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    na voltaun edito-re a cui avevo sot-toposto un ro-manzo mi disseche non cera re-denzione. Io erofuori di me dal-leccitazione. Fi-nalmente, dissialla mia agente,ero riuscito a scri-vere ed era statoriconosciuto co-me tale un librocattivo. Leiguard il tappeto

    per un tempo che mi parve interminabile.Credo che quello che stanno cercando didirti, replic quando si rese conto che nonpoteva protrarre ulteriormente il silenzio, che non gli piace.

    Facciamo tuttuno del buono e del cattivotempo, per prendere a prestito una frase da

    Conrad. Ma mi chiedo che cosa avrebbe det-to leditore in questione se avessero recapi-tato sulla sua scrivania Il processo di Kafka.Ditemi un po dove sta la redenzio ne in K chemuore con un coltello girato due volte dentroil cuore. Come un cane!, dice K al terminedel romanzo, e gli parve che la vergogna glidovesse sopravvivere. E che dire di romanzistizzosamente, spietatamente e cocciuta-mente esecrabili come Gargantua e Panta-

    grueldi Rabelais, oLe 120 giornate di Sodomadi de Sade, o Tropico del Cancrodi Henry Mil-ler, o Viaggio al termine della nottedi Cline,o Il teatro di Sabbathdi Philip Roth, o perfinoLagente segreto di Conrad (unopera chelautore stesso ritenne di dover riscattare dal-laccusa di squallore morale). Da dove vie-ne questa idea della redenzione come metrodi misura del valore di unopera letteraria, ecome la si giustifica considerando che tantis-simi dei grandi romanzi della letteraturamondiale offrono assai poco quanto a espia-zione secondo il modello cristiano, cio libe-

    razione dal peccato, e quanto a intelligibilitsecondo il modello razionalista, cio libera-

    zione dalla frammentazione?Faccio finta di non capire qualcosa che in

    realt capisco benissimo. Ero un portaban-diera del rispetto per la vita vedere la vi-ta stabilmente () e vederla nel suo insieme ai tempi in cui insegnavo letteratura ingle-se. La lettura, sostenevo, non ci salva, maalmeno ci corregge un po: ci rende miglio-ri moralmente ed esistenzialmente. A chi tro-vava stravagante questa teoria domandavo:siete mai stati borseggiati in metropolitanada una persona che aveva in tasca Middle-march? Leggiamo per estendere le nostresimpatie, per vedere noi stessi negli altri e glialtri in noi stessi, per educare la nostra im-maginazione, per trovare liberazione dallaprigione dellio, per ricomporci quando sia-mo lacerati, per riconciliarci con lassurdit

    DOMENICA 21 OTTOBRE 2012

    laRepubblica

    CULT

    HOWARD JACOBSON

    C unidea di redenzionee di letteratura perbeneche sta tornando di modaMa i romanzi migliorisono cattivi e irriverenti

    SCORRETTEZZAVOGLIADI

    dellesistenza: insomma, per essere redentidalla carne, dallego e dalla disperazione. Eanche mentre ripeto queste banalit, facciofatica a rinunciarvi. Sono lessenza del con-cetto di educazione liberale, e non il mo-mento adatto per buttarle a mare, no?

    Eppure sono altri i presupposti, oltre a undesiderio intenso di coerenza e riconcilia-zione, che stanno dietro alla pretesa che i ro-manzieri debbano dare ai loro lettori un os-so di redenzione da rosicchiare. Primo fratutti la convinzione che un romanzo debbaessere imparziale e bilanciato, uno specchioche riflette gradevolezza e accettabilit, chenon si macchia di nessuno dei peccati com-portamentali che non tolleriamo nei cam-pus universitari, sul luogo di lavoro politica-mente corretto o nel talamo matrimoniale.Per questo Lawrence fu praticamenteespunto dalla coscienza degli studenti di let-teratura inglese negli anni 70, dopo che Ka-te Millett e altri lo avevano gravato della du-plice accusa di patriarcalismo e misoginia. I

    suoi difensori da allora sono stati talmenteoccupati a dimostrare linfondatezza di taliaccuse che rimasto loro pochissimo tem-po per contestare la rilevanza originaria del-le medesime. Parlare di patriarcalismo e mi-soginia dellautore quando si fa la critica diun romanzo ha senso quanto parlare, che so,della sua calvizie o della sua bassa statura.Un romanziere pu essere un misogino, secos crede. E anche un misantropo. E ancheun eterofobo o un omofobo. E anche un an-tisemita. abbastanza ovvio, viene da pen-sare, che pi cauti siamo stati educati a esse-re nelle relazioni politiche con gli altri, pigrati dovremmo sentirci quando i nostri ro-manzieri ci consentono con limmaginazio-ne attraverso, se volete, una rappresenta-zione di teatro sperimentale, come una sor-ta di simulazione morale di mostrare di-sprezzo verso di loro.

    Ma non solo per il fatto di rappresentareun correttivo al decoro vigente in quel mo-mento che il romanzo irriverente e maledet-

    to non c un termine consolidato per defi-nire il genere importante. Un romanzo di

    de Sade, o di Cline, o di Henry Miller, ha lasua dinamica. Una scelleratezza che non haalcuna funzione sociale: si appaga da sola. Ese vero che appaga lettori stanchi di doverbadare a come parlano e si comportano, vero anche che questo sollievo solo unapiccola parte del piacere. Una piccola partedelleufor ia, dovrei dire, perch alla fin fine questa la cosa che necessita di essere spieg a-ta: il motivo per cui pi cupa la visione del-la vita, pi ne traiamo vigore.

