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Centro Studi Cultura e Società Con il patrocinio morale di: Premio Persona e Comunità La centralità della Persona nei migliori progetti della PA e del Volontariato Ricerca e Buoni Esempi 2017 A cura di Ernesto Vidotto Con la collaborazione di Pier Carlo Musso

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Centro Studi Cultura e Società

Con il patrocinio morale di:

Premio Persona e Comunità

La centralità della Persona nei migliori progetti della PA e del Volontariato

Ricerca e Buoni Esempi 2017

A cura di Ernesto Vidotto

Con la collaborazione di Pier Carlo Musso

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 2 di 128

Stampato a Torino presso la Tipografia Agat – Febbraio 2018

Il logo del Premio Persona e Comunità riprodotto in copertina è un

disegno originale realizzato per il Centro Studi Cultura e Società da

Nicolina Pollastro ©

___________________________________________________

Centro Studi Cultura e Società

Tel: 011 4333348 – 347 8105522

Sede legale: via Cesana 56 10139 Torino

Sala eventi: via Vigone 52 (Torino)

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C/C Postale n. 1009353721

Codice IBAN IT21P0760101000001009353721 Istituto di ricerca e di documentazione - Associazione di volontariato

culturale senza fini di lucro. Registrazione a Rivarolo il 17/12/82 (Atto

1181, Vol.170) - Revisione statuto registrata a Rivarolo l'8/11/91 (Atto 343

Vol.1/A) - Ultima revisione dello Statuto approvata dall‟Assemblea dei

Soci del 26/06/2012 – Registrazione: Atto 12437 serie 3 Cod. 109T del

28/08/2012 a Torino.

Iscrizione Registro Associazioni del Comune di Torino (DGR n. 2012-

06759/001 del 4/12/2012)

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SOMMARIO

Pag. 6 Comitato Scientifico

Pag. 7 Introduzione di Ernesto Vidotto

Pag. 9 Patrocini e riconoscimenti istituzionali

Pag. 10 Albo d‟Oro Persona e Comunità

LA RICERCA 2017

La ricerca

Pag. 11 Il Modello di Candidatura

Pag. 13 Criteri di analisi dei dati

Pag. 13 Il campione di riferimento

Le Organizzazioni

Pag. 16 Enti ed Organizzazioni per Comparto

Pag. 17 Ambito territoriale

Pag. 20 Sedi

Pag. 22 Attività svolte

Pag. 24 Strumenti di Comunicazione

Pag. 26 Certificazione di Qualità

I Progetti

Pag. 28 Destinatari

Pag. 32 Risorse umane impegnate

Pag. 36 Risorse economiche

Pag. 41 Durata

Pag. 43 Attività Formative

Pag. 45 Qualità e miglioramento

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I BUONI ESEMPI 2017

Apprendimento e Formazione

Pag. 51 I Progetti premiati

Pag. 52 Casa di Reclusione di Eboli

Pag. 55 I.F.O.A. Reggio Emilia

Pag. 57 Comune di Cocquio Trevisago

Pag. 58 Comune di Mazara del Vallo

Pag. 59 Comune di Milano

Pag. 61 ASL4 Liguria (Chiavari)

Pag. 62 Associazione Psicologia Utile

Pag. 63 Biblioteca Civica Don Candido Tara di Meina

Pag. 64 Consiglio Regionale della Puglia

Pag. 65 IC Fontanelle di Agrigento

Pag. 66 IC Leone Caetani di Cisterna di Latina

Pag. 67 Scuola di Formazione Andrea Schivo

Pag. 68 Unione della Bassa Valle Scrivia

Cultura, Socialità e Tempo Libero

Pag. 69 I Progetti premiati

Pag. 70 Università di Torino

Pag. 71 Azienda USL Umbria 1

Pag. 73 Consorzio CISA Asti Sud

Pag. 74 Comune di Cesenatico

Pag. 76 Fondazione LUVI Milano

Pag. 77 Cascina Macondo

Pag. 78 Comune di Campobasso

Pag. 80 Comune di Forlì

Pag. 82 Consiglio Regionale della Puglia

Pag. 83 Cooperativa Sociale Perusia Onlus

Pag. 85 IIS Fermi di Sarno

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Pag. 86 Il Club dei 100 di Grugliasco

Pag. 87 La Cancellata Onlus di Verona

Solidarietà e Servizi Socio-Sanitari

Pag. 88 I Progetti premiati

Pag. 90 E.O. Ospedali Galliera

Pag. 91 Comitato promotore S-NODI di Torino

Pag. 93 Comune di Macerata

Pag. 94 ASL4 Liguria (Chiavari)

Pag. 96 Azienda Sanitaria Locale TO4

Pag. 98 Ospedale Fatebenefratelli di Roma

Pag. 99 Temposcambio Banca del Tempo Onlus di Pordenone

Pag.101 Casa di Reclusione di Eboli

Pag.104 A.O.U.I. Verona

Pag.105 APSociale Si Può Fare di Torino

Pag.106 ASL Biella

Pag.108 ASReM - Azienda Sanitaria Regione Molise

Pag.109 Associazione Davide il Drago di Milano

Pag.110 Associazione Lotta Tossicodipendenze Treviglio

Pag.111 ASST di Crema

Pag.112 ASST Rhodense

Pag.113 ATS della Montagna di Sondrio

Pag.114 AULLS 6 Euganea

Pag.115 AULSS 9 Verona

Pag.116 AVO di Garbagnate

Pag.117 Azienda USL Umbria 1

Pag.118 CEA - Centro Ecumenico di Ascolto di Pinerolo

Pag.119 Comune di Asti

Pag.120 Comune di Cerrione

Pag.121 Comune di Sarno

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Pag.122 Croce Rossa Italiana - Sicilia

Pag.124 Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi

Pag.125 Lega Italiana Contro Il Dolore VDA

Pag.126 Regione Molise

COMITATO SCIENTIFICO

Gianni AGNESA

Ingegnere esperto di formazione pubblica – Formez PA

Giampaolo ALBINI

Past Direttore Politiche Sociali Regione Piemonte

Gabriella BIGATTI

Formatrice – Esperta di europrogettazione

Massimiliano BONICHI

Formatore Ciagroup e Operatore culturale

Marco GRASSINI

Esperto Risorse Umane e Formazione - Past President AIF Piemonte

Piercarlo MUSSO

Ingegnere con esperienze di Controllo di Gestione

Roberta OTTAVIANI

Esperta Risorse Umane e Cultura d'Impresa - Psicologa

Elena SCARABELLO

Insegnante e Ricercatrice. Impegnata nel Volontariato

Ernesto VIDOTTO

Coordinatore Cultura e Società – Già V/Presid. Nazionale AIF

Le Motivazioni del Comitato Scientifico sono state redatte da Roberta Ottaviani, tenendo conto delle osservazioni degli altri componenti, che hanno concorso alla valutazione dei progetti.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 7 di 128

INTRODUZIONE

Questa Ricerca, giunta alla quinta edizione, nell‟“accompagnare” il

Premio Persona e Comunità, vuole essere anzitutto uno strumento di

“restituzione” alle Amministrazioni ed alle Organizzazioni No Profit

che hanno partecipato, condividendo con loro i “Buoni Esempi”, che

abbiamo avuto il privilegio di conoscere ed il difficile compito di

valutare.

La Ricerca, come consueto, è strutturata in due sezioni. Nella prima,

i dati acquisiti dai Modelli di Candidatura vengono proposti

aggregati per tipo di progetto (le tre sezioni del Premio) e per

comparto (Pubblica Amministrazione; Sanità; Istruzione e

Volontariato). Nella seconda viene presentata una sintesi dei progetti

premiati, focalizzata su elementi qualitativi fra loro confrontabili.

In ogni caso, il lavoro svolto si astiene dall‟esprimere tesi

interpretative o ipotesi di soluzione a criticità, che pure si intuiscono

dalla lettura dei dati. Non solamente perché l‟universo di riferimento,

pur significativo perché relativo ad Organizzazioni eccellenti, non è

rappresentativo di un campione statisticamente ponderato, ma anche

per una scelta di fondo. Non si vogliono fornire tesi predefinite, ma

strumenti di lavoro e di sviluppo, condividendo i dati di sintesi e le

buone pratiche realizzate.

La Ricerca rappresenta il punto di arrivo e di nuova partenza per un

percorso circolare che prende avvio con il Premio Persona e

Comunità. Il Convegno Cultura & Società No Profit sul tema della

Centralità della Persona rappresenta un importante momento di

riflessione comune, in occasione della consegna dei riconoscimenti

alle Organizzazioni premiate. Trova continuità nelle azioni di

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 8 di 128

valorizzazione e condivisione dei Buoni Esempi, attraverso la

realizzazione dei Seminari previsti nei mesi successivi. Prende infine

nuovo avvio con la successiva edizione del Premio.

Si tratta di un percorso che dà attuazione ad un progetto organico di

valorizzazione delle esperienze eccellenti realizzate dal Volontariato

e dalla P.A., orientato allo sviluppo di competenze in ambito sociale.

Gli obiettivi del Premio Persona e Comunità rappresentano una

sfida ed una speranza concreta.

Una sfida perché siamo consapevoli che, nonostante le complessità

di scenario entro cui si colloca la nostra azione, occorre assicurare

una partecipazione attiva, che ponga al centro la Persona ed i suoi

valori, uno strumento concreto di speranza, coerente con questa

sfida, offrendo a chi opera opportunità di confronto e di

riconoscimento per le buone pratiche realizzate.

La valorizzazione delle buone pratiche e la motivazione di chi vi si

dedica con passione e competenza, rappresentano una risorsa

insostituibile. Il Premio Persona e Comunità vuole essere proprio

questo: uno strumento per dare valore ai tanti progetti, per lo

sviluppo, il benessere e la cura della persona, posti in essere dalla

Pubblica Amministrazione e dal Volontariato

Ernesto VIDOTTO 1

(Coordinatore Centro Studi Cultura e Società)

1 Coordinatore del Centro Studi Cultura e Società. Fino al 2012 Vice Presidente

Nazionale AIF, di cui è stato Responsabile Settore AIF PA e del Premio Basile dal

2003. Dal 1991 al 2007 responsabile della funzione Formazione del Personale della

Regione Piemonte.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 9 di 128

PATROCINI

Tutti i patrocini sono stati concessi a titolo gratuito con utilizzo del

logo. Rappresentano il sostegno morale ed il riconoscimento

istituzionale per i valori espressi dal Premio Persona e Comunità.

Regione Piemonte

Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

Consiglio Regionale del Piemonte

Città Metropolitana di Torino

Comune di Torino

Circoscrizione 3 di Torino

RICONOSCIMENTI ISTITUZIONALI2

Adesione con Medaglia, da assegnare ai vincitori

Presidenza del Senato

Presidenza della Camera dei Deputati

Presidenza del Consiglio dei Ministri

2 Concesse edizioni precedenti. In itinere per edizione corrente

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ALBO D’ORO PERSONA E COMUNITA’

Sezione A

Apprendimento e Formazione

2014 Vigili del Fuoco & Sicurinsieme 2015 Comune di Trieste 2016 AOU Verona

2017 AOU Verona 2018 Casa di Reclusione di Eboli

Sezione B

Cultura, Socialità e Tempo Libero

2014 Affetti Collaterali (Torino) 2015 Comune di Cuneo 2016 ASST Valtellina e Alto Lario

2017 Comune di Manta 2018 Università di Torino

Sezione C

Solidarietà e Servizi Socio-Sanitari

2014 Comune di Trento 2015 AO Papa Giovanni di Bergamo 2016 Comune di Novara 2017 Comune di Torino 2018 E.O. Ospedali Galliera di Genova

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 11 di 128

LA RICERCA 2017

PERSONA E COMUNITA’

A cura di Ernesto Vidotto

Con la collaborazione Pier Carlo Musso

LA RICERCA

Il Modello di Candidatura

Lo strumento adottato per la rilevazione dei dati è il Modello di

Candidatura, presentato da ogni organizzazione concorrente. Il

Modello di Candidatura utilizzato non presenta variazioni degne di

nota, rispetto all‟edizione precedente. E‟ costituito da un questionario

strutturato in tre parti.

La prima sezione è riferita alla presentazione della candidatura, la

seconda è descrittiva dell‟Ente organizzatore, la terza rileva dati e

contenuti del Progetto candidato. Il Modello di Candidatura è stato

integrato da ogni organizzazione con una sintesi illustrativa

dell‟esperienza presentata e da ulteriore documentazione tecnica

facoltativa, a disposizione del Comitato Scientifico per la

valutazione.

La formulazione del Modello di Candidatura intende facilitare

l‟acquisizione di dati confrontabili fra loro con domande chiuse e

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 12 di 128

direttamente finalizzate all‟aggregazione statistica, integrate da

domande aperte utili per un approfondimento qualitativo.

Ogni domanda è stata articolata in una pluralità di possibili risposte,

rappresentative della casistica di riferimento.

Il Modello di Candidatura ha rilevato un insieme di 108 dati,

aggregati in 19 domande, così articolate:

1.0 - Ente/Organizzazione che presenta la Candidatura (6 dati)

2.0 - Titolo del Progetto presentato (1 dato)

3.0 - Sezione del Premio a cui si intende partecipare (1 dato)

4.0 Files allegati al Modello di Candidatura (3 dati)

5.0 Referenti del Progetto (4 dati rilevati per ogni referente)

6.0 Eventuali partners del Progetto (4 dati per ogni partner)

7.0 Tipologia Ente/Organizzazione che ha presentato la

Candidatura (11 dati)

8.0 Sedi operative/uffici dell‟Ente/Organizzazione (7 dati)

9.0 Ambito territoriale in cui opera l‟Ente/Organizzazione (5 dati)

10.0 Settori di attività dell‟Ente/Organizzazione (11 dati)

11.0 Risorse umane dell‟Ente/Organizzazione (8 dati)

12.0 Politiche attive di sviluppo e comunicazione (8 dati)

13.0 Avvio e Conclusione del Progetto (2 dati)

14.0 Fasi attuative del Progetto (3 dati rilevati per ogni fase)

15.0 Dimensioni e Costo del Progetto (3 dati)

16.0 Caratteristiche del Progetto (6 dati)

17.0 Destinatari del Progetto (12 dati)

18.0 Territorialità del Progetto (3 dati)

19.0 Elementi Qualitativi del Progetto (10 dati)

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 13 di 128

Criteri di analisi dei dati

La ricerca è stata realizzata utilizzando i dati forniti da tutte le

organizzazioni candidate, anche quelle non premiate. In complesso

sono stati elaborati, confrontati e validati 7020 dati, (corrispondenti

ai 108 di ognuno dei 65 Modelli di Candidatura).

Tutti i dati sono stati validati, anche con il confronto incrociato con

altre domande del questionario. Quando si sono presentati casi

ritenuti anomali, sono stati effettuati approfondimenti di validazione

con la documentazione allegata e, se possibile, con le medie di

comparto.

Nell‟elaborazione, l‟analisi viene riferita all‟universo dei dati

disponibili. Oltre ai dati di sintesi relativi all‟universo dei progetti, la

ricerca ha approfondito raffronti ed analisi per tipologia di progetto e

per tipologia di organizzazione proponente,

Il campione di riferimento

Per una corretta lettura dei dati si ricorda che vanno riferiti alla

specificità del campione d‟indagine della ricerca, costituito dai

Progetti che hanno partecipato al Premio Persona e Comunità,

rappresentativo di un universo parziale, che non è statisticamente

ponderato. Questo significa che i risultati, pur essendo sicuramente

indicativi del contesto a cui si riferiscono, sono condizionati dai

contenuti dei singoli Progetti.

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Complessivamente sono pervenute 65 Candidature.

La Tavola 1 riporta la ripartizione delle Candidature nelle tre sezioni

del Premio.

Sezione

A Formazione 16

B Cultura 17

C Solidarietà 32

Totale 2017 65

Totale 2016 64

Totale 2015 79

Totale 2014 85

Totale 2013 61

Tavola 1

Candidature per Sezione

Per quanto riguarda la tipologia dei progetti, i dati sono stati

aggregati secondo la suddivisione prevista dal Premio Persona e

Comunità, articolato in tre sezioni:

A) Apprendimento e Formazione;

B) Cultura e Tempo Libero;

C) Solidarietà, Servizi Socio-Sanitari e Socialità

La Tavola 2 descrive la ripartizione dei 65 Progetti per Regione

rispetto alle Sezioni.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 15 di 128

Regione A B C 2017 2016 2015

Piemonte 4 6 7 17 14 16

Valle d‟Aosta 0 0 1 1 0 3

Liguria 2 0 3 5 4 4

Lombardia 2 1 6 9 15 17

Veneto 0 1 3 4 3 9

Trentino Alto Adige 0 0 0 0 4 4

Friuli-Venezia Giulia 1 0 2 3 2 5

Emilia Romagna 1 4 0 5 0 4

Toscana 0 0 0 0 2 5

Marche 0 0 1 1 0 1

Umbria 0 2 1 3 0 1

Lazio 1 0 1 2 4 0

Abruzzo 0 0 0 0 1 1

Molise 1 1 3 5 4 0

Campania 1 1 3 5 3 3

Puglia 1 1 0 2 1 0

Basilicata 0 0 0 0 0 0

Calabria 0 0 0 0 1 0

Sicilia 2 0 1 3 2 5

Sardegna 0 0 0 0 0 1

Enti Nazionali 0 0 0 0 4 0

Estero 0 0 0 0 0 0

Totale 2017 16 17 32 65 64 79

Tavola 2

Candidature per Regione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 16 di 128

LE ORGANIZZAZIONI

Enti ed Organizzazioni per Comparto

La domanda 7 del Modello di Candidatura ha rilevato la Tipologia

dell‟Ente/Organizzazione che ha presentato la Candidatura

Comparto 2017 2016 2015

1 Pubblica Amministrazione 28 30 27

Amministrazioni centrali e periferiche Stato 8 7 3

Agenzie ed Enti Pubblici 1 2 3

Pubbliche Amministrazioni locali 18 20 19

Musei, Biblioteche, Istituzioni culturali 1 1 2

2 Sanità 15 10 20

Aziende sanitarie, Ospedali ed Istituti di cura 15 10 20

3 Istruzione 4 6 9

Istituzioni scolastiche e FP 3 6 7

Università ed Ente pubblici di ricerca 1 0 2

4 Volontariato e Associazionismo 18 18 23

Cooperative sociali 2 3 4

Volontariato, Protezione Civile, Onlus, Ong 7 7 9

Istituzioni religiose 0 0 0

Associazioni senza fini di lucro 9 8 10

Totale 65 64 79

Tavola 3

Candidature per Comparto delle organizzazioni

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 17 di 128

La Tavola 3 riporta la ripartizione delle Candidature per tipologia, sia

nel dettaglio, tenendo conto dell‟articolazione dei comparti, così

come indicato dalla domanda 7 e nella loro aggregazione in quattro

macro aree: Pubblica Amministrazione; Sanità; Istruzione;

Volontariato.

