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Carta riciclata 2015 Progetto Cernobyl 2016 CON IL PATROCINIO DEI COMUNI DI DAVERIO E DI INDUNO-OLONA COMITATO PROGETTO CERNOBYL - INDUNO OLONA - ONLUS - Prov. Varese “Don Lorenzo Milani Priore di Barbiana” CERCASI FAMIGLIE DISPONIBILI AD OSPITARE I BAMBINI DI CERNOBYL TEL. 0332 200 286 I bambini di Cernobyl accolti nel 2015 da Maria Angela Bianchi, già sindaco del Comune di Induno Olona, recentamente scomparsa Quest’anno in Bielorussia, Ucraina e Russia verrà ri- cordato il 30° anniversario scoppio delle centrale nu- cleare di Chernobyl. Era il 26 aprile 1986 quando in un esperimento maldestro, scoppiò il reattore n. 4 delle centrale nucleare di Cernobyl, scoperchiando il tetto della centrale liberalizzando nell’aria tonnellate di materiale radioattivo, provocando il più grande di- sastro ecologico del XX° secolo. Le conseguenze di quel disastro sono ancora sco- nosciute: c’è chi parla di centomila morti, chi di mezzo milione e chi addirittura di un milione di vit- time. L’incertezza dei dati dipende dal fatto che gli studi effettuati sono stati segretati, da un accordo scellerato tra l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Agenzia per l’Energia Atomica. Lo scopo è quello mascherare le cause del disastro per non turbare i giganteschi interessi economici che ruotano intorno alla costruzione delle centrali atomiche da una parte, 1986 MAI PIÙ CERNOBYL 2016 BAMBINI DI CERNOBYL: PICCOLI MIGRANTI IN CERCA DI SOLIDARIETÀ Mai più guerre, mai più muri, reti o fili spinati... ... solo pace, solidarietà e accoglienza

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2015 Progetto Cernobyl 2016

CON IL PATROCINIO DEI COMUNI DI DAVERIO E DI INDUNO-OLONA

COMITATO PROGETTO CERNOBYL - INDUNO OLONA - ONLUS - Prov. Varese“Don Lorenzo Milani Priore di Barbiana”

CERCASI

FAMIGLIE DISPONIBILIAD OSPITARE

I BAMBINI DI CERNOBYLTEL. 0332 200 286

I bambini di Cernobyl accolti nel 2015 da Maria Angela Bianchi, già sindaco del Comune di Induno Olona, recentamente scomparsa

Quest’anno in Bielorussia, Ucraina e Russia verrà ri-cordato il 30° anniversario scoppio delle centrale nu-cleare di Chernobyl. Era il 26 aprile 1986 quando inun esperimento maldestro, scoppiò il reattore n. 4delle centrale nucleare di Cernobyl, scoperchiando iltetto della centrale liberalizzando nell’aria tonnellatedi materiale radioattivo, provocando il più grande di-sastro ecologico del XX° secolo. Le conseguenze di quel disastro sono ancora sco-nosciute: c’è chi parla di centomila morti, chi dimezzo milione e chi addirittura di un milione di vit-time. L’incertezza dei dati dipende dal fatto che glistudi effettuati sono stati segretati, da un accordo

scellerato tra l’Organizzazione Mondiale della Sanitàe l’Agenzia per l’Energia Atomica. Lo scopo è quellomascherare le cause del disastro per non turbare igiganteschi interessi economici che ruotano intornoalla costruzione delle centrali atomiche da una parte,

1986 MAI PIÙ CERNOBYL 2016BAMBINI DI CERNOBYL: PICCOLI MIGRANTI INCERCA DI SOLIDARIETÀ

Mai più guerre, mai più muri, reti o fili spinati...... solo pace, solidarietà e accoglienza

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e dall’altra quella di minimizzare i costi sanitari ne-cessari per venire in aiuto alle persone colpite Fu un disastro apocalittico, che forse ha inauguratola globalizzazione. Le radiazioni colpirono l’intero pia-neta: dall’Europa al Giappone, dall’America all’Au-stralia. In Italia in quel periodo, per alcuni mesi fuvietato il consumo del latte e di tutte le verdure a fo-glia larga, perché contaminanti dai radionuclidi.Anche pochi mesi or sono, nelle valli del Piemontesono stati rinvenuti cervi e cinghiali morti a causadella presenza del Cesio 137, il materiale più volatileche ha fatto il giro del mondo intero, proveniente daCernobyl. Nelle zone colpite dalla radioattività, interi paesi e vil-laggi sono stati evacuati, costretti ad abbandonaretutto a causa del livello troppo elevato delle radia-zioni. Intorno alla centrale, in un area grande quasicome la Lombardia la radioattività è talmente alta darenderla inabitabile per circa duemila anni.

DA CERNOBYL A FUKUSHIMAIn Italia nel 1987 ci fu una grande mobilitazione checon un referendum sanzionò l’abbandono del nu-cleare nel nostro paese. I fautori del nucleare nonabbandonarono i loro interessi economici, soste-nendo che Chernobyl era il prodotto di una tecnolo-gia obsoleta, figlia di quel sistema sovieticocollassato poi negli anni 90’. Ma poi arrivò FUKU-SHIMA, che con i suoi 18000 morti accertati, di-mostrò al mondo intero che i pericoli delle centraliatomiche sono una realtà, oggi minacciate anche dalterrorismo.

PRIPYAT LA CITTA’ FANTASMAQui il tempo si è fermato al 1986. Da allora più nulla.Per visitare queste zone occorre un permesso spe-ciale di soli pochi giorni. Le immagini sono quelle delladesolazione totale con abitazioni abbandonate estrade deserte. La pista dell'autoscontro tra le fo-glie, una ruota panoramica che fa da sostegno allepiante sono un manifesto visivo di cosa è accaduto,come gli oggetti: bambole scomposte, libri impolve-

rati o la falce e martello in un'insegna in cima a unedificio. Siamo in Ucraina, nella città di Pripyat, ormaifantasma, "morta" il 26 aprile di quasi 30 anni fa,quando i suoi 50mila abitanti furono costretti ad an-dare altrove.E da allora questa cittadina è diventata un emblemadel disastro nucleare di Chernobyl. Ma la forza dellanatura si è ripresa faticosamente il territorio: unostudio ne dimostra il ripopolamento con la presenzadi animali selvatici (lupi, alci e cinghiali) che trovanoriparo tra le rovine della città e del verde.

IL NUOVO SARCOFAGOSempre a Chernobyl per proteggere il primo sarco-fago realizzato in cemento armato a copertura deiresti del reattore che continua ad emettere radia-zione della morte, stanno costruendo una strutturametallica tra le più grandi del mondo, alta 110 m,più alta della Statua della libertà, che misura 164 x265 m, grande come 6 campi ci calcio. Il costo pre-ventivato è di un miliardo e mezzo di euro, finanziatodalla comunità internazionale. Una costruzione iniziata nel 2014 e che sarà termi-nata forse nel 2017. Il peso della struttura metal-lica è di 25.000 tonnellate. Potrà durare per circa80 anni perché una volta collocata sopra la centralenucleare non sarà possibile fare opere di manuten-zione dato l’elevato livello delle radiazioni. Sarà quindi

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L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico... NON IMPORTA, AMALO. Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici... NON IMPORTA, FA’ IL BENE.Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici... NON IMPORTA, REALIZZALI.(Madre Teresa di Calcutta)

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una protezione provvisoria, poi si vedrà.Secondo i dati ufficiali, sono ancora più di 5 milioni gliabitanti di Russia, Ucraina e Bielorussia, di cui tantisono i bambini, che vivono in zone contaminate dalfallout radioattivo. Secondo i dati riportati anche daLegambiente, la nazione più colpita dagli effetti dellacontaminazione è stata la Bielorussia, con il 70% delfallout radioattivo ricaduto sul proprio territorio e conoltre il 20% del proprio territorio contaminato daCesio137 con livelli che variano da 1 a oltre 40 Curieper chilometro quadrato. Una situazione, a 30 anni di distanza, molto grave,poiché si vive mangiando e bevendo cibo e acqua ra-dioattivi che provocano l'abbassamento delle difeseimmunitarie, nonché patologie tumorali, soprattuttonei bambini.