    Di solito in discussioni di questo genere siparte da Nietzsche, ma ritengo che Roth loesponga in maniera chiara e sufficiente-mente provocatoria nel Teatro di Sabbath,quando fa esprimere al suo impudente, di-sdicevole, tagliente protagonista, MickeySabbath, una incontrollabile tenerezza nei

    confronti della propria merdosissima vita.Ancora sconfitte! Ancora delusioni! Ancorainganni! Ancora solitudine! Ancora artrite(). Se Dio vuole, ancora figa!. Un elenco, senon vuole proseguire in una provocazioneindefinita come succede nelle merdosissimevite, che si conclude con una riflessione au-tocongratulatoria: Per la pura sensazione disentirsi tumultuosamente vivi, non c nien-te di meglio che il lato canagliesco dellesi-stenza.

    Roth ha il miglior vocabolario del tumultoemotivo (arrivo a dire che ha fatto propria laparola tumultuoso) fra gli scrittori viventi.Che si tratti di Oliver Twist che vuole pi fari-nata o di Isabel Archer che vuole pi libert,tutti gli eroi e le eroine della letteratura desi-derano qualcosa, ma pochi bramano la de-

    gradazione con pi garrulo godimento, e piindifferenza per quello che pensiamo di loro,delleroe di Roth: Mickey Sabbath il pi avi-do e fanculista del gruppo. cosa connatu-rata al fatto di leggere un grande scrittore (senon innalziamo barriere artificiali di disap-provazione) trovare contagioso questo godi-mento.

    Si avvertono echi del romanziere franceseCline fascista e antisemita nel tempo libe-ro in questo inno alla sgradevolezza dellavita. Roth ne sempre stato un ammiratore.Non dellantisemitismo devo sospenderela mia coscienza ebraica, ha scr itto ma del-la liberazione che ha trovato nei suo i roman-zi. Mi sento chiamato dalla sua voce, pro-segue. Possiamo presumere che questachiamata fosse pi intensa del consuetonel periodo in cui ha scritto Il teatro di Sab-bath. A New York, riflette Ferdinand Bar-damu, linsolente e merdosissimo eroe diCline, lamentando lassenza di portinaiecon i loro pettegolezz i meschini e il loro odioadatto a tutti gli usi, ci si trova spaventosa-mente sprovvisti di questo pimento vitale,

    U

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    Il romanzo, dice Jacobson, una scelleratezza che non ha alcuna funzione sociale: si appaga da sola. Equante di queste sublimi scelleratezze, opere di scellerati, abbiamo amato, da Philip Roth a Cline, daD.H. Lawrence a Kafka. Tutte disperatamente avvinghiate alla loro rabbia, gonfie di pregiudizi e parzia-lit. Ci siamo formati su questo patrimonio patibolare, gli intemperanti biliosi sono stati i nostri maestri.

    Sapevamo che la letteratura, larte, non poteva essere civile. Poi qualcosa cambiato. Qualche settimanafa su queste pagine Aldo Busi ha dichiarato che Seminario sulla giovent, tra i romanzi pi importanti del no-stro novecento, oggi avrebbe difficolt a trovare un editore. E Lolita, eTropicodel cancro? Persino le parole di

    certe canzoni oggi risulterebbero inaccettabili: Vasco Rossi che grida colpa del negro!, la Rettore che fa le-logio del cobra, i partouzee quantaltro di Patty Pravo... Abbiamo perso libert e spudoratezza, e incoronatodivinit minuscole, autori di apologhetti, o insignificanti trappoline narrative, purch provviste di quella cheJacobson chiama redenzione. Perch? Per via del regno del terrore che chiede alleanza alla cultura, del po-litically correctche disarma qualsiasi azzardo, di una trepidante autocorrezione che attiviamo pur di non in-correre in sanzioni sociali ed economiche... Da tutto questo nato un nuovo tipo di scrittore: lo scrittore bam-bino. Che pur di non guardare in faccia al dolore, bambineggia ed elude, addolcisce e rende innocuo. Ben di-verso dal fanciullino pascoliano o dal ragazzino che salvava il mondo di Elsa Morante. Giovani per et ana-grafica, ma totalmente consapevoli della disperazione e il male. Gli occhi fissi sulla miseria delle cose, a illu-minarle. Lo scrittore bambino gioca in un angolo, produce piccoli oggetti carini, risponde al potere che chie-de formule effimere per decifrare limmediato. Non ha avversari o peggio ancora nemici. E terrorizzato dalnon essere amato abbastanza, cos si sforza di essere buono e di rispondere alle aspettative. Ma la letteratu-ra, dice Jacobson, unaltra cosa. Somiglia piuttosto a quello che vede Kurtz quando alla fine grida: che or-rore! che orrore!.

