Centro urbano/Frazione di Ponte Felcino · Tevere" sono i torrenti Cerfone, Nèstore e Niccone in...

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Arch. Francesco Nigro; Ecoazioni S.n.c. - Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci Giugno 2011 Collaboratori arch. Roberto Parotto, pianif. terr. Vito Racioppi, arch. Stefania Santostasi Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO SCHEDE CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”. Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale Perugia Centro urbano/Frazione di Ponte Felcino

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Arch. Francesco Nigro; Ecoazioni S.n.c. - Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci Giugno 2011

Collaboratori arch. Roberto Parotto, pianif. terr. Vito Racioppi, arch. Stefania Santostasi

Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

SCHEDE CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Perugia Centro urbano/Frazione di Ponte Felcino

Comune/ Perugia Comune/ Perugia

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Collaboratori arch. Roberto Parotto, pianif. terr. Vito Racioppi, arch. Stefania Santostasi

Parte Prima – QC/SA SCHEDE CENTRI URBANI

Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

Comune di Perugia

Ruolo e rango del Comune nel contesto dell’Alta e Media Valle del Tevere

Il ruolo di Perugia, di centro ordinatore con funzione primaria a livello regionale e di luogo per eccellenza di polarizzazione delle principali relazioni con il contesto nazionale (così come definito dal PUT) e i suoi attributi, di vera e propria emergenza storica e politica del territorio, con caratteri di valenza insediativa, sociale e simbolica, la sua identità di rappresentazione politica e sociale del territorio regionale, nonché di valenza culturale (individuati come caratteri emergenti della Struttura Identitaria Regionale dal PPR), condizionano fortemente l’assetto insediativo, morfologico e funzionale dei centri che fanno parte della conurbazione a corona del Capoluogo, nonché dell’intero territorio comunale. La valle del Tevere con i suoi elementi naturali, rurali e insediativi espressione di assetti storici consolidati intorno al fiume e il fascio infrastrutturale costituiscono l’altra “entità” territoriale che domina il territorio comunale. I caratteri di modernità conferiti dall’E45 e dalla SS75 e SS75bis e dalla concentrazione insediativa lineare intorno alla complessa infrastrutturazione di corona al Capoluogo, sono comunque espressione di una forte identità locale, anche se non hanno trovato una definizione morfologica e funzionale di qualità elevata e in molte situazioni negano una relazione riconoscibile con il fiume.

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CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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Popolazione e attività

La popolazione residente nel Comune di Perugia, relativa al 01-01-2010, è di 166.667 unità; la densità abitativa è di 370,43 abitanti per Km2.

L’analisi della serie storica della popolazione censuaria, dall’anno 2004 al 20101, evidenzia un andamento in costante crescita pari al 7,70%.

Nel territorio comunale sono presenti 18 aree industriali per una estensione complessiva di circa 499 ha.

IMPRESE PRODUTTIVE ANNO 20082

Agricoltura e Pesca

Industria

Servizi Altre Imprese

1323 3943 8884 105

IMPRESE PRODUTTIVE E ADDETTI ANNO 2001

3

Numero Addetti

Industria 2000 9216

Commercio 3099 9632

Altri Servizi 5163 17293

1 Elaborazione su dati Istat. 2 Indicatori ambientali ARPA Umbria 3 Dati Istat 2001

Mobilità

La rete viaria trova gli assi portanti in due arterie: la E 45, ammodernata e trasformata in una SGC a quattro corsie negli anni ’70 e completata in questi ultimi anni ‘90, e le SS. 75 e 75 bis, che ricalca la direttrice di grande rilevanza nei secoli XVII e XVIII quale collegamento dei porti dello Stato Pontificio sul Tirreno e sull’Adriatico, anche questa completata negli ultimi anni; ad esse si aggiunge la Flaminia che ha perso però nel tempo il suo ruolo. Su questi tre assi, che costituiscono i fondamentali collegamenti con l’esterno del territorio regionale, si attesta una rete viaria interna densa, soprattutto perché testimonianza di una lunga e diffusa colonizzazione del territorio e strumento delle fitte relazioni tra le polarità di un insediamento storico minuto e sparso, ma sostanzialmente debole, in quanto incapace di raccordare adeguatamente questo sistema insediativo con l’esterno.

Per quanto riguarda il parco veicolare negli ultimi 5 anni c’è stato un incremento del 2,20% circa, arrivando ai 146.548 del 2009, pari a 0,87 veicolo per abitante.