PICCOLI MIGRANTI IN CERCA DI UNA NUOVA UMANITA’Per questo motivo noi oggi possiamo definire i BAM-BINI DI CHERNOBYL piccoli emigranti che scappanodal loro paese in cerca della salute. Sono emigrantia tempo determinato, perché poi fanno ritorno alloro paese. Ma hanno quindi le stesse motivazioni di quella fiu-mana di emigranti che scappano dalle guerre provo-

cate nel Medio Oriente dai Paesi Occidentali e che leimmagini televisive ci mostrano tutti i giorni, bloccatidalle reti, dai muri e dai fili spinati che i singoli paesieuropei stanno costruendo sui lori confini, tradendoquel messaggio universale per cui è stata costruital’Europa, con la caduta il muro di Berlino. Se lo scoppio della Centrale Nucleare di Chernobyl èstato definito il più grande disastro ecologico del XXsecolo, la situazione dei migranti che scappano dalleguerre rischia di far naufragare la stessa Europa allesoglie del terzo millennio, alimentando nuovi perico-losi nazionalismi. Per queste ragioni possiamo auspicare per il futurodell’umanità le parole di PAPA FRANCESCO cheogni domenica annuncia dalla basilica di san Pietro:“MAI PIU’ CHERNOBYL, MAI PIU GUERRE,BASTA MURI, RETI E FILI SPINATI MA SOLOPACE, SOLIDARIETÀ E ACCOGLIENZA”. Per que-sto chiedo a questa Comunità, alla mia Comunità:non fatevi affascinare dalla paura ma fatevi prenderedal dono della solidarietà, sia nei confronti dei bam-bini di Cernobyl e sia nei confronti di quella fiumanadi immigrati che ci chiedono una nuova umanità.

Emilio VanoniPresidente del Comitato Cernobyl di Induno Olona

3PACE O GUERRA: “Dobbiamo camminare uniti, perché siamo tutti fratelli, è sempre meglio l’amicizia che la lotta, la pace che la guerra. E c’è solo un modo di vincere una guerra: non farla” (Papa Francesco)

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Il bene che fai verrà domani dimenticato... NON IMPORTA, FA’ IL BENE.L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile... NON IMPORTA, SII FRANCO ED ONESTO.Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo... NON IMPORTA, COSTRUISCI.(Madre Teresa di Calcutta)

Cerchiamo sempre famiglie disponibili ad ospitare un bambino di Cernobyl

OFFERTE E SOTTOSCRIZIONIPartecipare al PROGETTO CERNOBYL si concretizzatre modi: ospitando un bambino, collaborando nel-l’organizzazione dell’accoglienza durante l’anno op-pure sostenendo il comitato con offerte esottoscrizioni, cosa questa più importante. Senza lavostra generosità, senza la raccolta dei fondi, nes-suno bambino potrebbe venire da noi a trascorrerequesta vacanza terapeutica. Questo appello è rivoltoa tutti. I contributi possono essere versati sul C.C.del comitato qui sotto riportato. Noi vi ringraziamoanticipatamente a nome di tutti i bambini che ospi-teremo.

COMITATO PROGETTO CERNOBYL INDUNO OLONA OnlusVia Milano n. 1621056 INDUNO OLONA Tel. 0332 200286e.mail: [email protected]

Presidente: Emilio Vanoni di Induno Olona Segretario: Gianangelo Massari di Induno OlonaTesoriera: Baj Maria Luisa di Cantello

OFFERTE E SOTTOSCRIZIONI possono essere effettuati presso la BANCA POPOLARE DI BERGAMO – CREDITO VARESINO - Ag. di Induno Ol.Codice IBAN: IT67 Q 05428 50330 00000000 9808

Comitato aderente a:

verso est onlusAssociazione di volontariatoVia Previtali 20 - 24122 BERGAMOTEL e FAX 0464 544043e-mail: [email protected]: www.versoest.it

FAMIGLIE & VOLONTARI

I bambini di Cernobyl accolti quest’anno dal nostro co-mitato sono stati ospiti delle seguenti famiglie:• VARESE: Beroggi Donato e Bertoni Paola• INDUNO OLONA: Piazza Maristella e Marcello -

Toth Ferdinando e Bazzo Adriana• CANTELLO: Rolandi Claudio e Baj Maria Luisa• BODIO LOMNAGO: Amati Giuseppe e Cipelletti Da-

niela• ARCISATE: Baesso Frigo Maria Teresa - Mottadella

Marco e Balsamo Lisa• COMERIO: Capra Giuseppe - Bottiggi Marina• MALNATE: Battaini Antonio - Martignoni Francesca.• VERGIATE - CORGENO: Landoni Fausto e Carla• SALTRIO: Reitano Vincenzo e Raviola Donatella• SOBIATE COMASCO: Michelleti Valerio - Abbattista

Arcangela

Hanno inoltre collaborato attivamente:Massari Gianangelo, Ganna Maria, Picciocchi Giu-seppe e Dalla Riva EleonoraMara Trombetta, BottelliVittorio, Berloso Mebi, Sennhauser Gisela, Alberti Leo-nida, Cavadini Paolo e Antonella, Mecca Donatella,Guarda Kety, Gatti Fabrizio e Leonardi Angela, PratiDavide e Anna, Porta Mecca Simone, Guarda Ramon,Ponti Gariboldi Giovanna, Ghielmi Daniela e Samuele.

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5EMIGRAZIONE: Ogni essere umano ha il diritto alla libertà di movimento e di dimora nell’interno

della comunità politica di cui è cittadino; ed ha pure il diritto, quando legittimi interessi lo consiglino, di immigrare in altre comunità politiche e stabilirsi in esse. (Papa Giovanni XXIII nella Pace in Terris)

UN MODO PER SOSTENERE LE ATTIVITA’DEL COMITATO E I BAMBINI DI CERNOBYL…senza spese

Dalla prossima dichiarazione dei redditi potrete destinare il5 per mille dell’Irpef al mondo del no-profit e del volontariato Il 5 per mille dell’imposta sul reddito, introdotto dalla Legge Fi-nanziaria, dà la possibilità al singolo cittadino di scegliere di so-stenere il mondo delle attività sociali, senza fini di lucro (dalvolontariato alla ricerca scientifica). E’ un meccanismo simileall’8 per mille ma non lo va a sostituire, infatti si può decideredi destinare entrambe le quote. Non c’è nessuna imposta inpiù da pagare, basta esprimere il proprio diritto a destinare inmaniera diretta il proprio 5 per mille alle associazioni non lu-crative. Scegliere il nostro comitato come beneficiario del vo-stro 5 per mille significa dare una grande possibilità alla nostraattività per proseguire i progetto di accoglienza e cooperazione.E’ sufficiente inserire il codice fiscale nell’apposito spazio.