    Lanalisi

    Busi ha dichiarato che oggi Seminario sulla giovent farebbe fatica ad avere un editoreMa pi in generale tra politicamente corretto e mercato difficile ritrovare certe cose

    Autocensure e bisogno di essere amatiquando raccontare diventa innocuo

    ELENA STANCANELLI

    ANTONIO GNOLI

    Non raggiunse la stessa fama di Hannah

    Arendt (che spos nel 1929divorziando nel 1936), n la grazia

    stilistica di Adorno, e neanche lontanamentela profondit speculativa di Heidegger di cuifrequent in giovent alcuni seminari.Eppure, Gnther Anders luomo degli umilimestieri ci sorprende per quella ostinatatrasparenza che ebbero i suoi pensieri. Volti adeclinare linospitalit del mondo e il grandetema della tecnica che condiziona e stravolgela vita antropologica. A ventanni dalla morte(il 25 ottobre un convegno su di lui alleScuderie Aldobrandini a Frascati) verrebbe

    voglia di ricordarlo nel ruolo di un terzinotradizionale che difende il campo dalleincursioni del progresso e dai dribbling dellamistica. Ebbe per entrambi una decisaripulsa. Luomo antiquato fu il suo lavoropi importante. Guard con sospetto alpervasivo mondo dei media elettronici (radioe soprattutto televisione, si vedano le pagineche Giovanni Gurisatti gli dedica in Scaccoalla realt, ed. Quodlibet), e ne anticip gliscenari inquietanti. In principio era latrasmissione, per essa accadde il mondo, una sentenza che sembra pronunciata oggi einvece ha la temerariet di essere stata scritta

    quasi sessantanni fa. Anders deplor che lospirito delluomo si fosse arenato tra lesecche del conformismo artificiale. Sidistinse per sobriet ed eretica rassegnazionea vivere in un mondo di gente superflua cheaveva riguadagnato la libert politica (daitotalitarismi) ma non quella mentale.Da quale angusto pulpito parl questuomola cui bravura fu di lasciarsi alle spalle moltigiri di parole? Le sue considerazioni indicanoil luogo della desolazione di un mondo chedopo Hiroshima e Nagasaki non sarebbestato pi lo stesso.

    Sottotesto

    Gnther Andersil filosofoche giocavada terzino

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    Ero un portabandiera del rispetto per la vita:la lettura, sostenevo, non ci salva ma almeno

    ci corregge, ci rende migliori moralmente

    Oggi, senza mitizzare il lato canagliesco,penso che solo il tumulto dia forza a unopera

    ILLUSTRAZIONEDIEOLIMPIAZAGNOLI

    tanto meschino e vivo, indispensabile .Una dozzina di pagine pi avanti a caccia diquegli orrori senza i quali non riesce a vivere:Bisognava ricorrere, per durare ancora, aigrandi tonici sboccati, ai purganti che rivita-lizzano. Mi par di vedere Sabbath che an-nuisce caustico.

    Quel pimento vitale non necessaria-mente sessuale, ma il pi delle volte lo .Nemmeno necessario che il sesso sia falso,o squallido, o esacerbato, ma se quello checercate un rinvigorente rigetto della reden-zione, allora non c niente di meglio del ses-so insoddisfacente. Quando una donna mimente, confida Karoo, leroe dellomonimablack comedydi Steve Tesich, meravigliosaquanto misconosciuta, il momento in cuisono pi vicino a sentirmi amato. Ogni voltache una delle donne di una delle mie tante ebrevi storie damore ha simulato un orga-smo, mi sono sempre commosso profonda-mente () nel pensare che teneva abbastan-za ai miei sentimenti da prendersi il disturbodi fingere.

    Questi romanzi di cui parlo, ognuno a suo

    modo, rancidamente sardonico, sono sem-pre divertenti. Kafka si infuriava quando isuoi amici non ridevano alle storie che legge-va loro ad alta voce. Ma le commedie pi ne-re possono sconcertare let tori non abituati (osemplicemente non disposti) a riconoscere illato comico negli eccessi umani. la risataoscena, dal fondo pi fondo, disillusa di ogniidealismo, che fornisce quel tonico di cui par-la Cline e quel tumulto che Roth gode a crea-re. Tanto meschino e vivo, indispensabileperch coniugato con la vita stessa in tutto ilsuo disordine, sforbiciata di consolazioni oillusioni. Allultimo, come a rifiutarsi di daresoddisfazione al decoro, Sabbath scarta lop-zione del suicidio. E lui non poteva. Non riu-sciva a morire, cazzo. Come faceva a rinun-ciare? Ad andarsene? Tutto ci che odiava eraqui.

    Se devo dire la verit, disse Roth in unin-tervista pubblicata da La Quinzaine Littrai-renel 1984, in Francia il mio Proust Cli-ne!. Non si fa fatica a comprenderlo. E non solo il turpiloquio o lo squallore. La ragioneper cui Roth trova pi vita in Cline che in

    Proust, secondo me, limmagine fram-mentata, sempre mutevol e, mai fissata e maivera dellesperienza, che Cline coltiva inogni frase serpeggiante e in ogni zuffa insof-ferente con le idee. La coscienziosa ricercaproustiana della sensazione in ogni suo sot-tile particolare, com e se la memoria fosse undovere morale oltre che sensoriale, non ro-ba per Cline. La verit per lui non si trova altermine di unescogitazione interminabilesotto le coperte del proprio letto. qualcosache si coglie in viaggio, per capriccio, di not-te e quasi certamente per strada, dove la me-moria pu essere stimolata da (ma volentie-ri confusa con) la cartaccia che il vento ti so-spinge tra i piedi.

