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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 7 novembre 2017

Pagina I

FATTURAZIONE ELETTRONICA

E-fattura legata a premialitàItalia Oggi 07/11/17 P. 31 Gabriele Ventura 1

INGEGNERI

Ingegnere del futuro? Speriamo sia donnaRepubblica 07/11/17 P. 1-21 Luca De Vito 3

INGEGNERIA

"Alle bambine regalate le bambole e il meccano così io sono diventata la signora dellecomete"

Repubblica 07/11/17 P. 21 Cristina Nadotti 6

ASSICURAZIONI

Calamità, assicurati 2 contribuenti su 100Italia Oggi 07/11/17 P. 39 Valerio Stroppa 7

COMMERCIALISTI

Titolo conseguibile in base alle esperienze maturateItalia Oggi 07/11/17 P. 33 Michele Damiani 8

GESTIONE AMBIENTALE

Il responsabile gestione ambientale abilitato con l'esameSole 24 Ore 07/11/17 P. 28 Paola Ficco 9

START UP

Dove va il turista a Roma? Risponde ManetCorriere Della Sera Roma 07/11/17 P. 5 10

Ottomila startup in Italia e solamente il 6% fallisceSole 24 Ore 07/11/17 P. 39 Gianni Rusconi 12

SPECIALIZZAZIONI COMMERCIALISTI

Ok ai commercialisti specialistiItalia Oggi 07/11/17 P. 33 Michele Damiani 14

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Ruffini: parte il tavolo di confronto sull'e-fatturaSole 24 Ore 07/11/17 P. 27 15

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Dalla J)olilica un si, allipotesi. Il ruolo della categoria al certIro della Carola ro[,ortda

E-fattura legata a premialitàLa proposta dei professionisti nella legge di Bilancio

DI GABRIELE VENTURA

tturazione elettro-nica non obbligatoriama legata a un regi-me di premialità. La

politica accoglie la propostaavanzata dal Consiglio na-zionale dei commercialisti,con l'impegno ad accoglierel'emendamento presentatodalla categoria al disegno dilegge di bilancio attualmenteal vaglio del senato. E' quan-to è emerso al primo Forumnazionale commercialistied esperti contabili, al viaieri a Milano, nel corso dellatavola rotonda «il ruolo delcommercialista». Durante ildibattito sono intervenutiEnrico Zanetti , segretariodi Scelta Civica, MaurizioBernardo , presidente dellacommissione Finanze dellacamera, Francesco Boc-cia (Pd), presidente dellacommissione bilancio dellaCamera, Davide di Russo,vicepresidente del Consiglionazionale dei dottori com-mercialisti e degli esperticontabili, Gilberto Gelosa,consigliere delegato alla fi-scalità Cndcec. L'emenda-mento, nel dettaglio, trasfor-ma l'obbligo di fatturazioneelettronica in regime di pre-mialità per chi la utilizza, e ipolitici presenti al dibattitosi sono mostra-ti favorevoli aintrodurre lamodifica. «Conil regime dipremialità»,ha detto Za-netti, «si allar-ga l'impegnoall'utilizzo diuno strumentosemplice, ra-

tà delle imprese. Finché ciostiniamo a portare avanti ildiscorso dell'obbligatorietà,consentiamo a tutti di nonmettersi nelle condizioni didarsi da fare per renderele cose funzionanti». Dello

stesso avvisoBernardo, cheha auspicatoche «si possaragionare sutesti non blin-dati. Il temadella premia-lità rientra inun impegnoda parte delgoverno di

rivedere alcune scelte neiconfronti dei professionisti.Personalmente sono favo-revole alla premialità ri-spetto alla obbligatorietà econsidero quest'ultima leg-ge di bilancio, prima dellascadenza della legislatura,come l'ultima occasione perosare. L'impegno che possia-mo assumerci è di confron-tarci con i funzionari dellaragioneria generale dello

Col regime difavore si allar-ga l'impegnoall'uso di uno

strumento sem-plice

pido e agevole. Con unainterfaccia semplice e lapremialità, infatti, a mioavviso non c'è alcun bisognodell'obbligatorietà. Anzi, conl'introduzione dell'obbliga-torietà nel giro di qualchemese la situazione sarebbeuguale o peggiore rispettoall'operazione spesometro.Non sarà più solo un dannolegato all'attività di rendi-contazione ma all'operativi-

stato per portare a termi-ne questo discorso». Anchea parere di Boccia «sullafatturazione elettronicaha senso aprire alla pre-mialità, sapendo però cheè una fase di passaggio trail mondo da cui veniamo equello dove stiamo andando.Mi convince di più la pro-posta dei commercialisti diessere partner dell'Agen-zia delle entrate sul vistodi conformità e nel percor-so di accompagnamentodell'impresa e del clientenel dialogo con le Entrate».Di Russo si è concentratoanche sull'evoluzione dellaprofessione di commercia-lista, sottolineando comeancora l'attività contabilee fiscale rappresenti «il 70-75 per cento della nostraprofessione. Secondo i datiOcse la spesa aggregata perl'amministrazione finanzia-ria tra il 2005 e il 2011 èdiminuita del 40 per cento.Questo si è tradotto in uncosto assorbito dagli studiprofessionali pari a 10-15

mila euro. Ciò significa chesiamo stati utili al sistemapaese e abbiamo supplito auna serie di inefficienze ca-ricandoci oneri e costi. Perquanto riguarda la fattura-zione elettronica il nostroobiettivo, con l'emenda-mento proposto, è di rendereancora più efficiente questopercorso».