Il codice è:

95032580128Anche coloro che non sono tenuti a presentare il 730 ol’unico 2015 Persone fisiche, possono destinare il 5 permille delle proprie tasse al nostro comitato. Nel CUD

2015 che riceveranno dalla propria azienda è previstainfatti una scheda aggiuntiva per la scelta della destina-zione, firmata e sottoscritta negli apposti spazi.La scheda così compilata va presentata entro lo stessotermine della dichiarazione dei redditi in busta chiusa inbanca o alle poste; la busta deve recare l’indicazione”SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DEL-L’IRPEF” il codice fiscale, il cognome e nome del contri-buente oppure al commercialista, al proprio CAF o a chisia abilitato.Invitiamo quindi tutti i soci del comitato a fare il passa-parola tra amici e conoscenti per dare questa ulterioreopportunità alla nostra attività.

5 PER MILLE

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Tel./ Fax 0332.418474 Cell. Franco 335.7104448 Cell. Davide 335.7068330

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Dal 1896

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6 UNA GOCCIA: Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimol’oceano avrebbe una goccia in meno. (Madre Teresa di Calcutta)

GRAZIE!Si ringraziano come ogni anno tutti coloro che con il lavoro,

le offerte o la collaborazione data, hanno permesso la realiz-zazione del nostro progetto di solidarietà e in particolare:

LA COMUNITA’ PASTORALE DI SAN CARLO INDUNO OL.

COMUNIDAVERIO – LAVENO MOMBELLO - INDUNO OLONA

LE ASSOCIAZIONI:CROCE ROSSA ITALIANA – sezione di Varese

SOCIETA’ SPORTIVA AURORA INDUNO OLONA CENTRO SOCIO RICREATIVO ANZIANI AZZATE

CENTRO ANZIANI DI DAVERIO A.S.Farm.M. CENTRO POLIVALENTE ANZIANI

FAMIGLIA MEDICI DI FRASCAROLO COMERIO

SQUADRA VOLONTARI A.I.B. COMERIOAMICI GROTTE DEL REMERON

LA CASA EDITRICE “LA CASA DELL’AMICO”

LE DITTE FONDAZIONE PIERA E GAETANO BORGHI BREBBIA

LA DITTA GESTION DI GAVIRATE SAMSONITE FABBRICA VALIGE SALTRIO

IMPRESA ALBINI E CASTELLI INDUNO OLONALITOGRAFIA VALLI INDUNO OLONA

MCCI MANUTENZIONE – ING. BONI ENRICO VARESEBANCA POPOLARE DI BERGAMO Ag. Induno Olona

RISTORANTI:“DA MARIUCCIA” SCHIRANNAGOGO FRUIT CAFE’ VARESE

RISTORANTE MILANO SACRO MONTE CONVITTO DE FILIPPI MACUGNAGA

GELATERIA IMBARCADERO LAVENO MOMBELLORISTORANTE LE PIRATERIA ISOLA MADRE

SOCIETA’ NAVIGAZIONE LAGO MAGGIOREFONDAZIONE ISOLE BORROMEO STRESA

DITTA BERTOLAZZI – GIOSTRE SCHIRANNAMUSEO DELLA MARINERIA CESENATICO

EUROCAMP CESENATICO

Ringraziamo anche e soprattutto coloro che hanno lavorato con noi e ma che non abbiamo citato.

Numero unico del Comitato Progetto Cernobyl Via Milano 16 - 21056 INDUNO OLONA - TEL. 0332 200286

Direttore responsabile: Emilio Vanoni Aprile 2016 - stampato in 4.000 copie

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COMITATO PROGETTO CERNOBYL INDUNO OLONA ONLUSBILANCIO ANNO 2015RENDICONTO AGGIORNATO AL 31/12/15 ENTRATE USCITEAVANZO DI GESTIONE ANNO 2014 6.466,00 STAMPA DEL GIORNALETTO (partita di giro) 3.500,00 3.500,00 QUOTE SOCIALI 4.800,00 ASSICURAZIONE INFORTUNI 286,99 SPESE VIAGGIO DEI BAMBINI E ASS. VERSO EST 1.980,00

TRAVEL WAYS 8.756,00 VENDITA TORTE PANETTONI A INDUNO OLONA 4 e 5 gennaio 2015 417,00 250,00 TORTE E COLOMBE A INDUNO 28 - 29 MARZO 630,00 LOTTERIA AGOSTO 2O15 FESTA DI BENVENUTO 1.925,00 340,00 RACCOLTA OFFERTE BUSTA CHIUSA, CONTRIBUTI, DONAZIONI 2.211,00 CAMPAGNA FERMARE LA STRAGE DEGLI INNOCENTI 450,00 890,00 CONTRIBUTI VARI DA ASSOCIAZIONI E COMUNI

COMUNE DI DAVERIO 1.597,50 CASA DELL'AMICO 750,00 CENTRO SOCIO RICREATIVO ANZIANI AZZATE 200,00 ASS. POLISPOSTIVA AURORA INDUNO OLONA 175,00

SCADALOSA PROVVIDENZA CANTONE SAN GALLO SVIZZERA 3.000 CHF. 2.837,19 CONTRIBUTO FONDAZIONE PIERA GAETANO BORGHI BREBBIA 4.000,00 PICCIOCCHI GIUSEPPE RACCOLTA OFFERTE IN OSPEDALE 905,00 FUORI FUOCO INDUNO 21/22 NOVEMBRE E SOS RADINKA 152,00 300,00 ABBONAMENTI A MOSAICO DI PACE 600,00 CONTRIBUTI DA DITTE, IMPRESE

IMPRESA ALBINI E CASTELLI 750,00 LITOGRAFIA VALLI INDUNO OLONA 2.000,00 BONI ENRICO VARESE 300,00 BANCA POPOLARE DI BERGAMO AG. INDUNO 250,00

ENTRATE DAL FONDO 5 X 1000 814,62 CONTRIBUTI, DONAZIONIE DALLE FAMIGLIE E DA PRIVATI - FESTA XX° ANNIVERSARIO ATTIVITA' COMITATO 374,00 374,00 CONTRIBUTO CENTRO SOCIALE CHECHERSK PROG. INVALIDI 500,00 LE PIAZZE DEL MONDO VARESE 13 SETTMBRE 2015 70,00 100,00 ENTRATE O SPESE VARIE - Libri corso di russo spedizioni agende 2016 1.377,40 COSTI INERENTI ALLA ATTIVITA' DEL COMITATO INDUNO OLONA SPESE PER IL SOGGIORNO DEI BAMBINI 1.137,18 CESENATICO SPESE PER IL SOGGIORNO DEI BAMBINI 9.760,49

SPESE DI TRASPORTO 928,00 RIMBORSO SPESE ACCOMPAGNATRICE 800,00 SPESE TELEFONICHE 440,00 SPESE POSTALI 48,60 SPESE UFFICIO 78,28 CASTAGNATA SOC. - LOTTERIA 5 GENNAIO 2.042,00 UN PANETTONE PER CERNOBYL 3.560,00

SOMME ACCANTONATE PROGETTO CERNOBYL 2016 9.015,09 BANCA INTERESSI ATTIVI SPESE BANCARIE 164,28

TOTALI 41.176,31 41.626,31

7L’INIZIO: “Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.” (MAHATMA GANDHI)

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8Se aiuti la gente, se ne risentirà... NON IMPORTA, AIUTALA.Da al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci... NON IMPORTA, DA IL MEGLIO DI TE.(Madre Teresa di Calcutta)

