Chetoacidosi diabetica e disordini elettrolitici · Chetoacidosi diabetica Definizione:...
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CHETOACIDOSI DIABETICA
UOC Pediatria d’urgenza e Terapia Intensiva Pediatrica
Policlinico Umberto I
Dott.ssa Elena Caresta
Chetoacidosi diabetica
Definizione:
Iperglicemia (glicemia > 200 mg/dl)
Evidenza di chetosi (stick urinario, idrossibutirrato)
Acidosi (pH<7,3; bicarbonati<15 mEq/l) Lieve pH 7,2-7,3
Moderata pH 7,1-7,2
Grave pH < 7,1
Incidenza: 15-70% dei nuovi casi di diabete
Fattori di rischio
Età < 5 aa o adolescenza
Basso livello socioeconomico
Disordini psichiatrici (stress)
Infezioni intercorrenti
ESPE/LWPES consensus statement on diabetic ketoacidosis in children and adolescents. Dunger DB et al. Arch Dis Child
2004;89:188-194
Patogenesi
Deficit di insulina Impossibilità da parte del muscolo, cellula
adiposa e fegato di utilizzare il glucosio
Iperglicemia, diuresi osmotica (diselettrolitemia)
↑Ormoni controregolatori (glucagone, GH, catecolamine) che attivano:
gluconeogenesi e glicogenolisi che determinano un peggioramento dell’iperglicemia
lipolisi che determina la formazione di corpi chetonici (acidosi metabolica)
Clinica
Segni
Disidratazione
Tachicardia
Ipo/ipertensione
Respiro di Kussmaul
Alito acetonemico
Coma
Sintomi Poliuria
Polidipsia
Nausea
Vomito
Astenia
Calo ponderale
Dolore addominale
Crampi
Monitoraggi
Clinica
FC, FR, PA Orario
ECG Continuo
GCS Orario
Bilancio idrico Orario
Laboratorio
Glicemia Dex ogni ora; in laboratorio vedi elettroliti
Potassio Ogni ora se anormale (<3 o >6 mEq/l)
Na, K, pH, CO2, HCO3, osmolarità All’ingresso e ogni 2-4 ore
BUN All’ingresso, 12-24 ore
Chetonuria All’ingresso e dopo 4 ore
Ca, P All’ingresso, 12-24 ore
Trattamento
A. Liquidi
B. Insulina
C. Trattamento diselettrolitemia
D. Correzione acidosi (controverso)
Liquidi
Effetti:
Ripristino della volemia
Riduzione della glicemia
Effetto diluizionale
Escrezione renale di glucosio
Talvolta peggioramento dell’acidosi metabolica
ipercloremica
Liquidi di mantenimemto
Liquidi mantenimento + deficit
Liquidi di mantenimento (> 3 mesi)
e
Esempio: paziente di 24 kg (10+10+4):
1000ml+500ml+80ml= 1580 ml
Regola di Holliday
Peso ml/die ml/h
0-10 kg 100ml x kg 4xpeso
10-20 kg 50ml x kg 40+2xkg >10
> 20 kg 20ml x kg 60+1xkg >20
Calcolo del deficit
Calcolo del deficit
È sufficiente moltiplicare il peso per la percentuale di
disidratazione per ottenere il deficit da somministare
Esempio: bambino di 12 kg con disidratazione del 10%
Deficit: 10% x 12 kg = 1200 g pari a 1200 ml
Mantenimento per 12 kg = 1100 ml
Grado di disidratazione (deficit)
• 5% mucose asciutte, cute sollevabile in pliche
• 10% refill capillare 3 sec o più, occhi alonati
• 15% shock, ridotte pulsazioni periferiche
Liquidi
1°- 2° ora SF 10 ml/kg/h
(20 ml/kg in caso di shock)
Ore successive
Glicemia > 250 mg/dl
SF
mantenimento + deficit (in 48 ore)
Ore successive
Glicemia < 250 mg/dl
Emifisiologica o SG 5-7.5-10%
mantenimento + deficit (in 48 ore)
ATTENZIONE: non superare i 4 l/m2/24 h
Insulina
Effetti
Normalizza la glicemia
Sopprime la lipolisi e la chetogenesi
Corregge l’acidosi
Riduce potassiemia
Insulina
Infusione 0,1 U/Kg/h ev dopo la prima ora
In via dedicata
Ridurre la glicemia di 50-100 mg/dl/h altrimenti ridurre l’infusione a 0,05 U/Kg/h o aumentare l’apporto di glucosio (in caso di grave acidosi)
Mantenere l’infusione di insulina fino a risoluzione dell’acidosi e normalizzazione della glicemia
Attenzione all’ipopotassiemia
Potassio
La supplementazione di K è sempre indicata
Va iniziata in concomitanza dell’insulina Se K < 3 aggiungere potassio subito!