Per quanto riguarda la tipologia delle organizzazioni, poiché

l‟articolazione prevista dalla domanda 7 del Modello di Candidatura

è troppo dettagliata è stata predisposta un‟aggregazione per tipologia

di comparto. I dati sono stati così aggregati in quattro aree:

1. Pubblica Amministrazione (eccetto Sanità ed Istruzione)

2. Sanità

3. Istruzione

4. Volontariato ed Associazionismo

Ambito territoriale

La domanda 9 del Modello di Candidatura ha rilevato l‟ambito

territoriale in cui opera l‟Ente/Organizzazione che ha realizzato i

Progetti.

La Tavola 4 rappresenta, in valori percentuali, l‟ambito territoriale in

cui operano Enti ed Organizzazioni, aggregati per contenuto del

Progetto presentato, secondo le tre sezioni del Premio.

I dati confermano ed accentuano la dimensione locale dei progetti

esaminati.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 18 di 128

Ambito Territ. Locale Nazion. Europeo ExtraUE

A Formazione 86,9 11,3 1,3 0,6

B Cultura 89,4 6,2 2,9 1,5

C Solidarietà 90,2 7,9 1,6 0,3

Totale 2017 89,2 8,3 1,9 0,7

Totale 2016 85,4 11,3 1,9 1,4

Totale 2015 84,1 11,5 3,1 1,3

Totale 2014 84,7 10,9 2,5 2,0

Totale 2013 77,8 17,0 2,9 2,3

Tavola 4

Ambito territoriale in cui operano gli Enti

Aggregazione per contenuto dei Progetti

Ambito Territ. Locale Nazion. Europeo ExtraUE

Pubblica Amm. 86,4 11,8 1,4 0,4

Sanità 95,4 3,7 0,6 0,4

Istruzione 92,5 2,5 2,5 2,5

Volontariato 87,0 8,8 3,4 0,9

Totale 2017 89,2 8,3 1,9 0,7

Tavola 5

Ambito territoriale in cui operano gli Enti

Aggregazione per Comparto

La Tavola 5 rappresenta, in valori percentuali, l‟ambito territoriale in

cui operano Enti ed Organizzazioni, aggregati per Comparto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 19 di 128

La domanda 18 del Modello di Candidatura ha rilevato la

territorialità dei Progetti, sulla base del luogo in cui sono stati

realizzati. Poiché alla domanda era possibile fornire più risposte (uno

stesso Progetto può interessare territori diversi), la somma dei valori

percentuali riportati nelle successive Tavole 6 e 7 (calcolati sul

numero dei Progetti e non sulle risposte) è quasi sempre superiore a

100)

La Tavola 6 rappresenta, in valori percentuali, l‟ambito territoriale in

cui sono stati realizzati i Progetti, aggregati per contenuto del

Progetto, secondo le tre sezioni del Premio.

Ambito Territoriale Locale Nazionale Estero

A Formazione 93,8 18,8 6,3

B Cultura 100,0 11,8 0,0

C Solidarietà 100,0 15,6 12,5

Totale 2017 98,5 15,4 7,7

Totale 2016 98,4 18,8 7,8

Totale 2015 94,9 11,4 7,6

Totale 2014 95,3 7,1 0,0

Totale 2013 91.8 18.0 8.2

Tavola 6

Ambito territoriale in cui sono stati realizzati i Progetti

Aggregazione per contenuto dei Progetti

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 20 di 128

La Tavola 7 rappresenta, in valori percentuali, l‟ambito territoriale in

cui sono stati realizzati i Progetti, aggregati per Comparto

dell‟Ente/Organizzazione che lo ha presentato.

Ambito Territoriale Locale Nazionale Estero

Pubblica Amministraz 96,0 20,0 0,1

Sanità 100,0 6,3 6,3

Istruzione 100,0 0,0 0,0

Volontariato 100,0 20,0 5,0

Totale 2017 98,5 15,4 7,7

Tavola 7

Ambito territoriale in cui sono stati realizzati i Progetti

Aggregazione per Comparto

Sedi

La domanda 8 del Modello di Candidatura ha chiesto agli Enti ed alle

Organizzazione che hanno presentato i Progetti, il numero di sedi

operative e di uffici di cui dispongono.

Nella Tavola 8 alle risposte per classe numerica (da una fino ad oltre

100), viene attribuito un peso percentuale rispetto ad una

aggregazione effettuata sulla base del contenuto dei Progetti (le tre

sezioni del Premio).

Nella Tavola 9 alle risposte per classe numerica (da una fino ad oltre

100), viene attribuito un peso percentuale rispetto ad una

aggregazione effettuata sulla base del Comparto dell‟Ente che ha

realizzato il Progetto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 21 di 128

Numero Sedi For Cult Solid 2017 2016 2015

Una sola sede 37,5 47,1 56,3 49,2 53,1 45,6

Da 2 a 5 sedi 43,8 47,1 25,0 35,4 28,1 22,8

Da 6 a 10 sedi 6,3 0,0 6,3 4,6 3,1 8,9

Da 11 a 20 sedi 12,5 0,0 3,1 4,6 6,3 10,1

Da 21 a 50 sedi 0,0 0,0 3,1 1,5 1,6 6,3

Da 51 a 100 sedi 0,0 5,9 6,3 4,6 0,0 1,3

Oltre 100 sedi 0,0 0,0 0,0 0,0 7,8 5,1

Totale 100,0 100 100 100,0 100,0 100,0

Progetti 16 17 32 65 64 79

Tavola 8

Numero di Sedi/Ente per contenuto del Progetto

Numero di Sedi PA San Istr Vol Tutti

Una sola sede 45,8 25,0 25,0 69,2 45,3

Da 2 a 5 sedi 41,7 41,7 75,0 23,1 39,6

Da 6 a 10 sedi 4,2 8,3 0,0 7,7 5,7

Da 11 a 20 sedi 8,3 8,3 0,0 0,0 5,7

Da 21 a 50 sedi 0,0 8,3 0,0 0,0 1,9

Da 51 a 100 sedi 0,0 8,3 0,0 0,0 1,9

Oltre 100 sedi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Progetti 25,0 16,0 4,0 20,0 65

Tavola 9

Numero di Sedi/Ente per Comparto dell’Ente

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 22 di 128

Attività svolte

La domanda 10 del Modello di Candidatura ha rilevato i settori di

attività di Enti ed Organizzazioni che hanno presentato i Progetti,

attribuendo, per approssimazione, un peso percentuale alle diverse

attività svolte.

La Tavola 10 rappresenta il peso percentuale delle diverse attività

svolte dagli Enti e dalle Organizzazioni.

Tavola 10 - Attività svolte dagli Enti

Nella Tavola 11 viene riportata la ripartizione percentuale tra le

diverse attività svolte dagli Enti e dalle Organizzazioni, aggregati

sulla base del contenuto dei Progetti (le tre sezioni del Premio).

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Attività svolta For Cult Solid 2017 2016 2015

Apprendim. e Formaz. 35,9 15,3 7,0 16,3 21,0 27,6

Attività amministr.va PA 20,3 12,1 5,0 10,6 13,8 5,9

Protez. civile-Sicurezza 0,9 1,2 2,8 1,9 5,4 2,7

Cultura 10,9 24,1 5,3 11,6 7,0 8,9

Tempo lib.,Turismo.Sport 2,8 13,8 1,2 4,9 5,0 3,7

Sanità e cura 5,3 7,1 37,3 21,5 21,5 24,1

Servizi assitenz. persona 7,2 7,6 20,6 13,9 10,8 11,3

Politiche sociali 10,3 13,8 14,4 13,3 11,5 10,9

Comunic.-Cons. Organiz. 4,1 3,5 3,6 3,7 1,7 1,9

Gest. e Servizi operativi 2,2 1,5 2,8 2,3 2,5 2,9

Totale 100 100 100 100 100 100

Tavola 11 - Attività svolte dagli Enti per contenuto del Progetto

Attività svolta PA San Istr Vol

Apprendimento e Formazione 19,2 6,1 60,0 12,0

Attività amministrativa PA 21,8 4,4 0,0 3,8

Protezione civile e Sicurezza 1,4 2,5 0,0 2,5

Cultura 16,5 1,6 25,0 10,8

Tempo libero Turismo e Sport 6,5 1,3 5,0 5,8

Sanità e cura 5,2 56,6 0,0 18,3

Servizi assistenziali alla persona 12,2 12,8 5,0 18,8

Politiche sociali 10,8 9,2 5,0 21,3

Comunicaz.-Cons. Organizzativa 4,4 2,8 0,0 4,3

Gestione e Servizi operativi 2,0 2,8 0,0 2,8

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Tavola 12

Attività degli Enti che hanno realizzato i Progetti

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 24 di 128

Nella Tavola 12 viene riportata la ripartizione percentuale tra le diverse attività svolte dagli Enti e dalle Organizzazioni, aggregati per Comparto.

Strumenti di Comunicazione

La domanda 12 del Modello di Candidatura ha rilevato le politiche

attive di sviluppo e comunicazione degli Enti e delle Organizzazione

che hanno realizzato i Progetti.

Nello specifico, per l‟area della Comunicazioni e della gestione delle

Informazioni, sono stati approfonditi i seguenti aspetti: Disponibilità

di un proprio sito; Disponibilità di un Sistema Informativo per la

gestione dati; Realizzazione di un proprio periodico cartaceo e/o on

line

Tavola 13

Strumenti di Comunicazione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 25 di 128

La Tavola 13 relativa agli strumenti di comunicazione utilizzati dagli

Enti per le generali politiche di sviluppo rileva il crescente uso di

strumenti di comunicazione di massa online.

La stessa tendenza viene confermata dall‟aggregazione dei dati sia

per comparti che per sezione.

La Tavola 14 riporta i dati relativi alla Comunicazione, aggregati

sulla base del contenuto dei Progetti (le tre sezioni del Premio).

Comunicazione Sito Sistema Inf Periodico

A Formazione 87,5 81,3 56,3

B Cultura 94,1 76,5 47,1

C Solidarietà 84,4 81,3 37,5

Totale 2017 87,7 80,0 44,6

Totale 2016 90,6 85,9 42,3

Totale 2015 89,9 82,3 40,5

Totale 2014 91,8 75,3 43,5

Totale 2013 86,9 72,1 34,4

Tavola 14

Strumenti di Comunicazione

Aggregazione per contenuto del Progetto

La Tavola 15 riporta i dati relativi alla Comunicazione, aggregati per

Comparto dell‟Ente/Organizzazione.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 26 di 128

Comunicazione Sito Sistema Inf Periodico

Pubblica Amministraz 84,0 88,0 52,0

Sanità 100,0 81,3 37,5

Istruzione 100,0 75,0 25,0

Volontariato 80,0 70,0 45,0

Totale 2017 87,7 80,0 44,6

Tavola 15 Strumenti di Comunicazione

Aggregazione per Comparto

Certificazione di Qualità

La domanda 12 del Modello di Candidatura, nel rilevare le politiche

attive di sviluppo degli Enti e delle Organizzazione che hanno

realizzato i Progetti ha approfondito quali hanno adottato un Sistema

per la Gestione della Qualità per tutte le attività svolte oppure per

una parte di esse.

Certificaz. Qualità Totale Parziale

A Formazione 18,8 12,5

B Cultura 5,9 23,5

C Solidarietà 15,6 18,8

Totale 2017 13,8 18,5

Totale 2016 18,8 21,9

Totale 2015 22,8 19,0

Totale 2014 22,4 20,0

Totale 2013 27.9 13,1

Tavola 16 Certificazione di Qualità

Aggregazione per contenuto del Progetto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 27 di 128

La Tavola 16 riporta i dati relativi all‟adozione di un Sistema di

Gestione per la Qualità, aggregati sulla base del contenuto dei

Progetti (le tre sezioni del Premio).

La Tavola 17 riporta i dati relativi all‟adozione di un Sistema di

Gestione Qualità, aggregati per Comparto dell‟Ente/Organizzazione.

Certificaz. Qualità Totale Parziale

Pubblica Amministraz 8,0 12,0

Sanità 37,5 25,0

Istruzione 0,0 25,0

Volontariato 5,0 20,0

Totale 2017 13,8 18,5

Tavola 17

Certificazione di Qualità

Aggregazione per Comparto

L'analisi dei dati, evidenzia come solamente il 40,7% degli Enti e

delle Organizzazioni che hanno presentato i Progetti sono stati

sottoposti a Certificazione di Qualità, con valori quasi doppi per il

Comparto Sanità.

Nello specifico del triennio, si evidenzia una progressiva erosione dei

valori relativi alla certificazione dell‟Ente e di tutte le sue attività, e

valori di poco superiori per certificazioni parziali, riferite a singole

procedure (quindi per ottemperare ad una necessità di natura

burocratica).

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 28 di 128

I PROGETTI

L‟analisi del ricco patrimonio di dati ed elementi conoscitivi offerti

dai 65 progetti candidati al Premio Persona e Comunità, ha offerto

una casistica molto ampia, che abbiamo provato a riassumere nella

seconda parte della ricerca, quella dedicata alla presentazione dei

Buoni Esempi.

Per ogni progetto abbiamo predisposto una scheda descrittiva

omogenea, realizzata sulla base della documentazione fornita con il

Modello di Candidatura. Gli elementi considerati sono stati i

seguenti: Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi;

Innovazione; Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati;

Valutazione dei risultati ed azioni di correzione; Esperienza che può

essere ripetuta e/o trasferita.

Rispetto alle precedenti edizioni del Premio, i Progetti registrano, nel

loro complesso, una significativa riduzione delle risorse economiche

ad essi assegnate, dovuta a due fenomeni concorrenti: la minure

disponibilità per effetto della crisi economica ed il processo di

polarizzazione delle risorse su universo ristretto di soggetti, in

posizione egemone nell‟area della solidarietà.

Conseguente alla limitazione delle risorse assegnate, risulta ridotto il

numero degli operatori impegnati nei progetti ed i destinatari degli

interventi realizzati.

Destinatari dei Progetti

Complessivamente i destinatari dei Progetti presentati sono stati

475.500, con una media/progetto di 7.315.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 29 di 128

Nella Tavola 18 i destinatari indicati al punto 15.1 del Modello di

Candidatura sono aggregati per contenuto dei progetti (le tre sezioni

del Premio). Viene inoltre calcolato il numero medio di destinatari

per Progetto.

Destinatari Unità Media

A Formazione 15.187 949

B Cultura 59.991 3.529

C Solidarietà 400.322 12.510

Totale 2017 475.500 7.315

Totale 2016 784.050 12.251

Totale 2015 1.364.350 17.270

Totale 2014 1.031.842 12.139

Totale 2013 715.857 11.735

Tavola 18

Destinatari dei Progetti

Aggregazione per contenuto del Progetto

Destinatari Unità Media

Pubblica Amministraz 61.405 2.456

Sanità 263.549 16.472

Istruzione 273 68

Volontariato 150.273 7.514

Totale 2017 475.500 7.315

Tavola 19

Destinatari dei Progetti

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 30 di 128

Nella Tavola 19 i destinatari e le relative medie/progetto sono

aggregati per Comparto dell‟Ente/Organizzazione.

La domanda 17 del Modello di Candidatura ha rilevato la tipologia di

destinatari dei Progetti.

Il grafico della Tavola 20 rappresenta il peso percentuale delle

diverse tipologie di destinatari dei 79 Progetti.

Tavola 20

Tipologia Destinatari dei Progetti

Si sottolinea che il campione d‟indagine della ricerca è costituito dai

Progetti che hanno partecipato al Premio Persona e Comunità ed è

pertanto riferito ad un universo parziale e non statisticamente

ponderato. Questo significa che i risultati, pur essendo sicuramente

indicativi del contesto a cui si riferiscono, sono condizionati dalla

specificità dei singoli Progetti.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 31 di 128

Nella Tavola 21 viene indicato il peso percentuale delle diverse

tipologie di destinatari dei Progetti aggregati per contenuto (le tre

sezioni del Premio).

Poiché alla domanda era possibile fornire più risposte (uno stesso

Progetto può interessare una pluralità di destinatari), la somma dei

valori percentuali (calcolati sul numero dei Progetti e non sulle

risposte) è quasi sempre superiore a 100)

Tipologia Destinatari For Cult Solid 2017 2016 2015

Infanzia 6,3 23,5 28,1 21,5 31,3 38,0

Giovani 100,0 47,1 68,8 70,8 65,6 59,5

Adulti 100,0 47,1 62,5 67,7 51,6 62,0

Anziani 93,8 47,1 50,0 60,0 31,3 34,2

Donne 0,0 35,3 50,0 33,8 34,4 41,8

Disabili 0,0 47,1 40,6 32,3 35,9 34,2

Tossicodipendenti 100,0 5,9 31,3 41,5 14,1 11,4

Carcere 100,0 5,9 12,5 32,3 15,6 15,2

Immigrati 100,0 23,5 46,9 53,8 29,7 21,5

Disagio sociale-Povertà 100,0 29,4 50,0 56,9 29,7 21,5

Cittadini/Utenti 6,3 58,8 65,6 49,2 54,7 62,0

Professionalità interne 0,0 23,5 21,9 16,9 34,4 36,7

Tavola 21

Tipologia Destinatari per contenuto del Progetto

Nella Tavola 22 viene indicato il peso percentuale delle diverse

tipologie di destinatari dei Progetti aggregati per Comparto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 32 di 128

Poiché alla domanda era possibile fornire più risposte (uno stesso

Progetto può interessare una pluralità di destinatari), la somma dei

valori percentuali (calcolati sul numero dei Progetti e non sulle

risposte) è quasi sempre superiore a 100)

Tipologia Destinatari PA San Istr Vol

Infanzia 16,0 37,5 0,0 20,0

Giovani 76,0 75,0 75,0 60,0

Adulti 72,0 75,0 75,0 55,0

Anziani 56,0 68,8 50,0 60,0

Donne 20,0 68,8 0,0 30,0

Disabili (tutte le disabilità) 16,0 43,8 50,0 40,0

Tossicodipendenti 56,0 43,8 50,0 20,0

Carcere 52,0 18,8 50,0 15,0

Immigrati 68,0 50,0 50,0 40,0

Disagio sociale e Povertà 68,0 37,5 75,0 55,0

Cittadini/Utenti 40,0 68,8 50,0 45,0

Professionalità interne 8,0 18,8 25,0 25,0

Tavola 22

Tipologia Destinatari per Comparto dell’Ente

Risorse umane impegnate

La domanda 15.2 del Modello di Candidatura ha rilevato, per ogni

Progetto, il numero di operatori, dipendenti e volontari impegnati per

realizzarlo

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 33 di 128

Nella Tavola 23 le risorse umane indicate al punto 15.2 del Modello

di Candidatura sono aggregati per contenuto dei progetti (le tre

sezioni del Premio). Viene inoltre calcolato il numero medio di

professionalità impegnate per Progetto.

