ultimo bastione di resistenzaall’azione demolitrice dellacombutta Stato-banche, segueche la famiglia è la prima, epiù efficace piattaforma dilancio per il contrattacco. Soloche bisogna prima capirla, poiamarla e infine rafforzarla perquello che è, non per quello acui è stata ridotta da offensive dilungo corso.Per “famiglia” intendo il con-sorzio che chi viene al mondosperimenta come primo hotel,primo ospedale, prima scuola,primo centro di produzione eprima comunità politica.La famiglia naturale è fondatasull’istituto del matrimonio naturale, la cui definizione,altrettanto naturale, è valida per ogni tempo e luogo a pre-scindere da considerazioni religiose o sociologiche: il ma-trimonio, unione permanente e indissolubile tra un uo-mo e una donna, è un guanto di sfida in faccia a MonnaMorte. I due sposi le dicono: «Tu ci prenderai tutti e due,ma noi ti sconfiggeremo, lasciando dietro una prole piùnumerosa e migliore di noi».Nessun altro istituto, dalla poligamia alle unioni aberroses-suali, è in grado di lanciare quella sfida. Per cui, rafforza-re la famiglia significa in primis rafforzare il matrimo-nio, che poi, se Sacramento, aggiunge la forza dellaGrazia a quella della natura. Per chi lo abbia dimentica-to, il ministro di quel Sacramento non è il prete che lo ce-lebra ma gli sposi che lo vivono, amministrandosi graziaogni qualvolta compiono atti di servizio reciproci.

Una famiglia, poi, che regolar-mente offre il Sacrificio e pre-ga, diventa una roccaforte im-pregnabile agli assalti più fu-ribondi del Maligno e dei suoilacchè.Da qui in poi, ogni passo versoil recupero del lavoro indipen-dente e ruotante attorno al foco-lare domestico, della produzio-ne di sussistenza, di forme diservizi che portano un redditopiccolo ma costante, è un passogiusto in avanti. Con l’indipen-denza economica, quante più fa-miglie così si uniscano, tantopiù efficaci saranno nel contrat-taccare i poteri statali e usurari.Ma come?Nella Respublica Christianaerano le corporazioni di arti emestieri che proteggevano lafamiglia con la previdenza so-ciale per chi lavorava in una da-

ta occupazione. Le corporazioni patteggiavano la tassa-zione con il potere regio, che non si sognava neanche diattaccare un membro isolato di una corporazione come fe-cero i tre GdF summenzionati.La Respublica Christiana (o Cristianità) era una societàdi società, non di individui atomizzati da una politicadissolvente e totalitarizzante. Se non è possibile per ov-vie ragioni ritornare alle Corporazioni com’erano, è peròpossibile restaurare il principio di associazione militante,eliminando così l’isolamento e controbilanciando il poterenemico.Si rifletta: se i tre GdF, all’uscita dalla bottega dell’eser-cente summenzionato avessero trovato 50-100 suoi colle-ghi chiamati a raccolta da un cellulare, e con cipiglio da“vattene se no…”, sarebbero stati indotti a più miti con-sigli, cominciando dall’annullare la multa.16