Secondo Gelosa la fattura-zione elettronica basata sulregime premiale avrebbel'effetto di «dare un premioai clienti che si affidano alsistema, i quali devono esse-re meno pressati dal fisco. Ilproblema vero è rappresen-tato infatti da coloro che lafatturazione non la fanno.Lo spesometro è stata unavicenda surreale, il nostroauspicio è che non vengaripetuta con l'obbligatorie-tà. Abbiamo poi avanzatoproposte per evitare le pro-roghe all'ultimo minuto earrivare a un punto fermosecondo cui se non c'è pos-sibilità di lavorare il rinviodiventa automatico».

Fatturazione elettronica Pagina 1

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Uno scorcio della sala dei lavori

Un momento della tavola rotonda . Da sinistra Davide Di Russo,Francesco Boccia , Gilberto Gelosa , Maurizio Bernardo , Enrico Zanetti , Francesco Giorgino

Fatturazione elettronica Pagina 2

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MILANO, AIUTI DAL POLITECNICO

Ingegnere del futuro?Speriamo sia donnaLUCA DE VITO

MILANO

U NA svolta per far crescere il numerodi donne iscritte a Ingegneria. Labattaglia contro pregiudizi e stereo-

tipi parte dal Politecnico di Milano.A PAGINA 21 CON UN'INTERVISTA DI NADOTTI

Ingegneri Pagina 3

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La sfida del Politecnico di Milano: "Più matricoledonne: oggi sono una su Y. Incontri sin dalle mediecon scienziate di successo per invertire la tendenza

L'appello alle ragazzeStudiate ingegnena

non e solo da uomini il

LUCA DE VITO

UNA SVOLTA per far cresce-re il numero di donneiscritte a corsi di laurea

in Ingegneria . La battaglia cul-turale per far crollare pregiudi-zi e stereotipi che vogliono le ra-gazze meno adatte a questo ti-po di percorsi parte dal Politec-nico di Milano. E comincia conun'ammissione: «Le donne rap-presentano solo un terzo del to-tale dei nostri ricercatori, unapercentuale ancora poco rap-presentativa- ha detto ieri Fer-ruccio Resta , numero uno dell'a-teneo milanese durante l'inau-gurazione del 155esimo annoaccademico - Sono troppo po-che, dobbiamo impegnarci perinvertire la tendenza». Così l'a-teneo ha deciso di mettere incampo diverse strategie percambiare rotta : dagli incontrinelle scuole medie per far cono-scere le figure di successo fino apercorsi di mentoring interniall'università , ovvero incontricon protagoniste del mondodell'impresa che condividonoesperienze di leadership al fem-minile.

I numeri parlano di un percor-so difficile e di una strada lungaper riuscire a incidere , in parti-colare su alcune roccaforti ma-schili. In Italia le studentesseiscritte alle lauree magistrali inIngegneria meccanica ed elet-tronica sono appena il dieci percento del totale . Poco meglio vaa Ingegneria informatica (14,6per cento ) e dell'automazione(13,3 per cento ). Al Politecnicosi toccano minimi ancora piùbassi, con il 7 per cento a Mecca-nica, Automatica , Elettrica e il 9per cento a Informatica ed Elet-tronica. Un po' più confortanti idati locali e nazionali se si va avedere Biomedica ( 57,4 di don-ne), Edile ( 43,2 per cento), Chi-mica (41,2 per cento ) e Inge-

gneria per l'ambiente (40,4 percento). Ma in generale, se si os-servano i numeri delle laureetriennali, la media parla di unasola studentessa ogni cinqueiscritti.

In un recente studio della fon-dazione L'Oréal è stato eviden-ziato come i pregiudizi quandosi parla di donne e scienza sianoancora troppo diffusi: il settan-ta per cento degli intervistatieuropei del sondaggio non pen-sa che le donne abbiano partico-lari attitudini per queste mate-rie. Pregiudizi che condiziona-

no ancora moltissimo le ragaz-ze al momento della scelta di uncorso di laurea. Un problema an-cora più grave se si considerache l'Italia ha in generale pochigiovani che escono dall'univer-sità con una laurea nelle cosid-dette Stem (Scienze, tecnolo-gia, ingegneria e matematica):appena il 25 per cento contro il37 per cento della Germania e il29 per cento del Regno Unito,secondo gli ultimi dati Ocse.

L'iniziativa del Politecnicoprova a scardinare gli stereotipie a invertire la tendenza. Non acaso è questa la prima universi-tà italiana ad essere entratanell'associazione Valore D,

gruppo di istituzioni e impreseche promuove la diversità, il ta-lento e la leadership femminileper la crescita delle aziende edel Paese. «Mi compiaccio per l'i-niziativa - ha commentato laministra dell'istruzione ValeriaFedeli, presente anche lei ieri aMilano - Il problema della di-sparità di genere in questo cam-po permane in modo importan-te. Mettere in atto azioni per in-centivare le vocazioni delle gio-vani donne è importante. Conquesta scelta, il Politecnico di-mostra capacità e qualità d'in-novazione».