Mi chiamo Turovets Anna, attualmente sono RESPONSABILESINDACALE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO della provincia diChechersk. Il 26 aprile 1986 avevo sette anni e, anche se ancora piccola,ho un forte ricordo di quei giorni. Ero al mio primo anno discuola. In quei giorni eravamo felici e spensierati. Erano i giorniche precedevano la Festa del Primo Maggio e poi il Giorno dellaVittoria che si celebra il 9 maggio. Giocavano in cortile, quandosi alzò un forte vento con una nube minacciosa che avanzava dicolore arancione. Non sapevamo nulla cosa stava succedendo,qualcuno ci parlava di uno stormo di uccelli. Solo verso la metàdel mese di maggio del 1986 una dichiarazione ufficiale delprimo segretario del PCUS, Mikhail Gorbacev ci annunciò quelloche era successo a Chernobyl. La gente comune, non legata al lavoro presso la Centrale Nu-cleare, non capiva cosa potesse produrre la radioattività, perchénon si vedeva. Solo dopo abbiamo compreso la terribile tragediache stavamo vivendo. Ricordo le chiamate preoccupate dei pa-renti da Riga (Lettonia), da Chelyabinsk (Russia) che ci invita-vano a scappare, a trascorrere le vacanze estive da loro, lontanoda Chechersk, per prevenire le causa del disastro in quel mo-mento sconosciute. E così tutti i bambini sono stati allontanatidal nostro paese, dove si poteva. Nelle farmacie si esaurirono ben presto tutte le scorte di iodio,quale unico rimedio per combattere le radiazioni. Quasi tutti ibambini della nostra classe sono stati mandati in un SANATO-RIO nei pressi di Minsk, in un territorio non contaminato. In quel soggiorno abbiamo iniziato ad imparare le prime nozionidi sicurezza per la nostra salute, ad indossare le maschere an-tigas, a rifugiarsi negli scantinati in caso di pericolo. Ricordo

l’arrivo dei soldati con tanteauto e camion, che andavanoa presidiare e ad evacuareinteri villaggi, dove le radia-zioni erano altissime, zonetutt’ora chiamate MORTE,inabitabili, per centinaia dianni. E poi le visite mediche senzafine, soprattutto la ghiandolatiroidea. Quando ci siamo ri-trovati nella nostra classe,da 42 siamo rimasti in 17,molti si erano trasferiti, chipoteva o aveva parenti inaltre zone, altri sono entratidai villaggi vicini. Ricordando quei giorni, ho capito, con i miei genitori, compagnidi classe e la gente della nostra regione che siamo diventatiostaggi di una cosa mostruosa, che ha coinvolto territori dellaBielorussia, Russia e Ucraina: il più grave disastro ecologico delXX° secolo. Per questo è un dovere di ogni cittadino della nostraterra, ricordare la data 26 aprile, capire che la tragedia di Cher-nobyl, una lezione per tutta l’umanità, perché nessun bambinosia mai più costretto ad abbandonare la sua terra e i suoi geni-tori, per vivere. Chernobyl ci ha insegnato che la radioattività non conosce con-fini, nel bene e nel male ci ha ricordato che facciamo tutti partedella stessa umanità, oserei dire dello stesso territorio. Questo ci deve servire da lezione per preoccuparci tutti.

Туровец Анна Андреевна, председатель Чечерскогорайонного объединения организаций профсоюзовAprile 1986: mi chiamarono dalla Lettonia invitandomi a lasciare il mio paese

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9OTTIMISMO: “L'essenza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza

di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportaregli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, il futuro lo rivendica a sé.” (DIETRICH BONHOEFFER)

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I 20 BAMBINI OSPITATI NEL 2015

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Page 10: cernobyl 2016 ok.qxp Layout 1 · L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico... NON IMPORTA, AMALO. Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici... NON IMPORTA, FA’

Anche se sono trascorsi 30 anni dal disastro di Cher-nobyl del 26 aprile 1986, il ricordo di quei giorni èancora vivo in tutta la popolazione di Chechersk. Nelperiodo 1990-1995 (trasferimento di massa obbli-gatorio) sono stare trasferite 3156 famiglie.Dalla carta geografica della provincia sono scomparsi43 villaggi a causa dell’inquinamento radioattivo perun totale di 2500 persone, portando alla completa

eliminazione dei due consigli rurali: Holochskogo e Krutoevskogo edue aziende agricole. Più di 5000 persone emigrarono dalla città diChechersk, altri 1.500 residenti si sono spostati, causando unaforte disorganizazione sociale. Ad abbandonare la nostra provinciafurono sopratutto i giovani, gli intelletuali e le persone qualificate. Questa diminuzione della popolazione ha portato alla chiusura discuole, associazioni, biblioteche, ambulatori medici. La provincia diChechersk ha subito gravi perdite economiche. Circa il 23% dei ter-reni agricoli produttivi sono stati abbandonati a cuasa delle radia-zione, diventando ZONE MORTE. Ma nonostate tutto questo la vitanon si è fermata. In quell periodo il nostro compito principale eraquello di imparare a vivere e lavorare in un territorio contaminato,al fine di raggiungere la produzione di prodotti puliti, per crescerei figli e non lasciare che la vita possa svanire per sempre in questaterra benedetta. Tutto questo non poteva essere realizzato senza ampio sostegnodel nostro Governo Centrale. Gli abitanti di Chechersk sono grati atutte le organizzazioni internazionali non governative, gente comuneche con la solidarietà hanno fatto proprio il dolore della nostragente. In questi anni più di 2 mila bambini di Chechersk sono statiospitati in Italia, Germania, Inghilterra e altri paesi. Il programmaattuale del Governo, per superare le conseguenze dell’incidente, hapreso in considerazione approcci innovativi allo sviluppo socio-eco-nomico recuperando alcune aree agricole. L’azione di questo pro-gramma fornisce un effetto positivo in tutti i settori dellaagricoltura. E non può che gioire, perché la nostra regione è agri-cola e contribuisce a risolvere i problemi di sviluppo sociale ed eco-nomico e ritornando alla vita della città, con la transizione versouno sviluppo sostenibile dell’economia della provincia e migliorare ilbenessere del popolo. Negli ultimi anni, alcuni quartieri di Chechersk si sono trasformaticon nuove abitazioni, complessi agricoli e strutture sociali. E’ stato

Время все дальше отдаляет нас от трагической даты 26апреля 1986 года – аварии на Чернобыльской АЭС, вих-рем ворвавшейся в жизни Чечерян. В период с 1990 по1995 (обязательное массовое отселение) район покинуло3156 семей. С карты Чечерского района исчезло 43 на-селенных пункта общей численностью 2,5 тысячи че-ловек, что привело к полной ликвидации двух сельскихСоветов: Холочского и Крутоевского, двух колхозов. Свы-ше 5 тысяч человек были переселены из города Чечерска, более 1500жителей стали вынужденными переселенцами, покинув район не-организованно. Наиболее интенсивно уезжала молодежь, интеллигенцияи квалифицированные кадры. Большое сокращение численности на-селения привело к закрытию школ, клубов, библиотек, фельдшерско-акушерских пунктов.Чечерский район понес большой экономический ущерб. Из сельско-хозяйственного использования было выведено около 23% продуктивныхсельхозугодий. Прекратили свое существование ряд организаций. И,тем не менее, весь комплекс перечисленных проблем не остановил жиз-ненные процессы. В тот период главной задачей для Чечерян была не-обходимость научиться жить и работать на загрязненной земле, что-бы добиться производства чистой продукции, растить детей, не датьугаснуть жизни на этой благодатной земле. Все это невозможно былоосуществить без широкой поддержки нашего государства. Чечеряне бла-годарны международным неправительственным организациям, простымлюдям, которые с болью в душе восприняли эту трагедию, как своюличную. Более 2-х тысяч юных чечерян нашли себе друзей в Италии,Германии, Англии и других государствах.Действующая государственная программа по преодолению последствийаварии учла принципиально новые подходы к социально-экономиче-ской реабилитации потерпевших районов. Действие этой программыдает свой положительный эффект во всех отраслях хозяйствования.И это не может не радовать, так как наш регион сельскохозяйствен-ный и это способствует решению проблем социально-экономическо-го развития и возрождения села, перехода к устойчивому развитию эко-номики района и повышению благосостояния населения.В последние годы Чечерский район преображается. Строится жилье,животноводческие комплексы, социальные объекты.Завершена модернизация здания детско-юношеской спортивнойшколы в городе Чечерске, реконструкция городского Дома культуры,продолжается реконструкция зданий Чечерской центральной район-

