Chiarella -Indagine Sui Giovani Italiani All’ Estero

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Allegato 8 http://www.esteri.it/MAE/doc/relchiar.doc da Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Ministero degli Affari Esteri COMMISSIONE CONTINENTALE AMERICA LATINA (Buenos Aires, 4-6 ottobre 2004) Resoconto sommario L UNEDÌ , 4 OTTOBRE 2004 - I lavori iniziano alle ore 10.00 COMMISSIONE CONTINENTALE AMERICA LATINA (Buenos Aires, 4-6 ottobre 2004) Relazione del Direttore del Comites del Perù Andres A. CHIARELLA INDAGINE SUI GIOVANI ITALIANI ALL’ ESTERO I GIOVANI ITALIANI NELLE ELITE ECONOMICHE, POLITICHE E CULTURALI, NELLA CLASSE MEDIA E IN QUELLA POVERA DEI PAESI ESTERI CASO PERU 1. INTRODUZIONE : Questo documento rappresenta un primo approccio alla situazione della comunità italo-peruviana, come prodotto della immigrazione negli ultimi 150 anni. L’osservazione storica del movimento migratorio di massa costituisce una parte importante dell’evoluzione e della proiezione futura dei rapporti tra l’Italia e la comunità italiana in Perú. 1

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Allegato 8

http://www.esteri.it/MAE/doc/relchiar.doc

da Consiglio Generale degli Italiani all’EsteroMinistero degli Affari Esteri

COMMISSIONE CONTINENTALE AMERICA LATINA(Buenos Aires, 4-6 ottobre 2004)

Resoconto sommarioL UNEDÌ , 4 OTTOBRE 2004 - I lavori iniziano alle ore 10.00

COMMISSIONE CONTINENTALE AMERICA LATINA(Buenos Aires, 4-6 ottobre 2004)

Relazione del Direttore del Comites del Perù Andres A. CHIARELLA

INDAGINE SUI GIOVANI ITALIANI ALL’ ESTERO

I GIOVANI ITALIANI NELLE ELITE ECONOMICHE, POLITICHE E CULTURALI, NELLA CLASSE MEDIA E IN QUELLA POVERA DEI PAESI ESTERI

CASO PERU

1. INTRODUZIONE :

Questo documento rappresenta un primo approccio alla situazione della comunità italo-peruviana, come prodotto della immigrazione negli ultimi 150 anni.L’osservazione storica del movimento migratorio di massa costituisce una parte importante dell’evoluzione e della proiezione futura dei rapporti tra l’Italia e la comunità italiana in Perú.Con una visione retrospettiva, possiamo dire che le principali ondate di immigrazione sono avvenute principalmente nelle seguenti circostanze storiche:a) Nell’epoca del consolidamento del Regno d’Italia si produce un’emigrazione

contadina e delle classi piú povere verso l’America, a causa di una grave crisi dell’agricoltura.

b) Negli anni successivi alla prima guerra mondiale si produce una nuova emigrazione, a causa della profonda crisi politica ed economica.

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c) Dopo la seconda guerra mondiale, durante il periodo della ricostruzione e dello sviluppo economico iniziato nel 1948, ci troviamo di fronte ad un’altra importante ondata.

d) Durante la crisi energetica nel 1973 inizia, anche se con volumi inferiori ai precedenti, un movimento di migranti con un certo livello professionale, che accompagnano l’esportazione della tecnologia italiana. A questo si aggiungono gli effetti migratori prodotti dalla cooperazione italiana e dal volontariato (solidarietá)

e) A partire dal 1993, a seguito dei cambiamenti derivanti dalla caduta del blocco sovietico e dei processi di privatizzazione delle strutture statali in America Latina, si osserva un movimento migratorio di minore consistenza, essenzialmente dovuto all‘arrivo delle ditte italiane transnazionali.

2. SITUAZIONE :

Se osserviamo la dinamica demografica della comunità italo-peruviana corrispondente a ciascuna delle cinque ondate migratorie citate, otteniamo cinque gruppi:

a) Un primo gruppo di quinta generazione: il trisnonno nato in Italiab) Un secondo gruppo in quarta generazione: il bisnonno nato in Italiac) Un terzo gruppo in terza generazione: il nonno nato in Italiad) Un quarto gruppo in seconda generazione: il padre nato in Italiae) Un quinto gruppo in prima generazione: nato in Italia

