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12/9/2014 Taormina, Successo al Magnificat di Monica Felloni. Quando il Teatro è Verità http://www.24live.it/82571-taormina-successo-al-magnificat-di-monica-felloni-quando-il-teatro-e-verita 1/3 Cerca nel sito Taormina, Successo al Magnificat di Monica Felloni. Quando il Teatro è Verità Autore: Elena Grasso . Pubblicato il 10 settembre 2014. Inserito in Attualità , Musica e Spettacoli , Provincia . Venerdì, 12 Settembre 2014 HOME ATTUALITÀ CRONACA POLITICA SPORT PROVINCIA RUBRICHE ACCADE IN CITTÀ CHI SIAMO LA REDAZIONE CONTATTACI ULTIMI VIDEO PUBBLICITÀ Magnificat anima mea mundum, la mia anima esalta l’universo, ma la mia anima esalta anche le mie parole. E’ stato questo il filo conduttore dello spettacolo Magnificat che si è svolto ieri sera nello splendido scenario del Teatro Antico di Taormina. L’Associazione Culturale Nèon, da vent’anni impegnata nelle attività teatrali rivolte ai disabili, ha messo in scena, per la prima volta in Italia e nell’ambito del Bellini Festival, una “storia particolare”, quella di uomini e donne che si nutrono a vicenda in un gioco infinito che accade tra due poli, l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande. In questo luogo, l’essere è un’unica sostanza di anima e corpo che vive, si emoziona, piange, sente. E la terra, il cielo e gli elementi forti della natura esultano e partecipano a un tale sentire, poiché “l’essere come affermava H. Jonas in un testo sul Principio di Responsabilità – è un compito invece che una condizione data, una possibilità che va realizzata sempre da capo, in opposizione al suo contrario il non – essere.” La libertà è stata la protagonista della serata, la leggerezza dei gesti, delle parole che, tuttavia, fendevano come lame la durezza di un mondo cieco, dormiente. “I gesti tracciano linee nello spazio”, così la regista e attrice Monica Felloni, nonché fondatrice insieme a Piero Ristagno dell’Associazione Culturale Nèon, ha sentito il suo lavoro con i disabili e se ne è presa cura, una cura quasi materna, quella della terra che accoglie e nutre. “Suona gli occhi di Danilo”, perché gli occhi di Danilo parlano, comunicano la sua unicità, il suo proprio essere nel mondo; ed ecco che i testi poetici di D’Arrigo, Licciardello, Ferrari, Rilke, Ristagno, Roversi, Saramago, Whitman, si intrecciano con le melodie dei corpi, in un connubio che fa “tremare” le corde dell’emozione e da parola ai sensi. Corpi legati gli uni agli altri, mescolati nell’unica sostanza vitale, dualità che si incontrano in uno spazio che diventa sacro. Qui, avviene uno scambio, paritario, dove l’uno sostiene l’altro e le fragilità si compensano. Basterebbe dire con Monica Felloni che “io ti sostengo perché tu hai il mio stesso fiato”, perché il nostro sentire passa dall’essere presenti all’ “altro”, che sia uomo o natura, perché il conoscerci e ri – conoscersi è una reciproca danza di libertà. Il palcoscenico del Teatro Antico è stato tutto ciò, ma è stato anche competenza tecnica, capacità degli attori di essere padroni della scena. Nella magica atmosfera ricreata dalle luci di Francesco Noè, dalle musiche di Salvo La Ferrera, tra le stoffe e gli elementi simbolici degli allestimenti scenici di Pippo D’Angelo, gli attori hanno giocato, cantato, ballato, recitato, dialogato, divertendosi ed esprimendo amore per la vita. Hanno anche insegnato, senza esserne consapevoli, che il sapere non è solo quello impresso su una pagina di libro, ma è esperienza diretta, contatto vivo con la diversità, con l’ “oltre” che si nasconde dietro l’ovvietà. Della realtà, per entrarci, bisogna “lordarsi”, come affermava un noto maestro. E l’Associazione Culturale Nèon lo fa attraverso la verità del Teatro, il linguaggio e la scrittura, e da sempre lavora per diffondere la cultura del valore dell’esistenza.

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12/9/2014 Taormina, Successo al Magnificat di Monica Felloni. Quando il Teatro è Verità

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Taormina, Successo al Magnificat di Monica Felloni. Quando il Teatro èVerità

Autore: Elena Grasso. Pubblicato il 10 settembre 2014. Inserito in Attualità, Musica e Spettacoli, Provincia.