Anno

AUT

OBU

S

AUTOCARRI

TRASPORTO

MERCI

AUTOVEICOLI

SPECIALI /

SPECIFICI

AUTOV

ETTUR

E

MOTOCARRI E

QUADRICICLI

TRASPORTO

MERCI

MOT

OCI

CLI

MOTOVEICOLI E

QUADRICICLI

SPECIALI / SPECIFICI

RIMORCHI E

SEMIRIMORCHI

SPECIALI / SPECIFICI

RIMORCHI E

SEMIRIMORCHI

TRASPORTO

MERCI

TRATTORI

STRADALI O

MOTRICI

T O T A L

2005 660 10.532 1.926 111.414 882 14.166 127 2.355 834 407 143.303

2006 620 10.482 1.896 111.990 856 14.880 160 2.320 779 383 144.366

2007 622 10.539 2.005 112.146 839 15.627 184 2.271 782 331 145.346

2008 628 10.657 2.059 113.325 828 16.375 199 2.258 784 358 147.471

2009 605 10.860 2.118 113.645 816 17.058 218 304 575 349 146.548

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SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Acqua

I sottobacino di nostro interesse in questo caso sono due: Alto Tevere si estende dall’Emilia Romagna (monte Fumaiolo, circa 1.300 m s.l.m.) fino a valle del nucleo urbano di Perugia. La superficie di tale sottobacino è pari a circa 2.174 km2 di cui 1.436 in territorio umbro. I principali affluenti del Fiume Tevere all'interno dell'Unità Territoriale "Alto Tevere" sono i torrenti Cerfone, Nèstore e Niccone in destra idrografica, Carpina e Assino in sinistra idrografica; essi presentano, in generale, un regime marcatamente torrentizio, di tipo appenninico o di magra estiva. Il nucleo urbano di Perugia ricade solo parzialmente nel territorio in esame, poiché una sua parte è ricompresa all'interno dell'Unità Territoriale "Nestore". Il sistema industriale si sviluppa con geometria lineare lungo le stesse vie di comunicazione con due aree a elevato grado di saturazione: la prima, a nord, nei comuni di Città di Castello, Umbertide e San Giustino, la seconda, a sud, nel comune di Perugia.

Nestore il quale si estende per una superficie complessiva di circa 726 km2. Il fiume Nestore, affluente in destra idrografica del Tevere, ha una lunghezza complessiva di 48 Km e ha origine nella parte sud-occidentale della regione, a sud del Lago Trasimeno. Il sottobacino, caratterizzato da litologie prevalentemente a medio bassa permeabilità, è privo di corpi idrici sotterranei significativi fatta eccezione per l'area di confluenza con il fiume Tevere dove comprende parte della Media Valle del Tevere. Il centro urbano principale è rappresentato dalla città di Perugia quasi interamente compresa in questo bacino, centri urbani minori sono gli abitati di Marsciano, Magione e Corciano. Le attività industriali sono prevalentemente situate nella fascia pianeggiante e basso collinare compresa tra la parte ovest del capoluogo regionale e il lago Trasimeno e che interessa i comuni di Perugia, Corciano e Magione. L'area è attraversata da un importante sistema viario che collega il capoluogo regionale con le regioni limitrofe: il raccordo autostradale Perugia-Bettolle e la linea ferroviaria Foligno-Terontola. I settori maggiormente sviluppati sono quello alimentare, della confezioni di articoli di vestiario e delle industrie tessili in genere, della produzione e lavorazione dei prodotti in metallo.

Nel territorio sono presenti i seguenti acquieferi: Acquifero Alluvionale Alta Valle del Tevere: è ospitato in un’ampia zona alluvionale che si estende dalla diga di Montedoglio fino all'altezza di Città di Castello per circa 130 kmq e per circa il 60% ricade all’interno del territorio umbro. L’asse principale del flusso idrico sotterraneo segue l’andamento del corso del fiume Tevere. La parte centrale della piana è caratterizzata da un materasso alluvionale con spessore massimi superiori a 100 mt, ben sviluppato nella parte superiore e centrale della piana, fino alla confluenza con il torrente Cerfone, dove lo spessore si riduce a non più di 20 mt. Nella parte inferiore le alluvioni sono estremamente ridotte e di natura prevalentemente fine (in corrispondenza dell’alveo del Tevere lo spessore massimo è di circa 10 mt). Nella zona a sud di città di Castello, il Tevere drena la falda e si manifesta un aumento della portata fluviale a causa delle emergenze subalvee. Acquifero alluvionale della Media Valle del Tevere: è ospitato in un’area valliva di modesta ampiezza che si estende longitudinalmente per circa 85 km nella parte centrale della regione e può essere suddiviso in due settori indipendenti, a nord e a sud di Perugia, separati dalla soglia morfologica di Ponte San Giovanni. Il settore a nord ricade interamente nella fascia contermine e supera i 2-3 chilometri di ampiezza solo in corrispondenza della confluenza di alcuni torrenti, mentre il settore a sud, si estende fino al sottobacino del Medio Tevere e presenta ampiezza media di circa 4 chilometri.