Risorse Umane Unità Media

A Formazione 236 7,9

B Cultura 456 26,8

C Solidarietà 1.334 34,2

Totale 2017 2.026 31,2

Totale 2016 1.618 25,3

Totale 2015 3.556 45,0

Totale 2014 4.135 48,6

Totale 2013 2.142 35,1

Tavola 23

Risorse Umane impegnate per realizzare i Progetti

Aggregazione per contenuto del Progetto

Media isorse Umane Somma Media

Pubblica Amministr 647 25,9

Sanità 905 56,6

Istruzione 45 11,3

Volontariato 429 21,5

Totale 2017 2.026 31,2

Tavola 24

Risorse Umane impegnate per i Progetti

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 34 di 128

Nella Tavola 24 le risorse umane impegnate nei Progetti e le relative

medie/progetto sono aggregati per Comparto dell‟Ente e/o

Organizzazione che l‟ha realizzato.

Viene inoltre proposta, per ogni Comparto, la loro articolazione per

contenuto, corrispondente alle tre sezioni del Premio.

La domanda 11 del Modello di Candidatura ha rilevato le

professionalità interne dell‟Ente/Organizzazione, sia a livello di Ente

nel suo complesso che a livello di ufficio o struttura che ha realizzato

il Progetto. Nei casi in cui Ente e Sede coincidono, i due valori sono

ovviamente identici.

Profess. Ente Dipende Collab Volont Soci Totale

A Formaz. 22.313 68 42 0 22.423

B Cultura 10.055 599 122 476 11.252

C Solidarietà 36.394 1.529 9.163 593 47.679

Totale 2017 68.762 2.196 9.327 1.069 81.354

Totale 2016 115.321 1.651 6.767 1.989 125.728

Totale 2015 211.312 6.647 12.876 2.473 233.308

Totale 2014 150.621 7.062 15.431 19.973 193.087

Totale 2013 253.338 4.964 10.471 2.115 270.888

Tavola 25

Professionalità a livello di Enti nel loro complesso

Aggregazione per contenuto del Progetto

Nella Tavola 25 le diverse tipologia di professionalità di cui ogni

Ente/Organizzazione si avvale sono aggregate per contenuto dei

progetti (le tre sezioni del Premio).

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 35 di 128

Nella Tavola 26 le diverse tipologia di professionalità di cui ogni

Ente/Organizzazione si avvale sono aggregate per Comparto.

Profess. Ente Dipende Collab Volont Soci Totale

Pubbl.Ammin 23.957 216 87 0 24.260

Sanità 40.329 1.356 965 0 42.650

Istruzione 4.044 50 0 0 4.094

Volontariato 432 574 8.275 1.069 10.350

Totale 2017 68.762 2.196 9.327 1.069 81.354

Tavola 26

Professionalità a livello di Enti nel loro complesso

Aggregazione per Comparto

Profess. Sede Dipende Collab Volont Soci Totale

A Formaz. 449 29 35 0 513

B Cultura 432 81 104 465 1.082

C Solidarietà 1.464 575 9.107 553 11.699

Totale 2017 2.345 685 9.246 1.018 13.294

Totale 2016 1.805 399 435 576 3.215

Totale 2015 3.262 748 3.846 648 8.504

Totale 2014 2.647 243 2.984 11.611 17.485

Totale 2013 1.780 930 1.226 1.047 4.983

Tavola 27

Professionalità della Sede che ha realizzato il Progetto

Aggregazione per contenuto del Progetto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 36 di 128

Nella Tavola 28 le diverse tipologia di professionalità di cui l‟ufficio

o struttura che ha realizzato il Progetto si avvale sono aggregate per

Comparto.

Profess. Sede Dipende Collab Volont Soci Totale

Pubbl.Ammin 689 119 89 0 897

Sanità 1.397 138 984 0 2.519

Istruzione 146 31 0 0 177

Volontariato 113 397 8.173 1.018 9.701

Totale 2017 2.345 685 9.246 1.018 13.294

Tavola 28

Professionalità della Sede che ha realizzato il Progetto

Aggregazione per Comparto

Risorse economiche

La domanda 15.3 del Modello di Candidatura ha rilevato, per ogni

Progetto, le risorse economiche impegnate.

La Tavola 29 riporta i dati relativi al costo dei Progetti. Per ogni

Sezione del Premio viene riportato sia il dato complessivo (somma)

che la media.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 37 di 128

Costo Progetti Costo Media

A Formazione 68.768 4.298

B Cultura 788.748 46.397

C Solidarietà 1.553.004 48.531

Totale 2017 2.410.520 37.085

Totale 2016 976.729 15.261

Totale 2015 3.103.442 39.284

Totale 2014 4.084.830 48.057

Totale 2013 2.114.300 34.700

Tavola 29

Costo dei Progetti realizzati

Aggregazione per contenuto del Progetto

Costo Medio Progetti Somma Media

Pubblica Amministr 474.169 18.967

Sanità 1.088.061 68.004

Istruzione 258.000 64.500

Volontariato 590.290 29.515

Totale 2017 2.410.520 37.085

Tavola 30

Costo dei Progetti realizzati

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 38 di 128

Nella Tavola 30 costo complessivo e costo medio dei Progetti sono

aggregati per Comparto dell‟Ente e/o Organizzazione che l‟ha

realizzato.

Le domande 16.4; 16.5 e 16.6 del Modello di Candidatura, nel

rilevare le caratteristiche dei Progetti, ne hanno evidenziato gli

aspetti più qualificanti di accesso e gestione risorse economiche

Per ogni Progetto è stato verificato se la realizzazione è avvenuta

senza costi diretti, se sono state utilizzate risorse europee e se i costi

sono stati sostenuti con risorse private

Il grafico della Tavola 31 evidenzia le percentuali riferite ai Progetti

nel loro complesso.

Tavola 31

Risorse Economiche per la realizzazione dei Progetti

Aggregazione per contenuto del Progetto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 39 di 128

La Tavola 32 riporta le percentuali aggregate per contenuto dei

Progetti (le tre sezioni Premio).

Risorse Econom. Senza Costi Risorse UE Private

A Formazione 50,0 6,3 43,8

B Cultura 29,4 17,6 41,2

C Solidarietà 40,6 9,4 56,3

Totale 2017 40,0 10,8 49,2

Totale 2016 48,4 4,7 28,1

Totale 2015 45,6 6,3 36,7

Totale 2014 34,1 12,9 24,7

Totale 2013 27,9 8,2 27,9

Tavola 32

Risorse Economiche per la realizzazione dei Progetti

Aggregazione per contenuto del Progetto

Suddividendo il costo dei Progetti per il numero dei destinatari è

possibile dedurre la spesa media per utente.

Si tratta indubbiamente di valori puramente indicativi, che non

considerano altre componenti di costo importanti, come il costo del

lavoro, delle sedi in cui i Progetti vengono realizzati e di eventuali

risorse acquisite in ambito europeo o privato.

Purtuttavia emergono linee di tendenza egualmente interessanti.

La Tavola 33 ne riporta le percentuali, relative agli aspetti più

qualificanti di accesso e gestione risorse economiche, aggregate per

Comparto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 40 di 128

Risorse Econom. Senza Costi Risorse UE Private

Pubblica Ammin 40,0 12,0 44,0

Sanità 56,3 12,5 43,8

Istruzione 50,0 50,0 25,0

Volontariato 25,0 0,0 65,0

Totale 2017 40,0 10,8 49,2

Tavola 33

Risorse Economiche per la realizzazione dei Progetti

Aggregazione per Comparto

La Tavola 34 riporta i dati relativi alla spesa media in euro per utente

aggregata per contenuto dei Progetti (le tre sezioni Premio).

Costo/Utente Costo Utenti Media

A Formazione 68.768 15.187 4,5

B Cultura 788.748 59.991 13,1

C Solidarietà 1.553.004 400.322 3,9

Totale 2017 2.410.520 475.500 5,1

Totale 2016 976.729 784.050 1,2

Totale 2015 3.103.442 1.364.350 2,3

Totale 2014 4.084.830 1.031.842 4,0

Totale 2013 2.114.300 715.857 3,0

Tavola 34

Spesa/Utente in euro dei Progetti realizzati

Aggregazione per contenuto del Progetto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 41 di 128

La Tavola 35 riporta i dati relativi alla spesa media in euro per utente

aggregata per Comparto dell‟Ente/Organizzazione che ha realizzato

il Progetto.

L‟estrema differenziazione del costo/utente a livello di comparto è

determinato, oltre che dalla specificità dei progetti, anche dai diversi

bacini d‟utenza che, per l‟Istruzione (il cui dato risulta anomalo

rispetto a quello degli altri comparti), corrisponde agli allievi

effettivi.

Costo/Utente Costo Utenti Media

Pubblica Ammin 474.169 61.405 7,7

Sanità 1.088.061 263.549 4,1

Istruzione 258.000 273 945,1

Volontariato 590.290 150.273 3,9

Totale 2017 2.410.520 475.500 5,1

Tavola 35

Spesa/Utente in euro dei Progetti realizzati

Aggregazione per Comparto

Durata

La domanda 13 del Modello di Candidatura ha rilevato, per ogni

Progetto, la data di avvio e quella di conclusione (per quelli non

terminati, la data prevista), da cui è stato possibile ricavare la loro

durata.

La Tavola 36 riporta i dati relativi alla durata dei Progetti, calcolata

in mesi aggregati per contenuto (le tre sezioni del Premio). Viene

riportato sia il dato complessivo (somma) che la media/ Progetto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 42 di 128

Durata/Progetto Totale Media

A Formazione 162,7 10,2

B Cultura 501,0 29,5

C Solidarietà 1.066,5 33,3

Totale 2017 1.730,2 26,6

Totale 2016 2.310,8 36,1

Totale 2015 2.437,1 30,8

Totale 2014 2.073,5 24,4

Totale 2013 1.772,8 29.1

Tavola 36

Durata Progetti in mesi

Aggregazione per contenuto del Progetto

La Tavola 37 riporta i dati relativi alla durata dei Progetti, calcolata

in mesi aggregati per Comparto. Viene riportato sia il dato

complessivo (somma) che la media Progetto.

Durata/Progetto Totale Media

Pubblica Ammin 406,9 16,3

Sanità 705,4 44,1

Istruzione 67,0 16,8

Volontariato 550,8 27,5

Totale 2017 1.730,2 26,6

Tavola 37

Durata Progetti in mesi

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 43 di 128

Attività Formative

La domanda 12 del Modello di Candidatura, nel rilevare le politiche

attive di sviluppo degli Enti e delle Organizzazione che hanno

realizzato i Progetti ha approfondito quali prevedono interventi di

Formazione per le risorse interne (dipendenti, volontari, ecc,), sia a

livello sistemico (con Piano di Formazione), che occasionale.

La domanda 16.3 del Modello di Candidatura, nel rilevare le

caratteristiche dei Progetti, ha inoltre evidenziato per quali è stato

previsto un intervento formativo di accompagnamento.

Il grafico della Tavola 38 riassume, per gli 85 progetti nel loro

insieme, i dati relativi alla Formazione

Tavola 38

Attività Formative

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 44 di 128

La Tavola 39 riporta, in termini percentuali, sia i dati relativi alla

Formazione per le risorse interne (dipendenti, volontari, ecc,) che

quelli riferiti alla formazione di accompagnamento, aggregati sulla

base del contenuto dei Progetti (le tre sezioni del Premio).

Complessivamente si rileva un significativo incremento che, si

auspica, non sia dovuto solamente alla specificità dei progetti

esaminati ma anche, finalmente, all‟inversione di un trend che, negli

ultimi anni, ha segnato un forte decremento degli investimenti

formativi.

LEGENDA

PF = Piano di Formazione

FO = Formazione occasionale

AP = Accompagnamento Progetti

Attività Formative PF FO AP

A Formazione 87,5 75,0 68,8

B Cultura 58,8 76,5 70,6

C Solidarietà 65,6 65,6 78,1

Totale 2017 69,2 70,8 73,8

Totale 2016 76,6 56,3 78,1

Totale 2015 79,7 63,3 83,5

Totale 2014 64,7 72,9 62,4

Totale 2013 70,5 60,7 50,8

Tavola 39

Attività Formative

Aggregazione per contenuto del Progetto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 45 di 128

La Tavola 40 riporta, in termini percentuali, sia i dati relativi alla

Formazione per le risorse interne (dipendenti, volontari, ecc,) che

quelli riferiti alla formazione di accompagnamento, aggregati per

Comparto.

Attività Formative PF FO AP

Pubblica Amministraz. 84,0 76,0 76,0

Sanità 68,8 43,8 81,3

Istruzione 50,0 75,0 75,0

Volontariato 55,0 85,0 65,0

Totale 2017 69,2 70,8 73,8

Tavola 40

Attività Formative

Aggregazione per Comparto

Qualità e miglioramento

Le domande 16.1 e 16.2 del Modello di Candidatura, nel rilevare le

caratteristiche dei Progetti, ne hanno evidenziato gli aspetti di

continuità e contingenza, quali tipologie del servizio offerto.

Un medesimo Progetto può offrire un servizio continuativo e far

fronte ad una necessità contingente.

La Tavola 41 riporta percentualmente i dati relativi a continuità e

necessità dei Progetti, aggregati per contenuto (le tre sezioni del

Premio).

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 46 di 128

Tipo Servizio Continuativo Necessità

A Formazione 68,8 68,8

B Cultura 70,6 41,2

C Solidarietà 90,6 56,3

Totale 2017 80,0 55,4

Totale 2016 85,9 57,8

Totale 2015 84,8 63,3

Totale 2014 80,0 51,8

Totale 2013 80,3 31,1

Tavola 41

Continuità e Necessità del Servizio offerto

Aggregazione per contenuto del Progetto

La Tavola 42 riporta percentualmente i dati relativi a continuità e

necessità dei Progetti, aggregati per Comparto.

Tipo Servizio Continuativo Necessità

Pubblica Amministraz. 68,0 56,0

Sanità 87,5 56,3

Istruzione 100,0 75,0

Volontariato 85,0 50,0

Totale 2017 80,0 55,4

Tavola 42

Continuità e Necessità del Servizio offerto

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 47 di 128

La domanda 19 del Modello di Candidatura ha rilevato il grado di

attinenza con il Progetto di alcuni elementi qualitativi, sulla base di

una autovalutazione espressa con una scala di valori da 0 a 4, da

parte degli Enti/Organizzazioni stessi.

Questi gli elementi oggetto di autovalutazione, proposti dalla

domanda 19:

Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

Innovazione

Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

Il grafico della Tavola 43 riassume, per i 65 Progetti, le medie

relative agli elementi qualitativi, sulla base dell‟autovalutazione da

parte degli stessi Enti.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 48 di 128

Tavola 43

Autovalutazione Elementi Qualitativi dei Progetti

Sia il grafico che le due Tavole successive evidenziano che ogni

Ente/Organizzazione è stato molto generoso nell‟attribuire un valore

agli elementi qualitativi proposti ed ha stimato che i propri progetti

presentati e realizzati o in via di completamento, siano di ottima

qualità e pienamente rispondenti alle reali necessità dei destinatari

degli stessi.

La Tavola 44 riporta le medie relative agli elementi qualitativi,

aggregate per contenuto (le tre sezioni del Premio).

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 49 di 128

Nonostante i valori complessivi molto elevati ed una indubbia

generosità nel valutare il proprio operato da parte degli stessi Enti,

gli elementi che risultano al di sotto della media, e quindi meno

soddisfacenti, risultano, come negli anni precedenti, la valutazione

dei risultati con la conseguente correzione e le azioni e gli strumenti

di monitoraggio utilizzati (3,2).

Elementi Qualitativi For Cult Solid 2017 2016 2015

Coerenza sistemica 3,5 3,2 3,4 3,4 3,6 3,6

Innovazione 3,7 3,7 3,6 3,6 3,5 3,7

Azioni di monitoraggio 3,4 2,8 3,2 3,2 3,1 3,3

Valutazione e correzione 3,6 2,8 3,2 3,2 3,1 3,3

Ripetibilità esperienza 3,9 3,8 3,8 3,8 3,7 3,8

Media Elem. Qualitat. 3,6 3,3 3,4 3,4 3,4 3,5

Tavola 44

Autovalutazione Elementi Qualitativi dei Progetti

Aggregazione per contenuto del Progetto

La scarsa attenzione per la Valutazione ed il Monitoraggio è una

tendenza molto più radicata e profonda di quanto non possa apparire

dal modesto scarto decimale evidenziato, che trova riscontro anche in

altri autorevoli strumenti di ricerca.

