CharityStars - Repubblica nazionale pag.21

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RICCARDO LUNA È L’ULTIMA frontiera della be- neficenza. Il vip mette all’asta qualcosa, un oggetto simbolico o anche, meglio, un incontro ravvicinato. Il fan se lo compra realizzando un sogno persona- le. E una onlus, come Medici Senza Frontiere o il Wwf, incas- sa. Sembra una favola. Ci man- ca solo il “vissero tutti felici e contenti” ma poco ci manca. Il meccanismo infatti funziona. Partito da poco più di un mese il sito CharityStars ha chiuso già oltre trenta aste raccogliendo più di diecimila euro. In testa alla classifica troviamo preve- dibilmente le maglie dei calcia- tori juventini Chiellini e Buffon, ma assieme a quelli che in ger- go si chiamano “unique mo- ments”, esperienze uniche, ir- ripetibili. Come il backstage del concerto dei Pooh, una lezione privata di canto con Arisa, una cena con lo chef Simone Rugia- ti e un incontro con Giorgio Go- ri per presentargli un progetto (a proposito: si farà stasera e il vincitore ha sborsato 505 euro per cenare con il fondatore del- la casa di produzione tv Ma- gnolia). Dietro questo progetto c’è un “ragazzino” di Padova. Anzi, c’è uno dei più talentuosi conosci- tori dei social media in circola- zione. Si chiama Francesco Fu- setti, ha 26 anni e sei anni fa ha fondato ScuolaZoo. Per chi non la conoscesse è la più affollata, divertente, irriverente com- munity di studenti italiani. Cir- ca 875 mila ragazzi sono sulla pagina Facebook di ScuolaZoo che, uno sberleffo dopo l’altro, è diventata una vera azienda con una sede molto allegra sui Navigli di Milano: «Quattro mi- lioni di fatturato e trentadue di- pendenti, saranno quaranta a settembre, la metà a tempo in- determinato», racconta Fuset- ti. Posti di lavoro veri, mica fuf- fa. Dove sta il business? Nei ser- vizi: per esempio nei viaggi di ScuolaZoo: «Tutti a Ibiza que- sta settimana!», dicono per esempio via Facebook. E parto- no in mille per volta. Sono nu- meri che fanno impressione. Francesco Fusetti e il suo so- cio Paolo De Nadai potevano godersi la vita un po’, e in effet- ti lo stavano facendo, creando per esempio altre community su Facebook alle quali vendere qualcosa, quando il primo si è imbattuto su un sito americano che lo ha fatto sobbalzare. Cha- rity Buzz: una piattaforma si- mile a quella che adesso ha lan- ciato lui. Soldi raccolti: 75 mi- lioni di dollari dal 2005 ad oggi. Certo l’America è un’altra cosa, soprattutto per dimensioni. È tutto più grande, i vip e gli im- porti: una cena con Tim Cook, il numero uno di Apple che ha preso il posto di Steve Jobs, lo scorso aprile è stata battuta per ATTUALITÀ 21 @ MARTEDÌ 16 LUGLIO 2013 l a R e p u b b l i c a PER SAPERNE DI PIÙ www.charitystars.com www.charitybuzz.com certo talento in questo). Ora l’impressione è che il decollo sia avvenuto: tra le no profit so- no in arrivo Emergency e Inter- sos. Tra i personaggi Ale & Franz, la campionessa di patti- naggio Carolina Kostner (asta dei pattini), e quello di scherma Matteo Tagliarol (in palio una sfida olimpica). Ma l’asta del momento è con Gianluca De Marzio: è il giornalista di Sky che segue in tv le trattative di calciomercato. In palio c’è una giornata dietro le quinte del gioco che ogni estate appassio- na milioni di italiani, tra il 20 e il 25 agosto, quando gli scambi di calciatori si fanno più roventi. A tre giorni dalla chiusura questo privilegio già vale oltre 600 eu- ro. Se vi sembra futile o folle sappiate che il ricavato andrà tutto alla Fondazione Stefano Borgonovo, il campione di cal- cio recentemente scomparso a causa della Sla. © RIPRODUZIONE RISERVATA ce proprio così. Intanto fa le prove generali in Italia. «Cosa abbiamo più degli americani? Due cose: il fatto che le organiz- zazioni no profit possono esse- re sostenute anche attraverso migliaia di microdonazioni li- bere se lanciano progetti speci- fici. E poi il fatto che ogni vip ha un profilo social, dove vengono raccolte tutte le statistiche del- le donazioni effettuate con una biografia charity di ogni testi- monial». Ma avere la piattaforma non bastava a partire. Servivano le onlus ma soprattutto i vip. E al- lora Fusetti, contando sul fatto che «a Milano i gradi di separa- zione da una star sono al massi- mo due», si mette a tallonarli uno per uno. Quelli con cui ha iniziato li ha contattati e con- vinti personalmente (ha un 610mila dollari. Per non parla- re delle star di Hollywood o del- lo sport Usa. Ma Fusetti non si fa distrarre dai numeri, guarda “dentro” il meccanismo e si convince che quella roba lì si possa fare molto meglio: “Man- ca il lato social”. E con Manuela Ravalli, 30 anni, e Domenico Gravagno, 27, si mette a svilup- pare CharityStars con l’obietti- vo di conquistare il mondo, di- © RIPRODUZIONE RISERVATA IRENE MARIA SCALISE UNA lezione di canto con Arisa era il sogno di Sara, e grazie a CharityStars è riuscita a realizzarlo. E anche per Arisa è stata un’occasione per diver- tirsi: «La beneficenza può essere molto attuale, basta renderla inno- vativa». Allora come è andata la lezione di canto? «È stata semplice perché la ragaz- za che ha vinto l’asta era già una mia fan su Facebook, mi seguiva nei con- certi ed era già molto preparata sulle melodie. Conosceva benissimo le canzoni e partiva da un’ottima base quindi non ho dovuto quasi correg- gerla». Niente gorgheggi dunque? «Non credo molto nelle lezioni tra- dizionali, preferisco la ricerca del- l’interpretazione. È stata più un’ora di relax e di gioco che abbiamo ap- prezzato insieme». E come si è sentita ad andare all’a- sta? «Trovo che CharityStars sia un’i- dea innovativa. In più crea un circo- lo virtuoso che aiuta non solo chi ha bisogno ma fa bene anche a noi arti- sti e, naturalmente, ai giovani che la- vorano al sito e che dichiarano one- stamente di avere un 15 per cento di guadagno». C’è ancora spazio per la benefi- cenza nella vita delle persone? «Sicuramente, perdiamo tanto tempo in stupidaggini. L’importante naturalmente è riuscire a trovare una formula che sia al passo con i tempi». L’intervista Arisa ha incontrato una fan che si è aggiudicata un’ora insieme alla cantante sulla piattaforma per il fundraising “Un’idea innovativa: realizza sogni e fa del bene” Le star vanno all’asta sul web “A lezione o a cena con noi ma solo per beneficenza” Boom della startup italiana che sostiene le ong ‘‘ ,, Questa formula crea un circolo virtuoso che aiuta chi ha bisogno, noi artisti e i giovani che lavorano al sito LA CANTANTE Arisa ha messo all’asta una lezione di canto Dalle maglie dei calciatori agli eventi visti sul palco in vendita su CharityStars