Se iperkaliemia aggiungere K quando K < 5,5
Utilizzare K fosfato iniziando 40mEq/l (10 ml ogni 500 ml di SF) Attenzione all’ipocalcemia (K fosfato + KCl 1:1)
Se non è sufficiente correggere secondo la formula:
K ideale(4 mEq/l)- K attuale x peso in kg x 0,6
Sodio
Generalmente DKA si associa ad iponatremia
Natriuresi
Perdita attraverso vomito
I valori di natremia non riflettono il deficit reale
Iponatremia da diluizione per effetto dell’iperglicemia
Aggiungere 2,75 mEq di sodio ogni 100 mg/dl di
glucosio sopra il valore base (100 mg/dl)
Esempio: se la glicemia è 500 ed il sodio è 130 la sodiemia
reale sarà 4 x 2,75 + 130 = 141
Correzione acidosi
Avviene più lentamente rispetto alla glicemia (14±8 h)
Va corretta in casi estremi:
pH <6,9 resistente al trattamento con insulina
Iperkaliemia grave
I bicarbonati favoriscono l’edema cerebrale:
acidosi paradossa a carico del SNC
vasocostrizione ed ipossia cerebrale
NaHCO3: 1-2 mEq/Kg in 2h diluiti 1:1 in H2O distillata
THAM (tris-idrossimetil aminometano) sistema tampone che
agisce senza aumentare Na e CO2: EB x peso x 0.3
Complicanze DKA
Precoci (entro 1° ora)
Collasso cardiovascolare
Trombosi, embolia polmonare
Insufficienza renale
Tardive (dopo 8-24 ore)
Edema cerebrale
Edema cerebrale
Segni e sintomi
Cefalea grave
Alterazione del sensorio (GCS)
Segni di ipertensione endocranica
Convulsioni
Fattori di rischio
Ipocapnia grave alla presentazione
BUN elevato
Trattamento con bicarbonato
Lenta risalita del sodio durante il trattamento
Eccessiva somministrazione di liquidi
ESPE/LWPES consensus statement on diabetic ketoacidosis in children and adolescents. Dunger DB et al.
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Edema cerebrale
Trattamento
Mannitolo 0,5-1 gr/kg ev ogni 4 h
Restrizione idrica
Supporto funzioni vitali
Trattamento iposodiemia (se presente)
Osmolarità
Una caduta dell’osmolarità plasmatica nelle prime 8 ore di trattamento si associa allo sviluppo di edema cerebrale
Livelli maggiori di sodio o una più lenta discesa della glicemia sembrano prevenire lo sviluppo di edema cerebrale
Caso clinico
Bambino di 2 anni e 7/12, da circa 1 mese presenta enuresi, da 2 settimane difficoltà respiratoria ed astenia. Giunge in PS per peggioramento respiratorio accompagnato a stato soporoso.
EO toracico auscultazione negativa, respiro di Kussmaul, disidratazione 10% Esami ematochimici, EGA, DEX
pH=6,91
pCO2=12 mmHg
EB= - 25 mEq/l
HCO3=2.5 mEq/l
DEX=574
Chetoni urine=+++
Caso clinico
Peso del paziente11.500 gr
Prima ora:
SF 10 ml/kg = 110 ml
Dalla seconda ora somministrazione del
mantenimento secondo Holliday + deficit (50%) +
insulina
Deficit 1150 ml (50% in 24 ore pari a 575 ml) + mantenimento
1050 ml = 1625 ml pari a 70 ml/h
SF 500 ml + KCl 5 ml + KPO4 5 ml (40 mEq/l di potassio)
Insulina 0,1 U/Kg/h
Caso clinico
insulina
Emifisiologica (glucosio 2,5%)
SG 3,3%
SF
Disidratazione
Ipernatremica (25%)
Na > 150 mEq/l
Perdita maggiore di acqua rispetto agli elettroliti
Iponatremica (10%)
Na < 130 mEq/l
Perdita maggiore di elettroliti rispetto all’acqua
Isonatremica (65%)
Na 130-150 mEq/l
Perdita proporzionata di liquidi ed elettroliti
Disidratazione iponatremica
Deficit di Na (infusione separata)
mEqNa da somministrare: Na ideale (140) – Na attuale x peso in kg x 0.6
mEq ottenuti/2 = ml da somministrare
Somministrare metà nelle prime 8 ore il resto nelle successive 16
Correggere lentamente per per evitare la mielinolisi pontina (0,5-1
mEq/h)