La Tavola 45 riporta le medie relative agli elementi qualitativi,

aggregate per Comparto. Pur nella conferma del dei valori

complessivi, si possono rilevare significative differenze nei diversi

comparti.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 50 di 128

Elementi Qualitativi PA San Istr Vol Tutti

Coerenza sistemica 3,4 3,6 3,0 3,2 3,4

Innovazione 3,8 3,6 3,8 3,5 3,6

Azioni di monitoraggio 3,1 3,3 3,8 3,0 3,2

Valutazione e correzione 3,2 3,4 4,0 2,9 3,2

Ripetibilità esperienza 3,8 3,8 4,0 3,8 3,8

Media Elem. Qualitativi 3,5 3,5 3,7 3,3 3,4

Tavola 45

Autovalutazione Elementi Qualitativi dei Progetti

Aggregazione per Comparto

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 51 di 128

I BUONI ESEMPI 2017

Sezione A

Apprendimento e Formazione

1. Casa di Reclusione di Eboli - Teatrando

2. I.F.O.A. Reggio Emilia - PratiCARE la Sicurezza

3. Comune di Cocquio Trevisago - Voglio vincere non gioco

4. Comune di Mazara del Vallo - IN-DIPENDENZA. Prevenzione

delle dipendenze in ambito scolastico attraverso un FORUM

Teatrale

5. Comune di Milano - Il counselor scolastico, per riprendere la

rotta

Segnalazioni di Buon Esempio (in ordine alfabetico per Ente/Organizzazione)

ASL4 Liguria (Chiavari) - Stili di vita: una nuova medicina!

Associazione Psicologia Utile - Nutriziopoli: Frutta e Verdura

da raccontare

Biblioteca Civica Don Candido Tara di Meina - I classici in

classe

Consiglio Regionale della Puglia - Pillole di … Sicurezza!

IC Fontanelle di Agrigento - L'ARTE … di imparare

IC Leone Caetani di Cisterna di Latina - Erbacce

Scuola di Formazione Andrea Schivo - Legalità e Dignità della

detenzione

Unione della Bassa Valle Scrivia - Piccoli passi per crescere

insieme

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 52 di 128

Primo Premio Assoluto

Casa di Reclusione di Eboli

Teatrando

Struttura: Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di

Salerno – Ministero della Giustizia – Dipartimento per la

Giustizia Minorile e di Comunità, in collaborazione con la

cooperativa sociale “Il Villaggio di Esteban” e l‟Unità

Operativa di Salute Mentale dell‟ASL di Salerno.

Il Progetto

Eccellente progetto pilota di Teatro Sociale mediante

Laboratorio Integrato di Formazione Teatrale e Cultura

Permanente che permette il superamento dei limiti

strutturali del “Fare Sistema in Cultura e Solidarietà”.

L’elevata complessità degli obiettivi di inclusione sociale e

solidarietà prestabiliti dal progetto “Teatrando”, vengono

conseguiti nel pieno rispetto delle attività Formative insite

nell’Arte Terapia che è qui impiegata come metodologia

strumentale per il recupero e la riabilitazione funzionale

delle capacità psico-emozionali dei tossicodipendenti.

01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

Superamento dei limiti strutturali del "fare sistema in cultura e

solidarietà", soprattutto nell'ambito del mondo "esecuzione

penale esterna e di Comunità" che a volte ostacola i processi di

sviluppo altrove naturali, i cui più noti sono la frammentazione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 53 di 128

delle offerte che se, da una parte garantisce il pluralismo e la

sopravvivenza di tanti soggetti, alimenta però una precarietà.

02 Innovazione

Progetto di inclusione e solidarietà ad elevata complessità, non

solo per il contesto istituzionale nel quale viene realizzato, ma

anche per le attività e le metodologie che lo stesso richiede per

il quale l'effettiva implementazione è propedeutica al

raggiungimento degli obiettivi; modalità di partnership ad alto

livello di innovazione con professionalità ed esperti di rilievo

nazionale.

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

Sono stati implementati ed attivati strumenti di audit "interno",

mediante la valutazione delle singole fasi di attuazione del

progetto in grado di valutare l'assimilazione da parte dei

discenti dei diversificati livelli di attuazione e verificarne il

raggiungimento degli obiettivi; attivati sistemi di audit "esterni"

mediante la collaborazione dei partners del progetto.

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

Gli obiettivi del progetto per ciascuna fase vengono perseguiti

non soltanto nel rispetto dell'efficienza dell'attività con

sostanziale azzeramento dei costi di progetto per l'Ente;

l'attività progettuale viene interamente realizzata grazie

all'apporto volontario del partner, che può costituire la base per

la progettazione di future progettualità con enormi potenzialità

di re-inserimento sociale dei discenti, nel quale il recupero del

vissuto familiare risulta di fondamentale importanza. Gli

standard di efficacia sono stati implementati sia con riferimento

alla capacità del progetto di trasferire nuove competenze ai

discenti ma soprattutto alla capacità di inclusione dello stesso,

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 54 di 128

riscoprendo altissime performance di solidarietà tra il contesto

detentivo e quello territoriale a livello locale ma anche

nazionale ed internazionale. La ricostruzione dei legami

familiari consente di implementare le basi per un nuovo legame

tra la storia personale dei detenuti ed il reinserimento con il

nucleo familiare sul territorio di riferimento; l'attività diventa

un fattore di vantaggio competitivo anche in termini di

potenzialità di reinserimento lavorativo in quanto gli affetti

influiscono in maniera determinante nelle scelte di ricostruzione

della vita sociale e lavorativa.

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

L'attività progettuale, per il carattere altamente innovativo, la

particolare tipologia dei partners, il trasferimento di un Know-

How capace di garantire nuove opportunità di inserimento nel

tessuto sociale dei ristretti, l'indiscussa valenza solidale del

progetto, costituiscono elementi propedeutici ad un'ulteriore

replicabilità dell'attività progettuale in ambito nazionale ed

europeo, resa possibile dalla previsione della realizzazione di

una vera e propria attività di diffusione di valori culturali e di

reciproca fiducia, quali elementi imprescindibili ad un

sostanziale sviluppo della personalità dei ristretti nella

riscoperta di un rapporto dinamico con il mondo esterno,

soprattutto nel recupero dei rapporti con i figli, spesso devastato

dall'esperienza detentiva. Il progetto offre ottime potenzialità di

studio e ricerca in campo psico-sociale sia per l'ambiente in cui

viene realizzato, sia per il target dei destinatari.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 55 di 128

Secondo Premio Assoluto

I.F.O.A. Reggio Emilia

PratiCARE la Sicurezza

Struttura: I.F.O.A. Istituto Formazione Operatori Aziendali

Il Progetto

Ottimo progetto innovativo realizzabile in qualsiasi contesto

lavorativo disposto ad analizzare criticamente

l’Organizzazione, i Comportamenti Professionali e la

Cultura Aziendale mediante un’analisi qualitativa dei

meccanismi psicologici della Comunicazione Umana.

L’originalità formativa del progetto, consiste nella modalità

teatrale-performativa della trasmissione dei contenuti

cognitivi del percorso formativo “Praticare la Sicurezza”.

La comunicazione empatica dei dialoganti/attori, andrà di

fatti ad influenzare i comportamenti dei lavoratori in ordine

alla percezione del pericolo e a come affrontare una

situazione rischiosa.

01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

La formazione per la sicurezza rivolta ai lavoratori rappresenta

per IFOA uno degli assi portanti della sua attività, trovare e

proporre un metodo facilmente comunicativo ed interattivo

significa migliorare il nostro approccio formativo.

02 Innovazione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 56 di 128

La rappresentazione dei comportamenti e delle relazioni di per

sé non è un aspetto innovativo, la proposizione di questa

modalità all'interno degli ambienti di lavoro su un tema

sensibile diventa innovazione e cambiamento per le persone a

tutela della salute.

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

I principali strumenti di monitoraggio sono rappresentati dalle

fasi di debriefing durante i laboratori didattici e le fasi di

rappresentazione, in più sono stati somministrati questionari di

rilevamento e comprensione dei comportamenti sicuri ai vari

lavoratori partecipanti alle fase di rappresentazione.

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

La valutazione dei risultati è stata condotta solamente in una

parte delle imprese e delle organizzazioni aderenti al progetto,

quindi per un quadro completo attendiamo l'elaborazione delle

rilevazioni complessive, le azioni di correzioni sono poste in

essere durante i laboratori didattici periodici.

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

L'esperienza può essere ripetuta in qualsiasi contesto lavorativo

disponibile ad analizzare criticamente i propri comportamenti

professionali ed organizzativi, attraverso un analisi qualitativa e

un approccio maieutico al tema della sicurezza e delle relazioni

sui luoghi lavoro si possono apportare cambiamenti significativi

.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 57 di 128

Terzo Premio Assoluto

Comune di Cocquio Trevisago

Voglio vincere non gioco

Struttura: Assessorato alle Politiche Sociali. In collaborazione con: Comune di Comerio, Centro di Ascolto di Cuveglio, SERT di Cittiglio

Il Progetto Buon progetto di collaborazione in rete tra Associazioni, Volontari ed ASL, orientato alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Interessante la diversificazione delle attività Formative, Culturali e psico-sociali predefinite ed erogate in base alle fasce di età. Significativa la quantità/percentuale data alla Formazione dei Volontari, degli Operatori e degli Educatori. Innovativa la metodologia formativa basata su attività performative di Arte Terapia finalizzate alla presa di coscienza dei rischi derivanti dal gioco d’azzardo patologico. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Coordinato con tutti i servizi pubblici e di volontariato del territorio 02 Innovazione. Tecniche formative innovative e strumenti terapeutici innovativi. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Tecniche precise in conformità con gli standard della Regione Lombardia. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Monitoraggio continuo e collettivo. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Creerà una rete di servizi ed un modello facilmente esportabile

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 58 di 128

Quarto Premio Assoluto

Comune di Mazara del Vallo

IN-DIPENDENZA. Prevenzione delle dipendenze in ambito scolastico attraverso un FORUM Teatrale

Struttura: Settore Affari generali, sociali e culturali. In collaborazione con: Scuola di Teatro VivArte; Associazione "L'Ailata"

Il Progetto Il Progetto traduce la dicotomia teorica Formazione – Addestramento in in attività didattiche che, mediante le tecniche psicologiche ed empatiche della Comunicazione Umana, caratterizzanti il Teatro Sociale e/o Teatro dell’Oppresso; favoriscono negli studenti: l’abilità di valutazione dei rischi, la capacità di risolvere i problemi da essi derivanti mediante il controllo e la gestione della propria sfera emozionale. Insegnare ai giovani adulti come tracciare il proprio percorso d’indipendenza rispetto alla dipendenza dall’uso di droghe, creare in loro la stima di sé e l’autodeterminazione, è la vera forza di questo progetto. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto è aderente agli obiettivi strategici dell'amministrazione in materia di formazione, educazione, sostegno ai giovani e prevenzione delle dipendenze. 02 Innovazione Il progetto affronta il delicato tema della prevenzione delle dipendenze attraverso l'uso del Teatro, per stimolare nei giovani - attraverso la formazione emotiva - la consapevolezza dei

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 59 di 128

rischi, la conoscenza del problema, le risorse interiori e collettive per affrontarlo e gestirlo . 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il progetto è stato condiviso con i destinatari e con gli insegnanti ed è stato realizzato nei tempi previsti. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il progetto è stato positivamente valutato da tutti i partecipanti ed è stato condiviso con la cittadinanza attraverso la comunicazione istituzionale. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto è interamente replicabile ed adattabile al contesto.

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Quinto Premio Assoluto

Comune di Milano

Il counselor scolastico, per riprendere la rotta Struttura: Civico Centro di Istruzione per l'adulto e l'adolescente

Il Progetto L’originale introduzione del “Contratto Individuale” sottoscrivibile dallo studente a seguito degli interventi del Counselor sul carattere borderline e sulle problematiche familiari vissute dal suo assistito, è sicuramente il punto focale dell’intero progetto, e la dimostrazione tangibile della funzione Formativa e Solidale di questa innovativa figura professionale rendendola anche una figura trasversale alla

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 60 di 128

Sezione Solidarietà e Servizi Socio – Sanitari del Premio Persona e Comunità. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Si riferisce al mandato stesso dell'ente locale e nello specifico dell'agenzia formativa, come risposta al cittadino sia per la lotta che alla revenzione alla dispersione scolastica e alla devianza. 02 Innovazione La valenza innovativa del modello organizzativo prevede che il counselor sia figura di sistema insieme ai docenti e agli educatori scolastici. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati L'Educatore scolastico mantiene il collegamento fra scuola e famiglia attraverso lo scambio continuo di informazioni sull'andamento scolastico e comportamentale dei ragazzi. Il Counselor Scolastico lavora in Rete con i colleghi (dirigenza, coordinatori, docenti, educatori, personale non docente) per affrontare le difficoltà scolastiche del singolo studente e del gruppo classe favorendo una sinergia di forze per interventi specifici e mirati; attraverso la condivisione con i docenti delle risorse dei giovani, individua strategie di lavoro. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il Progetto prevede un adattamento in itinere sulla base delle situazioni emergenti di volta in volta, adattandola al singolo nella sua unicità e alle criticità che si presentano. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Data l'innovatività del modello organizzativo è auspicabile che il progetto sia esportato ad altre realtà scolastiche

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 61 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

ASL4 Liguria (Chiavari)

Stili di vita: una nuova medicina! Struttura: Settore Aggiornamento E Formazione

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto, in tempi di limitate risorse economiche, ha voluto puntare sulla prevenzione attraverso un cambiamento degli stili di vita 02 Innovazione Il progetto si propone di offrire strumenti operativi pratici e di rapida consultazione per iniziare una necessaria "rivoluzione culturale". 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Monitoraggio circa l'applicazione da parte dei medici di medicina generale delle indicazioni fornite per il miglioramento degli stili di vita attraverso l'attività fisica e la nutrizione 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Aumento della popolazione praticante AFA e incentivazione corretta alimentazione. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita In un'ottica di prevenzione ed innovazione, e' possibile adattare l'esperienza in altri contesti (es. Educazione alla salute giovani)

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 62 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Associazione Psicologia Utile

Nutriziopoli: Frutta e Verdura da raccontare

Struttura: Associazione Psicologia Utile. In collaborazione con: Tasty – Gusta.mi

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Da anni Nutriziopoli e il programma CAM stanno riscuotendo favori e successi vedendo ad oggi dal 2014 circa 7000 persone tra studenti di ogni età e adulti. 02 Innovazione. Il progetto è ideato per rendere invitanti e accattivanti alimenti spesso rifiutati dai giovani e dai bambini 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati i partecipanti sono stati stimolati a cambiare delle forme di pensiero su certi alimenti invitandoli ad attuare delle pratiche di cambiamento reale per l‟assunzione e assimilazione degli stessi. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Gli elaborati scritti sono i risultati del lavoro da parte dei ragazzi dimostrano l‟avvenuta comprensione di quanto spiegato nella prima parte (quella teorica) del progetto I giovani hanno dimostrato di aver compreso l‟importanza del cambiamento di pensiero con le azioni di correzione a seguire l‟azione di correzione implica il cambiamento di comportamento a tavola a seguire l‟assunzione delle buone pratiche oggetto che ispira Nutriziopoli questo porta a realizzare una corretta prevenzione che impatta sulla persona ma anche sull‟ambiente sociale ed economico dove è inserita. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Le attività possono essere esportate in altre realtà visto l‟impatto positivo ad apprendere sperimentando.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 63 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Biblioteca Civica Don Candido Tara di Meina

I classici in classe Struttura: In collaborazione: Associazione Psicologia Utile Novara, Kosmocomiko Teatro Milano, Atelier del vento, Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Piero Fornara

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi La promozione della lettura è uno dei principali scopi statutari del consiglio di biblioteca. 02 Innovazione. Il progetto è innovativo nella misura in cui ha aumentato la lettura. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati L'efficacia del progetto è stata verificata con i due componenti del consiglio di biblioteca che rappresentano le scuole cittadine attraverso l'analisi congiunta di griglie di osservazione e dell'andamento dei prestiti dei soggetti che hanno partecipato alle letture. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il progetto è l'ideale prosecuzione, in forma migliorata, di quello presentato l'anno precedente con applicazione di correttivi. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il modello formazione dei lettori volontari/organizzazione letture ad alta voce è replicabile, così come sono replicabili l'utilizzo delle bibliografie create e del sistema di scelta dei testi.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 64 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Consiglio Regionale della Puglia

Pillole di … Sicurezza! Struttura: Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale. In collaborazione con : Ansi (Associazione Nazionale Scuola Italiana) Bari, Accademia di Belle Arti di Bari - Cattedra di Anatomia e Illustrazione Scientifica, Moto Club Bari, Associazione aMichi di Michele Visaggi, Lions club Bari San Nicola, Autoclub Moving Center, Master Coach Italia e Honda Mannarini.

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il Consiglio Regionale della Puglia – Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, accogliendo l‟obiettivo lanciato dall‟ONU di dimezzare la mortalità stradale entro il 2020, sostiene e promuove il progetto. 02 Innovazione Partecipazione attiva degli studenti con suggerimenti, proposte, analisi critiche. Creazione nuovi stili di comunicazione attraverso vari canali dell'arte (musica disegno e scrittura creativa, spot pubblicitari per il web, manifesti). Uso di nuove tecnologie: digitale, fumetto. Autosostenibilità formativa ed economica . 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Formazione dei docenti per l'uso dello strumento. Monitoraggio continuativo dei docenti. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 65 di 128

Verifica degli obiettivi raggiunti con compilazione di quiz e schede tecniche per gli studenti. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Dai risultati positivi, si continuerà negli anni successivi a salvaguardia delle nuove generazioni essendo un fenomeno non limitato nel tempo .