    Dire questo significa ammettere il senti-mentalismo a cui la letteratura di questo ge-nere inevitabilmente incline. Intendo il

    sentimentalismo delpote maudit, il solipsi-stico egocentrismo del blasfemo. Chiunquepu fare il lato canagliesco dellesistenza,ma per rendere limmagine e la sensazionedel tumultuoso ci vuole il genio.

    Si capisce che uno scrittore bravo quan-do si riesce a percepire la vitalit della sua lin-gua e dei suoi ritmi anche in traduzione. Ri-nunciate alle vostre merdosissime vite o ri-manete con loro fino al termine: alla fin finequello che conta evocare la brillante, indi-spensabile asprezza del loro fetore. Ed quiche anche Miller eccelle. Ci ricordiamo solodel sesso indecente dei suoi libri e ci dimen-tichiamo di che scrittore meravigliosamen-te divertente e vivido fosse. Moldo rf ha il vi-so sul tappeto, i bargigli scopano il pelo deltappeto. () Lui le ricade in grembo e restal, vibrante come un mal di denti. Ora tuttocaldo e disarmato. La pancia gli luccica co-me una scarpa di vernice. Nel cavo degli oc-chi due bottoni fantasia per gil.

    La gente preferisce il proprio porno soft manette in pelliccia sintetica, palline thai-landesi e sorrisi a profusione dopo chefronteggiare quel tuffo in una morte prege-vole che scrittori come de Sade e Bataillesanno essere lautentico coronamento del-lerotismo. Allo stesso modo preferisconosentire Anna Frank asserire che nonostan-te tutto () continuo a credere nellintimabont delluomo che leggere la disperazio-

    ne incombente di Primo Levi o il rifiuto delperdono e della redenzione del sopravvis-suto Jean Amry. Nulla si cicatrizzato,scriveva Amry verso la fine della sua vita. Ein un altro punto: La casa la terra dellapropria infanzia e giovinezza. Chi la perde,rimane a sua volta perduto.

    Non c modo di riconciliarsi con la per-dita. Quel che andato andato. Quel che si sofferto si sofferto. Ma ci sono scrittoriche ci permettono di fissare intensamente ildolore con una comicit amara e derisoria,e poich c una parte di noi che assegna pivalore alla verit che allillusione, ci affer-riamo con tutte le forze a quella comicitamara.

    (Traduzione di Fabio Galimberti)Lautore ha vinto il Man Booker Prizecon il romanzo Lenigma di Finkler

    uscito in Italia per Cargo 2012 Guardian News and Media Limited

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    laRepubblica

    Internet Club

    Giocare con le immagini. Avviene su365facesproject.blogspot.co.uk, dovelartista e artigiana Anja Brunt

    propone, tutti i giorni, facce: di legno, distoffa, ricavate dagli ortaggi o dai bulloni.Ricordare con le immagini: grazie amyvintageavenue.blogspot.it, che proponeuna preziosa galleria di libri illustrati delpassato. Conoscere i bambini nella storiadellarte: su iamachild.wordpress.com , dovesi trovano quadri e opere darte con soggettiinfantili, di ogni epoca e provenienza.

    E non finita, perch questi e altrivengono da un luogo irrinunciabile dellarete, dove sulle immagini si imparamoltissimo. il blog dellillustratrice AnnaCastagnoli: si chiama lefiguredeilibri.come riguarda tutto quello che c dentrointorno a margine a capo del libroillustrato, dalle notizie su concorsi elaboratori alla storia dellillustrazione allasegnalazione e recensione dei volumi inuscita: fra gli ultimi, per inciso,Je suis unlapin di Richard Scarry. Non mancano

    brevi lezioni sullo stile del disegno, sui tipidi carta (ogni carta un universo a s,vibra e risponde alle matite e ai pennelli inmaniera completamente diversa. La carta un violino, la matita o il pennello ,larchetto). Ma anche sulla scrittura perbambini. C anche un forum didiscussione, una sezione dedicata aigrandi illustratori, una su miti, leggende,fiabe e informazioni sugli editori perragazzi. Nei segnalibri, immediatamente.LOREDANA LIPPERINI

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    Gli albumdelle immaginiper impararetutta larte

    LA CURA DELLE INFANZIEINFELICIUno sguardo dietro lafacciata della psicopatologiainfantile: storie di bambinireali e di eterni bambiniimprigionati, con il lorodolore e la loro confusione,nel corpo e nell'anima dipazienti con gravi disturbi dipersonalit.di Luigi CancriniRaffaello Cortinapagg. 343, euro 28

    LEGGERE JUNGIl libro costituisce una guidaappassionante alla letturadel maestro svizzero,attraverso l'analisi dei suoidue testi pi intensi dal puntodi vista teorico: Tipipsicologicie L'io el'inconscio.di Mario TreviCaroccipagg. 211, euro 20

    JAMES HILLMANSottotitolo: Verso il saperedell'anima. Gli scritti diquesto volume (a cura diFrancesco Donfrancesco)rendono omaggio almagistero di Hillman e allasua opera affascinante.di AA. VV.Moretti&Vitalipagg. 432, euro 20

    PERSONALIT ISTERICHEUno specifico punto, tra imolti, della complessit delle

    figure isteriche incontral'attenzione dell'autore. l'attitudine stessa dell'isteriaa definirsi, la sua intrinsecavocazione teatrale. Aspetti econfigurazioni volatili chePasetti intercetta nelle esattetrame delle sue narrazioni.di Angelo PasettiFrancoAngelipagg. 208, euro 26