©RIPROOUZIONERISE-A

Ingegneri Pagina 4

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Iscritti nelle facoltà italiane Anno accademico 2016-2017 Fonte: Miur Anagrafe studenti

Corsi di laurea triennali Lauree magistrali• Ingegneria civile e ambientale e Ingegneria industriale e Ingegneria biomedica • Ingegneria informatica

Donne- 7.268 r ?1, Doni'9 17.770 22%,plm Donne 2.081

Uomini 18.093 Uomini 63.111 ` Uomini 1.547Donne 428,2 áUomini 5.428

e Ingegneria dell'informazione • e Ingegneria gestionale • Ingegneria meccanica

Danne 11.170 2 %0 r ptE Uomin 3.002 36,9% 0 Donne 1.108 10,6%Uomini 42.602

0 #000

01

Uomini 5.123 Uomini 9.338

• Ingegneria aerospazialee astronauticaDonne 430Uomini 2.455

Donne 2.637 27,9%• Ingegneria civile

Uomini 6.813 40

• Ingegneria elettronica

Donne 452 15%Uomini 2.557

• Ingegneria energeticae nucleareDorane, 751 22,1Uomini 2.649

• Ingegneria per l'ambientee il territorioDonne 1.282 40,4%Uomini 1.888

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Ingegneri Pagina 5

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L'INTERVISTA / AMALIA ERCOLI-FINZI,PRIMA INGEGNERA AEROSPAZIALE IN ITALIA : "SONO BRAVE, BISOGNA INCORAGGIARLE"

"Alle bambine regalate le bambole e il meccanocosì io sono diventata la signora delle comete"

CRISTINA NADOTTI

ROMA. Due minuti al telefono edi Amalia Ercoli-Finzi ci s'inna-mora. A 80 anni la prima inge-gnera aerospaziale in Italia, ladirettrice del progetto Rosettaper lo studio delle comete, ha ilpiglio travolgente di una giova-ne donna che cavalca il futuro.

«Fa bene il Politecnico a sen-sibilizzare le ragazze alla sceltaconsapevole di corsi di studio inscienza, tecnologia, ingegneriae matematica - dice Ercoli-Fin-zi - ma purtroppo non è un pro-blema soltanto italiano. Le don-ne vanno ancora incoraggiateovunque».

Come?«Fin da piccole, ben prima

dell'iscrizione all'università.Già da ragazzine devono essereconsapevoli che nessuna stra-da è loro preclusa. Per aiutarlebisogna eliminare gli stereoti-pi, perché le barriere sono so-prattutto di tipo culturale, senon si iscrivono a facoltà scienti-fiche non dipende certo dalle lo-ro capacità».

Ci fa un esempio di come su-perare il problema culturale?

«Sarà banale, ma a una bam-bina va regalato un meccano in-sieme a una bambola,vannoaboliti tutti gli stereotipi di ge-nere, si deve iniziare da lì».

In passato ha raccontato diessere un'ingegnera nata, eche da piccola smontava le bici-clette. La sua famiglia la lascia-va fare?

«Per niente, non me lo lascia-vano fare, ma io mi sono impo-sta (ride di gusto, ndr). Comun-que questo della scoperta e del-la curiosità è un discorso che va-le anche per i ragazzi: bisogna

lasciare che maneggino le cose,che le rompano per poi riaggiu-starle. Purtroppo oggi c'è il con-cetto che per avviare qualun-que macchinario basti schiac-ciare un bottone, invece biso-gna incoraggiare bambine ebambini a sperimentare comefunzionano le cose, aprendole emagari rompendole. Io facevo

così e mi avanzava sempre qual-che pezzo».

Ha parlato della sua determi-nazione , ma quanti sono gliostacoli per le donne in camposcientifico?

«Tanti, la tecnologia è l'ulti-ma roccaforte degli uomini, so-no sospettosi nei confronti del-le ragazze che vogliono passare

la soglia. Bisogna educarli, farloro capire che ostacolando ledonne ostacolano il camminodella scienza».

E quando le donne riescono aentrare nelle roccaforti maschi-li che succede?

«Succede che sono brave. Ri-torno al punto di partenza, è in-dispensabile renderle coscientifin da picco-le delle loropossibilità,non sminui-re i loro ta-lenti».

La scuo-la dell'ob-bligo è at-trezzataper farlo?

«Guardi,preferiscosottolinea-re che le fa-

Amalia Ercoli-Finzi

miglie hanno un compito im-portante in questo senso, devo-no capire che sostenendo le ra-gazze nelle loro aspirazioni pos-sono fare la loro felicità».

E chiosa con voce squillante:«Sono ottimista, sa, le cose stan-no cambiando in fretta, lo vedoovunque. Le donne sone sem-pre più sicure nelle loro scelteperciò andrà di sicuro meglio,non c'è modo, per fortuna, ditornare indietro».

©RIPROOUZIONE RISERVATA

Ingegneria Pagina 6

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Calamità, assicurati 2 contribuenti su 100Solo due contribuenti su 100 sono assicurati

contro i danni causati da terremoti e alluvioni,con polizze per lo più abbinate a mutui ban-cari. Lo sconto fiscale introdotto dal governoper chi si mette al riparo dai rischio delle ca-lamità naturali costerà all'erario 108 milionidi euro di minori entrate nei prossimi cinqueanni. Se si tiene conto anche dell'esenzione inarrivo dall'imposta sulle assicurazioni per talipolizze, il costo sale a 170 milioni. Ma la novi-tà potrebbe far risparmiare allo stato sommeben più consistenti, dato che, al verificarsi dieventuali calamità, il rischio di dover sostenerei costi di ripristino sarebbe trasferito almenoin parte sulle compagnie assicurative. Trasoccorsi e riparazioni materiali, nell'ultimomezzo secolo i disastri naturali sono costatiall'erario l'equivalente di «oltre tre miliardi dieuro l'anno, ai prezzi di oggi», in relazione ad«almeno dieci terremoti devastanti, dal Belicead Amatrice». La cifra, già quantificata dalConsiglio nazionale degli ingegneri, è riportatadai servizi studi e bilancio di camera e senatonel dossier relativo alla manovra di bilancioper l'anno 2018.