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Segnalazione di Buon Esempio

IC Fontanelle di Agrigento

L'ARTE … di imparare Struttura: Scuola dell'Infanzia Tortorelle

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi La scuola TORTORELLE ha assunto l'arte come linguaggio privilegiato, per una didattica museale, laboratoriale, creativa. 02 Innovazione Le mostre visitate diventano luoghi del fare per capire. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Riproduzioni libere e creative delle opere viste e vissute. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Si è riscontrata una elevata abilità di creare di imparare ad imparare divertendosi. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Sì. Per struttura e articolazione del progetto, è ripetibile senza limitazioni

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 66 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

IC Leone Caetani di Cisterna di Latina

Erbacce Struttura: Scuola secondaria di primo grado Sibilla Aleramo. In collaborazione con: Università degli Studi Roma Tre, Associazione Zai Saman

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto risponde a una richiesta problematica del servizio e propone azioni di sistema strutturate. 02 Innovazione Il progetto utilizza materiali e metodi mutuati dal costruttivismo socio-culturale, valorizzando la produzione condivisa. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Valutazione processuale in itinere: memos e annotazioni che si riprendono a fine di ogni incontro laboratoriale come restituzione-confronto. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Messa a punto di modifiche in itinere in risposta ai bisogni e alle sollecitazioni dei ragazzi. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita È il secondo anno di progetto e potrebbe-dovrebbe accompagnare l'inserimento di alunni stranieri nella scuola italiana, praticamente sempre.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 67 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Scuola di Formazione Andrea Schivo

Legalità e Dignità della detenzione

Struttura: Ministero della Giustizia - Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Elevazione della dignità della persona detenuta come speculare all'elevazione della dignità del lavoratore. 02 Innovazione Promozione di uno sguardo interiore, una messa in gioco, una disponibilità ad un punto di vista "altro". 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il corso prevede un monitoraggio costante attraverso l‟osservazione partecipante e la somministrazione iniziale e conclusiva di questionari atti a rilevare eventuali cambiamenti di percezione della questione oggetto del corso e della sua concreta ricaduta sull‟operatività quotidiana. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Dei tanti elementi emersi quali particolarmente significativi, rappresentativi dell‟intero percorso e meritevoli di una riproposizione a più personale possibile, il sentimento di sentirsi finalmente presi in considerazione dall‟Amministrazione Centrale è stato quello che ha avuto la maggiore risonanza. È, infatti, emersa la positiva sensazione di un‟attenzione positiva nei confronti del Poliziotto Penitenziario attraverso uno spazio dedicato alle persone e che, pur non parlando di carcere, aiuta a lavorare meglio incentivando la motivazione, l‟ascolto, la relazione e la serenità..

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 68 di 128

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Ad ogni edizione ha partecipato un gruppo di 24 unità di Polizia Penitenziaria provenienti da tre carceri italiane del Piemonte, Liguria e Triveneto; ogni gruppo era composto dal Comandante di Reparto, da responsabili di unità operative e, in assenza di questi ultimi, da agenti/assistenti.

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Segnalazione di Buon Esempio

Unione della Bassa Valle Scrivia

Piccoli passi per crescere insieme Struttura: Asilo nido "Primavera" di Castelnuovo Scrivia

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi L'obiettivo dell'asilo nido è di promuovere il benessere e l'autonomia per tutti i bambini iscritti. 02 Innovazione È stato il primo intervento di questo tipo al nido. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il percorso è stato documentato durante ogni fase anche con l'ausilio di foto e video. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Al termine dell'esperienza è stata prodotta una rendicontazione per verificare il raggiungimento degli obiettivi. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita La pet-therapy al nido è senza dubbio un'attività che può essere replicata

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 69 di 128

Sezione B

Cultura, Socialità e Tempo Libero

1. Università di Torino - VelA - Verso l'Autonomia

2. Azienda USL Umbria 1 - Piedibus del Ben Essere: Strategia per

la Promozione della Salute in tutte le età

3. Consorzio CISA Asti Sud - Ama La Mia Terra

4. Comune di Cesenatico - Il Porto delle Vele: recupero e

valorizzazione di una banchina portuale e della sua comunità

5. Fondazione LUVI Milano - Laborastory

Segnalazione di Buon Esempio (in ordine alfabetico per Ente/Organizzazione)

Cascina Macondo - Omnia Fabula - Intramuros/Extramuros

Comune di Campobasso - Cambio se scambio

Comune di Forlì - Da scuola di campagna a scuola di museo

Consiglio Regionale della Puglia - ONDA OfficiNaDiversAbile

Cooperativa Sociale Perusia Onlus - Tutti in carrozza…si

parte!

IIS Fermi di Sarno - E … viva la scuola

Il Club dei 100 di Grugliasco - Immagini che lasciano il segno

2.0

La Cancellata Onlus di Verona - Aggregazione e Condivisione

Ragazzi della Terza Età

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 70 di 128

Primo Premio Assoluto

Università di Torino

VelA - Verso l'Autonomia

Struttura: Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione.

In collaborazione con: Fondazione Cassa di Risparmio di

Cuneo

Il Progetto

Il Progetto, coordinato dall'Università di Torino, è frutto di

una progettualità partecipata che ha permesso l’innovativa

sperimentazione di modalità di accompagnamento a

percorsi di vita indipendente a persone con disabilità

intellettiva. Presenta trasversalità alle Sezioni Solidarietà-

Servizi alla Persona e Cultura-Tempo Libero, eccellendo in

quest’ultima, per l’Azione di Promozione del Cambiamento

Culturale della società. L’azione di Promozione acquisisce

un valore aggiunto in quanto è intersecante alle assi

Costruire-Abitare-Lavorare che costituiscono la struttura

portante del Progetto premiato.

01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

L‟origine del progetto è frutto di un percorso di progettazione

partecipata iniziato nei primi mesi del 2014, con un Tavolo di

lavoro che ha coinvolto numerosi soggetti pubblici e del privato

sociale della provincia di Cuneo realizzato con il

coordinamento scientifico a cura del Dipartimento di Filosofia e

Scienze dell‟Educazione dell‟Università degli Studi di Torino.

02 Innovazione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 71 di 128

Il progetto ha permesso la sperimentazione di modalità

innovative di accompagnamento a percorsi di vita adulta per

persone con disabilità intellettiva.

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

Il progetto ha previsto un monitoraggio interno ed esterno per

tutta la durata.

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

il monitoraggio interno ed esterno hanno portato alla

valutazione del progetto, grazie alla quale si sono potuti creare

nuovi strumenti metodologici per il lavoro educativo.

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

Nel 2017 alcune realtà pubbliche si stanno adoperando per

attuare le modalità operative messe a punto col progetto nel loro

territorio

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Secondo Premio Assoluto

Azienda USL Umbria 1

Piedibus del Ben Essere: Strategia per la Promozione

della Salute in tutte le età

Struttura: Dipartimento di Prevenzione: U. O. C. Igiene e

Sanità Pubblica, Promozione della Salute

Il Progetto

La conoscenza del territorio, la promozione del benessere

psico-fisico, l’incontro tra le diverse generazioni,

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 72 di 128

costituiscono le ottime Finalità del Progetto in quanto

fautrici di un Circolo Virtuoso quale il Cambiamento

Culturale e Comportamentale dei cittadini i quali inducono

a un cambiamento strutturale della città che migliora la

qualità della vita. Originale la modalità di conseguimento

degli obiettivi mediante Passeggiate Laboratoriali

Salutistiche includenti letture finalizzate al conseguimento

individuale del Benessere psico-fisico.

01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

Il progetto risponde al DPCM 4/5//2007 “Guadagnare Salute”

con azioni intersettoriali, finalizzate alla promozione di stili di

vita sani in tutte le fasce di età.

02 Innovazione

Attivazione di un circolo virtuoso: la promozione di

cambiamenti culturali e comportamentali, invididuali e

collettivi, genera un cambiamento strutturale della Città che

migliora la qualità della vita.

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

Registrazione dei partecipanti in database, acquisizione

liberatoria.

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

Verifica andamento linee attivate. Questionari anonimi

periodici. Analisi degli aspetti segnalati, attuazione delle

proposte di miglioramento avanzate dai partecipanti.

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

Il progetto è ripetibile e trasferibile in diversi contesti: ne è

prova l'incremento di linee attivate nei vari distretti della USL

Umbria 1 e la richiesta di attivazione anche fuori Regione.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 73 di 128

Terzo Premio Assoluto

Consorzio CISA Asti Sud

Ama La Mia Terra Struttura: C.I.S.A. - Asti Sud. In collaborazione con: Gruppo Storico Militare l‟Assedio di Canelli Anno 1613; G.v.a gruppo volontario assistenza; Cochlea; Amemanera; Scuola di ballo Kimbara; Pro Loco Monastero Bormida; Comunità Monastica di Bose; CRI Monastero Bormida

Il Progetto La sinergia Artistico-Culturale sperimentata fra il Centro Socio-Terapeutico/Riabilitativo del Consorzio ed il Gruppo Artistico “Progetto Cinema” di Chieri, ha prodotto il film “Ama la mia Terra” quale Progetto candidato al Premio. Il prodotto cinematografico promuove il Turismo Culturale valorizzando le eccellenze culturali presenti sul territorio locale. Inoltre, come valore aggiunto, ha promosso la diffusione di una nuova “Cultura della Disabilità Abile” valorizzando le potenzialità delle persone disabili coinvolte nel progetto cinematografico. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi L'iniziativa progettuale si pone in linea con le politiche di inclusione sociale delle persone con disabilità perseguite dal Consorzio. 02 Innovazione Progetto unico nel suo genere in quanto valorizza le abilità di persone diversamente abili nel promuovere le eccellenze di un territorio. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 74 di 128

Effettuazione di specifici incontri di rielaborazione e condivisione dall'esperienza progettuale con i beneficiari e le loro famiglie e tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell'iniziativa. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Questa fase è attualmente in fase di realizzazione in quanto ad oggi il film viene proiettato almeno due volte al mese in diversi luoghi, con grande riscontro da parte del pubblico. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il film può essere proiettato il qualsiasi luogo.

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Quarto Premio Assoluto

Comune di Cesenatico

Il Porto delle Vele: recupero e valorizzazione di una banchina portuale e della sua comunità

Struttura: Museo della Marineria. In collaborazione con: Ufficio Demanio del Comune di Cesenatico, Regione Emilia-Romagna – Servizio Demanio, Capitaneria di Porto di Cesenatico

Il Progetto Il Progetto è stato ideato e coordinato dal Museo della Marina ed attuato dal Comune di Cesenatico in collaborazione con il Servizio Demanio della Regione Emilia Romagna con le Finalità di promuovere un Turismo Culturale sostenibile in quanto: rispettoso delle identità dei luoghi, della salvaguardia e della valorizzazione la memoria

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 75 di 128

storica della tradizione marinara cittadina. Il Progetto “Il Porto delle Vele” rappresenta un Buon Esempio da replicare in quelle località costiere in cui è in atto un depauperamento dell’antica professione del pescatore e del ricco patrimonio di memorie, cultura e tradizioni che la caratterizzano. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto nasce da un museo che appartiene ad una Pubblica Amministrazione e si è realizzato ricorrendo ad altri enti sempre della PA (Regione e Ministero Trasporti per Capitaneria di Porto), nell'ambito delle normali relazioni e professionalità presenti. 02 Innovazione. Il progetto affronta in modo innovativo e ricorrendo all'apporto di un gruppo di cittadini la riqualificazione di un'area urbana/portuale 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il monitoraggio più costante e attento dello stato del progetto, con l‟evidenziazione puntuale delle eventuali criticità, è svolto in primo luogo dagli stessi proprietari e tra questi soprattutto dai pescatori anziani, che tengono particolarmente alla buona riuscita di una esperienza che li vede protagonisti. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione L‟iniziativa ha suscitato attenzione e interesse di molte località costiere interessate alle “buone pratiche” di valorizzazione della identità e tradizione marittima, in grado di promuovere la riscoperta e la salvaguardia di una memoria comune, e orientare politiche per un turismo sostenibile. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto costituisce una "buona pratica" che può essere replicata in ogni città portuale piccola o grande, dove sono numerose le zone abbandonate o non valorizzate

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Quinto Premio Assoluto

Fondazione LUVI Milano

Laborastory

Struttura: Fondazione Lu.V.I Onlus. In collaborazione con: Comune di Milano - Servizio di Custodia sociale; Fondazione Fratelli di San Francesco; Teatro Officina; Società Cooperativa Sociale Lo Scrigno Onlus; Cooperativa sociale La Strada; l‟Associazione ANTEAS

Il Progetto Il Progetto presenta una significativa trasversalità alla Sezione Solidarietà e Servizi Socio-Sanitari ma è ottimamente coerente alla sezione Cultura e Tempo Libero mediante i Laboratori Artistico- Culturali progettati per il gruppo di anziani scelti in quanto residenti in zone non interessate ad attività di socializzazione ed in condizioni di solitudine. Lo sperimentale obiettivo del progetto è articolato sulle seguenti finalità: consolidare le capacità residuali dei partecipanti e contrastare l’isolamento attivando reti di vicinato. Il valore aggiunto di “Laboratory” consiste nell’aver messo a punto uno schema utilizzabile dagli Assessorati alle Politiche Sociali essendo anche trasferibile ad altre tipologie di fragilità. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Condivisione e organizzazione di attività, selezionate in funzione del livello di fragilità degli anziani, in partnerships con servizi sociali dei municipi 4 e 5 del comune di Milano. 02 Innovazione. Introduzione di attività ludico creative atte a promuovere modifiche comportamentali e mirate allo sviluppo della socializzazione.

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03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Incontri di feed back settimanali tra professionisti e volontari. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Indagine di customer satisfation (c. s. approach) e perfezionamento del modello progettuale per renderlo fruibile in contesti analoghi. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Messa a punto di uno schema progettuale facilmente ripetibile e adottabile dagli assessorati alle politiche sociali, anche trasferibile ad altre tipologie di fragilità

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Segnalazione di Buon Esempio

Cascina Macondo

Omnia Fabula - Intramuros/Extramuros Struttura: Cascina Macondo APS. In collaborazione con: Casa Reclusione Rodolfo Morandi Saluzzo, Liceo Scientifico Piero Gobetti Torino, IIS Istituto B. Vittone Chieri, Scuola Media Gozzano Rivarolo, Scuola Primaria Aristide Gabelli Torino, Scuola Primaria Lessona Torino, Scuola Primaria S.Pellico Chieri, Biblioteca Comunale San Benigno Canavese, Associazione Vivere Santena

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Realtà coinvolte nel progetto, oltre ai detenuti del carcere Rodolfo Morandi di Saluzzo: i ragazzi dell‟area disabilità della

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VI circoscrizione - città di Torino, gruppi/associazioni di ragazzi disabili, scuole elementari, medie e superiori. 02 Innovazione Poiché le favole esopiche parlano, per interposti animali, dei pregi e dei difetti degli uomini, e poiché contengono una morale, diventa interessante scoprire cosa hanno da insegnare alla società civile i detenuti, i bambini, la disabilità. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati L'esperienza precedente ha riscontrato il raggiungimento di ottimi risultati suscitando l‟entusiasmo degli allievi detenuti. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione A seguito dell‟esperienza biennale del progetto europeo “PAROL - scrittura e arti nelle carceri, oltre i confini, oltre le mura” Cascina Macondo propone per l‟anno 2017/2018 “òmnia fàbula et arti intramuros/extramuros” una continuazione dell‟esperienza con approfondimenti delle tematiche già esplorate con il progetto parol e nuovi percorsi laboratoriali, al fine di offrire ai detenuti una formazione e un‟occasione di crescita e confronto sempre più incisiva. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza può essere ripetuta ovunque.

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Segnalazione di Buon Esempio

Comune di Campobasso

Cambio se scambio Struttura: Settore Politiche Sociali

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Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi L‟obiettivo generale del progetto “Cambio se scambio” è quello di favorire un cambiamento della percezione dell‟altro attraverso uno scambio reciproco di valori, idee, punti di vista per contribuire alla prevenzione e al contrasto del razzismo e dell‟intolleranza, in particolare nelle nuove generazioni, nello spirito degli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana. 02 Innovazione Il progetto è riuscito nell'intento di avvicinare le diverse popolazioni di diverse etnie presenti nel territorio comunale, in particolare di nuova generazione, attraverso espressioni artistiche e sportive. Tutta l'iniziativa è ruotata intorno all‟ottica dello scambio artistico e sportivo. Uno scambio dei punti di vista con cui i giovani italiani “vedono” i loro coetanei stranieri e, in generale, le persone di altri Paesi, e viceversa; uno scambio della cultura musicale tra Italia e resto del mondo favorendo l‟interrelazione di percorsi, idee, proposte artistiche e culturali e generando connessioni e ibridazioni canore e musicali. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati E' stato somministrato un questionario agli studenti delle scuole partner e ai giovani stranieri che hanno preso parte alle azioni e agli incontri di in/formazione. Inoltre è stato predisposto un metodo di raccolta informazioni chiamato “Message in a bubble” dove, all‟interno di un‟ampolla, sono stati inseriti dei biglietti che raccolgono informazioni sul grado di conoscenza delle problematiche relative al razzismo e alla conoscenza del “diverso” prima e dopo gli incontri previsti nelle scuole. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

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Il progetto in generale ha favorito realmente un avvicinamento dei giovani stranieri (principalmente ospiti di centri SPRAR locali) con i loro coetanei italiani. Tutte questo attraverso la musica e lo sport. Alcune scuole, al termine del progetto, hanno chiesto la possibilità di replicare l‟iniziativa anche negli anni scolastici successivi e la creazione di una band musicale composta da giovani italiani e stranieri, alla luce dell‟esibizione artistica svolta il 25 marzo a Campobasso. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto si presta ad essere ripetuto in qualunque territorio (comunale, regionale, nazionale) nel quale è necessario favorire l'integrazione dei giovani stranieri nel tessuto locale sfruttando l'arte e lo sport come veicoli universali.