PIANODI BATTAGLIA

del Prof. Silvano Borruso

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Una ulteriore linea di attacco sono il baratto e la cambia-le, nemici naturali dell’usura insieme all’autosufficienza.Il baratto può avvenire con beni, servizi o combinazionidei due. Solo l’immaginazione e lo spirito di intrapresa dichi lo pratica vi pone limiti. La cambiale verrà trattata piùtardi sotto il titolo di unità a livello comunale.Verrebbe poi la rivolta fiscale, però non come rifiuto toutcourt di pagare le tasse, ma come ritorno a furor di po-polo ad una tassazione giusta. Come arrivare alla meta lovedremo nel corso dell’argomento; ma siccome bisognapartire in qualche maniera, in-dichiamo il punto più debole:l’IVA. Analizziamo.L’Imposta sul Valore Ag-giunto è la più regressiva,controproducente e assurdamai escogitata.17 La ragione èche il costo di esazione superaper definizione il gettito era-riale. È difficile capire che tipodi ragionamento abbia indottoi suoi fautori a proporla. Maloro, furbi, hanno evitatoall’erario il lavoro esattoria-le, trasferendo quella re-sponsabilità agli operatorieconomici. Senza pagarli na-turalmente, cioè permettendoall’istituto della schiavitù dirientrare dalla finestra dopoessere stato espulso durante ilmillennio precedente.Si parta quindi con il rifiutarsidi lavorare da schiavi, o di pa-gare un commercialista che la-vori per conto del potere: lopaghi il potere. Dopo aversensibilizzato tutte le categorie, si celebrerebbe l’iniziodella rivolta con un falò pubblico, a livello nazionale e inun giorno prefissato, di tutte le partite IVA.Il fine è quello di ritornare a una tassazione patteggiatatra le categorie (che potrebbero anche essere i Comuni) elo Stato, fissando una somma forfettaria per ognuna diesse, con criteri anch’essi patteggiati. Perché detta tassa-zione sia giusta, va introdotta l’idea di imponibile comevalore sottratto dalle risorse naturali – o dalla sovranitàdello Stato.Il resto delle tasse ingiuste: sul reddito, che ostacola laproduzione, e quelle indirette che ostacolano il consumodelle fasce più povere, va eliminato non appena il gettitofiscale raggiunga quello della spesa pubblica. Due altre misure da prendere a furor di popolo sono: a) abrogare le tasse escogitate da burocrati non eletti, eb) ripudiare il debito pubblico, uno sconcio che impove-risce chi lavora senza recare beneficio alcuno.

UNITÀ A LIVELLO COMUNALE

Dato che la combutta Stato-banche esautora il Governoal di sopra e opprime il popolo al di sotto, segue che varaggiunta una unione effettiva di popolo e di Governoper farvi fronte con successo. Il Governo da rafforzare,però, non è quello dello Stato, irraggiungibile e sotto ricat-to da poteri troppo forti per farsi impressionare dal furorepopolare: è il governo municipale, più vicino al popolo epartecipe dei suoi stessi interessi.

Il discorso è lungo, ma va fat-to.Si sa che prima di coltivare unappezzamento bisogna elimi-nare le erbacce. Le due, distampo politico che hannocontribuito più poderosamentea ridurre il Comune da quelglorioso istituto che fu al mi-serevole apparato che è oggi,sono il partito politico e ilsindacato. Per capire i danni che questedue istituzioni hanno causatoa chi lavora, fingendo di es-serne protettori e benefatto-ri, vediamone la storia, chel’istruzione di Stato si guardabene da mettere nei cosiddetti“programmi ministeriali”.

Trasportiamoci nella Londradel 1694. L’invasore, principeconsorte della regina Maria,l’olandese Guglielmo IIId’Orange, ottiene l’assenso

reale per la fondazione della “Banca d’Inghilterra” e perl’istituzione del Debito Pubblico.

«Questo statuto – scrive A.M. Ramsey – consegnò a uncomitato anonimo la prerogativa reale di batter mone-ta; intronizzò l’oro come base di ricchezza; e permiseagli usurai internazionali di garantire i loro prestiti conle tasse del paese, invece che con le promesse incerte diun capo di stato o di un potentato anch’esso incerto...L’unione politica ed economica con l’Inghilterra fu impo-sta da lì a poco alla Scozia per mezzo di diffusa corruzio-ne, e in barba alle proteste formali di ogni contea e muni-cipio... l’artiglio dell’usuraio stringeva ora tutta laGran Bretagna.Ma c’era un pericolo: i membri del nuovo Parlamento Uni-to avrebbero, prima o poi, sfidato il nuovo “sistema” nellospirito dei loro antenati.Per difendersi dal pericolo, fu avviato il sistema parti-

16 Questa tecnica viene già applicata in Sardegna. Nulla osta perché lovenga altrove.

17 La Spagna perdette i Paesi Bassi proprio dopo avervela introdotta.

La Banca d’Inghilterra.