I tecnici parlamentari prendono in esamela nuova detrazione introdotta dal ddl a fa-vore delle persone fisiche. Con un'integrazioneall'articolo 15 del Tuir, viene concessa ai contri-buenti la facoltà di scomputare dalla propriaIrpe f il 19% dei premi pagati per assicurare lapropria casa da eventi calamitosi. La novità,valida solo per le polizze stipulate a partire dal1 °gennaio 2018, è limitata alle abitazioni. Talicontratti saranno anche esentati dall'impostasulle assicurazioni. Come spiegato dal presi-dente dell'Ivass, Salvatore Rossi, nel corso diun'audizione nell'aprile 2017 l'Italia è attual-mente uno dei paesi che non prevedono alcuna«mano pubblica» nella protezione assicurativacontro i rischi di calamità naturali. Tra glialtri ci sono anche Stati Uniti, Giappone, Re-gno Unito, Cile, dove le polizze di questo tiposono del tutto volontarie. Altristati, quali per esempio Fran-cia, Turchia o Nuova Zelanda,rendono invece obbligatorie osemi-obbligatorie per legge lepolizze contro i disastri, preve-

dendo agevolazioni sui premi.In Francia, paese che presenta un numero di

abitanti assimilabile a quello italiano, questatipologia di polizze ha riscosso nel 2015 premiper 1,6 miliardi di euro. Ben diversa la situa-zione italiana. Mentre il 35% delle abitazioniè assicurato contro gli incendi, solo il 2,4% deicittadini ha scelto di attivare anche l'opzionefacoltativa su terremoti e alluvioni, prevalen-temente nell'ambito delle polizze che le bancherichiedono per l'erogazione dei mutui. I premisulle calamità naturali superano di poco i 20milioni di euro, ma se la platea si estendesse «atutti coloro che stipulano polizze per gli incen-di», evidenzia il dossier parlamentare, «i premipagati salirebbero a quasi 400 milioni l'anno».Laddove la copertura integrale riguardassepoi tutte le abitazioni, la spesa diverrebbe dicirca 1,2 mld. Grazie alla nuova agevolazio-ne fiscale l'esecutivo stima un incremento dicirca 80 mila polizze ogni anno. Ipotizzandoun importo medio del premio di 150 euro, ilrisparmio Irpef pro-capite per i contribuentiassicurati sarebbe di circa 29 euro.

Detrazione giardini e terrazzi. Bonusfiscale per il verde urbano in cerca della bus-sola sulla cumulabilità. Il ddl bilancio 2018introduce l'agevolazione per la «sistemazionea verde» sia di aree scoperte private degli edi-fici, come balconi e giardini, sia per le particomune esterne dei condomìni. Ma la normanon chiarisce «se le due agevolazioni sono cu-mulabili da parte dello stesso soggetto». A rile-varlo sono i servizi parlamentari, analizzandoil nuovo bonus tributario recato dalla mano-vra. Lo sgravio si applicherà solo nell'anno2018 e consiste in una detrazione Irpef parial 36% delle spese sostenute. Il tetto dei costiagevolabili è fissato a 5 mila euro. Il beneficiopuò essere richiesto anche per le spese relativealla realizzazione di impianti di irrigazione,pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Ildossier dei tecnici di camera e senato eviden-

II dossier sul sitowww.italiaoggi.it/

[ocumenti

ziano che come, «a differenzadel bonus mobili, tale agevo-lazione non è legata ad unaristrutturazione edilizia incorso».

Valerio Stroppa

Assicurazioni Pagina 7

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Titolo conseguibile in basealle esperienze maturate

Il conseguimento della qualifica di commercialistaspecialista sarà subordinato all'esperienza maturatadal professionista nella materia specifica. Infatti,potranno ottenere il titolo i professionisti iscrittida almeno cinque anni nella sezione A dell'albo cheabbiano frequentato con profitto percorsi formatividella durata complessiva non inferiore alle duecentoore nelle discipline specifiche, coloro che abbianoconseguito un diploma di specializzazione universi-taria o la qualifica di professore universitario nel-la materia in questione ; inoltre, saranno ammessii professionisti che avranno maturato un'anzianitàdi iscrizione nella sezione A di almeno dieci anni eche dimostrino l'esercizio continuativo dell'attivitàprofessionale in uno dei settori di specializzazione.Questo il contenuto del testo elaborato dal Ministe-ro della giustizia in collaborazione con il Consiglionazionale dei commercialisti in merito alla definizio-ne delle aree di specializzazione della professione

(si veda ItaliaOggi del 71712017). I1 Ministerodella giustizia emanerà un decreto per de-

finire le modalità di accesso alle specia-lizzazioni , che dovrà passare al vagliodel Consiglio nazionale , il quale avrànovanta giorni di tempo per pronun-ciarsi in merito. Trascorso il terminetemporale, il decreto ministeriale po-

trà essere adottato. I percorsi forma-tivi necessari per l'abilitazione, sonoorganizzati attraverso le scuole di altaformazione istituite dagli ordini territo-riali . Chi spenderà il titolo senza averlorealmente conseguito, commetterà illeci-to disciplinare. Nella sezione A dell'albo

dei commercialisti, verranno inseriti deglielenchi specifici nei quali verranno inseriti

i professionisti in possesso del titolo dispecializzazione professionale, sulla

base delle competenze necessa-rie a ottenerlo. L'attuazionedella disposizione dovrà av-venire senza nuovi o mag-giori oneri per la finanzapubblica.