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Segnalazione di Buon Esempio

Comune di Forlì

Da scuola di campagna a scuola di museo Struttura: Servizio Cultura, Musei,Turismo E Politiche Giovanili. In collaborazione con: Scuola Secondaria di Primo Grado "P.Zangheri"; Scuola Secondaria di Primo Grado "G. Fiorini" di Villafranca; Associazione Genitori di Villafranca e San Martino in Villafranca; Associazione Genitori Ribolle; Quartyiere Villafranca; Biblioteca Comunale Saffi

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Villafranca è una piccola frazione agricola del Comune di Forlì, in continuo aumento demografico, ma priva di attrattive

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 81 di 128

culturali, da qui nasce l‟idea di coinvolgere due scuole, una di città e una di campagna; nella vecchia scuola di campagna gli oggetti sono diventati gli attori recitanti di una nuova ed inedita rappresentazione museale, resa attraente da ricostruzioni ambientali scaturite da apposite indagini sugli usi e costumi, le tradizioni orali e i dialetti, i suoni e voci, i colori e le immagini di un passato che si vuole far rivivere come fonte di conoscenza per la lettura e decifrazione del presente. 02 Innovazione Il bene culturale come obiettivo primario di conoscenza da proteggere e trasmettere per accrescere nei giovani il senso di appartenenza. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Sono stati realizzati degli incontri con esperti che hanno portato alla creazione di attività didattiche, poi riproposte durante la mostra alle altre scuole del territorio. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione L‟esperienza fatta ha messo in luce la capacità di collaborazione fra i soggetti coinvolti di fare rete e di fondere due scuole che operano in realtà diverse (una in città e una in campagna). Il lavoro in gruppo ha fatto acquisire ai ragazzi una maggiore sicurezza in se stessi e una maggiore consapevolezza del fatto che insieme si possono fare grande cose. Coinvolgente è stato l‟evento finale che ha visto la partecipazione di più di 500 ragazzi, i quali con il loro lavoro sono riusciti a ridar vita ad uno spazio chiuso da tempo. Gli incontri con gli esperti sono serviti per orientare i ragazzi verso professioni legate al mondo dell‟agricoltura e dell‟innovazione tecnologica. Positivi sono stati anche i numerosi apprezzamenti da parte dei visitatori, così come la partecipazione del pubblico durante il periodo di apertura della mostra.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 82 di 128

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita La riproposizione dell'esperienza consentirebbe la creazione di nuovi spazi espositivi per le collezioni del Museo Pergoli e diventare un polo attrattivo per il territorio forlivese e non solo.

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Segnalazione di Buon Esempio

Consiglio Regionale della Puglia

ONDA OfficiNaDiversAbile Struttura: Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale. In collaborazione con: Angeli della Vita Onlus

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Le finalità del progetto mirano alla promozione della dignità umana, all‟integrazione e benessere delle persone diversamente abili secondo i principi di tutela universale e di quelli contemplati dalla Costituzione della Repubblica Italiana e delle leggi nazionali e regionali in vigore. 02 Innovazione Progetto Specialistico a favore di persone diversamente abili rientranti nella fascia di età post-scolare. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il progetto fornisce strumenti permanenti per la prevenzione e il contrasto al deficit cognitivo ed affettivo, attraverso azioni psico-educative e formative personalizzate finalizzate al mantenimento delle capacità di apprendimento acquisite e allo sviluppo continuo di abilità comunicative e relazionali connesse

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 83 di 128

in particolare allo svolgimento delle attività della vita quotidiana. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il Progetto sta ottenendo evidenti risultati di miglioramento in termini relazionali, affettivi, di crescita culturale e psichica. In alcuni casi si sta assistendo a condizioni di miglioramento comportamentale / psichiatrico che consiste nella riduzione della somministrazione di farmaci. Una rivoluzionaria forma nel rapporto psichiatrico/farmacologico sostituita da una consapevolezza aumentativa di fiducia in se stessi incanalata, organizzata e strutturata in attività e ambienti che, stimolando il diretto contatto con la natura e le relazioni sociali, producono benessere psico-fisico. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L‟OfficiNaDiversAbile è occasione d‟integrazione culturale del “DiversAbile”, rendendolo protagonista del proprio processo evolutivo e di crescita dal punto di vista relazionale, sociale e cognitivo

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Segnalazione di Buon Esempio

Cooperativa Sociale Perusia Onlus

Tutti in carrozza…si parte! Struttura: In collaborazione con: Comune di Perugia U.O Servizi Sociali Ufficio della Cittadinanza Pievaiola; Istituto comprensivo Perugia 6; Scuola primaria Santucci; Servizio territoriale anziani (Consorzio Auriga); Casa di quartiere Padre Pio; Associazione Nasi Rossi; Centro socio culturale Castel del

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 84 di 128

Piano; Girotondo di idee; Gruppo Scout Castel del Piano-Pila –Bagnaia; Arcat Umbria; Atletica a.r.c.s Strozzacapponi; Gruppo Educativo Territoriale "La bottega della scuola" Pievaiola

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto è in linea con il sistema organizzativo dei servizi della cooperativa fondato sullo scambio di esperienze e sulla valorizzazione delle risorse del territorio. 02 Innovazione Il progetto ha fondamentalmente tre obiettivi: la conoscenza e la valorizzazione del territorio, la promozione del benessere psico-fisico, l‟incontro e lo scambio tra generazioni diverse. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Lo strumento di monitoraggio previsto è stato il questionario finale in cui i partecipanti sono stati chiamati a rispondere per misurare il grado di attenzione posta durante la passeggiata. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il risultato intermedio atteso e realizzato del progetto è stato la conoscenza e lo scambio tra due tipologie di servizi per anziani presenti sul territorio del perugino ma in due località non attigue e la facilitazione dell‟incontro tra generazioni; il risultato finale atteso e realizzato è stato la conoscenza e la valorizzazione di una parte del territorio – la ferrovia di Castel del Piano che ha svolto un ruolo molto importante nel passato e che attualmente è un percorso pedonale immerso nel verde ideale per passeggiate di piccoli e grandi. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza è ripetibile e trasferibile in contesti diversi: scuole dell'infanzia, scuole secondarie, persone diversamente abili, ecc in quanto il percorso è agevole oltre che gradevole.

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Segnalazione di Buon Esempio

IIS Fermi di Sarno

E … viva la scuola

Struttura: Istituto di Istruzione Superiore Enrico Fermi. In collaborazione con: Associazione Culturale Il Gabbiano Arte e Cultura; Associazione Culturale e Teatrale Dragonteo; Coordinamento Genitori Democratici Sarno La Clessidra; Centro Juventus Sarno Srl; Libera, Associazione Nomi e Numeri Contro le Mafie

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto si inserisce nel programma “Scuola Viva” della Regione Campania in coerenza con quanto previsto nella programmazione attuativa del POR FSE 2014-2020, che prevede la realizzazione di interventi finalizzati a rafforzare la comunità locale attraverso esperienze e percorsi di cultura e apprendimento. 02 Innovazione. L'innovazione del progetto consiste nel riscorso alla tecnologia (creazione di una App) e nel coivolgimento dei genitori, delle istituzione e dei cittadini. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Documentazione dettagliata di ogni attività, questionari e report. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione E' stata effettuata una valutazione di ogni attività con azioni di correzione. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza può essere ripetuta e trasferita perché gradita a studenti e famiglie e produttiva di risultati.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 86 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Il Club dei 100 di Grugliasco

Immagini che lasciano il segno 2.0 Struttura: Cooperativa La Bottega scs Onlus

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi La fotografia, di ritratto come nuovo supporto all‟équipe per operare, cooperando con i ragazzi, sulle tematiche del cambiamento. 02 Innovazione L'innovazione del progetto è rappresentata proprio dallo strumento principe utilizzato: la fotografia. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Tutto il progetto, in ogni fase, viene monitorato grazie a strumenti costruiti ad hoc e un diario di bordo che tracci l'intero percorso. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione l'implementazione e la sperimentazione permette di valutare in itinere le azioni ed eventualmente ridefinirle in base alle esigenze emergenti. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto può essere esteso ad un target anche diverso e riproposto più volte nel tempo.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 87 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

La Cancellata Onlus di Verona

Aggregazione e Condivisione Ragazzi della Terza Età Struttura: Associazione Anziani e Disabili " La Cancellata " O.N.L.U.S. Verona

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Progetto iniziato nel 2010 in collaborazione con la 5° Circoscrizione di Verona e condiviso con partecipazione attiva da parte di tutta la cittadinanza residente e non. 02 Innovazione Man mano che si ottenevano risultati soddisfacenti, veniva aumentato il numero degli organizzatori e creata più aggregazione e condivisione. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Mano a mano che venivano svolte le attività attinenti venivano pubblicati i risultati ottenuti tramite media e social-media. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Risultati non solo soddisfacenti ma si può dire insperati. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Questa attività, nata a Verona in Borgo Roma, conta già oltre 3.700 associati tesserati (tesseramento gratuito).

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 88 di 128

Sezione C

Solidarietà e Servizi Socio-Sanitari 1. E.O. Ospedali Galliera - Reparto a Conduzione Infermieristica

2. Comitato promotore S-NODI di Torino - Fa bene

3. Comune di Macerata - Famiglie a colori

4. ASL4 Liguria (Chiavari) - Promozione dell'Attività Fisica

Adattata nella popolazione per un invecchiamento attivo

4. Ospedale Fatebenefratelli di Roma - L'attesa: un percorso

trasformativo per la salute

4. Azienda Sanitaria Locale TO4 - Contrasto alla sedentarietà

della popolazione adulta nell’ASL TO 4

5. Temposcambio Banca del Tempo Onlus di Pordenone -

Volontariato, tanti amici e tanta solidarietà!

Segnalazioni di Buon Esempio

con Encomio del Comitato Scientifico Casa di Reclusione di Eboli - Genitori senza barriere

Segnalazioni di Buon Esempio (in ordine alfabetico per Ente/Organizzazione)

A.O.U.I. Verona - Progetto per la prevenzione, la cura e la

riabilitazione della ludopatia e patologie connesse

APSociale Si Può Fare di Torino - Il Cantiere delle Autonomie.

Un progetto di vita indipendente.

ASL Biella - Progetto di narrazione e digital storytelling con gli

ospiti della casa di giorno "Quando sono felice"

ASReM - Azienda Sanitaria Regione Molise - Consultorio in

Piazza

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 89 di 128

Associazione Davide il Drago di Milano - Un Puzzle per Vidas

Associazione Lotta Tossicodipendenze Treviglio - Mani

Adeguate

ASST di Crema - Conciliare le responsabilità

ASST Rhodense - L'esperienza del tavolo aziendale contro la

violenza e il maltrattamento

ATS della Montagna di Sondrio - Determinazione

informatizzata dei metaboliti urinari di droghe d’abuso

AULLS 6 Euganea - Un mare di idee

AULSS 9 Verona - Io riciclo tu sorridi

AVO di Garbagnate - Residenza Sanitaria Anziani "Sandro

Pertini"

Azienda USL Umbria 1 - Mediazione culturale nella sanità:

Facilitare l' accesso degli stranieri ai servizi sanitari fornedo

informazioni appropriate e migliorando l' accoglienza

CEA - Centro Ecumenico di Ascolto di Pinerolo - Pinerolo

Solidale

Comune di Asti - Banca del Dono

Comune di Cerrione - Europe Just in Time!

Comune di Sarno - Migranti: dall'accoglienza all'integrazione

Croce Rossa Italiana - Sicilia - Anche io posso

Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi - Musicalmente

Superabile

Lega Italiana Contro Il Dolore VDA - La casa dei cittadini/La

maison des citoyens

Regione Molise - QuotidianaMente

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 90 di 128

Primo Premio Assoluto

E.O. Ospedali Galliera

Reparto a Conduzione Infermieristica

Struttura: S.S.D. Professioni Sanitarie. In collaborazione con:

SurgiQ

Il Progetto

Progetto altamente innovativo che opera con efficacia

funzionale sulle due assi strutturali della Degenza:

efficienza del tourn over dei posti letto dei pazienti in attesa

di dimissione, assistenza psico-sanitaria del degente in attesa

di dimissioni e bisognoso di cure domiciliari. Il valore

aggiunto del progetto è da identificarsi nella conduzione

gestionale del reparto ad opera di personale infermieristico

appositamente formato per ricoprire un ruolo professionale

con funzioni fortemente specialistiche. Il progetto fornisce

un modello replicabile sia nei presidi ospedalieri sia negli

Istituti di Cura che prevedono una specializzata assistenza

infermieristica a domicilio.

01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

Questo progetto è stato affidato dalla Regione Liguria all'E.O.

Ospedali Galliera

02 Innovazione

Questo progetto risulta particolarmente innovativo per la

Liguria

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 91 di 128

Monitoraggio mensile

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

Mensile tramite cruscotto aziendale

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

Questo progetto nasce per essere esportato a livello regionale. A

dicembre verrà attivata un'estensione del reparto presso

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Emanuele Brignole

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Secondo Premio Assoluto

Comitato promotore S-NODI di Torino

Fa bene

Struttura: Comitato promotore S-NODI Gabriele Nigro

Il Progetto

Il progetto di Solidarietà “Far Bene”, è già oggetto di

attenzione da parte dell’Amministrazione Pubblica

Metropolitana che nel sue svariate forme gestionali lo

sostiene con Protocolli di Intesa. L’elemento innovativo è

rappresentato dal meccanismo di reciprocità,

(concettualmente simile allo scambio di beni prodotti e/o

alla prestazioni di attività artigianali), che le famiglie

indigenti coinvolte pattuiscono con il tessuto sociale

economicamente produttivo. É un progetto in cui si applica

il Value based approach ed è facilmente replicabile.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 92 di 128

01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi

Fa bene è da temo oggetto di attenzione da parte

dell'amministrazione pubblica che a livello locale (Città

Metropolitana, Comuni della Città Metropolitana, Comune di

Torino, circoscrizioni di Torino) lo sostiene con risorse e

dispositivi normativi (protocollo di intesa)

02 Innovazione

Gli elementi innovativi sono rappresentati dal meccanismo di

reciprocità insito nel patto che le famiglie beneficiarie

sottoscrivono quando vengono coinvolte (impegno a mettere

tempo o altre risorse immateriali a disposizione della

collettività) e nell‟attivazione del tessuto sociale che questo

meccanismo porta con sè

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

Esiste un sistema informativo ad hoc

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

Si applica il Value based approach

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita

Dal 2013, anno della prima sperimentazione su un solo mercato

torinese, la ripetizione dell'esperienza è già avvenuta più volte e

ad oggi è attiva su 6 mercati; per il 2020 si ipotizzano circa 20

mercati tra Città di Torino e Città Metropolitana

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 93 di 128

Terzo Premio Assoluto

Comune di Macerata

Famiglie a colori Struttura: Servizi Sociali. In collaborazione con: Associazione Piombini-Sensini Onlus; Associazione Centro di ascolto e di prima accoglienza Onlus; Caritas Diocesana; ANOLF – Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere; Associazione La Goccia Onlus

Il Progetto Il progetto s’inquadra all’interno della disciplina in materia di tutela dei Minori in affidamento in un ottica volta alla sua migliore integrazione nel contesto di affidamento familiare ed inclusione sociale. Particolarmente significative le azioni di valutazione dei risultati in ordine alla qualità dell’accoglienza delle famiglie affidatarie, alla loro disponibilità a ripetere l’esperienza e alle azioni correttive attuate in presenza di disagio e volte alla ridefinizione del progetto educativo individuale. Il progetto ha prodotto un modello che soddisfa tutti i parametri di efficacia ed efficienza sia economico-finanziari che antropologicamente qualitativi. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto si inquadra all'interno della disciplina in materia di tutela dei MSNA, in armonia con l'organizzazione funzionale del Servizio Sociale. 02 Innovazione Approccio innovativo che si sostituisce alla soluzione residenziale per attuare la tutela del minore anche in un'ottica

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 94 di 128

strategica volta alla sua migliore integrazione nel contesto familiare e territoriale. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Attuazione di un monitoraggio periodico con incontri di gruppo per le famiglie e per i ragazzi e presenza di un "Educatore a Colori" 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Rispetto alla valutazione dei risultati l'attenzione è posta sul raggiungimento dell'autonomia personale e dell'integrazione sociale del MSNA, nonché sul rinnovo della disponibilità da parte delle famiglie a ripetere l'esperienza dell'affido. Qualora emergano situazioni di disagio si possono attuare azioni di correzione ridefinendo il progetto educativo individuale. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Esperienza estremamente positiva per i vari soggetti coinvolti: piena attuazione della normativa di settore, riduzione dei costi di bilancio e una più efficace attuazione di strategie volte alla promozione dell'integrazione.