L’asse di drenaggio principale coincide con l'asse del Tevere in entrambe i tratti e si delineano, inoltre, linee di flusso secondarie trasversali all’asse della valle in corrispondenza dei principali affluenti. La profondità della falda è generalmente compresa tra 2 e 10 metri. La falda principale è pertanto superficiale ospitata nei depositi grossolani sia recenti che terrazzati del Tevere, con spessori produttivi dell’ordine dei 10 metri. A maggiore profondità, a partire da 15- 20 metri dal piano campagna, sono stati rinvenuti altri livelli acquiferi che localmente danno luogo a fenomeni di risalienza. Acquifero alluvionale Valle Umbra: è ospitato nella valle omonima che si sviluppa nella fascia centro occidentale della regione, con estensione di circa 330 km2. La valle è compresa tra i rilievi occidentali dei monti Martani e quelli orientali del monte Subasio, monti di Foligno e Spoleto. I depositi alluvionali della Valle Umbra presentano caratteristiche fortemente variabili arealmente. Si possono individuare alcuni settori caratterizzati dalla presenza di depositi permeabili con spessori elevati (100-200 metri). Nella parte settentrionale della Valle in destra del fiume Chiascio si trovano i depositi del paleo Chiascio con spessori superiori a 100 metri. Questi sono caratterizzati da livelli ghiaiosi interdigitati a livelli più fini e sono sede di uno degli acquiferi più importanti della regione: l'Acquifero di Petrignano d'Assisi. Tale acquifero, nella parte a nord di Petrignano d'Assisi, ha uno spessore ridotto ed è in condizioni freatiche, mentre, a partire dall'altezza del centro abitato, aumenta il suo spessore e si ha una situazione multifalda con condizioni semiconfinate degli orizzonti acquiferi inferiori. In sinistra del fiume ad ovest della struttura del Monte Subasio sono presenti i depositi a granulometria variabile della paleoconoide del torrente Tescio.

Uso risorsa idrica

Il territorio comunale fa parte dell’ATO n. 1 e del sistema acquedottistico denominato “Sistema Perugino - Trasimeno”, il quale è costituito dai comuni di Assisi, Bastia, Bettona, Cannara, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Corciano, Lisciano Niccone, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Perugia, Piegaro, Torgiano, Tuoro, Valfabbrica, per complessivi 335.000 utenti da servire all’orizzonte temporale 2040. Il fabbisogno medio previsto al 2040 è di circa 1.400 l/s, corrispondente a circa 44,2 Mm3.

Consumi idropotabili

Consumi giornalieri netti medi nell'anno (l/g/ab.servito)4

domestico extradomestico comunale altri usi totale

136 23 19 1 179

Perdite globali (reali+fittizie) in alcuni comuni della regione5

Perdite Volumi (m3)

totali immessi Volumi (m

3)

consegnati (m3) (%)

3.700.000 2.098.062 1.601.938 43,3

Acque Reflue Agglomerati di consistenza superiore a 2.000 AE: AE nominali, serviti e depurati6

AE nominali AE serviti % AE serviti AE depurati % AE depurati

55.859 52.123 93 52.123 93

4 Fonte: Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti (PRRA), Regione Umbria, 2002. 5 Fonte: Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti (PRRA), Regione Umbria, 2002 6 Fonte: ARPA Umbria

Acquiferi Alluvionali

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Parte Prima – QC/SA SCHEDE CENTRI URBANI

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CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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Sistema naturale

Rete ecologica

Rete ecologica

Rete Natura 2000

Nel comune di Perugia sono presenti 8 SIC che sono: IT5210012 , IT5210015, IT5210021, IT5210025, IT5210029, IT5210033, IT5210075 e IT5210077.

Il SIC IT5210012 è denominato “Boschi di Montelovesco - Monte delle Portole” il quale si estende per una superficie di 1961,00 ha. Rilievi collinari di natura marnoso-arenacea dove le coperture vegetazionali sono date, quasi esclusivamente, da boschi di Quercus cerris e Ostrya carpinifolia, inquadrati nell'Aceri obtusati-Quercetum cerris. I valloni di questo sito si contraddistinguono per essere quasi completamente disabitati. Tuttavia molto intenso resta l'utilizzo a ceduo dei boschi di caducifoglie submediterranee, che rappresentano la vegetazione tipica delle colline marnoso-arenacee dell'Umbria. Tra la fauna da segnalare anche Leuciscus cephalus (specie autoctona), Buteo buteo (specie poco comune). Il SIC IT5210015 è denominato “Valle del Torrente Nese” il quale si estende per una superficie di 510,00 ha. Area collinare di natura marnoso-arenacea e calcarea solcata del Torrente Nese. E' caratterizzata da boschi del Quercion ilicis (9340), da boschi misti di Quercus cerris e Ostrya carpinifolia, dell'Aceri obtusati-Quercetum cerris, ma anche da pascoli dell'Asperulo purpureae-Brometum erecti (6210) e da nuclei cedui a Quercus pubescens (91H0). Lungo il Nese è presente una vegetazione ripariale riferibile al Salicetum albae (92A0). Valle con bassa antropizzazione e presenza di un buon numero di fitocenosi in rapporto alla superficie del sito. In particolare i boschi di Quercus ilex costituiscono un interessante esempio di vegetazione mista fra sclerofille sempreverdi e caducifoglie che, da un punto di vista biogeografico, rappresenta la transizione tra la vegetazione mediterranea del Quercion ilicis e quella delle aree collinari interne del Laburno-Ostryon. Tra la fauna da segnalare anche Buteo buteo e Falco tinnunculus (poco comuni). Il SIC IT5210021 è denominato “Monte Malbe” il quale si estende per una superficie di 510,00 ha. Rilievo calcareo dove. oltre agli habitat segnalati con codice ed attribuiti al Quercetalia pubesceti-petraeae (9260) ed all'Orno-Quercetum ilicis (9340), si rinvengono boschi di Quercus cerris con Quercus petraea e Carpinus betulus, sui versanti ombrosi; cenosi di Quercus cerris, con un sottobosco di sclerofille