Michele Damiani

Commercialisti Pagina 8

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Trasporto rifiuti . Primo test a dicembre

Il responsabilegestione ambientaleabilitato con l'esamePaola Ficco

Dal i6 ottobre è operativa lanuova disciplina sul responsabi-le tecnico delle imprese iscritteall'Albo nazionale gestori am-bientali. E ili9 dicembre, a Vene-zia, si terrà per la prima volta laprova di verifica iniziale per icandidati. Nei mesi successivi, cisaranno altri sei test, sul resto delterritorio nazionale.

Il calendario è fissato dalla de-libera 7/2017 emanata il 30 mag-gio dal Comitato nazionale del-l'Albo. Ladeliberan.6, dello stes-so giorno, ha individuato i requi-siti del responsabile e dettatocriteri e modalità di svolgimentodegli esami. Ognuno può sce-gliere dove sostenere l'esame.

La verifica è necessaria per-chél'articolo i2, comma2, delDm120/2014 stabilisce che la qualifi-ca professionale deve risultareda: idoneo titolo di studio, espe-rienza maturata in settori di atti-vità per i quali è richiesta l'iscri-zione e idoneità attestata converifica iniziale della prepara-zione del soggetto. Si aggiungo-no, con cadenza quinquennale,verifiche sull'aggiornamento.

L'obbligo riguarda chi si can-dida a fare il responsabile tecni-co in imprese che effettuano rac-colta e trasporto di rifiuti: urbani(categoria i), speciali non peri-colosi (categoria4) e specialipe-ricolosi (categoria 5). Questi tra-sporti sono compresi in un unicomodulo specialistico. Gli altri so-no relativi a intermediazione ecommercio di rifiuti senza de-tenzione (categoria 8), bonificadi siti (categoria 9) e bonifica dibeni con amianto (categoria io).

Per ora, niente test per illegalerappresentante che fa anche l'in-carico di responsabile tecnico eabbia maturato l'esperienza in-dicata dalla delibera n. 6.

Il responsabile tecnico dei

soggetti iscritti al16 ottobre 2017può continuare a svolgere l'atti-vità in regime transitorio peruna durata, mai superiore alquinquennio , è stabilita con de-libera dell'Albo . In ogni caso, so-no soggetti all'aggiornamentoquinquennale.

La verifica iniziale si svolge in120 minuti su 8o quiz a rispostamultipla, di cui 4o relativi al mo-dulo generale e obbligatorio pertutti e 40 su un modulo speciali-stico a scelta (ma per ora se nepuò scegliere solo uno ). I quizsono estratti dagli oltre 4.500pubblicati in www.albonaziona-1egestoriarnbienta1i.it.

PER IL TITOLOSono previsti 80 quiza risposta multiplaOgnuno vale un puntoOccore raggiungereun minimo di 66

Per ognirisposta esatta si gua-dagna un punto; per ogni erroresi perde mezzo punto. Una ri-sposta omessa non comporta ac-crediti né penalizzazioni.

L'esame per la verifica inizia-le è superato con almeno: 32punti nel modulo obbligatorioper tutte le categorie e 34 puntinel modulo specialistico. I no-minativi dei canditati risultatiidonei sono pubblicati sul sitodell'Albo ed è loro rilasciato ap-posito attestato.

La domanda va inviata all'in-dicato sito dell'Albo (non primadi 6o giorni e non oltre 40 giorniche precedono la data dell'esa-me) e va versato il contributo di9o euro alla Camera di commer-zio sede della sezione regionaledove si effettua l'esame.

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Gestione ambientale Pagina 9

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Dove va il turista a Roma? Risponde ManetUn gruppo di laureali crea una slarlup che offre servizi smarl: già in 10 mila la usano ogni mese

Fontana di Trevi guida la topten dei monumenti più visita-ti. Ma è il Colosseo quello piùfotografato. A scoprire (quasi)tutto quello che vedono e fan-no i visitatori nella Capitale è

O deaUno smartphonesostituisce il telefononegli hotel, ma offre iservizi di un cellulare

vo in tutte le camere: «E moltoben percepito dai nostri clienti- afferma il titolare Emidio Pa-cini - che possono così dispor-re di un apparato che li tienecostantemente in contatto conla reception, elevando anchegli standard di sicurezza».

Manet permette inoltre diraccogliere una quantità enor-me di dati sulle abitudini deituristi: quali sono i percorsiche preferiscono, quali i mo-numenti che visitano e da chePaese provengono. Dati stati-stici raccolti «da un pannellodi controllo che offriamo allastruttura», spiega Liparulo.