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RICCARDO LUNA

È L’ULTIMA frontiera della be-neficenza. Il vip mette all’astaqualcosa, un oggetto simbolicoo anche, meglio, un incontroravvicinato. Il fan se lo comprarealizzando un sogno persona-le. E una onlus, come MediciSenza Frontiere o il Wwf, incas-sa. Sembra una favola. Ci man-ca solo il “vissero tutti felici econtenti” ma poco ci manca. Ilmeccanismo infatti funziona.Partito da poco più di un meseil sito CharityStars ha chiuso giàoltre trenta aste raccogliendopiù di diecimila euro. In testaalla classifica troviamo preve-dibilmente le maglie dei calcia-tori juventini Chiellini e Buffon,ma assieme a quelli che in ger-go si chiamano “unique mo-ments”, esperienze uniche, ir-ripetibili. Come il backstage delconcerto dei Pooh, una lezioneprivata di canto con Arisa, unacena con lo chef Simone Rugia-ti e un incontro con Giorgio Go-ri per presentargli un progetto(a proposito: si farà stasera e ilvincitore ha sborsato 505 europer cenare con il fondatore del-

la casa di produzione tv Ma-gnolia).

Dietro questo progetto c’è un“ragazzino” di Padova. Anzi, c’èuno dei più talentuosi conosci-tori dei social media in circola-zione. Si chiama Francesco Fu-setti, ha 26 anni e sei anni fa hafondato ScuolaZoo. Per chi nonla conoscesse è la più affollata,divertente, irriverente com-munity di studenti italiani. Cir-ca 875 mila ragazzi sono sullapagina Facebook di ScuolaZooche, uno sberleffo dopo l’altro,è diventata una vera aziendacon una sede molto allegra suiNavigli di Milano: «Quattro mi-lioni di fatturato e trentadue di-pendenti, saranno quaranta asettembre, la metà a tempo in-determinato», racconta Fuset-ti. Posti di lavoro veri, mica fuf-fa. Dove sta il business? Nei ser-vizi: per esempio nei viaggi diScuolaZoo: «Tutti a Ibiza que-sta settimana!», dicono peresempio via Facebook. E parto-no in mille per volta. Sono nu-meri che fanno impressione.