IT5210025

IT5210021

IT5210012

IT5210075

IT5210033

IT5210075

IT5210015

IT5210029

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Arch. Francesco Nigro; Ecoazioni S.n.c. - Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci Giugno 2011

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Parte Prima – QC/SA SCHEDE CENTRI URBANI

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CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

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CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

sempreverdi, nei versanti più soleggiati, attribuite all'Erico scopariae- Quercetum cerridis; cedui di ostrya carpinifolia, dello Scutellario-Ostryetum. Nelle radure sono diffusi arbusteti a Juniperus oxycedrus (5211), Calluna vulgaris, od a Sarothamnium scoparius e Pteridium aquilinum. L'aspetto saliente del sito è dato dal poter essere considerato come punto d'ncrocio di diverse influenze bioclimatiche. Le leccete, che rivestono il versante meridionale, rappresentano infatti un esempio di vegetazione mista di sclerofille sempreverdi e caducifoglie, che testimonia la transizione fra la vegetazione del Quercion ilicis e quella del Quercion pubescenti-petraeae. Analogamente le cerrete più termofile dell' Erico-Quercetum cerris, costituiscono uno dei punti più interni ed orientali dell'associazione; mentre, sui versanti settentrionali sono presenti boschi dello Scutellario-Ostryetum, prossimi al limite orientale di distribuzione appenninica. Tra le entità floristiche, oltre alle specie endemiche, sono state segnalate Dracunculus vulgaris, Ulex europaeus e Genista germanica poichè rare a livello regionale; Calluna vulgaris, in quanto di particolare interesse fitogeografico. Tra la fauna da segnalare anche Buteo buteo, Falco tinnunculus, Sylvia melanocephala (specie poco comuni). Il SIC IT5210025 è denominato “Ansa Degli Ornari” il quale si estende per una superficie di 198,00 ha. L'area è formata da un'ansa del Fiume Tevere circoscritta da boschi di alto fusto, con diverse specie di querce, tra cui Quercus robur, che rivestono il terrazzo fluviale costituito da depositi alluvionali. Nel sottobosco sono comuni Laurus nobilis ed alcune specie arbustive mediterranee. Il sito, oltre alla vegetazione ripariale del Tevere (qui in discreto stato di conservazione) e ad alcuni laghetti con cenosi idrofitiche ed elofitiche, comprende l'ultimo lembo di foresta igrofila planiziale presente in Umbria. Tale bosco di elevato valore fitogeografico e naturalistico (perchè mantenuto ad alto fusto e con ricca flora arbustiva ed erbacea), si presenta modificato nella composizione floristica più significativa: Tra le specie presenti sono segnalate Quercus robur e Laurus nobilis, rare a livello regionale. Tra la fauna da segnalare anche Leuciscus cephalus (specie autoctona importante rispetto alla banalizzazione della comunità ittica). Il SIC IT5210029 è denominato “Boschi e brughiere di Cima Farneto - Poggio Fiorello” il quale si estende per una superficie di 326,00 ha. Area con paleosuoli lisciviati, acidificati e mineralizzati, dove oltre agli habitat segnalati ed attribuiti alle associazioni Danthonio-Callunetum ed Hieracio racemosi-Quercetum petraeae (9190), è presente lungo le linee di ruscellamento primaverile, l'associazione Oenantho pimpinelloides-Linetum biennis. Il sito racchiude uno degli ultimi lembi di bosco planiziale acidofilo dell'Umbria e del Italia centrale. Questa cenosi, inquadrabile nel Quercion robori-petraeae è tipica dell'Europa centrale ed in Umbria si trova al limite meridonale del suo areale e pertanto assume un notevole interesse fitogeografico e naturalistico. Molto importanti sono poi le cenosi di sostituzione quali: brughiere a Calluna vulgaris; aggruppamenti a Molinia caerulea; vegetazione dei ruscelli primaverili dell'Oenantho pimpinelloides-Linetum biennis. Tra le specie floristiche presenti spiccano Tuberaria legnosa, rarissima a livello nazionale, Calluna vulgaris, di interesse fitogeografico e Malus florentina, rara a livello regionale.. Tra la fauna da segnalare anche la presenza del Buteo buteo del Falco tinnunculus e della Sylvia melanocephala (specie poco comuni). Il SIC IT5210033 è denominato “Boschi Sereni - Torricella” il quale si estende per una superficie di 258,00 ha. Modesta area collinare con substrato costituito da depositi lacustri villafranchiani ricoperta quasi totalmente da fustaie di Quercus cerris con Quercus frainetto e Quercus petraea. Nel sottobosco si associano sclerofille sempreverdi con elementi caducifogli collinari che, nell'insieme, avvicinano questi boschi a quelli del Teucrio siculi-Quercion cerridis. Il sito comprende boschi a Quercus frainetto posti in corrispondenza del limite nord-orientale di distribuzione nella penisola italiana, e perciò di grande valore fitogeografico. Notevole è anche l'importanza floristica per la presenza, oltre alle endemiche, di specie: rare a livello nazionale (Tuberaria lignosa); rare a livello regionale (Malus florentina) e di particolare interesse fitogeografico (Calluna vulgaris). Per la fauna si segnala anche Buteo buteo (specie poco comune). Il SIC IT5210075 è denominato “Boschi e pascoli di Fratticiola Selvatica” il quale si estende per una superficie di 2313,00 ha. Vasta area collinare, di natura marnoso-arenacea, che si contraddistingue per l'alternanza di boschi (che rivestono le aree più acclivi), arbusteti e campi. Le formazioni forestali sono costituite prevalentemente da cerro (Quercus cerris) che, a seconda dell'esposizione dei versanti, si associa al carpino nero (Ostrya carpinifolia) o alla roverella (Quercus pubescens). Solo sui versanti più elevati tali formazioni, inquadrabili nell'associazione Acero obtusati-Quercetum cerris, vengono sostituite da boschi puri di cerro, dell'ordine Quercetalia pubescentipetraeae. Gli arbusteti, che ricoprono parzialmente le aree pascolative a brachipodio (Brachypodium rupestre) dell'associazione Centaureo bracteatae- Brometum erecti, sono costituiti per lo più da ginestra (Spartium junceum), ginepro rosso (Juniperus oxycedrus) o rosa selvatica (Rosa canina). Molto interessanti sono gli arbusteti a salici (Salix sp. pl.), che ricoprono, a fasce molto larghe o a grossi nuclei, i primi terrazzi del Fiume Chiascio. Nonostante la presenza di diversi elementi di pressione antropica si rileva un elevato interesse naturalistico per la presenza di specie rare e/o localizzate. Inoltre la scelta di quest'area, posta nella parte centrale dell'Umbria, tende ad individuare ambiti di raccordo per corridoi faunistici tra la parte Est e la parte Ovest della Regione. Il SIC IT5210077 è denominato “Boschi a Farnetto di Collestrada” il quale si estende per una superficie di 78,00 ha. Cenosi a dominanza di farnetto (Quercus frainetto), con cerro (Quercus cerris) e roverella (Quercus pubescens) in subordine, il cui sottobosco è composto da specie: acidofile, come erica arborea (Erica arborea) e cerretta (Serratula tinctoria); termofile, a foglia caduca, quali sanguinella (Cornus sanguinea) e biancospino (Crataegus monogyna); termofile sempreverdi, come rosa di san Giovanni (Rosa sempervirens), asparago (Asparagus acutifolius) e pungitopo (Ruscus aculeatus); nemorali, tra cui erba-perla azzurra (Buglossoides purpureocaerulea), paleo silvestre (Brachypodium sylvaticum), festuca dei boschi (Festuca heterophylla) e tamaro (Tamus communis). La struttura forestale, in alcuni settori è quella di una giovane fustaia disetanea, in altri di ceduo matricinati molto fitto. Oltre alle formazioni a farnetto, inquadrate nel Teucrio siculi-Quercion cerridis, l'area boscata comprende un piccolo nucleo a leccio (Quercus ilex) del Quercion ilicis e, all'interno di un vallone, una formazione a cerro (Quercus cerris), con carpino bianco (Carpinus betulus), attribuibile ai Fagetalia sylvaticae. Tra le specie floristiche, oltre alle endemiche, sono presenti: Quercus frainetto, Calluna vulgaris e Genista germanica, rare a livello regionale e di particolare interesse fitogeografico.