Così sappiamo che i visita-tori della città eterna proven-gono soprattutto dall'Americao dall' Italia, dalla Cina, dal Ca-nada, dall'Inghilterra, dal Bra-sile, da Cuba, dalla Corea delsud, dalla Francia e dall'Au-stralia. Che nel 65,17 dei casisono maschi e nel 34,9% fem-mine. Che il ticket più acqui-stato è il «Vatican tour», museie cappella Sistina, ma che nes-suno si dimentica di andare agettare la monetina nella Fon-tana di Trevi o al Colosseo e alPantheon, secondo e terzo fra imonumenti più visitati. Insie-me a piazza di Spagna e a SanPietro, piazza Navona e VillaBorghese, il Foro Romano eCastel Sant'Angelo. E qualepreferiscono fra i cibi? Va dasé, pizza e cucina italiana, mava forte anche il cibo giappo-nese.

una nuova start-up nel mondodel turismo: «Manet», il cuinome non si riferisce solo alnoto pittore francese, ma è unacronimo che significa «Mo-bile ad hoc network». Consistein uno smartphone che sta so-stituendo negli alberghi roma-ni il telefono fisso in camera,con le sue stesse funzioni maanche con gli extra dei cellula-ri più recenti: consultare lamappa della città, pianificarele visite guidate, prenotare unristorante, verificare gli oraridi treni, metro e bus, noleggia-re auto o scooter, acquistare ti-cket per musei o spettacoli.Ancora: cercare una baby Bittero un medico specialista, avereun traduttore a portata di ma-no, controllare il cambio dellevalute.

Il sistema innovativo si devea una società formata da cin-que ragazzi laureati alla Sa-pienza: quattro ingegneri,Marco Barbato, Marco Maisto,Luca Liparulo, Andrea Proiet-ti, più un economista nonchéamministratore delegato, An-tonio Calia. Un'idea nata dal-l'esperienza, da un viaggio al-l'estero dell'ad che l'ha noleg-giato in un aeroporto e ne hascoperto tutti i vantaggi.

Secondo i loro calcoli sonogià diecimila ogni mese solonella Capitale gli utilizzatori di«Manet» su duemila cellulari:un vero boom per un sistemaadottato anche dai B&B, che lostanno esportando a Milano,Venezia, Torino e Firenze. «En-tro la fine dell'anno vogliamoconsolidare la nostra presenzasul territorio nazionale - affer-ma Barbato - per poi aprire almercato estero. Il nostroobiettivo per il 2018 è raggiun-gere i diecimila dispositiviManet in altrettante stanze dihotel». Il gruppo, spiega Pro-

ietti, ritiene che gli alberghidebbano «attuare scelte cheportino la struttura a rilancia-re la sua reputazione attraver-so un parametro chiave comel'esperienza del cliente».

Nata all'incirca due anni fala società «è il frutto di tanteore di lavoro - racconta Mai-sto-. Abbiamo iniziato svilup-pando il nostro prodotto dinotte o nel weekend, perchéognuno di noi aveva un pro-prio lavoro». E che ne pensanogli albergatori? Tra i partner diManet c'è il gruppo Mood Ho-tels che nei dieci alberghi diRoma ha collocato il dispositi-

Lilli Garrone© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A sinistra,i cinque giovanilaureatidell'universitàLa Sapienzache hannorealizzatoManet. Sotto,il cellularein un hotel

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anni soltanto:è l'età di Manetla start updedicataal turismoche per i12018puntaa espandersiancheall'estero

sono ifondatori:4 ingegneri(MarcoBarbato, MarcoMaisto, LucaLiparulo eAndreaProietti) el'economistaAntonio Calia

10mila sono gliutenti mensilidel sistema cheadessoi B&B stannoesportandoa Milanoe in altre città

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Ottomila startup in Italiae solamente i1 6% falliscePer chi sopravvive il giro d'affari è di 160mila euroGianni Rusconi

A tutto il 30 settembre 2017,nella sezione speciale del Regi-stro delle Imprese, risultavanoiscritte 7.854 startup innovative,460 in più rispetto al consuntivodi fine giugno. A fine ottobre si èsuperata quota 8mila. L'aumentodella popolazione complessivadelle nuove imprese si specchiainun altro dato che attesta, alme-no sulla carta, un'importante ac-celerazione del percorso di cre-scita dell'ecosistema, quello re-lativo alvalore della produzione.Detto che i bilanci dell'esercizio2016 disponibili coprono circa il58°i° della popolazione attiva, ilfatturato aggregato delle startupiscritte nel registro ha sfondatol'anno passato il tetto dei 700 mi-lioni di euro (726,1 milioni piùprecisamente), superando digran lunga i 414 milioni contabi-lizzati nei bilanci 2015.

L'ultima edizione del rapportotrimestrale sulle startup innovati-ve italiane redatto dal ministerodello Sviluppo Economico e daInfoCamere in collaborazioneconUnionCamere,hafatto ilcon-sueto punto della situazione sullostato di salute delle nuove impre-se, offrendo diversi motivi perpensare in positivo. Osservandogliindicatorifinanziari,per esem-pio, spicca il giro d'affari medioper startup, salito nel 2o16 a circa16o mila euro,45milainpiù rispet-to allapenultima rilevazione. Nu-meri ancora limitati in valore as-soluto, che si specchiano in un ca-pitale sociale complessivamentesottoscritto di poco superiore ai

380 milioni di euro (una media dicirca 48mila euro per impresa),ma la tendenza al rialzo va co-munque registrata. Molto inte-ressante, in prospettiva, è l'indiceche misura la tendenza a investi-re: ilrapportotraimmobilizzazio-ni e attivo patrimoniale è a126,8°i°,percentuale otto volte più granderispetto a quella media delle altre1,6 milioni so cietà di capitaliitalia-

ILUPPC ESTERO

Talent Gardenentra nel circuitodi Google

Talent Garden, startupche offre uffici condivisi a fre-elance e aziende, entra nel cir-cuito di Google for entrepre-neurs: la divisione del colossocaliforniano specializzata nelconnettere e supportareleim-prese innovative, con unnetwork che conta 5o realtà in135 paesi. L'annuncio è arriva-to ieri con la partecipazionedel fondatore di Talent Gar-den Davide Dattoli, del sotto-segretario alla presidenza delConsiglio MariaElenaBoschi,delmanaging dire ctoritalianodi Google Fabio Vaccarono edi David Grunwald di Googlefor entrepreneurs.