    I SISTEMI MOTIVAZIONALIIl volume offre una revisioneaggiornata della teoria deisistemi motivazionali e sipropone come testo diriferimento nel campodell'analisi delle dimensionidel S - nel contesto dellerelazioni interpersonali.di AA. VV.il Mulinopagg. 198, euro 22

    I TERRITORI

    DELLA PSICHE

    A CURA DI DORIANO FASOLI

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    MAURIZIO BONO

    Lo psico-thrillerche indaga il delirio

    Il romanzo

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    Se ogni genere ha il suo forte il noir lintrospezione amara,la fantascienza il gusto di chiedersi e se invece i libri dipaura danno il loro massimo nelle percezioni alterate. Un

    manierista virtuoso dellhorror come linventore dello psico-thriller Sebastian Fitzek lo sa e non si risparmia: gliene offronoabbondanti occasioni una fisioterapeuta-investigatrice cieca(che narrativamente vuol dire rumori e odori in primo piano)come la protagonista Alina Gregoriev, la full immersion in unamente sotto shock che filtra la realt col delirio e una catena ditorture fisiche e psicologiche iniziata nel primo volume (Il giocodegli occhi) della serie imperniata sul giornalista AlexanderZorbach. Un paio di ostacoli ci sarebbero, nel passaggio naturaledal tomo uno al due: il primo il cambio di editore, da Elliot aStile Libero Einaudi; il secondo che nel finale della primaavventura Zorbach, a cui uno psicotico serial killer aveva rapito ilfiglio, si sparava in testa. Ma Fitzek non si lascia abbattere:raccorda la storia gi accaduta alla nuova per poter partire ancheda zero, e inventa la soluzione (meglio scoprirla da soli a pagina106, poco prima se si intuitivi) per fare di un suicida uncoprotagonista buono anche per gli episodi che seguiranno.

    IL CACCIATORE DI OCCHIdi Sebastian FitzekEinaudi Stile Libero, traduzione di Enrico Ganni, pagg. 384, euro 19

    codici di comportamento del-

    le diverse trib, soffermando-si sui sempiterni conflitti tra iWazir e i Mashud, animati en-trambi da una collera esorbi-tante, enorme resilienza e to-tale incapacit di accettare ilproprio destino. Ci fa cono-scere lorgoglio senza pari de-gli Afridi e per converso lasso-luta subalternit in cui vivonoi Gujar, ai quali sempre statonegato il diritto di autodeter-minazione. Il vantaggio, ri-spetto alla prospettiva dellostudioso e dellantropologo,sta nel dettaglio rivelatore edempatico: un taglio di lucebianca che preannuncia la pri-mavera, certi sandali impolve-rati, lodore della carne allabrace, storie iperboliche uti-lizzate come unguenti per le-nire una vita fatta di stenti. A

    cominciare da quelle sul Para-diso, dove si incontrano le Uri,creature con seni talmente

    grandi che un corvo impiega

    un intero giorno e uninteranotte a volare da un capezzoloallaltro.

    E poi, e poi c lui: il piccoloTor Baz, il falco nero,fil rou-gedi tutto il libro, che come unfiume carsico compare escompare dalle pagine del ro-manzo. Lo avevamo incontra-to allinizio, accucciato dietroun cammello morto dopo averassistito allorribile omicidiodei genitori, amanti clandesti-ni. E lo ritroveremo ragazzinoal seguito di un mullah, poi daadulto nel ruolo di guida arma-ta o assoldato da trafficanti digioielli. E infine sposo, per sfi-nimento dopo tanto vagabon-dare.

    Leggendo Lacqua pi dolcedel mondo, mi venuto dapensare che un libro come

    questo sarebbe piaciuto a Bru-ce Chatwin, che aveva sognatodi scrivere un libro sui nomadi,

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    LACQUA PIDOLCE DELMONDOdi JamilAhmadBollatiBoringhieritrad. di AureliaMartellipagg. 164euro 15,50

    FRANCESCA BOLINO

    Il saggio

    Laltruismo nascostofa girare il mondo

    ALTRUISTI PER NATURAdi Silvia BoninoLaterza, pagg. 160, euro 12

    Forse non lo sapevate ma dentro ognuno di voi si cela unaltruista. Spesso agisce in modo nascosto, non vienericonosciuto dal mondo, talvolta nemmeno da se stessi

    perch le azioni altruiste appaiono naturali, scontate. Si trattadi quellinfinit di piccoli gesti ordinari che contribuiscono alpacifico andamento della vita sociale. In una parola al benecomune. Allaltruismo involontario e spontaneo si unisce sempre pi da qualche anno un altruismo sociale eorganizzato. Silvia Bonino in questo nuovo saggio si esercita inuna scalata controcorrente: se tutti credono che sia legoismo amuovere il mondo, lei dimostra che contano infinitamente dipi i piccoli gesti civili che compiamo ogni giorno. Niente a chefare con un generico buonismo, semmai lo stimolo a vincerele pigrizia superficiale e osservare il mondo con pi profondit. quella socialit positiva rivelata da uninfinit di studipsicologici, etologici, evoluzionistici e dalle neuroscienze. Dalresoconto degli ultimi studi sullempatia, si arriva ad alcuneproposte per promuovere interazioni sociali positive allinternodella societ. Dunque: homo non semper lupus homini?