Fattori climatici

Il comune è classificato come zona climatica E per un valore di gradi giorno (GG) pari a 2.289, il mese più freddo è gennaio con un a temperatura media di 4,9°C e quello più caldo è luglio con 22,7°C. Inoltre rientra in tre piani bioclimatici che sono:

• Piano Bioclimatico Basso – collinare: variante fredda. Interessa l’Alta Valle del Tevere, tra città di Castello ed Umbertide. Si differenzia dal Piano tipico per uno stress freddo più intenso ed un periodo vegetativo più breve; aspetti climatici questi connessi soprattutto con la morfologia di fondovalle stretto tra catene collinari e montane mediamente elevate. La vegetazione forestale è costituita da boschi di cerro e roverella, con scarsissima presenza di entità mediterranee.

• Piano bioclimatico alto collinare: variante umida. Riguarda l’Umbria nord – orientale, dai 500 ai 950 m di altitudine. Si differenzia dal piano tipico per un sensibile aumento delle precipitazioni annuali e per un leggero incremento d stress da freddo invernale. La vegetazione forestale si distingue dalle altre zone alto- collinari per la quasi totale assenza di querceti di rovella e la presenza, nei valloni più freschi ed umidi, di faggete o di boschi misti di carpino bianco e nocciolo.

• Piano bioclimatico basso – collinare Riguarda prevalentemente i versanti dell’Umbria centro – meridionali e centro – settentrionali. Coincide con il limite di penetrazione degli influssi climatici mediterranei e si contraddistingue per la presenza di: querceti di roverella, cerrete ed ostrieti semimesofili con, negli impluvi, piccoli castagneti.