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tocratico per frustrare la reazione nazionale e permettereagli usurai il divide et impera. Il loro potere finanziario,da recente acquisito, avrebbe loro permesso di far salire al-la ribalta i loro uomini e le loro politiche, sostenuti dailoro giornali, opuscoli e conti in banca... L’oro doveva di-ventare la base dei prestiti, per un ammontare di diecivolte la quantità depositata. Al 3%, 100 sterline in oroprocuravano così al loro padrone 30 sterline all’anno, sen-za dover fare altro sforzo che quel-lo di riempire dei registri. Ma chile 100 sterline le aveva sotto formadi terra, doveva lavorare ogni ora diluce perché gli rendessero al massi-mo un 4%. Il processo doveva ine-sorabilmente rendere milionariol’usuraio, e rovinare il terratenenteinglese e scozzese».18

Questo l’inizio. Un secolo dopo, i partiti politiciattecchivano nel Continente apartire dalla Rivoluzione inFrancia. Gli ostacoli da abbatterecolà, oltre al clero e i nobili, eranole corporazioni (in Inghilterraqueste erano già state distrutte acominciare da Enrico VIII nel se-colo XVI). Il decreto Turgot del 1778 ne de-cretò la sparizione, e la Loi Cha-pelier del 1791 abolì addirittura ildiritto di associazione, stabilendoil “principio” che non vi dovesse-ro essere organi intermedi tra ilcittadino e lo Stato. Eccezion fat-ta, s’intende, per i partiti politici,che pochi anni dopo avrebbero fat-to il loro ingresso anche in Italia.La scusa era sempre la stessa:“rappresentare” quella porzionedi popolo che fosse d’accordo conla loro politica. Ma la realtà eraben diversa, e se ne accorse Antonio Rosmini che, nel1839 scriveva:

«Ciò che impedisce la giustizia e la moralità sono i par-titi politici. Ecco il verme che corrode la società, il maleche confonde le previsioni de’ filosofi, e rende vane lepiù belle teorie. Conciossiachè i partiti sono formati dauomini che non si prefiggono nel loro operare né quelloche è giusto, né quello che è moralmente onesto e virtuo-so. Il partito ha per iscopo il proprio vantaggio, non lagiustizia, l’equità, la vita morale. Partito, dunque, edequità, giustizia e virtù, sono cose opposte»19.

Ma ci vuole altro che gli ammonimenti di un filosofo perconvincere persone anche intelligenti. Una delle quali fu ilgià citato Hilaire Belloc, che nel 1906 aveva ancora tantafiducia nel Party System da candidarsi per la circoscrizio-ne elettorale di Salford, Manchester, con il partito liberale.Venne eletto, ma non durò. Belloc vide con i suoi occhicosa c’era dietro il Party System, e nel 1910 non si ripre-sentò. Nel 1911, insieme a Cecil Chesterton (fratello del

grande G.K. e caduto in guerra nel1918) pubblicò “The Party Sy-stem” che rimane, per quanto iosappia, un insuperato atto di ac-cusa contro la partitocrazia.La tesi è che il partito politico, lun-gi dal rappresentare gli elettori,rappresenta interessi occulti, iquali non hanno scrupoli nel soste-nere finanziariamente tanto il parti-to al potere quanto quello all’oppo-sizione con il sostegno di uominiinetti, corrotti e quindi sotto minac-cia permanente di ricatto, costrettiquindi ad abbassarsi a livelli intel-lettuali infimi.

«Bisogna notare – scrive Belloc –che l’effetto del sistema partito-cratico sugli uomini politici an-che più abili, è di deprimere il lo-ro livello intellettuale. È tutt’affat-to incredibile che uomini come MrAsquith e Mr Lloyd George, MrBalfour e Mr F.E. Smith possano,in qualunque circostanza, proferirele imbecillità che costantementeadornano i loro discorsi pubblici.Non parlerebbero così a una cena,o nei loro club. Ma il livello intel-lettuale in politica è così basso cheuomini di capacità mentale mediadevono piegarsi in due per raggiun-gerlo»20.

La tesi di Belloc ebbe una triste conferma nel 1914, alloscoppio della Grande Guerra. Gli eventi sportivi come leOlimpiadi e i campionati di calcio vennero sospesi, ma nonle gare ippiche. Con la mitraglia che falciava giornalmentevittime su tutti i fronti in numero spesso uguagliante quellodell’ecatombe di Hiroshima, i fantini di Lord Roseberycontinuavano a spronare le loro monte sulle piste di Ascot.Ed è che il buon Lord aveva minacciato di sospendere i fi-nanziamenti ad entrambi i partiti se gli uomini di governoavessero osato privarlo, lui e i suoi degni compari, dellosport dei re, Grande Guerra o non Grande Guerra.