Чечерск 30 лет спустя: между воспоминаниями оболи и надеждой на возрождение Chechersk 30 anni dopo: tra i ricordi di un dolore ela speranza di una rinascita

10

Quando tu dici bene di coloro che dicono male di te, quando tu ami coloro che ti odiano,quando tu preghi per chi ti perseguita, quando tu vinci il male con il bene,manifesti che Cristo è venuto, sei testimone con i fatti che Dio c'è, che Dio è dentro la tua vita!(Don Oreste Benzi)

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modernizzato la palestra della scuola, la ricostruzione della Casadella Cultura, e dell’ospedale e del poliambulatorio l’ammoderna-mento del complesso sportivo e ricreativo »Briz» . Per consolidarequesto processo di ammodernamento sono arrivati qui a Checherskdiversi giovani laureati per il tirocinio post-universitario. In questoperiodo si stanno realizzando due case di 45 appartamenti,e una di12 appartamenti a Chechersk, la ricostruzione di 5 case unifamiliarinel settore agricolo nel villaggio di Rovkovichi dove sono stati ospi-tati professionisti medici, insegnanti, esperti di altri settori e del Di-stretto Economico. Sono già stati realizzati otto complessi edilizinella città di Chechersk. Sono in corso lavori di impiantistica per lavia Novikov della città di Chechersk e di molte altre.Possiamo essere contenti che negli ultimi anni la regione ha stabi-lizzato la situazione demografica. Questo significa che possiamoguardare con fiducia al nostro futuro. Chechersk continuerà a vi-vere e a crescere anche grazie alla amicizia di tante famiglie di In-duno Olona e della provinica di Varese che ogni anno, ospitano Ibambini di Chernobyl.

Nesterovic Petr Vasilievicvice sindaco della provincia di Chechersk

ной больницы, модернизация физкультурно-оздоровительного ком-плекса «Бриз», ведется работа по наведению порядка на земле, бла-гоустройству населенных пунктов и районного центра.С целью закрепления в районе высококвалифицированных специа-листов в городе и в сельских населенных пунктах строится жилье дляспециалистов. Прибывших в район по распределению после оконча-ния учебных заведений. С этой целью введены в эксплуатацию два 45-квартирных жилых дома и 12- квартирный дом в городе Чечерске, про-изведена реконструкция 5-ти одноквартирных жилых домов в агро-городке Ровковичи, в которых получили жилье медицинские работники,учителя, а также специалисты других отраслей народного хозяйстварайона.Построены 8 жилищно-строительных комплексов в городе Чечерске,ведутся работы по прокладке инженерных сетей в районе улицы Но-викова города Чечерска и многое другое.Радует, что в последние годы в регионе стабилизировалась демогра-фическая ситуация. А это значит, что с уверенностью можно сказать– район будет жить и развиваться.

Нестерович Петр Васильевич заместитель председателя Чечерского райисполкома

11IO HO UN SOGNO: che un giorno sulle colline rosse della Georgia i figli degli schiavi e i figli degli schiavisti di un tempo possano sedere assieme al tavolo della fratellanza. (Martin Luther King)

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PresentazioneLa Casa di Cura “ Fondazione Gaetano e Piera Borghi “è un istituto cli-nico privato accreditato e a contratto con il S.S.N.Ha un indirizzo riabilitativo-neurologico, generale geriatrico e di mante-nimento, integrato dalla presenza di posti letto per attività di cure sub-acute, e di medicina generale, per un totale di 114 posti letto di cui 100a contratto con il Servizio Sanitario Nazionale. I pazienti vengono valutati e trattati in modo globale, al fine di consentiredi superare il trauma dell’evento acuto recuperando salute e forma fisica,particolare attenzione viene riservata agli aspetti psicologici, nonché allaprevenzione e trattamento dei fattori di rischio.La Casa di Cura dispone di uno staff medico, fisioterapico ed infermieri-stico preparato, motivato ed efficiente.Il tutto viene svolto in una confortevole struttura dove particolare atten-zione viene rivolta al paziente curandone il rapporto con l’ambiente cir-costante il personale e l’assistenza. E’ operativa inoltre un’ unità diriabilitazione ad alta specializzazioneper malati di ParkinsonNella struttura è presente anche unpoliambulatorio specialistico, un ser-vizio di diagnostica per immagini en-trambi accreditati e contrattualizzaticon il S.S.N. e un laboratorio analisi.La dotazione tecnologica avanzata edi qualità,consente di unificare le at-tività di tipo clinico, curativo e di pre-venzione da parte di specialisti dichiaro livello anche in regime di li-bera professione.La gamma dellespecialità ambulatoriali è la piùampia possibile e la presenza di unasala operatoria presso il Centro Me-dico Specialistico, attiguo al poliambulatorio stesso, con il quale vi è unrapporto convenzionale di servizio, permette l’esercizio della chirurgianei limiti dell’organizzazione consentita dalla Day Surgery.Nella Casa di Cura è presente anche un reparto accreditato con 10posti di degenza di Medicina Generale, con il compito di fornire assi-stenza ai pazienti con patologie multiple .Si caratterizza per la presenzadi particolari competenze nella diagnosi e terapia di malattie cardiova-scolari, malattie respiratorie e malattie endocrino-metaboliche. La Casa di Cura inoltre ha aderito al programma di valutazione “ JointCommission International “proposto dalla Regione Lombardia, e i nostriprotocolli e procedure si identificano con le linee guida delle società scien-tifiche di riferimento e con il Sistema Qualità.Attualmente trattiamo in regime di ricovero circa 1600 pazienti l’anno,l’esperienza acquisita nel campo della riabilitazione è valsa a far cono-scere ed apprezzare la Casa di Cura anche fuori dall’ambito regionale e

ci consente di trattare anche casi difficili ed impegnativi come i pazientiin coma. Per le attività di cure sub-acute i pazienti provengono in preva-lenza dai reparto per acuti delle aziende presenti sul territorio lombardoStimolati dai risultati raggiunti e dalla fiducia che i nostri clienti ripongonoin noi, periodicamente si mettono in atto piani di miglioramento e pro-grammi di rinnovamento tecnologico, tesi ad offrire sempre più servizidi qualità.Con questo opuscolo si vogliono fornire informazioni essenziali sul fun-zionamento e l’organizzazione della Casa di Cura, nella speranza di offrireuno strumento utile a chi deve trascorrere un periodo di cura e ai suoifamiliari.

StoriaLa Casa di Cura Fondazione Gaetano e Piera Borghi è nata nel 1992con il preciso scopo di assistenza per le persone bisognose di aiuto.Sono state create a tal fine idonee strutture che “rendono giustizia

delle loro necessità e delle loro le-gittime attese”.A tale scopo sono state realizzatenel comune di Brebbia (Va) unaCasa di Cura ad indirizzo riabilitativocon annesso poliambulatorio spe-cialistico, un laboratorio analisi clini-che e un servizio di diagnostica perimmagini ,con l’obiettivo di destinarepromuovere attività dirette alla pre-venzione, diagnosi, cura e reinseri-mento dei pazienti nel contestosociale al massimo grado di effi-cienza possibile. Attualmente la Casa di Cura è infase di ampliamento con l’obiettivo

di migliorare l’accoglienza dei pazienti ed offrire loro ulteriori possibilitàdi cura.La Casa di Cura è facilmente raggiungibile dall’ autostrada dei Laghi(A8) che dista pochi chilometri, è sulla direttrice Vergiate-Besozzo; di-stante circa 20 Km da Varese, 60 Km da Milano e 30 Km dall’aero-porto Malpensa. L’edificio, collocato nella posizione dominante chiamatoil castellaccio, è immerso nel verde della campagna con vista sulle alpi.