Nella tabella sottostante si riportano i dati relativi alle Temperature medie e Piovosità e Ventosità relative alla stazione termo pluviometrica collocata a Perugia.7

Media delle temperature (C°) massime, minime e medie mensili rilevate nelle stazione termo pluviometriche

Stazione Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Max 7.5 8.7 11.7 15.4 20.1 24.2 27.8 27.3 23.4 17.8 12.4 8.6

Min 2.2 2.8 4.6 7.4 11.3 14.8 17.6 17.5 14.9 10.8 6.8 3.5 Perugia

Media 4.9 5.8 8.2 11.4 15.7 19.5 22.7 22.4 19.2 14.3 9.6 6.1

Valori in mm delle precipitazioni medie mensili nelle stazioni temopluviometriche

Gen

Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago

Set Ott Nov

Dic Perugia

63 69 71 69 68 61 36 67 85 91 105 84

Media mensile della velocità del vento (m/sec) Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

N 3.7 3.5 3.3 3.2 2.8 2.4 2.6 2.5 2.6 2.9 3.4 3.7

NE 5.1 5.2 4.8 4.3 3.9 3.3 3.5 3.5 3.8 4.4 4.3 5.4

E 2.3 2.4 2.8 2.7 2.5 1.8 2.4 2.5 2.2 3.0 2.1 2.5

SE 2.8 3.0 3.1 2.8 2.5 2.6 2.2 2.6 2.8 2.8 3.3 3.3

S 4.0 4.0 4.1 4.0 3.7 3.3 3.4 3.1 3.4 3.8 4.2 4.6

SW 3.0 3.4 2.8 2.9 2.8 2.8 2.7 2.6 2.5 2.6 3.4 3.5

W 3.5 2.9 2.4 2.2 2.0 2.1 2.0 2.1 1.9 2.1 2.8 2.8

Perugia

NW 2.3 2.4 2.3 2.2 1.8 1.8 1.8 1.7 1.8 1.9 2.5 2.8

7 Carta Fitoclimatica della Regione Umbria

Comune/ Perugia Comune/ Perugia

Arch. Francesco Nigro; Ecoazioni S.n.c. - Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci Giugno 2011

Collaboratori arch. Roberto Parotto, pianif. terr. Vito Racioppi, arch. Stefania Santostasi

Parte Prima – QC/SA SCHEDE CENTRI URBANI

Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Energia

I consumi relativi all’energia relativi agli ultimi 8 anni hanno avuto un andamento alt anelante, ma tra il 2000 e il 2009 c’è un aumento sia nei consumi per utenza che per abitante, la stessa situazione la ritroviamo nei consumi di gas metano. Consumo di energia elettrica per uso domestico

anno 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

kWh per utenza

2336,5 2291,7 2381,6 2370,3 2394,4 2366,4 2364,3 2426,8 2375,8

(fonte: Istat – Dati ambientali nelle città) Consumo di energia elettrica per uso domestico

anno 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

kWh per abitante

1099,9 1147,8 1197,1 1215,9 1217,2 1175,8 1168,9 1202 1165

(fonte: Istat – Dati ambientali nelle città) Consumo di gas metano per uso domestico e per riscaldamento

anno 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

m3 per abitante

349,2 423,1 341,6 479,3 476,7 460,6 438,9 347,4 433,7

(fonte: Istat – Dati ambientali nelle città) Nel comune di Perugia sono presenti i seguenti impianti fotovoltaici:

8 Fonte : GSE, 2010

Rifiuti

Perugia rientra all’interno dell’ATO2, e produce il 49% dei rifiuti dell’Ambito e al 22% di quelli regionali.9 La sua produzione pro capite è pari a 404 kg/ab, quindi superiore alla media di ambito e a quella regionale. La produzione pro capite di rifiuti non differenziati è tra le più alte dei Comuni dell’ATO e superiore ai valori medi regionali e dell’ambito. La RD pro capite è invece leggermente inferiore al valore medio dell’ambito, ma superiore a quello medio regionale.

La raccolta differenziata presenta già a inizio periodo un valore superiore a 25%, quindi molto elevato se consideriamo che in quell’anno superavano questa soglia solo alcuni comuni del Nord Italia. Nel periodo 2000-2005 si osserva un progressivo incremento della percentuale di raccolta differenziata che lo porta a superare il 35%. Nel 2006 si mantiene costante mentre si osserva un deciso calo nel 2007 a valori poco superiori a 30% e un leggero incremento nell’ultimo anno. I rifiuti non pericolosi maggiormente prodotti sono carta, verde e frazione organica umida (FOU), mentre per quanto riguarda quelli pericolosi, i RAEE e Pile e Batterie.