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    n parlato di recente nellun-derground italiano grazie a unlungo pezzo di Valerio Mattioliper minimaetmoralia.com, Ilnuovo fumetto indipendenteUSA, e a unintervista di TimSmall alleditore di Picturebox,Dan Nadel, pubblicata sulla rivi-staStudiocon il titolo significati-vo di Post-fumetti. La nuovascena ha caratteristiche moltodiverse dalla precedente: unagenerazione cresciuta con G. I.Joe e Pac-Man e poi andata allascuola darte ed era probabil-mente pi interessata a guarda-re le cose e creare dei mondi piut-tosto che nella forma letterariadel fumetto.

    Una delle opere pi in vistadella scena, Ifn Oof di BrianChippendale, che ha esposto alMACRO di Roma e suonato conBjrk e Flaming Lips, , nella de-

    finizione di Mattioli, un fantasypsichico puntellato da mai chia-rite cospirazioni (loperazioneDreamworld), panorami alieni,creature bizzarre e dottori paz-zi. Il mai chiarite centrale:laspetto affascinante di Ifn Oof che la lettura effettiva del libronon porta davvero dentro la sto-ria, che manca quasi interamen-te di rapporti di causa effetto e dilegami sostanziali tra le scene.Lopera, pi che il fumetto, illettore stesso che si osserva nel-latto di leggere un fumetto fan-ta-paranoico, in cui da macchiedi nero emergono creature sfo-cate che dicono: C una vite al-lentata nella porta dentrata allaQuasi Oasi....

    Unaltra opera significativadel nuovo fumetto americano Powr Mastrs, di Christopher For-gues, detto C. F. Forgues: defini-

    sce i personaggi del fumetto es-seri mistici i cui rapporti di pote-re fluttuano costantemente.Concetti fantasy come la battutapronunciata da un eschimesemascherato (abbiamo moltoveleno per le nostre tute, cospossiamo rimanere intoccabi-li...) fluttuano per le storie sen-za ancorarsi a niente: i protago-nisti non fanno che incontri ca-

    suali privi di conseguenze, cer-cano eventi interessanti allin-terno di un cosmo perennemen-te esotico e spesso inquietantema in maniera sempre vaga:Questi idioti di sub-uomini so-no sempre sfondati di gas esila-rante, forse dovremmo prova-re un po di quella liquirizia.

    Questi personaggi mi sem-brano rappresentare alla perfe-zione il lettore medio dei fumet-ti della Picturebox: il giovaneborghese-bohmien che abitanei quartieri alla moda delle ca-pitali occidentali e vive la sua vi-ta, spesso aiutato economica-mente dalla famiglia, tra incon-tri esotici con artisti o creativi siaveri che velleitari. La vita neiquartieri hip di Brooklyn o Berli-no, Londra o perfino Roma puconsistere in una sequela di av-venture circolari, unuscita dal

    tempo lineare perch lespe-rienza della vita borghese boh-mien non si esaurisca mai. Aquesto sentimento della vitapuntano non capisco se ironi-camente o meno battute nafcome: Perch indossi una bar-ba? Per una festa. Che festa?Un barba party. A fronte diunaffascinante ricreazionecontinua di mondi che promet-tono genuine novit estetiche aogni svolta, con ci imponendolimmaginario Picturebox agliamanti del graphic novel, ci chenon riesco ad accettare lo scim-miottamento della vita psichicacon la scusa della psichedelia pernascondere qualsiasi vera inda-gine sulle azioni e i pensieri uma-ni: lassenza di qualunque temaforte che riconduca i personaggial proprio mondo interiore.

    FANTASY SPERIMENTALI

    Sopra, Ifn Oof;sotto, Powr Mastrs

    DISEGNO DI GABRIELLA GIANDELLI

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    i reietti della terra. E che

    amava ricordare come levo-luzione ci ha voluto viaggiato-ri. Dimorare durevolmente, incaverne o castelli, statotuttal pi una condizionesporadica nella storia delluo-mo. Linsediamento prolun-gato ha un asse verticale di cir-ca diecimila anni, una goccianelloceano del tempo evolu-tivo. Con questo omaggio alletrib nomadi dellAsia Centra-le, Jamil Ahmad ci aiuta a nondimenticarlo.

    ASTERIOS POLYP

    Di David Mazzucchelli,su un architetto in crisi

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    DOMENICA 21 OTTOBRE 2012

    laRepubblica

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    Ken Follett

    LINVERNO

    DEL MONDO

    Mondadori25,00 pagg. 958

    Paulo Coelho

    IL MANOSCRITTO

    RITROVATO AD ACCRA

    Bompiani16 pagg. 176

    Marcello Simoni

    LA BIBLIOTECA

    PERDUTA

    DELLALCHIMISTA

    Newton Compton9,90 pagg. 329

    Paolo Giordano

    IL CORPO UMANO

    Mondadori19,00 pag. 309

    AA.VV.