Principi FondamentaliLa Casa di Cura si impegna a garantire il rispetto dei principi di: Egua-glianza ed imparzialità, nella Casa di Cura ogni malato ha diritto di ri-cevere le cure mediche più appropriate, senza alcuna discriminazionedi sesso, razza, nazionalità, condizione sociale. I comportamenti deglioperatori devono essere improntati a criteri di obiettività,giustizia ed im-parzialità.

Casa di Cura FondazioneGaetano e Piera Borghi

12LA VITA: Ama la vita e amala seppure non ti da ciò che potrebbe, amala anche se non è come tu la vorresti, amala quando nasci e ogni volta che stai per morire. Non amare mai senza amore, non vivere mai senza vita. (Madre Teresa di Calcutta)

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Studio e Cura del PARKINSONLa Malattia di Parkinson rappresenta una delle più frequenti pato-logie degenerative del Sistema Nervoso Centrale e colpisce in Ita-lia oltre 300.000 persone aumentando di incidenza conl’aumentare dell’età. La terapia farmacologica ha modificato l’aspet-tativa di vita dei pazienti affetti da Malattia di Parkinson rendendolasovrapponibile a quella dei soggetti sani. Purtroppo, alcuni dei sin-tomi più importanti ed invalidanti della malattia, quali ad esempio idisturbi del cammino e dell’equilibrio, non rispondono al trattamentofarmacologico e abbassano notevolmente il livello di qualità di vitadei pazienti. La riabilitazione in questi anni ha offerto nuove pro-spettive e trattamenti, quali l’uso dei cues, cioè di stimoli sensorialiuditi, visivi e propriocettivi e del treadmill, che hanno permesso dimigliorare i disturbi del cammino e dell’equilibrio con conseguentemiglioramento della condizione di vita dei malati.Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come un tale tratta-mento intensivo possa rallentarel’evoluzione della malattia e dellesue complicanze e permettere diridurre, nel tempo, l’incrementodel dosaggio dei farmaci antipar-kinsoniani con indubbi benefici peril malato e la sua autonomia per-sonale nella vita di tutti i giorni.L’obiettivo della Casa di Cura Fon-dazione Gaetano e Piera Borghi èquella di rendere disponibile almaggior numero possibile di pa-zienti affetti da Malattia di Parkin-son i benefici di un percorsoriabilitativo multidisciplinare adalta complessità che utilizzi quelleche sono le tecniche scientificamente più validate e moderne. Per-tanto, oltre ad aver implementato un programma specifico di ria-bilitazione intensiva in regime di ricovero, come alternativa per queipazienti che non abbiano le caratteristiche di idoneità per un rico-vero riabilitativo intensivo o come integrazione per coloro che ne ab-biano già beneficiato e che necessitino di ulteriori cure, la Casa diCura propone attività ambulatoriali ad alta complessità, erogatein regime di solvenza, che permettano di riunire nella stessa se-duta quelle che sono le tecniche più efficaci e moderne. I pazientiinfatti svolgono un training riabilitativo di circa 3 ore giornaliere,composto da trattamenti fisioterapici ed un addestramento conl’uso di macchinari specifici (il treadmill con cues sensoriali, la pe-dana stabilometrica statica e dinamica, i cicloergometri). Inoltre siutilizzerà la realtà virtuale ( Nintendo WII™, Simulatore di Guida

Reale) per migliorare equilibrio, coordinazione, movimenti fini e ri-flessi. Il percorso riabilitativo sarà impostato e monitorato da per-sonale altamente specializzato attraverso l’utilizzo delle più modernetecnologie di analisi del movimento (Gait Analysis) che permetteràdi personalizzare tali percorsi in base alle caratteristiche ed esi-genze di ogni paziente. La Casa di Cura Fondazione Gaetano e Piera Borghi propone atti-vità Ambulatoriali ad Alta Complessità che consistono in pacchettidi prestazioni riabilitative multidisciplinari e multi-professionali ero-gati in regime di solvenza e caratterizzati da diversi livelli di com-plessità:

1° LIVELLO: Pacchetto riabilitativo ad alta complessità rivolto a pa-zienti cronici con rinnovata o elevata esigenza di percorso riabilita-tivo, in cui si configura un maggiore consumo di risorse pervalutazioni diagnostico-funzionali e conduzione del programma ed

in cui si ipotizzano ampie poten-zialità riabilitative (analisi del mo-vimento, fisioterapia front tofront, allenamento alle macchine,allenamento alla WII™ e Simula-tore di Guida Reale).Durata: circa 3 ore

2° LIVELLO: Pacchetto riabilita-tivo a minore complessità rivoltoa pazienti maggiormente com-promessi ma con residue poten-zialità riabilitative (fisioterapiafront to front, allenamento allemacchine secondo capacità indi-viduali). Durata: circa 2 ore

Casa di cura Fondazione Gaetano e Piera BorghiVia Petrarca 33, 21020 Brebbia (Varese)Casa di Cura:Telefono 0332 971333 fax 0332 971335 Centro Diagnostico Terapeutico:Telefono 0332 770205 fax 0332 793969Emai: info@fondazionegaetanopieraborghi.itwww.fondazionegaetanopieraborghi.it

Presidente Sig. Angelo BorghiDirettore Sanitario Dr. Roberto Giani Medico Chirurgo Specialista in Geriatria e Gerontologia

22 Febbraio 2016

Inizio attività ambulatoriale per malattiadi Parkinson e disordini del movimento

13L’INGIUSTIZIA: “Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia,

commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. È la qualità più bella di un buon rivoluzionario.” (Ernesto Che Guevara)

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Sempre attenti ai bisogni dei cittadini

Il Centro Medico Specialistico

La scelta di aprire un nuovo Centro Medico Speciali-stico, attiguo alla Casa di Cura “Fondazione Gaetanoe Piera Borghi”è stata dettata dalla volontà di avereuna struttura in grado di soddisfare le sempre mag-giori richieste che provengono dal territorio e dalleaziende al fine di fornire visite specialistiche e indaginidiagnostiche in regime privatistico entro le 48 oredalla richiesta , nel rispetto dei principi deontologici edelle buone regole di qualità.Il CMS è una struttura sanitaria diricovero a ciclo diurno con an-nesso il poliambulatorio speciali-stico ed è situato in via Petrarca33 a Brebbia, in un contesto ur-bano di facile accessibilità.Dotato di tecnologia avanzata ilCentro Medico consente di unifi-care le attività di tipo clinico, cu-rativo e di prevenzione da parte dispecialisti di chiaro livello in re-gime di libera professione.Le prestazioni specialistiche of-ferte sono quelle ricorrenti peruna popolazione costituita preva-lentemente da persone che invec-chiano, e che, se pure in buonasalute, avvertono la necessità dieffettuare controlli sul piano pre-ventivo o piccoli interventi in re-gime di Day-Surgery.Sono destinati all’attività speciali-stica ambulatoriale quattro ambulatori, di cui uno de-dicato all’attività di Odontostomatologia, uno allaGastroenterologia-Chirurgia ed Endoscopia Digestiva,per le altre specialità vengono utilizzati gli altri ambu-latori a rotazione. In particolare vengono effettuate visite nell’ambitodella specialità di Cardiologia, Chirurgia Generale, To-racica, Vascolare, Ortopedia, Chirurgia plastica, è at-tivo anche un ambulatorio dove vengono effettuateEcografie, Ecocolordoppler dei TSA, e la terapia conOnde D’urto.