18 The Nameless War, Britons 1952 pp. 19-20.19 Filosofia politica 1839. Marzorati 1972 pp. 227 e 232.

20 “The Party System”, Stephen Swift 1911 p. 172.

Copertina del libro: “The Party System”.

“Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015 21

Nell’autobiografia del 1928, Mussolini scriveva:

«Tutte le idee dei cosiddetti partiti storici sembravano ve-stiti larghi oltremisura, sformati, fuori moda e inutili. Era-no divenuti sgargianti e insufficienti, incapaci di adattarsiai colpi di scena politici, alla storia e alla vita moderna»21.

Il termine partito è il participio passato di partire, divide-re. È evidente quindi che la necessaria pluralità partiticanon possa, né di fatto abbia mai rappresentato la totalità diun popolo, né promossone l’unità politica. Si è visto inve-ce come i partiti italiani siano riusciti ad usurpare il poteredello Stato, così da imporre che«Tutto avvenga nei partiti, tutto si decida attraverso ipartiti, nulla esista fuori dai partiti, nulla contro i par-titi. Così ogni altro gruppo, ogni altra forza sociale, econo-mica, culturale, ogni categoria, non ha un proprio canaleper arrivare istituzionalmente e costituzionalmente alloStato, per inserirsi nella gestione dello Stato, per tutelaree organizzare nello Stato i propri interessi»22.Dal 1945 alla crisi finanziaria del 2008, tutti i partiti poli-tici, europei e non, si sono venduti anima e corpo aidiktat della finanza, tradendo pertanto i loro adepti illusidi trovare protezione in qualche “onorevole” poderoso diturno. Una figura particolarmente penosa l’hanno fatta ipartiti cosiddetti “di sinistra”, saliti in massa sul carroz-zone del capitalismo trionfante, dopo aver finto per decen-ni di militare dal lato opposto.

I sindacati hanno fatto lo stesso gio-co ma su un’altra falsariga, venden-dosi anima e corpo a Marx. Il quale,da maestro prestidigitatore che fu, riu-scì ad occultare la presenza di usurai elatifondisti, ai quali i datori di lavoroconvogliavano (e convogliano), da do-cili sensali, i salari dei dipendenti. Epropose una lotta di classe falsa einumana tra datori di lavoro e ope-rai, tradizionalmente uniti dagli stes-si interessi e che, al tempo delle Cor-porazioni, lo erano anche formal-mente. Oggi è più che chiaro come isindacati siano una forza spenta, paras-sitaria, da spazzar via a furor di popolodalla vita politica insieme ai partiti.Non rinnovando la tessera d’iscrizione,e non votando fino a raggiungere il100% di astensione effettiva, si otter-rebbe il doppio scopo.È significativo che né sindacati népartiti abbiano mai difeso la libertàartigianale e medio-piccola agricolaentrambe distrutte da politiche liberti-

cide, favorendo invece il lavoro aziendale, che anche seben retribuito è sempre di natura coatta.Vediamo ora le potenzialità di una unione Comune-Popo-lo. Il Comune ha tutte le condizioni di autosufficienza,nonché capacità di promuovere e ottenere piena occupa-zione, trasformandosi così da mendicante dello Stato inaiutante effettivo del Governo del Paese. I mezzi vengonoelencati sotto.Dopo aver spazzato via partiti e sindacati, si trattereb-be di eleggere un sindaco esclusivamente su merito, co-sa non difficile data la conoscenza ravvicinata degliabitanti di un comune. Il sindaco resterebbe in carica fi-no al decesso/dimissioni (queste ultime a furor di popolodovessero domandarlo le circostanze). Sarebbe lui a sce-gliere i membri della giunta. Una tale misura ridimensio-nerebbe e rafforzerebbe il Comune.Le restrizioni e i danni causati dalla politica deflattiva delsistema bancario non permetterebbero al Comune di risol-vere la Questione Fondiaria. Potrebbe risolverla inveceil Governo dello Stato, riappropriandosi della preroga-tiva di batter moneta, senza riserva di valore ma gesel-liana a circolazione forzata. Ciò sposterebbe drammati-camente il potere politico dal denaro al lavoro, rendendocredibile l’art. 1 della Costituzione ed eliminando la prin-cipale fonte di corruzione. Ma il discorso è troppo lungoper farlo qui.Il nuovo Comune sarebbe però in grado di risolvere laQuestione Monetaria, sempre sostenendo politicamentela cambiale sociale e, nelle dovute circostanze, emettendouna Moneta Comunale. Le due misure metterebbero finealla disoccupazione, povertà cronica, criminalità e ancheall’immigrazione. Procediamo con ordine.