AI.Ma.91 RIPRO D OZIO NE RISERVATA

ne. Le notizie positive, in chiaveeconomica, finiscono però qui. Ilreddito operativo complessivofatto registrare nel 2o16 dalle star-tup innovative è infatti negativoper poco meno di 84milioni di eu-ro (contro i 63,5 milioni relativi aibilanci 2015) e la maggioranza del-le società iscritte nel Registro (il57,3%) ha chiuso l'esercizio 2016in perdita, confermandolo scena-rio registrato dodici mesi prima.

Altri dati elaborati da Infoca-mere ci guidano invece a capire lamortalità delle startup innovati-ve italiane, tema che sarà ampia-mente descritto, come hannoconfermato al Sole24ore i porta-voce del Mise, nella RelazioneAnnuale 2017 sullo Startup Actche verrà presentata al Parla-mento entro la fine dell'anno dalministro Carlo Calenda.

Al 30 giugno 2017, le nuove im-prese "cessate" erano 479 (il5,1°1°), più o meno equamente di-vise a livello geografico, rispettoalle 7.400 presenti in elenco (ol-tre 1.400 aziende sono uscite dalRegistro portando il totale stori-co a 9.300). Il Trentino Alto Adi-ge presentala percentuale più al-ta di aziende fallite (il 9,4% sucomplessive 308) mentre laLombardia si ferma al 4,7% (98su2.100). Tre quarti delle startupche hanno terminato l'attività,parliamo di circa 360 imprese,avevano un valore della produ-zione inferiore ai loomila euro esolo sette hanno chiusoibattentipur fatturando oltre i 5oomilaeuro. Cosa ci dicono queste per-centuali? Riflettono la cronica

mancanza di risorse (capitale,competenze e infrastrutturali)necessarie per supportare lenuove imprese nei primi mesi/annidi vita? Il livello di mortalitàdelle startup italiane, inoltre, è daconsiderarsi "normale", in lineacon i parametri degli ecosistemidi riferimento? A detta di Gianlu-ca Dettori, chairman di Primo-miglio Sgr (suo il fondo di inve-stimento Barcamper Venturesdestinato alle nuove impresetecnologiche ad alto potenziale)è difficile dare una risposta pre-cisa efarevalutazioni specifiche:«Non sipuò compararei datiita-liani con ibenchmark di Francia,Stati Uniti, Israele e altri Paesi. Ilpacchetto normativo dedicatoalle startup innovative hamoltis-simi elementi positivi, lo consi-dero buono se raffrontato allepolicy di altre nazioni europeema ha anche imposto una defini-zione legale di startup non ne-cessariamente coincidente conla definizione che comunemen-te si intende a livello internazio-nale, e finalizzata a costruire unmeccanismo di accesso al pac-chetto stesso». L'universo italia-no delle startup ha quindi carat-teristiche peculiari, riflette unparticolare tessuto economico edà la sensazione di essere in cer-ca di una sua vera e definitivaidentità. Più importante del tas-so, per altro molto basso, di mor-talità registrata e che va oltrel'ancora (molto) limitata dimen-sione dei fatturati prodotti.

[email protected]

91 E] PRO D OZIO NE RISERVATA

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Stato di salute delle startup italiane

LE STARTUP FALLITE IN ITALIA , LA MAPPA I RICAVI DELLE STARTUP CESSATEStartup innovative cessate per territorio. Incidenza % su totale In percentuale e per valore di produzione, startup innovative cessateimprese che hanno fatto parte della sezione speciale per valore della produzione

Peso %

Areageografica

Startupcessate

Totalestorico startup

Peso 0-100.000 € 74,9

Nord-ovest 146 2.862 5,1 6,9

Nord-est 146 2.413 6,1oltre 500.000 € 1,5

Centro 104 1.953 5,3

non disponibile 16,7Sud 83 2.086 4 0,

5, TOTALE 479

L'IMPATTO DELLE STARTUP SUL LAVORODati in unità

40.000

giu 2015 set 2015 dic 2015 mar 2016 gi u 2016 set 2016 dic 2016

n Dipendenti Soci n Totale

39.913

mar 2017 giu 2017 set 2017

Fonte: elaborazione su dati Infocamere

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Il rnirúsiro Orlando aranurzcca un ernendainenio alla legge cli* Blando o al dlfiscale

Ok ai commercialisti specialistiAree di specializzazione entro la fine della legislatura