L’area dedicata alla Day-Surgery consta di una salaoperatoria, due camere di degenza ciascuna con dueposti letto, una sala visita, una cucina e servizi igienicidedicati. La sala operatoria per le sue caratteristiche struttu-rali e tecnologiche altamente qualificate, è idonea pereseguire interventi chirurgici, ortopedici , oculistici edi radiologia interventistica in regime di ricovero aciclo diurno.

Il Centro Medico Specialistico èaperto tutti i giorni dal lunedì al ve-nerdì dalle ore 8,30 alle ore 19,00ed il sabato dalle ore 8,30 alle 12,00

Per le prenotazioni 0332 778200

14LA PACE: “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.” (don Lorenzo Milani)

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Tel. 0332 280468 - Fax 0332 [email protected]

La Casa di Cura è accreditata e a contratto con il ServizioSanitario Nazionale ed eroga prestazioni di Riabilitazionenelle aree: SPECIALISTICA NEUROMOTORIA, GENERALE-GERIATRICA, MANTENIMENTO e nell’attività delle CURESUBACUTE. Inoltre la casa di Cura è accreditata e a con-tratto per la specialistica ambulatoriale, diagnostica perimmagini e autorizzata per il Laboratorio Analisi.DAL 2012 LA CASA DI CURA E’ STATA ACCREDITATADALLA REGIONE LOMBARDIA PER L’ASSISTENZA DO-MICILIARE INTEGRATA (ADI)

Articolazione delle responsabilitàLe attività del Servizio di Assistenza Domiciliare sono pergli aspetti sanitari coordinate da:Dr Roberto Giani - Di-rettore Sanitario

Ambiti territorialiPrevalentemente l’ADI verrà assicurata nel territorio dei

Distretti di Laveno Mombello e di Sesto Calende.

Tutela della privacy e consenso informatoAl momento dell’accettazione viene richiesto al paziente disottoscrivere il consenso alle cure e al trattamento deipropri dati personali e sanitari limitatamente alle esigenzefunzionali della Fondazione.La Fondazione Borghi è titolare del trattamento dei datisensibili. Tutte le prestazioni domiciliari vengono registratesu apposita modulistica, che insieme al P.A.I.(Piano Assi-stenza Individuale) e a tutta la documentazione sanitaria,costituiscono il fascicolo personale dell’utente.Tutti gli operatori devono mantenere la massima riserva-tezza sulle condizioni di salute del paziente, che solo incaso di consenso esplicito possono essere comunicateanche ai familiari o ad altre persone identificate dal pa-ziente stesso.

Assistenza domiciliare integrata

15CULTURA: Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di

comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto,chi sente la relazione con tutti gli altri esseri. Cosicché essere colto, essere filosofo lo può chiunque. (Antonio Gramsci)

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Il 26 aprile 1986, nel corso di una sperimentazione non ri-spettando le norme di sicurezza e commettendo anche al-cuni errori umani, nella cittadina di Cernobyl all’estremodell’UCRAINA, si verificò una spaventosa esplosione del re-attore n. 4 della Centrale Nucleare, con il conseguente dif-fondersi, su vasta scala non solo in Europa ma anche in tuttela parti del globo, di una nube radioattiva colpendo milioni dipersone. I Paesi maggiormente colpiti furono Russia,Ucraina ma soprattutto la Bielorussia con un quarto del ter-ritorio completamente inquinato dalla radioattività. Migliaia dipersone furono costrette ad abbandonare in fretta e furia leloro case perché quel territorio era diventato invivibile. Cer-nobyl è stato il più grande disastro ambientale del XX secolo,quello più grande della storia della intera umanità, secondoforse ai meteoriti che hanno colpito la Terra milioni di anni fae che provocò l’estinzione dei dinosauri.

• QUANTI FURONO I MORTI ACCERTATI A CAUSA DELLOSCOPPIO DELLE CENTRALE ?Nei primi giorni dopo lo scoppio della centrale nucleare mo-rirono circa 40 persone. Ma altre persone morirono neimesi successici a causa delle radiazioni subite. Ma il datopreciso non esiste perché su questa questione la comunitàscientifica si è divisa: c’è chi parla di 10.000 morti,200.000, 500.000 e anche un milione di morti. Gli effettidell’inquinamento radioattivo vengono tenuti segreti daquella parte della comunità scientifica che tenta di ridi-mensionare la catastrofe di Cernobyl per poter continuarea costruire nuove centrali nucleari.

• CHI FURONO I COSIDETTI LIQUIDATORI?Con questo termine sono chiamati tutte quelle persone(pompieri – militari – tecnici – operai circa 600.000 uomini)che parteciparono a rischio della loro vita allo spegnimentodell’incendio e alla messa in sicurezza dell’impianto. La stra-grande maggioranza di questi uomini sono morti negli anni

Perché i bambini di Cernobyl: domande e risposte

successivi. Al loro sacrificio noi dobbiamo la nostra vita per-chè riuscirono a spegnere l’incendio e a salvare l’intera Eu-ropa dalla esplosione nucleare che avrebbe reso invivibiletutto il continente inquinato dalla radioattività.

• COSA SONO LE ZONE MORTE?Il territorio della Bielorussia è stato suddiviso a secondo delgrado di inquinamento subito. Le zone morte o proibite,sono tutte quelle parti di territorio in cui la radioattività e su-periore a 40 curie per Kmq. in cui è vietato abitare. Lazona interno a Cernobyl per un raggio di 30 Km. è zonaproibita, presidiata giorno e notte dall’esercito e si calcolache rimarrà inabitabile per circa 2000 anni.

• MA PERCHE’ VENGONO IN ITALIA I BAMBINI DI CER-NOBYL?Dopo alcuni anni dallo scoppio della centrale nucleare,scattò a livello internazionale una gara della solidarietà perfar trascorre queste vacanze terapeutiche ai bambini diCernobyl. E’ stato verificato dall’ENEA, l’istituto scientificonazionale, che in mese trascorso fuori dai territori inqui-nati, i bambini possono perdere sino al 50% della radioat-tività che hanno nel corpo. Solo in tre mesi la perdonocompletamente. Ma poi questi bambini ritornano nei lorovillaggi, vivono e si cibano di prodotti alimentari inquinati eriassorbono quindi la radioattività che avevano perso. In Bie-lorussia i bambini che vivono nelle zone inquinate dovevanolasciare il proprio territorio per due volte all’anno per un pe-riodo di un mese per risanarsi. Ora a causa delle difficoltàeconomiche, questo periodo di risanamento è garantitodalla stato solo per una volta. La seconda volta ora le fa-miglie se lo devono pagare di tasca propria, ma dato il red-dito molto basso per questi bambini è praticamenteimpossibile.

• MA COSA PROVOCA LA RADIOATTIVITA’?

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16 LA POLITICA: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.” (don Lorenzo Milani)

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L’inquinamento radioattivo provocaun aumento di tutti i tumori, soprat-tutto alla tiroide anche 100 volte su-periore alle medie internazionali e ladiminuzione delle difese immunitariein generale, rendendo questi bam-bini in uno stato di perenne debo-lezza. Quando noi li ospitiamoall’apparenza sembrano ovviamentetutti bambini sani anche perché laradioattività è qualcosa di invisibile,non si può toccare con mano.