Se stabilissimo a “vent’anni” l’età media del capofamiglia del gruppo familiare giunto dall’Italia, potremmo affermare che gli emigranti del primo e secondo gruppo sono giá deceduti, e i loro discendenti potrebbero forse aver avuto accesso alla cittadinanza italiana e potrebbero forse parlare la lingua italiana.Gli emigranti del terzo gruppo sarebbero oggi persone della terza etá, e quelli del quarto gruppo, della fascia superiore della seconda etá. Allo stesso modo, i loro discendenti potrebbero forse aver avuto accesso alla cittadinanza italiana e potrebbero forse parlare la lingua italiana.Il quinto gruppo, costituito dai nati in Italia, si troverebbe nella parte inferiore della seconda etá.Oggi il numero di nuovi immigranti italiani (quinto gruppo) va diminuendo, gli immigrati precedenti invecchiano e, pertanto, si vengono formando due livelli, che sono destinati a sostituire l’attuale classe dirigente della comunità ítalo-peruviana :

a) I discendenti di italiani immigrati corrispondenti ai quattro primi gruppib) I nuovi immigrati del quinto gruppo e la loro discendenza.

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Questi due gruppi di giovani adulti sono oggetto della nostra attenzione in questa breve analisi, poiché avranno nelle loro mani, nel prossimo breve periodo, il futuro della comunità italo peruviana.Ció detto, non tralasciamo quel gruppo di giovani in etá scolare e universitaria (06 – 30 anni), che pure deve essere oggetto della nostra attenzione, in quanto sará il successivo gruppo che svolgerà un ruolo attivo nella comunitá italo-peruviana.

3. ANALISI :

Passiamo ad alcune considerazione sulla collettivitá italo peruviana.

a) Opere realizzate a beneficio della collettivitá italo-peruviana, con indicazione della data, durante le successive ondate migratorie:

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1) Societá Italiana di Beneficenza e Assistenza 18622) Compagnia Italiana di Pompieri Roma 18663) Compagnia di Pompieri Italia del Callao 18684) Diario Corriere del Pacifico 18705) Collegio Regina Margherita (poi S. Margherita)

18726) Compagnia Pompieri Garibaldi di Chorrillos 18727) Compagnia Pompieri Garibaldi nel Callao 18738) Diario La Patria 18739) Scuola Italiana di Música 187610) Diario La Voce d’Italia 188611) Diario L’Italiano 188712) Banco Italiano 188813) Associazione Mutua fra i Commercianti Italiani 189214) Ospedale italiano 189315) Compagnía di Seguros Italia 189616) Societa Canottieri Italia 190417) Circolo Sportivo Italiano 191718) Museo di Arte Italiano 192119) Collegio Umberto Primo (poi Antonio Raimondi) Sede Lima 193020) Instituto Cultural Italo Peruano 193021) Italica Gens 193022) Casa di Riposo Gio Batta Isola 194823) Istituto Italiano di Cultura 195024) Clínica Italiana 195825) Associazione di Italiani del Perú AIP 1968

26) COMITES 1985

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27) CGIE 199728) Collegio Antonio Raimondi Sede La Molina 199729) Collegio Dante Alligheri di Lima 200330) Asociaciones Italianas (1862 –

2004)

si può affermare che le infrastrutture di base della collettivitá italo-peruviana sono state opera degli emigranti italiani del primo e secondo gruppo, ed hanno riguardato i settori dell’economia, finanza, educazione, salute, benessere sociale, sport, arte, cultura, sicurezza e informazione. Questi due gruppi di immigranti si distinsero per la presenza di persone con grande spirito imprenditoriale e senso di dedizione, che riuscirono ad organizzare la collettivitá italiana. Si puó affermare che si trattó di una specie di “etá dell’oro”, dei cui benefici ancora oggi usufruisce l’ intera comunitá italo-peruviana.

Successivamente, a partire del terzo gruppo di immigranti, venne proseguita l’opera dei predecessori, e si è evidenziato un fenomeno assai positivo: l’integrazione degli italiani con i livelli superiori della societá peruviana, in base al livello di preparazione culturale.

Nello stesso tempo, peró, ha inizio una progressiva perdita dell’identitá italiana, che ha come conseguenza che le istituzioni italo-peruviane citate siano sempre meno frequentate dai discendenti italiani. A conferma di ció si può citare la recente esperienza delle elezioni del COMITES, che ha visto una scarsa partecipazione, avendo votato solo 6.212 persone, nonostante l’adeguata pubblicizzazione dell’evento. Questo è segno di mancanza di motivazione della collettivitá italo-peruviana rispetto al proprio futuro ed ai rapporti con la Madrepatria.