Venerdì, 12 Settembre 2014

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Magnificat anima mea mundum, la mia anima esalta l’universo, ma la mia anima esalta anche le mie parole. E’

stato questo il filo conduttore dello spettacolo Magnificat che si è svolto ieri sera nello splendido scenario del Teatro

Antico di Taormina. L’Associazione Culturale Nèon, da vent’anni impegnata nelle attività teatrali rivolte ai disabili,

ha messo in scena, per la prima volta in Italia e nell’ambito del Bellini Festival, una “storia particolare”, quella di

uomini e donne che si nutrono a vicenda in un gioco infinito che accade tra due poli, l’infinitamente piccolo e

l’infinitamente grande. In questo luogo, l’essere è un’unica sostanza di anima e corpo che vive, si emoziona, piange,

sente. E la terra, il cielo e gli elementi forti della natura esultano e partecipano a un tale sentire, poiché “l’essere –

come affermava H. Jonas in un testo sul Principio di Responsabilità – è un compito invece che una condizione data, una possibilità che va realizzata

sempre da capo, in opposizione al suo contrario il non – essere.”

La libertà è stata la protagonista della serata, la leggerezza dei gesti, delle parole che, tuttavia, fendevano come lame la durezza di un mondo cieco,

dormiente. “I gesti tracciano linee nello spazio”, così la regista e attrice Monica Felloni, nonché fondatrice insieme a Piero Ristagno

dell’Associazione Culturale Nèon, ha sentito il suo lavoro con i disabili e se ne è presa cura, una cura quasi materna, quella della terra che accoglie e

nutre. “Suona gli occhi di Danilo”, perché gli occhi di Danilo parlano, comunicano la sua unicità, il suo proprio essere nel mondo; ed ecco che i testi

poetici di D’Arrigo, Licciardello, Ferrari, Rilke, Ristagno, Roversi, Saramago, Whitman, si intrecciano con le melodie dei corpi, in un connubio che

fa “tremare” le corde dell’emozione e da parola ai sensi.

Corpi legati gli uni agli altri, mescolati nell’unica sostanza vitale, dualità che si incontrano in uno spazio che diventa sacro. Qui, avviene uno scambio,

paritario, dove l’uno sostiene l’altro e le fragilità si compensano. Basterebbe dire con Monica Felloni che “io ti sostengo perché tu hai il mio stesso

fiato”, perché il nostro sentire passa dall’essere presenti all’ “altro”, che sia uomo o natura, perché il conoscerci e ri – conoscersi è una reciproca danza

di libertà. Il palcoscenico del Teatro Antico è stato tutto ciò, ma è stato anche competenza tecnica, capacità degli attori di essere padroni della scena.

Nella magica atmosfera ricreata dalle luci di Francesco Noè, dalle musiche di Salvo La Ferrera, tra le stoffe e gli elementi simbolici degli allestimenti

scenici di Pippo D’Angelo, gli attori hanno giocato, cantato, ballato, recitato, dialogato, divertendosi ed esprimendo amore per la vita. Hanno anche

insegnato, senza esserne consapevoli, che il sapere non è solo quello impresso su una pagina di libro, ma è esperienza diretta, contatto vivo con la

diversità, con l’ “oltre” che si nasconde dietro l’ovvietà. Della realtà, per entrarci, bisogna “lordarsi”, come affermava un noto maestro. E

l’Associazione Culturale Nèon lo fa attraverso la verità del Teatro, il linguaggio e la scrittura, e da sempre lavora per diffondere la cultura del valore

dell’esistenza.

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12/9/2014 Taormina, Successo al Magnificat di Monica Felloni. Quando il Teatro è Verità

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In scena erano: Maria Stella Accolla, Giuseppe Calcagno, Marco Cinque, Irene D’Amico, Luca D’Angelo, Emanuela Dei Pieri, Stefania Di

Prima, Danilo Ferrari, Patrizia Fichera, Alfina Fresta, Elettra Giunta, Stefania Licciardello, Jonathan Loria, Enzo Malerba, Valentina

Messina, Manuela Munafò, Francesco Panebianco, Manuela Partanni, Carmelo Privitera, Emily Reitano, Pietro Russo, Valeria Sciuto,

Daniela Teriaca, Leonardo Vasta.

Regista e attrice di teatro, Monica Felloni inizia la sua carriera artistica in Europa, grazie all’incontro con importanti registi e gruppi internazionali, quali

Sherazade in Svezia e Le Théatre du Soleil in Francia e in India. In Italia, ha partecipato in qualità di attrice alla produzionen internazionale di Thierry

Salmon Le Troiane per le Orestiadi di Gibellina, in Sicilia. Qui si ferma, e nel 1989, decide di fondare con Piero Ristagno l’Associazione Culturale Nèon.

Oggi è diventata una delle più importanti realtà in Italia nell’ambito del Teatro e handicap e opera in partnership con diversi enti del settore culturale.