Produzione dei rifiuti anno 200810

9 Fonte: Piano Regionale di Gestione dei rifiuti 10 Fonte: dati ARPA

IMPIANTI FOTOVOLTAICI8

IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN ESERCIZIO

947 14.588 kW

Di cui

Con potenza inferiore a20kW 877 860kW

Con potenza tra i 20kW e i 50kW 14 558kW

Con potenza superiore a 50kW 56 13170kW

PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI

2007 2008 2009

Produzione Rifiuti Urbani

117.202 121.841 119.793

Raccolta Differenziata

33.202,30 38.395 39.085

Rifiuti Speciali (anno 2008)

PERICOLOSI 6.476

NON PERICOLOSI 96.208

TOTALE 102.684

Comune/ Perugia Comune/ Perugia

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Parte Prima – QC/SA SCHEDE CENTRI URBANI

Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

QUADRO RICOGNITIVO DEL CENTRO URBANO

CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE

Acqua

Energia

Rete ecologica locale

CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA RIVIERASCA

Dati di base (box)

- Dimensioni e usi

- Previsioni di PRG

- Beni paesaggistici ex art. 136 e art. 142 del D. Lgs. 42/2004

- Distanza dal fiume

- Distanza E45 e FCU

Tipologia insediativa rivierasca

- Impianto insediativo

- Spazi aperti e rete del verde urbano

Paesaggio urbano rivierasco

- Lettura alla scala territoriale della fascia contermine

- Lettura alla scala urbana della fascia di contiguità perifluviale

Comune/ Perugia

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Parte Prima – QC/SA SCHEDE CENTRI URBANI

Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

QUADRO RICOGNITIVO DEL CENTRO URBANO – DATI DI BASE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Caratterizzazione territoriale e paesaggistica rivierasca

Dati di base Dimensioni e usi

DESTINAZIONI D’USO

Superficie coperta Tipologia tessuto edificato

Prevalentemente residenziale (1) 81%

Servizi (pubblici e privati) (2) 10%

Attività produttive e artigianali (3) 3%

323.879 mq

Altro (4) 6%

Livello di edificazione

(Rapporto superficie coperta/superficie

libera)

15,4%

(1) Nel Sistema ecografico catastale: Abitazione (2) Nel Sistema ecografico catastale: Attività Culturali, Culto, Intrattenimento/spettacolo, Ospedale, Scolastico, Servizio sociale privato,

Sport (3) Nel Sistema ecografico catastale: Industriale/artigianale, Magazzino (4) Nel Sistema ecografico catastale: Attività Commerciali, Istituti di credito, Prigione, Rimessa, Strutture ricettive, Tettoie, Uffici, non

leggibile ed edifici con dato sulla funzione mancante

Distanza dal fiume

L'insediamento occupa due le fasce di buffer più lontane (800 m e 1500 m), arrivando in piccola parte anche al di là di tale limite. In particolare la parte più vicina al fiume vi si trova a circa 430 m, e quella più lontana a circa 1775 m, come riportato nella tabella seguente:

Distanza dal fiume

200 m 400 m 800 m 1500 m

Insediamento di Ponte Felcino

- - ● ●

Distanza punto iù vicino 430 m

Dis anza pun o più lontano

1775 m

Distanza E45 e stazione FCU

L'insediamento è strutturato attorno a un ponte sul Tevere, in diretto collegamento con uno svincolo con l'E45 il quale dista dal centro circa 2,5 km. La fermata FCU più vicina si trova all'interno della città di Perugia e, pur distando 8,7 km, si raggiunge in quasi venti minuti di automobile a causa dell'attraversamento dell'area urbana di Perugia.

Distanza da percorrere Tempo di percorrenza in

auto

Distanza da svincolo E45 2,3 km 4 min

Distanza da stazione FCU 8,7 km 18 min

Comune/ Perugia

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Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

QUADRO RICOGNITIVO DEL CENTRO URBANO – DATI DI BASE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Previsioni PRG

Piano Regolatore Generale – Parte strutturale e parte operativa (riunite nel TUNA – Testo Unico Norme Attuative) Febbraio 2011 Stralcio PRG-PO: Tavv. 1 e 2 “Insediamenti urbani e periurbani” – rapp. originale 1:5’000 Nello stralcio della tavola del PRG-PO sono indicate le aree di completamento e di nuova edificazione prevalentemente residenziali, previste in maniera da completare e consolidare sia le aree insediate nel settore a sud del fiume e a nord dell’area per servizi (dedicata anche alle necessità della Protezione Civile) sia l’insediamento sul versante a nord del Tevere. La consistente area produttivo-artigianale nell’ansa del Tevere è in gran parte classificata come “piccole industrie ed attività artigianali, di completamento”; la fascia adiacente al fiume è destinata a diverse funzioni ricreative all’aria aperta, come parco pubblico e attività sportive, in connessione con le piccole porzioni dell’insediamento di valore storico, classificate “a mantenimento”. Nell’area in esame non sono previsti significativi interventi per nuove infrastrutture.