    LE CANZONCINE

    DI PEPPA PIG

    CON CD AUDIO

    Giunti9,90 pagg. 36

    GIORGIO FALCO

    Il romanzo

    TRE FRATELLI MAGRIdi Lorenzo Pavolini

    Fandango, pagg. 162, euro 13

    Implacabile ritrattodi famigliain una scatola

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    NARRATIVA ITALIANA

    1 BENNIDi tutte le ricchezzeFELTRINELLI

    16 PUNTI 67

    2 SIMONILa biblioteca perduta dellalchimistaNEWTON COMPTON

    9,90 PUNTI 26

    3 GIORDANOIl corpo umanoMONDADORI

    19,00 PUNTI 24

    4 GRAMELLINIFai bei sogniLONGANESI

    14,90 PUNTI 20

    5 ERVASSe ti abbraccio non aver pauraMARCOS YMARCOS

    17,00 PUNTI 20

    6 SANGIORGILo spacciatore di carneEINAUDI 16,00 PUNTI 19

    7 BOSCOUn amore di angeloNEWTON COMPTON

    9,90 PUNTI 18

    8 ABATELa collina del ventoMONDADORI

    17,50 PUNTI 18

    9 FARNESEVia Chanel n5NEWTON COMPTON

    9,90 PUNTI 10

    10 CAMILLERIUna lama di luceSELLERIO

    14,00 PUNTI9

    NARRATIVA STRANIERA

    1 JAMESCinquanta sfumature di grigioMONDADORI

    14,90 PUNTI100

    2 JAMESCinquanta sfumature di neroMONDADORI

    14,90 PUNTI 70

    3JAMES

    Cinquanta sfumature di rossoMONDADORI

    14,90 PUNTI 60

    4 FOLLETTLinverno del mondoMONDADORI

    25,00 PUNTI 54

    5 COELHOIl manoscritto ritrovato ad AccraBOMPIANI

    16,00 PUNTI 33

    6 LCKBERGLuccello del malaugurioMARSILIO

    18,50 PUNTI 19

    7 GIMNEZ-BARTLETTExitSELLERIO

    16,00 PUNTI 18

    8 HARMELFinchle stelle saranno in cieloGARZANTI

    16.40 PUNTI 16

    9 JOYCELimprevedibile viaggio di HaroldFrySPERLING &KUPFER

    17,90 PUNTI 13

    10 ROTHQuando lei era buonaEINAUDI

    20 PUNTI 13

    SAGGISTICA

    1 PANSALa guerra sporca dei partigiani edei fascistiRIZZOLI

    19,50 PUNTI 18

    2 AUGIASI segreti dItaliaRIZZOLI

    19,00 PUNTI 16

    3 RAMPININon ci possiamo pi permettereuno Stato sociale. Falso!LATERZA

    9,00 PUNTI 13

    4 SCALFARI-MANCUSOConversazioni conCarlo MariaMartiniFAZI

    15,00 PUNTI 11

    5 MESSORIBernadette non ci ha ingannatiMONDADORI

    18,50 PUNTI 9

    6 MARZANOAvere fiduciaMONDADORI

    17,50 PUNTI 8

    7 GRUBEREreditRIZZOLI

    18,50 PUNTI 6

    8 CANFORAlEuropa che ce lo chiede!.Falso!LATERZA

    9,00 PUNTI 5

    9 RUINI-GALLIIntervista su DioMONDADORI

    18,50 PUNTI 5

    10 ZINGALESManifesto capitalistaRIZZOLI

    18,00 PUNTI 5

    VARIA

    1 PARODIMettiamoci a cucinareRIZZOLI

    17,90 PUNTI 86

    2 AGASSIOpen. La mia storiaEINAUDI

    20,00 PUNTI 20

    3 SIMONCELLI-SIMONCELLIIl nostroSicRIZZOLI

    19 PUNTI 19

    4 TOTTIE mo te spiego RomaMONDADORI

    12,50 PUNTI 17

    5 CASATI MODIGNANIIl diavolo e larossumataMONDADORI ELECTA

    14,90 PUNTI 16

    6 CALABRCinquanta sbavature di GigioSPERLING & KUPFER

    10,00 PUNTI 16

    7 GOZZIGuardaroba perfettoRIZZOLI

    14,90 PUNTI 14

    8 CRACCOSe vuoi fare il fico us a loscalognoRIZZOLI

    15,90 PUNTI 9

    9 AA.VV.Guinness World Records 2013MONDADORI

    19,90 PUNTI 6

    10 DUKANLa dieta DukanSPERLING & KUPFER

    16,00 PUNTI 6

    TASCABILI

    1 DE SAINT-EXUPRYIl piccolo principeBOMPIANI

    7,90 PUNTI11

    2 FOLLETTLa caduta dei gigantiMONDADORI

    15 PUNTI10

    3 DAVENIABianca come il latte, rossa comeil sangueMONDADORI

    13 PUNTI10

    4 CAROFIGLIOIl silenzo dellondaRIZZOLI

    13,00 PUNTI8

    5 GRAMELLINILultima riga delle favoleTEA

    11 PUNTI8

    6 MURAKAMINorwegian wood. Tokyo bluesEINAUDI

    11,50 PUNTI7

    7 MOSorgo RossoEINAUDI

    13,50 PUNTI7

    8 VOLOLe prime luci del mattinoMONDADORI

    13,00 PUNTI7

    9 BOSCOMi piaci da morire...NEWTON COMPTON

    5,90 PUNTI6

    10 MEYERTwilightFAZI

    13,00 PUNTI6

    RAGAZZI

    1 AA.VV.Le canzoncine di Peppa PigGIUNTI

    9,90 PUNTI21

    2 DACHILLEColora con Peppa PigGIUNTI

    3,90 PUNTI12

    3 DACHILLEGioca con Peppa PigGIUNTI

    4,90 PUNTI11

    4 DACHILLEGioca e impara con Peppa PigGIUNTI

    5,90 PUNTI10

    5 DACHILLEGli attacca-stacca di Peppa PigGIUNTI

    5,90 PUNTI10

    6 RIORDANLa piramide rossaMONDADORI

    17,00 PUNTI9

    7 STILTONOttavo viaggio nel regno dellafantasiaPIEMME