Francesco Fusetti e il suo so-cio Paolo De Nadai potevanogodersi la vita un po’, e in effet-ti lo stavano facendo, creandoper esempio altre communitysu Facebook alle quali venderequalcosa, quando il primo si èimbattuto su un sito americanoche lo ha fatto sobbalzare. Cha-rity Buzz: una piattaforma si-mile a quella che adesso ha lan-ciato lui. Soldi raccolti: 75 mi-lioni di dollari dal 2005 ad oggi.Certo l’America è un’altra cosa,soprattutto per dimensioni. Ètutto più grande, i vip e gli im-porti: una cena con Tim Cook, ilnumero uno di Apple che hapreso il posto di Steve Jobs, loscorso aprile è stata battuta per

ATTUALITÀ! 21

@MARTEDÌ 16 LUGLIO 2013

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.charitystars.comwww.charitybuzz.com

certo talento in questo). Oral’impressione è che il decollosia avvenuto: tra le no profit so-no in arrivo Emergency e Inter-sos. Tra i personaggi Ale &Franz, la campionessa di patti-naggio Carolina Kostner (astadei pattini), e quello di schermaMatteo Tagliarol (in palio unasfida olimpica). Ma l’asta delmomento è con Gianluca DeMarzio: è il giornalista di Skyche segue in tv le trattative dicalciomercato. In palio c’è unagiornata dietro le quinte delgioco che ogni estate appassio-na milioni di italiani, tra il 20 e il25 agosto, quando gli scambi dicalciatori si fanno più roventi. Atre giorni dalla chiusura questoprivilegio già vale oltre 600 eu-ro. Se vi sembra futile o follesappiate che il ricavato andràtutto alla Fondazione StefanoBorgonovo, il campione di cal-cio recentemente scomparso acausa della Sla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ce proprio così. Intanto fa leprove generali in Italia. «Cosaabbiamo più degli americani?Due cose: il fatto che le organiz-zazioni no profit possono esse-re sostenute anche attraversomigliaia di microdonazioni li-bere se lanciano progetti speci-fici. E poi il fatto che ogni vip haun profilo social, dove vengonoraccolte tutte le statistiche del-le donazioni effettuate con una

biografia charity di ogni testi-monial».

Ma avere la piattaforma nonbastava a partire. Servivano leonlus ma soprattutto i vip. E al-lora Fusetti, contando sul fattoche «a Milano i gradi di separa-zione da una star sono al massi-mo due», si mette a tallonarliuno per uno. Quelli con cui hainiziato li ha contattati e con-vinti personalmente (ha un

610mila dollari. Per non parla-re delle star di Hollywood o del-lo sport Usa. Ma Fusetti non sifa distrarre dai numeri, guarda“dentro” il meccanismo e siconvince che quella roba lì sipossa fare molto meglio: “Man-ca il lato social”. E con ManuelaRavalli, 30 anni, e DomenicoGravagno, 27, si mette a svilup-pare CharityStars con l’obietti-vo di conquistare il mondo, di-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IRENE MARIA SCALISE

UNA lezione di canto con Arisa era ilsogno di Sara, e grazie a CharityStarsè riuscita a realizzarlo. E anche perArisa è stata un’occasione per diver-tirsi: «La beneficenza può esseremolto attuale, basta renderla inno-vativa».

Allora come è andata la lezione dicanto?

«È stata semplice perché la ragaz-za che ha vinto l’asta era già una miafan su Facebook, mi seguiva nei con-

certi ed era già molto preparata sullemelodie. Conosceva benissimo lecanzoni e partiva da un’ottima basequindi non ho dovuto quasi correg-gerla».

Niente gorgheggi dunque?«Non credo molto nelle lezioni tra-

dizionali, preferisco la ricerca del-l’interpretazione. È stata più un’oradi relax e di gioco che abbiamo ap-prezzato insieme».

E come si è sentita ad andare all’a-sta?

«Trovo che CharityStars sia un’i-

dea innovativa. In più crea un circo-lo virtuoso che aiuta non solo chi habisogno ma fa bene anche a noi arti-sti e, naturalmente, ai giovani che la-vorano al sito e che dichiarano one-stamente di avere un 15 per cento diguadagno».

C’è ancora spazio per la benefi-cenza nella vita delle persone?

«Sicuramente, perdiamo tantotempo in stupidaggini. L’importantenaturalmente è riuscire a trovare unaformula che sia al passo con i tempi».

L’intervista Arisa ha incontrato una fan che si è aggiudicata un’ora insieme alla cantante sulla piattaforma per il fundraising

“Un’idea innovativa: realizza sogni e fa del bene”

Le star vanno all’asta sul web“A lezione o a cena con noima solo per beneficenza”Boom della startup italiana che sostiene le ong

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Questa formulacrea un circolovirtuoso che aiutachi ha bisogno,noi artisti e igiovani chelavorano al sito

LA CANTANTEArisa ha messoall’asta una lezionedi canto

Dalle maglie deicalciatori aglieventi visti sulpalco in venditasu CharityStars