(continua)

21 “My Autobiography”, Hutchinson & Co., Londra 1928 p. 73. Ri-tradotto dall’inglese in mancanza del testo originale.22 La Grua, “La Democrazia Corporativa”,Misuraca Ed. 1976 p. 37.

Antica corporazione di arte e mestieri.

22 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015

del Cardinale José Maria Caro y Rodriguezex Arcivescovo di Santiago - Cile

conoscere la massoneria

AZIONE MASSONICA CONTRO LA CHIESA CATTOLICA IN FRANCIA

«Nell’Assemblea del 1898 – disse il deputato Masse,oratore ufficiale dell’Assemblea del 1903 – che il do-vere supremo della Massoneria è di intervenire sem-pre di più nelle battaglie politiche e religiose. Iltrionfo (nella battaglia anti-clericale) è dovuto in granparte alla Massoneria – egli continuò – perché sono ilsuo spirito e il suo programma hanno favorito il suotrionfo. Se il BLOC (il nome di BLOC fu dato ad ungruppo di deputati francesi che votarono insieme sucerte misure discusse in Parlamento) è stato fondato,questo è stato per merito della Massoneria e della disci-plina imparata nelle logge. Ciò che dobbiamo ora ur-gentemente ottenere è la separazione della Chiesadallo Stato e la legge riguardante la professionedell’insegnamento. Poniamo ora tutta la nostra fiducianel lavoro del Fratello Comhes»1.

«Dal 1894 – dichiarò il Fratello Gadeud, alla Conven-tion – la Massoneria non è altro che la Repubblicatravestita, nello stesso modo in cui la Repubblicanon è altro che la Massoneria scoperta».Il Fratello Lucipia, che presiedette al Consigliodell’Ordine, espresse la stessa idea, dicendo: «Alla te-sta del Governo vi sono solo Massoni. Non quei mas-soni che, dopo aver ricevuto la luce del giorno, hannod’improvviso dimenticato il cammino delle nostre offi-cine, ma massoni che sono rimasti fedeli e praticanol’abnegazione. Pertanto, poiché nessuno si inganni:viene detto ovunque che “Noi, ora, non siamo in unaRepubblica, ma in Massoneria”. Queste sono le pa-role di un Vescovo. In verità questo Vescovo ha ragioneperché la Massoneria e la Repubblica sono precisa-mente una sola e la stessa cosa».Infine, il Presidente della Grande Loggia Simbolica,parlando al banchetto in onore dei membri del Gover-no, disse: «Voi troverete molto naturale, miei fratelli,che, per una connessione logica, io possa includere nel-lo stesso brindisi l’intero Governo. Per lungo tempovoi avete udito i nostri avversari affermare che la

Francia è nelle mani della Massoneria. Essi sbaglia-no. Oggi essi lo possono dire. Col Fratello Felix Fau-re, tutti i membri del governo, con la sola eccezionedi due o tre, sono della nostra grande famiglia. Sì,noi abbiamo un Governo di massoni, e massoni degnidi questo nome»2.

Da queste dichiarazioni è evidente che la persecuzionereligiosa che vi è stata in Francia in questo secolo, eche le masse desiderano oggi rinnovare, è opera dellaMassoneria, come fu anche nel periodo del Terrore,alla fine del secolo XVIII.L’espropriazione delle proprietà della Chiesa, la se-parazione della Chiesa dallo Stato, l’espulsione de-gli Ordini religiosi e delle Congregazioni, le leggi ci-vili sul matrimonio e sul divorzio, l’obbligo dellescuole laiche, la proibizione o la restrizione del cultopubblico, ecc. sono tutte caratteristiche del pianomassonico che si vede compiere quando e dove laMassoneria è stata capace di attuarle, o proposte dallaMassoneria come ideale, quando non è stata capace diattuarle direttamente.