    23,50 PUNTI9

    8 DACHILLEA Peppa Pig piace...GIUNTI

    8,90 PUNTI7

    9 PAOLINIInheritanceRIZZOLI

    9,90 PUNTI6

    10 COLLINSLa ragazza difuocoMONDADORI

    17,00 PUNTI6

    LE CLASSIFICHE RILEVAZIONI DALL8 AL 14 OTTOBRE

    Il luogo in cui tutto comincia una casetta di legno,graziosa come le piccole cose artigianali quandomantengono lo spirito infantile di chi le ha progettate ecostruite. Ha la forma delle case che si disegnano a due

    anni, in acero canadese, alle pendici del Gran SassodItalia. questa, con le storie che vi crescono intorno,lossessione di Lorenzo, la voce narrante dellultimo libro diLorenzo Pavolini, Tre fratelli magri. Emanuele, Lorenzo eMarco sono quasi coetanei, tanto che i loro corpi esili,allineati nei letti del ricordo dinfanzia, sembrano un unicoessere. Molti anni prima, i fratelli hanno passato le estati nellacasetta sballottata tra i venti. Non siamo mai pi tornatiinsieme nel nostro piccolo Tibet dice Lorenzo. Emanuele eMarco vivono sparsi in ci che concede il mondo globalizzato:luno in barca, al servizio dei turisti nellOceano Indiano;laltro, maestro di sci sulle Alpi francesi. Io sono rimastoquasi sempre dovero dice Lorenzo. Sospeso sulla soglia chesembra non voler attraversare, Lorenzo cerca di riallacciare inodi della propria esistenza e quella dei suoi fratelli.Riallacciare non qui un modo di dire, una scorciatoia. Unnodo diverso forse avrebbe salvato lesistenza di zio Stefano,morto ventenne sul Gran Sasso, nel novembre 1954, in unagiornata bella, anzi qualcosa di pi, trascinando con slinutile pezzo di corda. Il passaggio dalle promesse delusedellinfanzia e delladolescenza al presente maturo necessitadi un trauma pi grande, un lutto preventivo, accaduto primache i fratelli nascessero. Non siamo tutti degli scampati allenostre sventatezze? si chiede Lorenzo. Per non disperderequesto tesoro inconsapevole, conserviamo ritagli di giornali,fotografie, appunti che un giorno potrebbero servire. Igenitori di Stefano cercano in questo modo di lenire il dolore,

    forse per proteggere il dolore stesso. Dentro lo scatolonehanno conservato una frase del figlio. Lha scritta poco primadi precipitare, nel libro delle firme appoggiato in un loculonaturale della montagna. La frase, riportata a voce da unaltro alpinista, stata trascritta dai genitori, che lhannosmarrita dentro la scatola. Lorenzo scopre una parte di snella ricerca di quel piccolo tesoro. Prende il testimone da ciche Stefano non diventato e compie un piccolo, grandetragitto.Ci si sente avviluppati in questa storia, che come la scritturadi Pavolini, gentile e implacabile. I venti scuotono il legnomaturo della casetta, gli spifferi sono i giganti di sempre, ciregalano lintensit che lesistenza ha in alcuni momenti,quando riusciamo a evadere dallo stato di torpore e cistupiamo per limmagine lontana, i corpi paralleli dei nostrifratelli dalle ossa leggere. Il senso di unesistenza pu essereuna frase custodita dentro una scatola, frase sopravvissuta alvento e persa dove pensavamo fosse al riparo. Non siamo maial sicuro, se non grazie alla letteratura, che mai sterilizza otampona, ma al contrario, proprio quelle ferite dolorose ebenefiche, ogni volta riapre.

    DATI FORNITI DA EURISKO

    VISIONEBINOCULARE

    di Edith

    Pearlman

    Bompianitrad. di AlbertoCristoforipagg. 274euro 19,50

    DISEGNO DIRICCARDO MANNELLI

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Le relazioni tra uomini e don-ne che descrive non sono maigrandi passioni, piuttosto storiein cui uno impara faticosamentead accettare laltro. Parla anchedi persone che invece scelgonouna tranquilla solitudine. Comevede l'amore?

    L'amore romantico incante-vole. Ma sono la tolleranza e lac-cettazione che fanno funzionarele cose. Poi ci sono quelli che dan-no al sesso poca o nessuna im-portanza e stanno da soli , non un brutto modo di vivere la vita.Eppure la letteratura se ne disin-teressa. A me invece piace darglilo spazio dovuto.

    Spesso tocca i temi del cancro,della malattia, della morte. A vol-te con ironia, altre con infinita

    tristezza. Qual la vera Edith?Ambedue, e molte altre.