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Quarto Premio ex-aequo

ASL4 Liguria (Chiavari)

Promozione dell'Attività Fisica Adattata nella popolazione per un invecchiamento attivo

Struttura: S.S. Qualità Accreditamento e Risk Management. In collaborazione con: Comune di Rapallo; Comune di Chiavari; Comune di Sestri Levante; Polisportiva Ben-Essere ASD

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 95 di 128

Il Progetto Il progetto ha lo scopo di promuovere l’attività fisica sia negli adulti che negli anziani come prevenzione primaria e terziaria delle patologie croniche legate all’invecchiamento secondo il modello metodologico attuato nel Nord Europa. L’originale innovazione del progetto si enuclea nella “ nell’Attività Fisica su Prescrizione” che sottintende il concetto secondo il quale deve essere un medico specializzato in Medicina dello Sport a prescrivere ai potenziali atleti, un’attività fisica adatta al loro specifico quadro clinico. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Sussidiarietà con il SSN. 02 Innovazione Questo progetto è nato per promuovere la pratica dell‟Attività Fisica (AF) nella popolazione adulta/anziana dell‟ASL4 della Liguria come prevenzione primaria e terziaria delle patologie croniche legate all‟invecchiamento e segue il modello dei paesi del Nord Europa e, in particolare, della Svezia, l‟obiettivo principale che ci si pone è quello della “Prescrizione dell‟Attività Fisica” (Fysiskaktivitetpårecept (Attività Fisica su prescrizione) (FaR®)) 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Vengono monitorati sia i risultati di efficienza che di efficacia 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione I risultati vengono raccolti attraverso test di valutazione e questionari e i correttivi vengono discussi in un coordinamento locale 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita IL modello è ripetibile in ogni ASL

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 96 di 128

Quarto Premio ex-aequo

Azienda Sanitaria Locale TO4

Contrasto alla sedentarietà della popolazione adulta nell’ASL TO 4

Struttura: Struttura Semplice Dipartimentale “Promozione della Salute”. In collaborazione con UISP Ivrea e Settimo-Ciriè

Il Progetto Il progetto ha attivato una rete di collaborazione partecipata tra Comuni e Associazioni, il cui scopo è l’organizzazione, il coordinamento, la valutazione e la gestione di Attività Sportive Adattate; ma con l’obbiettivo ultimo di monitorare i fabbisogni di salute della popolazione afferente all’ASL TO4. Gli strumenti di monitoraggio previsti, sono concordati nell’ambito del gruppo di lavoro aziendale sull’attività fisica. Il progetto si è sviluppato con la costruzione di modelli valutabili e replicabili. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Tra gli obiettivi prefissati vi è il fare azioni di sistema con Comuni e Associazioni del territorio. 02 Innovazione Condivisione di obiettivi di salute della popolazione con Comuni e Associazioni, in una modalità intersettoriale e multiprofessionale con attenzione alla sostenibilità ed all‟empowerment dei cittadini. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Gli strumenti di monitoraggio previsti sono concordati nell‟ambito del gruppo di lavoro aziendale sull‟attività fisica. Per quanto concerne l‟AFA, è stata fornita agli istruttori una

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scheda di rilevazione dati, da compilare per ogni partecipante, allo scopo di registrare, nel rispetto della privacy: dati personali, modalità di invio al corso, risultati di una batteria di test motori (get up and go, velocità di cammino, squat) e giudizi soggettivi sui benefici dell‟attività. Circa il nordic walking, è predisposta un‟apposita scheda di rilevazione, gestita dagli istruttori delle specifiche associazioni locali. La valutazione del programma di diffusione dei gruppi di cammino segue le indicazioni fornite dal Gruppo di lavoro Regionale previsto dal Piano Regionale della Prevenzione azione 2.5.1. La Dietetica e Nutrizione Clinica produce annualmente un report di attività dell‟ambulatorio per le donne operate al seno di Ivrea 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Allo scopo di assumere un ruolo di advocacy, organizzazione, coordinamento e valutazione di percorsi di salute sul territorio è stato attivato un gruppo di lavoro per la promozione dell‟Attività Fisica, costituito da: Promozione della Salute, Medicina Sportiva, Distretti, Recupero e Rieducazione Funzionale e l‟Unione Italiana Sport Per Tutti. Nell‟ambito di questa offerta i Comuni e le Associazioni di cittadini interessate sono chiamate a compartecipare alla realizzazione delle azioni con un‟attenzione a empowerment dei cittadini e sostenibilità. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto si è sviluppato con la costruzione di moduli valutabili e replicabili. Riteniamo contenga elementi utili alla sua trasferibilità

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Quarto Premio ex-aequo

Ospedale Fatebenefratelli di Roma

L'attesa: un percorso trasformativo per la salute

Struttura: U.O.S. Psicologia Clinica, Dipartimento Oncologia. In collaborazione con: l‟U.O.C. di Oncologia, l‟U.O.C. di Radioterapia, i Volontari dell‟ ex AVOF (Associazione Volontari Ospedalieri Fatebenefratelli), i Volontari del Servizio Civile Nazionale AIMAC (Associazione Italiana Malati di Cancro) e Pompadour Srl

Il Progetto Il progetto è coerente con il sistema organizzativo perché favorisce una migliore erogazione dei servizi Ospedalieri, permettendo agli utenti di sentirsi ben accolti e seguiti, per cui l’attesa diventa un percorso di trasformazione per la salute. La valutazione dei risultati è attuata mediante osservazione diretta seguita da riunioni di coordinamento in cui si effettua un un processo di riflessione condiviso. Il progetto è innovativo in quanto centrato sull’accoglienza che diventa parte integrante del percorso di cura. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Perché favorisce una migliore erogazione dei servizi da parte dell'Ospedale e permette agli utenti di sentirsi sostenuti nel loro percorso di cura. 02 Innovazione L'accoglienza diventa parte integrante del percorso di cura. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati L'osservazione diretta e le riunioni di coordinamento ci hanno permesso di adattare di volta in volta l'intervento ai problemi incontrati.

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04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Valutazione deriva da un processo di riflessione condiviso tra operatori e utenti che sono diventati fondamentali nel suggerimento di azioni correttive. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza può essere replicata in qualsiasi struttura che riesca ad attivare una funzione di accoglienza integrata nei percorsi di cura.

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Quinto Premio Assoluto

Temposcambio Banca del Tempo Onlus di Pordenone

Volontariato, tanti amici e tanta solidarietà! Struttura: Associazione di Volontariato. In collaborazione con: Comune di Pordenone; Società San Vincenzo De Paoli Onlus; Associazione Ictus- Servizi alla persona e alla famiglia Onlus; Associazione Sportiva Dilettantistica San Gregorio; Associazione Il nostro pane quotidiano Onlus; Associazione AGAPE SOS International Onlus; Associazione Il mondo Tuareg Onlus; Associazione Senegalese Diapalante Onlus; Associazione Il granello di senape Onlus; Associazione Hapa Tuko – Noi ci siamo! Onlus; Istituto superiore Leopardi Majorana; Istituto superiore Tecnico e Professionale Federico Flora

Il Progetto Il progetto è stato strutturato incrociando i bisogni emersi ed il paniere di servizi offerti dalle associazioni. Si distingue

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 100 di 128

per la capacità di costruire reti basate su obbiettivi condivisi tra associazioni e Istituti Scolastici, la creazione di spazi non solo fisici in cui i giovani si incontrano con altri giovani e Volontari per condividere momenti di socialità, nuove idee al fine di incrementare le loro competenze personali e sociali. Il progetto ha un alto grado di riproducibilità ed essere allargato ad altre Associazioni mantenendo lo stesso format. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto è stato organizzato e realizzato sulla base dei bisogni emersi e dei servizi offerti dalle associazioni, apportando alcune migliorie e modifiche per il coinvolgimento dei giovani. 02 Innovazione Il progetto si distingue per la capacità di costruire reti basate su obiettivi condivisi tra associazioni e scuole e per la metodologia utilizzata basata sui suggerimenti della letteratura scientifica per quanto concerne la progettazione efficace con i giovani. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il progetto è stato valutato secondo una valutazione di progetto, processo e risultato con metodo quali-quantitativo basato sui suggerimenti della letteratura scientifica.. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione La valutazione di risultato ha dato prove di efficacia. Si è creato uno spazio non solo fisico, di attività, ma anche relazionale in cui i ragazzi si sono potuti incontrare con altri giovani e volontari e condividere obiettivi, nuove idee, soluzioni, emozioni ed incrementare le loro competenze personali e sociali. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto per come è stato strutturato può essere ripetuto ogni anno con nuovi studenti e associazioni. Inoltre, presenta un

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 101 di 128

elevato grado di riproducibilità. Può essere infatti riproposto in altri contesti ed allargato ad altre associazioni, mantenendo lo stesso format.

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Segnalazione di Buon Esempio con Encomio del Comitato Scientifico

Casa di Reclusione di Eboli

Genitori senza barriere

Struttura: Ministero della Giustizia - Dipartimento Amministrazione Penitenziaria - Casa di Reclusione di Eboli - Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze

Il Progetto Il progetto offre ottime potenzialità di studio in campo psico-sociale sia per l’ambiente in cui viene realizzato sia per la tipologia dei destinatari. Gli standard di valutazione sono in grado di verificare l'acquisizione, da parte dei discenti, dei livelli di attuazione e di verificarne il raggruppamento degli obbiettivi. Gli standard di efficacia sono implementati sia con riferimento alle capacità del progetto di trasferire nuove competenze ma soprattutto alla capacità di inclusione del discente, riscoprendo altissime performance di solidarietà tra il contesto detentivo e il mondo esterno. La ricostruzione dei legami familiari consente di consolidare le basi per un nuovo legame tra la storia personale del detenuto e il reinserimento nel nucleo familiare di appartenenza; l’attività diventa vantaggio competitivo in quanto gli effetti influiscono in maniera

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 102 di 128

determinante nelle scelte di ricostruzione di un percorso di vita sociale e lavorativa. 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Superamento dei limiti strutturali del "fare sistema in cultura e solidarietà", soprattutto nell'ambito del mondo "carcere" che a volte ostacola i processi di sviluppo altrove naturali, i cui più noti sono la frammentazione delle offerte che se, da una parte garantisce il pluralismo e la sopravvivenza di tanti soggetti, alimenta però una precarietà. Progetto di inclusione e solidarietà ad elevata complessità, non solo per il contesto istituzionale nel quale viene realizzato, ma anche per le attività e le metodologie che lo stesso richiede per il quale l'effettiva implementazione è propedeutica al raggiungimento degli obiettivi; modalità di partnership ad alto livello di innovazione con professionalità ed esperti di rilievo nazionale. 02 Innovazione Progetto di inclusione e solidarietà ad elevata complessità, non solo per il contesto istituzionale nel quale viene realizzato, ma anche per le attività e le metodologie che lo stesso richiede per il quale l'effettiva implementazione è propedeutica al raggiungimento degli obiettivi; modalità di partnership ad alto livello di innovazione con professionalità ed esperti di rilievo nazionale. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Sono stati implementati ed attivati strumenti di audit "interno", mediante la valutazione delle singole fasi di attuazione del progetto in grado di valutare l'assimilazione da parte dei discenti dei diversificati livelli di attuazione e verificarne il raggiungimento degli obiettivi; attivati sistemi di audit "esterni"mediante la collaborazione dei partner del progetto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 103 di 128

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Gli obiettivi del progetto per ciascuna fase vengono perseguiti non soltanto nel rispetto dell'efficienza dell'attività con sostanziale azzeramento dei costi di progetto per l'Ente; l'attività progettuale viene interamente realizzata grazie all'apporto volontario del partner, che può costituire la base per la progettazione di future progettualità con enormi potenzialità di re-inserimento sociale dei discenti, nel quale il recupero del vissuto familiare risulta di fondamentale importanza. Gli standard di efficacia sono stati implementati sia con riferimento alla capacità del progetto di trasferire nuove competenze ai discenti ma soprattutto alla capacità di inclusione dello stesso, riscoprendo altissime performance di solidarietà tra il contesto detentivo e quello territoriale a livello locale ma anche nazionale ed internazionale. La ricostruzione dei legami familiari consente di implementare le basi per un nuovo legame tra la storia personale dei detenuti ed il reinserimento con il nucleo familiare sul territorio di riferimento; l'attività diventa un fattore di vantaggio competitivo anche in termini di potenzialità di reinserimento lavorativo in quanto gli affetti influiscono in maniera determinante nelle scelte di ricostruzione della vita sociale e lavorativa. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'attività progettuale, per il carattere altamente innovativo, la particolare tipologia dei partner, il trasferimento di un know-how capace di garantire nuove opportunità di inserimento nel tessuto sociale dei ristretti, l'indiscussa valenza solidale del progetto, costituiscono elementi propedeutici ad un'ulteriore replicabilità dell'attività progettuale in ambito nazionale ed europeo, resa possibile dalla previsione della realizzazione di una vera e propria attività di diffusione di valori culturali e di

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 104 di 128

reciproca fiducia, quali elementi imprescindibili ad un sostanziale sviluppo della personalità dei ristretti nella riscoperta di un rapporto dinamico con il mondo esterno, soprattutto nel recupero dei rapporti con i figli, spesso devastato dall'esperienza detentiva. Il progetto offre ottime potenzialità di studio e ricerca in campo psico-sociale sia per l'ambiente in cui viene realizzato, sia per il target dei destinatari.

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Segnalazione di Buon Esempio

A.O.U.I. Verona

Progetto per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della ludopatia e patologie connesse

Struttura: Medicina delle Dipendenze. In collaborazione con Regione Veneto

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Si abbraccia con l'ente già esistente, permette una sorta di plug-in al servizio di Medicina delle Dipendenze 02 Innovazione Il tema IAD è poco o nulla trattato in Italia. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Fondamentale comprendere l'efficacia dell'azione terapeutica in itinere al progetto stesso 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Dopo il primo anno di progetto si avranno i dati di sostenibilità e di efficacia di questa struttura ambulatoriale necessari per decidere quali risorse siano necessarie per mantenerla attiva. Si

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 105 di 128

effettuerà una stima maggiormente corretta della dimensione del problema rappresentato dalle varie LDP nel territorio veronese. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Obiettivo è quello di implementare una clinica delle LDP, nel senso più ampio del termine, basata sui sistemi di cura in linea con la letteratura scientifica accreditata, ma con un‟attenzione alle esigenze tipiche del territorio

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Segnalazione di Buon Esempio

APSociale Si Può Fare di Torino

Il Cantiere delle Autonomie. Un progetto di vita indipendente.

Struttura: Associazione di Promozione Sociale Si Può Fare Onlus

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Con i servizi si condivide in parte la metodologia del lavoro sulla persona, partendo dalla costruzione di un progetto di vita e dall'attivazione di una rete di servizi funzionali al raggiungimento degli obiettivi individuati. Le tempistiche e le risorse messe in campo sono differenti. 02 Innovazione Sul territorio sono stati rilevati pochi progetti simili per struttura e metodologia adottata, con il raggiungimento di risultati oggettivi di crescita dell'autodeterminazione e delle competenze personali.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 106 di 128

03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Si utilizzano strumenti validati e ci si avvale di consulenze e di supporto di professionisti formati sul tema specifico della vita indipendente. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Oltre agli strumenti individuati nella scheda progettuale, l'associazione è in continua fase di aggiornamento su eventuali integrazioni e modifiche sulle modalità di valutazione più consone. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto risulta semplice e funzionale dando la possibilità di raggiungere risultati concreti; è facilmente adattabile in quanto fondato su un lavoro individuale e personalizzato.

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Segnalazione di Buon Esempio

ASL Biella

Progetto di narrazione e digital storytelling con gli ospiti della casa di giorno "Quando sono felice"

Struttura: S.S. Formazione e Sviluppo Risorse Umane

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Coerenza con il sistema organizzativo aziendale. L'Asl BI è un a delle poche aziende che lavora in associazione temporanea di scopo per lo sviluppo e il potenziamento dei servizi socioassistenziali e la formazione del personale sociosanitario. 02 Innovazione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 107 di 128

Utilizzo di nuove metodologie per lo sviluppo dei principi della medicina narrativa e del digital storytelling. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Utilizzo di interviste semistrutturate, colloqui finalizzati alla valutazione del buon andamento delle diverse fasi del processo, incontri di valutazione ex ante-ex post. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione La valutazione dei risultati del progetto si realizza all'interno del percorso formativo "DST PLUS" e nell'interlocuzione con la direzione della struttura e con gli ospiti direttamente interessati al progetto. La valutazione dell'impatto del percorso di empowerment attraverso l'utilizzo di metodologie e strumenti narrativisi è concentrata sulla osservazione del processo di attivazione e sviluppo di competenze narrative sia nei soggetti direttamente coinvolti nella narrazione sia nel contesto più ampio degli ospiti della casa di giorno. Particolare attenzione è stata data all'aspetto educativo di condivisione di competenze con gli operatori della struttura volta a fornire elementi di conoscenza e innovazione propri dell'approccio narrativo delle Medical Humanities. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza può essere esportabile anche in altre strutture e servizi del territorio per il valore espresso dal benessere manifestato dagli ospiti e dal soddisfacimento della direzione della struttura.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 108 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

ASReM - Azienda Sanitaria Regione Molise

Consultorio in Piazza

Struttura: Direzione Aziendale ASReM. In collaborazione con: A.Fa.Se.V; Arcat Molise; Associazione Italiana Dislessia; Avis; Avo E Aido; C.N.I.S.; Cdh; Cives; Clown Terapia Paciok; Croce Azzurra Molisana; Croce Rossa Italiana; Humanitas; Il Mondo E Noi; Io Sono Speciale; Lilt Campobasso; Lilt Termoli; Misericordia; Nuova Assistenza Onlus; Onlus Ti Amo Da Morire; Oradonna; Paciok Clownterapia; Progetto Giunone; Sae 112; Sorridere Sempre; Unione Italiana Ciechi Ed Ipovedenti Isernia.

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi La manifestazione ha rispettato la mission dell'Azienda Sanitaria che è impegnata nella promozione di politiche per la salute che migliorino la vita dei cittadini molisani. 02 Innovazione. L'innovazione è data dagli strumenti di comunicazione formali ed informali utilizzati (social network, guerrilla marketing, passaparola) 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Sono stati utilizzati strumenti di verifica come questionari sia cartacei che online. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione I risultati sono stati valutati aziendalmente, ma anche dai volontari e dai cittadini che hano partecipato. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'iniziativa è ad alto grado di riproducibilità poiché mette in rete i servizi socio-sanitari regionali con le associazioni di volontariato che si occupano di salute a largo raggio.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 109 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Associazione Davide il Drago di Milano

Un Puzzle per Vidas Struttura: Associazione Davide il Drago. In collaborazione con: Fondazione Vidas; Associazione con i Piccoli Angeli

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Supporto all'azione che dovrebbero svolgere Stato, Regione, Comuni e ospedali pubblici legge 38/2010 hospice pediatrico 02 Innovazione Sensibilizzazione alle cure palliative pediatriche passando dallo sport e dalle scuole 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Ricezione delle richieste dei donatori che vogliono acquistare copia del tassello per essere vicini al progetto 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il ritorno può essere economico e di informazione e supporto alle famiglie che sono impegnate in queste difficile percorso 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto continua per la sensibilizzazione della casa sollievo Vidas, costruzione prevista entro il 2019, dopo l'anno scorso che siamo partiti dalle cartoline in bicicletta

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 110 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Associazione Lotta Tossicodipendenze Treviglio

Mani Adeguate Struttura: A.L.T. Associazione Lotta Alle Tossicodipendenze Onlus

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi In linea con le direttive delle AST e con il modus operandi del mondo del volontariato. 02 Innovazione Corso di formazione di 2° livello per il volontariato. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Incontri di focus group per approfondire le tematiche che hanno suscitato maggior interesse od altre emerse, in relazione alle quale, ci si trova maggiormente in difficoltà. Incontro di follow up per valutare l‟andamento dei gruppi in relazione ai nuovi contenuti appresi, le criticità e le potenzialità riscontrate, le difficoltà e le risorse che i facilitatori hanno incontrato e fornire loro strumenti per proseguire nel loro ruolo. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Attività di rilevante importanza al fine di raggiungere tutti gli obiettivi del progetto- registrazione attività svolte e individuazione eventuali criticità. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Ripetibilità assoluta in quanto anche il mondo del volontariato, con l'integrazione di diverse culture, deve essere sempre aggiornato in modo da rispondere in modo adeguato alla richiesta di aiuto.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 111 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

ASST di Crema

Conciliare le responsabilità Struttura: Direzione Socio Sanitaria. In collaborazione con: ASST di Cremona; ASST di Mantova; ATS Valpadana, Altana Società Cooperativa Sociale, Koala Cooperativa Sociale, Cosper s.c.s. Impresa Sociale, Cooperativa Sociale Filikà a r.l., Igea Società Cooperativa Sociale, L‟Umana avventura Soc. Coop. Sociale, Il Cerchio Società Cooperativa Sociale, Il cortile Società Cooperativa Sociale Onlus, Tante Tinte Cooperativa Sociale Onlus, Alce Nero Soc. Cooperativa Sociale Onlus, Archè Cooperativa Sociale a r.l. - Onlus, Comunità Sociale Cremasca; Il Giardino dei Bimbi Società Cooperativa Sociale Onlus

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il progetto favorisce il personale dipendente nella gestione delle necessità familiari pur ottemperando all'orario di servizio definito dal regolamento aziendale. 02 Innovazione Il progetto risponde ai parametri di innovazione soprattutto nel servizio di baby - sitting a domicilio. Si tratta infatti di un servizio flessibile a supporto dell'esigenza estemporanea. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Il monitoraggio dell'attività avviene tramite le azioni di rendicontazione tecnico -amministrativa mutuando in parte gli strumenti di valutazione. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 112 di 128

Tavolo di regia responsabile della valutazione trimestrale. Strumenti di raccolta dati: report prestazioni rilevate dal portale, customer satisfaction, questionari rivolti ai nuclei familiari fruitori. . 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Esperienza già estesa ad altre realtà territoriali ed Enti pubblici e privati.