Card. José Maria Caro y Rodriguez,Primo Cardinale di Santiago, Cile (1939-1958).

1 Cfr. “The Catholic Encyclopedia, Masonry..2 Copin Albancelli, “La Drame Maconnique: Le Pouvior OcculteContre La France” pp. 139-140.

“Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015 23

LA MASSONERIA: I suoi segretiAutori vari

Con questa pubblicazione su que-stioni massoniche si affidano ai let-tori questi studi sintetici concernentispecifici problemi di quella “sèttadiabolica” di «Istituzione giudai-ca, la cui storia, i regolamenti, idoveri, i consigli e le esplicazionisono di sapore ebreo dal princi-pio alla fine, escluse forse, alcu-ne regole secondarie e di qual-che parola nel giuramento». Queste pagine, quindi, si potrannocomprendere in profondità solo sesi conoscono e si accettano le ve-rità della Fede Cattolica e l’insegna-mento tradizionale, di sempre, dellaChiesa.Comunque, a nessuno sfugge piùlo stato di confusione, di squili-brio religioso, di soppressionegraduale delle verità di Fede cheaffligge dal dopo-Vaticano II ilnostro tempo, colpito fino allamorte dal tradimento della dottri-na-dogma fino all’ormai visibileapostasia di quella Fede che perventi secoli avevamo professato nelnostro Credo.

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

prio come spiegato da “Chiesa viva” e noncredo che in futuro migliori anzi peggiorerà,stavo pensando di andarmene in America ne-gli USA ma credo che cadrei dalla padella al-la brace.Bisogna liberare il paese e la gente da questapeste e mi sto rendendo conto che bisogna au-mentare la conoscenza delle persone. Nono-stante abbia letto e legga di tutto non ho maisaputo dei fatti gravi riportati da “Chiesa vi-va” se non quando ho letto gli articoli che miha inviato; questo significa che ci stanno an-nientando in totale tranquillità e ignoranza.Perché i vescovi e i cardinali, che non hannovenduto ancora la propria anima, non inter-vengono e si oppongono con azioni manifestealla vergogna in atto? La gente segue gliesempi, segue il coraggio e la giustizia, biso-gna spronare gli uomini e le loro coscienze.La fede credo sia latente in ogni uomo e biso-gna stimolarne la manifestazione. Per forma-zione mentale sono stato ateo, dubbioso econtrario alla Chiesa; l’ho considerata comeun elemento di disgregazione socio-politicadell’Italia compromettendo il processo di uni-ficazione e maturazione politico sociale, sianalizzano le mere questioni terrene... anchese ha salvato l’uomo dalla barbarie dopo lacaduta dell’impero d’occidente.Non credo che sia stato un caso che Lei miabbia scritto.Cordialità

(Avv. Paolo Novelli)

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Mille grazie di cuore! Numero molto interes-sante! Che Dio La benedica e sia sempre conLei!

(Claudia Peretti – Verona)

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Egregio Dottore Adessa,un bell’articolo, di grande attualità (….)Il commento evidente è che questi figli delDiavolo hanno fretta di avere il loro padreadorato in Vaticano!Grazie per l’articolo.In Gesù e Maria

(Luis Osio - Messico)

RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate diventare

Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando in Italia –

per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030 3700003

Egregio Sig. Direttore,desidero esprimere a Lei e a tutta la redazionedi “Chiesa viva” il mio sentito ringraziamentoper la possibilità da essa offerta di permetteredi apprendere notizie fondamentali riguardan-ti questioni di estrema, vitale importanza nel-la critica situazione vissuta dalla Chiesa equindi dai fedeli, alle prese con incredibiliproblematiche fonte di tanti interrogativi do-lorosi per i dubbi che essi suscitano, non fa-cilmente superabili con tranquillizzanti cer-tezze. A proporre le quali concorre il preziosoaiuto dei competenti collaboratori con i loroilluminanti chiarimenti. Con l’augurio di ognibene personale e familiare per il 2015, auspi-co una serena continuità per la meritoria ope-ra di sostegno ai non sempre altrettanto serenilettori, quali, grazie all’incontro con il bene-detto P. Villa, spera restare la riconoscente.