Attualmente, la collettivitá di origine italiana iscritta all’anagrafe é costituita da un totale di 44.341 persone, cosí distribuite:1) Con cittadinanza italiana vigente 28,9482) Con cittadinanza italiana non vigente 15,393

Contemporaneamente, all’Ambasciata sono state presentate circa 60.000 pratiche di cittadinanza, divise in due gruppi di attesa: 1. Con pratiche inoltrate, ma senza data fissata di avviamento delle stesse:

12.0002. Con appuntamento fissato per inoltrare le pratiche negli anni a venire, ma

senza garanzia di conferma: 48.000

E’ necessario ricordare che il processo di acquisizione della cittadinanza italiana sta soffrendo un grave rallentamento per mancanza di una struttura consolare minima che attenda alle pratiche e assolva in modo continuo a tutte le

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competenze proprie di un Consolato, specialmente al fine di aggiornare l’anagrafe consolare, con particolare riferimento ai connazionali irreperibili, cancellati dalle liste elettorali o che presentino indirizzi errati o dati mancanti. Questo specifico compito consolare é di grandissima importanza per la collettivitá di origine italiana, specialmente in occasione delle consultazioni elettorali. b) Le organizzazioni legate alla diffusione della cultura e della lingua italiana, che dovrebbero rappresentare i principali strumenti di collegamento con la collettivitá.

Ci stiamo riferendo in modo specifico a RAI International, all’Istituto Italiano di Cultura ed ai Centri educativi locali.

1) Rispetto a RAI International, come elemento di possibile integrazione della comunitá italo-peruviana con la Madrepatria, crediamo che dovrebbe essere un mezzo per arrivare ai nuclei famigliari in modo costante, peró attualmente presenta i seguenti limiti :

a) Giunge alla comunitá in forma discriminante, in quanto viene trasmessa solo ad un settore della popolazione.

b) Non distribuisce la sua programmazione giornaliera o mensile al pubblico.c) Non offre programmi che includano l’insegnamento della lingua italiana,

considerato che la grande maggioranza dei membri della collettivitá conosce solo parzialmente la lingua italiana.

d) Non offre una programmazione di buona qualitá, con films italiani, a differenza di altri canali di provenienza europea, che trasmettono fims doppiati in spagnolo o sottotitolati.

3) L’Istituto Italiano di Cultura non dispone di un’infrastruttura né dei mezzi necessari per offrire alla collettivitá italo-peruviana, in forma consistente, le espressioni piú significative della cultura e della lingua italiana.

4) Per ció che riguarda i Centri di studio italo-peruviani di educazione elementare e media, è in atto un processo di miglioramento della qualitá dei servizi a beneficio della collettivitá italo-peruviana.

4. CONCLUSIONI:

a) La maggior parte della collettivitá italo-peruviana appartiene al terzo livello superiore della societá peruviana, per quanto riguarda educazione e cultura.

b) Esiste una parte significativa della collettivitá di ascendenza italiana che non frequenta le istituzioni italo-peruviane, essendosi integrata in altre istituzioni nazionali peruviane.

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c) Le istituzioni italo-peruviane non dispongono delle risorse necessarie per raggiungere un adeguato livello di integrazione dei membri della collettivitá di ascendenza italiana.

d) La gioventú di ascendenza italiana non é motivata, né aspira ad integrarsi nelle istituzioni italo-peruviane.

e) La gioventú di ascendenza italiana non conta su un facile accesso alla lingua ed alla cultura italiana.

f) Non si ha a disposizione un Consolato italiano che offra servizi con un minimo di soddisfazione per la collettivitá.

g) RAI international non contribuisce a diffondere l’italianitá nella collettivitá italo-peruviana,

h) L’Istituto Italiano di Cultura non dispone dei mezzi necessari per promuovere l’integrazione della collettivitá italiana attraverso una serie di attivitá culturali e con programmi ben definiti.

i) I Centri educativi italo-peruviani devono essere oggetto di maggiore attenzione da parte delle Autoritá italiane

5. RACCOMANDIAMO :

a) Che il Governo italiano, attraverso i canali istituzionali, metta a disposizione le risorse umane e materiali per insediare un Consolato in Perú, come da anni richiede la popolazione italo-peruviana.

b) Che il Governo italiano, attraverso i canali istituzionali, metta a disposizione di RAI International e dell’Istituto Italiano di Cultura le risorse umane e materiali, affinché possano migliorare il loro servizio in funzione di tre principali obiettivi:- Diffondere la Cultura italiana nella popolazione tanto peruviana che italo-

peruviana.- Promuovere le espressioni artistiche e culturali nella collettivitá italo-

peruviana.- Diffondere la conoscenza della lingua italiana tra i membri della collettivitá

italo-peruviana

c) Che si identifichino i migliori canali al fine di motivare la collettivitá italo-peruviana a riscoprire la propria italianitá e raggiungere, cosí, una maggior integrazione.

d) Che attraverso le nostre associazioni, evidenziando i vincoli che ci uniscono, si promuova l’integrazione della collettività italo-peruviana.

e) Che si proceda a garantire il massimo sforzo, attraverso i Centri Educativi italo-peruviani, affinché si trasformino in organi di diffusione della cultura italiana e consentano la partecipazione degli studenti come protagonisti nel

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processo di integrazione della collettivitá italo-peruviana con la Madrepatria.

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