DI MICHELE DAMIANI

C orsia preferenzialeper la specializza-zione dei commer-cialisti. Il ministero

della giustizia, in collabo-razione con il Consiglio na-zionale dei dottori commer-cialisti ed esperti contabili,ha portato a compimentola definizione del testo cheistituisce la figura del com-mercialista specialista; lenuove norme, che modifica-no il dlgs 139 del 2005 (costi-tuzione dell'ordine dei dot-tori commercialisti e degliesperti contabili), prevedel'istituzione di varie figureprofessionali a seconda dellematerie trattate dai profes-sionisti che variano dalla re-visione dei bilanci, all'eserci-zio delle funzioni di sindacoo curatore, passando perl'attività di consulenza e ilcompimento delle operazionidi vendita di beni mobili eimmobili. Verranno indivi-duate, quindi, varie aree dispecializzazione della pro-fessione. Ad annunciarlo èil ministro Andrea Orlando,intervenuto ieri al «primoforum nazionale dei com-mercialisti ed esperti con-tabili», organizzato da Ita-liaOggi, in scena dal 6 all'8novembre all'hotel Melià aMilano. «Il presidente Mia-ni mi ha richiesto più voltedi lavorare all'ammoder-namento dell'ordinamentoprofessionale. A seguito deltavolo, che abbiamo istitui-to su richiesta del Consiglionazionale, abbiamo concor-dato un testo e presentatoemendamenti governativiper la discussione parlamen-

tare della legge di Bilancioo per l'inserimento nella leg-ge fiscale». Queste le paroledel ministro, che ha poi af-fermato «puntiamo, quindi,ad approvare il testo primadella fine della legislatu-ra». Il responsabile di VialeArenula ha poi annunciatol'accelerazione del governosull'esecuzione della delegaper la riforma fallimentare.I decreti attuativi necessarialla piena attuazione dellalegge 155/2017 (delega alGoverno per la riforma del-le discipline della crisi diimpresa e dell'insolvenza)saranno emanati entro il10 gennaio 2018. 0 almenoquesto è l'obiettivo fissa-to dall'esecutivo. «La leggedà 12 mesi al governo perl'esecuzione della delega ma,come ho avuto occasione diribadire, il nostro impegno èquello di procedere entro lafine della legislatura», ha di-chiarato il ministro Orlando,che ha aggiunto «per questola commissione che ho pron-tamente istituito, presiedu-ta dal presidente RenatoRordorf, ha l'obiettivo dielaborare i decreti delegatientro il 10 gennaio 2018 esta lavorando speditamenteper conseguire questo obiet-tivo».

Il ministro ha, inoltre,sottolineato «l'investimen-to concreto sulle categorieprofessionali» attuato dal-la riforma. In particolare,l'estensione delle forme dicontrollo societario «conl'ampliamento dei casiin cui è obbligatoria perle srl la nomina di un or-gano di controllo o di unrevisore, o l'introduzione

dell 'albo unico nazionale deigestori delle crisi di impre-sa, che porterà ad un 'ulterio-re responsabilizzazione delruolo dei professionisti». Ilministro ha , poi, illustrato imiglioramenti delle perfor-mance della giustizia civilein Italia conseguiti duranteil suo mandato . «Il miglio-ramento si percepisce dallafotografia del ranking Doingbusiness della Banca mon-diale » ( il rapporto che ana-lizza la disciplina normativae fiscale che si applica alleimprese durante il loro ciclodi vita ). Come affermato daOrlando «seppur l'Italia siapartita da una situazionemolto difficile , al 156esimoposto nel Doing business2010, è risalita fino al posto108 nel ranking del 2017».Elencati anche i numerirelativi all'arretratocivile: «la riduzio-ne dell 'arretratoè la testimo-nianza del la-voro compiu-to nel corsodegli anni:siamo passatida 5,2 milionidi cause civilependenti allafine del 2009a 3,7 milioni dicasi misurati al31 marzo del2017».

Specializzazioni commercialisti Pagina 14

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Entrate . L'annuncio

Ruffini:parte il tavolodi confrontosull'e-fattura

La fattura digitale sarà alcentro diun tavolo di confron-to tra agenzia delle Entrate,commercialisti e stakeholderche sarà operativo già dallaprossima settimana. Lo ha an-ticipato ieri il direttore delleEntrate Ernesto Maria Ruffinipresente ieri a Milano al forumdei commercialisti. Sull'obbli-gatorietà dell'e-fattura Ruffiniè certo che diventerà una que-stione marginale quando lafattura elettronica sarà «sem-plice, gratuita e sicura». Tra lenovità in arrivo preannuncia-te ieri da Ruffini c'è la possibi-lità di accedere al proprio cas-setto fiscale dai bancomat e -unavoltaraggiunto l'accordo -anche dai Postamat, perverifi-care se se si è in debito o in cre-dito con il fisco.

Ruffini ha detto che il pro-cesso di semplificazione dellamacchina fiscale è un cantieresempre aperto. Da ieri sul sitodell'agenzia delle Entrate Ri-scossione è operativo il siste-ma «Fai D.A. te» che consentedi presentare la domanda perla rottamazione prevista dalDI 148/2017 dall'area libera delportale www.agezientrateri-scossione.gov.it, senza neces-sità di pin e password.

Ad oggiil9ooio dei serviziof-ferti dalle Entrate può esseresvolto anche online e quasi il700o delle domande di defini-zione agevolata (in tutto i,8 mi-lioni) è arrivata via pec o viamail. Numeri importanti mamigliorabili, «il portale delleEntrate - spiega Ruffini - offremolti servizi, ma non sempre èdi facile fruizione; per questostiamo lavorando a un nuovosito, più chiaro, che saràprontoentro un mese». L'obiettivo?Arrivare ad avere un flussocontinuo e costante di infor-mazione "superare" il concet-to di invio entro una certa data.

Un'altro tavolo, a cui il diret-tore delle Entrate sta lavoran-do, che vedrà coinvolte diverseprofessioni, tra cui anche i gior-nalisti, è quello sulla «semplifi-cazione del linguaggio», saràrivista tutta la modulistica perrenderla più chiara e fruibile.

Fe. Mi.RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fatturazione elettronica Pagina 15