• MA PERCHE’ QUESTI POPOLA-ZIONI CONTINUANO AD ABITAREIN QUESTI TERRITORI INQUINATI?Nelle zone inquinate, più della metàdella popolazione residente hanno ab-bandonato le loro case per trasferirsiin qui territori non toccati da unaforte radioattività. Attualmente inqueste zone vivono circa tre milioni dipersone di cui 800.000 circa sonobambini. In questi ultimi anni però, lapopolazione in questi territori è au-mentata, da immigrati che sonoscappati da quei paesi in guerra acausa della dissoluzione del vecchioimpero sovietico e molti non hannotrovato di meglio di andare a rioccu-pare le case abbandonate da coloroche sono scappati a causa della ra-dioattività.causa della radioattività.

• MA FINO A QUANDO CONTI-NUERA’ L’EMERGENZA CON IBAMBINI DI CERNOBYL?Le zone proibite rimarranno tali per alcuni millenni. Il CESIO137 dimezza la sua presenza nell'arco di almeno 30 anni.Altre sostante come il plutonio, potranno scomparire nel-l’arco di 2000 anni. Si prevede che alcune zone oggi for-temente inquinate potranno ritornare ad essere pulitenell’arco di 300 anni.

• I PERICOLI DELLA CENTRALE SONO FINITI?I pericoli non sono per nulla terminati. Cernobyl rimane unasorta di bomba ad orologeria pronta a riesplodere da unmomento all’altro. Il sarcofago in cemento armato costruitointono al reattore n. 4 presenta crepe e fessurazioni, da cuicontinua ad uscire materiale radioattivo. Su questo sarco-fago incombe il pericolo di terremoti o di inondazioni. Se il fiume che scorre presso Cernobyl dovrebbe uscire einondare la base della centrale, ci troveremmo con il MareMediterraneo radioattivo con un disastro 100 volte supe-riore a quello provocato nel 1986. Attualmente si sta pro-gettando di costruire una nuova costruzione avveniristica acupola che dovrebbe proteggere la centrale della morte peri prossimi 100 anni. Poi si vedrà.

• GLI EFFETTI NEGATIVI DELLA RADIOATTIVITA’ SONOTERMINATI?Gli effetti negativi della radioattività, sono tutt’altro che con-clusi. La comunità scientifica sta aspettando quando i figlidi Cernobyl (coloro che sono nati dopo lo scoppio della cen-trale nucleare) inizieranno a procreare e ad avere figli, percapire se la radioattività ha provocato mutazioni genetichetali da provocare altri disastri.tazioni genetiche tali da pro-vocare altri disastri.

Tutti coloro che vogliono approfondire le tematichelegate allo scoppio della centrale nucleare di Cer-nobyl, possono anche andare sui seguenti siti:

www.legamabientesolidarietà.it www.mondoincammino.orgwww.progettohumus.it www.versoest.itwww.aiutiamoliavivere.it

17ACCOGLIENZA: “Io vedo che, quando allargo le braccia, i muri cadono. Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri.” (don Primo Mazzolari)

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18LA SCUOLA: Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego". (don Lorenzo Milani)

“29 anni dopo il tragico incidente, ho voluto vedere con i miei occhi questi luoghi per raccontare e riportarealla luce luoghi spettrali e inospitali dove alcune persone cercano di dare un senso alla loro vita che “con-tinua” e cercano di riparare l’irreparabile. Un’esperienza che mi ha letteralmente segnato emotivamente,ho cambiato il mio modo di fotografare, ma soprattutto il modo di vedere il mondo che mi circonda.”

Chernobyl, una ferita ancora aperta

Un piccolo estratto dal mio fotoreportage dal titolo “L’ecodi Chernobyl”.

Mi chiamo Gabriele Vanetti, sono di Arcisate (Varese) e ho32 anni.Faccio il fotografo per passione, passione che mi ha portatonell’Aprile dello scorso anno a visitare per un’intera settimanala zona di esclusione, la città fantasma di Pripyat, quello cherimane della centrale nucleare di Chernobyl e incontrare per-sone (anziane) che sono rientrate a vivere abusivamente nelleloro vecchie case in seguito all’evacuazione del 1986. In que-ste poche righe vorrei raccontarvi quello che è stato il mioviaggio.Con la maschera sul volto per filtrare l’aria, il contatore di ra-

diazioni sempre in tasca e l’autorizzazione del governo, è solocosì che si cammina per le strade di quell’angolo di Ucrainaabbandonato dopo il disastro nucleare di Chernobyl del1986. Entrare non è facile, è una zona militarizzata e sei se-guito costantemente da una guida.Ho passato una settimana all’interno della zona evacuata e inquei 30 chilometri di raggio che hanno chiuso la zona intornoalla centrale. Una zona in cui il tempo si è congelato e in cuipaure e timori sono ancora alti al punto che alla sera è in vi-gore il coprifuoco: in ostello facevano l’appello e poi ci chiu-devano dentro le nostre stanze. Fuori però, la vita continua.Non solo quella della natura che, lentamente, sta inghiot-tendo tutto, ma anche quella delle persone che vivono an-cora all’interno di quella zona pericolosa.

Il libro fotografico, L’Eco di Chernobyl, può essere ritirato anche presso il fotografo di Induno Olona in Via Jamoretti

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19RIVOLUZIONE: “Non vogliamo una rivoluzione che invidi, ma una rivoluzione che ami: non vogliamo portar via a nessuno il suo piccolo star bene, vogliamo solo impedirgli che il suo piccolo star bene determini lo star male di molti. ” (don Primo Mazzolari)

Ho incontrato diversi uomini e donne che sono tornati nelleloro case e che da anni vivono da soli in villaggi completa-mente abbandonati al punto che non hanno neanche l’acquacorrente e bevono dai pozzi contaminati dalle radiazioni; soloogni tanto qualche volontario porta loro scorte di cibo perandare avanti. Le loro storie sono una bastonata al cuore. Ma da quel viag-gio è iniziato un altro tipo di viaggio, quello che faccio per rac-contare ciò che ho visto, per descrivere e soprattuttomostrare quella parte di mondo che tutti conoscono, masulla quale circola anche moltissima ignoranza. Una narra-zione che adesso si è anche arricchita di un libro fotografico“L’eco di Chernobyl”, che mostra gli ambienti spettrali dellacittà di Prypiat, permette di entrare nella centrale nuclearee avvicinarsi ai cantieri del gigantesco sarcofago che contiene(e conterrà) le radiazioni e che racconta le storie di alcuni“abitanti invisibili”. Storie che saranno al centro anche di unnuovo ed imminente reportage dal momento che ad Aprile diquest’anno tornerò a Chernobyl, anche perché una delledonne che ho incontrato in un villaggio compirà 90 anni: bi-sogna festeggiare!

Gabriele Vanettiwww.gabrielevanetti.it – [email protected]

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Nei nostri punti vendita potrai trovare diverse tipologie di prodotti legati ai settori dell’illuminazione, dell’elettroforniture, della ferramenta, dell’utensileria, automazioni, climatizzazione, materassi, serramenti, sistemi di sicurezza e TVCC,

arredamento, elettrodomestici da incasso e libero posizionamento, telefonia, Home Video e HI-FI.

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FITOTERAPIA - NATUROPATIA - CONSULENZE - CORSIFITOTERAPIA - NATUROPATIA - CONSULENZE - CORSIOrario d’apertura: martedì - giovedì - sabato: .......................................................................................................... 9.00 - 12.30 / 16.00 - 19.00mercoledì - venerdì: .............................................................................................................................................................................. 9.00 - 12.30

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Dott. Gabriele PeroniFARMACISTA

MASTER INTERNAZIONALE IN NUTRIZIONE E DIETETICA

I bambini di Cernobyl presso la Cascina Caddè di Comerio, dopo aver visitato le Grotte del Remeron

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