(Maria Renata Sequenzia – Verona)

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Care Suore,Dopo la frase sul “pugno” in merito alla stra-ge di “Charlie Hebdo”, il Pontefice sciorinaun’altra immagine che resterà nella mente deicattolici SEMPRE PIÙ DIMOSTRA PA-LESAMENTE DI ESSERE IL VERO AN-TICRISTO. Ha insultato la mia nonna Cate-rina e tutte le donne cristiane che hanno se-guito la Legge Santa del Signore, credendonella Sua Provvidenza.Non ci rimane che le nostre lacrime e pregareper essere più accetti al Signore.Ciao e buona giornata.

C.O. (Africa)

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Egr. IngegnereL’aver letto i suoi articoli mi ha chiarito tantidubbi e la visione ORA è chiara: siamo ingrave pericolo se anche la Chiesa è in manoai nemici dell’uomo libero e felice.Credo che bisogna intervenire in tutti i settoridella vita e in tutti gli Stati contemporanea-mente perché non basta liberare un paesepiuttosto che un altro.La situazione socio-economica precipita pro-

Lettere alla Direzione

Per richieste:

Editrice Civiltà

Via G. Galilei 121 - 25123 [email protected]

2 “Gravi ragioni di Stato”del dott. Gary Giuffré

16 Il segreto della tomba vuota di Padre Pio (49)a cura di F. A.

18 Piano di battaglia (3)del Prof. S. Borruso

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla Direzione - In Libreria

24 Conoscere il Comunismo

LUGLIO-AGOSTO 2015

SOMMARIO N. 484

“GRAVI RAGIONI DI STATO”

SCHEMI DI PREDICAZIONE

epistole e Vangeli

Anno Bdi mons. Nicolino Sarale

(Dalla XXI Domenica dur. l’annoalla XXV Domenica dur. l’anno)

LA GUERRA MONDIALELA RIVOLUZIONE LIBERALEE QUELLA BOLSCEVICA

Hindenburg, riordinate le forze e ricevu-te quelle spostate dal fronte occidentale,sempre ben informato sulla situazione av-versaria, decise di ripetere la manovra diaccerchiamento anche nei confronti della1a Armata russa del Gen. Rennen-kampf. Dal 7 al 9 settembre, in corri-spondenza dei Laghi Masuri fu combattu-ta un’aspra battaglia nella quale i russi,battuti sul campo, riuscirono a ripiegarein forze sulla vecchia frontiera. La Prussia orientale era stata liberata,ma la sottrazione delle forze sul fronteoccidentale determinò il successo france-se nella battaglia d’arresto sulla Marna.Nei primi 45 giorni di guerra, nonostantei grandi successi militari ad ovest comead est, gli obiettivi strategici, studiati epreparati in ogni particolare per anni, era-no stati di fatto tutti mancati, il disastronon appariva, ma era completo.La guerra, per la Germania, pur integranel suo territorio, nella sua industria ein gran parte delle forze armate, eragià di fatto, perduta. I quattro successivianni di belligeranza vedranno solo unaprogressiva distruzione di masse di uomi-ni, armamenti, mezzi ed enormi risorsemateriali ed economiche, in un susseguir-si di spaventose battaglie che si conclude-ranno con il vero disastro finale dell’au-tunno 1918.

Anche per la Francia le operazioni mili-tari dell’inizio della guerra furono disa-strose. Il comando supremo incurantedella offensiva nemica attraverso il Bel-gio, decise ed effettuò la studiata offensi-va generale del “piano XVII”47, la nota“battaglia delle frontiere”, che si con-cluse rapidamente, il 25 agosto, con unagenerale sconfitta. Il ripiegamentodell’Armée al centro e sulla sinistra fuinevitabile; il panico pervase i verticipolitico militari francesi!.. “Datemi unaghigliottina e avrete in cambio al vittoria”!.. urlava impazzito il Gen. Joffre per col-pire i responsabili del disastro generale,mentre il ministro della guerra, Mes-simy, sollecitava le punizioni, come nel1793, la destituzione e la morte!.. In unmese, furono destituiti due comandantidi armata, dieci di corpo d’armata etrentotto di divisione, oltre la metà ditutti i generali in servizio. L’Armèe fu“decapitata”!..Per fortuna della Francia anche lo sciagu-rato ministro fu sostituito, ma rimase an-cora il Gen. Joffre definito “un vuotostrategico nel quale si agitano gli ufficialidel suo entourage”48! Da molti anni la