Comune/ Perugia

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Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO

QUADRO RICOGNITIVO DEL CENTRO URBANO – DATI DI BASE

SCHEDE

CENTRI URBANI PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Beni paesaggistici ex art. 136 e art. 142 del D. Lgs. 42/2004

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Comune/ Perugia CENTRO URBANO/FRAZIONE DI PONTEFELCINO QUADRO RICOGNITIVO DEL CENTRO URBANO

CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

Tipologia insediativa rivierasca Impianto insediativo

Accessibilità alla rete territoriale La Frazione di Ponte Felcino costituisce un centro urbano direttamente connesso al fascio infrastrutturale costituito dalla Tiberina, dalla FCU e dalla E45; la Tiberina e la FCU, infatti, attraversano l’insediamento, mentre la E45 lo lambisce e si raccorda alla viabilità locale principale attraverso uno snodo in posizione baricentrica rispetto all’insediamento, in corrispondenza di via della Molinella, e attraverso uno snodo più a nord e di connessione meno diretta, in corrispondenza di Bosco. La stazione della ferrovia FCU è in posizione marginale all’interno della città consolidata. Accessibilità al fiume I percorsi principali di accesso al Tevere sono interni all’insediamento e direttamente connessi ai percorsi principali di distribuzione urbana (vari punti di accesso sulla Tiberina, uno in prossimità del ponte storico). I percorsi secondari sono ai margini dell’area produttiva e si dipartono dai tracciati interpoderali delle aree agricole intercluse fra fiume e insediamento. Tali percorsi si connettono al percorso lungofiume, in parte attrezzato in corrispondenza della pineta a sud dell’insediamento residenziale. Tessuti e tipologie edilizie Centro urbano “a cavallo” del fiume, costituito da un nucleo insediativo storico sviluppatosi lungo la Tiberina e attorno a via Mastrodicasa e via Ala, successivamente “allungato” in direzione nord est –ovest lungo il tracciato del fiume e la Tiberina, e in parte “allargato”, lungo l’asse di via Ala, in direzione nord sud sui spaziosi suoli agricoli al di là del fiume. Racchiusa tra la Tiberina, la superstada E45 e la strada Molinella, questo centro si è adattato all’andamento lineare descritto, distribuendo spazi e funzioni in sequenza lineare, piuttosto che in maniera organica e integrata. La parte più recente, che si estende a partire dall’asse formato da via Mastrodicasa e via Messina in sinistra del Tevere, ha inizialmente gravitato per i servizi e le funzioni non residenziali sulla centralità allungata della Tiberina, per poi espandersi creando nuovi luoghi urbani disposti sulla direttrice nord-sud di via Ala, prevalentemente caratterizzati dalla presenza di attività commerciali ; inoltre lungo la strada Molinella si sviluppano ulteriori funzioni e attività che si trovano nell’area produttiva o vicino al fiume; un tessuto più rarefatto si sviluppa in direzione della via Tiberina nord. In questa dinamica la parte storica e consolidata perde nel tempo il suo primato e la sua attrattiva come polarità polifunzionale a vantaggio della città nuova che però, a sua volta, rimane sostanzialmente priva di servizi pubblici e connotata da luoghi di relazione scarsamente riconoscibili. Si può così considerare Ponte Felcino formato da quattro città a cui corrisponde una prevalenza di tipologie edilizie: la città consolidata di via Tiberina e via Mastrodicasa caratterizzata da tessuti misti (edifici a schiera, plurifamiliari ) ; la città “moderna” di via Mastrodicasa e via Ala; la “periferia” della Tiberina; la “periferia” di via Mastrodicasa.

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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Spazi aperti e rete del verde urbano Spazi aperti al margine dell’insediamento La strutturazione urbana dell’insediamento di Ponte Felcino attorno al fiume, caratterizzata dalla giustapposizione di una parte produttiva ad una parte residenziale e dalla posizione “a cavallo” del fiume della sua parte residenziale, nonché dall’essere racchiusa tra fasci infrastrutturali, ha determinato una articolato rapporto tra gli spazi aperti e i margini dell’insediamento. Ciascuna delle consistenti aree libere che si trovano al margine dell’insediamento, infatti, costituisce un elemento residuale dei sistemi che ruotano intorno al centro urbano: il fiume con il suo portato di naturalità in ambito urbano, rappresentato dalle aree di vegetazione ripariale o dalla aree agricole a ridosso del fiume; le aree agricole che nella loro particolare condizione di contiguità al fiume costituiscono un rilevante elemento di tramite fra il fiume e l’insediamento, e le aree agricole residuali al margine dell’insediamento (fra insediamento e infrastruttura). Aree libere interne all’insediamento e prossime alle anse fluviali Le aree libere che caratterizzano i margini urbani come sopra descritto, di fatto entrano a far parte dell’organismo urbano costituito dall’insieme della parte residenziale e della parte produttiva, dando vita ad un potenziale sistema di integrazione fra insediamento e fiume, che in alcuni tratti già presenta l’evidenza di tale relazione, come nel caso del bosco didattico e del tratto di parco fluviale a ridosso della pineta. Rete del verde urbano La rete del verde urbano è costituita dal tratto urbano del parco fluviale, dal bosco didattico connesso al parco fluviale, da alcune aree verdi configurate a parco o giardino, dai filari alberati lungo alcuni tratti di viabilità e dal sistema del aree verdi di pertinenza degli edifici che caratterizza i tessuti edificati più recenti.

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

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CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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Paesaggio urbano rivierasco

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale

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CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE E PAESAGGISTICA

SCHEDE

CENTRI URBANI

PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.

Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi

e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere

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