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Segnalazione di Buon Esempio

ASST Rhodense

L'esperienza del tavolo aziendale contro la violenza e il maltrattamento

Struttura: Direzione Socio Sanitaria

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il fenomeno violenza e maltrattamento di genere anche a livello “locale” aziendale assume il significato di prendersi in carico la salute della vittima, anche nella logica del suo reinserimento sociale e della tutela giuridica come garanzia di approccio alla problematica. 02 Innovazione Esperienza della costituzione di un tavolo aziendale composto da risorse dell'ospedale e del territorio che si concentrano sulla continuità della presa in carico delle vittime di violenza e maltrattamento. Utilizzo della scheda di dangerous risk assessment. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 113 di 128

Riunioni periodiche (almeno 1/mese); revisione dei protocolli aziendali di presa in carico delle vittime 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione I risultati dei singoli interventi vengono discussi in seno alle riunioni mensili. Sono stati avviati audit sulle situazioni problematiche e complesse della presa in carico 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza verrà considerata parte integrante delle iniziative aziendali.

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Segnalazione di Buon Esempio

ATS della Montagna di Sondrio

Determinazione informatizzata dei metaboliti urinari di droghe d’abuso

Struttura: Direzione Sanitaria. In collaborazione con: ASST Valtellina Alto Lario

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Informatizzazione, semplificazione e tracciatura della procedura, con abbattimento degli errori e maggior tutela di operatori e utenti. 02 Innovazione Informatizzazione in rete, tra SerT e Laboratorio, dei controlli sui metaboliti urinari delle droghe d'abuso. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Questionari di miglioramento percepito dagli operatori e indicatori di errore tendenti a 0 per le fasi di processo.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 114 di 128

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Primi risultati in linea con il miglioramento atteso; in corso stretto monitoraggio per eventuali future azioni correttive. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza continuerà c/o qs. ATS, e potrebbe essere sicuramente trasferita in altri ambiti analoghi

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Segnalazione di Buon Esempio

AULLS 6 Euganea

Un mare di idee Struttura: Reparto Oncologia

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Aiuto di tipo supportivo per la cura dei pazienti oncologici 02 Innovazione Il Progetto è nato poco meno di due anni fa ma ha radici profonde nel passato. Si propone di oltre andare oltre all‟aspetto medico di diagnosi e di cura delle malattie tumorali prendendo a cuore anche l‟aspetto psicologico dei pazienti 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Test e questionari di valutazione del distress e dell'esperienza 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Ottima correlazione tra i risultati ottenuti e l'ambito di applicazione del progetto 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Si ed esportata in altri centri con sale d'attesa problematiche

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 115 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

AULSS 9 Verona

Io riciclo tu sorridi Struttura: UOC CERRIS e RSA Marzana. In collaborazione con: Comune di san Giovanni Lupatoto; SGL Multiservizi

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi La Commissione Europea nel 2010 definisce alcune priorità da raggiungere entro il 2020: a) Crescita intelligente, b) Crescita sostenibile, c) Crescita inclusiva mediante la sperimentazione di itinerari educativi e formativi con ampio spazio alla cultura del riciclo, alla promozione di abilità creative e allo sviluppo di pensieri divergenti e innovativi; il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei giovani sui problemi che riguardano l‟ambiente, con attenzione particolare alla raccolta differenziata; lo sviluppo di una nuova coscienza ecosostenibile, attenta alle questioni che riguardano la gestione dei rifiuti e allo spreco delle risorse ambientali; iol supporto alla nuova cultura ecosostenibile rendendoci portavoce di una nuova mentalità orientata al rispetto dell‟ambiente 02 Innovazione Inclusione sociale degli ospiti disabili dove insegnano ai bambini il riciclo, per cui cambiamento culturale trasversale 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati La rispondenza del progetto permette di monitorare il cambiamento culturale sociale 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Gli ospiti coinvolti ne “Il laboratorio del riciclo” producono oggetti “d'arte” di pregevole fattura

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 116 di 128

05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Gli attori esterni al progetto hanno già proposto per ogni anno con classi diverse la ripetizione dell'esperienza

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Segnalazione di Buon Esempio

AVO di Garbagnate

Residenza Sanitaria Anziani "Sandro Pertini" Struttura: Danza Libera-Mente (Progetto Di Stimolazione Sensoriale)

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Interazione con tutta la struttura. 02 Innovazione Progetto di nuovo inserimento 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Osservazione della riuscita del progetto da parte del personale tecnico-sanitario, dei famigliari e dei volontari. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Ottima risposta da parte degli ospiti, con richiesta di ulteriori inserimenti. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Esperienza molto positiva, che è stata proposta e attuata in altra casa di riposo

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 117 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

Azienda USL Umbria 1

Mediazione culturale nella sanità: Facilitare l' accesso degli stranieri ai servizi sanitari fornedo

informazioni appropriate e migliorando l' accoglienza Struttura: Sviluppo Qualità e Comunicazione

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Risponde ai principi e valori dell'atto aziendale (DDG 914/2014) 02 Innovazione Risponde alle mutate esigenze della popolazione straniera che vive nel territorio dell'Azienda USL Umbria 1 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Schede di attivazione e attestazione di avvenuta prestazione della mediazione e scheda di valutazione di qualità di servizio 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Scheda di valutazione della qualità del servizio erogato 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Ampiamente ripetibile e trasferibile in virtù dell'esperienza maturata da più di 10 anni.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 118 di 128

Segnalazione di Buon Esempio

CEA - Centro Ecumenico di Ascolto di Pinerolo

Pinerolo Solidale Struttura: In collaborazione con: Comune di Pinerolo; CFIQ – Consorzio Formazione Innovazione Qualità; CISS – Consorzio Intercomunale Servizi Sociali; Associazione Il Buon Samaritano di Pinerolo

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi “Pinerolo solidale” ha rafforzato le reti di prossimità già esistenti, superando il semplice assistenzialismo a favore di un welfare generativo, in cui gli utenti vengono responsabilizzati e coinvolti nella gestione del gazebo solidale, mentre i cittadini donatori hanno diritto a partecipare a laboratori di cucina sostenibile del riuso 02 Innovazione “Pinerolo solidale” ha coinvolto i diversi attori (CEA - Buon Samaritano - Comune di Pinerolo - CFIQ) secondo il principio innovativo della reciprocità, in grado di arricchire chi dona e coinvolgere in modo attivo e responsabile chi riceve 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Le associazioni di volontariato coinvolte hanno elaborato strumenti di monitoraggio utilizzati in modo costante per rilevare l'andamento e i numeri del progetto (numero dei cittadini e commercianti donatori, quantità di prodotti donati). 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il Tavolo di Coordinamento progettuale si è incontrato con cadenza mensile per valutare i risultati immediati del progetto ed ha proposto azioni correttive ed aggiuntive durante il corso

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 119 di 128

del progetto; ha inoltre proposto alcune modalità operative per la prosecuzione del progetto, anche dopo la fine del finanziamento. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita “Pinerolo solidale” rappresenta un'esperienza trasferibile in qualsiasi altra realtà che coinvolga i mercati rionali e, una volta avviata, può proseguire con l'impegno delle associazioni di volontariato e dei commercianti

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Segnalazione di Buon Esempio

Comune di Asti

Banca del Dono Struttura: Progetto “Banca del Dono” - Comune di Asti, Assessorato ai Servizi Sociali - Volontariato - Sanità, Settore Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educativi.

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Gli obiettivi e gli strumenti del progetto fanno si che il progetto stesso sia motore al sistema organizzativo dell'ente favorendo l'operatività dei servizi incrementandone l'efficienza 02 Innovazione E' proprio l'elemento innovativo a caratterizzare il progetto: coniugando remote volontà di collaborazione tra associazione e associazione, tra volontari ed enti produce un sistema comunicativo trasparente ed efficace 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 120 di 128

Il comitato di gestione valuta e destina le risorse donate, con progetti di propria iniziativa, anche a seguito di istanze presentate da associazioni, enti o organizzazioni del territori e provvede semestralmente alla redazione di una relazione che viene presentata alla conferenza dei capi gruppo consiliari e pubblicata sul sito del comune di Asti. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il percorso programmatico potrà subire modifiche progettuali, suggerite dalle verifiche effettuate sull‟attività dell‟operazione, al fine di generare una maggiore rispondenza rispetto agli obbiettivi e alle esigenze operative degli organi della banca del dono. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Rilevato il forte impulso riscontrato sin dalle prime azioni del progetto si ritiene possa essere promosso su territori allargati, considerando eventuali "reti" al servizio di consorzi di enti

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Segnalazione di Buon Esempio

Comune di Cerrione

Europe Just in Time! Struttura: Ufficio Segreteria. In collaborazione con: Municipalità di Dohoroi; Municipalità di Belisce; Municipalità di Tahanovce; Municipalità di Villerest

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Confronto con altri paesi per progetti solidali

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 121 di 128

02 Innovazione Coinvolti i giovani 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Fotografie e grafici 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Scambi in aiuto delle persone bisognose dando dignità agli utenti attraverso progetti finalizzati 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Sicuramente da ripetere per apprendere nuovi modi di solidarietà

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Segnalazione di Buon Esempio

Comune di Sarno

Migranti: dall'accoglienza all'integrazione Struttura: Assessorato Politiche Sociali. In collaborazione con: CCM coop sociale; Agape Srl Impresa Sociale; Associazione Leonia -Legambiente; Associazione di Protezione Civile “I Sarrastri”; 5 sensi Cooperativa Sociale A R.L.; Comitato cittadino di quartiere Serrazzeta - Fontanelle Onlus; Associazione Pallacanestro Sarno

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Attività di volontariato di pubblica utilità e di sostegno sociale per il territorio, tramite lavori socialmente utili. 02 Innovazione Integrazione con il tessuto sociale grazie alla realizzazione di percorsi di convivenza costruttiva e solidale con le comunità

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 122 di 128

locali, nell‟ambito delle quali i richiedenti asili sono positivamente accolti anche attraverso lo svolgimento di attività e servizi resi in qualità di volontari a favore della collettività in lavori di pubblica utilità 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Rilevazioni di testimonianze direttamente dagli ospiti immigrati, nonché dagli operatori delle organizzazioni che gestiscono l'accoglienza nelle due strutture di sarno, dall'amministrazione comunale di sarno e dagli organismi ospitanti per i lavori di pubblica utilità. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Positivi: tutti gli immigrati si sono sentiti utili e felici nel dare il loro contributo alla comunità che li ospitava. Essere stati utili ha fatto sentire meglio e realizzati i migranti i quali sono stati percepiti come parte integrante della società sarnese. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Modello esportabile e ripetibile

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Segnalazione di Buon Esempio

Croce Rossa Italiana - Sicilia

Anche io posso Struttura: Comitato Regionale C.R.I. Sicilia

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il sistema dei servizi si impegna a promuovere comunità inclusive e solidali. In tal senso la carte umanità è coerente con

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 123 di 128

gli strumenti del welfare sociale e del terzo settore che promuovono la solidarietà e la cittadinanza attiva 02 Innovazione La carta umanità rappresenta una modalità innovativa e non convenzionale di avvicinare la popolazione di qualsiasi età,genere ed etnia ai concetti di volontariato e cittadinanza attiva, sfruttando l‟esperienza in prima persona, rivoluzionando le classiche metodologie di promozione del volontariato 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati l„utilizzo della carta umanità viene monitorato attraverso i report online, facilmente reperibili tramite il QrCode, compilati dai fruitori della carta stessa. In tal modo è possibile tracciare e verificare in tempo reale l‟andamento del progetto 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione E‟ prevista una valutazione dei risultati mediante i report online, mediante i feedback ottenuti durante il secondo incontro del modulo IN e la raccolta delle testimonianze video utilizzate per la realizzazione del cortometraggio. Ciò permetterà di apportare correzioni al progetto fino alla fine del periodo di sperimentazione. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Il progetto ha un format semplice e ripetibile in qualsiasi contesto, trasferibile anche ad altre nazioni (come già sta succedendo in nazioni europee e non). Non prevede eccessivi costi di realizzazione nè impegnativi percorsi formativi, perciò risulta facilmente attuabile da chiunque.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 124 di 128

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Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi

Musicalmente Superabile Struttura: Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi L'ottenimento del benessere psicofisico degli anziani e delle persone sole e in situazione di difficoltà è prioritario tra le attività del gruppo costumi tradizionali bisiachi. 02 Innovazione Persone con sindrome di down e in situazione di disagio sociale affiancano i volontari del gruppo nell'attività di intrattenimento degli ospiti di strutture protette. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati I medici e gli operatori delle strutture protette in cui si svolge l'attività del gruppo costumi tradizionali bisiachi 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Assieme agli operatori e ai medici delle strutture protette vengono valutati i risultati degli interventi del gruppo. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita Pervengono continuamente nuove richieste di intervento da tutta la regione e non solo, quindi l'esperienza è da ripetere e trasferire.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 125 di 128

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Lega Italiana Contro Il Dolore VDA

La casa dei cittadini/La maison des citoyens Struttura: Lega Italiana Contro Il Dolore-Valle D'aosta (LICD-VDA). In collaborazione con Cooperativa La Sorgente

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi LA CASA DEI CITTADINI-LA MAISON DES CITOYENS è un LUOGO di accoglienza e orientamento - interno all‟EMPORIO SOLIDALE denominato “QUOTIDIAMO” cogestito con altri e coordinato dal CSV-VdA - dedicato ai soggetti che, per condizione socio-economica, hanno difficoltà ad accedere autonomamente ai servizi - sia pubblici che privati - offerti sul territorio (Pubblica Amministrazione, distribuzione generi alimentari, tutela dei diritti, tutela socio-sanitaria, promozione sociale ecc.). 02 Innovazione Coordinamento servizi pubblici e privati a favore delle persone deboli. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati Doppio monitoraggio LICD-VDA e CSV-RAVA. 04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione La Relazione delle utenze è compito quotidiano della Responsabile, con monitoraggio trimestrale e pubblicazione ufficiale da parte del CSV-VdA e della RAVA e con rilevanza ufficiale anche sui mass media. 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'esperienza dovrebbe diventare almeno pluriannuale e può essere trasferita e adattata a diversi ambienti

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Segnalazione di Buon Esempio

Regione Molise

QuotidianaMente Struttura: DG SALUTE - Servizio Programmazione Rete Soggetti deboli, Integrazione Socio Sanitaria e Riabilitazione. In collaborazione con ETT Solutions

Il Progetto 01 Coerenza con il sistema organizzativo e/o dei servizi Il Progetto si inserisce nella Start Up di Comunicazione e best practices inclusa nel percorso del POR FSE 14-20 WE.C.A.N. (Welfare Changes All Need). A coordinare l‟intero progetto è il Servizio per la programmazione della Rete dei soggetti deboli e dell‟integrazione socio sanitaria della Regione Molise. Ad affiancare il Direttore del servizio ci sono le Prefetture di Campobasso ed Isernia, l‟Università del Molise, molti Comuni del territorio molisano, le Associazioni che lavorano con le persone con disabilità, l‟ASREM. 02 Innovazione Il digitale ormai si sta applicando in ogni pratica del quotidiano. L'utilizzo della realtà aumentata consente un deciso passo in avanti per il miglioramento degli stili di vita indipendenti delle persone con disabilità. 03 Azioni e Strumenti di monitoraggio utilizzati L‟intervento de quo dunque si basa sull‟approccio alla Continuità Assistenziale considerata come continuità di percorso (presa in carico) in cui si garantiscono continuità gestionale, continuità relazionale (Case manager, Care giver) e continuità informativa (condivisione dei database dei pazienti tra tutti gli operatori della filiera assistenziale).

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 127 di 128

04 Valutazione dei risultati ed azioni di correzione Il primo anno è di sperimentazione rivolto ai maggiorenni con disabilità intellettive residenti della Regione Molise, che frequentano associazioni e centri diurni, al fine di avere a disposizione degli ambienti idonei per effettuare la messa in atto di attività laboratoriale e multimediale. Verranno avviate simulazioni –mediante l‟uso di applicazioni che sfruttano tecnologie interattive basate sulla realtà virtuale - che poi saranno integrate con incontri e rilevazioni su documenti cartacei, in modo che questi diventino un reale ausilio alla vita quotidiana, anche di supporto ai momenti ricreativo culturali e per gestire salute e benessere . 05 Esperienza che può essere ripetuta e/o trasferita L'azione quotidiana supportata dalla realtà aumentata può essere facilmente ripetuta e trasferita in ogni contesto di quotidianità vissuto dalle persone con disabilità. Anche con la previsione della individuazione di situazioni particolari ove utile.

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Centro Studi Cultura e Società Persona e Comunità 2017 - pag 128 di 128

Centro Studi Cultura e Società

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