Pz sintomatico e natremia < 120: correzione rapida fino a 125 mEq/l
NaCl 3% infondere 1-2 ml/kg in 20-30 minuti. Velocità massima di 1
ml/min
Pz asintomatico e natremia < 120: correzione lenta del deficit
utilizzando la formula precedente
Cause iponatremia
Iponatriemia con ipovolemia Perdite extrarenali
GI: vomito, diarrea
Perdite dal terzo compartimento: sepsi, pancreatite, peritonite, ostruzione dell'intestino tenue, rabdomiolisi, ustioni
Perdite renali: Cerebral salt wasting syndrome
Diuretici tiazidici e diuretici osmotici
Deficit di mineralcorticodi
Nefropatie con perdite elettrolitiche
Iponatriemia con euvolemia SIADH
Deficit di glucocorticoidi
Ipotiroidismo
Polidipsia primitiva
Iponatriemia con ipervolemia Scompenso cardiaco congestizio
Cirrosi epatica
Malattie renali
Diagnosi differenziale
Cause renali
Na urinario > 20 mEq/l
Cause extrarenali
Na urinario < 20 mEq/l
Disidratazione ipernatremica
Liquidi di mantenimento + deficit di acqua
Calcolo del deficit di acqua:
(Na attuale /145 - 1) X 0.6 X peso (in kg)
Esempio: bambino di 10 kg con Na plasmatico 180 mEq/l
deficit acqua (in L)=(180/145 - 1) X 0.6 X 10 kg = 1.44 L
Calcolo del volume di fluidi da infondere in base alla
concentrazione di Na del fluido scelto
Deficit di acqua X 1/ 1-(Na fluido scelto/154)
Esempio: il deficit di acqua è 1.44 L, il fluido di reintegro è ¾ SG5% e ¼ SF
(38 mEq/l di Na)
Il volume da reintegrare (in L) = 1.44 X 1/ 1-(38/154) = 1.89 L.
Questo volume va somministrato molto lentamente in 48-72h
630 cc (1/3 deficit) + 1000 cc (mantenimento) = 1630 cc al giorno.
Cause ipernatremia
Basso sodio corporeo
Perdite extrarenali
Vomito, diarrea
Sudorazione
Sorbitolo 70%
Perdite renali
Diuretici osmotici
Normale sodio corporeo
Perdite extrarenali
Perdite respiratorie insensibili
Perdite cutanee insensibili (febbre, ustioni, fototerapia)
Perdite renali
Diabete insipido
Aumentato sodio corporeo
Somministrazione ed ingestione di sodio
Formula mal diluita
Semi annegamento (acqua di mare)
Disidratazione ipernatremica
Riduzioni rapide della natremia sono responsabili di
edema cerebrale, convulsioni, danno cerebrale
permanente
Il trattamento impone:
riduzione lenta della natremia di 0,5 mEq/h
Dosi Inizio
azione
Durata Osservazioni
Ca gluconato 10% 0,5-1 ml/kg in10 min immediato 30-60 min Monitoraggio ECG
Glucosio+insulina SG 10% 2,5-5ml/kg +
insulina 0,1U/kg
30 min 2-4 ore Controllo glicemia
Salbutamolo
nebulizzato
< 25 kg 10 gtt
> 25 kg 10-20 gtt
30 min 2 ore
Salbutamolo ev 5mcg/kg in 15 min 30 min 2 ore FC e aritmie
Bicarbonato 1-2 mEq/kg in 20 min 20 min 1-4 ore Controllo calcemia
Furosemide 1 mg/kg 20 min 4 ore
Resine a scambio
ionico
1 g/kg ogni 4-6 ore 1 ora 4-6 ore
Dialisi immediato
Iperpotassiemia (K>5,5)
Ipopotassiemia (k< 3,5)
Il deficit calcolato con la seguente formula:
mEq di k da infondere: K ideale(4 mEq/l)- K attuale x peso in kg x 0,6
l’infusione non deve superare la velocità di 1 mEq/Kg/h con
monitorizzazione ECG
Ipopotassiemia severa (k<2,5):
bolo di 0,3 mEq/kg in 1-2 h con monitoraggio ECG
Ipocalcemia
Calcemia < 7mg/dl o calcio ione < 0,9 mmol/l
Trattamento nel neonato: Attacco 2 ml/kg ev in 10 min di Ca gluconato 10%
Mantenimento 6 ml/kg/die di Ca gluconato 10%
Trattamento nel bambino: 0,5 -1 ml/kg in 15-30 min (max 2 fiale)
mantenimento 5 ml/kg/die
Controllare la magnesemia (l’ipomagnesemia favorisce la persistenza dell’ipocalcemia)
Ipomagnesemia: 0,2-0,5 ml/kg x 2 somministrazioni die in infusione lenta Mg solfato 10%