corruzione e il degrado morale avevanopervaso la classe dirigente francese e,quindi, anche l’ambiente militare, lo sta-to maggiore era “una scuola di occulti-smo militare, una setta bergsonianabasata sul discredito dell’intelligenza esul culto della intuizione, influenzatada gruppi di interesse esterni” come il“Comitato delle Ferriere”49, o da pre-giudizi di inaffidabilità sui non apparte-nenti ai ristretti circoli o sette segrete. Il Gen. Michel era stato “silurato” qual-che anno prima dal citato ministro Mes-simy, perché in una riunione del Consi-glio Superiore di Guerra aveva un’opinio-ne diversa da quella dei colleghi, avendoprevisto per tempo quello che poteva ac-cadere, non riscuoteva più la fiducia e lastima di questi e del governo!Il Gen Joffre, che non aveva nessunaidea del lavoro di stato maggiore chiesela nomina del Gen. Foch quale capo distato maggiore che gli fu subito rifiutataperché questi era cattolico!50Nel contempo, l’antimilitarismo per annitollerante e diffuso con osceni libelli nel-le caserme, negli appelli ai coscritti, inci-tanti alla disobbedienza, all’indisciplina,alla libera sedizione, aveva determinatonelle truppe una latente ribellione agli uf-ficiali (tenenti, capitani, colonnelli) priva-ti delle loro prerogative essenziali di co-mando e di governo in fatto di congedi,aiuti, ecc. (passati a incompetenti magi-strati civili), sovente inquisiti e “dimissio-nati” per articoli infondati di giornali ac-cusatori.51Uno sfacelo morale che fu la principalecausa della scarsa capacità combattivafrancese.Il disastro generale delle operazionimilitari del 1914 fu completato dalla

a cura del Gen. Enrico Borgenni

conoscere il comunismoentrata in guerra della Turchia a fian-co degli Imperi Centrali (2 novembre1914) per l’allargamento del conflitto, neiBalcani, a tutto il medio oriente, al Cau-caso, al bacino del Mediterraneo.Tutte le previsioni del luglio, sulla brevedurata della guerra, crollarono, i pianidelle operazioni militari, tutti, nessunoescluso, fallirono; tutti i belligeranti nontennero in alcun conto delle immani per-dite umane già verificatesi, non feceroneppure un bilancio! Si pensò solo a colmare gli spaventosivuoti con nuove leve, a ricercare affanno-samente nuovi mezzi di lotta per superarele sistemazioni difensive, a ricercare nuo-ve alleanze per disporre di altri eserciti daimpiegare contro gli avversari.

47 Elaborato dai giovani intellettuali del Gen. Jof-fre, che partiva dal presupposto che la Germanianon aveva forze militari. sufficienti per attaccarecontemporaneamente il Belgio e la Lorena.48 J.F.C. Fuller, “Le battaglie decisive del mondooccidentale, vol III”, Ediz. SME 1988, p. 188.49 c.s. Comitato che pretendeva la primaria pro-tezione delle miniere ferrose della Lorena.50 The Memoires of Marshal Joffre , Ediz. In-glese,1932, Vol. I, pag. 12. Scritte da un suo col-laboratore.51 Henry Delassus, “Il problema dell’ora pre-sente, parte prima, 1905” nuova edizione Effedi-effe, 2014, pag. 444.

(continua)

Vladimir Uljanov (Lenin).

24 “Chiesa viva” *** Luglio-Agosto 2015

Nota della Direzione: ci è stato segnalato che la lettera di Raffaele De Filippo, pubblicata col titolo: “Gregorio XVII il Papanascosto e prigioniero”, su “Chiesa viva” n. 482, contiene fatti storici, inerenti a Padre Khoat e all’elezione di GregorioXVIII, che non corrispondono al vero. Ci scusiamo con i lettori per aver pubbicato queste inesattezze.